EPIDEMIOLOGIA E PROGRAMMAZIONE SANITARIA REGIONALE. · 2006. 2. 23. · Epidemiologia e...

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EPIDEMIOLOGIA E EPIDEMIOLOGIA E PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE SANITARIA REGIONALE SANITARIA REGIONALE Prof. Prof. Tonino Tonino Pedicini Pedicini Direttore Generale Direttore Generale Agenzia Regionale Sanitaria della Campania Agenzia Regionale Sanitaria della Campania Roma, 27 gennaio 2006 Roma, 27 gennaio 2006

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EPIDEMIOLOGIA E EPIDEMIOLOGIA E PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE SANITARIA REGIONALESANITARIA REGIONALE

Prof.Prof. Tonino Tonino PediciniPedicini

Direttore GeneraleDirettore GeneraleAgenzia Regionale Sanitaria della CampaniaAgenzia Regionale Sanitaria della Campania

Roma, 27 gennaio 2006Roma, 27 gennaio 2006

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Scaletta Scaletta

Programmazione REGIONALE.Programmazione REGIONALE.Offerta e domandaOfferta e domandaEpidemiologia e programmazioneEpidemiologia e programmazionei sistemi informativi correnti e gli studi i sistemi informativi correnti e gli studi ad hocad hocLL’’utilizzo delle informazioniutilizzo delle informazioni

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Effetti Effetti ““sanitarisanitari”” della modifica della modifica del titolo V della costituzionedel titolo V della costituzione

La materia della tutela della salute La materia della tutela della salute èè tra tra quelle a quelle a legislazione concorrentelegislazione concorrente: la potest: la potestààlegislativa spetta alle Regioni, allo Stato legislativa spetta alle Regioni, allo Stato èèriservata la determinazione dei principi riservata la determinazione dei principi fondamentali fissati con leggi. fondamentali fissati con leggi.

Nasce lNasce l’’esigenza, da parte delle Regioni, di esigenza, da parte delle Regioni, di sviluppare capacitsviluppare capacitàà di di elaborazione tecnicaelaborazione tecnica““internainterna”” utile alla programmazione.utile alla programmazione.

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Diverse capacitDiverse capacitàà di di elaborazione tecnicaelaborazione tecnica

Obiettive difficoltObiettive difficoltàà che le Regioni piche le Regioni piùù piccole piccole o pio piùù ““fragilifragili”” hanno a sviluppare adeguate hanno a sviluppare adeguate elaborazioni tecniche sullelaborazioni tecniche sull’’intera gamma di intera gamma di tematiche ricomprese nella vasta materia tematiche ricomprese nella vasta materia della tutela della salute e della della tutela della salute e della organizzazione sanitaria. organizzazione sanitaria.

Sviluppo di elaborazione tecnica Sviluppo di elaborazione tecnica interregionale quale supporto allinterregionale quale supporto all’’azione dei azione dei singoli governi regionali, nellsingoli governi regionali, nell’’ambito di un ambito di un quadro nazionale definito nelle sue linee quadro nazionale definito nelle sue linee generali dallo Stato.generali dallo Stato.

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Variabilità interregionale sui livelli di assistenza erogabili

Capacità di elaborazioni tecniche

Livelli Essenziali di Assistenza Quantità di risorse disponibili

Offerta prestazioni Consumi sanitari

Garanzie nella tutela della salute

Livelli di salute

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Effetti della variabilitEffetti della variabilitàà tra tra RegioniRegioni

LL’’aumentata autonomia nella aumentata autonomia nella programmazione delle singole Regioni apre programmazione delle singole Regioni apre lo scenario di un probabile ampliamento lo scenario di un probabile ampliamento della variabilitdella variabilitàà interregionale nei livelli di interregionale nei livelli di assistenza erogati assistenza erogati

Possibile riduzione delle garanzie di Possibile riduzione delle garanzie di assistenza sanitaria. assistenza sanitaria.

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D.P.C.M. 29/11/2001 D.P.C.M. 29/11/2001 ““Definizione dei L.E.A.Definizione dei L.E.A.””

