Ekecheiria - Numero IX

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associazione culturale librerie storiche e antiquarie d’italia fondata a milano nel 2004 PERIODICO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE Anno VIII Numero 9 Maggio 2015 Ekecheiria organo d’informazione dell’Associazione Culturale Librerie Storiche e Antiquarie d’Italia a diffusione gratuita - Registrazione Tribunale di Milano n. 9098 del 31/3/2004 Direttore: Giacomo Lodetti - Segretaria di Redazione: Drina Xhoga - Progetto grafico: Flavio Bianchi - Sede: Galleria Vittorio Emanuele II, 12 - 20121 Milano e.mail: [email protected] - CALS centro acquisti librerie storiche - cell. 339 6859871 CONTINUA A PAGINA 13 Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali 1 Librerie storiche: un insostituibile ponte culturale tra passato e futuro Prendere atto con sempre maggiore consapevolezza della difficoltà in cui versano le librerie storiche è certamente il punto di partenza per dare risposte concrete ad un fenomeno che sta diventando molto critico. Purtroppo, l’elenco degli esercizi che hanno chiuso i battenti è in crescita, ed ha già investito moltissime città: a Roma hanno chiuso Croce, Bibli, Reminder, Amore&Pische, Micozzi, Gabi; a Firenze Le Monnier, Martelli, Marzocco, la Libreria del Porcellino, quella dell'Editrice fiorentina, Seber, Sp44, Aleph, la Cima (la prima ad aprire una caffetteria); a Napoli la Guida Merliani, De Simone, Libri e Libri; a Parma la Battei; ad Ancona la Città; ad Udine la Carducci; a Catania la Cultura; a Milano la Libreria di Porta Romana, la Sherlockiana; a Torino l'Agorà; a Venezia la Libreria di calle Vallaresso, a Catania la Tertulia. Addebitare le cause di questo fenomeno alla diffusione di nuovi modi di distribuire il libro, all’espansione di spazi multifunzionali, all’aumento di catene di distribuzione online che inevitabilmente mettono a rischio le piccole realtà, all’affermazione di strumenti sempre più innovativi per l’accesso al sapere, all’aumento degli affitti, in particolare nei centri storici, alle maggiori difficoltà nell’accesso al credito, alla crisi economica, ma anche culturale, è questione sulla quale occorre intervenire, proprio perché gli esercizi storici non sono semplici librerie, ma elementi storici e urbanistici delle città, presidi di pensiero, memoria ed identità. Pensiamo alla Flaccovio a Palermo, frequentata giornalmente da Tomasi di Lampedusa ma anche da Leonardo Sciascia e Renato Guttuso; alla Libreria Saba di Trieste ed ancora alla già citata Libreria Guida a Napoli che, ospitando Ungaretti, Eco, Montanelli, Croce e Kerouak, hanno contribuito allo sviluppo della storia della lingua e della letteratura italiana, nonché al confronto interculturale. Parliamo di storia non a caso, dato che molte delle librerie in questione vantano decenni di esperienza: a Roma, la stessa Libreria Croce, fondata nel 1945 da Remo Croce, fu per lungo tempo uno dei più fertili centri culturali d’Italia, nello stesso tempo galleria d’arte e punto d’incontro di grandi artisti e scrittori. La Libreria Micozzi vantava più di 70 anni di esperienza e si distingueva per la vasta disponibilità di testi usati, d’antiquariato e curiosità. Pensiamo inoltre a tutte le antiche librerie che hanno saputo diventare parte integrante della vita culturale delle città ospitanti. A Bologna, per esempio, la storica libreria Nanni, fondata nel 1825, si è distinta come uno scrigno di volumi rari ed altrove introvabili. A Venezia, la libreria Acqua Alta, con le sue scale di libri e le gondole come scaffali, sin dall’apertura ha rappresentato una tappa d’obbligo per ammirare il suo seducente allestimento. A Firenze, alcune librerie antiche si sono caratterizzate per la vendita di volumi antichi, stampe d’arte, sia originali che riproduzioni, quadri, piatti, oggetti artigianali, di antiquariato, di cartoleria, rivestiti in pelle e carta fiorentina. Anche in ambito internazionale, le librerie storiche hanno fatto sognare “booklover” e collezionisti di ogni epoca: dalla Yesterday's Books, a East Hollywood, alla Long’s Bookstore, a Columbus (Ohio); dalla Old Corner Bookstore – “La vecchia libreria all’angolo” –, situata nel primo palazzo in mattoni costruito a Boston, risalente all’inizio del ‘900, alla Foel’s “Novel” Books di Londra; dalla Leary’s Books di Philadelphia alla libreria itinerante a bordo del Vroman’s Book Bus, a Pasadena (California); dalla Shakespeare and Company, libreria storica di Parigi e luogo di Philippe Daverio intervistato da Silvia Venuti Anna Cavallotto intervistata da Gabriele Lodetti

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EKECHEIRIA nasce dopo ventuno anni di attività e una collaborazione settennale di Antonio D'Amico per la rivista Arte Incontro in Libreria. Organo di informazione, semestrale, dell'Associzione Culturale delle Librerie Storiche ed Antiquarie d'Italia. L'Associazione è stata fondata a Milano il 19 marzo 2004, in Galleria Vittorio Emanuele II, leggendario edificio costruito nel 1867, su progetto di Giuseppe Mengoni, ultimato dieci anni dopo, con l'innalzamento dell'arco sulla piazza del Duomo, primo esempio in Europa di Centro Commerciale. Scopo dell'associazione è individuare le librerie con almeno 50 anni di vita che abbiano valore storico, artistico, ambientale o che costituiscano testimonianza storica, culturale e tradizionale, tutelarle e promuoverne la salvaguardia e la valorizzazione, in quanto un patrimonio della collettività.

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  • 1associazione culturalelibrerie storiche

    e antiquarie ditaliafondata a milano nel 2004

    PERIODICO DI INFORMAZIONE DELLASSOCIAZIONE

    Anno VIIINumero 9

    Maggio 2015

    Ekecheiria organo dinformazione dellAssociazione Culturale Librerie Storiche e Antiquarie dItalia a diffusione gratuita - Registrazione Tribunale di Milano n. 9098 del 31/3/2004 Direttore: Giacomo Lodetti - Segretaria di Redazione: Drina Xhoga - Progetto grafico: Flavio Bianchi - Sede: Galleria Vittorio Emanuele II, 12 - 20121 Milanoe.mail: [email protected] - CALS centro acquisti librerie storiche - cell. 339 6859871

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    Ministero dei beni e delle attivit culturali e del turismo

    Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali

    1

    Librerie storiche: un insostituibile ponte culturale tra passato e futuro

    Prendere atto con sempre maggiore consapevolezza della difficolt in cui versano le librerie storiche certamente il punto di partenza per dare risposte concrete ad un fenomeno che sta diventando molto critico. Purtroppo, lelenco degli esercizi che hanno chiuso i battenti in crescita, ed ha gi investito moltissime citt: a Roma hanno chiuso Croce, Bibli, Reminder, Amore&Pische, Micozzi, Gabi; a Firenze Le Monnier, Martelli, Marzocco, la Libreria del Porcellino, quella dell'Editrice fiorentina, Seber, Sp44, Aleph, la Cima (la prima ad aprire una caffetteria); a Napoli la Guida Merliani, De Simone, Libri e Libri; a Parma la Battei; ad Ancona la Citt; ad Udine la Carducci; a Catania la Cultura; a Milano la Libreria di Porta Romana, la Sherlockiana; a Torino l'Agor; a Venezia la Libreria di calle Vallaresso, a Catania la Tertulia.

    Addebitare le cause di questo fenomeno alla diffusione di nuovi modi di distribuire il libro, allespansione di spazi multifunzionali, allaumento di catene di distribuzione online che inevitabilmente mettono a rischio le piccole realt, allaffermazione di strumenti sempre pi innovativi per laccesso al sapere, allaumento degli affitti, in particolare nei centri storici, alle maggiori difficolt nellaccesso al credito, alla crisi economica, ma anche culturale, questione sulla quale occorre intervenire, proprio perch gli esercizi storici non sono semplici librerie, ma elementi storici e urbanistici delle citt, presidi di pensiero, memoria ed identit.

    Pensiamo alla Flaccovio a Palermo, frequentata giornalmente da Tomasi di Lampedusa ma anche da Leonardo Sciascia e Renato Guttuso; alla Libreria Saba di Trieste ed ancora alla gi citata Libreria Guida a Napoli che, ospitando Ungaretti, Eco, Montanelli, Croce e Kerouak, hanno contribuito allo sviluppo della storia della lingua e della letteratura italiana, nonch al confronto interculturale.

    Parliamo di storia non a caso, dato che molte delle librerie in questione vantano decenni di esperienza: a Roma, la stessa Libreria Croce, fondata nel 1945 da Remo Croce, fu per lungo tempo uno dei pi fertili centri culturali dItalia, nello stesso tempo galleria darte e punto dincontro di grandi artisti e scrittori.

    La Libreria Micozzi vantava pi di 70 anni di esperienza e si distingueva per la vasta disponibilit di testi usati, dantiquariato e curiosit.

    Pensiamo inoltre a tutte le antiche librerie che hanno saputo diventare parte integrante della vita culturale delle citt ospitanti.

    A Bologna, per esempio, la storica libreria Nanni, fondata nel 1825, si distinta come uno scrigno di volumi rari ed altrove introvabili.

    A Venezia, la libreria Acqua Alta, con le sue scale di libri e le gondole come scaffali, sin dallapertura ha rappresentato una tappa dobbligo per ammirare il suo seducente allestimento.

    A Firenze, alcune librerie antiche si sono caratterizzate per la vendita di volumi antichi, stampe darte, sia originali che riproduzioni, quadri, piatti, oggetti artigianali, di antiquariato, di cartoleria, rivestiti in pelle e carta fiorentina.

    Anche in ambito internazionale, le librerie storiche hanno fatto sognare booklover e collezionisti di ogni epoca: dalla Yesterday's Books, a East Hollywood, alla Longs Bookstore, a Columbus (Ohio); dalla Old Corner Bookstore La vecchia libreria allangolo , situata nel primo palazzo in mattoni costruito a Boston, risalente allinizio del 900, alla Foels Novel Books di Londra; dalla Learys Books di Philadelphia alla libreria itinerante a bordo del Vromans Book Bus, a Pasadena (California); dalla Shakespeare and Company, libreria storica di Parigi e luogo di

    PhilippeDaverio intervistatoda Silvia Venuti

    AnnaCavallotto

    intervistatada Gabriele Lodetti

  • 3mail: [email protected] - cell. 339 6859871 - 338 4758951

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    CHRISTOPH LUITPOLD FROMMEL

    MICHELANGELO IL MARMO E LA MENTE

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    CHRISTOPH LUITPOLD FROMMEL stato docente e professore presso la Bonn Universitt, visiting professor allInstitute for Advanced Study di Princeton e alla University of California, Berkeley. Dal 1989 al 2001 stato direttore della Biblioteca Hertziana di Roma. Tra il 2002 e il 2005 professore di chiara fama allUniversit La Sapienza di Roma, ha ricevuto la Laurea honoris causa dallUniversit degli Studi di Napoli Federico II; GrandUffi ciale della Repubblica Italiana, premio Borghese, Accademico dei Lincei, dellAccademia Britannica, dellAccademia di San Luca; membro del comitato di settore del Consiglio Superiore dei Beni Culturali per gli Istituti e le Biblioteche, nel 2011 ha ricevuto il premio Cultori di Roma. Per la bibliografi a completa si veda il sito della Biblioteca Hertziana.

    CLAUDIA ECHINGER-MAURACH ha frequentato corsi di scultura presso lAkademie der bildenden Knsten di Monaco dal 1970 al 1975. Ha studiato storia dellarte a Brunswick, Firenze e Roma e dai primi anni Ottanta si occupa della tomba di Giulio II in S. Pietro in Vincoli. stata docente presso lIstituto di Storia dellArte della Wrzburg Universitt dal 1985 al 1991, e in seguito presso la Westflische Wilhelms Universitt di Mnster. Le sue ricerche e numerose pubblicazioni si concentrano soprattutto sui disegni di Michelangelo e Leonardo.

