CORSO RESTAURO DIPINTI SU TELA,TAVOLA E AFFRESCO · Storia e teoria del restauro 74 40 Informatica...

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Sistema Gestione Qualità Organismo di formazione accreditato presso la UNI EN ISO 9001:2000 Regione del Veneto Certificato n. 3132 (D.D.R. n.180 del 24/02/2003) Sede legale e didattica Laboratorio di restauro Scuola Grande di San Giovanni Evangelista Santa Maria Formosa San Polo 2454/A Castello 4856 - Ramo Grimani 30125 Venezia 30122 Venezia Tel./Fax 041 - 714.603 Tel./ Fax 041 - 52.855.85 E-mail: info@ivbc. it e-mail: [email protected] 28 CORSO RESTAURO DIPINTI SU TELA,TAVOLA E AFFRESCO CORSO DIPINTI SU TELA,TAVOLA E AFFRESCO MATERIA ORE NEL TRIENNIO Pag. Chimica 90 29 Fisica tecnica 70 31 Biodeterioramento 70 32 Documentazione fotografica 45 34 Disegno e Rilievo 100 35 Storia dell'Arte 135 36 Legislazione 36 39 Storia e teoria del restauro 74 40 Informatica 40 42 Sicurezza sul lavoro 28 42 Conservazione dei materiali 210 43 Tecniche artistiche: affresco 30 46 Tecniche artistiche: doratura 30 47 Tecniche artistiche: falegnameria 30 48 Laboratorio Affresco 422 48 Laboratorio tele e ligneo 480 50 STAGE 810 51 ORE TOT. 2700

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CORSO RESTAURO DIPINTI SU TELA,TAVOLA E AFFRESCO

CORSO DIPINTI SU TELA,TAVOLA E AFFRESCO

MATERIA ORE NEL TRIENNIO Pag.

Chimica 90 29 Fisica tecnica 70 31

Biodeterioramento 70 32 Documentazione fotografica 45 34

Disegno e Rilievo 100 35 Storia dell'Arte 135 36 Legislazione 36 39

Storia e teoria del restauro 74 40 Informatica 40 42

Sicurezza sul lavoro 28 42 Conservazione dei materiali 210 43 Tecniche artistiche: affresco 30 46 Tecniche artistiche: doratura 30 47

Tecniche artistiche: falegnameria 30 48 Laboratorio Affresco 422 48

Laboratorio tele e ligneo 480 50

STAGE 810 51

ORE TOT. 2700

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CHIMICA GENERALE, INORGANICA E ORGANICAN° ore 90

Obiettivi:

L'obiettivo del corso di Chimica generale inorganica e organica è quello di fornire agli studenti la conoscenza delle nozioni di base della chimica, indispensabili per la comprensione delle materie tecnico-scientifiche specifiche sul restauro quali ad esempio la Geologia generale e applicata, il Biodeterioramento o la Conservazione dei materiali. Infatti, come si avrà modo di vedere relativamente a quest'ultima area disciplinare, lo studio dei materiali costitutivi le opere, dei processi di degrado, delle tecniche di intervento e dei materiali impiegati, risulterebbe pressoché impossibile senza aver affrontato propedeuticamente la chimica.

Solo procedendo in questo modo la progettazione dell'intervento di restauro si può fondare su validi e sensati presupposti, anche se, va detto, questa base non è da sola sufficiente per affrontare un lavoro. Infatti essa collabora sinergicamente con le altre materie di studio, a dare delle indicazioni storico - tecnico - scientifiche alle scelte di restauro.

Contenuti: Il corso si articola nello sviluppo dei seguenti argomenti : Chimica Generale ed Inorganica: 1° Modulo – chimica di base: - Classificazione della materia, atomi, elementi, molecole e composti, miscele e sostanze pure, la carica elettrica, le forze colombiane. - Gli stati di aggregazione della materia: Lo stato gassoso, Lo stato liquido, Lo stato solido e relative leggi. Cambiamenti di stato e diagrammi di stato. - L’atomo: Introduzione alla visione attuale della struttura atomica, Chimica nucleare, teorie atomiche : dall'atomo di Dalton al modello planetario di Ruthford alla teoria quantistica di N. Bohr. La quantizzazione dell'energia, i numeri quantici e le configurazioni elettroniche; la teoria orbitalica. - La tavola periodica degli elementi, 2° Modulo – Formule e reazioni chimiche - Il legame Chimico: Legame Ionico, Legame Metallico, Legame covalente - Il legame Fisico: le forze intermolecolari di Van der Waals, le forze dipolo – dipolo, il legame ad idrogeno. - Le reazioni chimiche. Il concetto di mole e le relazioni ponderali nelle reazioni chimiche: la stechiometria. - Chimica degli elementi dei gruppi principali della tavola periodica. - Le formule chimiche, il peso molecolare e la mole, la composizione percentuale; - Classificazione dei composti inorganici e nomenclatura chimica: idracidi, ossidi, anidridi, idrossidi, acidi ossigenati, idruri e sali;

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- Le soluzioni: generalità. La concentrazione di una soluzione: molarità, molalità, percentuali in peso e in volume, le diluizioni; - Le reazioni chimiche: equazioni chimiche, legge della conservazione della massa e bilancio stechiometrico di una reazione, classificazione delle reazioni. - Isomeria e formule di struttura in chimica inorganica. 3° Modulo - Elettrochimica - L'equilibrio chimico: il principio di Le Chatelier; le costanti di equilibrio, la spontaneità delle reazioni. - Equilibri in soluzione: ionizzazione dell'acqua, acidi e basi, scala del pH, acidi e basi forti e deboli, acidi poliprotici, neutralizzazione acido-base, tamponi. - Equilibri red-ox: equazione di Nerst, potenziali standard di riduzione, pile - Il numero di ossidazione, ossidoriduzioni, il bilancio stechiometrico delle reazioni redox; - Degrado materiali metallici, tipi e prodotti di corrosione. 4° Modulo - Orbitali - L'ibridazione del carbonio: orbitali sp, sp2, sp3.

