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ELEZIONI PER IL RINNOVO DEGLI ORGANI COLLEGIALI PER IL QUADRIENNIO 2015/19 ENTE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Consiglio di Indirizzo Generale Consiglio di Amministrazione

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ELEZIONI PER IL RINNOVO DEGLI ORGANI COLLEGIALIPER IL QUADRIENNIO 2015/19

ENTE DI PREVIDENZA E ASSISTENZADELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA

Consiglio di Indirizzo GeneraleConsiglio di Amministrazione

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LISTE AMMESSEALLA COMPETIZIONE ELETTORALE

A NORMA DELL’ART.29DEL REGOLAMENTO ELETTORALE

LISTA 1

PER PROSEGUIRE CON IL BUON GOVERNO

DI ENPAPI

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LINEE PROGRAMMATICHE

1. CONSOLIDARE IL SISTEMA DI WELFARE PER FAVORIRE L’ESERCIZIO LIBERO - PROFESSIONALE

2. FORNIRE AGLI ISCRITTI UN SISTEMA PREVIDENZIALE PIÙ EQUO E SOSTENIBILE

3. ARRICCHIRE I SERVIZI A DISPOSIZIONE DEGLI ISCRITTI

4. OTTIMIZZARE IL PORTAFOGLIO INVESTITO

5. PORTARE LE RELAZIONI ISTITUZIONALI AL MASSIMO LIVELLO DI COLLABORAZIONE

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Nel corso del mandato 2011/2015 l’attività si è concentrata, sostanzial-mente, su due fronti principali:

• la creazione di un sistema di welfare, attraverso l’entrata in vigore della riforma dei contributi e delle prestazioni, l’istituzione della Gestione Separata ENPAPI, l’implementazione degli interventi assistenzia-li, l’adozione di misure di agevolazione per il versamento dei contributi obbligatori;

• il miglioramento dei rapporti con i Professionisti assicu-rati, attraverso il riassetto organizzativo degli Uffici dell’Area Previdenza, l’internalizzazione del servizio di assistenza telefonica agli iscritti, realiz-zata per mezzo di un sistema IVR, il processo di dematerializzazione ed informatizzazione.

Il mandato che si snoderà nel prossimo quadriennio, nell’ottica dell’ulte-riore potenziamento di quanto già sviluppato, si pone importanti macro - obiettivi, nel cui ambito sono sviluppati i programmi operativi.

PROGRAMMA PER IL MANDATO 2015/2019

DEGLI ORGANI DI ENPAPI

“CONTINUITÀ CON TRASPARENZA”

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1. CONSOLIDARE IL SISTEMA DI WELFARE PER FAVORIRE L’ESERCIZIO LIBERO-PROFESSIONALE

L’attuale regolamentazione già prevede un sistema articolato di trattamenti previdenziali e di interventi assistenziali, ai quali si sono affiancati, nel tempo, provvedimenti e misure che hanno avuto lo scopo di agevolare il versamento dei contributi obbligatori da parte dei professionisti iscritti. In questo senso, si può prevedere l’istituzionalizzazione anche di queste misure, attraverso l’introduzione di un regolamento di welfare che disciplini tutte le prestazioni erogate dall’Ente, anche al di là di quelle previdenziali obbligatorie.

Si tratta, in concreto, di adottare un testo unico, che, da un lato compren-da, al suo interno, gli attuali “Regolamento di previdenza” e “Regolamento generale per l’erogazione delle prestazioni assistenziali”, dall’altro assorba tutti i provvedimenti che sono stati, nel tempo, assunti per consentire ai Professionisti iscritti di accedere a misure di agevolazione che, soprattutto nell’ultimo periodo, vogliono tenere conto dello stato di disagio creato dalla crisi economica e finanziaria che non accenna a terminare.

Vanno, inoltre, individuate modalità per aumentare le risorse economiche (fondo di assistenza) a favore degli interventi assistenziali dei professionisti iscritti all’Ente.