    MARIA FORCELLINO si laureata a Salerno, specializzata a Siena e conseguito un libero dottorato ad Amsterdam. Dal 1995 al 2010 stata professore aggregato di Storia dellArte Moderna presso lUniversit di Salerno. Attualmente impegnata in vari progetti internazionali di ricerca promossi da istituzioni italiane ed estere. Suoi campi di studio sono il XVIII secolo e il Rinascimento. Si occupata in particolare, negli ultimi anni, della tomba di Giulio II, del suo restauro e della sua ricezione critica, e dei rapporti di Michelangelo con Vittoria Colonna e gli spirituali, temi su cui ha pubblicato ampiamente in Italia e allestero. autrice di diversi libri e saggi apparsi in volumi, riviste e atti di convegno internazionali.

    ANTONIO FORCELLINO si diplomato allIstituto Centrale del Restauro di Roma nel 1981 e laureato in Architettura nel 1980. Lavora intrecciando la ricerca fi lologica con la pratica materiale del restauro. Tra i suoi lavori di restauro pi importanti: la tomba di Giulio II e laltare Piccolomini a Siena; lArco di Traiano a Benevento, gli affreschi del Pinturicchio a Siena e i pulpiti della cattedrale di Ravello. I suoi libri sono stati tradotti in inglese, tedesco, francese, spagnolo, olandese, russo, rumeno.

    Unopera defi nitiva sulla scultura di Michelangelo scritta e diretta dal suo maggior studioso, Christoph Luitpold Frommel, con una campagna fotografi ca at-tuata in occasione del restauro della tomba di Giulio II in S. Pietro in Vincoli, grazie alla quale le statue sono state riprese nel loro insieme e nei dettagli pi impres-sionanti, retro compreso. una storia appassionante, non priva di ossessione, quella che impegna per quarantanni Michelangelo, nel tentativo di portare a termine lincredibile gruppo di statue e larchitettura della tomba del suo grande amico e duro committente papa Giulio II (che morir molto prima della conclusione dellopera). Il volume svolge pi funzioni decisive: testimonia levoluzione stilistica dello scultore, il complesso rapporto con i collaboratori della sua bottega e con i suoi fornitori; d infi ne nuova luce alla formazione neoplatonica di Michelangelo, a oggi forse troppo poco considerata, che ha dato carne al Mos e allopera intera. Come scrive Frommel le sue fasi creative sono interrotte da lunghe pause non meno creative, bench in buona parte causate da mancati pagamenti da parte dei committenti anni dincubazione nei quali comincia a modifi care il suo linguaggio, per rigettarsi poi con nuovo sfrenato dinamismo nel lavoro. Questa vita, che cade in uno dei periodi pi turbolenti e innovativi dei tempi moderni, si rispecchia nella tomba. Lquipe scientifi ca coordinata da Frommel ripercorre e rilegge la storia del monumento comparando i dise-gni di Michelangelo e di altri artisti, fornendo rilievi e ricostruzioni, e documentando le ricerche attraverso dettagliate tavole a colori. Completano il volume una ricchissima raccolta di documenti spesso inediti che raccontano lacquisto del marmo, i viaggi, i dubbi in corso dopera, gli screzi, le lettere, i conti economici; un catalogo delle sculture e dei disegni e una bibliografi a vasta e completa.

    C.L. FROMMEL

    In copertina:Michelangelo, tomba di Giulio II, particolare del Mos.Roma, S. Pietro in Vincoli.

    Sul retro:Particolare della testa di papa Giulio II.

    ISBN: 978-88-16-60503-9www.jacabook.it

    100,00

    contributi diMARIA FORCELLINO

    CLAUDIA ECHINGER-MAURACHANTONIO FORCELLINO

    campagna fotografi ca diANDREA JEMOLO

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    KUZMINA

    V I A G G I O N E L L A B I B B I AS. FORESTIERN. HAZAN-BRUNETE. KUZMINA

    ISBN 978-88-16-60507-7

    Ledizione di ventidue studi inediti, insieme alle quaranta gouaches bibliche, loccasione per meglio comprendere limportanza della Bibbia nel lavoro di Marc Chagall. Gli studi e le gouaches, creati allinizio degli anni Trenta, sono i due cicli pittorici allorigine di tutta lopera grafi ca di Chagall sulla Bibbia, un impegno che si concluder solo dopo la Seconda guerra mondiale con le edizioni di Tria-de. Se esplicita la funzione preparatoria nei confronti delle acqueforti, il volume ravvisa anche laspetto antici-patorio del monumentale progetto del Messaggio Biblico, che dar vita al Muse national Marc Chagall di Nizza. Nel 1930 e nel 1931, anni degli studi e delle gouaches, lartista teme per il popolo ebraico in Russia e in Europa, ma anzitutto considera di trovarsi in un mondo senza Profezia e drammaticamente oscurato. Per Chagall la Bibbia essenzialmente il testo dei Profeti, anche se la sua scelta iconografi ca verter su Genesi ed Esodo. Il suo impegno di pittore, attraverso le Figure della Bibbia, in-tende riportare nel mondo quello sguardo di Profezia, di cui denuncia lassenza.Questo lavoro nasce da incontri con gli autori e gli edito-ri organizzati da Meret Meyer al Comit Marc Chagall di Parigi. Il volume posiziona studi e gouaches, opere di forte e autonoma rilevanza estetica, allinterno dellitinerario ar-tistico di Chagall (Forestier) e ne mette in luce limpegno storico-politico (Hazan-Brunet); infi ne sviluppa una lettu-ra iconografi ca che esplicita le fonti fi losofi che e fi gurative dellartista (Kuzmina).

    SILVIE FORESTIER stata curatrice presso il museo Chteau de Compigne e capo curatore al Muse National des Arts et Traditions Populaires di Parigi, direttore incaricato del Muse National Message Biblique Marc Chagall a Nizza, e responsabile del Muse National Picasso a Vallauris e del Muse National Fernand Lger a Biot. Conservateur Gnral Honoraire du Patrimoine, attualmente studia, con Marie-Thrse Pulvnis de Sligny, i disegni di Mir e i Papiers gouachs dcoup di Matisse.

    NATHALIE HAZAN-BRUNET ha lavorato presso il Muse Na-tional dArt Moderne Centre George Pompidou di Parigi; dal 1996 responsabile delle collezioni darte moderna e contemporanea del Muse dArt et dHistoire du Judasme a Parigi, dove ha curato mostre su Chagall, Bruno Schulz, Charlotte Salomon, Felix Nussbaum.

    EVGENIA KUZMINA, assistente di Storia dellArte presso lUniversit di Navarra, sta attualmente svolgendo una tesi di dottorato sul tema del Circo nellopera di Marc Cha-gall. autrice di numerose pubblicazioni su Marc Chagall e larte del ventesimo secolo (quali la cappella di Rothko a Houston e la cappella di Matisse a Vence).

    In copertina:Cantico funebre di David sulla morte di Saul e di Ginata, 1931 [1962], particolare.

    Sul retro:Abramo pronto a immolare suo fi glio, 1931, particolare.

    I CONTEMPORANEIdal catalogo Jaca Book

    Pierre ProvoieurCHAGALL. IL GESTO E LA PAROLA

    I PASTELLI DEL MESSAGGIO BIBLICO2011

    Sylvie ForestierCHAGALL. OPERA MONUMENTALE: LE VETRATE

    1995

    Marie-Thrse Pulvenis de SlignyMATISSE. VENCE

    LA CAPPELLA DEL ROSARIO2013

    Sylvie Forestier, Marie-Thrse Pulvenis de SlignyMATISSE. GENESI

    I PAPIERS GOUACHS DCOUPS2012

    Maria Antonietta Crippa, Franoise CaussLE CORBUSIER. RONCHAMP

    LA CAPPELLA DI NOTRE-DAME DU HAUT2014

    Charles JencksLE CORBUSIER

    E LA RIVOLUZIONE CONTINUA IN ARCHITETTURA2002

    George H. MarcusLE CORBUSIER

    PER UNA ARCHITETTURA DI INTERNI2000

    Georges RouaultCIRCO DELLA STELLA CADENTE

    2007

    Andr SuarsGEORGES ROUAULT. PASSIONE

    2005

    Sandra Suatoni (a cura di)SOLERI. ETICA E INVENZIONE URBANA

    2005

    Antonietta Jolanda LimaSOLERI. ARCHITETTURA COME ECOLOGIA UMANA

    2000

    GAUDLA SAGRADA FAMILIA

    con fotografi e inedite e dvd2011

    Maria Antonietta Crippa (a cura di)GAUD. SPAZIO E DISEGNI DEL SACRO

    2002

    Maria Antonietta Crippa (a cura di)GAUD. CASE, GIARDINI E PARCHI

    2001

    Jean LeymarieBRAQUE. ATELIERS

    1995 70,00

    www.jacabook.it 22 OPERE INEDITE

    PASSAGGI DARTE I gioved alla Libreria Bocca

    PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO

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    Dal catalogo Jaca BookI volumi speciali di Patrimonio Artistico Italiano

    M.A. Crippa (a cura di)ITALIA DALLALTO

    2004

    A. Campitelli, R. Cassanelli, M. David, V. Franchetti Pardo,

    Ch.L. Frommel, P. Liverani, G. Sauron, G. Wiedmann

    Forme della citt nella storiaROMA DALLALTO

    2012

    A. Dal Fabbro, M.G. Montessori, R. CantarelliVENEZIA DALLALTO

    2014

    Milano e Lombardia dallalto traccia la storia delle forme cittadine e delle emergenze monumenta-li dellintera regione Lombardia attraverso una campagna fotografica a volo duccello, realiz-zata appositamente per il volume, e i contributi di archeologi, storici, storici dellarte e dellar-chitettura.Le inedite vedute assonometriche dei monumenti e le straordinarie prospettive urbanistiche e pae- saggistiche ripercorrono la Milano gi capitale dellImpero romano fino ai grattacieli del 2015, le citt lombarde e il paesaggio extraurbano con le importanti presenze preistoriche e romane, le piazze e i broletti medievali, gli edifici rinasci-mentali, la scena barocca e quella neoclassica, senza dimenticare la Rivoluzione industriale, le profonde trasformazioni abitative del Novecento e ledilizia moderna e contemporanea.Il volume, coeditato da Jaca Book e dalla Vene-randa Fabbrica del Duomo di Milano, ha anche uno sguardo attento alle grandi cattedrali lombar-de e a quel manufatto straordinario che il Duo-mo di Milano, verso cui la citt da sempre con-verge o, se si vuole, da cui si dipana, simbolo della cultura ambrosiana che ha visto in Ambrogio il suo iniziatore e in san Carlo il suo riformatore.Lopera offre un apporto fondamentale alla com-prensione della straordinaria sedimentazione artistica e culturale di una citt e di una intera regione in rapporto alla loro evoluzione storica ed economica.

    Maria antonietta Crippa, professore ordinario di Storia dellArchitettura presso il Politecnico di Milano e Direttore scientifico dellIstituto per la Storia dellArte Lombarda.

    Stefania De franCeSCo, Maria GiuSeppina ruGGiero, Serena Solano sono funzionari archeologi della So-printendenza Archeologica della Lombardia.

    paola Marina De MarChi, archeologa medievi-sta, gi MibaCt-Direttore dellArea archeologica di Castelseprio, ora conservatore del Civico Museo di Arsago Seprio.

    luiSa erba insegna Storia dellArchitettura i nel-la Facolt di Ingegneria dellUniversit di Pavia.

    paolo Grillo professore associato di Storia Me-dievale presso lUniversit degli Studi di Milano.

    alberto Marretta studioso di arte rupestre prei-storica e Direttore del Parco Archeologico Comu-nale di Seradina-Bedolina (Capo di Ponte).

    Silvia Muzzin studiosa di Storia dellArte Me-dievale e collabora con lUniversit del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro.

    eliSabetta roffia funzionario archeologo eme-rito della Soprintendenza Archeologica della Lom-bardia.

    ferDinanDo zanzottera, docente di Storia dellAr-chitettura e Direttore del Dipartimento di Valoriz-zazione dei Beni Culturali e della Fototeca iSal.

    9 788816 605213

    ISBN: 978-88-16-60521-3

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    La collana Patrimonio Artistico Italiano stata idea- ta per promuovere la conoscenza dei luoghi darte presenti sul territorio italiano: i monumenti e i loro contesti storico-culturali.Ogni volume dedicato a una regione e a uno stile,a una citt o a un sito specifico, ed corredato da una campagna fotografica inedita. Per i volumi speciali pi recenti sono state commissionate anche campa-gne fotografiche aeree.

