Esercizi di scrittura creativa

12
Esercizi di scrittura creativa - la terapia della scrittura 5 esercizi 1) scrivere quello che piace o non piace (come il mio post... le piccole cose della vita) 2) scrivere quello che piaceva e non piaceva da piccoli al presente 3) scrivere "se fossi" e immaginare di essere uno di questi elementi, dicendo cosa si farebbe: - ACQUA - FUOCO - VENTO / ARIA - TERRA 4) immginare di essere un personaggio del mito di ORFEO E EURIDICE e scrivere un monologo, partendo da quando Euridice viene liberata dall'ADE 5) scrivere il proprio nome togliendo le lettere doppie e scrivendo, con le restanti lettere, parole. Si possono ripetere le lettere, ma bisogna usare solo quelle presenti. Poi usare le parole per formare frasi o poesie inizio io 1) Mi piace mangiare i cereali la domenica, il silenzio sereno, il rumore della penna che scivola sul foglio, il sole dove giorni di pioggia, sapere di aver realizzato un sogno e di averne ancora tanti, mi piace il buio che precede la luce, vedere sorrisi, vedere le luci che entrano dalla finestra, riflesse sui tavoli, l'arancione e l'azzurro, la nebbia quando sono triste. Non mi piace ricevere fiori, essere imbrogliata, essere ascoltata per finta, il silenzio triste, la noia, la televisione di oggi, il cuore che batte troppo forte, non essere felice quando dovrei esserlo, l'abbaiare incessante dei cani, il nulla, il niente, il buio senza luce, non avere nessuno con cui parlare, non mi piace aspettare 2) Mi piace giocare con la mamma alle marionette e registrare tutto su una cassetta, mi piace a 1 2 3 stella, amo giocare alla famiglia con il mio amico Valerio, adoro sentirmi leggere le storie dalla mamma, mi piace giocare a Barbie con Giorgia, adoro immaginare di avere una casa sull'albero.... la voglio avere! E Daniela è d'accordo con me! Adoro mordere i cipolotti, Bumbumbam e Solletico alla tv, pestare l'uva con i piedi nudi per fare i sughi. Mi piace il cartone di SPENCH, e MILLY. Non mi piace la matematica, odio che mio padre, urli, non sopporto che Giorgia mi rompa sempre tutti i giochi, fare una recita, vestita da fata, con il vestito diverso da quello che mi ha fatto la mamma, che la maestra di italiano o di matematica mi dica che sono più lenta degli altri. 3) SE FOSSI VENTO rinfrescherei le notti troppo calde ma poi avrei paura di fare troppo freddo. Potrei trasportare una piccola piuma, fino alla camera di una persona triste e sola, così penserebbe che un angelo si è ricordato di lui. Se fossi vento sarei leggero, ma anche forte, se dovessi mandare via lo smog. Potrei anche contenere parole per chi cerca risposte. Se fossi vento entrerei nella finestra di Flavia e le direi che mi manca, ma cerco di essere felice.

Transcript of Esercizi di scrittura creativa

Page 1: Esercizi di scrittura creativa

Esercizi di scrittura creativa - la terapia della scrittura

5 esercizi 1) scrivere quello che piace o non piace (come il mio post... le piccole cose della vita) 2) scrivere quello che piaceva e non piaceva da piccoli al presente 3) scrivere "se fossi" e immaginare di essere uno di questi elementi, dicendo cosa si farebbe: - ACQUA - FUOCO - VENTO / ARIA - TERRA 4) immginare di essere un personaggio del mito di ORFEO E EURIDICE e scrivere un monologo, partendo da quando Euridice viene liberata dall'ADE 5) scrivere il proprio nome togliendo le lettere doppie e scrivendo, con le restanti lettere, parole. Si possono ripetere le lettere, ma bisogna usare solo quelle presenti. Poi usare le parole per formare frasi o poesie

