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1 ESAME DI STATO conclusivo dei corsi di studio di Istruzione Secondaria Superiore DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE art. 5, comma 2, del D.P.R. 23 luglio 1998, n.323 art. 6, dell’O.M. 05 maggio 2010, n.44 CLASSE V ^ sezione A Indirizzo: Costruzioni, Ambiente, Territorio Anno Scolastico 2016-2017

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ESAME DI STATO conclusivo dei corsi di studio di Istruzione Secondaria Superiore

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

art. 5, comma 2, del D.P.R. 23 luglio 1998, n.323 art. 6, dell’O.M. 05 maggio 2010, n.44

CLASSE V^ sezione A Indirizzo: Costruzioni, Ambiente, Territorio

Anno Scolastico 2016-2017

2

Indice

INDICE ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ……2

L’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “LEOPOLDO PILLA”………………………………………………….. PREMESSA………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. -L’ISTITUTO COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO ………………………………………………………………………………………………

……4 ……4 ……4

PRRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO……………………………………………............................................................................................ -PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO IN COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO……………………………….

……5 ……5

QUADRO ORARIO …………………………………………………………………………………………………………………………….. …...7 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ……………………………………………………………………………………………….. …………….. -PROFILO DELLA CLASSE ………………………………………………………………………………………………………………………………………..

……8 ……8

ELENCO ALUNNI CLASSE V^ SEZIONE A ………………………………………………………………………………………………………… ……9 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ………………………………………………………………………………………………...... …..10

OBIETTIVI FORMATIVI E COGNITIVI ……………………………………………………………………………………………………………… - OBIETTIVI TRASVERSALI FORMATIVI ………………………………………………………………………………………………………………….. - OBIETTIVI TRASVERSALI COGNITIVI …………………………………………………………………………………………………………………….

…..11 …..11 …..11

PERCRSI DISCIPLINARI ………………………………………………………………………………………………………………………………. PROGRAMMI, METODI E MEZZI ADOPERATI, SPAZI E TEMPI IMPIEGATI, CRITERI E STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VALUTAZIONE,OBIETTIVI RAGGIUNTI NELLE SEGUENTI DISCIPLINE:…………………………………………………………………… -ITALIANO…………………………………………………………………………………………………………………………………………………. -STORIA…………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. -INGLESE …………………………………………………………………………………………………………………………………………………... -MATEMATICA ………………………………………………………………………………………………………………………………………….. -PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI, IMPIANTI…………………………………………………………………………………………….. -GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL’AMBIENTE DI LAVORO ……………………………………………………… -GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA, ESTIMO ………………………………………………………………………………………………………. -TOPOGRAFIA …………………………………………………………………………………………………………………………………………..... - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ……………………………………………………………………………………………………………….. -RELIGIONE ………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

…..12 ……12 ……13 …...15 …...17 …...18 …...20 …...23 …...27 …...29 … ..32 …...33

GRIGLIA DI VALUTAZIONE GLOBALE DEGLI APPRENDIMENTI …………………………………………………………………….. …...34 SIMULAZIONI E VALUTAZIONI DELLA TERZA PROVA SCRITTA …………………………………………………………………… DATA DI SVOLGIMENTO – TIPOLOGIA – TEMPO ASSEGNATO – MATERIE COINVOLTE ……………………………………………

…...35 …...35

1^ SIMULAZIONE 3^ PROVA E CORRETTORI ……………………………………………………………………………………………… …...36 2^ SIMULAZIONE 3^ PROVA E CORRETTORI ……………………………………………………………………………………………… …...56

3

GRIGLIE DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE….…………………………………………………………………………………....... ITALIANO: -TIPOLOGIA: A: analisi del testo………………………………………………………………………………………………………………………………….. -TIPOLOGIA B: Saggio/Articolo di giornale ……………………………………………………………………………………………………………... -TIPOLOGIA C: Tema di argomento storico ………………………………………………………………………………………… -TIPOLOGIA D: Tema di ordine generale …………………………………………………………………………………………..

TOPOGRAFIA …………………………………………………………………………………………………………………………………………………. GRIGLIE DI VALUTAZIONE PROVE ORALI ………………………………………………………………………………………………………

….76

…..77 …..78 …..79 …..80 …..81 …..82

ALLEGATI …………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. SCHEDE DI VALUTAZIONE DELLE TERZE PROVE E ATTIVITA’ COMPLEMENTARI E /O INTEGRATIVE ………… -SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA 1^ SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA..………………………………………………………...... - SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA 2^ SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA .………………………………………………………………………………….. ATTIVITA’ COMPLEMENTARI E/O INTEGRATIVE …………………………………………………………………………………………..

…..83 …..83 …..84 …..85 …..86

FIRME DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE ..…………………………………………………………………………………………. …..87

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L’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “Leopoldo Pilla”

PREMESSA

Dal 01 settembre 2014, come previsto dall’organizzazione della nuova rete scolastica regionale, ovvero dal piano di dimensionamento

approvato dalla Regione Molise nel mese di luglio del 2014, l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “L. Pilla” si ramifica in:

Istituto Tecnico Economico

Istituto Tecnico Costruzioni, Ambiente, Territorio

Istituto Professionale Servizi Per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale

L’identità della nuova scuola scaturisce dalle esperienze più significative dei due istituti di provenienza: l’Istituto Tecnico Economico “L.

Pilla”(ex Ragioneria) e l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Giulio Pittarelli”, costituito dall’ Istituto Tecnico Costruzioni

Ambiente Territorio (ex Geometri) e l’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (ex IPAA) .

La finalità didattico-educativa dell’ Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “L. Pilla” è la formazione e l’educazione di uno

studente consapevole, di un cittadino responsabile, di una persona capace di costruire relazioni, di vivere il lavoro e

l’intraprendenza come valori positivi.

L’ISTITUTO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO

Con il nuovo assetto ordinamentale, andato in vigore nell’anno scolastico 2010/2011 a seguito della Riforma della Scuola Secondaria

Superiore, l’identità degli Istituti Tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le

indicazioni dell’Unione Europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere

generale e specifico.

L’area di istruzione generale dell’Istituto Tecnico Costruzione, Ambiente e Territorio ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione

di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei

linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.

Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita,

di studio e di lavoro, sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, saper lavorare in team, sapersi gestire in ambiti caratterizzati

da innovazioni continue, assumere progressivamente responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti

5

PRESENTAZIONE DELLINDIRIZZO PRFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO IN COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO

Il tecnico diplomato in Costruzioni, Ambiente e Territorio acquisisce una mentalità di correttezza nei rapporti interpersonali, di rispetto di normative, di puntualità nelle scadenze, di onestà di comportamento, in modo da coniugare competenze ed etica professionale.

La scuola offre stimoli e favorisce l’acquisizione di capacità che consentano al tecnico di sapersi bene orientare nelle singole specificità che il mondo del lavoro, nella sua complessità e molteplicità di richiesta, può esigere e di essere quindi in grado di risolvere le problematiche attinenti ai vari campi di applicazione del lavoro, attraverso una corretta impostazione creativa, metodologica e programmatica. La preparazione specifica si basa prevalentemente sul possesso di capacità grafico – progettuali relative ai settori del rilievo e delle costruzioni, nonché di concrete conoscenze inerenti l’organizzazione e la gestione del territorio, in modo da operare in modo consapevole. La formazione, integrata da idonee capacità linguistico – espressive, logico – matematiche ed informatiche, viene completata dall’acquisizione di buone conoscenze economiche, giuridiche ed amministrative e consentirà al diplomato l’inserimento in situazioni di lavoro diversificate e/o la prosecuzione degli studi. A conclusione degli studi il diplomato sa: Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione. Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate per la loro restituzione

grafica. Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, intervenendo

anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia. Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell’ambiente. Procedere ad operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, relativamente all’edilizia e al territorio. Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi. Organizzare e condurre i cantieri nel rispetto delle normative sulla sicurezza. Perché ha: 1. competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni 2. competenze nell’impiego degli strumenti di rilievo, nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo,

nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali

3. competenze grafiche e progettuali in campo edilizio e capacità relative all’organizzazione del cantiere, alla gestione degli impianti, al rilievo topografico, alla stima di terreni e fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, all’amministrazione di immobili e allo svolgimento di operazioni catastali.

6

È in grado di: collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi; operare in

autonomia nei casi di modesta entità, operare autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri, indicare, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative

sulla tutela dell’ambiente, pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte.

Concorrono alla formazione di tale figura professionale le seguenti CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ (obiettivi formativi finali):

- Conoscenze disciplinari - Conoscenze di saperi specialistici e di indirizzo disciplinari e pluridisciplinari - Competenze cognitive e tecniche di base - Competenze applicative - Capacità creative, elaborative, logiche e critiche - Capacità di ricercare, analizzare, progettare, eseguire, controllare - Capacità di partecipare responsabilmente al lavoro organizzato - Capacità di adeguare le proprie conoscenze in ordine all’aggiornamento richiesto dall’evoluzione della figura professionale - Acquisizione della consapevolezza del proprio ruolo unita a doti di affidabilità - Acquisizione di doti di precisione, attenzione, concentrazione

- Acquisizione di comportamenti improntati alla tolleranza, all’autocontrollo e al senso della misura.

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QUADRO ORARIO

MATERIE 3° anno 4° anno 5° anno

RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITA’ ALTERNATIVE 1 1 1

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4

STORIA 2 2 2

LINGUA INGLESE 3 3 3

MATEMATICA E COMPLEMENTI DI MATEMATICA 4 4 3

PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI, IMPIANTI 7 6 7

GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL’AMBIENTE DI LAVORO 2 2 2

TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA 4 4 4

GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA, ESTIMO 3 4 4

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2

TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 32

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE PROFILO DELLA CLASSE

La classe è composta da 17 discenti, dei quali il 76,47 % pendolari e il 23,53 % residenti a Campobasso.

Il comportamento è stato complessivamente improntato alla correttezza per tutto il percorso quinquennale degli

studi, facendo generalmente emergere educato rispetto delle regole e senso di responsabilità. La frequenza alle

lezioni è stata pressoché costante per la maggior parte della classe ad eccezione di pochi alunni, di cui uno

impegnato in attività sportiva. Gli studenti con carenze formative, durante tutto il ciclo scolastico e nell’anno in

corso, sono stati supportati anche in modo diversificato, con interventi di recupero, in itinere e pomeridiano,

nonché di potenziamento. Inoltre, sono state organizzate strategie didattiche al fine di conseguire competenze più

autonome. Tali interventi hanno consentito il raggiungimento degli obiettivi, seppur non sempre in modo

omogeneo.

Il metodo di studio è risultato, in genere, adeguato sia nelle attività svolte in classe che in quelle al di fuori del

contesto classe, e solo in pochi casi poco organizzato in autonomia. Gli alunni, nella maggior parte, hanno

evidenziato, sin dall’inizio del percorso degli studi, un atteggiamento responsabile e propositivo, tale da

valorizzare le capacità cognitive e la crescita culturale attraverso una generale propensione e motivazione verso

le attività didattiche curriculari, soprattutto nelle materie professionalizzanti e nelle iniziative extracurriculari

organizzate dall’Istituzione Scolastica. Ad essi va riconosciuto lo svolgimento di uno studio costruttivo,

caratterizzato da costanza nell’impegno e dalla motivazione a migliorare il livello delle conoscenze, che ha

comportato il conseguimento di risultati sicuramente discreti e buoni e, in alcuni, contrassegnati anche da

contributi individuali significativi.

Un gruppo esiguo di studenti è pervenuto ad un livello di conoscenze e competenze di faticosa sufficienza, dovuto

in genere, ad uno studio superficiale, ad una partecipazione non sempre attiva alle attività didattiche e alla fragile

capacità rielaborativa. La presenza, però, di un nucleo nutrito di alunni dotati di discrete e buone capacità e

competenze in tutte le discipline, motivati all’apprendimento, ha contribuito allo svolgimento di un'attività

didattica serena e fruttuosa con approfondimenti nelle materie caratterizzanti, tale da prospettare loro sia

un’agevole prosecuzione negli studi universitari, sia un proficuo inserimento nel mondo della professione.

9

ELENCO ALUNNI CLASSE 5^ SEZIONE A ” ITCAT “

Classe: 5^ V B “”

N° Cognome Nome Comune di residenza

1 ALBANESE Elena SPINETE (CB)

2 BAZILIUC A. Nicoletta SPINETE (CB)

3 CICCONE Andrea CAMPOBASSO (CB)

4 COLANTUONO Maria SPINETE (CB)

5 CONSIGLIO Giovanni TUFARA (CB)

6 CORBO Matteo SANT’AGAPITO(IS)

7 D’ANGELO Carlo CAMPOBASSO(CB)

8 D’AVERSA Stefano CERCEMAGGIORE (CB)

9 DE MICHELE Giulia CAMPODIPIETRA(CB)

10 DI MUCCIO Francesco MORCONE(BN)

11 EMANUELE Luca CAMPODIPIETRA (CB)

12 GIANFELICE Andrea CAMPOBASSO (CB)

13 MARRA Angelo VINCHIATURO (CB)

14 MOFFA Domenico CAMPODIPIETRA (CB)

15 PALLADINO G. Jacopo CAMPOBASSO(CB)

16 TERRICA Marco RIPALIMOSANI (CB)

17 ZAPPONE Federico CERCEMAGGIORE (CB)

10

COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI CLASSE

Cognome e nome dei docenti Materia d‘insegnamento Continuità

didattica

prof.ssa Sassano Giuseppina RELIGIONE X X X

prof.ssa Zita Lucia LINGUA E LETTERATURA ITALIANA X X X

prof.ssa Zita Lucia STORIA X X X

prof.ssa Bastianini Eleonora LINGUA INGLESE X X X

prof. Di Lisa Ireneo GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA, ESTIMO X X X

Prof. Testa Giovanni PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI, IMPIANTI X

X

Prof. D’Elia Mauro GESTIONE DEL CANTIERE, SICUREZZA DELL’AMBIENTE DI LAVORO X

prof. Pietrarca Marcello TOPOGRAFIA E FORTIOGRAMMETRIA X X X

prof. Laurelli Francesco Antonio MATEMATICA X X X

prof. Berchicci Giovanni SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE X X

prof. Gattozzi Giorgio INSEGNANTE TECNICO PRATICO DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI, IMPIANTI X

prof. Laorenza Carmine INSEGNANTE TECNICO PRATICO DI GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA, ESTIMO X X

prof. Grasso Fabio INSEGNANTE TECNICO PRATICO DI TOPOGRAFIA X X

11

OBIETTIVI - FORMATIVI - COGNITIVI

OBIETTIVI TRASVERSALI FORMATIVI

Correttezza nei confronti di compagni, insegnanti e personale della scuola.

