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Elaborato Tipo / S tipo Sistema / Edificio / Argomento Rev. Data Centrale \ Impianto: Titolo Elaborato: Incaricato Collaborazioni Verifica Approvazione / Benestare Autorizzazione all’uso PROPRIETA’ STATO LIVELLO DI CLASSIFICAZIONE Livello di Classificazione: Pubblico, Aziendale, Riservato Aziendale – riproduzione vietata, Uso Ristretto – riproduzione vietata Laezza A. DCS/LAT Guizzo D. DCS/LAT Pezone A. DCS/LAT Iaboni E. DCS/LAT Tagliaferri P. ICO/PSS Mangone F. ICO/PRG Quaciari B. ICO/PSS Mancini G. ICO Mancini G. 02 Autorizzato ETQ-00018324 Progetto Riqualificazione Area Esterna Antistante Ex Pontile - Relazione Impianti Tecnologici (Elettrico e Idraulico) Aziendale LT RV 00485 13/11/2012 DEC - Attività Generale di Decommissioning LT - Sito di Latina RT - Relazioni Revisione Generale SORVEGLIANZA SUGLI ELABORATI PRODOTTI DA Sogin Latina Motivo invio: Per Benestare Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 13/11/2012 Pag. 1 di 41

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Elaborato Tipo / S tipo Sistema / Edificio / Argomento Rev.

Data

Centrale \ Impianto :

Titolo Elaborato :

Incaricato Collaborazioni Verifica Approvazione /

Benestare Autorizzazione all’uso

PROPRIETA’

STATO

LIVELLO DI CLASSIFICAZIONE

Livello di Classificazione: Pubblico, Aziendale, Riservato Aziendale – riproduzione vietata, Uso Ristretto – riproduzione vietata

Laezza A.DCS/LAT

Guizzo D.DCS/LAT

Pezone A.DCS/LAT

Iaboni E.DCS/LAT

Tagliaferri P.ICO/PSS

Mangone F.ICO/PRG

Quaciari B.ICO/PSS

Mancini G.ICO

Mancini G.

02

Autorizzato

ETQ-00018324

Progetto Riqualificazione Area Esterna Antistante Ex Pontile - Relazione Impianti Tecnologici (Elettrico e Idraulico)

Aziendale

LT RV 0048513/11/2012

DEC - Attività Generale di Decommissioning

LT - Sito di Latina

RT - Relazioni

Revisione Generale

SORVEGLIANZA SUGLI ELABORATI PRODOTTI DA Sogin Latina

Motivo invio: Per Benestare

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R E L A Z I O N I IMPIANTI TECNOLOGICI

Scopo delle note seguenti è quello di illustrare le soluzioni adottate per la realizzazione degli

impianti elettrico di illuminazione ed idraulico, questo ultimo comprendente gli impianti di

irrigazione e di adduzione e scarico delle acque.

1 IMPIANTO ELETTRICO

GENERALITA’

La presente relazione costituisce parte integrante e vincolante della

documentazione del progetto definitivo degli impianti elettrici necessari

alla “Riqualificazione area esterna antistante l’ex pontile – Centrale

nucleare di Latina"” in Comune di Latina

Essa contiene la descrizione delle caratteristiche funzionali e costruttive

dei dispositivi, dei materiali e degli apparecchi costituenti gli impianti

elettrici da realizzare e ribadisce i vincoli da rispettare nella redazione

del progetto esecutivo e nella realizzazione delle opere.

In particolare, contiene:

a) le norme tecniche di riferimento per gli impianti ed i componenti;

b) gli eventuali vincoli da rispettare, compresi quelli derivati dal

coordinamento con le altre discipline;

c) la descrizione dell’impianto al fine della sua identificazione;

d) la scelta della tipologia degli impianti e dei componenti elettrici

principali in relazione ai parametri elettrici ed alle condizioni

ambientali e di utilizzazione;

e) i criteri di dimensionamento e la scelta dei componenti elettrici;

f) i dati del sistema di distribuzione e di utilizzazione dell’energia

elettrica;

g) i valori e le caratteristiche d’illuminamento artificiale ordinario;

h) le caratteristiche dell’impianto elettrico, quali le condizioni di

sicurezza, la disponibilità del servizio, la flessibilità, la

manutenzione;

i) la descrizione delle misure di protezione contro i contatti diretti ed

indiretti;

j) la descrizione dell’impianto di irrigazione;

k) la descrizione dell’impianto disperdente di terra ed equipotenziale;

l) la descrizione delle verifiche iniziali e periodiche.

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Tutti i materiali, dispositivi o apparecchi necessari alla realizzazione degli

impianti, dovranno essere preventivamente approvati dalla Direzione dei Lavori

ed essere conformi alle schede tecniche dei materiali allegate.

RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI

Nella redazione del presente progetto così come nella realizzazione delle opere, sono state e dovranno essere

considerate vincolanti le prescrizioni e le disposizioni delle seguenti leggi, decreti e norme tecniche del CEI,

come di seguito elencate:

Le prescrizioni dei VV.F. e delle Autorità locali

Le prescrizioni e le indicazioni del Distributore della energia elettrica, per quanto di loro competenza

Legge 1.03.1968 n. 186 “Disposizioni concernenti la produzione di materiale. Apparecchiature, macchinari,

installazione di impianti elettrici ed elettronici”

Legge 8.10.1977 n. 791

“Attuazione della direttiva del consiglio delle Comunità Europee (n.73/23/CEE) relativa

alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere

utilizzato entro alcuni limiti di tensione”

DM 16.02.82 “Elenco delle attività soggette al controllo dei vigili del fuoco”

Legge 7 dicembre 1984, n° 818 “Nullaosta provvisorio per le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi”

DM 08.03.85 “Direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi ai fini del

rilascio del nullaosta provvisorio di cui alla legge 7 dicembre 1984, n.818”

DM 14.06.89, n.236

“Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visibilità

degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini

del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”

D.M. 22 gennaio 2008, n. 37

“Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera

a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia

di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici.”

