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egeneracton. ^^^^^m KlMlwnmdNrio Hh-oluziotinrio SKZIOXK ITALIANA ^^K^T Ucilaltorc: Lmluvii" ("Miliinltii J<*S3Sl* , V .ll'I<Y 29, 1911 29 Di Luglio Undici annl or sonó, Gaetano Bresci ammazzó come s'ammazza un rettile Umberto I, re d'Italla. Bresci commise l'attentatc alia luce del solé, in faceta a tutto un popólo di Imbecilli. Egll colpl nella persona del tiranno tutte le ingiustizie e tutti i soprusi del sistema sociale, per insegnare agí i schiavi come si conquista la liberta. Dopo undici anni 11 popólo é imbecille come prima. Ció significa che noi non abbiamo saputo sviluppare con la paro- la, con gli scritti e con gil esempii l'intelligenza sua: che noi non abbiamo saputo trar profitto dal sacrificio che Bresci fece di sé stesso. Cid non pertanto le stereotipate arti- colesse non mancheranno neppure ques- t'anno, e i piú ampollosi apologisti saranno forse que]II che meno di tutti conoscono il sacrificio vero, modesto e non fanfarone. Buoni aflari, finché trovano anarchici da pelare. Per contó nostro non com- memoriamo l'Eroe. • Maledetta C. Pücher morí Jera sera ad ottun- t'anni, suicida. II suo cada veré é es- posto nella «tila mortuaria della ctttá. ».».wvohío fu ur»s<-ii<«to allí more i'ul- 1 'irppm t-rjruyolosa «'ella polizia. cíe ha il dovere supremo di custodire so- pra ogni cosa la proprietá privata. Egll morf ignominiosamente per es- piare un suo delitto: l'unico che ave- va commesso durante la sua non breve esistenza, ma l'unico al quale la societá cristiana non perdona. Inabile al Iavoro—aveva ottant'anni, ricordlaniolo—non poteva procurarsí il necessarlo all'esistenza. La sera di Mercoledf u. s. aveva fame e milla da nutrirsl. Spinto dall'istinto di cor.- servazlone, da quell'istinto che la na- tura ha imposto a tutti gli esseri ani- mal! della térra, dal rospo al serpente, dal verme all'uomo il pin evoluto, usef, per le vie di Los Angeles in cerca di qualche cosa da síamarsi. Trovú nul- l'atro che II disprezzo di coloro che era» satolli. II vécenlo tornó nel suo bugigattolo a rodersl le mani. AU'alba del glorno di poi tornó al- l'aperto trascinandosi sulle gambe tre- mantl. sotto II pe3o del BUOÍ ottant'ai- ni, con i crampi alio stomfjo e gli spa- slml del delirio jjer tutto II orpo debole, quasl disfatto. Aveva fame, moriva di famc e at- torno a lui 1 magazzini erano pienl di viveri d'ogni qualitá. Tutto solo, ab- bandonato a stesso e senza speranza. errava come un cañe randaglo In eer-a di ossa da rosicchiaro, come un ubbrla- co che non puó reggersl sulle g^.m'ie. AU'angolo della settlma strada c Ara valdo calde sfinito di forze e stette If per un pezzo, finché II suo aguardo <'*•<?• cercava pane cadde sopra una bottiglia di latte che Btava aopra il gradino d'uria porta. Con uno sforzp supremo raccolie tutte le sue ultime energle, si trascinó car pon i fino alia bottiglia e l'agguantó con l'aviditá di colui che muore di fame. Ma non ebbe il tempo di l>ere II pre- cioso liquido. II polizlotto A. D. Nel- son—un gigante di sel pledi di ata- tura—che lo segulva con lo aguardo del iii.-istlno in cerra di preda. «II saltó UIIIIOHSO col zelo del birro che vuol far carrlera. il ladro, il ladro volgare i-he tentnva di violare la santilu della proprietá privata rubumlo una bottiglia di latte del costo di chique soldl! 11 custode della slcurezza pubbllea non poteva permettore la consumazlo- ne di simile efferato delitto. 11 veerhio cadente di ottant'anni, l'essere orinal inutile <t sé stess o e alia soeleta, ii corpo sfinito d'ogni forza era un pericoloso crimínale, una minaccla all'oriline costituitd' che vuol conser- vara! ad ogni costo imlisturbato nel suo egoísmo incosciento e brtitale. II prezzo della vita di quel vecchlo era clnque soldi. soltanto finque soldl; e se 11 digraziato non 11 aveva doveva rassegnarsi a crepare snl marciapiede anzicché violare il principale coman- damento di Jehova che dice: "Non ru liare." Non fu oltremodo difílcile per il lira- vo gigante in divisa amma'iettare il vecchio impotente e trasclnarlo come uno straccio In una delle ce]le della stazione di polizia. Erano le prime ore del mattino e la socteta poteva dormi- ré ancora il suo sonno dolce e tranquil- lo. A. D. Nelson, il fedele ufficiale del- la legge Rlie l'evea assicurato. (1 vecchio, preso dal delirio della fa- me e della disperazlone, chiuso come una belva, ebbe ancora la forza di to- gTiersi 1». crávatta e con eaaa strangq; laisj jiíalertlce-itio lu 'un nltimo spasi- lü<- di ,'; irire la Bocieli e il'VúO tilo. Eccí un'altra vittoria della legge e dell'ordlne. Ora il nostro lattajo puó lasciarci sicuro il latte sul limitare della porta; ora noi possiamo libera- nir;';te, senza alcun nericolo andaré per le vie della cittá. II delinquente che insidiava la nostra pace, la nostra tran- quillezza, la nostra proprietá, la nos- tra vita si é strangolato in una gabbia di ferro. I signori commerclanti e in- dustrial! possono continuare indistur- bati i loro affarl onestl, possono con- tinuare a sfruttare le energie proleta- rie senza II pericolo aaalllante d'una vendetta, posBono buttare sul lastrico tutti gli ilotl che per vecchlezza non servono piú da atrumenti di produzio- ne. I loro guardiani, aemnre vigili, semnre In gamba, penseranno a buttare nelle faticl della morte quegli esseri che nulla plti hanno da daré alia soeleta boghese, quegli esseri inútil! che non hanno 11 dlrltto di vivere perché nulla hanno sanuto prendere "Nessuno puó contení nlnre la eondl- zione delle masse s«>«7.a deslderar" qualcosa come una rivoluzlone per 11 meslio." Sonó parole nronunziate <H"lot*o an- ni or sonó dal direttore della So"i»t<i ri) Btatistlea di Londr». E sonó a*"»»™ d'Mtuallt*. che d'nllnri ad oaei 1« cw- 'i|"fini rtell» m^sse no n sonó nffatto mi- gliorate. anzl sonó peenlorate. come s! ve'lp. spe"la'meTitP in nue"ta mnle- dett.a térra dello sfru't>imento II nlú esose e il pin cínico. In cuesta soelleri- ta repubblica di filihustierl che «chi- pan o ln lachifose orgte favolose ricchez- ze, e dannano alia morte per Inedia a al Btilsidio I produttorl del benessere. i creatori d'ogni piú bella cosa, gli Indls- pensablli alia conservazlone della specie utnana. Dovrebbe bastare il solo fatto che abbiamo cttato per far deslderare ad ogni persona onesta una rivoluzlone per II megllo; dovrebbe bastare II rae- caprlrcíanle •• profondumi-nto trágico .sutsldlo che abl lamo nárralo per gius- tlficare una aulle,';:xlone di popólo con relativi succheg^i, inceiidi e selvaggl masKacrl senza scrupoll e senza ri- niorsl. Maledetta, millc vollc maledetta la soeleta che costiinge al suicidio i suoi vecchi! Non c'é che il Tuoco distruttore d'una rlvoluzione sociale che puó purificarla. Le Due Gemelle "Gli Stati Uniti e il Messico? Sa- ranno due repiibbliche gemelle." Cosi ci A assicurato l'avvocato Gesus Flores Magon, mandato ln Los Ange- les da Francisco 1, Madero per offrire ai fratelll Riccardo od Enrico, mem- bri della Giunta orgaiiizzatrice del P. L. R. M. eccellenti impieglii nell'am- ministrazlone del governo messicano. "I^aggiú—íl iletto l'avvocato—avrenio la liberta di parda, di stampa e di rliiniune come negll Stati Uniti; la JibertA di sciopenire iier mlgliorare le condizlonl eewiomiche del prole- tariato come la godono gli operaj deg- ll Stati Uniti, la liberta di culto come negli l'itati Unitij, insomma, ora che 11 tiranno Díaz se ' ;i andato, Stati Uniti p Meeslco s =;!"" ru.*<.. rl|>eU>, ropubbll- che gemelle." E con tutte cueste bel le promesse i due ce*" •M>««n >,n/-strl non ánno volu- to ÍSCO" 1 " 1 ""*"" '"il coniigli del fra- ^¿•v'iíti aDiiO ,,. .i\, .'. re^,. e *r» Los Angeles a goclere ln prlgione le liberta americane' Come sonó ln- contentabili quessi nostri compagni! Dubilano forse delle promease di Ma- dero? S'ingannano. Francisco I. Madero é matricolato galantuomo. La parola sua é parola di re. Ed é quanto diré. Egli aveva promeaso ai ribelli la sociallzzazione delle terre, e se oggl non vuol piú saperne egll é perché s'é accorto che gil Indiani non sonó ancora sufflclentemente evolutl. Aveva promeaso a i ribelli lo stlpen- dio di un dollaro al glorno, e avrebbe mantenuto la promessa se non si fosse accorto che gli Indlanl sonó ubbrla- coni ed é opera umana tenerll nll'as- clutto. Ma a promesao che II Mea- sico Rodera le stease dellzle degli Stati Uniti e á mantenuto la parola a costo di fare insorgere contro di luí gil stessi maderistl. ' I fqtti son fattl e non c'é b irba di rivoliizlonnrio che puó negarli. .... La renubbllca degli Stati Uniti ga- rantían» la plfi amula liberta di pa- rola »' suoi clttadinl. Ne abbiamo l'psperfenza. Chhinque, sia in pubb- llco ebe ln prlvato. puó dlre, se vuole, ebe Porseve't é l'uonio niú serlo di questo mondo; che Tnft vale tanto oro quinto lardo á in corno; ch? la no'lzlB americana é il modello delle nollzle internazionali; che gli amml- nlstratori degli ufflc.i puhbltcl sonó onestl fino alio scrupolo; che gil Stnti T'niti d'America sonó la secon- da edizlone migliorata della antlca e gloriosa Roma. Provatevi ad affermare tutto questo ln pubblico magari daviuitl a sua maesta Bllly Taft, vedrete che nesBimo vi molesteríl ln omagglo alia liberta di parola. Ci si puó nbjettare che questa II- bertfl non é eguale per tutti; che a¿ Emraa Goldman, per ei., la polizia ft vietnto eo*! randello alia mano di par- lare ¡u pubhlict comiz.i; clic vserlciKAii é stato randellato per aver tentato di parlare in una pubbllea sala; che un personaggio di nostra conoscenxa— non lo nominiamo per non fargli la reclame—é stato detenuto cinque gi- orni nelle prlgioni di BufTalo per a- veré espresao in una pubbllea ojnfe- renza le sue idee sulla free country, etc., etc. Ma che cosa sarebbe la vita d'una nazione senza di questi piccoli contrastl? Liberta non signi- fica monotonía, ricordiamolo. Dunque, ampia liberta di parola negli Stati Uniti: la stessa ampia li- berta di parola nel Messico governato da Madero. L'illustre uomo a comi- nciato a darne le prove. II direttore di EL PAÍS é libero di diré che colui che non crade airinfallibilltá del papa é un porco; il padrone del IM- PARCIAL puó diré ligeramente che sopra la vita sta il diritto di proprie- ta privata, e che perché chiunque pro- pugna l'abolizione di questa dev'es- sere linciuto per la sícurezza pub- blica; i socialisti di EL RADICAL ánno la garanzia di poter diré aperta- niente e senza peli sulla lingua elie il señor Madero é il gran ¡iberatore e percló il populo deve lascare a lui il frutto del Iavoro di tutti. Ma 1 liberal! sonó fuella! i dai nia- derlsti r!masti fed¿,'í tí i. lp r?r84.i'í>u£. Si, dimentlcate ieiú che souu i con- trastl che formano l'armonia delle na- zioni? Negli Staa Uniti la liberta di SÍCjTPü : . -. t d»i»«i» per tutti Oiur- d-i'.e ¡1 LOS ANGELES TIMbiS. C'c nessuna autoritá repubblicana o democrática che disturba il genérale O'is per le porcherie che cotidiana- mente roveseta sugli operaj organiz- zati? C'é nessun procuratore dello Stato che lo manda in galera per accu sare i McNamara di un delitto che & commesso lo stesso Otis? Che cosa? Si, sf, é vero. Ne- gli Stati Uniti si mandó ln galera un vecchio di Bettant'un anno per aver sostenuto nella sua rivista la necessi- ta sessuale della libera unlone. Ne- gll Stati Uniti fu Boppressa LA QUESTIONE SOCIALE di Paterson, N. J. Negll Stati Uniti sonó state confíscate le copie di MOTHER FÉ\R,TH per ordine della sblrraglla di Nuova York. Ma ció non vuol signi- ficare che la liberta di stampa sia sta- ta vlolata. II vecchio di settant'un anno é stato mandato in galera per ayere agio di riPettere incalió sullo sue~doftrlno libertarle; LA QUES- TIONE SOCIALE ron fu vo'inressa. ma semplicemente privata dell'abbon- amento póstale per insegnare ai suoi editor! come slaw> pericolosi i redat- tori di sangue un pó troppo siciliano: MOTHER EARTH é stata confiscata da! nolizlottl, ma Emma Goldman é libera di stampare quel che vuole e buttare i suoi lavorl nel cestino. La liberta di stampa, dunque, non é stata vlolata negli Stati Uniti; e II Messico, nazione Remella, á gla dato prova di garantiré la stessa li- berta. EL PAÍS é padrone di pub- blicare lnsolénze contro i liberal!; EL DIARIO é libero di pregare 11 Señor Madero di far fucilare senza ptetá I propugnatori della sociallzzazione delle terre; EL TMPARCIAL puó scrl- vere Impunemente che I nemlcl della proprietá privata non ánno diritto d'esistere; EL RADICAL e LA LU- CHA DE CLASE, gtornali socialisti, pulibllcauo che é delitto cnnlhnttMV Madero, il liberatore della patria, e trovano il plauso e i fondi delle au- toritá messicane e del Iwbbau degli Stati Uniti: THE APPEAL TO R13A- SON. La REGENERACIÓN non á diritto di ospitalitá nel Messico: é stato dato ordine a tutti gli ufficiali delle Poste messicane di sopprimere la circolazio- ne di questo giornale, ma Madero fa ció per due ragioni lodevolissime: per non aggravare il Iavoro del porta-let- tere e per far sf che il Messico resti ad ogni costo la nazione gemella degli Stati Uniti. E la liberta di riunione? Essa non é sacra e inviolabile come la trippa? Un esercito di bullclogs si scaglia inferoeito su una folla di operaj inermi e la shan- da a randellate in Flladelfia, in N vio va Yorc, in Chicago, in Nuova Orleans. Una squadra di mastini in pentolino entra nei locali della QUESTIONK SOCIALE e rompe una pacifica assem- blea. Un'altra squadra in Los Angeles randella e mette ln carcere Innocui operaj per esser passati vicino la fab- lirica ln lsclopero. ln Nuóvá York, ni Buffalo, in Syracusa, in Flladelfia <? In molte altre cittá dell'Unione la polizia á rotto le riunioni pacifiche, ma tutto peí trionfo della su eennata armoiiit. I suco.hlP.nldi.Vg&JL%roet#SA4ií)B«s<.no liunirsi tutte le notti in orgie e bacca- nali? ! ladroni di Washington, di tutti i Capital» e di tutti i CityhaOt non possono riüqirsi liberamente Ogái vol- ta che credono necesario prendere gli Oi.^o\ .mu ¡iccordi ii^i .:íe.-e * *"«•> ruóla al popólo nella maniera la pin gentile e scorticarlo nel modo 11 piú de Meato? Madero fa altretanto, cosí le due na- zioni restaño gemelle e il decoro della liberta repubblicana salva. Che vogllono di piú i fratelll M/gon e tutti gli altri della Giunta del P. J.¡ R .M.? La sociallzzazione delle terre, delle offlclne, dei mezzi di comunica glosa? Ma questo é uno acandalo che ni autoritá económica, política e reli- gólas? Ma queito é uno scandalo che offende sil eccellentlssimi signori Taft e Madero; é una violazlone della liber- ta che lor signori ánno di rubare 11 proletarlato ln nome della frode; una violazlone della liberta che 11 proiota riato á di farel sfruttare, derubare. as- sasslnare in nome d'una rassegnazione imposta da uh dio che non puó ealsteve e permesla dalla propria viltá. Certc aspirazionl generóse nella nostra bella civiltá si pagano con la carcere. In galera, quindi, 1 Magon e U'tt- quelli della Giunta. In galera; e vivan le due Bgualdrine! La comunitá che non vuol permet- tere ai suoi piú umill cittadlni di es- primere liberamente le loro opinión!, per quanto esse possáno essere false e odióse, é soltanto un'accolta di schiavi. —Wendell Phillips. • * • Cercar la felicita in questa vita: ln ció consiete 11 vero spirlto di rl- bellione. —Ibeen. * * * Ogni uomo d'azione solleva neces- sarlamente calunnlatori Intorno a sé, come un camminatore solleva la pol- vere. II che non accade agí i Infln- gardl sdrajatl lungo la vía. --C.Albert