Rispetto del regolamento d’Istituto, delle regole della comunicazione, dei luoghi e dei materiali di lavoro.

Rispetto delle consegne.

Partecipazione alla vita scolastica.

Rifiuto di atteggiamenti che incitano alla violenza.

Visione dell’errore come occasione di crescita e non di fallimento.

Potenziamento di un equilibrato senso di solidarietà, collaborazione, socializzazione anche nel rispetto di una civiltà multirazziale.

Consolidamento della consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti anche al fine di sapersi orientare nelle scelte future.

Consolidamento della capacità di lavorare in gruppo. OBIETTIVI TRASVERSALI COGNITIVI

Sviluppare la conoscenza dei linguaggi, i fatti, le teorie, i nodi concettuali delle varie aree disciplinari.

Ricercare informazioni.

Classificare.

Schematizzare.

Ricercare cause e conseguenze di fatti e fenomeni.

Mettere in evidenza analogie e differenze.

Applicare dati e conoscenze in contesti differenti.

Ricercare e stabilire connessioni fondamentali tra le discipline.

Comunicare efficacemente usando linguaggi specifici e appropriati.

Potenziare il metodo di studio perseverando nell’acquisizione di capacità espressive chiare e corrette.

Esprimersi in modo organico e logico.

Rielaborare i contenuti acquisiti in modo autonomo e personale.

Progettare in gruppo, esercitando capacità di autocontrollo.

Sapersi porre con creatività di fronte a problemi anche nuovi.

Sviluppare competenze comunicative.

12

PERCORSI DISCIPLINARI

PROGRAMMI, METODI E MEZZI ADOPERATI, SPAZI E TEMPI IMPIEGATI, CRITERI E STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VALUTAZIONE,

OBIETTIVI RAGGIUNTI NELLE SEGUENTI DISCIPLINE:

ITALIANO STORIA INGLESE MATEMATICA PROGETTAZIONE COSTRUZIONI IMPIANTI GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL’AMBIENTE DI LAVORO GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA, ESTIMO TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE RELIGIONE

13

ITALIANO (ore n. 4 settimanali)

LIBRO DI TESTO: M. Sambugar, G. Salà, “Letteratura+”, V 3, La Nuova Italia DOCENTE Prof.ssa: Lucia Zita

Contenuti delle

lezioni, delle unità

didattiche o dei

moduli

Eventuali

altre

discipline

coinvolte

Metodi e mezzi adoperati

Spazi e Tempi

impiegati

Criteri e strumenti utilizzati

per la valutazione

Obiettivi raggiunti

Gli alunni, a diversi

livelli, sono in grado di:

L’età del

Positivismo e del

Realismo

Naturalismo in

Francia: E. Zola

Verismo in Italia:

G. Verga

Decadentismo e

irrazionalismo

nell’Europa di fine

secolo

Decadentismo

Simbolismo

G. Pascoli

Scapigliatura

Le Avanguardie

Il Futurismo

F. Marinetti

La narrativa della

prima metà del

Novecento

L. Pirandello,

G. D’Annunzio,

I. Svevo

Storia

Storia

Storia

Storia

Storia

Lezione frontale

Discussioni guidate

Lettura e analisi del

testo

Riflessione sui fatti

con individuazione

delle relazioni causa

effetto

Aula

lettura e

analisi

del testo

N. ore 25

N. ore 20

N. ore 4

N. ore 25

CRITERI

Conoscenza degli

argomenti

Interesse e

partecipazione al

dialogo educativo

Correttezza formale

Capacità di analisi,

sintesi, rielaborazione,

confronto

Capacità espositive

STRUMENTI

Analisi di testi poetici,

narrativi,

argomentativi

Saggi brevi e articoli

di giornale

Temi di ordine

generale

Verifiche orali

formative e sommative

Discussioni

Prove strutturate

Altri Strumenti:

Individuare i più

significativi

collegamenti tra le

opere degli autori

esaminati e il

contesto storico-

culturale

Individuare i temi

più significativi delle

opere esaminate

Individuare gli

aspetti essenziali e

innovativi delle

opere studiate

Riconoscere nel

complesso le

innovazioni

stilistiche e

narratologiche della

narrativa del primo

Novecento

Riconoscere le

fondamentali

caratteristiche

stilistiche,

sintattiche, retoriche,

metriche delle poesie

14

La poesia di G.

Ungaretti

L’Ermetismo

S. Quasimodo,

E. Montale

Storia

Storia

N. ore 4

N. ore 7

Sussidi e fotocopie esaminate

Un ristretto numero di

alunni presenta un

livello di conoscenze e

capacità non

pienamente sufficiente

15

STORIA

(ore n. 2 settimanali) LIBRO DI TESTO: Fossati, Luppi, Zanette “L’esperienza della storia” v. 3 E. Scolastiche Bruno Mondadori - DOCENTE Prof.ssa: Lucia Zita

Contenuti delle

lezioni, delle unità

didattiche o dei

moduli

Eventuali

altre

discipline

coinvolte

Metodi e mezzi adoperati

Spazi e Tempi

impiegati

Criteri e strumenti utilizzati

per la valutazione

Obiettivi raggiunti

Gli alunni, a diversi livelli,

sono in grado di:

LA GRANDE

GUERRA COME

SVOLTA

STORICA

-L’Europa agli inizi

del Novecento

-L’Italia industriale e

l’età giolittiana

-La Prima guerra

mondiale

-La rivoluzione russa

e la nascita

dell’Unione

Sovietica

FRA LE DUE

GUERRE:

TOTALITARISMI

E DEMOCRAZIE

-La crisi del

dopoguerra in

Europa e in Italia

-Il fascismo

-La crisi del 1929

-Il nazismo

Italiano

Italiano

Lezione frontale

Discussioni guidate

Riflessione sui fatti

con individuazione

delle relazioni causa

effetto

Mappe concettuali

Aula

N. ore: 23

CRITERI

Conoscenza degli

argomenti

Interesse e

partecipazione al

dialogo educativo

Capacità di analisi,

sintesi, rielaborazione

Capacità espositive

STRUMENTI

Verifiche orali

formative e sommative

Discussioni

Prove strutturate

Individuare i principali

eventi e personaggi del

periodo

Individuare i problemi

fondamentali del periodo

Individuare semplici ed

essenziali relazioni di

causa ed effetto

Utilizzare correttamente

alcuni termini specifici

Un esiguo numero di alunni

presenta un livello di

conoscenze e capacità non

pienamente sufficiente.

16

-Lo stalinismo

--Il New Deal

americano

LA SECONDA

GUERRA

MONDIALE

-I fascismi in Europa

e la guerra civile

spagnola

-La Seconda guerra

mondiale: gli eventi

-La guerra totale, la

Shoah, la Resistenza

IL

DOPOGUERRA

-Il piano Marshall

-L’Italia

repubblicana

Italiano

Religione

Italiano

N. ore: 25

N. ore:10

N. ore 7

17

INGLESE

( ore n. 3 settimanali) LIBRO DI TESTO: HOUSE and GROUNDS di P. CARUZZO – J. PETERS ED. ELI DOCENTE prof.ssa: Eleonora BASTIANINI

Contenuti delle lezioni,

delle unità didattiche o dei

moduli

Eventuali

altre

discipline

coinvolte

Metodi e mezzi

adoperati Spazi e tempi

impiegati Criteri e strumenti

utilizzati per la

valutazione Obiettivi raggiunti

Gli alunni, a diversi livelli, sono in grado di:

Types of houses and methods

of construction

Foundations, walls, floors,

roofs

Eco-design and

sustainability

The green roof and Le

Corbusier’s principles

Kensington roof garden

The city master plan

Sustainable urban planning

Two champions of

sustainability: Norman Foster

and Renzo Piano

How design faces with

today’s problems:

examples from Venice

architecture biennale

2016 (percorsi

individuali)

Costruzioni

Disegno e

progettazione

Lezione partecipata

Mind maps

Lezione frontale

Brainstorming

Cooperative learning

Autocorrezione

LIM ,articoli di riviste

specialistiche,

fotocopie, libro di

testo

AULA

h 3

h 15

h 10

h 7

h 8

h 3

h 4

I criteri per la

valutazione delle

singole prove di

profitto sono basati

sulla conoscenza dei

contenuti, uso del

lessico e delle

strutture, pronuncia e

organizzazione del

discorso.

Partecipazione,

interesse , continuità

dell’impegno e

progressione degli

apprendimenti sono

fondamentali elementi

che concorrono invece

alla valutazione finale

Domande brevi,

interrogazione lunga,

prove strutturate,

semistrutturate,

questionari, esercizi,

relazioni , group work

- Conoscere e usare le principali strutture

morfosintattiche e gli esponenti fonologici e lessicali

per produrre messaggi comprensibili su argomenti

quotidiani e professionali ed interagire in vari contesti

comunicativi

- leggere e comprendere l’inglese relativo a semplici

argomenti specialistici e di carattere generale;

- esporre oralmente argomenti tecnici utilizzando

lessico e strutture grammaticali di base.

A livello di competenze, tutti comprendono il senso

globale di un qualsiasi semplice enunciato in lingua e

alcuni sanno trasferire con una certa autonomia quanto

appreso sul piano operativo e, se pur in presenza di

errori, la comunicazione, nel suo complesso, non

viene pregiudicata.

18

Matematica

(ore n. 3 settimanali) LIBRO DI TESTO: Leonardo Sasso “Nuova Matematica a Colori DOCENTE PROF: Laurelli Francesco Antonio

Contenuti delle

lezioni, delle

unità didattiche o

dei moduli

Eventuali

altre

discipline

coinvolte

Metodi e mezzi

adoperati

Spazi e Tempi

impiegati

Criteri e strumenti

utilizzati per la

valutazione

Obiettivi raggiunti Gli alunni, a diversi livelli,

sono in grado di:

-Funzioni La funzione lineare

(retta)e la f. Quadratica

(parabola). Razionali ed

irrazionali.

Funzioni Trascendenti:

Esponenziali e

Logaritmiche.

Equazioni trascendenti.

-Campo di esistenza (

Dominio), Intervalli

.Estremi “i.s.”di un

intervallo.

Punti frontiera.

Intersezione con gli assi,

segno della funzione.

Punti di discontinuità.

Funzioni pari e dispari,

continue e discontinue.

Punti di accumulazione

di un intervallo.

Limite. Teoremi sui

limiti (enunciati).

Calcolo di limiti di

funzioni continue.

Forme indeterminate e

loro risoluzione.

Problematizzazione

dell’argomento

attraverso la lezione

frontale;

Analisi di Contenuti vari;

Esercizi applicativi svoti

in classe ed a casa;

Discussioni guidate,

consultazioni di testi,

manuali , riviste e

giornali.

AULA

14 ore

14 ore

20 ore

Conoscere gli elementi specifici della

disciplina, almeno nei contenuti

essenziali.

Sapersi esprimere e sviluppare in

modo corretto un ragionamento, un

problema;

Saper sviluppare lo studio di una

funzione nel suo Dominio, calcolarne

i valori nei punti Frontiera,

verificare l’esistenza di asintoti.

- aver acquisito il concetto di

“Limite” e “derivata”e saper applicare

i metodi di calcoli per la

ricerca di proprietà e soluzioni di

problemi.

Gli alunni hanno mostrato

sufficiente impegno ed interesse e

sono riusciti a colmare molte lacune;

alcuni argomenti non affrontati negli

anni precedenti sono stati recuperati.

I limiti e le derivate sono stati

assimilati,

almeno nella parte del

calcolo elementare.

19

Derivata di una

funzione continua.

Significato fisico e

geometrico della

derivata.

Calcolo di derivate.

Regole di

derivazione(*). Asintoti

O.V.O.Grafico della

Funzione. Calcolo Integrale

Primitiva e Integrale

indefinito,

Integrazione di funzioni

composte; gli Integrali

definiti.

14 ore

12 ore

14 ore

10 ore

Alcuni alunni sanno ragionare con

sufficiente padronanza su Domini

di Funzioni Algebriche e

Trascendenti, e sviluppare

l’analisi della funzione secondo i

termini indicati nei “Contenuti”.

Un gruppo di alunni, però, e rimasto

indietro nella preparazione, anche a

causa della mancanza di impegno

dimostrato, non riuscendo, quindi a

raggiungere gli obiettivi minimi.

20

PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI IMPIANTI (ore n. 7 settimanali)

DOCENTE PROF: GIOVANNI TESTA

LIBRI DI TESTO: Corso di : PROGETTAZIONE – COSTRUZIONI – IMPIANTI. TOMO 3 Autori: Carlo Amerio – Pio Luigi Brusasco – Francesco Ognibene – Umberto Alasia – Maurizio Pugno Casa editrice: SEI - Torino

TE

MA

Contenuti delle lezioni, delle unità didattiche o

dei moduli.

Eventuali

altre

discipline

coinvolte.

Metodi e mezzi

adoperati.

Spazi e

Tempi

impiegati.

Criteri e strumenti

utilizzati per la

valutazione.

Obiettivi raggiunti Gli alunni, a diversi livelli,

sono in grado di:

ST

OR

IA D

EL

L'A

RC

HIT

ET

TU

RA

– LA COSTRUZIONE IN GRECIA.

Cultura e società nella Grecia antica Come era costruita e abitata la casa greca. Organizzazione politica e forma della città. Le città nuove. Gli edifici pubblici per la vita democratica. Gli edifici sacri. Gli ordini architettonici. I tre ordini dei templi greci.

Storia.

Lezione

frontale.

Discussione.

Lavori di

gruppo ed

individuali.

Aula

Conoscenza degli argomenti. Interesse e partecipazione al dialogo educativo. Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione critica. Capacità e chiarezza espositiva.

Riconoscere i principali movimenti culturali che hanno caratterizzato le diverse epoche studiate.

– LA COSTRUZIONE NEL MONDO ROMANO.

La società e la cultura romana. La grande ingegneria romana. Forma e decorazione nell’architetture romana. La casa romana. Gli edifici sacri. Le infrastrutture tecniche. Gli edifici pubblici civili. L’organizzazione politica e forma della città.

21

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RA

LA COSTRUZIONE NEL QUATTROCENTO E CINQUECENTO.

Le ragioni del sorgere dell’Umanesimo in Toscana. Dal Quattrocento al Cinquecento. Gli architetti dei Rinascimento I trattati di architettura. La codificazione degli ordini.

Storia.

