Elementi di Teoria del Restauro - DEL RESTAURO... · Il contribuito di Gustavo Giovannoni: Vecchie...

42
Disegno e Restauro per l’Architettura Prof. G. Mirabella Roberti Elementi di Teoria del Restauro L'ampliamento del campo disciplinare del restauro: dal monumento all’ambiente urbano Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 1

Transcript of Elementi di Teoria del Restauro - DEL RESTAURO... · Il contribuito di Gustavo Giovannoni: Vecchie...

Disegno e Restauro per l’Architettura Prof. G. Mirabella Roberti

Elementi di Teoria del Restauro

L'ampliamento del campo disciplinare del restauro: dal monumento all’ambiente urbano

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 1

L'ampliamento del campo disciplinare del restauro dal monumento all’ambiente urbano: Camillo Sitte e Charles Buls

Nella seconda metà dell’800, le mutate condizioni sociali, determinate dall’avvento industriale, dai nuovi sviluppi dell’economia E dalla modernizzazione culturale determinano vistose trasformazioni delle città

La prassi dell’ embellissement, basata su saperi tradizionali – sulla riorganizzazione del campo visivo e la definizione di assi e punti di fuga – viene sostituita d una nuova pratica urbanistica

Nuove misure interessano la città determinando ampi e interminabili rettifili, piazze aperte e spaziose, viali alberati, Il RAPIDO DIFFONDERSI di enormi casamenti squadrati sia in centro che in periferia

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 2

L'ampliamento del campo disciplinare del restauro dal monumento all’ambiente urbano: Camillo Sitte e Charles Buls

piano per Parigi di Haussmann

(1809-1891), Prefetto della Senna

piano per Barcellona (1860) dell’ingegnere spagnolo Cerdà (1815-1876)

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 3

L'ampliamento del campo disciplinare del restauro dal monumento all’ambiente urbano: Camillo Sitte e Charles Buls

Sventramenti a Parigi

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 4

A S I N I S T R A A V E N U E D E L ’ O P E R A , A

D E S T R A , P L A C E D E L ’ E T O I L E

L'ampliamento del campo disciplinare del restauro dal monumento all’ambiente urbano: Camillo Sitte e Charles Buls

Si smantellano in molte città le vecchie fortificazioni e si dà libero corso all'urgente espansione periferica, con quartieri affrettatamente lottizzati

a Vienna si attua la sistemazione del ring (1859-1872)

Viene liberata la prima cinta muraria (circa 600 ha)

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 5

L'ampliamento del campo disciplinare del restauro dal monumento all’ambiente urbano: Camillo Sitte e Charles Buls

progetto del ring di Vienna

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 6

L'ampliamento del campo disciplinare del restauro dal monumento all’ambiente urbano: Camillo Sitte e Charles Buls

Camillo Sitte (1843-1903)

architetto e pittore, nasce a Trieste da padre architetto che fuil suo primo maestro

studia al Politecnico di Vienna

nel 1875 Fonda la Staatsgewerbeschule (scuola tecnica professionale di Stato) di Salisburgo, di cui fu direttore fino al 1883. Poi dirige l'analoga scuola di Vienna, da lui ugualmente fondata

Esegue progetti per i piani di ampliamento di Olmiltz, Teschen, Lubiana, per i piani regolatori di Mährisch-Ostrau, Marienberg; numerosi interventi di progettazione e a carattere decorativo: la chiesa dei Mechitaristi di Vienna, la Chiesa del Giubileo e il Municipio di Privoz

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 7

L'ampliamento del campo disciplinare del restauro dal monumento all’ambiente urbano: Camillo Sitte e Charles Buls

Egli studiò gli ambienti urbani dell'era classica, del medioevo e del rinascimento, ne definì i caratteri fondamentali, ne mise in luce gli effetti, ne indagò i principi informatori, ne dedusse delle regole

domanda: i principi classici dell'estetica delle città sono in contrasto con le esigenze della vita contemporanea oppure conciliabili e quindi applicabili alle sistemazioni moderne?

risposta: è possibile trovare un accordo pratico

Fon

dam

en

ti d

i R

esta

uro

-p

rof.

