Epigenetica - La sinfonia delle cellule2)/Epigentica... · L’EPIGENETICA E L’EVOLUZIONE Egli...
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EPIGENETICALa sinfonia
delle cellule
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L’EPIGENETICA E L’EVOLUZIONE
Egli sosteneva che tutti gli esseri viventi potessero evolverema non riuscì a fornire una spiegazione convincente deiprocessi evolutivi.
Ipotizzò che gli adattamenti all’ambiente, acquisiti in vitamediante l’uso e il disuso delle parti del corpo, fosserotrasmessi alla prole. Le giraffe avrebbero quindi sviluppatolunghi colli sforzandosi di arrivare alle foglie più alte.
Per molto tempo la sua teoria non venne presa inconsiderazione in quanto ritenuta impossibile (per esempio,i figli di un maratoneta non nasceranno mai con unamuscolatura già sviluppata simile a quella paterna).
All’inizio dell’Ottocento, il naturalista Jean-Baptiste
Lamarck pubblicò la sua teoria evoluzionistica.
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LAMARCK VS DARWIN
Nel 1859, Charles Darwin pubblicò“L’origine delle specie”, opera in cuiespose la sua teoria evoluzionisticabasata sulla selezione naturale: solo gliindividui dotati di caratteristiche piùvantaggiose nella lotta per l'esistenzasopravvivono e si riproducono.
Secondo lui la prima giraffa dal collo lungo
nacque così “per caso” e quel vantaggio
sarebbe stato trasmesso alle generazioni
successive.
Anche oggi questa è la teoria ritenuta
corretta, sostenuta anche dalla scoperta
delle mutazioni genetiche.
Charles Darwin
Jean-Baptiste Lamarck 4
LA “RIVINCITA” DI LAMARCK
É possibile che l’epigenoma subiscamodifiche a causa di alcuni fattori comel’ambiente e l’alimentazione; numerosistudi condotti sull’uomo e su altrimammiferi sostengono che alcunicambiamenti acquisiti vengono trasmessiai figli. Anche l’ereditarietà epigeneticapotrebbe quindi avere un ruolonell’evoluzione delle specie.
Grazie all’epigenetica, la teoria di Lamarck è stata però
rivalutata: essa sembra infatti confermare in parte la teoria
di Lamarck, poiché i segni epigenetici acquisiti sono
trasmessi alle cellule figlie.
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QUANDO SI SVILUPPA L’EPIGENETICA?
L’interesse sull’epigenoma si è moltorafforzato a seguito del “ProgettoGenoma Umano” iniziato nel 1990 eterminato nel 2003, che ha permessodi sequenziare il DNA umano.
Gli scienziati, sulla base delledifferenze fenotipiche, si aspettavanodi individuare all’incirca 100 mila geni:il PGU portò a ridurre il numero a 25mila (ad oggi il numero di geni èvalutato intorno a 21 mila).
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COME MAI QUESTO NUMERO INASPETTATO DI GENI?
Dopo questi risultati i ricercatorihanno pensato che le differenzefenotipiche fossero legate sì alledifferenze nelle sequenze fra lebasi azotate (sono identiche al99,5% fra due individui nonimparentati) ma ancora di più almodo in cui queste vengonoespresse, cioè all'epigenoma.
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LA RICERCA INTERNAZIONALE
Nel 2006 gli scienziati del NationalInstitute of Health (USA) hanno propostoil progetto “Roadmap EpigenomicProgram” con l’obiettivo di tracciare lamappa dell’epigenoma di oltre 100tessuti diversi del corpo umano.
Dopo 7 anni di ricerche, che hannocoinvolto esperti di tutto il mondo, sullarivista Nature è stata pubblicata lamappa tracciata.
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I CENTRI DI RICERCA
I maggiori centri di ricerca sono rappresentati da universitàstatunitensi tra cui spiccano la John Hopkins ed Harvard. Anche laMayo Clinic di Jacksonville (Florida) è un importante centro diricerca.
In Europa invece è attiva la rete di laboratori “EuropeanMolecular Biology Laboratory” (EMBL), di cui i più noti sono quellidi Heidelberg (Germania) e di Monterotondo (Italia).
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… E IN ITALIA?
Si è concluso a Dicembre 2015 il “ProgettoBandiera Epigenomica” iniziato a Febbraio2012. É stata l’unica iniziativa italiana diricerca sull’epigenoma.
Il progetto ha coinvolto 70 gruppi di ricercaspecializzati in vari ambiti.
