Rapporto di Sostenibilità - ASEV · 2015. 6. 19. · Il Rapporto di Sostenibilità del settore...
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Rapporto di Sostenibilità
del settore dell’abbigliamento
Gruppo di lavoro del Progetto Cooperate
Gruppo di lavoro del Progetto Cooperate
Agenzia per lo Sviluppo Empolese Valdelsa
TizianoCini LindaMolinaro
Scuola Superiore Sant’Anna
MarcoFrey MassimoBattaglia SaraCampi
Circondario Empolese Valdelsa
AlessandroMonti
CNA- Empoli
LuigiTafi
Associazione degli Industriali – Empoli
CarlaBenvenuti
Confartigianato
AnnaMasetti
CGIL Empoli
PaolaGalganiDanieleCateni
CISL Empoli
StefanoNuti
Indice
PresentazionedeldocumentoacuradelDott.TizianoCini pag.4
Introduzione:IlprogettoCOOPERATE pag.5
Notametodologica pag.6
Lapoliticadisostenibilitàdelsettore pag.7 1. Il distretto e il settore caratterizzante pag.9
1.1.Premessa pag.91.2.Ilterritoriodeldistretto pag.91.3.Gliattorielerelazionineldistretto pag.151.4.Ilprocessoproduttivocaratteristicodeldistretto pag.16
2. La sostenibilità nel distretto e nel suo settore caratterizzante: indicatori di prestazione
2.1. Lasostenibilitàeconomica pag.19 2.1.1. Distribuzionedelvaloreaggiuntotraisettorieconomici pag.192.1.2. Indicatorieconomicidelsettoredell’abbigliamento pag.212.1.3. Leesportazioni pag.222.1.4. Iltessutoimprenditoriale pag.232.1.5. Lerisorseumane pag.262.1.6. Gliaddettinelsettoreabbigliamento pag.29
2.2. Lasostenibilitàsociale pag.30 2.2.1.Lapopolazione pag.302.2.2. Leabitazioni pag.372.2.3. Iservizi pag.382.2.4. L’occupazione pag.432.2.5. Lasicurezza pag.482.2.6. Lerelazioniconglistakeholder pag.52
2.3. Lasostenibilitàambientale pag.60
2.3.1. Laqualitàdell’aria pag.602.3.2. Laqualitàdelleacquesuperficialiesotterranee pag.652.3.3. Rifiutiebonifiche pag.702.3.4. L’energia pag.752.3.5. Impresespecificheestrumentivolontari pag.78
Fontieringraziamenti pag.80
Il Rapporto di Sostenibilità del settore dell’abbigliamento
AcuradelDott.TizianoCiniDirettoredell’AgenziaperloSviluppo
EmpoleseValdelsa
Un’impresacheadottiuncomportamentosocialmenteresponsabile,monitorandoerispondendoalleatteseeconomiche,ambientali,socialicogliel’obiettivodiconseguireunvantaggiocompetitivoemassimizzareiritornidilungoperiodo.Unprodottononrisultasoloapprezzatoperlecaratteristichequalitativeesteriorimaèstimatoancheperlecaratteristichenonmateriali,qualilecondizionidifornitura,iservizidiassistenzaedipersonalizzazione,l’immagineedinfinelastoriadelprodottostesso.Laconsapevolezza,deiproduttoriedeiconsumatori,circalacentralitàditaliaspettistannoguadagnandol’attenzionedeivariattoripresentisulmercato.Risultapertantoevidentecomel’impegno“etico”diun’impresasiaentratodirettamentenellacosiddettacatenadelvaloreprospettandol’utilizzodinuovelevecompetitivecoerenticonuno“svilupposostenibile”per la collettività. All’interno del mercato globale e locale, le imprese non hanno un’esistenza a séstante,masonoentichevivonoeagisconoinuntessutosociale,tracuispiccaunasocietàcivilemoltoattenta all’operato imprenditoriale. Ma il comportamento più o meno etico di un’impresa interessapotenzialmente tutti i cittadini, aiquali non sono sufficienti astrattedichiarazionidiprincipi e valori:essiesigonoormaiunimpegnoquotidianoecredibile,fruttodiunaprecisapoliticamanagerialeediunsistemaaziendaleorganizzatoatalfine.
L’impegnodell’Agenziaper loSviluppoEmpoleseValdelsa neiconfrontidiquestitemièsemprepiùcostante,tesoasostenereunsistemaeconomicocheconcililosviluppoconilbenesseredeiterritori,l’inclusionee lacoesionesociale: ilBilanciodiSostenibilitàrealizzatoconquestoprogettoè ilprimotangibilepassoespressionediquestoimpegno.
Il Progetto COOPERATE: finalità e struttura
Il presente lavoro nasce nell’ambito del progetto COOPERATE, volto a promuovere e diffondereconcetti,praticheestrumentidiCSR(CorporateSocialResponsibility),fralePMIneidistrettiindustriali.Il progetto, finanziato dall’Unione Europea (DG Enterprise & Industry) nell’ambito del programma“MainstreamingCSRamongSMEs”ecoordinatodallaScuolaSuperioreSant’Annaincollaborazioneconl’AgenziaperloSviluppoEmpoleseValdelsa,hacoinvoltotrediversidistrettiindustriali:
IlDistrettodell’abbigliamentodell’EmpoleseValdelsa IlDistrettoconciariodiSantaCrocesull’Arno IlDistrettocartariodiLucca
Lefinalitàdelprogettoconsistononel:• sostenereladiffusioneelaimplementazionedipraticheestrumentiorientatiallaCSRall’interno
dellePMI• enfatizzarelestrategiedibusinessorientatiallaCSR,comeun’opportunitàdicompetitivitàper
lePMI(specialmenteperquellecheoperanoinsettoriepaesipiùsensibiliallacompetizionesudasiatica)
• migliorare e delineare il ruolo delle “istituzioni intermedie” (come associazioni di categoria,agenziedisviluppolocaliecc.)operantiall’internodeldistretto,alfinedellosviluppoediffusionedellaCSRtralePMI,usufruendodicanaliinformativieunaretedicondivisionedelleconoscenze,checostituisconolabaseperlacompetitivitàdeldistretto.
• sottolineare ladimensione localeper l’accettazioneed ilsuccessofra lePMIdelletematicherelativeallaCSR(es.cooperazionefraPMIetraquesteelecomunitàlocali)
• promuovereesostenereilruolodiretiinformalicomecanalifruibilietestabiliperladiffusionediinformazionieloscambiodicompetenzeedesperienzesullaCSRfralePMI,
• Dimostrarelapossibilità(el'utilitàpotenziale)dicreareretiformalizzateedinnovativecapacidiriprodurreefortificareivantaggiebeneficidiquelletradizionaliedinformali,comeulteriorestrumentoaserviziodellePMI
IRapportidiSostenibilitàrappresentanoilprimopassoperlapromozionedellepolitichedisostenibilitàall’internodeitredistretti.www.management-innovazione.sssup.itlinkCooperateProject
PerResponsabilitàSocialed’Impresa(oCorporateSocialResponsibility,CSR)siintendel’integrazionedelle preoccupazioni di natura etica all’interno della visione strategica d’impresa, attraverso lamanifestazione della volontà di gestire efficacemente le proprie problematiche d’impatto sociale edeticoalproprio internoenellezonediattività.Sitrattadiunconcetto innovativochemira,subasevolontaria,aresponsabilizzareleimpresecircaillororuolodiattorisociali,sulpianodell’eticadellavoro,dellatuteladellasaluteedellasicurezzadeilavoratorierispettoagliimpattiprodottisull’ambientedalleloroattività.La Corporate Social Responsibility esprime ciò che le aziende possono fare, non ciò che devonofare.Sitrattadiun’opportunità,nondiunobbligoodiunanuovanorma;inaltreparole,adottareunapprocciosocialmenteresponsabilesignificaprestarepiùattenzioneadalcuniaspettisocialieambientalinelleoperazionichel’impresacompie,equestopuòdarevaloreaggiuntoall’aziendaanchesulpianocommerciale.GlistrumentidellaResponsabilitàSocialed’Impresasonomoltepliciesiriferisconosiaallasferadellarendicontazioneecomunicazionesocioambientale(nesonoesempiiBilanciSociali,iBilancieRapportidiSostenibilità,iRapportiAmbientali)cheaquellapiùprettamentegestionale(attraversol’adesioneaspecificistandardriconosciutialivellointernazionale,traiqualiSA8000,ISO14001,EMAS,OHSAS18001,Ecolabel).PerulterioriinformazionisisegnalailsitodellaCommissioneEuropeahttp://ec.europa.eu/enterprise/csr/campaign/index_it.htm
NOTA METODOLOGICA
Dalpuntodivistametodologicoillavoroèilrisultatodiunprocessoditrasposizionesuscaladistrettuale(e conseguente reinterpretazione in chiave territoriale e settoriale) dei principi e delle regole direndicontazionechecaratterizzanooggilaredazionedeiBilancieReportdiSostenibilitàdellesingoleorganizzazioni.Lastrutturadeldocumentopresentaunaarticolazioneinduecapitoli.Ilprimocapitolofornisceun inquadramento generaledel distrettodi riferimentodal puntodi vista geo-morfologico,climaticoeinfrastrutturale,analizzalafilieraproduttivanellesuevariefasieglistakeholdercoinvolti,identificandolerelazionicheintercorronotraloro.Ilsecondocapitolosiarticola,invece,intrediversesezioni:
Sezioneeconomica Sezionesociale Sezioneambientale
Rispetto a ciascuna sezione, sono stati identificati una serie di indicatori, al fine di descrivere le tredimensioni della sostenibilità. Questi indicatori riguardano sia il distretto in generale che il settorespecificodell’abbigliamentoesonoriconducibilialleseguentifonti:
- Fonti istituzionali: Regione Toscana, Comuni, Provincia di Firenze, ASL 11, ARPAT, ARRR,CameradiCommerciodiFirenze,Toscanagas,AcqueS.p.a,Publiambiente,EnelDistribuzione,CGIL,INPS,Irpet,TrenitaliaS.p.a.,AutomobilClubItaliano,PrefetturadiFirenze.
- Fonti aziendali: dati raccolti direttamente dalle imprese attraverso interviste mirate a uncampionediaziendedelterritorio.L’intervistahaprevistolacompilazionediunquestionarioperlarilevazionedellepoliticheaziendaliintemadiCSRnonchél’interesseeffettivoversotaletematica.L’indaginehacoinvoltoquarantadueaziendedelsettoredell’abbigliamento,dislocatesu tutto il territoriodistrettuale.La tipologiadiprodottooffertospaziadall’abbigliamento intessutoaquelloinpelleepelliccia;sonostateintervistateancheduestirerieedueimpresechesioccupanodeltagliodellematerieprime.Siètrattatoperlopiùdipiccolerealtà,agestionediretta,nonriconducibiliagruppioholding,lacuidirigenza,nellamaggioranzadeicasi,èaffidataapiùsoci,chespessofannopartedellostessonucleofamiliare.
Specificatamente,lasecondapartedeldocumentocomprende:Sostenibilitàeconomica:perquestasezioneèstatoselezionatounsetdiindicatorichedescrivonoledinamicheeconomichelegatealterritoriocomeladistribuzionedelvaloreaggiunto,l’andamentodelfatturato,leesportazioni,idatisullacrescitaeconomica,lacomposizionedeltessutoimprenditoriale,lastrutturadeglioccupatipersettore,posizioneprofessionaleecontrattuale.
Sostenibilitàsociale:quigli indicatoridescrivono lerelazioni trastakeholder locali inunaprospettivadi sviluppo sociale. In questo processo sono stati selezionati degli indicatori capaci di interpretarele necessità sociali delle persone che vivono nei distretti attraverso la rilevazione delle dinamichedemografiche,localizzativedelleabitazioni,deiservizialcittadino,delleopportunitàedelleevoluzionidelmercatodellavoro,criminalità,infortunisullavoro,edelruolosocialedelleimprese.
Sostenibilità ambientale; in questo caso sono state indagate, per le diverse matrici ambientali, lecaratteristiche qualitative attraverso l’utilizzo di un panel di dati ed indicatori sufficientementerappresentativodelterritorioconsiderato(conindicatoridistatoedipressioneriguardanti laqualitàdell’aria,qualitàdelleacque,produzionedirifiuti,sitidabonificare,consumienergetici),collegatiaunsetdiindicatorisettorialitendentiamisurarel’entitàdellepressioniconnesseconleattivitàspecifichesvoltedalleaziendedell’abbigliamento.
POLITICA DI SOSTENIBILITA’ DISTRETTUALE
Distretto dell’abbigliamento dell’area Empolese – ValdelsaNella consapevolezza dell’importanza ricoperta dal settore produttivo dell’abbigliamento per lo
sviluppodell’areaEmpolese–Valdelsa,alcuniattorirappresentantidiinteressipubblicieprivatidel
distrettointendonoattivareunprocessoorientatoapromuovereprincipiestrumentidisostenibilità
traleimpreseelealtreorganizzazionidelterritorio.Iltipodiconcorrenzaconcui,nelloscenario
internazionale, le imprese del settore si trovano oggi a confrontarsi ha convinto rappresentanze
socialiedistituzionalilocalidell’opportunitàdidiffonderesulterritoriolaculturadellaResponsabilità
Socialed’Impresa,conl’obiettivodistimolareilsistemaproduttivoall’adozionedistrumentigestionali
edirendicontazione,ingradodiqualificareevalorizzarelaproduzionelocaletradizionaleanchesul
pianoetico,sociale,ambientaleedellasicurezzadeilavoratori.
Conscidunquedelruolodiintermediariediportatoridivalorichericopronoalivellodistrettuale,i
sottoscrittoridellapresentePoliticadiSostenibilitàsiimpegnanoa:
svilupparestrumentiingradodifornireatuttiipossibiliportatoridiinteressiealleimprese
distrettuali informazioni qualitative e quantitative riguardanti le prestazioni economiche,
socialieambientalidelterritoriodeldistrettoedelleimpresedelsettoredell’abbigliamento
promuovereefavorirel’adozionedischemivolontaridigestioneaziendalee,inparticolare,
lapartecipazioneaEMAS,SA8000,ISO14001,OHSAS18001dapartedellePMIappartenenti
aldistrettoindustrialeedituttelealtreorganizzazionioperantinelterritoriointeressato
incentivarel’utilizzodisistemidirendicontazionesocio–ambientalesiasuscalaterritoriale
(dapartedellePubblicheAmministrazionilocali)chesuscalasettoriale(dalleimprese),quali
strumentiattiad interpretare ledinamichecomplessivedicrescitaesviluppo inchiavedi
sostenibilitàdellesingoleorganizzazioni
garantire alle aziende e alle altre organizzazioni del distretto la possibilità di usufruire di
iniziativedi formazioneorientatealmiglioramentodellacapacitàdigestione internadelle
problematicheambientali,dieticadellavoroedisicurezzadeilavoratori
individuareformecontrattualielegislativeatteavalorizzaresulmercatol’impegnoespresso
dapartedellePMIdeldistrettosuitemidellasostenibilità,attraversoilcoinvolgimentodi
attoriritenuticrucialinell’ambitodiquestiprocessi,qualiistituzioniegovernilocali,attori
economici operanti lungo la catena di fornitura delle imprese dell’abbigliamento (loro
fornitori,loroclienti,gestorilocalidiservizi),sistemadelcredito,ecc..
definirestrategievolteacoinvolgere iconsumatori,ancheattraverso lororappresentanti,
alfinedidiffonderelaculturadellaselezionedelprodottodaacquisiresulmercato,inuna
logicadivalutazioneanchedellesueprestazioniambientalieetiche
favorire lo sviluppo nell’area Empolese-Valdelsa dell’internazionalizzazione delle imprese
artigianedell’abbigliamento,anchemedianteincentivifinanziaristudiaticongiuntamentetra
Associazionidicategoria.
LapresentePoliticarappresentailquadrodiriferimentodelleiniziativeintemadisostenibilitàchei
sottoscrittoriintendonoportareavantiall’internodelterritoriodistrettuale;adessapossonoaderire
altrisoggettichecondividanoiprincipidacuiessapromanaechesianodisponibiliadimpegnarsisulle
tematichesopraelencate.Ciascunodeisottoscrittorisiimpegnaadiffondereilpresentedocumento
traipropriinterlocutoriearenderlodisponibileachiunquenefacciarichiesta.
Empoli,20/07/2007
Firmatari:
CircondarioEmpoleseValdelsa
AssociazionedegliIndustrialidiEmpoli
CNAEmpoli
ConfArtigianatoEmpoli
CGILEmpoli
CISLEmpoli
AgenziaSviluppoEmpolese–Valdelsa
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1. IL DISTRETTO ED IL SETTORE CARATTERIZZANTE
1.1 Premessa: i confini del distretto Empolese Valdelsa
IlCircondarioEmpoleseValdelsaospitaduediversidistrettiindustriali,riconosciutiformalmentedalConsiglioRegionaleconladeliberan.69del2000:
• Il distretto empolese, specializzato nel settore dell’abbigliamento,checomprendeicomunidi:CapraiaeLimite,CerretoGuidi,Empoli,MontelupoFiorentino,MontespertolieVinci,perun’estensionetotaledi187kmq.
• Il distretto valdelsano, specializzato nelle pelli e nelle calzature, maanchenellaproduzionedicamiceriaecapileggeri,checoincideconicomunidi:Castelfiorentino,Certaldo,GambassiTerme,MontaioneeSanGimignano(quest’ultimosituatoall’esternodelCircondario).
A fronte della descritta distinzione di livello istituzionale, tuttavia, la tradizione sociale e industriale,nonché le caratteristiche geo-morfologiche dell’Empolese Valdelsa, rendono decisamente pocomarcataladistinzionetraiduedistretticheappartengonoallastessazonaamministrativa(CircondarioEmpolese-Valdelsa)epresentanospessospecializzazionisovrapposte.Entrambiidistrettihannoistituitouncomitatodidistrettocongiunto,cheelaboralelineeprogrammatichediinterventoperlosviluppodell’interaareaEmpolese-Valdelsa.
Tabella 1: I comuni del distretto per estensione territoriale (fonte: Istat, Censimento 2001)
Comune Superficie (Kmq)
CapraiaeLimite 25
Castelfiorentino 66,56
CerretoGuidi 49,33
Certaldo 75,24
Empoli 62,28
GambassiTerme 83,06
Montaione 104,9
MontelupoFiorentino 24,6
Montespertoli 125,02
Vinci 54,42
TotaleDistretto 670,41
1.2 Il territorio del distretto
1.2.1 Uno sguardo d’insieme
IlterritoriodeldistrettoEmpolese-ValdelsacomprendetuttiicomunidelCircondarioaeccezionediFucecchio(appartenentealComprensoriodelCuoiodisantaCroces/Arno).
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Figura 1: Collocazione geografica e territorio del Distretto
1.2.2 Caratteri geo-morfologici
Pianaalluvionaledell’Arno
Compostadasabbiaeciottoli,siallargadaEstaOvestedèrelativamentepocoestesa,specialmente sulla riva destra. E’ attraversata da importanti vie di comunicazionetracuilaSS67elaS.G.C.Firenze-Pisa-Livorno,affiancatedallaferroviaadoppiobinarioetotalmenteelettrificata.SicollocanoquigliabitatideicomunidiMontelupoFiorentinoediCapraiaeLimiteEmpoliediFucecchio.
