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ROMA CRONACA IV @ MARTEDÌ 17 GIUGNO 2008 PER SAPERNE DI PIÙ www.comune.roma.it www.legacooplazio.it www.pubblica.istruzione.it ESAMI DI TERZA MEDIA Oggi per 40 mila quattordicenni romani il debutto della prova scritta nazionale. Il test è in due parti: italiano e matematica “Mini-maturità”, oggi prova per 40 mila. E domani tocca ai licei TEA MAISTO E’ LA settimana decisiva. Per gli studen- ti di 14 anni e i loro fratelli maggiori di 18 è arrivato il momento di fare i con- ti con gli esami: la mini maturità per le medie (34.992 i candidati nelle scuole statali di primo grado tra Roma e provincia) e la maturità per le superiori (34.588 i maturandi tra Roma e provincia). In realtà, gli alunni più piccoli han- no già nei giorni scorsi iniziato a cimentarsi con le tradizionali prove di matematica, ita- liano e lingua straniera, ma da quest’anno c’è una novità: per la prima volta, oggi, i ragazzi sosterranno uno scritto a carattere nazionale predisposto dall’Invalsi (istituto per la valuta- zione del sistema educativo di istruzione e for- mazione). La prova è divisa in due parti e ri- guarda italiano e matematica. Ci sarà la com- prensione della lettura, con un testo narrativo seguito da quesiti e una serie di quesiti su co- noscenze grammaticali. Per la matematica, domande su numeri, geometria, relazioni e funzioni, misure e dati. Il tutto in due ore. «Da noi il clima è abbastanza tranquillo — spiega Simona Pianese, preside della Settembrini — durante l’anno abbiamo abituato i ragazzi a prove di questo tipo e anche a farle con una certa rapidità. Aiuta a capire le competenze dei ragazzi». «Mio figlio all’inizio era preoccu- pato, poi l’ha digerita — spiega Fabrizio Zec- chini, un figlio alla media Belli di Prati — Ma lascia un po’ perplessi il fatto che quest’anno la valutazione della prova nazionale sia stata demandata ai singoli consigli di istituto e quindi non tutte le scuole daranno lo stesso valore. Il risultato è che i ragazzi potrebbero accedere alle superiori con punteggi diversi». Domani toccherà invece all’esercito dei cir- ca 50 mila maturandi nel Lazio. La prima pro- va è il tradizionale tema di italiano, mentre giovedì greco al classico e matematica allo scientifico. Lunedì prossimo il quizzone fina- le. E in queste ore l’Ufficio scolastico provin- ciale è alle prese con le rinunce di commissari e presidenti di commissione. Problema già ri- solto per quest’ultimi: con 60 sostituzioni già effettuate tra Roma e provincia. E per la prima volta l’ex provveditorato ha coinvolto 9 scuo- le-polo per provvedere più velocemente a questo tipo di operazioni. PAOLO G. BRERA S ARÀ un assegno da 500 mi- lioni firmato dal ministro dell’Economia Giulio Tre- monti a piovere nelle casse pro- sciugate del Campidoglio. Il via li- bera politico con la definizione della cifra è arrivato ieri sera dopo un lungo braccio di ferro tra gli in- teressi del Campidoglio e quelli di Milano e della Lega, che con il sot- tosegretario Daniele Molgora chiedeva un’interpretazione del- l’intervento anti-default come «acconto sul federalismo fiscale». «Pienamente d’accordo», la re- plica del sindaco Gianni Aleman- no. Il disgelo dovrebbe diventare nero su bianco mercoledì in con- siglio dei ministri, ma la partita non è chiusa e non è escluso uno slittamento per via del braccio di ferro con la Lega. Ma anche col sindaco di Milano e comuni lom- bardi, che in un documento ma- nifestano «profonda preoccupa- zione» per il taglio «di 1,5 miliardi nei trasferimenti dallo Stato» ipo- tizzato nella manovra. Soprattut- to se servirà «a contribuire indi- rettamente al risanamento della posizione debitoria di Roma» a discapito dell’Expo. Non si è sciolta, intanto, la ne- bulosa sui conti capitolini. L’ap- puntamento coi sindacati, con- vocati ieri mattina, non è servito a fare chiarezza. Del dossier degli ispettori inviati su richiesta del sindaco dalla Ragioneria genera- le dello Stato per analizzare la febbre finanziaria del Campido- glio non s’è neppure parlato, Ale- manno si è limitato a confermare «le difficoltà di cassa» e a fornire «rassicurazioni sul pagamento degli stipendi di giugno e luglio, e sulla prosecuzione delle attività sociali». La circolare che ha bloc- cato le spese riguarda «soltanto quelle aggiuntive». Ai sindacati Alemanno ha poi confermato il tavolo sugli appalti e l’osservato- rio sul lavoro nero. Quanto alle accuse alla giunta Veltroni di avere creato un «buco di bilancio» ai limiti del «dissesto finanziario che Roma può scon- giurare solo grazie all’intervento del governo», come dice Luca Malcotti dell’Ugl, è calato il silen- zio. Il sindaco riferirà giovedì in consiglio comunale. Solo allora mostrerà le carte sui conti pub- blici, oppressi da un debito in- gente e da un deficit ‘08 che cal- cola in circa 650 milioni. Ma il dossier degli ispettori non con- fermerebbe l’allarme su un im- ponente