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Istituto di Istruzione Superiore “GIOVANNI PENNA” Regione Viatosto, 54-14100 ASTI Codice Meccanografico: ATTA00401V Tel.0141 214187 (fax 0141 1410661) e-mail: [email protected] internet: www.istitutopennaasti.it Anno Scolastico 2014/2015 ESAMI DI STATO conclusivi dei corsi di studio di Istruzione Secondaria Superiore Istituto Tecnico Agrario Classe 5A DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

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Istituto di Istruzione Superiore

“GIOVANNI PENNA”

Regione Viatosto, 54-14100 ASTI Codice Meccanografico: ATTA00401V Tel.0141 214187 (fax 0141 1410661) e-mail: [email protected]

internet: www.istitutopennaasti.it

Anno Scolastico 2014/2015

ESAMI DI STATO conclusivi dei corsi di studio di Istruzione Secondaria Superiore

Istituto Tecnico Agrario Classe 5A

DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

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Indice

1. Presentazione dell’Istituto G.Penna pag. 3

2. Prospetto ore settimanali e profilo professionale pag. 4

3. Composizione del Consiglio di classe pag. 6

4. Discipline del corso e libri di testo in adozione pag. 7

5. Criteri di valutazione profitto, condotta e attribuzione dei crediti pag. 8

6. Presentazione della classe pag.10

7. Esperienze didattiche e formative di particolare rilievo pag.11

8. Simulazioni prove d’esame pag. 12

9. Relazioni finali e programmi effettivamente svolti nelle singole discipline:

• 9.1 Italiano pag. 13

• 9.2 Storia pag. 14

• 9.3 Inglese pag. 15

• 9.4 Matematica pag. 16

• 9.5 Economia, estimo, marketing e legislazione pag. 17

• 9.6 Produzioni vegetali pag. 18

• 9.7 Trasformazione dei prodotti pag. 19

• 9.8 Produzioni animali pag. 21

• 9.9 Gestione ambiente e territorio pag. 24

• 9.10 Biotecnologie agrarie pag. 25

• 9.11 Educazione fisica pag. 27

10. Testi delle simulazioni prove di maturità con relative griglie di valutazione:

• Simulazione prima prova (Italiano) del 11/3 pag. 28

• Simulazione seconda prova (Produzioni vegetali) del 14/5 pag. 45

• Simulazione terza prova del 14/4 pag. 36

• Simulazione terza prova del 25/5 pag. 41

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1 - PRESENTAZIONE dell’ISTITUTO

L’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “Giovanni Penna”, nasce come Istituto Professionale nel 1964 e, da allora, diventa un punto di riferimento sul territorio provinciale per la preparazione delle figure professionali da collocare nel settore dell’agroindustria.

Attualmente l'I.I.S.S. “Penna” comprende : • l'indirizzo professionale “SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA”

• l'Indirizzo tecnico “

, nella sede di San Damiano d'Asti (codice B 4);

AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA, articolazione “Produzioni e trasformazioni”

(codice C 8) , nella sede di Asti.

Il corso " Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera" è stato attivato a San Damiano d'Asti a partire dall'anno scolastico 2011/2012, esso ha la durata di 5 anni, al termine dei quali l'allievo consegue il diploma di istruzione professionale che permette l'eventuale inserimento nel mondo lavorativo e/o gli consente l'accesso a tutte le facoltà Universitarie. Il collegamento con il territorio circostante e il forte aumento delle imprese del settore turistico, dai dati della camera di commercio, dovrebbero garantire a conclusione del percorso quinquennale buoni sbocchi professionali.

L'Istituto statale tecnico agrario Giovanni Penna con sede ad Asti, in località Viatosto 54, ha un corso di studi della durata di cinque anni suddiviso in due bienni ed un quinto anno finale e rilascia il Diploma di Perito Agrario.

A partire dall'anno scolastico 2015/16 il percorso quinquennale verrà suddiviso in due articolazioni di studio : Produzione e Trasformazioni ( con approfondimenti sulle tematiche collegate all' organizzazione delle produzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti, all'utilizzazione delle biotecnologie) e Viticultura ed Enologia ( con approfondimenti sulla specifica produzioni vitivinicole, sulle trasformazioni e commercializzazione dei relativi prodotti).

L'Istituto con i propri laboratori (informatica, chimica, microbiologia, enologia) e l'annessa Azienda Agraria - formata da vigneto, frutteto, seminativi, bosco, serre, cantina e laboratorio di trasformazione agro-alimentare - consentono di ottimizzare gli interventi didattici, integrando e completando la formale lezione in aula con adeguate attività laboratoriali.

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2 – Prospetto delle ORE SETTIMANALI e PROFILO PROFESSIONALE del Perito Agrario

QUADRO ORARIO SETTIMANALE «AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA»

ARTICOLAZIONE PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI

ORE SETTIMANALI

DISCIPLINE I anno II anno III anno IV anno V anno ITALIANO 4 4 4 4 4 STORIA 2 2 2 2 2 INGLESE 3 3 3 3 3 GEOGRAFIA 1 DIRITTO ed ECONOMIA 2 2 MATEMATICA 4 4 3 3 3 SCIENZE INTEGRATE 2 2 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 FISICA e LABORATORIO 3 3 CHIMICA E LABORATORIO 3 3 TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

3 3

TECNOLOGIE INFORMATICHE 3 SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 3 COMPLEMENTI DI MATEMATICA 1 1 PRODUZIONI ANIMALI 3 3 2 PRODUZIONI VEGETALI 5 4 4 TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI 2 3 3 ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE

3 2 3

GENIO RURALE 3 2 BIOTECNOLOGIE AGRARIE 2 3 GESTIONE AMBIENTE E TERRITORIO 2 RELIGIONE / ATTIVITA’ ALTERNATIVE 1 1 1 1 1 ORE SETTIMANALI STANDARD 33 32 32 32 32 ORE in COMPRESENZA 8 8 17 17 10

Il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria: - ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente; - interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici. In particolare, è in grado di: - collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali, applicando i risultati delle ricerche più avanzate; - controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico; - individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale; - intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;

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- controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza; - esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi; - effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio; - rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di rischio; - collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti agrari e agroindustriali; - collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e tracciabilità. Al termine del corso il diplomato sarà in grado di occuparsi: 1) della direzione, amministrazione, e gestione di aziende agrarie e zootecniche; 2) di aziende specializzate nella lavorazione e commercializzazione di prodotti agrari e zootecnici; 3) di piccole e medie aziende, nelle quali assolve le funzioni contabili di assistenza e rappresentanza tributaria e quelle relative all’amministrazione del personale dipendente delle stesse; 4) di assistenza tecnica nella stipulazione di contratti agrari e nell’analisi dei costi di produzione; 5) di progettazione, direzione e collaudo di opere di miglioramento fondiario; 6) di trasformazione di prodotti agrari e relative costruzioni; 7) di misura, stima, divisione di fondi rustici; 8) di costruzioni di aziende agrarie e zootecniche (anche ai fini di mutui fondiari); 9) di lavori catastali, topografici, cartografici e di alcuni tipi di frazionamento relativi sia al catasto terreni sia al catasto urbano; 10) di direzione e manutenzione di parchi, sia nella progettazione, direzione e manutenzione di giardini (anche in aree urbane); 11) di stima delle coltivazioni erbacee e arboree; 12) di interventi fitosanitari; 13) di valutazione danni alle colture. Accanto ai tradizionali ambiti professionali nel settore agricolo, il diplomato trova oggi collocazione anche:

• nell’industria agroalimentare e di trasformazione dei prodotti agricoli; • come addetto al controllo della qualità dei prodotti ai diversi livelli nella filiera produttiva; • come tecnico esperto addetto al controllo produttivo e all’assistenza tecnica delle aziende che seguono linee

produttive dell’agricoltura integrata e biologica; • come tecnico addetto alla progettazione, allestimento e manutenzione di spazi verdi pubblici e privati; • come tecnico addetto al settore ambientale nella valutazione di impatto ambientale e di progetti di

mitigazione; • come tecnico ed esperto negli studi di pianificazione urbana e territoriale; • come progettista nelle opere di miglioramento fondiario; • come tecnico progettista di interventi di restauro ambientale e paesaggistico; • come direttore di parchi e di aree protette; • come libero professionista.

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3 - Composizione Consiglio di classe

N° cognome e nome Materia 1 PARISIO RENATO DIRIGENTE SCOLASTICO 2 BIANCHINI ROBERTA MATEMATICA 3 BOSIA BRUNA INGLESE 4 BURDESE MARCO RELIGIONE 5 CONTA LUISELLA PROD. ANIMALE 6 CUSSOTTO RENATA GESTIONE AMBIENTE 7 FRAQUELLI SILVIO EDUCAZIONE FISICA 8 MAZZUCCO MAURIZIA ECONOMIA - ESTIMO 9 MONTICONE VILMA ITALIANO - STORIA

10 MUSICA VALERIO TRASF. PRODOTTI 11 PICCAROLO CRISTINA TRASF. PRODOTTI 12 PIOTTI DANIELE ECONOMIA - ESTIMO 13 SCIARRONE ANTONINA MATERIA ALTERNATIVA 14 TARANTINO MARCO SOSTEGNO 15 VIGNA IRENE BIOTECNOLOGIE AGRARIE 16 BENETTI DANILO componente ALUNNI 17 MARUCCO DEBORA componente ALUNNI 18 CARDELLA EMILIA componente GENITORI 19 MACENATI ANNA componente GENITORI

Le riunioni si sono svolte nel corso dell'anno scolastico con cadenza regolare e secondo le procedure stabilite dalla normativa ministeriale. Il Consiglio ha concordato gli obiettivi educativi e didattici per la valutazione dell'andamento della classe di seguito riportati: obiettivi educativi· CAPACITA’ DI COMUNICARE (capire e farsi capire nel parlato e scritto)

:

· CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI DIRITTI E DOVERI · AUTONOMIA E SENSO CRITICO · SENSO DI RESPONSABILITA’ E COERENZA NELLE SCELTE · CAPACITA’ DI INCIDERE SULLA REALTA’ · FLESSIBILITA’ NEL SOCIALE E NEL MONDO DEL LAVORO obiettivi didattici· LE TECNICHE DI PRODUZIONE VEGETALE

- acquisire capacità e competenze di affrontare e risolvere problemi riguardanti:

· L’ECOLOGIA E LA TUTELA DELL’AMBIENTE · LE TECNICHE DELLE PRODUZIONI ANIMALI · LA SFERA ECONOMICO-ESTIMATIVA · LE INDUSTRIE AGRARIE ED AGROALIMENTARI · LA PROGETTAZIONE NELLA FILIERA AGROALIMENTARE

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4 - Discipline del corso e libri di testo in adozione

Discipline di insegnamento Testi in adozione Italiano Panebianco Gineprini Seminara

Letterautori.edizione verde - vol 3 Zanichelli

Storia De Vecchi Giovannetti storia in corso 3 ed. rossa tecnologici B. Mondadori

Inglese C. Taylor G. Barbieri New Challenges in agriculture Edagricole

Matematica Bergamini Trifone Barozzi Matematica.bianco 5 Zanichelli

Produzioni vegetali Spigarolo Produzioni vegetali / volume C coltivazioni arboree Poseidonia

Produzioni animali Dialma Balasini Zootecnica- Basi tecnico-scientifiche Edagricole

Economia, estimo, marketing e legislazione Battini Economia e contabilità agraria 2 Edagricole

Gestione ambiente e territorio Bocchi Gestione ambiente e territorio – volume unico Poseidonia

Biotecnologie agrarie AA VV Biotecnologie agrarie – edizione mista Edagricole

Industrie agrarie e tecnologie agrarie D’Ancona Industrie agroalimentari 2 – corso di chimica applicata, processi e trasformazioni Reda edizioni

Religione A. Bibiani – M.P. Cocchi Per il mondo che vogliamo - Percorsi per l’IRC SEI

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5 - Criteri di valutazione profitto, condotta e attribuzione dei crediti

I criteri generali per la valutazione sono stati stabiliti dal Consiglio di Classe, approvati dal Collegio dei Docenti e inseriti nel Piano dell'Offerta Formativa per il corrente anno scolastico. Lo schema seguente riassume tali criteri, che devono intendersi validi sia per le prove scritte sia per le prove orali.

Valutazione profitto

VOTO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ 1 Nessuna Nessuna Nessuna 2 Gravemente errate, espressione

sconnessa Non sa cosa fare Non si orienta

3 Conoscenze frammentarie e gravemente lacunose

Applica le conoscenze minime solo se guidato ma con gravi errori

Compie analisi errate, non sintetizza, commette errori

4 Conoscenze carenti, con errori ed espressione impropria

Applica le conoscenze minime solo se guidato

Qualche errore, analisi parziale, sintesi scorrette

5 Conoscenze superficiali, improprietà di linguaggio

Applica autonomamente le minime conoscenze, con qualche errore

Analisi parziali, sintesi imprecise

6 Conoscenze complete ma non approfondite, esposizione semplice, ma corretta

Applica autonomamente e correttamente le conoscenze minime

Coglie il significato, esatta interpretazione di semplici informazioni, analisi corrette, gestione di semplici situazioni nuove

7 Conoscenze complete, se guidato sa approfondire, esposizione corretta con proprietà linguistica

Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con imperfezione

Coglie le implicazioni,compie analisi complete e coerenti

8 Conoscenze complete con qualche approfondimento autonomo, esposizione corretta con proprietà linguistica

Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, in modo corretto

Coglie implicazioni, correlazioni, con imprecisioni, rielaborazione corretta

9 Conoscenze complete, con approfondimento autonomo, esposizione fluida con utilizzo del linguaggio specifico

Applica in modo autonomo e corretto, anche a problemi complessi, le conoscenze, quando guidato trova soluzioni migliori

Coglie implicazioni, compie correlazioni esatte e approfondite, rielaborazione corretta, completa e autonoma

10 Conoscenze complete approfondite e ampliate, esposizione fluida con utilizzo di un lessico ricco e appropriato

Applica in modo autonomo corretto le conoscenze anche a problemi complessi, trova da solo le soluzioni migliori

Sa rielaborare correttamente e approfondire in modo autonomo e critico situazioni complesse

Ulteriori elementi di valutazione sono l'impegno profuso nello studio, l'interesse e la partecipazione alle attività didattiche, i miglioramenti nel processo di apprendimento rispetto ai livelli di partenza, conoscenze personali estranee all'attività scolastica.