Chimica Organica: 1° Modulo – Nomenclatura e proprietà - Nomenclatura dei composti organici. - Alcani, alcheni, alchini; benzene e composti aromatici; il petrolio; - Gruppi funzionali: alcoli ed eteri, ammine, allogenati, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, esteri, anidridi, ammidi; composti organici dello S e del Si, struttura, proprietà fisiche, Chiralità molecolare. - Grassi, cere, saponi e detergenti;

2° Modulo - Polimeri - Concetti fondamentali: monomero, polimero, architetture e stereochimica delle macromolecole. - Nomenclatura; Distribuzione delle masse molecolari di un polimero. Pesi molecolari medi e loro determinazione. 3° Modulo – Polimeri: Poliaddizioni - Poliaddizioni a stadi. Poliaddizioni a catena: radicaliche, cationiche, anioniche. Polimerizzazioni per apertura d'anello. Polimerizzazioni per coordinazione. Sintesi di copolimeri. - Amminoacidi e proteine; carboidrati; terpeni. Una parte delle lezioni verrà infine dedicata alle applicazioni delle teorie apprese attraverso attività da svolgersi direttamente in laboratorio

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FISICA TECNICAN° ore 70

Obiettivi: L'inserimento della Fisica Tecnica all'interno del corso per Collaboratore Restauratore dei Beni Culturali deve essere visto come un fondamentale strumento per permettere allo studente la comprensione delle principali problematiche riscontrabili durante la sua carriera professionale. Infatti, i fenomeni di degrado dei manufatti di interesse storico-artistico, causati da agenti di degrado quali condizioni termo igrometriche dell'aria e distribuzione spaziale dei parametri ambientali, qualità dell'aria e radiazioni elettromagnetiche, nonché i fenomeni di degrado dei materiali da costruzione, correlati alle condizioni termo igrometriche ambientali, richiedono, per una loro corretta interpretazione, la conoscenza dei fondamentali processi termodinamici, di trasmissione del calore e psicrometrici. Analogamente, la stessa padronanza tecnica viene richiesta per suggerire le possibili azioni da intraprendere per assicurare il mantenimento ottimale dell'oggetto restaurato, sia esso un bene immobile che mobile, con particolare attenzione alle metodologie di trattamento dell'aria per il condizionamento ambientale.

Contenuti:

Il corso, articolato sia in lezioni teoriche che in esercitazioni numeriche, tocca i seguenti principali argomenti:

1° Modulo – Fisica di base - Misure, leggi, metodo sperimentale, sistema di riferimento inerziale, teoria degli errori - La statica: forze e momenti di forze - La dinamica: principi della dinamica e quantità di moto - Lavoro ed energia: forze conservative e non, urti. Energia potenziale e cinetica. - Meccanica dei sistemi, centro di massa ed energia interna - Esercizi relativi a questa parte

2° Modulo - Termodinamica - Termodinamica - Variabili di stato, definizione di pressione, temperatura, scale di temperatura, equazioni

di stato - Trasformazioni quasi statiche, reversibili e irreversibili - Lavoro e variazione di energia - Calore, trasmissione del calore: convezione, conduzione e irraggiamento - Principi della Termodinamica: i gas - Esercizi relativi a questa parte

3° Modulo - Gas - Modello cinetico del gas ideale - Gas ideali o reali, Legge dei gas

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- Moto browniano ed equipartizione dell'energia - Distribuzione velocità delle molecole - Esercizi relativi a questa parte

4° Modulo – Liquido - Cambiamenti di fase, equazione di Clapeyron - Tensione superficiale - Teorema di Bernoulli - Definizione di flusso, viscosità

5° Modulo – Onde - Onde elettromagnetiche, definizione di onda elettromagnetica, spettro, intensità - Sorgenti e rilevatori di onde elettromagnetiche - Corpo nero - Rifrazione, riflessione della luce, ampiezza riflessa e trasmessa, indice di riflessione. - Interferenza e Diffrazione

6° Modulo – Analisi dati - Cenni su alcuni programmi informatici utili per l'analisi dati

BIODETERIORAMENTON° ore 70

Obiettivi: Il corso si propone di fornire delle conoscenze di base sul fenomeno del degrado biologico di manufatti artistici e architettonici ed educare ad un approccio critico riguardo il problema della conservazione dei beni culturali. I fenomeni di biodeterioramento verranno descritti nell'ambito di equilibri di tipo ecologico, in cui sono fondamentali le interazioni tra organismi viventi e fattori ambientali. Un'ulteriore obiettivo è aiutare a riconoscere le differenti morfologie di degrado e capire i meccanismi fisici e chimici coinvolti. Verranno, infine, illustrate le filosofie e le tecniche coinvolte nel controllo e nella prevenzione del degrado biologico. Alla fine del corso, l'allievo dovrà essere in grado di interpretare le diverse morfologie del biodeterioramento e proporre un intervento adeguato e aggiornato allo stato delle ricerche del settore.

Contenuti: Il corso si articola nello sviluppo dei seguenti argomenti

1° Modulo - Ecologia

- Definizione di ecologia. Concetti fondamentali di biotopo, biocenosi, popolazione, comunità, bioma.

- La nicchia ecologica e l’habitat. Definizione di ecosistema. Struttura di un ecosistema: componenti biotici e abiotici.

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- La dinamica delle comunità e degli ecosistemi: le curve di crescita della popolazione (esponenziale e logistica), le interazioni tra le specie (le simbiosi, la predazione, l’antibiosi e la competizione), la successione e lo stadio di climax. I fattori ambientali limitanti: le leggi di Liebig e di Shelford I fattori edafici; l’acqua e i suoi parametri (attività aw, pH, pressione osmotica); i fattori atmosferici (aria, clima, temperatura, umidità); la luce.

- L’organizzazione di un ecosistema: circolazione dei materiali e flusso di energia. I cicli biogeochimici: il ciclo del carbonio; il ciclo dell’azoto; il ciclo dello zolfo e il ciclo del fosforo.

2° Modulo – Biochimica

- La composizione chimica degli esseri viventi: i carboidrati; i lipidi; le proteine; gli acidi nucleici.

- Gli enzimi: struttura, funzione e regolazione. Il metabolismo. La fotosintesi. Acqua: caratteristiche chimico-fisiche, proprietà come solvente.

- I tensioattivi: struttura molecolare e meccanismo d’azione. 3° Modulo – Citologia

- L’organizzazione cellulare. La cellula eucariotica: struttura e funzione dei principali componenti (parete cellulare, membrana, nucleo, mitocondri, cloroplasti, citoscheletro).

- I processi di divisone cellulare: il ciclo cellulare e la mitosi. La meiosi. Differenze tra procarioti ed eucarioti.

- Differenze tra cellula animale, vegetale, batterica, fungina. 4° Modulo – Sistematica dei Biodeteriogeni

- Procarioti. Regno MONERA: batteri, cianobatteri, attinomiceti. - Eucarioti. Regno PROTISTA: Chlorophytae e Bacillariophytae. - Eucarioti. Regno FUNGI: Ascomiceti e Basidiomiceti. I licheni. - Eucarioti. Regno PLANTAE: Briophyta e Tracheophyta - Eucarioti. Regno ANIMALIA: Artropodi (Aracnidi, Insetti, Miriapodi) 5° Modulo – Meccanismi e morfologia del Biodeterior amento

- Il degrado biologico: processi fisici e processi chimici. I processi chimici di degrado ad opera di agenti biodeteriogeni: acidolisi; complessolisi; alcalinolisi; degradazione enzimatica; emissione di pigmenti.