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29 Di Luglio Undici annl or sonó, Gaetano Bresci

ammazzó come s'ammazza un rettile Umberto I, re d'Italla. Bresci commise l'attentatc alia luce del solé, in faceta a tutto un popólo di Imbecilli.

Egll colpl nella persona del tiranno tutte le ingiustizie e tutti i soprusi del sistema sociale, per insegnare agí i schiavi come si conquista la liberta. Dopo undici anni 11 popólo é imbecille come prima. Ció significa che noi non abbiamo saputo sviluppare con la paro­la, con gli scritti e con gil esempii l'intelligenza sua: che noi non abbiamo saputo trar profitto dal sacrificio che Bresci fece di sé stesso.

Cid non pertanto le stereotipate arti-colesse non mancheranno neppure ques-t'anno, e i piú ampollosi apologisti saranno forse que]II che meno di tutti conoscono il sacrificio vero, modesto e non fanfarone.

Buoni aflari, finché trovano anarchici da pelare. Per contó nostro non com-memoriamo l'Eroe. •

Maledetta C. Pücher morí Jera sera ad ottun-

t'anni, suicida. II suo cada veré é es-posto nella «tila mortuaria della ctttá. ».».wvohío fu ur»s<-ii<«to allí more i'ul-1 'irppm t-rjruyolosa «'ella polizia. cíe ha il dovere supremo di custodire so-pra ogni cosa la proprietá privata.

Egll morf ignominiosamente per es­piare un suo delitto: l'unico che ave-va commesso durante la sua non breve esistenza, ma l'unico al quale la societá cristiana non perdona.

Inabile al Iavoro—aveva ottant'anni, ricordlaniolo—non poteva procurarsí il necessarlo all'esistenza. La sera di Mercoledf u. s. aveva fame e milla da nutrirsl. Spinto dall'istinto di cor.-servazlone, da quell'istinto che la na­tura ha imposto a tutti gli esseri ani­mal! della térra, dal rospo al serpente, dal verme all'uomo il pin evoluto, usef, per le vie di Los Angeles in cerca di qualche cosa da síamarsi. Trovú nul-l'atro che II disprezzo di coloro che era» satolli. II vécenlo tornó nel suo bugigattolo a rodersl le mani.

AU'alba del glorno di poi tornó al-l'aperto trascinandosi sulle gambe tre-mantl. sotto II pe3o del BUOÍ ottant'ai-ni, con i crampi alio stomfjo e gli spa-slml del delirio jjer tutto II orpo debole, quasl disfatto.

Aveva fame, moriva di famc e at-torno a lui 1 magazzini erano pienl di viveri d'ogni qualitá. Tutto solo, ab-bandonato a eé stesso e senza speranza. errava come un cañe randaglo In eer-a di ossa da rosicchiaro, come un ubbrla-co che non puó reggersl sulle g .m'ie.

AU'angolo della settlma strada c Ara valdo calde sfinito di forze e stette If per un pezzo, finché II suo aguardo <'*•<?• cercava pane cadde sopra una bottiglia di latte che Btava aopra il gradino d'uria porta. Con uno sforzp supremo raccolie tutte le sue ultime energle, si trascinó car pon i fino alia bottiglia e l'agguantó con l'aviditá di colui che muore di fame.

Ma non ebbe il tempo di l>ere II pre­cioso liquido. II polizlotto A. D. Nel-son—un gigante di sel pledi di ata-tura—che lo segulva con lo aguardo del iii.-istlno in cerra di preda. «II saltó

UIIIIOHSO col zelo del birro che vuol far carrlera.

il ladro, il ladro volgare i-he tentnva di violare la santilu della proprietá privata rubumlo una bottiglia di latte del costo di chique soldl!

11 custode della slcurezza pubbllea non poteva permettore la consumazlo-ne di simile efferato delitto.

11 veerhio cadente di ottant'anni, l'essere orinal inutile <t sé stess o e alia soeleta, ii corpo sfinito d'ogni forza era un pericoloso crimínale, una minaccla all'oriline costituitd' che vuol conser­vara! ad ogni costo imlisturbato nel suo egoísmo incosciento e brtitale.

II prezzo della vita di quel vecchlo era clnque soldi. soltanto finque soldl; e se 11 digraziato non 11 aveva doveva rassegnarsi a crepare snl marciapiede anzicché violare il principale coman-damento di Jehova che dice: "Non ru liare."

Non fu oltremodo difílcile per il lira-vo gigante in divisa amma'iettare il vecchio impotente e trasclnarlo come uno straccio In una delle ce]le della stazione di polizia. Erano le prime ore del mattino e la socteta poteva dormi­ré ancora il suo sonno dolce e tranquil­lo. A. D. Nelson, il fedele ufficiale del­la legge Rlie l'evea assicurato.

(1 vecchio, preso dal delirio della fa­me e della disperazlone, chiuso come una belva, ebbe ancora la forza di to-gTiersi 1». crávatta e con eaaa strangq; laisj jiíalertlce-itio lu 'un nltimo spasi-lü<- di ,'; irire la Bocieli e il'VúO tilo.

Eccí un'altra vittoria della legge e dell'ordlne. Ora il nostro lattajo puó lasciarci sicuro il latte sul limitare della porta; ora noi possiamo libera-nir;';te, senza alcun nericolo andaré per le vie della cittá. II delinquente che insidiava la nostra pace, la nostra tran-quillezza, la nostra proprietá, la nos­tra vita si é strangolato in una gabbia di ferro. I signori commerclanti e in­dustrial! possono continuare indistur-bati i loro affarl onestl, possono con­tinuare a sfruttare le energie proleta-rie senza II pericolo aaalllante d'una vendetta, posBono buttare sul lastrico tutti gli ilotl che per vecchlezza non servono piú da atrumenti di produzio-ne. I loro guardiani, aemnre vigili, semnre In gamba, penseranno a buttare nelle faticl della morte quegli esseri che nulla plti hanno da daré alia soeleta boghese, quegli esseri inútil! che non hanno 11 dlrltto di vivere perché nulla hanno sanuto prendere

"Nessuno puó contení nlnre la eondl-zione delle masse s«>«7.a deslderar" qualcosa come una rivoluzlone per 11 meslio."