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Valutazione condotta

INDICATORI VOTO 6 VOTO 7 VOTO 8 VOTO 9 VOTO 10 1-Rispetto delle persone e dei ruoli

Ripetute mancanze di rispetto alle persone

Sporadica mancanza di rispetto delle persone

Accettabile rispetto delle persone

Soddisfacente rispetto delle persone

Completo e puntuale rispetto delle persone

2-Rispetto dell’ambiente

Ripetute azioni di danneggiamento dei materiali o dei locali

Rare e non gravi azioni di danneggiamento dei materiali o dei locali

Accettabile rispetto dei materiali e dei locali

Adeguato rispetto dell’ambiente

Ineccepibile rispetto dell’ambiente

3-Assenze non imputabili a malattia o a cause di forza maggiore documentate

Frequentissime assenze

Frequenti assenze Rare assenze Rarissime assenze Nessuna assenza

4-Ingressi in ritardo (non autorizzati)

Frequentissimi ingressi in ritardo

Frequenti ingressi in ritardo

Rari ingressi in ritardo

Rarissimi ingressi in ritardo

Nessun ingresso in ritardo

5-Rispetto delle consegne

Frequentissima mancanza di rispetto delle consegne

Frequente mancanza di rispetto delle consegne

Rara mancanza di rispetto delle consegne

Rarissima mancanza di rispetto delle consegne

Nessuna mancanza di rispetto delle consegne

6-Linguaggio (utilizzo di un adeguato registro linguistico)

Frequente utilizzo di un linguaggio gravemente inadeguato

Frequente utilizzo di un linguaggio inadeguato

Raro utilizzo di un linguaggio inadeguato

Rarissimo utilizzo di un linguaggio inadeguato

Utilizzo di linguaggio adeguato

7-partecipazione alle varie attività curricolari

Totale mancanza di partecipazione

Scarsa partecipazione Accettabile partecipazione

Buona partecipazione

Lodevole e trainante partecipazione

La tabella riporta gli indicatori utilizzati dai docenti nel Consiglio di classe. Il D.M. 5 del 16/1/09 art. 4 indica i criteri e le indicazioni per l'attribuzione di una votazione insufficiente. Sulla base della normativa l'insufficienza (voto 5) comporta la non ammissione alla classe successiva e all'esame di Stato. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico I criteri stabiliti dal Consiglio di Classe, validi per l'anno scolastico in corso, si basano sulle seguenti considerazioni:

1. Il credito scolastico, a partire dalla classe terza, è assegnato in sede di scrutinio finale in base alla media dei voti e nel rispetto dei parametri stabiliti dal regolamento ministeriale.

2. Il credito scolastico è attribuito tenendo conto della media finale dei voti e dei seguenti indicatori: ◦ assiduità della frequenza scolastica; ◦ interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo; ◦ partecipazione alle attività complementari e integrative;

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◦ presenza di eventuali crediti formativi. 3. In caso di promozione con debiti formativi, è attribuito il punteggio minimo della banda di oscillazione di

competenza; esso può essere eventualmente integrato, in sede di scrutinio intermedio o finale dell’anno successivo, solo qualora il debito contratto in sede di scrutinio finale precedente fosse uno, e che il suo superamento sia stato accertato alla prima verifica utile.

L'attribuzione dei punteggio così individuato viene stabilito nel rispetto dei criteri fissati dall’O.M. N° 42 del 06/05/2011.

6 - Presentazione della classe La classe è composta da 22 allievi, di cui 6 ragazze, tutti provenienti dalla quarta ad eccezione di due studenti inseritosi dopo la mancata ammissione all’Esame di Stato della sessione 2013/’14. La classe nella sua struttura principale si è formata nel terzo anno come accorpamento di due classi seconde; nel tempo i due gruppi sono rimasti separati anche se sempre più interconnessi. Del gruppo fanno parte due alunni provenienti da altre scuole che non hanno avuto particolari problemi di inserimento. La classe è costituita da alunni che provengono sia da Asti che da paesi limitrofi, alcuni possiedono un’azienda agraria e sono intenzionati a proseguire il lavoro dei genitori; un piccolo gruppo vorrebbe continuare gli studi. Le famiglie hanno in genere dimostrato interesse per l’attività didattica, soprattutto partecipando alle udienze generali; limitatamente ad alcuni casi, sono stati utilizzati contatti telefonici e colloqui diretti con la coordinatrice e con alcuni altri insegnanti. Quest’ultima modalità si è soprattutto verificata nel corso di quest’anno per monitorare l’andamento didattico e il numero di assenze, rimasto sotto al limite di quello consentito.

Fanno parte del gruppo tre allievi che hanno seguito una programmazione semplificata e due allievi con certificazione DSA; questi studenti sosterranno l’Esame di Stato, con modalità e valutazioni conformi a quanto previsto dalla normativa vigente e dalla loro programmazione così come si evince dai rispettivi PDP . La documentazione relativa ai singoli casi potrà essere consultabile esclusivamente dalla Commissione d’Esame.

Per quanto riguarda il corpo docente, nel corso del triennio si sono verificati vari avvicendamenti che hanno influito sulla continuità didattica. Nel quarto anno sono cambiati gli insegnanti di produzioni vegetali, di genio rurale e di sostegno, nel quinto anno sono cambiati gli insegnanti di produzione animali, di biotecnologie e di sostegno. I rapporti tra gli insegnanti e la classe sono sempre stati sereni e improntati al rispetto reciproco.

La frequenza alle lezioni è stata nel complesso regolare tranne qualche studente che ha effettuato molti ritardi ed un numero di giorni di assenza considerevole ma dentro il limite consentito delle 264 ore. Bisogna comunque considerare che molti studenti della classe affrontano quotidianamente un viaggio con vari mezzi pubblici per raggiungere l'istituto con inevitabili e frequenti disagi.

Per quel che concerne gli aspetti didattico-formativi, occorre dividere la classe in sottogruppi in cui sono progressivamente maturati andamenti abbastanza differenti.

Un limitato numero di alunni si è dimostrato nel corso di tutto l'anno scarsamente partecipe al lavoro di classe e si è distinto per una applicazione discontinua finalizzata ai momenti di verifica; la preparazione finale risulta non molto approfondita e mnemonica e il conseguente profitto risulta, anche grazie a numerosi interventi di rinforzo e recupero, globalmente appena sufficiente o, in pochi casi, ancora non del tutto sufficiente. Un numeroso gruppo si è distinto per la positività e la continuità di partecipazione alle lezioni e alle attività proposte nel corso dell’anno, in particolare nel coinvolgimento diretto agli eventi di open school (appuntamenti di dicembre, gennaio e febbraio) e alla partecipazione a progetti presentati in ambito nazionale (concorso Bacco & Minerva). I risultati relativi a questo gruppo di studenti sono buoni o, comunque, adeguati alle rispettive capacità.

Occorre, infine, evidenziare la presenza di pochi studenti che, possedendo ottime capacità teoriche ed applicative, hanno raggiunto un livello di preparazione più che soddisfacente, superiore alla media della classe.

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Nei mesi estivi è stata svolta da molti alunni l'attività volontaria di “stage” presso Aziende agricole, agroindustriali ed Enti; in questo caso si è rilevata una partecipazione complessivamente soddisfacente, in alcuni casi sono emerse soprattutto attitudini per la pratica ed i compiti manuali, in altri discrete capacità organizzative nel lavoro, serietà e determinazione nel raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Di seguito si riportano i giudizi delle diverse materie, ripartiti in tre aree disciplinari: Area linguistico-umanistica e storico-sociale

Simili considerazioni si possono fare per storia.

: gran parte della classe ha raggiunto sufficienti capacità di produrre testi con linguaggio corretto, lessico abbastanza ampio e apporti critici personali. Solo in pochi casi i risultati possono dirsi buoni o ottimi. Per quanto riguarda l’applicazione nello studio, l’attenzione e la partecipazione, solo un piccolo gruppo di allievi si è distinto per costanza e continuità, conseguendo buoni risultati; la parte restante ha riportato con fatica valutazioni sufficienti.

Per quanto riguarda la lingua straniera, un gruppo ha raggiunto discrete capacità di produrre testi con linguaggio corretto e adeguato lessico tecnico, grazie alla buona preparazione di base e all’impegno costante, mentre il resto della classe non è sempre in grado di produrre testi accettabili a causa di carenze nella preparazione di base e di frequenza e impegno limitati e saltuari. Area logico-matematica

: nel corso del quinquennio la classe è riuscita a colmare, nella quasi totalità degli elementi, le iniziali lacune e incertezze. L'impegno è risultato piuttosto discontinuo e superficiale; la classe ha raggiunto una preparazione di tipo applicativo e poco teorico ma comunque sufficientemente adeguata al ciclo di studi. Solo una parte della classe risulta possedere una preparazione abbastanza completa e supportata da una buona autonomia nell’applicazione.

Area tecnico-scientifica

: in questo ambito i risultati della classe sono stati eterogenei. Un gruppo ha evidenziato buone capacità pratico-organizzative, facilità nel cogliere i collegamenti interdisciplinari e una particolare abilità nel trasferire le nozioni teoriche apprese alla pratica operativa; gli altri studenti hanno dimostrato capacità più settoriali, spesso non supportate da un opportuno coinvolgimento critico, per questi ultimi non si riscontrano risultati oltre la sufficienza. Tale situazione è stata aggravata dal mancato utilizzo dei laboratori, chiusi per lavori urgenti di messa in sicurezza fino al mese di marzo.

7 - Esperienze didattiche e formative di particolare rilievo

Durante il precedente anno scolastico e prima dell’inizio di quello corrente tutti gli allievi hanno partecipato alle attività organizzate dall’Istituto nell’ambito del progetto “alternanza scuola–lavoro”. Queste esperienze si sono rivelate importanti per la formazione degli allievi in quanto hanno permesso loro di prendere contatto con la realtà economica locale dal punto di vista dell’esperienza lavorativa e di misurare le proprie capacità ed attitudini in un contesto professionale.

Si segnala inoltre la partecipazione della classe (in alcuni casi limitatamente a singoli allievi, su base volontaria) ai seguenti progetti: • Bacco & Minerva

• Orientamento in uscita: partecipazione convegno ex caserma Asti • BLS

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• Droga • Sportello d’ascolto • Sportello nutrizionale • Orientamento in uscita: Salone dell’Orientamento all’aula Magna dell’Università di Asti

Attività integrative ed extracurriculari Gli allievi hanno inoltre partecipato alle seguenti attività/iniziative: • incontri con esperti (Conferenza A.D.M.O.; conferenza UPA; conferenza sulla Flavescenza dorata, manifestazione

sul tema della solidarietà, organizzata dal comune di Asti, Informagiovani di Asti, Ordine degli Agrotecnici); • uscite didattiche: visite ad una agrilatteria del Pianalto, all' allevamento di bovini da carne Rabino, ad una azienda

biologica e ad un caseificio. • altre attività: cogestione, giornata in campo • 8 - Simulazioni prove d’esame

Il Consiglio di classe riunitosi congiuntamente a quello della classe 5B • volendo simulare almeno una volta tutte le prove d’esame • tenuto conto che la terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno in quanto occorre

accertare la preparazione interdisciplinare e pluridisciplinare • preso atto della normativa in materia di “terze prove” e dei vincoli imposti dal calendario scolastico e

dall'orario curricolare settimanale, ha deliberato e sviluppato la progettazione delle prove interne di verifica, con le seguenti date e modalità:

PROGRAMMAZIONE delle PROVE SIMULATE - Esame di Stato

DATA orario PROVA MATERIE COINVOLTE TIPOLOGIA II PROVA 11/03 Tutta la mattinata I ITALIANO 14/04 due ore

(dalle 10 alle 12) III INGLESE

BIOTECNOL. AGRARIE MATEMATICA

GEST. AMBIENTALE

PER OGNI MATERIA TIPOLOGIA MISTA (B+C):

2 quesiti a risposta singola (max 8 righe) + 4 domande a risposta multipla

14/05 Tutta la mattinata II TECNICHE DI PRODUZIONE VEGETALI

22/05 due ore (dalle 10 alle 12)

III TRASF. PRODOTTI

ECONOMIA-ESTIMO PRODUZ. ANIMALI STORIA

PER OGNI MATERIA TIPOLOGIA MISTA (B + C):

2 quesiti a risposta singola (max 8 righe) + 4 domande a risposta multipla

26/05 pomeriggio (dalle 14 alle 16)

colloquio commissioni miste sezioni A e B

I criteri di valutazione sono stati, di norma, comuni a tutte le discipline e riguardano: • Conoscenza dei contenuti • Capacità di analisi e sintesi • Capacità di rielaborazione • Utilizzo terminologia e simbologia • Analisi e sviluppo del problema Relativamente allo svolgimento del colloquio tutti gli insegnanti della classe ed il docente coordinatore hanno riferito agli studenti tempi, modalità, valutazione . In dettaglio, si è più volte ripetuto che:

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- potrebbe iniziare con un argomento o con la presentazione di ricerche e progetti o di esperienze relative all’ambito professionale, anche in forma multimediale, scelti dal candidato;

- proseguirà su argomenti, proposti dalla Commissione al candidato, attinenti le diverse discipline, aventi interesse pluridisciplinare e riferiti ai programmi ed al lavoro didattico dell’ultimo anno di corso;

- si concluderà con la discussione degli elaborati relativi alle prove scritte; - il tempo complessivo di ciascun colloquio dipenderà dalle fasi suddette, ma potrebbe variare da 45 minuti ad

un'ora; - il colloquio tenderà ad accertare la padronanza della lingua e la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite

collegando le varie argomentazioni, nonché di discutere ed approfondire sotto vari profili i diversi argomenti. Si allegano i testi dei quesiti assegnati per la terza prova e le relative griglie di correzione. 9 - Relazioni finali e programmi effettivamente svolti nelle singole discipline

9.1 ITALIANO

MATERIA: italiano

DOCENTE: Monticone Vilma CLASSE: 5a A TESTO IN ADOZIONE: Panebianco, Gineprini, Seminara – LetterAutori vol. 3 – Zanichelli ORE PREVISTE: 132 ORE SVOLTE FINO fino al 12 maggio :124

PROGRAMMA SVOLTO

La lirica: Il Simbolismo francese La Scapigliatura

La narrativa: Estetismo e Decadentismo G. D’Annunzio e O. Wilde

Lettura da: Il piacere ( L’esteta Andrea Sperelli) Lettura da: Il ritratto di Dorian Gray ( Il ritratto corrotto)

Giovanni Pascoli: vita, opere, poetica Lettura da: Il fanciullino

Lettura integrale di:Lavandare, X agosto, L’assiuolo, Temporale, Lampo, Novembre, La mia sera. L. Pirandello: vita, pensiero, opere

Lettura da : Il fu M. Pascal (La scissione corpo e ombra – Pascal dinanzi alla sua tomba) Lettura da: Uno, nessuno e centomila ( Il naso di Vitangelo Moscarda) Lettura da: Novelle per un anno ( La carriola – Il treno ha fischiato) Lettura da: L'umorismo ( Il sentimento del contrario)

I. Svevo: vita, pensiero, opere Letture da: La coscienza di Zeno (Il dottor S. – Il vizio del fumo – Lo schiaffo del padre)

Esperienze poetiche tra le due guerre: Futurismo – Crepuscolarismo – Ermetismo S. Quasimodo G. Ungaretti: vita, opere, poetica

Lettura integrale di: San Martino del Carso, Mattina, Il porto sepolto, Soldati, Veglia, Fratelli. E. Montale: vita,opere, poetica

Lettura integrale di: Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere, Cigola la carrucola.

