Esposto prefetto-riviello
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S.E. Ill.ma Sig. PREFETTO DI BARI
Ill.mo Sig. PRESIDENTE del Consiglio Comunale di Santeramo
ESPOSTO - RICORSO
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Il sottoscritto Consigliere Comunale in carica presso il Comune
di Santeramo in Colle, Avv. RIVIELLO Giovanni Battista, domiciliato
a Santeramo in Colle presso il proprio Studio Legale in Via Avellino
n.3 ai fini del presente ricorso,
PREMESSO CHE:
con Convocazione datata 24 dicembre 2014 al sottoscritto era
notificato avviso di convocazione del Consiglio Comunale in
Seduta Straordinaria per il giorno 29/12/2014 alle ore 17:30 in
prima convocazione e, se del caso, per il giorno 31/12/2014 alla
stessa ora, presso la Sala Consiliare del Palazzo Municipale, ai
sensi dell’art. 39 del T.U.E.L. e dell’art. 9 dello Statuto Comunale;
all’Ordine del Giorno il Presidente del Consiglio aveva iscritto ben
14 punti per la trattazione tra cui il riconoscimento di numerosi
debiti fuori bilancio rinvenienti da altrettante sentenze che hanno
visto l’Ente quale parte soccombente, oltre ad alcune interpellanze
relative ad argomenti di estrema attualità presentate da consiglieri
di Opposizione (tra cui anche l’istante);
alle 17:30 in punto il sottoscritto era l’unico presente nell’aula
consiliare, unitamente alla Signora che, in veste di tecnico, si
occupa della verbalizzazione in via telematica delle sedute;
dopo circa 30 minuti giungeva anche la Segretaria Comunale,
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Dott.ssa Tunzi, che prendeva posto in aula e, dopo un breve
scambio di convenevoli con il sottoscritto, era subito intenta a
redigere atti preparatori per la seduta consiliare con il proprio
computer portatile;
nelle more erano giunti alla spicciolata anche altri Consiglieri
Comunali, tra cui l’Avv. Giovanni Volpe, il Dott. Vito Ciriello, il Dott.
Paolo Silletti, il Sig. Fabio Sampaolo, il Sig. Marcello Putignano;
vista l’inerzia, alcuni consiglieri si allontanavano per recarsi al bar
per un caffè, mentre altri si recavano presso altri uffici comunali;
solo il sottoscritto, ancora una volta, restava in aula e, pertanto,
nell’estenuante attesa -appresa dalla Segretaria Comunale la
presenza in sede del nuovo Dirigente agli Affari Generali appena
assunto-, si recava nel locale adiacente l’Aula Consiliare per
andare a salutarlo;
dopo pochi minuti si udiva distintamente lo scampanellio che
solitamente viene utilizzato dal Presidente del Consiglio per
richiamare i Consiglieri in Aula, e che precede l’appello nominale,
e quindi lo scrivente si precipitava in aula comunicando la sua
presenza al Presidente stesso;
con estremo stupore, e con l’imbarazzo dello stesso Presidente
del Consiglio e della Segretaria Comunale (oltre che dei numerosi
presenti tra il pubblico che hanno assistito alla scena), al
sottoscritto era comunicato che l’appello era già stato effettuato,
che pertanto la seduta era stata considerata “deserta”, che la
Segretaria aveva già “chiuso il verbale” dell’adunanza e che si
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andava inevitabilmente alla seconda convocazione per mancanza
del numero legale;
il sottoscritto chiedeva alla Segretaria di inserire la sua presenza,
senza tuttavia ricevere alcuna risposta;
dopo alcuni minuti, ancora una volta alla spicciolata, giungevano in
aula tutti i Consiglieri Comunali innanzi elencati, oltre allo stesso
Sindaco ed ai Consiglieri Geom. Piero Girardi ed al Sig. Vito
Stasolla, i quali dapprima chiedevano di poter comunque celebrare
il Consiglio e, successivamente, resisi conto del diniego già
declinato all’odierno istante da parte del Presidente e della
Segretaria, si allontanavano nuovamente ribadendo che si
sarebbe andati inevitabilmente alla seconda convocazione;
dopo circa due ore dagli eventi innanzi descritti, l’istante riceveva
una telefonata da un proprio conoscente, il quale manifestava tutta
la propria preoccupazione per la “seconda convocazione del
Consiglio Comunale” già stabilita e fissata per il 31/12/2014
alle ore 17:30”, visto che, sempre nella sala Consiliare, ma alle
ore 18:00 avrebbe dovuto celebrarsi un matrimonio con rito civile!!!
incredulo per la possibile sovrapposizione di eventi, lo scrivente
immaginava una plausibile sospensione dei lavori consiliari, onde
consentire la celebrazione del matrimonio in questione;
ancora una volta con incredibile superficialità ed ingiustificabile
disprezzo degli altrui diritti, nella tarda mattinata odierna un
dipendente incaricato del Comune notificava una convocazione
nuova del Consiglio Comunale in Seduta d’Urgenza (!!!),
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avente prot. n. 23384 datata 30/12/2014;
La convocazione, recante i medesimi 14 punti di cui al precedente
O.d.G., ma con una “misteriosa sostituzione” del punto sub n. 13
e con inserimento di un argomento differente, con slittamento dei
punti successivi (tanto da giungere pertanto sino all’argomento n.