Le interlocuzioni con le istituzioni hanno, nel tempo, favorito l’attuazione del-la Convenzione sottoscritta, a suo tempo, con l’INPS che, tra le altre cose, ha costituito il presupposto, per l’intervento legislativo che, nel 2012, ha condotto all’istituzione della Gestione Separata INPS. Allo stato attuale, non essendo stati ancora completati i trasferimenti e nell’ottica della completa ricostruzione delle posizioni all’interno di ENPAPI, è necessario riprendere le interlocuzioni e renderle strumentali a portare a definitiva conclusione la convenzione con l’Inps. Dalla sua sottoscrizione, in effetti, è trascorso molto tempo; molte, però, sono state le interlocuzioni politiche e tecniche, che hanno risentito, progressivamente, di alcuni elementi di tipo tecnico, ammi-nistrativo e burocratico, richiesti, soprattutto, dalle autorità di vigilanza. La circostanza della rotazione dei soggetti con cui è avvenuta l’interlocuzione diretta, in rappresentanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dell’INPS, ha procrastinato ulteriormente l’attuazione completa e definitiva della Convenzione.

In questo processo, però, è intervenuta la citata norma che, nel 2012, ha

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consentito l’istituzione della Gestione Separata ENPAPI, dedicata ai Pro-fessionisti titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa. Questa, che si trova, ormai, quasi al suo terzo anno di attività, presenta un numero di Professionisti assicurati salito alle oltre quindicimila unità. In tale ottica, devono comunque proseguire le azioni funzionali a stabilizzarla, in modo da renderla elemento essenziale nella gestione della protezione sociale della categoria. Tra queste, si ricordano azioni di:

• comunicazione verso i Professionisti infermieri, dirette a rendere più chiaro che gli obblighi previdenziali relativi all’esercizio della professione in forma di collaborazione vanno ricondotti solo ed unicamente verso la nuova Ge-stione di ENPAPI;

• moral suasion verso i committenti, dirette, da un lato, ad agevolare i pro-cessi di iscrizione dei Professionisti, dall’altro, a perseguire i soggetti che non ottemperano gli obblighi nascenti dall’applicazione della nuova normativa;

• relazione istituzionale con le autorità di vigilanza e con l’INPS, volte a completare i trasferimenti delle posizioni e dei relativi flussi contributivi.

la libera professione infermieristica, ancora oggi, rappresenta una modalità di esercizio che non ha trovato piena affermazione nella categoria. enpapi ha contribuito in modo determinante al suo sviluppo, pur restando, sempre, nell’ambito del proprio ruolo. Un’azione ancora più incisiva per facilitare la divulgazione del corretto approccio alla modalità libero – professionale potrebbe derivare dalla sinergia con la Federazione. Richiamare, tra i prin-cipi di corretto esercizio, quelli di ottemperanza agli obblighi di iscrizione, dichiarazione e versamento della contribuzione, può rappresentare un ele-mento di forte rilevanza. sotto questo aspetto sarà interessante conoscere l’esito dell’indagine che enpapi e la federazione ipasvi hanno commissio-nato al censis per valutare lo stato effettivo dell’esercizio della libera profes-sione infermieristica nel nostro paese, che potrebbe condurre a conoscere aspetti ancora nascosti delle varie sfaccettature dell’esercizio.

Le stesse sinergie potrebbero essere trovate con le associazioni professionali che, a loro modo, hanno un ruolo importante e concreto nella promozione dell’esercizio libero – professionale. Il ruolo di ENPAPI, sotto questo aspetto, potrebbe non essere solo limitato ai principi generali, ma anche esteso a tut-ti gli aspetti più concreti e pratici. Questa forma di esercizio, tra l’altro, trova una ragione di sviluppo anche a causa della sempre maggiore richiesta di

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servizi assistenziali sul territorio, considerando le sempre maggiori difficoltà che le aziende sanitarie hanno a garantirli. ENPAPI si trova ad essere uno dei pochi Enti espressione di una categoria che non è in crescita solo di per sé, ma anche nella sua modalità di esercizio non subordinata.