Lezione frontale. Discussione. Lavori di gruppo ed individuali.

Aula

Conoscenza degli argomenti. Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione critica. Capacità e chiarezza espositiva.

Riconoscere i principali movimenti culturali che hanno caratterizzato le diverse epoche studiate. Analizzare opere di grandi architetti, che hanno dato un contributo rilevante alla cultura architettonica internazionale.

– LA COSTRUZIONE NELL’OTTOCENTO

La rivoluzione industriale e le grandi infrastrutture. Il divorzio tra ingegneria e architettura. Città e case nell’industria nascente. Il Neoclassicismo.

Storia.

Lezione frontale. Discussione. Lavori di gruppo ed individuali.

Aula

Conoscenza degli argomenti. Interesse e partecipazione al dialogo educativo. Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione critica. Capacità e chiarezza

espositiva.

Riconoscere i principali movimenti culturali che hanno caratterizzato le diverse epoche studiate. Analizzare opere di grandi architetti, che hanno dato un contributo rilevante alla cultura architettonica internazionale.

– LA COSTRUZIONE NELLA PRIMA METÀ DEL NOVECENTO.

Le case degli operai all’inizio del secolo. La nascita del Movimento Moderno. Le diverse elaborazioni del Movimento Moderno. Il Razionalismo Il Bauhaus e Walter Gropius Le Corbusier. Ludwig Mies van der Rohe. Frank Lloyd Wright. L'architettura Organica.

UR

BA

NIS

TIC

A

– URBANISTICA E INSEDIAMENTI.

Urbanistica e insediamenti Gi Insediamenti. La città I grandi spazi liberi.

Applicare la normativa negli interventi urbanistici e di riassetto o modificazione territoriale. Impostare la progettazione secondo gli standard e la normativa urbanistica ed edilizia. Riconoscere i principi della legislazione urbanistica e applicarli nei contesti edilizi in relazione alle esigenze sociali.

– LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA.

Programmazione e pianificazione. Tipi di piani urbanistici. I supporti giuridici della pianificazione. L. 1150/42; L.765/67; L. 10/77; L. 457/78; L.47/85 Gli standard urbanistici. DDMM 1404-1444/68 DPR 380/01; I titoli abilitativi e gli interventi edilizi

– I VINCOLI URBANISTICI ED EDILIZI.

Definizione e tipi di vincoli. Vincoli di carattere urbanistico. Criteri e vincoli per la tutela dei beni culturali e paesaggistici. Vincoli edilizi.

22

ES

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- Il Decostruttivismo

Frank Gehry e il Guggenheim Museum Bilbao - La Biennale di Venezia 2016 Alejandro Aravena Norman Foster e il droneport Tadao Ando e la sistemazione della Punta della Dogana a Venezia - Il Romanico nel Molise Chiesa Santa Maria della Strada a Matrice Chiesa Santa Maria del Canneto a Roccavivara

Lezioni dirette Esperienza in sito Discussione. Lavori di gruppo ed individuali.

Viaggi di

istruzione

Conoscenza degli argomenti. Interesse e partecipazione al dialogo educativo. Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione critica. Capacità e chiarezza

espositiva.

Analizzare e comprendere con spirito critico, le tematiche proposte dall’architettura del passato e del presente. Saper proporre progetti attraverso uno studio sistematico e attento delle tematiche studiate.

IL P

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– IL CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ EDILIZIA.

Il testo unico in materia di edilizia. Gli interventi edilizi. Titoli abilitativi.

Lezione frontale. Discussione. Lavori di gruppo ed individuali.

Aula

Laboratorio

Multimediale

Conoscenza degli argomenti. Interesse e partecipazione al dialogo educativo. Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione critica.

Capacità e chiarezza

espositiva.

Correttezza e chiarezza

nella predisposizione degli

elaborati grafici di

progetto.

Analizzare e comprendere con spirito critico, le tipologie edilizie ritenute più importanti alla professione del geometra. Impostare la progettazione secondo gli standard e la normativa urbanistica ed edilizia. Saper redigere progetti, con relative relazioni tecniche, di edifici attraverso uno studio sistematico e attento anche alle tematiche eco-sostenibili.

– IL PROGETTO ARCHITETTONICO

Gli edifici residenziali e analisi delle funzioni Dati antropometrici ed ergonomici Caratteristiche degli ambienti residenziali Aggregazioni delle funzioni e le tipologie residenziali: case isolate, a schiera, in linea, a ballatoio, edifici a torre Progetto relativo a una lottizzazione di iniziativa privata N.B. I temi di questa unità didattica sono state trattate durante le ore laboratoriali, e nelle fasi di elaborazione del progetto, su tema assegnato.

23

GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL'AMBIENTE DI LAVORO (ore n. 2 Settimanali)

DOCENTE: D’ELIA Mauro

LIBRO DI TESTO: “Gestione del cantiere e sicurezza” Autore: Valli Baraldi - Editore: SEI

Contenuti delle lezioni, delle unità

didattiche o dei moduli

Eventuali altre

discipline

coinvolte

Metodi e mezzi

adoperati Spazi e Tempi impiegati

Criteri e strumenti utilizzati

per la valutazione

Obiettivi raggiunti

Gli alunni, a diversi livelli,

sono in grado di:

VOLUME UNICO UNITA’ 19 “ SISTEMI COLLETTIVI DI

PROTEZIONE

ANTICADUTA”

19.1 Lavori in quota e rischi

caduta dall’alto 19.2 Le opere provvisionali

19.3 Sistemi collettivi di

protezione dei bordi

19.4 Parapetti provvisori

19.5 Reti anticaduta

UNITA’ 20 “ I PONTEGGI”

20.1 I ponteggi fissi

20.2 Ponteggio a tubi e giunti 20.3 Ponteggio a telai

prefabbricati 20.4 Ponteggio multidirezionale

20.5 Ponteggio in alluminio per

facciate 20.6 Partenza stretta e partenza

allargata

20.7 Ponteggi a sbalzo

Progettazione,

Costruzioni e

Impianti

Gli argomenti di studio

sono stati spesso impo-

stati con taglio proble-

matico, al fine di favo

rire occasioni di appro-

fondimento sia indivi-

duale che della intera

classe.

Si è fatto uso di

metodologie diverse,

quali:

Lezioni frontali

Discussioni guidate

Analisi testuale

Esempi in classe

Aula

N. 8 ore Parte delle ore sono

state dedicate per

l’approfondimento e la

ripetizione di alcuni

argomenti studiati negli

anni precedenti che non

erano stati sufficiente-

mente assimilati, ma

ritenuti essenziali per

gli argomenti da studia-

re nel corso dell’anno

Aula

N. 7 ore

CRITERI DI VALUTAZIONE:

I criteri di valutazione si sono

basati su:

Conoscenza degli argomenti

Interesse e partecipazione

al dialogo educativo;

Applicazione individuale

allo studio;

Correttezza formale;

Capacità di analisi, di

sintesi ed espositiva.

Conoscere le linee essen-

ziali del Testo Unico

D.lgs n.81/2008;

Conoscere le problema-

tiche della sicurezza

relative all’organizzazione

ed alla funzionalità del

cantiere;

Conoscere il Ruolo dei

responsabili della sicu-

rezza del cantiere;

Conoscere la documenta-

zione richiesta ai fini della

sicurezza del cantiere; Per ciascun tipo di

intervento, saper distin-

guere ed analizzare le

24

20.8 Componenti di ponteggio

20.9 Ancoraggio del ponteggio 20.10 Montaggio, uso e

smontaggio del ponteggio 20.11 Ponte su ruote

UNITA’ 21 “ I DPC ANTICADUTA”

21.1 Dispositivi di ancoraggio 21.2 Dispositivi di ancoraggio

di classe A e B 21.3 Dispositivi di ancoraggio

di classe C 21.4 Dispositivi di ancoraggio

di classe D 21.5 Dispositivi di ancoraggio

di classe E

UNITA’ 22 “ DPI ANTICADUTA

SISTEMI DI ARRESTO,

DISTANZE ANTICADUTA”

22.1 La normativa di riferimento 22.2 DPI nei lavori in quota 22.3 Sistemi di arresto caduta 22.4 Dispositivi di anticaduta di

tipo guidato 22.5 Dispositivi di anticaduta di

tipo retrattile 22.6 Tipologie di caduta 22.7 Distanze di caduta ed

effetto pendolo

UNITA’ 23 “ SCALE E PONTI SU

CAVALLETTI” 23.1 Le scale 23.2 Scale portatili 23.3 Utilizzo delle scale portatili 23.4 Tipi di scale portatili 23.5 Ponti su cavalletto

Si è fatto uso di

metodologie diverse,

quali:

Lezioni frontali

Discussioni guidate

Analisi testuale Esempi in classe

Aula

N. 3 ore

Aula

N. 7 ore

Un costante coinvolgimento

degli alunni, anche durante le

spiegazioni, è servito a con-

trollare il livello di interessa-

mento e di apprendimento

conseguito.

singole fasi che vanno

dalla progettazione alla

realizzazione dell’opera;

Saper operare una scelta

organizzativa del cantiere

nelle diverse situazioni;

Saper applicare le norme

di prevenzione riguardo ai

ponteggi, alle opere

provvisionali, ai dispositivi

di protezione dalle cadute

ed all’uso dei DPI;

Verificare, saper gestire ed

applicare la normativa

sulla prevenzione e sicu-

rezza per i lavori in quota,

contro i rischi di caduta

dall’alto nei cantieri edili;

25

UNITA’ 24 “ LE MACCHINE DEL

CANTIERE” 24.1 Generalità 24.2 I principi della sicurezza 24.3 Macchine per il movimento

terra 24.4 Macchine per il mescola-

mento dei materiali

UNITA’ 25 “ LE MACCHINE PER IL

SOLLEVAMENTO” 25.1 Generalità 25.2 Sicurezza nell’uso delle

macchine per il sollevamento 25.3 Imbracature e accessori per il

sollevamento dei carichi 25.4 Le gru 25.5 Le gru a torre 25.6 Altri tipi di gru 25.7 Argani a bandiera e a

cavalletto 25.9 Ponti sospesi

UNITA’ 27 “ CANTIERI STRADALI” 27.1 Cos’è un cantiere stradale 27.2 Infortuni, malattie

professionali e norme di

prevenzione 27.3 Valutazione dei rischi 27.4 Segnaletica temporanea dei

cantieri stradali

Progettazione,

Costruzioni e

Impianti Topografia

Si è fatto uso di

metodologie diverse,

quali:

Lezioni frontali

Discussioni guidate

Analisi testuale Esempi in classe

Aula

N. 3 ore

Aula

N. 2 ore

Aula

N. 5 ore

Aula

N. 5 ore

STRUMENTI:

Discussioni in classe

Verifiche orali

Verifiche scritte

Saper effettuare una scelta

consapevole dei diversi tipi

di macchine in funzione

delle lavorazioni da ese-

guire;

Saper usare il linguaggio

specifico ed acquisire

capa-cità di analisi, di

sintesi, critiche ed

espressive;

Applicare i principi di

organizzazione del cantie-

re stradale;

26

UNITA’ 28 “ DEMOLIZIONI”

28.1 Demolizioni: obblighi e

prescrizioni 28.2 Tecniche di demolizione 28.3 Programma delle demoli-

zioni 28.4 Demolizioni di elementi

strutturali

UNITA’ 29 “ LA PIANIFICAZIONE DEI

LAVORI”

29.1 La finalità della pianificazio-

ne e programmazione 29.2 Il diagramma di Gantt 29.4 Determinazione analitica

della durata delle lavora-

zioni 29.5 Il cronoprogramma

UNITA’ 30 “ LA GESTIONE DEI

LAVORI”

30.1 Il computo metrico estima-

tivo 30.2 Il quadro economico dei

lavori 30.3 L’elenco prezzi unitari 30.4 Il capitolato speciale d’ap-

palto 30.5 Contabilità dei lavori 30.6 Stati d’avanzamento dei

lavori e conto finale 30.7 Esecuzione dei lavori.

Progettazione,

Costruzioni e

Impianti

.

Si è fatto uso di

metodologie diverse,

quali:

Lezioni frontali

Discussioni guidate

Analisi testuale

Esercitazioni in

classe

Si stanno usando

diverse metodologie,

quali:

Lezioni frontali

Discussioni guidate

Analisi testuale

Esercitazioni in

classe Lavori da sviluppare

a casa sia individual-

mente che in gruppo.

Aula

N. 2 ore

Aula

N. 3 ore

Aula

N. 2 ore (fatte)

N. 9 ore (da fare) La trattazione di tale

Argomento è tuttora in

corso e sarà completata

per la fine dell’anno

scolastico. Si rimanda pertanto ai

programmi che saranno

stilati a fine anno.

Il voto finale terrà conto del-

la partecipazione in classe,

dell’impegno personale a

casa, della continuità e della

costanza nell’impegno dimo-

strati, nonché del migliora-

mento globale conseguito

durante l’intero anno

scolastico. Il voto quindi, non scaturirà

necessariamente dalla me-

dia aritmetica delle valu-

tazioni espresse, bensì, sarà

il risultato di quanto detto

sopra.

Saper applicare i principi

per eseguire opere di pun-

tellatura e di demolizione;

Conoscere il legame

“costo-durata ed impiego

di risorse” di un’attività e

dell’intero processo

costruttivo;

Analizzare i prezzi di una

lavorazione e stimare

analiticamente il costo

diretto e indiretto delle

lavorazioni;

Redigere i documenti per la

preventivazione e la conta-

bilità dei lavori.

27

GEOPEDOLOGIA ECONOMIA ESTIMO (ore n. 4 settimanali)

LIBRO DI TESTO: Corso di Economia ed Estimo” – Stefano Amicabile – HOEPLI DOCENTE prof.: Ireneo DI LISA

Contenuti delle lezioni, delle unità didattiche e dei

moduli

Discipline

coinvolte

Metodi e mezzi

adoperati Tempi

Criteri e strumenti

per la valutazione

Obiettivi raggiunti

Gli alunni sono in grado di:

MODULO 1

Estimo Generale -Il perito e il giudizio di stima, la evoluzione dell’estimo, i caratteri del giudizio di stima. Gli aspetti economici di stima: valore di mercato, valore di costo, valore di trasformazione, valore complementare,valore di surrogazione, valore di capitalizzazione. -I procedimenti di stima. Il principio dell’ordinarietà. I parametri di confronto. Correzioni al valore ordinario: comodi e scomodi, aggiunte e detrazioni. -Fasi di stima:procedimenti sintetici e analitici. Il saggio di capitalizzazione. Perizia di stima: il CTU e il CTP.