inizio io

1) Mi piace mangiare i cereali la domenica, il silenzio sereno, il rumore della penna che scivola sul foglio, il sole dove giorni di pioggia, sapere di aver realizzato un sogno e di averne ancora tanti, mi piace il buio che precede la luce, vedere sorrisi, vedere le luci che entrano dalla finestra, riflesse sui tavoli, l'arancione e l'azzurro, la nebbia quando sono triste. Non mi piace ricevere fiori, essere imbrogliata, essere ascoltata per finta, il silenzio triste, la noia, la televisione di oggi, il cuore che batte troppo forte, non essere felice quando dovrei esserlo, l'abbaiare incessante dei cani, il nulla, il niente, il buio senza luce, non avere nessuno con cui parlare, non mi piace aspettare 2) Mi piace giocare con la mamma alle marionette e registrare tutto su una cassetta, mi piace a 1 2 3 stella, amo giocare alla famiglia con il mio amico Valerio, adoro sentirmi leggere le storie dalla mamma, mi piace giocare a Barbie con Giorgia, adoro immaginare di avere una casa sull'albero.... la voglio avere! E Daniela è d'accordo con me! Adoro mordere i cipolotti, Bumbumbam e Solletico alla tv, pestare l'uva con i piedi nudi per fare i sughi. Mi piace il cartone di SPENCH, e MILLY. Non mi piace la matematica, odio che mio padre, urli, non sopporto che Giorgia mi rompa sempre tutti i giochi, fare una recita, vestita da fata, con il vestito diverso da quello che mi ha fatto la mamma, che la maestra di italiano o di matematica mi dica che sono più lenta degli altri. 3) SE FOSSI VENTO rinfrescherei le notti troppo calde ma poi avrei paura di fare troppo freddo. Potrei trasportare una piccola piuma, fino alla camera di una persona triste e sola, così penserebbe che un angelo si è ricordato di lui. Se fossi vento sarei leggero, ma anche forte, se dovessi mandare via lo smog. Potrei anche contenere parole per chi cerca risposte. Se fossi vento entrerei nella finestra di Flavia e le direi che mi manca, ma cerco di essere felice.

Page 2: Esercizi di scrittura creativa

Solleverei ciò che è immobile per farlo volare, almeno per un istante. Accompagnerei gli uccelli nei loro faticosi, ma liberi viaggi...

4) ORFEO Finalmente posso rivederla, mi mancava troppo! Però non so se riuscirò ad aspettare fino a quando saremo tornati a casa.... Perchè bisogna sempre aspettare?! Se l'avessi protetta, e non avessi permesso che il serpente la mordesse, tutto questo non sarebbe successo. Ma devo essere felice perchè tra un po' posso guardare il suo viso meraviglioso. Io non riesco a stare solo, avevo bisogno di lei. Anche le mie canzoni, se lei non le poteva ascoltare, non erano così belle. Non ce la faccio! Devo rivivere la sua bellezza. La devo guardare... hgo bisogno dei suoi occhi.... ma forse è troppo bella per me... 5) FRANCESCA HO TOLTO LA A frase sera cera scena Franca fresca cena resa sana era arance casa e a se rane -------------------------------------------- era sera e Franca era a cena arance a cena a sera cena sana

--------------------------------------------

Page 3: Esercizi di scrittura creativa

IN QUESTO ESERCIZIO BISOGNA DESCRIVERE UNO SPAZIO SENZA EMOZIONI

Una bandiera dell’Europa: il giallo delle stelle dà un po’ di luce a un azzurro… no è blu. Sulla destra, attaccati con le puntine, ci sono tre fogli. Sulla sinistra quattro cartoline. In alto un ponte. Nella cartolina sotto vedo solo tre colori: bianco, azzurro, rosso. La terza cartolina è piena: case, verde. Sullo sfondo un campanile di una chiesa. L’ultima cartolina: cemento, solitudine. C’è solo questo palazzo grigio e nessuna persona. Se sposto lo sguardo più in centro le cartoline non ci sono più e, proprio sopra alcune stelle, c’è un manifesto di una mostra di foto: SGUARDI A NORD. Una corda appoggiata a travi di legno deve raggiungere un posto che non conosco. questo è lo stesso spazio con emozioni Una bandiera dell’Europa mi ricorda che ora tanti paesi ci sono diventati amici. il giallo delle stelle dà un po’ di luce a un azzurro troppo azzurro… no è blu. Sulla destra, attaccati con le puntine, ci sono tre fogli. Non so cosa c’è scritto perché non ci vedo da lontano. Parlano di sicuro di viaggi, proposte di viaggio, perché sulla sinistra ci sono quattro cartoline. Anche loro parlano di viaggi. In alto c’è un ponte, chi sa di c’è città e cosa attraversa, dove deve portare. Nella cartolina sotto vedo solo tre colori: bianco, azzurro, rosso. Mi rilassa. Sembrano quei posti nel deserto dove non ti importa dove sei, perché vuoi solo il silenzio. La terza cartolina è troppo piena: troppe case, troppo verde. Sullo sfondo un campanile di una chiesa. L’ultima cartolina è triste: troppo cemento, troppa solitudine. C’è solo questo palazzo grigio e nessuna persona rallegra il posto. Se sposto lo sguardo più in centro le cartoline non ci sono più e, proprio sopra alcune stelle, c’è un manifesto di una mostra di foto: SGUARDI A NORD. Una corda appoggiata a travi di legno deve raggiungere un posto che non conosco.

