Esperienze di comunicazione negli screening
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Transcript of Esperienze di comunicazione negli screening
Livia Giordano
CPO PIEMONTE
18 NOVEMBRE 2008
Esperienze
di
comunicazione
negli
screening
SCREENINGSCREENINGconsente la presuntiva identificazione di una malattia non sintomatica o di una condizione di rischio mediante l’applicazione di un test, di un esame o di un’altra procedura di rapido impiego…
Lo screening distingue le persone che probabilmente hanno la malattia da quelle che probabilmente non l’hanno
Uno screening non deve inteso come procedura diagnostica. Le persone che risultassero positive o “sospette” devono rivolgersi al loro medico curante perla diagnosi ed il trattamento… U.S. Commision on Chronic Illness, 1951-1957.
NEGLI SCREENING SCREENING
SI PASSA DAL CONCETTO DI:
MEDICINA CLINICAMEDICINA CLINICACURA I SINTOMI
MEDICINA PREVENTIVAMEDICINA PREVENTIVA NON NON CURA I SINTOMI
E’ EVIDENTE LA FRATTURA TRA ESPERIENZA DI MALATTIA E MALATTIA BIOLOGICA
Specificità etica dello Specificità etica dello screeningscreening
(Mc Keown, 1968)(Mc Keown, 1968)“Nello screening cambia la
relazione tra medico e paziente: non è il paziente che ricerca
l’assistenza del medico, ma è il medico che ricerca chi ha
bisogno della sua assistenza”
Il paradosso della Il paradosso della prevenzioneprevenzione
(Goffrey (Goffrey Rose)Rose)I benefici di un intervento di screening sono da riferire alla
comunità e non necessariamente al singolo individuo. Un individuo sottoposto ad un controllo preventivo potrebbe
ammalarsi e morire, mentre ad un altro individuo che non lo fa, questo potrebbe non succedere.
La rilevanza etica di questa considerazione è importante perché sottolinea il conflitto che potrebbe sorgere tra i diritti
individuali e gli interessi della comunità.
Curare prima non significa Curare prima non significa sempre e necessariamente sempre e necessariamente
curare meglio.curare meglio.* La storia naturale della malattia è variabile
* I casi diagnosticati allo screening tendono ad avere un’evoluzione più lenta e quindi una prognosi più favorevole
* la sensibilità degli esami diagnostici tende ad aumentare ma non altrettanto la specificità
* non sempre è chiaro quali casi, diagnosticati precocemente, sottoporre a terapia e quale terapia adottare
Il medico che si “lancia” Il medico che si “lancia” in uno screening ha una in uno screening ha una
responsabilità accresciuta responsabilità accresciuta verso i suoi “pazienti”: verso i suoi “pazienti”: deve (Cochrane e Holland, deve (Cochrane e Holland, 1971) disporre di 1971) disporre di PROVE PROVE
CONCLUSIVECONCLUSIVE che lo screening che lo screening può alterare il corso può alterare il corso
naturale della malattia in naturale della malattia in una proporzione una proporzione
significativa delle persone significativa delle persone sottopostesottoposte
Questo ha spinto molti promotori dello screening a incoraggiare la massima partecipazione della popolazione bersaglio.
Per alcuni screening di popolazione (mammella, collo utero, colon retto) vi è un consenso nel ritenerli efficaci nel ridurre la mortalità.
Per far questo spesso si sono enfatizzati i vantaggi dello screening, tralasciando gli effetti negativi, spesso ritenuti irrilevanti per la popolazione, se comparati ai vantaggi
Da una medicina paternalistica
ad una partnership
Modello Paternalistico
Il paziente passivamente accetta l’autorità professionale del medico ed accetta le scelte di trattamento che il medico gli propone
Il medico decide cosa fareModello informativo (Informed pure model)
il paziente decide dopo che il medico gli ha spiegato le diverse opzioni
Modello di condivisione (Shared pure model)
un ‘doppio’ scambio di informazioni, sia il paziente che il medico esprimono le preferenze sul trattamento ed entrambi concordano sulle scelte da farsi
Offrire
un’informazione esaustiva e attendibile
su rischi e benefici
per
permettere a ciascun individuo di
agire secondo i propri valoriagire secondo i propri valori
Informed Medical Decision Making
Si verifica quando l’individuo ha compreso la natura dellamalattia, gli approcci clinici e le loro conseguenze, ha Considerato le proprie preferenze, i propri valori, ha attivamente Preso parte al processo che l’ha portato a decidere ed ha presouna decisione.
Il concetto di ‘scelta informata’ è principalmente usata nello screening in quanto le persone sono normalmente invitate a partecipare ed esse scelgono (con maggiore o minore grado) se farlo o meno. Esse quindi potrebbero non avere alcun contatto con il medico se decidono di non partecipare.
Il consenso invece, implica un più attivo processo di decision making in seguito ad un contatto e ad una discussione con il medico.