Economia

Lezione frontale

Lezione partecipata

interattiva

Discussioni in classe

Ricerche

Esercitazioni

-

Libro di testo

Mappe concettuali

- Prontuari e manuali

Computer

LIM

-

-

n° 12 ore

Conoscenza degli argomenti

Interesse e partecipazione

Correttezza formale

Capacità di analisi, di sintesi,di

rielaborazione

Capacità espositive

Verifiche scritte

Prove strutturate

Verifiche orali

Comprendere i problemi ed il linguaggio della

dottrina estimativa

Individuare gli aspetti economici dei beni nella

pratica estimativa

Applicare i procedimenti estimativi

Individuare le fasi della stima

Determinare il valore ordinario e attuale di un

immobile

Conoscere il ruolo del CTU e del CTP nella

pratica estimativa

MODULO 2

Estimo Urbano

-Stima dei fabbricati civili e rurali. Ruralità dei fabbricati.

-Gestione dei fabbricati, caratteristiche intrinseche, estrinseche

e giuridiche

-I condomini: tabelle millesimali, amministrazione,

diritto e indennità di sopraelevazione

-la stima delle aree edificabili: principali caratteristiche cessione

di cubatura,stima dei reliquati.

Progettazion

e

Sicurezza

Economia

-

n° 53 ore

Esprimere giudizi di stima relativi agli immobili e

alle aree edificabili, nonché i giudizi di

convenienza sulle nuove opere

Redigere le tabelle millesimali di

proprietà e di uso

Valutare l’indennità e il diritto di

sopraelevazione dei condomini

28

MODULO 3

Estimo legale

-Usufrutto:costituzione,spese a carico dell’usufruttuario e del

proprietario, il valore diritto dell’usufruttuario, valore della nuda

proprietà.

Economia

n° 34 ore

-

Identificare gli aspetti legali ed estimativi alle

tematiche relative ai diritti reali e personali.

Cogliere gli aspetti legali ed estimativi

dell’usufrutto.

-Servitù Prediali Coattive: normativa, costituzione,,durata

estinzione,servitù (acquedotto,scarico,passaggio elettrodotto, ),

e stima delle indennità

-Diritto di Superficie: generalità, valore del diritto del

superficiario, valore del diritto del concedente

-Espropriazione per pubblica utilità, l’iter espropriativo,

l’indennità di esproprio (aree agricole, aree edificabili), la

commissione provinciale per gli espropri, indennità aggiuntive,

esproprio parziale e totale, l’occupazione temporanea, la

retrocessione dei beni espropriati

-Successioni ereditarie: normativa essenziale, tipi di

successione, l’asse ereditario, la divisione, quote di diritto e

quote di fatto, la dichiarazione di successione

-Stime cauzionali, il mutuo ipotecario,il debito residuo,

estinzione del mutuo e la cancellazione dell’ipoteca.

Economia

Cogliere gli aspetti legali ed estimativi delle servitù prediali e del diritto di superficie Circoscrivere l’oggetto dell’esproprio, dei criteri guida delle leggi, l’iter procedurale e le indennità

Conoscere l’importanza delle stime cauzionali, la modalità di estinzione del mutuo e la cancellazione dell’ipoteca

MODULO 4 Estimo catastale -Catasto Terreni formazione, pubblicazione, attivazione, conservazione, gli

estimi catastali (RD-RA). Variazioni soggettive e oggettive.

Documenti catastali. Voltura, frazionamento.

-Catasto Fabbricati

formazione,pubblicazione, attivazione, conservazione.

Rendita catastale, la consistenza catastale. Variazioni

soggettive e oggettive. Dichiarazione delle nuove unità

Immobiliari. L’accatastamento.

Topografia

-

n° 20 ore

Individuare gli atti catastali

Descrivere i documenti catastali

Saper operare in ambito catastale

Compiere le principali operazioni in ambito

catastale (voltura catastale, accatastamento di

nuovi fabbricati

Individuare le operazioni soggettive e oggettive

nella fase di conservazione del catasto

29

TOPOGRAFIA (ore n. 4 settimanali)

LIBRO DI TESTO: TOPOGRAFIA 3 AUTORE: CLAUDIO PIGATO DOCENTE: PROF: PIETRARCA Marcello

Contenuti delle lezioni, delle unità

didattiche o dei moduli

Discipline

coinvolte

Metodi e mezzi adoperati

Tempi

impiegati

Criteri e strumenti utilizzati per la

valutazione

Obiettivi raggiunti

Gli alunni, a diversi livelli, sono in grado

di:

MODULO 1

FOTOGRAMMETRIA TERRESTRE

E AEREA

-Cenni storici;

-Cenni sui principi fondamentali;

-Applicazioni primarie e secondarie;

Gli argomenti sono stati affrontati

favorendo la ricerca e

l’approfondimento individuale e lo

studio individuale.

Le metodologie usate sono state

molteplici:

-lezioni frontali;

-lezioni interattive;

esercitazioni di gruppo e individuali con

discussione finale dei risultati.

Manuale del Geometra

h 6

Criteri di valutazione:

o Conoscenza degli argomenti;

o Interesse e partecipazione al dialogo

educativo;

o Applicazione individuale allo studio;

o Correttezza formale;

o Capacità di analisi e sintesi.

Le prove scritte sono state sempre valutate

sulla base di una griglia predeterminata in

modo da garantire, per quanto possibile,

l’oggettività.

Il voto finale terrà conto della partecipazione

in aule, dell’impegno stesso, nonché del

miglioramento globalmente conseguito nel

corso dell’anno. Il voto, quindi, non scaturirà

necessariamente dalla media aritmetica delle

valutazioni espresse durante i quadrimestri.

-Conoscenze:

Quasi un terzo della classe ha raggiunto un

discreto livello di preparazione. I restanti

due terzi della classe, si dividono tra

pienamente sufficienti e appena sufficienti

con talune carenze tecniche e/o espositive.

-Competenze e capacità:

Solo il primo gruppo è in grado di

distinguere e applicare le diverse norme ma

con qualche difficoltà a fare gli opportuni

collegamenti. Il secondo gruppo riesce ad

esprimersi solo se opportunamente guidato

Gli alunni, a diversi livelli, sono in grado di:

Risolvere problemi semplici con il supporto

di tabelle e indicazioni reperibili sul

manuale del geometra

MODULO 2 CARTOGRAFIA

-Carte fotogrammetriche;

-Carta Tecnica Regionale;

-Carte tematiche;

Cartografia del Comune di Campobasso

h 4

Come sopra. Saper leggere e interpretare quanto

rappresentato sulle carte stesse.

MODULO 3 AGRIMENSURA:

MISURA DELLE AREE (livello di

approfondimento sufficiente)

-Metodi numerici;

-Metodi grafo-numerici;

DIVISIONE DELLE AREE (livello di

approfondimento sufficiente)

-Divisione dei terreni triangolari a

valore unitario costante;

-Problema del “trapezio”;

Gli argomenti sono stati affrontati

favorendo la ricerca e

l’approfondimento individuale e lo

studio individuale.

Le metodologie usate sono state

molteplici:

-lezioni frontali;

-lezioni interattive;

esercitazioni di gruppo e individuali con

discussione finale dei risultati.

h 8

h 6

Criteri di valutazione:

o Conoscenza degli argomenti;

o Interesse e partecipazione al dialogo

educativo;

o Applicazione individuale allo studio;

o Correttezza formale;

o Capacità di analisi e sintesi.

Le prove scritte sono state sempre valutate

sulla base di una griglia predeterminata in

modo da garantire, per quanto possibile,

l’oggettività.

Il voto finale terrà conto della partecipazione

in aule, dell’impegno stesso, nonché del

Saper applicare i vari metodi a calcoli

concreti;

Saper applicare i vari metodi a calcoli

30

SPIANAMENTI

-Calcolo dei volumi;

-Spianamenti orizzontali su piani

quotati;

-Spianamenti orizzontali di compenso;

CATASTO TERRENI

-Generalità sul Catasto “numerico”;

-Procedure per la redazione di tipi di

frazionamento;

-Procedure per la introduzione in

mappa dei fabbricati.

Estimo

Aula multimediale.

(Argomento

già svolto

nell’anno

precedente, è

stato ripreso

e

ulteriormente

sviluppato)

h 6

h 4

miglioramento globalmente conseguito nel

corso dell’anno. Il voto, quindi, non scaturirà

necessariamente dalla media aritmetica delle

valutazioni espresse durante i quadrimestri.

concreti;

Saper applicare i vari metodi a calcoli

concreti;

Saper impostare e soprattutto decodificare le

varie documentazioni catastali

MODULO 4

STRADE

Elementi del progetto

-Cenni sulle norme C.N.R. relative alle

caratteristiche geometriche delle

strade;

-Velocità di progetto;

-Concetto di guida ottica;

-Terminologia tecnica relativa alle

strade;

-Classificazione delle strade di uso

pubblico: amministrativa e tecnica,

(secondo le norme C.N.R.);

-Raggi minimi delle curve circolari,

pendenza trasversale in curva;

-Pendenza longitudinale massima;

-Studio delle sezioni stradali;

SVILUPPO DEL PROGETTO

-Allegati di un progetto stradale;

-Progetto preliminare e studio di

fattibilità, scopi, criteri generali di

impostazione, studio del tracciolino;

-Progetto di massima, importanza e

scopi che svolge;

-Progetto definitivo, scopi, studio degli

elaborati tipo;

-Relazione tecnica;

-Corografia generale;

-Planimetria generale;

-Planimetria di tracciamento;

-Curve circolari, (raccordanti due

Gli argomenti sono stati affrontati

favorendo la ricerca e

l’approfondimento individuale e lo

studio individuale.

Le metodologie usate sono state

molteplici:

-lezioni frontali;

-lezioni interattive;

esercitazioni di gruppo e individuali con

discussione finale dei risultati.

h 24

h 25

Criteri di valutazione:

o Conoscenza degli argomenti;

o Interesse e partecipazione al dialogo

educativo;

o Applicazione individuale allo studio;

o Correttezza formale;

o Capacità di analisi e sintesi.

Le prove scritte sono state sempre valutate

sulla base di una griglia predeterminata in

modo da garantire, per quanto possibile,

l’oggettività.

Il voto finale terrà conto della partecipazione

in aule, dell’impegno stesso, nonché del

miglioramento globalmente conseguito nel

corso dell’anno. Il voto, quindi, non scaturirà

necessariamente dalla media aritmetica delle

valutazioni espresse durante i quadrimestri.

Riconoscere i vari tipi di strade sapendo i

criteri di classificazione e quanto necessario

per la loro progettazione;

Saper impostare la progettazione di un

semplice progetto stradale completo di tutti

gli elaborati;

Saper leggere, interpretare e realizzare i

31

rettifili, passanti per tre punti noti,)

inserimento;

-Profilo longitudinale;

-Inserimento delle livellette;

-Livellette di compenso: con pendenza

assegnata e uscente da un punto;

-Sezione tipo;

-Sezioni trasversali correnti.

COMPUTI METRICI

-Parzializzazione delle sezioni

trasversali;

-Larghezza di occupazione;

-Calcolo delle aree delle sezioni

trasversali;

-Calcolo analitico dei volumi dei solidi

stradali;

TRACCIAMENTO SUL TERRENO

(livello di approfondimento discreto)

-Picchettamento della poligonale

d’asse;

-Picchettamento punto di tangenza e

centro delle curve;

-Picchettamento delle curve circolari

per ordinate alla tangente e per

ordinate alla corda;

Costruzioni

Cartografia della Regione Molise

h 5

h 4

singoli elaborati del progetto stradale.

Saper redigere semplici computi metrici;

Tracciare sul terreno la poligonale d’asse

nonché una curva circolare

MODULO 5

ESERCITAZIONI

-Rilievi, completi del terreno anche

con cenni sulla utilizzazione del rilievo

satellitare G.P.S..

-Rilievo di un piccolo fabbricato da

riportare in mappa.

Estimo

Gli argomenti sono stati affrontati

favorendo la ricerca e

l’approfondimento individuale e lo

studio individuale.

Le metodologie usate sono state

molteplici:

-lezioni frontali;

-lezioni interattive;

esercitazioni di gruppo e individuali con

discussione finale dei risultati.

- Strumenti di rilievo e misure – Aula

multimediale.

h 4

h 8

(da svolgere)

Criteri di valutazione:

o Capacità e integrazione nel lavoro

di gruppo;

o Interesse e partecipazione al dialogo

educativo;

o Applicazione individuale allo studio;

o Correttezza formale;

o Capacità di analisi e sintesi.

Sapersi orientare ed effettuare operazioni di

campagna

32

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (ore n. 2 settimanali)

LIBRO DI TESTO: A 360° SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE - EDIZIONE: MONDADORI DOCENTE : Prof. Berchicci Giovanni

Contenuti delle

lezioni, delle unità

didattiche o dei

moduli

Eventuali

altre

discipline

coinvolte

Metodi e mezzi

adoperati

Spazi e

Tempi

impiegati

Criteri e

strumenti

utilizzati per la

valutazione

Obiettivi raggiunti

Gli alunni, a diversi

livelli, sono in grado

di: ESERCIZI MOTORI:

Potenziamento generale

Mobilità articolare

Pre-atletismo generale

Elementi di ginnastica

Circuit/Training Allenanti

SPORT:

Calcio a 5

Pallavolo

Pallamano

Basket

Atl. Leggera

Giochi non codificati

TEORIA:

Cenni di anatomia e

fisiologia del movimento

L’allenamento sportivo

Alimentazione

Doping e sostanze

d’abuso

Scienze

Lavoro di gruppo ed

individuali

Uso di attrezzi

presenti in palestra

Lezioni teoriche

frontali con l’ausilio

di strumenti

multimediali: LIM

Aula, palestra e

cortile

****

Palestra : 60%

Campetto : 20%

Teoria: 20%

Osservazione diretta

Prove pratiche: test

per la valutazione

delle capacità

motorie acquisite

Prove scritte:

Verifica scritta

cartacea e verifica

contenuti on line

Praticare gli sport e le

attività motorie prese in

considerazione nel rispetto

delle regole

Individuare e riconoscere

diversi tipi di allenamento

Comprendere i principi

alimentari

Individuare e riconoscere

sostanze d’abuso e

sostanze dopanti

33

RELIGIONE (ore n. 1 settimanali)

LIBRO DI TESTO: Il seme della Parola - AA.VV. Piemme Scuola DOCENTE PROF.ssa: Giuseppina SASSANO

Contenuti delle

lezioni, delle unità

didattiche o dei

moduli

Eventuali

altre discipline

coinvolte

Metodi e mezzi adoperati

Spazi e Tempi

impiegati

Criteri e strumenti

utilizzati per la valutazione

Obiettivi raggiunti

Gli alunni, a diversi livelli, sono

in grado di:

L’etica, il relativismo e le problematiche etiche. Le religioni più diffuse, il ruolo che le religioni hanno in quasi tutte le società del mondo e lungo tutta la storia; il rapporto dialettico società-religione: gli effetti della società sulla religione e gli effetti della religione sulla società. Il conflitto israeliano-palestinese. La situazione della striscia di Gaza. La migrazione nel mondo globalizzato: cause e conseguenze. I migranti: risorsa e/o minaccia.