Page 4: Esercizi di scrittura creativa

LA PAGINA MANCANTE DI UN LIBRO “pagina che parla con la persona che l’ha trovata” IL GIOVANE HOLDEN Andando in solaio per fare le pulizie, mi venne voglia di riguardare i libri di quando ero piccola e, in mezzo ad alcuni di questi, trovai una pagina strappata… io “chi ti ha lasciato qui?” pagina “non so, qualcuno che non mi sopportava, qualcuno che si immedesimava troppo in me” io “ho letto che qui, in questa pagina, si parla di un ragazzo (non c’è scritto il nome) troppo triste che vuole tornare a casa dai suoi genitori e da sua sorella, ma poi non vuole, perché ha paura del giudizio degli altri” pagina “si parla di quello e forse è per quello che è stata strappata: anche chi la leggeva si sentiva come lui e non poteva sopportarlo” io “sì anche io non lo sopporterei: non piace dover sempre tornare, dover sempre sentirmi in colpa… oh! E come si chiama il protagonista del libro?” pagina “mi ricordo solo il cognome: Holden” io “e perché era scappato di casa?” pagina “perché andava male a scuola” io “io forse non andavo male, ma gli ultimi anni delle superiori non avevo più voglia. Poi Holden torna a casa però?”

Page 5: Esercizi di scrittura creativa

pagina “sì, alla fine, supera la paura e ritorna… aveva voglia di rivedere la sorella che sentiva di nascosto per telefono” io “che bello! dev’essere bello questo libro… come si chiama? Lo prederò di sicuro in biblioteca” pagina “il giovane Holden” io “continuo la pulizia del solaio ma dopo ti porto in casa con me” pagina “bene sono contenta, così non impolvero più, a dopo, ciao” RENGA mia frase: se non ci fosse il buio non potemmo apprezzare la luce continuo 1° versione - la Luce, senza il velo dell’ombra, ci renderebbe ciechi. Non riconosceremmo il bene, se non avessimo conoscenza del male. Non c’è virtù senza consapevolezza del peccato - ed è in questa luce che vediamo la Luce continuo 2° versione (VICINA A ME) - se non ci fosse la luce non potremmo riconoscere il buio - ogni cosa è fatta di buio e luce e noi dobbiamo imparare ad apprezzarne ogni sfumatura

Page 6: Esercizi di scrittura creativa

DELITTI 1) non doveva dirmi che sto sprecando la mia giovinezza!! Quando l’andrai a trovare l’abbracciai da dietro, per farle uno scherzo, e non le lasciai più il collo! 2) non doveva dirmi che ho un rifiuto psicologico per la matematica….. io facevo davvero, fatica, in matematica! Finalmente avevo scoperto dove abitava e l’andai a trovare con dei cioccolatini….. uno di questi era avvelenat 3) non doveva dirmi: “allora buttati giù dalla finestra!”.

Io non voglio morire! Così spinsi io, lui, giù dalla finestra!