D.Lgs. 12.11.96 n. 615

“Attuazione della direttiva 89/336/CCE del Consiglio del 03.05.1989 in materia di

riavvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative alla compatibilità

elettromagnetica, modificata ed integrata dalla direttiva 92/31/CEE del Consiglio del

28.04.1992 dalla direttiva 93/68/CEE del Consiglio del 22.07.1993 e della direttiva

93/97/CEE del Consiglio del 29.10.1993“

D.Lgs n. 81 del 09.04.2008

“Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in

materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di

lavoro”

12121212121212

L.R. n.23 del 13/04/2000

“Norme per la riduzione e per la prevenzione dell’inquinamento

luminoso”

enenenenenenen

Norma CEI 0-2

“Guida per la definizione della documentazione di progetto degli

impianti elettrici”

dedededededededede

Norma CEI 3-14

“Segni grafici per schemi. Parte 2: Elementi dei segni grafici,

segni grafici distintivi e segni di uso generale”

fifififififififi

Norma CEI 3-15

“Segni grafici per schemi. Parte 3: Conduttori e dispositivi

connessione”

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Norma CEI 3-18

“Segni grafici per schemi. Parte 6: Produzione, trasformazione e

conversione dell’energia elettrica”

ioioioioioioioioio

Norma CEI 3-19

“Segni grafici per schemi. Parte 7: Apparecchiature e dispositivi

di comando e protezione”

osososososos

Norma CEI 3-20

“Segni grafici per schemi. Parte 8: Strumenti di misura, lampade

e dispositivi di segnalazione”

amamamamamam

Norma CEI 3-23

“Segni grafici per schemi. Parte 11: Schemi e piani di

installazione architettonici e topografici”

Norma CEI 3-36 “Preparazione di documenti utilizzati in elettrotecnica. Parte 1: Prescrizioni generali”

Norma CEI 3-39 “Preparazione di documenti utilizzati in elettrotecnica. Parte 3: Schemi, tabelle e liste

delle connessioni”

Norma CEI 11-17 “Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica – Linee in

cavo”

Norma CEI 11-27/1

“Esecuzione dei lavori elettrici. Parte 1: requisiti minimi di formazione per lavori non

sotto tensione su sistemi di Categoria 0, I, II e III e lavori sottotensione su sistemi di

Categoria 0 e I.”

Norma CEI 16-2/3/4/8 “Contrassegni dei terminali ed altre identificazioni”

Norma CEI 16-6 “Codice di designazione dei colori”

Norma CEI 16-7 “Elementi per identificare i morsetti e la terminazione dei cavi”

Norma CEI 17-13/1

“Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)

Parte 1: Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente

soggette a prove di tipo (ANS)”

Norma CEI 20-13; V1; V2 “Cavi con isolamento estruso in gomma per tensioni nominali da 1 a 30kV”

Norma CEI 20-20 “Cavi isolati con polivinilcloruro con tensioni nominali non superiore a 450/750V”

Norma CEI 23-11 “Interruttori per apparecchi – Parte 1: Prescrizioni generali”

Norma CEI 23-26

“Tubi per installazioni elettriche. Diametri esterni dei tubi per

installazioni elettriche e filettature per tubi ed accessori”

ububububububububub

ririririririririri

Norma CEI 23-31

“Sistemi di canali metallici e loro accessori ad uso portacavi e

portaapparecchi”

cacacacacacaca

Norma CEI 23-39

“Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche. Parte

1: Prescrizioni generali”

Norma CEI 23-46 e CEI 23-46;V1 “Sistemi di canalizzazione per cavi. Sistemi di tubi. Parte 2-4: Prescrizioni particolari

per sistemi di tubi interrati”

Norma CEI 23-51

“Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei

quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico

o similare”

mememememememe

Norma CEI 32-1 “Fusibili a tensione non superiore a 1000V per corrente alternata e a 1500V per corrente

continua. Parte 1: Prescrizioni generali”

Norma CEI 34-21; V1 “Apparecchi di illuminazione”

Norma CEI 64-8 Parte 1/2/3/4/5/6/7

Norma CEI 64-8; V1

Norma CEI 64-8; V2

Norma CEI 64-8; V3

“Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non

superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente

continua”

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Norma CEI 64-8; V4

Norma CEI 64-8; V5

Norma CEI 64-14 “Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori”i”i”i”i”i”i”i”i”

Norma CEI 70-1 e CEI 70-1; V1 “Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)”

Norma UNI EN 40-1 “Pali per l’illuminazione termini e definizioni”

Norma UNI EN 40-2

“Pali per illuminazione pubblica- parte seconda:Requisiti

generali e dimensioni”

Norma UNI EN 40-3-1

“Pali per illuminazione pubblica- progettazione e verifica –

Specifica dei carichi caratteristici”

Norma UNI EN 40-3-2

“Pali per illuminazione pubblica- progettazione e verifica –

Verifica tramite prova”

Norma UNI EN 40-3-3

“Pali per illuminazione pubblica- progettazione e verifica –

Verifica mediante calcolo”

Norma UNI EN 40-5

“Pali per illuminazione pubblica – Requisiti per pali di

illuminazione pubblica di acciaio”

UNI 10819

“Luce e illuminazione – Impianti di illuminazione esterna –

Requisiti per la limitazione della dispersione verso l’alto del

flusso luminoso”

Norma UNI EN 13201-2 “Illuminazione stradale. Parte 2: requisiti prestazionali”

