era una volta - tempodibonta.it · 2019. 3. 28. · fiori rossi chiamati Rododendri. Sulla Luna...

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il figlio di un Re delle Alpi Orientiali. Possedeva tutto quello che le persone hanno sempre sognato, ma era molto triste. L’unica cosa che desiderava davvero era andare sulla Luna. Sulla Terra non esisteva nessuno che lo potesse aiutare e questo lo rendeva ancora più malinconico. Una notte, però, sentì delle voci che provenivano dal bosco e corse fuori per capire di chi fossero, fino a quando non si accorse di essersi perso. Era solo e lontano dal castello, ma non si abbatté. Iniziò a camminare con la speranza di ritrovare la strada di casa e, ad un tratto, scorse una cabina metallica. Provò ad aprirla con tutta la forza che aveva, e… zac! Uscirono due omini che non aveva mai visto. Erano diversi dalle persone che popolavano il castello e li guardava con incredibile stupore. Ad un certo punto, dopo alcuni secondi di silenzio, uno di loro parlò: «Ci siamo persi, veniamo dalla Luna». Il Principe era raggiante, era una volta... Lo sapevi che le Dolomiti non sono sempre state bianche ?

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Page 1: era una volta - tempodibonta.it · 2019. 3. 28. · fiori rossi chiamati Rododendri. Sulla Luna erano una vera novità perché ogni fiore era bianco, proprio come ogni cosa. Tutto

il figlio di un Re delle Alpi Orientiali. Possedeva tutto quello che le persone hanno sempre sognato, ma era molto triste. L’unica cosa che desiderava davvero era andare sulla Luna. Sulla Terra non esisteva nessuno che lo potesse aiutare e questo lo rendeva ancora più malinconico.

Una notte, però, sentì delle voci che provenivano dal bosco e corse fuori per capire di chi fossero, fino a quando non si accorse di essersi perso. Era solo e lontano dal castello, ma non si abbatté. Iniziò a camminare con la speranza di ritrovare la strada di casa e, ad un tratto, scorse una cabina metallica. Provò ad aprirla con tutta la forza che aveva, e… zac!

Uscirono due omini che non aveva mai visto. Erano diversi dalle persone che popolavano il castello e li guardava con incredibile stupore. Ad un certo punto, dopo alcuni secondi di silenzio, uno di loro parlò: «Ci siamo persi, veniamo dalla Luna». Il Principe era raggiante,

era una volta...

Lo sapevi che le Dolomiti non sono sempre state bianche?

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iniziò a saltellare e ad abbracciarli. «Il mio desiderio si è avverato, il mio desiderio si è avverato» continuava a ripetere il Principe. «Portatemi con voi, vi prego. È il mio sogno sin da bambino». I due tentennarono un po’, ma alla fine accettarono. Finalmente realizzava il suo sogno: viaggiare sulla Luna.

Quando atterrò per la prima volta, il suo cuore era colmo di gioia. Non ci poteva credere, era

finalmente lì. Un bel giorno, mentre girovagava qua e là, i suoi occhi incrociarono quelli della

splendida figlia del Re della Luna. I due si innamorarono perdutamente e lui le regalò dei

fiori rossi chiamati Rododendri. Sulla Luna erano una vera novità perché ogni fiore era bianco,

proprio come ogni cosa. Tutto era perfetto, ma a poco a poco il Principe iniziò a perdere la vista.

Il colore bianco della Luna non era adatto ai suoi occhi e cadde nello sconforto. Non poteva

più continuare a restare lì, così convinse la Principessa a seguirlo sulla Terra.

Durante le giornate terrestri, la Principessa piantava i fiori bianchi che aveva portato con sé dalla Luna. Alla gente della Terra piacevano talmente tanto che decise di chiamarli Stelle Alpine.

La Principessa sembrava molto felice sulla Terra, ma poco dopo anche lei si ammalò. Le cime spoglie e cupe dei “Monti Pallidi” la rendevano talmente triste da farla stare male. Così decise di volare di nuovo sulla Luna. Il Principe non riusciva a separarsi da lei e la seguì per restarle accanto, ma prima di diventare completamente cieco, la principessa lo supplicò di andare via. Tornato a casa, l’uomo si sentiva perso, distrutto dal dolore e non voleva vedere nessuno. Passava il suo tempo a passeggiare solo per i boschi, quando un giorno incontrò uno Gnomo. Lo Gnomo portava una luccicante corona e disse al Principe: «Sono il Re dei Salwàns e sono in cerca di un pezzo di terra dove vivere con il mio popolo». Il Re promise al giovane che se l’avesse aiutato, lo avrebbe ricompensato molto bene. Il Principe raccontò la sua triste storia allo Gnomo e questo gli disse: «Permettimi di vivere tra questi meravigliosi boschi e troverò una soluzione».

E così avvenne. Una notte, tutti i Salwàns salirono sulle cime dei “Monti Pallidi” e iniziarono a filare la Luna. Strapparono piccoli fili lucenti fino a formare un candido velo che avvolsero intorno alla montagna. Questo permise alla Principessa di tornare a vivere sulla Terra e i due vissero per sempre felici e contenti.

Da allora, i “Monti Pallidi” presero il nome di Dolomiti e, ancora oggi, sono famose per il loro magico manto bianco.

Fonte: www.alto-adige.com