MassicciodelMontalbano
SituatoaNord-Ovest.Riccodiflorapedemontanaecollinare,apportatoredirisorseidrichelocalmentepregiateedattraversatodaunaviabilitàmontanasecondariamadirilevantepotenzialitàturistica.L’area,assimilataaParco,ègestitadalleprovincediPistoia,PratoeFirenze.SuunadellesuependicisitrovanoilcomunediVinciequellodiCerretoGuidi.
Vallilongitudinali
Situate sulla riva sinistra dell’Arno e percorse dai fiumi Orme, Virginio e Pesa. Ilterrenoalternasedimentazioniargilloseavasticonglomerati, sollevatidal lettodeifiumi. Si trattadi valli abitate findallapreistoria,probabilmentepropriograzieallapresenzadell’argilla,adattaallaproduzionedivasellame(antenatadelleceramiche,majolicheeterrecottediMontelupoFiorentino).
Rivadestradell’Elsa
Lecollinesonorelativamentepiùbasse(200-300metri ingenere,conunmassimointornoa400nelcomunediCertaldo)edondulate;possonoconsiderarsiappartenential plesso chiantigiano, ma di esso ripetono la struttura geologica, più ricca distratificazioniarenariche.
Rivasinistradel’Elsa
Troviamocollinechesi spingonooltre400metri, incorrispondenzadeicomunidiMontaioneeGambassiTerme.Isedimentiargillosisonointerrotti,speciesulcrinale,daimponentisollevamentidirocciaeffusiva,dovenonmancanorisorsetermali,risorsemetallifere un tempo sfruttate (rame) e altri materiali ancora interessanti (gesso,pozzolanedaedilizia,modestifilonidionice).Ilterritoriodipianuraèfrequentementesoggettoarovinosealluvioni.
Ildistrettoedilsettorecaratterizzante
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1.2.3 Il clima
Il clima è caratterizzato da estati calde e aride, inverni miti e con i periodi di pioggia distribuitiprevalentementeinprimaveraedautunno.Latemperaturamediaannuaèintornoa15°C.IlmesepiùfreddoèGennaioconvaloremediointornoa4.5°C,ilmesepiùcaldoègeneralmentequellodiLuglio,conunamediadi24°Ceconpuntemassimeoltrei35°C.InValdelsasiregistramediamenteunaquantitàdipioggiadicirca850mmall’anno.LamediadelComunediEmpolièdicirca730mm(Tabella2).
Grafico 1: Temperature medie, minime e massime giornaliere (fonte: ARPAT, stazione di rilevamento Empoli Ridolfi)
Tabella 2: precipitazioni cumulate mensili ed annue (fonte: ARPAT, stazione di rilevamento Empoli-Ridolfi)
mese/anno 2004 2003 2002 2001 2000minimo
1994-2003massimo
1994-2003
gennaio 88.4 65.2 19.6 111.6 0.0* 19.6 111.6
febbraio 121.6> 47.6 56.8 20.8 0.0* 12.8 105.8
marzo 65.2 19.4 5.6 129.0 75.8 0.6 129.0
aprile 78.4 90.2 57.6 40.6 77.4 40.2 130.2
maggio 76.8 6.8 120.8 67.2 13.2 6.8 120.8
giugno 24.2 ND 24..8 50.2 53.8 18.0 85.0
luglio 76.6> 16.4 25.8 31.4 66.6 4.2 66.6
agosto 54.8* 50.0 1.6* 2.6 47.2 2.6 62.8
settembre ND 13.4 70.8 101.8 61.2 13.4 179.6
ottobre 81.2* 130.2 114.0 117.0 106.4 7.6 130.2
novembre 80.2 206.4 152.4 86.6 296.0 50.4 296.4
dicembre 99.6 88.6 126.6 61.4 118.0 28.2 136.4
totale anno 847.4 734.2 776.4 819.8 915.6 592.8 961.4* mesi nei quali i dati sono da considerarsi parziali in quanto la strumentazione della stazione non è risultata in regolarefunzionamentoperoltreil40%deltempo.NDmesineiqualiidatipresentisonoinferiorial10%deiteoricirilevabili.
Ildistrettoedilsettorecaratterizzante
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1.2.4 Il sistema infrastrutturale del distretto
Dal punto di vista del sistema infrastrutturale, il distretto si caratterizza per una buona dotazioneplurimodale.
Figura 2: Il distretto e le sue infrastrutture
AttraversolasuperstradaFirenze-Pisa-LivornoelalineaferroviariaFirenze-PisaeFirenze-Siena,sonoaccessibilinumeroseinfrastruttureprimarie:•aeroportidiPisaediFirenzecollocatiapprossimativamentealledueestremitàdellavallata,aduna
distanzareciprocadicirca85km(rispettoaiqualiildistrettosicollocaacirca50e25km);•portodiLivorno,ormaiindirettaconnessioneconlasuperstrada(distanzadalcentrodeldistrettodi
Ildistrettoedilsettorecaratterizzante
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55km);•interportodiGuasticceconottimaaccessibilità,perorasoltantoviaria,dallasuperstrada,acirca40
kmdallosvincolodiEmpoliOvest;•connessionedirettaconilcorridoioviariotirrenicoaPisaeaCollesalvetti;•connessionedirettaconladirettriceautostradaledorsalealcaselloA1diSigna;EscludendolepolaritàdiFirenzeePisa,loscaloferroviariodiEmpolièconsideratolungoladirettriceorizzontalediprimariaimportanza,conunamovimentazionecomplessivadimercichesiaggirasulle50milatonnellate.Adifferenzadellaretestradale,cheraggiungetuttiicomunideldistretto,anchequellipiùpiccoli,laferroviatoccaesclusivamenteicomunidiMontelupo,Capraia,Empoli,CastelfiorentinoeCertaldo,estendendosiper56Km.Le attività di trasporto direttamente connesse all’attività produttiva del distretto avvengono per lamaggiorpartesugomma;iltrasportosuferroviaèstatosperimentatoinpassatodalleaziendelocali,maèrisultatoinadeguatoalletipologieditrasporti(piccolilotti)movimentatidallestesse.Afrontediciò,quindi,ilimitidelleinfrastruttureviarielocalisonoavvertitiinmisuraconsistentesoprattuttoperciòcheconcerneleconnessioniconlaviabilitàordinariaaLastraaSignaedEmpoli.In rispostaaquestecriticità, laRegioneToscana, laProvinciadiFirenzee laProvinciadiPisahannodefinito un programma per il potenziamento della rete infrastrutturale, che comprende anche lariorganizzazionedelnododiEmpolidellaFI-PI-LI,inpartegiàavvenuta.
Tabella 3: Infrastrutture di mobilità, Km di strade e linee ferroviarie per tipologia (fonte: Ufficio Viabilità del Circondario)
TIPOLOGIA STRADE KM
StradeProvinciali 302.328
StradeRegionali 27.37
Km Totali 329.698
LINEA FERROVIARIA TRATTA KM
Firenze-Siena Montelupo-Certaldo 41
Firenze-Pisa Montelupo/PonteaElsa 15
Km Totali 56
Ildistrettoedilsettorecaratterizzante
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Rispettoalparcoveicolareunelementodegnodinotaèl’elevatonumerodimotocicliincircolazione,cheaddiritturasuperailnumerodeimezzicommerciali,favorendomaggiorevelocitàeflessibilitàneglispostamenti.Ilrapportotraabitantieautoveicoliindicainvecelapresenzadiun’autoogni1,6abitanti,conunaevidentepreferenzaversoiltrasportoprivatorispettoaimezzipubblici.
Tabella 4 : Parco veicolare per categoria e comune. Anno 2005 (Fonte: Aci)
Comune
auto
bus
auto
carr
itr
aspo
rto
mer
ci
auto
veic
oli
spec
iali/
spec
ifici
auto
vett
ure
mot
ocar
rie
quad
ricic
litr
aspo
rto
mer
ci
mot
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li
mot
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icli
spec
iali/
spec
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rimor
chie
se
miri
mor
chi
spec
iali/
spec
ifici
rimor
chie
se
miri
mor
chi
tras
port
om
erci
trat
tori
stra
dali
om
otric
i
TOTALE
CapraiaeLimite 2 331 62 3.793 30 522 1 88 3 0 4.832
Castelfiorentino 8 1.305 199 10.076 115 1.158 7 295 66 22 13.251
CerretoGuidi 3 793 110 6.283 65 767 8 122 50 12 8.213
Certaldo 16 1.197 194 9.474 117 1.033 27 286 116 21 12.481
Empoli 16 3.474 541 28.891 284 3.344 12 647 189 113 37.511
GambassiTerme 3 339 41 2.998 31 391 4 84 17 1 3.909
Montaione 12 284 35 2.222 24 299 5 42 16 1 2.940
MontelupoF.no 5 917 139 7.376 70 992 138 53 35 9.725
Montespertoli 12 1.020 144 7.521 103 1.173 5 148 34 6 10.166
Vinci 3 1.211 139 9.392 93 1.292 7 150 37 21 12.345
Totale Distretto 80 10.871 1.604 88.026 932 10.971 76 2.000 581 232 115.373
Ildistrettoedilsettorecaratterizzante
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1.3 Gli attori e le dinamiche relazionali distrettuali
Lerelazionitraivariattorideldistrettoassumonoun’importanzacruciale,concorrendo,tral’altro,adelinearelepolitichedisostenibilitàalivellodistrettuale.Lerelazionisonostatericostruitedalgruppodilavorodeldistretto,nell’ambitodelleattivitàdelprogetto.
Grafico 2: Le relazioni tra gli attori del distretto
Il distretto dell’abbigliamento si trova all’interno del Circondario Empolese Valdelsa, istituito nel1997 con la legge regionale 38/97 quale “circoscrizione territoriale omogenea di decentramentoamministrativo,nell’ambitodellaRegioneToscana,nonchéperl’eserciziodifunzionieservizinell’ambitosovracomunale”.Sulterritoriodisuacompetenzaessosvolgegranpartedellefunzioniprovinciali,oltreaicompitichelesingoleamministrazionicomunalihannoespressamentedelegato.Inparticolare,aseguitodelladeliberadelConsiglioprovincialen.116/1998,ilCircondarioassumefunzioniinmateriadi:
- Formazioneprofessionale,politichedellavoroepolitichesociali;- Pubblicaistruzione;- Viabilitàdelterritoriocircondariale;- Gestionedelpatrimoniodell’amministrazioneprovincialepresentesulterritorio;- Turismo;- Ambiente;- Pianificazioneterritoriale;
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- Caccia,AgricolturaePesca.
Nel2001,nascel’AgenziaperloSviluppodell’EmpoleseValdelsacon il dupliceobiettivodi gestire la formazioneprofessionaledelCircondario e promuoverne lo sviluppo economico, turistico,socialeeculturale.Si tratta di un’impresa a capitale sociale misto pubblico-privato,fondatada:
Gli11ComunidelCircondarioEmpolese-Valdelsa (60%delleazioni):
LaCameradiCommerciodiFirenze(25%delleazioni):
14associazionidicategoriadeidatoridilavoroedeilavoratori(15%delleazioni): CGIL,CISL,UGL,CNA,AssociazionedegliIndustriali,Confesercenti, Confcooperative,LegadelleCooperative,APIToscana,Confcommercio,Unione Agricoltori,Coldiretti,Confagricoltori,Confartigianato.
Finoaoggi,l’Agenziaharealizzatonumerosiprogettidiorientamentoeformazione,attivandorisorsealivelloregionale,stataleecomunitario,ancheincollaborazioneconpartnersitalianiedeuropei.Lesueprincipaliattivitàriguardano:
FormazioneProfessionale(dibase,tecnicosuperiore,continua,permanente) Orientamentoprofessionaleescolastico Autoimprenditorialità(femminileegiovanile) Tirociniformativi FormazionedeidipendentidiEntipubblici Servizialleimprese Educazionedegliadulti
Esistono,poi,unaseriediattorilegatialmondodell’impresaquali:isindacati(conlerappresentanzeterritorialideisindacaticonfederatiedell’UGL),gliorganismidiPrevidenzaSociale(apartiredall’INPS,INAIL),laCameradiCommercioeleAssociazionediCategoria(siaartigianecheindustriali).Quest’ultimacategoria ricopre un ruolo istituzionale importante a livello distrettuale e, anche per effetto dellelimitatedimensionidelleimpresepresentisulterritorio,illivellodidelegaallatuteladegliinteressidapartedelleaziendeallelororappresentanzerisultaparticolarmenteelevato;sipensichelasolaCNA,ConfederazioneNazionaledell’Artigianato,associaoltre11.000impresealivelloprovinciale.Alivellodigovernance,lefunzionicheesulanodallacompetenzacircondarialesonogestitedirettamentedaicomunioppure,perlequestionipiùgenerali,dallaProvinciaodallaRegione.LaProvinciaelaRegionesioccupano,inoltre,delmonitoraggiodiparametriorientatiallatuteladellasalutedeicittadiniedell’ambiente,attraversoappositientiqualiARPAT(perl’ambiente),eASL11(perlaprevenzioneigienicosanitariaerilevazionedegliinfortunisullavoro).Per ciò che riguarda la gestionedei servizi, infine, si rileva ladominanzadi un’unica grande azienda(Publiservizi)chedetieneilcontrollodellafornituradiacquapotabile,gasnaturale,curaunapartedelverdepubblicodelCircondarioegestiscelaraccoltadeirifiuti.
1.4 Il processo produttivo del distretto
L’industria delle confezioni, che rappresenta l’asse portante del tessuto produttivo del distretto,ènatanelperiododellaprimaguerramondialecon laproduzionedicappottie impermeabilie sièprogressivamente sviluppata nei vari segmenti dell’industria dell’abbigliamento. Oggi il settore èconnotatodadueprodottispecifici:ilsoprabito(giacchegiacconi,giubbotti)el’abbigliamentoinpelle,maèdiffusaanchelaconfezionedialtrigeneridiabbigliamento.Perciòcheconcerneladimensioned’impresa,sipuòosservarecomeildistrettosiastatooggetto(a
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partiredaglianni’80)diunfenomenodipolverizzazionechehaportatoadunacontinuariduzionedelnumerodegliaddettidelleimpreseesistentiedunparalleloaumentodelleunitàlocali.Oggiilsistemaproduttivoèquindicostellatodiimpreseartigianeepiccoleimpreseeunnumeropiùridottodiimpresedimedieegrandidimensioni.Il denominatore comunedelle impresedel distrettoè la produzionedi capi di altaqualità, che, neltempo,haportatoallaprogressivafuoriuscitae/omarginalizzazionedelleimpreseoperantinellefascediprodottodibassaqualità,sottoposteallaconcorrenzadeipaesiapiùbassocostodellavoro(EstremoOriente,Europadell’Est).Leimpreserimastesonoriusciteasuperarelacrisidisettoredegliultimianniprevalentementegraziead una strategia orientata alla flessibilità, alla velocità dei tempi di consegna e una forte attenzioneall’innovazioneealcontenutomoda.Laproduzionedisettoresiconcentraoggisuiseguentitipidicapidiabbigliamento:
Abbigliamentoinpelleepelliccia Impermeabileeaffini Capospalla(cappotti,giacconi,tailleurs,giacche) Camiceria Capoleggero(abiti,gonne,pantaloni)
Grafico 3: La filiera dell’abbigliamento
1. IDEAZIONE e PROGETTAZIONE. Comprende il disegno del nuovo prodotto, la suaprogettazioneelacampionatura.Questeattivitàsonosvolteinternamente,maconintensitàedinvestimentodiversoasecondadellastrategiaadottata:nelleimpreseproduttricidiabbigliamentodiqualitàeconelevataattenzioneall’innovazione,questecostituisconoleattivitàcentraliesonogestitedaunapposito“ufficiostile”,operanteincollaborazioneconstilistiesternicherinnovanolecollezioniognistagione.
Nelle piccole e piccolissime imprese del distretto, invece, la struttura interna dedicata allaprogettazionedelcampionarioèmoltosemplificata,ospessoassente,eleaziendesilimitanoaprodurrecapisullabasedimodelliprogettatidalcliente.
2. AcquistoecontrolloMATERIEPRIME(tessuto,pelleopelliccia):unavoltagiunteinazienda,lematerieprimesonopreparateemontateperlacucituradelcapo.SitrattadimaterieprovenientidaidistrettidiPratoediBiella(nelcasoditessuti)o,periproduttoridiabbigliamentoinpelle,daquellodiSantaCrocesull’Arno,Solofraodall’estero(Francia,Spagna,Inghilterramaanche,semprepiùspesso,dall’AsiaodallaRussia).
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3. TAGLIOdeitessuti:sitrattadiunafasemoltodelicata,cheleimpresepreferisconoeffettuareinternamente,affidandoloallesapientimanideglioperaipiùesperti.
4. CUCITURA: questa rappresenta la fase più frequentemente esternalizzata. Ciò risponde inalcunicasiadesigenzediampliamentodeicampionariediutilizzodiprofessionalitàspecificheper le lavorazioni da effettuare, ed in altri casi risponde a semplici logiche di risparmio suicosti.
I terzistiattivati lungoquestapartedella filierasonomoltospessoaziendecinesioperanti inItalia, localizzate all’interno dello stesso distretto o comunque, entro i confini regionali. Ilvantaggioditalesceltarisiedeprevalentementenelfattocheesseriesconoagarantireprezzistabili, indipendentementedal numerodelleore lavorate. Inquestomodo, le aziende localiriescono a sopravvivere alla concorrenza del mercato e possono vendere i loro prodotti aprezzicompetitivi.
5. RIFINITURA:riguardal’applicazionedegliaccessorisuicapi(decorazioni,ricami,bottoniecc);vienenormalmenteeffettuatainsede,seppurenonmanchinocasidisubappalto
6. STIRATURA: riguarda l’ultima fase della realizzazione del prodotto, così come deve esserepresentato sul mercato; anche questa fase viene generalmente esternalizzata a beneficio dipiccoleaziendelocali.
7. CONTROLLOQUALITA’edCONFEZIONAMENTOfinale.Quelladelcontrolloeriverificadelprodottofinalerisultaunaoperazionedelicatasulpianocommercialecheleimpreserealizzatricideicapigeneralmenteeffettuanoallorointerno.Successivamenteicapivengonoimbustatietrasportatiappesi.
8. COMMERCIALIZZAZIONEdelprodottofinito;questaspettaalleimpresemadri,chespessodispongonodiunveroeproprioufficiocommerciale,perilcontattoquotidianoconiclienti.Normalmenteleimpresevendonoconmarchipropri;soloinalcunicasiaquestosiaffiancaunapiccolapartediproduzionerealizzatasumarchiodelcliente(come,adesempioaccadeperunristrettogruppodiimpresecheproduceabbigliamentoinpelleodialtamoda).
Perlavendita,siutilizzanoagentimonooplurimandatari.Icanalidistributivisonoildettaglio,l’ingrossoelagrandedistribuzione.
9. TRASPORTO della merce; per questa attività le imprese si avvalgono della collaborazionedipiccoleditte individualicheoperano inmodoautonomoo lavorano incollaborazioneconcorrieriespedizionierilocali.
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2. LA SOSTENIBILITA’ NEL DISTRETTO E NEL SUO SETTORE CARATTERIZZANTE: INDICATORI DI PRESTAZIONE
2.1. LA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA
Nelcorsodegliultimiannilasituazioneeconomicadeldistrettohamostratosegnalidinettacrescita,presentando,tuttavia,differenzeinterneanchemoltomarcate.IldifferenzialeèevidentesoprattuttonelconfrontotrailquadranteEmpolese,dovesonolocalizzatelamaggiorpartedelleunitàproduttive,eilquadranteValdelsano,maanchetraidiversisettoriproduttivi.