    Campagna fotograficabamsphoto Rodella

    MILANOE LOMBARDIA

    DALLALTO

    CRIPPA DE FRANCESCO

    DE MARCHI ERBA

    GRILLO MARRETTA MUZZIN ROFFIA

    RUGGIERO SOLANO

    ZANZOTTERA

    M.A. CRIPPA S. DE FRANCESCO P.M. DE MARCHIL. ERBA, P. GRILLO A. MARRETTA S. MUZZIN E. ROFFIAM.G. RUGGIERO S. SOLANO F. ZANZOTTERA

    In copertina:Il Duomo di Milano e la piazza del Duomo. Sullo sfondo, il Palazzo Reale e lArengario.

    Sul retro:Vista sulla penisola di Sirmione (Bs), promontorio affacciato sul lago di Garda sul quale sorgono i resti delle cosiddette Grotte di Catullo, il pi imponente e lussuoso edificio residenziale di epoca romana dellItalia settentrionale.

    TANIA VELMANS

    TANIA VELMANS LARTE DELLICONA

    Licona un fenomeno vastissimo che interessa il mon-do bizantino ma anche il vicino e il medio Oriente cri-stiano: Egitto, Etiopia, Palestina, Siria, Cappadocia, Armenia, Georgia. Costantinopoli fu certamente il grande centro di diffusione delle icone che invest la Grecia e le isole del Mediterraneo, sviluppandosi poi nei Balcani e raggiungendo la Russia, da Kiev a Novgo-rod a Mosca. Con la caduta di Costantinopoli nel 1453 larte dellicona non si spegne e raggiunge altri paesi, Italia compresa, persistendo fi no a oggi.Il volume affronta il tema fondamentale del posto dellicona nella societ, nella cultura, nella liturgia e nella teologia. Licona una straordinaria espressione del sacro ed un oggetto artistico solo come conse-guenza della sua profonda funzione religiosa e politica. Licona un oggetto potente, taumaturgico, salvifi co, protettivo dei monasteri, delle citt, dei popoli.Per la prima volta un solo autore realizza una storia generale dellicona e della sua evoluzione artistica e sti-listica nelle varie regioni. Tania Velmans ci conduce nel mondo bizantino e fuori di esso con la maestria di chi ha frequentato per decine danni i percorsi storico-geografi ci e artistici delle icone.

    TANIA VELMANS, storica dellarte di fama internazio-nale, specialista dellarte e della civilt del mon-do bizantino. Membro corrispondente dellAccade-mia Europea di Scienze, Arti e Lettere, cavaliere dellOrdine delle Arti e Lettere francese. Direttrice di ricerca onoraria presso il CNRS, ha insegnato in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone, ha diretto un seminario allINALCO e due riviste specialistiche. Le sue ricerche e le sue spedizioni nel Caucaso e nel deserto egiziano hanno prodotto numerosi articoli e opere, molte delle quali tradotte, e le sono valse inol-tre il premio Gaston Schlumberger.Tra le sue opere ricordiamo presso Jaca Book: Georgia (1996), Bisanzio (1999), Larte monumentale bizanti-na (1999, 20062), Il viaggio dellicona (2002, 20082), Il Rinascimento in Oriente e Occidente (2003), Larte Bizantina (2007), La visione dellinvisibile (2009).

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    Dal catalogo Jaca Book

    A. Alpago Novello, T. VelmansLARTE DELLA GEORGIA

    V.N. LazarevLARTE RUSSADELLE ICONE

    A. VasiliuLARCHITETTURA DIPINTA

    GLI AFFRESCHI MOLDAVINEL XV E XVI SECOLO

    T. VelmansLARTE MONUMENTALE

    BIZANTINA

    V.N. LazarevLARTE DELLANTICA RUSSIA

    MOSAICI E AFFRESCHI

    A. DurovaLA MINIATURA BIZANTINA

    I MANOSCRITTI MINIATIE LA LORO DIFFUSIONE

    M. PiccirilloLARABIA CRISTIANA

    DALLA PROVINCIA IMPERIALEAL PRIMO PERIODO ISLAMICO

    C. Jolivet-LvyLARTE DELLA CAPPADOCIA

    T. VelmansIL VIAGGIO DELLICONA

    M. ZibawiLARTE COPTA

    LEGITTO CRISTIANODALLE ORIGINI AL XVIII SECOLO

    M. ZibawiLOASI EGIZIANA DI BAGAWAT

    LE PITTURE PALEOCRISTIANE

    W. Raunig (a cura di)ETIOPIA

    STORIA, ARTE, CRISTIANESIMO

    A.-M. de la CroixICONE ARABE

    S. Korunovski, E. DimitrovaMACEDONIA

    LARTE MEDIEVALE

    STORIA, STILE, ICONOGRAFIA DAL V AL XV SECOLO

    ISBN 978-88-16-60499-5

    Cover_ICONA_scelta.indd 1 05/11/13 18:52

    Gioved7 maggio LE CORBUSIER: RONCHAMP ore 19.00 di Maria Antonietta Crippa e Franoise Couss Intervengono: Maria Antonietta Crippa, Michele Reginaldi, Carlo Capponi

    V Secondo incontro della rassegna Citt dallaltoGioved21 maggio MILANO E LOMBARDIA DALLALTO ore 19.00

    Terzo incontro della rassegna Citt dallaltoGioved11 giugno MILANO E LOMBARDIA DALLALTO ore 19.00

    Libreria Bocca: Galleria Vittorio Emanuele II, 12 - Milano [email protected] 02.86462321Jaca Book: [email protected] 02.48561520 [email protected] 344.1782699INFO

    M.-T. PULVENISDE SLIGNY

    La cappella del Rosario presso il convento delle suore domenicane di Vence, nel Sud della Francia, unopera totale di un grande maestro del XX secolo: Henri Matisse. Cos lui la concepiva: la mia opera. Dopo decine di anni di straordinaria pittura, questa fu per Ma-tisse lopera. Vetrate coloratissime per uno spazio di luce, grandi composizioni realizzate con mattonelle bianche fi gurate dalla traccia di un pennello nero, arredi liturgici e casule per i vari tempi. Siamo di fronte a un capolavoro assoluto dellarte contemporanea e dellarte sacra ad un tempo. Matisse risponde allinvito di suor Jacques-Marie, sua ex infermiera, ex modella e straordinaria amicca nella vecchiaia dagli anni Quaranta. I domenicani, con padre Couturier e la rivista LArt Sacr, sono allavan-guardia per unarte religiosa affi data a grandi artisti, Matisse supera ogni immaginazione dei suoi committenti e si procura laiuto dellamico architetto Auguste Perret. Nel suo grandissimo studio, con i famosi cartoni acquarellati e rita-gliati (i papiers gouachs dcoups) costruisce in carta la cappella. Questa tecnica, meglio, questo genere artistico, sar fondamentale specie per le vetrate. Lunitariet di questopera supera la frammentariet generosa della chiesa coeva dellaltopiano di Assy, in Alta Savoia, dove lavorarono i maggiori artisti dellepoca.Il volume usufruisce di una campagna fotogra-fi ca notturna e diurna realizzata dallo studio BAMS photo Rodella, che ha potuto seguire le trasformazioni cromatiche della luce previste dallo stesso Matisse. La congiunzione elettro-nica di fotogrammi ha infi ne aiutato a vedere il chiaro dellinterno e la piena cromia delle vetrate. Marie-Thrse Pulvenis de Sligny ci conduce con il suo testo nella genesi e nello svi-luppo di unopera che, pur essendo un insieme di capolavori, intesa dallo stesso Matisse come un tuttuno, dal confessionale alla Via Crucis (su una sola parete, in uno straordinario percorso visivo), al doppio spazio per le suore e per i fedeli, a paramenti giubilo di forme e colori. La cappella cresce con Matisse e si sviluppa via via come un corpo vitale per unesperienza spirituale. Per la storia dellarte resta unopera che illumina la contemporaneit.

    MARIE-THRSE PULVENIS DE SLIGNY stata cura-trice del Museo delle Arti Asiatiche di Nizza dalla sua edifi cazione da parte di Kenzo Tange nel 1990 fi no al 1995, per poi ricoprire il ruolo di direttrice del Museo di Nizza per i successivi due anni. Dal 1997 curatrice del Museo Matisse, dove si occupa dellorganizzazione delle esposizioni te-matiche che consentono ai visitatori di scoprire il lavoro dellartista, secondo la natura prettamente monografi ca del museo. Tra queste: Matisse e lantichit, Un secolo di colore, Dalla parola al disegno, Festa in Cimmeria, Incontri dopere, Matisse in Francia, Matisse, Le ciel decoup. autrice, con Sylvie Forestier, di Matisse. Genesi. I papiers gouachs dcoups (Jaca Book, 2012). Collabora inoltre a eventi culturali e pubblicazio-ni in Francia e a livello internazionale.

    90,00

    Dal catalogoJaca Book

    Corrado Gavinelli (a cura di)con la collaborazione di Sylvie Forsetier

    I LUOGHI DELLA PACEArte e architettura dopo Hiroshima

    2010

    Pierre ProvoyeurCHAGALL. IL GESTO E LA PAROLA

    I pastelli del Messaggio Biblico2011

    Sylvie Forestier, Marie-Thrse Pulvenis de Sligny

    MATISSE. GENESII papiers gouachs dcoups

    2012

    ISBN 978-88-16-60483-4

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    MATISSEM A R I E - T H R S E P U LV E N I S D E S L I G N Y

    Campagna fotograficaCampagna fotograficabams

    MILANOE

    M.A. CRIPPA M.A. CRIPPA S. DE FRANCESCO S. DE FRANCESCO P.M. DE MARCHIL. ERBA, P. GRILLO A. MARRETTA A. MARRETTA S. MUZZIN S. MUZZIN E. ROFFIAM.G. RUGGIERO M.G. RUGGIERO S. SOLANO S. SOLANO F. ZANZOTTERA

    D A L L A L T OCAMPITELLICASSANELLI

    DAVIDFRANCHETTI PARDO

    FROMMELLIVERANISAURON

    WIEDMANN

    ROMAF O R M E D E L L A C I T T N E L L A S T O R I A Dal catalogo Jaca Book

    Filippo CoarelliLE ORIGINI DI ROMA

    LA CULTURA ARTISTICA DALLE ORIGINIAL III SECOLO A.C.

    Storia dellarte romana, vol. I2011

    Gilles SauronLA REPUBBLICA

    DALLE CONQUISTE ALLE GUERRE CIVILIStoria dellarte romana, vol. II

    2013

    Bernard AndreaeFIGURE DELLARTE IMPERIALE

    DA AUGUSTO A COSTANTINOStoria dellarte romana, vol. III

    2012

    Gerhard WiedmannROMA BAROCCA

    Patrimonio Artistico Italiano2002

    Hugo BrandenburgLE PRIME CHIESE DI ROMA

    IV-VII secolo2004, 20132

    Maria Andaloro, Serena RomanoARTE E ICONOGRAFIA A ROMA

    Da costantino a Cola di Rienzo2001, 20022

    Maria AndaloroLORIZZONTE TARDO ANTICO

    E LE NUOVE IMMAGINILa pittura medievale a Roma, Corpus, vol. I

    2006

    Serena RomanoRIFORMA E TRADIZIONE

    La pittura medievale a Roma, Corpus, vol. IV2006

    Serena RomanoIL DUECENTO E LA CULTURA GOTICA

    La pittura medievale a Roma, Corpus, vol. V2012

    Maria AndaloroATLANTE. PERCORSI VISIVI

    SUBURBIO, VATICANO, RIONE MONTILa pittura medievale a Roma, Atlante, vol. I

    2006

    Roberto Cassanelli, Emilia Stolfi (a cura di)GERUSALEMME A ROMA

    La basilica di Santa Croce e le reliquie della Passione2012

    Nicole DacosVIAGGIO A ROMA

    I pittori europei nel 5002012

    Alberta Campitelli, Alessandro Cremona (a cura di)ATLANTE STORICO DELLE VILLE

    E DEI GIARDINI DI ROMA2012

    Il volume vede impegnati i maggiori esperti di storia dellarte di Roma, secondo i periodi dallantichit alla contemporaneit. Gli autori si sono trovati ad usufruire e a commentare im-magini a volte per loro stessi inedite.La fotografi a da elicottero permette la visione a volo duccello, che ben ci ricorda il veduti-smo del 600 e del 700. Si ha cos la possibilit di cogliere singoli edifi ci, complessi monumen-tali o relazioni tra costruzioni con una plasticit nuova, che spesso permette una lettura pi sintetica delle opere e una coscienza topografi ca. La Roma antica e quella del 600 e 700 con la sua forte teatralit hanno in comune una viva evidenza, basti pensare da un lato ai vari fori, al Pantheon, al Colosseo o alle mura e dallaltro alle piazze e alle opere di Bernini e Borromini.Altre emergenze si prestano a una lettura molto interessante e affascinante, come le basiliche e le chiese paleocristiane o i capolavori del Ri-nascimento a partire dal Campidoglio, per poi sorvolare i famosi giardini e le famose ville, che dal basso non possono mai essere colti in un colpo docchio.Lo stesso Medioevo dar delle sorprese, e la contemporaneit, con la Roma dellEUR che pare uscire da una pittura metafi sica. Il volume costituisce uno strumento di supporto alla storia dellarte di grande interesse, oltre che unopera di estrema piacevolezza. uno strumento per-ci innovativo e intrigante per gli studiosi e pro-pone uninedita serie di visioni di Roma per gli amatori. I testi, opera di accademici di rilievo internazionale, sono sintesi in cui ogni studioso si lancia in interpretazioni e in chiavi di lettura innovative.