- Colonizzazione biologica dell’opera d’arte e aspetti morfologici dell’alterazione causata da biodeterioramento.

6° Modulo – Metodi di prevenzione e controllo del b iodeterioramento

- La prevenzione negli ambienti interni. I metodi di controllo: i metodi fisici e i metodi chimici.

- I prodotti biocidi: caratteristiche, classificazione chimica, tossicità. I trattamenti con biocidi: la scelta e la modalità di applicazione. Trattamenti contro batteri, funghi e alghe. Insetticidi.

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DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICAN° ore 45

Obiettivi: L'obiettivo fondamentale del corso è quello di eseguire la documentazione grafica e fotografica dell’intervento di restauro dei manufatti presi in esame nel corso del cantiere-scuola dell’anno formativo. I momenti del rilievo metrico e della mappatura dello stato di conservazione costituiscono il primo approccio conoscitivo all'opera da restaurare, alla sua struttura, agli elementi che la compongono, ai materiali, e per questo è fondamentale: è un momento di studio e analisi complessiva e non solo un'operazione prettamente tecnica. Parallelamente verrà eseguita la documentazione fotografica allo scopo di documentare un manufatto artistico prima, durante e dopo l'intervento di restauro. L'obiettivo è inoltre quello di fornire alla Soprintendenza, che svolge il ruolo di Direzione Lavori, tutti gli allegati grafici (rilievi metrici e mappe dello stato di conservazione) che devono necessariamente accompagnare un intervento conservativo per documentare la situazione prima di qualsiasi operazione. Anche un domani, nel mondo del lavoro, il Collaboratore restauratore dovrà svolgere le stesse operazioni e quindi è indispensabile che sia autosufficiente in questo. Contenuti: Il corso si articola nello sviluppo dei seguenti argomenti:

1° Modulo – Rilievo fotografico e video dell’opera d’arte - La macchina fotografica (digitale e non). - Concetti generali per fotografare (tipi di macchine, obbiettivi, esposizione e profondità di

campo). - Uscite per esercitazioni pratiche di riprese e foto e rientro in sede (visione lavoro fatto). - Specificazione concetti di riproduzione opere d’arte - Apparecchiature analogiche e digitali 3° Modulo – Programmi per l’elaborazione di immagin i - Camera chiara Photoshop ed altri programmi. 2° Modulo – Tecniche d’indagine non invasive (diagn ostica per immagini) - Tecniche fotografiche nell'infrarosso (IR) e nell'ultravioletto (UV)

- Radiografia e tecniche con i raggi X

- Riflettografia ad infrarossi

- Apparecchi per termografia adattati per l'infrarosso

- Scanner laser all'infrarosso

- Attuali macchine fotografiche digitali impiegabili per l’infrarosso da utilizzare in musei veneziani e laboratori

- Brevi cenni su Gammagrafia e autoradiografia

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DISEGNO E RILIEVON° ore 100

Obiettivi: Lo scopo del corso è quello di fornire ai partecipanti la capacità di realizzare dei rilievi numerici restituiti in forma digitale, utilizzando varie strumentazioni alcune delle quali facilmente reperibili altre più specialistiche. Il rilievo costituisce il primo approccio conoscitivo all’opera da restaurare, alla sua struttura, agli elementi che la compongono, ai materiali: è un momento si studio e di analisi e non un’operazione prettamente tecnica. Alla fine del corso gli studenti sapranno progettare un rilievo, svolgere un rilievo, valutare un rilievo avendo ben chiaro il rapporto tra finalità del rilievo e apparato strumentale e metodologico necessario. Il corso è impostato in modo da privilegiare gli aspetti applicativi e pratici senza però trascurare gli aspetti teorici. Contenuti: Il corso si articola nello sviluppo dei seguenti argomenti: 1° Modulo - premessa al rilievo

- Teoria della misura: Che cosa significa misurare. Le unità di misura. Misure dirette e indirette.

- Tipologia degli errori (grossolani, accidentali, sistematici). - Incertezza del rilievo: Contenuto metrico e contenuto semantico di un rilievo. Segni e

simboli. La scala nominale e la scala di rappresentazione. Errore di graficismo. La tolleranza e lo s.q.m.

- Sistemi di coordinate: Sistemi assoluti e sistemi locali. La superficie di riferimento. Cambio dei sistemi di riferimento. UCS e viste di Autocad

2° Modulo - Rilievo diretto e rilievo strumentale. - Eidotipi: realizzazione di schizzi di riferimento - Diretto: Strumenti e metodi. Catene di trilati. Trilaterazioni. Misure in allineamento. La

gerarchia delle reti. Utilizzo di punti “sicuri”. I punti di ancoraggio. Utilizzo di Autocad per la restituzione

- Il disegno di rilievo in proiezione ortogonale. Costruzione di piante, prospetti e sezioni. Integrazione tra diretto, topografia e fotogrammetria.

- Topografia: Strumenti e metodi. - Fotogrammetria digitale: principi di fotogrammetria stereoscopica. Raddrizzamento

digitale. Prese fotografiche digitali. Trattamento delle immagini digitali. Messa in scala. Dimensionamento del pixel. Importazione in Autocad di una immagine raddrizzata. Il programma RDF: uso ed esercitazioni.

- Scanner 3d: Strumenti a triangolazione. Trattamento dei dati. Modellazione: triangolazione o ricerca di solidi parametrici. DEM e ortofoto. Immagine solida.

3° Modulo - Restituzione dei dati del rilievo - Realizzazione di disegni numerici in proiezione ortogonale (piante, sezioni, prospetti) - Realizzazione di fotopiani digitali delle superfici rilevate

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STORIA DELL’ARTEN° ore 135

Obiettivi:

L’obiettivo del corso di Storia dell’arte é quello di dare agli studenti strumenti e conoscenze per una decodifica delle opere d’arte dei diversi periodi,segnalando (anche mediante l’uso di strumenti audio-visivi) stili, linguaggi, strutture formali e tecniche pittoriche. Si cercherà di trasmettere ed evidenziare gli elementi del linguaggio artistico nelle diverse epoche focalizzando determinate figure, autori di rilievo quali elaboratori di uno stile. Oggetto di particolare attenzione sarà anche, in connessione al Corso di restauro, l’illustrazione dei materiali e dei colori, delle tecniche artistiche delle diverse epoche.

Il terzo modulo consisterà in un momento formativo sul quale dovrà svilupparsi l’attività conservativa e di restauro. Il restauro infatti non va considerato come pura attività pratica. E’ l’opera d’arte che condiziona il restauro per cui non si può trascurare lo studio delle componenti prettamente storiche e culturali del passato che l’ha determinata. Dopo aver avviato gli studenti alla comprensione dell’opera d’arte, si intende perseguire l’obiettivo di evidenziare il ruolo che l’arte e i luoghi dell’arte, i musei, assumono nella formazione del senso estetico. Saranno svolte pertanto delle lezioni di Museologia. Sono previste visite a musei, chiese, collezioni al fine di sviluppare le conoscenze degli allievi e stimolare il loro apprendimento.