2.1.1. Distribuzione del valore aggiunto tra i settori economici
Ilvaloreaggiuntoalcostodeifattori(VAC)globalmenterealizzatonell’anno2001èstatostimatoattornoai 3 miliardi di euro ed è costituito per 6/10 dal settore dei servizi. Questi ultimi hanno acquistatonegli ultimi anni sempre maggior rilevanza all’interno del tessuto economico locale, alimentati dalrafforzamentodelruolodiEmpolicomepolourbanodiriferimentoperl’interodistretto.L’incidenza dell’ agricoltura risulta marginale, più marcata nel Quadrante Valdesano. Il settore sicaratterizza,tuttavia,peralcuneproduzionidipregio legateal territorio(soprattuttovinoeolio)edèsostenutodaunafortedomandasiainternacheesterna,connessaalboomturisticocaratterizzantel’ultimodecennio.Chehastimolatolanascitaeladiffusionediattivitàturisticoricettive,prevalentementeditipoagrituristico.L’industriacostituisce,invece,unaltroasseportantedeldistrettodalmomentoche,purnonessendocosìdiffusacomequalcheannofa,produceunvaloreaggiuntopiùelevatorispettoallamediaregionale.Perquestaragione,quelloEmpolesevienegeneralmentericonosciutocome il terzopolo industrialetoscano,dopoPratoeFirenze.
Grafico 4: Composizione valore aggiunto del distretto per settori produttivi (fonte (Istat, Censimento Industria e Servizi 2001)
Una delle caratteristiche principali del distretto è la diversificazione settoriale delle attivitàeconomiche.Ilcuoredelsistemaindustrialelocaleècertamenteilsettoremanifatturiero,costituitoprevalentementedall’ abbigliamento nell’ area urbana Empolese, e dai prodotti in cuoio, pelletteria e abbigliamentoleggeronellabassaValdelsa.Unaposizione rilevanteèoccupataanchedell’industriaalimentareche,specialmenteinValdelsa,assumevaloripiùalti(5,5%)rispettoaldatoregionale(3,5%).Sonopresenti,inoltre, settori altrettanto importanti comequellodelle lavorazioninonmetalliche (vetro, ceramica,plastica),l’industriameccanica,dellegno,ilcompartoenergetico,lacartotecnicael’editoria.
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Traleattivitàmanifatturiereilsettoredominanterisultaquellodellamodache,nelsolo2005,haprodottobenl’11%delvaloreaggiuntototale.
Tabella 5: Valore aggiunto e unità di lavoro per settori - incidenza % sul totale (fonte: Irpet, 2005)
SettoridiattivitàValoreagg.aprezzibase(VAP) Unitàdilavoro(UDL)
Distretto Toscana Distretto Toscana
Agricolturaepesca 1,3 1,6 3,6 3,1
Alimentari 3,4 1,4 2,6 1,4
Tessileeabbigliamento 5,5 3,5 8,7 5
Conc.,Abb.inpelleecalzature 5,5 1,7 8,2 2,6
Legno,mobili 1,4 0,5 1,7 0,8
Carta,editoria 1,9 1,5 1,8 1,4
Chimica 1,4 1,1 0,9 0,8
Gomma,plastica 1,3 0,5 1,3 0,6
Mineralinonmetalliferi 3,5 1,4 4,7 1,8
Metallurgia 1,4 1,8 1,5 2
Metalmeccanica 1,7 1,6 1,6 1,6
Meccanicadiprecisione 0,8 1,3 0,7 1,4
Altreind.manifatturiere 1,4 1,3 1,7 1,9
Energia,gas,acqua 1,7 2,1 0,3 0,5
Costruzioni 4,5 4,7 7,2 7
Nelperiodo che vadal 2001 al 2005, la nonbrillanteperformancedei settori tessile-abbigliamentoepellettiero-calzaturiero, haportato a un rallentamentodella crescita economicadel distretto che,nonostanteciò,chiudeilquadriennioconunsaldopositivo.Laripresaèstatatrainatasoprattuttodall’industriaalimentare,metallurgica,meccanica,dellacartaedellegno.
Grafico 5: Valore aggiunto per settori: variazioni % dal 2001 al 2005 (Fonte: Camera di Commercio di Firenze, 2006)
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2.1.2. Indicatori economici del settore dell’abbigliamento
Leaziendestorichedeldistrettohannoseguito le fasidisviluppotipichedeisistemiproduttivi localidellepiccoleemedieimpreseitalianedaldopoguerraadoggi:ascesaeconomicaduranteglianni’50-’60,pienosvilupponeglianni70’-’80ecrisiciclicheapartiredaglianni’90.Leaziendepiùrecenti,invece,sononateprevalentementeneglianniOttanta(39%)eNovanta(22%).Negli ultimi anni, e in particolare a partire dal 2002, si evidenzia uno stato di criticità diffuso cheaccomunasialaproduzionetesilechequelladellepelle.Occorresottolineare,tuttavia,cheapartiredal2005sembrachesistiaverificandounaincoraggianteinversioneditendenza,contuttigliindicatorichehannoripresoacrescere.
Grafico 6: Variazioni % fatturato del settore dell’abbigliamento del Circondario, Anni 1996/ 2004 (Fonte: 17° Rapporto Congiunturale sul settore dell’ abbigliamento)
Leparticolaridifficoltà impostedallapresentecongiunturahannopesato inmanieraparticolarmenteconsistente sulla fascia di imprese con un basso fatturato (sotto il milione di euro) Esse sono stateleprimeaavvertire l’avviodiunciclosfavorevole,segnandoun–19%giànel2002,perpoipassarea –10% e –6% negli anni successivi. Le imprese di dimensioni maggiori, invece, hanno presentatotassi di variazione abbastanza contenuti durante tutto il periodo di osservazione.Questo indicatoredimostracheleimpresedifasciadimensionalepiùgrandeassorbonomegliolefluttuazionidelmercatoe,nonostante la lorominore flessibilità, resistonopiùa lungoall’aggressionedella sempremaggioreconcorrenza.Il volumedi affari delle imprese si può suddividere in fascedistinte: ledue zonepiùpopolate sonoquelleabassoemediofatturato,rispettivamenteassociateallemicroimpreseaconduzionefamiliareeall’impresadimedio-piccoledimensioni,tipicadeldistretto.Dall’indagineeffettuatasulleaziendedelsettore,ilfatturatorisultapercepitocomestazionariodal60%delleaziendeintervistate,indiminuzioneperil23%eincrescitasoloperil17%diqueste.
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2.1.3. Le esportazioni
L’ultimodecenniohafattoregistrareunasensibilecrescitadell’exportdeldistrettonelsuocomplesso,accompagnata da crescenti operazioni di internazionalizzazione e dalla partecipazione a eventi dipromozioneall’esterodapartedelleimpreselocali,chehannofortementecontribuitoaaumentarelamobilitàelerelazioniversol’esternoditantioperatori.Ilsettorepiùattivoèquellodellamoda,chesuperail50%delleesportazionidistrettuali.
Grafico 7: Composizione % delle esportazioni per settore (fonte: Irpet, 2002)
Malgrado questo ruolo sulle esportazioni, la quota maggiore di vendite trova sbocco nel mercatonazionale.L’Italiarappresentailprimomercatodiriferimentoperil76%delleaziendeintervistate,chequirealizzanocircail70%dellorofatturato.
IlsettoretessutoesportasoprattuttoversolaGermania,apparsainripresadopoannidicalipesanti,gliStatiUnitieilGiappone,pursofferentiperlaforzadell’euro.EsportazioniincrescitaancheversolaFrancia,Russia (diventato il quintopaesedi sboccocon il 17%diquota),RegnoUnito, SpagnaeGrecia.LeesportazionidivestiarioinpellesidirigonoinveceprevalentementeversogliStatiUniti(ilmigliorcliente),Svizzera,FranciaeGermania. Increscitaanche l’exportverso laRussia, ilRegnoUnitoe laSpagna.
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Grafico 8: Percentuale di prodotto esportato nel settore dell’abbigliamento, Anni 1995/ 2003 (Fonte: 17° Rapporto Congiunturale sul settore dell’abbigliamento)
Latendenzaall’aumentoèconfermataanchedairisultatidelquestionario,secondoilqualeil55%degliintervistatidichiaraunnettoaumentodelleesportazioniaziendali,il42%lepercepiscecomestazionariementresoloil3%neregistraunadiminuzione.
2.1.4. Il tessuto imprenditoriale
SecondolestimepiùrecentidellaCameradiCommerciodiFirenze,dal2003al2005leimpresetotalideldistretto sonoaumentate,passandoda16.445a16.917unità, conun incrementodel2,8%.Lacrescitahariguardatopressochétuttiisettoriindustriali,conunaprevalenzadiimpreseindividualidipiccoledimensioni.Negliultimiannisembrachelaprecarizzazionedelmondodellavoroabbiaspintosemprepiùpersoneaimboccarelastradadell’autoimprenditoria,qualealternativaallavorodipendente.Isettorimaggiormenteincrescitasonoquellilegatiallaristorazione,lapiccolamanifattura,laconsulenza,lelibereprofessioniecc.
Grafico 9: Natimortalità delle imprese - Anni 2003-2005 (Fonte: Camera di Commercio di Firenze)
Nelsettoredell’abbigliamento,leimpreseattivenel2005erano990,concentrateper2/3nelquadranteEmpolese.Nonostantelacrisistrutturalechehainvestitoilsettorenell’ultimoquinquennio,sirilevanocomunquesegnalidimodestaripresa,testimoniatadalleggeroaumentodelleimprese.E’opportunoevidenziare,cheunapartedellenuoveimpreseappartengonoaimprenditoriextracomunitari(perlopiùcinesi),chelavoranopercontodelleimpreselocalicometerzisti.
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IcomunimaggiormenteinteressatidalleaziendedimodasonoEmpolieVinci.Agliultimipostilezonepiùperifericheecollinari,comeMontaioneeMontespertoli.
Grafico 10: Evoluzione delle imprese nel Settore dell’abbigliamento - Anni 2003-2005 (Fonte: Camera di Commercio di Firenze)
Grafico 11: Imprese per forma giuridica - Anni 2003-2005 (Fonte: Camera di Commercio di Firenze)
Grafico 12: Imprese per forma giuridica del Settore dell’abbigliamento- Anni 2003-2005 (Fonte: Camera di Commercio di Firenze)
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L’analisi delle dimensioni medie delle aziende distrettuali confermano la percezione di un contestoindustrialeestremamenteframmentato,costituitoinprevalenzadamicroimpreseacaratterefamiliare,chedifficilmenteoccupanopiùdi15addetti.Queste impreserisentonofortementedelleoscillazionidelmercatoe,nonostantelaloroestremaflessibilità,incontranodifficoltàaadattarsiaicambiamenti,continuandoaridimensionarsisiainterminidiprofittichedipersonale.Dall’altraparte,invece,troviamounamanciatadi impresedimedio-grandidimensioni fortementeproiettatesuimercati internazionaliche,alcontrario,stannorafforzandolaloroposizioneeincrementandogliorganici.
Grafico 13: Imprese per dimensione (classi di addetti) - Anni 2003-2005 (Fonte: Camera di Commercio di Firenze)
Lastessariflessionevaleancheperilsettoredellamoda,incuilatendenzaallamicroimprenditorialitàèmoltospiccata,ancheseconqualcheaddettoinpiùrispettoaldatogenerale.Inquestosettore,infatti,sirintraccianorealtàimprenditorialirelativamentepiùgrandi,conunamediachevadai5agli8addettiperunità.Sonopresenti,inoltre,alcuneimpresedimediedimensioni,chefannodatrainoeriferimentopertuttoilsettore.Questeultimesolitamenteinvestonograndirisorseinmarketingepromozione,ponendounaparticolareattenzionenell’innovazionedeiprodottienelletendenzedistile.
Grafico 14: Imprese per dimensione del Settore dell’abbigliamento (classi di addetti) - Anni 2003-2005 (Fonte: Camera di Commercio di Firenze)
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2.1.5. Le risorse umane
Dalpuntodivistadell’occupazione,sinotacheil48,2%degliaddettitotaligravitaintornoalmacrosettoredei servizi. L’industria occupa il 47,3% della popolazione, di cui circa 2/3 all’interno dell’industriamanifatturiera.Ilrestante4,5%lavoranell’agricoltura.Lamaggiorpartedegliaddettiindustrialiappartienealsettoremanifatturiero,dovedominanoisettoridell’abbigliamento(12,6%deglioccupatitotalinell’Empolesee6%deglioccupatiinValdelsa)equellopellettiero-calzaturiero(5,9%nell’Empolesee12,3%inValdelsa).Questacaratteristicadeldistrettoèdovutaalfattocheleproduzionipiùdiffusesonotuttelabourintensive,ovverorichiedonounampioapportodipersonale.Interminidiquantitàdipersonale,seguonoilsettoreedilizioelaproduzionedivetroeceramica.Dallevariazioniintercensuariedelnumerodiaddettineldistrettorispettoallamediaregionaleemergecome,nellamaggiorpartedeicasi,letendenzesianoconcordanti,ancheseconunaflessionepiùmarcataalivellolocale,aindicareunacrisistrutturale,eperciònonriconducibileallascarsacompetitivitàdeldistretto.
Grafico 15: Variazione addetti per settore di attività - valore percentuale (fonte: Istat, Censimenti 1991 e 2001)
Tra i lavoratori dipendenti, che costituiscono circa il 70% dell’intera forza lavoro, l’inquadramentoprofessionalepiùdiffusorestaquellodioperaio.Questacategoriacomprendenonsolo idipendentidell’industriamaanchetutticoloricheesercitanoprofessionimanualinell’ambitodeiservizi(trasportodimerciepersone,costruzioniecc.).
Grafico 16: Dipendenti per inquadramento professionale (fonte: Inps, Attività produttive e livelli occupazionali in provincia di Firenze, 2005)
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Secondoirisultatidellanostra indagine, leaziendepreferisconoil lavorofull time,a frontediquelloparttime.Questoatteggiamentoaffondalesueradici inunconvincimentoerratosecondoilquale illavoratoreparttimenonèconvenienteperl’azienda,dalpuntodivistacosto/rendimento.Numerosistudidimostrano,tuttavia,cheilrendimentodiunlavoratorepart-timeinrapportoalleoredilavoroèsuperioreaquellodiundipendentefulltime,proprioperchépiùconcentratoesoddisfatto.
Grafico 17: Dipendenti per tipologia di contratto (fonte: Inps, Attività produttive e livelli occupazionali in provincia di Firenze, 2005)
Alcontrario,sembrachesifacciaunusosemprepiùfrequentedellenuovetipologiediformecontrattuali(contrattiatempodeterminato,aprogetto,collaborazioniecc.).Questeultimeformedilavorosonoutilizzatesoprattuttoperleattivitàcherichiedonolavoristagionaliqualil’agricolturaeilturismo.Ildato,tuttavia,èincontinuacrescitaintuttiisettoriproduttivi,soprattuttotraigiovanieledonne,nonchéilpersonaledinuovaassunzione.Leformedilavoroflessibilestannoormaidiventandolaregolaperl’inserimentoinazienda,anchese,nellamaggiorpartedeicasi,sonoseguitedacontrattipiùstrutturati,portatoridimaggiorigaranzieperillavoratore.
Figura 4: Peso % degli occupati a tempo determinato sul totale dei dipendenti, 2001 (fonte: Regione Toscana)
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I tirocini e gli stage sono promossi sulterritoriodaunappositoSportelloTirocini,attivatonel2005,chesioccupadiincentivarel’uso di questa modalità di inserimentolavorativo attraverso l’incrocio attivo didomanda e offerta. Nel 2005 i Centri perl’Impiego di Empoli e Castelfiorentino edil Servizio Territoriale di Fucecchio hannostipulato 77 convenzioni con aziende delterritorioeattivatiben163tirocini,perpoipassareai243stagedel2006.Gli sportelli hanno visto aumentare ilnumero di utenti e quello delle aziendeche si dimostrano disponibili ad accoglieretirocinanti;altaanchelarichiestaditirocinantidapartedeglientipubblici.Iltirociniosiconfermaperl’individuoun’esperienzaformativaimportanteper ladefinizionedell’obiettivoprofessionaleeper laconoscenzadirettadelmondodel lavoro;perl’aziendarappresenta,invece,unmomentodiconoscenzaapprofonditadelcandidato.Lapercentualeditirocinievolutiinrapportidilavoro,tuttavia,restaancorabassa,aggirandosiintornoal10%deltotale.
Tabella 6: Tirocini attivati 2005 e 2006 (fonte: Centro per l’Impiego di Empoli)
ANNO CPI DI EMPOLI CPI CASTELF SERV.TER.FUCECCHIO tot
2005 52 23 88 163
2006 134 54 55 243
Totale 186 77 143 406
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Grafico 18: Peso tempo determinato su occupati dipendenti (Fonte: Istat- Censimento 2001)
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2.1.6. Gli addetti nel settore abbigliamento
Inseguitoaunosforzodimantenimentodell’occupazione,ancheinregimediscarsaremuneratività,nelbiennio2003-2004leimpresehannotagliatonettamenteglioperatoridelsettore,atestimoniareunascarsafiducianellaripresadelgirodiaffariintempiragionevoli.SecondoidatirilevatidaPromomoda,ilcalooccupazionalehariguardatosoprattuttoilsettoredellapelleeilquadranteValdelsano,superandotalvoltagliindicidicalodelfatturato.Ilsettorepelledenunciauncalocomplessivodel16,3%edilsettoretessutouncalodel6,3%.
Grafico 19: Andamento dell’occupazione, anni 1996/ 2004 (fonte: 17° Rapporto Congiunturale sul settore dell’abbigliamento, 2005)
Leimpreseaevidenziareuntagliomaggioredipersonalesonostatequelleconfatturatoinferiorea1milionedieuro,acausadellanecessità impellentedicontenere icosti.Essendotuttavia ilpersonaleprevalentementedietàmedioalta,unapartediquestoprocessoèpotutoavvenireneglianniattraversolamancatasostituzionedeilavoratoriinpensione.Anchenelleaziendemedio-piccole(1o2milionidieuro)sièavutounforte“alleggerimento”dimensionaleinterminidinumerodiaddetti,afrontediundecrementodelfatturatodioltreil16%.Leimpresedellafasciapiùelevata(piùdi4milionidieuro)presentano,invece,decrementidifatturatoeoccupatiabbastanzacontenuti(-3%nel2003,-2,5%nel2004).Occorresottolineare,inoltre,cheèinattogiàdaalcunianniunapoliticaversoillavorodecentratochespingeleimpreseasostituiremanmanoilpersonaleinternoconcollaboratoriappartenentiaimpresecontoterzi.Questoprocessofasicherimanganoinaziendaquasiesclusivamentelefunzionicommercialieamministrative,mentreilprocessoproduttivoèappaltatointeramenteaunaretediaziendesatelliteprovocando,inlineateorica,unadiminuzionedegliaddettima,difatto,unatrasposizionedeglioperatoridall’internoversol’esterno
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2.2. LA SOSTENIBILITA’ SOCIALE
2.2.1 LA POPOLAZIONE
2.2.1.1 Distribuzione della popolazione sul territorio
I residenti complessivi del distretto dell’abbigliamento sono 143.144, concentrati prevalentementeall’internodegliagglomeratiurbanidelquadranteempolese;Empolirisultailcomunepiùpopolato.