    ROBERTO CASSANELLI, gi conservatore dei Musei Civici e direttore del Museo e Tesoro del Duomo di Monza, insegna allAccademia di Belle Arti di Brera e presso la Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici dellUniversit Cattolica del Sacro Cuore di Milano, direttore per Jaca Book della collana Patrimonio Artistico Italiano; GILLES SAURON, professore di Archeologia Roma-na allUniversit di Parigi IV-Sorbona e autore di numerosi studi sullarte romana; PAOLO LIVE-RANI, professore di Topografi a dellItalia Antica allUniversit di Firenze; MASSIMILIANO DAVID, docente di Archeologia della Tarda Antichit allUniversit degli Studi di Bologna, dirige dal 2007 il Progetto Ostia Marina; CHRISTOPH LUI-TPOLD FROMMEL, gi professore di Storia dellar-te allUniversit di Bonn e docente invitato alle Universit di Princeton e di Berkeley, per ventanni direttore della Bibliotheca Hertziana a Roma; GERHARD WIEDMANN, studioso dellarte romana barocca e rinascimentale e collaboratore scientifi co della Bibliotheca Hertziana di Roma; ALBERTA CAMPITELLI, storica dellarte, dirigente dellUffi cio Ville e Parchi storici della Sovrinten-denza ai Beni Culturali di Roma Capitale, autrice di numerosi studi sulle ville e i giardini storici; VITTORIO FRANCHETTI PARDO, gi professore di Storia dellarchitettura alle Universit di Firenze e di Roma La Sapienza.

    CAMPITELLI, CASSANELLI, DAVID FRANCHETTI PARDOFROMMEL, LIVERANI

    SAURON, WIEDMANN

    ISBN 978-88-16-60488-9

    PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO

    120,00

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    ROMADALL'ALTO.indd 1 02/12/13 10:47

    C 100,00

    Dal catalogo Jaca BookI volumi speciali di Patrimonio Artistico Italiano

    M.A. Crippa (a cura di)ITALIA DALLALTO

    2004

    A. Campitelli, R. Cassanelli, M. David, V. Franchetti Pardo,

    Ch.L. Frommel, P. Liverani, G. Sauron, G. Wiedmann

    Forme della citt nella storiaROMA DALLALTO

    2012

    M.A. Crippa, L. Erba, P. Grillo, S. Muzzin, M.G. Ruggiero, S. Solano, F. Zanzottera

    MILANO E LOMBARDIA DALLALTO2015

    Nella sua inesauribile interpretabilit Venezia si crea nellesperienza di chi la guarda, nella meraviglia, nel disciogliersi e ricomporsi lungo itinerari e pensieri, nella continuit ininterrotta della sua struttura formale, della sua corporeit, dove non contano i brani isolati, ma la sequenza di spazi, vuoti dacqua e di pietra, definiti dalle cortine edilizie ininterrotte e stratificate.Le viste dal cielo permettono una lettura della fisicit urbana tramite lindividuazione di margini e bordi, e, nel caso di Venezia, anzich eviden-ziare emergenze monumentali e grandi volumi, rendono immediata la percezione dei vuoti, delle geometrie immaginarie che li separano e avvici-nano, degli infiniti rimandi fra essi. Immaginando di volare su Venezia provenendo da direzioni diverse dalla terraferma o dal mare sette itinerari ci suggeriscono percorsi da sco-prire nelle immagini in sequenza, individuando monumenti e spazi-luoghi senza mai perdere di vista la forma della citt. Una campagna fotografica inedita, realizzata da elicottero appositamente per questo volume, permette la visione a volo duccello e rende possibile osservare dettagli e relazioni urbane di straordinaria sintesi. Unopera che si rivolge a un pubblico vasto, ma che allo stesso tempo offre a studiosi, storici dellarte e storici dellarchitettura una conoscenza della citt che, dal basso, sarebbe impossibile esperire.

    Gli autori del volume si occupano di architettura e progetto urbano in relazione alla tradizione degli studi sulla citt e alle ragioni e forme del progetto contemporaneo.

    ArmAndo dAl FAbbro direttore del Corso di Laurea Magistrale Architettura per il Nuovo e lAntico del dAcc Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione allUniversit iuAv di Venezia dove insegna Composizione Architetto-nica e Urbana. Le sue pubblicazioni riguardano lo studio e il ruolo dellarchitettura nella costruzione della citt.

    mAriA GiuliA montessori, architetto, vive e lavo-ra a Venezia. Ha coordinato progetti di recupero urbano e architettonico in aree di valore storico-ambientale, ha concepito e realizzato diversi pro-getti editoriali e curato le coedizioni internazionali di numerosi libri illustrati darte e darchitettura.

    riccArdA cAntArelli,dottore di ricerca in Compo-sizione Architettonica (Universit iuAv di Venezia), collabora al Dottorato in Composizione.Come ar-chitetto e studiosa di fenomeni urbani si occupa di progetti complessi, di strategie di recupero di strut-ture pubbliche di valore storico e architettonico.I suoi saggi, su tematiche della citt contemporanea, sono pubblicati su monografie e cataloghi di mostre.

    ISBN: 978-88-16-60506-0

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    www.jacabook.it

    La collana Patrimonio Artistico Italiano stata ideata per promuovere la conoscenza dei luoghi darte presenti sul territorio italiano: i monumenti e i loro contesti storico-culturali.Ogni volume dedicato a una regione e a uno stile, a una citt o a un sito specifico, ed corredato da una campagna fotografica inedita. Per i volumi speciali pi recenti sono state commissionate an-che campagne fotografiche aeree.

    ARMANDO DAL FABBROMARIA GIULIA MONTESSORIRICCARDA CANTARELLICampagna fotograficabamsphoto Rodella

    VENEZIA DA L L A LTO

    DAL FABBROMONTESSORICANTARELLI

    PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO

    Ritenuto uno dei pi rappresentativi ca-polavori del Novecento architettonico, il santuario di Notre-Dame du Haut a Ron-champ in Francia, quasi al confine con la Germania, tra le opere pi discusse fra gli studiosi di architettura contemporanea. Vi-sitato da turisti di tutti i continenti, oltre che meta di pellegrinaggio, da tempo attendeva una pubblicazione di riferimento nel pa-norama editoriale italiano e internazionale.Il presente volume, con una documentazio-ne che si avvale di inediti, permette di far luce sulla genesi del lavoro di Le Corbusier e di chi lo ha accompagnato in una scom-messa il cui esito era tuttaltro che scontato. Una campagna fotografica completa, idea-ta da Jaca Book e realizzata dallo studio bamsphoto Rodella, ha permesso agli autori di illustrare il percorso di lettura del monumento, cogliendo, oltre al contesto e alla struttura, dettagli costruttivi, cromatici, materici e simbolici.Gli autori entrano appieno nel rapporto tra larchitetto e i committenti la Commissio-ne darte sacra della diocesi di Besanon, che aveva fortemente voluto lintervento di Le Corbusier, tramite due suoi membri, Mathey e Ledeur. Un rapporto che lascia allarchitetto la mano completamente libera nellinnovare processi e forme architetto-niche e lo impegna a ricostruire, dopo la distruzione bellica, un luogo sacro, gi meta di pellegrinaggio. Il volume dipana il tema di come un fondatore del Razionalismo abbia realizzato unopera da molti ritenuta espressionista. Ancora una volta il seguire le ragioni della committenza la funzione delledificio porta Le Corbusier a operare unassoluta novit sia rispetto allabitare privato sia rispetto agli edifici pubblici di carattere civile.

    Maria antonietta Crippa, architetto e pro-fessore ordinario al Politecnico di Milano, insegna Storia dellArchitettura e Storia del Restauro. Studiosa di architetti contempora-nei, direttrice dellisal (Istituto per la Storia dellArte Lombarda). Partecipa a conferenze nazionali e internazionali.

    Franoise Causs, professore aggregato di Storia dellArte, ha insegnato nelle coles normales dinstituteurs de Douai e Mont-de-Marsan, poi allInstitut universitaire de formation des matres dAquitaine. dottore in Storia dellArte, nel 1999, con una tesi su Larte, gli artisti e la religione in Francia. I dibattiti suscitati dalla rivista LArt sacr tra il 1945 e il 1954, edita nel 2010 da ditions du Cerf (Parigi).

    I ContemporaneIdal catalogo Jaca Book

    Charles JencksLe CorbusIer

    e La rIvoLuzIone ContInua In arChItettura2002

    George H. MarcusLe CorbusIer

    per una arChItettura dI InternI2000

    Marie-Thrse Pulvenis de SlignymatIsse. venCe

    La CappeLLa deL rosarIo2013

    Sylvie Forestier, Marie-Thrse Pulvenis de SlignymatIsse. GenesI

    I papIers GouaChs dCoups2012

    Sandra Suatoni (a cura di)soLerI. etICa e InvenzIone urbana

    2005

    antonietta Jolanda LimasoLerI. arChItettura Come eCoLoGIa umana

    2000

    GaudLa saGrada FamILIa

    con fotografie inedite e dvd2011

    Maria Antonietta Crippa (a cura di)Gaud. spazIo e dIseGnI deL saCro

    2002

    Maria Antonietta Crippa (a cura di)Gaud. Case, GIardInI e parChI

    2001

    sylvie Forestier, Nathalie Hazan-Brunet, Evgenia Kuzmina

    ChaGaLL. vIaGGIo neLLa bIbbIa2014

    Pierre ProvoieurChaGaLL. IL Gesto e La paroLa

    I pasteLLI deL messaGGIo bIbLICo2011

    Sylvie ForestierChaGaLL. opera monumentaLe: Le vetrate

    1995

    Georges RouaultCIrCo deLLa steLLa Cadente

    2007

    Andr SuarsGeorGes rouauLt. passIone

    2005

    Jean Leymariebraque. ateLIers

    1995

    M.A. CRIPPAF. CAUSS

    70,00

    ISBN 978-88-16-60502-2

    R O N C H A M PL A C A P P E L L A D I N O T R E - D A M E D U H A U T

    LE CORBUS IERM A R I A A N TO N I E T TA C R I P PA | F R A N O I S E CAU S S

    Campagna fotografica bamsphoto Rodella

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    In copertina:Ronchamp, cappella di Notre-Dame du Haut, vista del lato sud.

    Sul retro:Particolare della faccia interna del portale dingresso sul lato sud.

    www.jacabook.it

    LE CORBUSIER_RONCHAMP100914 copia.indd 1 16/09/14 15:12

    Di gioved, in Galleria, i maestri del Novecento, le inedite visioni delle citt italiane fotografate a volo duccello, lincontro tra arte e sacro. I grandi volumi darte, architettura e fotografi a di Jaca Book raccontati in una serie di conversazioni con autori, esperti e studiosi.