Figure 1 Classifying choices, based on the three dimensions of knowledge (good, poor), attitudes (positive, negative) and uptake (yes,no)
From: Marteau, Theresa M., Dormandy, Elizabeth & Michie, Susan A Measure of informed choice.Health Expectations 4 (2), 99-108; 2001
Vantaggi e svantaggi Vantaggi e svantaggi di un programma di di un programma di
screening screening mammograficomammografico
Gli effetti negativi sono Gli effetti negativi sono connaturati allo screeningconnaturati allo screening
•dalla morbilità indotta dal test
•dal processo diagnostico e terapeutico
conseguenti
Il rapportoIl rapporto
vantaggi / svantaggivantaggi / svantaggi
dipende:dipende:
Possibili benefici e svantaggi di un programma di screening mammografico (Austoker, 1995; modificata)
BeneficiBenefici Svantaggi
•Riduzione della mortalità per carcinoma della mammella
• Riduzione degli stadi avanzati del carcinoma della mammella
• Migliore prognosi
•Trattamenti conservativi
•Miglioramento della qualità della vita
• Rapporto costo-efficacia favorevole
• Riduzione dei costi legati alla cura delle forme avanzate
• Rassicurazione dei casi negativi allo screening
•Prolungata coscienza di malattia
•Sovradiagnosi e sovratrattamento
•Falsa rassicurazione ed eventuale ritardo diagnostico nei casi “falsi negativi”
•Induzione di ansia nei casi “falsi positivi”
•Interventi non necessari nei casi falsi positivi
•Fastidio e dolore per l’esame
•Possibile rischio da radiazioni
•Costi del programma di screening
• “labelling effect”
•conseguenze indesiderate e costi derivanti dalle indagini diagnostiche e dal trattamento
SIMULAZIONEAssumendo che per le donne tra i 50-69 anni:
• i tassi di incidenza cumulativa per il carcinoma della mammella siano quelli della città di Torino negli anni 1988-92 (dati del Registro Tumori)
• una sopravvivenza del 63%
• una riduzione della mortalità del 30%
• un’adesione al programma dell’100%
• una sensibilità del programma dell’80%
• un richiamo per approfondimenti del 3%
• un rapporto tra biopsie benigne e maligne di 0.50
• una distribuzione per stadi (pTNM) nello screening e al di fuori dello screening simile a quella ottenuta nello screening torinese ‘Prevenzione Serena’ e da una survey effettuata ad hoc negli anni 1993-95
• un 2% di casi falsamente positivi tra i casi trattati
1000 DONNE TRA I 50-59 ANNI E 1000 DONNE TRAI 60-69 ANNI SOTTOPOSTE PER 10 ANNI AD UNO SCREENING BIENNALE
HANNO CONTRATTO UN CANCRO AL SENO 18.5 24.3 18.5 24.3
IL CANCRO AL SENO E’ STATO IDENTIFICATO 14.8 19.4DALLO SCREENING
HANNO AVUTO MAMMOGRAFIE FALSO POSITIVE135 130
SI SONO SOTTOPOSTE A UNA BIOPSIA 7.4 9.7IN SEGUITO A MAMMOGRAFIA FALSO-POSITIVA
SI SONO SOTTOPOSTE A INTERVENTO 0.3 0.4CHIRURGICO IN SEGUITO A MAMMOGRAFIAFALSO-POSITIVA
SI SONO AMMALATE DI CANCRO AL SENO 3.7 4.9 NON RILEVATO DALLA MAMMOGRAFIA
HANNO AVUTO UN’ANTICIPAZIONE DELLA 12.8 16.7 DIAGNOSI SENZA UN BENEFICIO IN TERMINI DI ASPETTATIVE DI VITA
SONO DECEDUTE 4.8 6.3 6.8 9.0
CON SCREENING SENZA SCREENING
Da un punto di vista individuale cosa ‘pesa ‘ di più per una donna di 50 anni nella comparazione tra:
la qualità di vita che una donna si aspetta se e’ una della 2 donne su 1000 per le quali vi e’ stata una prevenzione della morte per cancro della mammella attraverso lo screening
la qualità di vita che una donna si aspetta se e’ una della 13 donne su 1000 per le quali vi e’ stata un’anticipazione diagnostica di cancro della mammella di 3-5 anni senza aumento dell’aspettativa di vita
considerando che:
• 4 donne avranno un cancro della mammella non identificato dallo screening
• 981 saranno correttamente rassicurate da un test negativo
Al paziente devono essere forniti tutti gli strumenti conoscitivi che lo mettano in condizione di esprimere una scelta realmente libera da condizionamenti e non viziata dall’insufficiente conoscenza degli aspetti salienti della condizione sanitaria nella quale si sta operando.Un consenso consapevoleconsenso consapevole non può prescindere dalla spiegazione dello scopo delle procedure, delle loro complicanze e degli effetti collaterali possibili, dei benefici attesi e degli eventuali svantaggi e delle conseguenze di un eventuale rifiuto.
Il consenso informatoconsenso informato sottintende al fatto che il paziente asserisce il proprio diritto all’autonomia rivestendo un ruolo attivo nel prendere una decisione di tipo sanitario.Non si riduce a una semplice condivisione di pareri.
Pochi studi validi si occupano diPochi studi validi si occupano diconsenso informato e di processo di consenso informato e di processo di decisione informatadecisione informata
La sfida è quella di elaborare e perfezionare strumenti per la comunicazione del rischio e per la partecipazione informata e responsabile
L’attenzione ai valori e alle esigenze dei pazienti può essere considerata la nuova linea di frontiera per l’elaborazione di valide linee guida per la pratica clinica
CONTESTO COMUNICATIVO IN UN PROGRAMMA DI SCREENING
Famiglia
Donne
Medici e altri servizi sanitari
Unità di screening
Enti
Associazioni
Istituzioni
Individui
La percezione del rischio e dei benefici
fortemente correlata con la dimestichezza individuale con
i concetti numerici di base e con quelli di probabilità
Elementi critici nella Elementi critici nella comprensione del messaggio (1)comprensione del messaggio (1)
Il concetto di probabilità non è ben capito dalla maggior parte della popolazione e dei medici .
L’abilità di “utilizzare” il dato epidemiologico di riduzione del rischio in merito ai benefici dello screening mammografico, è fortemente associato alla conoscenza di nozioni di base matematiche relative ai concetti di probabilità.
Dopo aver ricevuto dati quantitativi di riduzione del rischio, non più del 30% del campione è stato capace di applicare correttamente il dato quando è stato chiesto di stimare il rischio di morte per tumore al seno, con o senza mammografia.
La percezione dei rischi e dei benefici.
La comunicazione
esprimere il rischio in modo relativo o assoluto
basarsi esclusivamente sui risultati intermedi (surrogates outcomes)
la contraddizione delle raccomandazioni e delle linee guida
Elementi critici nella Elementi critici nella comprensione del messaggio (2)comprensione del messaggio (2)
Lo scenario è drammaticamente diverso quando si informa che il rischio di morire di cancro alla mammella nelle donne sottoposte a screening è del 25% più basso di quelle non sottoposte al test, o che il rischio di morire nelle donne ‘screenate’ diminuisce di 2/1000.