Tabella 7: Popolazione residente al 31/12/2004 nei comuni del distretto (fonte: Regione Toscana)
Comune Residenti %Comunesullasuperficieurbanizzata
CapraiaeLimite 6.335 3,84
Castelfiorentino 17.600 10,66
CerretoGuidi 10.125 6,13
Certaldo 16.030 9,71
Empoli 46.011 27,88
GambassiTerme 4.824 2,92
Montaione 3.630 2,20
MontelupoFiorentino 12.081 7,32
Montespertoli 12.191 7,39
Vinci 14.317 8,67
TotaleCircondario 165.046 100%
TotaleDistretto 143.144 87%
Grafico 20: Percentuale di popolazione su superficie totale (fonte: Rapporto Irpet 2006 sullo stato dell’occupazione nel Circondario)
31
Dalla densità abitativa per Kmq emerge il profilo particolare del comune di Montelupo Fiorentino,teatro di una veloce espansione abitativa avvenuta soprattutto nel corso degli ultimi anni. Moltefamiglieegiovanicoppiehannodecisodiprendereresidenzaproprio inquestocomuneacausadelrallentamentodellosviluppourbanisticodiEmpoli.InripresaancheicomunidiVinci,CastelfiorentinoeCapraiaeLimite,cheoffronounbuoncompromessotralavicinanzaaiservizielatranquillitàdiunpiccolocentro.
Grafico 21: Densità abitativa per Kmq (fonte: Istat, Censimento 2001)
2.2.1.2 Dinamica demografica e migratoria
Lapopolazionecomplessivaèandataprogressivamentecrescendonelcorsodegliultimianni,conuntasso superiore nell’ultimo decennio. Il fenomeno può essere ricondotto allo sviluppo del distrettointerminidiservizieopportunitàperiresidenti.Accantoaciò,èopportunoricordarelacosiddettariscopertadellaprovinciachehacondottosemprepiùnuclei familiariaspostarsiquidaivicinicentriurbanidiFirenzeePrato,incercadiunapiùaltaqualitàdellavita.
Grafico 22: Trend evolutivo della popolazione residente (fonte: Regione Toscana, aggiornato al 31/12/2004)
Iltassodinatalitàèsuperioreallamediaregionaledicircaunpuntopercentuale,lamortalitàinferiore.Ancheimovimentimigratorisonomoderatamentesopralamedia.
Ilcongiunturalecalodellenascite,inattogiàdaglianni’80,èmitigatodaunalieveripresadell’ultimoquinquennio. Sul versante opposto, le migrazioni contribuiscono a incrementare la popolazioneresidente,conunacrescitachehaconosciutolasuamassimaespansionenel2003.
Lasostenibilitàsociale
32
Grafico 23: Saldo naturale e saldo migratorio
2.2.1.3 Struttura per età e genere
Esaminandolapopolazioneperfasced’etàèpossibileevidenziareunafasciadietà0-19,cherisultaancoratroppodeboleinrapportoalrestodellapopolazione.Lafascia30-44è,invece,quellapiùpopolata,inlineaconildatoregionale.Un’altraimportantefettadipopolazioneècostituitadaifiglidelbabyboomdelDopoguerra(50-64)chesono,tral’altro,prossimiall’etàpensionabileecostituisconounrilevantenodosociale.Confermata,infine,latendenzanazionalepercuiibambiniconmenodicinqueannisonomenodegliover80.Rispettoal1971,idatidel2004evidenzianocomeglianzianisianoaumentatiinmanieraconsiderevole,mentreigiovanisianodiminuiti.
Lasostenibilitàsociale
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Grafico 24: Popolazione residente nel distretto per classi di età (fonte: Regione Toscana, aggiornato al 31/12/2004)
I giovani in età lavorativa vivono prevalentemente nel quadrante Empolese dove, allo stato attuale,esistonomaggioriopportunitàlavorativeericreative.LaValdelsa,purpresentandoentitàindustrialidirilievo,nascecometerritorioruraleecroceviacommercialeacavallotraFirenzeeSiena.Daqualchetempo,tuttavia,èinattounmarcatoprocessodiriqualificazioneterritorialechestaattirandoingentirisorseeconomicheeinvestimenti,soprattuttoall’internodelterzosettore.Deltuttoevidenteildisequilibriotraleduefasceestreme,percuiglianzianisuperanoigiovaniinetàscolarediben13.194unità.
Tabella 8: Indici demografici (Fonte: Istat, 2004)
ZONA
Indicidemografici
Rapportomascolinità
Indicedivecchiaia
Indicididipendenzastrutturale Indicediricambiototale anziani bambini
QuadranteEmpolese 95,23 162,66 53,34 33,04 20,31 135,82
QuadranteValdelsano 95,97 195,54 56,27 37,23 19,04 126,57
Distretto 96,01 166,73 53,39 33,37 20,02 130,26
Circondario 95,60 179,10 54,80 35,13 19,67 131,20
Toscana 93,14 191,75 53,97 35,47 18,50 152,32
Lasostenibilitàsociale
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Grafico 25: Evoluzione indice di vecchiaia 1971- 2003 (fonte: Istat, 2004)
Grafico 26: Evoluzione indice di dipendenza strutturale 1971- 2003 (fonte: Istat, 2004)
2.2.1.4 Il grado di istruzione
Il livellodi istruzionesiattestaleggermentealdisottodellemedieregionali.Asubiremaggiormentesonoigradidiistruzionepiùalti.Ancorapochissimiilaureati,chediminuisconoconl’avanzaredell’età.Iltassodiconseguimentodeldiplomadiscuolasuperioresirivelapiuttostobasso,interessandosoloil34,5%dellapopolazionedell’Empoleseeappenail31,3%dellaValdelsa,controunamediaregionaledel36,8%.
Grafico 27: Livello di scolarità della popolazione (% di abitanti, Istat, Censimento 2001)
Lasostenibilitàsociale
35
2.2.1.6 Il ruolo degli stranieri
La percentuale di popolazione straniera rappresenta circa il 7% della popolazione complessiva. Glistranieri presenti sul territorio sono prevalentemente giovani (14- 40 anni), lavoratori o in cerca dilavoro.Numeroseanchelefamiglieconbambinidagli0ai14anni.
Figura 5: Peso percentuale stranieri residenti sul totale della popolazione
Grafico 28: Percentuale di stranieri residenti per classi di età (su Totale Abitanti, Regione Toscana, aggiornato al 31/ 12 /2004)
Considerandola loroprovenienzageografica,èpossibileavanzarealcuneinteressanticonsiderazioni.Leprimecinqueetniepresentisulterritoriosono,nell’ordine,cinesi,albanesi,marocchini,rumeniefilippini.Icinesi,checontanocirca3.500residentiregolari,costituisconolafasciadipopolazionechepiùciinteressa.E’sudiloro,infatti,chesibasagranpartedellaproduzionedelsettoredell’abbigliamentodeldistretto.Cometerzisti,tuttavia,vengonocontattatianchegruppidicinesiresidentiinaltrezoneoaltreprovince.Questi,dunque,costituisconoun’importanterisorsaperl’industrialocale,chesiavvaledellalorocollaborazioneprevalentementeperlacucituradeicapi.
Lasostenibilitàsociale
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Gli albanesi e i marocchini, invece, che insieme raggiungono le 4.200 unità, vengono impiegatiprevalentementenelsettoredellecostruzioni.Infinesiregistraun’ampiafettadipopolazioneprovenientedaRomaniaeFilippine,laqualetrovaimpiegopressolefamigliedeldistrettoinqualitàdicollaboratoridomesticiobadanti.IgruppimaggioritaridiprovenienzasonoiPaesiinViadiSviluppoel’EstEuropa.Rarissimelepresenzedeipaesicosiddettiextracomunitari“ricchi”(es.Usa,Giappone,Canadaecc.).
Tabella 9: Cittadini stranieri residenti al 1° Gennaio 2006 (fonte: Ufficio Interculturale, Circondario)
Nazionalità
Fasce d’età Totali
da 0 a 6 da 6 a 18 da 18 a 36 oltre 36m f Totale
m f m f m f m f
Cina 266 213 284 221 799 664 561 438 1910 1536 3446Albania 177 202 280 233 842 553 544 362 1843 1350 3193Marocco 66 78 91 86 306 134 238 113 701 411 1112Romania 25 22 25 32 145 213 92 113 287 380 667Filippine 25 25 44 42 93 97 121 180 283 344 627Senegal 20 15 10 10 101 31 199 9 330 65 395Macedonia 11 11 29 22 67 28 35 23 142 84 226Polonia 5 5 2 4 15 60 12 62 34 131 165India 12 6 16 16 37 21 32 21 97 64 161Tunisia 12 18 3 8 32 22 40 15 87 63 150Ucraina 0 1 2 1 11 26 12 95 25 123 148Serbia 5 4 20 9 28 18 14 12 67 43 110Nigeria 6 6 0 1 17 40 12 7 35 54 89Costad’Avorio 10 4 6 9 4 13 16 10 36 36 72Perù 1 3 4 8 11 19 7 16 23 46 69Cuba 0 1 4 2 7 43 0 11 11 57 68Sri-Lanka 5 4 3 2 9 10 20 14 37 30 67Brasile 0 0 3 2 5 23 6 24 14 49 63Russia 2 1 3 1 3 27 4 11 12 40 52Camerun 3 4 3 4 6 16 9 1 21 25 46Rep.Dominicana 1 0 2 5 8 12 3 13 14 30 44Moldova 0 0 3 2 7 11 2 15 12 28 40Colombia 1 0 1 2 5 12 5 8 12 22 34Altripp 11 13 17 13 95 136 39 97 162 253 421Comunitari 2 1 11 18 28 73 94 218 135 310 445Neocomunitari 5 5 5 5 19 90 15 81 44 181 225
PaesiinViadiSviluppo
444 395 492 430 1535 1249 1325 949 3796 3023 6819
EstEuropa 222 241 364 302 1117 908 708 657 2411 2108 4519extracom.“ricchi” 0 6 6 7 9 20 31 58 46 91 137Totalestranieri 673 648 878 762 2708 2340 2173 1963 6432 5713 12145TotalePP 671 641 861 737 2671 2247 2048 1687 6251 5312 11563
Il grado di istruzione della popolazione straniera risulta in linea con il dato regionale secondo cuiquest’ultimaèmediamentepiù istruita rispetto alla popolazione locale, conunadiscretaquantitàdi
Lasostenibilitàsociale
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laureatiediplomati.Iltitolodistudiopiùdiffusoresta,comunque,lalicenzamediainferiore.
Grafico 29: Titolo di studio degli stranieri residenti (fonte: Istat, Censimento 2001)
2.2.2. LE ABITAZIONI
2.2.2.1 Una forte espansione urbanistica
Le abitazioni presenti sul territorio del distretto sono complessivamente 55.611, in maggioranza diproprietàe,peril90%,occupatedairesidenti.Lacomunitàresidentesembrabenradicataepiuttostostabile,testimoniandounascarsapresenzadipersonedipassaggio(solodomiciliati).Allostatoattuale,leabitazioniinaffittorappresentanocircail13%deltotale,controil17%del1991.Siregistra,dunque,unatendenzaversolastabilizzazione.Prevalgonoleabitazionidimedie/grandidimensioni.Lamaggiorpartedelleabitazionipossiedonodallequattroallecinquestanze,mentre leabitazioniconseistanzesononumericamentepariallasommadei bilocali e trilocali. Da questo dato, emerge che il distretto non è ancora entrato nella logica diframmentazioneabitativa,tipicadellevicineareemetropolitane.
Tabella 10: Totale abitazioni ed altri tipi di alloggio - Censimenti 1991/2001 (Variazione)
COMUNE
Abitazioni2001 Abitazioni1991
Variazione(Abitazioni)1991/2001
Ab.occupatedaresidenti
Ab.nonoccupatedaresidenti
Altritipidialloggi
TotaleAbitazioni
dicui:%Abitazioninonoccupate
Abitazionioccupatedaresidenti
Abitazioninonoccupatedaresidenti
Altritipidialloggi
TotaleAbit.
dicui:%Abitazioninonoccupate
Quadranteempolese
42.854
4.174 39 47.028 8,9 36.879 4.103 8 40.982 10,0 0,15
QuadranteValdelsano
15.005
1.763 5 16.768 10,5 13.509 2.268 1 15.777 14,4 0,06
TotaleDistretto
50.247
5.364 34 55.611 11,0 43.660 5.629 5 49.289 14,7 0,14
TotaleCircondario
57.859
5.937 44 63.796 9,7 50.388 6.371 9 56.759 12,2 0,11
Lasostenibilitàsociale
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Grafico 30 : Percentuale di abitazioni per epoca di costruzione (fonte: Istat, Censimento 2001).
2.2.3. I SERVIZI
2.2.3.1 Servizi all’infanzia
Il territorioospitauntotaledi17asilinidoe41scuolematernecostituite,per lamaggiorparte,dastrutturediproprietàcomunalee,perunquarto,daorganizzazioniprivate (di società,cooperative,istitutireligiosiecc.).Ilcomuneconlapiùaltadensitàdiscuoleperl’infanziaèEmpoli.Afrontedellanecessitàditrasportoscolastico,èattivounserviziocheprevedel’utilizzodinumerosiscuolabus,tracuialcuniadibitianchepericasispeciali(invalidità).Lacoperturadiorariodelservizioèdalleore7.00alleore9.45edalleore12.15alleore17.52.
Tabella 11 : Asili nido e Scuole materne, anno 2006 (fonte: Comuni del distretto e Ministero della Pubblica Istruzione)
COMUNE Asilinido ScuoleMaterne
CapraiaeLimite 0 3
Castelfiorentino 1 4
CerretoGuidi 1 4
Certaldo 1 3
Empoli 7 13
GambassiTerme 1 1
Montaione 1 1
MontelupoFiorentino 1 3
Montespertoli 1 3
Vinci 1 6
TotaleDistretto 15 41
Lasostenibilitàsociale
39
Tabella 12: Servizio di trasporto scolastico, anno 2005 (Fonte: Comuni del distretto)
SCUOLA Studentitrasportati
scuolemedieinferiori(Lazzi/Sita) 300c.a.
scuolematerne 280
scuoleelementari 500c.a.
scuolemedie 50
casispeciali 11
2.2.3.2 Una formazione permanente
Il duplice compito di autorizzare la realizzazione di corsi di formazione di qualifica professionale egestire lerisorsepubblichedestinatealla formazione(FondoSocialeEuropeo,MinisterodelLavoro,Ministerodell’Istruzioneealtricanalidifinanziamento)èaffidatoall’UfficioFormazioneProfessionaledelCircondario.Una particolare attenzione viene rivolta all’ inserimento lavorativo dei disoccupati e delle categoriesvantaggiate,attraversounsistemadiformazionepermanente,chesisviluppalungotuttol’arcodellavita. L’ufficio mira, inoltre, a sostenere la crescita del tessuto produttivo locale, attraverso azioni diformazioneaziendaleeunfortesostegnoall’imprenditorialitàlocale.Ogni cittadinoha lapossibilitàdi consultare liberamente l’offerta formativadisponibilenel territorio(ancheonline),ebeneficiaredivarieiniziativepensateperunpiùefficienteinserimentonelmondodellavoro.Inquestocontesto, l’AgenziaperloSviluppodell’EmpoleseValdelsasiponecomepuntodiriferimentoperlaformazioneprofessionaleneldistretto.
Tabella 13 : Strutture di formazione accreditate (Fonte: Ufficio Formazione Professionale del Circondario)
N°agenziediformazioneaccreditate
CapraiaeLimite \
Castelfiorentino 1
CerretoGuidi 1
Certaldo \
Empoli 15
GambassiTerme \
Montaione \
MontelupoF.no \
Montespertoli \
Vinci 2
TOTALE 19
Lasostenibilitàsociale
Figura 6: Aula di formazione presso l’Agenzia per lo Svi-luppo Empolese Valdelsa
40
Grafico 31: Iscritti ai corsi di formazione professionale per classi di età (fonte: Ufficio Formazione del circondario,2001)
2.2.3.3 La rete delle associazioni
Ildistrettoospitanumeroseassociazioni,operantineisettoripiùdisparati.Questigruppidicittadinanzarivestonoadoggiunelevatovaloresociale,concorrendoallosviluppoebenesseredituttal’area.Ilsettorepiùvastorestaquellosportivo,dovetroviamo,inprevalenza,societàescuolecalcio.Seguonole associazioni ricreative, come i circoli egruppidi ritrovo. Il settore sociale si trovaal terzopostoe raccoglie, oltre alle associazioni di volontariato (Misericordia, Pubbliche Assistenze, Avis), anche igruppididifesadeidiritticivili (nesonoesempiEmergencyeAmnestyInternational).Unaposizionerilevanteèoccupataanchedalsettoreturisticoedalleassociazionidicategoria(CNA,Confindustria,Confcommercio,Confagricoltura).
Tabella 14 :Associazioni registrate al 31.12.2005 (Fonte: Comuni del distretto)
Comune N°Associazioni
CapraiaeLimite 14
Castelfiorentino 63
CerretoGuidi 38
Certaldo 54
Empoli 78
GambassiTerme 14
Montaione 3
MontelupoFiorentino 67
Montespertoli 16
Vinci 36
TotaleDistretto 275
2.2.3.4 Un’alta gamma di servizi ricreativi
Ladinamicitàdelterritoriorisultaancorapiùevidentenell’analisideiserviziricreativi,a iniziaredallosport.Sirilevalapresenzadi134impianti,doveèpossibilepraticareognigeneredisport.Ladisciplinapiùpraticataèilcalcio,cheassorbecircaunterzodegliimpianti
Lasostenibilitàsociale
Grafico 32 : Associazioni per settore (%)
41
Tabella 15 : Impianti sportivi del distretto (Fonte: Regione Toscana)
COMUNE N° Impianti sportivi
Capraia e Limite 4
Castelfiorentino 22
Cerreto Guidi 11
Certaldo 9
Empoli 53
Gambassi Terme 5
Montaione 8
Montelupo F.no 7
Montespertoli 8
Vinci 7
TOTALE 134
Ugualmentericcoilpanoramadeiserviziculturali.Iprincipalimuseideldistrettosonoraccoltiinduedifferenti consorzi:TerredelRinascimento, che raccoglie imuseidelquadranteEmpolese, tracui ilMuseodellaCollegiatadiSant’AndreaaEmpolieilMuseoLeonardianodiVinci,eilSistemaMusealedellaValdelsafiorentina,checomprende,traglialtri,ilMuseodiSantaVerdianaaCastelfiorentinoelaCasadelBoccaccioaCertaldo.
Lebibliotechedeldistretto,aeccezionediquelladiMontespertoli,hannocostituito,invece,unaverae propria rete di cooperazione chiamata REANET, nata nel 2001, che comprende anche i comuniconfinantidiSantaCrocesull’ArnoeCastelfrancodisotto.
Tabella 16 : Biblioteche e Musei (fonte: Reanet)
COMUNE Biblioteche Musei
Capraia e Limite 1 0
Castelfiorentino 2 2
Cerreto Guidi 1 1
Certaldo 1 3
Empoli 3 3
Gambassi Terme 1 1
Montaione 1 2
Montelupo Fiorentino 2 1
Montespertoli 1 2
Vinci 1 2
Totale Distretto 14 17
Lasostenibilitàsociale
Grafico 33 : Numero di centri in cui è possibile praticare uno sport
Figura 8: Esempi di arte locale
Figura 7: La biblioteca di Empoli
42
2.2.3.5 I servizi socio-sanitariIlnumerodiabitantipermedicoèmoltoinferioreallamedianazionale(119contro172),indicandounabuonaqualitàdelrapportomedico/paziente.