In tutto ciò il ruolo della Professione tutta (Federazione Nazionale dei Colle-gi IPASVI, Collegi provinciali IPASVI, ENPAPI) deve essere orientato a garan-tire il rispetto delle norme sostanziali, fiscali, previdenziali, deontologiche. ENPAPI, da parte sua, ha già posto in essere diverse attività, dirette a favorire i controlli sul territorio dell’esercizio libero – professionale, attraverso verifiche, anche ispettive, sull’assolvimento degli obblighi previdenziali. Fin dal 2011 l’Ente ha intensificato l’azione di recupero dei crediti contributivi, affidandosi ad un soggetto terzo, insieme al quale ha prodotto, negli ulti-mi quattro anni, un riconoscimento di debiti contributivi superiore ad Euro quaranta milioni. Tale azione continuerà anche nel prossimo mandato e sarà affiancata a quella, di più recente attuazione, con la quale l’Ente controlla direttamente, anche sul territorio, le aziende committenti obbligate al versamento dei contributi in favore dei Professionisti titolari di rapporti di collaborazione.

Un ruolo importante può anche essere svolto, in sinergia con l’Associazione degli Enti Previdenziali Privati – Adepp, per agevolare l’accesso ai fondi UE per i liberi professionisti, reso possibile dall’inserimento delle attività libero - professionali nel “Piano d’azione imprenditorialità 2020” della Commis-sione Europea. Tali azioni riguardano:

• l’istruzione e la formazione per sostenere la crescita;

• la creazione di un contesto di prosperità e crescita;

• la realizzazione di modelli di ruolo e di coinvolgimento dei cittadini.

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2. FORNIRE AGLI ISCRITTI UN SISTEMA PREVIDENZIALE PIÙ EQUO E SOSTENIBILE

Migliorare ulteriormente l’adeguatezza delle prestazioni è naturalmente, uno degli aspetti prioritari. La recente sentenza 3859/2014 del Consiglio di Stato, che ha fornito una chiave di lettura diversa dell’articolo 1, comma 9, della legge 8 agosto 1995, n. 335, può offrire il destro per intervenire sulla capitalizzazione dei montanti.

ENPAPI, già nel 2014, è intervenuto con una misura sostanziale che ha proprio questo scopo e che tenta di superare l’impasse che si verrebbe a creare se si applicasse pedissequamente ai montanti contributivi un tasso di capitalizzazione che, proprio nel 2014, si presenta negativo. L’Ente, sotto questo aspetto, auspica che le autorità di vigilanza, comunque sensibili su questi temi, riescano ad andare oltre gli elementi strettamente burocratici e si orientino favorevolmente verso le esigenze dei Professionisti iscritti.

Un altro tema è quello relativo alla possibilità di utilizzare il Fondo di riserva (ex articolo 43 del Regolamento di Previdenza) per migliorare la misura dei montanti contributivi. Enti come ENPAPI, che si trovano ancora in una fase di accumulo e che, in ogni caso, conseguono sempre dalla gestione del portafoglio rendimenti superiori al tasso di capitalizzazione dei montanti, sono fortemente capitalizzati. Un utilizzo delle riserve nel senso del miglio-ramento dei montanti potrebbe dare un ulteriore contributo all’adeguatezza delle prestazioni.

Un sistema di welfare non può prescindere dal considerare che l’Ente deve svolgere la propria missione istituzionale senza porre in essere comporta-menti che siano vessatori verso gli iscritti. Una delle leve su cui si potrebbe intervenire, in questo senso, è rappresentata da un’azione diretta a rifor-mare il sistema sanzionatorio. Questo, infatti, pur se già novellato da una precedente modifica regolamentare e reso coerente con quello degli altri Enti “103”, sembra non essere ancora rispondente all’impostazione che gli Organi hanno voluto dare ai rapporti con i Professionisti iscritti. Tale sistema, sotto questo aspetto, potrebbe essere rivisto, predisponendo un regolamen-to ad hoc (come avviene in altre realtà similari alla nostra) che lo disciplini in modo diverso, rendendolo più mite ed orientato a prevedere forme di ravvedimento operoso, attualmente non disciplinate dalla normativa interna. Il sistema sanzionatorio, in ogni caso, non ha in alcun caso una valenza

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vessatoria, ma è caratterizzato da elemento di carattere etico. La sanzione dà senso al valore del rispetto della norma, proteggendo i Professionisti diligenti, che costituiscono la maggior parte della popolazione.

