Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia,...

38
La REDAZionE BrainStorming NICOLAS LORENZO B. ALBANO CLARA ANABEL FEDERICO GIORGIA SANA’ BOGDAN LEONARDO MARVELLOUS SONYA IFEOMA LETIZIA MATTIA S. LORENZO T. ADILSON SOFIA ALESSANDRO V. MATILDE V. VITTORIA PROSPER ALESSANDRO B. VIOLA ELENA JACOPO OMAR MATTEO FRANCESCO PAOLO MARCO MATTIA M. EDOARDO ANDREA ALESSIA ROCCO FRANCESCA MATILDE S. GABRIELE ALMA SAFET STELLA SIMONE ovvero... Una tempesta di 43 cervelli ! ARTICOLI: TEMPO-STORIA: -le antiche civiltà -un’archeologa in classe SPAZIO-IMMAGINAZIONE: se la mia classe fosse una città… IL MAGO DI OZ CAPPELLI PER PENSARE I NOSTRI VIAGGI… PADOVA SOTTO-SOPRA RICETTE PENSIERI “VACANZOSI”: TEMPO PASSATO TEMPO PRESENTE TEMPO FUTURO SPAZIO & TEMPO del pensiero TRA: ...tra tanti colori SPAZIO/TEMPO, IL GIORNALINO delle classi IV A e IV B sc. primaria “E. MORANTE” VI ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “B.CIARI”- PADOVA Edizione Speciale GIUGNO 2017 A.s. 2016/2017 ILLUSTRAZIONE di Michael Bardeggia, Viaggio per mare, elaborazione digitale, 2013

Transcript of Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia,...

Page 1: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

La REDAZionE BrainStorming

NICOLAS LORENZO B. ALBANO CLARA

ANABEL FEDERICO GIORGIA SANA’ BOGDAN

LEONARDO MARVELLOUS SONYA IFEOMA LETIZIA

MATTIA S. LORENZO T. ADILSON SOFIA ALESSANDRO V.

MATILDE V. VITTORIA PROSPER ALESSANDRO B. VIOLA

ELENA JACOPO OMAR MATTEO FRANCESCO PAOLO

MARCO MATTIA M. EDOARDO ANDREA ALESSIA

ROCCO FRANCESCA MATILDE S. GABRIELE

ALMA SAFET STELLA SIMONE

ovvero... Una tempesta di 43 cervelli !

ARTICOLI:

TEMPO-STORIA:

-le antiche civiltà

-un’archeologa in classe

SPAZIO-IMMAGINAZIONE:

se la mia classe fosse una città…

IL MAGO DI OZ

CAPPELLI PER PENSARE

I NOSTRI VIAGGI…

PADOVA SOTTO-SOPRA

RICETTE

PENSIERI “VACANZOSI”:

TEMPO PASSATO

TEMPO PRESENTE

TEMPO FUTURO

SPAZIO & TEMPO del pensiero TRA: ...tra tanti colori

SP

AZ

IO/T

EM

PO

, IL

GIO

RN

AL

INO

de

ll

e c

la

ss

i IV

A e

IV

B

sc

. p

rim

ar

ia “

E.

MO

RA

NT

E”

VI

IST

ITU

TO

CO

MP

RE

NS

IVO

ST

AT

AL

E “

B.C

IAR

I”-

PA

DO

VA

Edizione Speciale

GIUGNO 2017

A.s. 2016/2017

ILLUSTRAZIONE di

Michael Bardeggia, Viaggio per mare,

elaborazione digitale, 2013

Page 2: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

SOFIA, IV A

Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un argomento ora li elenco: l’arte della preistoria,

le sepolture antiche e riti funebri,

l’agricoltura,

le prime abitazioni.

14.11.2016

Oggi abbiamo studiato le popolazioni come i Sumeri... vivevano in Mesopotamia chiamata anche mezzaluna fertile. Durante la stagione primaverile i fiumi Tigri e Eufrate inondavano le

terre circostanti e l’uomo ha imparato a trasformare questo fenomeno

naturale che sarebbe stato disastroso in una cosa molto utile per

l’agricoltura.

Cappelli Verdi 6 Clara, Matilde

Capelli Blu 3 Mattia, Lorenzo.

Capelli Bianchi 5 Sofia, Lorenzo

Capelli Neri 5 Sanà, Sonya

Pagina 2 IL GIORNALINO de l le c lass i IV A e IV B

La scuola, indispensabile

perché serve per imparare il nostro

passato e il nostro futuro quindi noi siamo molto fortunati .

Matilde

Le scienze del

passato

Ifeoma, IV A

In questo giornalino vogliamo

parlare di

STORIA e geografia, dello

SPAZIO e del TEMPO, ma an-

che di NOI.

Siamo alla scuola Elsa Morante

oggi abbiamo fatto storia abbia-

mo lavorato in piccoli gruppi di

RICERCA, dovevamo poi forma-

re un cartellone .

EDO E OMAR, IV B

SPAZIO

INFINITO

MARE

STANZA

CIELO

INMENSO

PISCINA

LAGO

FREDDO

TEMPO

UTILE

ACCORGERSI

SOLEGGIATO

NUVOLOSO

MILLESIMI di

SECONDo

CRONOLOGICO

OROLOGIO

ANNO

C’ERA UNA VOLTA….

Page 3: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

Edizione Specia le Pagina 3

IFEOMA, IV A Oggi abbiamo lavorato in gruppo e ci siamo dati i ruoli con i cappelli colorati.

Io ho scelto il cappello della creatività: quello verde!

ALBANO, IV A Oggi abbiamo

lavorato in gruppo e ognuno po-

teva scegliere il suo ruolo, attra-

verso il colore del cappello. Io ho

scelto perché

avevo il compito di andare a

guardare gli altri gruppi per avere

idee per il gruppo, potevo fare

delle critiche positive e poi delle

idee che avevo.

MARVELLOUS, IV A Oggi ab-

biamo lavorato in gruppo: si po-

teva scegliere il proprio ruolo e

scegliere il suo capello. Il capello

bianco comunicava con tutti

quelli del gruppo e ritagliava le

cose e colorava le scritte ed dopo controllava il tempo.

.Cappelli per

pensare

ALESSIA e FRANCESCA, IV B

CAPPELLO BLU= è il CAPO che valo-rizza il lavoro di tutti Cappello bianco=è l’organizzatore, si occupa di ge-stire il tempo e il materiale Cappello verde=è il creativo, porta idee nuove e originali al lavoro di gruppo Cappello nero=è il critico che cerca di migliorare il lavoro del gruppo con osservazioni utili ( può

anche guardare il lavoro degli altri gruppi)

Page 4: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

Pagina 4

Matilde S., IV B

Se la mia classe fosse una città

andremmo tutti i giorni a mangiare un

gelato, poi a fare passeggiate nei

boschi con delle fontanelle da cui gli

uccelli bevono l’acqua, gli scoiatoli che

si arrampicano sugli alberi, le

farfalle che volano in tutto il cielo

azzurro, con il sole splendente. La

città è di tutti: vorrei che nessuno

sprecasse il cibo e vorrei tanto che

non ci fosse inquinamento vorrei

che i poveri abitassero nella città di cui

noi tutti siamo felici.

IL GIORNALINO de l le c lass i IV A e IV B

ANABEL, IV A

Giornata mondiale

delle foreste

“Tutelare gli ecosistemi

forestali significa anche

contrastare i cambiamen-

ti climatici” Il 21 marzo è la giornata internazionale

dei boschi e delle foreste, una ricorrenza importante per ricordare il ruolo che gli habitat forestali hanno come riserve di

biodiversità: contrasto alla

desertificazione, e il dissesto idrogeologico.

FRANCESCA, IV B

SE LA MIA CLASSE FOSSE UNA CITTA’ : VORREI CHE NESSUNO LITIGASSE E CHE NESSUNO FOSSE TRISTE,

MA VORREI CHE TUTTI FOSSERO FELICI E NES-

SUNO DOVREBBE INQUINARE

L’AMBIENTE.

VORREI CHE I BANCHI FOSSERO PALAZZI, IL SOFFIT-TO FOSSE IL CIELO, LE LUCI FOSSERO ILSOLE, I MURI SONO COME SCALE CHE FANNO ANDARE DOVE VUOI E NESSUNA BARRIERA. LE LAVAGNE SONO GIGANTI CARTELLONI E CHE CI SIA UN POSTO DOVE OGNUNO PUò RACCONTARE E VORREI CHE CI FOSSE-

RO GLI ANIMALI IN CLASSE E PARLASSERO COSI’ GLI CHIEDEREI DI DIVENTARE MIEI AMICI.

Edoardo E SAFET, IV B

Se la mia classe fosse una città ci

sarebbe la piscina con il bar den-

tro, Una stampante 3D che ti può

creare tutto quello che vuoi. MAC-

CHINE CHE NON INQINANO L’ARIA E

ROBOT TELECOMADATI CHE PREPA-

RANO IL CAFFE’.

In ogni albero c’è una casa sull’al-

bero, dove tutti possono guardare il

panorama. Ci sono ponti che ti por-

tano dai tuoi amici e tutti vivono

felici e contenti. Siamo tutti di-versi e questo ci rende unici ma siamo tutti cittadini.

Page 5: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

Edizione Specia le Pagina 5

IFEOMA, IV A Se la mia classe fosse una città me la immaginerei e la vorrei con tutti i bambini della scuola\città.

