ESAMI DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE … · 2 1. composizione del consiglio di classe...

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "Alessandro Artom" Via Romita 42 - 14100 Asti 0141 31605 0141 594674 E-mail : [email protected] PEC:. [email protected] C.F. 80005460052 _____________________________ con Sezione Staccata di CANELLI / 0141 822839 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “Alessandro Artom” ESAMI DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S.2014/2015 Indirizzo: MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA Articolazione: MECCANICA E MACCATRONICA CLASSE V sez. CM

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE

"Alessandro Artom" Via Romita 42 - 14100 Asti

℡ 0141 31605 � 0141 594674 E-mail : [email protected]

PEC:. [email protected] C.F. 80005460052

_____________________________

con Sezione Staccata di CANELLI ℡ / � 0141 822839

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE

“Alessandro Artom”

ESAMI DI STATO

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

A.S.2014/2015 Indirizzo: MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA

Articolazione: MECCANICA E MACCATRONICA

CLASSE V sez. CM

1

INDICE

1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ..................................................... 2

2. PROFILO DELLA CLASSE ................................................................................. 3

3. STORIA DELLA CLASSE ................................................................................... 4

4. CONTINUITÀ DIDATTICA ................................................................................. 4

5. ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL’ANNO SCOLASTICO 2014/2015 ..................... 5

6. ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO E/O RECUPERO .............................................. 5

7. ATTIVITÀ INTEGRATIVE PROGRAMMATE DAL CONSIGLIO DI CLASSE per

l’ampliamento dell’offerta formativa (visite aziendali, viaggi d’istruzione,…..) ............. 6

8. MODALITÀ PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO ................................................ 7

9. TIROCINI FORMATIVI .................................................................................... 8

10. SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME E GRIGLIE DI VALUTAZIONE ................... 8

SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO .................................................. 9

TIPOLOGIA “B” - DATA: 27/03/2015 ................................................................. 9

TIPOLOGIA “B + C” - DATA: 14/04/2015 ......................................................... 14

TIPOLOGIA “B” - DATA: 27/04/2015 ............................................................... 20

GRIGLIA DI CORREZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA “B” ...................................... 25

GRIGLIA DI CORREZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA “B + C” ................................ 26

11. PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI ................................................. 27

Materia: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA .................................................... 27

Materia: STORIA ........................................................................................... 30

Materia: LINGUA INGLESE ............................................................................. 31

Materia: MATEMATICA ................................................................................... 35

Materia: MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA ................................................. 38

Materia: DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE .......... 42

Materia: SISTEMI E AUTOMAZIONE ................................................................. 45

Materia: TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DI PRODOTTO ................... 49

Materia: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ......................................................... 51

Materia: RELIGIONE ...................................................................................... 54

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1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Docente Materia BARISONE Cristina LINGUA E LETTERATURA ITALIANA BARISONE Cristina STORIA GIOVANNONE Enrica LINGUA INGLESE SECCO Silvia MATEMATICA PISTONE Alessandro MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA PISTONE Alessandro SISTEMI ED AUTOMAZIONE RAVA Franco LABORATORIO DI SISTEMI ED AUTOMAZIONE PANTANO Francesco DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE

INDUSTRIALE LOCHIATTO Giuseppe LABORATORIO DISEGNO, PROGETTAZIONE ED

ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE PANTANO Francesco TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DI PRODOTTO LOCHIATTO Giuseppe LABORATORIO DI TECNOLOGIA MECCANICA MARIN Maxmilian SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE GIUSO Ornella RELIGIONE PROFILO DELL’INDIRIZZO DEL CORSO DI STUDI L’indirizzo “Meccanica, meccatronica ed energia” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici. Il diplomato, nelle attività produttive d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi e interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi ed è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali. L’identità dell’indirizzo si configura nella dimensione politecnica del profilo, che viene ulteriormente sviluppata rispetto al previgente ordinamento, attraverso nuove competenze professionali attinenti la complessità dei sistemi, il controllo dei processi e la gestione dei progetti, con riferimenti alla cultura tecnica di base, tradizionalmente incentrata sulle macchine e sugli impianti. L’indirizzo “Meccanica, Meccatronica ed Energia” integra competenze scientifiche e tecnologiche di ambito meccanico, dell’automazione e dell’energia e presenta due articolazioni:

• “Meccanica e Meccatronica”, che approfondisce, nei diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa organizzazione del lavoro;

• “Energia”, per l’approfondimento, in particolare, delle specifiche problematiche collegate alla conversione e utilizzazione dell’energia, ai relativi sistemi tecnici di controllo e alle normative per la sicurezza e la tutela dell’ambiente.

Attualmente nell’istituto, sia nella sede centrale che nella sezione staccata di Canelli, è attiva solo l’articolazione “Meccanica e Meccatronica”.

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2. PROFILO DELLA CLASSE La classe è composta da 18 allievi provenienti da Canelli, dai vari centri abitati che orbitano su Canelli, dalla vicina Nizza Monferrato e centri limitrofi. La classe appare ben amalgamata ed unita e si è riscontrata una continua e positiva maturazione sul piano personale e di gruppo, mantenendo un comportamento corretto e responsabile. Il dialogo educativo con i docenti è stato continuo, propositivo e costruttivo, anche se non sempre proficuo dal punto di vista didattico. Si possono distinguere tre fasce di livello, per competenze raggiunte e preparazione complessiva acquisita. La prima comprende un numero esiguo di studenti che presentano ancora lacune pregresse, difficoltà espositive e scarsa capacità critica, per cui i risultati in alcune materie sono inferiori ai livelli attesi. Un secondo gruppo, il più numeroso, vede allievi che sono motivati, partecipi, attivi in alcune materie a loro più consone, ma che invece appaiono demotivati e poco interessati ad altre, lontane dai loro interessi, in cui raggiungono quindi risultati solo sufficienti. Alcuni studenti, infine, hanno lavorato per cinque anni in modo serio, approfondito e continuo sia a scuola che a casa riuscendo così ad ottenere risultati disciplinari complessivamente eccellenti, ad acquisire una solida preparazione sia nelle materie di indirizzo che in quelle umanistiche e a raggiungere competenze tecniche significative. Nelle attività di laboratorio tutti hanno evidenziato impegno e serietà, dimostrando una discreta autonomia, una buona capacità a lavorare in gruppo e una accettabile puntualità nel seguire le indicazioni e le consegne affidategli. Nel complesso, sia dal punto di vista umano che scolastico, gli allievi hanno compiuto un percorso di crescita e maturazione personale, sono diventati più responsabili e appaiono strutturati e pronti ad entrare nel mondo del lavoro o ad affrontare gli studi universitari, insomma, a far parte della vita adulta.

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3. STORIA DELLA CLASSE

Studenti

Iscritti

Iscritti ripetenti del precedente anno scolastico

Promossi

Non Promossi

III CM 27 4 20 7 IV CM 19 18 1 V CM 18

4. CONTINUITÀ DIDATTICA

Disciplina Classe III Classe IV Classe V Lingua e Letteratura Italiana BARISONE Cristina BARISONE Cristina BARISONE Cristina

Storia BARISONE Cristina BARISONE Cristina BARISONE Cristina Lingua Inglese GIOVANNONE Enrica GIOVANNONE Enrica GIOVANNONE Enrica Matematica GIRAUDI Cristina ANTIGO Luigi SECCO Silvia Complementi di Matematica

GIRAUDI Cristina ANTIGO Luigi

Meccanica , Macchine ed Energia

PISTONE Alessandro PISTONE Alessandro PISTONE Alessandro

Laboratorio di Meccanica, Macchine ed Energia

RAVA Franco RAVA Franco

Tecnologie Meccaniche di Processo e Prodotto PISTONE Alessandro PISTONE Alessandro PANTANO Francesco

Laboratorio di Tecnologie Meccaniche di Processo e Prodotto

RAVA Franco RAVA Franco LOCHIATTO Giuseppe

Disegno, Progettazione ed Organizzazione Industriale

PANTANO Francesco PANTANO Francesco PANTANO Francesco

Laboratorio di Disegno, Progettaz. ed Organizzaz. Ind.le

------ RAVA Franco LOCHIATTO Giuseppe

Sistemi ed Automazione

PANTANO Francesco PANTANO Francesco PISTONE Alessandro

Laboratorio di Sistemi ed Automazione

GRAZIANO Danilo RAVA Franco RAVA Franco

Scienze Motorie e Sportive DEODATO Sandro SALONNE Cosimo MARIN Maxmilian

Religione/Attività alternative GIUSO Ornella GIUSO Ornella GIUSO Ornella

5

5. ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL’ANNO SCOLASTICO 2014/2015 MATERIE

Lezioni disciplinari svolte fino al 27/4/15

ore

Lezioni disciplinari programmate fino al termine delle lezioni

ore

Monte ore relativo ad attività educative o progettuali, visite guidate, viaggi di istruzione o supplenze brevi

ITALIANO 91 21

92 h

STORIA 50 11 LINGUA INGLESE 75 19 RELIGIONE 30 7 MATEMATICA 76 19 MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA

98 22

SISTEMI E AUTOMAZIONE e LABORATORIO

79 19

TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DI PRODOTTO e LABORATORIO

129 27

DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE e LABORATORIO

128 28

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 48 14

PARZIALI 804 187 MONTE ORE COMPLESSIVO previsto al termine delle lezioni

1083 h

su 1056 h minime

6. ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO E/O RECUPERO Le attività didattiche sono state divise in:

• Trimestre dall’inizio delle lezioni fino al 23/12/2014 • Pentamestre: dal 7/01/2015 al termine delle lezioni

Al termine del trimestre sono stati svolti corsi di recupero e ore di sportello didattico pomeridiano per gli allievi con debiti formativi. Inoltre i docenti di tutte le discipline hanno svolto attività di recupero in itinere in modo costante allo scopo di ridurre al minimo i risultati insufficienti.

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7. ATTIVITÀ INTEGRATIVE PROGRAMMATE DAL CONSIGLIO DI CLASSE per l’ampliamento dell’offerta formativa (visite aziendali, viaggi d’istruzione,…..)

Descrizione Partecipazione ( totale, parziale , ….) BIMU 2014 Giovedì 02/10/2014 Totale

Teatro in lingua Inglese ad Alessandria Sabato 15/11/2014 Totale

Visita ai Laboratori del Dip. Mec. Facoltà di Ingegneria dell’Università di Genova Lunedì 26/01/2015

Totale

Visita allo stabilimento FIAT di Mirafiori TORINO Martedì 10/02/2015

Totale

Viaggio di istruzione in Austria (Innsbruck, Centrale nucleare di Zwentendorf, Vienna, Mauthausen, Salisburgo) 20-24/04/2015

Parziale 9/18

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8. MODALITÀ PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO ► Con la media dei voti dello scrutinio finale si viene collocati in una fascia corrispondente ad un punteggio min e ad un punteggio max. ► Per avere il punteggio max della fascia di riferimento bisogna raggiungere un quoziente di almeno 0,500 con i seguenti ALTRI ELEMENTI: Valore max FREQUENZA SCOLASTICA Assenze: - se non superano il 15% delle ore di lezione per ogni materia

P=0,300 - se superano il 15% delle ore di lezione per ogni materia

P=0,000

0,300

INTERESSE E PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO Definito dal Consiglio di Classe: - se il voto di condotta è ≥ 8 → P=0,200 - se il voto di condotta è < 8 → P=0,000 INOLTRE se la quota decimale della media dei voti supera lo 0,5 al punteggio precedente si aggiunge → P=0,125

0,325

FREQUENZA RELIGIONE - se lo studente si avvale dello studio della Religione Cattolica con interesse

0,075

ATTIVITA’ INTEGRATIVE Attività organizzate dalla scuola: - per la partecipazione ad almeno una attività →P=0,075 - per la partecipazione a più di una attività → P=0,150

0,150

CREDITI FORMATIVI Partecipazione ad attività extra scolastiche: - per la partecipazione ad almeno una attività →P=0,075 - per la partecipazione a più di una attività →P=0,150

0,150

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9. TIROCINI FORMATIVI Al termine dell’anno scolastico 2013/14 n. 10 allievi hanno effettuato tirocinio formativo di orientamento alla professione presso le seguenti sedi:

1. BERTORELLO MASSIMILIANO Nato a ACQUI TERME (AL) il 28/05/1996

CAVAGNINO & GATTI S.p.A. SEDE TIROCINIO: Viale Italia, 94 - 14053 CANELLI - AT

2. DOTTA MIRKO Nato a SAVIGLIANO (CN) il 16/08/1996

GBV Impianti s.r.l. SEDE TIROCINIO: Via Valle Bormida, 7 - 12074 CORTEMILIA - CN

3. DOTTA MIRKO Nato a SAVIGLIANO (CN) il 16/08/1996

DOTTA F.LLI s.n.c. SEDE TIROCINIO: Corso Principi di Piemonte, 64 - 12050 NIELLA BELBO - CN

4. MORINO LORENZO Nato a ASTI (AT) il 26/06/1996

MARMOINOX S.R.L. SEDE TIROCINIO: Via Rita Albina Dellapiana, 21- 14053 CANELLI - AT

5. PENENGO ALBERTO Nato a ASTI (AT) il 12/10/1996

OFFICINE PESCE s.n.c. SEDE TIROCINIO: Reg. Giarone - 14051 BUBBIO - AT

6. PES ALESSANDRO Nato a TORINO (TO) il 12/12/1996

MP METAL PROCESSING SRL SEDE TIROCINIO: Viale Italia, 204 - 14053 CANELLI - AT

7. RESSIA FEDERICO Nato a NIZZA MONFERRATO (AT) il 27/03/1995

AROL S.p.A. SEDE TIROCINIO: Viale Italia,193 - 14053 CANELLI - AT

8.