Ben presente, inoltre, deve essere tenuta l’attenzione sulle azioni dirette a rafforzare le misure previste per rendere più agevole il versamento dei contributi agli iscritti che si trovino in condizioni di disagio economico. L’esperienza diretta ha dimostrato che, senza l’istituto della rateizzazione molti incassi contributivi non sarebbero stati effettuati: è per questo motivo, ad esempio, che ENPAPI, da due anni, consente anche di rateizzare il ver-samento del saldo. Tali misure, peraltro, marcano ulteriormente la differenza tra il concetto di contributo previdenziale e imposta. Il primo, infatti, ancor-ché obbligatorio, concorre a realizzare il diritto, costituzionalmente garanti-to, ad ottenere, al termine del periodo di attività professionale, il trattamento pensionistico di vecchiaia. L’imposta, di contro, rappresenta il sostegno che ogni cittadino è chiamato a dare, in ragione della propria capacità contri-butiva, al sostenimento della spesa pubblica da parte dello Stato.

Nell’ambito degli orientamenti finalizzati a rendere il sistema previdenziale più equo e sostenibile, infine, non si può prescindere dalla necessità di garantire quel livello di continuità gestionale in grado di salvaguardare la stabilità delle riforme nel tempo. Modifiche a sezioni della normativa interna dell’Ente, elettorale e sostanziale, potrebbero concorrere al raggiungimento di questo obiettivo.

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3. ARRICCHIRE I SERVIZI A DISPOSIZIONE DEGLI ISCRITTI

Le azioni dirette a valorizzare il servizio di contact center interno devono essere orientate a rendere questo servizio ancora più funzionale per i Pro-fessionisti iscritti, dopo i primi mesi di esercizio nel 2014. I risultati, fino ad oggi, sono confortanti. I Professionisti iscritti, fin dal mese di giugno 2014, hanno accesso ad un sistema diretto, non più mediato da fornitori esterni e, soprattutto, da operatori che cambiano continuamente, attraverso il quale possono prenotare un appuntamento telefonico con i dipendenti dell’Ente che operano all’interno dell’Area Previdenza. Sono due, quindi, gli elementi che rendono questo un nuovo servizio ad elevato valore aggiunto: la tempe-stività e la qualità della risposta.

Non si può prescindere, poi, dall’ultima evoluzione dei servizi verso i Pro-fessionisti iscritti offerta dal cassetto previdenziale, al quale si dovrà dare grande risalto, così come a tutti i nuovi servizi informatici. È importante, infatti stimolare gli iscritti, motivando e spingendo verso una piena utilizza-zione del servizio. Questo, attivo dal 15 dicembre, permette di consulta-re lo stato della propria posizione assicurativa, effettuare i versamenti dei contributi obbligatori in acconto ed a saldo, presentare le domande e/o le istanze di accesso alle prestazioni ed ai servizi erogati dall’Ente, accedere alla propria casella PEC (Posta Elettronica Certificata) messa a disposizione dall’Ente gratuitamente e senza limiti di tempo. La novità attua la previsione contenuta nell’articolo 20, comma 1, dello Statuto, che stabilisce che l’Ente applica progressivamente, dal 1 gennaio 2014, modalità informatizzate e dematerializzate di comunicazione con gli Assicurati. Per accompagnare l’avvio di questo importante processo è stata inoltrata a tutti i Professionisti iscritti, nel corso del mese di dicembre, la Card Servizi ENPAPI contenente le credenziali di accesso al Cassetto Previdenziale, insieme ad un DVD esplicativo dell’iniziativa.

Il nuovo assetto degli Uffici dell’Area Previdenza, perfezionatosi nel primo semestre del 2014, non è, certamente, un punto di arrivo. Tra i programmi futuri assume particolare rilevanza quello di proseguire nell’adeguamento della struttura organizzativa, rendendola sempre più coerente con il mutato assetto dimensionale e, soprattutto, con i bisogni e le esigenze degli iscritti. ENPAPI, ormai, è nella fase della maturità, per cui è necessario che:

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• la struttura organizzativa sia la più appropriata;

• sia ricercata la continua innovazione, attraverso l’implementazione di processi efficienti e standardizzati, nonché la definizione di indicatori di performance e controllo;

• siano implementati sistemi di comunicazione, coordinamento e reporting;

• sia presente un sistema informativo evoluto;

• sia perseguito il miglioramento continuo.