Sonó parole nronunziate <H"lot*o an­ni or sonó dal direttore della So"i»t<i ri) Btatistlea di Londr». E sonó a*"»»™ d'Mtuallt*. che d'nllnri ad oaei 1« cw-'i|"fini rtell» m^sse non sonó nffatto mi-gliorate. anzl sonó peenlorate. come s! ve'lp. spe"la'meTitP in nue"ta mnle-dett.a térra dello sfru't>imento II nlú esose e il pin cínico. In cuesta soelleri-ta repubblica di filihustierl che «chi­pan o ln lachifose orgte favolose ricchez-ze, e dannano alia morte per Inedia a al Btilsidio I produttorl del benessere. i creatori d'ogni piú bella cosa, gli Indls-pensablli alia conservazlone della specie utnana.

Dovrebbe bastare il solo fatto che abbiamo cttato per far deslderare ad ogni persona onesta una rivoluzlone per II megllo; dovrebbe bastare II rae-caprlrcíanle •• profondumi-nto trágico

.sutsldlo che abl lamo nárralo per gius-tlficare una aulle,';:xlone di popólo con relativi succheg^i, inceiidi e selvaggl masKacrl senza scrupoll e senza ri-niorsl.

Maledetta, millc vollc maledetta la soeleta che costiinge al suicidio i suoi vecchi!

Non c'é che il Tuoco distruttore d'una rlvoluzione sociale che puó purificarla.

Le Due Gemelle "Gli Stati Uniti e il Messico? Sa­

ranno due repiibbliche gemelle." Cosi ci A assicurato l'avvocato Gesus Flores Magon, mandato ln Los Ange­les da Francisco 1, Madero per offrire ai fratelll Riccardo od Enrico, mem-bri della Giunta orgaiiizzatrice del P. L. R. M. eccellenti impieglii nell'am-ministrazlone del governo messicano. "I^aggiú—íl iletto l'avvocato—avrenio la liberta di parda, di stampa e di rliiniune come negll Stati Uniti; la JibertA di sciopenire iier mlgliorare le condizlonl eewiomiche del prole-tariato come la godono gli operaj deg­ll Stati Uniti, la liberta di culto come negli l'itati Unitij, insomma, ora che 11 tiranno Díaz se ' ;i andato, Stati Uniti p Meeslco s =;!"" ru.*<.. rl|>eU>, ropubbll-che gemelle."

E con tutte cueste bel le promesse i due ce*" •M>««n >,n/-strl non ánno volu-to ÍSCO"1"1""*"" '"il coniigli del fra-^¿•v'iíti aDiiO ,,. .i\, .'. re^,. e *r» Los Angeles a goclere ln prlgione le liberta americane' Come sonó ln-contentabili quessi nostri compagni! Dubilano forse delle promease di Ma­dero? S'ingannano. Francisco I. Madero é matricolato galantuomo. La parola sua é parola di re. Ed é quanto diré. Egli aveva promeaso ai ribelli la sociallzzazione delle terre, e se oggl non vuol piú saperne egll é perché s'é accorto che gil Indiani non sonó ancora sufflclentemente evolutl. Aveva promeaso a i ribelli lo stlpen-dio di un dollaro al glorno, e avrebbe mantenuto la promessa se non si fosse accorto che gli Indlanl sonó ubbrla-coni ed é opera umana tenerll nll'as-clutto. Ma a promesao che II Mea-sico Rodera le stease dellzle degli Stati Uniti e á mantenuto la parola a costo di fare insorgere contro di luí gil stessi maderistl.

' I fqtti son fattl e non c'é b irba di rivoliizlonnrio che puó negarli. ....

La renubbllca degli Stati Uniti ga­rantían» la plfi amula liberta di pa­rola »' suoi clttadinl. Ne abbiamo l'psperfenza. Chhinque, sia in pubb-llco ebe ln prlvato. puó dlre, se vuole, ebe Porseve't é l'uonio niú serlo di questo mondo; che Tnft vale tanto oro quinto lardo á in corno; ch? la no'lzlB americana é il modello delle nollzle internazionali; che gli amml-nlstratori degli ufflc.i puhbltcl sonó onestl fino alio scrupolo; che gil Stnti T'niti d'America sonó la secon-da edizlone migliorata della antlca e gloriosa Roma.

Provatevi ad affermare tutto questo ln pubblico magari daviuitl a sua maesta Bllly Taft, vedrete che nesBimo vi molesteríl ln omagglo alia liberta di parola.

Ci si puó nbjettare che questa II-bertfl non é eguale per tutti; che a¿ Emraa Goldman, per ei., la polizia ft vietnto eo*! randello alia mano di par­lare ¡u pubhlict comiz.i; clic vserlciKAii

é stato randellato per aver tentato di parlare in una pubbllea sala; che un personaggio di nostra conoscenxa— non lo nominiamo per non fargli la reclame—é stato detenuto cinque gi-orni nelle prlgioni di BufTalo per a-veré espresao in una pubbllea ojnfe-renza le sue idee sulla free country, etc., etc. Ma che cosa sarebbe la vita d'una nazione senza di questi piccoli contrastl? Liberta non signi­fica monotonía, ricordiamolo.

Dunque, ampia liberta di parola negli Stati Uniti: la stessa ampia li­berta di parola nel Messico governato da Madero. L'illustre uomo a comi-nciato a darne le prove. II direttore di EL PAÍS é libero di diré che colui che non crade airinfallibilltá del papa é un porco; il padrone del IM-PARCIAL puó diré ligeramente che sopra la vita sta il diritto di proprie­ta privata, e che perché chiunque pro­pugna l'abolizione di questa dev'es-sere linciuto per la sícurezza pub-blica; i socialisti di EL RADICAL ánno la garanzia di poter diré aperta-niente e senza peli sulla lingua elie il señor Madero é il gran ¡iberatore e percló il populo deve lascare a lui il frutto del Iavoro di tutti.

Ma 1 liberal! sonó fuella! i dai nia-derlsti r!masti fed¿,'í tí i. lp r?r84.i'í>u£. Si, dimentlcate ieiú che souu i con­trastl che formano l'armonia delle na-zioni?

Negli Staa Uniti la liberta di SÍCjTPü : . -. t d»i»«i» per tutti Oiur-d-i'.e ¡1 LOS ANGELES TIMbiS. C'c nessuna autoritá repubblicana o democrática che disturba il genérale O'is per le porcherie che cotidiana­mente roveseta sugli operaj organiz-zati? C'é nessun procuratore dello Stato che lo manda in galera per accu sare i McNamara di un delitto che & commesso lo stesso Otis?

Che cosa? Si, sf, é vero. Ne­gli Stati Uniti si mandó ln galera un vecchio di Bettant'un anno per aver sostenuto nella sua rivista la necessi-ta sessuale della libera unlone. Ne­gll Stati Uniti fu Boppressa LA QUESTIONE SOCIALE di Paterson, N. J. Negll Stati Uniti sonó state confíscate le copie di MOTHER FÉ\R,TH per ordine della sblrraglla di Nuova York. Ma ció non vuol signi­ficare che la liberta di stampa sia sta-ta vlolata. II vecchio di settant'un anno é stato mandato in galera per ayere agio di riPettere incalió sullo sue~doftrlno libertarle; LA QUES­TIONE SOCIALE ron fu vo'inressa. ma semplicemente privata dell'abbon-amento póstale per insegnare ai suoi editor! come slaw> pericolosi i redat-tori di sangue un pó troppo siciliano: MOTHER EARTH é stata confiscata da! nolizlottl, ma Emma Goldman é libera di stampare quel che vuole e buttare i suoi lavorl nel cestino.

La liberta di stampa, dunque, non é stata vlolata negli Stati Uniti; e II Messico, nazione Remella, á gla dato prova di garantiré la stessa li­berta. EL PAÍS é padrone di pub-blicare lnsolénze contro i liberal!; EL DIARIO é libero di pregare 11 Señor Madero di far fucilare senza ptetá I propugnatori della sociallzzazione delle terre; EL TMPARCIAL puó scrl-vere Impunemente che I nemlcl della proprietá privata non ánno diritto d'esistere; EL RADICAL e LA LU­CHA DE CLASE, gtornali socialisti, pulibllcauo che é delitto cnnlhnttMV

Madero, il liberatore della patria, e trovano il plauso e i fondi delle au­toritá messicane e del Iwbbau degli Stati Uniti: THE APPEAL TO R13A-SON.

La REGENERACIÓN non á diritto di ospitalitá nel Messico: é stato dato ordine a tutti gli ufficiali delle Poste messicane di sopprimere la circolazio-ne di questo giornale, ma Madero fa ció per due ragioni lodevolissime: per non aggravare il Iavoro del porta-let-tere e per far sf che il Messico resti ad ogni costo la nazione gemella degli Stati Uniti.

E la liberta di riunione? Essa non é sacra e inviolabile come la trippa? Un esercito di bullclogs si scaglia inferoeito su una folla di operaj inermi e la shan-da a randellate in Flladelfia, in N vio va Yorc, in Chicago, in Nuova Orleans. Una squadra di mastini in pentolino entra nei locali della QUESTIONK SOCIALE e rompe una pacifica assem-blea. Un'altra squadra in Los Angeles randella e mette ln carcere Innocui operaj per esser passati vicino la fab-lirica ln lsclopero. ln Nuóvá York, ni Buffalo, in Syracusa, in Flladelfia <? In molte altre cittá dell'Unione la polizia á rotto le riunioni pacifiche, ma tutto peí trionfo della su eennata armoiiit. I suco.hlP.nldi.Vg&JL%roet#SA4ií)B«s<.no liunirsi tutte le notti in orgie e bacca-nali? ! ladroni di Washington, di tutti i Capital» e di tutti i CityhaOt non possono riüqirsi liberamente Ogái vol-ta che credono necesario prendere gli Oi. o\ .mu ¡iccordi ii^i .:íe.-e * *"«•> ruóla al popólo nella maniera la pin gentile e scorticarlo nel modo 11 piú de Meato?

Madero fa altretanto, cosí le due na-zioni restaño gemelle e il decoro della liberta repubblicana salva.

Che vogllono di piú i fratelll M/gon e tutti gli altri della Giunta del P. J.¡ R .M.? La sociallzzazione delle terre, delle offlclne, dei mezzi di comunica glosa? Ma questo é uno acandalo che ni autoritá económica, política e reli­gólas? Ma queito é uno scandalo che offende sil eccellentlssimi signori Taft e Madero; é una violazlone della liber­ta che lor signori ánno di rubare 11 proletarlato ln nome della frode; una violazlone della liberta che 11 proiota riato á di farel sfruttare, derubare. as-sasslnare in nome d'una rassegnazione imposta da uh dio che non puó ealsteve e permesla dalla propria viltá. Certc aspirazionl generóse nella nostra bella civiltá si pagano con la carcere.

In galera, quindi, 1 Magon e U'tt-quelli della Giunta. In galera; e vivan le due Bgualdrine!

La comunitá che non vuol permet-tere ai suoi piú umill cittadlni di es-primere liberamente le loro opinión!, per quanto esse possáno essere false e odióse, é soltanto un'accolta di schiavi.

—Wendell Phillips. • * •

Cercar la felicita in questa vita: ln ció consiete 11 vero spirlto di rl-bellione.

