El nos - Castello dell'Acqua

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El nos Paes Numero I - Anno diciottesimo Giugno 2015 PERIODICO D’INFORMAZIONE A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CASTELLO DELL’ACQUA

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El nosPaes

Numero I - Anno diciottesimoGiugno 2015

PERIODICO D’INFORMAZIONEA CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALEDI CASTELLO DELL’ACQUA

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El nos Paes 2Carissimi compaesani,

inizierei con l’importante decisionedi affidare alla SECAM S.P.A. il serviziodi raccolta e trasporto dei rifiuti a de-correre da maggio e fino a settembredi quest’anno, più o meno, con le stes-se modalità (lunedì e giovedì ritiro delsacco nero, primo mercoledì dei mesipari ritiro degli ingombranti, svuota-mento delle campane della differenzia-ta al loro riempimento) adottate prece-dentemente dai ns. dipendenti comu-nali con l’apposito automezzo del Co-mune, che peraltro metteremo in ven-dita. A tal proposito, invito chiunquefosse interessato all’acquisto di farcipervenire la loro manifestazione d’inte-resse. Invece, da ottobre la stessa SE-CAM effettuerà la raccolta “porta a por-ta” di tutti i tipi di rifiuti, fatta eccezionedel vetro che rimarrà con il sistemadelle campane presso le solite tre isoleecologiche. In merito, voglio sperareche coloro che attualmente scaricanodi tutto fuori dalle campane non sianodi Castello, ma vengano da fuori pae-se, come dice qualcuno. Infatti, su se-gnalazione di alcuni di voi abbiamo giàprovveduto tramite il vigile ad identifi-care e diffidare un paio di persone dialtri comuni. Comunque, invito tutti acollaborare per mantenere pulite leisole ecologiche, ma soprattutto a per-dere quell’attimo in più di tempo perfare la raccolta differenziata, in quantola percentuale attuale è solo del 36%.Calcolate che se fosse almeno del 48%la spesa del servizio affidato alla SE-CAM verrebbe interamente azzerato.Qualora, anche da ottobre le isole eco-logiche dovessero permanere in unostato indecoroso, ci vedremo costrettiad installare la videosorveglianza perpoi sanzionare i responsabili. Durante imesi di agosto e settembre provvede-remo a distribuire i sacchi azzurri perla carta ed il cartone e gialli per la pla-stica e le lattine, a distribuire i volantinicon le istruzioni ed i calendari per laraccolta, nonché a tenere, unitamentea personale della SECAM, verso la me-

tà di settembre, un incontro informati-vo, al quale vi invito a partecipare nu-merosi. Più raccolta differenziata riusci-remo a fare, più alto sarà il risparmiosui ruoli della TARI. Preciso altresì chequesta decisione è stata presa nellaconvinzione che solo agevolando laraccolta differenziata con il sistema“porta a porta” si possa aumentarla, ot-tenendo il risultato di cui sopra; oltre aconsentire al dipendente GREGORINIValter di dedicare almeno 18 ore allasettimana per il disbrigo delle pratichedegli uffici, al fine di colmare l’arretratoaccumulatosi. Grazie Valter per l’impe-gno che stai dimostrando e per l’otti-mo lavoro che stai facendo.

Passando ad un altro argomento,grazie alla generosità di COLOMBINIMario, che ha messo a disposizionegratuitamente il terreno, situato in unpunto strategico all’inizio della VASPdella Malgina e necessario per il posi-zionamento della struttura di dearsi-nificazione dell’acqua della sorgentedel Carro in Val Malgina, realizzata dal-la SECAM con un investimento di circa100.000,00 € ed entrata in funzioneda poco, ha permesso da subito di az-zerare completamente il contenuto diarsenico. Per migliorare l’opera ho ri-chiesto a SECAM di sostituire l’attualebox con una casetta in legno, dato cheè difronte ad un fabbricato e comun-que non è un bel vedere.

Concludendo il capitolo SECAM, ab-biamo ordinato il noleggio di un fonta-nello da installare vicino al camposportivo, ove sono possibili i collega-

menti oltre che alla rete idrica anche aquella elettrica già munita di contatore.L’intenzione è quella di dotare ogni fa-miglia residente a Castello di una cardper il prelievo gratuito di acqua frizzan-te e/o refrigerata. Dato che il noleggiocomporta una spesa annua di 970,00€ più I.V.A. per i non residenti sarà apagamento a prezzi comunque conve-nienti rispetto a quella in commercio,al fine di ridurre l’esborso economicoda parte dell’Amministrazione Comu-nale.

Un’altra questione che richiedevaun miglioramento era rappresentatadall’apertura a giorni alterni degli ufficicomunali dalle 9 alle 11,30 da lunedì asabato ed il mercoledì dalle 14 alle16,30. A seguito di valutazioni con i di-pendenti comunali abbiamo condivisodi tenere aperti al pubblico tutti gli uffi-ci e di rispondere al telefono dalle 8,30alle 12 da lunedì a sabato ed il merco-ledì dalle 13 alle 16,30.

Un intervento consistente ed urgen-te che richiede priorità riguarda la si-stemazione delle strade e non solo ilmanto stradale, ma anche muri e para-petti. Servirebbero tanti di quei soldi, dicui purtroppo non si dispone più comeuna volta, ma quest’anno comunquecercheremo di intervenire al megliocon i fondi messi a bilancio.

Concluderei con un altro stanzia-mento previsto sempre nel bilancio diquest’anno di € 20.000,00, che si ag-giungono agli altri 28.000,00 € donatialla Parrocchia per la realizzazione delCentro di Aggregazione Parrocchialedi Via degli Alpini. E’ un progetto chel’Amministrazione Comunale ha sempreappoggiato e sostenuto e che ritienepossa rappresentare una struttura poli-funzionale importante per il ns. Paese.

Infine, desidero ringraziare gli am-ministratori ed i dipendenti comunaliper la preziosa collaborazione e tutticoloro che hanno offerto il loro contri-buto ad ogni livello.

Vi saluto cordialmente e Vi augu-ro Ottima Salute e Buona Estate.

Il Sindaco

di AndreaPellerano

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COSE UTILI…I nostri contatti:ANDREA PELLERANO - Sindaco:[email protected]

RENATO GREGORINI Vice Sindaco/Ass. Cultura, Turismo, Agricoltura, Ambiente e Comunicazione:[email protected]

MORENO STREPPONIAss. Lavori Pubblici, Territorio, Politiche Giovanili, Sport e Polizia Locale: [email protected]

COMUNE: ORARI DI APERTURA AL PUBBLICODa LUNEDÌ a SABATO: dalle 8.30 alle 12.00Il MERCOLEDì: dalle 13.00 alle 16.30POLIZIA LOCALE: il LUNEDÌ: 9:00-12:30EMERGENZE SECAM: 337397135FARMACIA:Da LUNEDÌ a VENERDÌ: dalle ore 8.30 alle12.30 e dalle ore 15.00 alle 19.00SABATO: dalle ore 9 alle 12IL SINDACO RICEVE, OLTRE CHE SU APPUNTAMENTO IL:LUNEDÌ e MERCOLEDÌ dalle ORE 9:00 alle ORE 10:30

GLI ASSESSORI:RENATO GREGORINI VENERDÌ dalle ORE 9:00 alle 10:30 MORENO STREPPONI MERCOLEDÌ dalle ORE 15:30 alle 16:30

AMBULATORIO MEDICODott. ANSELMO PAGNOZZIRiceve MERCOLEDÌ e SABATO dalle ore 8:30 alle 9:30Reperibile telefonicamente: Lunedì, Martedì, Giovedì e Venerdì al N° 368 7199586

Saluto del Sindaco 2Cose utili… 3Opere pubbliche 4Il codice della strada tra favole e realtà 5Pro Loco 6Gruppo Alpini 8Protezione Civile 9Consorzio Alpe Caronella 9Quando la Caronella andava a ruba 10Una chiacchierata con don Paolo 12Associazione “Chicca Raina” 14A passeggio in quel di Castello dell’Acqua 15I cibi di una volta: riscopriamo un’alimentazione sana e naturale! 16“Scontrarsi con il dolore proprio e quello altrui” 17La biblioteca è viva e funziona 18La compagnia teatrale “I solit maràa” 19Ricette di nonna Francesca 20DJ Producer 21Calendario SECAM raccolta differenziata 22Calendario delle manifestazioni estive 24

El nos PaesPeriodico di Informazione a cura dellaAmministrazione Comunale di Castello dell’Acqua.

Numero I – anno XVIII – Giugno 2015

Direttore Responsabile:Andrea Pellerano

Editore:Comune di Castello dell’Acqua

Art Director:Michela Grosina

Redazione:

Commissione: Michela GrosinaRenato GregoriniMoreno Strepponi

Chi ha collaborato: Andrea PelleranoArnaldo ZittiConsorzio Alpe CaronellaRinaldo Antoniazzi Fendoni DinaFrancesca RicciIvan CodurelliGianni CinziaGregorini RenatoGruppo Alpini Castello dell’AcquaMelis Barbara – I solit Marà-Pro Loco Castello dell’AcquaRaina GianfrancoRossattini StefanoStrepponi MorenoVittorio Toppi

In copertina: Foto: Rinaldo Antoniazzi

Direzione e Amministrazione”El nos Paes”c/o Municipio di Castello Dell’Acqua23030 Castello Dell’Acqua (SO)Tel. 0342 482206 - Fax 0342 484080E-Mail: [email protected]

Autorizzazione:Tribunale di Sondrio n. 293 del 21/05/98

Stampa:Tipografia Poletti - Villa di Tirano (Sondrio)

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LAVORI IN CORSO DI ESECUZIONE

LAVORI TERMINATI

OPERA ENTEATTUATORE

ENTEFINANZIATORE

IMPORTOINTERVENTO

Ristrutturazione Cappella S. Barbara Comune Comune € /

Pulizia sentiero Luviera-Portula Comune Comune - Protez. CivileCastelRaider - CacciatoriComune - GruppoProtezione Civile +CastelRaiderComune - GruppoProtezione Civile +CastelRaider

€ /

Pulizia sentiero etnografico Mulino-Pila Comune € /

Acquisto fiori per palazzo comunale Comune Comune € 410,00

Intervento frana Scala Grande Provincia Provincia € /

Manutenzione torrente val di Ceres e Valgelli variin località Viscenzatti, Piano e Pradasc

C. MontanaValt. Sondrio

Comunità MontanaValtellina di Sondrio € 150.000,00

Pulizia sentiero etnografico Carro-Paiosa Comune € /

OPERE PUBBLICHEA cura diIvan Codurelli

Pronto intervento per ripristino strada della Val Malgina Comune Comunità Montana € 7.500,00