SECRIERIU ANDREI CONSTANTIN Nato a ROMAN (ROMANIA) il 09/10/1995

GRASSOF di Grasso Fabrizio SEDE TIROCINIO: Regione San Vito, 102/A - 14042 CALAMANDRANA - AT

9. SERRAJ EL MEHDI Nato a TEMARA (MAROCCO) il 04/09/1995

MARMOINOX S.R.L. SEDE TIROCINIO: Via Rita Albina Dellapiana, 21- 14053 CANELLI - AT

10. TURCO RICCARDO Nato a ACQUI TERME (AL) il 22/05/1996

LO-MA Di Lomonte Giovanni & C. s.n.c. SEDE TIROCINIO: Strada Asti-Mare, 20 - 14041 AGLIANO TERME - AT

10. SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME E GRIGLIE DI VALUTAZIONE Simulazioni terza prova d’esame:

Data svolgimento Tipologia 27/03/2015 B 14/04/2015 B + C 27/04/2015 B

Non essendo ancora state effettuate alla data odierna simulazioni di seconda prova non è materialmente possibile allegarne copia.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO

TIPOLOGIA “B” - DATA: 27/03/2015

MATERIE:

� INGLESE

� MATEMATICA

� MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA

� SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

10

sezione Canelli (AT)

SIMULAZIONE TERZA PROVA

ESAMI DI STATO 2014/15 MATERIA: INGLESE

TIPOLOGIA “B”

STUDENTE: _______________________________

DOMANDA N. 1 Write about computer memory.

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DOMANDA N. 2 What are the main applications of industrial robots?

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DOMANDA N. 3 How has design changed in the last decades?

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11

sezione Canelli (AT)

SIMULAZIONE TERZA PROVA

ESAMI DI STATO 2014/15

MATERIA: MATEMATICA

TIPOLOGIA “B”

STUDENTE: _______________________________

DOMANDA N. 1

Definire che cosa significa che una funzione )(xF è una primitiva di una funzione )(xf su un

intervallo I. Data, quindi, la funzione xxf 22e)( = calcolare la primitiva )(xF di )(xf tale che

( ) 20 =F .

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DOMANDA N. 2

Enunciare il Teorema del valore medio per gli integrali. Determinare poi il valor medio della

funzione 3

1)(

xxf = nell’intervallo

1,

2

1.

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DOMANDA N. 3

Rappresentare la parabola di equazione 24 xy −= e calcolare la misura dell’area della regione

finita di piano delimitata dalla parabola e dall’asse x.

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sezione Canelli (AT)

SIMULAZIONE TERZA PROVA

ESAMI DI STATO 2014/15

MATERIA: MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE

TIPOLOGIA “B”

STUDENTE: _______________________________

DOMANDA N. 1

Quale criterio di dimensionamento risulta essere alla base della teoria di Lewis nel

proporzionamento delle ruote cilindriche a denti diritti e quali sono le sue ipotesi semplificative? ………………………………………………………………………………………………………………………………

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DOMANDA N. 2

Elencare e giustificare i vantaggi delle cinghie trapezoidali rispetto alle cinghie piane.

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DOMANDA N. 3

Che cosa cambia nella progettazione di un perno intermedio rispetto alla progettazione di un perno

di estremità? Quali sono le principali problematiche da valutare per avere la certezza di un

funzionamento sicuro e duraturo?

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sezione Canelli (AT)

SIMULAZIONE TERZA PROVA

ESAMI DI STATO 2014/15

MATERIA: SCIENZE MOTORIE

TIPOLOGIA “B”

STUDENTE: _______________________________

DOMANDA N. 1

Il metabolismo anaerobico alattacido, descrivine il funzionamento, la durata ed il meccanismo

energetico di attivazione. ………………………………………………………………………………………………………………………………

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DOMANDA N. 2

Descrivi il concetto di supercompensazione nell’allenamento e come l’organismo attua questo

processo. ………………………………………………………………………………………………………………………………

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DOMANDA N. 3 Progetta brevemente una scheda di allenamento per il controllo del peso motivando le scelte strategiche

(numero di ripetizioni, recuperi, esercizi)

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SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO

TIPOLOGIA “B + C” - DATA: 14/04/2015

MATERIE:

� INGLESE

� MATEMATICA

� STORIA

� TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PRODOTTO

15

sezione Canelli (AT)

SIMULAZIONE TERZA PROVA

ESAME DI STATO 2014/15 MATERIA: INGLESE

TIPOLOGIA “B-C”

STUDENTE: _______________________________

Valutazione

5 punti per domanda a

risposta aperta

1 punto per domanda a

risposta chiusa

DOMANDA N. 1 Write a short paragraph about Dubliners by James Joyce.

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DOMANDA N. 2 In “Evelyne”, what positive and negative elements are connected to Eveline’s home?

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D.3 – WHEN DID NIKOLAUS OTTO BUILD THE FIRST FOUR-STROKE INTERNAL COMBUSTION

ENGINE? A. In 1976

B. In 1850 C. In 1876 D. In 1900

D.4 – WHAT IS AN AIR BAG? A. A device in the form of a cylinder inflated with gas to provide protection in car collisions.

B. A device in the form of a bag automatically inflated with gas to provide protection in car collisions.

C. A device in the form of a bag automatically inflated to provide protection against overheating.

D. A device which receives satellite signals to help navigation on car jouneys.

D.5 – WHAT DOES “CAD” STAND FOR? A. Computer Assisted Demonstration B. Computer Aimed Delivery C. Computer Athlon Direction D. Computer Aided Design. D.6 – GOGGLES ARE: A. Eye protection

B. Hand protection

C. Safety deficiency

D. Safety hazard.

D.7 – A LUBRICATING OIL CONSISTS OF

A. Added fractions of petroleum oil used to seal static engine parts

B. Increased fractions of greases used to polish moving surfaces.

C. Divided fractions of crude petroleum oil used to increase friction between moving surfaces.

D. Selected fractions of refined petroleum oils used to lessen friction between moving surfaces

16

sezione Canelli (AT)

SIMULAZIONE TERZA PROVA

ESAMI DI STATO 2014/15

MATERIA: MATEMATICA

TIPOLOGIA “B-C”

STUDENTE: _______________________________

Valutazione

5 punti per domanda a

risposta aperta

1 punto per domanda a

risposta chiusa

DOMANDA N. 1

Enunciare il teorema che fornisce la caratterizzazione delle primitive di una funzione su un

intervallo. Calcolare poi il seguente integrale ∫+

dxx

x 1. (max. 8 righe)

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DOMANDA N. 2

Dare la definizione di funzione integrale associata ad una funzione f continua su un intervallo

[ ]ba, ed enunciare il secondo teorema fondamentale del calcolo integrale. (max. 8 righe)

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D.3 – La misura del volume del solido generato da una rotazione completa intorno all’asse x del

trapezoide limitato nell’intervallo [ ]ba, dal grafico di una funzione )(xfy = , continua e positiva in

[ ]ba, , è data da:

A.

2

)(

b

adxxfπ

B. [ ]∫b

adxxf

2)(π

C. [ ]∫b

adxxf

2)(π

D. ∫b

adxxf )(2π

17

D.4 – Quale fra le seguenti funzioni è una primitiva di xxxf cos3)( 2 += ?

A. 2sin3)( 3 +−= xxxF

B. xxxF23 sin

2

1)( +=

C. xxxF sin)( 3 +=

D. 1sin)( 3 +−= xxxF

D.5 – Una sfera ha raggio 1cm. Qual è l’area della superficie della sfera?

A. 2cm2π

B. 2cm4π

C. 2cm6π

D. 2cm8π

D.6 – Quale dei seguenti integrali è improprio?

A. ∫ −

3

2 1

1dx

x

B. ∫1

0

1dx

ex

C. ∫ −

2

1 1

1dx

x

D. ( )∫ +1

01ln dxx

D.7 – Data la funzione ∫− +=

xt

dtt

exF

1 4 1)( , quanto vale )0('F ?

A. 0

B. 1−

C. 2

D. 1

18

sezione Canelli (AT)

SIMULAZIONE TERZA PROVA

ESAMI DI STATO 2014/15

MATERIA: STORIA

TIPOLOGIA “B-C”

STUDENTE: _______________________________

Valutazione

5 punti per domanda a

risposta aperta

1 punto per domanda a

risposta chiusa

DOMANDA N. 1 PATTI LATERANENSI:INDICARE PROTAGONISTI,DATA,CONTENUTO

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DOMANDA N. 2

SPIEGARE QUALI NUOVE CARATTERISTICHE PRESENTO’ LA I GUERRA MONDIALE RISPETTO ALLE

GUERRE PRECEDENTI

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D.3 – QUALE FU NEL ’39 LA POSIZIONE DELL’ITALIA RISPETTO ALLA GUERRA A. INTERVENTO A FIANCO DELLA GERMANIA

B. INTERVENTO A FIANCO DELLA FRANCIA

C. NON BELLIGERANZA

D. NEUTRALITA’

D.4 – PER AUTARCHIA SI INTENDE

A. L’ISOLAZIONISMO POLITICO

B. AUTOSUFFICIENZA MILITARE

C. AUTOSUFFICIENZA ECONOMICA

D. UN GOVERNO MILITARE

D.5 – LA NOTTE DEI CRISTALLI AVVENNE NEL

A. NOVEMBRE ‘35

B. NOVEMBRE ‘38

C. FEBBRAIO ‘38

D. DICEMBRE ‘43

D.6 – VICINO A QUALE CITTA’ FRANCESEAVVIENE UNA SANGUINOSA BATTAGLIA DELLA IGM?

A. PARIGI

B. REIMS

C. VARSAVIA

D. VERDUN

D.7 – CON LE “TESI DI APRILE” LENIN ATTRIBUIVA

A IL POTERE AI SOVIET

B IL POTERE ALLO ZAR

C IL POTERE AL POPOLO

D IL POTERE AI CONTADINI

19

sezione Canelli (AT)

SIMULAZIONE TERZA PROVA

ESAMI DI STATO 2014/15

MATERIA: TECNOLOGIA MECCANICA

TIPOLOGIA “B-C”

STUDENTE: _______________________________

Valutazione

5 punti per domanda a

risposta aperta

1 punto per domanda a

risposta chiusa

DOMANDA N. 1

Spiegare cosa si intende per difetto nei prodotti industriali, descrivendo i principali.

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DOMANDA N. 2

Spiegare cosa si intende per resilienza, evidenziando l’influenza che ha la temperatura su di essa.

