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EMOPOIESI Gli elementi figurati del sangue hanno una vita media che varia da pochi giorni ad alcune settimane. Il loro numero, per altro, deve essere mantenuto costante e adeguato alle esigenze funzionali dell’organismo. Ciò comporta un loro continuo rinnovamento. Il processo di formazione di nuovi elementi prende il nome di emopoiesi. Il Sistema Emopoietico Lo studio dell’emopoiesi ha consentito di chiarire le tappe che portano alla formazione degli elementi maturi del sangue circolante. Il processo è contraddistinto dalla comparsa in successione di popolazioni cellulari che presentano una progressiva restrizione delle potenzialità differenziative, la perdita della capacità di moltiplicarsi, l’acquisizione delle proprietà morfologiche e funzionali caratteristiche di ciascuna linea emopoietica. Tali popolazioni, nel loro insieme, costituiscono il sistema emopoietico. Il Microambiente L’emopoiesi è un processo coordinato temporalmente e spazialmente che richiede una molteplicità di interazioni fra le diverse componenti presenti nelle sedi ove ha luogo. Questa complessità di interazioni è resa possibile dall’organizzazione strutturale degli organi emopoietici. Il complesso, costituito dalle cellule, dalla sostanza fondamentale e dalle sostanze diffusibili, costituisce il microambiente. Le Linee Differenziative La produzione di elementi maturi del sangue circolante avviene attraverso distinte vie differenziative. Si riconoscono le seguenti linee: eritropoietica per i globuli rossi, granulocitopoietica per i granulociti, monocitopoietica per i monociti, linfocitopoietica per i linfociti, trombocitopoietica per le piastrine. In tutte le linee sono presenti alcuni aspetti comuni: una successione definita di stadi cellulari, il ruolo regolativo del microambienete, i compartimenti ove si compie il ciclo cellulare. Ciascuna linea presenta però caratteristiche proprie: tipo progenitori e precursori, natura dei fattori che ne regolano comparsa e progressione, durata del ciclo di maturazione, modalità del rilascio in circolo. Eritropoiesi: pro-eritroblasto, eritroblasto basofilo, policromatofilo e ortocoromatico rappresentano i precursori dell’eritrocito. Le principali modificazioni durante le fasi di maturazione consistono nella progressiva condensazione della cromatina fino all’espulsione del nucleo, in un rilevante aumento iniziale del contenuto dei ribosomi liberi, nella sintesi successiva di emoglobina e nel suo accumulo, con i correlati cambiamenti dell’affinità tintoriale. A.W.R. - YoungDoctors.com ® Pagina 1 di 2 05.12.2003

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EMOPOIESI Gli elementi figurati del sangue hanno una vita media che varia da pochi giorni ad alcune settimane. Il loro numero, per altro, deve essere mantenuto costante e adeguato alle esigenze funzionali dell’organismo. Ciò comporta un loro continuo rinnovamento. Il processo di formazione di nuovi elementi prende il nome di emopoiesi. Il Sistema Emopoietico Lo studio dell’emopoiesi ha consentito di chiarire le tappe che portano alla formazione degli elementi maturi del sangue circolante. Il processo è contraddistinto dalla comparsa in successione di popolazioni cellulari che presentano una progressiva restrizione delle potenzialità differenziative, la perdita della capacità di moltiplicarsi, l’acquisizione delle proprietà morfologiche e funzionali caratteristiche di ciascuna linea emopoietica. Tali popolazioni, nel loro insieme, costituiscono il sistema emopoietico. Il Microambiente L’emopoiesi è un processo coordinato temporalmente e spazialmente che richiede una molteplicità di interazioni fra le diverse componenti presenti nelle sedi ove ha luogo. Questa complessità di interazioni è resa possibile dall’organizzazione strutturale degli organi emopoietici. Il complesso, costituito dalle cellule, dalla sostanza fondamentale e dalle sostanze diffusibili, costituisce il microambiente. Le Linee Differenziative La produzione di elementi maturi del sangue circolante avviene attraverso distinte vie differenziative. Si riconoscono le seguenti linee: eritropoietica per i globuli rossi, granulocitopoietica per i granulociti, monocitopoietica per i monociti, linfocitopoietica per i linfociti, trombocitopoietica per le piastrine. In tutte le linee sono presenti alcuni aspetti comuni: una successione definita di stadi cellulari, il ruolo regolativo del microambienete, i compartimenti ove si compie il ciclo cellulare. Ciascuna linea presenta però caratteristiche proprie: tipo progenitori e precursori, natura dei fattori che ne regolano comparsa e progressione, durata del ciclo di maturazione, modalità del rilascio in circolo. Eritropoiesi: pro-eritroblasto, eritroblasto basofilo, policromatofilo e ortocoromatico rappresentano i precursori dell’eritrocito. Le principali modificazioni durante le fasi di maturazione consistono nella progressiva condensazione della cromatina fino all’espulsione del nucleo, in un rilevante aumento iniziale del contenuto dei ribosomi liberi, nella sintesi successiva di emoglobina e nel suo accumulo, con i correlati cambiamenti dell’affinità tintoriale.

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Granulocitopoiesi: mieloblasto, promielocito, mielocito, metamielocito costituiscono i precursori del granulocito. Le principali modificazioni concernono i cambiamenti della forma del nucleo e l’accumulo nel citoplasma delle granulazioni specifiche. Monocitopoiesi: i granulociti ed i monociti derivano da un precursore comune bipotente. La crescita delle colonie in colture semisolide richiede la presenza di fattori stimolanti, quali il GM-CSF ed il CSF-1. Linfocitopoiesi: la produzione di linfociti, cellule effettrici della risposta immunitaria, avviene a partire dall’elemento staminali pluripotente orientato in senso linfoidi. La maturazione dei linfociti B, effettori della risposta immunitaria umorale, avviene nel midollo osseo. La maturazione dei linfociti T, effettori della risposta immunitaria cellulo-mediata, avviene nel timo. Trombocitopoiesi: le piastrine sono frammenti citoplasmatici anucleati, originati dai megacariociti del midollo. Il processo di maturazione è caratterizzato da una poliploidizzazione dei precursori, a differenza di quanto si osserva nella linea eritroide e mieloidi, ove si realizzano divisioni e differenziamenti. Una serie di divisioni nucleari non associate a concomitanti divisioni citoplasmatiche conduce al megacariocito con contenuto nucleare 64N. ARCHITETTURA DEGLI ORGANI EMOPOIETICI E DEGLI ORGANI LINFOIDI. TESSUTO MIELOIDE E TESSUTO LINFOIDE. Il midollo osseo: Il midollo osseo è i principale organo emopoietico, la cui attività inizia verso il quinto-sesto mese della vita fetale e si continua nella vita post-natale. Viene anche designato con il termine di tessuto mieloidi; provvede alla produzione degli eritrociti, granulociti, monocitim piastrine, nonché dei linfociti B e dei precursori dei linfociti T. Il midollo osseo è contenuto nelle cavità delle ossa e, per il colorito rosso dovuto alla presenza degli elementi delle serie eritrocitaria, è denominato midollo rosso.

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