Manutenzioni territoriali – strada dei Dossi C. Monatana Comunità Montana € 1.600,00

Manutenzione straordinaria area PIC-NIC Alpe Piazzola Parco OrobieValtellinese

Parco delle OrobieValtellinesi € 5.000,00

Interventi a sostegno dell’agricoltura di montagna -Adeguamento igienico sanitario alpeggio S. Stefano Comune Comune

Comunità Montana € 4.100,00

LAVORI DI PROSSIMA REALIZZAZIONE

Asfaltatura tratto di strada comunale via Calchera Comune Comune € 7.000,00

Miglioramenti forestali particelle comunali n. 8 Comune Comunità Montana € 2.800,00

Progetto per la valorizzazione del territorio – SENTIERISTICACOMUNALE + MANUTENZIONE FUCINA, MULINO E PILA –FILIERA GRANO SARACENO E SEGALE

Comune ComuneFondazione Cariplo € 160.000,00

Asfaltatura strada comunale Baghetto/Armisa Comune Comunità Montana € 35.000,00

Manutenzione straordinaria VASP strada Verina-Bruga Comune Comunità Montana € 16.500,00

Messa in sicurezza valle degli asini Comune Comunità Montana € 117.880,00

Noleggio fontanello naturizzatore Comune Comune € 1.180,00

Parcheggio pubblico località Curtini Comune Comune € /

Manutenzione straordinaria VASP strada dei Prati

Riconversione spazi esistenti in piano primo al fine dellacreazione di una casa famiglia – I° lotto funzionale

Comune

Comune

Comunità MontanaComune

ComunePro Valtellina

€ 18.000,00

€ 42.000,00

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Sistemazione interna uffici comunali piano terra

Posa zoccolino esterno lungo il perimetro del palazzo comunale

Tinteggiatura palazzo comunale

Comune

Comune

/

Comune

Comune

/

€ 11.000,00

€ 9.500,00

Realizzazione museo etnografico con valenza ambientaledel mandamento dellla CMVS Comune Comune

Parco Orobie Valtell. € 200.000,00

/

Pavimentazione in geopietra della località Borgo – via GiovanniPaolo II / / /

Estensione rete GAS METANO via Fazzinelli/Pola Comune Comune2iReteGAS /

LAVORI IN PREVISIONE

“L à dove c’era l’erba ora c’è unacittà e quella casa in mezzo al

verde ormai dove sarà” cantava Celen-tano in una sua celebre canzone ma nelcaso di parecchi Comuni della Provinciadi Sondrio, tra cui anche il nostro, è ilcaso di dire che là dove c’era l’erba e ilprato o magari la selva ben curata ora èspuntato il bosco, fitto e impenetrabilein alcuni casi e certe case o fienili inmezzo al verde hanno perso il loro anti-co splendore rurale e languono in statodi abbandono parcellizzate in un consi-derevole numero di comproprietari .Queste situazioni richiamano a volte al-cuni fra i piu’ celebri racconti della nar-rativa per ragazzi come ad esempioHänsel e Gretel o Cappuccetto Rossoma anche film fantastici come “le cro-nache di Narnia” o il “Signore deglianelli”. Tale situazione non è vietata diper sé, anzi potrebbe anche fungere daattrazione per gli amanti del mistero matrova una sua regolamentazione negliarticoli 3, 29,30,31e 211 del Nuovo Co-dice della Strada (D.lgs 285/92)e delsuo Regolamento di esecuzione (D.p.r.495/92) qualora questi luoghi siano at-traversati da una strada o da un sentie-ro.Anche il sentiero o mulattiera o tratturoquindi è soggetto alle norme del codicedella strada che al paragrafo 48 dell’ar-ticolo 3 viene definito come strada afondo naturale formatasi per effetto delpassaggio di pedoni ed animali. Chil’avrebbe mai pensato, anche Cappuc-

cetto Rosso quando percorre il sentieroche lo porta dalla nonna è soggetto allenorme del codice della strada e così an-che i proprietari dei fondi e dei fabbrica-ti confinanti come vedremo in seguito.Detto questo, notiamo come al paragra-fo 22 dell’art.3 del D.lgs 285/92 vengaindicata una fascia di rispetto esterna alconfine stradale, sulla quale i proprietaridei terreni non possono realizzare co-struzioni, recinzioni, piantagioni, deposi-ti e simili. Come prevede il Regolamen-to di esecuzione al C.d.s. le fasce di ri-spetto variano a seconda se ci troviamoall’interno o all’esterno del centro abita-to oppure se ci troviamo su un rettilineoo molto importante in prossimità di unaintersezione stradale.In particolare l’articolo 29 C.d.s. ponel’accento sulle piantagioni, siepi e rama-glie che invadono, restringono o dan-neggiano la rete stradale, ponendo a ca-rico dei proprietari confinanti l’obbligodi tagliarle o rµimuoverle nel caso in cuila invadano.L’art. 30 C.d.s. invece obbliga i proprieta-ri di fabbricati o di muri fiancheggiantile strade o le aree soggette a pubblicopassaggio a conservare gli stessi in mo-do da non compromettere l’incolumitàpubblica e non arrecare danno alla sedestradale e alle sue pertinenze.L’articolo 31 C.d.s. infine dispone che iproprietari mantengono le ripe dei fondilaterali delle strade sia a valle che amonte in maniera tale da prevenire oimpedire situazioni di pericolo.

Dunque, la costruzione di un muro, larealizzazione di una piantagione all’in-terno della fascia di rispetto, la mancatamanutenzione delle ripe o di un fabbri-cato che minaccia di rovinare su unastrada, sentiero, tratturo, mulattiera o suuna zona soggetta a pubblico passag-gio, costituiscono violazioni oltre che aordinanze e regolamenti comunali (neicasi piu’ gravi intervengono anche viola-zioni di carattere penale), anche a veree proprie disposizioni di Legge che cul-minano con il pagamento di una san-zione pecuniaria e con l’obbligo di ripri-stino dello stato dei luoghi o la messa insicurezza dei fabbricati con ordine delPrefetto ai sensi dell’articolo 211 C.d.s.È bene che il Comune agevoli e mettain campo le energie disponibili per favo-rire gli interessati nelle opere di manu-tenzione e conservazione. E’ compitodelle forze di polizia segnalare e even-tualmente accertare possibili violazioni.Quindi se nel fitto dei boschi di “Nar-nia”o presso qualche fabbricato in rovi-na della “Terra di Mezzo” dovessimonotare delle luci lampeggianti blu, nien-te paura, non si tratta di Elfi, Hobbit odella Regina dei ghiacci ma potrebberoessere i “Ghisa” intenti a svolgere il lorolavoro. I nostalgici delle leggende localisono autorizzati a pensare anche allestreghe della Torre o le magadi di Ca’Verina, all’Homo Selvadego in trasfertadalla Valgerola oppure al “Gigiàt” esuledalla sponda retica, ma questa è un’altrastoria.

Il Codice della Strada tra favole e realtà

A cura diMoreno Strepponi

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Inizia nel segno di grandi cambia-menti la nuova stagione della Prolo-co di Castello dell’Acqua: un nuovostatuto, un nuovo direttivo, personeche decidono (per fortuna nostra soloformalmente) di lasciare, altri che deci-dono di entrare e mettere a disposizio-ne dell’associazione e della comunità ilproprio tempo e la propria passione.Come accade a tutte le associazioniche svolgono le proprie attività ormaida tanto tempo anche la nostra affron-ta questo nuovo inizio con il timore dinon riuscire ad essere all’altezza di chi

questa storia l’ha scritta con tanto im-pegno e sacrificio.I timori che contraddistinguono l’iniziodi qualsiasi nuova avventura nel nostrocaso sono ancor più giustificati per lasofferta decisione di due nostre colon-ne portanti di uscire formalmente dalgruppo: Guido Rossatti che più cheuna colonna è stato di fatto la Prolocoper tanti anni e Gianni Giovanni che inquanto a dedizione ed impegno non è

stato secondo a nessuno. Ad entrambiva un sentito ringraziamento per quelloche hanno fatto, ma soprattutto perquello che di prezioso ci lasciano ineredità: il loro esempio.Abbiamo iniziato annunciandovi gran-di cambiamenti, i principali e degni dinota sono due e sono stati sanciti nelnuovo statuto. Il primo nel segno dimassima apertura: permettere l’ingres-so nell’associazione anche a persone

Piazza Roma n 1 - Castello Dell’Acqua 23030 SONDRIO - Tel 340/9309819

[email protected]

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non residenti nel nostro comune, mache vivono e partecipano alla nostra vi-ta comunitaria. In un mondo che sichiude per paura dell’altro la Prolocovuole fare della diversità una forza,convinta che sia il confronto rispettosotra idee ed esperienze diverse il veromotore per crescere e poter continuarea sognare. Il secondo nel segno dellamassima trasparenza valore che ogniassociazione no profit dovrebbe averenel proprio DNA: la creazione di un or-ganismo di vigilanza esterno all’asso-ciazione stessa “i revisori dei conti” conil compito e la responsabilità di certifi-care il corretto utilizzo di tutte le risorsedell’associazione.Un forte segno di continuità invece ab-biamo voluto trasferirlo nel program-ma delle attività che ripropone di fattomolte attività del passato. Ne ricordia-mo alcune di quelle ormai conclusecome la gita sociale quest’anno inTrentino, Sunà de Mars con il caratteri-stico Pagarol che ha visto una chiasso-sa partecipazione di un nutrito gruppodi bambini, la distribuzione delle uovadi pasqua e il ristoro al rally. Ma voglia-mo soprattutto ricordarvi quelle futurein cui aspettiamo una forte partecipa-zione popolare:� 5/6 settembre “Compleanno tra cie-lo e terra” (festa in ricordo di Alberto, ascopo benefico, a favore del ComitatoMaria Letizia Verga)� 13 settebre … 1° EXPO CANINAAMATORIALE, in collaborazione con laPro Loco, un modo semplice e simpati-co per avvicinarsi al mondo delle rasse-gne cinofile e per divertirci in compa-gnia dei nostri amici a 4 zampe. (tutto ilricavato sarà devoluto in beneficienza)� 18/19/20 settembre Festa di fineestateTutte e tre le manifestazioni si svolge-ranno al campo sportivo di CastelloPiano.In sintesi la sfida che il nuovo gruppodovrà affrontare sarà continuare la stra-da tracciata dai nostri padri fondatori,dimostrando quell’affiatamento e quel-la condivisione di intenti che ha sem-

pre contraddistinto i componenti diquesta associazione. In altre parole sa-rà provare ad essere un’associazionepromotrice e costruttrice di quel sensodi comunità unica ed indivisibile che ilnostro paese merita. L’orgoglio di vive-re in un luogo che ha pochi eguali inValtellina deve spingerci a superare leinvidie e le gelosie, per unirci nell’unicointento di renderlo ancora più bello di-mostrando capacità di condivisione ecomprensione. E questo dovrà esserefatto cercando di coinvolgere semprepiù giovani perché loro saranno il no-stro domani, perché il nostro sforzo dioggi avrà un senso solo se loro conti-nueranno questo cammino in futuro.Ma se è vero che ogni sfida porta conse timori e paure è altrettanto vero cheoffre anche molte opportunità e grandi

speranze. Colgo l’opportunità che mioffre poter scrivere queste poche righeper lanciare una proposta o forse me-glio una provocazione: perché non uni-re le forze di tutte le associazioni delterritorio, diventare una realtà unica ecoesa per essere ancora più incisivi ecoordinati, per trasformare la sfida diognuno nella sfida di tutti noi assieme?Con un po’ di lungimiranza questa uto-pia potrebbe diventare realtà, provatesolo ad immaginarlo, tutto sarebbe an-cora più bello, tutto avrebbe ancorapiù senso.Noi ci siamo e siamo disposti a parlar-ne. Sperando di fare le scelte giuste viaspettiamo numerosi alle nostre mani-festazioni.L’ultimo arrivato