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Il Neorealismo in letteratura e nel cinema Un romanzo a scelta tra gli autori del Neorealismo, della Neovanguardia o della Postmodernità

(programma da svolgere dopo il 15 maggio)

CONSIDERAZIONI SULLA CLASSE La classe ha dimostrato quasi sempre una partecipazione attiva per le attività proposte e l’impegno è stato generalmente costante e proficuo. Soltanto un gruppo minoritario ha dimostrato un interesse saltuario e una partecipazione non sempre costante e ha lavorato a casa in modo superficiale, incompleto e saltuario.

Il docente

9.2 STORIA MATERIA: storia DOCENTE: Monticone Vilma CLASSE: 5a A TESTO IN ADOZIONE: De Vecchi, Giovannetti – Storia in corso - vol. 3 - Edizioni scolastiche Bruno Mondadori

ORE PREVISTE: 66 ORE SVOLTE FINO fino al 12 maggio: 42

PROGRAMMA SVOLTO

• L'Europa agli inizi del Novecento • L’Italia giolittiana • La Prima guerra mondiale • Il dopoguerra • La rivoluzione russa e la nascita dell’Unione Sovietica • L’avvento del fascismo • Il regime fascista in Italia • Il nazismo • Lo stalinismo • La Seconda guerra mondiale • La Shoah • La resistenza • La guerra fredda e la ricostruzione • L’Italia dalla ricostruzione al boom economico • Il Sessantotto • Il Femminismo • Terrorismo,anni '70 – '80 (Programma da svolgere dopo il 15 maggio) • Le nuove guerre e il fondamentalismo islamico • Il Medio Oriente, Israeliani e palestinesi

CONSIDERAZIONI SULLA CLASSE Gli obiettivi didattici sono nel complesso raggiunti, con un gradiente determinato dalla specificità di ciascuno: alcuni hanno dimostrato di riuscire a riferire su quanto studiato con precisione e padronanza, rielaborare il materiale letto in classe e gestire in modo corretto, completo e autonomo nuovi contenuti, altri presentano buone potenzialità, ma una scarsa propensione ad utilizzarle.

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9.3 INGLESE

INGLESE

Anno scolastico 2014/2015

Programma svolto

Classe V A Insegnante: Bruna Bosia Testo: C.Taylor, G.Barbieri - New Challenges in Agriculture - Edagricole Lezioni svolte fino al 12/5/2015: ore 82 Lezioni previste all’11/6/2015: ore 14

Manures and fertilizers Chemical synthetic fertilizers

Organic animal manures Compost and green manure

Organic farming What is organic farming? Principles and aims British implementation of EU organic regulation Organic techniques against weeds, pests and diseases in vineyards

The vineyard (fotocopia) The vine plant and its cultivation Site of the vineyard The weather

At the winery Basic steps in white and red wine-making Classic method sparkling wine (fotocopia)

Wine tasting (fotocopie) Translation of wine descriptions in terms of colour, bouquet, taste (solo verifica scritta)

Milk and dairy products Milk composition and products, milk processes Basic steps in cheese-making DOP Piedmontese cheeses (fotocopie – descrizione di due formaggi a scelta)

Asti, 12 maggio 2015 L’insegnante: I rappresentanti di classe:

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9.4 MATEMATICA IISS «G. Penna» - ASTI a.s. 2014/2015 MATEMATICA Insegnante: Roberta Bianchini Classe: 5A Ore di lezione effettuate entro il 12 Maggio: 84 Ore di lezione previste fino al termine: 9 La classe ha affrontato lo studio della materia con una certa difficoltà iniziale che è stata superata con un approccio schematico e grazie ad una applicazione in esercizi semplici ma completi, che ha portato tutta la classe almeno al raggiungimento degli obiettivi minimi. obiettivi: conoscere e usare i concetti base dell' analisi matematica e del calcolo integrale, calcolare aree di figure piane e volumi di solidi, risolvere problemi di geometria solida, calcolare una approssimazione di un'area, applicare i concetti di probabilità per risolvere problemi con eventi semplici e composti, elaborare i concetti con linguaggio scientifico corretto e applicarli con metodo adeguato. obiettivi minimi: conoscere i concetti principali ed applicarli in modo autonomo a semplici esercizi. Metodi e mezzi: libro di testo : Bergamini- Trifone- Barozzi Matematica.bianco zanichelli schematizzazioni, esercizi guidati, collettivi e a gruppi, esercizi di diversa tipologia. interrogazioni alla lavagna per controllare il grado di autonomia, sicurezza e velocità di esecuzione ed uso di linguaggio tecnico. Modalità e strumenti di verifica: verifiche scritte di diversa tipologia per verificare il grado di autonomia e abilità applicativa, interrogazioni alla lavagna per controllare l'esposizione e la conoscenza dei concetti. Programma svolto: STUDIO DI FUNZIONE

Ripasso di analisi matematica, grafico ci una funzione, ripasso calcolo derivate

INTEGRALE INDEFINITO Concetto di primitiva e di integrale indefinito Proprietà integrale indefinito, integrali immediati Metodi di integrazione: per sostituzione e per parti

INTEGRALE DEFINITO Definizione, proprietà, teorema fondamentale del calcolo integrale, calcolo di aree e volumi

INTEGRAZIONE NUMERICA Metodo dei rettangoli, metodo dei trapezi GEOMETRIA SOLIDA Definizioni, rappresentazioni e proprietà delle principali figure solide. Calcolo

di superfici e volumi di solidi semplici e composti STATISTICA definizione di probabiltà, eventi incompatibili e compatibili, indipendenti e

dipendenti, probabilità di somma logica e prodotto logico di eventi, probabilità condizionata, teorema di Bayes. calcolo delle probabilità

Asti, 12 maggio 2015 L’insegnante: I rappresentanti di classe:

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9.5 ECONOMIA, ESTIMO,MARKETING E LEGISLAZIONE

Economia, Estimo, Marketing e Legislazione DOCENTI : MAURIZIA MAZZUCCO

DANIELE PIOTTI TESTO ADOTTATO : F. BATTINI “Estimo e Commercializzazione dei Prodotti AgroAlimentari” Editrice: EDAGRICOLE ORE MASSIME PREVISTE nell’Anno Scolastico 2014/2015: 99 ORE SVOLTE FINO fino al 12 maggio 2015 : 77 • OBIETTIVI DIDATTICI:

◦ CONOSCENZE / CONTENUTI Essere in grado di illustrare procedimenti valutativi di beni, diritti e servizi, acquisendo dati sul mercato ed elaborandoli, oppure ipotizzando dati normali per le previsioni del caso.

◦ CAPACITÀ / COMPETENZE Mantenimento di un corretto linguaggio tecnico e di un sicuro metodo di studio.

• RISULTATI OTTENUTI RISPETTO AGLI OBIETTIVI PERSEGUITI Una parte degli allievi è riuscita ad acquisire discrete e/o buone conoscenze relative agli obiettivi suddetti, mentre un gruppo più numeroso, pur applicandosi, ha conseguito conoscenze e competenze solo sufficienti.

• METODOLOGIA DIDATTICA Lezione frontale collettiva ed esercitazioni in campo.

• STRUMENTI ED AMBITO DI LAVORO Libro di testo.

• VERIFICA E VALUTAZIONE Al minimo tre prove scritte per quadrimestre e due prove orali.

• ARGOMENTI TRATTATI : - la teoria estimativa; - aspetti economici dei beni e loro significato estimativo; - teorie del giudizio di stima; - l’ordinarietà e il profitto normale; - unicità del metodo di stima; - procedimenti analitici e sintetici; - stima dei fondi rustici; - stima in momenti intermedi del ciclo produttivo; - stima delle scorte; - stima dei miglioramenti fondiari; - stima dei fabbricati rurali - stima dei diritti reali (servitù di acquedotto, scarico, passaggio, elettrodotto, usufrutto); - stima dei diritti di espropriazioni (legge fondamentale, legge di Napoli, leggi per la casa,

normativa attuale T.U. DPR 327/2007); - stima delle successioni ereditarie; - le forme di integrazione orizzontale e verticale.

Asti, 12 maggio 2015 Gli insegnanti I rappresentanti degli studenti

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9.6 PRODUZIONE VEGETALE

PRODUZIONE VEGETALE DOCENTI : MAURIZIA MAZZUCCO

DANIELE PIOTTI ORE MASSIME PREVISTE NELL’ANNO: 132 ORE SVOLTE fino al 12 maggio 2015: 93 Testo adottato: “Produzioni Vegetali” Casa editrice: Poseidonia Scuola

Autori: Brocchi S., Spigarolo R:, Ronzoni S., Caligaris F.

1) PROSPETTO SINTETICO DEGLI OBIETTIVI PERSEGUITI

- Interventi colturali ordinari e straordinari;

- Ecosistema ed agricoltura;

- Sistemi colturali.

2) RISULTATI OTTENUTI RISPETTO AGLI OBIETTIVI PERSEGUITI

Una parte degli allievi è riuscita ad acquisire discrete e/o buone conoscenze relative agli obiettivi suddetti, mentre un gruppo più numeroso, pur applicandosi, ha conseguito conoscenze e competenze solo sufficienti.

3) METODOLOGIA DIDATTICA Lezione frontale collettiva ed esercitazioni in campo.

4) STRUMENTI ED AMBITO DI LAVORO Libro di testo.

5) VERIFICA E VALUTAZIONE Al minimo tre prove scritte per quadrimestre e due prove orali.

6) ARGOMENTI SPECIE VEGETALI ARBUSTIVE ED ARBOREE

- Morfologia dall’apparato radicale ed aereo, tipologie e classificazione dei rami, delle gemme, dei fiori e dei frutti;

- Fisiologia: sviluppo radicale e gradiente di vegetazione, dominanza apicale, formazione, differenziazione, dormienza e sviluppo gemmario, fioritura, fecondazione ed allegazione, accrescimento e maturazione dei frutti. I PRINCIPALI ASPETTI DELLA TECNICA COLTURALE

- Propagazione ed impianto delle specie arboree e tecniche di innesto; - Lavorazioni del suolo, irrigazione, fertilizzazione e difesa dalle avversità.

QUALITA’ E CONSERVAZIONE DELLA FRUTTA

- Principali parametri di qualità; - Trattamenti e tecniche di conservazione.

ARBORICOLTURA SPECIALE

- Principali caratteristiche botaniche, esigenze ambientali e tecniche di coltivazione di: VITE, MELO, PESCO. Asti, 12 maggio 2015 Gli insegnanti I rappresentanti degli studenti

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9.7 TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI TRASFORMAZIONE dei PRODOTTI Anno scolastico 2014/15 – Classe 5 A Docenti: Cristina Piccarolo, Valerio Musica 3 ore settimanali, di cui 2 in compresenza Ore svolte fino al 12 maggio: 78 Testo adottato: G.G. D’Ancona “Industrie AgroAlimentari” vol. 2 – Ed. Reda

L'insegnamento ha lo scopo di fornire capacità di giudizio sulla composizione delle materie prime e sulla scelta delle linee di trasformazione più indicate per i singoli casi, con considerazioni appropriate sulla qualità finale dei prodotti e sulle influenze che i processi determinano sull'ambiente.

Obiettivi generali della materia

Le metodologie utilizzate si basano sull'esame dei parametri fisici, chimici e biologici in gioco e sul loro rilevamento quantitativo, nonché sull'analisi dei rendimenti valutati sotto il profilo energetico e sotto l'aspetto tecnico-economico.

Parte teorica

Industria enologica

- Valutazione della qualità del prodotto di partenza: l'uva e la sua maturazione, con particolare riferimento all’evoluzione delle sostanze presenti; indici di maturazione (significato ed utilizzazione); sostanze polifenoliche ed aromatiche. - La vendemmia e le trasformazioni dell'uva dopo la raccolta. Composizione del mosto; ammostamento delle uve per la fermentazione in rosso – pigiatura e diraspatura; ammostamento delle uve per la fermentazione in bianco - pigiatura, sgrondatura, pressatura. Correzioni sul mosto (grado zuccherino, acidità, sostanze azotate e colore). - Mosti muti, mosti concentrati e mosti concentrati rettificati. - L’anidride solforosa in enologia: attività, proprietà, effetti negativi. Dosi e tempi di somministrazione. - Le trasformazioni del mosto in vino. Biochimismo delle fermentazioni: glicolisi, fermentazioni, respirazione. - Fermentazione alcolica e glicero-piruvica: prodotti ottenuti. Influenza dei fattori chimico-fisici sulla fermentazione alcolica. - Tecnologie di vinificazione: generalità sulle operazioni preliminari comuni, sui locali di trasformazione e d’invecchiamento e sulle strumentazioni utilizzate. Contenitori vinari. - La vinificazione in rosso: generalità, tecniche operative, processi.

- Fermentazioni secondarie e fermentazione malolattica - Vinificazione in bianco: caratteri distintivi del processo e definizione dei “quattro grandi tipi mondiali” di vini secchi (Neutri, Chardonnay, Sauvignon, Bianchi Aromatici). Operazioni preliminari, estrazione del mosto, tecniche di protezione dei mosti dall'ossidazione. - Vinificazione in condizioni anomale: uve attaccate da parassiti, danneggiate da eventi meteorici, uve ottenute in zone fredde o eccessivamente calde. - Trattamenti di illimpidimento e stabilizzazione. - Difetti ed alterazioni del vino. - Invecchiamento e imbottigliamento. - Composizione del prodotto trasformato: classi di composti chimici presenti nel vino. Aroma dei vini. - Spumantizzazione: metodo classico (Champenois), Martinotti e Charmat. Caratteristiche principali dei prodotti.