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D.3 – Il potenziale elettrolitico del Fe è -0,44 mentre quello del Cr è -0,71. Nel contatto tra i due metalli in presenza di

liquido elettrolitico si corrode:

A. il cromo perché è più elettropositivo.

B. il cromo perché è più elettronegativo.

C. il ferro perché ha potenziale maggiore.

D. il ferro perché è più elettronegativo.

D.4 – Il diagramma di Pareto serve a:

A. determinare la priorità di un intervento.

B. verificare i risultati di un’operazione.

C. valutare il comportamento in esercizio di una macchina.

D. suddividere i dati per caratteristiche omogenee.

D.5 – Quanto vale, secondo Wöhler, la tensione limite alternata corrispondente a N=3�105 cicli sapendo la costante

vale 1,58�1026

e l’espondente della curva è 7,5:

A. 280 MPa

B. 380 MPa

C. 480 MPa

D. 580 MPa

D.6 – Una durezza superficiale elevata in un pezzo meccanico sottoposto a fatica : A. è pericolosa per le possibili microrotture che possono verificarsi in superficie.

B. è favorevole per la durata perchè la rottura che avviene nel cuore del pezzo non si propaga alla superficie.

C. è favorevole perché la superficie ad alta resistenza si oppone all’instaurarsi e propagarsi delle microcricche a

fatica.

D. è pericolosa a causa della fragilità superficiale del materiale.

D.7 – Il numero di giri di una tornitura su φ100, velocità di taglio 50 m/min, è:

A. 295 rpm

B. 235 rpm

C. 195 rpm

D. 159 rpm

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SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO

TIPOLOGIA “B” - DATA: 27/04/2015

MATERIE:

� INGLESE

� MATEMATICA

� SISTEMI E AUTOMAZIONE

� SCIENZE SPORTIVE E MOTORIE

21

LINGUA INGLESE

Cognome

Nome

Classe

READ THE TEXT AND ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS:

Laser equipment and safety

There are two general types of laser hazards – beam -related hazards to eyes and skin and non-beam

hazards, such as electrical and chemical hazards. Improperly used laser devices are potentially

dangerous. Effects can range from mild skin burns to irreversible injury to the skin and eye.

The major danger of laser light derives from beams entering the eyes. Just as a magnifying glass can

be used to focus the sun and burn wood, the lens in the human eye focuses the laser beam into a tiny

spot that can burn the retina.

Lasers can harm the skin through photochemical or thermal burns.

In addition to the risks directly associated with exposure to the beam, hazards may be produced by

compressed gas cylinders and toxic materials, ionizing radiation and electrical shock. To ensure that

laser equipment is correctly operated and that any risks to health are properly addressed, training of

the personnel involved will normally be necessary.

European Union Directives require that workers be trained so that they are capable of carrying out

safely the tasks they have been entrusted with. All training has to be appropriate with regard to the

level of competence and knowledge required, and also to the capabilities and understanding of the

person being trained.

1) What are the main kinds of laser hazards?

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2)Why is the laser light potentially dangerous for the human eye?

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3) What do the EU Directives require as far as laser safety is concerned?

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sezione Canelli (AT)

SIMULAZIONE TERZA PROVA

ESAMI DI STATO 2014/15

MATERIA: MATEMATICA

TIPOLOGIA “B”

STUDENTE: _______________________________

DOMANDA N. 1

Scrivere la formula di integrazione per parti e utilizzarla per il calcolo del seguente integrale

∫ dxxx ln . (max 8 righe)

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DOMANDA N. 2

Enunciare il primo teorema fondamentale del calcolo integrale e successivamente calcolare il

seguente integrale: ( )dxx∫ −2

0

3 8 . (max 8 righe)

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DOMANDA N. 3

Fornire la definizione di integrale improprio sull’intervallo [ )∞+,a di una funzione )(xf continua

su [ )∞+,a . Stabilire poi se il seguente integrale improprio dxx∫

+∞

1 2

1 è convergente oppure

divergente. (max 8 righe) ………………………………………………………………………………………………………………………………

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sezione Canelli (AT)

SIMULAZIONE TERZA PROVA

ESAMI DI STATO 2014/15

MATERIA: SISTEMI E AUTOMAZIONE

TIPOLOGIA “B”

STUDENTE: _______________________________

DOMANDA N. 1

Che cos’è il PLC e quali funzioni svolge? ………………………………………………………………………………………………………………………………

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DOMANDA N. 2

Descrivere il principio di funzionamento dell’encoder evidenziando la differenza fra i tipi

incrementale e assoluto.

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DOMANDA N. 3

A che cosa serve la cella di carico e quali sono le principali parti costituenti?

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sezione Canelli (AT)

SIMULAZIONE TERZA PROVA

ESAMI DI STATO 2014/15

MATERIA: SCIENZE MOTORIE

TIPOLOGIA “B”

STUDENTE: _______________________________

DOMANDA N. 1

Che cosa implica l’assunzione di integratori a base di creatina? ………………………………………………………………………………………………………………………………

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DOMANDA N. 2

Descrivi il concetto di fair-play e fai un esempio di applicazione.

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DOMANDA N. 3

Quali sono i macronutrienti e quali funzioni assolvono nell’organismo?

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GRIGLIA DI CORREZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA “B”

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL PIEMONTE ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE

ALESSANDRO ARTOM 14100 ASTI (AT) VIA G.ROMITA 42

Codice Fiscale: 80005460052 Codice Meccanografico: ATTF01000T SEZ. STACCATA : via Asti 16/18 – 14053 CANELLI – AT

ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDI DI ISTRUZIONE TECNICA

SETTORE TECNOLOGICO

Anno Scolastico 2014 / 2015

Indirizzo: MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA

Articolazione: MECCANICA E MECCATRONICA

SIMULAZIONE TERZA PROVA CLASSE 5^ SEZ. CM

GRIGLIA DI CORREZIONE E VALUTAZIONE TERZA PROVA

Cognome e Nome del Candidato ......................................................................................

DOMANDE TIPOLOGIA B

MECCANICA E

MACCHINE

• Conoscenza degli argomenti proposti Punti 6,0

• Competenze tecnico-linguistiche Punti 5,0

• Capacità di analisi e di sintesi Punti 4,0

Punti

………………

LINGUA E

CIVILTA’

STRANIERA

INGLESE

• Conoscenza contenuti Punti 5,0

• Correttezza grammaticale Punti 5,0

• Competenza lessicale Punti 5,0

Punti

………………

MATEMATICA

• Conoscenza dei contenuti Punti 5,0

• Capacità di applicazione di regole e principi

e utilizzo del linguaggio specifico Punti 5,0

• Capacità di gestione dei procedimenti e dei

calcoli e correttezza nell’esposizione Punti 5,0

Punti

………………

SCIENZE

MOTORIE

• Conoscenza degli argomenti proposti Punti 6,0

• Competenze tecnico-linguistiche Punti 5,0

• Capacità di analisi e di sintesi Punti 4,0

Punti

………………

Totale punteggio terza prova (Tot./60)

………/60,00

Valutazione terza prova (Tot./15)

….…..../15,00

Ogni materia ha a disposizione un punteggio massimo di 15 punti.

La valutazione complessiva scaturirà dalla media aritmetica dei punteggi riportati in ogni materia arrotondata

per eccesso o per difetto al numero intero più vicino.

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GRIGLIA DI CORREZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA “B + C”

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL PIEMONTE ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE

ALESSANDRO ARTOM 14100 ASTI (AT) VIA G.ROMITA 42

Codice Fiscale: 80005460052 Codice Meccanografico: ATTF01000T SEZ. STACCATA : via Asti 16/18 – 14053 CANELLI – AT

ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDI DI ISTRUZIONE TECNICA

SETTORE TECNOLOGICO

Anno Scolastico 2014 / 2015

Indirizzo: MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA

Articolazione: MECCANICA E MECCATRONICA

SIMULAZIONE TERZA PROVA CLASSE 5^ SEZ. CM

GRIGLIA DI CORREZIONE E VALUTAZIONE TERZA PROVA

Cognome e Nome del Candidato ......................................................................................

DOMANDE TIPOLOGIA “B – C”

TECNOLOGIA

MECCANICA

• Conoscenza degli argomenti proposti Punti 4,0

• Competenze tecnico-linguistiche Punti 4,0

• Capacità di analisi e di sintesi Punti 2,0

Punti

………………

Domande a risposta chiusa Punti 1,0/dom Punti

………………

LINGUA E CIVILTA’

STRANIERA

INGLESE

• Conoscenza contenuti Punti 4,0

• Correttezza grammaticale Punti 3,0

• Competenza lessicale Punti 3,0

Punti

………………

Domande a risposta chiusa Punti 1,0/dom Punti

………………

MATEMATICA

• Conoscenza dei contenuti Punti 4,0

• Capacità di applicazione di regole e principi

e utilizzo del linguaggio specifico Punti 3,0

• Capacità di gestione dei procedimenti e dei

calcoli e correttezza nell’esposizione Punti 3,0

Punti

………………

Domande a risposta chiusa Punti 1,0/dom Punti

………………

STORIA

• Conoscenza degli argomenti proposti Punti 5,0

• Correttezza nell’esecuzione ed esposizione Punti 3,0

• Capacità di analisi e di sintesi Punti 2,0

Punti

………………

Domande a risposta chiusa Punti 1,0/dom Punti

………………

Totale punteggio terza prova (Tot./60)

………/60,00

Valutazione terza prova (Tot./15)

….…..../15,00

Ogni materia ha a disposizione un punteggio massimo di 15 punti (10 per la tipologia “B” e 5 per la tipologia “C”)

La valutazione complessiva scaturirà dalla media aritmetica dei punteggi riportati in ogni materia arrotondata per eccesso

o per difetto al numero intero più vicino.

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11. PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI

Materia: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Docente: Prof.ssa Cristina BARISONE Libri di testo adottati: Paolo Di Sacco,” Le basi della Letteratura “ (3a-3b) Breve relazione sullo svolgimento del programma: obiettivi del corso, metodologia di insegnamento, mezzi e strumenti di lavoro, livello di preparazione raggiunto Gli obiettivi del corso di Italiano prevedono la conoscenza dei principali autori e delle linee evolutive della Letteratura italiana dal Naturalismo\Verismo al secondo Novecento. Gli studenti dovrebbero acquisire la capacità di esporre in modo chiaro e corretto, di saper sintetizzare, contestualizzare e commentare autori e testi proposti. Inoltre, saper produrre un testo scritto adeguato e pertinente alla tipologia proposta che sia anche organico e corretto nella forma. La metodologia utilizzata ha previsto lezioni frontali, analisi di testi, discussione guidata, lettura integrale di alcune opere, produzioni scritte delle diverse tipologie d’esame. Come mezzi sono stati utilizzati sia il libro di testo che appunti integrativi e di commento, necessari per una buona assimilazione dei contenuti. Al termine del primo Trimestre gli allievi con debito formativo hanno partecipato a poche ore pomeridiane di Sportello e, anche se permangono difficoltà nella produzione scritta, tutti gli studenti hanno sostanzialmente recuperato. Durante l’anno scolastico le verifiche effettuate sono state numerose e di diverso tipo: prove con domande aperte, verifiche sui romanzi letti integralmente, prove scritte di tipologia A B C D, interrogazioni orali. Il livello di preparazione raggiunto non si può considerare omogeneo. Alcuni studenti si sanno orientare nell’ambito del panorama letterario, conoscono autori e opere, sanno analizzare e commentare in modo accettabile. Un gruppo di studenti conosce la materia in modo sufficiente, anche se lo studio mnemonico non permette loro capacità di analisi\commento. Un terzo gruppo ha lacune e difficoltà sia di esposizione che di rielaborazione dei contenuti PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 27/4/15 IL NATURALISMO FRANCESE IL VERISMO GIOVANNI VERGA: VITA, PENSIERO, OPERE. LETTURA INTEGRALE DE: “I MALAVOGLIA” LETTURA DELLE NOVELLE:

• ROSSO MALPELO • LA ROBA • FANTASTICHERIA • LETTERA PREFAZIONE A “L’AMANTE DI GRAMIGNA”

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L’ETA’ DEL REALISMO GIOSUE’ CARDUCCI: VITA, PENSIERO, OPERE. LETTURA E ANALISI DI:

• PIANTO ANTICO • TRAVERSANDO LA MAREMMA TOSCANA • NEVICATA

LA SCAPIGLIATURA IL DECADENTISMO GABRIELE D’ANNUNZIO:VITA, PENSIERO, OPERE. LETTURA INTEGRALE de “IL PIACERE” ANALISI DI:

