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ELABORAZIONE DIGITALE DELL’IMMAGINE © EZIO FERRERI 2009-14 Il contenuto di questo documento è protetto da copyright. È destinato ad un uso personale per gli studenti di “Elaborazione digitale dell’immagine” dell’Accademia di Belle Arti; non è consentita la distribuzione e la diffusione, sotto qualsiasi forma, a terzi. 1.1

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ELABORAZIONE DIGITALE DELL’IMMAGINE© EZIO FERRERI 2009-14

Il contenuto di questo documento è protetto da copyright.È destinato ad un uso personale per gli studenti di “Elaborazione digitale dell’immagine”dell’Accademia di Belle Arti;non è consentita la distribuzione e la diffusione, sotto qualsiasi forma, a terzi.

1.1

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2.1

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presentazione del corso

La diffusione del desktop publishing presso un sempre piùvasto numero di operatori e utenti nel settore dellacomunicazione visiva ha introdotto la possibilità diespletare in proprio funzioni che erano prima demandatead ambiti e settori molto specializzati.Facciamo un veloce confronto con il passato.Ipotizziamo che per una necessità di comunicazioneoccorra una immagine fotografica semplice da destinaread una pubblicazione. Ecco i passaggi e le profesionalitàimplicate nella produzione dell’immagine:

. fotografo

. laboratorio di sviluppo

. selezione e verifica con grafico/agenzia (diapositive)

. fotolitista (scansione alta risol. fotolito e cromalin)

. stampa tipografica

3.1

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Per una immagine fotografica complessa il percorsotradizionale implica qualche passaggio in più

. fotografo

. laboratorio di sviluppo

. selezione e verifica con grafico/agenzia (diapositive). fotografo. laboratorio di sviluppo. ulteriore verifica con grafico/agenzia (diapositive)

. fotolitista (scansione alta risol. fotolito e cromalin). post-produzione su work-station specializzata. ulteriore verifica con grafico/agenzia (cromalin)..

. stampa tipografica

nei casi in cui sono necessari interventi in post-produzione, i passaggi aumentano coinvolgendo ulteriorifigure professionali e maggiori risorse.

4.1

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scanner a tamburo5.1

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6.1macchine da stampa offset

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7.1macchine da stampa offset

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pellicole diapositive e negative di varioformato:

1 diapositiva 20x25 (8x10”)2 diapositiva 13x18 (5x7”)3 diapositiva 10x12 (4x5”)4 negativo 10x12 (4x5”)5 diapositiva 6x6 6 negativo B/N 6x6 7 diapositiva 24x368 negativo B/N 24x369 diapositiva panoramica 47x6

8.1

1

2

42

3

5

7

8

9

5

6

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Oggi siamo in grado di gestire in proprio tutto il processodi produzione dell’immagine digitale, dal momento delloscatto alla elaborazione finale di un esecutivo sotto formadi file che può essere distribuito senza difficoltà.

Gli strumenti che ci consentono questo percorso ci sonotutti, dalla fotocamera digitale ai computer, ai software.

Il nostro corso si propone lo scopo di fornirvi sia unaadeguata conoscenza delle teorie di base del processodigitale, che una piena padronanza delle metodologie,degli strumenti e delle tecniche per l’elaborazione digitaledella immagine.

9.1

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IMMAGINI RASTER10.1

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11.1IMMAGINI RASTER

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12.1IMMAGINI RASTER

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13.1IMMAGINI RASTER

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IMMAGINI VETTORIALI14.1

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15.1IMMAGINI VETTORIALI

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La differenzasostanziale tra leimmagini raster e leimmagini vettorialiconsiste nel fatto chele immagini rastersono costituite da unafitta matrice di puntiognuno dei quali haun preciso valore perogni colore primario(R-G-B).Pertanto più grande èla dimensionedell’immagine, piùgrande sarà ladimensione del file intermini di megabyte.

Le immagini vettorialisono invece costituiteda forme geometrichedefinite da formulematematiche, pertantole dimensionidell’immagine nonhanno alcunarelazione con ledimensioni del file.