Norma UNI EN 13201-3 “Illuminazione stradale. Parte 3: calcolo delle prestazioni”i”i”i”i”i”i”i”i”i”

Norma UNI EN 13201-4

“Illuminazione stradale. Parte 4: metodi di misurazione delle

prestazioni fotometriche”

llllllllllllll

Norma UNI 11248

“Illuminazione stradale. Selezione delle categorie

illuminotecniche

Norma UNI 9795

“Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale

e di allarme d'incendio - Sistemi dotati di rivelatori puntiformi

di fumo e calore, rivelatori ottici lineari di fumo e punti d

segnalazione manuali”

mamamamamamama

tititititititititi

Norma UNI 12094-1

“Sistemi fissi di lotta contro l'incendio - Componenti di impianti di estinzione a gas -

Requisiti e metodi di prova per dispositivi elettrici automatici di comando e gestione

spegnimento e di ritardo”

Tabella CEI UNEL 35026, fasc. 5777 “Portate di corrente in regime permanente per posa interrata”

Tabella CEI UNEL 35375 “Cavi unipolari e multipolari con conduttori flessibili per posa fissa con o senza

schermo (treccia o nastro). Tensione nominale U0/U: 0,6/1kV”

Tabella CEI UNEL 35752 “Cavi per energia isolati in polivinilcloruro non propaganti l’incendio – cavi unipolari

senza guaina con conduttori flessibili - Tensione nominale U0/U: 450/750V”

DATI PROGETTUALI

Dati di carattere generale

· Committente: SOGIN Spa

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· Cliente finale (Proprietario): SOGIN Spa

· Denominazione dell’opera: Riqualificazione area esterna antistante l’ex pontile –

Centrale Nucleare di Latina

· Scopo del lavoro: Realizzazione degli impianti elettrici, degli impianti di

illuminazione, dell’impianto di irrigazione e

dell’impianto disperdente di terra ed equipotenziale.

Dati di progetto relativi alle influenze esterne

CONDIZIONI DEL SUOLO E DEL TERRENO

· Resistività elettrica terreno: Dovrà essere misurata

· Resistività termica del terreno: Dovrà essere misurata

TEMPERATURA

· Esterna: Minima 0°C, massima +35°C

ALTITUDINE

· Minore di 10 m s.l.m.:

PROTEZIONE DA CORPI SOLIDI E ACQUA

· Getti d’acqua: Rampa di varo: grado di protezione minimo IP68

· Pioggia: aree esterne all’aperto: grado protezione minimo IP65

Dati di progetto relativi all’impianto elettrico

TIPO DI INTERVENTO

l’Area dovrà essere dotata dei seguenti impianti:

- Quadri elettrici di distribuzione e protezione;

- Condutture principali e secondari;

- Impianto d’illuminazione esterna;

- Impianto disperdente di terra ed equipotenziale;

DATI DELL’ALIMENTAZIONE ELETTRICA

· Sistema di distribuzione: Rete MONOFASE a TRE conduttori in corrente

alternata, modo di collegamento a terra di tipo TT,

sistema di I categoria.

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· Punto di consegna: Esterno-SOGIN

· Potenza contrattuale Wh: 12kW, 400Vac, 2F+N

· Tensione nominale: 230Vac ±10%, tra fase e neutro

· Frequenza nominale: 50Hz ±2%

· Interruzioni previste di erogazione dell’energia: nessuna

· Conduttura primaria: In cavo FG7OR 0,6/1kV posato in cavidotto

corrugato doppia parete con sonda tiracavo, colore

rosso per posa

· Massime cadute di tensione ammesse: ΔV%max = 4%

· Sezioni dei cavi minime ammesse: Secondo il tipo di posa e le portate di corrente in

regime permanente definite nelle relative Tabelle

CEI UNEL.

Pertanto, gli impianti elettrici da realizzare ed i materiali, i dispositivi e gli apparecchi elettrici da utilizzare

dovranno avere caratteristiche costruttive e funzionali tali da poter essere utilizzati in tali luoghi. In

particolare:

CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO ELETTRICO

Alimentazione ordinaria

Gli impianti avranno origine dal Quadro Elettrico/Energia “QE”, ubicato

immediatamente a valle del punto di consegna del Distributore.

Le potenze d’alimentazione sono state determinate considerando la

contemporaneità dei carichi elettrici presenti. I circuiti elettrici sono

stati divisi in modo da evitare pericoli e ridurre gli inconvenienti in caso

di guasto ed in modo da facilitare le ispezioni, le prove e la manutenzione in

condizioni di sicurezza.

Quadri elettrici

Il montaggio dei quadri elettrici deve essere disposto in modo da rendere facile il controllo, la manutenzione

la riparazione e la sostituzione di tutti gli elementi.

Sul fronte dei pannelli e sul retro del quadro devono essere disposti cartelli o targhette che diano una chiara

indicazione della funzione dei diversi elementi e delle posizioni di aperto e chiuso degli interruttori.

Le indicazioni sul retro del quadro possono essere costituite da codici alfanumerici o da simboli riportati

sugli schemi elettrici di assieme e di montaggio.

I quadri elettrici, ubicati in ambienti non accessibili al pubblico, dovranno essere chiusi in modo da evitare la

penetrazione di corpi estranei e disposti in modo tale da rendere facile la loro manovra.

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Il quadro elettrico, dal punto di vista normativo, è considerato come un componente dell’impianto. Il

costruttore che lo introduce sul mercato si assume la piena responsabilità sulla sua conformità alle Norme.

L’installatore che realizza il quadro elettrico ne diviene il Costruttore.

La conformità di un quadro alla relativa norma non può essere fondata solo sul fatto che i componenti che lo

costituiscono siano conformi alle relative norme ma anche che i componenti siano assemblati secondo

determinate regole che assicurano la tenuta al cortocircuito, il rispetto dei limiti di sovratemperatura, la

tenuta dell’isolamento, ecc.