• LA SERA FIESOLANA • LA PIOGGIA NEL PINETO • I PASTORI

GIOVANNI PASCOLI: VITA, PENSIERO, OPERE. ANALISI DI:

• NOVEMBRE • X AGOSTO • LAVANDARE • LA MIA SERA • IL GELSOMINO NOTTURNO

IL FUTURISMO I POETI CREPUSCOLARI LE RIVISTE FIORENTINE ITALO SVEVO:VITA, PENSIERO, OPERE DA: ”LA COSCIENZA DI ZENO” LETTURA DE:

• IL FUMO • IL FUNERALE MANCATO • PSICO-ANALISI

LUIGI PIRANDELLO: VITA, PENSIERO, OPERE LETTURA INTEGRALE DE:”IL FU MATTIA PASCAL” LETTURA DELLE NOVELLE:

• IL TRENO HA FISCHIATO • LA TRAGEDIA DI UN PERSONAGGIO • PALLOTTOLINE

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PROGRAMMA CHE SI INTENDE SVOLGERE dal 28/4/15 al termine delle lezioni

Unità didattiche/MODULI progettati LA POESIA TRA LE DUE GUERRE GIUSEPPE UNGARETTI: VITA E POETICA LE RACCOLTE POETICHE ANALISI DI:

• IN MEMORIA • I FIUMI • SAN MARTINO DEL CARSO • VEGLIA • FRATELLI • SONO UNA CREATURA • SOLDATI

UMBERTO SABA: VITA, POETICA IL CANZONIERE ANALISI DI:

• LA CAPRA • A MIA MOGLIE • TRIESTE

RITRATTO DELLA MIA BAMBINA MIO PADRE E’ STATO PER ME L’ASSASSINO L’ERMETISMO SALVATORE QUASIMODO. VITA, OPERE ANALISI DI:

• ALLE FRONDE DEI SALICI • MILANO, AGOSTO’43

EUGENIO MONTALE:VITA,POETICA LE RACCOLTE POETICHE ANALISI DI: NON CHIEDERCI LA PAROLA

• MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO • SPESSO ILO MSLE DI VIVERE… • NON RECIDERE FORBICE QUEL VOLTO • HO SCESO DANDOTI IL BRACCIO…

IL ROMANZO NEOREALISTA CESARE PAVESE: LA LUNA E I FALO’ BEPPE FENOGLIO: LA MALORA , UNA QUESTIONE PRIVATA VASCO PRATOLINI: METELLO Canelli, 27\04\15 Firma del docente Cristina Barisone

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Materia: STORIA Docente: Prof.ssa Cristina BARISONE Libri di testo adottati: FELTRI BERTAZZONI NERI LA TORRE E IL PEDONE ED.SEI Breve relazione sullo svolgimento del programma: obiettivi del corso, metodologia di insegnamento, mezzi e strumenti di lavoro, livello di preparazione raggiunto Gli obiettivi del corso di Storia prevedono la conoscenza dei principali avvenimenti e delle linee di sviluppo dall’età giolittiana ai giorni nostri. Saper collocare gli eventi nello spazio e nel tempo, saper sintetizzare ed esporre i contenuti con chiarezza e con linguaggio appropriato, saper collegare le conoscenze acquisite in modo trasversale con le altre discipline sono le competenze che gli studenti dovrebbero raggiungere in modo almeno sufficiente. Le lezioni sono state svolte in modo frontale attraverso l’uso del libro di testo, di appunti di approfondimento, di documenti o letture, della visione di film, di discussioni guidate. Alla fine del Primo Trimestre gli allievi con debito formativo hanno compensato le lacune per mezzo dello studio individuale mirato ad argomenti concordati con l’insegnante. Le prove sono state sia orali che scritte, di tipologia B e C. La preparazione raggiunta non è omogenea:

• alcuni allievi si sanno ben orientare nel panorama storico del ‘900,sanno fare gli opportuni collegamenti,rilevano cause e conseguenze dei fatti storici, usano il linguaggio specifico ed espongono con chiarezza;

• altri studenti conoscono in modo accettabile fatti e personaggi, si orientano sufficientemente nella storia del ‘900, si esprimono in modo piuttosto chiaro;

• qualche studente appare confuso e soltanto se guidato riesce ad orientarsi nel panorama storico esponendo i contenuti in modo non sempre chiaro e adeguato.

PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 27/4/15

L’ETA’ GIOLITTIANA LA PRIMA GUERRA MONDIALE LA RIVOLUZIONE RUSSA STALIN AL POTERE IL FASCISMO GERMANIA E USA TRA LE DUE GUERRE LA SECONDA GUERRA MONDIALE

PROGRAMMA CHE SI INTENDE SVOLGERE dal 28/4/15 al termine delle lezioni

LA RESISTENZA LO STERMINIO DEGLI EBREI LA GUERRA FREDDA L’ITALIA REPUBBLICANA, GLI ANNI DI PIOMBO Canelli, 27\04\15 Firma del docente Cristina Barisone

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Materia: LINGUA INGLESE Docente: Prof.ssa Giovannone Enrica Libri di testo adottati: TAKE THE WHEEL AGAIN English for Mechanical Technology - ED. San Marco. VIEWPOINTS ED. Black Cat NEW INSIDE GRAMMAR ED. Macmillan Breve relazione sullo svolgimento del programma: obiettivi del corso, metodologia di insegnamento, mezzi e strumenti di lavoro, livello di preparazione raggiunto.

Obiettivi del corso

Obiettivi generali:

1) Favorire la formazione umana e culturale degli studenti attraverso una forma di educazione interculturale.

2) Favorire lo sviluppo delle modalità generali del pensiero attraverso la riflessione sul linguaggio

3) Mettere l’allievo nelle migliori condizioni per acquisire una competenza comunicativa adeguata ai diversi contesti.

4) Favorire la riflessione sulla propria lingua e sulla propria cultura attraverso l’analisi di altre lingue e culture.

Obiettivi specifici:

1) Acquisizione di una competenza comunicativa tale da mettere lo studente in grado di esprimersi in modo autonomo e stabilire rapporti interpersonali efficaci, sostenendo una conversazione adeguata al contesto ed alla situazione anche su argomenti relativi al settore meccanico.

2) Comprensione di messaggi orali di carattere specifico o generali

3) Comprensione di testi scritti di interesse generale e specifici del settore meccanico.

4) Produzione in lingua straniera di messaggi (orali e scritti) su argomenti generali e specifici, adeguati al contesto ed alla situazione di comunicazione.

5) Uso, il più possibile pertinente, dei linguaggi settoriali.

6) Conoscenza di argomenti di civiltà legati ai paesi in cui si parla la lingua straniera studiata.

Obiettivi effettivamente raggiunti:

Gli alunni della classe VCM, disciplinati e corretti in classe, non sempre hanno dimostrato di impegnarsi come avrebbero potuto nello studio della disciplina. Soltanto 3 alunni hanno lavorato sempre seriamente nel corso dei 5 anni conseguendo risultati più che buoni ed una competenza comunicativa adeguata; la maggior parte degli alunni ha, invece, lavorato in modo discontinuo sia in classe che a casa e, pertanto, ha ancora difficoltà a parlare e a scrivere in modo corretto, pur riuscendo a comprendere sufficientemente messaggi scritti ed orali. Quattro alunni presentano difficoltà espressive e gravi lacune di base soprattutto a causa di un impegno molto scarso nello studio.

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Metodologia di insegnamento:

L’approccio alla lingua straniera, con lezioni frontali ed esercizi a coppie, è stato soprattutto di tipo comunicativo, privilegiando le attività di comprensione orale e scritta e di produzione orale. Ho dato ampio spazio all’esercizio di lettura, scegliendo alcuni argomenti di attualità ma, soprattutto, argomenti specifici di carattere scientifico e tecnologico per poterli collegare con quelli trattati nelle materie tecniche e professionali. Tutti i testi di carattere tecnologico sono stati tradotti in lingua italiana, prestando attenzione alla precisazione terminologica.

Lo studio della grammatica è stato piuttosto marginale in quest'ultimo anno e si è limitato al ripasso di tutti i tempi verbali, dei verbi modali, della forma passiva e delle preposizioni di tempo e di luogo.

La produzione scritta ha riguardato testi specifici attraverso esercizi di completamento, traduzione, descrizione, risposte a domande con tipologie B e C. Talvolta, anche il riassunto ha assunto particolare importanza sia come rielaborazione del testo di origine con parole diverse, sia come trasposizione sintetica di testi letti o ascoltati.

Mezzi e strumenti di lavoro Libri di testo Materiale multimediale Fotocopie, giornali, canzoni e films in lingua originale.

PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 27/4/15 Il programma di lingua inglese, interamente svolto secondo quanto programmato all'inizio dell'anno, è suddiviso in brani tecnici (specifici della specializzazione meccanica) ed argomenti di civiltà inglese o americana. Dal testo: Take the Wheel again. MODULE 5: MOTOR VEHICLES 1. Who invented the automobile? 2. Fuel engine 3. Car components 4. Car types 5. Motorcycling MODULE 6: INFORMATION TECHNOLOGY 1. What is a computer? 2. A brief history of the Computer 3. Computer types 4. The main components of a computer 5. Input and output devices 6. The Internet revolution (Electronic mail. Social networking pp.188/189) MODULE 7: AUTOMATION AND ROBOTICS 1. What is robotics? 2. CNC p.202. Industrial robots. Robots’ kinematics. 3. Robot applications p.213. 4. Artificial intelligence p.217. Clever machines pp.218/219.

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MODULE 8: ENGINEERING DRAWING 1. What is engineering drawing? Pp.228/229 2. Technical drawing pp.230/231 3. CAD pp.238/239 4. CAM p.243 5. CIM p.245 MODULE10: WORK AND SAFETY 1. What is workplace safety? 2. Workshop safety pp.274/275/276 Dal testo di civiltà: Viewpoints Black Cat Ed. EDUCATION: Module 2 pp.20/21 Module 5 pp.62/62 Module 9 pp.110/111 Module 10 pp.118/119 ENVIRONMENT: Module 2 pp.22/23 Module 6 pp.68/69 THE AMERICAN CAR INDUSTRY: Module 9 pp.108/109 COMMUNICATION TECHNOLOGIES: Module 2 pp.26/27 MEDIA AND SOCIETY: Module 3 pp.38/39 e fotocopia: Mass media FACT FILES: THE UK pp.128/129; The British Political system pp.130/131; History of England pp.132/133. THE USA pp.134/135; The US political System pp.136/137; History of the USA pp.138/139 IRELAND pp.140/141; Module 4: pp.44/45; pp.46/47; 48/49; 50/52/53. Literature: Module 9: The Great Gatsby: visione del film e breve riassunto del libro. F. Scott Fitzgerald: his life and novels. Module 4: Eveline (from Dubliners) p. 42. Fotocopia: James Joyce: his life and works. Dubliners (breve riassunto ed analisi).

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PROGRAMMA CHE SI INTENDE SVOLGERE dal 28/4/2015 al termine delle lezioni

Unità didattiche/MODULI progettati.