10) 3 PAROLE TAVOLO SABBIA MAMMA ASTUCCIO TORRE SOLE MUCCA ARMADIO TORCERE SEMINARE MUNGERE ABBANDONATO s 1 Il sole splendeva sulla sabbia 2 Di sera un serpente sonnecchiava sibilando 3 Senza sole i sorrisi sono spenti m 1 La mamma munge la mucca a 1 Andrea aveva abbandonato l’astuccio nell’armadio vedi post giochi scriviamo frasi con parole che inziano con la stessa lettera

Page 7: Esercizi di scrittura creativa

11) IL GESTO MINIMO . mio zio Giorgio non sopporta che il pane sbricioli e, appena ha finito di mangiare prende il coltello, solleva un po’ la tovaglia , e toglie le briciole con il coltello, facendolo strisciare sulla tovaglia . mio cugino quando mangia le tigelle, per sapere quante ne ha mangiate, toglie un pezzo di mollica da ogni tigella, poi ne fa delle palline e le mette in fila nel piatto. Quando ha fatto 10 palline, si ferma di mangiare

11 a) IL GESTO MINIMO PROVE - la mia amica si mette sempre a posto i capelli: con il pollice si sistema i capelli, che le vanno davanti agli occhi, dietro le orecchie - mio nonno contava il tempo con le dita: si incrociava la dita tenendosi le due mani e i due pollici vicini. Poi il pollice sinistro girava intorno al destro. Con questo girotondo contava i minuti e si passava il tempo 12) IL CONFLITTO “SEI TROPPO APPACCICOSA, INSISTENTE!” “ma come?! io vorrei che stessimo insieme!” “MI CHIAMI TROPPO SPESSO, POI PARLI SOLO DI POESIE E LIBRI!” “non so cosa raccontare e poi non mi sembra di chiamarti tanto!” “CAMBIA ARGOMENTO! CE NE SONO TANTI!” “ma non posso più neanche parlarti dei miei problemi?!” “SI’ MA CHIEDIMI ALMENO SE MI VA DI ASCOLTARTI PRIMA!” “ma tu sei la mia migliore amica!” “NON MI PIACE L’AGGETTIVO MIGLIORE DAVANTI AD AMICA, NON ESISTONO I MIGLIORI AMICI!” “non è vero!” 13) IL SEGUITO DEL CONFLITTO “ok, ho capito: ti chiamo meno” “OK VA BENE, E CAMBIA ANCHE ARGOMENTO” “ci proverò” “SAI PERCHE’ DICEVO CHE NON ESISTONO MIGLIORI AMICI?” “perché?” “ESISTONO SOLO AMICI CON CUI CI SI SENTE A PROPRIO AGIO E ALTRI CON CUI NON SI E’ TANTO IN CONFIDENZA” “a proposito di confidenza, posso ancora parlarti dei problemi in famiglia, allora?” “SI’ MA PRIMA CHIEDIMI SE HO TEMPO E SE MI VA D’ASCOLTARE E PENSA PERO’ CHE IO NELLA TUA FAMIGLIA NON CI SONO” “ok… allora inizio…. bla, bla…” “ASPETTA… MA… NON MI CHIEDI COME STO IO???!!!!”

Page 8: Esercizi di scrittura creativa

12 A) il conflitto raccontato dal mio punto di vista Parlavo sempre con Monica, anche di cose personali. La invitavo a casa mia, a dei concerti, a serate di poesia. Un giorno ha iniziato a dirmi che ero troppo appiccicosa, insistente. L’ho sempre chiamata migliore amica dentro di me, ma non gliel’ho mai detto, perché lei non sopporta l’aggettivo migliore davanti ad amica. Ero molto arrabbiata con lei perché per me Monica era importante e non mi sembrava di insistere così tanto: volevo solo che passassimo del tempo insieme. L’amicizia non è questo?! Per un po’ non ci siamo più sentite e parlate. 12 b) il conflitto raccontato dal suo punto di vista Mi chiama troppe volte, non la sopporto più! Appena mi vede inizia a parlare delle sue cose, senza neanche chiedermi se ho tempo o voglia di ascoltarla. Poi che noia! Quando non parla dei suoi problemi, parla solo di poesia e libri! Sembra che senza di me non possa stare, ma io non sono lì solo per lei… Poi non mi chiede mai come sto io… Non esistono migliori amici ma solo amici con cui ci si sente a proprio agio, e amici con cui non si è tanto in confidenza. Se le prossime volte mi chiederà il permesso, l’ascolterò volentieri. Deve solo variare gli argomenti. Anche quando parla di cose personali, ma sui problemi in famiglia, come faccio ad aiutarla, se NON VIVO NELLA SUA FAMIGLIA?! 13) IN SOGNO IO SONO madre di un bimbo che ha bisogno di essere preso in braccio, una piccola persona / briciola in mezzo a tanta gente, oratrice con un pubblico che applaude, nuotatrice che chiude gli occhi in una piscina deserta e non pensa più a niente, una donna inseguita da sconosciuti che non sa mai se la prendono, in sogno io sono in case diverse, in posti che mi rassicurano 14) ACROSTICO A TEMA LIBERO “Francesca” Folle