Contenuti: Primo modulo: I Contenuti: si articolano nei seguenti argomenti: - Arte romanica: architettura e scultura - Duecento: Cimabue, Duccio di Buoninsegna - Arte gotica: architettura e scultura. Nicola e Giovanni Pisano, Andrea Pisano - Trecento: Giotto, Simone Martini, Pietro e Ambrogio Lorenzetti, Paolo Veneziano,

Lorenzo Veneziano, Guariento, Giusto dei Menabuoi, Altichiero de Zevio. - Il gotico internazionale: Gentile da Fabriano, Stefano da Verona, Pisanello. - Quattrocento: Filippo Brunelleschi, Donatello, Masaccio. - Quattrocento nel nord Europa: Jan Van Eyck - Leon Battista Alberti - Artisti fiorentini della I metà del ‘400: Beato angelico, Domenico Veneziano, Filippo

Lippi, Paolo Uccello, Andrea del Castagno. - Piero della Francesca - Artisti fiorentini della Il metà del ‘400: Benozzo Gozzoli, Alessio Baldovinetti, Pollaiolo,

Verrocchio, Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Lorenzo di Credi, Filippino Lippi, Piero di Cosimo.

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- Quattrocento nell’Italia centrale: Lorenzo Vecchietta, Francesco di Giorgio Martini, Perugino, Pinturicchio, Melozzo da Forlì, Luca Signorelli.

- Quattrocento a Ferrara: Cosmé Tura, Francesco del Cossa, Ercole de Roberti, Lorenzo Costa.

- Antonello da Messina. - Quattrocento nel Veneto: Francesco Squarcione, Carlo Crivelli,Andrea Mantegna, - Quattrocento a Venezia: Jacopo Gentile e Giovanni Bellini. - Cinquecento: Leonardo da Vinci, Raffaello Sanzio, Michelangelo Buonarroti. - Il Manierismo

Secondo modulo: I Contenuti: si articolano nei seguenti argomenti: Il Cinquecento - Donato Bramante - Andrea del Sarto - Manierismo in Toscana: Pontormo, Rosso Fiorentino, Dame fico BeccaTh.mi, Agnolo

Bronzino - Manierismo in Emilia: Correggio, Parmigianino - ‘500 nel Veneto La pittura: Giorgione, Tiziano Vecellio, Cima da Conegliano,

Sebastiano del Riombo, il Pordenone, Palma il Vecchio, Tintoretto, Lorenzo rotto, Paolo Veronese, —

- La scultura e l’architettura.: Jacopo Sansovino, Andrea - Palladio - Tardo ‘500 in Italia centrale: Benvenuto Cellini, Gianbologna. Il Seicento - Pittura: Caravaggio, i Carracci, Guido Reni, Guercino - I Caravaggeschi: Orazio e Artemisia Gentileschi , Architettura e scultura: Gian Lorenzo

Bernini, Francesco Borromini, Guarino Guarini, Baldassarre Longhena. .La grande decorazione barocca: Pietro da Cortona

- I Bamboccianti e i Cortoneschi: Pieter van Laer(il Bamboccio), Michelangelo Cerquozzi, Andrea Pozzo, Giovan Battista Gaulli (il Baciccio)

- 600 a Nanoli: Jusepe de Ribera(lo Spagnoletto), Giovan Battista Ruoppolo, Luca Giordano

- 600 in Veneto: Domenico Fetti, Jan Lyss, Gerolamo Forabosco, Giulio Carpioni, Sebastiano Mazzoni, Francesco Maffei.

- Il Settecento - Architettura:Filippo Juvarra, Luigi Vanvitelli - Pittura a Roma: Giovanni Paolo Pannini - Pittura a Napoli: Francesco Solimena - Pittura in Emilia; Giuseppe Maria Crespi - Pittura in Veneto: Sebastiano Ricci, Giovanni Antonio - Pellegrini, Jacopo Amigoni, Gian Battista Crosato, Giovan Battista Pittoni, Gaspare

Diziani, Gian Antonio Guardi, Marco Ricci, Francesco Zuccarelli, Giuseppe Zais, Luca Carlevaris, Michele Marieschi, Giovanni Battista Piazzetta, Rosalba Carriera, Pietro Longhi, Canaletto, Bernardo Bellotto, Francesco Guardi, Giambattista Tiepolo.

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- Terzo modulo: I Contenuti: si articolano nei seguenti argomenti: L’Ottocento in Italia - Neoclassicismo : - Architettura - scultura: Antonio Canova pittura: Andrea Appiani, Pietro Benvenuti, Luigi

Sabatelli, Tommaso Minardi. L’Accademia: Francesco Hayez - Romanticismo: Giovanni Migliara, Giovanni Carnovali, Alberto Pasini, Antonio

Fontanesi, Ippolito Caffi, Domenico e Girolamo Induno, Giacinto Gigante, Macchiaioli: Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Giovanni Fattori, Giovanni Boldini, Federico Zandomeneghi.

- Artisti dell’800 a Napoli: Giuseppe e Filippo Palizzi Domenico Morelli, Giuseppe de Nittis.

- Verismo a Venezia: Guglielmo Ciardi, Mosé Bianchi. La Scapigliatura lombarda: Federico Faruffini, Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni.

- Divisionismo e Simbolismo: Giovanni Segantini, Gaetano Previati. - L’Impressionismo Camille Pissarro, Edouard Manet, Edgar Degas, Claude Monet,

Pierre Auguste Renoir, Alfred Sisley, Paul Cézanne, Berthe Marie Pauline Morisot, Paul Gauguin

- Museologia: La percezione dell’opera d’arte, la sua comprensione, lo spazio del museo.

- Museo e didattica - Museologia e critica d’arte - Illuminazione nel museo

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LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALIn ore 36

Obiettivi:

Obiettivo principale del corso è quello di conoscere le normative fondamentali che regolamentano il settore del restauro. Verranno prese dunque in considerazione sia i codici di tutela del patrimonio culturale, sia la normativa che regolamenta gli interventi di restauro, sia pure la legislazione di riferimento per le ditte che operano nel settore.

Contenuti: 1° Modulo - I beni culturali: profilo storico della legislazione italiana, il patrimonio storico e artistico

nazionale dalla Legge n. 1089 del 1939 al Decreto legislativo n. 42 del 2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

- Il Codice dei beni culturali: i principi costituzionali e generali. - Tipologia dei beni e procedimenti di individuazione: la verifica dell'interesse culturale;

procedimento di dichiarazione dell'interesse culturale. - Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali: l'organizzazione e le competenze.