—Ibeen. * * *

Ogni uomo d'azione solleva neces-sarlamente calunnlatori Intorno a sé, come un camminatore solleva la pol-vere. II che non accade agí i Infln-gardl sdrajatl lungo la vía.

--C.Albert

m* ífr

REGENERACIÓN

Novmento Sociale hternaáonate Messicc

l'rendiamo da EL PAÍS: Saltillo, Coah.: "In questa clttft reg-

na la piú viva agitazione a caiiBa di alcuni agitatorl Bocialistl che percorro-no i paest e i centrl industrian pro-mettendo ai contadini ed agli opera] 11 posaesso delle terre e delle macchine e spingendoll a questo Bcopo alia rivolu­zione.

"In alcuni puntt si Bono vlstl dt questi agitatorl che con accento sol-i'inato e frasi suggestiv proñttano del-la condizioue dei poveri lavoratori e I i persuadono ad impugnare il fucile e combatiere per l'ultima rivoluzione.

"II signor Governatore dello Stato, don. Venustlano Garranza, giustaruente preoccupato di questa propaganda se-mi-anarchica, sta preparando, d'accor-do con il signor don Emilio Madero, energiche mlsure di precaucione, e pro­cede all'arresto di questi perturbatorl dell'ordine pubbllco."

E questa é la liberta che il Señor Madero garantisce a tutte le dottrine! Liberta di fare la rivoluzione per tuet-tere lui al posto di Diaz; liberta di sta-re zitti per lasciarlo succhiare indis-turbato il sangue del proletariato. Ma queste liberta ce I'accordava anche Diaz. Valeva la pena di fare una rivo­luzione per questo? Eppure a qualche cosa é servita la rivoluzione: a dimos­trare al popólo che l'unica salvezza é iiell'abolizione d'ogni tutore.

Da Merida mandano alia stesso gior-nale:

'Si sa in modo non dubblo che una

ferito col signor ministro dell'interno denunziando alcuni attentati contro il suffraggio effetttvo perpretato da José Maria Pino Suarcz, nominato Gover­natore provvlsorlo dal signor Made-i~.£? 4PB * ^

II cavallo di battaglia di Madero con­tri Diaz era che costui fu eletto per trentase! anni presidente della repub­blica con un mezzo infame. Quando si awlcinavano le elezioni 11 dittatore faceva imprigionare tutti quelli che gli davano fastidio o presentando la pro-pria candidatura, o appoggiando la candidatura di qualche altro. Cosí vio­lando la costituzione del proprio paese, Diaz era rieletto senza competitori. Madero, ora che á vinto . . . . fa altret-tanto. Megllo cost: 11 popólo sentirá piú presto il bisogno di liherarsene per non eleggere alcun altro padrone.

Prendíanlo da EL TIEMPO, diarlo cattolico:

"Secondo 11 sig. F. R. Fltz sopra-ln-tcndente genérale delle mintere di El Orlto in quella regione prevale 11 plú allmrmante diaordtne. Ottanta mago-niatl reclutano attivamente 1 monta-narl che vanno volentlert ad Ingros-«are le loro file co nía speranza di tnv possesaarsl della térra e delle mintere, come i magonlsti promettone. Molti americanl partono per gli Statl Unitl temendo serie conseguenze.

"I soldati federall della guarnlgione di Cnaanea al sonó sollevatl contra 11 governo reclamando vestiari, vlveri e mlglloramenti. Intento si riflutano di uhbldlre agli ordlnl dei superior! e las-ciano che i magonlsti commettano di-sordlnl."

EL TIEMPO propone mlsure encrgi-ene al governo ed aecusa II segretarlo della guerra di debolezza. Costui in-vece risponde che 11 governo é Impo­tente perche i magonlsti sonó sparsl in tutta la repubblica, e i federal! non bastano. Non sonó zlzzole, a qnanto pare, e 11 governo del signor Madero non promette vita lunga e attiva.

EL IMPARCIAL sotto un tltolo a caratterl di acatóla, pubblica un artí­celo sensazlonale ene conclude cosí:

"La maggior parte dei maderisti, rl-flr'andOHl di doporre le armi, passa

nelle file mogonlste, dlsi>osta a tutto. Se I federal! e 1 rurali non avrunno la posslbllltft di dlstruggere queste bnnde di rlbelll, non tunlera a Hcopplnro la guerra civlle. E nlloru dove si trovera la Repubblica?"

EL IMPARCIAL Intende per Repub­blica tuttl i rannulloni che lntendono Ui scialare a «pese del povero lavoru-tore. E questa Repubblica undrft pres­to, sperlnmo, a gaiube airarla.

Un telegramma da Quereturo c'lníor-ma che é scoppiato un feroce combatti-mentó ira maderisti e maderisti. Una parte di essl guldati da Candido Na­varro si butté con quella guidata da Bonifacio Soto. La battaglia che fu terrlbile duró pnrecchle ore ed ebbe per risultato moltl mortl e ferlti. La cagione del combattimento e stnta che i ribelli guidatl da Candido Navarro non vogllono riconoscere i'nutoritft di Madero.

Un altro telegramma nll'IMPAR-CIAL dice:

"Una forza di ottanta liberall a ca­vallo marcia su Santa Rosalía, nella Bassa California. II capo dei rurali il telegrafato al governo chiedenelo soc-corsl.

"La situozione In Cananea continua ad essere anormale. I rivoluzlonarj che si riflutano di consegnare le armi anno arrestato il prefetto, bastonato i mercanti e Bacchegginto i magazzinl."

II sito corrispondente da Puebla cost scrlve:

"Le autorita nomínate úai Dlstrettl di Teuncan, Tecamacalco, Acatlan, Te-pexi, Tepeaca, Ttlixco, Chiautlay e Huejotztngon on anno pototo prendere nossos-^ iiel|e lfwy:v carlclie percha il capo rivoluzionario camerino Mendoza non a voluto riconoseorll."

E cost l'autoritá del dittatore Made­ro se n« va al diavolo.

Dallo ftesso gtornale: j t n >-*-*• "Si vócltenf c íe "fí forza rlvolusto-

naria accampata in Etla, Oax., si sla sollevata indlgnata di non essere Ktnta pagata mentre si spendono migllaja di dollari in banchetti per 11 signor Ma­dero.

EL PAÍS Intanto pubblica che Ma­dero a aftermato che non c'é elemento per una contro rivoluzione.

Per una contro rivoluzione no, ma per continuare la rivoluzione pare che el sta.

Questa é nuova. EL DIARIO pub­blica:

"Alcuni gendarmi si presentarono nella fabbrlca della Compagnla Termi­nal ron alcuni sclop«rantl e onlínnro-no ai krumlri di abbandonarc II lavoro. Le autorita ftnno deciso di agiré contro 1 gendarmi."

Gendarmi amici degll sctoperantl! Gendarmi che impongono al krumlri dt abbandonare II lavoro! Ma dove an-dlamo, signor Madero, dove andlamo?

"SI conferma la notlzla che II popólo dl Las Damas tentó dl bruclare 11 tre­no che portava il Governatore del Dls-tretto. E el snrebbe rlusclto se la poli-zia a cavallo non fosse accorsa in tem-po a far fuoco sulla folla per salvare il governatore dalle flamme. ,

"Gil implegat! del carrl elettriel so-no in isclopero e godono della simpa­tía -> dell'ajuto della clttadinanza. In plazza della Constltuzlone si rlunt un'immensa folla grtdando: Muoja il governatore! Dinamite al deposito del carrl elettriel! Tntervennero 1 gendar-mi e i rurali a cavallo. La moltitu-dlne,'esasnerata, si slancló contro la forza armata e VaRsalf a colpl di pletre. LB donne presero la parte din altiva.

"A stento la sblrvaglla riuscf a sban-dare 1 rlbelll.

Da EL PAÍS: "In Linares si é scoperto un com-

plotto anti-maderista organlzzato da al­cuni membrl del partlto tclentlflco per sollevare la eontro-rtvolutlone. Mentre gil scientlflci conglurnno da una parte,

1 liberall prolittnno della sltua/.iono per alzzure II popólo alia rivoluzione «pinta Hile ultime conseguenze."

Fra rinuudlno e II martello. Proprio come conviene n nci.

LA ESYRHLLA di Las Cruces, N. M., pubblica:

•Gran quautita dl Indlani reclama-no la Ierra che Madero aveva loro pro-niosso. Essl minaeciauo dt riprendere 10 arml contro 11 governo so non si da loro la térra per la conquista della qualo si ó fatta la rivoluzione."

Che ne dice II sicario Perrone? Vuo-IÜ, egli, qualche altra notizia ancora plú fresca? Gllcla cllamo i>erché la comunichl al suo principale, e si faceta stnbtllre la condotta da tenere In av-venlre.

Traducíanlo dall'IMPARCIAL: "Le tremendo Invasión! della pro-

prieta c i continul attentati per 11 pos­seseo delle terre, Klustilicano 11 terrore che a invaso la classe degll agrlcoltori.

"Un socialismo mal compreso fi np-parso nella Hepulibllca inlzlando una opera el dissoluzionc sociale.

"In Onxaca un gruppo di Indlgenl In­vade Vhacienda dl Docas, ne prende possesso, lmpriglona il proprletario che si salva a stento 1 ngruzla delfín-tervento di alcuni maderisti.

"In Puebla un altro gruppo s'impos-sessa i\cl\'hacit!iula del genéralo don Muelo Martínez.

"In Morelos 1 contadini prendono poBsesso, e ne diurno anche relazlone pubblica come se si trattusse di cosa le-gittlma, del terrenl clrcostunti.

"Nollo stesso Stato dl Morelos i con­tadini invadono Vivienda dl Santa Ana Cuuurhlchlnnlt./n». espellono II le-gittlmo proprletario e ni mettono paci­ficamente a coltlvarla.

"Tutto ció a avuto ragione di allar-mare 1 buoni e one .'j.jiffj.ty'iJt<srl. Non .CXjCdO líl M HfSgPni ... • "'•• SfcMly Hueñi i della r!volu:ione ehe sla ueces-sarlo oceuparsl seriamonte della sitúa-zlone?

"Che 1 contadini nbbtuno il sacro dl­rltto di lavoraro, nessuno lo niette in dubblo, ma che essi ron questo pretesto vadano dlrltto all'espropriazlone nié­gale é cosa che si da fnrolta dl pVotes-tnre é di chiedere l'azione enérgica del Governo."

E protestlno puro so ció 11 consola; intanto la rivoluzione procede trion-fule e passa su tutte le proteste e BU tutte le cahuín le.

Da MONITOR apprendlamo che in Zócalo 6 scoppiata una bomba nel pa-lazzo dolía Deputazlone. Evvlva le pa­tato che scoppiano!

Notizlo ptu freBche. EL PASO MORNING TIMES: "México City, Lugllo 22,—Nel clrcoli

della capitule si esprlme francamente 11 tlmore dl una nuova rivoluzione. I rapporti oggl pervenutt dlcotio che 1 dlsordinl assiimono rimportanza dl veré battaglie che sonó 11 preannun-zlo d'una nuova rivoluzione contro la proprleta ed il governo. In ognl caso le bande del rlbelll armati si sonó rt-flutatl dl deporre le armi. II governo é nelle condlzlonl dl non poter soppri-mere la rivoluzione in modo faclle co­me apparlva in principio. Si credf che sla difficile potere enlamare il popólo alie elezioni per il prosslmo Ottobre. Sla Madero che de la Rarra si trovano in tmbarazzo. I partltl oppostl a Ma­dero sonó tra l'lncudtne e il martello. Da un lato vorrebbero continuare l'op-poslztone a Madero, dall'altro compren­dono che la loro opera favorlrebbe le operazlonl dei liberall. Guadlupa 6 gla nelle mani dei liberall. Trenta made­risti rlmastl fodelt al loro genérale ftnno avuto l'ordine dl marclnre su Giiadalupa e dlstruggere 1 costddettl soclalisti. QueBtl sonó prontl all'attnc-co.

