Esempio di studio degli spazi d'arredo per strutture turistiche

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Ma il mondo, così com’è, non è fatto per le principesse.

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Esempio di studio degli spazi d'arredo per strutture turistiche. Partire da un libro per disegnare gli spazi del protagonista.

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Ma il mondo, così com’è, non è fatto per le principesse.

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PICCOLO RIASSUNTO DEL LIBRO DA CUI HO PRESO ISPIRAZIONE.

Siamo a Parigi in un elegante palazzo abitato da famiglie dell’alta borghesia. Ci vivono ministri, burocrati, maîtres à penser della cultura culinaria. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che rispecchia in ogni suo aspetto la figura classica della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipen-dente. Niente di strano, dunque. Tranne il fatto che, all’insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta, che adora l’arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Cita Marx, Proust, Kant… Dal punto di vista intellettuale è in grado di farsi beffe dei suoi ricchi e boriosi padroni. Poi c’è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno, per l’esattezza). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre, segretamente osservando con sguardo critico e severo l’ambiente che la circonda. Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l’uno dell’impostura dell’altro, si incontreranno solo grazie all’arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée. Le pagine scivolano leggere fra i dotti rimandi e la lingua forbita di Renée e il parlato acerbo di Paloma, mentre l’ironia pungente non risparmia l’ipocrisia imperante nei quartieri chic. Quando ci s’imbatte in tale miscela di leg-gerezza e umorismo, cultura e profondità, è un piccolo miracolo.

CARATTERI PRINCIPALI DELLA PROTAGONISTA.

Reneé e Paloma sono due personaggi che non vogliono apparire, anzi si nascondono dietro ciò che non sono.In una società in cui apparire sembra l’unica cosa che conta, due donne scelgono di investire sulla cultura, sull’intelligenza, sul fatto di poter prendere delle decisioni consapevolmente sapendo cosa si sta facendo.

PRICIPALI CARATTESTICHE DELLA CASA PENSATE PER IL PERSONAGGIO.

La struttura della casa è pensata intorno alle scale e alla vetrata esterna. Sono questi i due aspetti peculiari del mio lavoro. Anche se a prima vista le scale non sembrano essere così importanti ai fini dell’interpretazione del progetto si deve sottolineare che dalle scale passano tutti gli inquilini del palazzo che in qualche modo Reneé deve servire. è li apposta per soddisfare i desideri degli altri. Passargli le chiavi. Custodirgli oggetti preziosi. E di tanto in tanto fare da baby sitter. Talvolta non la riconoscono, ma questo succede solo quando si cura un po’ di più. Basta un vestito nuovo per non esser riconosciuta. E allore le scale portano da un’altra parte. Verso vite più agiate in case dove si conversa, dove si passa la vita a parlare e a scambiarsi al massimo qualche opinione. Lei è lì sola, non sa cosa vuol dire famiglia, ha investito su altre cose e la vetrata l’ha aiutata enormemente nella sua ricerca sulle vite altrui. Tutto è più importante di lei. A lei la vita le è gia passata davanti. Al massimo le rimane qualche pagina di qualche libro o qualche frase di qualche film a cui attaccarsi. E allora anche una stanza per i libri e un’altra per il cinema diventano importanti. La sua casa è dove passa il tempo guardando la vita degli altri. Ma in fondo, nel profondo di se stessa Reneé sa di aver vissuto, certo a suo modo, ma ha pur sempre vissuto.

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ALCUNE CITAZIONI DAL LIBRO A CUI MI SONO ISPIRATO

- In realtà temiamo il domani solo perché non sappiamo costruire il presente e quando non sappiamo costruire il presente ci illudiamo che saremo capaci di farlo domani, e rimaniamo fregati perché domani finisce sempre per diventare oggi.

- Mi convinco che ciò a cui ho deciso di non pensare non esiste, eppure ci penso di continuo.

- Viviamo come se ogni giorno dovesse rinascere uguale al precedente.

- Ma il mondo, così com’è, non è fatto per le principesse.