Pertanto il quadro deve essere progettato, costruito e provato in conformità alle norme sui quadri.

Quadri elettrici realizzati in conformità

alla Norma CEI 17-13/1

L’impresa installatrice, in possesso dei rapporti tecnici che attestano l’esecuzione delle prove di tipo da parte

del fornitore dei componenti del quadro, assembla i componenti secondo le specifiche costruttive e

funzionali di progetto e nel rispetto della norma generale per la costruzione dei quadri EN 60439/1 ovvero

della Norma CEI 17-13/1.

Il costruttore del quadro elettrico, ovvero l’organizzazione che si assume la responsabilità

dell’apparecchiatura finita, deve apporre una o più targhe, scritte in maniera indelebile e poste in modo da

essere visibili e leggibili quando l’apparecchiatura è installata, specificando:

a) nome o marchio di fabbrica del costruttore;

b) l’indicazione del tipo o un numero di identificazione che permetta di ottenere dal costruttore tutte le

informazioni indispensabili.

c) la marcatura CE.

La norma EN 60439-1 (CEI 17-13/1) stabilisce i requisiti relativi alla costruzione, sicurezza e di

manutenzione dei quadri elettrici, lasciando di competenza del progettista dell’impianto elettrico dove è

inserito il quadro la scelta degli aspetti funzionali (schemi circuitali, coordinamento delle protezioni, ecc).

I quadri elettrici da realizzare “in conformità alla Norma CEI 17-13/1”, siano essi di tipo AS che di tipo

ANS, dovranno essere sottoposti alle seguenti verifiche e prove:

Elenco delle verifiche e delle prove da eseguire sulle apparecchiature AS ed ANS

N. Caratteristiche da controllare Rif. AS ANS

1 Limiti di sovratemperatura 8.2.1 Verifica dei limiti di sovratemperatura tramite prove (prova di tipo)

Verifica dei limiti di sovratemperatura tramite prove o estrapolazione da

apparecchiature di serie (AS) che abbiano

superato la prova di tipo

2 Proprietà dielettriche 8.2.2 Verifica delle proprietà dielettriche tramite prove (prova di tipo)

Verifica delle proprietà dielettriche tramite prove secondo 8.2.2 o 8.3.2, o

verifica della resistenza di

isolamento secondo 8.3.4

3 Tenuta al cortocircuito 8.2.3 Verifica della tenuta al cortocircuio

tramite prove (prova di tipo)

Verifica della tenuta al cortocircuito

tramite prove o per estrapolazione da

sistemazioni di apparecchiature di serie (AS) similari che abbiano

superato la prova di tipo

4 Efficienza del circuito di

protezione 8.2.4

Connessione effettiva tra le

masse dell’apparecchiatura

ed il circuito di protezione

8.2.4.1 Verifica dell’effettiva connessione

tra le masse ed il circuito di

protezione, tramite ispezione o misura della resistenza (prova di tipo)

Verifica dell’effettiva connessione

tra le masse ed il circuito di

protezione, tramite ispezione o misura della resistenza

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Tenuta al cortocircuito del

circuito di protezione 8.2.4.2 Verifica della tenuta al cortocircuito

del circuito di protezione tramite prova (prova di tipo)

Verifica della tenuta al cortocircuito

del circuito di protezione tramite prova o adeguato progetto e

sistemazione del conduttore di

protezione (7.4.3.1.1 ultimo capoverso)

5 Distanze di isolamento in

aria e superficiali 8.2.5 Verifica delle distanze in

aria e superficiali (prova di tipo)

Verifica delle distanze in

aria e superficiali

6 Funzionamento meccanico 8.2.6 Verifica del funzionamento meccanico (prova di tipo)

Verifica del funzionamento meccanico

7 Grado di protezione 8.2.7 Verifica del grado

di protezione (prova di tipo)

Verifica del grado

di protezione

8 Cablaggio, funzionamento

Elettrico 8.3.1 Ispezione dell’apparecchiatura

includente l’ispezione del

cablaggio e, se necessario, la

prova del funzionamento elettrico (prova individuale)

Ispezione dell’apparecchiatura includente l’ispezione del

cablaggio e, se necessario, la

prova del funzionamento elettrico

9 Isolamento 8.3.2 Prova dielettrica

(prova individuale)

Prova dielettrica oppure verifica

della resistenza di isolamento secondo 8.3.4

10 Misure di protezione 8.3.3 Controllo delle misure di protezione

e della continuità elettrica del circuito

di protezione (prova individuale)

Controllo delle misure di

protezione

11 Resistenza di isolamento 8.3.4 Verifica della resistenza di

isolamento se non sono state

eseguite le prove secondo 8.2.2 oppure 8.3.2

Inoltre devono essere realizzate, per i quadri ANS, le seguenti prove individuali: 12 Ispezione dell’apparecchiatura ivi compreso il controllo del cablaggio e, se necessario, una prova di

funzionamento elettrico.

13 Prova dielettrica.

14 Controllo delle misure di protezione e della continuità elettrica del circuito di protezione.

PRESCRIZIONI PER LA SICUREZZA DURANTE I LAVORI ELETTRICI

Durante l’esecuzione dei lavori elettrici (Norma CEI 11-27), onde evitare che i circuiti siano

inavvertitamente richiusi, occorrerà agire sempre sotto il controllo di chi effettua i lavori o che i quadri

elettrici siano chiusi a chiave.

L’eventuale chiave deve essere tenuta in possesso dal personale addestrato.