Entrambe le affermazioni sono vere ma l’influenza della seconda nel decidere se sottoporsi o meno al test di screening sembra essere molto più debole.
Esprimere il rischio in modo relativo o assolutoEsprimere il rischio in modo relativo o assolutoI rischi e i benefici sono percepiti diversamente
dagli operatori sanitarie dal pubblico a seconda che siano presentati
in modo assoluto o relativo.
I risultati di un unico trial svedese sull’efficacia dello screening mammografico sono stati
presentati a programmatori di interventi in sanità pubblica, utilizzando 4 metodi differenti: e’ stato detto loro che i risultati provenivano
da 4 trial differenti.
1. La maggioranza avrebbe finanziato lo screening mammografico quando i risultati erano stati presentati come una riduzione del rischio relativo pari al 34%, mentre avrebbe votato contro il finanziamento quando lo stesso risultato è stato comunicato in termini di riduzione del rischio assoluto pari allo 0,06%.
2. La metà avrebbe finanziato il programma quando i risultati sono stati presentati in termini di numero di pazienti da trattare per salvare una vita. [Fahey et al].
TABLE III--Mean score (%) (95% confidence interval) on mammography issues made by health authority members when same results presented by four different methods_______________________________________________________________Method of data presentation Mammography_______________________________________________________________Option A--relative risk reduction (RRR) 79 (76 to 83); (RRR=34%) Option B--absolute risk reduction (ARR) 38 (35 to 42)+++; (ARR=0.06%) Option C--percentages of event free patients (EFP) 38 (34 to 42+++; (EFP=99.82% v 99.8%) Option D--number needed to treat (NNT) 51 (47 to 55)+; (NNT=1592) _______________________________________________________________ *Higher score=stronger support for the purchasing of the programme.Bonferroni difference means: +significant difference at P</=0.05 from relative risk reduction; ++significant difference at P</=0.05 from number needed to treat.
Fahey T, Griffiths S, Peters TJ. Evidence based purchasing results of clinical trials and systemic reviews BMJ 1995; 311: 1056-1060
Utilizzare misure surrogato
Lo ‘SCREENING ‘ Lo ‘SCREENING ‘ PER IL C.A PER IL C.A PROSTATICOPROSTATICO
13%14%
16%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
2000 2001 2002
D’Ambrosio G, Cancian M, Samani F. La prescrizione del PSA a scopo di screening opportunistico. I dati del campione Health Search.
SIMG; 6: 5-8;2003
Andamento dello screening opportunistico con PSA negli ultracinquantenni dal 2000 al 2002.
Distribuzione geografica della pratica dello screening opportunistico mediante PSA negli ultracinquantenni
36%34%
23%
31%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
Nord Centro Sud - isole Totale
D’Ambrosio G, Cancian M, Samani F. La prescrizione del PSA a scopo di screening opportunistico. I dati del campione Health Search.
SIMG; 6: 5-8;2003
La contraddizione delle raccomandazioni e delle
linee guida
Tab. III. RACCOMANDAZIONI SULL’ADOZIONE DA PARTE DI ALCUNE AGENZIE NORDAMERICANE ED EUROPEE DI DIFFERENTI TEST DI SCREENING IN CAMPO ONCOLOGICO[1-6, 8, 16-18].
TUMORE DELLA MAMMELLA TUMORE DEL COLLO DELL’UTEROAAFP 50-70aa : Mammografia + es.clinico ogni 1-2
anni < 50aa : counselling
che sono (o sono state) sessualmente attive: Pap-test ogni 3 anni
ACOG 50aa + : Mammografia annuale < 50aa : Mammografia ogni 1-2 anni
18aa +(o prima se sessualmente attive): Pap-test ogni anno;dopo 3 test adeguati e negativi: intervalli meno frequenti a giudizio del medico e
della donna
ACS 50aa + : Mammografia annuale < 50aa: Mammografia annuale
18aa +(o prima se sessualmente attive): Pap-test ogni anno;dopo 3 test adeguati e negativi: intervalli meno frequenti a giudizio del medico e
della donna
ACR 50-69aa : Mammografia annuale < 50aa : Mammografia ogni 1-2 anni
ACP 50aa+ : Mammografia ogni 1-2 anni < 50aa : raccomandazione contro
20-65aa sessualmente attive: Pap-test ogni 3 anni; 66-75aa senza Pap-test nei 10 anni precedenti: Pap-test ogni 3 anni
NCI 50aa + : Mammografia ogni 1-2 anni < 50aa : Mammografia ogni 1-2 anni
18aa +(o prima se sessualmente attive): Pap-test ogni anno;dopo 3 test adeguati e negativi: intervalli meno frequenti a giudizio del medico e
della donna
USPSTF 50-70aa : Mammografia + es.clinico ogni 1-2anni < 50aa : nessuna raccomandazione
che sono (o sono state) sessualmente attive: Pap-test ogni 3 anni
CTFPHE 50-70aa : Mammografia annuale < 50aa : raccomandazione contro
sessualmente attive: Pap-test ogni anno dopo 2 test adeguati e negativi: Pap-test ogni 3 anni fino a 69 aa
CNR AIRC 50-69aa : Mammografia ogni 2 anni < 50aa : nessuna raccomandazione
20-64aa Pap-test ogni 3 anni;
Legenda: AAFP = American Academy of Family Physicians, [1]ACOG = American College of Obstetricians and Gynecologist, [3 ]ACS = American Cancer Society, [2 ]ACR = American College of Radiology, [5 ]ACP = American College of Physicians, [4]NCI = National Cancer Institute, [17 ]USPSTF = U.S. Preventive Service Task Force, [19 ]
CTF = Canadian Task Force on the Periodic Health Examination, [6 ]
CNR-AIRC= Consiglio Nazionale Ricerche – Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, [8 ] = maschi; = femmine; = entrambi i sessi'RACCOMANDAZIONI CONTRO' indica che il test di screening dovrebbe essere escluso da una offerta preventiva routinaria.'NESSUNA RACCOMANDAZIONE' indica che pur essendo stato preso in considerazione, manca una evidenza di efficacia per raccomandare o meno il test preventivo
La responsabilizzazione dei pazienti sulle scelte ed il diritto a rifiutare l’informazione
richiesta di un atteggiamento paternalistico
difficoltà ad assumere un ruolo collaborativo
Elementi critici nella Elementi critici nella comprensione del messaggio (3)comprensione del messaggio (3)
Una parte della popolazione preferisce delegare la scelta al medico o ad altro operatore sanitario e rifiuta l’informazione (ed anche questa decisione deve essere accettata).