L’obiettivo principale è stato quello di fornireun quadro delle basi epigenetiche cheregolano vita, sviluppo e patologie sia dellecellule animali sia di quelle vegetali.
Nel mese di Maggio 2016 si terrà un meetingper discutere sulla continuazione del progettonei prossimi 3-4 anni.
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MA ALLORA COS’È L’EPIGENOMA?
L’epigenoma è l’insieme delle modificazioni delleespressioni dei geni che avvengono senzacambiamenti nella sequenza del DNA.
Ogni cellula del nostro corpo ha lo stesso DNAeppure una cellula cardiaca è diversa da unacellula epiteliale.
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COME MAI SONO DIVERSE?
Questo perché le varie cellule “leggono”diversamente il genoma, proprio come inun’orchestra in cui ogni strumento interpretalo spartito. Ciascuno strumento suona lapartitura, esprimendo di volta in volta suonidiversi. Le note sono identiche, ma i suonicambiano.
Allo stesso modo, il DNA resta uguale, ma inogni cellula si esprimono geni diversi.
La loro espressione non è immutabile: puòessere modificata in risposta a diversi stimolie questi cambiamenti possono passare dacellula a cellula attraverso la mitosi.
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Entriamo in una cellula
del corpo umano per
analizzare i componenti
del genoma...13
Entriamo in una cellula
del corpo umano per
analizzare i componenti
del genoma...46 Cromosomi
Nucleo
14
46 Cromosomi
Nucleo
700 nm
Cromosoma in metafase
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Superavvolgimento
Ø 300 nm
Fibra strettamente avvolta ad elica
Ø 30 nm
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Nucleosoma
Ø 10 nm
DNA linker
Istone
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Doppia elica di DNA
Ø 2 nm
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EPIGENOMA:“NOTE” CHIMICHE SUI CROMOSOMI
Come ogni direttore d’orchestra indica aimusicisti come vuole che sia suonata una sinfonia,così l’epigenoma aggiunge “note” chimiche alDNA, e queste determinano se quel gene siesprimerà molto o poco, se sarà attivo o inattivo.
Le modifiche epigenetiche avvengono attraverso:
La metilazione del DNA
Le modificazioni chimiche degli istoni
La produzione di specifici microRNA
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Se il DNA viene metilato…
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Me
Me
Me
Me
Me
Me
Me
Me
Me
Me
i corrispondenti geni si disattivano.
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E SE CI SONO ERRORI NELLA METILAZIONE?
Negli ultimi anni, l’epigenoma è diventato uno dei principali oggetti di studiodella medicina perché modifiche epigenetiche causano gravi danni chepossono portare al malfunzionamento di strutture essenziali.
Infatti un errato livello di metilazione porta a problemi come l’invecchiamentoprecoce o all’insorgenza di malattie quali tumori, patologie correlate all’età,patologie neurodegenerative e diabete di tipo 2. Per questo l’analisi dei livellidi ipo- e iper- metilazione del DNA potrebbe rappresentare un importanteindicatore sia nella diagnosi sia nella prevenzione.
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GLI ISTONI
Il DNA è avvolto intorno a proteinechiamate istoni. Il maggiore o minorelivello di impacchettamento del DNA alivello dei nucleosomi controlla i livelli ditrascrizione genica. In condizioni diridotta attivazione, si genera unaconfigurazione nucleosomica chiusa, cheimpedisce il legame dei fattori ditrascrizione.
Il passaggio a una configurazione piùaperta dipende da modifiche chimichecome l'acetilazione e facilita l'accesso aifattori di trascrizione.
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Quando gli istoni vengono modificati…
i diversi geni possono o no
essere esposti e quindi espressi.24
L’RNA
Gli ultimi studi sull’RNAhanno mostrato l’esistenzadi piccoli RNA: i microRNA ei long non-coding RNA.
Queste molecole non codificano per una proteina, ma alcontrario hanno funzioni regolative sui geni e possono favorirnecomportamenti oncosoppressori. Su queste molecole si èrafforzata negli ultimi anni la ricerca epigenetica.
É una prospettiva aperta da poco che attrae molte risorse per lesue potenzialità, sia in campo diagnostico sia in campoterapeutico.
microRNA
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Risposta allo stress
Stress ossidativo
Danno del DNA
Risposta infiammatoria
Metabolismo energetico
Turnover proteico
I geni maggiormente suscettibili alle modifiche
epigenetiche sono coinvolti principalmente nel
controllo dei seguenti processi:
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Cosa può influenzare
il DNA?