Alcune tecnologie particolari di vinificazione: t

ermovinificazione, vinificazione con macerazione carbonica, tecniche

a freddo (crioselezione e sovraestrazione), Ice wines.

Industria lattiero-casearia

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• Il latte: definizione, requisiti di legge (cenni) e conservazione del latte “crudo”, caratteristiche ed aspetti

alimentari dei costituenti del latte, valore nutritivo. • Microrganismi presenti. • Trasformazione e conservazione del latte: pastorizzazione, sterilizzazione, sistema UHT indiretto e diretto.

I seguenti argomenti relativi all’industria lattiero-casearia verranno, presumibilmente, trattati dopo il 12 maggio:

• Effetti dei trattamenti termici e modificazione dei costituenti del latte in seguito ai trattamenti termici. Durabilità

• Latte microfiltrato, disidratato e fermentato (cenni alle principali caratteristiche e lavorazioni) • Panna e burro (tecniche di lavorazione, conservazione, difetti ed alterazioni). Margarina. • Formaggio: caratteristiche del latte idoneo alla caseificazione, trattamenti preliminari e fasi di lavorazione.

Teoria della coagulazione ed agenti coagulanti, tecnologia della lavorazione della cagliata per ottenere le diverse tipologie di prodotto. Fasi finali: formatura, pressatura, salatura, formazione della crosta, maturazione, stagionatura. Processi continui e discontinui. Cenni ad alcune lavorazioni particolari. Difetti ed alterazioni.

Alcune considerazioni conclusive: Il programma risulta variato da quello normalmente previsto durante il quinto anno poiché le ore a disposizione hanno subito una notevole contrazione rispetto allo scorso anno e per la concomitanza dell’orario settimanale con attività extrascolastiche (orientamento, visite didattiche), e con i ponti effettuati in occasione delle festività patronali e della festa della Repubblica.

Attività Pratiche

Analisi sul vino: 1. Prelievo dei campioni in vigna, indice di maturazione 2. Determinazione e dosaggio degli zuccheri (metodo densimetrico e metodo Rifrattometrico) 3. Analisi dell’acidità totale o titolabile 4. Analisi dell’Acidità Volatile 5. Analisi dell’Anidride Solforosa 6. Calcolo del grado alcolometrico volumico effettivo (% vol) 7. Calcolo degli zuccheri riduttori nel vino Analisi sul Latte:

• Prelievo del campione • Determinazione delle frodi nei campioni sospetti • Analisi dell’acidità titolabile • Determinazione della densità (metodo densimetrico su latte e siero) • Processo di caseificazione • Determinazione del residuo secco totale, residuo secco magro e delle ceneri

9.8 PRODUZIONI ANIMALI

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Materia: produzioni animali PROF.SSA CONTA LUISELLA CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA CLASSE RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ DIDATTICA SVOLTA

Il profilo della classe alla fine dell’anno scolastico si può definire discreto. Purtroppo, la cultura generale è frequentemente modesta, anche a causa della rara abitudine dei ragazzi ad informarsi od a leggere libri, quotidiani e riviste; inoltre, i pre-requisiti cognitivi risultano in numerosi elementi della classe tuttora carenti e alcuni hanno adottato metodi di lavoro spesso disorganici ed inefficaci, collegati a scarse capacità di analisi e di sintesi o/e ad una terminologia tecnica imprecisa. In particolare si evidenzia la seguente situazione: -Un esiguo numero di alunni si sono applicati con impegno costante, hanno sviluppato e consolidato la capacità di apprendimento ed hanno così raggiunto una preparazione ed un grado di maturità adeguato alle soggettive possibilità. -La maggioranza degli allievi ha ottenuto un rendimento da pienamente sufficiente a discreto, in quanto ha partecipato con interesse al corso anche se lo studio e la preparazione non sono risultati sempre approfonditi. -Pochi altri, invece, non si sono impegnati in modo continuativo e la loro preparazione risulta appena sufficiente, talvolta superficiale con incertezze ed imprecisioni e manca, talvolta, l’utilizzo di un linguaggio specifico appropriato. Da rilevare anche che solo saltuariamente c’è stato il coinvolgimento di questi ultimi quando in classe si sono problematizzate le situazioni o si sono svolti esercizi, che implicano un loro atteggiamento critico e responsabile. Quanto detto ha costretto la docente a ridurre le proprie aspettative, adeguando la programmazione sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo: in altri termini è stato necessario tralasciare l’approfondimento di alcune tematiche e limitarsi a sviluppare gli argomenti fondamentali della materia.

gli allievi durante l’ ultimo anno del corso devono approfondire e rafforzare tutte quelle conoscenze tecnico-scientifiche che gli consentiranno:

OBIETTIVI DISCIPLINARI

-di affrontare con consapevolezza ed autonomia decisionale le problematiche connesse alle attività agricole connesse all’allevamento nel nostro territorio; -di proseguire senza eccessive difficoltà gli studi in Corsi post-diploma o Corsi di Laurea universitari; di autoaggiornarsi od autoformarsi, qualora fosse necessario, durante la loro futura attività lavorativa nel settore zootecnico. Gli alunni, con adeguato atteggiamento critico , devono essere in grado di: -riconoscere le più comuni problematiche implicite nelle scelte imprenditoriali del settore ed ipotizzarne le rispettive soluzioni; -trasformare le proprie conoscenze in capacità operative e competenze professionali: ciò comporta la piena consapevolezza che le nozioni acquisite attraverso lo studio non sono “regole fisse”, ma devono essere utilizzate come punto di riferimento ed adattate alle diverse realtà tecniche. METODI, MEZZI, SPAZI

Le tematiche disciplinari sono state proposte attraverso lezioni frontali dialettiche , presentazione di mappe

concettuali, esercizi in classe, visite presso aziende agricole con allevamento e latteria durante le quale si è tentato di stimolare gli alunni, individualmente o in gruppo, ad intervenire direttamente.

Gli allievi sono stati guidati nell’utilizzo del libro di testo come strumento base per lo studio, integrandolo con la consultazione altri testi specializzati e materiale tecnico. Libro di testo adottato

Alcune tematiche sono state approfondite sul testo in adozione negli anni precedenti ……… : ……………

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CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Per la valutazione del livello di apprendimento sono stati presi in considerazione i seguenti criteri: 11. conoscenza organica dei contenuti; • utilizzo del linguaggio tecnico appropriato e chiarezza della forma espositiva; • applicazione delle conoscenze acquisite per risolvere situazioni problematiche note; • applicazione delle conoscenze acquisite per risolvere situazioni problematiche nuove.

La scala dei voti è andata da 2, prova non svolta, a 10, prova completa, corretta e ben strutturata.

Strumenti per la verifica degli obiettivi cognitivi

La valutazione del processo di apprendimento si è basata in modo equilibrato su tutte le tematiche ed ha tenuto in considerazione tutti gli obiettivi fissati. Si sono proposte verifiche scritte ed orali; le verifiche scritte sono state articolate in:

risoluzione di problemi, domande a risposta aperta , prove semistrutturate, .

Durante lo svolgimento di esercizi in classe si sono effettuati costanti colloqui informali per individuare le difficoltà e i

ritmi di apprendimento e il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Le prove sono servite a valutare le capacità di ragionamento ed i progressi raggiunti nella chiarezza e nella proprietà di espressione degli allievi. La valutazione è stata articolata in due momenti ben precisi:

valutazione formativa effettuatasi durante i singoli percorsi per riequilibrare il progetto se necessario, ed attivare

eventualmente interventi di recupero.

valutazione sommativa per misurare l’apprendimento degli allievi e verificare l’efficacia di tutto il progetto formativo.

ESEMPI DI PROVE La simulazione della terza prova d esame assegnata nel corso dell’anno è allegata . Le altre verifiche effettuate in forma scritta sono depositate negli archivi dell Istituto. VALUTAZIONE E CRITERI ADOTTATI (CONOSCENZA COMPRENSIONE APPLICAZIONE ANALISI SINTESI) Nulla-voto 3 Comprende poco e con difficoltà riesce a seguire lo sviluppo di nuovi argomenti; non è in grado di mettere in luce le proprie difficoltà nella comprensione degli argomenti. Commette errori gravi nelle richieste di compiti anche molto semplici; la guida dell’insegnante non fornisce elementi di avanzamento. Non analizza in nessun modo gli elementi a disposizione; non riesce a separare i diversi aspetti nell'analisi di un problema Non sa risolvere problemi seguendo i metodi trattati nel corso. Superficiale e molto lacunosa - voto 4 Riesce a seguire poco lo sviluppo di nuovi argomenti Commette gravi errori, ma, guidato dallo insegnante riesce a comprenderli e in alcuni casi a correggersi Identifica leggi e teorie in modo superficiale e non sempre esauriente Non risolve auto nomamente problemi Superficiale con qualche lacuna - voto 5

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Segue lo sviluppo degli argomenti con difficoltà; presenta incertezze nella comprensione Applica in modo autonomo le conoscenze, ma commette errori frequenti e risulta impreciso nella trattazione dei compiti Analizza le relazioni tra i concetti pur effettuando errori Riesce a risolvere problemi anche se incompleti nel loro sviluppo e non completamente corretti Sufficientemente completa anche se non molto approfondita- voto 6 Riesce a seguire le lezioni e a mettere in evidenza le difficoltà di comprensione Sa svolgere compiti semplici, ma commette errori nelle parti più complesse Analizza le relazioni tra i concetti e guidato sa individuare i propri errori Riesce a svolgere problemi semplici, ma corretti, essenziali nel loro sviluppo Sufficientemente completa e abbastanza approfondita -voto 7 Riesce a seguire e a realizzare una discreta attività di studio individuale Svolge compiti di media difficoltà anche se con imprecisioni Analizza le relazioni tra concetti Svolge in modo esauriente problemi Completa ed approfondita – voto 8 Segue attivamente le lezioni comprendendo gli argomenti Svolge compiti di una certa difficoltà; quando commette imprecisioni appare consapevole e in grado di correggersi Analizza senza indecisione le relazioni tra concetti Risolve problemi che richiedono di individuare gli elementi di collegamento fra le informazioni in suo possesso Completa, approfondita ed ampliata –voto 9/10 Segue attivamente le lezioni dimostrando sicurezza nella comprensione degli argomenti Sa applicare con proprietà tutte le conoscenze, le procedimenti e le metodologie apprese Analizza le relazioni tra concetti, organizza in modo autonomo il processo di analisi dando un apporto personale corretto alla soluzione dei problemi Riesce ad astrarre concetti e ne sa intravedere le possibili e diverse collocazioni INTERVENTI DI RECUPERO Per gli studenti che hanno manifestato un livello di preparazione insufficiente in corso d’anno e al termine del primo trimestre, si è proceduto ad attività di rinforzo in itinere durante la normale attività didattica. PROGRAMMA SVOLTO Lo svolgimento del programma ha rispecchiato in modo abbastanza fedele quanto definito ad inizio anno nel piano di lavoro annuale. -ALIMENTI E PRINCIPI NUTRITIVI

acqua, glucidi, lipidi, protidi, sost. azotate non proteiche, vitamine, minerali, ormoni ed enzimi,fattori di crescita, additivi e integratori , fibra.

-FABBISOGNI NUTRITIVI DEGLI ANIMALI E FATTORI DI RAZIONAMENTO mantenimento, accrescimento,ingrasso, prod. di latte, riproduzione, prestaz. dinamiche, asciutta, termoregolazione

-FORAGGI: RACCOLTA E CONSERVAZIONE (ripasso ) fienagione , disidratazione, insilamento - CRITERI E METODI DI VALUTAZIONE DEGLI ALIMENTI PER IL BESTIAME( Erbe, radici, fieni e paglie, insilati, residui industriali, granelle) - DIETE ALIMENTARI E RAZIONI GIORNALIERE sistemi di somministrazione degli alimenti, calcolo della razione per razze bovine da latte e da carne -SISTEMI DI ALLEVAMENTO E IGIENE ZOOTECNICA (ripasso). -LE INFEZIONI ANIMALI Successivamente alla data del 30 aprile è intenzione della docente trattare la:

1. MECCANIZZAZIONE DEGLI ALLEVAMENTI

ed effettuare esercizi di ripasso e di rinforzo sugli argomenti affrontati durante l’anno scolastico. 9.9 GESTIONE AMBIENTE E TERRITORIO

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CLASSE VA

Anno Scolastico 2014-15 GESTIONE AMBIENTE E TERRITORIO

Testo adottato : Spigarolo, Ronzoni, Bocchi – Gestione dell’ambiente e del territorio – Poseidonia Ore settimanali : 2 (1 in compresenza con l’insegante tecnico pratico) Docenti: prof.ssa Cussotto Renata;

prof. Piotti Daniele (i.t.p.)