Fabio Esposito

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I primi 40 anni delgruppo Alpini di Ca-stello sono passati tralavoro, divertimento,amicizia, passione,goliardia, con anchequalche polemica e cri-

tica, ma alla fine penso dipoter dire che ognuno dei nostri

iscritti qualcosa ha lasciato in tutti questianni alla nostra Comunità, come anchecontinuerà a farlo nel futuro. Qui sotto ricostruisco a grandi linee lastoria del nostro gruppo.In data 30 Novembre 1974 viene fondatoil Gruppo Alpini di Castello dell’Acqua, ilCapogruppo designato fu Bonelli Gio-vanni detto Vecio; in quel periodo il Pre-sidente della Sezione ANA era ArnaldoNegri, promotore della fondazione delGruppo. La Benedizione del Gagliardettofu fatta il 13 aprile 1975, in occasione del-la prima Festa del Gruppo.Purtroppo con l’abolizione della naia nonc’è più il ricambio generazionale degli

Quarant’anni di attivitàper il Gruppo Alpini di Castello dell’Acqua

iscritti ma i tenaci e temerari di questogruppo tengono duro e vanno avanti.Spero che qualche giovane si avvicini alGruppo Alpini per poi apprezzarne econdividerne i valori. Colgo l’occasione per ringraziare tutti, gli

iscritti e non, che in questi 40 anni cihanno dato una mano. senza di loro nonavremmo mai potuto portare a termineopere, organizzare feste ed eventi . ilmotto l’unione fa la forza vale anche perquegli alpini che aspettano di esserespronati a tornare attivi. IN OCCASIONE DELLA FESTA DEL PA-TRONO SAN MICHELE IN SETTEMBRE,FESTEGGEREMO IN FORMA UFFICIALEIL 40° ANNIVERSARIO DELLA FONDA-ZIONE DEL GRUPPO, SPERIAMO INUNA BUONA PARTECIPAZIONE DA PAR-TE DI TUTTI: PAESANI, ISTITUZIONI EASSOCIAZIONI.

Il segretario del Gruppo Alpini di CastelloRoberto Grosina

CRONOLOGIA DEI CAPIGRUPPO

Bonelli Giovanni dal 74 al 77Bambini Marino dal 77 al 83Antoniazzi Emanuele dall’ 83 all’89Grosina Roberto dall’89 al 95Tuia Bruno dal 95 al 98Del Piano Aldo dal 98 al 2007Scaletti Davide dal 2007 al 2010Broggini Daniele dal 2010 al 2013Del Piano Aldo dal 2013

Ciao Silvio

A lato, Festa di SanGiovanni

Sotto, due immaginidella Festa delGruppo: 2011 e 1993

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Un inizio 2015 piu’ impegnativo de-gli altri anni passati, oltre che agli

appuntamenti che si presentano in parti-colare tra primavera ed autunno, que-st’anno siamo chiamati a dare supportoalla manifestazione EXPO 2015 a Milano.Per questa occasione, la regione Lom-bardia ha dato disposizioni operativealle organizzazioni di Protezione Civiledi tutte le province lombarde tra cuiquella di Sondrio.Si tratta di dare supporto di vigilanzaaffiancati alle forze dell’ordine presso ilMezzanino della stazione di Rho –Fieracon turnazioni mensili.A livello locale, cinque nostri volontari,hanno dato disponibilità a far partedella sezione Antincendio Boschivo chesara’ operativo appena la ComunitàMontana di Sondrio comunicherà ledate in cui si effettuerà il corso di for-mazione.Saremo affiancati al gruppo di Ponte inValtellina, ma nel caso ci fosse bisogno,potremo intervenire autonomamente

coordinati dal nostro responsabile.Abbiamo incrementato il nostro grup-po di Protezione Civile con 2 nuovi vo-lontari: Gabriele e Monia. A nome ditutti vi ringraziamo di contribuire a raf-forzare le nostre presenze.Ecco un accenno di cosa e’ stato fattofino ad oggi: ad aprile abbiamo evitatoil peggio intervenendo tempestivamen-te alla risoluzione di un’incendio in lo-calita’ Luviera che ormai si presentacon decadenza annuale da circa 2 /3anni sempre nello stesso luogo.Con l’occasione, ricordo che anche ilterritorio di Castello dell’acqua, è moni-torato 7 giorni su 7 da una telecamerasita sulla parte Retica dove vengonolanciati gli allarmi al nascere di ogni si-tuazione anomala.A maggio, in collaborazione con altrigruppi locali abbiamo messo mano alsentiero Luviera /Masso di S. Stefano.Sempre tra Maggio e Luglio abbiamopartecipato alle vigilanze di EXPO inquattro diverse date e dato supporto

logistico ad una manifestazione.Il 27 giugno abbiamo dato una bella ri-pulita al sentiero DOSSI /VERINA or-mai invaso dalla folta vegetazione.Diversi altri interventi ci aspettano nellaseconda parte dell’anno.Buona estate a Tutti.

A cura diMarco Moretti

Gruppo di Protezione Civiledi CASTELLO DELL’ACQUA

I l Consorzio Alpe Caronella ricordal’annuale appuntamento in alpeggiodel prossimo 8 Agosto.Visto il successo dello scorso anno l’As-sociazione Castelraider ripropone l’or-ganizzazione della gara podistica cuiseguirà funzione religiosa e pranzo.La manifestazione potrà essere garanti-ta anche in caso di maltempo visto lapossibilità di utilizzo degli immobilipresenti in alpeggio (originale “pranzoin stallone” positivamente sperimenta-to l’anno scorso). L’ambizione di questa iniziativa è quelladi uno stimolo alla frequentazione del-l’Alpe attraverso la conoscenza dei luo-ghi e delle tradizioni con anche la possi-bilità di alloggio nel ristrutturato rifugio.Un esempio in questo senso è l’intelli-gente proposta dell’Associazione Ca-stelraider di premiare i vari classificatidella gara con prodotti dell’alpeggiomolto apprezzati.

Consorzio Alpe CaronellaL’impegno e la disponibilità dell’Asso-ciazione Castelraider, del Gruppo Alpi-ni di Castello, dei casari conduttori l’al-peggio e dei volontari del Consorzio

sono un buon auspicio per una bellagiornata in quota. Vi aspettiamo numerosi.

Il Consiglio d’Amministrazionedel Consorzio Alpe Caronella

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In Nomine Domini Anno 1781 mese diNovembre lì 5 Indizione nona in giornodi Lunedì.

Li Nobili Signori fratelli Vincenzo, e Giu-seppe Besta f.q. Nobile signor TomasoBesta per una parte seco la Signora lorMadre Marina Venosta Curatrice delNobile signor Abate Bartolomeo fratelminore allora absente da Teglio, e serAndrea quondam Giovanni della Pona,e ser Matteo quondam Antonio Mar-chetti, agendo a nome ancora di Bono-

mo f.q. Bonomo Gabrielli di Carona tut-ti Procuratori della Vicinia predicta nellacausa per i pascoli della Caronella, con-tro i Nobili signori fratelli Besta predettidi Teglio ecc. essendo venuti lì 20 delmese di Marzo 1781 ad un tranquilla-mento o transazione di essa lite, perscrittura privata, e dalle Parti esponentisottoscritta di cui copia qui posta e con-giunta, segnata A con certi patti tran-quillarono l’affare riservandosi di farnepubblico Istromento quando tutte leparti fossero presenti.

Oggi pertanto detti Nobili signorifratelli Vincenzo, Giuseppe, e Bartolo pelquale essendo minore alle presenti epremesse cose, è divenuto con l’inter-vento della predetta Nobile signora Ma-rina curatrice, avanti il Nobile signorConsole di Giustizia al segno dell’Aquila,delegato Gregorio Morelli sedente protribunale in uno Scanno nel Portico disua abitazione in Boalzo nella Contradade Paribelli, e per l’altra parte detto SerAndrea q. Giovanni della Pona, e dettoSer Matteo q. Antonio Marchetti, e dettoBonomo q. Bonomo Gabrielli di Caronapredetta Messi e Procuratori della dettaVicinia anche a compromettere e tran-siggere siccome dallo Istromento del si-gnor Giovanni (Abbondio ?) Crotti nota-io rogante sotto lì 24 febbraio dell’annosuddetto, son divenuti concordemente aridurre in pubblico Istromento la dettatransazione fatta e sottoscritta lì 20 Mar-zo come suddetto e da me oggi alleparti letta e fatta riconoscere in mio rogi-to solennemente replicandone, ed accet-tandone tutti i singoli i di lei Capitoli ap-punto del tenore come in essa qual’è(ponatur -pena il Bando) obbligandosivicendevolmente a quanto in essa vienpattuito, sotto l’obbligo di tutti i loro benipresenti e futuri singolarmente e gene-ralmente anche di detta vicinia ponen-do ecc. con la manutenzione ecc.

In virtù di che i detti Nobili signorifratelli Besta, e Curatrice hanno sborsa-to attualmente in mano di detti Messidi Carona le £. 160 accordate in dettoaggiustamento presente me Notaio ro-gante e Messi i quali solennementeconfessano aver ricevuto.