Elementi critici nella Elementi critici nella comprensione del messaggio (4)comprensione del messaggio (4)
Il ruolo del medico
differenza tra clinica e prevenzione
scarsa formazione ed informazione
scarsità di tempo
uso strumentale delle informazioni
Gli operatori sanitari comunicano solitamente i rischi e i benefici
nel tentativo di convincere gli individui ad accettare il loro punto di vista.
Talvolta, questo approccio paternalistico è rafforzato da un uso strumentale dell’epidemiologia.
L’analisi di 58 opuscoli dimostra che il dato epidemiologico presentato più frequentemente per comunicare i benefici dello screening mammografico è quello della riduzione del rischio relativo; nessun opuscolo esprime i benefici in termini di riduzione del rischio assoluto o di numero di soggetti che è necessario sottoporre al test. L’informazione relativa all’accuratezza del test viene fornita solo occasionalmente.
Slaytor EK et al “How risk of breast cancer and benefits of screening are communicated to women: analysis of 58 pamphlets. BMJ vol. 317, 25 luglio 1998
I nformation about risks and benefits of mammographic screening in 58 Australianpamphlets for women
I nformation provided N°(% ) of pamphlets)
Lifetime risk of developing breast cancer 35 (60)
Lifetime risk of dying of beast cancer 1 (2)
Survival from breast cancer 3 (5)
Relative risk reduction 13 (22)
Absolute risk reduction 0
Numbers needed to screen to avoid one death from breast cancer 0
Proportion of screened women who would be recalled 8 (14)
Proportion of breast cancers detected by mammography (sensitivity) 15 (26)
Proportion of women without breast cancer who would have a positive mammogram (specificity) 0
Proportion of women with a positive mammogram who would have breast cancer (positive predictive value) 0
Comunicazione tra medico e paziente nella pratica ordinaria
• I medici spendono < 1 minuto su 20 per discutere le scelte e le strategie terapeutiche
• IDM si verifica nel 9% circa delle visite• I medici chiedono ai pazienti se hanno delle domande
in meno della metà delle visite• I pazienti vogliono più informazioni ma ricordano
soltanto una piccola frazione di quello che il medico dice loro.
* Epstein et al. JAMA, 2004
Elementi critici nella Elementi critici nella comprensione del messaggio (5)comprensione del messaggio (5)
Il “fervore evangelico” che caratterizza molti programmi di screening
ruolo dei mass media
Il ruolo dei mass media
fonte di informazione importanteFORTE influenza sulle scelte degli individui relative all’uso di interventi medici come ad esempio lo screening.
INFORMAZIONE spesso non bilanciata: poco trattate le incertezze, gli le incertezze, gli svantaggi e gli effetti collaterali, e ignorate le controversie svantaggi e gli effetti collaterali, e ignorate le controversie presenti nel mondo scientificopresenti nel mondo scientifico.
Relativamente ai programmi di screening, i messaggi che giungono dai media sembrano definire lo screening accurato al 100% e quindi i risultati falsi negativi o falsi positivi dovuti ad errori da parte di chi effettua lo screening.Questo ha portato alla percezione che tutti i tumori che nascono dopo un normale test di screening screening siano stati precedentemente “mancati” e che i ritardi nella diagnosi hanno un significato prognostico. Questo malinteso sull’efficacia dello screening ha portato ad alte aspettative da parte del pubblico, rabbia e risentimento anche quando non era il caso.
Come affronta la stampa italiana le tematiche relative alla prevenzione del tumore al seno?
Livia Giordano, Valeria Stefanini, Roberta Castagno, Nereo Segnan
Centro di Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte (CPO Piemonte)
Indagine svolta nell’ambito dell’European Breast Cancer Network, per esplorare il modo in cui i giornali affrontano le
problematiche relative alla prevenzione del tumore della mammella in tre nazioni europee (Germania, Grecia, Italia)
Obiettivo: analizzare che tipo di test viene indicato per lo screening, a chi e con quale frequenza, valutando
l’accuratezza di tali messaggi in relazione alle linee guida europee ed italiane per la prevenzione del cancro al seno
Articoli contenenti informazioni rilevanti sul tumore al seno e sulla sua prevenzione
Monitoraggio della durata di 6 mesi su:
•Quotidiani nazionali e regionali
•Riviste su salute/fitness
•Riviste femminili
•Periodici di attualità
•Riviste mediche
Metodi:
•Intervallo
•Popolazione target
•Vantaggi/svantaggi
confronto con linee guida
6 daily national Libero; La Repubblica; L’Unità; La Stampa; Corriere della sera; Il Messaggero.
3 daily regional La Gazzetta del Mezzogiorno; Il Resto del Carlino; Il Tempo.
3 monthly Insieme; Salve; Starbene.
3 weekly Viversani e belli; La Repubblica Salute*; Corriere salute* (Corriere della sera)
3 weekly Anna; Grazia; Donna moderna.
7 weekly Io donna* (Corriere della sera); Sette* (Corriere della sera); D La Repubblica delle donne* (La Repubblica); Panorama; L’ Espresso; Famiglia Cristiana; Oggi.
Medical journals
3 weekly Corriere medico; Giornale del medico; Tempo medico.