I TRE OGGETTI CREATI PER L’ AMBIENTE IN CUI VIVE LA PROTAGONISTA

- CASSETTIERA SCARPIERA- PORTA SCORREVOLE- LAMPADA PER SCARPIERA “CASTLIGHT”

L’ELEMENTO FISSO

- VETRATA ESTERNA E STRUTTURA PORTANTE

PROGETTAZIONE DELL’ ELEMENTO FISSO “STRUTTURA PORTANTE PARETE ESTERNA CON TRA-VI A H”

La progettazione di questo elemento fisso caratterizza fortemente tutto l’edificio. Le travi sono inoltre un elemento portante. Da queste due funzioni principali si può intuire come l’elemento fisso permei tutto il progetto. Gli spazi vuoti prendono ispirazione dal progetto della Maison du Verre. In quel caso però i vetromattoni si andavano ad incastrare perfettamente in rettangoli, le travi infatti erano disposte in modo perpendicolare. Nel progetto dell’edificio per la casa della protagonista invece prevede che le travi siano inclinate con un effetto volutamente spezzato. I vetri si incastrano tra le travi rendendo la casa permeata dalla luce dando allo stesso tempo un effetto di riflesso se si guarda dall’esterno.

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IL PROGETTO D’INSIEME

Da questa prospettiva si in-tuisce come la struttura fissa con travi e vetro comunichi con la porta scorrevole del primo piano. La funzione cui devono assolvere i due elementi è tuttavia diversa. Mentre la parete scorrevole interna è di impatto quasi esclusivamente decorativo, la struttura portante esterna co-munica direttamente con la strada. Risulta quindi nec-essario l’utilizzo di un tipo particolare di vetro che rifletta esternamente e permetta in-vece la vista verso l’esterno. Questa in effetti è una car-atteristica della protagonista che vede passare la vita de-gli altri senza mai riuscire ad essere protagonista della propria. La scelta del giar-dino al piano superiore può sembrare azzardata, è una giusta soluzione per sfruttare la grande quantità di luce e il tempo libero di Renèe. Una

ventola di areazione permette un costante riflusso di aria e le fiorere sono impermeabilizzate. L’acqua in eccesso defluisce esternamente tramite una grondaia. Lo spazio abitativo invece è molto ampio. La protagonista vive sola ma ama spostarsi nella casa in piena libertà. L’elemento della porta scorrevole del primo piano prevede la pos-sibilità di un isolamento dinamico dello spazio e crea un piacevole gioco di luci. L’arredamento come si intuisce a colpo d’occhio è prevalentemente antico, ma è sono inseriti anche elementi moderni a creare un giusto mix di equilibrio visivo.

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La signora non è ricca e il lavoro che fa non le ha mai permesso di accumulare grandi somme di denaro. Ha sempre investito nella cultura. Il design d’interni non è tra le sue prerogative ma tuttavia qualche sfizio se lo è voluto togliere. La lampada di castiglioni si sposa perfettamente con il suo richiamo moderno per la forma della

lampada incastrata nella cassettiera fatta fare su misura da un artigiano parigino.Nello spazio abitativo sono previsti due bagni. Uno più piccolo vicino al posto di lavoro, e un bagno completo al primo piano vicino la camera da letto.

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SEZIONE PIANO TERRA

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SEZIONE PIANO PRIMO

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SEZIONE PIANO SECONDO

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PROSPETTO LATERALE

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RENDER PIANO TERRA

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RENDER PIANO PRIMO

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RENDER PIANO SECONDO

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PARTICOLARE DEL PIANO TERRA - TAVOLO IN PRIMO PIANO

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PARTICOLARE DEL PIANO TERRA - RECEPTION

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L’elemento cassettone separè è stato pensato per conenere bi-ancheria e indumenti intimi, ma anche per svolgere una funzione di riparo dai vetri esterni. La lampada ad arco ricorda quella di castiglioni ed è fissata nell’angolo della cassetiera con degli appositi anelli di sostegno. Lo specchio è stato sostiuito con una riproduzi-one di un quadro di Kandinsky. La signora ama l’arte. Ed è quella che vuol vedere non appena si sveglia. Non la sua brutta faccia. Decisamente meglio un bel quadro.