Page 9: Esercizi di scrittura creativa

resistenza attende notti… Chiodi ermetici! Sole celato in un abbraccio finto 15) ACROSTICO A TEMA SCRITTURA “Francesca” Fatica di raccontarsi ancora. Niente calpesterà l’ estate! Scrivere è cantare un amore imprigionato 16) SCRITTURA LIBERA Il 4 aprile rivedo le mie amiche e sono contenta. Spero di vederle spesso adesso che ci sono solo loro. Ci sono i miei libri, il computer, il lavoro, ma le amiche sono più importanti. L’ultima volta che le ho chiamate sono rimaste fino a mezzanotte, quindi vuol dire che sono rimaste contente. Poi c’è Laura che ho conosciuto (…) continuo (che avrei voluto scrivere) … l’anno scorso al corso d’autostima, anche lei sembra simpatica, gentile e spigliata. Quello che fa per me! 17) ANAMNESI SENZA EMOZIONI 1) C’era anche lei l’anno scorso al mio spettacolo di teatro, guardavo solo lei 2) Durante l’anno del servizio civile all’ufficio invalidi civili, ogni volta che sentivo la voce di un anziano, l’avrei ascoltata per ore, ma mi facevano segno di tagliare

Page 10: Esercizi di scrittura creativa

3) Giocava con sua madre alle marionette, inventavano storie e registravano tutto sulle cassette 4) Mio fratello si addormentava molto facilmente e una volta si è addormentato sul tavolino in sala 5) Da piccola passavo i pomeriggi a guardare Solletico e Bumbumbam 6) Quel giorno corse al pronto soccorso… Aveva sbattuto la testa contro uno spigolo! Le avevano dato i punti in testa da sveglia! Il cuscino del lettino del pronto soccorso era rosso… 7) Una volta la festa dell’unità era nel parco vicino a casa mia. Io mi rotolavo giù dalla collina con Giulia e mi sono tagliata il ginocchio destro con un vetro di una bottiglia 8 ) Alle elementari facevamo spesso recite. Parlavo per ore e ricordavo tutto. Ho fatto la parte di FRIG, poi la fata turchina di Pinocchio e una madre 17 a) ANAMNESI CON EMOZIONI 1) C’era anche lei l’anno scorso al mio spettacolo di teatro, guardavo solo lei. Non mi importava degli altri spettatori…. Non avrei mai pensato di ricevere un regalo così bello… Poi lei era in prima fila! Mi ricordavo tutto quello che dovevo dire, e, anche quando mi sono bloccata, perché non ricordavo la battuta, mi sono ripresa subito, guardando lei! 2) Durante l’anno del servizio civile all’ufficio invalidi civili, ogni volta che sentivo la voce di un anziano, l’avrei ascoltata per ore, ma mi facevano segno di tagliare. Come si può interrompere un anziano che, oltre a chiederti quanto tempo ci vuole per avere la pensione, ti racconta la sua vita?! Mi dispiaceva per loro e volevo aiutarli in qualche modo, far sapere che non erano soli. Lo so io avrei dovuto dare solo informazioni sulle pensioni ma non riuscivo ad essere così distaccata 3) Giocava con sua madre alle marionette, inventavano storie e registravano tutto sulle cassette. Era bello inventare, pensare di essere qualcun altro. Registravano per poter sentire le loro voci e riascoltare le loro fantastiche storie 4) Mio fratello si addormentava molto facilmente e una volta si è addormentato sul tavolino in sala. Sì si era sdraiato sul tavolo e, come se ninte fosse, si era addormentato! Pensavo che stesse giocando e, quando sono andata lì per fagli uno scherzo, mi sono accorta che dormiva sul serio! Ho riso un sacco con i miei e gli abbiamo fatto una foto!