Inoltre, dovrà essere apposto un cartello monitore “Lavori in corso. Non effettuare manovre (CEI 11-27,

art. 2.2.03.1) ”.

descrizione dei Quadri elettrici da

realizzare

I collegamenti dei quadri elettrici dovranno essere realizzati normalmente per mezzo di cavi.

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I vani dei terminali dovranno essere adeguatamente dimensionati per consentire l'ispezione, il tiro ed il

collegamento dei cavi, i cui percorsi, in transito principalmente in canalina per cablaggio, dovranno essere

studiati in maniera da evitare interferenze con altri componenti.

I dispositivi di sezionamento dovranno essere identificati chiaramente tramite apposita targa, che indicherà il

circuito su cui sono installati (Norma CEI 64-8/5, art.514.1).

Illuminazione artificiale

L’impianto di illuminazione è stato progettato in conformità a quanto stabilito dalla Norma UNI EN 12464-1

e dalla L.R. n.13 23/04/2000 e corrispondente regolamento.

Si è previsto, l’utilizzazione di apparecchi di illuminazione di tipo stradale per le aree di parcheggio e

manovra, rispondenti a quanto previsto art. 2 c. 1 l. a del suddetto regolamento, e apparecchi di

illuminazione ornamentale per le rimanenti aree: aiuole, percorsi pedonali, rampa di varo, rispondenti art. 2

c. 1 l. b, i corpi illuminanti di tipo 4 e 5 hanno il flusso luminoso completamente intercettato dalle siepi. Le

disposizioni per la progettazione riportate nell’allegato A del “ regolamento regionale per la riduzione e

prevenzione dell’inquinamento luminoso “ non si applicano in quanto il flusso luminoso complessivo è

inferiore a 100 klm.

Utilizzando software specifici, è stato realizzato il dimensionamento illuminotecnico al fine di determinare il

numero e la posizione delle sorgenti luminose da installare, in relazione allo scopo ornamentale

dell’intervento.

Condutture

Non è consentita la posa in opera di cavi elettrici o canalizzazioni che possono provocare l’insorgere o il

propagarsi di incendi.

Tubi protettivi

I cavi posati nei tubi devono essere rimovibili.

All’interno dei tubi non dovranno essere effettuate giunzioni.

Il diametro interno dei tubi circolari, dovrà essere pari almeno a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto

al fascio di cavi che essi sono destinati a contenere (CEI 64-8/5 art.522.8.1.1), con un minimo di 25 mm.

I cavi unipolari del medesimo circuito dovranno essere posati tutti

all’interno dello stesso tubo (CEI 64-8/5 art.521.5).

I cavi appartenenti a circuiti elettrici a tensione diversa (CEI 64-8/5

art.528.1.1) dovranno essere posati in canalizzazioni distinte o fornite di

diaframma inamovibile se non a mezzo di attrezzo, oppure si possono utilizzare

cavi isolati per la tensione maggiore.

I conduttori elettrici dovranno essere disposti in modo da non essere soggetti ad influenze dannose in

relazione a sovra-riscaldamenti, gocciolamenti, formazione di condensa, ecc.

Ad ogni brusca deviazione resa necessaria dalla struttura muraria dei locali, la tubazione dovrà essere inter-

rotta con cassette di connessione/derivazione.

Le giunzioni dei conduttori dovranno essere eseguite esclusivamente nelle cassette, così come sopra definito.

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Prescrizioni particolari per i tubi interrati

I tubi protettivi dovranno essere in materiale termoplastico serie pesante, schiacciamento superiore a 450 N,

con marchio di qualità IMQ.

ISOLAMENTO DEI CAVI

I cavi di energia, per i circuiti a tensione nominale non superiore a 230/400V, devono avere tensione

nominale non inferiore a 450/750V.

I cavi di segnalazione e di comando, devono avere tensione nominale non inferiore a 300/500V, purché in

canalizzazioni distinte da quelle per il transito dei cavi di energia. In caso contrario, devono avere tensione

nominale pari a quella dei cavi di energia.

COLORI DISTINTIVI DEI CAVI

I conduttori impiegati nella esecuzione degli impianti dovranno essere contraddistinti dalle colorazioni

previste dalle vigenti tabelle di unificazione CEI-UNEL.

In particolare i conduttori di neutro e protezione debbono essere contraddistinti rispettivamente ed esclu-sivamente con il colore blu chiaro e con il bicolore giallo-verde.

SEZIONI MINIME E CADUTE DI TENSIONE

MASSIME AMMESSE

I conduttori, esclusivamente in rame, devono avere sezioni tali che:

q la caduta di tensione non superi il valore del 4% della tensione a vuoto;

q non siano superati i valori delle portate di corrente ammesse, per i diversi tipi di conduttori, dalle tabelle

di unificazione CEI-UNEL.

Comunque, le sezioni minime dei conduttori in rame ammesse sono:

q 1,5 mm2

2,5 mm2, 4 mm

2, 6 mm

2

Protezione delle condutture

Le condutture che costituiscono gli impianti sono stati protetti contro le sovracorrenti causate da

sovraccarichi o da cortocircuiti, secondo le prescrizioni delle Norme CEI 64-8.

indicazioni per le protezione dal

cortocircuito

Per la protezione dal corto circuito di ogni conduttura, dovrà essere verificato che la corrente di corto circuito presunta Icp a fine linea, è maggiore della soglia magnetica d’intervento del dispositivo di

protezione, affinché tale dispositivo intervenga prima che il cortocircuito causi danni alla conduttura.

