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In piedi Canto di inizio: Dall’aurora al tramonto Rit.: Dall’aurora io cerco te fino al tramonto ti chiamo ha sete solo di te l’anima mia come terra deserta. (2 volte) Non mi fermerò un solo istante sempre canterò la tua lode perché sei il mio Dio il mio riparo mi proteggerai all’ombra delle tue ali. Rit. ERANO IN CAMMINO” INCONTRO DIOCESANO DEI CATECHISTI DOMENICA 6 NOVEMBRE 2016 incontro diocesano dei catechisti 2016

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In piedi

Canto di inizio: Dall’aurora al tramontoRit.: Dall’aurora io cerco te fino al tramonto ti chiamo ha sete solo di te l’anima mia come terra deserta. (2 volte)

Non mi fermerò un solo istantesempre canterò la tua lodeperché sei il mio Dioil mio riparomi proteggeraiall’ombra delle tue ali. Rit.

“ERANO IN CAMMINO”INCONTRO DIOCESANO DEI CATECHISTI

DOMENICA 6 NOVEMBRE 2016

incontro diocesano dei catechisti 2016

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Non mi fermerò un solo istanteio racconterò le tue opereperché sei il mio Diounico benenulla mai potràla notte contro di me. Rit.

Vescovo: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Tutti: Amen.Vescovo: La pace sia con voi.Tutti: e con il tuo Spirito.

Saluto del Vescovo Francesco

Poesia: Cammino per la mia strada

Cammino per la mia stradaAlzo la testa e camminosupero la stazione e vado dritto,avanti ancora,all’infinito.Cammino da soloper la mia strada,non mi fermo un secondo,sono al sicuro, a casaè così che mi sento sulla mia strada.È buio,intorno è deserto,si sa che di nottela gente normalmente dormema io ignoro le convenzioni,è stupido seguirle a priori.Le luci dei semafori si confondonocon quelle dei lampioni,è tutto incerto,questo è quello che ho imparato,nessuno sa essere sincero.[…]Lungo il mio camminoho raccolto sorrisi,mi sono fatto degli amici,

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ma a poco sono serviti,solo a rendere il mio animo felice.Rieccomi quacamminando sulla stradail mio passato non l’ho scordato,è tutto qua,le cicatrici sul corposervono a non dimenticarmi chi sono.E ritorno di nuovoa camminare per la mia stradal’uomo è un attoree può cambiare le sorti di questo pianeta,è una speranza questa,niente di più,ma camminando per la strada della vitasono libero di sognare,si sa che i sognia volte diventano realtà.

di Vwsily Biserov

Invocazione allo Spirito Rit.: Riempici di Te Padre Creatore Riempici di Te Figlio Salvatore Riempici di Te Spirito d’Amore Riempici di Te. (2 volte)

Sciogli il cuore dei tuoi figli dalle catene dell’ingannodalla cieca indifferenzadalla vanità del mondo. Rit.

Sciogli il cuore dei tuoi figlicon la vera libertàcon la dolcezza del perdonocon la lieta povertà. Rit.

Dal Salmo 118A due cori Per sempre, o Signore, la tua parola è stabile nei cieli. La tua fedeltà di generazione in generazione; hai fondato la terra ed essa è salda.

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Mai dimenticherò i tuoi precetti,perché con essi tu mi fai vivere.Io sono tuo: salvami,perché ho ricercato i tuoi precetti.

Rit. cantato: Lampada ai miei passi è la tua parola Signore, luce sul mio cammino, luce sul mio cammino.

Quanto amo la tua legge! La medito tutto il giorno. Il tuo comando mi fa più saggio dei miei nemici, perché esso è sempre con me.

Tengo lontani i miei piedi da ogni cattivo sentiero,per osservare la tua parola.Non mi allontano dai tuoi giudizi,perché sei tu a istruirmi.I tuoi precetti mi danno intelligenza,perciò odio ogni falso sentiero.

Rit. cantato: Lampada ai miei passi è la tua parola Signore, luce sul mio cammino, luce sul mio cammino.

Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino. Ho giurato, e lo confermo, di osservare i tuoi giusti giudizi.

Sono tanto umiliato, Signore:dammi vita secondo la tua parola.Signore, gradisci le offerte delle mie labbra,insegnami i tuoi giudizi.

Rit. cantato: Lampada ai miei passi è la tua parola Signore, luce sul mio cammino, luce sul mio cammino.

Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, perché sono essi la gioia del mio cuore. Ho piegato il mio cuore a compiere i tuoi decreti, in eterno, senza fine.

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Canto al VangeloRit.: Alleluia, annunciamo a voi. Alleluia, Cristo è sempre con noi.

Ha camminato sulle nostre strade, Lui ha mangiato nelle nostre case.Io l’ho visto e gli ho parlato,Egli è Colui che ci ha salvato. Rit.

Diacono: Il Signore sia con voi.Tutti: E con il tuo Spirito.Diacono: Dal Vangelo secondo Luca. (24,13-35)Tutti: Gloria a te, o Signore.

13Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusa-lemme, 14e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. 15Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvi-cinò e camminava con loro. 16Ma i loro occhi erano impediti a riconoscer-lo. 17Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; 18uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». 19Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. 21Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. 22Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba 23e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. 24Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». 25Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno det-to i profeti! 26Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». 27E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Seduti (fino al termine del Vangelo)

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Lettore 1: Nel giro di una settimana a Gerusalemme è capitato di tutto. Gesù è stato accolto in maniera trionfale, acclamato come un re; ha dato il comandamento dell’amore; durante la cena per la Pasqua ha rivelato il valore del servizio con la lavanda dei piedi, ha spezzato il pane e versa-to del vino; ha sopportato tradimenti e rinnegamenti; è stato arrestato, processato, condannato a morte, trafitto su una croce, sepolto… E basta. Tutto è finito. Nel giro di una settimana sono sfumati progetti, speranze e illusioni tessuti pazientemente in tre anni di sequela fedele e attenta. Tut-te le cose che abbiamo costruito, per le quali ci siamo spesi, per le quali abbiamo sudato, lottato e pianto, per le quali abbiamo anche rischiato, ci siamo esposti, sono definitivamente sigillate e oscurate dietro quella gran-de pietra rotolata contro l’entrata di quel sepolcro nuovo, scavato nella roccia. Sembra di sentirli: “…che delusione… e chi se l’aspettava… lasciamo perdere, andiamo via… Basta!”.

Lettore 2: E’ lo sconforto di tanti nostri momenti, anche nella catechesi: basta!; che delusione! Quante belle speranze nutrivamo e quanti progetti preparati. Ma lasciamo perdere. Vorremmo a volte tornare a casa nostra e non tornare più a catechesi. Sì! La vicenda di Gesù la conosciamo bene: ci ha entusiasmato, la vogliamo annunziare, ma ci sembra così lontano il Signore in certe catechesi…I nostri occhi sono diventati incapaci di riconoscerlo presente, la nostra fede e la nostra vicenda con lui va spegnendosi. Abbiamo bisogno di tor-nare ad ascoltarlo. Dobbiamo tornare a scoprire che lui cammina con noi.

28Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. 29Ma essi insistettero: «Resta con noi, per-ché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro.

Lettore 1: Questo desiderio dei discepoli nasce dalla fiducia che sta ripren-dendo in loro: stanno ricominciando il cammino di speranza, si riaprono gli occhi della fede.

Lettore 2: Anche noi Signore vogliamo chiederti di rimanere con noi, di stare con noi nella catechesi.Chiedi al Signore nella preghiera personale che ti rimanga accanto nel tuo essere catechista.

Silenzio, con sottofondo musicale.

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(spazio per scrivere la propria preghiera) ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

30Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. 31Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero.

Lettore 1: E’ in quel gesto semplice, ma altrettanto significativo, che si ria-prono gli occhi dei discepoli: riconoscono il Signore! Dallo spezzare il pane deve ripartire ogni volta la nostra fede, il nostro camminare per le strade del mondo, il nostro essere testimoni, il nostro fare catechesi. Ora vogliamo contemplare l’Eucarestia e ancora una volta riconoscere il Signore presente e vivo accanto a noi.

Silenzio di adorazione all’Eucarestia presente nel tabernacolo.

Ma egli sparì dalla loro vista. 32Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».

Dall’Evangelii gaudium al numero 174Lettore 2: Tutta l’evangelizzazione è fondata sulla Parola di Dio; essa, ascoltata, meditata, vissuta, celebrata e testimoniata. La Sacra Scrittura è fonte dell’evangelizzazione. Pertanto, bisogna formarsi continuamente all’ascolto della Parola. La Chiesa non evangelizza se non si lascia con-tinuamente evangelizzare. È indispensabile che la Parola di Dio «diventi sempre più il cuore di ogni attività ecclesiale» La Parola di Dio ascoltata e celebrata, soprattutto nell’Eucaristia, alimenta e rafforza interiormente i cristiani e li rende capaci di un’autentica testimo-nianza evangelica nella vita quotidiana.

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33Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme…

Lettore 1: Quel desiderio di ritornare a casa stanchi e delusi è sostituito dalla voglia di ritornare di corsa a Gerusalemme: tornare indietro ma con l’esperienza di aver incontrato il Risorto, con l’esperienza del pane spezza-to. Nuovo slancio per ritornare ancora nello stesso luogo, fare a ritroso la stessa strada, con un annuncio nel cuore.

Lettore 2: Ci aspettano le nostre strade quotidiane verso casa, verso il lavoro, verso gli altri, verso i nostri i nostri gruppi, i nostri ragazzi, gli altri catechisti: ci aspetta la solita strada da percorrere, ma con la forza del Risorto che ci spinge ad andare senza paure, senza remore, senza indugi. Vogliamo ritornare con te nel cuore ad essere catechisti ‘del Risorto’.

…dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, 34i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». 35Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano rico-nosciuto nello spezzare il pane.

Dall’Evangelii gaudium al numero 164Lettore 1: Abbiamo riscoperto che anche nella catechesi ha un ruolo fon-damentale il primo annuncio o “kerygma”, che deve occupare il centro dell’attività evangelizzatrice e di ogni intento di rinnovamento ecclesiale. Il kerygma è trinitario. È il fuoco dello Spirito che si dona sotto forma di lingue e ci fa credere in Gesù Cristo, che con la sua morte e resurrezione ci rivela e ci comunica l’infinita misericordia del Padre. Sulla bocca del catechista torna sempre a risuonare il primo annuncio: “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per raf-forzarti, per liberarti”.

Canto: Parole di vitaParole di vita abbiamo ascoltato,e gesti d’amore vedemmo tra noi.La nostra speranza è un pane spezzato,la nostra certezza l’amore di Dio.

Riflessione del Vescovo Francesco

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In piedi

Preghiera

Lettore 1: Signore Gesù, grazie perché ti sei fatto riconoscere nello spez- zare il pane. Mentre stiamo correndo verso Gerusalemme e il fiato quasi ci manca per l’ansia di arrivare presto, il cuore ci batte forte per un motivo ben più profondo.

Tutti: Dovremmo essere tristi, perché non sei più con noi. Eppure ci sentiamo felici. La nostra gioia e il nostro ritorno frettoloso a Gerusalemme, lasciando il pasto a metà sulla tavola, esprimono la certezza che tu ormai sei con noi.

Lettore 2: Ci hai incrociati poche ore fa su questa stessa strada, stanchi e delusi. Non ci hai abbandonati a noi stessi e alla nostra dispera zione. Ci hai smosso l’animo con i tuoi rimproveri. Ma soprattutto sei entrato dentro di noi. Ci hai svelato il segreto di Dio su di te, nascosto nelle pagine della Scrittura.

Tutti: Hai camminato con noi, come un amico paziente. Hai suggellato l’amicizia spezzando con noi il pane, hai acceso il nostro cuore perché riconoscessimo in te il Messia, il Salvatore di tutti. Quando, sul far della sera, tu accennasti a proseguire il tuo cammino oltre Emmaus, noi ti pregammo di restare.

Lettore 3: Ti rivolgeremo questa preghiera, spontanea e appassionata, in finite altre volte nella sera del nostro smarrimento, del nostro do lore, del nostro immenso desiderio di te. Ma ora comprendiamo che essa non raggiunge la verità ultima del nostro rapporto con te. Per questo non sappiamo diventare la tua presenza accanto ai fratelli.

Tutti: Per questo, o Signore Gesù, ora ti chiediamo di aiutarci a restare sempre con te, ad aderire alla tua persona con tutto l’ardore del nostro cuore, ad assumerci con gioia la missione che tu ci affidi: continuare la tua presenza, essere vangelo della tua risurrezione.

Vescovo: Signore, Gerusalemme è ormai vicina. Abbiamo capito che essa non è più la città delle speranze fallite, della tomba desolante. Essa è la città della Cena, della Croce, della Pasqua, della suprema fedeltà dell’amore di Dio per l’uomo, della nuova fraternità. Da essa muoveremo lungo le strade di tutto il mondo per essere autentici ‘Testimoni del Risorto’.

Tutti: Amen.

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Padre nostro

Benedizione Vescovo: Il Signore sia con voi.Tutti: E con il tuo Spirito.

Vescovo: Sia benedetto il nome del Signore.Tutti: Ora e sempre.

Vescovo: Il nostro aiuto è nel nome del Signore.Tutti: Egli ha fatto cielo e terra.

Vescovo: Vi benedica Dio onnipotente: Padre, Figlio e Spirito Santo.Tutti: Amen.

Vescovo: Nel nome del Signore andate in pace.Tutti: Rendiamo grazie a Dio.

Canto finale: Resta accanto a meRit. Ora vado sulla mia strada con l’amore tuo che mi guida; o Signore ovunque io vada resta accanto a me. Io ti prego, stammi vicino ogni passo del mio cammino; ogni notte, ogni mattino resta accanto a me.

Il tuo sguardo puro sia luce per mee la tua parola sia voce per me.Che io trovi il senso del mio andare solo in Te, nel tuo fedele amare il mio perché. Rit.

Fa’ che chi mi guarda non veda che Te.Fa’ che chi mi ascolta non senta che Te.E chi pensa a me, fa’ che nel cuore pensi a Tee trovi quell’amore che hai dato a me. Rit.

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Le immagini proposte sono di Stefano Nava e appartengono al ciclo ‘I discepoli di Emmaus’. Saranno disponibili per le par-rocchie nelle modalità indicate nel pieghevole che presenta i prossimi sussidi di preghiera di Avvento e Quaresima.

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UFFICIO CATECHISTICO