E vorrei un posto dove si rispettano le regole e la natura, un luogo in cui ci sia felicità e gloria. La colazione a scuola dove si mangiano cose squisite, una scuola\città sarebbe fantastica, con un sacco di grattacieli belli, colorati e molto fantasiosi .

Se la mia clas-

se fosse una

città ci sarebbe: la pace, l’amicizia e

delle regole come:

non litigare

non usare i veicoli che inquinano

Anche le regole per circolare

senza fare incidenti tra i banchi

sono: negli incroci bisogna guar-

dare da tutti i lati e poi andare,

non bisogna andare contro ma-

no, cioè correre!

BOGDAN, IV A

GIORGIA, IV A

IL FUTURO ...siamo noi quando proteggiamo il Pianeta Terra!

ALESSANDRO V., IV A

ORMAI SAPETE GIA TUTTO ! NON SI PUO’ INQUINARE PER-CHE’ALTRIMENTI RESPIRIAMO BRUTTA ARIA PERCIO’ RICOR-DATE: RICICLO DI PLASTI-

CA,VETRO,CARTA E NEAN-CHE BEVANDE BEVUTA A META’ E BUTTATE A TER-RA PERCHE’ POTTREBBE ESSERE PERICOLA PER I BAMBINI!

NON SPRECHIAMO ACQUA! NON INQUINIAMO L’ARIA ALLORA NON INQUINIAMO, MA PROTEGGIAMO LA TERRA, L’ARIA, IL MARE, GLI ANIMA-LI…

Albano, IV A Se la mia classe fosse una città…

la chiamerei città fantasio-sa: è molto strana perché è piena di luna parck e i lavori sono mol-ti; è pieno di piste per le biciclette e le macchine non vanno a benzi-na, sono elettriche e le leggi sono semplici e pieno di case e i super-mercati sono enormi e il lavoro più diffuso è il gelatiere e in piaz-

za ci vanno tutti perché c’è un

portale in cui ti può por-tare indietro nell’ tempo quindi possiamo conoscere la civiltà dell’ Indo e

tutte le altre civiltà an-tiche e se quelli che lavorano nella scuola si dimenticano di portare il pranzo potremmo anda-re a mangiare in pizzeria ed è pie-

no di game stop quindi e pieno di videogiochi e ci sono tanti stadi e

tutti sono gentili e tutti posso avere i loro superpoteri che vogliono c’è: l’invisibilità, la ve-locità, leggere nella mente…ed è pieno di musei di archeologia, geografia, scienze...

Ale. V, 4^A SE LA MIA CLASSE FOSSE UNA CIT-

TA’ POTREMMO FARE UN MILIONE DI COSE: IO ME LA

IMMAGINO CON UN SUPERMERCATO, MOLTE CASE,

DEI NEGOZI E UN BAR. AL SUPERMERCATO POTREMMO

ANDARCI PE SEGLIERE LA MERENDA E IL PRANZO, IL

NEGOZIO PER LA RICREAZIONE COSI FACCIAMO SHOP-

PING, ANCHE IL BAR PER UN BELLO SPUNTINO. CON LA

CASA SE SEI STANCO DOPO UNA LEZIONE CI VAI A

GUARDARE LA TV E ANCHE per fare UN PISOLINO.

LA SALA DEI VIDEOGIOCHI SAREBBE LA ZONA PIU’

AFFOLLATA SOLTANTO I PRIMI CE LA FARANNO A

GIOCARE COSI’ GLI ULTIMI SARANNO SFORTUNATI,

PERO’NON DEVONO ARRENDERSI. I responsabili SAREB-

BERO LE MAESTRE. IL GIARDINO POTREBBE ESSERE UN

FIUME,COSI’SI POTREBBE ANDARE A FARE UN GIRO CON

LE BARCHE, LE PANCHINE SAREBBERO LE BARCHE, in-

somma come stare a Venezia. L’aula informatica sarebbe

un cinema, i computer sarebbero piccoli schermi così le persone

che non vedono avranno gli schermi. Le macchine sa-

rebbero silenziose così gli altri che fanno

lezione non sentono niente e non inquinereb-

bero. Al posto delle moto ci sono le biciclette, non ci

sono maleducati e neanche criminali.

Page 6: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

UN PICCHIO VERDE…

NEL GIARDINO

DELLA NOSTRA

SCUOLA

E. MORANTE

Elena, IV B

IL PICCHIO VERDE è lungo circa 30 centimetri, raggiunge il mezzo metro di apertura alare, per 150-200 grammi di peso. La parte superiore del

dorso si presenta verde scuro, per virare verso giallo e grigio-chiaro nelle parti infe-riori. L’apice del capo è di colore rosso, la faccia nera, mentre dal becco partono due strie nere verso la nuca, tendenti al rosso nel

maschio. La coda è rigida e a forma di cu-neo, e permette di appoggiarsi al tronco durante la percussione. Per aggrapparvisi, dispone di quattro dita uncinate e robuste, due in avanti e due all’indietro.

Nel nostro Paese – ove nidifica la sottospe-cie nominale Picus v. viridis – è presente in tutta la Penisola ad eccezione del Salento, della Basilicata, di parti della Pianura Pa-dana orientale e del versante adriatico.

IL 1° GIUGNO , nel giardino della nostra scuo-

la, è atterrato dall’ABETE, un PICCHIO VER-

DE: purtroppo è caduto male o non sappiamo

bene cosa è successo perché dopo pochi minuti

è morto.

Noi abbiamo provato a soccorrerlo, ma non c’è

stato nulla da fare.

Tutti noi lo abbiamo seppellito, lì dov’è atterra-

to/caduto. Abbiamo fatto un rito funebre per lui:

canti, fiori e bigliettini.

CIAO, CARO PICCHIO VERDE, sei una

CREATURA MERAVIGLIOSA, NON TI DI-

MENTICHEREMO MAI!

Page 7: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

IL TEMPO DEL CERCHIO è DEMOCRATICO ...tutti sono equiDistanti & equiVicini

AUTORE……………………………………

(ARTICOLO IN CERCA D’AUTORE)

ABBIAMO RIFLETTUTO UN PO’… - LA GUERRA È UNA

COSA CHE SERVE PER VENDICARSI, PER VENDICARE LE

PERSONE MORTE; - LA GUERRA È BRUTTA; - LA GUERRA

NON SERVE PROPRIO A NULLA, FA MALE E SI UCCIDONO

LE PERSONE COSÌ… PER NIENTE; - NON SERVE A NULLA

LA GUERRA PERCHÉ LE PERSONE NON VIVONO BENE,

PERCHÉ SI SENTONO MISSILI, LE BOMBE CHE CADONO,

LE PERSONE SONO TRISTI… - LA GUERRA C’È PERCHÉ

ALCUNE PERSONE VOGLIONO TUTTA LA TERRA PER LO-

RO;

ANCHE NOI, A VOLTE, CI FACCIAMO LA GUERRA QUAN-

DO LITIGHIAMO; - A VOLTE LITIGHIAMO PER NIENTE; - A

VOLTE LITIGHIAMO PERCHÉ MANDIAMO VIA UN BAMBI-

NO, GLI DICIAMO “VATTENE”, “NON TI VOGLIO PIÙ”,

“NON SEI PIÙ MIO AMICO”…W LA PACE

LEONARDO, IV A

...ho trovato nel MONDIARIO di

quest’anno, in ultima pagina, la

stessa canzone che abbiamo im-

parato a scuola, così...ECCOLA

QUA, LA NOSTRA CITTA’, a me piace quando di-

ce:

A mezzanotte, dentro una tazza,

ognuno una storia porta giù in

piazza.

LA CITTA' DEI BAMBINI

di Enrico Strobino

La notte sogno una bella città

con tutte quante le comodità

fatta di grandi insieme ai bambini

con anche il mare e cento giardini,

con anche il mare e cento giardini.

Gusti italiani,

profumi francesi,

ritmi africani e sguardi cinesi.

Se c'è qualcuno che ha qualcosa da dire

in questa città si potrà sentire.

in questa città si potrà sentire.

Scusi! E' soltanto una curiosità.

Come si arriva in questa città?

In bicicletta o in mongolfiera

poi si va in giro fino alla sera

e c'è chi arriva anche con un motore

purché non puzzi e non faccia rumore.

Purché non puzzi e non faccia rumore.

Eccola qua la nostra città

e chissà quando la si troverà.

Eccola qua la nostra città

e chissà quando la si inventerà.

C'è il farmacista,

il fabbro e il fornaio

e anche un frate che non porta il saio.

A mezzanotte, dentro una tazza,

ognuno una storia porta giù in piazza.

Ognuno una storia porta giù in piazza.

Scusi! E' soltanto una curiosità.

Che fanno i grandi in questa città?

I grandi ci sono ma molto occupati

a buttar via confini e steccati.

Poi si sa devono anche studiare

se un giorno bambini vorran diventare.

Se un giorno bambini vorran diventare.

Eccola qua la nostra città

e chissà quando la si troverà.

Eccola qua la nostra città

e chissà quando la si inventerà.