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Inoltre, dovrà essere verificato che l’I2t lasciato passare dal dispositivo di protezione è sopportato dalla

conduttura, ovvero che tale valore è sempre minore o al massimo uguale del valore di energia specifica

tollerabile dalla conduttura, secondo la relazione:

I2t ≤ K

2 S

2

I dispositivi di protezione da utilizzare dovranno avere potere d’interruzione estremo nominale Icn maggiore

della corrente di cortocircuito presunta nel punto d’installazione.

indicazioni per la protezione dal

sovraccarico

Gli interruttori automatici da utilizzare dovranno avere una corrente nominale (In) compresa fra la corrente

di impiego della conduttura (Ib) e la sua portata (Iz) e dovranno avere una corrente convenzionale di funzionamento (If) minore o uguale a 1,45 volte la portata (Iz). Oppure dovranno risultare sempre verificate

le seguenti disuguaglianze:

Ib ≤ In ≤ Iz ; If ≤ 1,45 Iz

Selettività delle protezioni

L’esigenza di garantire il più possibile la continuità di esercizio, richiede l’adozione del coordinamento

selettivo dei dispositivi di protezione. Questo consente di isolare dal sistema la parte di impianto interessata

dal guasto, facendo intervenire solo l’interruttore situato immediatamente a monte di esso.

Si è tenuto conto di quanto sopra, verificando di volta in volta la compatibilità ed il rispetto dei giusti

coordinamenti, a tutti i livelli della distribuzione primaria, secondaria e locale.

Resistenza di isolamento

Per tutte le parti di impianto comprese fra due fusibili o interruttori automatici successivi o poste a valle

dell'ultimo fusibile o interruttore automatico, la resistenza di isolamento verso terra o fra conduttori

appartenenti a fasi o polarità diverse non dovrà essere inferiore a 500.000 ohm, per sistemi a tensione

nominale verso terra superiore a 50V.

Suddivisione dei circuiti

L’impianto elettrico sarà suddiviso in più circuiti, in modo da facilitare l’esercizio e limitare il disservizio

causato per guasto o per manutenzione (CEI 64-8/7 articoli 752.3.6, 752.3.7., 752.3.8).

Misure di protezione contro i contatti diretti e indiretti

Protezione contro i contatti diretti

Ottenuta con:

· Protezione mediante isolamento delle parti attive come previsto dalle norme CEI 64-8 parte 4 capitolo

412.1;

· Protezione mediante involucri o barriere come previsto dalle norme CEI 64-8 parte 4 capitolo 412.2.

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Protezione contro i contatti indiretti

Ottenuta con:

· Collegamento con conduttore di protezione PE di tutte le masse dell’impianto elettrico, al nodo

principale di terra;

· Collegamento con conduttore equipotenziale principale (o supplementare) EQP (o EQS) di tutte le

masse estranee all’impianto elettrico, al nodo principale di terra;

· Uso di interruttore differenziale per la protezione di tutte le utenze in campo, con corrente di intervento

tale che risulti sempre verificata la disuguaglianza:

UL

RA £ -------

Idn dove:

Idn [A] è la corrente che provoca l’intervento automatico

dell’interruttore differenziale;

UL [V] è la tensione limite di contatto pari a 50V;

RA [W] è la somma della resistenza dei dispersori e dei conduttori di

protezione.

IMPIANTO IRRIGAZIONE

Riguardo la componente elettrica dell’impianto di irrigazione, si prevedono:

· ELETTROVALVOLE : dovranno essere a chiusura lenta contro il colpo d’ariete, a basso voltaggio

(24V) ed a basso assorbimento (2 Watt) e dovranno essere scelte in base alle portate secondo le

tabelle fornite dal costruttore

· PROGRAMMATORE : di tipo elettronico dovrà essere dotato di batteria ricaricabile

automaticamente per il mantenimento dell’ora e dei programmi in caso di mancanza di corrente. La

centralina dovrà essere scelta tenendo conto del numero di stazioni (minimo 4), dei tempi di

irrigazione e di altre eventuali esigenze particolari (es. doppia programmazione..ecc..)

· CAVI ELETTRICI : dovranno essere conformi alle norme in vigore al momento dell’istallazione.

Sono comunque consigliati cavi in butile antiratto ad alto isolamento (grado di isolamento 4) ed a

formazione filo (non trecciato) è inoltre necessario inserire il cavo in apposito cavidotto in modo da

proteggerlo e renderlo sfilabile in caso di necessità. Le connessioni dovranno essere eseguite

utilizzando appositi connettori di resina stagni.

· SENSORE DI PIOGGIA : si tratta di un semplice interruttore che in caso di pioggia interrompe il

funzionamento dell’impianto, permettendo così un inutile spreco di acqua.

IMPIANTO DISPERDENTE DI TERRA GENERALE

Descrizione

Relazione tecnica sulle caratteristiche costruttive e funzionali dell’impianto disperdente di terra di tipo TT,

da porre in essere presso il sito in oggetto.

L’impianto disperdente sarà UNICO ED INDIPENDENTE da quello previsto per il collegamento a terra di

un punto (generalmente il neutro), della rete pubblica di alimentazione.

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L’impianto di Terra, coordinato con un adeguati dispositivi di protezione, realizzerà il metodo di protezione

contro i contatti indiretti, detto “PROTEZIONE MEDIANTE INTERRUZIONE AUTOMATICA

DELL’ALIMENTAZIONE”.

L’impianto disperdente di terra sarà costituito da un nodo principale di terra MTP, a cui dovranno essere

connessi gli altri elementi, ovvero:

1. Il conduttore di Terra che proviene dai dispersori verticali intenzionali a picchetto diametro mm. 18

in acciaio ramato, infissi direttamente nel terreno per una profondità di 1,5m circa;

2. Tutti i conduttori di protezione, che collegano a terra le masse;

3. I conduttori equipotenziali che collegano le masse estranee;

4. i nodi secondari di terra, installati nei quadri elettrici o scatole di zona.

