Esercizi Di Psicosintesi

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ESERCIZI DI PSICOSINTESI Pubblicato da ANIM ALIBE venerdì 14 maggio 2010 a 18:50 Questi semplici allenamenti di visualizzazione e presenza mentale richiedono soltanto un minimo di perseveranza (il mio consiglio è di sceglierne uno o due a settimana ed esercitarsi almeno una volta al giorno...) Esercizi pratici di Psicosintesi Questa è la sintesi degli esercizi: - Le prime sei evocazioni servono per prendere dimestichezza con quelli che nella Pnl si chiamano canali sensoriali - o sistemi rappresentazionali - (VAK -visivo, auditivo, cinestesico) - Il settimo esercizio (disegno libero) serve a far correre a briglie sciolte la nostra fantasia, immaginazione, intuizione, creatività [sviluppare il pensiero di 2° ordine della Pnl o il pensiero laterale di E. De Bono] - Gli esercizi di riconoscimento ed evoluzione delle sub personalità assomigliano ai giochi di posizioni percettive della pnl - L'identificazione col sé è utile per spostare l'attenzione dalla struttura mentale superficiale a quella [un po' più] profonda, analizzare il dialogo interiore con l'auto-osservazione, affinare la consapevolezza e percepire meglio la propria realtà - Gli esercizi sulla volontà secondo me sono essenziali... servirebbero ad un sacco di miei amici ... non so a cosa precisamente corrispondano nella pnl - forse a modellare le convinzioni potenzianti e ad agire nella direzione dei propri obiettivi [già ben impacchetati e pre-formulati ] .. o meglio a realizzare il piano d'azione - Lo scopo è utile per definire gli obiettivi e un piano d'azione per raggiungere determinati risultati - La riflessione/ trasformazione dell'aggressività serve per gestire meglio le proprie emozioni - La direzione dell'energia mi ricorda alcuni esercizi di ancoraggio - anche il successivo esercizio (Accettazione) è un bellissimo ancoraggio I restanti esercizi (dal Faro alla Rosa) sono pratiche di immaginazione guidata (giocare con la creatività) Mi raccomando: Esercitatevi :)

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Page 1: Esercizi Di Psicosintesi

ESERCIZI DI PSICOSINTESI Pubblicato da ANIM ALIBE venerdì 14 maggio 2010 a 18:50

Questi semplici allenamenti di visualizzazione e presenza mentale richiedono soltanto un minimo di perseveranza (il mio consiglio è di sceglierne uno o due a settimana ed esercitarsi almeno una volta al giorno...)

Esercizi pratici di Psicosintesi

Questa è la sintesi degli esercizi:

- Le prime sei evocazioni servono per prendere dimestichezza con quelli che nella Pnl si chiamano canali sensoriali - o sistemi rappresentazionali - (VAK -visivo, auditivo, cinestesico)

- Il settimo esercizio (disegno libero) serve a far correre a briglie sciolte la nostra fantasia, immaginazione,

intuizione, creatività [sviluppare il pensiero di 2° ordine della Pnl o il pensiero laterale di E. De Bono]

- Gli esercizi di riconoscimento ed evoluzione delle sub personalità assomigliano ai giochi di posizioni percettive della pnl

- L'identificazione col sé è utile per spostare l'attenzione dalla struttura mentale superficiale a quella [un po' più]

profonda, analizzare il dialogo interiore con l'auto-osservazione, affinare la consapevolezza e percepire meglio la propria realtà

- Gli esercizi sulla volontà secondo me sono essenziali... servirebbero ad un sacco di miei amici ... non so a cosa precisamente corrispondano nella pnl - forse a modellare le convinzioni potenzianti e ad agire nella direzione

dei propri obiettivi [già ben impacchetati e pre-formulati ] .. o meglio a realizzare il piano d'azione

- Lo scopo è utile per definire gli obiettivi e un piano d'azione per raggiungere determinati risultati

- La riflessione/ trasformazione dell'aggressività serve per gestire meglio le proprie emozioni

- La direzione dell'energia mi ricorda alcuni esercizi di ancoraggio

- anche il successivo esercizio (Accettazione) è un bellissimo ancoraggio

I restanti esercizi (dal Faro alla Rosa) sono pratiche di immaginazione guidata (giocare con la creatività)

Mi raccomando: Esercitatevi :)

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LE 10 LEGGI PSICOSINTETICHE DI ROBERTO ASSAGIOLI

.