"L'avvenire del Mesaleo 6 incerto." 11 RECORD, THB'EXAMTNER, THE

TRIBUNE e 11 TIMES dl Loe Angeles ftnno dibpacci dello stesso genere che non pubblichlamo per economlzzare spnzio.

SCIOPERI Anche gli scioperl ftnno la loro Im-

portanza socio le, ne parliamo, qulndl, brevemente per daré al lettorl un'ldea della sttuazione genérate nel Messlco.

Da EL. PAÍS: "I meHsagglerl del Telegrafl Feder­

an che erano in isclopero, ftnno otte-nuto la maggior parte dl quel che desi-deravano e son tornati al lavoro.

Da EL DIARIO: "filt operaj della fabbrlca dl carta dl

San RafTaele, distretto di Chalco, ftnno dichlarato lo sciopero e domandano au­mento dl salario e dimlnuizione delle ore dl lavoro. Essl domandano Inoltre la destituizlone del sopra-lntendente che aecusano di maltrattamenti com-inessi sni suol di¡)endenti.

"Ilanno puré dichlarato lo sciopero gli operaj della Stazione Termínale del porto di Vcracruz e pretendono ridu-zione di lavoro, tre dollari al giorno di salario e doppto salario per le ore di lavoro straordlnarlo. SI teme che gli operaj delle altre Stazioni dlchla-rino lo sciopero di sol Marieta."

E poi si pretende che l'operajo Mes-sienno sla mono evoluto del'operajo Americano!

"Seguendo l'sempio degll scarlcatori, ftnno dichlarato lo sciopero gil spazzlnl della clttíi cíomandando due dollari al giorno per Balarlo.

"Le donne che lavorano nella fab­brlca dl flammlferi Cerillos, in Messlco city, ftnno domandato l'aumento dl un centesimo per ognl grossa dt flamml­feri. II sopra-lntenaente a rlfiutato l'aumento."

Da EL PAÍS: * "Jerl, 18, alle,undici della mattina

plú diwrinitfltrenV.o <*nattiert dichlar-arono lo scloiiero. Riunitift in un punto previamente stabilito. organtz-zarono una dimostrazione percorrendo le principal! vie della capitale. Alie sette e mezza della notte gil scioperanti assalirono una panatterta a sassate. Accorsero 1 gendarmi che dispersero i dimnstranti, Ma questi dopo un poco tornaron© ad assalire la panatterla con nuovl projettlli, fracassando porte, fi-nestre e macchine, Moltl panattieri che non nvevano voluto scioperare furono ferlti. La pollzia a pledi e a cavallo duró fatica a rlstablllre l'ordine."

Dnl L. A. EXAMINER "EL PASO, Tex., Lugllo 23.—Oggl

6 avvenuto uno Bcontro fra i rurali a ca- vallo dei ribelli di Madero e la po-ltzla. Ne rtBiiltarono parecchl mortl e moltl ferlti."

Dal L. A. TIMES: "EL PASO, Tex., Lugllo 23.—I li­

berall hanno formato una compatta or-ganizzazzlone e preparano una cam-pagna rivoluzioñaria definitiva nel Nord del Messlco.

"Pricellano Silva, un noto socialista, é 11 leader della Giunta dl quf, mem­brl della quale si riuniscono ognl sera, plu di cento uomini ftnno assistito a queste rlunionl ed hanno deflnito 11 plano per la prossima rivoluzione.

"Piú dl duecento rivoluzlonaril por-tano nastrini rossi e sonó armati nel dintornl dl Gnadalupa. Essi confes-sano apertamente che 11 loro proposito é quello dl rovesclare 11 governo di Ma­dero e stabilire il regime della proprie-tft comune."

Da EL PASO TIMES: "Ormai 6 cosa certn: si prepara uno

sciopero genérale di ferroviorl della National Railways nel Messico. T fer-rovleri vogllono aumenti dl salario e dimlnuizione delle ore dl lavoro.

"I ferrovleri rappresentano la pin forte nrganlzzazione opérala messi-cana, Essl dtcono che 1 macchlnlstl e 1 conduttorl nono tuttl Americanl deg­ll Statl Unitl e perceplscono salnrll fn-

voloel in confronto di quelli che perce-piscono i Messlcani. Ora questi doman­dano che i proprii salar i i slano propor-zionatl a quelli degll Americanl."

E pol i patriottardl d icono che l'avversione fra i popoli delle diversa nazioni é sentimento innato e non provocato dal dellttuoso sistema bor-ghese!

Giappone II compagno Sakal scrive da To-

kyo al compagno Berkman: Toky, 3 Giugno, 1911.

Caro Amico: Ho ricevuto la vostra lettera as-

sieurata appena ora. II Governo Giapponese é abbastanza bárbaro da violare il segreto póstale (proprio come in Italia e in America. N. d. R.), ma non puó rubare il danaro (Inve-ce il Governo Americano lo ruba. N. d. R.) VI prego di mandare a noi la moneta. Ne abbiamo bi­sogno urgente. Venti o piú com-pagnl sonó ancora in carcere, la mag­gior parte di essi condannati a vita. Le famiglle dl essi lottano con la persecuzione e con la miseria. Noi sappiamo che i compagni dl tutto il mondo hanno simpatía per noi. II nostro movimento 6 lnternazionale, perció noi slamo ottlmistl, nonostan-te tutte le difflcpltft e le calamita. Nel momento attuale noi slamo do-boli, ma il proletariato Giapponese si sveglia dal suo lungo sonno, sic-ché c'é da sperare che fra una die-cina d'annl avremo un forte e grande movimento in Giappone.

Torno adesso da un lungo giro, durante il quale ho visitato le t'aniig-lie degll lmpiccatl e dei carcerati. Quando rlcever.ó II vostro datiarA.Jp distribuirá parte alie famiglie bisoíí-nose e parte l'useró per cómprame libri da regalare al compagni in pri-gione. Soltanto libri si possono daré ai carcerati. Noi non possiamo scrivere ad essi. II Governo Giap­ponese confisca tuttl i giornali e le rivlste socialtsti o anarchtci, ma io ricevo spesso il MOTHER EARTII a mezzo dl qualche amico d'America.

Fraternamente vostro, TOSHIHIKO SAKAL.

Tokio, S Giugno, 1911. Caro Amico e Compagno Berkman:

Abbiamo ricevuto la vostra gentlle lettera con un vaglia pótale dl ventl-cinque dollari. (Berkman ne ha mandato plú dl cento fln'ora. N. d. R.) Noi rlngraztamo vol e 1 com­pagni Americanl per la slm patla che essl nutrono per 1 nostrl már­tir!. Distribulremo súbito alie fa­miglle dl queBtl le somme ricevute, e qualche libro sarft regalato ai prl-glonteri. fltptte certo che noi spen-deremó 11 Tlanaro secondo il vostro deslderlo. La moglle del Co. Nilml vive molto poveramente con sua ma­dre, e lavora da suonatrice dl Iluto per campar la vita. La vedova del Compagnc Matsuo che non ha figll. é spinta dalla famiglia a sposare il fratello minore del marito. Ma ella ha respinto la proposta della fami­glia, la quale l'ha ripudiata per que­sto. Ella é ancora molto giovane ed affasctnante. Ch! sa quale sarft il suo destino?

La vedova del Compagno Mori-chlka impara a cuclre. Sua inten-zlono 6 quella di dtvenlre esperta In atesto lavoro femlnlle e cosf procur-arsl 11 necessnrlo all'esistenza. La Biia única flglln di sette annl l'hanno adottato I parenti del marito.

La vedova del Compagno Olshl vive rltlrata dal mondo con 1 suol due bambinl. Olshl era medico ed ha lasclato alia famiglia un pó di proprleta.

Regeneración .11» l« K. lili St.

I.ON Angolés, Cal., I'. S. A. Teléfono: Momo A |:Ulo

Knlored UN Hccoml-ChinH III«IIIT 8opl. I- . 11ÍIO, at I,«M Angelo*, Cal.

X. -1,1 AlilHinnniontl

Auno $1.(10

Semestre 0.31» Kstcro sposo poslnll in |iiú.

G l i .UllMlllUIIK'llli Si pilgltUO HUtl-

climll.

La vedova del Compagno Narnl-shi eampticchia con un píceo lo ne-gozio assieme al suoceri.

Gil altri sette compngnl nssassi-nati dal Mlkado non hanno lase lato né vodove né orfani, ma qualcuno di essi i genitorl poveri.

Le famigtie del prigtonicri vlvono miseramente lavorando. II caso dolía moglia del Compagno Okasay-shi é davvoro trágico. Ella 6 stata obbliga<a dai parentl a divorziare dal marito. II vecchlo padre di diti ha preso seco il ñipóte negando alia ma­dre la gioja di avvicinarlo. Alcune vécenle nuulri soffrono per l'lmprl-gionamento del loro flgli o languono nella piú squalllda miseria.

II danaro che voi el avete manda­to é un gran sollievo per lo vodove, i genitor! e gli orfani. Siate cortóse di mandare! al piú presto la nioneta che avete.

Vostri fraternamente, TOSH1HTKO SAKAI. DOTT. TOKI.IIKO KATO.

Eccovi i nostri indlrizzi: Sakai. 6, Minami-Toramachi, Yot-

suya. Tokyo. Kato, l!. Chonte. Kohikicho, Kyn-

baslii. Tokyo.

Canadá T é r la prima volta, che ilo ne sappla. 1 Cines! vanno in iiciopero di solidarfetá •?on gil operaj di razza Manca.

In Vanconver, B. C, dore tutti gil operaj dell'arte edllizia organizzati so-no stati messi fuori di lavoro dai pa­droni che non vogliono nnionisti, i car-pentieri Cines! abbandonarono i lavori dichiarando "We no scabs; we strike allee same as white man!"

Gli Aniericani ridono sempre quando uno staniero sproposita in inglese, ma questa volta i padroni invece di ridere si son grattati le pere. Anche I Cinesi incominciano?

t

Di Palo in Frasca Inquisizione Moderna

Frank R. Pittack, un prigioniero delle carceri di Leai'enworth, doiio di aver testlmoniato salle orrlbili condi­zioni di quella cittá, fu chiuso in una celia isolata e bastonato dagli aguzzini della gloriosa Repubbllca fino a quan­do, sflnito di forze dovett^Jltrattare la gfa fatta testlmonlanza. •

Un certo J. T. Estes, vecchlo di set-tant 'anni, per aver dlstrlbuito delle copie dell'APPEAL TO REASON dove si dennnziavano le condizioni di Lea-venworth, fu assaltto in una delle vie di Post City, Texas da un atleta e pic-chiato in tal modo che il povero vec­chlo rimase fuori di señal per tre ore. Questo sotto l'occhio della cómplice po-lizia.

E pol dicono che i tempi deH'InquI-zione sonó tramontatl! E poi gli Ame­rican! hanno la stupida presunzlone di vantarsl il popólo piíí civile del mondo! II popólo piú egoísta, piú brutalc, piú Ipocrita, plü crimínale delle nazloni cosidette civlll; si, ma 11 popólo piú civile. no. Nemmeno fra millo anni ancora.

In tall condizioni non resta alie per­sone oneste che un mezzo per salvare la propria liberta e il propio dlritto: la rlvoltella. E persone dlsposte ad u-™rl¡> ce ne sonó, a qnnnto pare. Vn

tale J. W. Meyer ha glá scrltto atl'AP-l'KAL Tü REASON: Se II compagno Estos non purt andaré piú a 1'ont City por distribuiré I glornall, mándate a me 10 copie. Andró lo a distribuirle.