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4. OTTIMIZZARE IL PORTAFOGLIO INVESTITI

Nel corso degli ultimi dieci anni i risultati conseguiti dalla gestione del portafoglio sono stati sempre positivi e, in media, superiori al tasso di capi-talizzazione dei contributi. Anche in questo caso l’azione deve continuare e tendere a rendere la composizione del portafoglio investito più diversificata ed ancora più coerente con il debito previdenziale prospettico attraverso il modello ALM. L’attuale assetto del patrimonio tiene conto di una composi-zione della platea dei Professionisti assicurati che, dal punto di vista della distribuzione per età, è caratterizzato da una forte concentrazione (oltre il 77%) nelle classi comprese tra i ventuno ed i cinquanta anni. I dati relativi al medio/lungo termine, inoltre, evidenziano, da un lato, che il patrimonio dell’Ente presenta una crescita regolare, dall’altro, che il saldo previdenziale si mantiene positivo. ENPAPI, in sintesi, non presenta aspetti critici dal punto di vista della sostenibilità. Se a tutto ciò si aggiunge il numero di pensionati che, allo stato, si avvicina alle millecinquecento unità, si può giungere alla conclusione che ENPAPI ha privilegiato, in questo momento, strumenti, quali i fondi chiusi, che assicurano un flusso reddituale costante e sistematico, mantenendo un adeguato rapporto rischio/rendimento. L’obiettivo, per il futuro, sarà quello di porre in essere operazioni di investimento in strumenti a maggior grado di liquidità. È stato pubblicato, di recente, lo schema di regolamento che disciplinerà, una volta in vigore, l’attività di investimento degli Enti previdenziali privati. Sarà necessario, di conseguenza, adeguare nel tempo il portafoglio dell’Ente al quadro normativo che si presenterà.

Forte è stato il supporto degli advisor in tutto il processo di investimento. È opportuno, in questo senso, rafforzare il loro ruolo, prevedendone un raffor-zamento ed introducendo la figura del risk advisor, sempre nel quadro della possibile evoluzione normativa derivante dall’entrata in vigore, nel corso del 2015, del regolamento di cui sopra.

Tra le varie azioni che sarà necessario mettere in campo, particolare rile-vanza assume quella di dotare l’ente di una banca depositaria unica. Si au-spica, in ogni caso, di poter disporre del dovuto tempo a disposizione per adeguare la politica di investimento al quadro normativo che si presenterà in futuro, sempre nel rispetto dell’autonomia sancita dal D. Lgs. 509/94.

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5. PORTARE LE RELAZIONI ISTITUZIONALI AL MASSIMO LIVELLO DI COLLABORAZIONE

Per consolidare ulteriormente i rapporti con la professione sarà posto in es-sere ogni possibile livello di collaborazione con i Collegi Provinciali IPASVI e con la Federazione IPASVI: dalla condivisione di progetti di ricerca alla partecipazione ad iniziative promosse sul territorio, alla partecipazione al Congresso Nazionale della Federazione, alla messa in campo di azioni dirette a rafforzare il ruolo di controllo sull’esercizio libero – professionale. Il 2015, ad esempio, sarà un anno importante per mettere a fuoco i principi che saranno alla base della collaborazione per i prossimi anni. Almeno due, infatti, sono gli appuntamenti della Federazione con un ruolo attivo di ENPAPI:

• la III Giornata Nazionale della Libera Professione Infermieristica, organiz-zata a Bologna l’11 gennaio 2015;

• il XVII Congresso Nazionale, previsto a Roma dal 5 al 7 marzo 2015.

Con i Collegi Provinciali proseguirà la disponibilità di ENPAPI ad essere presente sul territorio, sia per diffondere la cultura del risparmio previdenzia-le, sia per portare un contributo tecnico alla risoluzione di problemi pratici nella gestione della posizione assicurativa dei Professionisti iscritti.

Continuare ad avere un ruolo chiave all’interno dell’Adepp rappresenta un altro programma rilevante. ENPAPI, attualmente, esprime la Vice Presidenza dell’Associazione e, per questo, è sempre in primo piano nello svolgimento dell’azione politica diretta a portare avanti gli interessi degli Enti privati di previdenza dei liberi professionisti. I temi della tassazione e della riaffer-mazione dell’autonomia gestionale sono quelli più rilevanti. Continua ad essere forte il ruolo dell’Associazione nel portare avanti le istanze delle cate-gorie professionali che, in questo periodo, possono essere sostanzialmente ricondotte a due:

• il riconoscimento sostanziale e definitivo dell’autonomia e della forma giu-ridica privata, liberando gli Enti dal giogo che li vede costretti ad applicare norme che, in origine, sono proprie della Pubblica Amministrazione;

• la riduzione della tassazione, senza vincoli di investimento in settori gra-diti allo Stato, come appare dall’ultima legge di stabilità.