Ambiente
Stress
Alimentazione
Attività Fisica
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L’AMBIENTE
Per capire in che modo l’ambiente possa influenzare il genoma,bisogna considerare che gli organismi pluricellulari sono costituitida vari tessuti e che i fattori ambientali hanno effetti più o menomarcati sulle specifiche cellule.
Inoltre il grado di esposizione di un tessuto ad un particolarefattore ambientale può determinare la sua suscettibilità adalterazioni epigenetiche specifiche.
Ad esempio se le radiazioni UV hanno un effetto specifico su unparticolare fattore epigenetico, allora questo sarebbe molto piùevidente nella pelle piuttosto che nel muscolo.
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Sviluppo embrionale Vita adulta
Luogo di vita e di lavoro
Trattamenti farmacologici
Dieta
Sostanze tossiche: alcool,
tabacco… Stile di vita materno
Specifici fenotipi della
madre e della placenta
Ambiente sano
Sviluppo normale
Ambiente nocivo
Malattie mentali
e metaboliche
Invecchiamento
ritardato
Sviluppo normale
Invecchiamento
precoce
Cancro29
L’ALIMENTAZIONE
Il cibo ha una funzione determinante perl’epigenoma umano.
Donne gravide che hanno patito la fame hannodato alla luce figli sottopeso e con alte probabilitàdi sviluppare problemi vascolari e psichiatrici.
Una dieta eccessivamente calorica (soprattutto sericca di zuccheri raffinati e grassi) causal’attivazione di alcuni fattori di trascrizione (es. NF-kB) che stimolano l’espressione di geni responsabilidella produzione di sostanze infiammatorie.
Al contrario esistono alcuni cibi che contrastano lamodifica epigenetica in senso infiammatorio: ilresveratrolo (uva rossa), la curcumina (curcuma), ilbutirrato e altri acidi grassi a catena corta.
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LO STRESS
Si è osservato che quando le cellule sono sottopostea stress o ad attacchi ambientali, la velocità dellemutazioni aumenta.
Questi stimoli attivano cambiamenti dell’espressionegenica e determinano la sintesi di proteine definite“proteine da stress”.
Gli immunologi hanno scoperto possibili connessionitra proteine da stress e malattie autoimmuni. Questeproteine infatti sono molto simili, per struttura efunzioni, agli antigeni di istocompatibilità e i geniche le codificano sono localizzati in sedi molto vicinea quelli per le proteine di istocompatibilità.
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L’ATTIVITA’ FISICA
Il movimento è vita in ogni senso. L’attivitàfisica ossigena il corpo, consente di mantenereefficiente il lavoro degli enzimi ed è un altroimportante fattore che crea mutazioniall’epigenoma.
Si sono osservati mutamenti nelle metilazionidopo un periodo di attività fisica sia a livellodel tessuto adiposo che di quello muscolare.Numerose ipometilazioni infatti potenzianol’espressione di geni regolatori delle funzionimitocondriali e del dispendio energetico.
Ne consegue una maggiore efficienza delmetabolismo energetico, dei meccanismi diriparazione del danno tissutale, delle difeseimmunitarie e degli antiossidanti.
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STILE DI VITA
Uno stile di vita sano ed attivo preservae migliora il benessere psico-fisico di unindividuo perché garantisce la pienafunzionalità del suo genoma e di quantoad esso collegato.
“Se ti curiamo oggi,ti aiutiamo oggi.
Se ti educhiamo oggi,ti aiutiamo per tutta la vita.”
Organizzazione Mondiale della Sanità
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L’EPIGENETICA E L’INVECCHIAMENTO
Invecchiando, i geni metilati diminuiscono.
Un gruppo di scienziati guidato da M. Esteller (I.I.B. di Barcellona) hascandagliato l’intero epigenoma di un neonato e di un centenario; le celluleanalizzate erano globuli bianchi e gli studiosi hanno rilevato che l’80% dellesequenze suscettibili era metilato nel neonato, mentre nel centenario solo il73%.
Analizzando poi il patrimonio epigenomico
di un ventiseienne si è scoperto che aveva
il valore intermedio del 78%.
Diversi studi hanno mostrato che
all’aumentare dell’età si accumulano errori
epigenetici che deteriorano il rigoroso controllo
del metabolismo, tanto che nell’anziano si ha la
de-repressione di molte regioni cromosomiche, mentre sono metilati geni che
proteggono dal rischio di tumori. 34
TUMORI ED EPIGENETICA
Nello sviluppo dei tumori, come recenti studi hanno mostrato, sonodeterminanti i cambiamenti epigenetici. Sono infatti numerosi gliindizi che portano a ritenere che la metilazione sia il processo chesilenzia i geni oncosoppressori.
