epistemologia-femminista

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Contro l’epistemologia femminista Carlo Penco Alcuni problemi filosofici al femminile: identità, soggetto e differenza Genova 2007 http://www.dif.unige.it/epi/con/donne/index.htm

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invitato a un convegno organizzato da studenti e studentesse genovesi sul femminismo

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Contro l’epistemologia

femministaCarlo Penco

Alcuni problemi filosofici al femminile:

identità, soggetto e differenza

Genova 2007http://www.dif.unige.it/epi/con/donne/index.htm

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Aristotele

Di tre cose sono grato alla sorte:

d’esser nato uomo (Anthropos) e non bestia (Thérion),

maschio (Anér) e non femmina, greco e non barbaro.

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gerarchia

animali

bestie umani(animali irrazionali) (animali razionali)(logos)

maschio femmina

greco barbaro greco barbaro

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E non

animali

maschi femmine (animali dominanti) (animali sottomessi)

mugolanti dotati di logos mugolanti dotati di logos

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fino a che punto è importante il sesso?

Zebra maschio o umano, maschio o femmina che sia?

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scritto da maschio o da femmina?

- Quanto crede mi abbia chiesto?- Non credo proprio riuscirei a indovinarlo!- Sospensioni da carrozza, lo vede da sé, sedile, portabagagli,

fodero per la spada, parafanghi, fanali, modanature d’argento, tutto completo, come vede, e la parte in ferro meglio che nuova. Chiese 50 ghinee e io chiusi l’affare subito e il calessino era mio.

- Ne so così poco che non so giudicare se è a buon mercato o è caro.

- …- Jane Austen, L’abbazia di Northanger, 1818

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Susan Haack

Ho discusso per anni via e-mail con una persona di Israele senza sapere se era maschio o femmina…

E l’ho scoperto per caso leggendo una recensione di un suo libro

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Susan Haack: chi è?

Io sono una femminista fin dall’età di dodici anni, quando ottenni il voto più alto nel mio primo esame di chimica e il bambino che aveva preso il secondo protestò che non era giusto: “tutti sanno che le bambine non sono capaci di fare chimica”

E poiché mi occupo di epistemologia ormai da più di dieci anni, penso di qualificarmi come una epistemologa; dunque dovrei essere una epistemologa femminista, giusto?

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Sbagliato: al contrario, penso che non vi sia alcuna connessione tra femminismo ed epistemologia del genere richiesto dalla rubrica “epistemologia femminista”

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Le mie preoccupazioni

Cambiamento da anni ‘60

“Insistenza sulla comune umanità di maschi e femmine per giustizia e opportunità”

A anni ‘90:

“Imperialismo femminista che insiste sul “punto di vista delle donne” e pretende cambiamenti significativi in tutte le aree della filosofia, epistemologia compresa.”

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Le mie preoccupazionida epistemologa e da

femminista10

1.Contro la dipendenza della conoscenza dal genere 2.Contro l’idea che la marginalità garantisce un

accesso privilegiato alla conoscenza 3.Contro l’idea di uno specifico “punto di vista delle

donne” in epistemologia

Per il femminismo “classico” in accademia

4.A favore di una battaglia sugli aspetti sessisti dell’accademia (ma come?)

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1. dipendenza dal genere?

Tesi femminista: la scienza occidentale è errata perché assume un punto di vista biased-pregiudizio sessista.

Controtesi: non segue che la conoscenza scientifica debba essere dipendente dal genere: i pregiudizi sono sconfiggibili. La conoscenza scientifica è terreno comune di discussione.

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Dipendenza dal genere?

James Watson (usa)

vs Rosalin Franklin (uk)

Che alcune scienziate non si siano affermate a scapito dei maschi più egoisti (DNA) non deve far dimenticare che affrontavano lo stesso problema negli stessi termini.

Non confondere la sociologia della scienza con la ricerca scientifica.