I Livelli Essenziali di Assistenza sono lo I Livelli Essenziali di Assistenza sono lo strumento normativo che individua le strumento normativo che individua le PrestazioniPrestazioni che il SSN garantisce a tutti i che il SSN garantisce a tutti i cittadini.cittadini.ÈÈ garantita ciogarantita cioèè ll’’omogeneitomogeneitàà della della tipologia tipologia delldell’’offerta sanitariaofferta sanitaria sul territorio nazionale, sul territorio nazionale, vale a dire della capacitvale a dire della capacitàà produttiva delle produttiva delle Regioni in termini di varietRegioni in termini di varietàà di prestazioni. di prestazioni.

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D.P.C.M.D.P.C.M. 29/11/2001 29/11/2001 ““Definizione dei Definizione dei L.E.AL.E.A..””

Non emerge invece alcuna indicazione Non emerge invece alcuna indicazione rispetto alla rispetto alla domanda di salutedomanda di salute espressa espressa dalle popolazioni, fattore teoricamente dalle popolazioni, fattore teoricamente correlabile alla quantitcorrelabile alla quantitàà di prestazioni da di prestazioni da consumare. consumare.

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Diverse entitDiverse entitàà/capacit/capacitàà di di finanziamentofinanziamento

Anche in tema di finanziamento si evidenzia Anche in tema di finanziamento si evidenzia unun’’attenzione allattenzione all’’aspetto aspetto delldell’’offerta offerta sanitariasanitaria, in particolare alla , in particolare alla teoricateorica capacitcapacitààdi consumo delle prestazioni valutata di consumo delle prestazioni valutata prevalentemente prevalentemente sullsull’’etetàà come fattore come fattore predominante nel determinarlapredominante nel determinarla..

Possibile riduzione delle garanzie di Possibile riduzione delle garanzie di assistenza sanitaria. assistenza sanitaria.

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Conseguenze del riparto del FSNConseguenze del riparto del FSN

Finanziamento FSR: euro pro capite

974,16

1.090,72

1.192,281.216,08

1.263,70

1.377,02

1.023,20

1.141,14

1.275,471.310,36

1.361,40

1.486,29

€ 800,00

€ 900,00

€ 1.000,00

€ 1.100,00

€ 1.200,00

€ 1.300,00

€ 1.400,00

€ 1.500,00

€ 1.600,00

Campania € 974,16 € 1.090,72 € 1.192,28 € 1.216,08 € 1.263,70 € 1.377,02 Italia € 1.023,20 € 1.141,14 € 1.275,47 € 1.310,36 € 1.361,40 € 1.486,29

2000 2001 2002 2003 2004 2005

,

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Conseguenze del riparto del FSNConseguenze del riparto del FSN

FSN anno 2005, euro pro capite

€ 1.250,00

€ 1.300,00

€ 1.350,00

€ 1.400,00

€ 1.450,00

€ 1.500,00

€ 1.550,00

€ 1.600,00

€ 1.650,00

LiguriaEmilia

-RUmbria

ToscanaMarche

Friuli

PiemonteValle D'Aosta

AbruzzoMolis

eVeneto

Lombardia

TrentoLazio

Basilicata

Sardegna

Bolzano

Calabria

SiciliaPuglia

Campania Ita

lia

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Conseguenze del riparto del FSNConseguenze del riparto del FSNScostamento dalla media italiana pro capite del finanziamento del FSR campano

3,0% 3,5% 4,0% 4,5% 5,0% 5,5% 6,0% 6,5% 7,0% 7,5% 8,0%

2000

2001

2002

2003

2004

2005

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Disuguaglianze tra e Disuguaglianze tra e dentro le Regionidentro le Regioni

Le disuguaglianze (iniquitLe disuguaglianze (iniquitàà, , eterogeneiteterogeneitàà, , ……) tra regioni non sono ) tra regioni non sono un problema del futuro federalismo un problema del futuro federalismo ma ma rappresentano un dato di fattorappresentano un dato di fatto della della situazione attuale. Inoltre molti dati situazione attuale. Inoltre molti dati dimostrano che esistono eterogeneitdimostrano che esistono eterogeneitààentro regione che sono addirittura entro regione che sono addirittura superiori a quelle tra regionisuperiori a quelle tra regioni

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Offerta sanitaria o Offerta sanitaria o domanda di salute?domanda di salute?