G. M

irabell

a R

obert

i –

Sem

inari

di

ap

pro

fon

dim

en

to a

cu

ra d

i A

. V

ers

aci

8

L'ampliamento del campo disciplinare del restauro dal monumento all’ambiente urbano: Camillo Sitte e Charles Buls

La sua opera principale:

Der Städtebau nach seinen künstlerischen Grundsätzen(L'arte di costruire le città - L'urbanistica-secondo i suoi fondamenti estetici, 1889)

Il volume ebbe un immediato successo, 4edizioni e numerose traduzioni in altre lingue

Fu come un riscoprire le bellezze nascoste, un riaccendersi d'amore per il patrimonio storico delle città

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 9

L'ampliamento del campo disciplinare del restauro dal monumento all’ambiente urbano: Camillo Sitte e Charles Buls

conseguenze della sua opera:

numerosi studi sulle città antiche soprattutto quelle medioevali

una concezione più umana dell'ambiente urbano

riconoscimento della necessità di salvare i vecchi e caratteristici nuclei urbani da fenomeni di distruzione e alterazione

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 10

L'ampliamento del campo disciplinare del restauro dal monumento all’ambiente urbano: Camillo Sitte e Charles Buls

Charles Buls (1837-1914)

figura di spicco nell’ambito della nascente moderna disciplina urbanistica

sindaco di Bruxelles (1881-1899), agirà in favore della salvaguardia del patrimonio culturale e della conservazione del centro storico della sua città

L'esthétique des villes (L’estetica delle città, 1893) si porrà l’obiettivo di adeguare la città ai criteri moderni, senza dimenticare di preservare al contempo i cosiddetti valori del passato

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 11

Il contribuito di GustavoGiovannoni: Vecchie città ed edilizia nuova. La teoria del diradamento edilizio e i suoi esiti operativi

Gustavo Giovannoni (1873-1947)

erede delle teorie scientifiche di Camillo Boito

promotore di una sistematizzazione della teoria del restauro che va sotto il nome di restauro scientifico

con Giovannoni la giovane disciplina del restauro entra nella sua piena maturità

egli dà avvio al moderno pensiero del restauro

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 12

Il contribuito di Gustavo Giovannoni: Vecchie città ed edilizia nuova. La teoria del diradamento edilizio e i suoi esiti operativi

Laureato in ingegneria civile (1895), specializzato l’anno successivo in igiene pubblica, allievo di Adolfo Venturi al corso specialistico in storia dell’arte (1896-1897)

a lui si deve l’istituzione dell’insegnamento di Restauro dei Monumenti che tenne presso la Università di Roma dal 1927 al 1935

Titolare della cattedra di Architettura della Scuola di Ingegneria di Roma, fu tra i fondatori della Scuola Superiore di Architettura di Roma nel 1920 della quale fu docente e preside

Mette in evidenza l’importanza del rilievo per il restauro

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 13

Il contribuito di Gustavo Giovannoni: Vecchie città ed edilizia nuova. La teoria del diradamento edilizio e i suoi esiti operativi

Gustavo Giovannoni (1873-1947)

importanza strutturale dell’architettura

preminenza della architettura romana e rivendicazione della sua originalità rispetto a quella greca

importanza dell’indagine fondata sulle ragioni costruttive e formali dell’architettura

contrapposizione agli storici dell’arte nella loro visionedel monumento limitata ai caratteri stilistici

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 14

Il contribuito di Gustavo Giovannoni: Vecchie città ed edilizia nuova. La teoria del diradamento edilizio e i suoi esiti operativi

Sul piano urbano

teoria del diradamento edilizio

2 celebri scritti sulla rivista Nuova Antologia: Vecchie città ed edilizia nuova apparso sul numero del 1° giugno 1913 e Il diradamento edilizio dei vecchi centri. Il quartiere della Rinascenza in Roma, pubblicato il mese successivo

«nulla di più illogico ed inefficace dei cosiddetti sventramenti messi dimoda più che da ragioni dell’igiene, dalla retorica edilizia e dallaspeculazione privata... le condizioni esterne d’un monumento, possonoavere tanta importanza quanto le intrinseche...» (Nuova antologia,1913)

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 15

Il contribuito di Gustavo Giovannoni: Vecchie città ed edilizia nuova. La teoria del diradamento edilizio e i suoi esiti operativi

Sul piano urbano

rispetto dell’ambiente dei monumenti, al carattere e alla fisionomia della città

concetto di ambiente quale parte integrante del monumento

“talvolta (le condizioni ambientali) hanno importanza di tanto maggiore, che il danneggiare la prospettiva di un monumento può quasi equivalere alla sua distruzione completa”