Italiano Storia

Problematizzazione dell’argomento attraverso la lezione frontale.

Lezione dialogata Analisi di Contenuti vari Discussione ed

attualizzazione degli argomenti affrontati, consultazione di testi, manuali , riviste, quotidiani, giornali, sussidi audiovisivi e siti internet.

Confronto tra diverse fonti.

Aula 15 ore 18 ore

La valutazione che raccoglie, vaglia ed utilizza informazioni e verifiche sui mutamenti di comportamento e di conoscenze, competenze, capacità degli allievi, allo scopo sia di stabilire il livello di profitto raggiunto sia di promuovere la crescita dell’alunno come persona, è stata sia formativa che sommativa. Formativa, con lo scopo di controllare il processo di apprendimento, sommativa, per esprimere il giudizio sul progresso di apprendimento e per poter fare il punto sulle conoscenze, competenze, capacità dei discenti. Strumenti per la verifica sono stati: colloqui individuali e di gruppo, osservazioni, analisi di testi, verifiche orali.

Sanno sostenere una propria tesi e sanno ascoltare e valutare le argomentazioni altrui. Sostenere le proprie scelte di vita, fondare le scelte religiose sulla base della libertà responsabile e confrontarsi con la dimensione della multiculturalità

34

GRIGLIA DI VALUTAZIONE GLOBALE DEGLI APPRENDIMENTI

VOTO GIUDIZIO SINTETICO DESCRITTORE

10 Eccellente

Dimostra di saper affrontare un qualsiasi tema proposto in maniera

completa, applica efficacemente le conoscenze nei vari ambiti, opera

approfondimenti personali offrendo spunti innovativi; utilizza

linguaggi settoriali e registri linguistici appropriati con stile personale

e creativo.

9 Ottimo

Dimostra di saper affrontare un qualsiasi tema proposto in maniera

completa, approfondisce e coordina i concetti trattati, li sviluppa con

ampiezza e si esprime con correttezza formale, proprietà lessicale,

efficacia comunicativa.

8 Buono

Dimostra di possedere conoscenze approfondite; procede con

sicurezza, senza errori concettuali, con chiarezza argomentativa,

sostanziale correttezza formale ed espressiva.

7 Discreto

Dimostra sicurezza nelle conoscenze e nelle applicazioni pur

commettendo qualche errore non determinante; si esprime in modo

corretto e lineare

6 Sufficiente

Dimostra di aver acquisito gli elementi minimi in termini di

conoscenze e di saperli applicare anche se con errori non

pregiudizievoli sia di contenuto che di forma.

5 Lievemente insufficiente/

Mediocre

Dimostra l’acquisizione parziale degli strumenti minimi indispensabili,

con limitate capacità di applicazione; la comunicazione è incerta.

4 Gravemente Insufficiente Le acquisizioni appaiono frammentarie con conseguenti difficoltà

nelle connessioni, nelle procedure applicative e nella comunicazione.

3/1 Insufficiente/ nullo

Il carattere frammentario delle rare acquisizioni, la mancanza di

connessioni, i numerosi errori nell’applicazione dimostrano

l’inconsistenza della preparazione e rendono precaria la

comunicazione.

35

SIMULAZIONI DELLE TERZE PROVE

Nel corso del secondo periodo dell’anno scolastico sono state effettuate n. 2 prove di simulazione in preparazione della Terza prova scritta dell’Esame di Stato nei giorni 3 aprile 2017 e 3 maggio2017 . Il Consiglio di classe, tenendo conto delle prove di verifica effettuate nell’anno, nonché degli obiettivi cognitivi definiti nella propria programmazione didattica, ha individuato le seguenti prove di simulazione : Tipologia mista “B” e “C”- quesiti a risposta multipla (4 per disciplina) e breve (2 per disciplina), per un totale di 30.

DATA DI

SVOLGIMENTO TIPOLOGIA

TEMPO

ASSEGNATO MATERIE COINVOLTE

3 Aprile 2017 Mista(B + C) 75 minuti

GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA , ESTIMO

PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI, IMPIANTI

GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA

DELL’AMBIENTE DI LAVORO

LINGUA INGLESE

STORIA

3 Maggio 2017 Mista(B + C) 75 minuti

GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA , ESTIMO

PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI, IMPIANTI

GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA

DELL’AMBIENTE DI LAVORO

LINGUA INGLESE

STORIA

36

PROVA DI SIMULAZIONE MISTA 3 APRILE 2017 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “L. PILLA”

INDIRIZZO: COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO

PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO - CLASSE V A - 2016/2017 DISCIPLINE:

GEOPEDOLOGIA ECONOMIA ESTIMO PROGETTAZIONE COSTRUZIONI IMPIANTI GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL’AMBIENTE DI LAVORO INGLESE STORIA

TIPO PROVA: MISTA - TEMPO 75 MINUTI

ALUNNO_______________________________ 1 – n. 10 QUESITI A RISPOSTA BREVE 2 – n. 20 QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA

Punteggi: 1: p. 0,00 per ogni risposta inesatta o non data p: 0.35 per ogni risposta parzialmente esatta p: 0.70 per ogni risposta esatta 2: p. 0.40 per ogni risposta esatta (Il candidato dia una sola risposta, evitando cancellature e correzioni) Punteggio massimo = 15 Sufficienza = 10

La Commissione Il Coordinatore prof. Ireneo DI LISA

Punteggio riportato:

/15

37

1^ SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 –

MATERIA: ESTIMO

CLASSE 5^ SEZIONE A

1

La stima di un’area edificabile può avvenire in base ai seguenti aspetti economici:

A Valore di mercato, valore di trasformazione e valore complementare

B Valore di trasformazione, valore complementare, valore di costo e di capitalizzazione

C Valore di mercato, valore di trasformazione e valore sito e cementi

D Valore di mercato, valore di trasformazione, valore complementare e di capitalizzazione

2

Di che tipo è il Catasto terreni italiano ?

A Geometrico, particellare, probatorio, per qualità , classi e tariffe,

B Descrittivo, particellare, non probatorio, per qualità , classi e tariffe,

C Geometrico, particellare, non probatorio, per qualità , classi e tariffe,

D Planimetrico, particellare, non probatorio, per qualità , classi e tariffe

3

Se un fabbricato presenta redditi transitori superiori all’ordinario, se ne dovrà tenere conto:

A Apportando una detrazione al valor capitale

B Apportando un’aggiunta al valor capitale

C Apportando una correzione percentuale al valor capitale

D Modificando opportunamente il valor capitale

4

I requisiti fondamentali perché una lotto di terreno possa considerarsi area edificabile sono:

A La vicinanza ad altri edifici e l’esistenza di infrastrutture pubbliche

B La favorevole ubicazione nel tessuto urbano e la natura del suolo

C L’esistenza di una domanda consistente e la non destinazione del terreno ad uso pubblico

D La mancanza di vincoli legali e la non destinazione ad uso pubblico

38

5

Descrivi il criterio di stima di un reliquato che consente l’ampliamento di un fabbricato adiacente:

6

Descrivi i breve le caratteristiche della zona urbanistica “ D ” del piano comunale:

39

CORRETTORE 1^ SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017

MATERIA: ESTIMO

CLASSE 5^ SEZIONE A

1

La stima di un’area edificabile può avvenire in base ai seguenti aspetti economici:

A Valore di mercato, valore di trasformazione e valore complementare

B Valore di trasformazione, valore complementare, valore di costo e di capitalizzazione

C Valore di mercato, valore di trasformazione e valore sito e cementi

D Valore di mercato, valore di trasformazione, valore complementare e di capitalizzazione

2

Di che tipo è il Catasto terreni italiano ? : A Geometrico, particellare, probatorio, per qualità , classi e tariffe,

B Descrittivo, particellare, non probatorio, per qualità , classi e tariffe,

C Geometrico, particellare, non probatorio, per qualità , classi e tariffe,

D Planimetrico, particellare, non probatorio, per qualità , classi e tariffe

3

Se un fabbricato presenta redditi transitori superiori all’ordinario, se ne dovrà tenere

conto:

A Apportando una detrazione al valor capitale

B Apportando un’aggiunta al valor capitale

C Apportando una correzione percentuale al valor capitale

D Modificando opportunamente il valor capitale

4

I requisiti fondamentali perché una lotto di terreno possa considerarsi area edificabile

sono:

A La vicinanza ad altri edifici e l’esistenza di infrastrutture pubbliche

B La favorevole ubicazione nel tessuto urbano e la natura del suolo

C L’esistenza di una domanda consistente e la non destinazione del terreno ad uso pubblico

D La mancanza di vincoli legali e la non destinazione ad uso pubblico

40

5

Descrivi il criterio di stima di un reliquato che consente l’ampliamento di un fabbricato adiacente:

Il reliquato apporta al fabbricato adiacente una volumetria edificabile sufficiente a realizzare

nuova cubatura o per sopraelevazione o per ampliamento con realizzazione di nuove unità

immobiliari. Il valore di tale area sarà determinato in base all’aspetto economico del più

probabile valore di trasformazione, cioè dalla differenza tra il valore di mercato del fabbricato che

si potrà costruire in più e il costo per la sua edificazione.

6

Descrivi i breve le caratteristiche della zona urbanistica “ D ” del piano comunale:

Tale zona è parte del territorio comunale destinato a nuovi insediamenti produttivi per impianti

industriali .Deve avere particolari caratteristiche che consentano da un lato agevoli collegamenti

per il trasporto delle merci, dall’altro non deve interferire negativamente con le attività

residenziali. Sono quindi ubicate,in genere, nell’estrema periferia dell’ambito comunale e non di

rado a confine con altri comini limitrofi.

41

1^ SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 –

DOMANDE A RISPOSTA APERTA

1

Come vengono definite le zone territoriali stabilite con il D.M. n. 1444/68?

2

Definizione di Superficie Fondiaria e di Densità Territoriale di una zona omogenea

MATERIA: PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI,

IMPIANTI

CLASSE

5^ SEZIONE A

42

DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA - (Barrare la risposta esatta)

3

I Piani Regolatori Generali sono

A atti volti a rendere esecutivi i Piani di Coordinamento Territoriali

B atti di natura politica al fine di indirizzare lo sviluppo della società

C atti di natura amministrativa per soddisfare specifici interessi pubblici

D atti di natura tecnico-amministrativa per soddisfare le esigenze dei singoli cittadini

4

La pianificazione urbana è divisa in una fase previsionale e una fase attuativa che avviene

rispettivamente attraverso

A Piano di bilancio e piano regolatore generale

B Piani particolareggiati e regolamenti edilizi

C Piano programmatico e piano esecutivo

D Piano regolatore generale e piani particolareggiati

5

Da quale legge ha origine la licenza edilizia?

A Legge 1150/1942

B Legge 765/67

C Legge 457/1978

D Legge 10/1977

6

Gli oneri concessori si dividono in

A Oneri di urbanizzazione primaria e secondaria oppure i costi di costruzione

B Oneri di urbanizzazione primaria, secondaria e terziaria

C Oneri di urbanizzazione primaria, secondaria e costi di progettazione

D Oneri di urbanizzazione primaria, secondaria e costi di costruzione

43

CORRETTORE 1^ SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 -

DOMANDE A RISPOSTA APERTA

1

Come vengono definite le zone territoriali stabilite con il D.M. n. 1444/68?

Zona A: Centro storico, agglomerato urbano con valenze storiche, artistiche o di pregio ambientale -

Zona B: Completamento edilizio, totalmente o parzialmente edificata – Zona C: Espansione, non

edificata o

Parzialmente edificata – Zona D: insediamenti industriali o produttivi – Zona E: uso agricolo – Zona F.

Attrezzature ed impianti di interesse generale (istruzione, sanità, verde attrezzato, ecc.

2

Definizione di Superficie Fondiaria e di Densità Territoriale di una zona omogenea

Superficie fondiaria: differenza tra superficie territoriale e superficie occupata da strade o da aree

destinate ad attrezzature pubbliche

Densità territoriale: rapporto tra volumetria complessiva (esclusi i fabbricati destinati ad attrezzature

pubbliche) e superficie territoriale della zona

MATERIA: PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI,

IMPIANTI

CLASSE

5^ SEZIONE A

44

DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA - (Barrare la risposta esatta)

3

I Piani Regolatori Generali sono

A atti volti a rendere esecutivi i Piani di Coordinamento Territoriali

B atti di natura politica al fine di indirizzare lo sviluppo della società

C atti di natura amministrativa per soddisfare specifici interessi pubblici

D atti di natura tecnico-amministrativa per soddisfare le esigenze dei singoli cittadini

4

La pianificazione urbana è divisa in una fase previsionale e una fase attuativa che avviene

rispettivamente attraverso

A Piano di bilancio e piano regolatore generale

B Piani particolareggiati e regolamenti edilizi

C Piano programmatico e piano esecutivo

D Piano regolatore generale e piani particolareggiati

5

Da quale legge ha origine la licenza edilizia?

A Legge 1150/1942

B Legge 765/67

C Legge 457/1978

D Legge 10/1977

6

Gli oneri concessori si dividono in

A Oneri di urbanizzazione primaria e secondaria oppure i costi di costruzione

B Oneri di urbanizzazione primaria, secondaria e terziaria

C Oneri di urbanizzazione primaria, secondaria e costi di progettazione

D Oneri di urbanizzazione primaria, secondaria e costi di costruzione

45

1^ SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 –

1

Che scopo ha l’assorbitore di energia nelle imbracature?

A Rende elastica la caduta

B Deve garantire una forza frenante superiore a 6 KN

C Rallenta la velocità di caduta

D Sostituisce il cordino

2

Per “ Sistema T ” di reti anticaduta si intende:

A Una rete di sicurezza attaccata ad una intelaiatura verticale di sostegno.

