Editoriale - Turismo Itinerante · - Il Camper Club La Granda ascoltato in Commissione Trasporti...

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TURISMO all’aria aperta 3

Editoriale

di Giuseppe Continolo

I l progresso, si sa, si falargo secondo proprieregole. La principalesuggerisce una cosamolto semplice: o ade-guarsi o scomparire dal

mercato. E’ il concetto che la Fiat stacercando di far capire alle propriemaestranze.Per quanto ci riguarda, il progresso èrappresentato dal prepotente avven-to della rivoluzione digitale o, se pre-ferite, da internet e da tutte la diavo-lerie annesse e connesse (YouTube,Google, posta elettronica, social net-work e via dicendo). Da tempo è incorso un accanito dibattito teso astabilire se, nell’era segnata dall’in-formatica, la carta stampata abbiaancora un senso o se, viceversa, l’in-formazione debba correre sul filo.Non si sono finora raggiunti risultaticondivisi, ma l’importanza di agireall’interno di un network è ricono-sciuta da tutti.Anche noi del Gruppo EditorialeTurit ci siamo posti il problema, loabbiamo dibattuto, lo abbiamoapprofondito e ne abbiamo trattologiche conclusioni. Siamo nati comecarta stampata e ne siamo orgoglio-si; la nostra storia è tracciata dai 128numeri finora usciti che teniamoordinatamente e orgogliosamenteraccolti sulle nostre scrivanie. Ma ilGruppo dispone anche di un sitoInternet - turismoitinerante.com -che si colloca nelle primissime posi-zioni tra i molti che pullulano nel set-tore. Il confronto ha fatto emergere

la problematicità di una loro pacificaconvivenza. Molte notizie siamocostretti a darle tanto sulla rete (senon altro per motivi di tempestività),quanto sulla carta stampata per evi-tare di negarla a chi non ha dimesti-chezza con il web. C’è poi il grossohandicap rappresentato dalle PosteItaliane che, con i loro cronici ritardidi consegna, fanno costantementearrabbiare i nostri abbonati (noiabbiamo scelto fin dall’inizio di nonvendere il nostro prodotto in edico-la), i quali, a loro volta, se la prendo-no (giustamente!) con noi.Allora che fare? Abbiamo maturatola decisione di trasferirci, armi ebagagli, sul web. Ciò vuol dire che,fin dal prossimo mese, ”TURISMOall’aria aperta” sarà disponibile

esclusivamente sul nostro sito e, pergiunta, gratuitamente.Con questa iniziativa siamo certi diottenere, visti i già numerosissimiaccessi al nostro sito, una crescitaesponenziale dei contatti con i letto-ri. Questo gioverà anche ai nostriinserzionisti che si troveranno adisposizione una vetrina incompara-bile e di grande prestigio.Sarà ovviamente trovato un accordocon quanti hanno abbonamentiancora in corso. Altri dettagli sul-l’operazione sono illustrati nella rivi-sta. Ci auguriamo che questo passoavanti nell’adeguamento del giorna-le al progresso in atto trovi il pienoconsenso dei nostri lettori, che sonoinvitati a sottoporci il loro pensiero.Ne daremo ampia diffusione.

TURISMO all’aria aperta:

Tutto sul web, tutto

GRATUITO

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Questa rivista è associata alla UnioneStampa Periodica Italiana

Mensile - Anno 17° N. 128Editore: TURIT srl

di Claudio Domenico D’Orazio

Direzione e RedazioneGruppo Editoriale TURIT

Strada Cardio, 10 - Galazzano47899 Repubblica di San Marino

Tel. 0549 941379 - Fax 0549 974917E-mail: [email protected]

Segreteria di DirezioneStefano Molinari

[email protected]

Responsabile della PubblicitàGiampaolo Adriano

cell. 338 9801370pubblicità@turit.it

Ufficio [email protected]

Tel. 0549 941378Fax 0549 974917

Tipo-LitografiaStudio Stampa

Repubblica di San Marino

La Redazione:Direttore responsabile

Giuseppe [email protected]