    Quale tra le sue molteplici attivit, storico dellarte, saggista, direttore editoriale, auto-re e conduttore di programmi televisivi, do-cente universitario, organizzatore di sistemi culturali, la diverte di pi? Scrivere. E scrivere che, oggettivamente, mi diverte di pi. Scrivere un lavoro domestico, si svolge senza uscire di casa. Fantastico!Quanto hanno influito le sue esperienze, come mercante e gallerista, nelle succes-

    sive scelte in ambito artistico?Sono state abbastanza importanti per la for-mazione dellobbligo a guardare: nel senso che, chi si occupa di Storia dellArte, in un modo esterno alla realt materiale delle cose, spesso, afflitto da patologie ideali-stiche o astratte. Chi davanti ad un quadro deve decidere, se lo compra o non lo com-pra, deve essere in gra-

    do, in un attimo, di capire se il lavoro interessante, se falso, se conta qualcosa nella storia dellartista, se conta qualco-sa nel gusto e cos via. La misura, pur-troppo, del denaro una misura vicina a quella del sangue e quindi uno reagisce con maggiore attenzione. Lo storico dellarte ha diritto di sbaglia-re, un mercante, se sbaglia, paga.Quale grande artista del passato avrebbe voluto conoscere e frequentare?Domanda un po complicata! Tutti e nessuno... per, certi, sicuramente meno di altri. Leonardo, no! Un rompiscatole. Tra i rompiscatole avrei preferito Miche-langelo, anche perch, per la vicinanza al protestantesimo, la sua contorsione

    Lintervista con Philippe Daverio si svolge per telefono: lo storico dellarte , infatti, impegnatissimo, ma risponde alle mie domande con grande cordialit e spontaneit.

    Intervista a Philippe Daverio

    intellettuale, mentale, era molto pi af-fascinante.Vuol presentare il suo rapporto con la te-levisione? Vuol ricordare le maggiori soddi-sfazioni donatele dai programmi Art, Art.t e Passepartout?Il mio rapporto con la televisione ca-suale. E successo che una persona illu-minata mi abbia incaricato di fare delle cose. In realt, il mio rapporto , total-mente, non naturale perch la televisio-ne vuole trasmissioni molto diverse da quelle che creo io. La televisione , per definizione, non popolare ma popola-resca: i programmi che ho realizzato li hanno tollerati e li mandano sempre in onda ma non li vogliono pi. Il farli stato molto divertente, come unavventura, perch stata unavven-tura dindagine: per cui uno non sa mai dove va a finire, ma sa, solo, da dove par-te (pi o meno).Quindi, una bella avventura esistenziale. Poi, stato straordinario il lavoro, dura-to pi di dieci anni, con i ragazzi: questo gruppetto che andava in giro da Dresda a Buenos Aires, passando anche da Pavia, era molto simpatico. Come sceglieva e costruiva le tematiche del-le puntate della trasmissione di antropologia culturale, Il Capitale?E loccasione che fa luomo ladro. Molti miei viaggi allestero (quasi tutti) erano dovuti, principalmente, alle opportunit che si creavano in quel momento: mi invitavano a fare una conferenza a Gua-dalajara sulla letteratura e ne appro-fittavo, con la mia troupe, per girare il Messico; per Pechino e Shanghai stata la stessa cosa, perch avevo dei rappor-ti personali in Cina. Ci permetteva di risparmiare sui tempi di spostamento. In realt, poi, il costo del viaggio supe-rava di molto quello che la Rai pagava. Tutto era molto casuale.

    Silvia Venuti

    Philippe Daverio

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    mail: [email protected] - cell. 339 6859871 - 338 4758951mail: [email protected] - cell. 339 6859871 - 338 4758951

    Palazzo Reale: uno scrigno di mostreA cura di Pietro Sergio Mauri

    Divulgare arte, bellezza, storia, etica, coe-sione sociale e comunicarne i valori sembra costituire il cuore della sua pratica di vita: vuol approfondire questa riflessione sul suo impegno?Riguarda la mia passione didattica. La stessa che mi ha spinto verso il lavoro universitario. E un po la curiosit di tra-smettere. molto bello dire agli altri. E poi , anche, la macchina retorica ad es-sere molto interessante, perch obbliga a chiarire le idee per poter convincere gli altri. Ci valido anche nello scrivere libri, articoli, preparare video e nellinse-gnamento universitario.Il suo coinvolgimento sociale e politico mira alla salvaguardia di beni materiali e imma-teriali: ci vuole coraggio nellintraprendere vie nuove come il Save Italy, nato per ce-lebrare i 150 anni dellUnit dItalia. Quali i progetti e quali i risultati conseguiti finora?In realt, una proposta molto situazio-nista, non c niente di organizzato die-tro il Save Italy: ci sono io con quattro amici e quando ci viene lidea tentiamo di lanciarla. Abbiamo avuto la fortuna di ottenere dei risultati perch la cosa ini-zi quando riuscii a bloccare la discarica di fronte alla Villa di Adriano a Tivoli. Fu proprio uninfilata di circostanze favore-voli. Ero andato sul posto a vedere, pro-

    ponemmo una piccola manifestazione alla quale vennero parecchie persone. Ebbi la fortuna, due sere dopo, di esse-re invitato a cena dal Presidente della Repubblica dove cera anche il Ministro degli Interni che informai della proble-matica Ho salvato Carditello dalla distruzione perch ho fatto un comizio

    con un megafono preso in affitto, davan-ti alla Reggia di Caserta, salendo su un carretto trainato da un cavallo: per caso passava il Ministro che si accorto che Carditello esisteva. Sono situazioni mol-to casuali. Per importante che passi la parola dordine, cio che nasca un picco-lo lumino di coscienza sullimportanza di salvare il Patrimonio.E per questo i suoi studenti hanno coniato, per la salvaguardia del Sud dItalia, lo slogan Terra omnia: al fine di sensibilizzare lEuro-pa sullinestimabile patrimonio italiano.Lo slogan Terra omnia nasce, come eser-citazione, in un laboratorio di grafica e comunicazione allUniversit di Palermo.Sul versante, invece, della saggistica a quale dei suoi libri, intendo quelli da lei pubblicati, pi affezionato?Uno sempre pi affezionato al prossi-mo che verr. Perch quello che crea la maggiore ansia.Ho un lavoro, in cantiere, complicatissi-mo per tentare di spiegare il Medio Evo. Chiss se ci riesco...Ma, sicuramente, di quello non deve avere dubbi!Ma non tanto facile. Anche riuscire a tirarne fuori delle sensazioni che siano non quelle abituali... di cos stato il mo-vimento, di come e quanto radicante per la nostra visione del mondo. Del Medio Evo, ricordo che gli artisti non firmavano le opere, convinti che lispirazione provenisse dal Cielo, per cui non se ne pote-vano reputare, loro, gli autori. Alcune sculture furono fatte per esse-re viste solo da Dio e non dagli uomini: quelle messe in cima alle Cattedrali che non si possono veder da sotto, quelle che stanno dietro allintaglio delle guglie.

    Sono opere molto particolari. E di cui si persa memoria e di cui impor-tante ritrovare la traccia. Chi era il cliente dellopera del Medio Evo? Era lInfinito. Era Dio, in realt. Quali sono i libri della sua biblioteca a cui ritorna pi frequentemente?Da me, c molta confusione e non tro-vo mai niente. Quando ho bisogno di qualcosa la recupero su Internet, per fortuna. Se, poi, apro Gallica della Bi-bliothque nationale de France, ho a disposizione centocinquantamila volumi che posso leggere direttamente.Possiamo concludere nel menzionare un so-gno nel cassetto ancora da realizzare?Un sogno ce lavrei ancora, ma, so gi, non si realizzer. E quello di fare una vera grande trasmissione internazionale sullo Spirito dellEuropa.Ma, ormai, dellEuropa nessuno si inte-ressa. Cera pi Europa in passato. Ce-ra, allora, una fascia molto piccola della societ: decine di migliaia di individui che avevano parenti di qua e di l, che parlavano pi di tre lingue, che avevano letto libri delle varie culture europee... Oggi, oggettivamente, di europei ce ne sono pochissimi. In fondo tra Schuman, De Gasperi, Spinelli e i signori di oggi, la differenza quella che pu passare tra Metternich enon oso dire i nomi dei politici attuali.E, in dirittura finale, un suo pensiero sullEx-po?LExpo partita in modo bizzarro: con Milano che vinceva la competizione con Smirne. Io, allora, rimasi molto male per-ch, essendo profondamente europeista mediterraneo, per me, lExpo avrebbe spinto la Turchia ad entrare pi seria-mente in Europa e ad essere pi attenta ad una serie di problematiche. In questi giorni ho appena sottoscritto un appello a favore di chi sostiene il diritto, alme-no, di parlare del genocidio armeno che i Turchi negano. LExpo a Smirne, forse, avrebbe anche posto degli equilibri di-versi nei confronti della parte di pazzia che sta distruggendo il Mediterraneo orientale.Comunque, spero che lExpo funzioni: tutti i miei auguri. Serva a distribuire attenzioni e piaceri nellambito di chi vicino, come deve essere, come sem-pre stato.La ringrazio per la sua generosa disponibi-lit che mi permette di tracciare di Lei un profilo cos autentico e schietto.

    Silvia Venuti

    ARTE LOMBARDA DAI VISCONTIAGLI SFORZAQuesta esposizione una passeggiata in un mondo di raffinata eleganza , di arte e di pensiero inconsueti per gli odierni scenari socio-culturali. Gra-zie ad una capillare ricerca curata da Mauro Natale e Serena Vitale, vastissi-ma la presenza di eccelsi artisti ed artigiani che dal Trecento, Giotto, Bra-mante e Leonardo da Vinci, arrivano al primo Cinquecento. Lesposizione ricorda la storica mo-stra del 1958 a cura di DellAcqua e Longhi ed stata preceduta da quella sul Bramante a Brera. (catalogo Skira) Apre lattenzione sul periodo aureo della citt di Milano, sui suoi cantieri, il Duomo e il Castello e sulle botte-ghe del lusso, delle armi e dei tessuti. Ricorda la Corte di Pavia, la preziosa Biblioteca viscontea e sforzesca, oltre a citare un consistente patrimonio di Chiese e Musei dellintera Lombardia, riconosciuta con Milano centro inter-nazionale. Esposti tavole pittoriche ed affreschi, sculture in legno, in terra-cotta e bronzo. Disegni e manoscritti miniati, messali, oreficerie, medaglie, reliquiari e per-gamene. Catalogo Skira.

    LEONARDO DA VINCI 1452-1519La maggiore esposizione italiana, cura-ta da due fra i nostri maggiori studiosi di Leonardo, Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio. Storicamente preceduta, sempre a Palazzo Reale, da Leonardo a Milano 1482-1982 e da Leonardo da Vinci - della Natura - Peso e Moto delle Acque. Chi scrive nellagosto 1982 ha attraver-sato in vela lAtlantico portando al Mu-nicipio di Newport il vessillo-manifesto della Coppa America, con il dodecae-dro di Leonardo da Vinci. Integrazioni esterne a Palazzo Reale mostrano alla Pinacoteca Ambrosiana fogli del Codi-ce Atlantico, al Castello Sforzesco, alla Biblioteca Trivulziana, il Codice Trivul-ziano e la recentemente restaurata Sala delle Asse e al Civico Acquario i disegni sul moto delle acque.. Nella sezione del Sogno sono esposti i progetti utopistici, volare, camminare sulle acque, respirare sottacqua, messi in rapporto alla cultura ingegneristica dellepoca. In rappresentanza dei suoi capolavori pittorici leccezionale pre-stito de La Belle Ferronire, occasione emozionante da non perdere. Catalogo Skira, nuova esaustiva mono-grafia aggiornata.

    IL LEONARDO DI MASSIMO VITTA ZELMAN

    PIETRO C. MARANIMARIA TERESA FIORIO

    Prima, il vecchio slogan Milano Cuore dellEuropa, ora

    il sottotitolo, Milano al Centro dellEuropa della mostra

    ARTE LOMBARDA DAI VISCONTI AGLI SFORZA, trovano in

    PALAZZO REALE, grazie anche alla pluriennale partnership

    con lEditore SKIRA, un ammirevole biglietto da visita.

    LA MOSTRA CHE PIU DI OGNI ALTRA AIUTA A

    CAPIRE LEONARDOLuisa Cogliati Arano

    LEONARDO DA VINCI

    1452-1519

  • 6mail: [email protected] - cell. 339 6859871 - 338 4758951 mail: [email protected] - cell. 339 6859871 - 338 4758951

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    PRINCIPE DEI SOGNI Tornano riuniti insieme i 20 preziosi monumentali Arazzi commissionati a Jacopo Pontormo, Agnolo Bronzino e Francesco Salviati da Cosimo I de Medici per la Sala de Dugento a Pa-lazzo Vecchio. Altro evento di rilievo, curato da Louis Godart, da visitare nella prestigiosa Sala delle Cariatidi, Principe dei Sogni, biblica storia di Giuseppe. Catalogo SKIRA.