Rinonziando ecc. all’Epistola diAdriano alle Nove Constituzioni…. ecccome a qualsiasi eccezzione contro det-ta transazione sia di legge ecc. sia diopposizione al detto mandato garan-tendo i compari col proprio ecc. sicchènon giovi dire,che per altrui si sono ob-bligati, sia d’errore, azione in fatto, ec-

TUCHELIN DE STORIA NOSA

A cura diVittorio Toppi QUANDO LA CARONELLA ANDAVA A RUBA

Il documento proposto è giacente presso l’Archivio di Stato di Sondrio e fa parte del Fondo Besta.Esso tratta dei litigi tra la gente di Carona con la famiglia Besta, proprietaria dell’alpe Caronella,

in riferimento allo sfruttamento dei pascoli. Siamo nel XVIII secolo.

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11 El nos Paescezzione senza causa ad ogni statuto,legge, privilegio opposto.

Giurando come effettivamentedetti Nobili signori fratelli e Curatrice, edetti tre messi toccate in mano di meNotaio le scritture hanno giurato di os-servare perpetuamente e fare osservarealla vicinia tutti e singoli i patti e con-venzioni e stabilimenti risultanti nel pre-detto aggiustamento, di non mai in al-cun punto controvenire ad esso, di nonmovere rapporto ad esso; e la posta diesso veruna lite, quistione e controversiadi non perturbare in verun modo il do-minio e proprietà di detti Nobili Signoriin detta Montagna della Caronella sic-come di non impetrare la abolizione delgiuramento da verun tribunale in penadella nullità e di tutte le spese e danni incontro la parte contravventrice, volendoche la sola produzione del presente ser-va d’eccezzione perentoria in contro glioppositori, sicchè effettivamente riman-ga questo affare pacificamente tranquil-lato in perpetuo, in ogni tempo.

I quale prefato Nobile signor Con-sole sedente nel luogo come sudettoconosciuto bastantemente la causa eveduto il caso per detto Nobile signorMinore ha interposto il suo decreto.

Fu fatto il presente Istromento nelluogo come sudetto presenti e rogatiecc.... testimoni il Reverendo signor Ca-nonico Don Giulio f.q. Nobile Sig. Anni-bale Guicciardi, il Nobile signor Carlof.q. signor Don Luigi Gatti e il signorBortolo f.q. Battista Nova, tutti di Teglioivi abitanti, noti ecc.

NotaioGiuseppe Vincenzo Besta1781

Diciannove anni dopo tale accordo tra lafamiglia Besta e i Vicini di Carona, lamaggioranza dei capifamiglia di Castellodell’Acqua acquistò l’alpeggio e si costi-tuirono le “Resun de Carunèla”.L’Alpe Caronella ha da sempre suscitatovivaci interessi di parte tra i proprietari ele Vicinie locali. Inevitabile pertanto il ri-proporsi, con una certa facilità e fre-quenza, di contenziosi tra le parti risoltipoi quasi sempre con una transazioneche vedeva la proprietà riconoscere uncerto valore economico alla contropartein cambio del riconoscimento dell’esclu-sivo sfruttamento dell’alpeggio. Ancoranel 1897 il Comune di Castello, per con-to dei proprietari, pagò al Comune diTeglio per i Vicini di Carona Lire 200 peruna transazione sul pascolo dell’alpe do-po la discesa della mandria di bestiame.Dalla metà del secolo XX in poi, questeliti per lo sfruttamento dell’alpe si sonoestinte. Il venir meno dell’economia ru-rale fondata sull’agricoltura e l’alleva-

mento bovino a favore dell’economiaindustriale che ha trasformato profonda-mente il tessuto produttivo rurale è lacausa prima dell’abbandono delle mon-tagne. Oggi i proprietari della Caronellasembrano non aver più nessun interes-se da difendere lassù. Scoraggiati i Vicininon aprono più contenziosi per il pasco-lo ma… se fosse loro la proprietà…Se v’è ancora un segno minimo di utiliz-zo è dovuto esclusivamente alla como-dità che qualche impresa agricola ri-scontra nel portare il bestiame in alpeg-gio senza grossi costi di trasporto e so-prattutto senza riconoscere grosse cifreper l’affitto dell’alpe. Ma il giorno in cuipiù nessuno vi alpeggerà con la mandriache si farà? Bisogna necessariamente, eseriamente, che tutti i proprietari inco-mincino a riflettere su cosa si può fare diquesta bella montagna.La Caronella è un alpeggio che ancoraoggi, se coraggiosamente valorizzato,può suscitare interesse e produrre eco-nomia con soddisfazione e della pro-prietà e dei Vicini.Numerosi alpeggi della provincia, nonpiù alpeggiati o poco alpeggiati, si sonotrasformati mettendosi al servizio del-l’escursionismo estivo e gestiti coraggio-samente da giovani.Il dominio escursionistico della Caronel-la è stimolante: Caronella, Passo di Ca-ronella, Val Seriana, Diga del Barbellino,Rifugio Curò, Monte Torena, Val Belviso,Val Bondone, Val Malgina, Passo Malgi-na, Cantarena, Pizzo del Diavolo e Riser-va di caccia privata…!Siamo possessori di un magnifico pezzodi CUORE delle Orobie.

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Ho chiesto a Don Paolo di rispon-dere ad alcune domande riguardo

alla Comunità di Castello dell’Acqua elui con grande disponibilità lo ha fatto.Qui sotto quel che ne è uscito, di sicu-ro interesse e con qualche spunto di ri-flessione per noi tutti.Grazie Don Paolo!

Don Paolo: naturalmente in paese ègià conosciuto, potrebbe però rac-contare a tutti noi qualcosa riguardoal suo percorso di vita sin qui, non-ché riguardo a come sia giunto alladecisione di dedicare la propria esi-stenza alla missione sacerdotale?Parto dall’ultima parte della domanda,consapevole che certamente sorpren-derà molti. Sin da piccolo ho avuto lapassione (che coltivo ancora) del-l’astronomia e spesse volte, nel giardi-no di casa, scrutavo il cielo notturnocon il telescopio che mi avevano rega-lato mamma e papà. Tutto è partito dalì: dalla consapevolezza che Qualcunoavesse certamente creato le meravigliedell’universo e quello che ci circonda.Da questo punto di partenza, poi èmaturato tutto, anche grazie alla vita“oratoriana” a Tirano.In seguito mi sono diplomato Geome-tra a Sondrio e poi sono entrato in Se-minario Teologico a Como. Sono statoconsacrato presbitero il 15 giugno 1991e destinato a ricoprire l’incarico di Vica-rio a Grosio. Nel 1996 sono stato nomi-nato parroco a Premadio Valdidentro.Nel 2003 il Vescovo Alessandro Mag-giolini mi ha chiamato a completare glistudi accademici presso l’Università Cat-tolica di Milano, dove ho conseguito lalaurea in Scienze Umane e Filosofichee, in seguito, la laurea specialistica in Fi-losofia della Persona e Bioetica. Dal2003 ho avuto anche l’incarico, in pro-vincia di Varese, della parrocchia diBrenta e nel 2011, in aggiunta, anche diquella di Caravate. Come ben sapetenel settembre 2012 sono stato nomina-to dal nostro Vescovo Diego responsa-bile della Scuola di Teologia per la pro-vincia di Sondrio e parroco a Teglio SanGiacomo e Castello dell’Acqua.

Come ho avuto modo di dirle io so-no un estimatore del suo stile di pre-dicazione, alla lettura del passo delleScritture a volte il suo commentosembra non aderire alla lettera aquanto letto, ci può dire qualcosa alriguardo, ivi compresa la sua interes-sante annotazione riguardo al ruolodelle Parabole che mi ha fatto recen-temente?Credo che nel tempo in cui viviamo sianecessario rendere attuale la Parola diDio che ascoltiamo durante la celebra-zione dell’Eucaristia, così da farla vicinaalla nostra quotidianità. È importantecomprendere che il Signore ha semprequalcosa da dirci per illuminare il no-stro cammino. La Parola di Dio è asso-lutamente viva ed è ciò che sta alla ba-se della nostra fede. Non dobbiamomai fermarci alla superficie di ciò cheascoltiamo; dobbiamo sempre andarein profondità, specialmente con le Sa-cre Scritture, perché nascondono tesoristraordinari che, se si rimane in super-ficie, mai si potranno scoprire. Io cercosolo di dare alcuni spunti di riflessione,perché ognuno trovi nella Parola la for-za per guardare avanti e, soprattutto,per fare esperienza di un Dio che ciama di un amore straordinario!Le Parabole sono delle immagini che ilSignore propone per comprendere lagrandezza del pensiero e dell’agire diDio. Come Le dicevo recentemente,pensiamo ad esempio alla parabola delbuon pastore che lascia le novantano-ve pecore per andare a cercare l’unicache si era perduta. Quale uomo, conun po’ di senno, farebbe questo con ilrischio di ritrovarne una e perderne no-vantanove? Nessuno! Ecco, Gesù, conquesta Parabola ci dice che l’agire di

Dio è assolutamente diverso dal nor-male agire dell’uomo, perché è capa-ce, come dicevo prima, di un amorestraordinario. In fondo Gesù, con que-sta Parabola, ci pone una provocazio-ne: chi di noi sarebbe capace di avvici-narsi anche solo in minima parte a vi-vere nella propria vita lo stesso amoredi cui è capace Dio?

Quali sono, visti dal suo punto di os-servazione etico-spirituale, gli aspettiche maggiormente caratterizzano lacomunità di Castello dell’Acqua, ma-gari ce n’è qualcuno che particolar-mente contraddistingue noi castella-ni rispetto ad altre realtà che fre-quenta?In questi quasi tre anni di servizio pa-storale tra voi, mi pare di poter afferma-re, senza sbagliarmi, che la comunità diCastello dell’Acqua è caratterizzata daun grande senso di “appartenenza” alleproprie origini umane e cristiane. Èquesto un valore straordinario! Dicouna cosa forte, ma sono persuaso chesentirsi ancora oggi “una comunità” checondivide valori comuni è forse l’unicomodo per salvare questa umanità dauna deriva egoistica che pare giornodopo giorno sempre più irreversibile.Nei miei quasi venticinque anni di sa-cerdozio, posso dire che ho vissuto re-altà completamente diverse tra di loro.Le mie ultime esperienze in provinciadi Varese, parlano di una realtà assolu-tamente secolarizzata in cui la vita difede è soffocata. In Valtellina qualcosaancora resiste tra le generazioni più an-ziane, ma già la stragrande maggioran-za dei nostri giovani vive una realtà incui la fede è dimenticata. Soluzioni?Difficile trovarle. Certamente è neces-saria una vera educazione umana e cri-stiana che venga dai genitori. Ma è an-cora possibile sperare in questo?