Ore previste : 66 Ore svolte al 12/5 = 54 Ore previste dal 12/5 a fine anno = 6 ; Ore totali = 60 PROGRAMMA SVOLTO: Caratteristiche dell’ambiente e del territorio

• Ambiente e interazioni tra biosfera e geosfera • Biodiversità naturale • Agrobiodiversità • Evoluzione e classificazione del paesaggio • Azioni e programmi per la conservazione della biodiversità e dell’agrobiodiversità

Minacce all’ambiente e al territorio; prevenzione e strumenti di gestione; normative di riferimento

• Degradazione ed erosione del suolo • Dissesto idrogeologico: frane, esondazioni • Ingegneria naturalistica • Inquinamento dell’aria , dell’acqua e del suolo • Il problema dei rifiuti: classificazione e forme di smaltimento • I problemi globali: buco nell’ozono, effetto serra e surriscaldamento

Con l’Insegnante tecnico pratico i ragazzi hanno analizzato alcuni casi studio di gestione dell’ambiente, con attenzione al dissesto idrogeologico del territorio e allo smaltimento delle acque di scarico di impianti agro-industriali (visita Cantine PERLINO e Birrificio La Dinda) PROGRAMMA ANCORA DA SVOLGERE Concetto di sviluppo sostenibile e strategie Asti, 12 maggio 2015 Gli insegnanti I rappresentanti degli studenti 9.10 BIOTECNOLOGIE AGRARIE

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Disciplina: Biotecnologie agrarie n. ore settimanali: 3

ore effettuate al 12 maggio: 91 ore da effettuare: 12 Insegnante: VIGNA Irene classe VA PIOTTI Daniele I.T.P. 1)

FINALITA'del corso:

Il corso si prefigge la finalità di formare competenze professionali riferite non solo alla gestione di una singola azienda, bensì a quella della filiera produttiva, mettendo in luce come le diverse tecniche applicate nella sua realizzazione (dalla produzione agrozootecnica alla trasformazione dei prodotti fino alla commercializzazione) influiscano sul risultato finale. 2)

COMPETENZE:

•identificare e saper distinguere una malattia e un danno. •essere in grado di identificare i principali patogeni e agenti di danno di interesse agroalimentare. •saper gestire in modo appropriato (con metodo tradizionale, integrato o biologico) la prevenzione e il controllo della malattie e degli animali dannosi. •saper descrivere le applicazioni e le fasi delle tecniche del DNA ricombinante e delle colture cellulari. •saper individuare le potenzialità energetiche degli scarti delle lavorazioni agroindustriali. 3)

ARGOMENTI SVOLTI fino al 12 maggio

U.D.1: DIAGNOSI DELLE MALATTIE DELLE PIANTE SINTOMATOLOGIA E DIAGNOSI DELLE MALATTIE (funghi, batteri, virus e fitoplasmi). Quadri sintomatologici delle malattie delle piante con particolare riferimento alla vite: Peronospora, Oidio, Botrite, Tumore batterico del colletto e delle radici (Agrobacterium tumefaciens), principali virosi, flavescenza dorata. ANIMALI DI INTERESSE AGROALIMENTARE Struttura e funzione degli Insetti: morfologia, apparati boccale masticatore, pungente- succhiante, succhiatore non perforante, apparato respiratorio, sistema nervoso, riproduzione, muta e metamorfosi. Struttura e funzione degli Acari. Diagnosi e controllo degli agenti di danno delle piante con particolare riferimento alla vite: Fillossera e Tignole della vite. U.D.2: APPLICAZIONE DELL'INGEGNERIA GENETICA SULLE PIANTE AUMENTO DEI MECCANISMI DI DIFESA Applicazioni del DNA ricombinante. MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE Miglioramento delle caratteristiche qualitative e nutrizionali. U.D.3: BIOTECNOLOGIE NEL SETTORE AGROALIMENTARE PROCESSI BIOTECNOLOGICI NEL SETTORE AGROALIMENTARE Caratteristiche generali dei processi biotecnologici nel settore agroalimentare. Cenni sulle biotecnologie tradizionali. BIOTECNOLOGIE INNOVATIVE Tecnica e impiego delle colture cellulari vegetali. Produzione di biomolecole con metodi tradizionali. Produzione di biomolecole con metodi OGM.

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ARGOMENTI DA SVOLGERE

DIGESTIONE ANAEROBICA E PRODUZIONE DI BIOGAS Processo di digestione anaerobica. Biomasse utilizzabili nel processo di digestione aerobica. Composizione e utilizzazione del biogas. 5) METODOLOGIA E STRUMENTI Modalità di lavoro in classe, strumenti e sussidi didattici Le tematiche trattate sono state approfondite a partire da un quadro generale esposto dal docente, coinvolgendo attivamente gli allievi mediante discussioni ed elaborazioni di idee e materiali anche sotto forma multimediale. 6) MODALITA' DI VERIFICA E VALUTAZIONE Tipologia delle verifiche e criteri per la valutazione Le verifiche sono state eseguite periodicamente, alla fine di ogni unità didattica, e comunque con cadenza almeno mensile. Sono stati utilizzati i seguenti tipi di prove di verifica: •test a risposta chiusa •test a risposta aperta •interrogazioni Per la valutazione si è fatto riferimento alla seguente tabella:

VOTI 1-2-3

Conoscenza gravemente lacunosa, utilizza a fatica le conoscenze apprese, non è in grado di effettuare l’analisi di un testo o di un problema, effettua sintesi incoerenti, non è in grado di utilizzare la competenza acquisita in situazioni nuove.

VOTI 4-5

Conoscenza frammentaria e/o confusa, utilizza le conoscenze apprese in modo frammentario e superficiale. Sa individuare di un testo o di un problema solo alcuni aspetti semplici. Effettua sintesi disorganiche. Utilizza le competenze acquisite in modo incompleto e/o impreciso.

VOTI 6

Conoscenza limitata agli elementi essenziali. Utilizza in modo chiaro conoscenze riferite a concetti semplici. Sa individuare gli elementi più semplici di un testo o di un problema. Effettua sintesi essenziali. Utilizza le conoscenze acquisite in modo opportuno.

VOTI 7-8

Conoscenza ampia. Utilizza in modo chiaro conoscenze riferite a concetti complessi. Sa individuare alcuni aspetti complessi di un testo o problema. Effettua sintesi coerenti. Utilizza le competenze acquisite in modo significativo e responsabile.

VOTI 9-10

Conoscenza completa e approfondita. Utilizza le conoscenze in modo articolato e personale. Sa individuare in modo preciso gli aspetti complessi di un testo o problema. Effettua sintesi sistematiche. Utilizza le competenze acquisite soprattutto in funzione di nuove acquisizioni.

Asti, Gli insegnantI I rappresentanti di classe 9.11 EDUCAZIONE FISICA

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Docente: prof. Fraquelli Silvio Ore di lezione effettivamente prestate in V°A al 12/05/2015: 62, previste a fine a.s. ore 8 Obiettivi considerati in sede di programmazione:

Conoscenza teorica del regolamenti, delle tecniche e delle tattiche dei contenuti del programma; capacità di applicarle nell'ambito della materia; competenza nel trasferirle anche in altre materie e nella vita.

Contenuti:

attività a carico naturale attività ed esercizi ai grandi e piccoli attrezzi attività ed esercizi di rilassamento per il controllo segmentario e della respirazione; attività ed esercizi eseguiti in varietà di ampiezza, ritmo ed in situazione spazio temporali variate; attività ed esercizi di equilibrio; attività sportive individuali (atletica leggera); attività sportive di squadra; pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, tamburello; organizzazione di attività di arbitraggio degli sport di squadra e funzioni di giudice di gara degli sport individuali; informazioni sulla teoria del movimento e sulle metodologie dell'allenamento.

Metodi d'insegnamento;

si è passato dal globale all'analitico con progressioni didattiche che procedono dal semplice al complesso; lezione frontale; lavoro di gruppo; lavoro individualizzato;

Mezzi e strumenti di lavoro:

• fotocopie; • schede rilevamento dati (misura e tempi)

Spazi:

• palestra • campo di atletica; • campo di calcio;

Strumenti di verifica:

test di valutazione delle capacità motorie e condizionali: velocità, forza e resistenza; test di valutazione su percorso ginnico di base; test sui fondamentali degli sport di squadra;

Valutazione: La valutazione finale tiene conto di:

come sanno stare in palestra (personalità, metodo di lavoro) quanto hanno lavorato (in funzione salute

abilità coordinative e condizionali.

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10 - Simulazioni prove di maturità con relative griglie di valutazione PRIMA PROVA: ITALIANO SIMULAZIONE PRIMA PROVA

TIPOLOGIA A Analisi del testo

LUIGI PIRANDELLO - LA CARRIOLA

Quand'ho qualcuno attorno, non la guardo mai; ma sento che mi guarda lei, mi guarda, mi guarda senza staccarmi un momento gli occhi d'addosso. Vorrei farle intendere, a quattr'occhi, che non è nulla; che stia tranquilla; che non potevo permettermi con altri questo breve atto, che per lei non ha alcuna importanza e per me è tutto. Lo compio ogni giorno al momento opportuno, nel massimo segreto, con spaventosa gioja, perché vi assaporo, tremando, la voluttà d'una divina, cosciente follia, che per un attimo mi libera e mi vendica di tutto. Dovevo essere sicuro (e la sicurezza mi parve di poterla avere solamente con lei) che questo mio atto non fosse scoperto. Giacché, se scoperto, il danno che ne verrebbe, e non soltanto a me, sarebbe incalcolabile. Sarei un uomo finito. Forse m'acchiapperebbero, mi legherebbero e mi trascinerebbero, atterriti, in un ospizio di matti. Il terrore da cui tutti sarebbero presi, se questo mio atto fosse scoperto, ecco, lo leggo ora negli occhi della mia vittima. Sono affidati a me la vita, l'onore, la libertà, gli averi di gente innumerevole che m'assedia dalla mattina alla sera per avere la mia opera, il mio consiglio, la mia assistenza; d'altri doveri altissimi sono gravato, pubblici e privati: ho moglie e figli, che spesso non sanno essere come dovrebbero, e che perciò hanno bisogno d'esser tenuti a freno di continuo dalla mia autorità severa, dall'esempio costante della mia obbedienza inflessibile e inappuntabile a tutti i miei obblighi, uno piú serio dell'altro, di marito, di padre, di cittadino, di professore di diritto, d'avvocato. Guaj, dunque, se il mio segreto si scoprisse! La mia vittima non può parlare, è vero. Tuttavia, da qualche giorno, non mi sento piú sicuro. Sono costernato e inquieto. Perché, se è vero che non può parlare, mi guarda, mi guarda con tali occhi e in questi occhi è cosí chiaro il terrore, che temo qualcuno possa da un momento all'altro accorgersene, essere indotto a cercarne la ragione. Sarei, ripeto, un uomo finito. Il valore dell'atto ch'io compio può essere stimato e apprezzato solamente da quei pochissimi, a cui la vita si sia rivelata come d'un tratto s'è rivelata a me. Dirlo e farlo intendere, non è facile. Mi proverò. Ritornavo, quindici giorni or sono, da Perugia, ove mi ero recato per affari della mia professione. Uno degli obblighi miei piú gravi è quello di non avvertire la stanchezza che m'opprime, il peso enorme di tutti i doveri che mi sono e mi hanno imposto, e di non indulgere minimamente al bisogno di un po' di distrazione, che la mia mente affaticata di tanto in tanto reclama. L'unica che mi possa concedere, quando mi vince troppo la stanchezza per una briga a cui attendo da tempo, è quella di volgermi a un'altra nuova. M'ero perciò portate in treno, nella busta di cuojo, alcune carte nuove da studiare. A una prima difficoltà incontrata nella lettura, avevo alzato gli occhi e li avevo volti verso il finestrino della vettura. Guardavo fuori, ma non vedevo nulla, assorto in quella difficoltà. Veramente non potrei dire che non vedessi nulla. Gli occhi vedevano; vedevano e forse godevano per conto loro della grazia e della soavità della campagna umbra. Ma io, certo, non prestavo attenzione a ciò che gli occhi vedevano. Se non che, a poco a poco, cominciò ad allentarsi in me quella che prestavo alla difficoltà che m'occupava, senza che per questo, intanto, mi s'avvistasse di piú lo spettacolo della campagna, che pur mi passava sotto gli occhi limpido, lieve, riposante. Non pensavo a ciò che vedevo e non pensai piú a nulla: restai, per un tempo incalcolabile, come in una sospensione vaga e strana, ma pur chiara e placida. Ariosa. Lo spirito mi s'era quasi alienato dai sensi, in una lontananza infinita, ove avvertiva appena, chi sa come, con una delizia che non gli pareva sua, il brulichío d'una vita diversa, non sua, ma che avrebbe potuto esser sua […] Gli occhi a poco a poco mi si chiusero, senza che me n'accorgessi, e forse seguitai nel sonno il sogno di quella vita che non era nata. Dico forse, perché, quando mi destai, tutto indolenzito e con la bocca amara, acre e arida, già prossimo all'arrivo, mi ritrovai d'un tratto in tutt'altro animo, con un senso d'atroce afa della vita,