debito non contabiliz- zato. Sul suo blog, l’ex assessore Marco Causi ha scritto nove car- telle per «trattare l’argomento al riparo da strumentalizzazioni, approssimazioni e polveroni». «La storia del buco nel bilancio è solo un bluff: Alemanno la smet- ta di gridare “al lupo, al lupo”», in- calza Enzo Foschi (Pd). «Solo og- gi Causi si accorge di aver eredita- to una situazione così grave: ha governato sette anni, avrebbe do- vuto porre rimedio», dice Federi- co Guidi (Pdl). «Se Alemanno affronterà con serietà la questione del bilancio che non si preannuncia così de- vastante come propagandato — dice il capogruppo del Pd, Um- berto Marroni — saremo dispo- nibili a discutere nel merito. Ma non continui lo scaricabarile». «Ci sono problemi enormi su al- cune aziende comunali come l’A- ma, sui mutui, i trasporti pubbli- ci e la metropolitana — replica Dino Gasperini del Pdl (ex Udc) — e non è un caso che appena si dimise Veltroni le società di ra- ting declassarono Roma». Dalla Moratti e i sindaci lombardi un documento contro gli aiuti a Roma “Expò penalizzata” IL CAMPIDOGLIO Per le casse del Comune atteso un assegno di 500 milioni da Tremonti Assistono oltre 15mila disagiati LAURA MARI L E COOPERATIVE so- ciali della capitale ri- schiano il collasso fi- nanziario. Il che, in sostanza, significa che per l’estate po- trebbero essere bloccati, per mancanza di fondi, i servizi di assistenza ad anziani, bam- bini e disabili. A lanciare l’al- larme è Giuseppe Codispoti, vicepresidente della Lega- Coop Lazio, secondo cui «a causa dei problemi di bilan- cio del Comune di Roma e del conseguente blocco delle spese, da oltre tre mesi le coo- perative sociali della capitale non ricevono soldi dal Cam- pidoglio e sono dunque co- strette ad erogare proprie spesi i servizi alle fasce disa- giate a proprie spese». Se dunque entro fine giu- gno il sindaco Gianni Ale- manno non disporrà il paga- mento immediato delle fat- ture (come prescritto dalle convenzioni siglate tra il Campidoglio, i Municipi e le singole cooperative accredi- tate presso il Comune), le ol- tre 300 cooperative sociali che operano nel territorio cittadini non potranno ga- rantire, a partire dai mesi estivi, i servizi di assistenza a bambini, anziani e disabili. Servizi che vanno dal tra- sporto delle persone con por- tatori di handicap alla mensa per i poveri, dall’assistenza domiciliare degli anziani alle cure mediche e riabilitative. «Attualmente — precisa il vicepresidente della Lega- coop Lazio, Giuseppe Codi- spoti — sono oltre quindici- mila le persone disagiate che usufruiscono dell’assistenza degli oltre quattromila ope- ratori delle cooperative. Da aprile — prosegue Codispoti — il Comune ha bloccato i fi- nanziamenti e il debito delle cooperative si aggira adesso intorno ai dieci milioni di eu- ro, una cifra che, se non verrà saldata al più presto dal Cam- pidoglio, rischia di mettere in crisi tutto il sistema dell’assi- stenza sociale». Il caso Coop sociali, è allarme “Il Comune non ci paga rischiano i più deboli” Alemanno ai sindacati “Pagheremo gli stipendi” Conti di Roma, pronti 500 milioni dal governo Le commissioni capitoline Donne in Consiglio, presidente la Cirinnà L’ AULA Giulio Cesare ha votato ieri la deli- bera sui componenti delle commissioni permanenti. E a Monica Cirinnà del Pd (che entra a far parte di quella per l’Ambiente) è sta- ta affidata la presidenza della donne elette in Con- siglio comunale, ricevendo i complimenti del ca- pogruppo del suo partito, Umberto Marroni. Ma a tenere banco è stata la polemica intorno alle casel- le da assegnare. E la nomina dei presidenti e vice- presidenti delle commissioni (dal Bilancio ai Lavo- ri pubblici, dalle Politiche sociali al Patrimonio, dalla Scuola al Commercio, al Turismo) è slittata a domani. Rispetto alle indiscrezioni, ci sono stati capovol- gimenti che hanno fatto infuriare Francesco Stora- ce. Molto critico il leader de “La Destra” nei con- fronti del presidente del consiglio comunale, Mar- co Pomarici: «La delibera sui membri delle com- missioni permanenti — ha detto l’ex governatore del Lazio — ci è stata data solo oggi (ieri, ndr) con- tro ogni regolamento. Farò ricorso al Tar». E ha ag- giunto: «Avevo chiesto di poter far parte di una di queste tre commissioni, Affari generali, Lavori pubblici o Urbanistica. Mi vedo invece inserito in quella del Commercio. È uno sgarbo personale. In aula c’è una banda di ragazzini che non conosce la politica, così si faranno male. Se Alemanno pensa di affidarsi a questi, lo faccia pure». Condivide la posizione di Storace il consigliere del Pd Mirko Coratti: «C’è un problema nella mag- gioranza. Tutto quello che fa parte del regolamen- to è stato scavalcato in queste sedute». Di diversa opinione Pomarici: «Non condivido queste esternazioni. Abbiamo trovato la quadra so- lo nelle ultime ore. La procedura seguita è corretta». (c. a. b.) Monica Cirinnà Repubblica Roma

