ERGONOMIAErgonomia dello sport Progettazione di ambienti e strutture sportive (es. palestre, stadi,...

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ERGONOMIA Studio scientifico tra uomo e il suo ambiente. (ergon = lavoro; nomos= legge) Allargamento concetto ambiente di lavoro Scienza interdisciplinare: fisica, ingegneria, architettura, antropologia, antropometria, medicina del lavoro, biomeccanica, ecc.

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ERGONOMIA

Studio scientifico tra uomo e il suo ambiente.

(ergon = lavoro; nomos= legge)

Allargamento concetto ambiente di lavoro

Scienza interdisciplinare: fisica, ingegneria,

architettura, antropologia, antropometria, medicina del

lavoro, biomeccanica, ecc.

Step 1: determinazione dei limiti e delle capacità degli individui

Step 2: riduzione carico di lavoro fisico

Step 3: analisi sistemi uomo-macchina

Step 4: ottimizzare posti di lavoro al video terminale

Applicazioni:

• Posti di lavoro

• Ambiente domestico

• Mezzi di trasporto

• Sport

Punti in comune tra ergonomia e sport:

Benessere delle persone

Rendere le persone più forti, più veloci, più efficienti

Metodologie utilizzate per la valutazione degli sforzi e del dispendio

energetico e dell’analisi dei movimenti

Legislazione

Decreto legislativo 626/94

(Norme riguardanti il miglioramento della

sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo

di lavoro)

Art. 3, comma 1, lettera f): rispetto dei principi

ergonomici dei posti di lavoro, anche per

attenuare il lavoro ripetitivo

Finalità

Eliminare ogni causa di incidente, di danno

o di perdita del benessere, consentendo la

tutela della salute e il mantenimento

dell’integrità psicofisica della persona negli

ambienti di lavoro, nelle abitazioni o in

genere dove vive

Approccio top-down (dal generale sino ai singoli posti di

lavoro)

Approccio bottom-up (dall’uomo sino all’ambiente)

L’ergonomo interviene sulla progettazione:

• Delle interfacce fisiche e cognitive affinché

risultino coerenti con le caratteristiche

antropometriche, fisiologiche, psicologiche e

socioculturali degli operatori

• Delle attività di lavoro e di via, al fine di

realizzare interazioni atte al miglioramento

dell’efficienza complessiva dei sistemi.

Tener conto della differente forza muscolare nei sessi e del decadimento della

forza muscolare negli anziani

Elementi non ergonomici

L’antropometria gioca quindi un ruolo chiave nell’ergonomia sia nei suoi

studi statici che dinamici

Dimensioni statiche: tutte le misure antropometriche

Dimensioni dinamiche: spazi occupati dai movimenti

(chinetosfera)

Il mal di schiena è stato definito come un notissimo

malanno, a volte effimero, talvolta ribelle, che ha afflitto

ed affligge l’umanità con una costanza più unica che

rara nel lungo corso dei secoli.

Incidenza nell’arco della vita e prevalenza puntuale

della lombalgia comune nella popolazione generale

PREVALENZA PUNTUALE 12-35%

INCIDENZA 50-70%

(da The epidemiology of spinal disorders,

Andersson, 1997)

0

5

10

15

20

25

Incidenza mal di schiena nelle varie categorie professionali

Incidenza lombalgia nelle varie categorie professionali

0 2 4 6 8 10 12

Meccanico-pesante

Estrattivo

Edilizio

Minerario

Meccanico-leggero

Autotrasporti

Agricolo e forestale

Sanitario (fisioterapisti e infermieri)

Servizi (addetti pulizie)

Esempio - posto non ergonomico

Esempio - posto riprogettato

Altre patologie da overuse:

Le articolazioni non vanno sottoposte a

sollecitazioni eccessive sia per quanto

riguarda la direzione sia per quando riguarda

l’intensità, sia ancora per un’eccessiva

ripetitività di stimolazione

Sindrome del tunnel carpale

Nella progettazione di un ambiente di lavoro o di un

manufatto bisogna raccogliere i dati riguardanti le

persone che dovranno utilizzare l’oggetto o lavorare

nell’ambiente

Non bisogna basarsi sulle misure dell’utente medio,

ma su una vasta porzione di utenti.