Tecnico: Module 10: WORK AND SAFETY: Unit 2 pp.277/278; pp.281/283/284 Civiltà: Fact Files: THE WIDER WORLD: Canada (country, history, people) pp.142/143 Australia (country, history, people) pp.144/145 New Zealand ( country, history, people) pp.146/147 South Africa ( country, history, people) pp.148/149

Canelli, 27 aprile 2015 Firma del docente

Enrica Giovannone

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Materia: MATEMATICA Docente: Prof.ssa SECCO Silvia Libri di testo adottati L. Sasso, “Nuova Matematica a colori”, Edizione Verde, vol. 4, Petrini L. Sasso, “Nuova Matematica a colori”, Edizione verde, vol. 5, Petrini. Breve relazione sullo svolgimento del programma: obiettivi del corso, metodologia di insegnamento, mezzi e strumenti di lavoro, livello di preparazione raggiunto. Dopo una breve fase iniziale di ripasso di alcuni argomenti svolti nell’anno scolastico precedente (relativi essenzialmente allo studio di funzioni algebriche razionali intere e fratte) e finalizzata in particolare alla conoscenza della classe, essendo stata insegnante di questa classe solo nell’anno scolastico in corso, si è proceduto con lo svolgimento del programma del quinto anno articolato nelle seguenti tematiche: l’integrale indefinito e definito, misure di superfici e volumi, il calcolo della probabilità, così come delineato in sede di programmazione dipartimentale di materia di inizio anno. Per facilitare l’apprendimento, gli argomenti trattati sono stati inizialmente introdotti in modo intuitivo e discorsivo, facendo riferimento, ove possibile, ad applicazioni nell’ambito della realtà quotidiana, in modo da suscitare negli alunni interesse allo studio. Successivamente, i vari concetti presentati sono stati definiti in modo rigoroso, descrivendo le principali proprietà degli oggetti matematici introdotti e le metodologie di calcolo connesse. I testi in adozione sono stati gli strumenti fondamentali, sia nella fase di presentazione degli argomenti che nelle indicazioni di studio. Si è fatto uso anche di strumenti informatici (presentazioni ppt, software GeoGebra) per stimolare l’interesse, per chiarimenti, per sintesi e per ripasso. Per ogni argomento si è cercato di porre molta cura nella presentazione di esempi. In alcuni casi essi hanno costituito parte integrante dell’avanzamento nella teoria, nel senso che sono serviti ad innescare una problematica che è stata sviluppata nel seguito. In altri casi ancora essi hanno costituito veri e propri modelli di esercizi e sono serviti a creare il necessario contatto tra l’aspetto teorico e quello pratico. Le tematiche affrontate sono state sviluppate cercando di rispettare i ritmi di apprendimento e le concrete capacità della classe. Per quanto riguarda il calcolo integrale indefinito e definito e il calcolo della probabilità, l’attenzione è stata focalizzata soprattutto sull’aspetto pratico dell’applicazione e dell’esercitazione. Lacune nella preparazione evidenziate da alcuni studenti e una risposta alle sollecitazioni dell’insegnante non sempre organica e costante hanno costretto a limitare il grado di difficoltà degli esercizi proposti. Il tema delle misure di superfici e di volumi nello spazio è invece stato trattato da un punto di vista essenzialmente teorico, limitandosi a fornire i concetti e le formule essenziali e presentando due sole dimostrazioni esemplari. Il livello di preparazione è stato raggiunto in modo diversificato dai singoli studenti. Alcuni alunni si sono distinti per l’impegno che, unitamente ad uno studio individuale costante, ha permesso loro di acquisire i contenuti proposti positivamente, ciascuno secondo il proprio grado di profitto. Per altri allievi, invece, l’impegno nello studio è stato meno continuativo e più superficiale, portando, di conseguenza, ad una preparazione caratterizzata da qualche lacuna settoriale e da difficoltà sia nell’applicazione pratica sia nella formalizzazione di alcuni argomenti trattati, e determinando un profitto alterno ma mediamente nell’ambito della sufficienza.

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Obiettivi del corso Gli obiettivi del corso sono in linea con gli obiettivi previsti dall’insegnamento della Matematica al termine del percorso quinquennale: l’insegnamento della “Matematica” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica; possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate; collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche. In particolare, si è cercato di fornire gli strumenti di base per operare nelle discipline tecniche. Metodologia di insegnamento Lezioni frontali e partecipate Lezioni con l’utilizzo di strumenti informatici Discussione guidata in aula Esercitazioni individuali o a piccoli gruppi Mezzi e strumenti di lavoro Libri di testo Lavagna Computer e videoproiettore Fotocopie Calcolatrice scientifica non programmabile

PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 27/4/15

1. Integrale indefinito. Il concetto di primitiva di una funzione, il teorema di caratterizzazione delle primitive su un intervallo (con dimostrazione), l’integrale indefinito e le proprietà di linearità dell’integrale indefinito (senza dimostrazione); integrali immediati e integrazione per scomposizione; integrazione di funzioni composte; integrazione per sostituzione e integrazione per parti (applicazioni di tali tecniche al calcolo di semplici integrali); integrazione di funzioni razionali frazionarie (limitatamente ai casi del denominatore di primo grado e del denominatore di secondo grado).

2. Integrale definito. Introduzione intuitiva al concetto di integrale definito (area come limite di una somma), la definizione di integrale definito di una funzione continua su un intervallo [a,b] come limite di una somma di Riemann; le proprietà dell’integrale definito: linearità dell’integrale definito, additività rispetto all’intervallo d’integrazione, monotonia rispetto alla funzione integranda (tutte senza dimostrazione); il calcolo dell’integrale definito: primo teorema fondamentale (o formula fondamentale) del calcolo integrale (con dimostrazione); applicazioni geometriche degli integrali definiti: il calcolo delle aree (area della regione di piano limitata dal grafico di una funzione e dall’asse x, area della regione di piano limitata dal grafico di due funzioni), il calcolo del volume di un solido generato dalla rotazione intorno all’asse x del trapezoide limitato nell’intervallo [a,b] dal grafico di una funzione y=f(x) continua e non negativa in [a,b]; definizione di valore medio di una funzione e teorema del valore medio per gli integrali (con dimostrazione); definizione di integrali impropri di funzioni illimitate e di integrali impropri su intervalli illimitati (studio del comportamento di tali integrali solo in base alla definizione e non attraverso

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i criteri di integrabilità); definizione di funzione integrale e secondo teorema fondamentale del calcolo integrale (senza dimostrazione).

3. Misure di superfici e di volumi. Introduzione alla misura di superfici e di volumi nello spazio: l’equivalenza tra solidi e il principio di Cavalieri assunto come assioma; un’applicazione del principio di Cavalieri: l’equivalenza tra due prismi (con dimostrazione); il concetto di volume di un solido e la sua misura: formule per la misura dell’area della superficie e del volume di un prisma retto, di un parallelepipedo rettangolo, di una piramide retta, di un cilindro e di un cono (tutte senza dimostrazioni e ricavate, quando possibile, sulla base di un approccio intuitivo); formula per la misura della superficie di una sfera (senza dimostrazione), equivalenza tra sfera e anticlessidra (con dimostrazione) e misura del volume della sfera.

4. Calcolo della probabilità. Richiami di calcolo delle probabilità: calcolo di una probabilità secondo la definizione classica; teoremi per il calcolo della probabilità dell’evento contrario e dell’evento unione (senza dimostrazione); introduzione intuitiva al concetto di probabilità condizionata e definizione di probabilità condizionata; formula delle probabilità composte e sua applicazione a semplici problemi; eventi indipendenti.

PROGRAMMA CHE SI INTENDE SVOLGERE dal 28/4/2015 al termine delle lezioni

Unità didattiche/MODULI progettati.

4. Calcolo della probabilità. Il teorema della probabilità totale e il teorema di

Bayes (senza dimostrazioni ma con applicazioni); alcuni cenni su: variabili aleatorie e distribuzioni continue di probabilità, distribuzioni uniforme, esponenziale e normale.

Canelli, 27 aprile 2015 Firma del Docente Silvia Secco

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Materia: MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA Docente: prof. Alessandro Pistone Libri di testo adottati: - GIUSEPPE ANZALONE, PAOLO BASSIGNANA, GIUSEPPE BRAFA MUSICORO.

Meccanica, macchine ed energia. Edizione blu. Articolazione Meccanica e meccatronica. Volume 3 – HOEPLI

- GIUSEPPE ANZALONE, PAOLO BASSIGNANA, GIUSEPPE BRAFA MUSICORO. Meccanica, macchine ed energia. Edizione blu. Articolazione Meccanica e meccatronica. Volume 2 – HOEPLI

Breve relazione sullo svolgimento del programma: obiettivi del corso, metodologia di insegnamento, mezzi e strumenti di lavoro, livello di preparazione raggiunto. Occorre in prima battuta evidenziare come l’estensione del programma triennale di Meccanica e Macchine a fluido non sia più compatibile con la ristrettezza dei tempi concessi. La consolidata abitudine di rimandare lo studio delle trasmissioni con ruote dentate, programmato al quarto anno, è stata confermata eseguendo tali argomenti all’inizio dell’anno sottraendo così tempo allo studio delle Macchine a Fluido e agli approfondimenti necessari sui restanti argomenti trattati. La programmazione fatta all’inizio dell’anno scolastico non è stata sviluppata con il grado di approfondimento voluto a causa delle lacune pregresse evidenziate da un significativo numero di studenti e da un impegno extra curricolare particolarmente limitato. Proprio questa limitata applicazione, nello studio e svolgimento degli esercizi assegnati, ha richiesto un maggiore lavoro in classe di applicazione dei concetti esposti, calcolo e ripetizione di argomenti già svolti anche nel terzo e quarto anno. L’esigenza di portare a termine comunque le parti più significative del programma per lo svolgimento della seconda prova d’esame e una presa di coscienza da parte della maggior parte degli studenti portava, nel secondo pentamestre, ad accelerare nello svolgimento degli argomenti anche se, come si ripete, con un grado di approfondimento non sempre come desiderato all’inizio dell’anno. Obiettivi del corso L’insegnamento della Meccanica applicata deve promuovere negli allievi: � la formazione di una consistente base tecnico – scientifica; � l’acquisizione critica dei principi e dei concetti fondamentali costituenti il supporto

scientifico della disciplina; � le conoscenze indispensabili per poter affrontare, con la necessaria razionalità, lo

studio delle materie tecnico professionali specifiche dell’indirizzo meccanico; � l’acquisizione di capacità progettuali di organi di macchine e di semplici

meccanismi. L’insegnamento delle Macchine a fluido deve promuovere negli allievi: � la formazione di una solida base imperniata soprattutto sugli argomenti di

carattere propedeutico quali i problemi dell’energia, i combustibili e la combustione, la termodinamica applicata, gli elementi di fluidodinamica e di trasmissione di calore;

� la conoscenza critica dei principi e degli aspetti applicativi essenziali della disciplina Al termine del corso l’allievo dovrebbe dimostrare di; � possedere una buona conoscenza delle problematiche inerenti all’equilibrio dei

corpi liberi e vincolati, alle leggi del moto, alla dinamica dei corpi, alle resistenze

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passive, alla resistenza dei materiali, ai meccanismi per la trasmissione del moto, alla regolazione delle macchine;

� possedere buone capacità di schematizzazione dei problemi e di impostazione dei calcoli di dimensionamento e di verifica di semplici strutture, di organi di macchine e di meccanismi;

� essere in grado di adoperare i manuali tecnici e saper interpretare la documentazione tecnica del settore;

� possedere una buona conoscenza delle principali caratteristiche dei vari tipi di impianti motori e di macchine a fluido, con particolare riguardo alle applicazioni industriali, ai criteri di scelta, ai problemi di installazione e di funzionamento;

� possedere sufficienti capacità operative di calcolo su potenze, rendimenti, bilanci energetici, consumi, ecc..

Metodologia di insegnamento: Lezioni frontali e dialogate Mezzi e strumenti di lavoro: Libro di testo Manuale di meccanica Proiettore multimediale Riflessioni e approfondimenti di gruppo Livello di preparazione raggiunto La classe ha mostrato durante tutto l’arco dell’anno una rilevante difficoltà nel predisporsi ad uno studio critico della disciplina che non si limitasse ad una semplice esposizione mnemonica dei contenuti, ma ad una loro effettiva comprensione e riesposizione con un linguaggio scientifico appropriato; anche da un punto di vista applicativo gli studenti hanno evidenziato difficoltà nell’utilizzo delle conoscenze maturate e nella loro rielaborazione per la risoluzione dei problemi a loro proposti. Chiaramente questo ha comportato un risultato appena sufficiente per la maggior parte dei discenti con le dovute eccezioni di un gruppo che ha unito allo studio interesse, curiosità e impegno ottenendo risultati soddisfacenti e in alcuni casi eccellenti. Con un altro gruppo, che ha mostrato uno scarso impegno sia nello studio a casa che nella partecipazione in classe, si è cercato di promuovere un coinvolgimento diretto nelle ore curricolari con l’intento di colmare le rilevanti lacune pregresse o maturate durante l’anno in corso; questo intervento, favorito dalla caparbietà del gruppo più diligente nel portare avanti il proprio impegno, ha favorito un recupero autonomo che alcuni hanno saputo tradurre in risultati positivi, altri con esiti non ancora sufficienti.