Tabella 17 :Disponibilità di medici (Fonte: ASL 11 Empoli)
ASL N° medici totali (tutte le specializzazioni) Popolazione Pazienti per medico
ASL 11 1200 143.144 119
A un vasto gruppo di pazienti, tra cui molti disabili e anziani non autosufficienti, viene offerta lapossibilità essere seguiti a distanza, attraverso interventi di assistenza domiciliare. Questo servizio,erogatoanch’essodallaASL11,comprendeasecondadeicasiedelleesigenze,prestazionimediche,infermieristiche,riabilitativeesocio-assistenziali.L’interventopuòesseredinaturasocio-assistenziale(Ilivello),sanitaria(IIlivello),origuardareentrambiilivelli(IIIlivello).Nelsolo2006sonostateeffettuate54.552orediassistenzadomiciliare,dicuilamaggioranzaaspesedeicomuni.Tabella 18 – Assistenza domiciliare – Popolazione anziana > 65 anni.
Tipologia di utenza
Assistenza domiciliare sociale A.D.I. A.D.I indiretta – assegno finalizzato
all’assistenza a domicilio Aiuto personale Totale
Anziani > 65 242 321 62 625
Disabili 0 - 64 89 82 171
Ildistrettodisponeinoltredivarietipologiediresidenzaperanziani(>65anni),checostituisconoil22%dellapopolazionedeldistretto.Nellospecifico:
- 7Casediriposo,destinateaanzianiautosufficientioadultiinabili,conlimitatiinterventisocio-sanitari.
- 4R.S.A.,destinateapersonenonautosufficienti,comprendonol’erogazionediprestazionisocio-sanitarie,asecondadellatipologiadibisogno.
Sonodisponibilianchecinquecentridiurni,cheoffronounsostegnoaisoggettidisabilieallelorofamiglie,fornendoospitalità,assistenza,educazioneeriabilitazione.
Tabella 19: Residenze per anziani e numero di presenze al 31.12.2003 (fonte: ASL 11 Empoli)
COMUNE N° centri diurni N° Residenze anziani (Case di riposo+ RSA)
Capraia e Limite \ \
Castelfiorentino 1 2
Cerreto Guidi \ \
Certaldo 1 1
Empoli 1 3
Gambassi Terme \ 1
Montaione 1 2
Montelupo Fiorentino 1 1
Montespertoli \ 1
Vinci \ \
Totale Distretto 5 11
Lasostenibilitàsociale
43
2.2.4 L’OCCUPAZIONE
2.2.4.1 Indicatori del lavoro
In termini strutturali, idati anostradisposizione fornisconoun’immaginedei livellioccupazionalideldistrettosenz’altropositivae,seconfrontataconlealtreareedellaToscana,caratterizzatadamaggioricapacitàdiprodurrepostidilavoroeminorrischididisoccupazioneperlapopolazioneresidente
Grafico 34: Tasso di occupazione (Istat, Censimenti 1991-2001)
Grafico 35: Tasso di disoccupazione (Istat, Censimenti 1991-2001)
La crescita occupazionale registrata nel decennio intercensuario è accompagnata da una sensibilediminuzionedellepersoneincercadioccupazione,chequasidimezzanolaloroconsistenza,passandoda7.000apocopiùdi4.000,inlineaconiltrendosservatosuscalaregionale.Ladisoccupazionesubisceunageneralediminuzioneperentrambi i generi, anche sequella femminile (7,6%), come tipicodelmodelloitaliano,rimaneattestatasulivellipiùelevatirispettoaquellamaschile(3,4%).Ancheitassididisoccupazionegiovanilesicollocanoaldisottodellamediatoscana(15,3%controil19,7%).
Lasostenibilitàsociale
44
Tabella 20: Indicatori del lavoro per genere per Comuni (fonte: Istat, Censimento 2001)
COMUNI
Tasso di occupazione per genere
Tasso di disoccupazione per genere
Tasso di disoccupazione
giovanileTasso di attività
M F Totale M F Tot M F Tot M F Tot
Capraia e Limite 61,8 43,4 52,5 3,7 7,6 5,4 14,2 15,5 14,8 64,2 47,0 55,5
Castelfiorentino 56,4 37,4 46,5 4,5 9,3 6,6 13,6 22,7 17,5 59,0 41,3 49,8
Cerreto Guidi 61,6 42,2 51,7 4,5 7,0 5,6 15,3 14,1 14,7 64,5 45,4 54,7
Certaldo 57,5 39,4 48,2 3,4 7,0 4,9 13,2 19,1 15,8 59,5 42,4 50,7
Empoli 56,9 37,5 46,5 3,9 9,7 6,5 13,2 24,3 18,4 59,2 41,5 49,7
Gambassi Terme 63,3 43,7 53,3 2,2 7,4 4,4 7,0 27,9 16,7 64,7 47,2 55,7
Montaione 58,8 39,9 48,8 3,3 5,9 4,4 6,8 12,7 9,5 60,9 42,4 51,1Montelupo Fiorentino 61,0 41,6 50,9 2,9 8,1 5,2 12,7 20,6 16,3 62,8 45,3 53,7
Montespertoli 64,0 42,8 53,3 2,8 6,5 4,4 11,8 20,9 15,6 65,9 45,8 55,8
Vinci 59,9 40,0 49,6 2,9 7,4 4,8 10,5 18,4 14,3 61,7 43,2 52,1
Totale Distretto 60,1 40,8 50,1 3,4 7,6 5,2 11,8 19,6 15,3 62,2 44,1 52,9
Totale Toscana 57,2 36,2 46,2 4,4 9,2 6,4 16,3 24,0 19,7 59,9 39,9 49,4
Perquanto riguarda i livelli dipartecipazionealmercatodel lavoro, il distretto si è sempredistintoinambitoregionaleperlasuacapacitàdigarantirelivellioccupazionalipiùelevatirispettoallamedia:secondoidatiIstat,nel2001glioccupatirappresentavanocircail64%dellapopolazione,afrontediunamediaregionaledel60%,eidisoccupatieranocircail4%.Tralenon-forzelavoro,risultadominanteilruolodeipensionatiedellecasalingheche,insieme,rappresentanocircail20%deltotale.
Grafico 36: Popolazione residente di 15 anni e più per condizione (Istat, Censimento 2001)
Traglioccupati,invece,laposizioneprofessionalepredominanteèquelladidipendente(circai2/3deltotale),seguitadailavoratoriinproprio.Increscitaanchelaposizionedicoadiuvantefamiliare,cherisentepositivamentedell’apportodimanodoperastraniera,equelladisociodicooperativa,conseguentealsemprepiùcapillaresviluppodellerealtàconsociative.
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Grafico 37: Occupati totali per posizione nella professione - Censimento 2001
La maggior parte dei lavoratori opera nel settore terziario, soprattutto all’interno del quadranteEmpolese,mentreinValdelsaprevaledipocoilsettoreindustriale.Siconfermadeterminantelacrescitadeiservizi,piùmarcatarispettoaquellaregionale.L’agricolturaoccupainveceunafasciamarginale,conappena2.406occupati.Lacausaprincipalediun simile saldopuòessere riscontratanella crescentecriticitàdelledinamichediprezzo/quantitàdeiprodottitipicideldistretto.
Grafico 38: Occupati totali per attività economica - Censimento 2001
Considerandoisettoridiattività,sinotaunaforteincidenzaoccupazionaledelsettoremanifatturiero.Nello specifico, il solo segmento moda occupa il 18,8% della forza lavoro italiana residente e benil 31,2%diquella straniera, conun tassopiuttostoelevatodioccupazione femminile. Il parametro,tuttavia,siaccompagnaaunapresenzadiimpresemedio-grandisensibilmentepiùbassarispettoaldatoregionale.Perquantoriguarda il settoreterziario, invece, isegmentimaggiormente increscitasono lasanità, iserviziallapersonael’energia.Incalo,invece,ilcommercioaldettaglioeitrasportiviaterra.
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Grafico 39: Distribuzione degli occupati per settori di attività economica - Censimento Industria e Servizi 2001
Grafico 40: Occupati per settore di attività e nazionalità (fonte: Censimento Industria e servizi 2001)
Grafico 41: Occupati per settore di attività e genere (fonte: Censimento Industria e servizi 2001)
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Tra gli stranieri, assume una certa rilevanza la fetta di occupati nell’industria dell’abbigliamento(prevalentementecinesi),nelsettoredeiservizi,nell’ediliziaenell’agricoltura.Comeerafacileattendersi,gliinserimentilavoratividelledonnestranieresiindirizzanoprevalentementeversoleattivitàterziarie,checomprendonoancheiservizialberghieri,laristorazioneeiserviziallefamiglie.L’analisideiprofiliprofessionali,confermaunamarcatapresenzadipersonalenonqualificato(spessononimputabileallamancanzadititolidistudioadeguati,bensìallorodifficilericonoscimento)eoperaispecializzati.Innonpochicasi,tuttavia,gliimmigratiesercitanoprofessioniamministrativeointellettuali(perlopiùimpiegatiemedici).
Grafico 42: Occupati stranieri per attività lavorativa svolta (val. percentuale) -Censimento 2001
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2.2.5. LA SICUREZZA
2.2.5.1 Indici di criminalitàApartiredal1999,siaalivellonazionalechelocale,sièverificataunaprogressivadiminuzionedeidelitti,attribuibileadue fattoriconcomitanti: il riordinodegliufficigiudiziarie ladepenalizzazionedei reatiminori.NelcasodeltribunalediFirenzesièregistrataunaflessionedell’indicedicriminalità,conpuntechesonoarrivateatoccareil-15%.Accanto al quoziente di criminalità, che rappresenta il numero complessivo dei delitti ogni 100milaabitanti, le tabelle seguenti riportano l’indicedi gravitàe ilquozientemediodi gravità, che tengonocontoanchedellamaggioreominoregravitàdeidelitticommessi.Quest’ultimosirivelamoltopiùbassorispettoallamediaregionale,atestimoniarechelamaggiorpartedeidelitticommessinonprevedeattidiviolenzadiretti.Idelittiprevalentementeperpetratiaidannidellapopolazionesonocompostiperpiùdi3/4dareaticontroilpatrimonio(truffe,borseggi,furtiinappartamento,rapineamanoarmataecc.).
Tabella 21: Indicatori statistici per Comuni capoluogo ed altri Comuni (fonte: Istat, 2001)
Delittidenunciati
Tribunaledicompetenza
Quozientedi
criminalità
Quozientemediodigravità
Indicedi
gravitàQuozientedicriminalitàrelativoa:
Percent.delittidiautoreignoto
delitti
controlapersona
delitticontrolafamiglia
delitticontroilpatrimonio
delitticontrol’economia
delitticontrolo
Stato
altridelitti
Firenze 11.567,48 3,99 34,51 890,48 43,90 8896,52 962,24 267,09 407,24 82,28
AltriFirenze 3.190,59 1,03 32,22 313,27 20,94 2467,49 258,85 59,17 70,08 81,40
Toscana 7.171,11 2,17 30,29 1005,97 28,52 4514,51 1139,09 216,79 266,23 71,84
Grafico 43: Delitti denunciati per i quali l’Autorità giudiziaria ha iniziato un’azione penale, per tipo di delitto. (fonte: Istat, 2001)
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2.2.5.2 Il fenomeno infortunistico
Lerilevazionielaboratedall’INAILnelcorsodel2004 indicanounsostanzialecalodegli infortuni sullavoro.Gliinfortuniavvenutinel2004all’internodeldistrettorappresentanoappenal’1,5%deltotaleregionale e, rapportando il loro numero all’estensione territoriale, risulta l’evidente marginalità delfenomeno. Ildato, inoltre,assumemaggiorerilievosesi tienecontoche ilnumerodeglioccupati,equindidegliespostiarischio,ècresciutonel2004dello0,7%.Il comune maggiormente interessato dal fenomeno è Empoli seguito, a grande distanza da Vinci eCastelfiorentino.Siaall’internodelsettoredell’abbigliamentochenelrestodeisettori,sonoleclassidietàgiovaniasoffriredipiùdelfenomenoinfortunistico,mentreperilavoratoripiùanzianisiregistranodecrementidiffusi.Inun’otticadigenereilsettoredell’abbigliamentosirivelaincontrotendenzarispettoaldatoglobale,poichéquia infortunarsisonoprevalentementeledonne,dasempreconsideratelamanodoperapiù“adeguata”aquestotipodiattività.
Tabella 22: Infortuni sul lavoro anno 2004 (Fonte: rilevazioni Inail)
Comune Infortunitot.denunciati
CapraiaeLimite 46
Castelfiorentino 195
CerretoGuidi 152
Certaldo 165
Empoli 781
GambassiTerme 57
Montaione 42MontelupoFiorentino
162
Montespertoli 144
Vinci 200
TotaleDistretto 1.944
TotaleToscana 75.362
Grafico 45: Infortuni totali per classe di età (Inail 2004)
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Grafico 44: Infortuni totali per genere (Fonte: Inail 2004)
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2.2.5.3 Gli infortuni tra gli extracomunitari
I lavoratori extracomunitari che hanno subito un infortunio sul lavoro, per l’anno 2004, sono stati222 su1.944 infortuni totali (l’11,4%).Anche inquesto caso, valgono le considerazioni relative alladistribuzionedeilavoratoripergenereeetà,conunanettaprevalenzadellafasciad’età18-34eunadiscordanzadigeneretrailsettoreindustrialenelsuocomplessoequellodell’abbigliamento(che,tral’altro,faregistrareunvalorediappena3casidiinfortuniointuttoildistrettonel2004).
Tabella 23: Infortuni di lavoratori extracomunitari anno 2004 (Fonte: Inail)
Comune Infortuni extracomunitari Infortuni tot. denunciati % su infortuni totali
Capraia e Limite 4 46 8,7
Castelfiorentino 27 195 13,8
Cerreto Guidi 13 152 8,6
Certaldo 14 165 8,5
Empoli 92 781 11,8
Gambassi Terme 6 57 10,5
Montaione 4 42 9,5
Montelupo Fiorentino 25 162 15,4
Montespertoli 17 144 11,8
Vinci 20 200 10,0
Totale Distretto 222 1.944 11,4
Totale Toscana 7.744 75.362 10,3
Grafico 46: Infortuni extracomunitari per genere (Fonte: Inail 2004)
Ineffetti,comeconfermatodallestatistichenazionali1, isettoridiattivitàmenosensibiliagli infortunisono proprio quelli manifatturieri e in particolare quelli legati all’industria del “made in Italy”, qualil’industriacalzaturiera,deltessileedell’abbigliamento.
1 Rapporto annuale infortuni, Inail
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Sinota,invece,lapresenzadiuncospicuonumerodiinfortunatinellafasciad’etàpiùbassa(0-17anni),atestimoniarenonsololaprecocitàdeilavoratoristranierima,presumibilmente,anchelapresenzadialcunicasidilavorominorile.
Grafico 47: Infortuni extracomunitari per classe di età (Fonte: Inail 2004)
2.2.5.4 Sicurezza e malattie professionali
Un’attentaletturadeiprincipaliindicatoridisicurezzametteinevidenzalatotaleassenzadiinfortunimortalinelsettoredell’abbigliamento,dovutoinparteallascarsapericolositàdeimacchinariutilizzatieinparteall’adozionediseverenormedisicurezzadapartedelleaziende(tutteleaziendedelcampioneintervistato hanno dichiarato di adottare lo Standard Inail per la sicurezza sul lavoro e di effettuareun’apposita formazioneper i lorodipendenti). I valorimostrano unamediadi 1 infortunioogni 57lavoratori e un indice di assenza media da lavoro pari a 24 giorni, contro una media di 26 a livellodistrettualee28nazionale.
Tabella 24: Indicatori statistici sugli infortuni, aggiornato al 31 Dicembre 2003 (Fonte: ASL 11)
INDICATORI Industria Abbigliamento Totale Distretto
Addetti (Inail) 4.850 75.888
Infortuni denunciati 85 3.600
Infortuni per addetti 1 infortunio ogni 57 addetti 1 Infortunio ogni 21 addetti
Infortuni indennizzati 50 2.324
Infortuni in itinere indennizzati 21 385
Tasso grezzo infortuni indennizzati 10,3 31
Infortuni permanenti indennizzati 2 129
Infortuni permanenti in itinere indennizzati 1 28
Infortuni mortali indennizzati 0 3
Infortuni mortali in itinere indennizzati 0 3
Durata media in giorni degli infortuni indennizzati 24 26
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Perquantoriguarda lemalattieprofessionali, Idatiaggiornatiedisponibiliper il2004consentonodiaffermarecheilfenomenosièmantenutosostanzialmentestabile.Alla data di rilevazione del 31 Dicembre 2004, sono pervenute all’INAIL 79 denunce per malattiemanifestatesinel2004.Anchequiilruolodell’industriadell’abbigliamentosirivelatrascurabilementreisettoripiùcoinvoltisono,inprimis,quelloconciarioel’industriadellecostruzioni.Nella listaneradelleprincipalimalattie,per l’area industriale-terziaria, si trovanoancora la silicosiel’asbestosi,Inambitonontabellare,troviamopatologiecometendiniti,affezionideidischiintervertebrali,lasindromedeltunnelcarpaleelemalattiedell’apparatorespiratorioecutaneo.
Grafico 48: Malattie professionali per comparto industriale, anno 2004 (Fonte: rilevazioni Inail)
Inquestoquadro infortunistico, seppurnonpreoccupanteealdi sottodeidati regionali, leaziendeseriamenteimpegnateinpolitichedisicurezzasulluogodilavoro,purtroppo,sonoancoratroppopoche.Basti pensare che una delle principali certificazioni in materia, la OHSAS 18001, è stata conseguitasolamentedaun’aziendadeldistretto,produttricedicementoperl’edilizia.
2.2.6. LE RELAZIONI CON GLI STAKEHOLDER
2.2.6.1 Il rapporto con i dipendenti
Dairisultatidell’indaginesulsettoredell’abbigliamento,emergeunsignificativointeresseneiconfrontidei lorodipendenti, che sonoconsiderati tra i loro interlocutoripiù importanti, precedeuti solodaiclienti.Intervistatisulleprioritàdell’aziendabenil73%degli imprenditorihaindicatolatuteladei lavoratoricomeunaspettodi fondamentale importanza,mentre il 35%di lorohasottolineato lanecessitàdirispettarelenormeinmateriadisicurezzasullavoro.
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Il lavoratore tipo delle imprese dell’abbigliamento è donna, dietàpiuttostoelevataecontitolodistudiomedio-basso.Illavorofemminileèuncaratterepropriodelsettoreedèstato,neltempo,uno dei fattori decisivi per lo sviluppo del distretto industriale.Talefenomenoèlegatoaitipidiproduzionestoricamentediffusinell’Empolese Valdelsa: dall’impagliatura dei fiaschi, al lavoroin fabbrica, fino a quello nelle confezioni d’abbigliamento. Inquest’ultimosettore,inparticolare,lemaestranzefemminilisonostate nettamente prevalenti poiché considerate più “adatte” allavorodicucitura.Lapercentualedidonnevariatuttaviaalvariaredegliinquadramentiprofessionali.Ilpersonaleècompostoperil60%daoperai,dicuiil90%donne,il25%daimpiegati,dicuiil68%donnee,trattandosidiimpreseprevalentementepiccole,il15%didirigenti,deiqualisoloil35%èdonna(e,moltospesso,moglieocompagnadeltitolareuomo).