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Il rapporto con le autorità preposte alla vigilanza (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Corte dei Conti, Covip, Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale) è sempre stato di massima collaborazione. L’azione è diretta, in ogni caso, a rafforza-re tale ambito, nell’ottica della massima trasparenza e disponibilità.

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PRESENTAZIONE DELLE LISTEAI SENSI DELL’ART. 29

DEL REGOLAMENTO ELETTORALE DI ENPAPI

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CONSIGLIO DI INDIRIZZO GENERALE ENPAPI TITOLARI

Nr. Matricola Nome Cognome Codice Fiscale Prov.

1 034527 I Gennaro ROCCO RCCGNR56M14H268M RM

2 019421 U Gaetano BISICCHIA BSCGTN72P11C351P CT

3 019959 F Luca BONFANTI BNFLCU 67A26 E507G CO

4 021487 G Fabrizio BONO BNOFRZ70T31I480S CN

5 001949 M Salvatore BORRELLI BRRSVT 64P25 D122P RG

6 001772 U Laura BOVE BVOLRA 67C60 H501B AG

7 021760 G Michelangelo BRINDICCI BRNMHL68L14A883S BT

8 006114 Y Marina CALZONI CLZMRN64H69Z112K VA

9 021781 I Angelica CAPOCCHIANO CPCNLC74R54E885B MI

10 017618 Y Claudia CASARINI CSRCLD 59D68 A324I BO

11 046275 Q Nicoletta CASTELLI CSTNLT62L54C933L MN

12 029345 0 Giuliana CECCATTINI CCCGLN 50A41 C745L RM

13 000637 W Stefano CHIVETTI CHVSFN71A28D612A FI

14 002541 O Vincenzo CUCCOVILLO CCCVCN 69A31 A662B BA

15 029057 G Fortunato D’AGOSTINO DGSFTN82E04H224P RC

16 023029 E Boubacar DAOU DAOBCR 66T18 Z329V MI

17 045809 K Alessio DE CICCO DCCLSS88L08F839X NA

18 025158 K Salvatore DI GREGORIO DGRSVT 74L10 G319A TP

19 005956 Y Paolo DI SARNO DSRPLA 72A13 B963L CE

20 012591 M Roberto FERRONE FRRRRT64H18L219U TO

21 006059 K Simone FORGHIERI FRGSMN72L27B819W BG

22 014876 S Antonio GENOVA GNVNTN 65T28 L219P TO

23 017687 M Stefano GHILARDI GHLSFN74P04A246X BG

24 029399 G Alberto GIARRIZZI GRRLRT66C08B202E PN

25 020064 W Antonella GIOIA GIONNL 63S57 G535J PC

26 026281 K Luigi GOBBO GBBLGU51E31L407V TV

27 046774 Y Salvatore LATINA LTNSVT85T06I754A SR

28 004602 W Paola LILLIU LLLPLA 50E41 D827B GE

29 034427 W Enrico MARCOTTO MRCNRC 61L08 L781I VR

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CONSIGLIO DI INDIRIZZO GENERALE ENPAPI TITOLARI

Nr. Matricola Nome Cognome Codice Fiscale Prov.