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 16

Il contribuito di Gustavo Giovannoni: Vecchie città ed edilizia nuova. La teoria del diradamento edilizio e i suoi esiti operativi

Sul piano urbano

la questione della “prospettiva” starà immensamente a cuorea Giovannoni, al punto da emergere come uno dei temi trattatinella prolusione inaugurale al primo anno accademico dellaScuola superiore di Architettura di Roma (1920)

“l’ambiente [è] elemento intrinseco della composizione architettonica. un’opera d’arte, e specialmente un’opera architettonica, non vive orgogliosamente isolata, ma si affaccia sulla via di una serie continua con altre opere da cui riceve riflessi e limitazioni di misure, di colore, di ornato”

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 17

Il contribuito di Gustavo Giovannoni: Vecchie città ed edilizia nuova. La teoria del diradamento edilizio e i suoi esiti operativi

Sul piano urbano

egli invoca le nozioni di unità e di continuità dell’ambiente, rispolverando il vecchio concetto di “stile” seppur in un’accezione nuova che niente ha a che vedere con i problemi dell’ornato né con gli ordini di antica memoria

Si tratta piuttosto di uno “stile” intrinseco che si riallaccia alla tradizione tardo-ottocentesca dell’opera d’arte totale, al mito della città spontaneamente costruita da schiere di anonime maestranze

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 18

Il contribuito di Gustavo Giovannoni: Vecchie città ed edilizia nuova. La teoria del diradamento edilizio e i suoi esiti operativi

Sul piano Urbano

Elemento non trascurabile di questa difesa fu il suo incoraggiamento

allo studio della cosiddetta architettura minore, termine coniato per

contrapporre i valori della edilizia comune al concetto

dell’Architettura monumentAle in nome della quale, col pretesto di

valorizzarla con le operazioni di isolamento, si distruggevano i centri

storici

«per la conoscenza e la valutazione di quella grande documentazione

storica tradotta in pietra che si ha nei vecchi centri, la minuta

congeria delle case ha valore spesso maggiore dei grandi monumenti»

(Vecchie città ed edilizia nuova, 1931)Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 19

Il contribuito di Gustavo Giovannoni: Vecchie città ed edilizia nuova. La teoria del diradamento edilizio e i suoi esiti operativi

Sul piano urbano

la teoria del diradamento permetteva di operare diffusamente nel

quartiere più fitto di vecchie case per creare qualche spazio dove non

penetrava il sole, eliminando anche qualche elemento trascurabile

pur di assicurare la conservazione di tutto il resto, senza nuovi

inserimenti e senza demolizioni e ricostruzioni

Le vecchie case dovevano essere migliorate all’interno e restaurate,

vietando comunque sopraelevazioni, aggiunte e aumenti di cubatura

« il risanamento dei vecchi quartieri va ottenuto più dall’interno degli

isolati che dall’esterno; spesso esso si raggiunge riportando le case e gli

isolati in condizioni prossime a quelle originarie »Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 20

Il contribuito di Gustavo Giovannoni: Vecchie città ed edilizia nuova. La teoria del diradamento edilizio e i suoi esiti operativi

Sul piano urbano

Sono suggerimenti che al loro tempo trovarono scarsa applicazione pratica, salvo il risanamento di Bergamo Alta (1936)

Risultato di un concorso bandito nel 1926, il piano di luigi Angelini (1884-1969) sarà chiaramente ispirato dalle teorie di Giovannoni, ad esempio attraverso l’individuazione degli edifici da tutelare, lo studio dei percorsi di attraversamento, la ricerca di nuovi scorsi prospettici e l’applicazione della teoria del diradamento edilizio

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 21

Il contribuito di Gustavo Giovannoni: Vecchie città ed edilizia nuova. La teoria del diradamento edilizio e i suoi esiti operativi

“ […] quanto al corso del rinascimento […] la via

presenta interesse per la modalità del suo tracciato,

pei risultati economici dell’impresa e per l’esperimento

dell’adattarsi all’ambiente della moderna

architettura. […]. all’attivo della sistemazione del

corso del rinascimento si debbono porre: lo

scoprimento dei resti dello stadio domizianeo, il

restauro di una casa con bellissima zona basamentale

a bugnato, di tipo raffaellesco, ricostruita

integralmente su piazza dell’Apollinare, gli studi per

la liberazione ed il completamento d’un magnifico

cortile, forse del Vignola, nei casamenti verso via

dell’anima; ed il complesso nel bilancio il bene supera

il male […] (Giovannoni, 1946) 22

Essi servirono però in alcuni casi ad impedire maggiori distruzioni (vedi

piani del quartiere del Rinascimento a Roma e di Bari Vecchia del 1931).