Lecucitriciadomicilio,cheinchiavediResponsabilitàSocialed’Impresaedieticadellavororappresentanounpotenzialeaspettodicriticità,eranolargamentediffuseinpassato,mentreoggisimanifestaunanettadiminuzione:il55%delleaziendedichiaradinonfarneuso,il18%circanefaunusomoderato(menodel5%delpersonale)mentresolonell’8%deicasicostituisconopiùdel30%degliaddetti.Allavoropart-time,sipreferiscequelloatempopieno,eil73%affermadinonutilizzareousarepocoilpart-time.Taleriluttanzaègiustificatadallanecessitàdiaveredipendentisemprepresentiinazienda,chepossanorisponderealleesigenzedeiclientiatutteleoredelgiorno.Leaziende,tuttavia,possiedonouncertogradodiflessibilitàe,neiperiodidiminorlavoro,permettonoaidipendentidiprenderedelleorelibere,ugualmenteremunerate.Laretribuzionemediadeidipendentisiaggiraintornoai1.000euroalmesenetti,ovverotra15.000e20.000euroannualilordi.Sitendeaprivilegiarelamanodoperalocale(95%delpersonale),inseritaconcontrattoatempoindeterminato.Latipologiadicontratto,perlopiùstabile,èassociataalfattocheleassunzionirisalgonoaalcuniannifa,quandoillavoroatipicononeraancoramoltodiffuso.Nell’ultimoquinquennio,invece,sièverificataunadiminuzionesignificativadelleassunzioni,incorrispondenzadellacrisidisettore.Latipologiedilavoroatipicomaggiormentediffusanelsettorerestaillavoroautonomo,intesosiacometerziarizzazionediprocessiproduttivi verso impreseesterne, siacomeprestazionidi consulenzadapartediliberiprofessionisti.Il46%delleaziendehadichiarato,inoltre,diaverusatoalmenounavoltail lavoroaprogetto,soprattuttoperincarichilegatiall’aumentodegliordiniincertiperiodidell’anno.Seguono il lavoro a tempo determinato e quello somministrato, ricercato attraverso il ricorso alleagenzieinterinali.Ancorapocoutilizzatol’apprendistato.
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Figura 9: Cucitrici al lavoro
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Perquantoriguardal’occupazionegiovanile,lamancanzadiapprendistipercircail72%delleaziendeintervistate può essere fatta risalire alla congiuntura negativa del settore e al conseguente mancatorinnovamentodellamanodoperainterna.Ilturnoverdelpersonale,nel77%deicasi,èdichiaratocomemolto basso, con uno scarso ricambio di lavoratori. I lavoratori sono costituiti prevalentemente dapersonale in età avanzata, assunto negli anni del grande sviluppo, detentore di un’esperienza e unamanualitàelevatissima.Ciò comporta, inevitabilmente, una dannosa perdita di competenze che, nell’impossibilità di esseretrasmesse,uscirannodall’aziendaconl’uscitadeilavoratoripiùanziani.Ancheglistageotirocinirisultanoscarsamenteutilizzati(il72%delleimpresedichiaranonfarneuso),mentreilrestante28%seneavvale,soprattuttoperricercareiprofilidimodellistaodisegnatore.Deglistageeffettuati,tuttavia,solounristrettonumeroconduceauneffettivoinserimentoinorganico.
Illivellodisindacalizzazionedelsettorepresentaunaformaaclessidracon,daunaparte,ungruppodiaziendedivecchiacostituzionefortementesindacalizzate(piùdel70%deidipendentiiscritti)edall’altraleimpresepiùgiovanichepresentanountassodiiscrizioneaisindacatimoltobasso(menodel5%deilavoratori).
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2.2.6.2. La terziarizzazione del lavoro
Ilrapportotraimpreseeterzistiè,damoltianni,unodeiterrenisuiqualisistadecidendoildestinodell’interosettore.Latendenzasemprepiùdiffusadiappaltareillavoroall’esternonasceinizialmentedaesigenzedi:-flessibilità;-produzioneinpiccolequantità;-diffusionesulterritoriodipiccoleimpreseartigiane,formatespessodaexdipendentifuoriuscitidalleaziende.Allostatoattuale,ilfenomenocorrispondeprevalentementeaesigenzespecifichedicontenimentodeicosti,provocatedallacongiunturaeconomicasfavorevoleedall’aumentodellaconcorrenzastraniera(soprattuttoasiatica)chestamigliorandosemprepiùlaqualitàdellesueproduzioni.Gliimprenditoriintervistatisostengonocheilcostoattualedellamanodoperaètroppoaltoefaoscillarepesantementeilprezzodivendita,rendendoiprodottilocalinonconcorrenziali.Perquestaragione,sipreferiscepattuireundeterminatoprezzoconunlaboratorioesternoepoteresserecertidellepropriespese.Ilfenomenoèinpartecorrelabileconlacrescitadi impresegestitedaimprenditoridioriginecinesechesièavutadal1994al2001(dicuileimpresetotalisonocresciutedalle26del1994alle295del2001).Neldistretto,circail30%delleimpreseiscrittealRegistrodellaCameradiCommerciodiFirenzeèintestatoaextracomunitari.Ciòsiverificaperlaconcomitanzadielementifavorevoliatalesviluppo:daunlatoilsistemaeconomicolocale,chehafavoritol’aumentodipiccoleimpreseabassacomplessitàtecnologica,macapacidifornireabassicostiprodottipersonalizzatieadaltaintensitàdilavoro;dall’altroilmodellomigratoriocinese,chehagarantitocondizionisociali(bassosalarioestrettolegamefamiliare)talidaprodurreinsediamentididitteconforteflessibilitàeelasticità.Ilforteincrementodiaziendecinesinelsettoredelprontomodahaportato,dunque,spessoaparlarediconcorrenzaslealeversogliimprenditorilocali.Ilproblemava,tuttavia,analizzatosecondodiversipuntidivista.Daunaparte, troviamo leaziendepiùstrutturate,chenonsono indirettacompetizioneconquellecinesima,anzi,siservonodiquestiterzistipersvolgerecompitibenprecisiauncostopiùbasso.Ciòhaportatosenzadubbiounvantaggiocompetitivodicuibeneficial’interosettoredell’abbigliamento.Inquestosenso,sinotacheleaziendecinesisonoandateasostituireleesistentiimpresecontoterzistenell’esecuzionedicompitispecificielimitati.Dall’altrolato,invece,èinnegabilecheleaziendediminoridimensioni,esoprattuttoquellemenovotateversol’innovazioneelaricerca,sonorimastevittimediunmutatocontestoimprenditorialechelehavistemettersiinconcorrenzadirettaconrealtàinfinitamentepiùconcorrenziali.Inquestosenso,sisembragiuntiaunasituazioneincuileunicherealtàdestinateasopravviveresonoquelle in grado di reagire ai mutamenti esterni. La strategia di risposta alla congiuntura sfavorevolenonpuò(ononpo’più)passareattraversoilcontenimentodeiprezzidivendita.Risulta,dunque,difondamentaleimportanzaalzarelaqualitàeilgradod’innovazionedeiprodottirealizzati,che,inquestomodo,nonsaranno incompetizioneconquelliprovenientidaipaesiconpiùbassocostodel lavoro.Accantoall’innovazionedelprodotto,èaltresìimportanteunaveraepropriainnovazionediprocessochepreveda lacapacitàdi faresistema,creandoreti tra le imprese, inmododaallargare lepropriedimensionieacquisiremaggiorevisibilitàalivellonazionaleeinternazionale.
2.2.6.3. La formazione dei lavoratori
Granpartedelleimpreseesprimeinteresseversoleattivitàdiformazioneesiimpegnaafornireaipropridipendentitutteleinformazioninecessarieauncorrettosvolgimentodellepropriefunzioni.Findalloroingressoinazienda,idipendentientranoastrettocontattoconladirigenzache,ingenere,siimpegnapersonalmentenell’affiancamentodeineoassunti.Questasortadiaccompagnamentoallavorovienepercepita inmanierapositivadaldipendente, spingendoloa ricambiare l’interessamentodimostrato,entrandoalpiùprestoinsintoniaconleesigenzeaziendali.Laformazioneveraepropria,generalmente
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nonpianificata,riguardainvecelequestionirelativeallasicurezzasulluogodilavoro.
2.2.6.4. Il rapporto con i clienti
Leaziendemostranounanotevolesensibilitàancheneiconfrontideiloroclienti,lacuisoddisfazioneesicurezzasonoconsideratidiprimariaimportanza.Innonpochicasisicercadisensibilizzareilclienteversoalcunetematicheambientaliesocialicorrelateallaqualitàdelprodotto(qualiilmancatousodisostanzechimichenellalavorazionedellepelli,leequecondizionidilavoro).Granderilevanza,inoltre,vieneattribuitaalconseguimentodicertificazionichepossanorenderepiùappetibiliemaggiormentericonoscibiliiprodottidelsettore.Alcuneaziendehannoperciòconseguitocertificazionidiqualitàodiprovenienza(es.progettiditracciabilitàdelprodotto,certificazione100%madeinItaly),inmododaconferirevaloreaggiuntoaipropricapidiabbigliamento.
I rapporti sonocuratiattraverso l’attivitàdelleareecommercialiedella retediagenti,checopronol’interoterritorionazionalenonchémoltipaesieuropeieextraeuropei. Il rapportomedio traclientiitalianieclientiesterièattualmentedicirca6a4,matutteleaziendeintervistatedichiaranodivolerpuntaremaggiormentesulmercatoesteronelcorsodeiprossimianni.Iltargetdelleimpreseècostituito,inmassimaparte,dadettaglianti;questaprevalenzaèmoltopiùnettanelsettoredeltessuto,conquotenell’ordinedell’80%.
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Grafico 49: Cliente obiettivo, anno 2004 (fonte:17° Rapporto Congiunturale sul settore dell’ abbigliamento)
2.2.6.5. Il rapporto con i fornitori
Unaparticolareconsiderazioneèrivoltaalleproblematicherelativeallasceltadeifornitori.Sitrattaprevalentementediitaliani,sceltiinbasealrapportoqualità/prezzo.Leaziendesirivolgonoormaidaanniaglistessifornitoriehannoinstauratoconlorounrapportodicollaborazioneefiduciareciproca.I requisitiminimi chevengono richiestidallamaggiorpartedelle aziende sono: reputazione, soliditàeconomica,puntualitànelleconsegne,prezzoragionevole,oltreallaqualitàdeiprodottiforniti.Ancorapocaimportanza,invece,vieneattribuitaall’eticitàdelleproduzionioallacertificazionediprovenienzadellematerieprime.Aparitàdicondizionieconomiche,comeevidenziatodalgraficosottostante,leaziendeesprimonounamarcatapreferenzaversoifornitoridelterritorio,inmododafornireuncontributoallosviluppodelcontestoincuisiopera.Manca,tuttavia,unveroeproprio“codicedicondotta”nellasceltadeifornitori,chestabiliscaalcuniprincipifondamentalidiresponsabilitàsocialedelleaziendecontattate.
2.2.6.6. Il rapporto con le istituzioni e la comunità locale
Ilsistemarelazionaleconleistituzionilocalisipresentaabbastanzacompatto.Leimprese,inparticolare,confidano nella capacità di programmazione e di dialogo delle Amministrazioni Pubbliche, mentresembrachesifacciapiùfaticaaoperaresullaretesovralocale.Dallerisposteaiquestionari,sidesumelaconsapevolezzadiffusadivivereinunambienteconunabuonaqualitàdivitaeunelevatoreddito-procapite.Daunpuntodivistageo-economico,infatti,ildistrettoEmpoleseValdelsasicollocanelcentrosocio-economicodellaToscana,collegando l’AreaFiorentina
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Figura 10: la scelta delle mate-rie prime
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conlazonacostiera,inun’areariccadirisorseambientali,storico-artisticheeservizi.L’unicopuntodidebolezzarilevatoèrappresentatodalleinfrastruttureche,soprattuttonegliultimianni,sonoalcentrodiimportantimutamenti.QualcheproblemaècreatodalrifacimentodellasuperstradaFirenze-Pisa–Livornoedall’adeguamentodialcunitrattisecondari.Le politiche di concertazione sociale sono portate avanti soprattutto grazie all’intervento delleassociazionidicategoria,ilcuiruoloèfortementesentitoall’internodeldistretto.Qualcheattenzione inmeno, invece,èrivoltaverso lavitadellacomunità locale.Leaziende, infatti,appaionoquasi“staccate”daltessutosociale,vivendoinmanierapiuttostoisolata.Siregistra,tuttavia,unavolontàeunimpegnonelcreareemantenerecondizionidibuonvicinato,ancheattraversoformedipartecipazioneattivaquali sponsorizzazionidieventiodonazioni in favoredientieprogetti,nonnecessariamente legati alla realtà locale (es. lotta alle malattie, alla povertà, adozioni internazionaliecc.).
2.2.6.7. La certificazione SA8000
All’interno del distretto, alcune aziende hanno adottato lo standard internazionale SA8000 (SocialAccountability)perlaresponsabilitàsocialed’impresa.L’SA8000èunacertificazionevoltaagarantirealcuniaspettidellagestioneaziendaleattinentiall’eticadellavorod’impresa(CSR-corporatesocialresponsibility)tracui:
• ilrispettodeidirittideilavoratori;• legaranziedisicurezzaesalubritàsulpostodilavoro.
Intalmodol’impresaraggiunge:• Unmiglioramentodellasuaimmagineeunadiminuzionedelletensionisindacali:migliora
lareputazionedell’aziendaneiconfrontidellacollettività,gliazionisti,iclienti,lapubblicaamministrazione, ma soprattutto verso i dipendenti che hanno la consapevolezza dilavorareinun’aziendasicuraedeticamentecorretta.Intalmodomigliorailclimainternoe,plausibilmente,diminuisconoleoccasionidiconflittisindacali-lavorativi.
• Risultatieconomici:iconsumatorisonosemprepiùattentiall’eticitàdiciòcheacquistanoetendonoaprivilegiareleaziendechesicomportanoinmanieraetica,lungotuttalacatenaproduttiva.
• Maggiorcontrollosuifornitori:l’organizzazionecertificataSA8000devemonitorareilcomportamentoeticodeiproprifornitori,prevenendoeventualicadutediimmagine,nel caso dell’uso di fornitori non eticamente conformi. Inoltre, spingendo i proprifornitoriaconformarsialleproprieesigenze,siinnescaspessointalmodoun“processovirtuoso”dicertificazioneacatena.
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RiportiamodiseguitounelencodelleimpresedeldistrettocertificateSA8000.
Tabella 25: Aziende certificate SA8000 (Fonte: Social Accountability International)
Comune N° aziende certificate Settore
Empoli 1 Impresa di pulizie
Montelupo Fiorentino 1 Elettronica
Montespertoli 1 Turismo
Totale Distretto 3
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2.3. LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Per descrivere lo stato dell’ambiente del territorio distrettuale è stata effettuata un analisi degliproblematicheambientalirelativealterritorio,conparticolareriferimentoa:
a) Qualitàdell’ariab) Acquesuperficialiesotterraneec) Rifiutid) Bonifichee) Energia
Perquantoriguardailsettoredell’abbigliamentotutteleaziendeintervistatehannotesoasottolineareunbassoimpattoambientaledelleloroproduzioni.Benil40%delcampionegiudicalaproblematicapocorilevanteperlasuaattività,il34%laconsideraabbastanzarilevanteeil26%moltorilevante.
2.3.1 LA QUALITA’ DELL’ARIA
2.3.1.1 Concentrazione di inquinanti
Laproblematicadell’inquinamentoatmosfericoèstataanalizzata, inprimabattuta, inriferimentoaidatigiornalierisulleconcentrazionidegliinquinantinell’aria.Talirilevazionisonoacquisitedasistemadimonitoraggiopubblico.IdatirelativiagliinquinantimisuratiattraversolecentralinegestitedaARPATsonopoielaboratiquotidianamentedaiDipartimentiprovincialiemessiadisposizionedellacomunità.Gliinquinantimonitoratineldistrettosono:
• Ossidid'Azoto(NOX)• PM10(polvericondiametro<10µm)• MonossidodiCarbonio(CO)• Ozono(O3)
rilevatidatrediversecentraline,localizzateneicomunidiEmpolieMontelupo:
Tabella 26: Centraline presenti nel distretto (fonte: Arpat Toscana)
Comune Via Tipo zona Tipo stazione Anno di nascita Inquinanti rilevati
Empoli Via Ridolfi Urbana traffico 1993 SO2, NOX, CO, PM10
Montelupo- Pratelle Via del Lavoro Rurale industriale 2001 NOX
Montelupo Via Don Milani Urbana fondo 1993 NOX, 03, PM10
61
AisensidellaD.G.R.n°1325/2003,èstataeffettuataunaappositaclassificazionedellaqualitàdell’aria,chehatenutocontodeivaloridiconcentrazionedellesostanzeinquinantirilevatenelperiodo2000-2002edelloroconfrontoconivalorilimitefissatialivellonazionaleedeuropeoeconirispettivimarginidisuperamento.Laclassificazionedeicomuni,relativaaciascunasostanzainquinante,haportatolalororipartizionenellequattrotipologieindicateconlelettereA,B,CeD,asecondadelrispettivogradodiprotezionedellasaluteumana(rischiosanitario/esposizione).
Tipo di zona Criterio di classificazione
A Livelli inferiori ai valori limite: assenza rischio di superamento
B Livelli prossimi ai valori limite: rischio di superamento
C Livelli superiori ai valori limite ma inferiori ai margini temporanei di superamento/tolleranza
D Livelli superiori ai margini di superamento/tolleranza temporanei
Tabella 27: Classificazione qualità dell’aria, per sostanza inquinante, 2000-2002 (fonte: Circondario EV)
COMUNE SO2 NO2 PM10 fase 1 PM10 fase 2 CO C6H6 O3
Capraia e Limite A A B B A A NC
Castelfiorentino A A B B A B NC
Cerreto Guidi A A B B A A NC
Certaldo A A B B A B NC
Empoli A D B C A B NC
Gambassi Terme A A B B A A NC
Montaione A A B B A A NC
Montelupo F.no A B D D A B C
Montespertoli A A B B A A NC
Vinci A A B B A A NC
Lasostenibilitàambientale
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NC:NonClassificatopoichénonrilevabiledallatipologiadicentralina.Come evidenziato dalla tabella, la situazione è relativamente buona, con qualche nota negativa sulfrontedellepolveriPM10edell’ozono.Inparticolare,icomunidiEmpolieMontelupoFiorentinofannoregistraresuperamentideivalorilimite(contenutinelD.M.n.60/2002enelladirettiva2002/3/CE)perunaopiùdiunasostanzainquinante,esonoperciòobbligatiapredisporreunPianod’AzioneComunalecontenenteunrapportosullaqualitàdell’aria,nonchéappositemisureeinterventicoerentiecollegaticonquelliprevistineipianieprogrammiregionali.
2.3.1.2. Emissioni atmosferiche annue
Incrociandoirisultatidellecentralineconlaconoscenzadelletipologiediaziendeeimpiantipresentisulterritorio,laRegioneToscanaelaboradellestimesuiquantitatividellediversetipologiediinquinantiimmessinell’ariachevannoacostituireilcosiddettoInventariodellesorgentidiemissione(IRSE).Sottoquestopuntodivista, lasituazionedeldistrettoapparepiuttostobuona.Laquantitàmaggiorediemissioniriguarda,ancoraunavolta,ilcomunediEmpoli,amaggiordensitàabitativaeindustriale,seguitodaVincieMontespertoli.Lasostanzapiùpresenteèl’anidridecarbonicaconcirca670tonnellate,sintomodiunelevatacircolazioneautoveicolare.Nellamediaancheiquantitatividimetano,compostiorganivolatilieossididiazoto.Decisamentebasse,invece,lequantitàdipolverisottilieossididizolfo.