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ROMA

CRONACA■ IV

@MARTEDÌ 17 GIUGNO 2008

PER SAPERNE DI PIÙwww.comune.roma.itwww.legacooplazio.itwww.pubblica.istruzione.it

ESAMI DI TERZA MEDIAOggi per 40 mila quattordicenni romani il debutto della provascritta nazionale. Il test è in due parti: italiano e matematica

“Mini-maturità”, oggi prova per 40 mila. E domani tocca ai liceiTEA MAISTO

E’LA settimana decisiva. Per gli studen-ti di 14 anni e i loro fratelli maggiori di18 è arrivato il momento di fare i con-

ti con gli esami: la mini maturità per le medie(34.992 i candidati nelle scuole statali di primogrado tra Roma e provincia) e la maturità perle superiori (34.588 i maturandi tra Roma eprovincia). In realtà, gli alunni più piccoli han-no già nei giorni scorsi iniziato a cimentarsicon le tradizionali prove di matematica, ita-liano e lingua straniera, ma da quest’anno c’èuna novità: per la prima volta, oggi, i ragazzisosterranno uno scritto a carattere nazionalepredisposto dall’Invalsi (istituto per la valuta-zione del sistema educativo di istruzione e for-

mazione). La prova è divisa in due parti e ri-guarda italiano e matematica. Ci sarà la com-prensione della lettura, con un testo narrativoseguito da quesiti e una serie di quesiti su co-noscenze grammaticali. Per la matematica,domande su numeri, geometria, relazioni efunzioni, misure e dati. Il tutto in due ore. «Danoi il clima è abbastanza tranquillo — spiegaSimona Pianese, preside della Settembrini —durante l’anno abbiamo abituato i ragazzi aprove di questo tipo e anche a farle con unacerta rapidità. Aiuta a capire le competenzedei ragazzi». «Mio figlio all’inizio era preoccu-pato, poi l’ha digerita — spiega Fabrizio Zec-chini, un figlio alla media Belli di Prati — Malascia un po’ perplessi il fatto che quest’annola valutazione della prova nazionale sia stata

demandata ai singoli consigli di istituto equindi non tutte le scuole daranno lo stessovalore. Il risultato è che i ragazzi potrebberoaccedere alle superiori con punteggi diversi».