Page 8: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

Matilde V. , 4^A

Se la mia classe fosse una città…

io la chiamerei città magica si

lavora,/studia e poi si gioca tutti in-

sieme con le quinte e le terze le se-

conde e le prime. Potremmo portarci

la merenda o prendere dalle macchi-

nette la merenda che vuoi, puoi sce-

gliere tu! Le maestre ti fanno man-

giare durante le lezioni e due vol-

te alla settimana si va in

gita! Si rispetta l’ambiente con

fantasia e felicità: ci

sono delle piccole

case fatte di legno,

c’è un letto e l’arma-

dio per i vestiti e la

tv, c’è il telefono per

chiamare chi vuoi: la nonna, la

mamma, il papà, il nonno o gli ami-

ci. Poi...si balla, si canta!

ELENA, IV B

SE LA MIA CLASSE FOSSE UNA

CITTA’:VORREI CHE TUTTI

STIANO BENE E FELICI TRA LO-

RO E NESSUNO LITIGASSE.

vorrei che al posto delle

porte ci fossero dei ponti

e collegassero tutte le

classi.

Pagina 8

SPAZIO: ILMONDO DELLE

IDEE Se la mia classe fosse una città…

IL GIORNALINO de l le c lass i IV A e IV B sc. p rimaria “E. MORANTE”

Andrea e Gabry, 4^B ...vorrei che non ci fosse discordia. I tavoli sono colline e che

non ci fosse inquinamento, l’aula è una foresta piena di ossige-

no e di animali! La LIM è un grattacielo e le veneziane sono le

case di legno sulle colline tipo ponti che portano dap-

pertutto; il termosifone è una scuola gigantesca per tutti i

bambini del mondo, anche i bambini poveri. Al posto delle

finestre ci sono delle montagne con molte baite in mezzo alle

valli. Le matite sono i bambini e per ogni colore di matita un

bambino. Ci sono muratori e insegnanti molto gentili e

indaffarati. Un albero all’entrata di ogni palazzo; questa

è una città piena di ponti così tutti si possono

parlare, niente muri perché sono un intralcio!

Prosper, IV B Se la mia classe fosse una cit-

ta’, per prima cosa tutti noi

saremmo abitanti, cittadi-

ni E tutti amichevoli .

ci sarebbero tanti mercati . le

nostre case sarebbero COLORATE. Alleveremmo

ANIMALI e molte altre cose

di cui una città abbia bisogno

per continuare.

MATTEO e JACOPO, IV B Vorrei che la mia classe fosse un parco o uno zoo per far

nuove amicizie con i turisti e animali costruendo dei ponti , e

fare nuove scoperte. Vorrei che non ci fossero muri per divi-

dere le classi , ma … una stanza grande con tutti

i bambini della nostra scuola , e la nostra classe

fosse un insieme di biomi vari col clima mite e animali di tut-

te le specie.

Page 9: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

Edizione Specia le

Pagina 9

Paolo e Rocco, IVB

Se la mia classe fosse una città Vorremmo che la città fosse come una porta sempre aperta

per conoscerci meglio

federico e lorenzo B., iv a SE LA MIA CLASSE FOSSE UNA CITTA’, LE MAESTRE SAREBBERO LE POLIZIOTTE, LA DIRETTRICE SAREBBE IL SINDACO, POI LE AULE SAREBBERO I NEGOZI; LA PALESTRA SAREBBE UN SUPER-MERCATO. LA LIM SAREBBE IL CINEMA, E LA MENSA SAREBBE IL RISTORANTE. I BANCHI SAREBBERO LE CASE, IL GIARDINO SA-REBBE CENTRAL PARCK.

NOI VORREMMO UNA CITTA’ ECOLOGICA E DEMOCRATICA. IN QUESTA CITTA’ CI SI PUO’ VENIRE QUANDO SI VUOLE, E IN QUESTA CITTA’ NON CI SI ANNOIA MAI perché OGNI VOLTA IN CITTA’ C’ è IL LUNA PARK. LA LEZIONE DI SCIENZE SI FA’ ALL’ ACQUARIO DI

.VORREI UNA CITTA DOVE SI

RISPETTANO GLI ANIMALI E LE PIANTE, UNA CITTA’ SENZA

BULLI , LADRI .UNA CITTA’ DOVE NON CI SONO CAPI E DITTATO-

RI , MA SOPRATUTTO NON CI DEVONO ESSERE POVERI.

Mattia S., IV A

Se la mia clas-se fosse una

città… La città me la immagino così: senza inquina-mento, senza macchine, sen-za guerra. Vorrei la pace, vorrei che i banchi fossero di cioccolata e le sedie di pan-ne di cioccola-to.

SE LA MIA CLASSE FOSSE UNA CITTA’… CLARA E SONYA, IV A

Io pianterei molti alberi per poi ammirarli, e farli

vedere ai cittadini.

valli in cavalli, op op clop cavalli al galoppo.

Creare un gruppo di tutti i bambini, con la mente

entrare in un mondo fantastico e far finta di vi-

verci: piante volano in cielo

Splash! Io vorrei creare una piscina dove but-

tare dei fogliettini su cui scritti dei desideri poi i

bambini li prendono e realizzano i desideri

ZZZ…si dorme a scuola però decidi tu se dormire

su un letto o un sacco a pelo...

ma se mangi mangi caramelle Zuzù

dalla carie non si libera più.

E tutti i bambini possono decidere se fare un’ora

di cucina. Sinceramente io la farei!

windows si aprono e appaiono tokidoki...

Marco & Ale B., IV B VORREMMO CHE NEL-LA NOSTRA CITTà NON CI FOSSERO MURA ma ponti per la comuni-cazione e che fosse libera come una fo-resta!

FRANCESCA, IV B

SE LA MIA CLASSE FOSSE UNA

CITTA’ VORREI…

CHE NON CI FOSSE LA GUERRA

CHE NESSUNO FOSSE TRISTE

CHE LE MACCHINE NON INQINAS-

SERO L’ ANBIENTE

CHE IL PETROLIO NON CI FOSSE

CHE TUTTI SIAMO AMICI E CI

AIUTIAMO INSIEME

E LA CITTA’ FOSSE SERENA E IN

ARMONIA.

Page 10: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

Il T-REX era il

re di tutti

i DINOSAURI,

capace di combattere

il

Tripoceratopo.

C’ERANO UNA VOLTA….

I DINOSAURI

TEMPO... PASSATO-PASSATO: LA PREISTORIA

di MATTIA M., IV B

Page 11: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

QUESTO SPRETITOSO DINOSAURO SEMBRA UN APATOSAURO MA è

DIVERSO. E’ IMPORANTIE, E’ UNO SPLENDIDIO ERBIVORO MA

QUESTO ERBIVORO ERA AUDACE!

Questo dinosauro molto semplice, grande

dinosauro tropicale ci piace molto...boing!

QUESTO DINOSAURO ERA MOLTO SERIO

E TRANQUILLO ALTRI SONO VORACI

Page 12: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

6 MARZO 2017: INCONTRO

CON L’ ARCHEOLOGA

ELENA GRIGGIO

MI è piaciuto : anche molto ve-dere dei reperti i strumenti e le im-magini che aveva MI è PIACIUTO VEDERE TOCCARE E ANNUSARE PIETRE ANTICHE SCOPRIRE E VEDERE GLI STRU-MENTI DI UN ARCHEOLOGO.

Letizia e Sanà INTERVISTA CON L’ARCHEOLOGA Come si fa a diventare un’ar-cheologa? Quali strumenti usa un ar-cheologo? Cosa stai studiando? Cosa ti piace di più di questo mestiere? Quale emozione provi a fare questo mestiere? Dov’è che studi? Quando hai iniziato a fare questo lavoro? Hai già trovato dei reperti? Cosa ti ha ispirato a fare l’archeologo? E chi?

Mi è piaciuto... quando ci ha spiegato che per fare le foto dall’alto usano un drone e che per vedere le zone dove scavare usano google maps e mi e pia-ciuto vedere il pezzo di bomba della prima guerra mondiale e i proiettili uno inglese, uno austria-co e uno italiano sempre della prima guerra mon-diale.

ETNOARCHEOLOGIA

MI è pIACIUTO… ascoltarla e vedere molte cose della scienza archeologica Mi sono interessati molto i reperti.

Ci è piaciuto quando ci ha spiegato che l’archeologia comprende tante cose come: storia, informatica, la matematica, geografia… E ci sono piaciuti gli attrezzi come: le scarpe antinfortunistiche…

SIMONE, IVB “L'archeologia è la scienza che studia le civiltà e le culture umane del passato e le loro relazioni con l'ambiente circostante, attraverso la raccolta, la documentazione e l'analisi delle tracce materiali che hanno lasciato.” Io penso che questo lavoro è emozionante perché gli archeo-logi quando fanno scoperte si sentono realizzati, ma è anche molto duro, impegnativo, bisogna fare tanti sacrifici e non sempre si fanno scoperte sensazionali come le tombe dei Faraoni! A volte è importante anche IL RITROVAMENTO di un frammento di una PERLINA DI VETRO PREROMANA! L’archeologa Elena ci ha raccontato che esistono anche dei film sull'archeologia come: INDIANA JONES e THE LIBRA-RIAN, ma questi film non dicono tutto, fanno sembrare tutto facile!

ALESSANDRO V., 4^A LUNEDI SCORSO ABBIAMO INCRONTATO UNA GIOVA-NE ARCHEOLOGA CHE SI CHIAMA ELENA GRIGGIO. LA COSA CHE MI HA COLPITO DI PIU’ E’ CHE GLI ARCHEOLOGHI COSTRUISCONO DEI DRONI CHE SCATTANO FOTO DALL’ ALTO COSI’ LA POSSONO RIVEDERE NEL LABORATORIO E ANCHE CHE TROVANO TANTE COSE CHE POI ANNALIZZANO.