B La rete di sicurezza che viene messa in opera in posizione orizzontale

C La rete di sicurezza attaccata a mensola ad un supporto in telaio metallico

D Una rete che assume la forma a “T” una volta installata

3

Nei ponteggi a telai prefabbricati, cosa si intende per “ Stilata” ?

A Uno o più moduli costituiti da due montanti uniti con giunti, con tubi orizzontali e traversi

B Una serie di telai sovrapposti e contenuti nello stesso piano orizzontale

C Un modulo verticale costituito da due montanti uniti con giunti a un tubo orizzontale

D Una serie di telai sovrapposti e contenuti nello stesso piano verticale

4

A quale distanza di sicurezza dalle linee elettriche devono essere installate le gru?

A A non meno di 2 m.

B Ad una distanza non inferiore a 5 m.

C A non meno di 10 m.

D Ad una distanza superiore a 3 m.

MATERIA: GESTIONE DEL CANTIERE E

SICUREZZA DELL’AMBIENTE DI LAVORO CLASSE 5^ SEZIONE A

46

5

A chi spetta la valutazione e quali sono i rischi da considerare in un cantiere stradale?

6

Il programma delle demolizioni di un edificio si compone anche dell’Analisi delle strutture da

demolire. Descrivere in cosa consiste e cosa prevede tale analisi.

47

CORRETTORE 1^ SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 –

MATERIA: GESTIONE DEL CANTIERE E

SICUREZZA DELL’AMBIENTE DI LAVORO CLASSE 5^ SEZIONE A

1

Che scopo ha l’assorbitore di energia nelle imbracature?

A Rende elastica la caduta

B Deve garantire una forza frenante superiore a 6 KN

X Rallenta la velocità di caduta

D Sostituisce il cordino

2

Per “ Sistema T ” di reti anticaduta si intende:

A Una rete di sicurezza attaccata ad una intelaiatura verticale di sostegno.

B La rete di sicurezza che viene messa in opera in posizione orizzontale

X La rete di sicurezza attaccata a mensola ad un supporto in telaio metallico

D Una rete che assume la forma a “T” una volta installata

3

Nei ponteggi a telai prefabbricati, cosa si intende per “stilata”?

A Uno o più moduli costituiti da due montanti uniti con giunti, con tubi orizzontali e traversi

B Una serie di telai sovrapposti e contenuti nello stesso piano orizzontale

C Un modulo verticale costituito da due montanti uniti con giunti a un tubo orizzontale

X Una serie di telai sovrapposti e contenuti nello stesso piano verticale

4

A quale distanza di sicurezza dalle linee elettriche devono essere installate le gru?

A A non meno di 2 m.

X Ad una distanza non inferiore a 5 m.

C A non meno di 10 m.

D Ad una distanza superiore a 3 m.

48

5

A chi spetta la valutazione e quali sono i rischi da considerare in un cantiere stradale?

La valutazione dei rischi del cantiere stradale spetta al datore di lavoro.

I rischi da considerare sono:

- Rischi di investimento sia dei lavoratori, sia di persone estranee al cantiere e sia di veicoli che

possono accedere alla zona di lavoro;

- Rischi di proiezione o caduta di materiali dall’alto durante le fasi di lavoro;

- Rischi di caduta di persone all’interno di scavi presenti in cantiere;

- Rischi da rumore che provoca disturbo ai residenti e vicini al cantiere.

6

Il programma delle demolizioni di un edificio si compone anche dell’Analisi delle strutture da

demolire. Descrivere in cosa consiste e cosa prevede tale analisi.

L’analisi delle strutture prevede:

- La verifica statica delle strutture da demolire, verificando la stabilità, la consistenza, la presenza

di fessure, di cedimenti e di eventuali alterazioni subite dalla struttura.

- La valutazione della presenza di danni subiti dalle strutture o dai materiali nel corso del tempo,

per infiltrazioni d’acqua, per motivi dovuti ad una cattiva realizzazione dell’opera, per modifiche

apportate nel tempo, causa di cattiva legatura dei materiali e per invecchiamento dei materiali.

- Redazione dell’elenco degli elementi strutturali da demolire (descrizione degli elementi, la

posizione, la tipologia, i materiali di cui sono composti e la composizione-se struttura complessa-)

49

1^ SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 –

MATERIA: LINGUA INGLESE

WALLS

If you are considering removing a wall or making an opening in one you need to know whether it is a loadbearing or non-loadbearing

wall. Loadbearing walls are integral to a home’s structure , they are used as a support and carry the building loads down to foundations.

Non-loadbearing partition walls support only themselves and are used to separate and define the internal spaces. They are usually built of

lighter materials and are thinner. If you want to know whether a wall is loadbearing or nonloadbearing look at the joists under or over it.

If you find joists the wall is providing structural support and cannot be removed without professional support.

ANSWER THE QUESTIONS

1) How can you distinguish a loadbearing wall from a partition wall?

……………………………………………………………………………………………………………………………………………….......…....

...…..…………………………………………………………………………..............................................................................................................

...................................……………………………………………………………………………………………………………………………...…

……………………………………………………………………………………….................................................................................................

2) What are the functions of walls?

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

50

MULTIPLE CHOICE

1) Walls can be divided into two main categories

a) loadbearing and non-loadbearing

b) walls made of brick and stone

c) semi-movable and fixed

d) structural and loadbearing

2) A loadbearing wall is:

a) light and thin

b) strong and thick

c) always external

d) flexible and resistant

3) The real significance of knowing whether a wall is loadbearing or not is evident

a) when you are considering removing it to combine two rooms into one

b) when you have to renovate the roof

c) when you have to renovate the piping system

d) when you have to replace the windows

4) Partition walls:

a) contribute to support the structure of the house.

b) are always a single room height.

c) act just as dividers.

d) are always structural

Punteggio______

51

CORRETTORE 1^ SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 –

MATERIA: LINGUA INGLESE

Multiple choice:

1- a)

2- b)

3- a)

4- c)

Answer the questions

Sample answers:

1- A loadbearing wall has joists under or over it

2- Loadbearing walls support and transmit the loads down to foundations,partition walls separate and define the internal spaces of the building

52

1^ SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 –

MATERIA:STORIA

1) Giolitti cercava di allargare la base di partecipazione alla vita politica

a- collaborando con i più importanti esponenti dell’aristocrazia del Sud

b- alleandosi in Parlamento con la corrente massimalista del Partito Socialista italiano

c- collaborando costantemente con la Chiesa valdese

d- coinvolgendo l’ala riformista del Partito Socialista italiano, guidata da Filippo Turati

2) I sostenitori della neutralità italiana allo scoppio della Prima Guerra mondiale erano

a- i liberali guidati da Giolitti,cattolici e socialisti

b- alcuni intellettuali, come Gabriele D’Annunzio e Giovanni Papini

c- gli alti ufficiali dell’esercito e i frequentatori dell’ambiente aristocratico

d- gli irredentisti e i nazionalisti

3) Di fronte alle difficoltà economiche, Stalin decise di industrializzare il paese con

a- incentivi economici alle piccole imprese artigiane, per favorirne lo sviluppo

b- un piano di sviluppo triennale che favoriva la produzione di beni di consumo

c- il trasferimento forzato della manodopera dalle campagne alle aree industriali

d- l’industrializzazione forzata con un piano quinquennale che privilegiava l’industria

pesante

4) Il Programma di San Sepolcro era

a- il programma del Partito popolare

b- il Programma dei Fasci di combattimento

c- il programma del Partito nazionale fascista

d- l’esposto pubblicato da Mussolini sull’ “Avanti!”per spingere l’Italia ad intervenire

nella Prima Guerra mondiale

53

5) In che cosa consiste per Lenin il cosiddetto “comunismo di guerra”?

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

6) Perché le elezioni del 1913 furono una grande novità nella storia italiana?

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Punteggio______

54

CORRETTORE 1^ SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017

MATERIA:STORIA

1. Giolitti cercava di allargare la base di partecipazione alla vita politica

a. collaborando con i più importanti esponenti dell’aristocrazia del Sud

b. alleandosi in Parlamento con la corrente massimalista del Partito Socialista italiano

c. collaborando costantemente con la Chiesa valdese

d. coinvolgendo l’ala riformista del Partito Socialista italiano, guidata da Filippo Turati

2. I sostenitori della neutralità italiana allo scoppio della Prima Guerra mondiale erano

a. i liberali guidati da Giolitti,cattolici e socialisti

b. alcuni intellettuali, come Gabriele D’Annunzio e Giovanni Papini

c. gli alti ufficiali dell’esercito e i frequentatori dell’ambiente aristocratico

d. gli irredentisti e i nazionalisti

3. Di fronte alle difficoltà economiche, Stalin decise di industrializzare il paese con

a. incentivi economici alle piccole imprese artigiane, per favorirne lo sviluppo

b. un piano di sviluppo triennale che favoriva la produzione di beni di consumo

c. il trasferimento forzato della manodopera dalle campagne alle aree industriali

d. l’industrializzazione forzata con un piano quinquennale che privilegiava l’industria pesante

4. Il Programma di San Sepolcro era

a. il programma del Partito popolare

b. il Programma dei Fasci di combattimento

c. il programma del Partito nazionale fascista

d. l’esposto pubblicato da Mussolini sull’ “Avanti!”per spingere l’Italia ad intervenire

i. nella Prima Guerra mondiale

55

5. In che cosa consiste per Lenin il cosiddetto “comunismo di guerra”?

6. Nel 1918, per far fronte alle necessità della guerra civile, il governo bolscevico attuò, in campo economico, una politica autoritaria, che

fu definita da Lenin “ comunismo di guerra”. Tutta la terra fu nazionalizzata; vennero statalizzate le grandi e medie imprese e venne

soppresso il libero mercato dei beni a favore del controllo statale del commercio e della distribuzione. Lo Stato arrivò, quindi, a

controllare tutti i settori dell’economia.

7. Perché le elezioni del 1913 furono una grande novità nella storia italiana?

Nel 1913 furono indette le votazioni politiche, queste furono le prime elezioni a suffragio universale maschile della storia italiana: in forza

della nuova legge elettorale voluta da Giolitti, il diritto di voto fu esteso a tutti i maschi maggiorenni non analfabeti e anche agli analfabeti,

purché avessero superato i trent’anni o assolto il servizio militare. La nuova legge elettorale ebbe l’assenso dei cattolici che con il “patto

Gentiloni”si impegnarono a sostenere i candidati liberali.

56

PROVA DI SIMULAZIONE MISTA 3 MAGGIO 2017 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “L. PILLA”

INDIRIZZO: COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO

SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO - CLASSE V A - 2016/2017 DISCIPLINE:

GEOPEDOLOGIA ECONOMIA ESTIMO PROGETTAZIONE COSTRUZIONI IMPIANTI GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL’AMBIENTE DI LAVORO INGLESE STORIA

TIPO PROVA: MISTA - TEMPO 75 MINUTI ALUNNO_______________________________

1 – n. 10 QUESITI A RISPOSTA BREVE 2 – n. 20 QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA

Punteggi: 1: p. 0,00 per ogni risposta inesatta o non data p: 0.35 per ogni risposta parzialmente esatta p: 0.70 per ogni risposta esatta 2: p. 0.40 per ogni risposta esatta (Il candidato dia una sola risposta, evitando cancellature e correzioni) Punteggio massimo = 15 Sufficienza = 10

La Commissione Il Coordinatore prof. Ireneo DI LISA

Punteggio riportato:

/15

57

2^ SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 –

MATERIA: ESTIMO

CLASSE 5^ SEZIONE A

1

La superficie lorda di pavimento è costituita dalla somma delle superfici:

A di ciascun piano al lordo delle murature, nonché di ogni altra superficie coperta

B di ciascun piano al netto delle murature perimetrali

C di ciascun piano al netto delle murature interne ed esterne

D di ciascun piano al lordo delle murature interne, nonché di ogni altra superficie coperta

2

La consistenza delle unità immobiliari urbane si misura con i seguenti parametri unitari: A vano utile (gruppo C), il metro cubo (gruppo A) e il metro quadrato (gruppo B)

B vano catastale

C vano utile

D vano utile (gruppo A), il metro cubo (gruppo B) e il metro quadrato (gruppo C)

3

Le quotazioni dei posti auto sono indicativamente pari:

A alla metà del valore dei box se coperti e pari ad un quarto del valore se sono scoperti

B alla metà del valore dei box se coperti e pari ad un terzo del valore se sono scoperti

C alla metà del valore dei box se scoperti e pari ad un terzo del valore se sono coperti

D alla metà del valore dei box sia se sono coperti che scoperti

4

Il PREGEO contiene una sequenza di 9 tipi di riga ed è formato dalle seguenti sezioni:

A libretto delle misure, relazione tecnica, modello censuario, stato di consistenza

B libretto delle misure, superficie in ettari, modello censuario, proposta di aggiornamento

C libretto delle misure, relazione tecnica, modello censuario, proposta di aggiornamento

D libretto delle misure, relazione tecnica, modello di collegamento al DOCFA, proposta di aggiornamento

58

5

Quando è possibile costituire una servitù di passaggio coattivo? Come si stima l’indennizzo?

_______________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________

6

Se indennità di esproprio viene accettata dall’espropriato, come procede l’iter

espropriativo?

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________

59

CORREZIONE 2^SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 -

MATERIA: ESTIMO

CLASSE 5^ SEZIONE A

1

La superficie lorda di pavimento è costituita dalla somma delle superfici:

A di ciascun piano al lordo delle murature, nonché di ogni altra superficie coperta

B di ciascun piano al netto delle murature perimetrali

C di ciascun piano al netto delle murature interne ed esterne

D di ciascun piano al lordo delle murature interne, nonché di ogni altra superficie coperta

2

La consistenza delle unità immobiliari urbane si misura con i seguenti parametri unitari: A vano utile (gruppo C), il metro cubo (gruppo A) e il metro quadrato (gruppo B)

B vano catastale

C vano utile

D vano utile (gruppo A), il metro cubo (gruppo B) e il metro quadrato (gruppo C)

3

Le quotazioni dei posti auto sono indicativamente pari:

A alla metà del valore dei box se coperti e pari ad un quarto del valore se sono scoperti

B alla metà del valore dei box se coperti e pari ad un terzo del valore se sono scoperti

C alla metà del valore dei box se scoperti e pari ad un terzo del valore se sono coperti

D alla metà del valore dei box sia se sono coperti che scoperti

4

Il PREGEO contiene una sequenza di 9 tipi di riga ed è formato dalle seguenti sezioni:

A libretto delle misure, relazione tecnica, modello censuario, stato di consistenza

B libretto delle misure, superficie in ettari, modello censuario, proposta di aggiornamento

C libretto delle misure, relazione tecnica, modello censuario, proposta di aggiornamento

D libretto delle misure, relazione tecnica, modello di collegamento al DOCFA, proposta di aggiornamento

60

5

Quando è possibile costituire una servitù di passaggio coattivo? Come si stima l’indennizzo?