2° Modulo - Misure di protezione e di conservazione dei beni culturali. - Il godimento pubblico dei beni culturali: i beni pubblici demaniali, gli altri beni pubblici, i

beni privati, i beni degli enti ecclesiastici. - Patrimonio culturale di interesse religioso in Italia. La tutela dopo l’intesa tra Stato e

Chiesa cattolica del 26 gennaio 2005.

3° Modulo- Il codice dei beni culturali: tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale. - La circolazione dei beni culturali, gli acquisti dello Stato, commercio ed esportazione. - L’espropriazione per interesse culturale. I ritrovamenti e le scoperte. - I lavori pubblici concernenti i beni culturali. - La normativa vigente in materia di restauro e manutenzione dei beni mobili e delle

superfici decorate di beni architettonici.

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STORIA E TEORIA DEL RESTAUROn° ore 74

Obiettivi:

L'affezione e l'interesse che proviamo per il passato, per quanto non più conoscibile direttamente, si manifesta con la cura che abbiamo per le cose che di questo passato ci rimangono, per l'aspetto evocativo e di testimonianza che esse comportano.

Il desiderio di conservare queste cose si esprime con interventi di conservazione e quindi restauro delle stesse che, con mezzi e modi opportuni, ne prolunghino la durata, la loro permanenza nel nostro mondo. Questa attitudine alla conservazione ed al restauro delle preesistenze è presente in ogni epoca passata ed in varie regioni geografiche, seppur con modalità e criteri assai diversificati, ma solo nell'Ottocento assume un'effettiva consapevolezza.

Obiettivo del corso di Storia e Teoria del Restauro è l'acquisizione da parte degli studenti delle ragione del conservare e dei criteri che hanno caratterizzato la conservazione nel tempo precedente all'oggi, nonché la conoscenza degli attuali orientamenti. Criteri diversi - frutto di un continuo mutare del pensiero dell'uomo - assunti da restauratori in epoche passate hanno comportato interventi diversificati e tali da apparirci ora fortemente storicizzati. Il restauro è una disciplina a carattere operativo che pone continuamente chi opera di fronte a scelte che presuppongono e abbisognano di cultura e conoscenze teoriche oltre che, ovviamente, di conoscenze tecniche specifiche.

Criteri diversi - frutto di un continuo mutare del pensiero dell'uomo - assunti da restauratori in epoche passate, hanno comportato interventi diversificati e tali da apparirci ora fortemente storicizzati.

Contenuti:

Il corso prevede lezioni sulla storia del restauro, cioè sul modo di operare sulle preesistenze così come si è sviluppato nel tempo, nonché lezioni sulla teoria e sulle teorie che hanno informato i diversi criteri e metodi restaurativi. Le lezioni verteranno su temi e concetti propedeutici fondamentali quali l’opera d’arte, conservazione, restauro, tutela, manutenzione e saranno affiancati da seminari tematici che si terranno in sede o in situ. Specifici rimandi interdisciplinari saranno istituiti con altre materie, come Storia dell’arte, Legislazione dei Beni Culturali e Tecnologia dei Materiali.

I anno: Concetti e terminologia di base - i termini della disciplina; - le aggettivazioni della disciplina; Fonti storiche e letteratura artistica- storia, storiografia e restauro (rimandi a Storia dell’Arte).

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Storia del restauro - le origini del restauro; adattamenti e rifacimenti rinascimentali; la conservazione delle

opere d’arte nel Cinquecento; Carlo Maratta e il restauro pittorico nel Seicento; le origini del trasporto di affreschi (rimandi a Tecnologia e Conservazione dei Materiali);

II anno: Storia del restauro- Restauro romantico; - Rivoluzione e conservazione in Francia; - Restauro nell'Inghilterra dell’Ottocento; - Camillo Boito e il restauro in Italia e nel Veneto nell’Ottocento. Teoria del restauro- Unità dell’opera d’arte e intervento di restauro; - Estetica e teoria; - Filologia ed integrazione (rimandi a Teoria del colore); - Restauro e antirestauro; - Restauro ed estetica; - Monumento, monumento storico e documento;

III anno: Teoria del restauro- Il restauro nel Novecento e gli orientamenti attuali; - Riegl e il Culto moderno dei monumenti; - La teoria del restauro di Cesare Brandi (rimandi a Teoria del colore); - Altre teorie di riferimento (Mora e Philippot, Pane, Baldini e Casazza);- La normativa (rimandi a Legislazione dei Beni Culturali); - La pittura murale come parte integrante dell'insieme architettonico; - Analisi critica e metodologica delle scelte operate e degli interventi eseguiti nei cantieri-

scuola, anche alla luce delle indicazioni fornite dalla Soprintendenza. Riviste specializzate e associazioni di categoria: E.C.C.O. (European Confederation of Conservator-Restorer’s Organization), A.R.I. (Associazione Restauratori d’Italia) e codice deontologico del 1994.

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SICUREZZA NELL’AMBIENTE DI LAVOROn° ore 20

Obiettivi:

Il corso affronta la problematica relativa alla valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro e nei cantieri in particolare. L'obiettivo è quello di informare gli allievi in merito ai decreti legislativi n. 626/94 e n. 494/96. Infatti la Direzione Lavori non ammette l'ignoranza delle norme da parte di chi è direttamente coinvolto con il lavoro in cantiere. Il modulo prevede un Corso per Addetti Antincendio, livello rischio: Medio ai sensi del D. Lgs. 81/2008 ed All. IX D.M. 10.03.1998 comprensivo di prova pratica e un Corso di Primo Soccorso di cui al D. Lgs. N° 81barra2008-D.M. n° 3 88 / 2003 Contenuti:

Di seguito si elencano per punti gli argomenti trattati in questo modulo: - caratteristiche dei ponteggi: norme di sicurezza;- uso e disposizioni concernenti le attrezzature da lavoro: obblighi dei lavoratori e obblighi del datore di lavoro; - mezzi di protezione personale: cinture di sicurezza, scarpe e stivali, caschi, guanti, occhiali o visiere, maschere con filtri, vestiario; - macchine ed impianti; - apparecchi di sollevamento; - impianto elettrico: prevenzione dei rischi, riferimenti di legge, i componenti dell'impianto, apparecchi utilizzatori, illuminazione di cantiere;- norme antincendio.