Ci sono speranze che Castello del-l’Acqua possa tornare ad avere lapresenza fissa di un sacerdote e qua-li sono le condizioni che potrebberorendere questo possibile?Onestamente credo che non sia più

Una chiacchierata con don PaoloA cura diRenato Gregorini

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possibile. La situazione è sotto gli occhi di tut-ti: i sacerdoti in attività sono sempre meno eogni anno che passa la situazione diventasempre più difficile, anche a causa dell’aumen-tare dell’età dei presbiteri. Il nostro VescovoDiego, in un incontro con noi sacerdoti, ci haconfidato che entro dieci anni ogni Vicariatodella Diocesi potrà forse avere 5-6 preti resi-denti. Facciamo l’esempio del nostro Vicariatodi Tirano: le parrocchie sono 14 e attualmentesono presenti 16 sacerdoti di cui 3 riservati alSantuario di Madonna di Tirano. Lascio adognuno tirare le somme di quello che potrà ri-servare il futuro.Certo è che un domani i pochi sacerdoti cherimarranno si occuperanno esclusivamentedelle azioni sacramentali, ma non potrannoarrivare dappertutto. Sarà indispensabile for-mare alcuni laici che dovranno assumersi laresponsabilità di gestire le altre attività pasto-rali della comunità (ad esempio i Cammini diFede, l’Oratorio, ecc.). La Scuola di Teologia dicui sono il responsabile in provincia di Son-drio, si occupa proprio di questo: dare dellesolide basi teologiche, morali e bibliche da cuipossano crescere laici esperti … sarebbe bel-lo che quest’anno partecipasse alla Scuola an-che qualche fedele di Castello dell’Acqua.

Castello dell’Acqua ha un patrimonio diben 6 Chiese, 7 se includiamo anche SantoStefano, testimonianze di una Comunitàche viene da lontano e che ha avuto periodidi maggior popolamento ed anche, forse,devozione. Se ce ne fossero le condizioniquale intervento attuerebbe come priorita-rio sul patrimonio esistente?Il vero problema sta in ciò che Lei definisce“condizioni”. Immagino Lei si riferisca alle ri-

sorse economiche. Certo sarebbe bello conti-nuare a intervenire nella conservazione deibeni immobili religiosi, Belle Arti permettendo(altro enorme problema non di poco contosul quale non mi soffermo perché non finireipiù di parlare di come la burocrazia delle leggiitaliane stia soffocando la nostra vita). Oggi pe-rò non è più possibile mantenere tutto il patri-monio artistico delle nostre parrocchie e papaFrancesco lo ricorda in continuazione. È triste,ma bisogna andare secondo priorità di urgen-za. Oggi si riesce a mala pena a pareggiare leentrate (offerte) con le uscite ordinarie (luce,riscaldamento, assicurazioni, ecc.). Magari i fe-deli fossero più generosi nelle loro offerte …in fondo il patrimonio artistico è loro!

Noi tutti abbiamo modo di vedere da annil’erigendo Centro di Aggregazione nel Piano,ci può dire quali sono stati i maggiori pro-blemi che ne hanno rallentato l’ultimazione?E quali previsioni si fanno al riguardo?Più che guardarsi indietro ai problemi che ci

sono stati (molti dei quali io non ho vissuto,essendo da poco con voi), preferirei guardarein avanti, al futuro. Al momento il Centro diAggregazione sta per essere definitivamenteultimato. Già ci sono stati contatti con le varieAssociazioni presenti sul nostro territorio e giàqualcosa si è mosso. Al di là di tutto, la miapreoccupazione è che il Centro sia veramentedi “aggregazione”, specialmente per le gene-razioni più giovani. Speriamo. Certo, a riguar-do, non si andrà molto lontano senza la gene-rosa disponibilità di qualche mamma e diqualche papà.

Infine: c’è un messaggio particolare che sisente di mandare alla Comunità di Castellodell’Acqua cogliendo l’occasione di rivolger-si anche a chi per motivi diversi non fre-quenta le attività parrocchiali?A coloro che vivono l’esperienza della parroc-chia chiedo di mantenere vivo il loro entusia-smo, ma chiedo anche di comprendere sem-pre più che il futuro ci chiama alla collabora-zione e all’integrazione delle attività con leparrocchie vicine. Non vi è via di uscita. Civuole tanta umiltà: non costruiamo muri ocampanilismi inutili.Mi permetta di ringraziare tutte le Associazionipresenti sul nostro territorio e che sempre di-mostrano la loro attenzione per la parrocchia,specialmente il Gruppo Alpini, la Pro Loco e laCastel Raider. Un ringraziamento specialissimoall’Amministrazione Comunale, che sempre simostra sensibile alle necessità della parroc-chia.Ai “lontani” ricordo le parole di papa France-sco: Dio ama tutti, nessuno escluso! Aggiungoche saranno sempre i benvenuti, qualora vor-ranno avvicinarsi alle attività della nostra par-rocchia.

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El nos Paes 14

ASSOCIAZIONE CHICCA RAINAONLUS

assistenza domiciliare cure palliative 23100 SONDRIO- Via Lungomallero Diaz,18-Tel./Fax 0342216060

• e-mail:[email protected] - • www.chiccaraina.it

“Le cure palliative affermano il valore della vita e, considerando la morte come un evento naturale, non prolunganoné abbreviano l’esistenza, ma provvedono al sollievo dal dolore e dagli altri sintomi, tenendo sempre conto degliaspetti psicologici e spirituali della persona“.(Dalle “Linee guida per le organizzazioni senza fine di lucro per le cure palliative” Federazione Cure Palliative).

Nel 1991 nasce a Sondrio l’Associazione “Chicca Raina“ in ricordo di Chicca morta di cancro all’età diquarant’anni, assistita a casa sino alla fine della sua vita. l’Associazione accompagna le persone ma-

late gravemente e inguaribili prendendosi cura di loro e dei loro famigliari a casa, aiutando ad affrontarepasso dopo passo l’esperienza di sofferenza ed offrendo disponibilità competente ed umana.

La “Chicca Raina“ negli anni é cresciuta consolidandosi nel realizzare la sua missione, impegnandosinell’assistenza domiciliare integrata delle cure palliative ed andando oltre le risposte tecniche per incon-trare i bisogni delle persone malate.

Con questo spirito sono stati assistiti centinaia di malati con migliaia di interventi di medici, infermierie volontari.

Nel solo 2014 i malati presi in carico sono stati 56 con 2.981 visite domiciliari.L’attivazione dell’assistenza di cure palliative inizia con la segnalazione del medico di famiglia e in

poche ore l’Associazione organizza il piano di attività assistenziale per la persona malata; se ne prende curacon i suoi operatori sanitari formati nelle cure palliative. Ogni giorno gli infermieri sono presenti nella casadell’assistito e sono reperibili giorno e notte sabato e domenica compresi. L’intervento viene modulato inrapporto all’evolversi quotidiano di ogni singola situazione, in interazione tra i componenti dell’equipe edil medico di famiglia.

Assistenza Domiciliare Cure Palliative• CURARE a casa• CURARE con le cure appropriate, in equipe multispecialistica• CURARE controllando il dolore e tutti gli altri sintomi• CURARE andando incontro a tutti i bisogni per migliorare la qualità e la dignità della vita• CURARE tutti i giorni 24 ore su 24

L’Associazione Chicca Raina• Assiste al domicilio, nel distretto socio sanitario di Sondrio, con accreditamento ASL per l’Assistenza Do-miciliare Integrata delle cure palliative.

• Dà attenzione alla sofferenza delle persone in stato avanzato di malattia, oncologica e non, dà aiuto ai fa-miliari.

• Inizia l’assistenza e la cura con la segnalazione del Medico di Famiglia.• Mette in atto il piano di assistenza individualizzato per la persona malata: cura quotidianamente con i suoioperatori sanitari esperti nelle cure palliative, con visite a casa e reperibilità sanitaria ogni giorno e ogni notte.L’Associazione vuole incrementare la sua “forza” volontari sia per un impegno in sede sia, ove neces-

sario e richiesto, presso il domicilio del paziente.Pertanto chi fosse disponibile per offrire una piccola parte del proprio tempo all’attività dell’Associa-

zione viene invitato a contattarci dalle ore 9,00 alle ore 12,00 da lunedì a venerdì in sede, oppure con co-municazione via mail, verrà in seguito contattato.

Gianfranco Raina

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Q uesta primavera assieme allerondini son tornate a Castellodell’Acqua anche le scolare-

sche, da varie località fra cui Sondrio,Milano, Lecco e Piateda e, come si di-ceva una volta, da scuole di ogni ordi-ne e grado, a testimoniare l’interesseche il nostro territorio suscita anche afini didattici. Ed in treno, pullman, bici-cletta ed in un caso anche a piedi.Già da qualche anno chi va a passeg-gio per i boschi bassi di Castello avrà

visto qui e là cartelli che stanno ad in-dicare il Sentiero Etnografico, alla luceproprio delle esperienze maturate so-prattutto con i ragazzi il percorso a suotempo disegnato si è un po’ modifica-to. Questa variazione di itinerario è sta-ta recepita nel progetto appena ultima-to dalla Amministrazione e finalizzatoalla realizzazione di quella rete escur-sionistica sul nostro territorio, a partiredal Sentiero Valtellina sino all’Alta Viadelle Orobie, considerato uno stru-

mento indispensabile per la valorizza-zione del territorio stesso.Rinviando ad altra occasione la presen-tazione della rete escursionistica idea-ta, qui sotto presentiamo invece il per-corso Etnografico così come ci vienedescritto dai visitatori della I e II classedi Piateda che ci sono venuti a trovarein Maggio, donando una giornata digioia a tutti quelli che come me hannoavuto l’opportunità di stare in lorocompagnia.