Il proprietario il cui fondo è intercluso (fondo dominante) in quanto privo di accesso alla via pubblica, può ottenere il

passaggio su fondo altrui (fondo servente). La servitù può essere ottenuta anche a favore di un fondo non intercluso,

se si dimostra che il passaggio esistente è insufficiente. La servitù si deve stabilire per la via meno pregiudizievole per

il proprietario del fondo servente. Il valore dell’indennità si calcola con la seguente espressione: Ind= Vm + Tr/r +

Fp/Ac +Vss + D

6

Se indennità di esproprio viene accettata dall’espropriato, come procede l’iter

espropriativo?

Il proprietario e il beneficiario dell’espropriazione sono tenuti a concludere l’iter espropriativo con un

atto di cessione volontaria, trascritto entro 15 giorni a cura e a spese dell’acquirente sui Registri

Immobiliari. La somma offerta dovrà essere pagata al proprietario entro 60 giorni, decorso tale termine,

sono dovuti anche gli interessi legali. In questo caso l’iter espropriativo si conclude con un atto di

compravendita, e non con il decreto di esproprio.

61

2^ SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 –

-

DOMANDE A RISPOSTA APERTA

1

Come si caratterizzano le “case a schiera?”

2

Che cosa sono le “Zone Territoriali Omogenee?”

MATERIA: PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E

IMPIANTI

CLASSE

5^ SEZIONE A

62

DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA - (Barrare la risposta esatta)

3

I dati antropometrici si riferiscono alla

A Misurazione degli ambienti residenziali in riferimento alla loro destinazione

B Misurazione del corpo umano e nei suoi segmenti (arti, testa, tronco, ecc.)

C Rapporto tra l’uomo e le superfici verticali e orizzontali degli spazi circostanti

D Rapporto tra l’uomo e la natura circostante

4

In cosa si differenziano le case in linea con le case a ballatoio

A Le case in linea hanno le scale interne agli alloggi, quelle a ballatoio hanno le scale in comune

B Il numero dei piani consentiti

C Nessuna differenza. Sono due modi diversi per individuare la stessa tipologia edilizia

D Il posizionamento dei blocchi scala

5

Chi è stato il massimo esponente dell’architettura organica?

A Ludwig Mies Van Der Rohe

B Le Corbusier

C Frank Lloyd Wright

D Walter Gropius

6

Il Testo Unico in materia edilizia è

A Decreto Ministeriale

B Decreto Presidente della Repubblica

C Decreto Legislativo

D Decreto legge

63

CORRETTORE 2^SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 -

1

Come si caratterizzano le “case a schiera?”

Le case a schiera sono unità abitative aggregate caratterizzate da: sviluppo da terra a cielo; ingressi

Indipendenti; spazi privati di pertinenza all’aperto; due muri in comune con le unità affiancate;

(a meno delle testate) e dunque due soli fronti, l’anteriore e posteriore, a contatto con l’esterno.

Di norma si sviluppano su due o max tre livelli e le scale sono autonome, interne a ogni alloggio.

2

Che cosa sono le “Zone Territoriali Omogenee?”

Le zone territoriali omogenee sono le zone in cui viene diviso l’intero territorio comunale, nell’ambito della

cosiddetta zonizzazione. Ogni zona presenta dei limiti diversi i quali vincolano ogni tipo di intervento in tale area

. Vennero introdotte con il D.M. 1444/68 e sono vincolate sia dal PRG che dagli standards

Urbanistici. A-centro storico B-completamento C-nuova espansione D-insediamenti produttivi e industriali

. Vennero introdotte con il D.M. 1444/68 e sono vincolate sia dal PRG che dagli standards

E-area agricola F-servizi collettivi

MATERIA:PROGETTAZIONE,

COSTRUZIONI E IMPIANTI CLASSE 5^ SEZIONE A

64

DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA - (Barrare la risposta esatta)

3

I dati antropometrici si riferiscono alla

A Misurazione degli ambienti residenziali in riferimento alla loro destinazione

B Misurazione del corpo umano e nei suoi segmenti (arti, testa, tronco, ecc.)

C Rapporto tra l’uomo e le superfici verticali e orizzontali degli spazi circostanti

D Rapporto tra l’uomo e la natura circostante

4

In cosa si differenziano le case in linea con le case a ballatoio

A Le case in linea hanno le scale interne agli alloggi, quelle a ballatoio hanno le scale in comune

B Il numero dei piani consentiti

C Nessuna differenza. Sono due modi diversi per individuare la stessa tipologia edilizia

D Il posizionamento dei blocchi scala

5

Chi è stato il massimo esponente dell’architettura organica?

A Ludwig Mies Van Der Rohe

B Le Corbusier

C Frank Lloyd Wright

D Walter Gropius

6

Il Testo Unico in materia edilizia è

A Decreto Ministeriale

B Decreto Presidente della Repubblica

C Decreto Legislativo

D Decreto legge

65

2^ SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 –

MATERIA: GESTIONE DEL CANTIERE E

SICUREZZA DELL’AMBIENTE DI LAVORO CLASSE 5^ SEZIONE A

1

Che tipo di segnaletica è prevista in un cantiere stradale di durata superiore a 7 giorni?

A Nessun tipo di segnaletica

B Segnali fissi e segnaletica orizzontale di colore giallo

C Segnali parzialmente fissi

D Segnali mobili

2

Qual è il documento che permette di definire il costo di costruzione di un’opera edilizia?

A L’elenco dei prezzi unitari

B Il Computo Metrico

C Il Computo Metrico Estimativo

D Il Capitolato Generale di Appalto

3

Il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione è:

A Un esperto che predispone il progetto della sicurezza del cantiere

B Il progettista dell’opera

C Un esperto responsabile della sicurezza del cantiere durante l’esecuzione dei lavori

D Il responsabile del cantiere per conto dell’impresa esecutrice

4

Cos’è il Cronoprogramma?

A Un grafico reticolare simile ai PERT

B Un diagramma che rappresenta l’andamento nel tempo dei costi dei lavori da eseguire.

C Un programma per calcolare la durata dei lavori

D Una programmazione per ottimizzare i tempi di esecuzione e contenere i costi dei lavori

66

5

Quali sono i principali rischi dovuti all’utilizzo delle macchine per il movimento terra?

6

Indica quante e quali sono le tipologie di caduta dall’alto.

67

CORRETTORE 2^SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 -

MATERIA: GESTIONE DEL CANTIERE E

SICUREZZA DELL’AMBIENTE DI LAVORO CLASSE 5^ SEZIONE A

1

Che tipo di segnaletica è prevista in un cantiere stradale di durata superiore a 7 giorni?

A Nessun tipo di segnaletica

X Segnali fissi e segnaletica orizzontale di colore giallo

C Segnali parzialmente fissi

D Segnali mobili

2

Qual è il documento che permette di definire il costo di costruzione di un’opera edilizia?

A L’elenco dei prezzi unitari

B Il Computo Metrico

X Il Computo Metrico Estimativo

D Il Capitolato Generale di Appalto

3

Il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione è:

X Un esperto che predispone il progetto della sicurezza del cantiere

B Il progettista dell’opera

C Un esperto responsabile della sicurezza del cantiere durante l’esecuzione dei lavori

D Il responsabile del cantiere per conto dell’impresa esecutrice

4

Cos’è il Cronoprogramma?

A Un grafico reticolare simile ai PERT

X Un diagramma che rappresenta l’andamento nel tempo dei costi dei lavori da eseguire.

C Un programma per calcolare la durata dei lavori

D Una programmazione per ottimizzare i tempi di esecuzione e contenere i costi dei lavori

68

5

Quali sono i principali rischi dovuti all’utilizzo delle macchine per il movimento terra?

- Ribaltamento della macchina lungo pendii

- Investimento di lavoratori durante le manovre

- Contatto con linee elettriche o con le condotte del gas

- Caduta dalla macchina a seguito di movimenti sbagliati lungo scarpate e fossati

- Urto contro ordigni bellici interrati

6

Indica quante e quali sono le tipologie di caduta dall’alto.

Esistono 4 tipologie di caduta dall’alto, esse sono:

- la caduta totalmente prevenuta (non può verificarsi in quanto un sistema di trattenuta lo impedisce);

- la caduta contenuta (in cui la persona che sta per cadere è trattenuta in modo che la massima

distanza di arresto non può essere superiore a 60 cm sia verticalmente che su piano poco inclinato);

- la caduta libera limitata (in cui la distanza di caduta libera, prima che il sistema di arresto inizi a

prendere il carico, è non superiore a 60 cm, sia verticalmente che su piano fortemente inclinato);

- la caduta libera (in cui la distanza di caduta libera, prima che il sistema di arresto inizi a prendere il

carico, è superiore a 60cm, sia verticalmente che su piano fortemente inclinato. Dev’essere < 1,5m)

69

2^ SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 –

MATERIA: LINGUA INGLESE

RESTORATION AND REMODELLING

Victorian homes are generally constructed with materials and workmanship that cannot be easily reproduced today. In the midst of the ‘fix-it’

generation, more and more Victorian homeowners are restoring their homes themselves rather than incurring the expensive costs of an outside

contractor.

After all, there is pride and satisfaction in preserving a part of your cultural heritage for future generations. All over the country dull grey

structures are being transformed into magnificent, colourful Painted Ladies, reminiscent of the romanticism exhibited by homeowners last

century: the process takes time and devotion.

Painted Ladies are Victorian houses built during Queen Victoria’s reign (1837-1901) and painted in three or more contrasting colours resulting

in an appropriate blend of colour and architecture. It is a style in which colour is used to bring out the decorative peculiarities of classic

Victorian towers, gables, arched windows, bay windows and more.

Answer the questions:

1- Why are Victorian homes richly coloured?

2- Why is restoring Victorian homes very expensive?

70

Multiple choice

1)Victorian materials and workmanship

a- can be easily reproduced

b- cannot be reproduced

c- can be reproduced but at a very high cost

d- are difficult to be found

2)Most Victorian homeowners are restoring their homes

a- with the help of contractors

b- thanks to public funds

c- getting into debts

d- by themselves

3)The restoration of Victorian houses is taking place

a- all over the nation

b- only in the south

c- only in some places

d- only in England

4)The restoration process is

a- very simple

b- complex and time-wasting

c- very unrewarding

d- easy and cheap

Punteggio______

71

CORRETTORE 2^SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 -

MATERIA: LINGUA INGLESE

ANSWER THE QUESTIONS

A- Because the different colours help to bring out the architectural peculiarities of the style

B- Because they were built with materials and workmanship difficult to find today

MULTIPLE CHOICE

1-c 2-d 3-a 4-b

72

2^ SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 –

MATERIA:STORIA

1) Il soviet era

a- un’associazione di proprietari terrieri, che sosteneva la necessità della riforma agraria

b- un’organizzazione militare favorevole alla guerra a oltranza contro i tedeschi

c- un consiglio di lavoratori che aspirava ad assumere ruoli di governo

d- il consiglio di quartiere che amministrava un sobborgo di San Pietroburgo

2) Una delle principali cause della Prima Guerra mondiale fu

a- La secolare rivalità fra l’Austria e la Russia per il predominio nell’area dei Balcani

b- alcuni intellettuali, come Gabriele D’Annunzio e Giovanni Papini

c- gli alti ufficiali dell’esercito e i frequentatori dell’ambiente aristocratico

d- gli irredentisti e i nazionalisti

3) In che anno furono stipulati i “ Patti lateranensi”?

a- 11 marzo 1925

b- 17 giugno 1926

c- 12 maggio 1927

d- 11 febbraio 1929

4) Quale nazione europea fu invasa dalla Germania nel 1939, evento che provocò lo scoppio della seconda guerra mondiale?

a- Francia

b- Spagna

c- Polonia

d- Cecoslovacchia

73

5) Che cosa si intende per “ spazio vitale”?

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………

6) Che cosa fu il “ New Deal” e quale presidente lo promosse?

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Punteggio______

74

CORRETTORE 2^SIMULAZIONE III^ PROVA di PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO - A.S. 2016-2017 -

MATERIA:STORIA

1) Il soviet era

a- un’associazione di proprietari terrieri, che sosteneva la necessità della riforma agraria

b- un’organizzazione militare favorevole alla guerra a oltranza contro i tedeschi

c- un consiglio di lavoratori che aspirava ad assumere ruoli di governo

d- il consiglio di quartiere che amministrava un sobborgo di San Pietroburgo

2) Una delle principali cause della Prima Guerra mondiale fu

a- La secolare rivalità fra l’Austria e la Russia per il predominio nell’area dei Balcani

b- alcuni intellettuali, come Gabriele D’Annunzio e Giovanni Papini

c- gli alti ufficiali dell’esercito e i frequentatori dell’ambiente aristocratico

d- gli irredentisti e i nazionalisti

3) In che anno furono stipulati i “ Patti lateranensi”?

a- 11 marzo 1925

b- 17 giugno 1926

c- 12 maggio 1927

d- 11 febbraio 1929

4) Quale nazione europea fu invasa dalla Germania nel 1939, evento che provocò lo scoppio della seconda guerra mondiale?

a- Francia

b- Spagna

c- Polonia

d- Cecoslovacchia

75

5) Che cosa si intende per “ spazio vitale”?

Hitler voleva che la Germania fosse una grande potenza, per affermarsi sul piano internazionale e ciò si poteva realizzare solo attraverso la

conquista dei territori situati essenzialmente nell’Europa orientale. Hitler considerava l’Est europeo, abitato dagli inferiori popoli slavi, la

meta privilegiata per la conquista dello “ spazio vitale”. In più, l’Urss era la patria del “bolscevismo”contro il quale il dittatore nazista

aveva condotto la sua crociata.

6) Che cosa fu il “ New Deal” e quale presidente lo promosse?

Dopo la crisi del 1929 nel 1932 fu eletto presidente degli Stati Uniti il democratico Franklin Delano Roosevelt, che varò nel 1933 un nuovo

corso politico il“ New Deal “. Questo programma non riguardò solo scelte economiche, ma portò a un nuovo clima culturale e sociale. Lo

Stato ricominciò ad intervenire nel sistema economico, favorendo l’aumento dei posti di lavoro. Si affermò il “ welfare state” con il quale lo

Stato si assunse il compito di tutelare i diritti sociali dei cittadini (salute, assistenza, istruzione). I sindacati non furono più considerati

nemici pericolosi, ma legittimi interlocutori del governo.