Prima legge

- Le immagini o figure mentali e le idee tendono a produrre le

condizioni fisiche e gli atti esterni ad esse corrispondenti.

Seconda legge

- Gli atteggiamenti e i movimenti e le azioni tendono ad evocare le

immagini e le idee corrispondenti, queste, a loro volta (secondo la

legge seguente) evocano e rendono più intensi le emozioni e i

sentimenti

Terza legge

- Le idee e le immagini tendono a suscitare le emozioni ed i

sentimenti ad esse corrispondenti.

Quarta legge

- Le emozioni e le impressioni tendono a suscitare ed a

intensificare le idee e le immagini ad esse corrispondenti o

collegate.

Quinta legge

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- I bisogni, gli istinti, gli impulsi e i desideri tendono a produrre le

immagini, le idee e le emozioni corrispondenti. Immagini ed idee, a

loro volta (secondo la prima legge) suggeriscono le azioni

corrispondenti".

Sesta legge

- L'attenzione, l'interesse, l'affermazione, e la ripetizione

rafforzano le idee, le immagini e le formazioni psicologiche su cui si

accentrano.

Settima legge

- La ripetizione degli atti intensifica la tendenza a compierli e

rende più facile e migliore la loro esecuzione, fino a che si arriva a

poterli compiere inconsciamente.

Ottava legge

- Tutte le varie funzioni, e le loro molteplici combinazioni in

complessi e sub-personalità, mettono in moto la realizzazione dei

loro scopi al di fuori della nostra coscienza, e indipendentemente

da, e perfino contro, la nostra volontà.

Nona legge

- Gli istinti, gli impulsi, i desideri e le emozioni tendono ad

esprimersi ed esigono espressione.

Decima legge

- Le energie psichiche si possono esprimere: 1. Direttamente

(sfogo-catarsi); 2. Indirettamente, attraverso un'azione simbolica;

3. Con un processo di trasmutazione".

DA WIKIPEDIA:

Roberto Assagioli....

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Laureatosi in medicina a Firenze nel 1910 con una tesi dal titolo La psicoanalisi preparata al Burghözli di Zurigo, fu indicato da Freud a Jung come colui che avrebbe introdotto la psicoanalisi in Italia, cosa che del resto avvenne sia

con la pratica clinica, sia con l'appartenenza, unico italiano, alla società Psicoanalitica Internazionale, sia per la collaborazione negli anni 1909-1910 alle riviste fondate da Freud, sia per la pubblicazione su Psiche (1912) del

primo scritto di Freud, tradotto da Assagioli dopo approvazione dello stesso Freud. Si dedicò quindi alla psicologia e alla pratica della psicoterapia nel cui ambito sviluppò un proprio metodo:

la psicosintesi. Tra i primi divulgatori scientifici del pensiero di Freud in Italia (Le idee di Freud sulla sessualità, "La Voce" 1910), fondò, nel1912, insieme a un gruppo di studiosi fiorentini gravitanti attorno a Francesco De Sarlo, la rivista "Psiche" di cui fu il redattore capo e l'animatore; il secondo numero (marzo-aprile 1912) venne interamente

dedicato alla psicoanalisi. Già dal 1914 però si distacca dal pensiero freudiano, ritenendolo limitato e costrittivo della psiche umana e rivolge

sempre maggior interesse alla costruzione di un suo orientamento teorico e pratico, autoformativo e terapeutico, definito Psicosintesi, in cui all'aspetto analitico affianca la dimensione sintetica dei processi dinamici della mente e

sviluppa interessi per la dimensione spirituale, da lui definita trascendente, della mente umana. Nel 1926 pubblicò l'opuscolo Psychosynthesis. A new method of healing. Lo stesso anno fondò a Roma l'Istituto

diPsicosintesi, chiuso durante il fascismo, e riaperto poi a Firenze dove tuttora ha sede e da cui si diramano i molteplici centri in Italia.

Nel 1973 con alcuni allievi e collaboratori (fra cui il successivo presidente, Bruno Caldironi) fonda la Società Italiana di Psicosintesi Terapeutica, scuola di formazione per psicoterapeuti fra le prime riconosciute legalmente in Italia. I

suoi scritti sono stati tradotti in otto lingue e la Psicosintesi è ora presente con Centri ed Istituti in Europa, Sudamerica, Stati Uniti,India, Australia.