    Castello sforzescoSALA DELLE ASSEAi piedi della Torre del Falconiere, la Sala delle Asse interamente af-frescata da un pergolato, quasi a ricordare lester-no grande giardino, parco di caccia, un fitto intreccio di rami fioriti e cordami dorati, in eleganti nodi, cui Leonardo attese dalla-prile 1498. La paternit di tutta la volta ancora in corso di indagine, lat-tribuzione del monocro-mo appare quale disegno preparatorio, metodo abituale a Leonardo. Ci si va chiarendo con lec-cellente diagnostica e re-stauro curati dallOpificio delle Pietre Dure

    Castello SforzescoMUSEO DELLA PIET RONDANINI. LULTIMO CAPOLAVORO DI MICHELANGELO TROVA CASA NE-GLI SPAZI ESPOSITIVI DELLANTICO OSPEDALE SPAGNOLO ALLESTITI DA MICHELE DE LUCCHI In concomitanza con lavvio di Expo 2015, e dopo quasi sessantanni trascor-si nel Museo dArte Antica del Castello allinterno della Sala degli Scarlioni, dove abitava in una nicchia dautore firmata BBPR, la Piet Rondanini, lultima tor-mentata opera che Michelangelo de-sider per s, non finita, cambia casa,

    rimanendo sempre allinterno del Ca-stello Sforzesco e trovando la sua defini-tiva collocazione nellaffascinante spazio dellantico Ospedale Spagnolo, nel quale si entra dallantica Cucina dellOspeda-le Spagnolo ora Sala dellAccoglienza e non dal vecchio ingresso frontale. La nuova collocazione museale, un sug-gerimento del Soprintendente Claudio Salsi allArchitetto Stefano Boeri che la vedeva in uno spazio esclusivo, suppor-tato con passione dallAssessore alla Cultura, Filippo del Corno, realizzata dal Civico Settore Edilizia Pubblica per la Cultura dellAssessore Maria Carme-la Rozza che ha commentato La stra-ordinaria nuova Casa di una emozio-nante Opera. Questa scultura arriv a Milano in treno nel 1952, acquistata dal Comune con sottoscrizione pubblica. LArchitetto Michele De Lucchi, con geniale semplicit scenografica ci offre di goderne la visione provando une-mozione nuovissima e coinvolgente, entrando a distanza e da dietro in un ampio rarefatto spazio, avvicinandosi su un pavimento in assito di legno, a me-moria delloriginale. Laltra fondamentale soluzione, in ter-mini di misure di tutela e sicurezza, tecnologica, una preziosa pedana antisi-smica ed antivibrazioni, vicinissimo cor-

    re la Metropolitana, non lontano i treni delle Ferrovie Nord ed un terremoto non si sa mai, con consolidamento dei sotterranei sottostanti e supporto cilin-drico in acciaio, che evidenzia il candore della statua. Un plauso al numeroso team di compe-tenze, fattiva collaborazione fra pubbli-co e privato, fra persone ed Istituzioni. Il sistema di illuminazione, appositamente realizzato da Artemide studiato per evitare le ombre, mentre allinterno della sala si diffonde una luce quanto pi possibile naturale che valorizza le deco-razioni murali senza entrare in contra-sto con la centralit della Piet.

    Civico AcquarioLEONARDO E LACQUA A complemento della mostra di Pa-lazzo Reale al Civico Acquario, unico edificio superstite di Expo 1906, una esposizione racconta gli studi di Leo-nardo da Vinci sullacqua. Multimedialit e modelli illustrano le intuizioni del Genio, teorico, scienzia-to ed ingegnere, in rapporto al terri-torio lombardo e alla sua navigazione fluviale. Suggestivo il video dei disegni del Diluvio, in movimento. Complementare, lintegrazione foto-grafica di Achille Chierichetti, storico ottico e fotografo meneghino. Catalo-go Silvana Editoriale

    PASSEGGIATA SUI TETTI DELLA GALLERIAI lavori di restauro della Galleria han-no sensibilizzato un privato, limpren-ditore Alessandro Rosso, il cui Grup-po Rosso gestisce lalbergo Seven Stars in Galleria. Sostenuto dalla civica Amministra-zione e Soprintendenza ha realiz-zato un percorso turistico sui tetti della Galleria Vittorio Emanuele II che permette al pubblico di poter osservare la Galleria e Milano dallal-to, cos come forse voleva fare lar-chitetto Mengoni, quando realizz la passatoia nel 1867.

    Sala delle Asse

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    mail: [email protected] - cell. 339 6859871 - 338 4758951mail: [email protected] - cell. 339 6859871 - 338 4758951

    La Fondazione Prada stata creata nel 1993 come luogo per lideazione di mo-stre darte contemporanea e progetti cul-turali di vario genere. Da sabato 9 mag-gio si aprono i cancelli della nuova sede di Largo Isarco nella zona sud di Milano. Il complesso, acquisito dalla Fondazione e gi presentato in una versione sperimen-tale dal 2008, stato oggi completamente ripensato. Gli edifici originali, costruiti nel 1910, ospitavano una distilleria e, oltre alla loro riconfigurazione, tre nuove strutture dialogano con quelle preesistenti e con gli spazi aperti che li collegano fra loro. Il risul-tato architettonico davvero degno di una metropoli internazionale e fa dire che, se una parte degli utili della griffe Prada sono spesi per larte e per offrire alla citt un luogo come questo, possiamo perdonare i prezzi a volte poco abbordabili dei loro, per altro, magnifici prodotti. Il soprinten-dente artistico e scientifico della Fondazio-ne , da sempre, Germano Celant, mentre il progetto architettonico sviluppato dallo studio OMA guidato da Rem Koolhaas ed caratterizzato dalla combinazione di set-te edifici preesistenti oltre ai nuovi: Podium, Cinema e Torre. Una splendida interazione di conservazione e ideazione stupisce il vi-sitatore per la variet delle proposte pur mantenendo una coerenza assoluta. Gli spazi diventano uno stimolo per pro-getti artistici sperimentali in cui diverse discipline possono coesistere. Loro impre-vedibile sulle facciate industriali si confron-ta con vaste vetrate, mentre pareti in allu-minio traforato fronteggiano zone lasciate in basico cemento. Gli stupefacenti contrasti, calibrati sapien-temente, permettono una visione esterna di bellezza che prelude a ci che gli spazi stessi contengono. La prima mostra del percorso Serial Classic curata da Salva-tore Settis e Anna Anguissola, aperta dal 9 maggio al 24 agosto, giunge inaspettata. E dedicata alla scultura classica e al con-cetto di multiplo presente nellarte greca e romana ed allestita in uno dei nuovi edifici quasi completamente caratterizzato da pareti di cristallo come i basamenti o

    le quinte che sostengo-no o separano le opere. Leffetto scenografico davvero efficace, la luce invade ogni cosa e il con-cetto di pezzo classico come pezzo unico completamente ribaltato dallo studio dei curatori. Tra le magnifiche sculture, efficaci esempi di multi-pli dellantichit, tra questi: la Penelope e le Cariatidi, LApollo di Kassel e la Venere accovacciata, opere presenti solo in anti-che copie, poich gli originali brillano come fantasmi nella loro assenza proposta nellal-lestimento. Nella galleria Sud e una parte del De-posito, il vasto magazzino ospita An In-troduction, (Dal 9 maggio al 10 gennaio 2016) un percorso espositivo composto di 70 opere. Tutte fanno parte della col-lezione Prada che ha dato il via alla cre-azione della Fondazione stessa e riper-corrono il territorio artistico degli anni Sessanta, dal New Dada alla Minimal Art. Ne fanno parte autori quali Walter De Maria, Piero Manzoni, Yves Klein, Barnett Newmann, Pino Pascali. Non mancano opere di Fontana, Burri, Schifano, Jeff Ko-ons, Gerhard Richter e molti altri.

    Ledifico Cinema ospita un progetto rea-lizzato da Roman Polanski. Una selezione di quindici pellicole girate dal regista e sei film storici come Quarto potere di Orson Welles e Amleto di Laurence Olivier, che sono stati la sua fonte dispirazione. Sono in programma ogni venerd e sabato dal 22 maggio al 25 luglio. Nel foyer del Ci-nema si ammira una ceramica storica di Fontana, realizzata nel 1948 per il cinema Arlecchino. Nei sotterranei del Cinema le-sposizione permanente di Processo grot-tesco di cui autore Thomas Demand, torna in scena dopo essere stato presen-tato alla biennale di Venezia del 2007. Nella Cisterna, uno degli spazi preesistenti che si sviluppa su tre piani, la mostra Trittico (9 maggio 1 gennaio) presenter sempre tre opere della collezione a rotazione. Ora sono esposte Lost Love di Damien Hirst, 1 metro cubo di terra di Pino Pascali e Case II di Eva Hesse. Molte altre sono le sorpre-se messe in scena dalla Fondazione nei vari settori, tutte valgono una visita e uno sguardo attento. Per finire, una piacevole sosta al Bar Luce, ideato dal regista ame-ricano Wes Anderson e posto allentrata della nuova sede, riporta il visitatore alle atmosfere dei bar milanesi di un tempo. Alle pareti una carta da parati evoca la Gal-leria Vittorio Emanuele, gli arredi sispirano al cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta. Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, presidenti della Fondazione, rifiutano di es-sere definiti mecenati. Milano dovrebbe comunque essere grata per questo impor-tante investimento che aggiunge una nuova imperdibile tappa dedicata allarte a quelle gi presenti in citt.

    Fondazione Prada apre la Stupefacente nuova sede di Milano, da vedere di Clara Bartolini

    Per quanto riguarda Biografia per imma-gini, vorrei sottolineare la presenza di nu-merose fotografie familiari, sino a risalire ai bisnonni, entit fondanti di ogni destino umano; tra esse di particolare importan-za e frequenza le fotografie del padre e della madre, la danzatrice e poetessa Maria Cumani, che hanno trasmesso al figlio il gusto del Bello e della Poesia; e quelle che testimoniano il legame che Alessandro ha sempre mantenuto con lisola paterna; ne cito alcune: adolescen-te sulla spiaggia di Roccalumera (1953), sul terrazzo di casa a Siracusa (1980), sulla spiaggia di Letojanni (1993).

    Molto belle e pregevoli dal punto di vista artistico le foto relative al suo lavoro di attore. Quest opera si avvale inoltre di una Nota dello stesso Quasimodo e della Presentazione di Miriana Ronchetti. Nella sua Nota Quasimodo confessa di avere avuto qualche perplessit di fronte alla proposta da parte di Del Piano, di la-vorare ad una raccolta di fotografie, che avesse come soggetto la sua persona e i suoi affetti; pensava che non fosse il caso di lanciarsi in unoperazione dal tono cos egocentrico: mi sembrava troppo an-che per un artista figlio di artisti (e perci naturalmente narciso) quale sono. Poi ho deciso di stare al gioco e di buttarmi in una ricerca, che di fatto mi ha concesso di fare un viaggio straordinario quanto inatteso nel mio passato: sono stato catapultato indietro nel Tempo, nella dimensione del mio Passato... remoto, lontano, via via sem-pre pi recente... per arrivare allOggi, al Presente, allHic et Nunc, in cui si concen-tra e si raccoglie il succo di tutto ci che io sono stato e ho fatto negli anni passati in qualit di uomo e di artista.Nella sua pregevole Presentazione Maria-na Ronchetti osserva tra laltro, che Ales-

    sandro un estimatore della bellezza, dei profondi silenzi; un osservatore attento che con ripetuto stupore e disincanta-ta meraviglia si pone quotidianamente di fronte agli eventi visibili e invisibili con cu-riosit, in modo spregiudicato e senza pre-concetti. Lo guardo... ed come se i suoi pensieri affondassero in spazi sconosciuti e si perdessero in lontane immaginazioni, ma poi lo stesso uomo che sa afferrare la realt con acuto intuito, sezionandola e riuscendo a darle la giusta misura [...] . Quella di Alessandro Quasimodo una dimensione dove si respira tangibilmente la straordinaria atmosfera di tutto quello che ha fatto suo nel vivere, quello che ha assimilato con tutti i sensi attraverso la vita familiare, le varie arti che nella sua esisten-za sono ispiratrici e sagge compagne. Direi per che lelemento fondamentale della sua aura magica proviene soprattut-to dal valore affettivo di tutti i rapporti che egli ha saputo creare sia con personaggi noti che con persone sconosciute.Nel paragrafo Luomo tra vita e spettacolo, analizzando la tecnica teatrale di Alessan-dro Quasimodo, la Ronchetti scrive infatti: La sua recitazione una non recitazio-ne, il vero che si presenta senza ap-parati scenici, senza luci, senza nulla, per creare unintima relazione animistica con la gente. C qualcosa di essenziale, quasi magico, che lo rende cos vicino al pub-blico, sia nella qualit di attore teatrale che cinematografico: tra lui e la platea non esiste la quarta parete, perch nel suo essere naturale partecipare, vivere in prima persona tutti gli avvenimenti che lo circondano, dai quali si lascia coinvolgere con grande naturalezza.Difficile di questi tempi, essere uomini di teatro, di cultura, personaggi, in quanto lattuale societ tende a pianificare tutto; e qui, in questa dimensione, si riconosce

    la bravura di un attore. Alessandro con quel suo tipico modo di porsi davanti agli altri, di colloquiare con tutti, senza lausilio dei comuni discorsi vuoti di sostanza anche se zeppi di parole e adottando invece il linguaggio della gente, sa arrivare ai grandi e ai piccoli. E la sua azione lascia sempre una traccia e la voglia di creare dei contatti con lui, che, spesso, diventa un vero punto di riferimento. [...]. Nella sua recitazione poetica non esiste prevaricazione, in quanto egli si fa tramite fra il poeta e lascoltatore.