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PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 27/04/2015

N° ordine

BLOCCHI TEMATICI

CONTENUTI Rif. Libro di testo

1 RESISTENZA DEI MATERIALI

RIPASSO GENERALE SULLE SOLLECITAZIONI E DEFORMAZIONI DEI CORPI ELASTICI, CRITERI DI RESISTENZA . DETERMINAZIONE DEI DIAGRAMMI DI SFORZO NORMALE, TAGLIO E MOMENTO FLETTENTE NELLE TRAVI INFLESSE

Volume 2

2 TRASMISSIONI DI POTENZA

• RUOTE DENTATE CILINDRICHE A DENTI DIRITTI: - Trasmissione del moto mediante le ruote

dentate - Proporzionamento delle ruote dentate

cilindriche a denti diritti - Cinematica dell’ingranamento - Ingranamento corretto

• RUOTE DENTATE CILINDRICHE A DENTI ELICOIDALI: - Proporzionamento delle ruote dentate

cilindriche a denti elicoidali • POTENZE E FORZE SCAMBIATE FRA I DENTI IN PRESA • CALCOLO STRUTTURALE DELLA DENTATURA • RUOTE DENTATE CONICHE • INGRANAGGIO A VITE • TRENI DI INGRANAGGI: I rotismi, ordinari,

ordinario con albero intermedio, con alberi di ingresso e di uscita coassiali

• ROTISMI EPICICLOIDALI: Principi di funzionamento, formula di Willis

Volume 2 Da pag. 206 a 211 Da pag. 211 a 214 Da pag. 214 a 220 pag. 221 Da pag. 225 a 232 Da pag. 233 a 239 Da pag. 240 a 253 Da pag. 255 a 259 Da pag. 260 a 261 Da pag. 270 a 275 Appunti e risorse in rete del libro di testo

3 TRASMISSIONI FLESSIBILI

• CINGHIE, FUNI E CATENE: - Generalità sulle trasmissioni - Trasmissioni con cinghie e pulegge - Trasmissioni con cinghie piatte - Trasmissioni con cinghie trapezoidali

Volume 2 Pag. 295 Da pag. 295 a 309 Da pag. 309 a 315 Da pag. 316 a 330

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DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DEGLI ORGANI DI MACCHINE

• ALBERI E PERNI: - Generalità sugli alberi e sugli assi - Dimensionamento degli alberi e degli assi - Perni portanti e di spinta

• SUPPORTI E CUSCINETTI • TIPI DI COLLEGAMENTO:

- Collegamenti fissi: saldature, chiodature, aggraffature

- Collegamenti mediante saldatura - Calcolo dei giunti saldati - Collegamenti chiodati: generalità, criteri di

proporzionamento, calcolo dei giunti - Organi di collegamento filettati

• MOLLE: - Generalità - Molle di flessione: molle a lamina unica,

molle a balestra - Molle di torsione: barra di torsione, molle

a elica, molle in serie e in parallelo

Volume 3 Da pag. 5 a 7 Da pag. 7 a 14 Da pag. 16 a 18 Da pag. 19 a 26 Da pag. 44 a 48 Da pag. 49 a 54 Appunti e risorse in rete del libro di testo Da pag. 54 a 63 Da pag. 64 a 80 Da pag. 97 a 104 Da pag. 104 a 111 Da pag. 112 a 120 Da pag. 122 a 124

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PROGRAMMA DA SVOLGERE DAL 28/04/2015 AL TERMINE DELLE LEZIONI

5 GIUNTI INNESTI E FRENI

• GIUNTI: - Generalità sui giunti, giunti rigidi, giunti

elastici, giunti mobili e articolati • INNESTI:

- Innesti a collegamento positivo, innesti a frizione

• FRENI: - Generalità sulla frenatura dei corpi,

impianti idraulici e pneumatici di frenatura dei veicoli, equilibrio dinamico nella frenatura dei corpi in movimento

Volume 3 Da pag. 253 a 270 Da pag. 271 a 273 Da pag. 279 a 283

6 MECCANISMO BIELLA-MANOVELLA

• VELOCITA’ E ACCELERAZIONE DEL PIEDE DI BIELLA - Il sistema biella-manovella - Cinematica del sistema biella-manovella - Trasformazione della pressione agente sullo stantuffo in momento motore e viceversa

- Velocità e accelerazione del piede di biella • FORZE ALTERNE D’INERZIA DEL PRIMO E DEL

SECONDO ORDINE • EQUILIBRATURA DEL SISTEMA BIELLA MANOVELLA:

- Equilibratura dei carichi centrifughi degli alberi a gomito per macchine monocilindriche e pluricilindriche

- Equilibratura delle forze alterne d’inerzia negli alberi a gomito, equilibratura delle forze alterne d’inerzia del primo ordine e del secondo ordine

• DIMENSIONAMENTO DEL MANOVELLISMO: - Geometria e costruzione delle bielle - Massa alterna e massa rotante - CALCOLO STRUTTURALE DELLA BIELLA LENTA - CALCOLO STRUTTURALE DELLA BIELLA VELOCE

pag. 139 Da pag. 139 a 140 Da pag. 140 a 142 Da pag. 143 a 148 pag. 148 Da pag. 157 a 160 Da pag. 161 a 164 Da pag. 175 a 178 Da pag. 179 a 181 Da pag. 183 a 185 Da pag. 189 a 192

7 MECCANISMO BIELLA-MANOVELLA

• DIMENSIONAMENTO DEL MANOVELLISMO: - CALCOLO STRUTTURALE DELLA MANOVELLA E DEI

SUOI PERNI

Da pag. 202 a 208

8 CINEMATICA DELLE CAMME

• CAMME ED ECCENTRICI: - CAMME A DISCO - CAMME A TAMBURO E FRONTALI - ECCENTRICI

Da pag. 210 a 212 pag. 214 pag. 215

9 REGOLATORI E VOLANI

• REGOLATORI: - REGOLAZIONE DELLA VELOCITÀ ANGOLARE DELLE

MACCHINE MOTRICI • IL VOLANO

Da pag. 230 a 233 Da pag. 234 a 243

Canelli, 27 aprile 2015

Firma del Docente Alessandro Pistone

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Materia: DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE Docente:Prof. PANTANO Francesco / Prof. LOCHIATTO Giuseppe Libri di testo adottati

• “Il Nuovo Dal progetto al prodotto” – volume 3 - Paravia. Altre fonti

• Manuale di Meccanica – Hoepli; • Appunti del docente tratti da altri testi scolastici ad integrazione ed

approfondimento. Breve relazione sullo svolgimento del programma: obiettivi del corso, metodologia di insegnamento, mezzi e strumenti di lavoro, livello di preparazione raggiunto.

Obiettivi del corso La disciplina si pone all’ultimo anno del triennio di indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia. L’insegnamento della disciplina si prefigge di:

1. consolidare le capacità di interpretare, rappresentare e quindi esprimersi attraverso il linguaggio grafico, servendosi delle norme tecniche;

2. consolidare le conoscenze ed abilità nell’ambito del disegno assistito dal calcolatore;

3. consultazione ed utilizzo di specifiche norme di settore e particolari meccanici unificati;

4. acquisire conoscenze e capacità progettuali nell’ambito della meccanica tenendo conto dei condizionamenti tecnico-economici;

5. far acquisire conoscenze, capacità progettuali e di analisi critica dei processi di fabbricazione e loro programmazione.

Al termine del corso l’allievo: • avrà acquisito mentalità progettuale eseguendo il proporzionamento di

complessivi, il disegno esecutivo dei particolari nel rispetto della normativa e con uso di manuali tecnici;

• avrà conoscenze specifiche dei sistemi per il disegno assistito dal computer (CAD) ed eseguire disegni alla stazione grafica computerizzata;

• saprà sviluppare cicli di lavorazione e/o montaggio eseguendo scelte di convenienza economica nell’uso delle attrezzature, delle macchine e degli impianti.

Metodologia di insegnamento

• Lezione frontale, • Lavori di gruppo, • Esercitazioni grafiche con l’ausilio di software CAD 3D.

Mezzi e strumenti di lavoro È stata utilizzata l’aula di disegno del triennio per l’elaborazione di progetti individuali. Il laboratorio è stato usato per almeno 1 ora settimanale.

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Breve relazione sullo svolgimento del programma Gli argomenti trattati sono stati presentati facendo continuo riferimento alla realtà quotidiana, in modo di suscitare negli alunni interesse allo studio. Il programma svolto è stato diviso in moduli didattici scanditi da esercitazioni scritte. La verifica formativa è stata effettuata con continuità durante l’anno. Essa tendeva a verificare che l’insegnamento man mano svolto sia stato correttamente appreso dagli alunni. Tali verifiche sono state effettuate mediante delle domande flash, brevi test, ed esercitazioni fatte alla classe sia dopo lo svolgimento di ogni lezione con lo scopo di verificarne la comprensione, che prima dell’inizio di ogni unità didattica allo scopo di verificarne i necessari prerequisiti. Le valutazioni sommative sono state svolte per i due periodi e sono scaturite dalle osservazioni fatte durante il periodo di svolgimento del lavoro. Tali valutazioni, che sono state comunicate e motivate sia agli allievi che alle famiglie durante gli incontri scuola-famiglia, e con la distribuzione dei pagellini, hanno avuto lo scopo di misurare il grado di raggiungimento dei vari obiettivi programmati. A disposizione della commissione sono depositati in segreteria esempi delle prove e delle verifiche effettuate.

PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 27/4/2015 Modulo 1: Tecnologie applicate alla produzione Tempi e metodi nelle lavorazioni. Calcolo dei tempi attivi e passivi per le tecniche di lavorazione per asportazione di truciolo: tornitura, fresatura, foratura, rettifica. Scelta dei parametri operativi e calcolo della forza e potenza di taglio. Cicli e cartellini di fabbricazione. Esecitazioni individuali per la realizzazione di cartellini di fabbricazione. Modulo 2: Organizzazione aziendale Classificazione giuridica: ditte individuali, società di persone (s.n.c), società di capitali (s.r.l. – s.p.a.) e società miste (s.a.s.). Funzioni aziendali: settori amministrativo, commerciale e tecnico. Modulo 3: Costi di fabbricazione Calcolo del costo totale unitario di produzione. Costo della manodopera. Costo della materia prima. Registro di magazzino della materia prima e tecniche per la stima del costo unitario: media ponderale, metodo FIFO e metodo LIFO. Costo delle attrezzature, spese generali. Tecniche di calcolo per l’ammortamento delle macchine e ripartizione in rate. Analisi dei costi di produzione. Costi fissi e costi variabili. Calcolo del BEP. Esercitazioni scritte. Modulo 4: Tipi di produzione Classificazione dei sistemi produttivi. Produzione in serie. Produzione a lotti. Produzione su commessa. La gestione della produzione. Layout di impianto per prodotto (o in linea), layout per processo. Produzione per reparti e in linea. Programmazione avanzamento e controllo (diagramma di Gantt). Saturazione delle macchine nella produzione in linea e cadenza di produzione. Calcolo del tempo di lavoro straordinario. Differenze tra produzione per magazzino e produzione su commessa. Make or Buy. Lotto economico di produzione per prodotto singolo. Andamento delle scorte. Just in Time.

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Lean production: dal metodo Toyota al metodo WCM. Esercitazioni e relazioni scritte. Modulo 5: Qualità, Controlli e Collaudi La qualità aziendale. Storia, termini e norme di riferimento della qualità. Il sistema qualità secondo UNI EN ISO 9000 e sue parti. Qualità totale. Raccolta dati e loro rappresentazione ed interpretazione. Istogrammi. Diagrammi di Pareto. Carte di controllo X-R; X-S. Carte di controllo p-n.

PROGRAMMA CHE SI INTENDE SVOLGERE dal 28/4/2015 al termine delle lezioni

(Completa modulo 5) Controlli e collaudi: piano di campionamento. Concetto di affidabilità. Modulo 6: Lavorazione delle lamiere Piegatura, imbutitura, tranciatura. Svolgimento e discussione in aula di temi d’esame proposti negli anni passati. Esercitazioni pratiche.