Newspapers
Fitness Health
Women magazines
Current affairs
Risultati:
126 articoli su 28 testate:
81 (64%) sul cancro al seno in generale
45 (36%) sulla prevenzione
25 (55%) screening e sua efficacia
12 (27%) prevenzione del cancro in generale
8 (18%) sperimentazione di nuove tecnologie
36 articoli (80%) citano almeno un tipo di test preventivo: di questi 32 (89%) fanno riferimento alla mammografia
Tra gli articoli sulla mammografia, il 69% cita le fonti di informazione: esperti (53%), Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (13%), altre fonti (3%). 12 di questi articoli parlano dell’opportunità di anticipare l’età minima a 40 anni, attualmente oggetto di dibattito, presentando differenti opinioni in merito ma fornendo a volte raccomandazioni contraddittorie
8 articoli (25%) sono coerenti con le linee guida per quanto riguarda l’età a cui sottoporsi all’esame (50 anni) e la frequenza (ogni 2 anni). Essi rappresentano il 6.3% di tutti i 126 articoli selezionati
Nessun articolo presenta informazioni sugli svantaggi del sottoporsi al test
Articles’ distribution among the available publications in the six-month period.
Type of journal
Journals published (april -
september 2002)
Journals selected for the study
Total available journals
Articles collected
Selected articles on the total of
available journals (%)
Articles dealing with breast
cancer prevention
Selected articles dealing with breast
cancer prevention on the total of available
journals (%)
Articles mentioning
mammography as screening test
Articles dealing with mammography on the
total of available journals (%)
Fitness - Health
32 6 96* 33 34.4 12 12.5 11 11.5
Women magazine
26 3 78 12 15.4 5 6.4 3 3.8
Newspaper 182 9 1638 46 2.8 18 1.1 10 0.6
Medical journal
13 3 39 14 35.9 4 10.3 3 7.7
Weekly current affair
26 7 182 21 11.5 6 3.3 5 2.7
Total 28 126 45 32
*The total number of fitness-health magazines was 96: 26 weekly (published in 3 journals) and 6 monthly (published in 3 journals).
Problemi:
•Mancanza di accuratezza delle informazioni
•Contraddittorietà delle affermazioni
•Assenza di un confronto tra vantaggi e svantaggi
Distorsione della realtà
Scarsità di tempo, competizione per gli spazi e per l’audience, carenza di competenze specifiche possono compromettere la veridicità della notizia
E’ necessario instaurare una comunicazione e una collaborazione tra esperti e giornalisti, per fornire alla popolazione target informazioni autorevoli, credibili, complete e aggiornate, che permettano alle persone di prendere le proprie decisioni in modo consapevole.
Elementi critici nella Elementi critici nella comprensione del messaggio (6)comprensione del messaggio (6)
Ineguaglianze nella comprensione
popolazione culturalmente non omogenea
modalità di reclutamento
imminenza degli effetti negativi rispetto ai vantaggi
Le persone meno istruite e meno benestanti risultano essere più svantaggiate nell’accesso ai
programmi di screening.
Ad esempio, le donne di un più basso status socio-economico hanno un più alto rischio di morire di cancro della cervice uterina, ma fanno un uso minore dei servizi di screening, soprattutto se l’adesione richiede l’iniziativa individuale.
Le ineguaglianze già presenti nella partecipazione di queste persone allo screening potrebbero essere incrementate da strategie di reclutamento che aspirano ad un consenso informato e responsabile. La comunicazione di rischi e benefici dello screening risulta più complessa quando i livelli sociali e culturali della popolazione non sono omogenei.
Lo stato socioeconomico risulta fortemente associato con l’adesione anche nel trial randomizzato d’Edimburgo per lo
screening mammografico, dopo 14 anni di follow-up .
Le donne hanno una maggior probabilità di aderire alle linee guida per lo screening se:
la decisione di eseguire il test viene presa confrontandosi con il medico; sono di giovane età; hanno una famiglia non numerosa, un livello culturale e un reddito elevati; hanno eseguito un Pap-test recentemente; vivono in un’area dove l’accesso ai servizi sanitari è facilitato, conducono uno stile di vita attento ai problemi di salute .
Qual è la percezione delle donne sulla mammografia di screening e sul rischio di ammalarsi di tumore della mammella?
Women’s perception of the benefits of mammography screening: population-based survey in four countries
Gianfranco Domenighetti, Barbara D’Avanzo, Matthias Egger, Franco Berrino, Thomas Perneger, Paola Mosconi and Marcel Zwahlen
International Journal of Epidemiology 2003;32:816-821
Table 1 Women’s perception of the benefits of mammography screening in four countries
QuestionUS N = 1003
No. (%)UK N = 1108
No. (%)Italy N = 1001
No. (%)Switzerland N = 1028
No. (%)All women N = 4140
No. (%)
1. Mammography is an X-ray examination of the breasts.
Which of the following statements concerning mammography reflects your opinion? Regular mammography every 2 years in women who are well:
• prevents the risk of contracting breast cancer 262 (26) 191 (17) 325 (33) 101 (10) 879 (21)
• reduces the risk of contracting breast cancer 315 (31) 571 (52) 476 (48) 569 (55) 1931 (47)
• does not have any influence on the risk of contracting breast cancera
369 (37) 243 (22) 165 (16) 279 (27) 1056 (26)
• don’t know 57 (6) 103 (9) 35 (3) 79 (8) 274 (7)
2. In your opinion, to what extent can mammography reduce breast cancer deaths among women aged 50 screened every 2 years for 10 years?
• regular mammography hardly reduces breast cancer deaths 36 (4) 48 (4) 35 (4) 72 (7) 191 (5)
• reduces mortality due to breast cancer by about a quartera 123 (12) 241 (22) 173 (17) 251 (24) 788 (19)
• by about half 336 (33) 354 (32) 324 (32) 358 (35) 1372 (33)
• by about three-quarters 288 (29) 187 (17) 201 (20) 154 (15) 830 (20)
• prevents practically all deaths due to breast cancer 93 (9) 53 (5) 160 (16) 48 (5) 354 (9)
• don’t know 127 (13) 225 (20) 108 (11) 145 (14) 605 (15)
3. In your opinion, how many deaths due to breast cancer can be prevented among 1000 women aged 50 who have regular mammography every 2 years for 10 years?