30 043393 K Luca Paolo MARTINELLI MRTLPL80H10A326G AO

31 012508 C Simone MAZZOCCHI MZZSMN 73P16 C858R FC

32 026646 M Angelo MILIA MLINGL 68M15 B354I CA

33 018000 I Stefano MORENGHI MRNSFN 74R17 A859J BI

34 014385 M Battistino PAGGI PGGBTS 63D06 B473R NO

35 045585 W Giuseppe PAONESSA PNSGPP79A31C352X CZ

36 023045 Q Carmen Alina PASCU PSCCMN71M61Z129T TO

37 000743 G Liana PASIN PSNLNI 62B56 G224J PD

38 022116 Y Simona PERTOSA PRTSMN71L59I690I MI

39 002183 W Giuseppina PODO PDOGPP66C49F604R LE

40 028936 S Francesco Antonio RACCO RCCFNC75P01D122Z KR

41 010216 M Paola ROSADINI RSDPLA66C58G999D PO

42 029551 I Giusy SPADAFORA SPDGSY81P44D086J VV

43 040914 O Francesco SPADAFORA SPDFNC 51R06 H919S CS

44 010208 Q Agostino SPAGNOLI SPGGTN 57M21 B157I BS

45 008816 U Maria SPIZZICA SPZMRA57A44H224X PG

46 041135 I Alessandro STIEVANO STVLSN65E10Z241M RM

47 028776 Y Fabio Michele STRAZZELLA STRFMC 80T06 L738G PZ

48 031897 E Filippo Mattia SUCCI SCCFPP82R05A944O BO

49 001114 E Maria Serena TARABELLONI TRBMSR 50B41 B967E MO

50 008841 W Pierina TONANI TNNPRN68L71D150W CR

51 022743 Y Simona TOSELLI TSLSMN 72M59 F152H TE

52 005010 F Cristina VAGLINI VGLCST 65B67 C415R LI

53 005134 I Elena VANZO VNZLNE 66E61 L78MP VI

54 024995 Q Giordano VISANI VSNGDN51L25B188F RA

55 026368 M Germana VISCARDI VSCGMN77C45G482O PE

56 028806 O Paolo ZINCO ZNCPLA 85M15 A489Y AV

57 019219 G Paolo ZOPPI ZPPPLA 65P24 B036K FI

Negli elenchi sono inseriti gli Iscritti con le caratteristiche previste dall’art. 4 c. 3 dello Statuto

CONSIGLIO DI INDIRIZZO GENERALE ENPAPI TITOLARI

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CONSIGLIO DI INDIRIZZO GENERALE ENPAPI SOSTITUTI

Nr. Matricola Nome Cognome Codice Fiscale Prov.

1 043894 Y Elena BARONE BRNLNE84H44F839R NA

2 015214 O Gemma BONELLO BNL GMM 49L60 F528R IM

3 015279 G Anna BONOMI BNMNNA62L63H717K BS

4 043911 E Michele BORTOLINI BRTMHL79H29G999M PO

5 029320 E Giovanni BOTTI BTTGNN47D09A373H SP

6 016925 U Aristide BRANCATI BRNRTD55A04F839R NA

7 006331 C Gian Domenica BRODINI BRDGDM47L67A529Y BS

8 020498 E Paride BRUNZU BRNPRD68M12H301U MI

9 009287 U Adamina CALDARA CLDDMN54E43D251D BS

10 000634 U Maria Teresa CAVALLO CVLMTR 55M45 D205R CN

11 027466 O Alexandra CIUCA CCILND78R58Z129J VE

12 000643 U Maria Alessandra CODOGNOTTO CDGMLS69D57E098N GO

13 023259 U Salvatore CONCADORO CNCSVT77R29C286Z MI

14 015638 S Maria Roberta CORTI CRTMRB 67H44 D926U CO

15 024056 G Giuseppina DANIELI DNLGPP59H59D863S MT

16 000986 Q Wanda DARI DRAWND46L61C065N RI

17 014859 K Stefano DASSIE’ DSSSFN68C02L050C UD

18 001237 Q Lucia DE BENEDETTO DBNLCU46M53A952K BZ

19 040750 K Simona DI GENNARO DGNSMN68A69F205A PV

20 020037 Q Defenza FAIS FSADNZ70B60B056W NU

21 020948 E Leonardo Francesco FARINA FRNLRD72C18G203E SS

22 033975 B Massimiliano FILONE FLNMSM83H14F158C ME

23 043053 Y Angelo FODERA’ FDRNGL52S26B429K CL

24 000449 O Ernesta Rosa GALLI GLLRST41L46E006B MS

25 017676 W Massimiliano GALLINO GLLMSM74B08A479N AT

26 027499 M Franco GASTALDI GSTFNC48H06A647D SV

27 001790 L Clara GREGORIN GRGCLR53S42H787A GO

28 015238 G Giuseppe LEONFORTE LNFGPP68S11C351A EN

29 029135 K Marco LUSSU LSSMRC67T21A757D BL

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CONSIGLIO DI INDIRIZZO GENERALE ENPAPI SOSTITUTI

Nr. Matricola Nome Cognome Codice Fiscale Prov.