PROGETTO DELL’ ELEMENTO “CASSETTIERA-SCARPIERA”

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ALCUNI RENDER DELLA CASSETTIERA

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LA CASSETTIERA

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L’elemento vetrata interna è costruita sulla base di quella portante esterna. Tuttavia i legni sono disposti in modo indipendente rispetto alle travi ad H esterne. Ha solo la funzione di richiamare il motivo spezzato e disomogeneo. Qui è stato possibile anche giocare con i colori. I colori ustilizzati sono il giallo il blu e il verde. L’elemento vetrata interna è costruita sulla base di quella portante esterna. Tuttavia i legni sono disposti in modo indipendente rispetto alle travi ad H esterne. Ha solo la funzione di richiamare il motivo spezzato e disomogeneo. Qui è stato possibile anche gio-care con i colori. I colori ustilizzati sono il rosso il blu e il verde. La struttura è formata da una cornice esterna di 8 cm. di spessore e dai pali interni che formano la griglia su cui poi sono installati i vetri.Le due parti della vetrata sono identiche. L’effetto che ne risulta è che quando sono perfettamente sovrapposte i colori corrispondono mentre quando si apre la porta scorrevole si crea una compo-sizione cromatica e un gioco di luci dinamico.

PROGETTO DELL’ ELEMENTO “PORTA SCORREVOLE”

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LA PORTA SCORREVOLE

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L’oggetto d’arredamento illuminante pensato e progettato appositamente consiste in una lampada pensata per essere applicata ad una parete (legno o muro). La forma ricorda in tutto e per tutto quella della lampada Arco di Castiglioni. La reinterpretazione in forma moderna di una delle lampade di design più famose al mondo prevede l’utilizzo della tecnologia led. Un’ unica lampada diffonde una luce precisa e direzionale che ha la funzione di illuminare lo spazio utilizzato per cambiarsi d’abito o calzature. Composta da tre pezzi che si incastrano perfettamente a creare un arco del diametro di circa un metro.

PROGETTO DELL’ ELEMENTO ILLUMINANTE

Il materiale utilizzato è l’acciaio. La flessione della lampada nella posiz-ione di maggiore apertura prevede un carico leggero ma il punto critico che si trova nella parte finale del primo elemento deve poter sostenere un peso importante. Si rende necessario quindi l’utilizzo dell’acciaio come materiale resistente.

I tre anelli di congiunzione sono anch’essi d’acciaio. Questi elementi sostengono la lampada al muro. Il fissaggio della lampada si ottiene con delle viti e tasselli.

La calotta del portalampada è forata così da lasciar passare la luce che crea quindi sul soffitto un interessante gioco di luce e ombra. Le zone illuminate e quelle buie sono ben definite dalla luce a led.

L’interruttore è del tutto simile a quello della lampada ad arco di castiglioni. Il filo prosegue dal punto inferiore verso il pavimento.

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DUE RENDER CON DIVERSI PAVIMENTI E OGGETTI

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PROGETTO DELL’ ELEMENTO VETRATA ESTERNA

Questo elemento prende ispi-razione dalla “Maison du Verre” di Parigi. La particolar-ità della vetrata è ovviamente quella di diffondere una luce intensa all’interno della casa. I vetri però non sono modulari (vetro-mattoni) come nella casa di vetro da cui ho preso ispirazione. Sono invece ritagli-ati su misura prendendo come riferimento gli spazi vuoti che le travi ad h lasciano liberi. Le travi sono in acciaio inossidabile di 30X30 cm. L’effetto spez-zato è voluto. La forma a “V” che parte dal basso si spezza nella sua linea di direzione nel momento in cui incontra l’altra trave trasversale che taglia in diagonale in quasi tutta la sua lunghezza il quadrato di nove metri per nove. Le travi sono

elettrosaldate nei punti di incontro. Le travi possono essere fissate con una placca e delle viti/bulloni d’acciaio. Lo spessore dei vetri è di 3,5 cm. I vetri sono inoltre antirottura e non sono tutti uguali tra loro. Due di essi infatti sono più trasparenti. Gli altri quatrro invece sono fumè. Tutti i vetri riflettono l’immagine esternamente, mentre dall’interno della casa è possibile vedere all’esterno.

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ALCUNI RENDER DELLA VETRATA ESTERNA

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LA PROTAGONISTA RENèE