• no deaths prevented 9 (1) 14 (1) 16 (2) 36 (4) 75 (2)
• about 5 deaths preventeda 27 (3) 28 (3) 40 (4) 52 (5) 147 (4)
• about 10 deaths prevented 48 (5) 60 (6) 52 (5) 83 (8) 243 (6)
• about 20 deaths prevented 83 (8) 115 (10) 91 (9) 93 (9) 382 (9)
• about 40 deaths prevented 117 (12) 153 (14) 210 (21) 148 (14) 628 (15)
• about 80 deaths prevented 151 (15) 111 (10) 176 (18) 115 (11) 553 (14)
• more than 100 deaths prevented 455 (45) 302 (27) 257 (26) 269 (26) 1283 (31)
• don’t know 113 (11) 325 (29) 159 (16) 232 (23) 829 (20)
a Correct or most appropriate answer.
Misconceptions about efficacy of mammography screening: a public health dilemma
E Chamot, T V Perneger
Epidemiol Community Health 2001;55:799-803
Table 1 Perceived efficacy of mammography screening to reduce death due to breast cancer in a random sample of 895 women of ages 40 to 80 years residing in Geneva, Switzerland*
In your opinion, does mammography screening prevent death from breast cancer in women over age 50 ?
Number
%
Exact 95% confidence intervals
No 23 2.6 (1.6, 3.8)
Yes, about one quarter of deaths 173 19.3 (16.5, 21.7)
Yes, about one half of deaths 266 29.7 (26.3, 32.3)
Yes, about three quarters of deaths 200 22.3 (19.3, 24.8)
Don't know 233 26.0 (22.8, 28.6)
* Women who reported a history of breast cancer (n=43) or had a missing perceived efficacy of mammography screening (n=14) were excluded.
US women’s attitudes to false positive mammography results and detection of ductal carcinoma in situ: cross sectional survey
Schwartz LM, Woloshin S, Sox HC et al.
BMJ 2000;320:7250-1640
Number of false-positive results women were prepared to tolerate for each life saved
Informazione sui DCIS
Confusione sulla natura dei DCIS
(Well, have I got a cancer or haven’t I ?)
Problema legato alla terminologia (carcinoma, in situ)
Scarsa informazione ricevuta e conseguente ricorso ad altre fonti (Internet, Biblioteche, libri…)
Chiara necessità di un percorso informato
Necessario il supporto del medico
Mancanza di strutture adeguate che possano dare l’informazione
De Morgan S, Redman S, White KJ et al. Well, have I got a cancer or haven’t I The psyco-social issues for women diagnosed with ductal carcinoma
in situ – Health Expectations,5, 310-318, 2002.
KEY POINTS (quello che le donne sanno)
• Le donne non sono correttamente informate sui benefici dello screening
• Le donne non conoscono o sovrastimano l’impatto della mammografia di screening sulla mortalità per CM
• L’incidenza e la mortalità per tumore della mammella sono grandemente sovrastimate
ma dall’altra parte…….
• Non sembrano avere ansia per i falsi positivi e iDCIS
• Vogliono avere informazioni più precise……
Quello che le donne vorrebbero sapere
Medical tests: women's reported and preferred decision-making roles and preferences for information on benefits, side-effects and false results.
Davey H M., Barratt, Alexandra L., Davey, Elizabeth, Butow, Phyllis N., Redman, Sally, Houssami, Nehmat & Salkeld, Glenn P.
Health Expectations 5 (4), 330-340; 2002
Table 2 Preferred decision-making role for tests and treatment (by age)
Age group (%)
30–39 40–49 50–59 60–69
Preferred test decision-making role
n = 204 n = 193 n = 147 n = 105
Woman decides 12.3 13.0 16.3 3.8
Woman decides after considering doctor's opinion 28.4 32.8 27.2 14.3
Decide together 52.0 55.4 50.3 63.8
Doctor decides after considering woman's opinion 5.0 4.7 3.4 6.7
Doctor decides 2.0 3.1 2.7 11.4
Preferred treatment decision-making role
n = 202 n = 194 n = 147 n = 104
Woman decides 4.5 5.7 9.5 3.8
Woman decides after considering doctor's opinion 37.1 36.8 30.6 23.1
Decide together 55.0 52.8 56.5 59.6
Doctor decides after considering woman's opinion 3.5 1.6 2.0 6.7
Doctor decides 0.0 3.1 1.4 6.7
Reported decision-making role and information preferences for breast tests among women with a regular doctor
Diagnostic mammogram (%), n = 177 Screening mammogram (%), n = 259
Timing of last mammogram
<2 years ago 27.0 80.3
2–5 years ago 40.0 16.5
6–10 years ago 17.1 2.7
>10 years ago 15.9 0.5
Reported decision-making role*
Woman decided 45.5 60.6
Decided together 49.4 25.7
Doctor decided 36.0 13.8
Information on benefits
Wanted more 23.8 18.1
As much as wanted 73.8 79.2
More than wanted 2.3 2.7
Information on side-effects
Wanted more 41.2 33.2
As much as wanted 57.6 65.9
More than wanted 1.2 0.9
*Significant difference between diagnostic and screening mammogram (P < 0.001).
Desire for and anxiety related to information about the possibility of a false test result and test side-effects
False results (%) Side- effects (%)
Possibility of this explained n = 573 n = 549
Always 18.3 28.6
Often 13.1 14.6
Sometimes 28.8 25.5
Never 40.0 31.3
Want this information n = 582 n = 591
Definitely yes 65.1 77.5
Probably yes 25.9 17.8
Probably no 5.5 2.4
Definitely no 3.4 2.4
Information cause anxiety n = 580 n = 572
Definitely yes 16.4 10.1
Probably yes 30.2 33.0
Probably no 24.7 32.9
Definitely no 18.8 24.0
Want information despite anxiety* n = 365 n = 280
Yes 77.6 88.1
No 16.2 9.6
Don't know 6.2 2.2
*Among those women who reported this information would definitely or probably make them anxious.