Page 11: Esercizi di scrittura creativa

5) Da piccola passavo i pomeriggi a guardare Solletico e Bumbumbam. Erano i miei programmi preferiti che guardavo dopo aver fatto i compiti. Immaginavo di entrare nelle storie ed ero felice. Mi divertivo a cantare le sigle dei cartoni 6) Quel giorno corse al pronto soccorso… Era caduta in strada… Aveva sbattuto la testa contro uno spigolo! Le avevano dato i punti in testa da sveglia! Il cuscino del lettino del pronto soccorso era rosso… Tutti erano agitatissimi e anche lei. Sua madre era incinta e non poteva portarla al pronto soccorso così corse a telefonare alle amiche che portarono la figlia al posto suo. La figlia ricorda ancora il male assurdo dei punti, ma era come anestetizzata ed era una sensazione strana. Questo episodio ha creato un trauma nella figlia che, per anni, aveva il terrore di cadere in strada 7) Una volta la festa dell’unità era nel parco vicino a casa mia. Io mi rotolavo giù dalla collina con Giulia e mi sono tagliata il ginocchio destro con un vetro di una bottiglia. Fino a 3 secondi prima ridevo con la mia amica e subito dopo mi sono accorta della striscia rossa che colava dal ginocchio. Avevo paura ma per fortuna c’era l’ambulanza dell’avap nel parco che mi ha medicato. D’allora non mi sono più rotolata giù dalla collina! 8 ) Alle elementari facevamo spesso recite. Parlavo per ore e ricordavo tutto. Ho fatto la parte di FRIG, poi la fata turchina di Pinocchio, un angelo e una madre. La mia parte preferita era quella di FRIG perché ero un frigo. Il papà mi aveva costruito proprio un frigo e io ero dentro con la sedia. Quella parte mi piaceva perché ero il migliore amico di un bambino. Era bello essere importante per qualcuno 18 ) CASALIGHITUDINE 1) Al mercoledì mio padre non c’è perché va in montagna con i suoi amici. Io, la mamma e mio fratello, finalmente, possiamo mangiare la piadina che a mio padre non piace. Nella piadina ci mettiamo stracchino e rucola o prosciutto. Mio fratello la preferisce con il keciap, e wurstel. Il mercoledì è festa per noi 2) Il papà mangerebbe solo pasta e crostate. La carne non la mangia volentieri. Non ama i cambiamenti, neanche nel cibo e dice sempre non cambiare la strada vecchia per la nuova, una frase che io non sopporto 3) Il Natale, che dovrebbe essere festa, non lo è per me. Non è perché il papà non vuole candele e musiche natalizie. Poi ha fretta anche il giorno di Natale. Quando stiamo mangiando i tortellini, lui pensa all’arrosto con le patatine al forno. Quando stiamo mangiando l’arrosto il papà pensa al dolce.

Page 12: Esercizi di scrittura creativa

Mia zia lo guarda e ride, io, ogni anno mi arrabbio sempre di più. Vorrei stare in pace in famiglia almeno il giorno di Natale, vorrei mangiare con calma, ridere, scherzare, anche con mia zia… Cantare le canzoni di Natale… Ma ogni anno è la stessa storia! Io cerco di farglielo capire, ma poi sto zitta, se no, si finisce per urlare anche il 25 dicembre. E io che volevo solo festeggiare degnamente e con calma il Natale! 19) QUI GIACE troppo, felice, se, ricordi, deve, perché, sopportare, ancora, più, non QUI GIACE UNA PERSONA CHE E’ STATA TROPPO POCO FELICE solo per brevi tratti aveva conosciuto la luce ma quando l’ha incontrata si è sentita viva perché i ricordi devono ancora sopportare il peso? se fosse stata troppo felice forse i ricordi non …..