INFORMATICAn ore 40

Obiettivi:

L’obiettivo è quello di offrire agli studenti gli strumenti per gestire i dati relativi alle varie fasi del restauro: dal rilievo grafico e fotografico alle mappature e le ricerche storico-artistico sulle opere d’arte al fine di poter produrre un progetto di intervento completo

Contenuti:

Il corso avrà come oggetto:

- Pacchetto Office (Word, Excel, Access e Power Point)

- Photoshop

- Autocad

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CONSERVAZIONE DEI MATERIALI: legnoN° ore 70

Obiettivi:

La conservazione dei materiali è l'area disciplinare finalizzata allo studio delle tecniche del restauro dei materiali. In essa devono concorrere sinergicamente le conoscenze provenienti dalle altre materie, in modo precipuo quanto appreso durante le lezioni di Tecnologia dei Materiali, per quanto riguarda i materiali costitutivi e le tecniche di esecuzione. Nel corso del programma degli studi l'allievo viene preparato dal punto di vista teorico ad affrontare e capire il perché delle varie operazioni previste da un intervento di restauro. Schematicamente gli Obiettivi: del corso si possono così riassumere: 1. fornire le conoscenze di base dei materiali oggetto del restauro e delle forme di alterazione e degrado; 2. descrivere le varie fasi di intervento di restauro conservativo sia nelle metodologie da adottare che nei prodotti da impiegare; 3. sviluppare le capacità dello studente nel: - riconoscere la morfologia del degrado e comprenderne i meccanismi; - identificare le metodologie più adeguate per l'intervento conservativo;

- sviluppare in modo organico e coerente la proposta di intervento di restauro. Contenuti: Primo modulo IL LEGNO: caratteristiche (-caratteristiche anatomiche, chimiche e fisiche) -difetti, deformazioni naturali e interazioni con l’ambiente -specie legnose più usate in campo artistico MANUFATTI LIGNEI POLICROMI: tecniche artistiche -studio delle fonti e conoscenza delle tecniche artistiche nei secoli -scelta del legno -costituzione del supporto per le sculture o per le tavole (incastri, assemblaggi, intagli e materiali) -impannaggio: tecniche e materiali -preparazioni e imprimiture: cariche e leganti -pellicola pittorica: pigmenti coloranti leganti tecniche esecutive -dorature e metallizzazioni: tecniche e materiali -verniciatura: tecniche e materiali Secondo e terzo modulo

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DEGRADO: -degrado del legno: spaccature e fessurazioni, imbarcamento. -degrado biologico del legno e degli strati materici: cause e danni: insetti xilofagi -degrado da microrganismi (muffe e batteri) -interazioni termo-igrometriche con l’ambiente -i restauri antichi: aggiunte ,rifacimenti,parchettature,ridipinture,ritocchi, ridora ture. RESTAURO: -indagini scientifiche: chimico-fisiche, fotografiche, metodi per la datazione -interventi strutturali sul supporto : metodi e materiali: - risanamento giunzione tra masselli -controllo fessure e spaccature - consolidamento - disinfestazione - risanamento parti metalliche -interventi di riadesione e ricoesione degli strati materici : materiali e metodi -interventi di pulitura e asportazione degli strati soprammessi : materiali e metodi -interventi di risarcimento della superficie e del tessuto pittorico: materiali e metodi -interventi di protezione :materiali e metodi

Le lezioni del terzo anno saranno mirate esclusivamente ad approfondimenti di argomenti riguardanti il restauro ligneo, con particolare attenzione a metodologie e materiali specifici. Il programma verrà completato di volta in volta dall’indicazione e dalla visione di materiale bibliografico e fotografico. Verranno analizzati casi studio tramite immagini o se possibile direttamente presso cantieri e laboratori.

CONSERVAZIONE DEI MATERIALI: TELEN° ore 70

Obiettivi:

La conservazione dei materiali è l'area disciplinare finalizzata allo studio delle tecniche del restauro dei materiali. In essa devono concorrere sinergicamente le conoscenze provenienti dalle altre materie di carattere scientifico. Nel corso del programma degli studi l'allievo viene preparato dal punto di vista teorico ad affrontare e capire il perché delle varie operazioni previste da un intervento di restauro. Schematicamente gli Obiettivi: del corso si possono così riassumere: 1. fornire le conoscenze di base dei materiali oggetto del restauro e delle forme di alterazione e degrado; 2. descrivere le varie fasi di intervento di restauro conservativo sia nelle metodologie da adottare che nei prodotti da impiegare; 3. sviluppare le capacità dello studente nel: - riconoscere la morfologia del degrado e comprenderne i meccanismi; - identificare le metodologie più adeguate per l'intervento conservativo;

- sviluppare in modo organico e coerente la proposta di intervento di restauro.

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Contenuti:

I FATTORI DI DEGRADO DELLE FIBRE: ambientali, i procedimenti chimici, le sollecitazioni meccaniche • Il degrado dei supporti cellulosici tessili • I fattori di degrado dei tessuti • Conseguenze del degrado • Le analisi per la rilevazione dello stato di conservazione dei supporti tessili: i punti di prelievo e l’interpretazione dei risultati IL DEGRADO DEGLI STRATI PREPARA TORI, PITTORICI E PROTETTIVI: • Gli strati preparatori • Gli strati pittorici • Le pellicole protettive • Le crettature • Tipologia e morfologia delle crettature • Il degrado chimico fisico dei diversi strati

CONSERVAZIONE DEI MATERIALI: Affreschin° ore 70

Obiettivi:

Tecniche artistiche e materiali costitutivi partecipano alla realizzazione fisica dell’opera d’arte nel suo costituirsi come oggetto di percezione; attribuiscono all’opera d’arte un’immagine attraverso cui la sua storia si estrinseca. La tecnologia dei materiali riguarda tutto ciò che ha a che fare con la costituzione delle opere d’arte e la loro tecnica esecutiva. Quest’area disciplinare del corso prevede un approccio approfondito che permetta la lettura materiale delle opere d’arte. Gli Obiettivi: sono quindi rivolti a uno studio introduttivo del sapere tecnico, nell’evoluzione della produzione di opere, attraverso anche la trattatistica storica, nelle originarie fonti scritte, dall’antichità all’età moderna. Accanto alle tecniche esecutive, si sviluppa, in modo rigorosamente sistematico, lo studio per la caratterizzazione dei materiali costitutivi e dei supporti delle opere dipinte.

Contenuti:

È prevista un’introduzione propedeutica, durante la quale verranno necessariamente presi in considerazione i principali trattati sulle tecniche nelle originarie fonti: per l’antichità Vitruvio e Plinio, per la cultura artistica medievale il Cennino Cennini, Vasari per il Rinascimento e Andrea Pozzo per le varianti e caratteristiche dell’affresco Barocco. Gli argomenti che investono i materiali costitutivi riguardano i manufatti storico-artistici, specificatamente le finiture architettoniche quali intonaci, materiali lapidei e le pitture murali.