IL TROWEL, ovvero come ci ha

spiegato Elena, è L’EXCALIBUR

DELL’ARCHEOLOGO!

I SASSI SONO I REPERTI PIU’

ANTICHI CHE POSSO TROVA-

RE…

POSSO ESSERE ARCHEOLOGO

OGNI GIORNO SE SO GUARDA-

RE, ASCOLTARE, RIFLETTERE,

CERCARE, RICERCARE...

Page 13: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

SIAMO TUTTI ATTENTI E INTERESSATI

PRENDIAMO APPUNTI,

...è tutto molto INTERESSANTE!

L’archeologa Elena ci spiega

e ci mostra quali sono e co-

me si chiamano gli strumen-

ti di un archeologo

IN ARCHEOLOGIA ANCHE UN

FRAMMENTO DI UN OGGETTO

HA UN ENORME VALORE, è come

un pezzo di PUZZLE che l’archeolo-

go con pazienza RICOSTRUISCE!

Page 14: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

LE CIVILTA’ DEI FIUMI

ALMA E VIOLA, IV B

L a c i v i l t à

dei Sumeri durò qua-

si 2000 anni, furono molti i popoli che cercarono di sopraffarla per imposses-sarsi della terra particolar-mente fertile che costitui-va una ricchezza preziosa per gli abitanti, vi riusciro-no infine

i Babilonesi che, con il loro insediamento definitivo, ne decretarono la fine della civiltà.

Il re dei Babilone-

si, Hammurabi, era un abile guerriero che riuscì a riunire tutti i popo-li da lui conquistati in un unico grande impero, que-sto circa nel 1800 a.c.

Hammurabi stabilì la capitale del suo regno nella città

di Babilonia, una delle più grandi e ricche di tutta

la Mesopotamia. Babilonia era

abitata da persone di etnie e lingue diverse ed era se-de di un fervido mercato dove venivano venduti prodotti di tutti i tipi a mercanti che provenivano anche da molto lontano attraverso il baratto con merci di valore simile o con l'acquisto in denaro tramite monete d'oro, d'argento o di altri metalli preziosi.

Babilonia si presentava co-me una città

splendida, era at-

torniata da mura difensive solide e riccamente deco-rate e i giardini pensili del palazzo reale erano consi-derati una delle sette me-raviglie del mondo antico per quanto erano stupefa-centi.

Una descrizione di Babilo-nia ci è pervenuta attra-verso le parole dello stori-co

greco Erodoto che la visitò durante uno dei suoi numerosi viaggi descriven-dola come grande e di bel-lezza ineguagliabile, cir-condata da un fossato pro-fondo riempito d'acque e attraversata e divisa in

due parti dall'Eufra-te. Le case dei babilo-

nesi erano, sempre per descrizione di Erodoto, co-struite su tre o quattro piani e regolarmente di-sposte su strade diritte.

VITTORIA, IV B

I giardini pensili

di Babilonia furono

una delle sette meraviglie del mondo antico. Situati nell'antica città di Babilonia (letteralmente, "Porta del dio"), vicino alla odierna

Baghdad (Iraq), fu-

rono costruiti intorno al 590 a.C. dal

re Nabucodonosor II, anche se la tradizione at-tribuisce la loro costruzio-ne alla regina assi-ra Semiramide.

La leggenda vuole che una regina - raffigurata nel ce-lebre quadro di Degas, Se-miramide alla costruzione di Babilonia, e le cui gesta sono state descritte in nu-merose opere liriche - tro-vasse nei giardini rose fre-sche ogni giorno, pur nel clima arido che caratteriz-zava la città.

Nella cultura tradizionale della Mesopotamia il signi-ficato della parola giardino somiglia a quello di paradiso.

Page 15: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

L’ANTICA CINA paolo e rocco, IV B

Nell’ IV(quarto) secolo a.C. i confini si estesero al

Fiume Azzurro (Hang Jiang), la ribellione di alcuni principi causò il frazionamento di que-

sto vasto regno e iniziò un periodo di lotte e battaglie, detto periodo dei regni combattenti che termi-

nò solo con la riunificazione dei territo-

ri sotto il sovrano del regno di Qin,

nel 221 a.C. E' dal suo nome che deri-

va il nome Cina.

L'imperatore Qin Shi Huangdi morì nel

210 a.C. e fu sepolto nelle vicinanze della

città di Xiang. La sua tomba è stata ri-

trovata nel 1974 d.C., aveva le dimen-

sioni di uno stadio e conteneva, oltre

al corpo del defunto, un esercito di

7500 combattenti di terracotta

a grandezza natu-

rale e ognuno con

fattezze e fisiono-

mie diverse, arma-

ti e dotati di carri

e cavalli da com-

battimento.

W LA CIVILTà CINESE

MARCO

&ALESSANDRO B.

La civiltà cinese non aveva una religione ufficiale ma molte regole morali e cre-denze che rispetta-vano venerando gli

spiriti degli antenati e alcune divinità lega-

te al mondo della natu-ra.

Risale al 1200 a.C. l'in-troduzione della scrittura attraverso

un sistema ideografi-co formato da 4000 segni incisi su stri-scioline di legno o di bambù (questo spiega il sistema di scrittu-ra verticale) e poi su stoffe, ossi e conchi-glie. Ogni idiogramma rappresentava una

cosa o un'idea, e ad

ogni segno fu poi asso-

ciato un suono foneti-co che permise di codi-ficarne la lettura.

UN’ANTICA TAVOLETTA CINESE

FRANCESCO, 4 B

Le prime città furono edificate in-

torno al 1700 a.C. , sotto l'affer-

marsi della dinastia dei sovrani

Shang, che regnarono per 5 secoli.

Page 16: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

Il Nilo è il fiume più lungo del mon-

do, scorre per 6.600 km prima di buttarsi nel mare Mediterraneo in una foce a delta molto ramificata e palu-dosa. Anticamente l'Egitto era diviso in due regni diversi, il Basso Egitto, nell'area del delta, e l'alto Egitto, lun-go i territori attraversati dal Nilo.

NICOLAS, IV A

Il Nilo Matilde & Stella, IV B

LA VITA DEGLI EGIZI DIPENDEVA

DAL NILO , che rendeva coltivabile gran

parte del DESERTO.

Il Nilo NELLA STAGIONE DELLE

PIOGGIE

si gonfiava e straripava quando le acque si

ritiravano lasciavano sul terreno il LIMO che era come il fango che aveva le stesse

funzioni di un fertilizzante .

Gli Egizi scavavano canali d’irrigazione, rea-

lizzavano laghi artificiali

e costruirono argini. Lungo le rive

del Nilo si coltivavano grano e orzo, da

cui si produceva la birra, la bevanda preferi-

ta dagli Egizi, poi lino, ulivi e viti mentre

verso la foce cresceva rigoglioso il papi-

ro, tra gli alberi da frutto si trovavano fi-

chi e palme da datteri.

ALMA e VIOLA, IV B Per quanto riguarda la fauna, tra gli

animali domestici degli Egizi troviamo

pecore, capre, buoi, cani, gatti, maiali,

asini, re e oche anatre. Il territorio sel-

vatico era popolato da qualche elefante

e giraffa, numerosi gli scorpioni, i coc-

codrilli e gli ippopotami, falchi, avvol-

toi, civette, fenicotteri e ibis.

Gli egizi furono i primi

ad allevare le api per

ricavarne cera e miele.

ADI e MATTIA S., IV A

Le città degli egizi

I primi nuclei urbani che si svilupparo-

no lungo il delta del Nilo erano vere e

proprie città commerciali racchiuse in

robuste cinta murarie e costituite da

umili case ad un solo piano, per gli

operai e artigiani, numerosi edifici adi-

biti ad uso di magazzino, vasti spazi

per i mercati e cantieri navali. L'argilla,

il materiale più economico per la co-

struzione, veniva impiegato insieme al-

la paglia tritata finemente per innalzare

le mura delle città alte circa dieci metri

con un perimetro quadrato a volte ar-

rotondato agli angoli. Le città più den-

samente popolate dell'antico Egitto

(ben lontane dalle dimensioni delle at-

tuali città) furono Menfi, Tebe, Tanis, Buto e Tell el-Amarna (Akhetaton).

Page 17: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

MATTEO E JACOPO, IV B

Le piramidi principali e le più

grandi sono parte di un complesso funera-

rio costruito per la sepoltura del defunto, cioè

il sovrano.

Sono a base quadrata e a gra-doni con una base rettango-lare, hanno quattro facce lisce che congiun-

gono gli spigoli della base al vertice, dove era si-

tuato il pyramidion. Secondo gli studiosi,

le piramidi furono erette come monumenti fune-

rari al di sopra della tomba del sovrano.Lo svi-

luppo di tali monumenti ebbe inizio nel XXVII seco-

lo a.C., con laIII dinastia, come evoluzione della

tomba a mastaba, e terminò con le piramidi co-

struite durante la XIII dinastia nel XVIII secolo

a.C.

L'edificio era chiamato mer in egizio e senza

collegamento con il nome greco di

πυραμίς, pyramìs, che per altro identificava

un dolce. In realtà il termine piramide deri-

va dall'egizio pri-em-us parola indicante

un lato della piramide, così come scritto su

di un papiro oggi a Londra.

mummie d’origine naturale

Talvolta eventi casuali possono provocare la

conservazione di un corpo.