Tabella 28: Confronto tra comuni nelle emissioni di inquinanti in atmosfera - Anno 2003 (Fonte: Regione Toscana -Dip. Politiche Ambientali)Dati espressi in tonnellate
Comune CH4 CO2 COV NOX PM10 PM25 SOX
Capraia e Limite 52,38 16.832,66 160,91 68,11 11,87 10,92 3,20
Castelfiorentino 201,71 66.630,31 506,27 352,60 40,45 37,75 11,22
Cerreto Guidi 83,18 27.533,20 279,19 127,23 22,97 21,89 6,50
Certaldo 130,56 46.397,35 429,49 202,81 32,75 31,28 10,02
Empoli 1.158,28 303.597,25 969,94 1.352,65 279,74 263,90 446,27
Gambassi Terme 76,07 14.770,39 300,72 78,41 15,00 14,31 3,13
Montaione 145,49 13.657,58 206,18 70,74 13,92 12,90 2,21
Montelupo F.no 249,28 63.527,02 264,29 244,12 22,33 20,21 6,88
Montespertoli 2.905,48 46.109,60 408,22 175,77 42,46 41,17 11,04
Vinci 2.572,65 71.016,11 449,27 421,49 43,31 33,25 20,34
TOTALE 7.575,08 670.071,47 3.974,47 3.093,93 524,81 487,57 520,82
Tonnellate per kmq 11,30 999,50 10,54 4,61 0,78 0,73 0,78
Aquestoproposito,lecaratteristicheemissivedelcompartoabbigliamentononhannounaparticolareinfluenzadirettasullecaratteristichequalitativedell’aria;ovviamente,laloroinfluenzatendeacresceresesiprende inconsiderazione lamovimentazionedimerciesemilavorati sul territorio,cheavvieneprevalentemente attraverso trasporto su gomma, e i suoi effetti sul peggioramento della qualitàdell’aria.
2.3.1.3 Biomonitoraggio dello stato dell’aria
Ilicheniepifiti,essendomoltosensibiliallapresenzadiinquinanti,possonoessereusaticomebioindicatoridellaqualitàdell’aria.Nell’EmpoleseValdelsa,illoromonitoraggiohariguardatounterritoriodicirca203Kmq,rappresentatoda154stazionidirilevamento,conunamediadi462campioniperstazione:
Lasostenibilitàambientale
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-Montelupo 23stazioni Areacoperta:27Kmq-Empoli 55stazioni Areacoperta: 62,2Kmq-Fucecchio 48stazioni Areacoperta: 65,1Kmq-CerretoGuidi 28stazioni Areacoperta: 49,2Kmq
Secondoquestostudio,laqualitàdell’ariarisultaparticolarmentecompromessalungol’assedeifiumiArnoeElsa,soprattuttoincorrispondenzadeiComunidiEmpolieMontelupo.Questiultimidueterritoririsultanopiùdensamentepopolati,ecaratterizzatidaun’areapianeggianteincuisiconcentranolepiùimportantiattivitàartigianeed industriali.Unglobalemiglioramentoèstatorilevato inareecollinari,agricoleeboschiveabassapressioneantropicasituatenelComunediCerretoGuidi.Limitatezoneconlievialterazioni,oppuresenzaapprezzabilialterazionidellaqualitàdell’aria,sonostaterilevateneiComunidiVincieMontespertoli.
Figura 11: Biomonitoraggio della qualità dell’aria a mezzo licheni (fonte: ARPATn Toscana)
Lasostenibilitàambientale
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0<IAP<12.5 - Colore rosso - Classe di qualità V - Ambiente con forti alterazioni della qualità dell’aria:interessa i centri urbani di Empoli e di Montelupo, le maggiori aree industriali ed i più importanti nodi stradali: Terrafino, Carraia, Ponte a Elsa, Molin Novo (Empoli), Pratelle e Turbone (Montelupo). Questo colore è assente nei Comuni di Fucecchio e di Cerreto Guidi.
12.5<IAP<25 - Colore arancione - Classe di qualità IV - Ambiente con marcate alterazioni della qualità dell’aria:una fascia arancione significativamente ampia interessa i Comuni di Montelupo ed Empoli in corrispondenza ed intorno ai maggiori centri urbani, alle zone industriali e nei territori attraversati dalla SS 67, SS 429 e Superstrada FI-PI-LI (località di Cortenuova, Pontorme, Ponzano, Pozzale, Monterappoli, Marcignana, Avane e Pagnana). Più limitate le aree di questo colore rilevate nei Comuni di Cerreto (zona industriale tra Pieve a Ripoli e Gavena, confine con Vinci - area Streda) e di Fucecchio (Ponte a Cappiano, centro cittadino, alcune aree collinari e zona a Sud di San Pierino).
25<IAP<37.5 - Colore giallo - Classe di qualità III - Ambiente con alterazioni della qualità dell’aria:limitate le aree gialle nei Comuni di Empoli e Montelupo che interessano le località di Cerbaiola, Tinaia, Camaioni. Una stretta fascia gialla si estende verso Nord dal confine con il Comune di Castelfiorentino e attraversa Montelupo. Aree più vaste sono state rilevate nel Comune di Cerreto (Pieve a Ripoli, Bassa, Corliano e Stabbia) e di Fucecchio ( San Pierino, Galleno, Cerbaie).
37.5<IAP<50 - Colore verde - Classe di qualità II - Ambiente con lievi alterazioni della qualità dell’aria:comprende limitate aree collinari e boschive nei Comuni di Empoli e Montelupo e più ampie zone nei Comuni di Cerreto e di Fucecchio (Cerbaie, Padule, centro cittadino).
IAP> 50 - Colore blu - Classe di qualità I - Ambiente senza apprezzabili alterazioni della qualità dell’aria:interessa limitatissime zone boschive nei Comuni di Montelupo ed Empoli e più estese aree collinari scarsamente antropizzate nei Comuni di Cerreto (a Nord di Poggio Tempesti, Lazzaretto) e Fucecchio (Ferretto, Pinete, Massarella, Torre e bassopiano del Padule).
Lasostenibilitàambientale
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2.3.2. LA QUALITA’ DELLE ACQUE
2.3.2.1. Le risorse idriche superficiali
In termini di risorse idriche superficiali, il territorio del distretto evidenzia una certa ricchezza, connumerosi canali e fiumi afferenti a un unico grande bacino idrico, quello dell’Arno, e a due ampisottobacini:
• ilbacinodellaPesa• ilbacinodell’Elsa
La prevalenza nel bacino di rocce a bassa permeabilità non permetteun consistente stoccaggio nelsottosuolodegliafflussidiacquapiovana.Inquestecondizioni,lepioggesitraduconoinmassimaparteinruscellamentosuperficialee,conseguentemente,ilregimedeicorsid’acquapresentafortivariazionidiportata,conpienechecomportanoancheunelevatorischioalluvionale.Lemaggioririsorsedelbacinodell’ArnositrovanonellapianuraalluvionaleincuisicollocanogliabitatidiMontelupoFiorentino,Capraia,LimiteeEmpoli.
Figura 12: Disponibilità di risorse idriche superficiali (fonte: Regione Toscana, Piano di tutela delle acque 2005)
Diseguitosonoriportatiicorpiidricisuperficialisignificativi,identificatineldistretto.Icorsid’acquasipresentanosuddivisiintrattibendefiniti,secondounalogicadiomogeneitàambientalee,perciascunbacino,sonostateidentificatelestazionidimonitoraggiodelleacque.
Lasostenibilitàambientale
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Tabella 29: Rete di monitoraggio risorse idriche superficiali (Fonte: Piano di tutela delle acque 2005)
CORPI IDRICI SIGNIFICATIVI
DENOMINAZIONETRATTO INTERESSATO
PUNTI DI MONITORAGGIO COD. MAS LONGITUDINE LATITUDINESezione
di inizio Sezione terminale
ARNO Limite FucecchioCamaioni - Capraia 108 1663766 4848014
Ponte di Fucecchio 109 1646005 4842326
PESA Bacino di Montelupo Confluenza Arno Loc. Montelupo 132 1662753 4844188
ELSA Certaldo Confluenza Arno Loc. Marcignana Isola 135 1651343 4841847
Poichéifiumirappresentanoicorpiidricineiqualivannoaconfluiregranpartedei refluiprovenientidalle industrieedaidepuratoriurbani presenti nel distretto, l’analisi delle loro caratteristicheidrologicheequalititativerisultaparticolarmenteinteressante.E’ opportuno segnalare, tuttavia, che il settore specificodell’abbigliamentofaunusomoltomoderatodiacquaduranteilprocessodilavorazione(utilizzatasolonellafasedistiratura)e,diconseguenza,producelimitatiscarichiidrici.Sullabasedell’analisidelleacque,compiutaperciascunbacino,èpossibilegiungereaunaclassificazionequalitativadeicorpi idricisuperficiali.TalidatirappresentanounriferimentogeneralmentedescrittivodellecondizionimedieriferibilialleacquesuperficialiesonocostituitedagliindiciLIM,IBE,SECAeSACA.
Tabella 30: Indici di qualità delle Acque Superficiali (Fonte:Regione Toscana, Piano di Tutela delle Acque 2005)
FIUME ARNO
TRATTO ai sensi della DGRT 225/03STATO DI QUALITA’ RILEVATO
LIM IBE SECA/SEL SACA/SAL
Corpo Idrico Inizio/ Fine Punti di monitoraggio 1997- 2000
2001-2003
1997- 2000
2001-2003
1997- 2000
2001-2003
1997- 2000
2001-2003
ARNO Confluenza Pesa Camaioni-Capraia 3 4 V V 5 5 5 5
ARNO Confluenza Pesa Ponte di Fucecchio 4 4 V IV 5 4 5 4
AFFLUENTI DEL FIUME ARNO
TRATTO ai sensi della DGRT 225/03STATO DI QUALITA’ RILEVATO
LIM IBE SECA/SEL SACA/SAL
Corpo Idrico Inizio/ Fine Punti di monitoraggio 1997- 2000
2001-2003
1997- 2000
2001-2003
1997- 2000
2001-2003
1997- 2000
2001-2003
PESA Intero bacino
Confluenza Arno Loc. Montelupo 2 2 III IV 3 4 n.r 4
ELSA Intero bacino Isola 3 3 n.r. IV n.r 4 n.r. 4
Lasostenibilitàambientale
Figura 13: Il fiume Arno
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Dalpuntodivistaqualitativo,emergonoalcunemarcatedifferenzetrailfiumeArno,lacuisituazioneapparepiuttostocritica,eisuoiaffluenti,chegodono,invece,dimigliorsalute.
• LIM(Livellodiinquinamentodamacrodescrittori):definiscelaqualitàdelleacquedelpuntodivistachimicoattraversola localizzazione di sostanze inquinanti disciolte nell’acqua.Sipresentaconunaclassediqualità4(qualitàscarsa)perilfiumeArno,classe3perl’Elsa(sufficiente)eclasse2perlaPesa(buona).
• IBE (Indice biotico esteso): rappresenta lo stato di qualitàbiologicaattraverso l’analisideimacroinverterbrati (insetti,crostacei,molluschiecc.).Evidenziaunasituazionepeggioredel LIM, con una prevalenza del livello di inquinamento 4(nettamenteinquinato)pertuttiibacini,suunascalachevada1a5.
• ParametriglobaliSECAeSACA:ildatorelativoalSECA(Statoecologicodeicorsid’acqua)èottenutodaunavalutazioneincrociatadegliindiciLIMeIBE,considerandoilpeggioredeidue,edèritenutoesserel’espressionedisintesidellasalutedelleacque;ilSACA(Statoambientaledeicorsid’acqua)rappresenta,invece,l’integrazionetralostatochimicodelleacqueequelloecologico.Perentrambiiparametrisirilevaunvaloreparia4(livelloscadente)siaperl’Arn,cheperisuoimaggioriaffluenti.
Interminidipressioniesercitatesulleacquesuperficialideldistretto,siriportailquadrodegliscarichipresentisulterritorio.
Tabella 31: Scarichi idrici del distretto, 2005 (Fonte: Ufficio Ambiente, Circondario Empolese Valdelsa)
Indicatore Unitàdimisura Datonumerico
Depuratoridirefluiurbaniconpotenzialità>2000AE
N° 4
AE
Pagnana60.000Cambiano40.000
PonteaBagnolo4.000Stabbia3.500
Totale107.500
Scarichidainsediamentiproduttiviconrecapitoinacquesuperficiali
Produttivi 28Urbani 27Totale 55
Lasostenibilitàambientale
Figura 14: I fiumi Elsa e Pesa
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2.3.2.2 Le risorse idriche sotterranee
Lapianadell’Arnocompresa traEmpolieMontelupo,appartenentealValdarno Inferiore,poggia suargilleascarsapermeabilità,che localmente includonofaldeartesianedi limitatospessore. Ilquadroè attualmente influenzatodaipompaggi in atto,destinati sia auso civile che industriale (soprattuttoindustriechimicheealimentari).
Figura 15: Disponibilità di risorse idriche sotterranee (fonte: Regione Toscana, Piano di tutela delle acque 2005)
Ilparcopozzipiùconsistentedeldistrettosirilevaintornoalbacinodell’Arno,nellazonadiEmpoli.Altriapprovvigionamenti,siaausocivileche industriale,sorgono incorrispondenzadeibacini idrolologicideifiumiElsaePesa.Interminiquantitativi,sirilevaunalievetendenzaalladiminuzionedellivellodisoggiacenza,associataall’intensosfruttamentodellefalde. Il monitoraggio costante delle acque sotterranee effettuato dall’ARPAT permette di tenerne sottocontrollo laqualità,al finedi identificareprecocementeeventuali fontidi inquinamentoeinterveniresullepossibilicause,scongiurandocosìilpericololegatoall’utilizzoditaliacque.L’analisiprendeinconsiderazioneivaloridialcuneclassiinquinanti,arrivandoadefiniregliindiciqualitativiSquaseSCAS,ilcuiincrociodefinisceilcosiddettoStatodiqualitàambientale(indiceSAAS).
Tabella 32: Indici Acque Sotterranee (Fonte:Regione Toscana, Piano di Tutela delle Acque 2005)
CORPI IDRICI SOTTERRANEI SIGNIFICATIVI STATO DI QUALITA’ AMBIENTALE RILEVATO
DENOMINAZIONE RIF. SquAS SCAS SAAS Note
Acquifero del Valdarno Inferiore Zona Empoli C 4 SCADENTE NH4, Fe e Mn
Acquifero dell’Elsa Intero acquifero B 0 PARTICOLARE Fe e Mn
Acquifero della Pesa Intero acquifero B 0 PARTICOLARE Mn
Lasostenibilitàambientale
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• Lo Squas (Stato Quantitativo delle Acque Sotterranee) è strettamente legato alla velocitànaturale di riapprovvigionamento dell’acquifero. Da questo punto di vista, si nota un buonlivellodirigenerazioneperlamaggiorpartedeicomunideldistretto.QualchedifficoltàinpiùperilcomunediEmpoli(livelloscarso)dovel’ impattoantropicoèpiùsignificativo,conunanotevoleincidenzadell’usosulladisponibilitàdellarisorsa,evidenziatadarilevantimodificazioniagliindicatorigenerali.
• La stessa valutazione vale ancheper l’indice SCAS, StatoChimicodelleAcqueSotterranee,cheèassociatoallaclasse0perquasitutti icomuni,a indicareunimpattoantropiconullootrascurabilemaconpresenzadiparticolarisostanzepericolosealdisopradeivalorilimite.Lasolaeccezione,ancoraunavolta,èrappresentatadalcomunediEmpoli,cheappartieneallaclasse4(impattoantropicorilevante,concaratteristicheidrochimichescadenti).
• Di conseguenza, avremo uno stato ambientale (SAAS) Scadente per la zona di Empoli eParticolare,nell’accezionefinoraillustrata,perirestanticomuni.
2.3.2.3 Gestione del servizio idrico
Lagestionedellerisorseacquedottistiche,nelterritoriodicompetenzadell’ATO5,èaffidatainformaintegrataallasocietàAcqueS.p.a.,chesioccupadelladistribuzionedell’acquaprelevata,nonchédellamanutenzioneordinariadegliimpianti.Interminiquantitativi,nel2005sisonoconsumatipocopiùdi9milionidimetricubidiacquaalivellodistrettuale,conunanettapreponderanzadell’usocivilecheincidepercirca2/3deltotale.L’usoindustrialesiaattesta intornoalmilionedimcall’anno,mentre irestantiusi(agricoltura,allevamento,consumopubblico)occupanotuttoraquotemarginali.Ildatoinquestione,tuttavia,siriferisceesclusivamenteaiprelievidafonteacquedottisticaenoncomprendeiprelievidapozzo,chesonousatiinparticolareperagricolturaeindustria.
Tabella 33: Consumo acqua potabile da fonte acquedottistica, 2005, mc/anno (Fonte: Acque S.p.a.)
Comune CONSUMO DOMESTICO
CONSUMO DOMESTICO
NON RESIDENTE
CONSUMO NON
DOMESTICO
CONSUMO ALLEVAMENTO
CONSUMO PUBBLICO
TOTALE CONSUMI UTENTI
RECUPERO PERDITE OCCULTE
TOTALE CONSUMI UTENTI + PERDITE
Empoli 2.312.277 54.927 479.168 5.308 177.507 3.029.187 44.850 3.074.037
Vinci 735.629 17.816 236.840 17.952 15.393 1.023.630 21.282 1.044.912
Castelfiorentino 858.359 17.201 111.988 13.720 51.113 1.052.381 11.313 1.063.694
Montelupo Fiorentino 589.904 24.697 103.271 1.566 15.359 734.797 15.419 750.216
Capraia e Limite 310.711 10.250 45.185 1.610 9.725 377.481 3.347 380.828
Cerreto Guidi 396.176 11.559 104.117 23.505 19.519 554.876 15.727 570.603
Gambassi 234.326 5.076 40.189 10.532 1.915 292.038 5.131 297.169
Montespertoli 605.652 20.259 105.936 26.869 36.410 795.126 14.046 809.172
Certaldo 753.916 16.850 122.701 13.636 46.447 953.550 14.317 967.867
Montaione 198.171 4.161 39.570 10.995 25.456 278.353 25.447 303.800
Totale Distretto 6.995.121 182.796 1.388.965 125.693 398.844 9.091.419 170.879 9.262.298
Lasostenibilitàambientale
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2.3.3. RIFIUTI E BONIFICHE
2.3.3.1. I rifiuti urbani
Perrifiutiurbani(RU)siintendonoirifiutiprodottiinambitocivile,compresiquelliprovenientidallospazzamentodellestradeederivantidallamanutenzionedelleareeverdi.Laproduzionedirifiutiurbanideldistretto,nel2005,èrisultatoparia97.307tonnellateconunleggerodecremento,rispettoal2004,pariallo0,3%.Siconferma,tuttavia,latendenzageneraleallacrescitadellaproduzionegiàosservatanelperiodo2003-2004e,ancoraprimanelperiodo1999-2003,conuntassodicrescitamedioannuoparial2%circa.Si nota ancheunaumentodelquantitativoprocapite, chepassada573Kg/aba585Kg/aball’anno,mantenendosituttaviaaldisottodellamediaregionale.