LL’’attenzione finora focalizzata su attenzione finora focalizzata su aspetti prevalentemente di aspetti prevalentemente di offerta offerta sanitariasanitaria deve potersi spostare anche deve potersi spostare anche su aspetti pisu aspetti piùù propriamente attinenti propriamente attinenti alla alla domanda di salutedomanda di salute, sia in termini , sia in termini di livelli di salute e malattia che di di livelli di salute e malattia che di distribuzione di loro determinanti.distribuzione di loro determinanti.

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Possibili contributi Possibili contributi delldell’’epidemiologia: lo stato epidemiologia: lo stato di salutedi salute

Da sempre lDa sempre l’’epidemiologia contribuisce epidemiologia contribuisce a misurare lo stato di salute (o meglio a misurare lo stato di salute (o meglio di malattia) della popolazione ed i suoi di malattia) della popolazione ed i suoi determinanti, concentrandosi su alcuni determinanti, concentrandosi su alcuni aspetti del problema: la mortalitaspetti del problema: la mortalitàà, , ll’’incidenza dei tumori, alcune malattie incidenza dei tumori, alcune malattie infettive, linfettive, l’’abortivitabortivitàà..CriticitCriticitàà: disomogeneit: disomogeneitàà geograficageografica

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Possibili contributi Possibili contributi delldell’’epidemiologia: lo stato epidemiologia: lo stato di salutedi salute

ÈÈ necessario passare da queste limitate necessario passare da queste limitate misure di mortalitmisure di mortalitàà e morbosite morbositàà a misure di a misure di morbositmorbositàà pipiùù ampie, con le difficoltampie, con le difficoltàà insite insite in questa misurazione: si tratta di passare in questa misurazione: si tratta di passare dai tumori ad altre patologie come malattie dai tumori ad altre patologie come malattie delldell’’apparato cardiovascolare, respiratorio, apparato cardiovascolare, respiratorio, digerente ... digerente ... Bisogna inoltre fare un ulteriore passaggio, Bisogna inoltre fare un ulteriore passaggio, dalle malattie dalle malattie ai fattori di rischioai fattori di rischio: : caratteristiche individuali e genetiche, caratteristiche individuali e genetiche, abitudini di vita, fattori ambientali, abitudini di vita, fattori ambientali, caratteristiche sociali, e coscaratteristiche sociali, e cosìì via. via.

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Prestazione diagnostica

Malattia

Sospetto malattia

DeterminantiIndividuo sano

Comunità

Ambiente Morte

Prestazione terapeutica

Prestazione preventivaStili di vitaBiologiciAmbientaliSocio-economici

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Sistemi informativiSistemi informativi

EE’’ sostanziale allora allargare lsostanziale allora allargare l’’area dei sistemi area dei sistemi informativi, soprattutto coinvolgendo in questi informativi, soprattutto coinvolgendo in questi sistemi interlocutori notoriamente ricchi di sistemi interlocutori notoriamente ricchi di informazioni ma che rimangono spesso ai margini informazioni ma che rimangono spesso ai margini (come tutta l(come tutta l’’area della medicina territoriale: MMG, area della medicina territoriale: MMG, PLS, PLS, ……). ). ÈÈ necessario rivolgersi sistematicamente a necessario rivolgersi sistematicamente a strumenti agili sul piano dellstrumenti agili sul piano dell’’organizzazione e della organizzazione e della tempestivittempestivitàà e che danno buone informazioni sulla e che danno buone informazioni sulla diffusione delle condizioni e dei determinanti: un diffusione delle condizioni e dei determinanti: un esempio sostanziale esempio sostanziale èè rappresentato dalle indagini rappresentato dalle indagini campionarie, come quella condotta periodicamente campionarie, come quella condotta periodicamente da ISTAT sullo stato di salute della popolazione, o da ISTAT sullo stato di salute della popolazione, o quelle tematiche svolte dallquelle tematiche svolte dall’’ISS nellISS nell’’ambito PROFEA.ambito PROFEA.