L'uomo del Similaun (Ötzi), rinvenuta nel 1991 ai

piedi di un ghiacciaio tra Italia ed Austria e data-

ta al 3300 a.C., è un caso di conservazione dovuta

al freddo mentre lamummia di Tollund deve la sua

conservazione all'ambiente acido.Alcune mummie,

datate col metodo del carbonio 14 al 7400 a.C. in

cattivo stato di conservazione sono state rinve-

nute nella grotta degli Spiriti, in Nevada, nel 1940.

COME COSTRUIRE LE PIRAMIDI LORENZO B., IV A

La piramide di Chefren fu

costruita intorno al 2520 a.c, è alta

134 metri con una base di 210 metri

x 210. Conserva ancora il rivestimen-

to originale in lastre calcaree.

La piramide Micerino, alta 66 metri despoti tiranni, il fa-

raone Micerino è ricordato per essere

stato un uomo giusto e pio, all'inter-

no della sua camera sepolcrale fu rin-

venuto un sarcofago di grande bellez-

za e valore che, purtroppo, affondò

con la nave inglese che lo trasporta-

va nei pressi delle coste spagnole.

Le tre piramidi di Giza sono le più famose ma non sono cer-

to le uniche, in Egitto si contano circa

80 piramidi e un altro centinaio si

trovano nel Sudan. Le piramidi rap-

presentavano l'immortalità del farao-

ne, erano un modo per immortalare

nel tempo e nella storia il passag-

gio di un uomo-dio che aveva lasciato

il segno con il suo regno e che meri-

tava di essere ricordato per sempre,

e così è stato, basti pensare che gli

antichi greci definirono le piramidi

"una delle sette meraviglie del mon-

do".

Page 18: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

La scoperta di alcune mi-niere d'oro nell'Egitto me-ridionale, risalenti al pe-riodo compreso fra il 5300 e il 3100 a.C., ha portato alcuni ricercatori a credere che gli anti-

chi Egizi furono i pri-

mi a estrarre l'oro e usarlo per la costruzione di gioielli. Mentre la data-zione delle miniere deve ancora essere conferma-ta, Ali Barakat, del-la Egyptian Geological Survey and Mining Autho-rity egiziana, ha riferito che gli antichi Egizi che vissero nella zona del mar Rosso e nella valle di Daghbeg furono probabil-mente i primi minatori d'o-

ro e anche i primi a dise-gnare mappe geologiche delle loro miniere.

ROCCO e SIMONE,

IV B

Page 19: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

OLTRE l’oro anche

IL RAME ANABEL, IV A

Secondo Barakat, i reperti

trovati suggeriscono anche

che gli Egizi misero a punto

un efficace metodo per

estrarre l'oro dalla quarzite.

Essi riducevano in polvere

la roccia aurifera, aggiunge-

vano acqua e poi facevano

passare la miscela in un ca-

nale pieno di bacini quadra-

ti, dove si depositava la par-

te più pesante, contenente il

metallo.

Secondo Lisa Schwappach,

curatrice del Rosicrucian

Egyptian Museum di San

Jose, in California, mentre

gli Egizi iniziarono sicura-

mente molto presto a estrar-

re l'oro, probabilmente essi

furono battuti sul tempo dai

popoli mesopotamici. "La

regione indicata da Barakat

rappresenta una delle più

antiche vie commerciali fra

l'Egitto e la Mesopotamia.

Gli Egizi in effetti lavo-

rarono con il rame pri-

ma che con l'oro, e po-

trebbero aver appreso le ba-

si delle tecniche di estrazio-

ne dell'oro dai mesopotami-

ci."

GIOIELLI EGIZI ...FATTI DA NOI, con

CARTONCINO e RAME—febbraio/marzo 2017

Page 20: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

Gli dei per gli egizi Francesco, IV B

side: moglie di Osiride e protettrice delle donne, impersonifi-cava la dea della vita e dell'amore. Amon Ra: il dio sole, il dio più importante di tutti, colui che aveva creato gli uomini. Thot: l'inventore della scrittura e il protettore degli scribi.

Per moltissimi secoli la scrittura degli egizi

fu incomprensibile agli studiosi e agli archeo-logici fino a quando, per caso, su una pietra

ritrovata a Rosetta, nel delta del Nilo, uno studioso francese si accorse che a fianco della scrittura egizia era presente anche un'incisio-ne in greco, traducendo queste iscrizioni fu possibile decifrare la scrittura egizia.

PITTURA ANTICA CINESE La pittura paesaggistica, iniziata secondo la tradizione da Wu Daozi, era considerata la

forma più alta della pittura cinese, e generalmente an-

cora lo è. Il tempo dal periodo delle Cinque dinastie

al periodo dei Song settentrionali (907–1127) è noto

come la "grande età del paesaggio cinese". Nel nord,

artisti come Jing Hao, Guan Tong, Li Cheng, Fan

Kuan e Guo Xi dipinsero figure di montagne torreg-

gianti, usando forti linee nere, sfumato a inchiostro

pennellate secche, tratteggiate per suggerire la pietra

ruvida. Nel sud, Dong Yuan, Juran e altri artisti dipin-

sero le colline ondulate e i fiumi della loro campagna

nativa in scene pacifiche fatte con pennellate più mor-

bide, strofinate. Questi due tipi di scene e di tecniche

divennero gli stili classici della pittura paesag-gistica cinese.

GIORGIA, IV A

Page 21: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

MARCO, IV B La

scrittura In Egitto la scrittura nac-que circa 5000 anni fa a.C.

LA pAROLA “geroglifico” IN GRECO SI-gnifica “SCRITTURA DEGLI DEI”. I Greci, quando invasero l'Egitto, pensavano che i geroglifici fossero formule sacre dipinte sui muri dei templi. Nel diciannovesimo secolo alcuni ricer-

catori identificarono 700 geroglifici. I geroglifici non sono lettere dell'alfabeto, ma sono segni di suoni, og-getti, animali e azioni. Sono riuniti secondo un certo significato. La scrittura egizia era mol-

to complessa perché era formata

da centinaia di simboli ed era anche

molto colorata. Si leggeva procedendo da sinistra a destra e dall'alto al basso.

SAFET e EDO, IV B

I maestri erano molto severi e ogni giorno face-

vano scrivere ai ragazzi lunghe liste di simboli; i ragazzi pi-

gri venivano messi in punizione.

Invece le ragazze crescevano a casa, le mamme insegnava-

no loro a tessere e fare i lavori di casa perché la scuola era

soprattutto frequentata da maschi.

Gli scribi scrivevano dap-prima su rocce e cocci e, una volta esperti, sui fogli di papiro.

Page 22: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

MARCO E ALESSANDRO, IV B

Alla cultura fenicia si deve un'invenzione importantissima,

quella dell’alfabeto

L'alfabeto fenicio non aveva le vocali, che furono inventate successivamente, dai greci, CHE LE TRASMISERO ALL’ALFAbETO ETRUSCO, pOI A qUELLO LATINO E qUINDI

al nostro.

L’ALFABETO DEI FENICI, Sanà IV A

aleph e bet erano le prime due lettere fenicie.

L'intuizione che ebbero i Fenici fu quella di capire che le parole sono com-

poste da suoni, e che i suoni sono relativamente pochi ma, se combinati in-

sieme, possono formare tutte le parole. Trovarono e codificarono così

tutti i 22 suoni fondamentali ai quali associarono un SEGNO facile d trac-

ciare e da ricordare.

FEDERICO, IV A

DOVE: i luoghi dei fenici

I fenici abitavano il territorio in cui oggi si

estende il Libano e si caratterizzava come una stretta lingua di terra fra l’Asia e l’Africa , chiusa tra le montagne a est e il mar Mediterraneo a ovest. La

fascia costiera è molto frastagliata: questo vuol dire che in diversi punti la montagna si getta nel mare formando isole e promontori.

Il territorio è veramente molto stretto : la distanza massima tra roccia e mare è di 50 km (come tra Milano e Novara, per esempio). Queste caratteristiche hanno influenzato molto la civiltà fenicia: infatti in un territorio di questo tipo non era possibile , per esempio, dedicarsi all’agricoltura perché mancava lo spazio per la coltivazione dei campi. D’altra parte la fortuna di questo popolo fu il mare , che permise loro di de-dicarsi principalmente al commercio e di vivere per molti anni nel lusso . Negli anni del loro mas-simo splendore, i fenici fecero molte conquiste e – nell’area del bacino Mediterraneo – arrivarono praticamente dappertutto, anche in Italia. Li troviamo infatti a “Panormo” (Palermo) e “Trapana” (Trapani), a Cagliari in Sardegna , a Ibiza e Gadir (Cadice) in Spagna, a Tunisi e Carta-gine in Africa, a Tripoli e Beruta (Beirut) in Liba-no. E poi a Malta, Creta, Cipro e in molti altri luo-ghi.

Page 23: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

ALCUNE MAPPE CONCETTUALI

LEONARDO, IV A

L’economia fenicia era molto influenzata dalla

posizione geografica .

Il territorio su cui si trovavano era particolar-

mente fertile e ricco di foreste di

cedri . Questa fu una caratteristica pre-

ziosa che facilitò parecchio il commercio: il

vicino popolo egizio infatti non aveva legna-

me sul proprio territorio ma aveva bisogno

del legno per le sue cerimonie religiose. Inol-

tre i cedri permisero loro di costruire le

flotte di navi utili per le

loro attività commerciali:

popolo di grandi navigato-

ri, i fenici inventarono le

navi “triremi” . Anco-

ra oggi sulla ban-

diera del Libano spicca in primo

piano un albero di cedro.