Variability in women's desire for information about mammography screening: implications for informed consent
Chamot E, Charvet A I, Perneger TV
European J of Cancer Prevention, 14:413-418; 2005
Distribution of desire for information items among 2305 women 50–69 years old, residing in Geneva, Switzerland
From: Chamot: Eur J Cancer Prev, Volume 14(4).August 2005.413-418
Information and Involvement Preferences of Women in Their 40s Before Their First
Screening Mammogram
Larissa Nekhlyudov, Rong Li, Suzanne W. Fletcher
Arch Intern Med. 2005;165:1370-1374.
Copyright restrictions may apply.
Nekhlyudov, L. et al. Arch Intern Med 2005;165:1370-1374.
Women's Information Needs Before Their First Screening Mammogram
• probabilità condizionale:
la probabilità che una donna abbia il tumore alla mammella è 0.8%.
Se la donna ha il tumore alla mammella, la probabilità che la mammografia dia un risultato positivo è del 90%.
Se la donna non ha il tumore alla mammella, la probabilità che la mammografia dia un risultato positivo è del 7%.• frequenze naturali:
8 donne su 1000 hanno il tumore alla mammella.
Di queste 8 donne affette da tumore alla mammella, 7 avranno un risultato positivo dalla mammografia.
Delle altre 992 donne che non hanno il tumore alla mammella, circa 70 avranno un risultato positivo dalla mammografia.
* Gigerenzer, Edwards, BMJ, 2003
Altri modi per presentare queste informazioni:
• invece di dire 2 per 100 o 2%, illustrazione tramite un grafico che presenta 100 facce, 2 delle quali sono evidenziate;
• i rischi potrebbero essere riferiti a “situazioni comuni di rischio”.
Esempio: il rischio di morte a causa di un incidente automobilistico o il rischio di ferite partecipando un particolare sport;
• ai termini utilizzati per descrivere il rischio (trascurabile, minimo, basso, moderato, alto) potrebbero essere assegnate delle categorie numeriche.
Esempio: “basso” potrebbe essere ascritto alla categoria da ‘1 su 10000’ a ‘1 su 1000’; “moderato” alla categoria da ‘1 su 1000’ a ‘1 su 100’, ecc...
* Switzerland
* Leung et al, AJPH, 2002
What happens to 1000 women aged 40 to 49 who have a mammogram to screen for breast cancer?
OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
888 women have peace of mind that they do not have breast cancer.
1 woman has false peace of mind
108 women have extra tests and worry from false alarms
3 women have breast cancer found. Of these:
- 1 woman will avoid dying from breast cancer because it was found early
- 1 woman will have simpler surgery
- 1 woman will not benefit from having had a mammogram
* Canada
Raccomandazioni per una corretta comunicazione
Tratto da : European Guidelines on Quality Assurance for Mammography screening – 4th edition, 2006
Accessibile: le donne che vogliono avere le informazioni devono potervi accedere facilmente.
Rilevante: l’informazione deve essere rilevante per la popolazione cui è indirizzata e deve essere ‘centrata’ sulla donna e sui suoi bisogni
Fase –specifica: appropriata a seconda della fase dello screening (primo, secondo livello, reinvito ecc)
Multilevel: oltre ad un livello informativo di base, il programma deve prevedere la possibilità, per le donne che lo richiedono, di avere degli approfondimenti specifici
Comprensibile: deve utilizzare un linguaggio chiaro, non gergale e non tecnico, diretto e corretto
“Su misura”: adatta a sottogruppi della popolazione che possono essere diversi per età, cultura, fase dello screening in cui sono coinvolti ecc.)
Completa: completa e bilanciata sia sui beneici che sui limiti
Improving the quality of written communications
Accessible
Relevant
Comprehensive
Phase -specific
Multilevel
Comprehensible
Tailored
Information should be accessible to all women who would benefit from breast screening.
It is important that a woman who needs information about screening would be able to find them easily.
Accessible
Giordano L. Webster P. Segnan N. Austoker J. Guidance on breast screening communication in European guidelines for quality assurance in breast cancer screening and diagnosis (fourth edition)
Relevant
Screening information should be relevant to the women for whom they are intended.
Information should be ‘women centred’ and meet their needs.
In the past, screening professionals tended to assume that they knew best what information women needed and wanted. Unfortunately the majority of the materials they developed failed to address issues that women thought important .
Giordano L. Webster P. Segnan N. Austoker J. Guidance on breast screening communication in European guidelines for quality assurance in breast cancer screening and diagnosis (fourth edition)
Comprehensive
Information should be comprehensive and messages should not be biased to encourage participation.
It is important that the information is balanced, including information on risks, false positives, false negatives, and uncertainties.
Communication should also contain information about the quality of the breast cancer screening programme.
It may be appropriate to include information about process indicators like participation rate, waiting times, recall rate, proportion of breast cancer detected by mammography, to help women understand the screening programme and to verify its results. Giordano L. Webster P. Segnan N. Austoker J. Guidance on breast screening communication in European guidelines for quality
assurance in breast cancer screening and diagnosis (fourth edition)
Phase-specific
It would be appropriate to provide women with different types of information according to the different screening phases. The women recalled for further assessments might need information on what these procedures consist of and on the resulting outcomes.
The high level of anxiety experienced by women recalled for further assessment can be diminished firstly by informing them of the possibility of recall with their first invitation letter and by giving them further relevant information at the time of assessment.
It is important that during this phase women should have the opportunity to meet health professionals and be able to discuss various options and outcomes with them in a supportive environment.
Giordano L. Webster P. Segnan N. Austoker J. Guidance on breast screening communication in European guidelines for quality assurance in breast cancer screening and diagnosis (fourth edition)
Multilevel
Multi-level communication (i.e. women may require a range of information from basic level information to more detailed information on specific areas) should be accessible. Women in the same screening phase may require different degrees of information, from basic information to more detailed information on specific issues.Basic information can be considered as the information handed out to all women (generally at the time of the first invitation).
Women requiring additional and in-depth information should be able to get them. It is important that screening programmes provide this supplemental information, using different communication instruments for this purpose.
Giordano L. Webster P. Segnan N. Austoker J. Guidance on breast screening communication in European guidelines for quality assurance in breast cancer screening and diagnosis (fourth edition)
Written information should be clear, avoid the use of jargon and technical language.