11 hlsogno fu trottar lu vucvhia o 1 HOCIUIÍHM legalllarll. Kssl rlcorrono uH'u/.lone dlretta. Meglio OOHI, non el lualediranno piú questo mo/./.o postro e si furunno rlspcttaro o almeno teniorv.

SEMPRE l.A SlUKItAGLIA In I,OH Ángelus, un pollzlolto, corto

C. V. Fordioe, formó sulla vía—verso lo dlocl dell asora—II vecchlo di settuu-tun anuo .1. A. Sturgeon, veterano ilolla tierra Civile, II qualu »l avvlava ad una farmacia por comprare delle medicine essendo mulato. 11 polizlotto, dopo ili avergll domandalo se uveva danaro, avnta risposta negativa, buttó u torra 11 vecchlo Informo o lo tempestó ili pugnl e calci tino a Insolarlo traiuortito. Pol so la svIgnO.

Lo Sturgeon denunzló 11 crimínale tn divisa e coslui fu coudannalo dal «Ín­dice della stazlone di polizia alia seve-rissima pena di una multa enorme: di eci giorni di stipendlo.

Ci permettinmo una domandn: Se un nomo che avesse 1 muscoli di un Johnson—11 pugilatore—per leglttlma difesn rompesso le gánasele a un poli­zlotto con un solo cazzotto, a quul pena lo condanncrebbc lo stesso giudiee?

I fruttl ilel privilegio Linda Schultze é stata trovata mortn

nella sua stanza, in Chicago. Ella aveva tentato di uccidersi una setti mana primo. Finalmente é rluscita ncl suo proposito asfisslandosi col gaz. Ha Insciato scrltto che era stanca di soffrlre la fume e preferí va lasciar la vita.

l'na ragazza di quattordici anni, Alma Whaley, costretta a lavorare dodiel ore ai giorno in un cotontflcio per due dol-lari alia settImana, ingojó dell'acldo carbónico e morí.

yuestí sonó i fruttl del privilegio, i fruttl del capltallssmo, II responsabtle di tutti i delitti. Una ragazza onestn é costretta ad uccidersi perché non ha pane: una sgualdrina na il diritto di sciupare ln orgie notturne il frutto del lavoro di nillle e mille operaj. E la maggioranza degli uomini si rassegnn a quest'enorme inglustlzla!

Buon appetlto, Saritltá II papa ha mandato ai cattoltcl Alba

nesl 11 seguentc messagglo: "Sonó profundamente addolorato per le soffe-renze Rsiche e moral! che aftllggono i Cattollci d'Albania.

"Mi addolora speclalmente II fatto che le redore e gli orfani del rlbelli de-vono sentiré il peso che grava su di essi la mano dell'oppressore.

"Che Dio nella Sua infinita bonta voglia consolarll.

"lo prego per 1 flgli e le sorelle dnlla NoHtra Chlesa in Albania c matulo loro la Pontcflcale benedl/.lone."

Dopo ció gil Albanesl sonó consolati e il Santo Impostore va a tavola tran­quillo.

Buon appetlto, Santlta, e buona Indi­gestiones

Maturato

Col tempo e con la paglla maturano le zorbe e la canaglla. Spesso questa matura prima che quelle. DI fatto II Sefior Madero é glil maturato.

Nel circoll dell'alta finaliza si affer-ma che Francisco I. Madero ha fatto la rlvoluzlone col danaro della Sten-dard OH Cotnpnny, II trust deH'olio mo-nopolizzato da sua manstil ,T. D.

L'tmfame Díaz non arera mal vo-luto accordare alio Stcdnrd II monopo­lio del petrollo nel Messico. Egli pre­ferirá di darlo ad un'altra compagnla di fillbustleri capitanata dairinglese Cowdary, forse perche questa gil tiara un bottlno piú lauto, Lo Stendnrd ha fornito a* Mndero il danaro per la rlvoluzlone'a patto che egll, agguanta-to 11 potere, dasse ad essa il monopolio del petrolio.

E 11 popólo che si fa sbudellare nelle hattaglle resta sempre cornuto e bas­tonato.

HK<;i<:Nfcit.U'i<>N

SE LI MKRITA Devery, ex capo di polizia di Nuova

Vork ha fatto doniandu al slndaco Gay-ñor per avure dalla citta 27 mlla dol> larl como meta del suo salarlo dal giorno In cul fu abollto II posto di capo di polizia fino ad oggl, u tremila dol-larl all'anno di pensione.

Sensato se son pochi; o se llmerlta per tutta la liberta che accordó al prostriboil di esercltaro l'onorovole mostlere in barba allu legge, e ai |K>1I ziottl ili randellare senza píela i sov. verslvl della citta.

Come gil darenuno volontler! 27 mlla legnute snl grugno!

HUFF! II pugilato fa progrcssl e Johnson

qunttrinl, i fratelll Wrlght complono inirablllu nell'arla o 1 loro avJatori si i'onipono la noce del eolio, le gare delle automnblll entnslastnano i dilettantl e aniiuuzzano gli ehauffeura, gil studenti giunenno al baseball e si rom pono le costólo, Iillly si distrae col golf e il tt-iuiis e oi nlleggerisce le tasehe, tutti sommati ci soccano troppo. Non po-Irobbern andaré a divertiré gli Zulú, I signori spnrtlsti, e Insolare! lavorare ln pace por il pane cotidiano?

'L MORO.

Parole Sante e rinnegate ilall'autore.

La propaganda pacifica delle idee rl-vo luzlonarie ha fatto II suo tempo e bisogna sostltnlrla con la propaganda ardente, solenne, deH'insurrezione e della barricata. Nessun mezzo deve es-seré trascurato per Ingaggiare la lotta fra I privilegiad e le masse.

Nol ecclteremo continuamente con, tro costoro l'odlo del popólo, 11 com-battermo nella Chiosn, nello Stato, nel Conitme, nelln famlglia. Perseguítntl, colpili, mutllnti, ins'jrgeremo di iiunvo, e se un giorno poMvuno uscire, strac-einli ed ntTuniatt, dalñn» ¿tallo. .!••;!!•-stamberghe, dai quartleri oscurl e Benz'arla, per apparire alia luce del solo, demoliremo «li edlflcl eretti alia superbtizione, rlprenderemo le torro, le riochez/lo, i tesorl', t i l le le^belle cose prodolte da nol e di cul voi godete da tanti anni. Se un giorno ci sara dato di non lascl ar piú pietra Bopra ptetra di questa societft allora, gual a voi, o vincltori, sfruttatori, trionfatori dell'-oggl!

* * * II popólo ne ha abbastanza di parole,

6 il momento di dar bnttaglia. Lungi da nol I professorl, i dottori, gil avrocnti i iirosldenti, i consoli, i dittatori: nol non sinino un vil grog^» che abbia bisngno di un pastore <mo el accarezzt per tosnrcl meglio. Oggt la tirannin 6 sontenatn centro di noi: doman!, se voi lo vorroto. ennteremo l'inno della vi tt orla sulla sua tomba maledetta.

* « • Non nscoltate Garlbaldl: II socliillsmo

come 1'liitende luí 6 un equivoco. CIÓ che egli chtnmn le esagerazionl del so-elallsti, sonó 1 nostri prlnctpi fonda mentali. Egll vorrebbe fare delle asso-ciazionl opérale altrettante socletA di mutuo soccorso; ma se voi togllete loro il programma e il carattere riro-luzlonarl, dlventeranno la cosa la piú mlscrablle del mondo di cul i horghesi rideranno. Andlamo, rovesclamo que­sto mondo che ci schiaccia, dlstrug-glamo questa societa che ci rinnega, vendlchiamo tutte le onte, gli insultl, le ignnminio, le affltzlonl che soffrlinmo e soffrlamo ancora.

* * * Non vi ó al mondo che una sola

realtü, la forza, e socondo che essa s'lmpiega bono o male, si chiama ni-ritln o Privilegio.

La forza che serve al nostri nemlct per mantener» il privilegio, lmpleghi-amóla por Instaurare II dlritto e nol nvronio trasforniato II mondo, I nostri nenilci non hanno che la forza che nol abblam loro data: la loro un tone non eslte che a causa delle nostre división!.

Dlfendlamjcl, e sara la fine. ANDREA COSTA,

PWwirt di mnrirc in Pnrhntti'iitc

II Miracolo Di Sant'Ágata

(Bozzetto Hiciliano.)

In fondo alia navata di destra del­la Cattedrale di Catania — insigne monumento d'arte arabo-normanna eretto intorno all'anno 1090 da Uug-gloro nurmuuno—si trova una cap-pella coperta letteralmente di ex-voto Htranisslml in forma di mammelle di cera, d'argento, d'oro, d'ogni dlmen-sione. In quella eappella e precisa­mente In una casaa di argento posta dletro l'altare ln apposita cripta si conserva il preteso corpo di sant'Aga-ta catanese, bellissima vergiue cris­tiana che secondo la Ieggenda fu martlrizzata o uccisa per essersi riflu-tata di sodiafar la libídine di M. Va­lerio Quinzlano proconsole di Catania nell'anno 61 in nome di Domiziano Cesare Augusto.

Molti eruditl mettono in dubbio il martirio di sant'Agata, altrl negano addirittura ch'ella sia mai esistita, ma nonostante ció il popólo Catanese crede ancora ciecaniente che nella cassetta d'argento sopra cennata si conservano da vero le reliquie di san­t'Agata e le considera come 11 talis-mano piú potente della citta contro ogni collera della natura, e le dispen-satrici Inssaurlblll d'ogni genere di grnzia ai devoti che si rivolgono alia Santa con fede cteca

• * * Husidda scendeva ogni sabbato di

buon'ora dalla campagna in cittá e andava dirittamente per la vía Stesi-coro-Etnea alia Cattedrale, dove si fermava nn'ora e anche di piú ad im­plorare Inglnocchlata davunri la grande cancellata della cappHla di sant'Agata, clií usa a! profani.

—Sant'Agata bella e miraeolosa, che arete la potenza dt fermare i ter-r^'notl o d'arrestare i torrenti •); lava, fatemela questa grazia: tatémela al­meno per dlspetto d! qnell'anima dannata che vi fece strappare 1.- btlle e sante mammelle

E Ge ne tornava come era vénula. pienn di fede e di speranza, con gli ocelii nerissitni umidi di planto; a piedi, sotto il solé o la pioggia, alia sna casetta nascosta fra i mandorli e gli arancl nella borgata di Mascalucia, centro fertllisslmo deH'anttco feudo de'principi di Rutera che si trova sul­la strada che corre da Catania a Nico-losi, ln mezzo ad estesj campi di lava.

Intanto i mosi si succodevauo ai mosi in una penosa alternativa di dubbii o di speranze; e ogni primo quartn di luna era una tortura inó­rale por Husidda, che alio sguardo acuto o molto significativo di Vnnni dovova rlspondere mortificata, facen-do uno sforzo pet' trattenere il plan­to:

—Sant'Agata non vuole ancora. Allora Vanni si mordeva I labbri,

andava all'asperto, sedeva a cavalcionl snl murlcclolo imbinnento che sepa-rava 11 suo frutteto dagll altrl, e fls-chlettnva per dlsslmulare la rabbla che gil bolllva In corpo.

Non poteva rassegnarsi alia cru-delta del tato.

Era glovane, robusto, ben formato, pleno d! forza e di vigore: bruno, da­gll zigoml sporgenti, dal mentó pro-nunzlato, dagli occhl lucentlssimi: un vero tipo arabo di Gedda.

Sua moglie, piú glovane, era puré robusta, sana, esuberante di salute e di vita.

La mamina di luí aveva messo al mondo nove figliuoli, quella di le! ne aveva partorlto undlct; e tutti, mas-chi e femine, godevnno buona salute; o tutti, eccozione fntta iier Vannl e RiiBidda, moltipllcavano allegra-mento.