16.1

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Cosa cambia con l’introduzione del sensore al posto della pellicola?

17.1

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alcune considerazioni sui formati

Prendiamo innanzitutto inconsiderazione le dimensioni deisensori digitali raffrontandoli con iformati delle pellicole a noi noti.La maggior parte dei sensori permacchine digitali misura circa 16x24 mm.Ne consegue che per avere unavisione “normale” dovremmomontare sulla nostra macchina unobiettivo di 28 mm.Se disponiamo già di un parcoottiche, queste vannoriconsiderate alla luce del nuovoformato.Vale a dire che, per esempio, un obiettivo di 50 mm, consideratonormale per la pellicola, diventaora un piccolo tele.

18.1

pellicola24x36 mm

sensore16x24 mm

diagonale mm 43

diagonale mm 28,8

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dimensioni dei sensori su dorsi digitali medio formato19.1

6x6[5,5x5,5]

36x48 mm39 Mpx

diagonale mm

77,8

diagon

ale mm

46,24

24x36 mm12-24 Mpx

diagon

ale mm

43,27

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dimensioni e caratteristiche sensori digitali medio formato20.1

53,7 mm

40,4 mm

56 mm

36 mm

48mm

36mm

80 mb

56 mb

33 mb

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fotocamere digitali21.1

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fotocamere digitali

Sensore CMOS (a pienoformato) formato FX da 16,2 megapixel

ripresa in sequenza fino a unmassimo di 11 fps in formatoFX

ISO 100–12800: estendibilefino a un massimo di 204.800(equivalente) e un minimo di50 (equivalente).

22.1

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23.1fotocamere digitali

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fotocamere digitali24.1

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25.1fotocamere digitali

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fotocamere digitali26.1

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fotocamere digitali27.1

24 x 36 mmIl sensore immagine CCD da 18 megapixel

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fotocamere digitali28.1

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dimensioni dei sensori più comuni29.1

53,7x40,3

43,9x32,9

48x36

36x2428,7x19

23,6x15,7

22,2x14,8

20,7x13,8

17,3x13

13,2x8,8

medio formato digitali full frame (= 35 mm pellicola) reflex e compatte

APS-H Canon

APS-C Nikon DX, Pentax, Sony

APS-C Canon

Foveon (Sigma)

4/3 (QuattroTerzi)

Nikon 1/CX

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come rapportare le dimensioni del sensore alle ottiche 30.1

Per riuscire a rapportare le lunghezzefocali con i nuovi formati dei sensori,si ricorre normalmente ad unasemplice moltiplicazione.Se conosciamo le dimensioni reali delsensore (in mm) possiamo rapportarlealle dimensioni della pellicola 24x36ottenendo così un fattore dimoltiplicazione che possiamoadoperare per tutte le focali.Nella maggior parte dei casi questo indice di moltiplicazione va da 1,4 a 1,6.Pertanto se moltiplichiamo ad es.50 mm x 1,6 otteniamo 80.Bisogna ricordarsi che in effetti lafocale effettiva dell’obiettivo è sempre50 mm, ma rispetto al nuovo formato ècome se utilizzassimo un 80 mm nellavecchia reflex 35 mm.

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Alcune considerazioni sul colore31.1

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considerazionigenerali

Il colore

La pellicola a colori ingloba alsuo interno tre strati diemulsione, ciascuno dei qualisensibile ad un range dilunghezze d’onda, e che giàincorporano i coloranti Rosso-Verde-Blu, che consentiranno di ottenere unafotografia a colori.

32.1

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la pellicola fotografica a colori33.1

ROSSO VERDE BLU

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la pellicola fotografica a colori34.1

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Il sensore al posto della pellicola

Cosa cambia con l’introduzione dell sensoreal posto della pellicola?Il sensore digitale è un dispositivo elettroni-co che sostituisce la pellicola. È costituitoda microcelle di silicio sensibili alla luce.Nel momento in cui si apre l'otturatore rice-vono la luce che viene trasformata in ener-gia elettrica. I valori elettrici sono quindi tra-sformati in numeri.Le celle di silicio sono sensibili alla luce enon ai colori e pertanto la luce viene filtratada microfiltri colorati. Le celle (photosite) non potendo esseresovrapposte, come avviene per i tre stratidella pellicola, sono disposti a griglia comevisualizzato a lato. La quantità di celle checompongono il sensore, dà la risoluzioneprodotta dal sensore stesso in pixel.Un sensore di 3000x2000 pixel viene indicatocome un sensore da 6 mega.Il file sviluppato dà origine ad una fotografiada 18 Mega (6 mega x 3 colori RGB).