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Istruzione e deficit cognitivo, valori per territorio

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

2 3 4 5 6 7 8 9

media anni di studio

% d

efic

it co

gniti

vo

Basilicata Campania

Puglia

Sardegna

Veneto

Sicilia

PiemonteMarche

Emilia Romagna

Napoli

Liguria

Bolzano

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Una o piUna o piùù malattie croniche. Donnemalattie croniche. DonneScostamenti regionali dallScostamenti regionali dall’’effetto delleffetto dell’’istruzione elementareistruzione elementare

(coeff=1.29 OR=3.64)

Campania

Basilicata

Calabria

Molise

Valle D'Aosta

rango

Xx

rischio aggiuntivo

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Epidemiologia e Epidemiologia e programmazioneprogrammazione

LL’’utilitutilitàà della funzione epidemiologica della funzione epidemiologica si gioca quindi prevalentemente nel si gioca quindi prevalentemente nel suo rapporto con la funzione di suo rapporto con la funzione di programmazione sanitaria (delle programmazione sanitaria (delle azioni, dei servizi), di cui costituisce azioni, dei servizi), di cui costituisce uno strumento fondamentale.uno strumento fondamentale.

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Standard di buona tecnicaStandard di buona tecnica

una funzione di osservazione epidemiologica una funzione di osservazione epidemiologica regionale regionale –– capace di costruire in tempi ragionevolicapace di costruire in tempi ragionevoli

relazioni sanitarie (generali e tematiche), relazioni sanitarie (generali e tematiche), –– con una particolare attenzione alle con una particolare attenzione alle diseguaglianzediseguaglianze, ,

valutazioni ex ante (valutazioni ex ante (healthhealth impact impact assessmentassessment))valutazioni ex post (su specifici siti, problemi)valutazioni ex post (su specifici siti, problemi)

–– utilizzando in modo utilizzando in modo routinarioroutinariole principali fonti informative (statistiche e sanitarie) e le principali fonti informative (statistiche e sanitarie) e bibliografichebibliografiche

–– attraverso sistemi di accesso e di elaborazione adeguati per lo attraverso sistemi di accesso e di elaborazione adeguati per lo scopo.scopo.

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A cosa A cosa èè interessata la interessata la programmazione?programmazione?

Disegnare la rete ospedalieraDisegnare la rete ospedalieraDecidere se aprire un nuovo reparto od una nuova Decidere se aprire un nuovo reparto od una nuova attivitattivitààValutare la qualitValutare la qualitàà e le l’’efficacia di un servizio erogatoefficacia di un servizio erogatoConfrontare tra di loro servizi sanitari aziendali e/o Confrontare tra di loro servizi sanitari aziendali e/o regionaliregionaliAttribuire risorse alle aziendeAttribuire risorse alle aziendeIndividuare i settori che piIndividuare i settori che piùù consumano risorse sanitarie consumano risorse sanitarie Valutare le abitudini Valutare le abitudini prescrittiveprescrittive dei Medici dei Medici Monitorare i livelli di assistenzaMonitorare i livelli di assistenzaDefinire le prioritDefinire le prioritàà di intervento di intervento Monitorare le liste di attesa, i consumi sanitari, il costo Monitorare le liste di attesa, i consumi sanitari, il costo delle prestazioni, il costo delle patologie, e cosdelle prestazioni, il costo delle patologie, e cosìì via via

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Quali i campi dQuali i campi d’’interesse interesse per lper l’’epidemiologia?epidemiologia?

Definizione di prioritDefinizione di prioritààSorveglianza e monitoraggioSorveglianza e monitoraggioValutazione degli esitiValutazione degli esiti

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Sistemi InformativiSistemi Informativi

Fare i conti con quello che cFare i conti con quello che c’è’è vale a dire sistemi vale a dire sistemi informativi imperfetti, nuove difficoltinformativi imperfetti, nuove difficoltààmetodologiche, specificitmetodologiche, specificitàà regionaliregionali

Sviluppare lSviluppare l’’utilizzazione di banche dati giutilizzazione di banche dati giààesistenti, e cercare di migliorare la metodologia di esistenti, e cercare di migliorare la metodologia di integrazione di ciò che esiste: integrazione di ciò che esiste: –– Collegamento tra piCollegamento tra piùù archivi archivi –– Passaggio di informazioni a piPassaggio di informazioni a piùù livelli livelli –– Misure di aggiustamento che tengano conto di Misure di aggiustamento che tengano conto di

comorbiditcomorbiditàà, case, case--mix (mix (riskrisk adjustmentadjustment))