CLARA e SONYA, IV A

I fenici sono ricordati soprattutto per la

porpora , a cui

devono anche il no-

me ( fenicio significa

rosso ). La porpora è

un colorante che ve-

niva estratto da alcu-

ni molluschi marini, i

“ murici spino-

si ” (quelli che hanno la

conchiglia con tante “punte” che sembrano

aculei). Il murice ha una ghiandola che

secerne un liquido incolore-

che, all’aria, diventa rosso . Una volta

ottenuto il rosso, il colorante veniva dilui-

to con acqua di mare per formare le altre

gradazioni, come il violetto, per esem-

pio. Con questo prezioso colorante venivano

colorate le stoffe che poi i fenici vendevano

a prezzi altissimi ai ricchi e ai nobili.

Il vetro: una grande scoperta LORENZO T., IV A

Sabbia riscaldata temperatura altissima forma il vetro, una materia dura e trasparente Utile per fare molte cose!!!

Lo storico Plinio il Vecchio attribuisce ai fenici l’invenzione del vetro : narra la leggenda che alcuni com-

mercianti, che avevano acceso un fuoco sulla spiaggia, notarono che la sabbia si scioglieva in un fluido tra-

sparente che, raffreddandosi, solidificava in vetro, appunto. In effetti i fenici erano abili artigiani del vetro ,

ne fecero gioielli e oggetti e lo commerciarono. Però pare che la scoperta di questo materiale risalga a mol-

to tempo prima, a 1.500 anni prima della civiltà fenicia.

Page 24: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

!

.Letizia, IV A Il desiderio che pre-

ferisco è quello dell’ Uomo di Latta

perché il suo sogno è avere un cuore perché secondo me l’amore è prezioso

per fare amicizie nuove.

Il desiderio che preferisco è quello di Dorothy che dopo un

spaventoso tornado non riesce più a trovare casa. E lungo il

percorso incontra degli amici e scopre che era già a casa insie-

me ai loro amici. ALESSIA, IV B

ARTICOLO da:

DOMENICA,

“IL SOLE24ORE”

LORENZO B.: IL DESIDERIO CHE PREFERISCO è QUELLO DELL UOMO DI LATTA CHE DESIDERA UN CUORE PER AVERE SENTIMENTI perché: IL CUORE TI FA CAPI-RE I SENTIMENTI TUOI E QUELLI DEGLI ALTRI.

IL DESIDERIO CHE PREFERISCO E QUELLO DELLO SPAVENTAPASSERI CHE DESIDE-RA AVERE UN CERVELLO PER-CHE’:SEI INTELLIGGENTE PUOI SAPER FARE TANTE COSE E AL-TRE COSE. CON IL CERVELLO PUOI LAVO-RARE AL COMPUTER, PUOI FARE OPERAZIONI, POSSO TANTISSIME ALTRE COSE. AUTORE…………………………….. (articolo in cerca d’autore)

SOFIA, IV A

Io ho scelto il leone che desiderava avere

il coraggio .

L’ho scelto perché a volte anche a me manca essere co-

raggiosa, ma mi sono resa conto che in realtà ce l’ho!

IL DESIDERIO CHE PREFERISCO è

QUELLO DI DOROTHY CHE DESI-

DERA TORNARE A CASA SUA .

FRANCESCA, IV B

IFEOMA, IV A Il personaggio che preferisco è lo

Spaventapasseri perché desidera un cervello

per pensare: è divertente ed è molto corretto e pensa

sempre il meglio per gli altri.

VITTORIA, IV B Il DESIDERIO CHE PREFRISCO E

QUELLO DI DOROTHY CHE VOR-REBBE RITORNARE DALLA SUA FAMIGLIA, MA POI CAPISCE CHE INSIEME AI SUOI AMICI AF-FRONTA SITUAZIONI PERICOLO-SE, LE SUPERA E SI SENTE A CASA!

Page 25: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

EDO & ROCCO

IL PERSONAGGIO CHE AB-

BIAMO SCELTO

è L’ UOMO DI

LATTA perché LE PERSONE

CHE DICONO CHE NON

HANNO CUORE IN REALTA’

CE L’ HANNO ENORME!

SAFET:

Io ho scelto l’ uomo

di latta perché il

cuore mi ha porta-

to cose buone, belle

e il cervello non mi

ha portato niente

di buono.

DISEGNO DI EDO,

IV B

Sanà, IV A Il desiderio che preferisco è

quello di Dorothy perché il sogno di andare a

casa vale anche per me perché secondo me niente è

più importante della famiglia e dell’AMICIZIA!

SECONDO ME IL PERSONAGGIO DI

DOROTHY E’ COME QUESTA CANZONE:

Francesca Michielin - Tu sei una favola

Nella cameretta tu

sogni di volare via

guardati allo specchio

quanta luce hai

una stella tu sarai

Lacrime che nascondi

ma non ti arrendi mai

brillerai nell’oscurità

Guarda davanti a te

e vola più in alto che puoi

nata per correre

nata per vincere

tu sei una favola

Senti la forza che hai

balla non smettere mai

nata per correre

nata per vincere

tu sei una favola

Niente è impossibile

con l’amore che c’è in te

strade in salita

corse a ostacoli

ma una stella tu sarai

Lacrime che nascondi

ma non ti arrendi mai

brillerai nell’oscurità

Guarda davanti a te

e vola più in alto che puoi

nata per correre

nata per vincere

tu sei una favola

Senti la forza che hai

balla non smettere mai

nata per correre

nata per vincere

tu sei una favola

Vola libera

scriverai la tua favola

vola libera nell’oscurità

una stella

Vola libera

scriverai la tua favola

vola libera nell’oscurità

una stella

Guarda davanti a te

e vola più in alto che puoi

nata per correre, nata per vincere

tu sei una favola

una favola

una favola….

Page 26: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

Le alpi Matilde V., IV A Le Alpi sono il si-stema montuoso più importante d'Italia e d'Europa, coprono un terri-torio di 1300 chilometri dal Colle di Cadibona, in Liguria, proseguendo verso est fino al Passo di Vrata in Croa-zia. L'imponenza dell'arco al-pino la si può vedere dalle sue cime, alcune superano i 4000 metri e molte i 3000. Il paesaggio è quindi caratteriz-

zato dalla presenza di ghiac-

ciai, persistenti anche in estate.

ITALIA, DISEGNO A MANO LIBERA

DI MATTIA M., IV B

HARRY POTTER Lorenzo B, IV A

HARRY POTTER UN GRAN BEL FILM ( e molti bei LIBRI scritti dalla J.K.. ROWLING) DI FANTA SCIENZA AMBIENTATO IN UN LUOGO FANTASTICO COME LA SCUOLA DEI MAGHI E LA SCUOLA DEI MAGHI SI TROVA A HOGWORTS. HARRY POTTER UN FILM CON TANTE PUNTATE ANCHE PER ADULTI E PER I Più PICCOLI HERRY POTTER UN GRA BEL FILM.

HARRY POTTER— E I SUOI NEMICI

HARRY POTTER HA ANCHE LUI I SUOI NEMICI:DRACO MALFOY VOLDEMORD CODA LISCIA LA MANO DESTRA DI VOLDEMORD MANO DESTRA NEL SEN-SO CHE CODA LISCIA è RIMASTO SEMPRE FEDELE A VOLDEMORD.

HARRY POTTER E

I SUOI AMICI

HARRY POTTER OLTRE AD AVERE DEI NEMICI HA ANCHE DEI AMICI:HERMIONE GRAN-GER,RON E I GEMELLI FRED E SUO FRATELLO

HARRY POTTER E

I SUOI INSEGNANTI

HARRY POTTER HA ANCHE DEI ISEGNANTI COME SILENTE CHE è IL CAPO DEGLI INSEGNANTI CHE DIFENDE SEMPRE HARRY POTTER.

Page 27: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

La guerra di Troia è stata una guerra combattuta tra gli achei e la potente città di Troia per il controllo dell'Ellesponto.

Secondo la tradizione mitologica greca, il conflitto ebbe inizio a causa del rapimento di Elena, la regina di Sparta, ritenuta la donna più bella del mondo, da parte di Paride, prin-cipe troiano.

Il marito di Elena, Menelao, grazie all'aiuto del fratello Agamennone radunò un incredi-bile esercito, formato dai maggiori comandanti dei regni greci e dai loro sudditi, muovendo così guerra contro Troia. Il conflitto durò all'incirca dieci anni, con gravi perdite da ambo i lati. Fra le vittime più celebri l'invincibile Achille, ed Ettore, figlio del re Priamo e campio-ne della resistenza troiana. La città venne infine conquistata e distrutta.

Gli eventi del conflitto sono narrati principalmente nell'Iliade di

Omero. La distruzione di Troia è invece narrata nel secondo libro dell' Eneide di Virgilio.