35.1

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griglia di Bayer36.1

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effetto moirè e falsi colori37.1

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38.1Il sensore al posto della pellicola

Per evitare confusioni èpreferibile immaginare che lecelle che costituiscono ilsensore siano sovrapposte inmaniera che in ogni posizionesi trovino sovrapposti un pixelper ogni colore.

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?Cosa cambia conl’introduzione del

sensore al posto dellapellicola

39.1

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diacolor 8x10” Il cambiamento è notevole masi può brevementeriassumere:La pellicola esposta esviluppata costituiscel’originale di riferimento perqualunque operazione che sicompie con l’immagine. Fisicamente esiste!

40.1

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La fotografia digitale èl’insieme di una moltitudine di numeri che la descrivonoper colore, saturazione e luminosità in ogni suaminima componente (pixel).Fisicamente non esiste!!!

Senza software che neinterpretino i valori numericinon saremmo in grado divisualizzare nulla.

41.1

??

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il colore

Il colore RGB(sintesi additiva)

REDGREENBLU

valori da 0 a 255 per ogni colore.

Per ogni colore possiamo avere256 sfumature diverse.

Ogni pixel dell’immagine può avere 256 valori diversi di RED GREEN BLU256 RED x 256 GREEN x 256 BLU =

16.772.216 sfumature diverse dicolore

42.1

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43.1il colore

Il colore CMYK(sintesi sottrattiva)

CYANMAGENTAGIALLONERO

valori da 0 a 100 per ogni colore.

Per ogni colore possiamo avere100 sfumature diverse.

Ogni pixel dell’immagine puòavere 100 valori diversi diinchiostroCYAN MAGENTA GIALLO NERO

17.000 sfumature diverse di colore

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foto digitaleRGB

44.1

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foto digitaletrasformata inCMYK

destinata allastampa tipografica

45.1

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foto digitaletrasformata inCMYK

destinata allastampa tipografica

fotografia riprodotta su carta con retinatura fotolitografica

Il passaggio di qualsiasi immagine alfoglio di carta avviene comunque conuna digitalizzazione della stessa.Se l’originale è una pellicola (negativao positiva), viene acquisita per mezzodi uno scanner (digitalizzata), da essasi producono le fotolito1 e da queste lelastre di stampa che riprodurranno, permezzo degli inchiostri tipografici,l'immagine sul foglio di carta.La stampa avviene con unaseparazione del colore nelle quattrotinte di quadricromia per mezzo dipiccoli punti di diametro diverso e conangolature diverse.La normale distanza di osservazionerestituisce all’occhio umano lapercezione dell’immagine a tonocontinuo.

1 anche questo passaggio ora è sempremeno frequente ed è sempre piùdiffuso il sistema CTP(computer to plate)

46.1

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Stampa fotografica

Con l’avvento del digitale anche lastampa fotografica ha subito notevolirivoluzionamenti.

Mentre prima si stampava con sistemianalogici e chimici. Ora esistonodiversi sistemi di stampa.In alcuni casi l’impressione delmateriale sensibile avviene attraversoun sistema laser e poi il mteriale vienesviluppato con il tradizionale sistemachimico.In altri casi la stampa avviene permezzo di inchiostri (ink jet) spruzzati inparticelle piccolissime sulla cartaappositamente preparata.Gli inchiostri possono essere ad acquao pigmentati e da questo dipende ladurata della stampa nel tempo.

> stampe per usi quotidiani> esterni> interni

> stampe fine-art > B/N> Colore

> carte speciali

47.1