Il restauro scientifico nella prima metà del XX secolo: Gustavo Giovannoni e la posizione intermedia

RESTAURO

rapporto di continuità ideale con Boito

collocato dalla critica all’estremo opposto dei restauratoriromantici e positivisti, ad una latitudine vicina a Ruskin

Egli dissente da Viollet-le-Duc e dal suo “metodo sbrigativo”;tuttavia è proprio il suo retroterra intellettuale a far sì che egliguardi con ammirazione e rispetto all’opera del grande maestrofrancese (cui spesso aggiunge la qualifica di “grande”)

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 23

Il restauro scientifico nella prima metà del XX secolo: Gustavo Giovannoni e la posizione intermedia

RESTAURO

il monumento, può essere distinto in maggiore o minore:

alla prima categoria appartengono le vestigia del mondo antico;

alla seconda, gli edifici medievali capaci ancora di rievocare sentimenti religiosi e patriottici

Da una parte quello che non può essere rimaneggiato, dall’altra ciò heal contrario può essere suscettibile di aggiunte, rifacimenti, ecc.

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 24

Il restauro scientifico nella prima metà del XX secolo: Gustavo Giovannoni e la posizione intermedia

Il monumento deve essere considerato come documento di arte e di storia:

documento di sé;

di una molteplicità di dati disciplinari

Il restauro garantisce la salvaguardia di tale molteplicità

Tutela l’architettura come documento storico, documento complesso in quanto documento collettivo in cui convergono intenzioni e valori architettonici assieme a manifestazioni di altra natura che fanno capo a discipline molto diverse fra loro

Il restauro coinvolge non solo l’architetto, ma lo storico dell’arte, l’archeologo, lo storico

Fondamenti di Restauro -prof. G. Mirabella Roberti –Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci

25

Il restauro scientifico nella prima metà del XX secolo: Gustavo Giovannoni e la posizione intermedia

Ritenendo insufficiente la classificazione formulata da Boito,

Giovannoni distingue differenti categorie in rapporto alle finalità

fondamentali dell’opera di restauro:

1) di consolidamento: diretto alla staticità della struttura indebolita

2) di ricomposizione: nessun elemento che modifichi l’edificio,

interesse storico-contemplativo, nessuna modificazione d’uso, r. per

anastilosi

3) di liberazione : eliminazione di ‘superfetazioni’

4) di completamento: cioè di integrazione di lacune per motivi di

carattere strutturale, di continuità formale, per ragioni d’uso

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 26

Il restauro scientifico nella prima metà del XX secolo: Gustavo Giovannoni e la posizione intermedia

5) d’innovazione: per una nuova funzione o quando necessita di una

nuova costruzione che ne garantisca l’esistenza o quando s’innesta

un organismo completamente nuovo

Pur riconoscendo “pedantesca ed artificiosa” una tale classificazione,

egli la giudica necessaria per dare un quadro sistematico della

situazione, differenziando i criteri da adottare a secondo del tipo di

intervento

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 27

Il restauro scientifico nella prima metà del XX secolo: Gustavo Giovannoni e la posizione intermedia

consolidamenti, ammessi previo studio attento, sia grafico che pratico, che ne garantisca l’efficacia

completamenti necessari, quando non indispensabili

favorevole agli interventi di liberazione, previo riconoscimento delle qualità artistiche proprie degli elementi sovrapposti al primitivo organismo

restauro di completamento visto come molto pericoloso sia per l’assoluta impreparazione degli architetti del suo tempo e poi, perché rischia di divenire una contraffazione dell’autenticità del monumento

nettamente contrario ai restauri di innovazione in cui vengono ricostruite, pulite, colorate e rinnovate intere parti “essenziali ed organiche” o addirittura l’intero corpo di fabbrica

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 28

Il restauro scientifico nella prima metà del XX secolo: Gustavo Giovannoni e la posizione intermedia

