Emiliano Giannetti - Vigormusicricordiamo il Metodo elementare per flauto (comprendente un Gran Solo...

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Cesare Ciardi (1818-1877) nacque in una famiglia votata all’arte di Prato nello stesso anno di Emanuele Krakamp. Il suo esordio come flautista avvenne nel 1827 quando il grande violinista Niccolò Paganini lo presentò pubblicamente alla famiglia reale. Come Emanuele Krakamp si distingue non solo come eccellente flautista ma anche per un’ampia produzione dedicata in maniera quasi esclusiva al suo strumento in cui sono presenti Fantasie su temi d’opera (Barbiere di Siviglia, Norma, Trovatore, Rigoletto, ecc.), Romanze, Notturni, ecc. Le sue composizioni sono rivolte a tutte le categorie di strumentisti, dall’amatore fino al virtuoso, pensiamo per esempio al Concerto op. 129. Nel 1847 ebbe modo di provare il nuovo flauto ideato da Boehm ma come si poté leggere sulla Gazzetta Fiorentina «il nostro Ciardi studiò il flauto Boehm ma come i suoi superiori Briccialdi e Marini tornò all’antico». Ciardi, di fatto, non usò mai il flauto Boehm essendo un virtuosi del vecchio sistema a testata cilindrica e fori piccoli diatonici ma, al contrario, fu un convinto sostenitore del “sistema Briccialdi” che contribuì a diffondere. Da non dimenticare l’importante attività didattica svolta come docente dal 1853 al Conservatorio di Pietroburgo dove ebbe modo di conoscere P. I. Ciaikovsky con cui intrattenne un cordiale rapporto di amicizia ed a cui diede anche lezione di flauto. Nella città russa occupò anche il ruolo di flautista della Corte Imperiale. La sua esperienza di docente ci è stata tramandata attraverso le numerose opere didattiche fra cui ricordiamo il Metodo elementare per flauto (comprendente un Gran Solo di Studio e 6 Soli su temi versiani). Osserva Giuseppe Fagnocchi che «al di là del titolo (“elementare”) dato al Metodo, i 6 Soli richiedono una tecnica agguerrita e costituiscono anch’essi un valido mezzo propedeutico verso il repertorio concertistico ottocentesco». La composizione qui pubblicata, con l’appellativo di Romanza concertata, appartiene a quel genere salottiero tanto in voga nell’Italia del XIX secolo. La pubblicazione venne realizzata dall’editore fiorentino Lorenzi e dal numero editoriale (3429) possiamo farla risalire al periodo fra il 1844 e 1846 che proprio in quel’epoca promosse diversi autori fiorentini come, oltre allo stesso C. Ciardi, O. Morandi, A. Giamboni, A. Biagi, G. Bimboni pubblicando numerose loro composizioni, in genere romanze o pezzi caratteristici. Nella copertina viene riportata la dedica «A Madamigella / Fannÿ Herbert» con caratteri particolarmente eleganti ed evidenti. Segue il titolo «L’Invito / Romanza concertata per Canto e Flauto / con accompagnamento / DI PIANOFORTE / Scritta da / C. CIARDI». La composizione è probabilmente rivolta ad una cantante dilettante, probabilmente la stessa dedicataria, e l’uso dell’espressione “Canto” senza specificare un preciso registro potrebbe confermare questa ipotesi. La scrittura vocale, nella sua semplicità, risulta essere sempre gradevole e il brillante finale può senz’altro recare qualche gratificazione anche ad una cantante alle prime armi. Infine la parte del flauto arricchisce e illumina queste gradevolissime pagine musicali. Emiliano Giannetti V. 260 M.

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  • Cesare Ciardi (1818-1877) nacque in una famiglia votata all’arte di Prato nello stesso anno di Emanuele Krakamp. Il suo esordio come flautista avvenne nel 1827 quando il grande violinista Niccolò Paganini lo presentò pubblicamente alla famiglia reale. Come Emanuele Krakamp si distingue non solo come eccellente flautista ma anche per un’ampia produzione dedicata in maniera quasi esclusiva al suo strumento in cui sono presenti Fantasie su temi d’opera (Barbiere di Siviglia, Norma, Trovatore, Rigoletto, ecc.), Romanze, Notturni, ecc. Le sue composizioni sono rivolte a tutte le categorie di strumentisti, dall’amatore fino al virtuoso, pensiamo per esempio al Concerto op. 129.

    Nel 1847 ebbe modo di provare il nuovo flauto ideato da Boehm ma come si poté leggere sulla Gazzetta Fiorentina «il nostro Ciardi studiò il flauto Boehm ma come i suoi superiori Briccialdi e Marini tornò all’antico». Ciardi, di fatto, non usò mai il flauto Boehm essendo un virtuosi del vecchio sistema a testata cilindrica e fori piccoli diatonici ma, al contrario, fu un convinto sostenitore del “sistema Briccialdi” che contribuì a diffondere. Da non dimenticare l’importante attività didattica svolta come docente dal 1853 al Conservatorio di Pietroburgo dove ebbe modo di conoscere P. I. Ciaikovsky con cui intrattenne un cordiale rapporto di amicizia ed a cui diede anche lezione di flauto. Nella città russa occupò anche il ruolo di flautista della Corte Imperiale.

    La sua esperienza di docente ci è stata tramandata attraverso le numerose opere didattiche fra cui ricordiamo il Metodo elementare per flauto (comprendente un Gran Solo di Studio e 6 Soli su temi versiani). Osserva Giuseppe Fagnocchi che «al di là del titolo (“elementare”) dato al Metodo, i 6 Soli richiedono una tecnica agguerrita e costituiscono anch’essi un valido mezzo propedeutico verso il repertorio concertistico ottocentesco». La composizione qui pubblicata, con

    l’appellativo di Romanza concertata, appartiene a quel genere salottiero tanto in voga nell’Italia del XIX secolo. La pubblicazione venne realizzata dall’editore fiorentino Lorenzi e dal numero editoriale (3429) possiamo farla risalire al periodo fra il 1844 e 1846 che proprio in quel’epoca promosse diversi autori fiorentini come, oltre allo stesso C. Ciardi, O. Morandi, A. Giamboni, A. Biagi, G. Bimboni pubblicando numerose loro composizioni, in genere romanze o pezzi caratteristici. Nella copertina viene riportata la dedica «A Madamigella / Fannÿ Herbert» con caratteri particolarmente eleganti ed evidenti. Segue il titolo «L’Invito / Romanza concertata per Canto e Flauto / con accompagnamento / DI PIANOFORTE / Scritta da / C. CIARDI».

    La composizione è probabilmente rivolta ad una cantante dilettante, probabilmente la stessa dedicataria, e l’uso dell’espressione “Canto” senza specificare un preciso registro potrebbe confermare questa ipotesi.

    La scrittura vocale, nella sua semplicità, risulta essere sempre gradevole e il brillante finale può senz’altro recare qualche gratificazione anche ad una cantante alle prime armi. Infine la parte del flauto arricchisce e illumina queste gradevolissime pagine musicali.

    Emiliano Giannetti

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    Cesare Ciardi(1818-1877)

    L'invitoRomanza concertata

    per

    Canto e Flauto

    con accompagnamento di Pianoforte

    prima edizione moderna a cura diEmiliano Giannetti

    © Copyright 2012 - VigorMusic - ITALIA V. 260 M.

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