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Collaborazioni e Collaborazioni e linkagelinkage di banche di banche dati differenti in Campaniadati differenti in Campania

SEPASL

Regione Regione CampaniaCampania

ARSAN ARSAN -- OEROER

ARPA Campania Università

ISSISS

CNRCNR

OMSOMS

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Esempi di utilizzo delle Esempi di utilizzo delle SDO negli ultimi 3 anni SDO negli ultimi 3 anni

Definizione di prioritDefinizione di prioritààSorveglianza e monitoraggioSorveglianza e monitoraggioValutazione degli esitiValutazione degli esiti

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Localizzazione geografica delle Aree Localizzazione geografica delle Aree di carenza di carenza iodinicaiodinica tramite SDOtramite SDO

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Tasso di ricovero per ImmaturitTasso di ricovero per Immaturitàà e e PrematuritPrematuritààe Correlazione positiva con Reddito Minimo e Correlazione positiva con Reddito Minimo Inserimento (r = 0,74; p = 0,01) cittInserimento (r = 0,74; p = 0,01) cittàà di Napolidi Napoli

05

101520253035404550

45 50 44 47 48 51 53 46 49 52

Distretti Sanitari

tass

i per

1.0

00

0

5

10

15

20

25

RMI

immaturi - prematuri RMI

PiPiùù Immaturi e Prematuri tra i neonati dei quartieri napoletani povImmaturi e Prematuri tra i neonati dei quartieri napoletani poveri!eri!

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Tassi stand. per ASL di soggetti Tassi stand. per ASL di soggetti ricoverati per neoplasia malignaricoverati per neoplasia maligna

Fortissima corrispondenza geografica con i tassi di mortalitFortissima corrispondenza geografica con i tassi di mortalitàà!!

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MISAMISA““MetanalisiMetanalisi Italiana degli studi sugli effetti a Italiana degli studi sugli effetti a breve termine dellbreve termine dell’’inquinamento atmosfericoinquinamento atmosferico””La partecipazione allo studio La partecipazione allo studio multicentricomulticentrico MISA ha MISA ha realizzato una proficua collaborazione in tal senso tra realizzato una proficua collaborazione in tal senso tra O.E.R., ARPA, ARSAN Campania e UniversitO.E.R., ARPA, ARSAN Campania e UniversitààFederico IIFederico II

Utilizzo integratoUtilizzo integrato di archivio mortalitdi archivio mortalitàà, , archivio SDOarchivio SDO, e , e dati giornalieri centraline inquinamento atmosferico dati giornalieri centraline inquinamento atmosferico cittcittàà di Napolidi Napoli

Possibile evoluzione verso un sistema di sorveglianzaPossibile evoluzione verso un sistema di sorveglianza

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1020

3040

50ta

sso

Milano Napoli Roma Milano Napoli Roma

Confronti tra le grandi metropoliConfronti tra le grandi metropoli

MISAMISA--22

decessi attribuibili a NOdecessi attribuibili a NO22 (limite 40 (limite 40 mcgmcg//mcmc))

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Rapporto OMSRapporto OMS--ISSISS--CNRCNR--OEROER

Descrive i risultati di una prima fase di fattibilità del progetto sul trattamento dei rifiuti e sull’impatto sulla salute umana in Campania

Commissionato da:• Dipartimento della Protezione Civile

Condotto da:• Organizzazione Mondiale della Sanità• Consiglio Nazionale delle Ricerche • Istituto Superiore di Sanità• Regione Campania

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Registro Eventi Registro Eventi CardioCardioe e CerebrovascolariCerebrovascolari, citt, cittàà di Napolidi NapoliCollaborazione tra ISS, ARSAN, Collaborazione tra ISS, ARSAN, UnivUniv. Federico . Federico II e SEP Napoli 1II e SEP Napoli 1Residenti a Napoli Residenti a Napoli Identificazione di tutte le SDO con diagnosi Identificazione di tutte le SDO con diagnosi principale 410 per gli ECprincipale 410 per gli ECIdentificazione di tutte le SDO con diagnosi Identificazione di tutte le SDO con diagnosi principale 430principale 430--432, 433, 434,436 per gli ACV432, 433, 434,436 per gli ACVRicerca nel RENCAM per morti entro 28 giorni Ricerca nel RENCAM per morti entro 28 giorni dalldall’’evento nel 1998 e 1999evento nel 1998 e 1999Anagrafe comunale dei decedutiAnagrafe comunale dei deceduti