CaporedattoreSimona Benzi

[email protected]

Progetto graficoSilvia Sacchi

[email protected]

Collaboratori:Guido Bertinetti, Salvatore Braccialarghe,

Irene Braccialarghe Vittorio Broccoli,Domenico Carola, Wanda Castelnuovo,

Franca Dell’Arciprete Scotti, Vittorio Dall’Aglio,Luca Dumini, Federico Garavaglia

Pier Francesco Gasperi, Giulia Giovanelli,Isa Grassano, Marino Fioramonti, Antonella Fiorito,Angelo Lo Rizzo, Emanuele Maffei, Paolo Mattei,

Antonio Crescenzo Morelli, Rosanna Ojetti,Paolo Peli, Gianni Picilli, Riccardo Rolfini,

Giancarlo Roversi, Marisa Saccomandi,Gianantonio Schiaffino, Lamberto Selleri,

Beppe Tassone, Roberto Vitali

Corrispondenti:Camillo Musso-Torino,

Roberto De Mattei-Milano,Salvatore Longo-Milano,

Gianantonio Schiaffino-Venezia,Franco Dattilo-Roma, Giuseppe Nobile-Sicilia

Fotografie di:Giuseppe Continolo, Simona Benzi,

Salvatore Braccialarghe, Pier Francesco Gasperi,Beppe Tassone

Copia depositata presso il Tribunale

della Repubblica di San Marino

TURIT è a disposizione degli aventi diritto con i quali non èstato possibile comunicare, nonchè per eventuali

involontarie omissioni o inesattezze nella citazione dellefonti delle illustrazioni e dei brani riprodotti.

Foto, CD Rom e manoscritti, anche se non utilizzati,non vengono restituiti.

Questo numero è stato consegnato

alle Poste di San Marino il 30 dicembre 2010

CarinziaAlpinismo, fondo e natura

Foto: Villach-Warmba/Faaker SeeOssiacher See Tourismus

Editoriale- TURISMO all’aria aperta - Tutto sul web, tutto gratuito pag. 3

Botta e Risposta- Un’area di sosta a Roccaraso. Quando? pag. 8

News- Turismo : le Pro Loco si sono incontrate a Trapani pag. 8- Marche, le scoprirai con un video pag. 8- L’Italia compie 150 anni, arriva la Card Esperienza pag. 9- Seminario di TTG su turismo gay&lesbian pag. 10- L’ONU approva il codice etico pag. 11- Con Touring Eventi l’Italia che cerchi nel palmo

della mano pag. 11- Turismo internazionale in netta ripresa pag. 11- Mondo Camper Sud 2010 pag. 12- Lo stile di guida degli italiani secondo AutoScout24 pag. 12- Il Camper Club La Granda ascoltato in Commissione

Trasporti pag. 12- Animali: porte aperte in metà agriturismi pag. 13- Vacanze in camper in India pag. 14- Il turismo in auto è on-line pag. 14- In Italia le attrazioni gratuite più amate d'Europa pag. 14- Per un corretto uso del camper pag. 15- Tassa di soggiorno pag. 15- Le dieci regole per sciare in sicurezza pag. 16- Per la prima volta il Touring Club anche su iPhone pag. 16- Vacanza in igloo pag. 16- Trend di viaggio 2011: si viaggerà di più rispetto al 2010 pag. 17- Bit, evoluzione permanente pag. 17

News sulla circolazione stradale- Sicurezza stradale: in Italia il parco auto invecchia e gli

incidenti aumentano pag. 18- Velocità del mezzo di trasporto e emissioni di CO2 pag. 18- Slovenia: una “vignetta” per l’auto pag. 18- I primi 50 anni di autovelox pag. 19- Ogni anno quasi 800 mila persone sono ricoverate

negli ospedali dopo un incidente pag. 19- Sicurezza stradale: l’Unione Europea dichiara guerra

ai trasgressori oltre frontiera pag. 20- Sfida “Made in Italy” per l’auto elettrica pag. 20