A PASSEGGIO

in quel di Castello dell ’AcquaA cura diRenato Gregorini

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D a fonte energetica disostentamento a deli-

zia per il palato, fino a di-ventare valvola di sfogo persopportare i ritmi intensidella vita occidentale. Il ciboè diventato negli ultimitrent’anni la prima causa dimalattia cronica e mortale,quando potrebbe continua-re ad essere la nostra medi-cina principe per garantirciun ottimo stato di salutepsico-fisica.I motivi sono tanti e sareb-be pesante dilungarsi in nozioni scien-tifiche, che annoierebbero il lettorenon avvezzo a questi temi.Ma ognuno di noi ha la possibilità difar tornare il cibo la propria medicina,tornando a semplici ed antiche abitudi-ni alimentari.I nostri avi mangiavano cibi naturali,cioè non elaborati…cibi integri quindi“vivi”, non raffinati. Questo faceva siche il nutrimento di una piccola quanti-tà di cibo fosse elevato perché i nu-trienti non venivano eliminati dalla raf-finazione, che lascia, invece , solo calo-rie vuote. L’industria alimentare, le col-tivazioni e gli allevamenti intensivi alte-rano la naturale struttura chimica edenergetica di un alimento.Certi alimenti, per loro stessa natura,

danneggiano il nostro organismo inquanto non predisposto a digerire edassimilare al meglio gli stessi. Il nostroorganismo assimila perfettamente fruttafresca (e qui si considerano anche i frut-ti dell’orto…le verdure con i semi perintenderci), pochi semi oleosi, e una mi-nima quantità di cereali e legumi. Sovraccaricare l’organismo di cibi diorigine animale, molto proteici e grassi,così come di cibi raffinati (farina bian-ca, zucchero, pasta di grano duro, cibofast food) porta all’insorgere di svariatimalesseri, più o meno gravi.Per questo io consiglio a tutti di dareuno sguardo al passato…i nostri nonnimangiavano cereali integri…il sarace-no, il mais…integrali per natura e mol-to ricchi di sostanze nutritive (anche di

proteine!), naturalmentesenza glutine e quindi moltodigeribili.Accanto a questi, le castagne,le noci etc. rappresentavanouna grande fonte energeticanel periodo autunnale ed in-vernale. Cibi ricchi di calorie,di grassi buoni. 5 noci al gior-no ci garantiscono la quota es-senziale dei famosi omega 3! Le loro verdure dell’orto , ilegumi che senza problemiriuscivano a coltivare ed ifrutti di stagione , completa-

vano la loro dieta.Sporadicamente mangiavano carne,quasi mai pesce, ma quella carne deri-vava da un animale allevato a fieno ,non certo a mangimi…Approfondire il discorso su ciò che èmeglio per noi, per gli animali, perl’ambiente vorrebbe dire partire dalleorigini dell’uomo e scoprirci fruttariani,ma iniziare a guardarsi indietro unacinquantina di anni e iniziare a fare deipiccoli cambiamenti nella propria ali-mentazione quotidiana è già un passoavanti verso la propria salute, quelledel prossimo che verrà e verso la tuteladegli altri essere viventi. Senza fretta…in libertà e nel rispettodi se stessi e degli altri…

Contatto: http://fruttaverdurabacche.it

AVVISOSTRADA AGRO-SILVO-PASTORALE CA’ GIANNI-PIAZZOLA E DIRAMAZIONI

L’ACCESSO SARÀ CONSENTITO SOLO CONTRO RILASCIO DELL’APPOSITO PERMESSO DI TRANSITOil cui costo varierà in base alle categorie di transito previste dal citato regolamento

Si comunica che il rilascio e/o rinnovo dei PERMESSI ANNUALI verrà effettuato esclusivamente pressoil Bar GADALDI, Via Cavallari, 11 Castello dell’Acqua.

I PERMESSI GIORNALIERI, oltre che presso il Bar Gadaldi, saranno disponibili presso i seguenti esercizi:

• Agriturismo “A la Crus”, Località Piazzola • Bar “Oasi”, Via Piani 35, Forcola• Bar “Il Ritrovo di Fendoni Vilma”, Via per Castello, San Giacomo di Teglio • Bar “Caffè Lady”, Via Stelvio 88, Chiuro.

I fruitori dell’Agriturismo “A la Crus” sono esenti dal permesso per salire purché sostino sul piazzale dello stesso; sul postoverrà rilasciato apposito documento comprovante l’effettiva fruizione dei servizi dell’agriturismo da conservare per il ritorno.

I CIBI DI UNA VOLTA: RISCOPRIAMOUN’ALIMENTAZIONE SANA E NATURALE!

“Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”(Ippocrate 460 A.C./370 A.C.)

A cura diCinzia Gianninaturopata,esperta innutrizione erimedi fitoterapici

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S abato 20 giugno si é svolta a Ca-stello dell’Acqua, località Ca’ Sondi,

una giornata di formazione attraverso lapratica del Counseling in Natura, per al-cuni volontari ABIO (Associazione Ita-liana Bambini Ospedalizzati)La giornata è stata condotta da PelizzattiCristina e Manuela Bianchini – due Pro-fessional Counselor ed organizzata conla collaborazione di Dina Fendoni,membro del Direttivo ABIO

“SCONTRARSI CON IL DOLORE,PROPRIO E QUELLO ALTRUI”

Definizione di Counseling:Il counseling professionale è un’at-tività il cui obiettivo è il migliora-mento della qualità di vita delcliente, sostenendo i suoi punti diforza e le sue capacità di autode-terminazione.Il counseling offre uno spazio diascolto e di riflessione, nel qualeesplorare difficoltà relative a pro-cessi evolutivi, fasi di transizione estati di crisi e rinforzare capacità discelta o di cambiamento.È un intervento che utilizza varie me-todologie mutuate da diversi orien-tamenti teorici. Si rivolge al singolo,alle famiglie, a gruppi e istituzioni. Ilcounseling può essere erogato invari ambiti, quali privato, sociale,scolastico, sanitario, aziendale.-

L’obbiettivo:attraverso un percorso in natura e con lanatura, siamo andati alla riscoperta dellanostra vera natura e dei suoi potenziali,la cui sconnessione o scissione provocasofferenza a vari livelli.

Fra le finalità del percorso:• allenare l’abilità di assunzione di re-sponsabilità nelle fasi che la vita pre-senta attivando il proprio poterepersonale e le funzioni della psiche

• aumentare l’autonomia nella ge-stione delle problematiche che pro-ducono sofferenza

• stare nel cambiamento (crisi) e tro-vare il significato celato nell’evento (ilCounseling aiuta a trovare il sensodello stare nel cambiamento)

• cosa significa restare troppo attaccatiai propri vissuti esperienziali

• riconoscere le proprie potenzialità eutilizzarle nel qui e ora

Per saperne di più ecco alcuni link:

Assocounseling, l’associazione: http://www.assocounseling.it/default.aspCounseling in natura: http://www.ecopsicologia.it/Introduzione.htmlABIO: http://www.associazioni.eu/associazione.php?assoID=8513

https://www.facebook.com/pages/ABIO-Sondrio/252851394862718

A cura diCristina PelizzattiProfessional Counselor

Gli strumenti:• Setting in Natura• Esercizi con la voce per dare voce aibisogni sottntesi

• Lavoro con Tamburi sciamanici nelTeepee

• Incontro con le Energie della Naturacome strumento di ben-Essere

• Laboratori esperienziali• Condivisioni personali e di gruppo

La giornata si è svolta fra esercizi praticie momenti teorici, condivisioni sullenote emergenti e attimi di interazionecon i lupi e gli husky.

In programma per autunno altre gior-nate di formazione di Counseling a Ca-stello dell’Acqua, località che si prestamolto bene ad attività che hanno il finedi “Creare Campi Consapevoli” in cuiesplorare il proprio vissuto ed entrare inrisonanza con la Natura che fa da Co-Counselor e terapeuta.

www.cristina-pelizzatti.com

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I l Comitato di Gestione della Bibliote-ca vuole esprimere pubblicamente lasua soddisfazione perché:• in questi mesi è cresciuta l’attenzioneper la Biblioteca, con la donazione diparecchi volumi che ne hanno au-mentato notevolmente la dotazionecomplessiva,

• si registra una partecipazione di unbuon numero di visitatori,

• c’è un’ottima armonia tra i membridel Comitato ed un buon rapportocon l’Amministrazione Comunale,

• il locale è stato arredato in modo fun-zionale e risponde a buoni criteri diutilizzo.

Ci aspettiamo un crescendo di questopositivo processo e soprattutto da partedi tutti la proposta per iniziative chepossono essere messe in cantiere, an-che in collaborazione con le altre Asso-ciazioni presenti nel Paese, che possanosuscitare l’interesse di giovani ed anzia-ni, uomini e donne.

Il 23 aprile si è celebrata la giornatadel libro. Ci pare di grande interesseriportare alcune frasi tratte dall’inter-vento del Presidente della Repubblica,onorevole Sergio Mattarella.Questi bei pensieri sono importantiper noi che abbiamo accettato di de-dicare un poco del nostro tempo adun’iniziativa come quella di dar vitaalla Biblioteca comunale.

“Leggere è una ricchezza per lapersona e per la comunità. E’ una

porta che ci apre alla conoscenza, allabellezza, a una maggiore consapevolez-za delle nostre radici, ai sentimenti deglialtri che spesso ci fanno scoprire anche inostri sentimenti nascosti, … Non è ve-ro che la lettura sia stata e sia un’abitu-dine di personalità introverse. E’ vero ilcontrario: è una chiave per diventare cit-tadini del mondo, per conoscere espe-rienze lontane, per comprendere lecontraddizioni e le storture, ma ancheper comprendere le grandi potenzialitàdel mondo che ci circonda, dell’umanitàche ci circonda. È un modo per far na-scere speranze, per coltivarle, per condi-viderle.