Nel prlml mesl di vita conlugale Vannl non aveva pensato ad aver flgli, anzl aveva deslderato in cuor suo di non nverne nffatto per goder l'amore con la sua Rusldda, la brunetta piú simpática della borgata dal viso paludo o dallo frécele endose ncrc come I'ebnno.

Ma pasaata 1'estMl della luna di miele l'amore di Rusidda non gil bastó piú: cominció a sentiré il bisogno d'una creaturlna che fosse 11 frutto della sua virilitá. Pero gil anni scorrevano e 11 suo desiderio rlmaneva insodlsfatto; il suo orgoglio di másenlo ferito, sisché l'idea d'un erede dlvenne in luí una vera e propria flssazione.

Che cos'era 11 suo matrimonio seuza prole? Un albero senza frutto un cibo senza sostanza. E quando egli e la sua Rusldda fossero vecchi? chi arrebbe cura di loro? I fratelll e le sorelle? Sarebbero vecchi essi puré. I nepoti? Ne avrebbero a bastanza de! propril genitor!.

(Continua

IMPORTANTE

"II PROLETARIO" E' L'uni co glornale Italiano degll Statl Unlti che rappre senta e combatte per un prin­cipio vero—non astratto.

—Che pubblica tutte le corrlspon-denze che gli pervengono.

—Che no ha paura né di preti, ne' di prominenti, ne' di rlcattatori.

—Che non é venduto a nessuna combriccola ne' partito político per non essendo proprieta' privata e ra;j-presentando la classe opérala.

•—Che é il piú grande sovversivo settimanale italiano.

Tutto questo pubblica il PROLE­TARIO, e noi gli prestiamo 1 stossa fiducia che prestiamo ai cavadenti ambulanti che vi strappano le ganas-cíe senza farvi sentiré dolore. E non ci degnamo neppure di dimos-trargli che é impostore. Ma c! doman-diamo: Non sarebbe stato piú digrit-toso per IL PROLETARIO affennar.-¡ clir esío é l'unico sovverslvo settima­nale italiano che fa la rédame alia Na vigacione Genérale Italiana, airitilian Savings Bank di Spring St. ed al si­gan De Nobill che 1'auiico Ruffa de tiní propriamente "sigtri puzzoni"?

i.O tíCíAüBAfi...

Lettera Aperta A GuKlielino Guleotii.

Ernesto Teodorl, uno doi lirnj.•:••-rii della lettera che ha falto piú. n.a'.-a chi ebbe la disgraziatissima idea .'.i ospitarla che ad altri, mi ha dichia-rato jeri sera in casa mía e in un senza di testimonii che la. lettera in parola non fu scritta da Perrone, vi\ da lui, Teodor!, e da te, Galeotti. i-:;.' lia aggiunto che egli ha man.lato una certa rettifica a Barre, ma olio un eerto Roberto Elia gli ha rispólo che conviene non pubblicarla per ¡mu daré agio a L'ERA NUOVA e a La-minita di carear la penna

lo ho tutte le ragloni di non pren­dere sul serio qualunque dichiar.n.'io-ne che 11 Teodori possa avermi fatto. Mi rivolgo, quindi, a te—e per 1'ulti­ma volta—per lnvltartl a mettero le cose a posto.

Dopo tutto quel che & successo ic dovre! non aver Aducía neppure in te; invece, nonostante tutto, il tuo passato onesto mi lascia ancora ape­rare che tu abbia ancora forza di vln-cere quel falso amor proprio che sta un pó in tutti noi, che abbi ancora coraggio ed energia per elevartl ni di sopra d'ogni puntigllo e, a corto di affrontare il dlsprezzo di qualcbe mercante dell'anarchismo, tu sappi diré la reritíl, la pura verita, come a te consta dai fatti.

Ti invito, dunque, pubblicamento a specificare quali sonó le cittá mesr-i-cane che tu hai visitato e quando; quali ragloni ti fanuo affermare che nel Messico non é mal eslstito e uon esiste alcun movimiento sociale: cbl sonó i rivoluzionarii da tavolino eho rubano I d. larl destinati dai cout-pagni per la rlvoluzlone.

REGENERACIÓN—te l'ho detto gia una volta—mette a tita disposizione una delle sue pagine. In essa tm sel autorlzzato a scrivere tutto qu«l che vorral scrivere, Dlco fuíto. E mi pa­re che non potrel trattartl meglio.

CAMTNTTA.

Patriottismo Che 11 patriottismo sla un. iitltti-

itone abbaatanza coatoi*. nessuuo ne ü u ti Itera dopo di a ver letto le Be-gu»ntl «tatistlche.

L'aumento constante delle «pese La concluslone é che II rardello del avvunuto durante gil ultlnil ventl-oüywe anal, 4 un fatto dt tale gra­t a n che non "puó fare a meno di scnotere ognl studioso del problema económico soclale. Si puó indicarlo brevemente dividendo II tenipo che passa dal 1$S1 al 1905 In perlodi di cinqne annl claseiino.

Bal primo all'ultimo periodo le spese militarl della Gran Bretagnu aunienCarono da $2,101,848,936 a $4,14S,226,S85.

Quelle della Francia da $3,324,-500,000 a 13,455,109,900.

Quelle della Gemíanla da $725,-000,200 a $2,700,375,600.

Quelle degli Stati Uniti da $1,275,-500.750 a $2,650,900,450.

Quelle della Russia da $1,900,975,-500 a $5,250,445,110.

Quelle dell'Italia da $1,600,975,-750 a $1,755,500,100.

Quelle del Giappone da $183,-900,500 a $700,925,475.

Durante l'intervallo dal 1S81 al 1 &'i5 la Gran Bretagna aumentó del quadruplo le spese militar!, gil Stati t'nitl le triplicarono, la Russia le raddoppié, la Gemíanla le aumentó del 35%, la Francia del 15c;, il Giap-pono quasl del 500%.

Se si confrontano le spese di ques-te nazionl fatte nel 1881 con quelle fatte nel 1905, le proporzionl aumen­tan o come segué:

•n Inghilterra dal 20% al 37 ' ; : IIC-TII Stati Uniti dal 15% al 23%; in Francia dal 16% al 18%; in Italia dal

•:•, ai 15%; nel Giappone dal 12% al 14%.

Nell'ultimo periodo di cinque anni la Germanla a diminnito le spese militar) del'28%, ma si deve notare che in questo periodo quella nazione ñ a'imentato enormemente le spese imperial! per ragionl inespll-cabili.

L.a statlstlca dlmostra che le na­zioni dove le spese militar! sonó mugglori in proporzione delle risorse nazionali, sonó l'Inghllterra, gil Stati Uniti, il Giappone, la Francia e rita Ha.

Lo spese navali in ventlcinque annl sonó auméntate come segué:

Inghilterra 300%, Francia 60%, Gemíanla 600%, Stati Uniti 525%, Russia 300%, Italia 250%, Giap­pone 700%.

c'atta eccezione per l'Inghllterra, gil Stati Uniti spendono per la ma­rina da guerra pid di qualunque al-tra nazione, e questa spesa é puré spi-oporzionata alie risorse del paese. Nel periodo 1881-85 te spese navali degli Stati Uniti erano del 6,20%, aumentarono e. 6,60% nel secondo periodo, a 8,10'/, nel terzo periodo, a 11,70% nel quarto periodo, a 16,40 ',', nel quinto periodo. Ed é quasi certo che il periodo in corso marcherá un aumento ancora «confortante.

L'aumento delle spese militari si potrebbe ancora (Ilustrare computan­do le tas3e sulla popolazione per caplta. Ma ne abblamo abbastanza. Ija Concluslone é che II fardel lo del militarismo si é reso insopportablle, t che il patriottismo é una delle peg-giori piaghe sociali che noi abblamo il llovere di combatiere senza tregua oi cccezionl.

"i l patriottismo é I'ultima risorsa del íarabutti, á detto il dott. John­son. B 11 grande Leone Tolstol de­finí il patriottismo come II pretesto per glustiflcare la professione di assasstno.

In verita arroganza, egotismo e vanagloria sdno l'eiéenza del patriot­tismo.

EMMA GOLDMAN.

L'orgoglio Quel che manca alia classe lavora-

trlce, nel suo Ínsteme, nel la ana gene-ralitá 6 l'orgogllo di sé steasa e della uecesslta che al a di lol.

Di fronte ni |M»ln*/.l che egli a eos-trullo i>er gil altrl; duvuntl ulle cose lnnumerevoll, diverso e uiagnltlche che egli a confezionaté per 1 privilegian. I'oiwrajo.—il creatore—non A orgogllo biifficlente per diré:

—Questo 6 mío! Questo 6 liivorn mío! Perché da questo penslero ull'ldcn

di rlpremlere II frutto del proprio la­vo ro non c'é che un panno, specinliiienti' con l'ujuto del blsogno.

II contadlno, questo schiavo della térra, non a orgogllo. Egli a troppo amore per la térra e non a l'orgogllo di essere utile col suo lavoro.

In faceta ni frutto delle sue fatiche senza del quale la vita umana s'arres-terebbe, egli non a l'orgoglio di dlrsi:

—Senza di me, senza il mió lavoro il mondo non vlvrebbe pid.

Curvo sulla térra ch'egl! ama con frenesia, egli non contempla con molto orgogllo II frutto del suo lavoro, del suoi sforzi.

Perché se egli avesse questo orgogllo non si lascierebbe spogliare del pro-dotto del proprio lavoro senza esigerne l'equivalente.

Egli non consentirebbe di vlvere come una delle bestle da soma con le quali divide la sua esistenza nel le con-dizioni d'igiene e di vita assolutamente spaventevoli.

Come l'operajo delle officlne, ros! l'operajo del cnnipl non A orgogllo.

• * • Ci sonó ragionl, del resto, che spie-

gano questa constataziono di fatto. Fin dalla pfú teñera etil il fanclullo del-l'operajo é posto in un gradino basso dolía scala soclale. Appena ch'egll comlncia a comprendere quel che gil sta intorno. vede la dlfferenza enorme che passa ira luí—progenito di lavora-tore—e il fanclullo dell'ozioso.

Davantl a questa fatal I ta che gil senibra naturale e iiuiuutahlle, egli si piega e si sottomette. 11 suo urtogllo d'uomo tace e iinisce per moriré nel fondo della sua anima.

Succede tutto II contrario col bor-ghese. Egli si gonfia (l'orgoglio fin dal suo ingreBuo nella vita. Si senté forte, in gamba: non á egli nel suo scrigno 11 danaro rubato al lavoratore che egli lunilla, di soprassello, del suo dls-prezzo?

Ah! come si comprende la raglone per la quale la relfgione cattolica fece dell'umiltá una vlrtú teologale e del-l'orgoglio uno del peccati capital!.

Quel che si deve mettere nella peí le, Infondere nel sangue, stabilire bene nella testa del lavoratori é l'orgogllo; l'orgogllo Immenso, esagerato magari, che lo spingera a schlacclare I paras-citi. Perché con tale orgogllo nascerá e IngrandirA l'odlo che ttitti i derubntl, tutti i diserednti, dovrnnno possedere peí' guardare in faceta al loro sfruttn-torl.

Egli- é necessario che l'operajo delle clttA abbla l'orgogllo di concepire, di pensare, che 1'offlclna, II laboratorio, rufflcio dove eglt ognl giorno non é che tino schiavo, son suoi; é necessario che egli abbla l'orgoglio della sua capa­cita; che con l'odlo nel cuore egli ab­bla il desiderlo, l'amblzlone di ripren-dere quel che gli appartiene e di scac-clare dalla casa quelll che vi si sonó installati da paraBsiti.