Un obiettivo importante che la ricerca epigenetica si sta ponendoè l’individuazione dei meccanismi epigenetici alterati nei tessutitumorali rispetto a quelli sani.
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UNA DIFFICILE RICERCA
Identificare i processi epigeneticicoinvolti nella formazione dei tumoriè però assai complesso.
Prima di tutto per quanto riguarda ilnumero dei pazienti coinvolti: èdifficile per gli scienziati trovarneabbastanza per ottenere risultatiattendibili.
Un altro fattore critico è l’impossibilitàdi poter studiare tutti i tipi di tumore,poiché non sono tutti diffusi allo stessomodo.
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E LE MALATTIE NEURODEGENERATIVE?
Durante un workshop tenutosi all’internodel FENS 2014 (evento che riunisceesperti provenienti da tutto il mondo) èemerso che l’epigenoma potrebbe esserel’arma vincente contro le malattieneurodegenerative.
Una delle patologie che si stamaggiormente studiando è l’Alzheimer,che gli scienziati hanno scoperto esserecausato in parte da fattori ambientali ecomportamentali.
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Fattori ambientali e comportamentali intervengono nel processodi metilazione del DNA e sui microRNA.
Conoscere questi meccanismi diventa fondamentale nella curadelle malattie neurodegenerative, poiché essi coinvolgonoprocessi cognitivi come la memoria, l’orientamento spaziale, lacapacità di prendere decisioni e di programmare le azioni.
L’epigenetica può anche essere impiegata nella diagnosi diqueste patologie (es. un particolare tipo di mRNA ha unaconcentrazione molto elevata nel plasma e nel liquidocerebrospinale dei pazienti affetti da Alzheimer).
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GLI ANIMALI E LA RICERCA EPIGENETICA
Sempre durante il workshop delFENS 2014 è emerso che la ricercasugli animali è particolarmenteimportante dal momento che iprocessi epigenetici sono conservatia livello evolutivo. Infatti i modi incui il genoma impara dall’ambienterimangono ad esempio invariati nelmoscerino della frutta, nei roditori enell’uomo.
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LA NUOVA FRONTIERA DELLA MEDICINA: I FARMACI EPIGENETICI
L’epigenetica permette di adottare unnuovo approccio terapeutico per lediverse patologie.
Tuttavia, allo stato attuale si stannotestando farmaci che modificano lametilazione dei geni in modogeneralizzato, senza agire in manieraspecifica su quelli che causano lapatologia.
Al momento pochi sono stati approvati ealtri sono in fase di sperimentazioneclinica.
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FARMACO UTILIZZATO PATOLOGIA/E PER CUI É IN
SPERIMENTAZIONE CLINICA
4'-tio-2'-deossicitidina (TdCyd) Sperimentazione clinica per tumori alla
prostata
Epigallocatechina gallato
(estratto di tè verde)
Sperimentazione clinica per la cura di mielomi
multipli
Derivati della curcumina, acido
anacardico, garcinolo, chinolina
Sperimentazione clinica per la cura dei tumori
alla prostata, al colon e al pancreas in stato
avanzato
Panobinostat Sperimentazione clinica per il linfoma di
hodgkins e linfomi cutanei delle cellule T
Pracinostat Per i sarcomi metastatici
Givinostat Per neoplasmi nieroproliferativi
Sulforafano (isotiocianato trovato
nelle verdure crocifere)
Sperimentazione clinica per tumore alla
prostata
Mocetinostat In fase di test clinico per il tumore alla vescica
ALCUNI ESEMPI DI FARMACI EPIGENETICI
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SIAMO SICURI DELLA “FARMACOEPIGENOMICA”?
Questi farmaci che colpiscono l’interopatrimonio epigenomico di un individuopossono causare danni irreparabili?Quali sono gli effetti di una terapiaipometilante? E quelli di unaipermetilante?
Nonostante ogni trattamento abbia ipropri effetti collaterali, i farmaciriportati in tabella non hanno finoracausato gravi danni ai pazienti a cuisono stati somministrati.
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QUALI SONOLE PROBLEMATICHE ATTUALI?
I recenti progressi nello studio del genoma edell’epigenoma hanno consentito unamaggiore specificità dei farmaci epigenetici.