15), era notificata in “fretta e furia” a mani di una collaboratrice di
studio, senza minimamente preoccuparsi che lo scrivente fosse
nelle condizioni di poterlo effettivamente ricevere e nella situazione
di comprenderne le ragioni;
Il Consiglio era, quindi, convocato sempre in sessione
d’urgenza, ma stavolta in prima convocazione (???) sempre il
31/12/2014, ma alle ore 11:00 anziché alle ore 17:30 (???);
in calce alla convocazione era specificato che l’avviso per la
seduta del consiglio intendeva sostituire la seconda
convocazione già fissata per lo stesso giorno, ma alle ore
17:30, e che l’urgenza era resa necessaria a causa delle
condizioni meteo (???).
Per quanto innanzi esposto l’istante, nella richiamata qualità,
RICORRE
avverso tale provvedimento (Convocazione Consiglio Comunale in
sessione d’Urgenza prot. n. 23384 del 30/12/2014), giacché
assolutamente illegittimo, irrituale, immotivato, ingiustificato e privo di
ogni logica, chiedendo all’Autorità Territoriale di Governo – S.E. Ill.ma
il Prefetto di Bari, oltre che all’Ill.mo Sig. Presidente del Consiglio
Comunale (costui in cd. “autotutela”), ciascuno per quanto di loro
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rispettiva competenza, un loro intervento immediato ed urgente,
giustificato da ragioni di valenza e di correttezza e legittimità degli atti
deliberativi conseguenziali, diffidando l’Amministrazione dall’adozione
di ogni deliberazione per i seguenti
MOTIVI
Ai sensi e per gli effetti della vigente normativa (art. 39 T.U.E.L. ed art.
9 n. 3 dello Statuto Comunale), ai fini della convocazione le sessioni
straordinarie devono essere notificate almeno 3 giorni prima.
In caso di urgenza la convocazione può essere notificata ALMENO
24 ore prima e, nel caso di specie, essendo stato convocato il
consiglio per il giorno 31/12 alle ore 11:00 in tarda mattinata (orario
imprecisato visto che la notifica non è stata eseguita direttamente a
mani dello scrivente, neppure tale termine è stato rispettato!
Anche l’integrazione di eventuali ulteriori deve sottostare ai medesimi
criteri, ai sensi del richiamato art. 9 dello Statuto Comunale sub n. 6.
Alle ore 12:00 circa un incaricato dello scrivente comunicava che
l’elenco nuovo degli argomenti NON era affisso all’Albo Pretorio del
Comune, ancora una volta in violazione del medesimo art. 9 n. 7.
Nella nuova convocazione, oltre ai vizi già denunciati, manca
clamorosamente l’indicazione della seconda convocazione nella
ipotesi -peraltro appena verificatasi- di mancanza del numero legale
per la sua celebrazione (!!!).
Non si è tenuta la conferenza dei Capigruppo Consiliari al fine di
coordinare argomenti, ordine dei lavori, orari e quanto necessario.
Non si è minimamente considerato che il giorno 31/12/2014 è un
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giorno lavorativo, senza alcun rispetto per la professione ed il lavoro
dei Consiglieri Comunali.
Si è incredibilmente indicato come motivo di URGENZA (!!!) le
condizioni meteo (!!!), fingendo di ignorare che l’urgenza deve
essere intrinseca negli argomenti da trattare e posti all’O.d.G., e
non può estrinsecarsi in motivazioni del tutto estranee al regolare
svolgimento dei lavori per l’assise consiliare.
In ogni caso TUTTI i Consiglieri Comunali sono residenti a Santeramo
in Colle, e TUTTI sono perfettamente deambulanti ed in grado di
raggiungere il Palazzo Municipale anche a piedi dalle rispettive
abitazioni, residenze o domicili per svolgere la mansione cui sono stati
adibiti a seguito di regolari e democratiche elezioni, e pertanto
assolutamente risibile ed illegittimo è il paventato “criterio”
meteorologico indicato per giustificare una inesistente
“URGENZA” (!!!).
Si riserva, ove ritenuta necessaria o richiesta, l’allegazione di pareri,
anche di natura legale e giuridica.
In mancanza di immediata adozione di provvedimento in autotutela, si
chiede richiamo scritto nei confronti del Presidente del Consiglio a
seguito del descritto operato.
Tanto premesso ed esposto, lo scrivente
CHIEDE
A S.E. Ill.ma il Sig. Prefetto della Provincia di Bari, quale Autorità di
Governo garante della legittimità dell’operato anche degli Enti Locali,
oltre che al Sig. Presidente del Consiglio interessato,
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- l’annullamento della Convocazione della Sessione Consiliare
avente prot. n. 23384 del 30/12/2014, notificata senza la
sussistenza dei termini di legge e dei requisiti giuridici
sufficienti;
- per l’effetto, in mancanza di tempestivo adempimento da parte
degli Organi Comunali competenti, si chiede l’annullamento
della seduta consiliare prevista e convocata per il 31 dicembre
2013 alle ore 11.00;
- infine, ove necessario, si chiede l’annullamento di ogni atto
deliberativo che fosse eventualmente adottato.
Con perfetta stima ed osservanza Santeramo in Colle, lì 30/12/2014
Avv. Giovanni Riviello
(Consigliere Comunale)