ESOTERISMO IN LETTERATURA. Alcuni esempi freschi di stampa: La nona ora (Bietti) di Maurizio...

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...Un esempio di romanzo "esoterico" ci viene da La nona ora di Maurizio Ponticello (Bietti, 2013)... l'articolo di Errico Passaro su Vie della Tradizione n. 165

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    DELLA

    RASSEGNA QUADRIMESTRAl.E DI ORIENTAMENTI TRADIZIONAU

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  • ESOTERISMO IN LETTERATURA Alcuni esempi freschi di stampa

    La narrativa, secondo i puristi, mal si concilia con l'eso-terismo. Dal punto di vista letterario, le parentesi dedicate a teorie e pratiche esoteriche spezzerebbero il ritmo della vi-cenda d'invenzione; dal punto di vista esoterico, qualsiasi novellizzazione della materia rischia di risolversi in una ba-nalizzazione. A nostro modo di vedere, tutto sta nella capa-cit dello scrittore di trovare la giusta sintesi fra esigenze drammaturgiche e ortodossia scientifica (problema, questo, che si pone anche in in generi di intrattenimento come la fantascienza e lo narrativa di spionaggio): un bravo profes-sionista sa dissimulare i riferimenti sapienziali nel tessuto della storia, senza far pesare al lettore la sua erudizione in forma di incisi didascalici o, al contrario volgarizzarla con semplificazioni eccessive, ma facendola balenare in contro-luce con pochi, discreti cenni.

    Non intendimento dello scrivente ripercorrere in ma-niera esaustiva la lunga storia dei rapporti fra letteratura ed esoterismo, per la quale non basterebbe un intero fascicolo della presente rivista. Si vuole qui limitare l'indagine ad al-cune opere, scelte fra le ultime uscite, che esemplifichino la variet delle relazioni che intercorrono fra i due mondi e gli esiti artistici della loro commistione.

    Iniziamo a considerare La montagna magica di Thomas Mann (Mondadori, 2012), che, gi nel titolo, rivela il sostrato mitico-magico della storia. Come noto, Mann racconta la permanenza dedl protagonista in una sanatorio alpino e i rapporti che questi instaura con i compagni di degenza; ma, al di l della finezza delle notazioni sociologiche e psicolo-giche, il poderoso romanzo si caratterizza per la filigrana spi-rituale che innerva la narrazione dalla prima all 'ultima pagina. E allora, intraprendendo l'impegnativa lettura, pu capitare di imbattersi in accenni alla parapsicologia (pag. 1136), alla stregoneria (pag. 1189), all'ermetismo (pagg. 755-756), allo spiritismo (pagg. 982 e ss.); si citano Lilith (pag.

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    1127), Ermete (pag. 775) e Ermes psicopompo (pag. 1132); si fa appello all'autorit di Du Prel (pag. 11 02); si svaria dalla fiaba (pag. 4) al buddismo (pag. 1319) passando per la dot-trina dei Rosacroce (pag. 753); si menzionano a chiare lettere motivi di scienze non convenzionali come il quadrato ma-gico (pag. 16), il caduceo (pag. 56), i giochi cabalistici (pag. 1154), il corpo astrale (pag. 1171), i talismani (pag. 1220); si richiama la leggenda di Valpurga (pag. 1225) e si sconfina nell'oniromanzia nell'episodio del sogno di Hans (pag. 1290). Tanti spunti interessanti, per un autore di insospetta-bili conoscenze segrete, almeno a confronto di unjoyce no-toriamente affiliato alla "Golden Dawn" .. .

    Un secondo esempio di romanzo "esoterico", nel senso sopra illustrato, ci viene da La nona ora di Maurizio Ponti-celio (Bietti, 2013). Il 'plot' intreccia la vicenda di Silvana, perseguitata da sogni ricorrenti e dalle apparizioni di un mi-sterioso aguzzino, e quella dell 'Organizzazione, un'entit tenta colare che progetta di sorvegliare il mondo intero a t-traverso un sofisticato programma di controllo satellitare. In questo impianto spionistico con venature "horror-splatter", trovano posto frequenti digressioni che, se possono talvolta rallentare il l'andamento della vicenda, sicuramente contri-buiscono a conferirle una profondit che la maggior parte dei "thriller" tanto in moda, da Dan Brown in poi, non pos-siede.