Guidelines have been produced to enable the production of good written material. They include the following:
readers interest should be paramountuse short sentences and short wordsuse concepts the reader will understandavoid unnecessary wordsbe personalfollow rules of grammar and syntax.
Comprehensible
Giordano L. Webster P. Segnan N. Austoker J. Guidance on breast screening communication in European guidelines for quality assurance in breast cancer screening and diagnosis (fourth edition)
Information should be tailored and adapted to suit the specific needs of different groups.
This will ensure that the information has more personal relevance and contain less redundant information.
It will not be possible to develop individually tailored information for population programmes but it would be possible to provide particular sub-groups with relevant information tailored to their specific needs
Tailored
Giordano L. Webster P. Segnan N. Austoker J. Guidance on breast screening communication in European guidelines for quality assurance in breast cancer screening and diagnosis (fourth edition)
Text languageText language
Clear (about the topic: clarify points with examples)
Honest, respectful, polite
Simple (no technical terms, jargon, abbreviations and acronyms)
Informal (use of pronouns like “we” and “you” to personalise the text)
Impartial
Everyday language
No top-down (no prescriptive style or paternalistic tone)
Written in the active voice
Giordano L. Webster P. Segnan N. Austoker J. Guidance on breast screening communication in European guidelines for quality assurance in breast cancer screening and diagnosis (fourth edition)
Text style and wordingText style and wording
Credible, reliable (indicating the source of information)
Up to date
Fit for purpose
Friendly and sympathetic
Contemporary (support informed consent)
Positively framed (e.g. 9 out of 10 recalled women are found to be normal rather than 1 out of 10 recalled women will have cancer) Positive tone (alarming statements should be avoided)
Giordano L. Webster P. Segnan N. Austoker J. Guidance on breast screening communication in European guidelines for quality assurance in breast cancer screening and diagnosis (fourth edition)
Text formattingText formatting
Easily readable
Practical
Preferably plain layout, short sentences and brief paragraphs, use of diagrams and pictures
Use of titles and subtitles (to distinguish different areas), bold or capital letter (to underline important points), larger print (essential for older target populations), use of white spaces (to facilitate the reading)
Preferable formats: question/answer and paragraphs formats
Logo
Appropriate colours (as some colours are difficult for colour blind people to read).
Giordano L. Webster P. Segnan N. Austoker J. Guidance on breast screening communication in European guidelines for quality assurance in breast cancer screening and diagnosis (fourth edition)
Caratteristiche dell’informazione:Accessibile, corretta, pertinente, completa, onesta, comprensibile
Formazione del personale:sullo screeningsul counselling
Rapporto con i media:
Implicazioni organizzative:
Informazione personalizzataCondivisa dalle donne;Testata sulla popolazione target (SULLE DONNE ITALIANE!!)Fase specifica;Multilevel;Diversi strumenti comunicativi
POSSIBILI EFFETTI DI UNA POSSIBILI EFFETTI DI UNA MAGGIORE INFORMAZIONEMAGGIORE INFORMAZIONE
AUMENTO DELLA SENSIBILIZZAZIONE AI PROBLEMI DI SALUTE
ATTEGGIAMENTO PIU’ CRITICO
AUMENTO DELL’ ANSIA DOVUTO ALLA MAGGIOR CONSAPEVOLEZZA
RIDUZIONE DELLA COMPLIANCE
?
RIDUZIONE DELLA COMPLIANCE
?
Compliance
seguire, obbedire, rispettare, conformarsi, sottomettersi
Partecipazione ruolo attivo responsabile e consapevole
Consenso informato
60%
32%
8%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
accept not accept would ask for a secondopinion
Willingness to undergo a screening test for pancreatic cancer
Domenighetti G, Grilli R, Maggi JR Does provision of an evidence-based information change public willingness to accept screening tests?Health xpectations 2000, 3, 145-150
13,50%
72%
14,50%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
accept not accept would ask for a secondopinion
Group receiving "Extended" information (N= 466)Group receiving ”Basic" information (N= 401)
UNA SCOMMESSA NON UNA SCOMMESSA NON FACILEFACILE
…ma un forte stimolo a lavorare al fine di individuare gli strumenti e le modalità più
adatte ed efficaci per rendere la donna più consapevole ed in
grado di prendere la ‘SUA’ miglior scelta di salute
La decisione deve essere delle donne, e La decisione deve essere delle donne, e un’informazione esaustiva ed onesta un’informazione esaustiva ed onesta degli effetti positivi e negativi deve degli effetti positivi e negativi deve essere fornita sia alla popolazione che essere fornita sia alla popolazione che
al singolo individuo.al singolo individuo. Maureen Roberts (Direttrice del Edinburgh Breast Cancer Screening Project) deceduta per tumore della mammella il 9 giugno 1989.
"The decision must be theirs, and a "The decision must be theirs, and a truthful account of the facts must be truthful account of the facts must be available to the public and the individual available to the public and the individual patient"patient"
Screening. Non ti scordar di te
Fai la m
ammografia
, difendi
la tua
salute
Mammografia: l’esame di serenità
Il tumore della
mammella. Conosc
ere
per scoprire, cu
rare,
guarire, vivere
Da un in
vito può
nascere
una sana
abitudin
e:
l’esame
periodic
o del
seno
Mammografia. Perché la vita è bella
Mammografia. Che non
si muore per tumore
è una gran bella
verità
L’ASL pensa alle donne, 10 minuti per essere più serena
Salute, donne!Sana, per la
vita
Riguardati, ti riguarda
Togliti il pensiero, fai il
controllo
L’appuntamento di chi si
ama. L’iniziativa m’amo non
m’amoLe
donne
posson
o…la l
oro
Le don
ne pos
sono…l
a loro
difesa
è la
preven
zione
difesa
è la
preven
zione
Come Sara Simeoni, Come Sara Simeoni, partecipare per partecipare per vincerevincere
Un pensiero in meno,
una sicurezza in più
Il tumore non fa rumore.
Non aspettare di sentirlo