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Primi eventi Primi eventi coronaricicoronarici nel biennio di nel biennio di sorveglianzasorveglianza

sesso diabete n decessi % deceduti M/F M/F deceduti

diabete n decessi % deceduti uomini no 1438 222 15,4%

no 1777 290 16,3%

donne no 339 68 20,1%

n decessi % deceduti

2180 385 17,7% uomini si 241 50 20,7%

si 403 95 23,6% 1,5 1,1

donne si 162 45 27,8%

4,2 3,3

Registro degli eventi coronarici e cerebrovascolari della città di Napoli

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Sopravvivenza post IMA Uomini < 65 anniSopravvivenza post IMA Uomini < 65 anni

Mesi

Sop

ravv

iven

za

0 12 24 36

0.5

0.6

0.7

0.8

0.9

1.0

Diabete NODiabete SI

Log Log RankRank test su curve di test su curve di KaplanKaplan--MeierMeier: p 0,02: p 0,02

Hazard Ratio 1.45 (p=0.013) aggiustato per età ed infarto pregresso (ICD9 412)

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Progetto Mattoni del SSN

“Misura dellMisura dell’’OutcomeOutcome”

Istituto Superiore di Sanità

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Indicatori di Indicatori di OutcomeOutcome di Cure di Cure PrimariePrimarie

codice Indicatore Numeratore Denominatore

D1

Ospedalizzazione per diabete non controllato

Episodi di ricovero ordinario con diagnosi di diabete non controllato (250.x2) in età 18+

Popolazione residente in età 18+

D2

Ospedalizzazione per complicanze a breve/lungo termine del diabete

Episodi di ricovero ordinario con diagnosi di complicanze a breve/lungo termine del diabete (cfr. elenco codici) in età 18+

Popolazione residente in età 18+

D3

Ospedalizzazione per amputazione degli arti inferiori in pazienti diabetici

Episodi di ricovero ordinario con intervento di amputazione degli arti inferiori in pazienti diabetici in età 18+

Popolazione residente in età 18+

INDICATORI OGGETTO DI ANALISI DEL MATTONE

Progetto Mattoni del SSN

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Rischio Relativo sui Tassi stand. per 100.000 Rischio Relativo sui Tassi stand. per 100.000 ab. per ASL dei ricoveri per Diabete, ab. per ASL dei ricoveri per Diabete, triennio 2002triennio 2002--2004 2004 –– Regione CampaniaRegione Campania

Fonte ARSAN

Rischio Relativo sul tasso minore (ASL Avellino 1=1)

0,6

0,8

1

1,2

1,4

1,6

1,8

2

Avellin

o 1

Napoli 1

Casert

a 1Cas

erta 2

Napoli 3

Salern

o 2

Napoli 5

Napoli 2

Napoli 4

Avellin

o 2Sale

rno 1

Benev

ento

Salern

o 3Cam

pania

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SDO e Indicatori di Esito di campagne diPrevenzione (r= - 0,75)

Provincia

Popolazione0-14 anni

Incidenzadel morbilloper 100.000

Tasso ricoveroper morbillo x

100.000

% coperturavaccinale per

morbillo nati 1998*

Caserta 158.821 8.204 104 61%

Napoli 604.106 8.936 107 63%

Salerno 181.721 2.323 46 67%

Avellino 71.878 154 32 70%

Benevento

47.473 1.118 34 84%

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AppropriatezzaAppropriatezza: Andamento mensile delle : Andamento mensile delle Appendicectomie dAppendicectomie d’’urgenza a Napoliurgenza a Napoli

3 0

3 5

4 0

4 5

5 0

5 5

6 0

6 5

gennaio

febbraio

marzo

aprile

maggio

giugno

luglio

agosto

settembre

ottobre

novembre

dicembre

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0

50

100

150

200

250

300

350

400

gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre

pubblico privato

Appendicectomie in Campania: Appendicectomie in Campania: confronto Pubblico vs. Privatoconfronto Pubblico vs. Privato

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Collaborazione al P.O.R.Collaborazione al P.O.R.