Attualità- Realtà e prospettive del turismo in Italia, oggi pag. 22

- Il ruolo del TCI nello sviluppo turistico dell’Italia pag. 24- Per gli italiani solo vacanze a chilometri zero pag. 28- La ripresa? Non prima del prossimo anno pag. 30

- Italia, destinazione accessibile? pag. 34

Sommario

TURISMOall’aria aperta

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pag. 137

On the road- Alvernia, la terra dei giganti assopiti pag. 40- Le nuove tendenze nascono a Stoccolma pag. 44- A Vienna, lungo strade lastricate di cultura pag. 48- Parco Nazionale del Gran Paradiso,

uno scrigno di storia locale pag. 52- Ostellato e Migliarino finestre sul

Parco del Delta del Po pag. 56- Itinerario a Udine tra arte e buon vivere pag. 60- L’avventura dell’Australia per viaggiatori

con zaino sulle spalle pag. 64- Tolosa e Midi-Pyrénées: emozioni da vivere pag. 72- Istria: memorie veneziane in salsa croata pag. 78- La Regione Olimpica di Seefeld

per una vacanza indimenticabile pag. 82

On the road in breve- TALL (ALTO ADIGE) - Inverno tra fiaba e

divertimento pag. 88- CARINZIA - Alpinismo, fondo e natura pag. 89

On the road in caravan- Viaggio in Croazia nella Dalmazia Zarantina pag. 90

RUBRICHE- Fiere e manifestazioni pag. 96- Novità editoriali pag. 97- Eventi e mostre pag. 98- Viaggi TURIT pag. 102- Raduni e Convenzioni pag. 106- L’opinione di... Beppe Tassone pag. 111- Le pagine dell’usato pag. 112

Assicurazioni e dintorni pag. 114

Assocamp pag. 116

Punti d’Incontro TURIT pag. 117

Village for all pag. 118

Confedercampeggio pag. 120

ACTItalia Federazione pag. 121

Informazioni dalle aziende pag. 122

La Vetrina pag. 126

44 LE NUOVE TENDENZE NASCONOA STOCCOLMA

40 ALVERNIA, LA TERRA DEI GIGANTI ASSOPITI

52

64 L'AVVENTURA DELL'AUSTRALIAPER VIAGGIATORI CON ZAINO SULLE SPALLE

72 TOLOSA E MIDI-PYRÉNÉES:EMOZIONI DA VIVERE

PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISOUNO SCRIGNO DI STORIA LOCALE

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Botta e risposta

Un’area di sosta a Roccaraso. Quando?

Spett.le Sindaco Armando Cipriani,sono un camperista che scrive persottoporle l’ opportunità data dalturismo con VR, Veicoli Ricreazio-nali, comunemente noti comecamper. Prima però vorrei fare unapremessa. In questo momento dicrisi economica sempre più cittadi-ni italiani si stanno indirizzandoverso questa tipologia di vacanze,che pone al primo posto la cono-scenza, l’ utilizzo ed il rispetto diluoghi ad elevato interesse pae-saggistico, naturalistico e cultura-le. Sempre più persone del cetomedio si sono avvicinate allavacanza in camper con formuleche vanno dal noleggio all’ acqui-sto di un mezzo proprio. Il costo diacquisto di un camper nuovo vada 40.000euro fino ad oltre90.000euro e questo la dice lungasul fatto che non si tratti di unascelta legata al mero risparmiorispetto alla vacanza in albergo,B&B o all’ acquisto di una secondacasa. Si fa questa scelta per il puropiacere di una vacanza “diversa”.Tale cambiamento culturale civede fanalino di coda rispetto amolte nazioni Europee, prime fratutte Francia e paesi Scandinavi.Da qui la mia richiesta di prenderein considerazione la possibilità direalizzare un’ Area Attrezzata (AA)per Camper a Roccaraso.Prima di salutarla vorrei sottolinea-re solo alcuni benefici che questoinvestimento avrebbe per la comu-nità di Roccaraso:• Economico (ristoranti, bar-tabac-chi, minimarket, cinema, attivitàsportive e ludiche ne trarrebberovantaggio durante tutto l’anno,poiché a differenza del turismotradizionale i camperisti si muovo-no tutti i week end dell’ annoanche nei mesi di bassa-bassissima