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2. marginalità e conoscenza

Posizioni “marginali” hanno un migliore accesso alla conoscenza? (donne, operai, neri, poveri, ecc.) - postmodernismo, Kuhn…

Confusione: Kuhn si riferiva alla marginalità rispetto ai paradigmi dominanti di ricerca

La marginalità socio-economica comporta mancanza di accesso alle fonti e agli strumenti della conoscenza scientifica. E questo (a) non porta a un migliore accesso alla conoscenza (b) maschi poveri hanno migliore accesso alla conoscenza scientifica di donne colte e ricche (Rita Levi Montalcini KO).

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3. “punto di vista delle donne”

il modo in cui le donne vedono le cose

il modo in cui si possono servire gli interessi delle donne

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3(i) Esiste il modo in cui le donne pensano?

“think like a woman!” che ricorda vecchi stereotipi sessisti: la donna

“illogica”, ecc. (she thinks like a woman but she breaks like a

little girl? Bob Dylan)

Ma ci sono “specifici” modi di conoscere femminili?

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Specifici modi di pensare (1)

lingue vs. matematica

Test: Domande personali prima di assegnare i quiz matematiche

(1) Elicitare identità di gender (2) Elicitare identità cinese

Stereotipi di gender influenzano la performance; in (1) le ragazze fanno meno bene in mat; in (2) le ragazze cinesi fanno meglio in mat. dei ragazzi bianchi americani.

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Specifici modi di pensare (2)

la “cura” (Veltroni “I care”)

Helle Thorning Schmidt

Differenze in stili cognitivi sono più individuali che di genere (Haack) non creiamo “soffici ghetti rosa” di presunti “talenti” femminili, da cui

poi le donne non possono uscire (Harriet Baber) I problemi dell’epistemologia sono “duri” e difficili, sia per maschi che

per femmine (Haack)

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3 (ii) Come si servono gli interessi delle donne? qual è il vero punto?

Occorre criticare il sessismo nell’ambiente scientifico e nella teorizzazione scientifica

stereotipi fanno accettare acriticamente dati non sufficientemente supportati da evidenza (buon lavoro delle femministe)

Ma allora il punto è: per eliminare il sessismo occorre ricorrere a prove indipendenti dal punto di vista sessista - maschile o femminile che sia.

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4. Strategie contro il sessismo20

Susan Hacck diventa prof.: su 300 docenti solo 8 donne! Assunzione discriminatoria verso le donne

Come reagire?

Assunzione preferenziale per le donne (affirmative action) come modo per portare più donne nell’accademia!

“What we need now, as always, is more women dean”

(ciò di cui abbiamo bisogno è più donne preside) Davvero? Il problema non è solo dei babbani; …

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4. Strategie: donne preside?

Un caso esemplare:

Professor Dolores Janes Umbridge

nuovo Preside del famoso “College” di Hogwarts

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4. Strategie: donne preside?

http://www.youtube.com/watch?v=4aLeLt_SCNE

[double click]

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4. Strategie donne presidi?

“ciò di cui abbiamo bisogno è più presidi con buon senso, buona capacità di giudizio, e forza di carattere per usarli - qualità che sono abbastanza rare, ma non sono prerogativa di alcun sesso. Meglio un uomo con queste qualità che una donna senza di esse”

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L’ALTERNATIVA 10slides

Non è giusto che considerazioni irrilevanti sul sesso dei candidati influenzi il processo di assunzione.

Contro dare preferenza a maschi in quanto maschi (specie se le femmine sono migliori)

Alternative?

(a) Fare lo stesso, ma con le femmine (AA)(b) Cercare procedure più “fair” “eque”

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A favore di (a): AA (1) Il sesso è rilevante: preferire donne aiuta a una “diversità”

nell’accademia (2) Abbiamo bisogno di “modelli” anche per le donne

Risponde Haack (1) Ma non è QUESTA la diversità che conta in un

Dipartimento: quel che conta è la originalità intellettuale, la capacità di insegnare e di fare ricerca…

o di fare interventi chirurgici:-) ma non si può essere severi sulle cose che “contano” e rilassarsi sull’insegnamento (o i presidi)

(2) Ma davvero solo una donna può essere modello per una donna? (o uomo per uomo? Es. Annagrazia Papone)

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A favore di (a): AA

(3) È tuttosommato un modo - anche se maldestro - di arruolare almeno qualche volta la persona migliore nonostante il sesso

Ma qual’è il prezzo da pagare?