Sezione dei conduttori di protezione PE

La sezione dei conduttori di protezione, cioè dei conduttori che collegano all'impianto di terra le parti da

proteggere contro i contatti indiretti, non deve essere inferiore a quella indicata nella tabella 54F della Norma

CEI 64-8.

Sezione dei conduttori di fase

dell’impianto

S (mm2)

Conduttore protetto facente parte

dello stesso cavo o infilato nello

stesso tubo

Sp (mm2)

Conduttore protetto non facente parte

dello stesso cavo e non infilato nello

stesso tubo del conduttore di fase

Sp (mm2)

S £ 16

SP = S

Sp=2,5

Se protetto meccanicamente

Sp=4

Se non protetto meccanicamente

16 < S £ 35

SP = 16

SP = 16

S > 35

SP = S/2

SP = S/2

Sezione minima del conduttore di terra CT

La sezione del conduttore di terra deve essere, se:

- protetto contro la corrosione ma non meccanicamente : 16 (Cu) 16 (Fe)

- non protetto contro la corrosione: : 25 (Cu) 50 (Fe)

per la messa a terra dell’impianto è stata prevista una corda di rame nudo a trefoli flessibili di sez. 35 mmq.

Sezioni minime dei conduttori equipotenziali principali EQP

I conduttori equipotenziali principali devono avere una sezione non inferiore a metà di quella del conduttore

di protezione principale dell'impianto, con un minimo di 6 mm2.

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Misura della Resistenza di Terra

Al termine dei lavori per la realizzazione dell’impianto disperdente di terra ed equipotenziale, la Ditta

Installatrice dovrà realizzare la Misura della Resistenza di Terra, con strumento di misura tarato da

Organismo Riconosciuto e certificato di calibrazione in corso di validità.

Ciò, al fine di controllare che risulti verificata la disuguaglianza:

UL

RA £ -------

Idn

dove:

Idn [A] è la corrente che provoca l’intervento automatico

dell’interruttore differenziale;

UL [V] è la tensione limite di contatto pari a 50V;

RA [W] è la somma della resistenza dei dispersori e dei conduttori di

protezione.

VERIFICHE

Verifiche iniziali

L’impianto elettrico prima della messa in servizio deve essere sottoposto alla verifica iniziale, che può

comportare anche verifiche in corso d’opera.

Devono essere effettuate tutte le operazioni tecniche necessarie per accertare se l’impianto è conforme alla

regola d’arte ed al progetto, incluso il capitolato d’appalto ovvero deve essere effettuata la verifica ai fini del

collaudo.

Gli esami a vista e le prove strumentali da realizzare, devono evidenziare che tali impianti abbiamo requisiti

funzionali e costruttivi tali da essere conformi, in particolare a:

q Norma CEI 64-8/7, “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari”

Dovranno essere effettuate tutte le verifiche prescritte da tali norme impiantistiche ed in particolare quelle

descritte nel Capitolo 61 della Norma CEI 64-8 e nella Guida CEI 64-14 e sua variante, siano esse esami

a vista o misure e prove strumentali.

Per quest’ultime dovranno essere utilizzati strumenti di misura tarati da Organismi Riconosciuti.

Al termine dei lavori, l’impresa installatrice, contestualmente al rilascio della Dichiarazione di Conformità

degli impianti alla Regola dell’Arte deve realizzare le misure, le prove e le verifiche sugli impianti realizzati,

producendo i necessari Rapporti di Prova.

In particolare dovranno essere realizzate:

· Misura della resistenza di isolamento;

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· Continuità dei conduttori di protezione ed equipotenziali;

· Misura della resistenza di terra;

· Verifica della protezione contro i contatti indiretti mediante interruzione automatica

dell’alimentazione;

· Prova degli interruttori differenziali;

· Prova del senso ciclico delle fasi;

· Misura dell’illuminamento;

· Prove di funzionamento;

· Prove di verifica funzionalità e idoneo intervento degli impianti ausiliari.

Verifiche periodiche

Gli impianti elettrici oggetto del presente progetto devono essere sottoposti, secondo quanto definito nel

Decreto Presidente Repubblica 22 ottobre 2001, n. 462, a verifica periodica.

In ogni caso devono essere previste, con la periodicità stabilita, le seguenti verifiche:

a) una volta ogni mese:

§ controllo di funzionamento degli apparecchi per l’illuminazione di sicurezza, utilizzando

sistemi di autodiagnosi o manuali;

b) una volta ogni 6 mesi:

§ prova di funzionalità degli interruttori differenziali con tasto di prova;

§ controllo di efficienza delle sorgenti di energia di sicurezza, fatti salvi tempi inferiori indicati

dal Costruttore per la loro manutenzione;

c) una volta ogni anno:

§ esame a vista generale con particolare attenzione alle condizioni dello stato di conservazione

e di integrità degli isolamenti, delle giunzioni, dei componenti dell’impianto e degli

apparecchi utilizzatori ed all’efficacia degli apparecchi di illuminazione di sicurezza;

§ esame a vista, ove possibile, delle connessioni e dei nodi principali facenti parte

dell’impianto di terra compresi i conduttori di protezione ed equipotenziali principali;

§ verifica dello stato dei quadri elettrici;

§ prova di continuità con campionamento non inferiore al 20% dei conduttori di protezione;

d) una volta ogni 2 anni:

§ prova di funzionalità degli interruttori differenziali con prova strumentale;

§ misura dei livelli di illuminamento;

§ misura della resistenza di terra, anche con il metodo indicato nel allegato C al Capitolo 61

della Norma CEI 64-8;

Le prove strumentali e gli esami a vista devono essere svolti secondo le prescrizioni delle Norme richiamate

nel punto precedente.