Tabella 34: Rifiuti urbani totali per ATO - Anni 1999-2001 (Fonte: ATO 5)
ATO
Produzione Rifiuti Urbani per ATO
2003 2004 2005 2003-2005
Totale Procapite Totale Procapite Totale Procapite Crescita produzione
t/anno kg/ab*anno t/anno kg/ab*anno t/anno kg/ab*anno %
5 Empolese Valdelsa 93.212 573 97.609 591 97.307 585 1,35
Totale per la regione 2.415.916 667 2.531.714 695 2.600.250 712 3,07
Conriferimentoaivaloridiproduzionedellesingolezone,laproduzionepiùaltanel2005siriscontranelcomunediEmpoliche,con28.819tonnellate,rappresentail25%deirifiutiurbanitotali.Trairifiutitotali, laquantitàcomplessivaavviataarecuperosiattestaintornoal36%,inlineaconlequoteprevistedalD.Lg.22/97(obiettivodel35%peril2003).Laraccoltadifferenziata,inparticolare,svolgeunruoloprioritarionelsistemadigestioneintegratadeirifiutiinquantoconsente,daunlato,diridurreilflussodeirifiutidaavviarealladiscarica,dall’altro,direcuperareimportantimaterieprime.
Grafico 50: Percentuale di rifiuti differenziati su RU (fonte: ARRR)
Lasostenibilitàambientale
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rafico 51: Dati comunali sulla raccolta differenziata, Anno 2004 - (tonnellate, Fonte: ARRR)
2.3.3.2. I rifiuti speciali
Sono Rifiuti Speciali “quei rifiuti derivanti da: attività agricole; attività di costruzione, demolizione escavo; lavorazioni industriali e artigianali; commercio attività di servizio, di recupero e smaltimentorifiuti;attivitàsanitarie;macchinariobsoletieveicoliamotoredismessi”
Neglianni2002e2003,alivellodistrettuale,sièavutounsostanzialeassestamentodellaquantitàdiRSprodottaintornoalle293.000tonnellate,perpoidiminuirenel2004.Dall’altrolatoèinattounprocessodidecrementodeirifiutispeciali,soprattuttodiquellipericolosi,iniziatonel2003,chehafattoregistrareuncalodel18%solodal2002al2003.Occorre sottolineare, inoltre, che la maggior parte dei rifiuti speciali prodotti nel distretto sonoassimilatiagliurbaniperqualitàequantità,eperciòtrattaticomeurbani,ai finidallaraccoltaedellosmaltimento.
Tabella 35: Produzione di rifiuti speciali (fonte: Catasto rifiuti, ARRR)
NON PERICOLOSI (t) PERICOLOSI (t) TOTALE (t)
Anno 2002 285.861 8.003 293.864
Anno 2003 287.231 6.589 293.820
Anno 2004 278.044 6.192 284.236
Sultotaledeirifiutispeciali,laparteprodottadalsettoredell’abbigliamento,èancorapiuttostoesigua.Nel2004,taleporzioneharaggiuntole9.870tonnellate,pariadappenail3,5%deltotale,comprendendoquasiesclusivamentetipologienonpericolose.Irifiutiprevalentementeprodottisono:
- Rifiuti di imballaggio in plastica, stracci, materiali protettivi, carta e cartone, utilizzati per ilconfezionamentodeicapieiltrasportodellamerce(CodiceCER15).
- Ritagliditessuto,pelleepelliccia(CER040109).Taliritagli,tuttavia,vengonospessovendutiaterzioriutilizzatiperlaproduzionedipiccoliaccessorioborse.
- Solventi,usatiperlapuliziadeicapi(CER14_p)- Vernici,smalti,inchiostriperstampa,talvoltautilizzatiperladecorazione(CER8)
La maggior parte di questi rifiuti proviene dalle imprese che producono abbigliamento in pelle epelliccia,conunnettosbilanciamentoafavorediquest’ultima.Ilcompartodell’abbigliamentointessutorappresenta,invece,unaquotamarginalenellaproduzionedirifiutispecialiconsole234tonnellatenel
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corsodel2004.
Grafico 52: Produzione di Rifiuti Speciali nel settore dell’abbigliamento in pelle e pelliccia
Grafico 53: Provenienza dei Rifiuti Speciali nel settore dell’abbigliamento in tessuto
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Rispettoalladisponibilitàdiimpiantidirecuperoesmaltimento,conriferimentoaiRU,lediscarichedeldistrettosonosufficientiacontenernelaquasitotalità,nondovendoricorrereall’appoggiodistrutturevicine.Lasituazione,invece,sifapiùcriticaperlosmaltimentoetrattamentodeirifiutipericolosi(inparticolarematerialesanitario,solventi,olioesaurito,materialifotografici,sostanzechimicheepetrolifere,percuinonesistonoimpiantidiraccoltasulterritorio)eperalcunetipologiedirifiutispeciali.
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Figura 16: Discarica di Corliano (Cerreto Guidi)
2.3.3.3. Le bonifiche dei siti inquinati
Sonoconsideratisitiinquinati,quelli“chepresentanolivellidicontaminazionedelsuoloodelsottosuoloo nelle acque superficiali o nelle acque sotterranee tali da determinare un pericolo per la salute ol’ambiente”.TalisitivengonoriportatinelPianoProvincialediBonificaedistintiin:abrevetermine,amediotemineenuovisiti.L’areadeldistrettoospitanumerosisitidabonificare,conseguenzadell’industrializzazionestoricadelterritorio.Ilprocessodibonificaprevedeperlopiùunprocessodiriqualificazioneurbanisticadiex-aree industriali, frequentemente inglobate nel tessuto abitativo. Il settore della moda, al contrario,nonsicaratterizzaperparticolaririschidicontaminazionechepossanogenerarenecessitàdibonifica.Riportiamodiseguitounalistacompletadeisitiindividuati:
Tabella 36: Siti a breve termine (Fonte: Piano provinciale di Bonifica 2004, Provincia di Firenze)
Comune Numero siti da bonificare
Castelfiorentino 1
Cerreto Guidi 2
Empoli 1
Gambassi Terme 1
Totale Distretto 5
Tabella 37: Siti a medio termine (Fonte: Piano di Bonifica 2004, Provincia di Firenze)
Comune Numero siti da bonificare
Empoli 2
Gambassi Terme 1
Montelupo Fiorentino 1
Totale Distretto 4
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Tabella 38: Nuovi siti (Fonte: Piano di Bonifica 2004, Provincia di Firenze)
Comune Numero siti da bonificare
Castelfiorentino 4
Cerreto Guidi 1
Certaldo 2
Empoli 5
Montaione 1
Montelupo Fiorentino 11
Montespertoli 1
Totale Distretto 25
2.3.4. L’ ENERGIA
2.3.4.1. I consumi di energia
Il consumoenergetico implicaaunaseriediconseguenzeambientali localieglobali, legatial tipodicombustibileutilizzatoperlaproduzionedienergiaeall’entitàdeiconsumi.Il consumo di energia elettrica dell’intero distretto corrisponde a circa 700 milioni di Kwh all’anno(2006),concentratiinprevalenzanelcomunediEmpoli,cheassorbe1/3dell’energiatotale,eVinci.Taledistribuzionefapensareaunaconnessionedirettatraiconsumiel’utilizzoindustriale,poichéquestezonesonoanchequelleamaggiordensitàdiimprese.
Tabella 39: Consumi energia elettrica per comune, 2006 (Fonte: Enel Distribuzione)
Comune Kwh
Capraia e Limite 18.485.148
Castelfiorentino 58.760.961
Cerreto Guidi 54.472.664
Certaldo 56.803.077
Empoli 234.425.239
Gambassi Terme 30.097.811
Montaione 16.732.862
Montelupo Fiorentino 57.331.190
Montespertoli 50.603.600
Vinci 131.597.733
Totale Distretto 709.310.285
Inquestoquadro,tuttavia, il settorespecificodell’abbigliamentononassorbesignificativequantitàdienergiaelettricae,rispettoaglialtri settori,simantienesu livellimoltobassi (circa8milionidiKwhall’anno). L’energia viene per lo più utilizzata per il funzionamento delle macchine da cucire e delletaglierine,nonchéperl’illuminazioneinternaeesternadeilocali.
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Tabella 40: Consumi energia elettrica del settore dell’abbigliamento, 2006 (Fonte: Enel Distribuzione)
Comune Kwh
Capraia e Limite 302.995
Castelfiorentino 988.560
Cerreto Guidi 577.590
Certaldo 154.919
Empoli 2.978.644
Gambassi Terme 212.420
Montaione 178.801
Montelupo Fiorentino 608.559
Montespertoli 254.865
Vinci 2.233.158
Totale Distretto 8.490.511
Ilgasnaturaleèutilizzatoneldistrettosiacomecombustibileperautotrazione,cheperusoprettamentedomestico (percucinare,scaldare l’acquasanitariaeriscaldaregliambienti)Grazieallesuepeculiaricaratteristicheecologichedibassoinquinamento,rispettoadaltricombustibili,ealsuoaltorendimento,ilgasnaturaletrovaunampioutilizzoalivellodistrettuale,sfiorando,nel2006,i100milametricubi.Le aziende esaminate consumano in media 2.200 mc/ anno. Il metano è generalmente usato soloper la termoregolazione degli ambienti e l’impatto del processo produttivo in sé risulta pressochéirrilevante.Tabella 41: Volume di gas naturale erogato nel distretto - Anno 2006 (Fonte: Toscanagas)
ZONA Volumi erogati (mc) Consumo Mc/ab
Empolese 78.501.471 796,5
Valdelsa 21.089.140 472,6
Totale Distretto 99.590.611 695,5
2.3.4.2. Carburanti e fonti rinnovabili
Icarburantirispettoaiqualièpossibileverificareillivellodiconsumosulterritoriodeldistrettosonolabenzinasenzapiombo,l’oliodagaseilGPL.Il2005èstato l’annodelsorpassodelgasoliosullabenzinaverde.Tutti i tipidicarburante, tuttavia,subisconol’effettodiunaflessionedellevendite,ormaiinattodaalcunianni,causatodall’aumentodelprezzodelpetrolio.NonostanteilGPLsiailcarburantepiùeconomicoemenoinquinante,ilsuoutilizzoèancorascarsamentediffusoneldistretto,conappena584.823mcnel2005.Lacausapuòessereidentificataneglielevaticostidiinstallazionedegliimpianti.Danotare,tuttavia,unainversioneditendenzaavvenutanel2005,conl’aperturadiunnuovodistributorediGPLnelcomunediCerretoGuidi.
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Tabella 42: Consumi di carburanti, 2004-2005 (fonte: Agenzia delle Dogane)
COMUNE ANNO Benzina Senza Piombo (Litri)
Olio da gas (Litri) G.p.l. (Mc)
Capraia e Limite2004 1.458.499 963.109 /
2005 1.339.901 529.419 /
Cerreto Guidi2004 2.775.209 2.244.599 /
2005 2.602.660 2.374.667 123.848
Empoli2004 18.282.982 16.978.626 548.921
2005 16.672.423 18.141.409 460.975
Montelupo2004 4.535.752 5.964.944 /
2005 4.126.425 4.843.237 /
Montespertoli2004 3.120.370 2.117.725 /
2005 2.882.795 2.267.266 /
Vinci2004 4.271.786 3.455.144 /
2005 3.809.329 3.395.473 /
TOTALE DISTRETTO2004 34.444.598 31.724.147 548.921
2005 31.433.533 31.551.471 584.823
Intera Provincia di Firenze
2004 388.085.761 364.709.650 15.614.963
2005 365.399.785 377.669.073 18.611.933
Nella logica di razionalizzazione dei consumi energetici, particolarmente importante è l’utilizzo deisistemidicogenerazione.All’internodeldistretto,talitipologiediimpiantisonorealizzatidaPublicogenS.r.l.,una societàacapitalemistopubblicoeprivato,natacon l’obiettivodiprogettare, realizzareegestire sistemi, reti e impianti per l’utilizzazione di fonti di energia rinnovabile. Publicogen gestisceattualmentetreimpiantidicogenerazione.
Tabella 43: Impianti di cogenerazione presenti sul territorio (Fonte: Publicogen S.r.l.)
Comune N° impianti Tipologia di aziendaMontelupo Fiorentino 1 DiscaricaMontespertoli 1 Discarica
Tabella 44: Impianti di recupero energetico da biogas (fonte: Ufficio Ambiente Circondario)
Comune N° impianti Tipologia di aziendaEmpoli 1 Piscina comunaleVinci 1 Prod. nastri adesivi
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2.3.5. IMPRESE SPECIFICHE
2.3.5.1 Autorizzazioni ambientali
Leimpreseamaggiorimpattoambientalenecessitanodiparticolariautorizzazionidapartedelleautoritàpubbliche, che fanno seguito a controlli molto accurati sul reale livello di inquinamento prodottodall’impresa,nonchésullapresenzadisistemigestionalidiprevenzionedeirischiambientali.La Direttiva IPPC o Integrated Pollution Prevention and Control, prevede il rilascio di una specialeautorizzazionechetienecontodell’insiemedelleprestazioniambientalidegliimpiantidiunaimpresa:emissioninell’aria,impattisulleacque,sulsuolo,produzionedirifiuti,impiegodimaterieprime,efficienzaenergetica,rumore,prevenzionedegliincidenti,ecosìvia.All’internodeldistretto,leaziendesoggetteaIPPCsono14,tracuiquattroimpiantidismaltimentorifiuti.Glialtrisettoriinteressatisono,invece,quello del vetro, plastica, ceramica, chimico e metallurgico. Nessuna impresa appartiene al settoremoda.
Tabella 45: Imprese soggette a IPPC (Fonte: Ufficio Ambiente Circondario)
Settore N° autorizzazioni
1. Attività energetiche 0
2. Produzione e trasformazione dei metalli 1
3. Industria dei prodotti minerali 4
4. Industria Chimica 2
5. Gestione dei rifiuti 4
6. Altre Attività 3
Totale Distretto 14
Un’altranormaspeciale inmateriaditutelaambientaleèrappresentatadalD.Lgs.334/99,cheha loscopo di “prevenire incidenti rilevanti connessi a determinate sostanze pericolose e a limitarne leconseguenzeperl’uomoeperl’ambiente”.Ildecretosiapplicasoloaalcunetipologiedistabilimenti,incuisonopresentisostanzepericoloseinquantita’ugualiosuperioriaquelleindicatedallostesso.Alivellodistrettuale,èpresenteunasolaaziendasoggettaalD.Leg.334/99,appartenentealsettorechimicoeubicatanelcomunediVinci.
2.3.5.2 Strumenti volontari
Oltregliobblighidilegge,leaziendepossonosceglierediadottarestrumentidicertificazionesubasevolontaria.ISO14001èunanormainternazionaledicaratterevolontario,applicabileatutteletipologiediimprese,chedefiniscecomedeveesseresviluppatounefficacesistemadigestioneambientale.Le imprese già certificate nel distretto sono otto, appartenenti ai settori più vari, concentrateprevalentementenelcomunediEmpoli.Danotarechetutteleaziendecertificatesonodimedie-grandidimensioni,oppureappartenengonoagruppimultinazionali,aconfermareunrapportodirettamenteproporzionaletralagrandezzadell’impresaelasuaattenzioneversoletematicheambientali.
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Tabella 46: Aziende certificate 14001 (Fonte:Sincert)
Comune N° aziende certificate Settore
Castelfiorentino 1 Cementificio
Empoli
1 Demolizione veicoli, raccolta ferro
1 Vetreria
1 Concessionaria autovetture
1 Impianti di cogenerazione, energia
1 Corriere espresso
1 Materiale acustico per imballaggi
Montespertoli 1 Dispositivi elettromedicali
Totale Distretto 8
Parallelamenteall’ISO14001,chehacarattereprivatistico,ilsistemaEMAS(SistemadiEcogestioneeAudit)siproponecomestandardpubblicovoltoapromuoverecostantimiglioramentidell’efficienzaambientaledelleattivitàindustriali:
• l’introduzioneeattuazionedisistemidigestioneambientale;• lavalutazioneobiettiva,periodicaesistematica(audit)dell'efficaciaditalisistemi;• l’informazione sulle prestazioni ambientali e un dialogo aperto con il pubblico e le parti
interessate.SitrattadiunRegolamentoComunitariochepermettel’iscrizioneinunregistroeuropeoecheprevedeinfasedivalutazionedapartediunorganismoterzoindipendenteilcoinvolgimentodell’AgenziaRegionaleperlaProtezionedell’Ambiente(ARPAT)edelMinisterodell’Ambiente.LaregistrazioneEMASèstataconseguitaneldistrettodacinquediverseaziende,tracuisolounacertificataancheISO14001.
Tabella 47: Aziende registrate Emas (Fonte: Comitato Emas Ecolabel)
Comune N° aziende certificate Prodotto
Castelfiorentino 2 Legno
Empoli1 Materie plastiche
1 Vetro
Gambassi Terme 1 Vernici
Totale Distretto 5
IlmarchioecologicoeuropeoEcolabelèilmarchiodiqualitàecologicachepremiaiprodottieiservizimiglioridalpuntodivistaambientale,attestandocheilprodottooilserviziohaunridottoimpattoambientalenelsuointerociclodivita.Nessunprodottodeldistrettolopossiedeancora.
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FONTI E RINGRAZIAMENTI
E’doverosoringraziaretutticoloroche,avariotitolo,hannocontribuitoallarealizzazionediquestodocumento.Inparticolare:
- L’Agenzia per lo Sviluppo Empolese Valdelsa, rappresentata dal Dott. Tiziano Cini, che hacoordinatol’interoprogetto,mettendoadisposizionecompetenzeerisorse;
- LaScuolaSuperioreSant’AnnadiPisa-LaboratorioManagement&Innovazione,rappresentatadalProf.MarcoFrey,ilProf.FabioIraldo,ilDott.MassimoBattaglia,laDott.ssaSaraCampi,perilfondamentalelavorodiprogettazioneerevisione;
- IlCircondarioEmpoleseValdelsa,perlapreziosacollaborazione.UnaspecialemenzionevaalDott.AlessandroMontieatuttolostaffdell’UfficioAmbientedelCircondarioperilrilevantecontributofornitoallasezioneambientale.
- LaConfederazioneNazionaledell’ArtigianatoeilDott.LuigiTafi,perladisponibilitàdimostratanelcontattareleaziendeeleacuteosservazionisullarealtàimprenditorialelocale.
- Tutteleaziendepartecipanti,perl’interesseelacortesianelrispondereaiquestionari.- E’opportuno,inoltre,menzionaretutticolorochehannocontribuitoafornireidatistatistici
raccoltidalpresentelavoro.Inparticolare:
ASL11diEmpoli:Dr.ssaFalaschi,Dr.ssaTamburini,Dr.ssaBellosi,Dr.ssaErrico,Dr.Grassi,Dr.Morelli;
ARPATToscana:Dr.ssaCerofolini; ARRR:Dr.DiMattia,Dr.ssaStortoni; CameradiCommerciodiFirenze:Dr.ssaAntonellaInnocenti; Toscanagas:Dr.Davini; AcqueS.p.a.:Dr.Volpi,Dr.Minuti; Publiambiente:Dr.ssaGibiino; EnelDistribuzioneToscanaUmbria:Dr.FilippoRuggiero CGIL:Dr.GiovanniOcchipinti; INPSdiEmpoli; RegioneToscana:Dr.Romanelli,Dr.ssaPoggiali; ProvinciadiFirenze; Irpet:Dr.ssaSavino; TrenitaliaS.p.a.:direzionecommerciale; AutomobilClubItaliano,sezionediEmpoli; PrefetturadiFirenze:Dr.Esposito; Tuttigliufficicomunalicontattati.
Possibili contatti:CommissioneEuropea:http://ec.europa.eu/index.htmCommissioneEuropea-DGEnterpriseandIndustry:http://ec.europa.eu/enterprise_en.htmScuolaSuperioreSant’Anna-M&ILab:http://www.management-innovazione.sssup.itAgenziaperloSviluppoEmpoleseValdelsa:http://www.agenziasviluppo.it