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in un tetro, plumbeo attonimento, nel quale gli aspetti delle cose piú consuete m'apparvero come vôtati di ogni senso, eppure, per i miei occhi, d'una gravezza crudele, insopportabile. Con quest'animo scesi alla stazione, montai sulla mia automobile che m'attendeva all'uscita, e m'avviai per ritornare a casa. Ebbene, fu nella scala della mia casa; fu sul pianerottolo innanzi alla mia porta. Io vidi a un tratto, innanzi a quella porta scura, color di bronzo, con la targa ovale, d'ottone, su cui è inciso il mio nome, preceduto dai miei titoli e seguito da' miei attributi scientifici e professionali, vidi a un tratto, come da fuori, me stesso e la mia vita, ma per non riconoscermi e per non riconoscerla come mia. Spaventosamente d'un tratto mi s'impose la certezza, che l'uomo che stava davanti a quella porta, con la busta di cuojo sotto il braccio, l'uomo che abitava là in quella casa, non ero io, non ero stato mai io. Conobbi d'un tratto d'essere stato sempre come assente da quella casa, dalla vita di quell'uomo, non solo, ma veramente e propriamente da ogni vita. Io non avevo mai vissuto; non ero mai stato nella vita; in una vita, intendo, che potessi riconoscer mia, da me voluta e sentita come mia. Anche il mio stesso corpo, la mia figura, quale adesso improvvisamente m'appariva, cosí vestita, cosí messa sú, mi parve estranea a me; come se altri me l'avesse imposta e combinata, quella figura, per farmi muovere in una vita non mia, per farmi compiere in quella vita, da cui ero stato sempre assente, atti di presenza, nei quali ora, improvvisamente, il mio spirito s'accorgeva di non essersi mai trovato, mai, mai! Chi lo aveva fatto cosí, quell'uomo che figurava me? chi lo aveva voluto cosí? chi cosí lo vestiva e lo calzava? chi lo faceva muovere e parlare cosí? chi gli aveva imposto tutti quei doveri uno piú gravoso e odioso dell'altro? Commendatore, professore, avvocato, quell'uomo che tutti cercavano, che tutti rispettavano e ammiravano, di cui tutti volevan l'opera, il consiglio, l'assistenza, che tutti si disputavano senza mai dargli un momento di requie, un momento di respiro - ero io? io? propriamente? ma quando mai? E che m'importava di tutte le brighe in cui quell'uomo stava affogato dalla mattina alla sera; di tutto il rispetto, di tutta la considerazione di cui godeva, commendatore, professore, avvocato, e della ricchezza e degli onori che gli erano venuti dall'assiduo scrupoloso adempimento di tutti quei doveri, dell'esercizio della sua professione? Ed erano lí, dietro quella porta che recava su la targa ovale d'ottone il mio nome, erano lí una donna e quattro ragazzi, che vedevano tutti i giorni con un fastidio ch'era il mio stesso, ma che in loro non potevo tollerare, quell'uomo insoffribile che dovevo esser io, e nel quale io ora vedevo un estraneo a me, un nemico. Mia moglie? i miei figli? Ma se non ero stato mai io, veramente, se veramente non ero io (e lo sentivo con spaventosa certezza) quell'uomo insoffribile che stava davanti alla porta; di chi era moglie quella donna, di chi erano figli quei quattro ragazzi? Miei, no! Di quell'uomo, di quell'uomo che il mio spirito, in quel momento, se avesse avuto un corpo, il suo vero corpo, la sua vera figura, avrebbe preso a calci o afferrato, dilacerato, distrutto, insieme con tutte quelle brighe, con tutti quei doveri e gli onori e il rispetto e la ricchezza, e anche la moglie, sí, fors'anche la moglie... Ma i ragazzi? Mi portai le mani alle tempie e me le strinsi forte. No. Non li sentii miei. Ma attraverso un sentimento strano, penoso, angoscioso, di loro, quali essi erano fuori di me, quali me li vedevo ogni giorno davanti, che avevano bisogno di me, delle mie cure, del mio consiglio, del mio lavoro; attraverso questo sentimento e col senso d'atroce afa col quale m'ero destato in treno, mi sentii rientrare in quell'uomo insoffribile che stava davanti alla porta. Trassi di tasca il chiavino; aprii quella porta e rientrai anche in quella casa e nella vita di prima. Ora la mia tragedia è questa. Dico mia, ma chi sa di quanti! Chi vive, quando vive, non si vede: vive... Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la vive piú: la subisce, la trascina. Come una cosa morta, la trascina. Perché ogni forma è una morte. Pochissimi lo sanno; i piú, quasi tutti, lottano, s'affannano per farsi, come dicono, uno stato, per raggiungere una forma; raggiuntala, credono d'aver conquistato la loro vita, e cominciano invece a morire. Non lo sanno, perché non si vedono; perché non riescono a staccarsi piú da quella forma moribonda che hanno raggiunta; non si conoscono per morti e credono d'esser vivi. […] Il mio caso è anche peggiore. Io vedo non ciò che di me è morto; vedo che non sono mai stato vivo, vedo la forma che gli altri, non io, mi hanno data, e sento che in questa forma la mia vita, una mia vera vita, non c'è stata mai. […] Liberarmi? Ma nessuno può fare che il fatto sia come non fatto, e che la morte non sia, quando ci ha preso e ci tiene. […] E come puoi piú liberarti? Come potrei io nella prigione di questa forma non mia, ma che rappresenta me quale sono per tutti, quale tutti mi conoscono e mi vogliono e mi rispettano, accogliere e muovere una vita diversa, una mia vera vita? una vita in una forma che sento morta, ma che deve sussistere per gli altri, per tutti quelli che l'hanno messa sú e la vogliono cosí e non altrimenti? Dev'essere questa, per forza. Serve cosí, a mia moglie, ai miei figli, alla società, cioè ai signori studenti universitarii della facoltà di legge, ai signori clienti che mi hanno affidato la vita, l'onore, la libertà, gli averi. Serve cosí, e non posso mutarla, non posso prenderla a calci e levarmela dai piedi; ribellarmi, vendicarmi, se non per un attimo solo, ogni giorno, con l'atto che compio nel massimo segreto, cogliendo con trepidazione e circospezione infinita il momento opportuno, che nessuno mi veda. Ecco. Ho una vecchia cagna lupetta, da undici anni per casa, bianca e nera, grassa, bassa e pelosa, con gli occhi già appannati dalla vecchiaja. Tra me e lei non c'erano mai stati buoni rapporti. Forse, prima, essa non approvava la mia professione, che non permetteva si facessero rumori per casa; s'era messa però ad approvarla a poco a poco, con la

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vecchiaja; tanto che, per sfuggire alla tirannia capricciosa dei ragazzi, che vorrebbero ancora ruzzare con lei giú in giardino, aveva preso da un pezzo il partito di rifugiarsi qua nel mio studio da mane a sera, a dormire sul tappeto col musetto aguzzo tra le zampe. Tra tante carte e tanti libri, qua, si sentiva protetta e sicura. Di tratto in tratto schiudeva un occhio a guardarmi, come per dire: - Bravo, sí, caro: lavora; non ti muovere di lí, perché è sicuro che, finché stai lí a lavorare, nessuno entrerà qui a disturbare il mio sonno. Cosí pensava certamente la povera bestia. La tentazione di compiere su lei la mia vendetta mi sorse, quindici giorni or sono, all'improvviso, nel vedermi guardato cosí. Non le faccio male; non le faccio nulla. Appena posso, appena qualche cliente mi lascia libero un momento, mi alzo cauto, pian piano, dal mio seggiolone, perché nessuno s'accorga che la mia sapienza temuta e ambita, la mia sapienza formidabile di professore di diritto e d'avvocato, la mia austera dignità di marito, di padre, si siano per poco staccate dal trono di questo seggiolone; e in punta di piedi mi reco all'uscio a spiare nel corridojo, se qualcuno non sopravvenga; chiudo l'uscio a chiave, per un momentino solo; gli occhi mi sfavillano di gioja, le mani mi ballano dalla voluttà che sto per concedermi, d'esser pazzo, d'esser pazzo per un attimo solo, d'uscire per un attimo solo dalla prigione di questa forma morta, di distruggere, d'annientare per un attimo solo, beffardamente, questa sapienza, questa dignità che mi soffoca e mi schiaccia; corro a lei, alla cagnetta che dorme sul tappeto; piano, con garbo, le prendo le due zampine di dietro e le faccio fare la carriola: le faccio muovere cioè otto o dieci passi, non piú, con le sole zampette davanti, reggendola per quelle di dietro. Questo è tutto. Non faccio altro. Corro subito a riaprire l'uscio adagio adagio, senza il minimo cricchio, e mi rimetto in trono, sul seggiolone, pronto a ricevere un nuovo cliente, con l'austera dignità di prima, carico come un cannone di tutta la mia sapienza formidabile. Ma, ecco, la bestia, da quindici giorni, rimane come basita a mirarmi, con quegli occhi appannati, sbarrati dal terrore. Vorrei farle intendere - ripeto - che non è nulla; che stia tranquilla, che non mi guardi cosí. Comprende, la bestia, la terribilità dell'atto che compio. Non sarebbe nulla, se per ischerzo glielo facesse uno dei miei ragazzi. Ma sa ch'io non posso scherzare; non le è possibile ammettere che io scherzi, per un momento solo; e séguita maledettamente a guardarmi, atterrita. La novella, pubblicata per la prima volta nel 1917, narra la scoperta da parte di uno stimato professionista di aver sempre vissuto racchiuso in una “forma” che gli altri gli avevano assegnato. La rivelazione lo coglie all'improvviso, ma di fronte all'impossibilità di riappropriarsi della sua vera vita, l'unica alternativa è compiere un gesto apparentemente inutile e bizzarro. 1. Comprensione complessiva Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di quindici righe. 2. Analisi e interpretazione del testo

2. Chi è la voce narrante della novella? 3. Qual è lo stato d'animo del protagonista? 4. Nella parte iniziale della novella, il protagonista accenna alla sua “vittima”, nascondendone l'identità

fino alla fine. Di chi si tratta? 5. La novella affronta uno dei temi più significativi della poetica di Pirandello: la prigione della forma o

maschera. Quali sono le forme di cui è prigioniero il protagonista? 6. Quale significato simbolico assume il gioco della carriola? In che senso rappresenta una soluzione alla

“trappola della forma”? 7. La narrazione è in prima o in terza persona? Quale effetto ne deriva? 8. Si può riscontrare in questa novella la poetica del'umorismo?

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della novella ed approfondiscila collegandola con altre opere di Pirandello eventualmente lette. In mancanza di questa lettura, confrontala con testi di altri scrittori contemporanei o non, nei quali ricorre il tema della famiglia, anche con una visione diversa o opposta a quella di Pirandello. TIPOLOGIA B Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti

proposti)

Consegne

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Sviluppa l'argomento scelto in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale" utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione anche se con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Dà al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni organizza la trattazione suddividendola in paragrafi, cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forme dell'articolo di giornale, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo "pezzo". Dà all'articolo un titolo appropriato e indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilevo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le 4-5 colonne di metà foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il distacco nell’esperienza ricorrente dell’esistenza umana: senso di perdita e di straniamento, fruttuoso percorso di crescita personale. Dopo aver traversato terre e mari,

Ma ora, così come sono, accetta queste offerte

eccomi, con queste povere offerte agli dèi sotterranei,

bagnate di molto pianto fraterno:

estremo dono di morte per te, fratello, le porto seguendo l’antica usanza degli avi, a dire vane parole alle tue ceneri mute, come dolente dono agli dèi sotterranei. perché te, proprio te, la sorte m’ ha portato via, E ti saluto per sempre, fratello, addio! infelice fratello, strappato a me così crudelmente. CATULLO, Dopo aver traversato terre e mari,

trad. S. Quasimodo, Milano 1968 Da' colli Euganei, 11 Ottobre 1797 «Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia. Il mio nome è nella lista di proscrizione, lo so: ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi mi ha tradito? Consola mia madre: vinto dalle sue lagrime le ho ubbidito, e ho lasciato Venezia per evitare le prime persecuzioni, e le più feroci. Or dovrò io abbandonare anche questa mia solitudine antica, dove, senza perdere dagli occhi il mio sciagurato paese, posso ancora sperare qualche giorno di pace? Tu mi fai raccapricciare, Lorenzo; quanti sono dunque gli sventurati? E noi, purtroppo, noi stessi italiani ci laviamo le mani nel sangue degl'italiani. Per me segua che può. Poiché ho disperato e della mia patria e di me, aspetto tranquillamente la prigione e la morte. Il mio cadavere almeno non cadrà fra le braccia straniere; il mio nome sarà sommessamente compianto da' pochi uomini buoni, compagni delle nostre miserie; e le mie ossa poseranno su la terra de' miei padri» U. FOSCOLO, Ultime lettere di Jacopo Ortis, 1802 «Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!...Addio, casa natìa, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de' passi comuni il rumore d'un passo aspettato con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove l'animo tornò tante volte sereno, cantando le lodi del Signore; dov'era promesso, preparato un rito; dove il sospiro segreto del cuore doveva essere solennemente benedetto, e l'amore venir comandato, e chiamarsi santo; addio! Chi dava a voi tanta giocondità è per tutto; e non turba mai la gioia de' suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande.»

A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. VIII, 1840 «Era il primo squarcio nella santità del babbo, la prima crepa nei pilastri che avevano sorretto la mia vita infantile e che ogni uomo deve abbattere prima di diventare se stesso. La linea essenziale del nostro destino è fatta di queste esperienze che nessuno vede. Quello squarcio e quella crepa si richiudono, si rimarginano e vengono dimenticati, ma in fondo al cuore continuano a vivere e a sanguinare. Io stesso ebbi subito orrore di quel nuovo sentimento e avrei voluto buttarmi ai piedi di mio padre per farmelo perdonare. Ma non si può farsi perdonare le cose essenziali: lo sente e lo sa il bambino con la stessa profondità

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dell’uomo saggio. Sentivo il bisogno di riflettere e di trovare una via d’uscita per l’indomani, ma non vi riuscii. Tutta la sera fui occupato ad assuefarmi alla mutata atmosfera del nostro salotto. La pendola e la tavola, la Bibbia e lo specchio, lo scaffale e i quadri alla parete prendevano commiato da me, e col cuore sempre più freddo ero costretto a veder sprofondare nel passato e staccarsi da me il mio mondo e la mia bella vita felice. Ero costretto a sentire le mie nuove radici che affondavano nel buio e succhiavano un mondo estraneo. Per la prima volta assaggiai la morte che ha un sapore amaro perché è nascita, angoscia e paura di un tremendo rinnovamento»

H. HESSE: Demian,1919, trad. it Mondadori, 1961 «Ero partita per il Nord immaginando che la pena dell'addio si sarebbe consumata al momento dei saluti. In mezzo a un mondo ricco di novità eccitanti - un mondo che aspettava solo me -, la mia nostalgia era destinata a sbiadire rapidamente. Così fantasticavo, e le mie fantasie di adolescente sconfinavano spesso nell'esaltazione. Ma l'impatto fu atroce. Quando, con un gesto deciso, si lacera un pezzo di stoffa, ci restano tra le mani due brandelli malinconicamente sfrangiati, e occorre lavorare con minuzia e pazienza per rimediare. Le sfilacciature rimaste dopo lo strappo dalle nostre consuetudini meridionali erano tante, e ci vollero anni perché io e la mia famiglia potessimo restaurare i lembi delle nostre identità lacerate. L'ansia suscitata in noi da modi di vita che ci erano estranei si manifestava sotto forma di diffidenza. E poi c'era la nostalgia, che non voleva sbiadire. E la retorica, che la sobillava.»