    Ad un certo punto, il persecutore di Silvana lascia alla malcapitata un messaggio misterioso sotto forma di runa. E' il pretesto per una mini-lezione sul significato della parola: '"rnna ' anticamente era tradotto con parole misteriose: pa-role bisbigliate'. Probabilmente hanno origine greco-etrnsca, come sostengono alcuni studiosi, ma intorno a questo alfa-beto misterioso c' davvero un alone di mistero" (pag. 46). Di qui, un'escursione fra iniziazioni sciamaniche, sacrifici ri-tuali, rappresentazione simboliche.

    Pi avanti, la formazione a stella sull'iride della protago-nista (lo stigma diaboli) innesca una riflessione sul significato simbolico degli occhi che "come ricordava Poliistore citando Pitagora, erano la porta del sole, il mezzo cio attraverso il

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    quale si nutre e si esprime l'anima ... gli occhi, tramite l 'azione del vedere, sono connessi al mondo superiore . .. il latino 'video' imparentato al sanscrito 'vidija ' ... equivale non soltanto a vista, ma anche a conoscenza interiore, saggezza, sapienza" (pag. 131).

    C' spazio anche per una divagazione sul sogno, l dove si legge che "nell'antichit l'interpretazione dei sogni fu un fenomeno assai diffuso .. . quel che ne resta di strutturato oggi lo si deve ad Artemidoro da Daldi ... Artemidoro scriveva che il sogno un movimento, o una funzione multiforme del-l'anima, che indica il bene o il male futuro ... l 'idea del fa-moso interprete di Efeso era che i sogni fossero visioni, collegamenti con il mondo divino che parlava attraverso di essi" (pag.161).

    Si parla di cicli storici a proposito della famigerata fine del mondo (scongiurata) del 2012, laddove si legge che "nella data solstiziale di quel/ 'anno il sole sarebbe morto e rinato con rin-novata energia, portandosi dietro una nuova et aurea, che avrebbe posto fine a quella del ferro, o Kaly-Yuga" (pag. 172). Cenni di mitologia con "Iris, la vergine messaggera dell'Olimpo veloce come il vento e le tempeste, controparte femminile di H er-mes ... "(pag. 191). Si fa riferimento, poi, allo "schimib", una ci-catrice distintiva proveniente da "cerimonie medioevali". Fra un inseguimento e un colpo di scena, non manca uno spazio di approfondimento sui riferimento esoterici mimetizzati nelle monete: "un tempo sulle monete venivano rappresentati molti simboli tradizionali, erano un veicolo privilegiato che, pas-sando di mano in mano, trasmetteva tutta una serie di mes-saggi celati negli svariati segni che vi erano raffigurati . . . le monete erano ... come dire .. . s, 'caricate' di spiritualit, erano legate all'ordine superiore delle cose'' (pag. 209).

    In alcuni punti, il tecnicismo sembra prendere la mano al-l'autore: "gemetria, onomanzia, aritmosofia, qabbalah . . . par provengano tutte dall'isopsefia pitagorica" (pag. 213). Siamo ai limiti dell'indecifrabilit, per coloro che non sono cultori della materia, ma i cenni di Ponticello stimolano il non ad-detto ai lavori ad approfondire l'argomento nei saggi spe-cialistici ad essa dedicati.

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    Ma il livello segreto della narrazione non si esaurisce qui. Nel prosieguo della storia, scopriamo che "il numero 666 sta per la Bestia, l'Anticristo. La citazione dalla Rivela-zione, detta anche Apocalisse di San Giovanni" (pag. 259); scoperto un tentativo di omicidio lento con lo stibio, l'autore sfoggia la sua erudizione raccontando che "nella Grande Opera, con questa sostanza, gli alchimisti purificavano il sole e l'oro ritenendo/a la materia per eccellenza della via secca ... " (pag. 284); un passaggio del romanzo si svolge in un mitreo, costruito in modo che l'ambiente superiore e quello inferiore fossero collegati "inferi e cielo si parlano" (pag. 248).