LETIZIA, IV A

BOGDAN e LORENZO T., IV A

CURIOSITA’

Il Cavallo di legno del

PALAZZO DELLA RAGIONE In fondo alla Sala salta subito all’occhio l’enor-me cavallo di legno, alto ben 5,75 m, fu donato al comu-ne nel 1837 dalla nobile famiglia dei Capodilista la quale lo fece realizzare nel 1466 per una festa grandiosa ispirata alla mitologia. Il cavallo, in quell’occasione fu trainato da 12 buoi con le corna dorate da Piazza dei Signori a Piazza Capitaniato e portava in sella una

statua del Dio Giove. e fu utilizzato altre volte come cavallo di Troia per una rappre-

sentazione dell’assedio della mitica città, a memoria delle origi-ni mitiche di Padova, ATTRIbUITE ALL’EROE TROIANO

Antenore.

Page 28: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

PADOVA SOTTO

SOPRA

SABATO 10 GIUGNO-

SONO STATI LETTI/

INTERPRETATI

I NOSRI RACCONTI

FANTASTICI, SCRITTI

DURANTE IL LABO-

RATORIO DI SCRITTU-

RA CREATIVA, con l’as-

sociazione TOP- TEATRI OFF PADOVA

Page 29: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

SOPRA– PALAZZO DELLA RAGIONE

DENTRO– PALAZZO DELLA RAGIONE

SOTTO—PALAZZO DELLA RAGIONE

PRATO DELLA VALLE

Page 30: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

Le cose da fare a scuola quando non hai giochi: Matilde S., IV B

1 INVENTARE CANZONI E FARLE SENTIRE

ALLA MAESTRA

2 DISEGNARE

3 FINIRE LAVORI NON FINITI

4 PARLARE CON I COMPAGNI

5 FARE BALETTI NUOVI

6 INVENTARE GIOCHI NUOVI

7 GIOCARE A PALLA

8 LEGGERE UN LIBRO

9 FARE UN MERCATINO CON LE FOGLIE …..

IL DOLCE ALLA NUTELLA Viola e Alma, IV B

SI PRENDE UNA BACINELLA E CI

METTO: LA NUTELLA E LA PANNA; UNA TAZZA DI CAFFE’ E UNA TAZ-

ZA DI LATTE; POI PRENDO I PAVESINI E LI IN-

TINGO NEL LATTE E NEL CAFFE’; PRENDO UNA TEGLIA E METTO I

PAVESINI LASCIO IN FRIGO

AUTORE —————- Articolo in cerca d’autore (non firmato)

MINECRAFT è UN GIOCO CHE

GIRI PER IL MONDO E COSTRUISCI-

QUEL CHE VUOI. CI SONO 2 MODALI-

TA’: SURVIVAL CHE CONSISTE NEL SO-

PRAVVIVERE, DA:ZOMBIE,SCHELETRI

CON L’ARCO E RAGNI,MA DEVI GUADA-

GNARTI I MATERIALI. POI C’è LA MO-

DALITA’ CREATIVA CHE CREI QUEL

CHE VUOI SENZA INTRALCI. CI SONO

VARI SCENARI:

IL BOSCO, LE MONTAGNE DI NEVE,

L’INFERNO, IL PARADISO E IL DESERTO.

Regole del gioco della

pallamano, Matteo IV B

Non toccare la palla con i piedi!

Quando tiri o fai gol

devi stare attento all’a-

rea, perché se fai gol

non vale.

Il portiere mentre è in

porta deve stare atten-

to a una linea gialla

perché se la pari e sei

dietro la linea gialla viene considerato gol.

Quando fai fallo è rigore.

Il rigore devi tirarlo senza saltare o alzare il pie-

de davanti se no non vale. Quando si comin-

cia da centro campo chi non ci a la palla

deve star a due metri di distanza dalla linea.

Page 31: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

REGOLE DEL VIDEOGIOCO MARIO KART paolo, IV B

ACCENDERE LA WII METTERE IL DISCO SCEGLIERE LA VELOCITà SELEZIONARE LA SFIDA SCEGLIERE IL PERSONAGGIO DECIDERE LA MACCHINA CLICCARE IL POSTO SCEGLIERE LA PISTA

….START, SI GIOCA!

BOGDAN, 4 A

REGOLE PER GIOCARE A PALLA GUER-

RA 1. SEGLIERE IL CAPITANO 2. SCELIERE LE SCUADRE 3. DIVIDERE IL CAMPO 4. DECIDERE CHI VA IN TORRETA 5. DECIDERE CHI TIENE LA PALLA 6. NON LITIGARE NON PIANGERE CHE LA

SQUADRA CHE HA VINTO 7. NON IIMBROGLIARE, NON BISOGNA VAN-

TARSI

NASCONDINO-PRENDINO

Per giocare a nascondino – prendi-no

Bisogna seguire queste regole Decidere i ruoli (chi conta, chi si

nasconde) Bisogna contare fino a 30 Bisogna cercare (chi e nascosto) Non si può nascondersi in bagno. Quando si arriva al posto dove ha

contato il bambino si dice

CIAO MI CHIAMO ANDREA HO 9 ANNI E VI RACCONTERO’ DEI LEGO: I LEGO

SONO PARTICOLARMENTE BELLI LI INTABELLEREMOI LEGO SONO

PICCOLI GIOCHI MOLTO BELLI , SI POSSONO COLLEZIONARE E NON E FINITA

QUI: CI SONO I FILM E I CARTONI ! I LEGO SONO MOLTO DIVERTENTI , ah SU STAR

WARS CI SONO LE NAVICELLE SPAZIALI, SPADE LASER ... CIAO ALLA PROSSIMA

LEGO CITY LEGO STAR WARS LEGO NINJAGO

Le regole dello sport di basket, Prosper e Marvellous, IV B Per giocare a basket bisogna avere 11 giocatori. Per andare a fare canestro bisogna correre palleggiando, poi se cori con la palla in mano e ti fermi e con la palla in mano fermo e doppia. Se palleggi e la palla casca a terra la palla è avversaria.

REGOLE DI YU GHI HO ROCCO, IV B

PRIMA DI TUTTO SI PESCANO 7 CARTE.

POI SI EVOCA UN MOSTRO PERO DI RANGO 1 FI-NO AL 4; POI DOPO CHE L’ AVVERSARIO HA PASSATO POSSO ATTACCARE IL SUO MO-STRO; POI POSSO ATTACCARLO DIRETTO CO-SI’ VADO IN VANTAGGIO

IL NUMERO DI GICATORI è DA 2 A 4.

Page 32: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

NOTIZIE DAI NOSTRI INVIATI HOT COLD

GABRIELE, IV B

Buongiorno a tutti! Ecco a voi le

principali notizie del giorno:

1) è stata inaugurata una nuova

ricchissima BIBLIOTECA;

2) è stato rivenuto un antico tem-

pio babilonese sotto una coltre

di muschio e terra;

3) è stato depurato il corso di un

fiume, altamente inquinato, e

finalmente gli abitanti possono

bere l’acqua; inoltre è stato co-

struito un ponte tra le due

sponde.

OMAR, IV B

1bis) nella BIBLIOTECA sono contenuti 2800

libri di letteratura, storia, geografia e scien-

ze. Sarà aperta tutti i giorni fino alle ore 21.00

per permettere a tutti di utilizzarla;

2 bis) l’antico tempio babilonese è ricco di

oggetti preziosi che usavano i sacerdoti del

culto sacro e saranno trasportati nel MUSEO

DI STORIA NATURALE della nostra città;

3 bis) grande festa in città per il fiume final-

mente depurato, da troppi anni inquinato e

per il PONTE finalmente inaugurato!

ORA LINEA ALLA PUBBLICITA’:

La leggenda del pesce Petrolio

Arriva il pesce petrolio! Arriva il pesce petrolio! ah…. In un pianeta lontano perché è meglio che sia capitato là c’è una leggenda che pochi raccontano e che l’uomo non sa la racconta l’orso polare al suo piccolo quando è natale la racconta la foca, il tricheco ad ogni cucciolo della città…non allontanarti troppo se ti perdi sono guai arriva il pesce petrolio che liscio come l’olio ti mangerà …non allontanarti troppo se ti perdi sono guai

arriva il pesce petrolio che liscio come l’olio

ti mangerà ham non ha squame è nero sul viso, nuota a stento e in modo impreciso, ma se gli capiti addosso come una ameba t’incollerai e poi giù.. giù… giù… in fondo al mare giù… giù… dove l’uomo

non può arrivare tra scheletri di balene lui ti porterà arriva il pesce petrolio che liscio come l’olio ti mangerà HAM! …non allontanarti troppo se ti perdi sono guai arriva il pesce petrolio che liscio come l’olio ti mangerà ham scienziati di tutto il mondo Venite! Venite! c’è una specie nuova che vi stupirà sembra più morta che viva forse è primitiva, nera sul corpo e sul viso, è una rari-tà….ahi ahi ah…

A sostegno di SEA SHEPHERD per la difesa e la conser-

vazione delle specie marine in via d'estinzione , VI

CONSIGLIO L’ASCOLTO DEL BRANO DI LUCA

BASSANESE:

Page 33: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

DISEGNO di GABRIELE,

IV B

USCITA DIDATTICA: 10 MAGGIO

2017, prima al MERCATO DEL PESCE,

CHIOGGIA, poi TUTTI AL MARE, in

SPIAGGIA a SOTTOMARINA

MARCO, IV B

PREVISIONI METEO:

Da NORD a SUD soffieranno venti con

l’arrivo di deboli piogge al pomeriggio.

A EST e ad OVEST invece splenderà

un bellissimo SOLE.

Riguardo alla PACE nel MONDO, sia-

mo in attesa che gli uomini finiscano le

guerre ancora in corso. La PACE è sali-

ta del 55% rispetto al mese scorso!