G. SCHELOTTO, Distacchi e altri addii, Mondadori, 2003 «Siamo tutti migranti. Stiamo permanentemente abbandonando una terra per trasferirci altrove. Siamo migranti quando lasciamo i vecchi schemi e le vecchie abitudini per aprirci a nuove circostanze di vita. Un matrimonio, una separazione, la morte di una persona cara, un viaggio non da turisti, persino la lettura di un libro sono delle migrazioni interiori. Poi c'è la migrazione di chi lascia la madre terra per vivere altrove: una volta gli uccelli, oggi gli uomini. Ogni migrazione esteriore a poco a poco diventa anche interiore. Gli ostacoli possono trasformarsi in occasione di crescita. E' un processo lungo e doloroso. Chi sono? Sono tutti i miei personaggi ("Madame Bovary c'est moi!" diceva Flaubert). Tutte le mie storie hanno qualcosa di me e nascono probabilmente dai miei conflitti interni. Le mie origini sono portoghesi, da parte della famiglia di mio padre, e tedesche (prussiane) da parte di mia madre. Ho vissuto l'infanzia in Brasile, la mia vera patria; penso che il mio italiano sarà sempre un po' lusofonico. Se sono arrivata a destinazione? Fortunatamente no. Solo nel momento della mia morte potrò dire di esserci arrivata. E anche allora penso che inizierò un nuovo viaggio. Una nuova migrazione.» Da un’intervista di C. Collina alla scrittrice brasiliana Christiana de CALDAS BRITO, in “Leggere-Donna”, n. 98, Ferrara, 2002 «Quando uno parte, si sa, dev’essere pronto a tornare o a non tornare affatto. È una porta che lui apre all’interno di una stanza buia, e che a volte si rinchiude da sola alle sue spalle. Già emigrare – partire con un’idea chiara del non ritorno – è la radicalizzazione di questa esperienza. È rinunciare a un certo “se stesso” (e quindi accettare il lutto di vederlo prima atrofizzarsi e poi perire per totale assenza di contiguità con i personaggi del passato), per scommettere su un futuro “se stesso” totalmente ipotetico: un rischio assoluto. Quando la scimmia lascia il ramo dov’è appesa, per aggrapparsi a un altro che ha intravisto tra il fogliame, può sembrare a chi l’osserva che voglia spiccare il volo senza ali di sorta. Ma per istinto la scimmia sa benissimo che non precipiterà nel vuoto. Allo stesso modo, qualcosa dentro al migrante sa dove si trova esattamente il ramo che lo aspetta, che aspetta le sue mani sicure, ed è questo qualcosa che lo spinge al salto» Da un’intervista allo scrittore brasiliano Julio MONTEIRO MARTINS, a cura della redazione di “Voci dal silenzio – Culture e letteratura della migrazione”, Ferrara - Lucca, dicembre 2003

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«La partenza [per De Chirico] è un distacco traumatico, con riferimenti biografici (da Volos, cioè dalla sua città natale, partirono gli Argonauti alla ricerca del vello d’oro), ma anche con un destino di viaggi e delusioni, avventure e depressioni, fino ad una probabile conquista…Un nuovo arrivo e subito dopo una nuova partenza: resta quello di Odisseo il mito centrale per De Chirico, l’uomo che ricerca se stesso attraverso la peregrinazione e la perdita di tutto, tranne che della memoria» M. FAGIOLO DELL’ARCO, Pensare per immagini, in “I classici dell’arte - il Novecento - De Chirico”, Rizzoli 2004 G. DE CHIRICO, L’angoscia della partenza, 1913

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Alle basi della convivenza civile e dell’esercizio del potere: giustizia, diritto, legalità. DOCUMENTI «…l’uomo solo, tra gli animali, ha la parola:…la parola è fatta per esprimere ciò che è giovevole e ciò che è nocivo e, di conseguenza, il giusto e l’ingiusto: questo è, infatti, proprio dell’uomo rispetto agli altri animali, di avere, egli solo, la percezione del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto e degli altri valori: il possesso comune di questi costituisce la famiglia e lo stato…quand’è perfetto, l’uomo è la migliore delle creature, così pure, quando si stacca dalla legge e dalla giustizia, è la peggiore di tutte…Ora la giustizia è elemento dello stato; infatti il diritto è il principio ordinatore della comunità statale e la giustizia è determinazione di ciò che è giusto.» ARISTOTELE, Politica, I, Cap.1,2 «Osservate che la parola diritto non è contraddittoria alla parola forza, ma la prima è piuttosto una modificazione della seconda, cioè la modificazione più utile al maggior numero. E per giustizia io non intendo altro che il vincolo necessario per tenere uniti gl’interessi particolari, che senz’esso si scioglierebbono nell’antico stato d’insociabilità; tutte le pene che oltrepassano la necessità di conservare questo vincolo sono ingiuste di lor natura. Bisogna guardarsi di non attaccare a questa parola giustizia l’idea di qualche cosa di reale, come di una forza fisica, o di un essere esistente; ella è una semplice maniera di concepire degli uomini, maniera che influisce infinitamente sulla felicità di ciascuno; nemmeno intendo quell’altra sorta di giustizia che è emanata da Dio e che ha i suoi immediati rapporti colle pene e ricompense della vita avvenire.» C. BECCARIA, Dei delitti e delle pene, Cap. II, 1764 «Chi richiede una definizione della giustizia cerca di solito un concetto normativo, ossia un criterio che sia utile a distinguere il giusto dall’ingiusto. Per definire un tale concetto è possibile innanzi tutto riallacciarsi alle opinioni correnti. Questo modo di procedere…si trova però dinanzi a una difficoltà: le opinioni su ciò che è giusto o ingiusto divergono ampiamente…limitandosi ai giudizi di giustizia ben ponderati, si osserva che sul piano dei fondamenti, sul piano dei principi della giustizia, si danno palesi divergenze di opinione. “A ognuno secondo le sue prestazioni”, afferma il liberalismo economico; “a ognuno secondo i suoi diritti legali”, si dice nello stato di diritto; “a ognuno secondo i suoi meriti”, si dice in molte aristocrazie; e il socialismo esige che si dia “a ognuno secondo i suoi bisogni”.» O. HÖFFE, Giustizia politica, Bologna, 1995 «La domanda che ora dobbiamo porci è: ci sono principi chiari in base ai quali possiamo stabilire una distribuzione idealmente giusta dei diritti e dei privilegi, degli oneri e dei dolori, da assegnare agli esseri umani in quanto tali? C’è una posizione ampiamente diffusa secondo cui per rendere giusta una società si devono concedere certi diritti naturali a tutti i membri della comunità, e il diritto positivo deve come minimo incorporare e proteggere questi diritti, indipendentemente da quali altre regole esso possa poi contenere. Ma è difficile individuare nel senso comune il consenso sull’elenco preciso di questi diritti naturali, e ancor meno chiari sono quei principi da cui è possibile dedurli in modo sistematico.»

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H. SIDGWICK, I Metodi dell’etica, Milano, 1995 «La giustizia è la prima virtù delle istituzioni sociali, così come la verità lo è dei sistemi di pensiero. Una teoria, per quanto semplice ed elegante, deve essere abbandonata o modificata se non è vera. Allo stesso modo, leggi e istituzioni, non importa quanto efficienti e ben congegnate, devono essere riformate o abolite se sono ingiuste. Ogni persona possiede un’inviolabilità fondata sulla giustizia su cui neppure il benessere della società nel suo complesso può prevalere. Per questa ragione la giustizia nega che la perdita della libertà per qualcuno possa essere giustificata da maggiori benefici goduti da altri…Di conseguenza, in una società giusta sono date per scontate eguali libertà di cittadinanza; i diritti garantiti dalla giustizia non possono essere oggetto né della contrattazione politica, né del calcolo degli interessi sociali…un’ingiustizia è tollerabile solo quando è necessaria per evitarne una ancora maggiore. Poiché la verità e la giustizia sono le virtù principali delle attività umane, esse non possono essere soggette a compromessi.»J. RAWLS, Una teoria della giustizia, Milano, 1982 «Che l’idea di giustizia non si esaurisca nel fatto storico o positivo, ci è dimostrato dal suo perpetuo rinascere nella coscienza come esigenza assoluta…Senza cotesta vocazione e attività inesausta della coscienza, neppure si spiegherebbe la vita storica del diritto; poiché appunto da quella attitudine originaria ed insopprimibile dipende il plasmarsi e riplasmarsi continuo dei rapporti sociali e delle regole che li dominano…Chi viola leggermente le leggi scuote le basi stesse della vita civile, e vulnera le condizioni dalle quali dipende la rispettabilità della sua persona. Ma il culto della giustizia non consiste solo nell’osservanza della legalità, né vuole esser confuso con essa. Non coll’adagiarci supinamente nell’ordine stabilito, né coll’attendere inerti che la giustizia cada dall’alto, noi rispondiamo veramente alla vocazione della nostra coscienza giuridica. Questa vocazione c’impone una partecipazione attiva e indefessa all’eterno dramma, che ha per teatro la storia, e per tema il contrasto tra il bene e il male, tra il diritto e il torto. Noi non dobbiamo solo obbedire alle leggi, ma anche vivificarle e cooperare al loro rinnovamento…Chi dice giustizia, dice subordinazione ad una gerarchia di valori; e nulla è più contrario a un tale principio che l’arbitraria rimozione dei limiti che separano il lecito dall’illecito, il merito dal demerito…Solo la giustizia risplende, guida sicura, sul vario tumulto delle passioni…Senza di essa, né la vita sarebbe possibile, né, se anche fosse, meriterebbe di essere vissuta.» G. DEL VECCHIO, La Giustizia, Roma, 1959 «B...In una qualsiasi società, e dunque anche in una società democratica, la funzione fondamentale del diritto è quella di stabilire le regole dell’uso della forza. Le regole dell’uso della forza vuol dire: chi deve esercitare l’uso della forza (non chiunque, ma solo coloro che sono autorizzati ad esercitarla); come (con un giudizio regolato); quando (non in un qualsiasi momento, ma quando sono state completate le procedure definite dalla legge); quanto (non puoi punire un furtarello nello stesso modo in cui punisci un omicidio). In uno Stato di diritto una delle grandi funzioni delle leggi è quella di stabilire come deve essere usato il monopolio della forza legittima che lo Stato detiene.» N. BOBBIO e M. VIROLI, Dialogo intorno alla Repubblica, Roma – Bari, 2001 3. AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: 60 anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione. Un bilancio dei suoi valori attuali e del suo rapporto con la società italiana. “Ma fu significativo dell’ampiezza di consensi raggiunta dall’impostazione programmatica della costituzione il fatto che un grande giurista membro del partito d’Azione, Piero Calamandrei, che poi all’elaborazione del testo costituzionale dette un contributo assai rilevante, dichiarasse di essere stato convinto dall’argomento di Togliatti che i costituenti dovevano fare, secondo i versi danteschi, «come quei che va di notte, / che porta il lume dietro e a sé non giova, / ma dopo sé fa le persone dotte.”

E. RAGIONIERI, La storia politica e sociale, in “Storia d’Italia”, vol. IV, Einaudi, Torino, 1976 “Preme ora mettere in rilievo un aspetto determinato, relativo a quella problematica del «nucleo fondamentale» della costituzione. È certamente degno di nota il fatto che quella problematica…torni a riaffermarsi con forza. Alla dottrina del «nucleo fondamentale» ha fatto ricorso anche la nostra Corte costituzionale, indicando la presenza nella nostra costituzione di «alcuni principî supremi che non possono essere sovvertiti o modificati nel loro contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale o da altre leggi costituzionali»; si tratta di «principi che, pur non essendo espressamente menzionati fra quelli non assoggettabili al procedimento di revisione costituzionale, appartengono all’essenza dei valori supremi sui quali si fonda la costituzione italiana.”

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M. FIORAVANTI, Le dottrine dello Stato e della costituzione, in “Storia dello Stato italiano dall’unità a oggi”, Roma, 1995 “Proprio sul terreno delle libertà e dei diritti, infatti, l’innovazione costituzionale è grande, così come è profondo il mutamento degli strumenti che devono garantirne l’attuazione. Non vi è soltanto una restaurazione piena dei diritti di libertà, e un allargamento del loro catalogo. Cambia radicalmente la scala dei valori di riferimento, dalla quale scompare proprio quello storicamente fondativo, la proprietà, trasferita nella parte dei rapporti economici, spogliata dell’attributo della inviolabilità, posta in relazione con l’interesse sociale (art. 42.).”

S. RODOTÀ, La libertà e i diritti, in “Storia dello Stato italiano dall’unità a oggi”, Roma, 1995 “ La Costituzione - soprattutto nella prima parte - ha una forte ispirazione internazionalistica e può contare su un maggior numero di norme relative ai rapporti internazionali rispetto allo Statuto Albertino…Si guarda con grande interesse a organizzazioni come le Nazioni Unite…Si ribadisce con forza la volontà pacifista di un popolo costretto, suo malgrado, a entrare nel vortice di una guerra non voluta e ancora sconvolto dalle conseguenze devastanti della sconfitta bellica. In questo contesto nasce il famoso articolo 11 della Costituzione che proclama solennemente il ripudio della guerra “come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” e stabilisce, al tempo stesso, che l’Italia “consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.” SIMULAZIONE SECONDA PROVA: PRODUZIONI VEGETALI

Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca

ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE

Indirizzo: ITPT – AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA

ARTICOLAZIONE PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI

Tema di: PRODUZIONI VEGETALI

ESEMPIO PROVA

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.

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PRIMA PARTE Il candidato, dopo aver descritto le caratteristiche pedoclimatiche di una zona di propria conoscenza, identificata una coltura arborea o arbustiva di rilevante importanza economica, ne descriva la forma di allevamento più idonea e la tecnica colturale, con particolare riferimento alla gestione della chioma anche in vista di una produzione ecocompatibile.

SECONDA PARTE

9. Con riferimento alla specie prescelta, indicare le principali malattie fungine e il relativo controllo.

10. Illustrare i principi generali della concimazione con sostanza organica.

11. Importanza della scelta dei portinnesti, facendo opportuni esempi, in funzione della qualità del

prodotto, anche in relazione ad eventuali esperienze operative.

12. Illustrare i criteri di valutazione della qualità dei prodotti.

_______________________________ Durata massima della prova: 6 ore E’ consentito soltanto l’uso del dizionario italiano e di calcolatrici non programmabili. Non è consentito l’uso di manuali tecnici e/o prontuari e altri dispositivi elettronici.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA: biotecnologie agrarie, gestione ambiente e territorio, matematica, inglese

Materia: BIOTECNOLOGIE AGRARIE NOME..................................................... classe V A 14/04/2015 Indica l'affermazione corretta

1. In una vite colpita da Peronospora, la muffetta bianca nella pagina inferiore della foglia è costituita da i rami conidiofori i due gametangi le ife che portano i conidiosporangi le zoospore

2. La coltura dei meristemi viene effettuata per ottenere piante esenti da batteri curare una pianta colpita da virosi ottenere piante più resistenti alle virosi produrre piante esenti da virus

3. Sono produttori di melata

tutti gli insetti Rincoti e Tisanotteri i Lepidotteri i Coleotteri

4. Non è possibile curare una pianta affetta da batteriosi perché non esistono farmaci contro i batteri è vietato usare antibiotici in agricoltura tutti i batteri dannosi alle piante sono diventati resistenti agli agrofarmaci gli agrofarmaci danneggerebbero la pianta

Rispondi in 8 righe al massimo:

1. La Flavescenza dorata della vite: eziologia, sintomi estivi e lotta.

2. Le caratteristiche principali della eterometabolia e della olometabolia.

VALUTAZIONE

QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA: Risposta esatta : punti 1,25 tot. 5 Risposta errata o non data: punti 0 QUESITI A RISPOSTA APERTA

INDICATORI PUNTEGGIO MAX

PUNTEGGIO 1°QUESITO

PUNTEGGIO 2°QUESITO

Conoscenze 3

Competenze espressive 1

Capacità di sintesi 1

Tot. 5 Tot. Tot.