Tuttavia non è ancora possibile sintetizzaremolecole capaci di agire in maniera mirata suisoli geni malati, modificandoli e riportandonele caratteristiche epigenetiche ad uno statofisiologico.
Comunque, prima di poter fare valutazioniaffidabili sulla sicurezza dei trattamenti gliscienziati dovranno procedere ad un confrontofra i diversi risultati clinici internazionali.
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PER IL FUTUR0…
I ricercatori, sfruttando le tecnologie diultima generazione per il sequenziamentodel DNA, stanno cercando di raggiungere laTERAPIA MIRATA (“targeted therapy”).
Gli aspetti critici che devono affrontare sonoparecchi:
1. I costi poiché le nuove tecnologie hannocosti elevatissimi
2. La disponibilità di personale qualificato,che abbia un forte background scientifico
3. I tempi: la ricerca scientifica a livellisperimentali richiede tantissimo tempoper ottenere risultati validi e condivisi
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Curtis H, Barnes N. S., Schnek A., Flores G.
(2012), Invito alla biologia.blu PLUS, Zanichelli,
Bologna. Tratta temi sull'ereditarietà, sulla
regolazione dell'espressione genica e sul rapporto
fra variabilità genetica ed evoluzione
indispensabili per la comprensione dei meccanismi
genomici e epigenomici
Vineis P. (2014), Salute senza confini, Codice
Edizioni, Torino. In "Il paesaggio epigenetico"
(cap. 6, pp75-87) l'autore sostiene che i
mutamenti dell'alimentazione e dello stile di vita
legati alla globalizzazione possono influenzare
l'epigenoma e quindi la salute umana.
Skinner M. K. (2014), Un nuovo tipo di eredità,
in "Le Scienze", N. 554, ottobre 2014, pp. 54-
61. L'autore sostiene che numerose osservazioni
(esperimenti sui ratti e dati relativi alle
conseguenze dell'esposizione delle donne alla
diossina) sostengono che tratti epigenetici possono
essere ereditati; potrebbero così influenzare i
percorsi dell'evoluzione.
G. Sabato (2012), Le stagioni dell'epigenetica, in
"Le Scienze", N. 528, agosto 2012, p. 32.
L'autore tratta in particolare del rapporto fra
epigenetica e invecchiamento
Nestler E. J. (2012), Il codice epigenetico della
mente, in "Le Scienze", N. 522, febbraio 2012,
pp. 64-71. L'autore propone diversi esempi di
modificazioni epigenetiche nei tessuti cerebrali
provocate da fattori chimici (es. esposizione a
cocaina) o comportamentali (cure materne); lo
studio di tali cambiamenti potrebbe aprire la
strada a terapie nuove per le malattie anche di
tipo psichiatrico.
Dott.ssa Elena Sturchio (2013), “Biotecnologie:
Ricerca e Produzioni Industriali”, Atti del Corso
di formazione per gli studenti del IV e V anno,
INAIL, 14 Marzo 2013, Roma
BIBLIOGRAFIA
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SITOGRAFIA
http://www.lescienze.it
http://tedxtalks.ted.com/video/TEDxOU-Courtney-Griffin-Epigene
http://www.unipv.eu
http://www.uniparthenope.it
http://www.informasalus.it
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed
http://www.nature.com/collections/vbqgtr
https://www.youtube.com/watch?v=W3Kg9w-srFk
http://www.lankelot.eu/scienze
http://www.focus.it
http://www.treccani.it/enciclopedia
http://www.panorama.it/scienza/salute
http://www.gene-abc.ch/it
http://www.supercomputing.it/
http://ebook.scuola.zanichelli.it/sadavabiologia
https://commons.wikimedia.org
https://images.google.com46
Al Dott. Frazzi Raffaele, ricercatore presso il Laboratorio
di Biologia Molecolare ed Ematologia dell’Arcispedale
“Santa Maria Nuova” di Reggio Emilia, per averci
aiutato nella ricerca relativa ai tumori, alle malattie
neurodegenerative e alla “farmacoepigenomica”;
Al Dott. Bicciati Silvio, professore associato di
Bioingegneria Industriale dell’Università di Modena e
Reggio e partecipante al “Progetto Bandiera
Epigenomica”, per le informazioni riguardanti i centri di
ricerca.
UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE
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Alessandro Azzolini
Alex Cingi
Ilaria Ferrari
Insegnante - Tutor: Prof.ssa Luisa Pavarini
Classe 5A
Anno Scolastico 2015/2016
Liceo Scientifico “Aldo Moro” - Reggio Emilia
REALIZZATO DA
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