Page 34: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

Mi chiamo Matteo. Sono nato il 26-12-07 e ades-

so ho 9 anni.

Come sport mi piace: il tennis, la pallamano e

la pallavolo. I miei videogiochi preferiti sono:

clash royal e super smash Bross .

Mi piace molto il giardinaggio.

MI PRESENTO Mi chiamo

Alessandro B. Sono

nato nel 2007.

Come sport mi

piace rugby e la

pallamano.

Mi chiamo Francesco e ho9 anni, il mio

colore preferito è l’azzurro il mio cibo

preferito è la pizza ai 4 formaggi, il mio

sport preferito è pallavolo e il gioco che

mi piace di piu’ è Pokemon, la mia can-

zone preferita è hai un amico in me il

mio numero fortunato è 10. Ho 6 anima-

li: 3 cani e 3 gatti e il mio film preferito è

Harry Potter

Io sono Edoardo, ho 9 anni, come sport faccio bmx. Il mio numero fortunato è

1 e il mio colore

preferito è il rosso.

Ciao mi chiamo Francesca, ho 9 anni, frequento la

quarta elementare: la scuola si chiama Elsa Mo-

rante. In questa scuola ci sono maestre bravissi-

me. Loro ci insegnano nuove cose ogni giorno, e si

fanno lavori molto interessanti . La scuola dove

vado mi piace anche perché ho fatto nuove amici-

zie, mi piace disegnare e fare le cose sempre per-

fette e se non riesco le devo per forza migliorarle

e se non riesco non sono affatto felice!

MI CHIAMO PROSPER HO 9 AN-

NI E SONO NATO NEL 2007 E

MIPIACE IL CALCIO. VORREI

AVERE TANTO UN GATTO MA

NON CE L’ HO, MA HO TANTI

AMICI E FRATELI. VADO AL-

LA SCUOLA MORANTE E IL

MIO COLORE PREFERITO E’ IL

BLU.

Sono Alessia ho 9 anni, frequento la scuola Elsa Morante, classe quarta B. Mia mamma si chiama

Antonella. Mi aiuta a fare i compiti e io la aiuto a pulire casa . Mio papà lo aiuto sempre a fare tante cose e anche lui mi aiuta. Mio fratello si chiama

Alberto: giochiamo sempre insieme e certe volte

litighiamo ma poi facciamo sempre pace.

CIAO A TUTTI MI CHIAMO BOGDAN E MI PIACE LA GI-NASTICA ARTISTICA . SO-NO NATO IN ROMANIA E SONO ALTO UN METRO E QUARANTA, HO I CAPELLI LISCI COLOR CASTANO.IL MIO PIATTO PREFERITO E’ LA PIZZA. LA MIA MUSICA PREFERITA E’ OPPA GAM GNAM STYLE

Page 35: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

Ciao mi chiamo Viola ho 8 anni il mio colore preferito è il verdE aCqua il mio film pre-

ciao io mi chiamo alma e ho 8 anni il mio colore preferito

è il giallo il mio cibo preferito sono le LASAGNE AL RAGU’

MI CHIAMO LORENZO E VIVO A

PADOVA IN ITALIA, MI PIACCIO-

NIO 2 COLORI IL ROSSO E IL VER-

DE, HO TANTI AMICI E AMICHE

ANCHE IN GIRO PER IL MONDO.

SONO NATO IN AGOSTO 2007 .

HO COMINCIATO L’ASILO A 3 AN-

NI E A 6 ANNI HO COMINCIATO

LA PRIMA CLASSE DI PRIMARIA.

IN PRIMA ERO MONELLO POI IN

SECONDA HO SCOPERTO LA MU-

SICA: HO COMINCIATO A MATURA-

RE IN TERZA E ADESSO SONO AL SE-

CONDO MESE DI CLASSE QUARTA .

Mi chiamo Andrea ho nove anni e frequento la quarta della scuola primaria Elsa Morante

E VIVO A PADOVA !

IL MIO COLORE,

PREFERITO è IL NERO E IL BIANCO. IL MIO SPORT

PREFERITO è IL CALCIO E LO PRATICO. LA MIA

SQUADRA PREFERITA è LA JUVENTUS. IL MIO

CIBO PREFERITO è L’ HAMBURGHER.

Ciao a tutti, mi chiamo Albano il

mio colore preferito è il rosso, il

blu , giallo .

I miei sport preferiti sono il calcio, il basket , rugby e sono nato nel 8- 7- 2007

Sono Vittoria ho 9 anni, i miei ani-mali preferiti sono i cani. Frequento la scuola Elsa Morante, classe 4 B. Il mio papà si chiama Marco e la mia mamma Margherita , il mio fratellino si chiama Francesco i miei nonni si chiamano Angelino e Nicola invece le mie nonne si chia-

mano Ma-rina e Gi-gliola. Il mio ani-male è un

insetto stecco che si chiama Ti-na, il cane dei miei nonni si chiama Tica.

SONO ROCCO E HO 9 ANNI IL MIO COLO-

RE PREFERITO è IL NERO E IL ROSSO.

IL MIO SPORT PREFERITO è L’ HOKEY SU PRATO E LO PRATICO.

IL MIO CIBO PREFERITO è LA PIZZA E LE PATATE FRITTE.

Page 36: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

ALCUNI NOSTRI COMPAGNI SONO RIU-

SCITI A TERMINARE IL PERCORSO A

SCUOLA E AD AVERE L’ATTESTATO,

MOLTI CI SONO RIUSCITI A CASA,

AVENDO PIU’ TEMPO A DISPOSIZIONE.

PER QUESTO NE PUBBLICHIAMO SOLO

ALCUNI, CIOE’ QUELLI SALVATI SUL

DESKTOP DEI PC DELLA SCUOLA.

Se vuoi puoi continuare anche TU

l’avventura visitando il sito al link:

https://programmailfuturo.it/come/ora-del-codice

L'Ora del Codice, in inglese The Hour of Code, è un'iniziativa nata negli

Stati Uniti nel 2013 per far sì che ogni studente, in ogni scuola del mondo,

svolga almeno un'ora di programmazione.

ORA DEL CODICE:

PROGRAMMA IL FUTURO

Page 37: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

Cos'è il pensiero computazionale

Per caratterizzare sinteticamen-te il rilevante contributo cultu-rale apportato dall’Informatica alla comprensione della società contemporanea, la scienziata informatica Jeannette Wing nel 2006 introdusse l’espressione “pensiero computazionale “.

”Il pensiero computazionale è un processo mentale per la risoluzione di problemi costituito dalla combi-nazione di metodi caratteristici e di strumenti intel-lettuali, entrambi di valore generale.

I metodi caratteristici includono:

analizzare e organizzare i dati del problema in

base a criteri logici;

rappresentare i dati del problema tramite oppor-

tune astrazioni;

formulare il problema in un formato che ci per-

mette di usare un “sistema di calcolo” (nel senso

più ampio del termine, ovvero una macchina, un

essere umano, o una rete di umani e macchine)

per risolverlo;

automatizzare la risoluzione del problema defi-

nendo una soluzione algoritmica, consistente in

una sequenza accuratamente descritta di passi,

ognuno dei quali appartenente ad un catalogo

ben definito di operazioni di base;

identificare, analizzare, implementare e verifica-

re le possibili soluzioni con un’efficace ed effi-

ciente combinazione di passi e risorse (avendo

come obiettivo la ricerca della soluzione miglio-

re secondo tali criteri);

generalizzare il processo di risoluzione del pro-

blema per poterlo trasferire ad un ampio spettro

di altri problemi.

Gli strumenti intellettuali includono:

confidenza nel trattare la complessità (dal mo-

mento che i sistemi software raggiungono nor-

malmente un grado di complessità superiore a

quello che viene abitualmente trattato in altri

campi dell’ingegneria);

ostinazione nel lavorare con problemi difficili;

tolleranza all’ambiguità (da riconciliare con il

necessario rigore che assicuri la correttezza della

soluzione);

abilità nel trattare con problemi definiti in modo

incompleto;

abilità nel trattare con aspetti sia umani che tec-

nologici, in quanto la dimensione umana

(definizione dei requisiti, interfacce utente, for-

mazione, ...) è essenziale per il successo di qua-

lunque sistema informatico;

capacità di comunicare e lavorare con gli altri

per il raggiungimento di una meta comune o di

una soluzione condivisa.

Anche per questi strumenti i benefici si estendono al

di là della disciplina informatica.

Page 38: Edizione Speciale SPAZIO & TEMPO anti olori...SOFIA, IV A Oggi abbiamo fatto lezione di storia, abbiamo finito i no-stri cartelloni eravamo in quattro gruppi, ogni gruppo ave-va un

Andrea

LA COSA PIU’ BELLA DELLA MIA ESTATE … (PASSATA)

La cosa più bella della mia estate…Matteo

Ero andato in una casa in montagna a Mon-

guelfo. Vicino alla casa c’era un percorso

con l’acqua da fare scalzi.

Oltre all’acqua c’erano dei sassi e della cortec-

cia morbida.

Questa è la cosa

più bella.

fine

EDO

ALESSANDRO

ALESSIA

ERA AD ASIAGO - MARVELLOURS

VIOLA

E ricorda…

Il Futuro del Mondo

Il futuro del mondo è nelle

tue mani il futuro del mondo è il tuo domani (luca bassanese)

VITTORIA

2017

VIOLA