Il pensiero

L'uomo completo Secondo Assagioli l'individuo è una inscindibile unità di componenti biologiche, psicologiche e spirituali, capace di sviluppare un orientamento cosciente e volitivo, dopo aver conosciuto e padroneggiato il proprio mondo inconscio. In realtà il nome completo della Psicosintesi dovrebbe essere Biopsicosintesi, proprio perché Assagioli intendeva,

da vero precursore, pensare l'uomo nella sua completezza, contemplandone aspetti biologici, emozionali, mentali e spirituali, aspetto, questo, spesso mal visto dai vari orientamenti psicologici.

Il pensiero assagioliano parte quindi dalla psicoanalisi classica per muoversi nella via della psicologia umanistica (Assagioli e Maslow ebbero scambi e interessi clinici in comune) ed infine su quella transpersonale,

attivando la dimensione superiore dell'inconscio. L'uomo viene visto come incompleto, teso alla propria realizzazione lungo un percorso esistenziale e spirituale che non ha sostanzialmente mai fine.

Struttura della personalità Assagioli ha ideato uno schema, detto ovoide, in cui descrive la struttura della personalità umana e in cui si ritrova

un'area centrale in cui hanno sede il sé personale e i contenuti di coscienza; l'area dell'inconscio che viene suddiviso in inconscio inferiore (che si identifica con quello classico), centrale e superiore (dove hanno sede gli

aspetti transpersonali dell'individuo) e l'inconscio collettivo (secondo Jung). Nell'inconscio superiore ha sede il Sé superiore o transpersonale identificabile con l'essenza cosmica e di cui è riflesso il sé personale.

Significato simbolico della Commedia Assagioli ricollega alla psicosintesi il significato simbolico della Divina Commedia in Principi e metodi della

psicosintesi terapeutica (Astrolabio, 1973, pp.174-176) e in altri testi.[1] Il pellegrinaggio negli Inferi, l'ascesa lungo il monte del Purgatorio, l'illuminazione finale al cospetto della divinità,

indicano le tappe dell'esplorazione dell'inconscio fino al "graduale risveglio" della coscienza.

La psicosintesi è una teoria e prassi psicologica che si è sviluppata dalla psicoanalisi, per evolversi sul versante dellaPsicologia umanistica ed Esistenziale e su quello della Psicologia transpersonale.

La disciplina è stata concepita dallo psichiatra veneziano Roberto Assagioli (1888-1974) e può essere quindi considerata, con l'analisi immaginativa di G. Balzarini e l'I.T.P. di L. Rigo, uno dei pochi paradigmi psicoterapeutici

sviluppati autonomamente in Italia. Assagioli fu il primo medico psichiatra italiano che si interessò attivamente di psicoanalisi, e la sua tesi di laurea, preparata nel 1907 nell'ospedale psichiatrico Burgholzli a Zurigo (dove

operava C.G. Jung, con il quale svilupperà un'amicizia personale) ebbe appunto il titolo La Psicoanalisi. Successivamente, diventerà l'unico italiano membro della Società Freud di Zurigo, ed in seguito sarà socio della

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Società Psicoanalitica Internazionale. Nel giro di qualche anno però Assagioli iniziò a discostarsi dal pensiero freudiano, ritenuto da lui troppo riduttivo e rigido rispetto all'ampiezza ed alla complessità della psiche

umana. La novità, nell'approccio psicosintetico, consiste nello sviluppo dell'idea che già aveva costituito motivo di contrasto

tra Freud e Jung, secondo la quale, nella «cura dell'anima», alla fase analitica, deve seguire una fase sintetica, cioè più attiva e orientata alla scoperta della volontà personale. Così come vi sono molte correnti psicoanalitiche,

possono allo stesso modo coesistere diverse correnti psicosintetiche, dal momento che, come afferma lo stesso Assagioli, "non esisteortodossia in Psicosintesi e nessuno, a partire da me stesso, può proclamarsene il vero o autentico rappresentante". Pertanto, in senso più ampio, «psicosintesi» può essere definito ogni atteggiamento

orientato verso integrazioni e sintesi sempre più vaste, atteggiamento che si prenda a cuore l'uomo nella sua interezza e nella sua unicità, fino alla realizzazione della sua dimensione spirituale (o transpersonale). Per questo

motivo, Assagioli arriva ad affermare che "la Psicosintesi non può essere rappresentata all'esterno da nessuna organizzazione" [1] e in questo dimostra la sua levatura di ricercatore libero, al di là di ogni settarismo e

identificazione con questa o quella chiesa, anche se laica. .