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SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA: MATEMATICA CLASSE 5A Nome e Cognome : ....................................................................... 1) Descrivere i concetti di integrale indefinito e definito (definizioni, grafici, esempi): …............................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ 2) Descrivere il concetto di probabilità per eventi semplici e composti: …............................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ 3) Il volume di un cono di raggio 2 dm e altezza 6 cm è:

□ 4π cm3 □ 4π dm3

□ 800π cm3 □ 800π dm3

□ nessuna di queste

4) ∫ − 1

23x2dx =

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□ 7 □ 9 □ 11 □ 15 □ nessuna di queste 5) Un sacchetto contiene 3 palline verdi, 12 palline rosse e 5 gialle. Qual è la probabilità di estrarre una pallina gialla? □ 15% □ 60% □ 25% □ 40% □ nessuna di queste 6) In un negozio ci sono 32 paia di sci numerati da 1 a 32. Si prende a caso un paio di sci. Quale è la probabilità che esso abbia un numero dispari o maggiore di 23?

2532 □

2132 □

916 □

964 □ nessuna di queste

GRIGLIA DI VALUTAZIONE domanda indicatori Punteggio

massimo Punteggio attribuito

1

contenuti 3,5

linguaggio 1

2

contenuti 3,5

linguaggio 1

3 1,5

4 1,5

5 1,5

6 1,5

totale /15 Simulazione III prova 21/4/2015 Gestione ambiente e territorio Classe V……. Allievo: …………………………………..……………………… 1) Descrivere le principali cause dell’inquinamento inorganico delle acque , come viene misurato e le possibili conseguenze negative

……………………………………………………………………………………………………………………………....

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………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

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………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………...

2) Descrivere le principali azioni per la prevenzione degli eventi franosi

……………………………………………………………………………………………………………………………....

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

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………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………....

Rispondere alle domande crocettando la risposta corretta 3) Tra i fattori predisponenti all’erosione di un terreno si hanno:

12. Errati sfruttamenti dei terreni di collina e di montagna 13. Fattori topografici,vegetazionali, climatici e pedologici 14. Le esondazioni dei fiumi, costruzioni abusive in luoghi a rischio, disboscamento 15. Disboscamento , lavorazioni del terreno e costruzione degli argini dei fiumi

4) Una delle principali cause dell’Effetto serra è :

• L’uso di clorofluorocarburi ( CFC) • L’incremento del tasso di CO2 nell’atmosfera • Lo scioglimento dei ghiacciai • L’uso di clorofluorocarburi ( CFC) e l’incremento del tasso di CO2 nell’atmosfera

5) La conferenza di Rio de Janerio su ambiente e sviluppo (1992) si è conclusa indicando:

• Come regolamentare l’uso in agricoltura di letame,liquame e pollina • Le priorità per promuovere uno sviluppo sostenibile • Come realizzare il marchio di qualità ecologica ECOLABEL • Le modalità per ridurre le emissioni dei gas serra nell’atmosfera

6) La biodiversità :

• È la diversità biochimica dei batteri • È la diversità degli esseri viventi animali • Descrive le diversità di vita sulla terra e dei diversi processi ecologici • Descrive la diversità di vita dei vegetali sulla terra

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Domande Indicatori Punteggio max Punteggio assegnato 1 -conoscenza ed esposizione degli argomenti 3

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-capacità di analisi e sintesi -Correttezza lessicale e terminologia appropriata

1 1

2 -Conoscenza ed esposizione degli argomenti -Capacità di analisi e sintesi -Correttezza lessicale e terminologia appropriata

3 1 1

3, 4, 5, 6 Scelta alternativa corretta 5 Totale 15/15 Totale ……………/15

Simulazione III prova classe V A 14/4/2015

Rispondere ad ogni domanda utilizzando un massimo di 8 righe INGLESE - Allievo:

1) Write about compost .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

2) How are white wines made? .............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................. ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Completare le frasi crocettando l’alternativa corretta 3) In organic vineyards, peronospora is treated with • bentonite • sexual attraction traps • copper of mineral origin • mowing weeds every 15-20 days

4) The organic certification bodies • inspect and certify organic producers and processors • control and monitor the central body • regulate organic farming in the UK • regulate organic farming in the EU

5) Pasteurization is a process • that makes milk more digestible • where milk is heated to 160° • where milk is heated to 72° • that kills all bacteria in milk

6) In red wine-making • it is necessary to leave some sugar in the wine • malic bacteria transform lactic acid into malic acid • the juice and the skins are kept at a low temperature • the juice and the skins ferment together

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domande GRIGLIA DI VALUTAZIONE

indicatori Punteggio max Punteggio assegnato 1 Conoscenza contenuti

Correttezza sint. gramm. Uso lessico specifico

2 2

1,5

2 Conoscenza contenuti Correttezza sint. gramm.

Uso lessico specifico

2 2

1,5

3-4-5-6 Scelta alternativa corretta 4

TOTALE 15/15 : TOTALE: ………………./15

SIMULAZIONE TERZA PROVA: trasformazione dei prodotti, economia-estimo-marketing e legislazione, produzioni animali, storia

ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE

sviluppare (max 8 righe) i segg. argomenti 1) Dopo avere precisato le differenze tra stima sintetica ed analitica, puntualizzare quali sono i due procedimenti che contraddistinguono la stima analitica

……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2) Legge 327/01: di cosa si occupa, cosa è il V.A.M. e cosa stabilisce per il proprietario coltivatore diretto?

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

rispondere alle domande crocettando la risposta corretta

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3) La stima del val.intermedio (Vm) degli arboreti da frutto con il metodo dei redditi passati, si realizza con la formula:

• Vm = ∑(Øm) (Pr-Sp) + V0 . qm

• Vm = ∑(mØ) (Pr-Sp) + V0 . qm

• Vm = ∑(Øm) (Sp-Pr) + V0 . qm

• Vm = ∑(mØ) (Sp-Pr) + V0 . qm

• e) Vm = ∑(Øm) (Sp-Pr) + V0 4) La disequazione che esprime la convenienza ad eseguire un miglioramento fondiario in termini di capitale è la seguente:

• Vpost – Vante ≤ Kt . r • Va – Vp > Kt . r • Vp – Va ≥ Kt • Vp – V > Kt • Vp – Va ≥ Kt . r

• • 5) Nelle successioni ereditarie la quota di riserva è:

• quella destinata all’erede legittimo • quella destinata sempre al legatario • quella destinata seguendo la volontà del “de cuius” • la quota che va assegnata obbligatoriamente all’erede legittimario

6) Quale – tra i segg. beni può essere stimato sia con il criterio del valore di mercato che sotto l’aspetto del valore di trasformazione?

• azienda agraria • macchine agricole • foraggi • impianti arborei da frutto • letame

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Domande Indicatori Punteggio max Punteggio assegnato

1 conoscenza degli argomenti 3 capacità di analisi e sintesi 2

precisione e chiarezza 1

2 conoscenza degli argomenti 3 capacità di analisi e sintesi 2

precisione e chiarezza 1

3 – 4 – 5 - 6 scelta corretta (1,25/risposta) 5

Totale … /15

PRODUZIONI ANIMALI

RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE

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1)IN CHE COSA CONSISTE LA SOMMINISTRAZIONE DELLA RAZIONE GIORNALIERA SECONDO LA TECNICA DELL’ “UNIFEED” ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 2)QUALI SONO I COMPONENTI CHE VENGONO INDICATI SUI CARTELLINI DEGLI ALIMENTI PER IL BESTIAME SECONDO LA LEGGE 281 DEL 1963? ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

BARRA LA RISPOSTA ESATTA

3)LE PROTEINE A)sono abbondanti nel latte, nella carne, sei semi delle leguminose, nel fieno di medica B)si dividono in: estrattivi inazotati e fibra grezza C)non sono importanti nell’alimentazione dei bovini ma solo in quella dei monogastrici 4)IL CICLO ANNUALE DI LATTAZIONE DI UNA BOVINA A)dura 6 mesi dopo di che si procede ad una nuova fecondazione B)è di 300 giorni poi seguono due mesi di asciutta corrispondenti a termine gestazione C)dura 9 mesi e dieci giorni in coincidenza con la gestazione 5)LA NECROSI DELLA CODA SI OSSERVA A)nei bovini che vivono allo stato brado dove esistono concerie B)nelle bovine che sono positive al test della tubercolina C)nei vitelloni allevati in spazi ridotti e alimentati principalmente con insilato di mais 6)UN ALLEVAMENTO E’ DICHIARATO”UFFICIALMENTE INDENNE DA TBC” se: A)non ci sono nella stalla bovini con segni clinici e anatomo-patologici di TBC B)tutti gli animali hanno superato per due volte consecutive la prova della tubercolina C)tutti gli animali risultati positivi alla tubercolina sono stati abbattuti

GRIGLIA di VALUTAZIONE prova di PRODUZIONI ANIMALI

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N.DOMANDA PUNTEGGIO MAX PUNTEGGIO OTTENUTO 1 5,5…………………………………………………………………………… 2 5,5……………………………………………………………………………. 3 1………………………………………………………………………………… 4 1………………………………………………………………………………… 5 1………………………………………………………………………………… 6 1…………………………………………………………………………………

TOT ………/15

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STORIA

1. Che cosa si intende per “guerra fredda”? 2. Colloca i “gloriosi trenta” e illustrane i principali fattori. 3 - Caporetto ricorda □ la prima vittoria italiana sull’esercito austriaco nel corso della prima guerra mondiale. □ la località dove fu trasferito Mussolini subito dopo il suo arresto. □ lo sfondamento delle linee di resistenza italiane da parte delle forze austriache – tedesche nel 1917. □ l’attacco finale, conclusosi vittoriosamente per il nostro esercito, alle forze imperiali nel corso della I Guerra Mondiale. 4 - Il deputato Giacomo Matteotti fu assassinato □ poiché denunciò con estrema chiarezza i brogli attuati nei seggi e le aggressioni subite dagli elettori antifascisti nelle elezioni politiche del ‘24.

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□ per aver organizzato una sommossa antifascista. □ poiché si rifiutò di scendere a compromessi con i fascisti e pertanto di tradire l’elettorato che rappresentava. 5 - Quando avvenne lo sbarco degli Alleati in Normandia. Dove giunsero? □ Nel settembre del 1943 le forze alleate sbarcarono in Normandia e si fermarono lungo la linea fortificata costruita dai tedeschi che correva dall’Olanda ai Pirenei. □ Nel dicembre del 1945 le forze alleate sbarcarono in Normandia e superato il Vallo Atlantico raggiunsero Parigi. □ Nel giugno del 1944 le forze alleate sbarcarono in Normandia e, superata la linea fortificata costruita dai tedeschi che correva dall’Olanda ai Pirenei, raggiunsero Parigi. 6 - Gli obiettivi del Piano Marshall consistevano □ nel dare un nuovo assetto all’Europa alla fine della II Guerra Mondiale. □ nel sostenere i paesi europei che, alla fine della II Guerra Mondiale si fossero accordati su un comune progetto di ricostruzione e nel porre un freno all’espansione sovietica. □ nel sostenere i paesi dell’Europa dell’Est che uscivano particolarmente stremati dal conflitto. □ nel rilanciare l’economia americana dopo la crisi del 1929.

Griglia di VALUTAZIONE prova di STORIA

n° domanda Punteggio max Punteggio ottenuto 1 5.5 2 5.5 3 1 4 1 5 1 6 1

Totale 15 Totale

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TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI

Barrare le risposte corrette 1) Il latte pastorizzato deve: - presentare reazioni negative alle prove di fosfatasi e perossidasi - essere privo di tutti i microrganismi - presentare reazione negativa alla prova di fosfatasi e positiva a quella di perossidasi - essere ottenuto tramite sistema UHT diretto 2) Per favorire la fermentazione malolattica occorre: - innalzare il contenuto di anidride solforosa - raffreddare l’ambiente di reazione sotto i 10 °C - mantenere la temperatura sopra i 15 - procedere alla microssigenazione del vino 3) Riguardo ai difetti ed alterazioni nel vino: - gli agenti responsabili della fioretta e dello spunto acetico sono gli stessi - la casse bianca è dovuta alla formazione di bitartrato di potassio - i composti solforosi non provocano difetti - nell’acescenza avviene l’ossidazione acetica dell’alcol 4) La tecnica di termovinificazione non è opportuna : - nella vinificazione di uve ammuffite - per automatizzare il processo - per ottenere vini con pigmenti stabili durante l’invecchiamento - per ottenere mosti colorati utilizzabili come prodotti da taglio

Rispondere a ciascuna domanda utilizzando un massimo di 8 righe: 1) Fasi nel latte: costituenti maggioritari in ognuna di esse …............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................ 2) Glicolisi e fermentazione alcolica: breve descrizione dei processi biochimici coinvolti e aspetti

energetici

…............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Indicatori delle domande a risposta aperta

(punteggio attribuito massimo per le due risposte 10/15)

Punteggio

domanda 1

Punteggio

domanda 2

Conoscenza e comprensione dei contenuti (max 3 punti)

Utilizzo terminologia specifica (1 punto)

Chiarezza e organicità espositive (1 punto)

Totale

Per ogni domanda a risposta multipla esatta, verranno assegnati 1,25 punti (totale massimo 5/15)

Valutazione prova /15

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FIRME

IL DOCENTE COORDINATORE DI CLASSE

Il documento è disponibile, oltre che in formato pdf sul sito Internet della scuola, in N° 2 copie cartacee• N° 1 copia da conservare agli ATTI dell’Istituto

:

• N° 1 copia allegata alla Documentazione per la Commissione d’Esame Data ______________________

Il Docente Coordinatore: ___________________________________

==========

GLI ALUNNI RAPPRESENTANTI DI CLASSE

Dichiaro di avere preso visione - con tutta la classe- di tutte le parti che compongono tale Atto,

incluse :

o la presentazione della classe o le relazioni ed i programmi svolti di ciascuna materia o le copie delle prove simulate svolte nel corso dell’anno

e di sottoscrivere – per approvazione e conferma – tutte le pagine del Documento stesso.

Data ______________________

I Rappresentanti di classe: _________________________________________________________________

========== Timbro dell’Istituto e firma: __________________________________________________ (IL DIRIGENTE SCOLASTICO prof. Parisio Renato)