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Prevalenza periodale annuale di Prevalenza periodale annuale di pazienti con cancro in Campaniapazienti con cancro in Campania

Soggetti ospedalizzati per Neoplasia Maligna (N=51.893)

-

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

4.000

4.500

Avellin

o 1Ave

llino 2

Benev

ento

Casert

a 1Cas

erta 2

Napoli 1

Napoli 2

Napoli 3

Napoli 4

Napoli 5

Salern

o 1Sale

rno 2

Salern

o 3

ASL

sogg

etti

< 45 Da 45 a 64 anni Da 65 a 74 anni 75 anni e oltre

Fonte ARSAN

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tipo di Cancro Mammella Polmone Colon retto Prostata Utero Ovaio

soggetti 5267 5070 4680 1881 1196 935

% in Campania 90% 88% 83% 83% 87% 86%

% in altre regioni 8% 8% 12% 14% 10% 12%

% in Campania e in altre regioni 2% 4% 4% 2% 3% 2%

media di ricoveri totali per soggetto 2,1 2,6 2,0 1,4 1,8 2,5

interventi chirurgici per 100 soggetti 49,4 9,4 48,7 20,2 44,7 25,7

Distribuzione dei soggetti residenti ospedalizzati affetti da neoplasia specifica per regione di ricovero

Fonte ARSAN

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PL/1000 ab stima PL complessivi PL/1000 ab stima PL

complessivi

oncologia medica 0,058 325 0,057 331

radioterapia 0,036 202 0,006 33

fabbisogno complessivo 0,52 2.916 0,34 1.990

POR 1997 - 99 Nuova propostaFunzione Assistenziale

Ospedaliera Oncologica

Confronto tra la stima del fabbisogno del precedente P.O.R. e l'attuale proposta

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Distribuzione dei Pazienti con diagnosi principale di Neoplasia maligna e TEV (rapporto M/F 1,6), Regione Campania - anno 2002

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

25 - 29anni

30 - 34anni

35 - 39anni

40 - 44anni

45 - 49anni

50 - 54anni

55 - 59anni

60 - 64anni

65 - 69anni

70 - 74anni

75 - 79anni

80 - 84anni

Più di 90anni

sogg

etti

M F

Fonte ARSAN

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Rilevazione dei PDT del Rilevazione dei PDT del CancroCancro

Anno indice: 2003Anno indice: 2003FocusFocus su Napoli cittsu Napoli cittàà per la completezza dei sistemi per la completezza dei sistemi informativi (SDO, RENCAM, ANAGRAFE)informativi (SDO, RENCAM, ANAGRAFE)Selezione delle SDO con Diagnosi di cancro della Selezione delle SDO con Diagnosi di cancro della Mammella, Polmone e Colon Retto ovunque Mammella, Polmone e Colon Retto ovunque ricoverati nellricoverati nell’’anno 2003anno 2003Verifica della Residenza, dellVerifica della Residenza, dell’’eventuale decesso e eventuale decesso e di assenza di ricoveri negli anni 1999di assenza di ricoveri negli anni 1999--20022002Identificazione del primo ricovero (indice) e Identificazione del primo ricovero (indice) e followfollowup al 31/12/2004up al 31/12/2004

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Cancro della MammellaCancro della Mammella

classe età pazienti deceduti % decessi10 - 14 anni 1 0%20 - 24 anni 1 0%25 - 29 anni 2 0%30 - 34 anni 15 0%35 - 39 anni 28 0%40 - 44 anni 44 1 2%45 - 49 anni 69 1 1%50 - 54 anni 68 4 6%55 - 59 anni 89 4 4%60 - 64 anni 72 6 8%65 - 69 anni 84 6 7%70 - 74 anni 100 17 17%75 - 79 anni 73 13 18%80 - 84 anni 39 10 26%85 - 89 anni 22 7 32%90 - 94 anni 5 1 20%Più di 95 anni 1 1 100%totale 713 71 10%