Domani toccherà invece all’esercito dei cir-ca 50 mila maturandi nel Lazio. La prima pro-va è il tradizionale tema di italiano, mentregiovedì greco al classico e matematica alloscientifico. Lunedì prossimo il quizzone fina-le. E in queste ore l’Ufficio scolastico provin-ciale è alle prese con le rinunce di commissarie presidenti di commissione. Problema già ri-solto per quest’ultimi: con 60 sostituzioni giàeffettuate tra Roma e provincia. E per la primavolta l’ex provveditorato ha coinvolto 9 scuo-le-polo per provvedere più velocemente aquesto tipo di operazioni.

PAOLO G. BRERA

SARÀ un assegno da 500 mi-lioni firmato dal ministrodell’Economia Giulio Tre-

monti a piovere nelle casse pro-sciugate del Campidoglio. Il via li-bera politico con la definizionedella cifra è arrivato ieri sera dopoun lungo braccio di ferro tra gli in-teressi del Campidoglio e quelli diMilano e della Lega, che con il sot-tosegretario Daniele Molgorachiedeva un’interpretazione del-l’intervento anti-default come«acconto sul federalismo fiscale».«Pienamente d’accordo», la re-plica del sindaco Gianni Aleman-

no. Il disgelo dovrebbe diventarenero su bianco mercoledì in con-siglio dei ministri, ma la partitanon è chiusa e non è escluso unoslittamento per via del braccio diferro con la Lega. Ma anche colsindaco di Milano e comuni lom-bardi, che in un documento ma-nifestano «profonda preoccupa-zione» per il taglio «di 1,5 miliardinei trasferimenti dallo Stato» ipo-tizzato nella manovra. Soprattut-to se servirà «a contribuire indi-rettamente al risanamento dellaposizione debitoria di Roma» adiscapito dell’Expo.

Non si è sciolta, intanto, la ne-bulosa sui conti capitolini. L’ap-puntamento coi sindacati, con-vocati ieri mattina, non è servito afare chiarezza. Del dossier degliispettori inviati su richiesta delsindaco dalla Ragioneria genera-le dello Stato per analizzare lafebbre finanziaria del Campido-glio non s’è neppure parlato, Ale-manno si è limitato a confermare

«le difficoltà di cassa» e a fornire«rassicurazioni sul pagamentodegli stipendi di giugno e luglio, esulla prosecuzione delle attivitàsociali». La circolare che ha bloc-cato le spese riguarda «soltantoquelle aggiuntive». Ai sindacatiAlemanno ha poi confermato iltavolo sugli appalti e l’osservato-rio sul lavoro nero.

Quanto alle accuse alla giuntaVeltroni di avere creato un «bucodi bilancio» ai limiti del «dissestofinanziario che Roma può scon-giurare solo grazie all’interventodel governo», come dice LucaMalcotti dell’Ugl, è calato il silen-zio. Il sindaco riferirà giovedì inconsiglio comunale. Solo alloramostrerà le carte sui conti pub-blici, oppressi da un debito in-gente e da un deficit ‘08 che cal-cola in circa 650 milioni. Ma ildossier degli ispettori non con-fermerebbe l’allarme su un im-ponente debito non contabiliz-zato. Sul suo blog, l’ex assessoreMarco Causi ha scritto nove car-

telle per «trattare l’argomento alriparo da strumentalizzazioni,approssimazioni e polveroni».«La storia del buco nel bilancio èsolo un bluff: Alemanno la smet-ta di gridare “al lupo, al lupo”», in-calza Enzo Foschi (Pd). «Solo og-gi Causi si accorge di aver eredita-to una situazione così grave: hagovernato sette anni, avrebbe do-vuto porre rimedio», dice Federi-co Guidi (Pdl).

«Se Alemanno affronterà conserietà la questione del bilancioche non si preannuncia così de-vastante come propagandato —dice il capogruppo del Pd, Um-berto Marroni — saremo dispo-nibili a discutere nel merito. Manon continui lo scaricabarile».«Ci sono problemi enormi su al-cune aziende comunali come l’A-ma, sui mutui, i trasporti pubbli-ci e la metropolitana — replicaDino Gasperini del Pdl (ex Udc)— e non è un caso che appena sidimise Veltroni le società di ra-ting declassarono Roma».