I latini chiamavano liber il manoscritto,il libro. Liber, come il sostantivo e l’ag-gettivo che definivano l’uomo libero. Sitratta di etimi diversi. La parola “libro”viene da corteccia, la corteccia degli al-beri sulla quale si incidevano le iscrizio-ni. Ma questa identità del termine èquanto mai opportuna: in questo tem-po avvertiamo particolarmente che leg-gere è parte di un percorso di libertà.Diceva un grande scrittore per ragazzi,Gianni Rodari: “Vorrei che tutti leggesse-ro. Non per diventare letterati o poeti,ma perché nessuno sia più schiavo”. Piùlibri vuol dire più libertà. Più lettori vuoldire più conoscenza, più spirito critico,più autonomia di giudizio, elementi es-senziali di una convivenza. La società dell’iper-connessione, perdefinizione, dilata le facoltà dell’uomo,con un accesso, senza confini apparentia nuovi contenuti e appare dischiudereuna libertà quasi infinita. E’ come se unmondo divenuto più piccolo ci dicesse:la libertà è qui, basta coglierla, non c’èbisogno di alcuno sforzo, il mercato so-vrabbonda di merce; ma non tutta èmerce di qualità. E invece, tanto più ci avviciniamo alla li-bertà, tanto più scopriamo che essa èdelicata, che merita un’attenzione spe-ciale, che comporta la fatica della re-sponsabilità e dei doveri. La libertà, perradicarsi ed ampliarsi davvero, non può

fare a meno della cultura e della co-scienza. Il sapere è condizione di libertà.Perché è condizione del pensiero. Le ri-flessioni e le passioni che la lettura su-scita costituiscono un ponte verso il fu-turo. E, oggi, abbiamo grande bisogno dipensare al futuro, di progettarlo e di im-maginarlo. Il “tempo reale” dell’informazione ten-de a schiacciare tutto sul presente, conun rapido consumo e veloce abbando-no delle notizie e delle emozioni, deipensieri che esse suscitano. Ma, se gliobiettivi contingenti prevalgono sui pro-getti e gli investimenti per il domani, noirischiamo di uniformare il pensiero, diappiattirlo, anziché di accrescere la ca-pacità creativa. Leggere, conoscere, pensare con la pro-pria testa sono antidoti all’omologazio-ne. Dunque sono qualità che rendonoviva una civiltà, la nostra civiltà. Sonobeni che le istituzioni e i corpi intermedidella società devono essere capaci didiffondere, soprattutto in favore dellegenerazioni più giovani, le più bisogno-se di futuro. Il valore della cultura va sottolineato esostenuto come parte essenziale dellaricchezza, anche economica, di un Pae-se. È quello che si ama definire capitalesociale: la trasmissione, cioè, della cul-tura di un popolo attraverso le genera-

La Biblioteca è viva e funzionaA cura diStefano Rossattini

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zioni, base di ogni avanzamento sociale e delprocesso di innovazione. All’impegno educativova data la priorità che merita, anche al fine di ri-comporre il patto di fiducia fondamentale tra lefamiglie e la scuola.La ricchezza e la prosperità del Paese (è ele-mento ben noto), non risiedono soltanto su as-setti economici industriali e materiali. Prima an-cora dello sviluppo dell’industria digitale, in Ita-lia si annoveravano beni immateriali preziosissi-mi che valgono capitali inestimabili, e che pro-ducono dividendi non solo economici ma so-prattutto morali e sociali decisivi per la qualitàdella civiltà e della vita dei cittadini.So bene che non basta una generica esortazio-ne alla lettura, in un tempo in cui i messaggivolano sintetici e velocissimi, come mai è acca-duto nella vicenda umana. Non si tratta di lanciare appelli generici. Né an-cor meno si tratta di riservare all’attività di for-mazione spazi protetti, dove i nuovi media ven-gano tenuti lontani. L’errore più grande chepossiamo compiere è contrapporre le innova-zioni e le nuove tecnologie agli strumenti chehanno accompagnato gli studi e la crescita del-le generazioni precedenti. Il mezzo di distribu-zione di un contenuto non va confuso con i

contenuti. Il libro resta fondamentale, ma non ècontrapposto alle versioni in e-book. Così co-me il quotidiano di carta non può essere oppo-sto al formato oggi disponibile sul tablet, sulcellulare o sul computer. Fondamentale è la circolazione dei contenuti el’accesso ad essi. Il pensiero va subito alle bi-blioteche,tradizionali , con la loro capacità disollecitare nei giovani la curiosità e soddisfare leattese degli adulti. Al tempo stesso, continuanoad avere un’importanza strategica le librerie ele altre forme distributive del libro.La lettura non è esercizio alternativo all’uso de-gli strumenti della modernità e dell’innovazio-ne. Il suo valore rimane inalterato nei diversisupporti che oggi sono disponibili ai cittadini, eparticolarmente ai giovani. La lettura genera sa-pere condiviso, passioni, produce comunità:nostro compito è far diventare le conoscenzauna rete attiva.Si tratta di una sfida cruciale. La Giornata mondiale del libro pone a temaanche il diritto d’autore, che rischia di essereesso stesso aggredito e sminuito dallo sviluppodelle reti e dalla moltiplicazione delle piattafor-me informative e di comunicazione. Il ricono-scimento della creatività dell’autore è parte di

quella trasmissione dei valori, e di quello stimo-lo alla crescita e alla cultura, di cui abbiamoparlato. Il legislatore interno e quello europeosono chiamati alla vigilanza e all’aggiornamentonecessari per non disperdere patrimoni di cuitutti possiamo beneficiare.L’Unesco ha dedicato il 23 aprile alla Giornatadel libro perché in quella data, nel 1616, mori-rono tre grandissimi scrittori. Uno di questi èMiguel de Cervantes, l’ideatore di don Chisciot-te, maschera grottesca ma al tempo stesso sim-bolo di un passaggio d’epoca. L’arcaico mondocavalleresco che don Chisciotte si ostinava a in-terpretare non c’era più, era finito per sempre.Tuttavia, il suo radicato senso di giustizia e lasua utopia costituivano uno sguardo critico sul-le debolezze di una modernità che si era ormaiaffermata. Cari giovani, il tempo che ci sta alle spallenon tornerà. Non saranno i nostalgici del pas-sato a fare la storia. Si apre anche davanti anoi un’epoca nuova. Ma in questa nuova sta-gione dobbiamo saper portare quei tesori,quei desideri, quelle speranze che possonoaiutarci a diventare artefici della nostra vita ecostruttori di una società migliore. Buon lavo-ro a tutti. E buone letture”.

La storia della compagnia teatrale “I SOLIT MARÀA” ini-zia nel ormai lontano anno 2003 con una commedia in

atto unico “EL SE SPUSA LA MIA FIÖLA” quando l’attualeregista prese per mano un pugno di mamme papà e sbar-batelli e li scaraventò su un palcoscenico.Da non dimenticare la mitica rappresentazione di “BIAN-CANEVE E I SETTE NANI” in versione comica, che nel 1996fece il tutto esaurito in quanto novità per il nostro paese eanche perché vedeva come attori persone che difficilmenteavrebbero pensato di vedere sul palco: Walter Rossatti, San-dro Bambini e L’indimenticabile Adriano.“I SOLIT MARAA” non è nient’altro che un’etichetta messasu un gruppo di persone che oggi come ieri o l’altro ieri, vo-gliono fare teatro, senza tante pretese se non quella di di-vertirsi e far divertire. Ed ecco che con pochi mezzi e ancora meno pretese, è ini-ziata la nostra avventura anche quest’anno, che, con sem-pre più entusiasmo, coraggio ed esperienza, ancora nonne vuol (sebbene con disavventure varie) di attaccare il“copione al chiodo”.È doveroso precisare che la compagnia “ I SOLIT MARÀA“NON ha alcuno scopo di lucro e a tutti i componenti delgruppo, dato il carattere volontario e dilettantistico di que-sta attività, NON è riconosciuto alcun emolumento, a qual-siasi titolo. Sono la passione che ci accomuna per questotipo di arte e le soddisfazioni che da essa traiamo gli unici

motivi per cui investiamomolto del nostro tempo liberoin questa attività.La compagnia è orgogliosa diavere al suo fianco la PROLOCOche in ogni momento è pronta asoddisfare ogni nostra proposta erichiesta, pensiamo inoltre che l’af-fiancamento ad enti e istituzioni sareb-bero per noi motivo di orgoglio e cipermetterebbero (con il loro aiuto) di pro-porre attività di animazione ed aggregazionerivolta a bambini e ragazzi, attraverso la realiz-zazione di momenti di gioco, attività culturali for-mative volte a favorire un corretto ed armonicosviluppo educativo dei bambini e dei ragazzi, ope-rando in particolare per la realizzazione di momenti diincontro e scambio intergenerazionale.Quest’anno andremo in scena con una commedia dia-lettale che, quasi pronta, ha subìto un arresto imprevisto acausa di problemi vari in cui sono inciampati alcuni di noi.“Non è salendo su un palcoscenico o studiando un co-pione che si fa teatro. Il teatro è stare insieme ed èsolo cuore.”Noi lo facciamo perché ci divertiamo e speriamo didivertire anche gli altri.

La compagnia teatrale

“I solit maràa”

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RICETTE DI NONNA FRANCESCAdi Francesca Ricci

INGREDIENTI PER 6 PERSONE:

400 gr di fragole,

pavesini (o savoiardi),

500 gr di mascarpone,

300 gr di zucchero,

4 uova,1 bicchierino di

maraschino.

Tiramisù alle fragolePREPARAZION

E

Frullare 300g di fragole con 150g di zucchero e 1/2 di litro

d’acqua. Versare in una casseruola il composto, mettere sul

fuoco e portare ad ebollizione. Aggiungere un bicchierino

di maraschino e lasciare bollire a fuoco basso per circa 20-

30’. Togliere dal fuoco e far raffreddare. Nel frattempo

montare a crema i tuorli con lo zucchero rimasto; incorpo-

rare il mascarpone e amalgamare bene. Montare gli al-

bumi a neve ben ferma ed aggiungerli alla crema. In una

teglia rettangolare abbastanza alta formare uno strato di

savoiardi imbevuti nel frullato di fragole e uno strato di

crema alternati. Poiché il frullato risulterà abbastanza

denso dopo aver disposto i savoiardi imbevuti, potete ver-

sarne sopra altro in abbondanza prima di stendere la

crema al mascarpone. Ricoprire il tiramisù con le fragole ri-

maste tagliate in quarti o a fette.

INGREDIENTIPER 4 PERSONE:400 g di funghi freschiolio extravergine d’oliva1spicchio d’agliosale, pepe1mazzetto di timo1 mazzetto di prezzemolo250 g di tagliatelle1 uovo30 g di parmigiano grattugiato

Tortini di tagliatelle ai funghiPREPARAZIONEPulite i funghi, tritateli grossolanamente e fateli rosolare inuna padella con un filo di olio, lo spicchio di aglio schiacciato,un pizzico di sale e di pepe. Quando saranno ben dorati emorbidi, spegnete il fuoco e profumate con un cucchiaio ditimo e prezzemolo tritati.Cuocete le tagliatelle in acqua bollente salata; scolatele aldente e rovesciatele nella padella con i funghi. Versate sullapasta anche l’uovo sbattuto con il parmigiano e mescolatebene. Oliate degli stampini da budino (di alluminio o di si-licone) e distribuitevi le tagliatelle.Cuocete nel forno preriscaldato a 180 °C per 20-25 min, poisformate su un piatto da portata, o su piatti individuali.

INGREDIENTI:800 g di coscia di capretto,600 g di patate,50 g di pecorino grattugiato, 2 spicchi di aglio, 3 cucchiai di prezzemolo tritato, 4 cucchiai di mollica di pane raffermo grattugiata, 8 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, sale e pepe nero.