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La seconda parte sarà incentrata sulle tematiche più propriamente scientifiche, secondo i seguenti nuclei didattici:

- intonaco: evoluzione nel corso dei secoli, materiali costituitivi (leganti, inerti e additivi) e tecniche di esecuzione;

- dipinti murali (affresco, mezzo fresco, pittura a secco): evoluzione dalla preistoria, caratteristiche tecniche, materiali costitutivi (leganti inorganici, leganti organici, pigmenti);

TECNICHE ARTISTICHE affrescoN° ore 30

Obiettivi:

Le fasi d’esecuzione preparate con cura, sono improntate da modelli di opere decorative e figurative del XIV e XV secolo, scelte dal docente. I modelli sono estratti da riproduzioni cartacee di copie fotostatiche ad alta qualità di definizione cromatica, da riproporre operativamente. L’esperienza permette di “penetrare” nella struttura materiale della tecnica. Infatti gli allievi devono eseguire, partendo puntualmente dal disegno preparatorio, tratto dal ricopiato modello prescelto, lo spolvero, la sinopia, le prove delle tonalità cromatiche, la preparazioni degli incarnati, la preparazione dei differenti intonaci da applicare sul supporto di muratura. Si procede quindi nella stesura di porzioni d’intonaco fresco da dipingere, secondo il principio della “giornata“ e nella fase caratteristica dell’esperienza, l’allievo, in 4-5 ore, deve campire pittoricamente il disegno appena spolverato, e rifinirlo prima che avvenga il completamento del “tiraggio” della malta stessa, in altre parole, prima che sulla superficie si formi una crosta che impedisca l’assorbimento del colore, stemperato semplicemente in acqua.

Il seminario è particolarmente importante in quanto gli allievi, terminati gli studi e diventati Collaboratori Restauratori, si troveranno più volte a dover intervenire per il recupero e la conservazione di opere pittoriche eseguite con questa tecnica. Essi acquisiscono un'inequivocabile capacità d'individuare la tecnica specifica, le caratteristiche stratigrafiche del dipinto originario, così da discernere le problematiche delle fenomenologie del degrado.

Contenuti:

Il seminario propone un’esperienza concreta, sulla genesi della pittura ad affresco, secondo i principi canonici della particolare tecnica. Infatti si prendono in considerazione le indicazioni degli opportuni capitoli dei ricettari storici, medievali e rinascimentali, seguendo in modo puntuale l’impronta esecutiva dei grandi Maestri. Sulla base particolare di copie di opere significative, da riprodurre in modo il più possibile preciso, si realizzano dei dipinti su supporto in muratura. Per praticità, nel seminario il supporto è composto da tavelle di cotto, semplici o affiancate, che posso raggiungere una superficie di mezzo metro quadro. Le fasi del lavoro si possono così riassumere:

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- esecuzione del “cartone”, mediante la diretta riproduzione su carta da lucido del modello prescelto

- preparazione dello “spolvero”, eseguendo dei piccoli fori su tutte le linee del disegno prodotto sul cartone

- preparazione dei colori, miscele di terre minerali naturali stemperate in acqua per ottenere le identiche tonalità dell’originale mediante una serie di prove di confronto

- preparazione delle malte nelle proporzioni adatte

- applicazione dell’arricciato (primo strato di malta) sulla tavella di cotto, che ha la funzione di supporto del dipinto

- riporto dello spolvero, quale sinopia sull’arricciato, già asciutto

- “prima giornata” stesura di una porzione dell’intonachino sull’arricciato, parte che si deve dipingere, seguendo la metodologia sistematica del riporto dello spolvero su quella parte di sinopia coperta dall’intonachino fresco

- campitura mediante i colori già preparati, sull’intonachino fresco in questa fase; la porzione d’intonaco è dipinta, consecutivamente in 4-5 ore

- “seconda giornata”ed eventuale “terza”, contigue alla precedenti, seguendo i confini a “sguincio”, stesura di un’altra porzione d’intonachino fresco, quindi riporto dello spolvero e campitura con i colori preparati, da concludere in 4-5 ore

- finiture a secco di dettagli minimali, mediante pigmenti stemperati in caseina.

TECNICHE ARTISTICHE: doraturan° ore 30

Obiettivi: Obiettivo principale del corso di Tecniche della doratura è quello di apprendere un sapere tradizionale della produzione artistica. Accanto alle conoscenze teoriche in merito ai materiali impiegati e alle tecniche di esecuzione, necessarie per affrontare la parte pratica che costituisce il vero nucleo dell’insegnamento, verrà discusso anche l’approccio critico necessario all’impiego di questa tecnica nel campo del restauro contemporaneo: l’allievo, una volta ottenuto il diploma di Collaboratore Restauratore, sarà infatti in grado di discernere i casi in cui si renda opportuno o meno ricostruire la doratura andata perduta.

Contenuti:

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Il modulo prevede innanzitutto una parte teorica introduttiva sulle tecniche di doratura a missione e su bolo armeno, includendo anche la trattazione dell’impiego della foglia d’oro. Questa prima parte verrà integrata con alcune uscite in situ per verificare l’effetto ottenuto dagli esempi antichi.

- La doratura a guazzo Presentazione dei materiali e tecnica di esecuzione. - La doratura a missione

Presentazione dei materiali e tecnica di esecuzione

In un secondo momento si affronteranno in maniera pratica le tecniche di doratura: - Doratura su tavola con eventuale lucidatura con pietra d’agata;

- Doratura su rilievo in stucco

TECNICHE ARTISTICHE: falegnamerian° ore 30

Obiettivi:

Attraverso le lezioni di falegnameria, gli studenti vengono introdotti alla lavorazione artigianale di un materiale le cui caratteristiche strutturali vengono affrontate in via teorica nelle aree di Tecnologia dei Materiali e Conservazione dei Materiali. In questo modo, accanto alle competenze in merito al degrado e agli interventi sui materiali lignei, ci si ripropone di avvicinare gli allievi anche alla conoscenza materica degli stessi. Si acquisisce così la manualità necessaria nei confronti delle attrezzature per la lavorazione manuale e del comportamento dell’essenza lignea relativamente alla venatura e alla consistenza. Nella pratica del restauro, infatti, è spesso necessario intervenire su elementi decorativi e/o strutturali di dipinti su tavola e sculture lignee, come per esempio la ricostruzione imitativa di cornici, l’integrazione di elementi mancanti o infine piccole opere di falegnameria. Contenuti:

Nel corso delle lezioni verranno introdotte le varie essenze del legno e le caratteristiche che le contraddistinguono. Verranno presentati gli strumenti con cui il legno viene lavorato dalla sbozzatura iniziale fino alle tecniche di finitura. Vi sarà una fase operativa in cui gli allievi opereranno direttamente sui manufatti in laboratorio

LABORATORIO AFFRESCOOre n. 422

Obiettivi:

Per affrontare in maniera adeguata l'attività pratica di cantiere bisogna possedere: - conoscenza dei prodotti e dei metodi di restauro, della tecnologia e della conservazione dei materiali relativamente ai materiali lapidei e ai dipinti murali;