• Progetto di attrezzatura. • Uso della stampante 3D per la prototipazione rapida. • Analisi e sviluppo di innovazione di prodotto applicata su caso reale scelto dagli

studenti. Canelli, 27 aprile 2015 Firma del docente

Francesco Pantano

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Materia: SISTEMI E AUTOMAZIONE Docente: Prof. Alessandro Pistone / Prof. RAVA Franco Libri di testo adottati: - SISTEMI E AUTOMAZIONE Per l’indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia degli

Istituti Tecnici settore Tecnologico. Volume 3. GUIDO BERGAMINI. Edizioni HOEPLI - SISTEMI E AUTOMAZIONE Per l’indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia degli

Istituti Tecnici settore Tecnologico. Volume 2. GUIDO BERGAMINI. Edizioni HOEPLI Breve relazione sullo svolgimento del programma: obiettivi del corso, metodologia di insegnamento, mezzi e strumenti di lavoro, livello di preparazione raggiunto. La classe, come già evidenziato nella programmazione disciplinare di inizio anno, dopo un inizio poco motivato e superficiale evidenziava un graduale, anche se lento, miglioramento nelle attività curricolari e nel lavoro domestico. Il programma, non completamente realizzato secondo le linee programmatiche di inizio anno, è stato ritardato dalla necessità di affrontare argomenti già trattati nei precedenti anni scolastici e propedeutici per la comprensione dei nuovi moduli; questo ha imposto l’adozione di metodologie didattiche con un modesto grado di concettualizzazione, riducendo la materia ai suoi aspetti più pratici ed essenziali dando precedenza e risalto agli argomenti più applicativi e indispensabili per il contesto lavorativo con cui gli studenti dovranno in futuro confrontarsi. Dopo un iniziale lavoro di ripasso dei sistemi pneumatici, si è passati alla risoluzione degli stessi con automazione a logica cablata e con PLC, sia dal punto di vista di progettazione sia, ove possibile e compatibilmente con le ristrette tempistiche, con la realizzazione degli stessi ai banchi prova. La parte dedicata ai trasduttori a agli azionamenti è stata sviluppata essenzialmente da un punto di vista descrittivo cercando sempre di fornire le indicazioni necessarie per l’utilizzo e la scelta degli stessi in un contesto lavorativo. Dal punto di vista dell’impegno occorre evidenziare come solo una parte degli studenti ha partecipato in modo propositivo all’attività didattica, mostrando interesse e rendendosi parte attiva nel processo di apprendimento soprattutto nelle attività di laboratorio, la restante parte del gruppo classe, numericamente più limitata, anche se risultava più superficiale e scarsamente motivata ha goduto dell’effetto trascinante del gruppo più diligente riuscendo nel corso dell’anno a maturare una migliorata curiosità e intelligenza critica. I rapporti tra docente e studenti sono stati corretti con un buon dialogo e reciproco rispetto. Obiettivi del corso

1. Acquisire la capacità di colloquiare con specialisti di altri settori 2. Saper utilizzare consapevolmente metodi di calcolo e strumenti informatici 3. Acquisire solide conoscenze di base nei campi della pneumatica e

dell’oleodinamica, soprattutto in relazione al loro impiego negli automatismi e nei servomeccanismi, nei sistemi di controllo programmabili e nei sistemi misti.

4. Saper interpretare e risolvere semplici problemi di automazione. Costruzione circuiti elettro–pneumatici comandati da PLC

5. Acquisire conoscenze sui principi fisici di funzionamento e campi di impiego dei diversi tipi di trasduttori

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Metodologia di insegnamento Lezione frontale e dialogate Attività di laboratorio Mezzi e strumenti di lavoro Libri di testo Manuale di meccanica Proiettore multimediale Dispense e riviste Livello di preparazione raggiunto Relativamente al profitto, un gruppo si è particolarmente distinto per impegno e partecipazione costante, per autonomia di studio e di giudizio critico ottenendo risultati buoni e ottimi; un altro gruppo dotato di discrete capacità ma non costante nello studio e nell’attenzione in classe ha raggiunto risultati pienamente sufficienti anche se in alcuni casi il risultato è stato ottenuto con uno studio prevalentemente mnemonico dei contenuti e da un più rilevante impegno nelle attività di laboratorio. Per alcuni, infine, le rilevanti lacune pregresse e il limitato impegno anche nelle attività di laboratorio non hanno ancora permesso il raggiungimento della piena sufficienza anche se le insistenti sollecitazioni, da parte dei docenti, alla sempre più imminente data dell’esame finale sta portando al raggiungimento di tutti gli obiettivi minimi.

PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 27/04/2015

N° ordine

BLOCCHI TEMATICI

CONTENUTI Rif. Libro di testo

1 ELETTROPNEUMATICA

• GENERALITA’ • ELETTROVALVOLE • FINECORSA ELETTRICI • CIRCUITI ELETTROPNEUMATICI • COMANDO DI PIU’ CILINDRI

Volume 2 Pag. 72 Da pag. 72 a 74 Da pag. 74 a 76 Da pag. 76 a 82 Da pag. 86 a 111

2

ARCHITETTURA E FUNZIONAMENTO DEL PLC

• LOGICA CABLATA E LOGICA PROGRAMMATA • STRUTTURA E FUNZIONAMENTO DEL PLC • UNITÀ CENTRALE DEL PLC • MODULO DI INPUT, MODULO DI OUTPUT E

PERIFERICHE • PROGRAMMAZIONE DEL PLC

Appunti, dispense e risorse in rete

3 SENSORI E LORO APPLICAZIONI

• DEFINIZIONE DI SENSORE • SENSORI DI PROSSIMITA’ • SENSORI MAGNETICI

- Sensori magnetici a effetto Hall - Sensori magnetici a contatti reed

• SENSORI A INDUZIONE • SENSORI CAPACITIVI • SENSORI FOTOELETTRICI

- Fotocellule a sbarramento - Sensori a riflessione

Volume 3 Da pag. 4 a 5 Da pag. 5 a 8 Da pag. 8 a 9 Da pag. 9 a 10 Da pag. 13 a 16 Da pag. 18 a 19 Da pag. 20 a 21 pag. 22 Da pag. 23 a 24

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- Sensori a tasteggio - Sensori a raggio laser - Sensori a fibre ottiche - Sensori a ultrasuoni

pag. 24 Da pag. 24 a 25 Da pag. 26 a 27

4 TRASDUTTORI E LORO APPLICAZIONI

• DEFINIZIONE DI TRASDUTTORE • I PARAMETRI PRINCIPALI DEI TRASDUTTORI:

- Range (Campo). Funzione di trasferimento. Tempo di risposta. Sensibilità. Linearità. Precisione. Ripetitività. Isteresi. Risoluzione Offset di uscita

• TIPI DI TRASDUTTORI: - Analogici e digitali, attivi e passivi

• ENCODER: - Generalità - Encoder incrementale - Encoder assoluto

• POTENZIOMETRO • ESTENSIMETRO, influenza della temperatura e

cella di carico • TRASFORMATORE DIFFERENZIALE – LVDT • RESOLVER • TRASDUTTORI DI TEMPERATURA:

- Termocoppia - Termoresistenza - Termistore

• TRASDUTTORI DI VELOCITA’: - Dinamo tachimetrica

Volume 3 pag. 36 Da pag. 36 a 44 pag. 45 pag. 45 Da pag. 45 a 50 Da pag. 50 a 52 Da pag. 53 a 56 Da pag. 56 a 61 Da pag. 61 a 64 Da pag. 64 a 65 Da pag. 65 a 67 Da pag. 67 a 68 Da pag. 68 a 69 Da pag. 69 a 71

PROGRAMMA DA SVOLGERE

dal 28/04/2015 al termine delle lezioni

5 TRASDUTTORI E LORO APPLICAZIONI

• TRASDUTTORI DI VELOCITA’: - Ruota dentata con sensore di prossimità

• TRASDUTTORI DI PRESSIONE ESTENSIMETRICI, CAPACITIVI, INDUTTIVI, POTENZIOMETRICI, PIEZOELETTRICI: cenni

• TRASDUTTORI DI PORTATA A TURBINA, ELETTROMAGNETICI, VORTEX E STROZZAMENTI: cenni

Volume 3 Da pag. 71 a 72 Da pag. 72 a 73 Da pag. 73 a 74

6 MACCHINE ELETTRICHE

• MACCHINE ELETTRICHE: - Generalità

• IL TRASFORMATORE MONOFASE: - Principio di funzionamento

• MACCHINE ELETTRICHE ROTANTI - Dinamo - Alternatore - Il motore passo passo: classificazioni,

motore a magnete permanente, motore a riluttanza variabile, motore ibrido, motori bipolari e unipolari, parametri caratteristici del motore passo-passo,

Volume 3 Da pag. 84 a 85 Da pag. 87 a 89 Da pag. 93 a 94 Da pag. 95 a 97 Da pag. 97 a 108

48

pregi e difetti del motore passo-passo

7 MACCHINE ELETTRICHE

• MACCHINE ELETTRICHE ROTANTI - Motori a corrente continua: motore a

magneti permanenti, struttura, inversione di marcia, caratteristica meccanica, la regolazione, pregi e difetti

- Motori elettrici asincroni trifase, principio di funzionamento, caratteristiche costruttive, scorrimento, regolazione della velocità, caratteristica meccanica

- Motore brushless, principio di funzionamento, motore brushless BLDC (generalità), motore brushless PMAC (generalità), caratteristica meccanica, vantaggi e svantaggi del motore brushless

- Motori lineari, passo-passo, asincrono e sincrono

Volume 3 Da pag. 110 a 114 Da pag. 115 a 118 Da pag. 121 a 131 Da pag. 137 a 138 Da pag. 146 a 153 Da pag. 154 a 157

8 SISTEMI DI REGOLAZIONE E CONTROLLO

• GENERALITA’ • IL CONTROLLO, CONTROLLO DEL PROCESSO:

- Controllo ad anello aperto - Controllo ad anello chiuso - Algebra dei sistemi retroazionati - Regolatori e controllori - Variazione delle caratteristiche di

riferimento - Precisione, regolazione integrativa,

regolazione derivativa, regolazione PID

Volume 3 Da pag. 188 a 191 Da pag. 192 a 193 Da pag. 194 a 195 Da pag. 195 a 197 Da pag. 197 a 198 Da pag. 198 a 205 Da pag. 205 a 208 Da pag. 208 a 213

9 ROBOT INDUSTRIALI

• STRUTTURA MECCANICA • GRADI DI LIBERTA’ • TIPOLOGIE DI ROBOT: CARTESIANO, CILINDRICO,

SCARA, ARTICOLATO, A CINEMATICA PARALLELA • I COMPITI DEL ROBOT, ESTREMITA’ DI UN ROBOT,

AZIONAMENTI, SENSORI E TRASDUTTORI, PARAMETRI CARATTERISTICI DEL ROBOT, PERCHE’ USARE UN ROBOT

pag. 219 Da pag. 220 a 221 Da pag. 221 a 224 Da pag. 224 a 231

Canelli, 27 aprile 2015 Firma del docente

Alessandro Pistone

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Materia: TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DI PRODOTTO Docente: Prof. PANTANO Francesco / Prof. LOCHIATTO Giuseppe Libri di testo adottati: “Tecnologie meccaniche di processo e di prodotto” volume 3. Editore CALDERINI Breve relazione sullo svolgimento del programma: obiettivi del corso, metodologia di insegnamento, mezzi e strumenti di lavoro, livello di preparazione raggiunto. Obiettivi del corso Ottenere una chiara conoscenza e preparazione delle caratteristiche dei materiali, dei metodi di controllo non distruttivi, sulla durata a fatica dei materiali da costruzione e sulle problematiche legate alla corrosione e all’usura dei particolari meccanici. Conoscere il modello organizzativo di un’azienda, saper identificare le procedure per il controllo qualità. Saper scrivere e leggere programmi a CN in linguaggio ISO. Metodologia di insegnamento due terzi delle ore totali di lezione sono state affrontate mediante lezioni frontali ed un terzo utilizzate per il laboratorio Tecnologico e Macchine utensili Mezzi e strumenti di lavoro È stata utilizzata l’aula di disegno del triennio per l’elaborazione con il simulatore FANUC di programmi a controllo numerico. È stata utilizzato il laboratorio di tecnologia per misure e controlli sulle lavorazioni, e per l’uso del magnetoscopio.

PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 27/4/2015

MODULI UNITA’ DIDATTICHE 1. Organizzazione di

un’impresa • Modello organizzativo • La produzione • La qualità e la certificazione secondo norme ISO

9000 2. Proprietà meccaniche

Resistenza a fatica • Prova di trazione • Resilienza ed influenza della temperatura di

esercizio • Prova di fatica (teorica) • Diagramma di Wolher • Applicazioni pratiche

3. Controllo numerico • Linguaggio ISO • Programmi a CN per tornitura e fresatura • Uso del simulatore CN FANUC GUIDE

4. Difetti e Corrosione • Cause dei difetti e diagnosi relativa • Tipi di corrosione • Fattori che influenzano la corrosione • Prevenzione e tecniche di protezione dalla

corresione 5. Controlli non distruttivi – • Esame visivo

• Ultrasuoni • Liquidi penetranti

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• Magnetoscopia • Radiologia: raggi X e γ • Metodo delle correnti indotte

6. Qualità e controllo statistico • Norme ISO 9000 • Qualità totale • Controllo statistico, raggruppamento dati in

tabella. Frequenza, Media, Moda e Mediana. • Carte di controllo ed istogrammi.

PROGRAMMA CHE SI INTENDE SVOLGERE

dal 28/4/2015 al termine delle lezioni 7. Prototipazione rapida • Applicazione del CAD-CAM

• Tecniche di prototipazione rapida Svolgimento di programmi a CN mediante simulatore FANUC GIUDE.

Canelli, 27 aprile 2015 Firma del docente Francesco Pantano

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Materia: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Docente: Prof. Maxmilian MARIN Libro di testo adottato: Titolo “Per stare bene seconda edizione di manuale di educazione fisica”. Autori Andolfi Mario Giovannini, Francesca Laterza Espedito. Editore Zanichelli. Breve relazione sullo svolgimento del programma: obiettivi del corso, metodologia di insegnamento, mezzi e strumenti di lavoro, livello di preparazione raggiunto. La classe dimostra un livello medio-alto di partecipazione alla pratica sportiva e alla trattazione degli argomenti teorici. Si è potuto sviluppare tutto il programma soffermandosi maggiormente sugli aspetti di maggiore interesse. Gli obiettivi sono stati tutti raggiunti, la metodologia di insegnamento ha puntato sul raggiungimento di competenze fruibili quotidianamente. Ampio spazio si è dedicato al lavoro di ricerca e sviluppo degli argomenti lavorando a piccoli gruppi. Il libro di testo ha svolto un ruolo di guida più che di approfondimento, la trattazione degli argomenti è avvenuta utilizzando materiale fornito dall’insegnante, dettatura di appunti e supporto multimediale. Il livello raggiunto ad oggi è globalmente tra il discreto ed il molto buono. Obiettivi del corso: La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive. Lo studente sarà in grado di sviluppare un’attività motoria complessa, adeguata ad una completa maturazione personale. Avrà piena conoscenza e consapevolezza degli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica specifici. Saprà osservare e interpretare i fenomeni connessi al mondo dell’attività motoria e sportiva proposta nell’attuale contesto socioculturale, in una prospettiva di durata lungo tutto l’arco della vita. Lo sport, le regole e il fair play Lo studente conoscerà e applicherà le strategie tecnico-tattiche dei giochi sportivi; saprà affrontare il confronto agonistico con un’etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair play. Saprà svolgere ruoli di direzione dell’attività sportiva, nonchè organizzare e gestire eventi sportivi nel tempo scuola ed extra-scuola. Salute, benessere, sicurezza e prevenzione Lo studente assumerà stili di vita e comportamenti attivi nei confronti della propria salute intesa come fattore dinamico, conferendo il giusto valore all’attività fisica e sportiva, anche attraverso la conoscenza dei principi generali di una corretta alimentazione e di come essa e utilizzata nell’ambito dell’attività fisica e nei vari sport. Metodologia di insegnamento

• Lezione frontale • Esercitazioni individuali • Testi guida • Compito di apprendimento

Mezzi e strumenti di lavoro

• Libri di testo

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• Materiale multimediale • Ricerche • Fotocopie • Lavoro di ricerca

PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 27/4/2015

Unità didattiche

• L’allenamento sportivo Il carico allenante Il recupero e la supercompensazione L’allenamento della forza, della resistenza, velocità Cenni di periodizzazione dell’allenamento Eserciziologia Progettazione dell’allenamento

• Il riscaldamento Tipologia di riscaldamento Gli obbiettivi del riscaldamento La durata del riscaldamento

• Le capacità condizionali Lo sviluppo delle capacità condizionali

• Le capacità coordinative Lo sviluppo delle capacità coordinative

• Il sistema scheletrico

Le funzioni dell’apparato scheletrico

• Il sistema muscolare Le funzioni del sistema muscolari Cenni di miologia e artrologia Le proprietà del muscolo

• Il meccanismo della produzione di energia Sistema aerobico Sistema anaerobico alattacido Sistema anaerobico lattacido

• Valutazione della massa corporea Bioimpedenziometria Plicometria

• Gli integratori alimentari La funzione degli integratori alimentari La somministrazione

• L’alimentazione I principi alimentari La corretta alimentazione L’alimentazione dello sportivo L’alimentazione pre e postgara

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• Il doping

Il concetto di doping Le sostanze dopanti per lo sport Gli effetti del doping

• Il fair play Significato di fair play Applicazione e rispetto del vero fair play

• Gli sport di squadra • Calcio a 5

Regolamento del calcio a 5 Fondamentali individuali Fondamentali di squadra Arbitraggio

• Pallavolo Regolamento della pallavolo Fondamentali individuali Fondamentali di squadra Arbitraggio

• Basket Regolamento del basket Fondamentali individuali Fondamentali di squadra Arbitraggio

PROGRAMMA CHE SI INTENDE SVOLGERE dal 28/4/2015 al termine delle lezioni

Unità didattiche

• L’apparato circolatorio La funzione dell’apparato circolatorio in sintesi Il muscolo cardiaco Il sangue Il cuore e l’esercizio fisico

• L’apparato respiratorio La funzione dell’apparato respiratorio in sintesi Le vie aeree e i polmoni La ventilazione durante l’esercizio

Canelli, 27 aprile 2015 Firma del Docente

Maxmilian MARIN

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Materia: RELIGIONE Docente: Prof.ssa GIUSO Ornella Libro di testo adottato: S.Bocchini 105 Schede tematiche per l’insegnamento della Religione nella Scuola Superiore – triennio. Edizioni Dehoniane Bologna Breve relazione sullo svolgimento del programma: obiettivi del corso, metodologia di insegnamento, mezzi e strumenti di lavoro, livello di preparazione raggiunto. La classe, formata da diciotto alunni di cui quattro non avvalentesi dell’insegnamento della Religione Cattolica, ha dimostrato una buona disponibilità ad impegnarsi nelle attività didattiche proposte. I rapporti sono stati corretti con un buon dialogo tra docente e studenti; parimenti la buona capacità alla discussione collettiva, talvolta vivace nel confronto sui temi affrontati, soprattutto attorno questioni sociali e culturali attuali. Quasi tutti, pur con un grado di coinvolgimento differenziato, hanno portato un proprio contributo al lavoro svolto. Qualcuno accanto ad un discreto interesse culturale ha mostrato una buona capacità critica nell’elaborazione di un pensiero personale. Gli esiti formativi appaiono soddisfacenti, i risultati raggiunti sono legati anche alle positive attitudini di buona parte degli studenti. Grazie alla partecipazione della classe il programma è stato svolto nella sua totalità. Obiettivi del corso

• sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;

• cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura umanistica, scientifica e tecnologica;

• utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto ai contributi della cultura scientifico-tecnologica.

• Scoprire l’importanza dell’etica nella formazione e nella crescita di un individuo responsabile verso se stesso, gli altri, l’ambiente:

• Orientarsi tra le varie scelte etiche. • Individuare la specificità dell’etica religiosa rispetto a quella laica.

Metodologia di insegnamento Lezioni frontali e dialogate Riflessioni e approfondimenti di gruppo Videoproiezioni Mezzi e strumenti di lavoro Libri di testo Materiale multimediale Dispense e riviste

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PROGRAMMA SVOLTO FINO AL 27/4/2015 ELENCO DEI MODULI MODULO UNO: LA BIBBIA: Dio si rivela all’uomo usando parole umane MODULO DUE: IL RAPPORTO TRA SCIENZA E FEDE: la crisi modernista MODULO TRE: GLI EBREI: cultura e tradizioni ebraiche. L’antisemitismo e la Shoah. MODULO 1 TEMPI: 11 ore

CONTENUTI

La Bibbia: Dio si rivela usando le parole degli uomini: 1. l’Antico Testamento: il Pentateuco, i libri storici, i libri

sapienziali e poetici, i libri storici 2. il Nuovo Testamento: i Vangeli, gli Atti degli Apostoli, le

Lettere di san Paolo, la Lettera agli Ebri, le Lettere Cattoliche, l’Apocalisse

Libri ispirati e libri apocrifi: 1. il concetto di ispirazione nella Bibbia:

gli agiografi: autentici autori dei libri sacri lo Spirito Santo: autore dei libri sacri

2. i vangeli apocrifi e l’eresia gnostica

OBIETTIVI

Conoscere nelle sue linee generali il libro fondamentale della cristianità, grande codice della cultura occidentale.

STRATEGIE OPERATIVE

metodi Lezioni frontali e dialogate

strumenti-strutture

verifiche Orali e scritte

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MODULO 2 TEMPI: 9 ore

CONTENUTI

Il rapporto tra scienza e fede: la crisi modernista: l’enciclica Pascendi Dominici gregi di Pio X il giuramento anti-modernista il Concilio Vaticano II e la revoca del giuramento

L’interpretazione della Bibbia: il ritorno alle Sources Chrétiennes di Jean Danielou e Henry de Lubac il linguaggio simbolico della Genesi:

la volta della Cappella Sistina: i racconti della creazione in Michelangelo

OBIETTIVI

Porre nei giusti termini il confronto tra fede e ragione

STRATEGIE OPERATIVE

metodi Spiegazioni, schematizzazioni e confronto in classe

strumenti-strutture

verifiche Orali e scritte

MODULO 3 TEMPI: 10 ore

CONTENUTI

• Gli Ebrei: cultura e tradizioni religiose. • Il tempio e la sinagoga. • L’antisemitismo in Europa: le pseudo-motivazioni religiose • La shoah • Il Giorno della Memoria: il ricordo della shoah (sterminio del

popolo ebraico), delle leggi razziali, della persecuzione italiana dei cittadini ebrei, degli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché di coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

OBIETTIVI

Conoscere gli elementi essenziali dell’ebraismo. Comprendere che Gesù e i primi cristiani erano ebrei e riconoscere l’importanza della tradizione ebraica nella storia del cristianesimo e della società occidentale. Riconoscere l’assurdità e la pericolosità degli atteggiamenti antisemiti presenti nella nostra società.

STRATEGIE OPERATIVE

metodi Lezioni dialogate.

strumenti-strutture

verifiche Orali e scritte

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PROGRAMMA CHE SI INTENDE SVOLGERE

dal 28/4/2015 al termine delle lezioni Unità didattiche/MODULI progettati. MODULO 4 TEMPI: 7 ore CONTENUTI

Etica e società: problematiche di ordine sociale e morale.

OBIETTIVI

Individuare il rapporto tra coscienza, verità e libertà nelle scelte morali dei cattolici. Motivare le scelte etiche dei catto-lici nell’ambito dei comportamenti sociali, dei rapporti con l’altro, del-la vita dalla nascita al suo termine.

STRATEGIE OPERATIVE

metodi Lezioni frontali e dialogate

strumenti-strutture

verifiche Orali e scritte

Canelli 27 aprile 2015 Firma del docente Ornella Giuso

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Il presente documento è stato redatto secondo le indicazioni del Consiglio di classe a tal fine convocato. Canelli, 04/05/2015 IL DOCENTE IL DIRIGENTE SCOLASTICO COORDINATORE DI CLASSE PANTANO Francesco FERRERO Patrizia _____________________ ______________________