Temi principali La Psicosintesi è stata sviluppata da Assagioli in Italia fin dagli inizi del Novecento (con il nome di Psicagogia), e

successivamente è stata diffusa negli Stati Uniti fino ad essere attualmente conosciuta e praticata in tutto il mondo. Tenendo fede al suo spirito improntato al dialogo e all'unificazione, la Psicosintesi accoglie istanze e contributi di

molte e disparate correnti psicologiche, integrandole però nella sua specifica visione dell'essere umano. La concezione integrale dell’essere umano tipica della Psicosintesi, la costituisce soprattutto come un metodo di

autorealizzazione, teso alla pienezza delle sue quattro dimensioni: fisica, emotiva, mentale e spirituale. I temi basilari del pensiero psicosintetico sono: le subpersonalità, l’integrazione della personalità attorno ad un

centro unificatore, l’io personale, la volontà (buona, forte, abile), le funzioni psichiche, il modello ideale, la disidentificazione, la trasmutazione delle energie, la sintesi, lo sviluppo delle qualità superiori, l’espansione della

coscienza, la meditazione, il supercosciente e il Sé transpersonale. La Psicosintesi opera nei seguenti campi: psicoterapia, integrazione personale e realizzazione delle proprie potenzialità, educazione, rapporti

interpersonali e sociali. Il modello della struttura della psiche umana proposto da Assagioli può essere rappresentato, molto brevemente,

con una figura ovoidale: all'interno si trovano l'inconscio nelle sue diverse componenti (inconscio inferiore, medio e superiore), un nucleo centrale corrispondente al campo della coscienza con al centro l'Io. All'esterno dell'uovo si

trova l'inconscio collettivo. L'Io non è altro che il riflesso del Sé. Il Sé è raffigurato sulla sommità dell'ovoide, quindi esso trascende l'individualità della psiche. È transpersonale, rappresenta quella dimensione trascendente che ogni

essere umano possiede dentro di sé. Il funzionamento della psiche umana può invece essere rappresentato con un diagramma a forma distella, che raffigura le funzioni dell'Io. Tali funzioni sono: sensazione, istinto, emozione,

pensiero, immaginazione e intuizione. La psiche funziona in modo armonico se le funzioni dell'Io sono in equilibrio tra di loro.

La caratteristica fondamentale della psicosintesi è di comprendere nella propria prassi anche lo sviluppo spirituale della persona, inteso quindi come possibilità di integrare armonicamente diverse dimensioni della psiche, un

processo già presente nella psicologia di Jung e noto come individuazione. In particolare per Assagioli è essenziale, nel processo di sviluppo spirituale, entrare in contatto con il Sé transpersonale. Esiste quindi un

percorso di psicosintesi personale, che riguarda l'integrazione e l'armonizzazione delle varie funzioni psichiche, ed un percorso di psicosintesi transpersonale, che permette all'uomo di accedere a dimensioni più elevate della

psiche. In senso psicoterapeutico è possibile pertanto parlare di una psicoterapia a livello dell'Io, e di una a livello del Sé.

La Psicosintesi come istituzione L'Istituto di Psicosintesi è stato fondato a Roma nel 1926 da Roberto Assagioli ed è stato riconosciuto come Ente

Morale nel 1965. L'Istituto ha la sua sede centrale a Firenze e Centri in Italia e all'estero. Svolge opera di divulgazione, formazione personale, consulenza psicologica e training didattico. La Psicosintesi terapeutica, invece,

è promossa dalla Società Italiana di Psicosintesi Terapeutica (SIPT) con sede in Firenze, via San Domenico 14. I suoi corsi formativi di durata quadriennale in psicoterapia, aperti a medici e psicologi secondo la normativa della

L.56/89, sono legalmente riconosciuti dallo Stato italiano.