ATTIVITA LEGISLATIVA

per ovviare alla pesante carenza legislativa e sull’onda delle avanzate

elaborazioni teoriche dell’ultimo decennio, portate avanti e supportate

appunto da Giovannoni, il governo fascista alla vigilia della guerra

varò due leggi, fortemente volute dal ministro dell’Educazione

Nazionale Giuseppe Bottai

legge n. 1089 del 1° giugno 1939 “Tutela delle cose di interesse

artistico e storico”;

legge n. 1497 del 29 giugno 1939 “Protezione delle bellezze

naturali”, affiancata dal relativo Regolamento, Regio Decreto 3

giugno 1940, n. 1357.

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 29

Il restauro scientifico nella prima metà del XX secolo: Gustavo Giovannoni e la posizione intermedia

La legge 1089 tutela le cose di interesse storico, artistico, archeologico

Il legislatore, nel formularne il testo, si rende conto che non può utilizzare le parole ‘monumenti’ o ‘opere d’arte’ perché si tratta di termini giuridicamente imprecisi; preferisce quindi inserire il termine ‘cosa’ per indicare gli oggetti della tutela

Il carattere monumentale di un edificio, cioè di una cosa, non è dato di per sé, ma è riconosciuto dalla collettività. Per questo la legge tutela le “cose” che “presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnografico”. Non si parla quindi di valore intrinseco, ma di valori attribuiti dalla collettività, e che quindi devono essere giuridicamente riconosciuti

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 30

Il restauro scientifico nella prima metà del XX secolo: Gustavo Giovannoni e la posizione intermedia

Secondo la Legge 1089, la tutela si esercita attraverso il vincolo =limitazione alla proprietà privata e alla libertà d’uso

Un edificio vincolato non può essere restaurato, demolito, ricostruito o venduto senza esplicita autorizzazione del competente organo dello Stato

Il vincolo viene comunicato al proprietario attraverso un atto amministrativo, la notifica, emessa dagli organi periferici del Ministero della pubblica Istruzione (oggi del Ministero per le attività e i Beni Culturali), cioè le Soprintendenze

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 31

Il restauro scientifico nella prima metà del XX secolo: Gustavo Giovannoni e la posizione intermedia

All’epoca esistevano 3 gruppi di Soprintendenze:

agli Scavi, con competenze sui resti archeologici;

alle Gallerie e ai Musei, con competenze sulle opere d’arte mobile (quadri, sculture, statue, arredi, ecc.);

ai Monumenti, con competenze sugli edifici monumentali.

Un altro principio importante della legge del 1939 è quello della prelazione, per mezzo del quale, in caso di vendita, lo stato rivendica il diritto di essere il primo acquirente del bene da alienare (tale principio era comunque già presente nella legislazione precedente). Lo stato, infine, può anche arrivare a vietare la vendita del bene, se lo ritiene necessario

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 32

Le carte del restauroLa carta di Atene (1931)

Risultato del congresso internazionale che si tenne ad Atene (21-30ottobre 1931) sul tema “La conservazione dei monumenti di arte e distoria” è un documento chiave per comprendere la situazione europea nel campo del restauro trale due guerre

Scopo: unificare le diverse posizioni dei Paesi, in nome dell’unico obiettivo. Viene sancito ilprincipio per il quale la conservazione del patrimonio artistico ed archeologico riguarda l’interacomunità internazionale

Gustavo giovannoni fu uno dei principali promotori ed animatori

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 33

Le carte del restauroLa carta di Atene (1931)

La sede di Atene non fu scelta casualmente: in questo periodo si compie uno dei restauri più importanti del secolo, vale a dire quello dell’Acropoli e soprattutto del Partenone

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 34

N I C O L A O S B Á L A N O S

R E S T A U R A I L T E M P I O

U T I L I Z Z A N D O M O L T O

M A T E R I A L E A N C O R A

I N L O C O , M A C O N

V A S T E

I N T E G R A Z I O N I D I

C E M E N T O A R M A T O

Le carte del restauroLa carta di Atene (1931): i principi

Nel documento finale composto da una premessa e 10 articoli, si esprime la

condanna del restauro stilistico, il rispetto per l’intorno ambientale del

monumento, la necessità di una costante manutenzione e della divulgazione

delle conoscenze acquisite

1. La unitarietà degli intenti dei Paesi porta ad una stretta collaborazione (art. I)

2. Conservazione attraverso una manutenzione ordinaria nel rispetto dell’opera attuale (art. II)

3. Per le “rovine” processo di anastilosi o riseppellimento dopo rilievo accurato (art. IV).

4. Accettazione di tecniche e materiali moderni nel consolidamento, ma non visibili (art. V).

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 35

Le carte del restauroLa carta di Atene (1931): i principi

5. Necessario mantenimento in situ della scultura monumentale

(art. VI)