Egli é necessario che il contadlno abbia l'orgoglio della sua miBsione, la coscienza della grandezza del suo la­voro; btsogna che seguendo con occhio orgoglloso 11 progresso della vegeta-zione cultúrale, egli si dica che, crea­tore del benessere e della vita, egli A dirttto, almeno, alia BUB parte, alia sua larga parte di quel che il suo «apere e 11 BUO lavoro Anno creato.

E' indispensabile che raddrizzan-dosi, egli, l'eterno curvato, reclaml per la sua professione, la piú Importante di tutto, 11 pacto che le spetta.

Blaogna che con l'odlo e l'orgoglio

KBGUNERACION

nell'anlma, egli esecrl I capitallstt, gil sfruttatori, gil IntermedlarJ d'ognl sorta che lo sfruttano e lo dissanguano.

Con quesle due qualltá—l'orgogllo e l'odlo—la classe operaja fará la Rlvo-luzlone ed edlflcherA la vera Repuhbll-ca soclale!

A. JOBKRT.

La Stampa Italiana Negli Stati Uniti

II proprletarlo di un glornale Ita­liano di New York, con una fran-chezza fra 11 cínico o II merenntesco, detlnf una volta II glornalismo Itaro-amerlcano come'll commercio della chlacchera" u questa dellnizione il-sponde_ abbastanza fodelmente alia rea^tA.' in mezzo secólo clrca, la stampu Italiana negll Stati Unltl ha fatto qualche progresso in quanto ai riferlsce a consumo di carta, ma II suo Incremento inórale si 6 sem-pre man ten uto nell'orblta di un com­mercio di cliiacchiere, nel quale le chlacchiere taciute rendono piú delle chlacchlore scrltte. Nato con una funzlone bottegnja, il giomal Italo-nmerlcano 6 rltnnsto una bottega nella quale a lode c II biaslmo si vendono a lauto la linea, e nella quale la parola e 11 silenzio aanno un vnlore speolhVo In dollari e soldi. II primo quotldlnno italiano di New York ern— secondo un'espresslone rtell'autore delle "Guepes"—un'carré de paplcr" fatto per Bfnittare la va-nlta def pochl "parveuus" che forma-vano la "élite" coloniale di quel tem-pi e per dir coma di qualcuno di essl meno degli altrl proclive ad allentare 1 cordonl della borsa.

Le scarse nollzie che conteneva erano un pretesto per indurre 11 pub-blico a leggore ¡I rosto.

I giornalt che vennero dopo fu-rono 11 |>rodntto,JU una reazlonc che si mnnt'wtó .In polomiche violente in paragone dil.e qual!, quelle di Dante con Foreso. del Caro col Cas-telvetro c del Monti onl Fogll. avrel>bcr:> potuio passare come psenipi di* cortesía cherterfleldiaua. Ognl "coterle" uveva íl suo órgano e in esso sfogavn tutti i suoi vecchi e nuovl runcorl con un linguaggio nel quale 1'autoritA sludizlarla avrebbe potuto pescare prezlose informazioni sul preceilenti delle persone rliscusse. La polémica interessava 11 pubblico coloniale che—ad onta di tutte le argomentazioni In contrario—ama la maldicenza, e ne attraeva l'atten-zione sulla bottega del polemista il quale facevavanche II banchiere, II cambfavaluté^ il líbralo i e il sub-a-gente di nnvigazlone. 'Coa! quello della chiacchlern diveniva un com­mercio indirettamente molto proficuo. La banca prosperava alfombra del glornale, che doveva serviré da parn-cadute in caso dt fallimento, o II ban-hlere—giornnltstn dlvenlvn proprle­tarlo di case, persona Influente e te-iiiuta e portavoco della colonia. II glornale nella genernlItA del casi, non era un arfare a se, ma fnceva da ap-pendlce a tin'azienda commcrclale, proferibllmente del genere banenrto. Oggl che gil affart di banca sonó dl-venuti molto pertcolosl e difficilt, i glornali hanno dovuto deciders! a re­stare od usclre in piazza come tal! únicamente.

Negli Stati Uniti BÍ stampano, In italiano, undicl glornali quotidiani e un centinaio clrca di settlmanall e mensill e, tenuto contó del fatto che colonte di altra nazlonalitfi meno numeróse, ma piú prospere e pid evo-lute delle nostre hanno appena un giornale o due, questa nostra rela­tiva profuslone di carta ^tampata dovrebbe essere un tndizto confor­tante deflo itato económico det glor­nali italo-amerlcanl e di quello Intel-lettuale del loro lettori. Apparen-temente tutti questl glornali si pub-bllcano perché c'é della gente che II legge e 11 mantiene; ma In realtA non c'é colonia che piú della nostra ata negata alia lettura e che meno della

nostra contrlbuiscu a tenere in vita i suoi glornali

II gioruale é una cattivu specula-zlone uppunto perché fatto da specu-latorl 1 quali subordinano ogui prin­cipio ul Biiadngno. Data la scarsezza dé! reddltl direttl, gli speculatori della stampa ricorrono ad ognl mez­zo, uiiche il piú lllecito per far da­naro. Mlstificano i lettori, sonó conniven ti con ognl specie d'inganno o di l'rodc, rlcattano e taglieggiano, Irigonerundo nel pubblico un disgusto che si manlfesla col dlsprezzo per tut-ta la stampa

Atludendo alia rappre«aglia dei giornull, un nomo d'affarl diceva re-cen teniente;

— lo non jiago la loro pubblicitá: pago il loro silenzio.

Ma siccome nemmeno il silenzio á eccessivamente retribuito, gli specu­latori della stampa, ad onta di tutte lo mate arti, non hanno molto da sclalare. E'forse perció che uno di cssi, parlando della stampa, la chla-niava "la Cenerentola delle colonie."

I iíiornalisti—vale a diré i compi­la! nri dei glornali—sonó delle vit-tfnip di questo genere di speculazione che 6 il "commercio della chiacchie-ra."

Essl non hanno colpa della con-dotta dei glornali, ma ne subiscono l'effetto che é la disfstíma del pub­blico. Asserviti dal bisogno alio spcculntore che fa il giornale, sonó costretti ad evitare ogní questione di principio che urtando l'interesse del padrone, potrebbe provocare un licen-ziamento.

GIOVANNI DE SILVESTRO. —Per chi non lo sapesse il De

Silvestre) é, oggl, proprio uno dei coi'npllatori di glornali, vittime, etc., etc. N.d. R.

LA LI HURTA' Chiesi agli uccelli del lo spazio

dove fossero 1 loro padrón!, ed essl mi rlsposero:

—Padronl? Perché dovremmo evsrne? Non el á dato la natura istlnto ed elementl per -;odisíare le nostre ujcessitA? Perché, quindi, dovremmo a ver padronf?

Chiesi la stessa cosa alie bestie del campo, ed esse mi rlsposero:

—Quí non vi sonó padroni; tutti siamo eguali e tutti abblamo lo stesso diritto alia térra, all'acqua, airarla, alia luce che prodiga la natura ci offre.

Vidl un povero e disgraziato lavora­tore che cammlnava penosamente, fradtcio di sudore e curvato sotto 11 peso di due sachi che portava sulle spnlle, l'uno grandisslmo e l'altro as-sal piccolo.

—Che porti in codestl sacchi, buon amlco?

—Grano raccolto nel campo, disse I'lnfellce.

—Lo portl a casa tua? continua! a domnndare.

—Soltanto una parte. —Quale del sacchi é per te? —11 piú piccolo. —Che ne ful del grande? —Lo porto al mió padrone; egli é

11 padrone della térra, e mi da ques­ta parte per raccogllere la sua.

•—Infeltce, esclamai io allora, non vedi che né gli uccelli né i bruti vi-vono In slmile schiavttú Essl sonó Hberl. Perché non devi essarlo tu puré?

—Perché Dio A disposto che lo abbla un padrone.

—Ma chi ti disse qu?sto? —II prete, rispóse II povero Infe-

llce. E continuó la sua via dolorosa.

—Dalla S|Mgnuolo.

PER LOS ANGKLKS I compagni e i slmpatlzzanti sonó

avvlsatt che la prosslma piunione del Grnppo 29 di Lugllo avrft Inogo la sera del 9 Agosto p. v. nei local! di REGENERACIÓN sltl al n. 519 Vi E. 4th St. Speriamo che I compagni tutti, speclalmente quelll di East Side non mancheranno d'intervenlre.

Sgombero Forzato Miseria.—La plgion non tu pagata.— A rifando, nel mezzo della via. La scarsa roba squallida é gettata. Quello sgombero sembra un'agonia.

La tenebrosa pioggla insulta e bagna II carro, 1 cenci, 1 mobili corros! Dal tarlo, denudati, vergognosi. V é un'anima lft dentro che si lagna;

E il letto pensa al disgraziato amore Ch'egll protesse, e che le membra

grame Di due fanciulli procreó alia fame, O del tugurio maledetto amore!

E scricchiola fra i brividl: Chi il drltto

Diede alia donna schiava e mal nudrita Di crear per un bacio un'altra vita D'angosce? amor pei poveri é

delitto.---

Sotto la pioggia il carro strlde.— Dietro,

Un oBtorajo acarno, a fronte bassa, Segué la sua rovina.—Ei muto passa, Ombroso il guardo, e non si volge In-

dletro:

E a lui presso é la donna, la piangente Lacera donna, con due flgll.—E vánno Senza riposo, e dove essi nol sanno, E la pioggia gil sferza orrendamente:

Un austero dolor che par minaccia Per entro al cenci ammonticchiati

freme, Frente nel carro che cigola e geme, Nei quattro errantl da l'emunta faccia: Quella guasta mobilia denudata Che in mezzo al fango a l'avvenir

s'avvla, Quella miseria che ingombra la via Sembra il principio d'una barricata.

ADA NEGRI.

< * * Non avvi nomo per quanto si creda

forte, che abbia bastanza valore per affrontare l'unanlme disprezzo delta societa; non aw! chi possa vivere lenza sentirsl appoggiato per lo meno dal consenso e dalla stima di una parte della societá. Bisogna es­sere animati da una convinzione grandissima e sincera perché una persona abbia coraggio di parlare e agiré contro l'opinione di tutti; e mal una persona corrotta, meschina e codarda possederá simile coraggio.

—Bacunln.

Solidarieta' A. Serri, 25c; D. Faschlna, 25c; T. PIsotto, 25c; G. CIbrari, 25c; J. Ser­ri, 25c; P. Marino, 25c; S. Campo, 25c; G. Russini, 25c; F. Pewn, 25c; W. H. Penrod, 25c; A. Wedin, 25c; C. Montalbano, 25c.

Da Sprlng Valley, 111.—Canarlna. Í1.00; Coma, $3.00; A. Krajnnskl $1.00; .1. Faoro, $2.00; .1. Davltto. $1.00: J. Compassofl $1.00; S. Bog-gfo, ó0c;afc Caldera 50c; A. Lonche, $1.00; A ^ a e t t a . 50c; D. Bobbio, $1.00: S. Cresto. $2.00: F. McGvern-pr. 25c: N. Ferri, $1.00; .1. Casassa, $1.00.

Da Dalrell, 111.—B. Capitán!, 50c: T*. SHpfanini. 50c; F. Saccaro, 50c; F. Fuslnato. 50c: F. Muraro, 25c: Avanzo Bicchierata, 10c; Dal Com-paenf Francés!, $5.65.

Da Los Angeles, Cal.—J. Alblero, 50c.

—A scanso d'equlvocf avvisiamo i lettori che le somme che vanno nó­tate nella rubrica SOLIDARIETA, si soendono per quel che rlguarda la rlvolnzlone messlcana, non per II glornale. Questo BÍ mantiene con gli abbonamenti e con le sottoscrlzlonf fatte esclusivamente per tale scopo.

L'ammlnistratore, L. RIVERA.

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