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Prezzo da pagare su AA

Incoraggia la credenza (anche quando falsa) che quando si assume una donna, è perché è donna e non perché è brava

Quando si assume una donna mediocre i suoi difetti saranno ampliati, al punto che non ci accorge dei difetti dei molti maschi mediocri e deboli.

Toglie confidenza in se stesse alla donne e incoraggia a non prendere seriamente le donne in accademia (e può impedire di prenderle proprio quando sono le migliori!) … sevono solo come modelli…

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A favore di (b) “fair”

La preoccupazione è che le donne valide vengono sistematicamente tagliate fuori

Lo scopo di AA è prevenire lo spreco di talenti (perché un uomo mediocre al posto di una donna preparata?)

Ma allora… Il vero problema è lo spreco di talenti, che vale a

prescindere dal sesso. Lo specifico femminista è secondario rispetto al

problema più generale

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A favore di (b) “fair”

Il problema: le assunzioni non sono solo discriminatorie sulle donne, ma anche sugli uomini; fatte male, con raccomandazioni personali, ecc. ecc.

Procedure di assunzione + ANONIME e OGGETTIVE

E gli studenti (o i pazienti)? (il vero problema!) Il problema è sempre trovare la persona più qualificata

e più brava, a prescindere da sesso e razza.

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Verso la conclusione

Si può valutare il merito?

Giudizi di merito possono nascondere pregiudizi sessuali; e allora? Da combattere sono i pregiudizi sessuali, non l’idea del merito.

Gli sforzi malpensati di favorire donne e neri nell’accademia ha incoraggiao la tragica idea che la verità, l’evidenza, la ragione sono strumenti di oppressione e che il “merito” sia un mito.

Ma questo va a tagliare la radice dei motivi per cui si volevano favorire donne e neri!!!

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Conclusione: domanda

Pensavo di me (e lo penso tuttora) come una femmnista” (2007). Ma siamo consapevoli dei grossi problemi coinvolti.

Rorty e Il “sociologismo” in filosofia della scienza* ha influenzato le femministe: “la verità non ci farà liberi” (Sandra Harding); “la teoria femminista non è “vera”, ma è solo guerriglia intellettuale (Elizabeth Gross)” => disinteresse per la verità.

Ma cosa comporta ciò?--------------

Il post-modernismo in filosofia della scienza (i) la realtà è costruita da noi; (ii) la ricerca dipende dal gruppo sociale e dagli interessi (iii) non esiste la “verità”

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Conclusione

Risposta:

Senza credenze giustificate oggettivamente, senza l’ideale della ricerca della oggettività dei criteri scientifici di valutazione, nemmeno il programma femminista di riforma sociale ha senso.

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“Abbiamo dimenticato che in 1984 era un crimine del pensiero credere che 2+2=4 se il partito decideva diversamente? Questo non è un giochetto verbale, ma una questione di integrità della ricerca e, politicamente, di libertà del pensiero. Sacrificare questi ideali non aiuterà le donne; farà un grande danno all’umanità” [Susan Haack]

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bibliografia Margherita Benzi, “Alcune critiche all’epistemologia

femminista”, in M. Marsonet, Donne e filosofia (2001)

Cornelis de Waal (editor), Susan Haack: the philosopehr responds to her critics (2007)

Susan Haack, “Epistemological reflexions of an old feminist” Reason Papers (1993)

Susan Haack, Manifesto of a passionate moderate (1998)

Annagrazia Papone, “Donne e filosofia nel ‘secolo breve’” in M. Marsonet, Donne e filosofia (2001)