    Tutta la storia ambientata in una Napoli tutt'altro che da cartolina, oscura e nient'affatto solare, in cui persino Piedi-grotta, proverbiale per la sua folcloristica espansivit, si ri-vela culla di antiche usanze: "all'interno della grotta si celebravano i misteri di Dioniso, riti di fertilit collegati alla vendemmia e, con la mutazione dei secoli, i festeggiamenti divennero quelli della festa pi famosa al mondo: Piedi-grotta. I culti si intrecciarono a quelli della dea Iside e furono in parte assorbiti nelle forme del santuario cattolico. Le donne andavano a chiedere la grazia di un figlio e poi, a doglie avvenute, ringraziavano con ex voto a forma di scar-petta"(pag. 326).

    Anche il nome della protagonista non lasciato al caso, ma scrutinato in base all 'etimologia, alla mitologia e alla nu-merologia: Silvana ("un nome pagano dedicato alla divinit dei boschi e dei campi .. . tradotto secondo i dettami della scienza numerologica, dava come risultato 70, cio 7 in base alla 'riduzione teosofica ' ... ') Giorgi (''dal greco 'Gheorghios ', significava 'agricoltore ', come di solito si traduceva, ma in-nanzitutto 'uomo della terra '" (pag. 363). A proposito di una controparte di Silvano nel lontano passato, Veronica la strega, si dice che conosceva il "sapere arcano sul misterioso universo della natura . .. corbezz oli, biancospini, rosa canina, verbena, l'iperico, da spiccare durante il Solstiz io d 'estate, il timo, prediletto dalle fate .. . la mandragora, dei cui poteri straordinari era a conoscenza .. . " (pag. 375).

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  • ESOTERISMO IN LETTERATURA - Alcuni esempi freschi di stampa

    Passando ad un altro autore contemporaneo, scopriamo che anche Fabio Sciarpelletti, ne L'orizzonte della verit (Miso Editore, 2013) fa esercizio di dietrologia, mettendo in scena confraternite (quella della Horuna), associ~zioni ma-fiose, servizi segreti e poteri forti, trattati crittografici e vie simboliche, muovendo dalla morte di un giornalista barba-ramente assassinato e passando attraverso caccie al tesoro e scioglimenti di indovinelli. Anche qui possiamo citare alla spicciolata alcuni riferimenti esoterici, come quello al ser-pente Ouroboros, simbolo della natura ciclica delle cose; o al codice At Bash; o ad anelli che aprono certi libri che nes-suno dovrebbe leggere somiglianti a molti pseudobiblia della letteratura occultistica.

    Campionario di misticismo e scienza alchemica , infine, il capolavoro di Gustav Meyrink, ll domenicano bianco (Bietti, 2013), riproposto in una nuova edizione curata da Gianfranco de Turris e corredata di corposo apparato bio-bi-bliografico-critico. Qui il protagonista- si legge nella quarta di copertina - si trova a lottare "contro la testa della Medusa, simbolo della controiniziazione moderna e delle pseudospi-ritualit del nostro tempo, per riaffermare una concezione eroica e spirituale dell'esistenza. Alla trasmutazione finale potr giungere solo attraverso la mediazione della femmini-lit, in una 'metafisica del sesso JJ assai peculiare, frutto del-l'incontro fra discipline orientali e tradizione occidentale-. Dottrine taoiste costituiscono lo sfondo dottrinale del rac-conto, ma spesso esce dal fondale per stagliare in primo piano la consapevolezza che tutti noi dobbiamo tendere al Risveglio per diventare finalmente vivi.

    Da quanto precede, possiamo trovare conferma all'as-sunto iniziale: affabulazione e iniziazione agli arcani della tradizione possono andare di pari passo, perch, in un uni-verso ordinato, "tutto si tiene".

    Errico Passaro

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