    Giovanna Musolino

    Coffee shop

    Lucio Fontana

    Damien Hirst

  • Vecchio pino viventedi Koji Yamamoto

    Vecchio pino vivente di Koji YAMAMOTO (testo di Tatsuru UCHIDA) Il ngaku una forma di spettacolo necromantico finalizzato ad appacificare gli spiriti dei morti. Il palcoscenico realizzato formalmente allinterno di uno spazio quadrato, compo-sto da 18 tatami - ovvero, 5,46m. per lato - ma non pu essere usato propriamente come tale se mancano gli artifici cosmologici. A mio avviso, il palcoscenico del teatro no, dovrebbe presentare sempre tre elementi: il metsukebashira (il pilastro di riferi-mento), il kiridoguchi (la porticina) e limmagine del vecchio pino.

    Tuttavia, lo spazio per questi tre elementi non dovrebbe essere considerato propria-mente come palcoscenico. Il metsukebashira una figura fallica che si erge allestre-mit della scena, separando il mondo dei morti e dei fantasmi, da questo mondo. Agli antipodi, si trova il kiridoguchi, un piccolo passaggio; da qui si passa solo accucciati, proprio come accade con il nijiriguchi nella cerimonia del t: un pertugio che rappre-senta, allo stesso tempo, il canale uterino (e probabilmente la fossa tombale in cui ve-niamo sepolti). Le ragioni che hanno condotto alla scelta di un vecchio albero di pino, non sono chiare; tuttavia assai probabile che, al di l delloggetto fine a se stesso, esso stia a significare un motivo privilegiato simbolo, al contempo, di vita e di morte.

    Ho richiesto io a Koji YAMAMOTO di dipingere un vecchio pino, quando ho pensato di creare un palcoscenico per le prove del teatro n nel mio dj per le arti marziali Gaifukan. Da un lato perch desideravo unaltra opera di YAMAMOTO per la mia col-lezione, e dallaltro perch ero ansioso di vedere come il pittore avrebbe risposto alla mia richiesta provocatoria. YAMAMOTO, sino ad allora, non aveva mai accettato unopera su specifica commissione e, come se non bastasse, il motivo prescelto, un vecchio pino, non un elemen-to naturale, ma un simbolo che rimanda al palcoscenico del teatro n. Il vecchio pino, insomma, non unopera darte ordinaria per coloro che sono interessati ad ammirarne il valore estetico. Lalbero, dovrebbe, invece, assumere la funzione di elemento essenziale del palco. Di conseguenza, per quanto bello possa essere, artisticamente parlando, il vecchio pino non avrebbe alcun significato se non si armonizzasse con lo spettacolo che si svolge innanzi ad esso.

    Questopera, quindi, la risposta di YAMAMOTO alla mia complicata richiesta. Una volta terminato il lavoro, a prima vista, il dipinto mi sembrava un po troppo vivente, sia nella forma che nei colori. Ma ho apprezzato il vero valore di questopera in occasione della rappresentazione di teatro n Tsuchigumo. Insieme a tutte le altre attrezzature sceniche - i costumi, le maschere ecc. - il vecchio pino creava un forte contrasto con il ricco costume rosso e oro di Kocho (un personaggio femminile) che risaltava sulloscurit verdeggiante dello sfondo.

    Quando Noboru YASUDA, un attore n, recit la terza notte dellopera Yume Jya (dieci notti di sogni) scritto da Soseki NATSUME, la rappresentazione ebbe luogo alle luci del crepuscolo e il vecchio pino si trasform in un oscuro e fitto bosco che inghiottiva lattore. A seconda della rappresentazione, il vecchio pino risalta sulla scena o ne diviene lo sfondo; alle volte abbraccia e alle volte rigetta ci che gli si pone davanti. Ho allora compreso che Koji YAMAMOTO aveva creato un artificio scenico vivente. Tatsuru UCHIDA, Maestro di arti marziali (direttore del Gaifukan), professore eme-rito presso lUniversit Femminile di Kobe.

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    mail: [email protected] - cell. 339 6859871 - 338 4758951mail: [email protected] - cell. 339 6859871 - 338 4758951

    Marted 10 febbraio 2015, alle ore 10,30, chi scrive in compagnia del Segretario Generale dellAssociazione Librerie Sto-riche ed Antiquarie dItalia dottor Enzo Orieti, stato ricevuto a Roma dalla dott.ssa Rossana Rummo, Direttore Genera-le Biblioteche e Istituti Culturali, delegata dallOn.le Ministro Franceschini al quale avevo indirizzato la lettera qui riprodotta, ad ascoltare la voce e le proposte di sal-vataggio di quanto rimane delle librerie storiche nazionali. Abbiamo consegnato il seguente documento elaborato dalla Presidenza dellAssociazione:

    Librerie storiche quali difficol-t e quali possibili azioniLa situazione problematica delle librerie storiche nel nostro Paese nasce da tre differenti fattori:- lincremento dei costi di produzione (soprattutto affitti)- la riduzione dei volumi di vendita determinanti da numerosi fattori, quali gli acquisti in rete, la crisi economica, la grande distribuzione, la concorrenza degli Editori. - le politiche nazionali e regionali che non sempre hanno tutelato questo bene culturale

    E necessario per generare condizioni di sopravvivenza attuare politiche sia per quanto riguarda la riduzione dei costi di produzione che lincremento dei ricavi.Alcune azioni possono essere cos schematizzate: Prevedere che laddove laffittuario sia un Ente pubblico si pratichino affitti agevolati, questo anche laddove esista-no delle concessioni anzich dei con-tratti di affitto;

    Ministero dei beni e delle attivit culturali e del turismo

    Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali

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    incontro di scrittori come Ezra Pound, Ernest Hemingway e James Joyce, alla Pickwick Books; dalla Either/Or Bookstore, a Hermosa Beach (California), alla Libreria italiana a San Francisco; dalla The Burhnam Antique Book Store, a Boston, alla City Lights, dellomonima casa editrice indipendente, a San Francisco; dalla Brattle Bookstore, a Boston, alla Dawsons Bookstore, a Los Angeles.

    Proprio per salvaguardare questi pezzi di memoria storica nazionale, garantire alle pi giovani generazioni importanti punti di riferimento per lo sviluppo della conoscenza, dare atto della considerazione del ruolo delle librerie indipendenti e della professionalit del libraio nel tessuto culturale italiano, il Ministro dei beni e delle attivit culturali e del turismo, Dario Franceschini, il 29 settembre 2014 ha firmato una direttiva volta a censire e tutelare le librerie di lunga tradizione ed interesse storico esistenti sul territorio italiano che ancora rischiano di soccombere sotto il peso di logiche meramente commerciali, ovvero quelle che rivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dellarte e della cultura in genere, o costituiscono testimonianze dellidentit e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose.

    A tal proposito, in esito allemanazione della Direttiva, la Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali (DG-BIC) ha avviato una complessa ricerca sul territorio tramite gli Istituti dipendenti, finalizzata ad elaborare un primo elenco di realt da salvaguardare, nonch proposte concrete da attivare in breve termine.

    Tra di esse si prevedono: costituzione presso la citata Direzione di un Albo delle librerie storiche; disposizioni fiscali che consentano, al proprietario o titolare di un diritto reale di godimento di una unit immobiliare avente destinazione duso commerciale locata al titolare di una libreria storica, di optare per il regime fiscale agevolato di cui al comma 2 dellart. 3 del D.Lgs. 14.3.2011, n. 23; agevolazioni finanziarie attraverso listituzione, presso il Ministero dei beni e delle attivit culturali e del turismo- DG-BIC, di un fondo per i contributi in conto interesse a carico del bilancio dello Stato per gli interventi di ristrutturazione economico-produttiva (restauro ed acquisto di arredi, potenziamento, ampliamento ed ammodernamento degli impianti) delle librerie storiche; Giornata delle librerie storiche da tenersi annualmente con un programma volto alla promozione della lettura ed alla conoscenza del patrimonio bibliografico italiano ed internazionale.

    In generale, ricordare che molti dei luoghi che sono stati il teatro di dibattiti intellettuali attivi e di mostre, sedi deputate al conferimento di premi letterari, spazi privilegiati per incontri culturali ora si trovano ad ospitare fast food, megastore e punti vendita di grandi catene commerciali inevitabilmente da leggere anche come un segnale rivelatore di nuovi stili di vita ed abitudini culturali che dischiudono la dilagante disaffezione dal libro, come principale strumento per informarsi e formarsi, ed al contempo dal libraio, come prezioso consulente nella scelta del volume da acquistare.

    Dunque, sebbene siano moltissime in Italia le librerie che si sono fregiate di medaglie doro, del titolo di luoghi del cuore FAI ed hanno, in molti casi, alimentato in maniera decisiva la vitalit culturale del Paese, altrettante non sono riuscite a garantire continuit alla loro importante attivit, poich sono convinta che necessario combattere in primis una recessione che

    Illustre Ministro dei Beni Culturali e Ambientali e del Turismo Onorevole Dario Franceschini Via del Collegio Romano, 27 00186 Roma Milano, 28 Novembre 2014 Illustre Ministro, desidero innanzitutto ringraziarLa sinceramente per la direttiva recentemente emanata dal Suo Ministero a tutela delle Librerie Storiche. Levento mi offre loccasione di sottoporLe alcune idee maturate in dieci anni di attivit alla guida dellAssociazione delle Librerie Storiche dItalia che ho lonore di presiedere. Se si desidera realmente garantire la sopravvivenza delle librerie storiche, sarebbero necessari, a mio modesto parere, tre inderogabili interventi che potrebbero avvalersi della volont del Suo Ministero.

    Il primo: trasformare le librerie storiche da attivit produttive a beni culturali, sottoponendole alle conseguenti normative. Secondo: intervenire sul costo del denaro, facendo negoziare dal Ministero competente, con le due principali Banche, Unicredit e IntesaSanpaolo, per le librerie storiche riconosciute, denaro al tasso del 2,5%, praticato correntemente sui mutui. Terzo: intervenire sul costo degli affitti, concedendo, l dove possibile, in uso gratuito i locali demaniali, come accade per i Musei, e facendo applicare, dal Comune di residenza, lequo canone in deroga, ai locali privati. In contropartita le librerie venderebbero i libri a prezzi calmierati. Offrirebbero la loro professionalit organizzando e gestendo incontri con gli autori, premi letterari per giovani scrittori, letture collettive, presentazione di libri e quanto sia possibile organizzare per la promozione della lettura.

    Rimango a Sua completa disposizione per eventuali e maggiori chiarimenti, grato della cortese attenzione mi dichiaro a Sua totale disposizione e La prego di accettare lespressione della mia massima considerazione. Giacomo Lodetti

    Prevedere che qualora il pubblico alieni limmobile nel contratto di vendita vincoli il privato che acquisisce ad appli-care almeno per ulteriori 10/20 anni le stesse condizioni presenti nel contratto e/o nella convenzione vigente; Inoltre riduzione delle tasse locali in riferimento ai locali della libreria storica; Estendere al privato che affitta im-mobili commerciali a librerie storiche

    PROSEGUE DALLA COPERTINAAgor, che significa raccogliere, radunare, il termine con il quale nella Grecia antica si indicava la piazza principale della Polis. La nostra Polis questo periodico Ekecheiria che esce quando gli sponsor ce lo conce-dono e il presidente della nostra associazione con i suoi collaboratori in buona salute, elemento questo che, dati i tempi che stiamo vivendo, il solo sul quale si possa contare. Lagor diventato il centro della Polis, in particolare dal punto di vista economico e commerciale, in quanto anche sede di mercato. Come dovrebbe accadere per noi librai storici. Era il luogo della democrazia per antonomasia, sede delle assemblee dei cittadini che vi si riunivano per discutere i problemi della comunit e de-cidere collegialmente sui comportamenti da tenersi, esattamente come dovrebbe essere per noi librai. La modernit ci offre i vantaggi di essere collegati e uniti anche a grandi distanze. Qui andranno discusse le nostre proposte per superare la crisi. Qui andranno inviate le vostre segnalazio-ni su quanto accade nel territorio dove esercitate la vostra professione. Uno spazio libero e gratuito a nostra disposizione.