Capretto alla pugliesePREPARAZIONElavare la coscia di capretto, asciugarla e fare delle incisioni inseren-dovi 1/2 spicchio di aglio tagliato a pezzetti e del prezzemolo. Lavarele patate, pelarle e poi tagliarle orizzontalmente a fette alte 1/2 cm.Disporle in una pirofila da forno ben oliata. Condirle con sale e pepe.Spolverizzarle con meta della mollica di pane e irrorarle con metà del-l’olio d’oliva. Porre la coscia di capretto sulle patate e cospargervi so-pra il sale, il pecorino e il rimanente pane grattugiato. Irrorare la carnecon olio d’oliva e cuocere nel forno preriscaldato a 170 °C per 1 orae 1/2, voltando il cosciotto a metà della cottura e spolverizzandolo,gli ultimi 10 minuti, con il prezzemolo e l’aglio rimasto, tritato.

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21 El nos PaesSe il DJ è una figura professionale molto im-portante in discoteca (personalmente credoche anche le cubiste facciano però la loro par-te) ed è colui che “mixa” i brani, il “music pro-ducer” li crea componendo le varie parti stru-mentali e poi assemblando il tutto attraversoparticolari software. Ultimamente però questedue figure si sono unite nella figura del DJ pro-ducer che oltre a diffondere la musica autopro-dotta nei locali di tendenza in cui svolge la pro-pria attività la propone sul mercato di Internet alivello mondiale, ricavandone in certi casi uncospicuo compenso. A riguardo, forse non tuttisanno che ogni anno nel nostro paese, soggior-na per lunghi periodi, una conosciuta, in ambi-to locale, figura professionale di questo generele cui origini sono proprio di Castello dell’Ac-qua. Si tratta del DJ producer Ivan Bruni.L’occasione è propizia per sapere qualcosa inpiù su questo tipo di lavoro, sul mondo giova-nile che si diverte in questo ambito e per forni-re alcuni consigli ai ragazzi che frequentano lediscoteche. DJ Ivan Bruni. Parlaci di te! Come hai iniziato?Ho iniziato presto, un po’ per gioco ma nel mioinconscio già con una certa voglia di avere suc-cesso in questo lavoro. All’età di sedici anni eroDJ RESIDENT di un club di tendenza all’Aprica(Disco Club Boomerang , poi per molti anni hofatto tutt’altro. La passione però era forte, il miosogno era quello di fare il DJ, cosi’ dal 2004 so-no rientrato prepotentemente nell’ambientesuonando come DJ in alcuni villaggi prestigiosifra i più importanti in Europa, esercitando an-che la professione di tecnico audio e luci per vil-laggi vacanze e lavorando per agenzie di anima-zione turistica e tour operetor. Ho suonato indiversi contesti e dal 2007 ogni sabato notte mipreoccupo di far ballare i Valtellinesi e i turistinelle zone dove opero, partendo dall’allora Sal-vador Dalì, Ex KK, dal Meridiana di Sondalo perapprodare da tre anni a questa parte al Vanity diChiesa in Valmalenco. Nel contempo produco,arrangio e remixo brani, miei, inediti e EP. -Qual è stata la tua produzione musicalefin’ora?I miei singoli presenti nei piu’ importanti digitalstore insieme ad altri brani di artisti internazio-nali già affermati e noti al gran-de pubblico ad esempio, Tim-baland, Noelia, Bsharry che tral’altro ha fatto dei remix su alcu-ni miei inediti sono: Aroma In-dia, su etichetta SINFONYLIFERECORDS, poi troviamo BRASSBOW un brano strumentale da

aperitivo su etichetta G-RECORDS, poi IMMER-SION, STATUS, CEEPORT e IN MY HOUSE suetichetta New Creatures, disponibili in store im-portanti come i-Tunes, Amazon, Beatport, Trax-source. Ci sono poi quelli che si trovano nellamia pagina soundcloud. Sul sito Legitmix sipossono infine trovare i miei Remix/ Mash -Upe Bootleg.Il tuo ultimo EP?Il mio ultimo EP contiene tre inediti (Ceeport/In My House/ Status) genere deep house. Quando uscirà il prossimo?A questa domanda rispondo che non mi pon-go dei termini precisi, produco quando sentodi avere qualcosa da comunicare e sento che èil momento giusto. Sulla mia pagina Facebooke su quella Artist ci sono comunque le mie pro-duzioni musicali attuali e in uscita.Hai incontrato personaggi famosi durante latua carriera?Si! Ho avuto modo sia nei villaggi vacanze sianelle serate come DJ di lavorare e collaborarecon personaggi affermati a livello nazionale einternazionale, sia nella musica, sia nello spetta-colo.

Come si’ è evoluto il tuo lavoro da quandohai cominciato?Ho iniziato con i vinili. Non sapevo cosa fosseroi lettori CD e il PC. Poi è arrivato internet e la re-te. Ora all’apparenza sembra tutto più’ facilema non è così. Ovviamente in Rete la musica siscarica. Consiglio però vivamente, per molti fat-tori che non sto’ ad elencare, di comprare sem-pre la musica. E’ molto importante!Si può parti-re da 0.69 Euro fino a 2.17 Euro a brano musi-cale. Qual è il genere musicale preferito dai giovani?Ci sono tanti generi musicali da confonderechiunque al giorno d’oggi. Se poi guardiamo ilmainstreamm e diciamo che se immagino unmash-up (tipo di brano musicale composto in-teramente da altri brani) con dieci riempipistache coprono le più importanti classifiche e mi-schio tutto come Man Vs Food (programma inonda su DMAX) potrebbe uscirne il genere preferito dai giovani.He!He! Ci siamo capiti!Cosa ne pensi di Fedez! E di J AX!J-AX? Grande umiltà! Un grande artista! Fedez?Forse un po’ troppi tatuaggi! Un consiglio ai giovani che vanno in discoteca?Lasciate lo smartphone in tasca! Ne vedo tantiche si passano la serata seduti sui divanetti amessaggiare! Al contrario godetevi la musica,fate gruppo, comunicate, scambiatevi le vostreopinioni e ballate. Se guidate, assolutamentenon bevete alcolici.Quale libro consiglieresti loro di leggere? The secret – La Legge dell’attrazione di RhondaByrne.Il DJ mi sembra si sia evoluto in opinion lea-der, è vero? Eravamo abituati ai DJ che stavano lontanidall’esprimersi su argomenti di interesse socialee o politico. Anche in determinati corsi di ag-giornamento che ho frequentato in passato ilconsiglio era di non parlare di politica o di cal-cio perché questi argomenti potevano dividere.Oggi le cose stanno cambiando! Vedo con pia-cere che alcuni DJ di successo esprimono sen-za timore il loro pensiero anche in settori diver-si dalla musica. Se questo serve a creare opi-

nioni e a creare partecipazionedei giovani alla vita sociale benvenga. Come diceva Giorgio Ga-ber in una sua nota canzone: -Libertà è partecipazione!

Grazie Ivan!A presto e buon lavoro!

DJ PRODUCER(Moreno Strepponi intervista Ivan Bruni)

Contatti:

INFO E SERATE : [email protected] PAGINA ARTISTA https://www.facebook.com/pages/Ivan-BruniREMIX BOOTLEG/PREVIEW https://soundcloud.com/ivan-bruniRELEASE https://pro.beatport.com/artist/ivan-bruniREMIX/ MASH-UP http://legitmix.com/discovery/remixer/49350/Ivan-Bruni

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DOMENICA 7 GIUGNO 2015 Castello Dell’Acqua - località CeresValentina 340/9309819 - Stefania 345/8166940

DOMENICA 21 GIUGNO 2015Castello dell'Acqua - Sentieri di Castello dell'AcquaRinaldo 340-5050517

DOMENICA 12 LUGLIO, in caso di maltempo rinviata a domenica 26 luglioCastello Dell'Acqua - località Camp Val MalginaValentina 340/9309819 Stefania 345/8166940

SABATO 18 E DOMENICA 19 LUGLIO 2015Castello dell'Acqua - ArdesioRinaldo 340-5050517

SABATO 25 LUGLIO 2015Castello dell'Acqua - Alpe Santo StefanoRoberto 340-5498261

SABATO 8 AGOSTO 2015Castello dell’Acqua - Alpe CaronellaRoberto 340-5498261

SABATO 8 AGOSTO 2015 (seconda edizione) Castello dell'Acqua - Carona - Alpe CaronellaRinaldo 340-5050517

VENERDÌ 14 SABATO 15 - DOMENICA 16 AGOSTOCastello Dell'Acqua - Alpe PiazzolaSandro 337-330610

SABATO 15 AGOSTO (38ª edizione) Castello dell’Acqua - Castello Borgo - Alpe PiazzolaRinaldo 340-5050517

DOMENICA 13 SETTEMBRE 2015Castello dell’Acqua - Campo Sportivo Castello dell'AcquaMichela 3405152073

SABATO 12 SETTEMBRE 2015Castello dell’Acqua - Ponte in Valtellina - Dosso del GrilloRinaldo 340-5050517

DOMENICA 20 SETTEMBRE 2015Castello dell’AcquaRinaldo 340-5050517

DOMENICA 27 SETTEMBRE 2015Castello dell’Acqua - Parrocchiale di San Michele - Castello dell'AcquaRoberto 340-5498261

PRO LOCO DI CASTELLO DELL'ACQUA

RISTORO RALLY

CASTELRAIDER - TROFEO ALLA MEMORIA

TROFEO “MAURO DEL PO”

PRO LOCO DI CASTELLO DELL’ACQUA

FESTA IN VAL MALGINA

CASTELRAIDER

“TRA VALTELLINA E VALSERIANA”

CASTELRAIDER

CARONA-CARONELLA

CONSORZIO ALPE PIAZZOLA

FESTA ALPE PIAZZOLA

CASTELRAIDER

SGAMBATA DELL’AMICIZIA

CASTELRAIDER

“LA MEZZA DELL’ACQUA”

CASTELRAIDER

“LA CORSA DEI MULINI”

IN COLLABORAZIONE CON PROLOCO CASTELLO DELL'ACQUA

1ª ESPOSIZIONE CANINA AMATORIALE

GRUPPO ALPINI DI CASTELLO DELL’ACQUAIN COLLABORAZIONE CON PARROCCHIA E PASTORI

FESTA ALPE SANTO STEFANOGRUPPO ALPINI DI CASTELLO DELL’ACQUA

IN COLLABORAZIONE CON PARROCCHIA E PASTORI

FESTA ALPE CARONELLA

GRUPPO ALPINI DI CASTELLO DELL’ACQUAIN COLLABORAZIONE CON PARROCCHIA E BIBLIOTECA CIVICA

FESTA DEL PATRONO SAN MICHELE

Calendariodelle manifestazioni estive

Buon divertimento e buona Estate a tutti!