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2 IMPIANTO DI INNAFFIAMENTO

I tappeti erbosi durante la stagione asciutta hanno un fabbisogno idrico di 6 litri/mq. L’area

del tappeto erboso è di mq 1471, quindi il fabbisogno giornaliero è pari a circa 6960 litri. Per

soddisfare questo bisogno si è previsto di utilizzare irrigatori statici a scomparsa con gittata

di raggio r = mt 5 e regolazione del collare per ottenere angoli di 360°, 180° e 90°, come

evidenziato nella tav 8. Si è scelto un irrigatore con le seguenti caratteristiche:

pressione (bar) Portata litri/minuto

360° 1.5 17

180° 1.5 9

90° 1.5 4.5

L’impianto è stato suddiviso in 4 settori.

SETTORE A mq 284

n. 7 – 180° 7x9litri/minuto = 63 litri/minuto

n.2 – 90° 2x4.5litri/minuto = 9 litri/minuto

totale 72 litri/minuto

Fabbisogno mq 284x6litri/mq giorno =1704 litri/giorno

Durata 1704/72 = circa 25 minuti

SETTORE B mq 284

n. 6 – 360° 6x17litri/minuto = 102 litri/minuto

n.1 – 180° 1x9litri/minuto = 9 litri/minuto

totale 111 litri/minuto

Fabbisogno mq 284x6litri/mq giorno =1704 litri/giorno

Durata 1704/111 = circa 16 minuti

SETTORE C mq 284

n. 6 – 180° 6x9litri/minuto = 54 litri/minuto

n.1 – 90° 1x4.5litri/minuto = 4,5 litri/minuto

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totale 58,5 litri/minuto

Fabbisogno mq 284x6litri/mq giorno =1704 litri/giorno

Durata 1704/58,5 = circa 30 minuti

SETTORE D - E mq 311

n. 13 – 180° 13x9litri/minuto = 117 litri/minuto

n. 2 – 90° 2x4.5litri/minuto = 9 litri/minuto

totale 126 litri/minuto

Fabbisogno mq 311x6litri/mq giorno =1866 litri/giorno

Durata 1866/126 = circa 15 minuti

Si ipotizza una pressione di esercizio di 2.5 bar al contatore. Per il corretto funzionamento

occorre una pressione di esercizio di 1.5 bar sugli augelli.

Per l’impianto si utilizzeranno tubi in PE-AD UNI 312 PN 8 per acqua a 10° con diametro

esterno di mm 50 che, presenteranno una perdita di carico nel tratto più lungo (mt 150) pari

a 0.98 bar. E’ prevista una saracinesca manuale a monte dell’impianto e 5 valvole manuali

di linea da posizionare subito dopo le elettrovalvole. Sarà posizionato un sensore per la

pioggia onde evitare sprechi di acqua.

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VOCI CAPITOLATO

OGGETTO – illuminazione pontile SOGIN spa

APPARECCHIO TIPO 1 Apparecchio testa palo a distribuzione asimmetrica, corpo in pressofusione in lega di

alluminio a protezione marina, protezione alla corrosione, lente in vetro di sicurezza incernierato. Finitura RAL 9007. IP66, classe I, peso 9,3 kg. 24 LED bianco caldo (T=3000K) con dissipatore di calore, 55W, 70mA, 4476 lumen, ottica asimmetrica. Braccio di montaggio doppio Î 76x80 mm in lega di alluminio presso fuso a protezione

marina finitura RAL 9007. Paolo cilindrico a sezione tubolare costante in acciaio zincato a caldo cromato e verniciato a polvere finitura RAL 9007, altezza fuori terra 3000 mm, ¨102 e 76 mm, con

sportellatura munita di serratura per alloggiamento di una scatola di connessione (non inclusa).

APPARECCHIO TIPO 2 Apparecchio testa palo a distribuzione asimmetrica, corpo in pressofusione in lega di alluminio a protezione marina, protezione alla corrosione, lente in vetro di sicurezza incernierato. Finitura RAL 9007. IP66, classe I, peso 9,3 kg.

12 bianco caldo (T=3000K) con dissipatore di calore, 29W, 2238 lumen, ottica asimmetrica. Braccio di montaggio singolo Î 76x80 mm in lega di alluminio presso fuso a protezione

marina finitura RAL 9007. Paolo cilindrico a sezione tubolare costante in acciaio zincato a caldo cromato e verniciato a polvere finitura RAL 9007, altezza fuori terra 3000 mm, ¨102 e 76 mm, con

sportellatura munita di serratura per alloggiamento di una scatola di connessione (non

inclusa). APPARECCHIO TIPO 3 Apparecchio ad incasso carrabile per installazione in esterno, corpo in alluminio pressofuso primario a basso tenore di rame ad elevata resistenza all’ossidazione. IP67, classe I, IK10,T30°C C3 (W≥2000Kg, T≤80°C e h≤5mm).

Accent led blu1x1, 2W, 230V. Calotta protettiva di spessore 8 mm, con diffusore in vetro temprato prismato e viti a brugola in acciaio INOX A4. Cassaforma in polipropilene, guarnizione in silicone ricotto, cavo H07RN-F, connettore rapido incluso. Doppia verniciatura extra resistente eseguita in tre fasi (pre-trattamento chimico, strato di

fondo e strato finale ), con elevata resistenza ai raggi ultravioletti e alla corrosione. APPARECCHIO TIPO 4 Apparecchio ad incasso per installazione in immersione e in ambienti con presenza di acqua marina, corpo in tecnopolimero, dissipatore termico ricavato da billetta per

ottimizzazione della dispersione del calore, completo di guarnizioni di tenuta per il fissaggio, pressa cavo stagno e cassaforma in plastica. IP68, classe III, T-20°C a 30 °C. Led ad alta resa 1x1, 2W bianco caldo, 350mA, ottica con lente 45°. Alimentatore dimmerabile 15W 350mA.

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