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- conoscenza dei parametri ambientali legati alla fisica tecnica e dei fattori di degrado in genere; - adeguata preparazione umanistica (storia dell'arte, storia e teoria del restauro). L'obiettivo fondamentale è quello di dare agli allievi la possibilità di aumentare il proprio bagaglio di conoscenze tecniche attraverso nuove esperienze di lavoro in modo che un domani, una volta inseriti all'interno di una ditta o di un laboratorio di restauro del patrimonio artistico, dimostrino una spiccata autonomia e siano in grado di impegnarsi direttamente nella progettazione e nella realizzazione di tutte le operazioni previste dall’intervento. Si vuole inoltre che imparino a relazionarsi in maniera sinergica con le altre figure professionali (organi di controllo preposti, architetti, storici, chimici, fisici, biologi, ecc.) coinvolte nel restauro medesimo ed a mettere a loro disposizione quella competenza tecnica che solo il contatto materico con l’opera fornisce. Solo in questo modo si può pensare che il lavoro alla fine risulti rispettoso e tecnicamente corretto. Logicamente un bagaglio di esperienze adeguato si può avere esclusivamente esercitandosi a lungo, osservando le operazioni dei docenti restauratori, confrontandosi con i propri compagni in modo che i risultati finali siano omogenei, e soprattutto, cimentandosi in tutte le operazioni. Agli allievi vengono sempre affidati dei lavori da iniziare ex novo, così la successione dei diversi interventi da svolgere è più logica e coerente con le finalità didattiche dell'esperienza pratica.

Contenuti: È previsto un cantiere scuola di restauro dei dipinti murali. Le fasi che si possono prevedere (ma non è detto che nel corso dei lavori non siano necessari degli aggiustamenti in base alle analisi scientifiche e alle direttive delle soprintendenze competenti) sono le seguenti - rilievo dello stato di conservazione in situ; - partecipazione alla fase di indagine diagnostica svolta dai tecnici del laboratorio

dell'Istituto per i Beni Culturali s.r.l. per una conoscenza, non solo macroscopica, delle cause del degrado e delle tecniche di esecuzione dei manufatti;

- esecuzione di prove di pulitura/descialbatura; - eventuali fissaggi della pellicola pittorica del dipinto murale; eventuali consolidamenti in

profondità; - pulitura secondo le metodologie, i tempi e i prodotti indicati dalla Direzione Lavori sulla

base degli esiti dei test preliminari; - rimozione di vecchie stuccature non più funzionali o comunque eseguite con materiali non adatti; - eventuali fissaggi e incollaggi di parti staccate; - esecuzione di nuove stuccature;

- integrazione pittorica in corrispondenza delle lacune.

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RESTAURO DI DIPINTI SU TELA E SCULTURE LIGNEEOre n° 480

Obiettivi: L'obiettivo fondamentale è quello di dare agli allievi la possibilità di crearsi un bagaglio di conoscenze tecniche attraverso esperienze di lavoro dirette in modo che un domani, una volta inseriti all'interno di una ditta di restauro, dimostrino una spiccata autonomia e siano in grado di impegnarsi direttamente nella progettazione e nella realizzazione di tutte le operazioni previste dall’intervento. Si vuole inoltre che imparino a relazionarsi in maniera sinergica con le altre figure professionali (organi di controllo preposti, architetti, storici, chimici, fisici, biologi, ecc.) coinvolte nel restauro medesimo ed a mettere a loro disposizione quella competenza tecnica che solo il contatto materico con l’opera fornisce. Solo in questo modo si può pensare che il lavoro alla fine risulti rispettoso e tecnicamente corretto. Logicamente un bagaglio di esperienze adeguato si può avere esclusivamente esercitandosi a lungo, osservando le operazioni dei docenti restauratori, confrontandosi con i propri compagni in modo che i risultati finali siano omogenei e, soprattutto, cimentandosi in tutte le operazioni. Agli allievi vengono sempre affidati dei lavori da iniziare ex novo, così la successione dei diversi interventi da svolgere è più logica e coerente con le finalità didattiche dell'esperienza pratica. Contenuti: Le esercitazioni di restauro su opere policrome mobili (dipinti su tela e sculture lignee) avvengono nell’ambito di interventi gestiti direttamente dall’Istituto Veneto per i Beni Culturali presso il proprio laboratorio di Santa Maria Formosa. Gli allievi vengono coinvolti in interventi di rilievo su beni sottoposti a vincolo di tutela da parte delle responsabili soprintendenze che eseguono regolari sopralluoghi e garantiscono della qualità dell’intervento.

Le fasi che si possono sommariamente prevedere sono le seguenti:

- rilievo dello stato di conservazione in situ ed esecuzione delle mappe tematiche; - documentazione fotografica; - partecipazione alla fase di indagine diagnostica svolta dai tecnici del laboratorio dell'Istituto per i Beni Culturali per una conoscenza, non solo macroscopica, delle cause del degrado e delle tecniche di esecuzione dei manufatti; - esecuzione di prove di pulitura per scegliere i prodotti da utilizzare, le concentrazioni e i tempi di applicazione; - eventuali fissaggi della pellicola pittorica, consolidamento del supporto e, per le tele, eventuale foderatura; - pulitura secondo le metodologie, i tempi e i prodotti indicati dalla Direzione Lavori sulla base degli esiti dei test preliminari; - rimozione di vecchie stuccature non più funzionali o comunque eseguite con materiali non adatti; - eventuali fissaggi e incollaggi di parti staccate; - stuccatura ed integrazione pittorica in corrispondenza delle lacune e verniciatura.

Sistema Gestione Qualità Organismo di formazione accreditato presso la UNI EN ISO 9001:2000 Regione del Veneto

Certificato n. 3132 (D.D.R. n.180 del 24/02/2003)

Sede legale e didattica Laboratorio di restauro Scuola Grande di San Giovanni Evangelista Santa Maria Formosa

San Polo 2454/A Castello 4856 - Ramo Grimani 30125 Venezia 30122 Venezia

Tel./Fax 041 - 714.603 Tel./ Fax 041 - 52.855.85 E-mail: info@ivbc. it e-mail: [email protected]

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STAGE

Ore n° 810

Il percorso formativo prevede 540 ore di cantiere scuola gestito direttamente dall’Istituto veneto per i beni culturali il quale si avvale di restauratori qualificati che, con la loro competenza tecnica, organizzano il lavoro di cantiere in sinergia con esperti di settori quali chimici, biologi, fisici, e storici dell’arte.

Gli allievi vengono coinvolti in interventi di restauro sottoposti a vincolo di tutela da parte delle soprintendenze preposte, le quali eseguono regolari sopralluoghi e garantiscono la qualità del restauro.

Al fine di preparare gli studenti all’inserimento nel mondo del lavoro, sono previste 270 ore di stage presso ditte di restauro esterne. Gli allievi saranno seguiti anche in questa fase da tutor che si occuperanno di garantire che il lavoro svolto presso le aziende sia coerente con il percorso di studi.