6. Problemi di carattere urbanistico: rispetto dell’ambiente (art. VII)

7. Invito agli Stati di pubblicare un Inventario dei monumenti e

creare un Archivio (art. VIII)

8. Necessaria sensibilizzazione generale (art. X)

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 36

Le carte del restauroLa carta di Atene (1931): l’art. 5

Il punto chiave della carta, va cercato nell’art. 5 :

“Gli esperti hanno inteso varie comunicazioni relative all'impiego di materiali moderni per il consolidamento degli antichi edifici; ed approvano l'impiego giudizioso di tutte le risorse della tecnica moderna, e più specialmente del cemento armato.

Essi esprimono il parere che ordinariamente questi mezzi di rinforzo debbano essere dissimulati per non alterare l'aspetto e il carattere dell'edificio da restaurare; e ne raccomandano l'impiego specialmente nei casi in cui essi permettono di conservare gli elementi in sito evitando i rischi della disfattura e della ricostruzione”

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 37

Le carte del restauroLa carta del Restauro italiana (1932)

Elaborata dal Consiglio superiore per l’Antichità e le Belle Arti

Scopo: uniformare le metodologie del restauro e dare indicazionioperative

È una conferma delle tesi di Atene

Gustavo Giovannoni ne fu l’ideatore e l’animatore

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 38

Le carte del restauroLa carta del Restauro italiana (1932): i principi

1. Importanza della ricerca storica come conoscenza preventiva (premessa)

2. Manutenzione per la conservazione (art.1)

3. Ripristino se strettamente necessario e certamente documentato (art. 2)

4. Utilizzo dell’anastilosi (art. 3)

5. Proposta di riuso coerente con la natura del monumento (art. 4)

6. Mantenimento delle integrazioni successive senza desiderio di unitàstilistica (art. 5)

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 39

Le carte del restauroLa carta del Restauro italiana (1932): i principi

7. Rispetto delle condizioni ambientali intorno al monumento (art. 6)

8. Le aggiunte devono essere limitate di numero, semplici, coerenti con loschema costruttivo e distinguibili (artt.7-8)

9. Adozione di mezzi costruttivi moderni come ultima possibilità (art. 9)

10. Necessario tenere un Giornale di Restauro (art.11)

11. Proposta di un Convegno annuale per uno scambio delle esperienze di restauro (b)

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 40

Le carte del restauroIstruzioni per il restauro dei Monumenti (1938)

Circolare emanata dal Ministero della Pubblica Istruzione in seguito al I Convegno dei Soprintendenti (Roma, luglio 1938)

Scopo: Aggiornamento della Carta del Restauro italiana (1931)

Confermati i Principi espressi nella Carta del 1931, unica aggiunta: operazioni di scavo e successivi interventi (art. 6)

Immediata sistemazione e successivo consolidamento;

Spostamento e sostituzione con copie.

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 41

Bibliografia

CARBONARA Giovanni, Avvicinamento al Restauro, Teoria, storia, monumenti, Liguori, Napoli 1997

CASIELLO, Stella, La cultura del restauro. Teorie e fondatori, Marsilio, Venezia, 1996; terza ed. ampliata, 2005

DEZZI BARDESCHI, Marco, Restauro: punto e da capo. Frammenti per una(impossibile) teoria, Franco Angeli, Milano, 1992

GURRIERI, Francesco, Restauro e conservazione. Carte del restauro. Norme.Convenzioni e Mozioni sul patrimonio architettonico e artistico, Edizioni Polistampa,Firenze 1992

TORSELLO, B. Paolo, Che cos'è il restauro? Nove studiosi a confronto, Marsilio,Venezia, 2005

Fondamenti di Restauro - prof. G. Mirabella Roberti – Seminari di approfondimento a cura di A. Versaci 42