Un posto di lavoro dovrebbe soddisfare il 95% degli

utenti

I dati antropometrici vanno considerati in modo dinamico, considerando il movimento delle varie parti del corpo.

Nella pratica: l’azione dei muscoli nei lavori pesanti sia tale da far intervenire diversi gruppi muscolari, nei lavori ripetitivi è auspicabile l’alternarsi di gruppi muscolari diversi.

Esempio: il sedile

Il sedile deve essere regolabile. L’altezza è determinata dalla lunghezza della gamba e dallo spessore del piede (poplite-suolo)

La larghezza del sedile (in genere 40 cm) può essere aumentata, mentre la profondità non dovrebbe superare i 45 cm, altrimenti le persone piccole potrebbero risentire della compressione della superficie inferiore delle cosce contro il bordo del sedile o assumere posture scrorrette.

L’altezza del

piano di lavoro è

legata a quella

del sedile, ma

anche al tipo di

mansione dea

svolgere.

Arto inferiore

Nella maggior parte delle posture sedute si misura l’angolo di flessione tra gamba e coscia minore di 90°. L’accentuata flessione delle gambe provoca la tensione dei muscoli anteriori delle cosce. Questa posizione se mantenuta per lungo tempo può determinare nella parte posteriore delle cosce delle compressioni anomale sui vasi sanguigni e sul nervo femorale.

Disabili:

Uomini/donne: 67.0

L’altezza del ginocchio e il diametro della coscia sono

essenziali per il calcolo della distanza dal pavimento

del piano della scrivania, in particolare se le gambe

sono parzialmente inserite sotto il piano di lavoro.

Bisogna prestare attenzione alla maggior altezza

dovuta alla presenza dei tacchi.

Arto superiore

Con le braccia poggiate sul tavolo di lavoro diminuisce

l’azione dei gruppi muscolari delle articolazioni della

spalla e del gomito, poiché gli arti superiori formano una

catena biocinetica, chiusa tramite l’appoggio.

Vantaggi: precisione della mano, riposo muscoli

brachiali, valido appoggio del tronco.

Corretta postura: altezza tavolo adeguata all’altezza del

gomito del soggetto.

… altri esempi applicativi

Larghezza delle spalle

E’ impiegata per la sistemazione dei posti a

sedere intorno ad un tavolo o in file nei teatri

e cinema.

Anni 18-79

percentile cm

95° uomini 52.9

95° donne 46.8

5° uomini 44.4

5° donne ?

Disabili 75.0

Distanza tra i gomiti

Può essere utilizzata nella sistemazione di

posti a sedere intorno a tavoli per

conferenze e banconi.

Anni 18-79

percentile cm

95° uomini 50.5

95° donne 40.9

5° uomini 34.8

5° donne 31.2

Disabili 75.0

Anni 18-79

percentile cm

95° uomini 96.5

95° donne 90.7

5° uomini 84.3

5° donne 78.5

Disabili 135(u)/150(d)

Altezza di una persona seduta con

busto eretto.

Utile nella determinazione delle altezze

minime ammissibili rispetto al piano del

sedile di elementi posizionati sopra la

sedia, determinazione altezza

schermature da realizzare per la

suddivisione degli spazi.

Altezza di presa verticale

Per stabilire l’altezza massima a

cui devono essere collocati leve,

pulsanti comandi, maniglie,

attaccapanni, ecc.

Anni 18-79

percentile cm

95° uomini 224.8

95° donne 213.4

5° uomini 195.1

5° donne 185.2

Disabili 185.1/144.1

Anni 18-79

percentile cm

95° uomini 86.4

95° donne 96.5

5° uomini 73.7

5° donne 68.6

Disabili 58.4

Distanza di presa laterale

Per stabilire il posizionamento di comandi e per afferrare un oggetto. Utile nella progettazione di ambienti interni riguardo a spazi specifici

Ergonomia dello sport

Progettazione di ambienti e strutture sportive (es.

palestre, stadi, palazzetti)

Progettazione delle attrezzature e dell’abbigliamento

sportivo (es. erogatore aria sub, maschere, mute,

tute)

Utilizzazione dell’esercizio fisico (nella prevenzione

delle patologie correlate al lavoro)

Prevenzione di patologie correlate allo sport

Uso di supporti

Miglioramento delle tecniche di allenamento