76

ALLEGATI

GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE E ORALI

77

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA TIPOLOGIA A: Analisi del testo

Indicatori Descrittori Misuratori Punti 15/15

Correttezza

grammaticale formale e

strutturale

Aspetto ortografico e interpuntivo, morfologico- sintattico-lessicale

Corretto 3

Appropriato 2,50

Qualche errore 2

Molti errori 1,50

Scorretto 1

Gravemente scorretto 0,50

Coesione e coerenza testuale (struttura del discorso)

Coerente e coesa 3

Adeguata 2,50

Qualche incongruenza 2

Spesso incoerente 1,50

Incoerente e/o non coesa 1

Sostanzialmente incoerente e/o non coeso 0,50

Comprensione e analisi

Comprensione del testo e capacità di parafrasare e/o sintetizzare il testo

Completa 2,25

Quasi esauriente, ma con lievi imprecisioni 2

Con alcune lacune, ma sostanzialmente

corretta 1,50

Incompleta e/o scorretta 1

Gravemente incompleta 0,50

Analisi dei nuclei tematici del testo, individuazione degli espedienti retorico-

formali, e rispetto della tipologia utilizzata

Esaustiva 2,25

Quasi esauriente, ma con lievi imprecisioni 2

Con alcune lacune, ma sostanzialmente

corretta 1,50

Incompleta e/o scorretta 1

Gravemente incompleta 0,50

Interpretazione

complessiva ed

approfondimento

Interpretazione, contestualizzazione e collegamento con altri testi e/o altri

autori

Chiara e ben argomentata 2,25

Adeguata 2

Con alcune lacune, ma sostanzialmente

corretta 1,50

Appena accennata 1

Assente e/o confusa 0,50

Rielaborazione critica, arricchimento ed apporti personali

Ampia ed originale 2,25

Esauriente 2

Presente e riconoscibile 1,50

Poco riconoscibile 1

Scarsa-nulla 0,50

TOTALE

____/15

78

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA TIPOLOGIA B: Saggio/Articolo di giornale

Indicatori Descrittori Misuratori Punti 15/15

Correttezza grammaticale formale

e strutturale

Aspetto ortografico e interpuntivo, morfologico- sintattico-lessicale

Corretto 3

Appropriato 2,50

Qualche errore 2

Molti errori 1,50

Scorretto 1

Gravemente scorretto 0,50

Coesione e coerenza testuale (struttura del discorso)

Coerente e coesa 3

Adeguata 2,50

Qualche incongruenza 2

Spesso incoerente 1,50

Incoerente e/o non coesa 1

Sostanzialmente incoerente e/o non coeso

0,50

Comprensione e analisi

Conoscenza specifica degli argomenti richiesti

Completa 2,25

Quasi esauriente, ma con lievi

imprecisioni 2

Con alcune lacune, ma

sostanzialmente corretta 1,50

Incompleta e/o scorretta 1

Gravemente incompleta 0,50

Analisi, uso della documentazione, organizzazione e correlazione dei documenti forniti,

correttezza delle citazioni, individuazione dei nodi problematici, efficacia argomentativa e

rispetto della tipologia utilizzata

Esaustiva 2,25

Quasi esauriente, ma con lievi

imprecisioni 2

Con alcune lacune, ma sostanzialmente corretta

1,50

Incompleta e/o scorretta 1

Gravemente incompleta 0,50

Interpretazione complessiva

ed approfondimento

Interpretazione, contestualizzazione

Chiara e ben argomentata 2,25

Adeguata 2

Con alcune lacune, ma

sostanzialmente corretta 1,50

Appena accennata 1

Assente e/o confusa 0,50

Rielaborazione critica, arricchimento ed apporti personali

Ampia ed originale 2,25

Esauriente 2

Presente e riconoscibile 1,50

Poco riconoscibile 1

Scarsa-nulla 0,50

TOTALE __/15

79

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA TIPOLOGIA C: Tema di argomento storico

Indicatori Descrittori Misuratori Punti 15/15

Correttezza grammaticale

formale e strutturale

Aspetto ortografico e interpuntivo, morfologico-

sintattico-lessicale

Corretto 3

Appropriato 2,50

Qualche errore 2

Molti errori 1,50

Scorretto 1

Gravemente scorretto 0,50

Coesione e coerenza testuale (struttura del discorso)

Coerente e coesa 3

Adeguata 2,50

Qualche incongruenza 2

Spesso incoerente 1,50

Incoerente e/o non coesa 1

Sostanzialmente incoerente e/o non coeso 0,50

Comprensione e analisi

Conoscenza specifica degli argomenti richiesti e del

contesto di riferimento

Completa 2,25

Quasi esauriente, ma con lievi imprecisioni 2

Con alcune lacune, ma sostanzialmente corretta 1,50

Incompleta e/o scorretta 1

Gravemente incompleta 0,50

Analisi, individuazione dei nessi storici, completezza e

spessore della trattazione e rispetto della tipologia

utilizzata

Esaustiva 2,25

Quasi esauriente, ma con lievi imprecisioni 2

Con alcune lacune, ma sostanzialmente corretta 1,50

Incompleta e/o scorretta 1

Gravemente incompleta 0,50

Interpretazione

complessiva ed

approfondimento

Interpretazione, contestualizzazione

Chiara e ben argomentata 2,25

Adeguata 2

Con alcune lacune, ma sostanzialmente corretta 1,50

Appena accennata 1

Assente e/o confusa 0,50

Rielaborazione critica, arricchimento ed apporti personali

Ampia ed originale 2,25

Esauriente 2

Presente e riconoscibile 1,50

Poco riconoscibile 1

Scarsa-nulla 0,50

TOTALE ____/15

80

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA TIPOLOGIA D: Tema di ordine generale

Indicatori Descrittori Misuratori Punti 15/15

Correttezza grammaticale

formale e strutturale

Aspetto ortografico e interpuntivo, morfologico- sintattico-lessicale

Corretto 3

Appropriato 2,50

Qualche errore 2

Molti errori 1,50

Scorretto 1

Gravemente scorretto 0,50

Coesione e coerenza testuale (struttura del discorso)

Coerente e coesa 3

Adeguata 2,50

Qualche incongruenza 2

Spesso incoerente 1,50

Incoerente e/o non coesa 1

Sostanzialmente incoerente e/o non coeso 0,50

Comprensione e analisi

Conoscenza specifica degli argomenti richiesti e del contesto di

riferimento

Completa 2,25

Quasi esauriente, ma con lievi imprecisioni 2

Con alcune lacune, ma sostanzialmente corretta 1,50

Incompleta e/o scorretta 1

Gravemente incompleta 0,50

Analisi, pertinenza dei contenuti esaminati, completezza e spessore

della trattazione e rispetto della tipologia utilizzata

Esaustiva 2,25

Quasi esauriente, ma con lievi imprecisioni 2

Con alcune lacune, ma sostanzialmente corretta 1,50

Incompleta e/o scorretta 1

Gravemente incompleta 0,50

Interpretazione complessiva ed

approfondimento

Interpretazione, contestualizzazione

Chiara e ben argomentata 2,25

Adeguata 2

Con alcune lacune, ma sostanzialmente corretta 1,50

Appena accennata 1

Assente e/o confusa 0,50

Rielaborazione critica, arricchimento ed apporti personali

Ampia ed originale 2,25

Esauriente 2

Presente e riconoscibile 1,50

Poco riconoscibile 1

Scarsa-nulla 0,50

TOTALE

____/15

81

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PROVA SCRITTA DI “TOPOGRAFIA ”

CANDIDATO_________________________________Classe 5a Sezione A

INDICATORI Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Totale Rispondenza alla traccia, validità e completezza delle risposte

2 4 6 8

Correttezza dei risultati

1 2 3 4

Chiarezza e correttezza nell'esposizione con riguardo particolare all'aspetto tecnico professionale e alla parte grafica

0 1 2 3

TOTALE PUNTEGGIO /15

82

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PROVA ORALE - CLASSE 5^ SEZIONE A

ARGOMENTI INDICATORI DESCRITTORI PUNTI PUNTI

ASSEGNATI

Argomenti proposti dalla Commissione Tempo: 20-25 minuti Max: 18 punti

Conoscenza dell’argomento

Completa ed esauriente 7

Adeguata 6

Corretta 5

Essenziale 4

Superficiale 3

Superficiale e frammentaria 2

Scarsa e confusa 1

Capacità espressiva

Scorrevole e adeguata 5

Semplice e corretta 4

Semplice con qualche incertezza 3

Incerta 2

Confusa 1

Capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione

Coerenti e adeguate 6

Semplici 5

Elementari 4

Superficiali 3

Incerte 2

Confuse 1

Argomento proposto dal candidato Tempo: 10-15 minuti Max: 10 punti

Conoscenza dell’ argomento

Completa e articolata 4

Completa 3

Corretta ed essenziale 2

Superficiale e confusa 1

Correttezza espressiva Scorrevole ed appropriata 3

Semplice e corretta 2

Incerta e confusa 1

Capacità di collegamento e di analisi

Collegamenti e analisi 3

Collegamenti e analisi coerenti 2

Collegamenti e analisi imprecisi 1

Discussione sulle prove scritte Tempo: 5-10 minuti Max: 2 punti

Capacità di autocorrezione Sufficiente 1

Insufficiente 0

Capacità di motivare le scelte Sufficiente 1

Insufficiente 0

Punteggio in trentesimi assegnato alla prova _______/30

83

ALLEGATI

SCHEDE DI VALUTAZIONE DELLE TERZE PROVE

ATTIVITA’ COMPLEMENTARI E/O INTEGRATIVE

84

SCHEDA DI VALUTAZIONE - PRIMA SIMULAZIONE III^ PROVA

CLASSE 5 A - ITCAT 03 Aprile 2017

MATERIE

VALUTAZIONE IN QUINDICESIMI

ESTIMO

PROGETTAZIONE COSTRUZIONI

IMPIANTI

GESTIONE DEL

CANTIERE E

SICUREZZA

INGLESE STORIA

PUNTEGGIO VOTO n. ALUNNI

1 ALBANESE ELENA

2 BAZILIUC ALEXANDRA N.

3 CICCONE ANDREA

4 COLANTUONO MARIA

5 CONSIGLIO GIOVANNI

6 CORBO MATTEO

7 D'ANGELO CARLO

8 D'AVERSA STEFANO

9 DE MICHELE GIULIA

10 DI MUCCIO FRANCESCO

11 EMANUELE LUCA

12 GIANFELICE ANDREA

13 MARRA ANGELO

14 MOFFA DOMENICO

15 PALLADINO GIUSEPPE J.

16 TERRIACA MARCO

17 ZAPPONE FEDERICO

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SCHEDA DI VALUTAZIONE - SECONDA SIMULAZIONE III^ PROVA

CLASSE 5 A - ITCAT 03 Maggio 2017

MATERIE

VALUTAZIONE IN QUINDICESIMI

ESTIMO

PROGETTAZIONE COSTRUZIONI

IMPIANTI

GESTIONE DEL

CANTIERE E

SICUREZZA

INGLESE STORIA

PUNTEGGIO VOTO n. ALUNNI

1 ALBANESE ELENA

2 BAZILIUC ALEXANDRA N.

3 CICCONE ANDREA

4 COLANTUONO MARIA

5 CONSIGLIO GIOVANNI

6 CORBO MATTEO

7 D'ANGELO CARLO

8 D'AVERSA STEFANO

9 DE MICHELE GIULIA

10 DI MUCCIO FRANCESCO

11 EMANUELE LUCA

12 GIANFELICE ANDREA

13 MARRA ANGELO

14 MOFFA DOMENICO

15 PALLADINO GIUSEPPE J.

16 TERRIACA MARCO

17 ZAPPONE FEDERICO

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ATTIVITA’ COMPLEMENTARI E\O INTEGRATIVE

Gli alunni della classe VA hanno partecipato alle seguenti attività di particolare rilevanza educativo-formativa:

Incontri formativi di pratica professionale con tecnici dell’AGENZIA DELLE ENTRATE e dell’AGENZIA DEL TERRITORIO Corsi Sicurezza sul lavoro (nel triennio) Certificazione linguistica – Corsi per esami PET (nel triennio) Incontro sulla Sicurezza sui cantieri (nel triennio) Progetto “Madrelingua inglese” (nel triennio) Visita EXPO di MILANO e viaggio d’istruzione alle città rinascimentali MANTOVA, PALMANOVA e RIMNI(nel triennio) Attività formativa sul DECOSTRUTTIVISMO relativamente alle caratteristiche costruttive e architettoniche del

Guggenheim Museum di Bilbao

Attività formativa svolta con PARTECIPAZIONE ALLA LA BIENNALE architettura di VENEZIA - 2016

Attività formativa sul Periodo Romanico nella Storia del Molise con visita alle chiese di Santa Maria della Strada a Matrice (CB) e Santa Maria del Canneto a Roccavivara(CB)

Attività formativa svolta durante il viaggio d’istruzione a Madrid sull’ARTE e L' ARCHITETTURA MODERNA DI MADRID Attività formativa di pratica professionale svolta presso la Scuola Edile di Campobasso sulle caratteristiche costruttive e

funzionali delle COSTRUZIONI IN LEGNO e sul CEMENTO ARMATO Incontro formativo di pratica professionale con tecnici dell’Azienda GARDEN LEGNO “Le costruzioni in legno” RILIEVO E PROGETTAZIONE di due tratti di rete fognaria, nel Comune di CAMPODIPIETRA, nell’ambito dell’Alternanza

Scuola Lavoro (nel triennio)

Attività formativa sulle caratteristiche dei materiali da costruzione presso l’Azienda MASCIOLI di CAMPOBASSO

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FIRME DEL CONSIGLIO DI CLASSE V A ITCAT

IL PRESENTE DOCUMENTO È CONDIVISO DAI DOCENTI IN TUTTE LE SUE PARTI

DOCENTI FIRME

Prof.ssa ZITA Lucia

Prof.ssa BASTIANINI Eleonora

Prof. LAURELLI Francesco Antonio

Prof. TESTA Giovanni

Prof. PIETRARCA Marcello

Prof. DI LISA Ireneo

Prof. D’ELIA Mauro

Prof. BERCHICCI Giovanni

Prof.ssa SASSANO Giuseppina

Prof. LAORENZA Carmine

Prof. GATTOZZI Giorgio

Prof. GRASSO Fabio

Campobasso, 11 Maggio 2017

IL DIRIGENTE SCOLASTICO prof.ssa Rossella Gianfagna

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