Dalla Moratti e isindaci lombardi undocumento controgli aiuti a Roma“Expò penalizzata”

IL CAMPIDOGLIOPer le casse del Comuneatteso un assegno di 500milioni da Tremonti

Assistono oltre 15mila disagiati

LAURA MARI

LE COOPERATIVE so-ciali della capitale ri-schiano il collasso fi-

nanziario. Il che, in sostanza,significa che per l’estate po-trebbero essere bloccati, permancanza di fondi, i servizi diassistenza ad anziani, bam-bini e disabili. A lanciare l’al-larme è Giuseppe Codispoti,vicepresidente della Lega-Coop Lazio, secondo cui «acausa dei problemi di bilan-cio del Comune di Roma e delconseguente blocco dellespese, da oltre tre mesi le coo-perative sociali della capitalenon ricevono soldi dal Cam-pidoglio e sono dunque co-strette ad erogare propriespesi i servizi alle fasce disa-giate a proprie spese».

Se dunque entro fine giu-gno il sindaco Gianni Ale-manno non disporrà il paga-mento immediato delle fat-ture (come prescritto dalleconvenzioni siglate tra ilCampidoglio, i Municipi e lesingole cooperative accredi-tate presso il Comune), le ol-tre 300 cooperative socialiche operano nel territoriocittadini non potranno ga-rantire, a partire dai mesiestivi, i servizi di assistenza abambini, anziani e disabili.Servizi che vanno dal tra-sporto delle persone con por-tatori di handicap alla mensaper i poveri, dall’assistenzadomiciliare degli anziani allecure mediche e riabilitative.

«Attualmente — precisa ilvicepresidente della Lega-coop Lazio, Giuseppe Codi-spoti — sono oltre quindici-mila le persone disagiate cheusufruiscono dell’assistenzadegli oltre quattromila ope-ratori delle cooperative. Daaprile — prosegue Codispoti— il Comune ha bloccato i fi-nanziamenti e il debito dellecooperative si aggira adessointorno ai dieci milioni di eu-ro, una cifra che, se non verràsaldata al più presto dal Cam-pidoglio, rischia di mettere incrisi tutto il sistema dell’assi-stenza sociale».

Il caso

Coop sociali, è allarme“Il Comune non ci pagarischiano i più deboli”

Alemanno ai sindacati“Pagheremo gli stipendi”Conti di Roma, pronti 500 milioni dal governo

Le commissioni capitoline

Donne in Consiglio, presidente la Cirinnà

L’AULA Giulio Cesare ha votato ieri la deli-bera sui componenti delle commissionipermanenti. E a Monica Cirinnà del Pd

(che entra a far parte di quella per l’Ambiente) è sta-ta affidata la presidenza della donne elette in Con-siglio comunale, ricevendo i complimenti del ca-pogruppo del suo partito, Umberto Marroni. Ma atenere banco è stata la polemica intorno alle casel-le da assegnare. E la nomina dei presidenti e vice-presidenti delle commissioni (dal Bilancio ai Lavo-ri pubblici, dalle Politiche sociali al Patrimonio,dalla Scuola al Commercio, al Turismo) è slittata adomani.

Rispetto alle indiscrezioni, ci sono stati capovol-gimenti che hanno fatto infuriare Francesco Stora-ce. Molto critico il leader de “La Destra” nei con-fronti del presidente del consiglio comunale, Mar-co Pomarici: «La delibera sui membri delle com-

missioni permanenti — ha detto l’ex governatoredel Lazio — ci è stata data solo oggi (ieri, ndr) con-tro ogni regolamento. Farò ricorso al Tar». E ha ag-giunto: «Avevo chiesto di poter far parte di una diqueste tre commissioni, Affari generali, Lavoripubblici o Urbanistica. Mi vedo invece inserito inquella del Commercio. È uno sgarbo personale. Inaula c’è una banda di ragazzini che non conosce lapolitica, così si faranno male. Se Alemanno pensadi affidarsi a questi, lo faccia pure».

Condivide la posizione di Storace il consiglieredel Pd Mirko Coratti: «C’è un problema nella mag-gioranza. Tutto quello che fa parte del regolamen-to è stato scavalcato in queste sedute».

Di diversa opinione Pomarici: «Non condividoqueste esternazioni. Abbiamo trovato la quadra so-lo nelle ultime ore. La procedura seguita è corretta».

(c. a. b.)Monica Cirinnà

Repubblica Roma