30 013947 C Cosimo Damiano MAGGI MGGCMD66D11E882X TA

31 051640 Q Antonio MANCINI MNCNTN46H06A106I CI

32 027969 S Giuseppe MANCINI MNCGPP50M23E388I AN

33 051020 K Diana MIRICA MRCDNI78A64Z129E FR

34 001332 S Marco MOSSUTO MSSMRC59A21H985O FG

35 000206 M Daniela MATTIOLI MTTDNL 59M67 G337Z PR

36 045143 G Cristina MINI MNICST63P60E715Q LU

37 044121 G Stefano MONACHESI MNCSFN53T26E783H MC

38 012658 M Roberta MURGHI MRGRRT51L48G713K PT

39 045156 C Rosa Maria MURRU MRRRMR54E52E323V NU

40 046154 M Rosario NAPOLITANO NPLRSR88M25F839L NA

41 042469 M Diego NENCINI NNCDGI79D21M126Y PI

42 0 43813 C Liliana Simone OYAGUE YGPLNS68E51Z611E RM

43 057471 S Marisa PEROTTI PRTMRS63C65C049M AT

44 044162 K Melina PETOLICCHIO PTLMLN81A53D969J GE

45 045611 Q Fulvio PISCINA PSCFLV88S06I348S AQ

46 026693 U Maria Antonietta RAGATZU RGTMNT80P51B354Y CA

47 022700 C Dantina RINALDI RNLDTN44T69F960M RE

48 004946 G Piera ROBOTTI RBTPRI54A65D969G AT

49 012834 K Anna ROVERATO RVRNNA52A44D226U FE

50 022930 E Loredana SCHIAVON SCHLDN54C62G224N RO

51 008748 Y Irene SICA SCIRNI70P51F839V PO

52 021637 S Carmelo TOCE TCOCML48C16D010Y SI

53 018126 S Nevina TRAVERSO TRVNVN53M45F965R AL

54 031948 G Enrico VECCHIO VCCNRC81T26D708A LT

55 056392 I Barbara VILLAGROSSI VLLBBR73A61B041Y VC

56 013317 L Silvia ZANOTTI ZNTSLV65H57D434U BS

57 029581 S Luigi ZAPPACOSTA ZPPLGU54T20B238T CH

Negli elenchi sono inseriti gli Iscritti con le caratteristiche previste dall’art. 4 c. 3 dello Statuto

CONSIGLIO DI INDIRIZZO GENERALE ENPAPI SOSTITUTI

Page 22: ENTE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA DELLA PROFESSIONE … · 2015. 2. 15. · Gestione Separata ENPAPI, l’implementazione degli interventi assistenzia-li, l’adozione di misure di

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ENPAPI TITOLARI

Nr. Matricola Nome Cognome Codice Fiscale Prov.

1 015405 W Mario SCHIAVON SCHMRA 55E13 E125B GO

2 000332 S Giovanna BERTOGLIO BRTGNN 45T71 B157Y BS

3 000129 S Alessandro DELPERO DLPLSN 64E07 C794J TN

4 008706 Y Pier Luigi LADU LDAPLG 69T30 G113L OR

5 000298 O Giovanni VALERIO VLRGNN 51A21 F377R PA

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ENPAPI SOSTITUTINr. Matricola Nome Cognome Codice Fiscale Prov.

1 001179 L Leonardo BONI BNOLRD72A22D612T FI

2 000144 Q Maria FERRARI FRRMRA55L65A293Q BS

3 014519 Y Simone MANERA MNRSMN77S13I274F MI

4 043579 K Gianluca MARMOREO MRMGLC88A23H501S RM

5 000771 X Cristina SCRIGNARI SCRCST54C63L424R TS

Negli elenchi sono inseriti gli Iscritti con le caratteristiche previste dall’art. 4 c. 1 dello Statuto

Page 23: ENTE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA DELLA PROFESSIONE … · 2015. 2. 15. · Gestione Separata ENPAPI, l’implementazione degli interventi assistenzia-li, l’adozione di misure di

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ENPAPI TITOLARI

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