Distribuzione per età delle pazienti

Fascia screening

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Cancro della MammellaCancro della Mammella

pazienti ricoveri DM importo importo medio per ricovero

importo medio paziente

715 3.955 4,7 7.456.517,54€ 1.885,34€ 10.428,70€

97% in Campania

3% in altre Regioni

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Attesa in giorni per lAttesa in giorni per l’’intervento intervento chirurgico dopo un primo ricovero chirurgico dopo un primo ricovero diagnostico medicodiagnostico medico

tipo di cancro

primo ricovero medico

intervento chirurgico successivo

% operati

Regione di Intervento Interventi

attesa media in giorni

ic 95° min

ic 95° max

altre Regioni 1 22 - -Campania 52 77,3 72,2 82,3

altre Regioni 8 154,5 138,5 170,5Campania 99 54,4 15,2 93,5

altre Regioni 9 15,1 0,0 30,3Campania 55 16,5 11,4 21,7

Colon retto

Mammella 81 53

Polmone 308 64 21%

122 107 88%

65%

Fonte ARSAN

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Spesa ospedaliera pro capite dei deceduti e Spesa ospedaliera pro capite dei deceduti e dei sopravviventi con diagnosi di dei sopravviventi con diagnosi di Ca.Ca. SenoSeno

spesa ospedaliera media secondo l'esito: Ca Mammella

€ - € 2.000 € 4.000 € 6.000 € 8.000 € 10.000 € 12.000 € 14.000

deceduti entro 12 mesi

deceduti entro il follow up

sopravviventi

media

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Tassi di ricovero extraregionali per Tassi di ricovero extraregionali per ASL di residenza ASL di residenza (in giallo le ASL di confine)(in giallo le ASL di confine)

34,0

30,7

26,2

25,6

22,9

19,9

14,8

13,0

10,6

10,5

8,8

7,6

6,6

15,5

0 5 10 15 20 25 30 35 40

AV 1

CE 1

BN 1

SA 3

CE 2

SA 2

AV 2

SA 1

NA 1

NA 5

NA 4

NA 3

NA 2

Campania

Ta ssi di r i c ov e r o pe r 10 0 0 a bi t a nt i

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Fonti informativeFonti informative

Le Schede di Dimissione Ospedaliera, le Le Schede di Dimissione Ospedaliera, le informazioni in possesso dei medici di informazioni in possesso dei medici di medicina generale, il consumo di farmaci e medicina generale, il consumo di farmaci e di prestazioni ambulatoriali, di prestazioni ambulatoriali, ……, sono , sono strumenti che, quando resi operativi (come strumenti che, quando resi operativi (come sta succedendo in alcune regioni) non solo sta succedendo in alcune regioni) non solo aiutano a misurare aspetti di salute e di aiutano a misurare aspetti di salute e di malattia altrimenti sconosciuti ma malattia altrimenti sconosciuti ma modificano significativamente le prioritmodificano significativamente le prioritàà di di intervento.intervento.

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ConclusioniConclusioni

Oggi abbiamo a disposizione delle informazioni (che Oggi abbiamo a disposizione delle informazioni (che sono sicuramente perfettibili), ma che gisono sicuramente perfettibili), ma che giààconsentono di lavorare su sistemi integrati di consentono di lavorare su sistemi integrati di utilizzo e su migliori modalitutilizzo e su migliori modalitàà di letturadi lettura

Tutto ciò Tutto ciò èè reso possibile dalla evoluzione della reso possibile dalla evoluzione della epidemiologia che tiene conto delle innovazioni epidemiologia che tiene conto delle innovazioni tecnologiche nel campo della informazionetecnologiche nel campo della informazione

ÈÈ possibile immaginare sistemi di rete tra Regioni possibile immaginare sistemi di rete tra Regioni che condividono banche dati e competenze che condividono banche dati e competenze epidemiologiche e che permettano uno sviluppo epidemiologiche e che permettano uno sviluppo armonico e piarmonico e piùù efficiente delle conoscenze utili alla efficiente delle conoscenze utili alla programmazione delle singole Regioni e del Paese.programmazione delle singole Regioni e del Paese.

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Grazie!Grazie!