    AGOR listituto della cedolare secca che preve-de una tassazione fissa del 23%, questo consente al locatore di risparmiare un 20% dimposta che deve essere tradotta in una riduzione del 20% del canone di affitto; Prevedere che lAssociazione librerie storicche abbia un accesso agevolato al credito, magari anche attraverso la Cassa Depositi e Prestiti. Il prestito non neces-sariamente deve essere vincolato ad un investimento, ma pu essere utilizzato anche per il finanziamento della gestione corrente; Prevedere che gli enti pubblici (biblio-teche, scuole, sopra-intendenze etc..) vedano nelle librerie storiche un canale preferenziale di acquisto per libri, riviste, opere darte nei limiti delle soglie euro-pee previste per le gare; Prevedere che Regioni, Comuni e Mi-nistero dei beni culturali attivino iniziati-ve di promozione delle librerie storiche, per esempio sviluppando la giornata del-le librerie storiche;

    Noi stessi in quanto Associazione ci fac-ciamo partecipi per promuovere il con-cetto di Libreria Storica come valore da tramandare, da insegnare ai giovani.

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    mail: [email protected] - cell. 339 6859871 - 338 4758951mail: [email protected] - cell. 339 6859871 - 338 4758951

    Ministero dei beni e delle attivit culturali e del turismo

    Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali

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    soprattutto culturale, sostenendo la scuola, luniversit e la ricerca e tutti quei settori che trovano nel libro la vera linfa per dare vita a idee, creativit e sviluppo.Allo stesso modo del piacere di leggere, che aumenta con la lettura, la passione per il libro, come veicolo di conoscenza spesso si tramanda di generazione in generazione ed il mestiere del libraio esperto e grande conoscitore del mercato editoriale passato, corrente o specialistico (per architettura, urbanistica, grafica, design, archeologia, storia, musica e quantaltro) non pu essere lasciato soccombere sotto le logiche esclusive di mercato e profitto.

    Credo sia fondamentale mantenere aperto il canale con il pubblico, fare in modo che si continui o si ritorni a consigliare il cliente, ad investire tempo ed energie non solo nelle defatiganti operazioni di esposizione ma anche e soprattutto nellintroduzione del potenziale lettore al contenuto dei libri, nella stimolazione della sua curiosit e nellincoraggiamento delle sue inclinazioni.

    questa larte del libraio. Per questo, nellinteresse di tutti salvare le librerie storiche, e i loro librai: di chi i libri li scrive, di chi li pubblica, di chi li compra, li dona e li legge.

    La professione del libraio un mestiere che richiede un bagaglio culturale e la passione ma, soprattutto, esperienza e competenze che si acquisiscono solo con lapprofondimento di specifiche materie che spaziano dalla storia del libro alle discipline informatiche: pensiamo alle numerose scuole attive sul territorio nazionale che preparano giovani esperti di un settore che ancora appassiona e continua a generare ricadute economiche ed occupazionali.

    Certamente, i librai italiani, anche in forza di una tradizione culturale senza eguali, sono capaci di resistenza e di reazione. Per la loro passione non condizione sufficiente per sopravvivere in mancanza di un sostegno istituzionale, ma di certo necessaria per imparare consapevolmente ad amare le librerie indipendenti come veri gioielli architettonici (magari con scaffalature in legno di antica fattura artigianale e pavimenti originali a tavole di legno cerato) ed eredit valoriali della nostra identit, cultura e storia.

    Sono convinta dunque che il riconoscimento di queste strutture come elementi del patrimonio della collettivit e la sensibilizzazione su questo tema sia un dovere morale, sociale e culturale a partire dal quale porre in essere tutte le concrete strategie che si tratti di agevolazioni fiscali, diverse forme di finanziamento, operazioni che vadano dal contenimento dei costi di gestione, in particolare degli affitti per i locali nei centri storici, agli interventi tesi a stimolare la domanda di libri , per garantirne la sopravvivenza, la tutela e la valorizzazione nel tempo a venire.

    (Rossana Rummo)

    Da quanto tempo opera nel settore dei libri e dove ha cominciato?Da sempre, mi ri-cordo di me pic-

    cola con le mie sorelle tra le valige e la cancelleria del primo negozio aperto da mio padre e mia madre a Caltanis-setta nel lontano 1954. In rapida suc-cessione, la crescita in spazi sempre pi grandi come risposta a una personale vocazione crescente, il desiderio di fare della cultura un messaggio globale a tutto tondo, con la spinta della passio-ne per il proprio mestiere, spostando sempre pi in l i confini dellattivit. Fu cos che i miei genitori diedero inizio a mostre personali di artisti del calibro di Emilio Greco, Renzo Vespignani, Bruno Caruso e giovani ai loro esordi anche grazie ad una collaborazione molto preziosa, quella di Leonardo Sciascia, che in quegli anni insegnava a Caltanis-setta. Nel 1969 lapertura di una gran-de libreria a Catania in Corso Sicilia, su quattro piani, con un piano dedicato alle mostre, uno al Remainders, il pri-mo nel sud Italia. I clienti avevano libero accesso agli scaffali, grazie a una grande novit, il self service. Nel 1972 mio pa-dre pubblic il suo primo volume, La civilt del legno in Sicilia dellantropolo-go e poeta Antonino Uccello a cui ne seguiranno molti altri. In quegli anni, la libreria veniva frequentata da personali-t di spicco della cultura internazionale quali Renato Guttuso, Eugene Ionesco, Carlo Levi, a dimostrazione di come avesse gi acquisito un ruolo importan-te nel panorama culturale catanese. Nel

    1976 Vito Cavallotto sent la necessit di ampliare, attraverso la creazione di un grande centro culturale, le diverse strade culturali intraprese in preceden-za e cos apr una nuova libreria, questa volta a Palermo, dove, nel 79 festeggi i 25 anni di onorata attivit e carriera. Nel 1983, proprio mentre progettava di trasferirsi a Roma per lapertura di una sede editoriale, mio padre perse la vita in un incidente stradale. Da qui, il coinvolgimento mio e delle mie sorelle, la chiusura della libreria a Palermo, la formazione professionale attraverso la scuola dei Librai Luciano e Silvana Mau-ri a Venezia. Unattivit che negli han-no ha permesso alla nostra famiglia di raggiungere importanti traguardi, testi-moniati da vari premi a riconoscimen-to di un lavoro sempre allavanguardia, listituzione di un premio di laurea Vito Cavallotto giunto alla 2 edizione in concomitanza al 25 anniversario dal-la morte di Vito, e tante altre iniziative meritevoli, create per supportare la cul-tura e di conseguenza i suoi fruitori.

    Cosa cambiato per lei nel mercato negli ultimi dieci anni? cambiato molto, soprattutto ne-gli ultimi dieci anni. Da una parte, c la tendenza sempre pi esasperata da parte degli editori di produrre il libro del personaggio del momento o il pro-babile best seller (si veda 50 sfumature di grigio) con il conseguente appesan-timento degli spazi nelle librerie e con lesigenza di avere sempre pi metri quadrati a favore di una vendita vertica-le (molte copie di pochi titoli di novit), rispetto a quella orizzontale (poche co-

    pie di molti titoli di catalogo in scaffale). Dallaltra parte, una maggiore, ma non regolamentata, offerta di sconti sui libri attraverso la grande distribuzione e la rete che allontana i clienti dalle librerie, che non avendo un adeguato potere contrattuale devono continuare il loro sempre pi, faticoso e oneroso lavoro, sulla vendita assistita che richiede tem-po e personale specializzato. Lassenza totale di un ordinamento nuovo e at-tuale (leggi a tutela delle piccole libre-rie) permette a grandi librerie virtuali (Amazon) di operare nel mercato sen-za particolari vincoli, e a grandi catene (GDO) di scrivere in virt della loro forza sul mercato, le regole del gioco. Non a caso, sono numerose le batta-glie fatte da alcuni miei colleghi contro questo o quel supermercato che ave-va disatteso le normative in merito alla scontistica applicata sul prezzo di co-pertina, causando veri e propri bagni di sangue per le librerie indipendenti. Come vedi il rapporto tra libraio e editore e come lo vorresti cambiare?Anche qui emerge lennesimo problema, ovvero, la mancanza di un vero rappor-to paritetico tra le due categorie a pre-scindere dai volumi economici espressi dalluno o dallaltro. Possiamo riscontrare un rapporto sano e reciproco, tra libre-ria ed editore, solo quando leditore una piccola realt. Diversamente arrivia-mo addirittura a vedere che librerie di piccolo calibro siano costrette a servirsi dai piccoli distributori locali con la con-seguente perdita di servizio e di margi-nalit, per altro gi esigua. Ritieni utili a perseguire e tutelare i tuoi interessi le varie forme associative qua-

    Eccomi di nuovo qua cari amici lettori e lettrici, lultima volta vi ho lasciati a Gallarate, dalla famiglia Car. Da l, cavalcando il mio grande libro volante e attraversando tutto lo stivale unito ad un fazzoletto di mare lungo quanto un sospiro, ho raggiunto la meravigliosa Catania. Qualcuno potr asserire che unaltra realt di sicuro, un altro contesto sociale certo, ma a quanto pare afflitto dalle stesse problematiche, la libreria come esercizio indipendente sta via via scomparendo da tutto il territorio, da nord a sud e laddove tiene, esalando faticosi sospiri, per via di condizioni molto par-ticolari. Di conseguenza la figura del libraio inteso come sapiente custode e veicolatore della cultura, a totale rischio di estinzione. Questo a testi-moniare la necessit di politiche tese a salvaguardare e proteggere questo ruolo, punto fermo della nostra tradizione storica ma soprattutto valore assoluto del nostro tessuto sociale. Come detto pocanzi, oggi quindi siamo a Catania, da Anna Cavallotto presso lomonima libreria:

    Buongiorno Anna Buongiorno Gabriele

    Le interviste di Gabriele Adalgisa, Anna, Luisae Concetta Cavallotto

    Gabriele Lodetti

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    mail: [email protected] - cell. 339 6859871 - 338 4758951

    li lassociazione librerie storiche, librerie indipendenti, librerie antiquarie? E quali consigli suggeriresti per un eventuale mi-glioramento?Assolutamente s, non un caso per-tanto che sono responsabile dellA.L.I regione Sicilia e attuale presidente dell A.L.I. di Catania, purtroppo per proprio ricoprendo questo ruolo che scopro qual in realt il nostro tallone dAchille. Noi come categoria non ab-biamo peso contrattuale: alla categoria manca coesione e non intendo solo ed unicamente di intenti. I colleghi spesso pretendono dalle associazioni di cate-goria aiuti concreti e di contro non si rendono minimamente partecipativi. La mia assoluta convinzione della crea-zione e o adesione alle corporazioni di categoria viene ampiamente dimostra-ta dalla partecipazione di Cavallotto Li-brerie al Gruppo Libris nato nel 1989 e formato dalle librerie che avevano in uso il software gestionale Libris idea-to dal libraio ticinese Libero Casagran-de di Bellinzona. Obiettivo del gruppo quello di ritrovarsi periodicamente per analizzare i problemi del mercato librario e confrontare le esperienze di ciascuno alla luce dei dati che finalmen-te possiamo avere a disposizione.

    Cosa pensi del rapporto libraio-lettore e quale funzione svolge la pubblicit? ancora oggi la trait-dunion. Impor-tante e fondamentale anche se oggi il lettore pi autonomo, pi consapevo-le e ha maggiori possibilit di attingere allinformazione, attraverso la rete per esempio. Nei grandi spazi invece manca

    la figura del libraio e spesso il nume-ro degli addetti al pubblico per mq inadeguato. Quindi il ruolo del libraio oggi paradossalmente maggiormente necessario, in certi casi, svolge proprio un ruolo di aggregatore sociale tra colui che offre un libro