stagione)• Traffico (realizzando un‘ AA inzona periferica del paese, si limitasia il parcheggio che gran partedel transito dei VR nel centro abi-tato, decongestionando il trafficoe rendendo l’ aria più pulita)• Pubblicità (i camperisti si sposta-no anche grazie al passa parola edalla pubblicità che viene fatta suitanti siti web e forum dedicati, uncamperista che si trova bene tornasempre nelle AA portando con seamici, famigliari) • Immagine (lecittadine capitali del turismo inver-nale ed estivo in montagna, non-ché i più bei borghi dell’ Italiaormai hanno o si stanno organiz-zando con AA. Roccaraso vuoleambire a centro di primissimopiano in ambito internazionale pergli sport invernali, vista la popola-rità del turismo in VR nelle regionialpine ma soprattutto oltralpe,questa iniziativa contribuirebbenon poco ad aumentare la com-pletezza dell’ offerta turistica avantaggio proprio della sua imma-gine. A conferma del connubio VRcon sci alpino, a Giuliano Razzolimedaglia d’ oro nello slalom alleolimpiadi 2010 di Vancouver unanota casa costruttrice Italiana diCamper ha donato un proprio vei-colo).• Basso costo per il comune (sulsito dell' associazione produttoricamper - www.associazionepro-duttoricamper.it - è possibile tro-vare informazioni su agevolazio-ni/finanziamenti europei per larealizzazione di AA, nonchè sup-porti per la progettazione)Fiducioso in un suo attivo interes-samento, le porgo i miei distintisaluti.

Lettera firmata

Giriamo volentieri, perchè siamo totalmente d’accordo sui conte-nuti, al Sindaco di Roccaraso, la lettera che un nostro lettore ci hainviato con l’intento di rafforzare la sua sacrosanta richiesta.Roccaraso, come è noto, è una ridente cittadina votata al turismoinvernale. Ai suoi molti pregi unisce un difetto di non poco conto:non dispone di infrastrutture per l’accoglienza dei camperisti.La lettera argomenta molto bene come la realizzazione di un’areadi sosta attrezzata, oltre a costare poco, rappresenti un vantag-gio anche per il comune ospitante.

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8 TURISMO all’aria aperta

NewsTURISMO: le Pro Loco

si sono incontrate a Trapani

Gli italiani hanno dato l’addioalle vacanze lunghe dirottandole proprie preferenze verso i

periodi compresi fra i due e quattrogiorni. Il dato emerge dai dati Istat econferma l’andamento costante negliultimi anni. “Gli italiani che hannoscelto la microvacanza territoriale”,spiega Claudio Nardocci, Presidentedell’Unione Nazionale delle Pro Loco,l’associazione presente in 6 milacomuni italiani con 600 mila soci e1200 ragazzi del servizio civile. Questaconferma statistica del cambiamentodi costume degli italiani che investetutti gli eventi di fine settimana cheormai pullulano in ogni parte delPaese e sono parte integrante dei car-telloni estivi, sono stati al centro delConvegno nazionale “Turismo territo-riale, una strategia per il futuro” che siè svolto a Trapani il 27 e 28 novembre2010.“In questi ultimi anni , ha sottolineatoil Prof. Bruno Landi docente diMarketing Turistico, la tendenza degliitaliani ad effettuare micro vacanze staaumentando in maniera esponenziale.Basti pensare che secondo quantosegnalato dagli albergatori a Pasqua2010 il 17,5% dei clienti proveniva

dalla stessa regione in cui era situatol’hotel, il 35% da una regione confi-nante per un totale del 53. Insommal’Italia, come il resto dell’Europa, stadicendo addio alle vacanze intese inmaniera tradizionale. Grazie allanuova spinta venuta dai protagonistidel territorio come enogastronomia,associazionismo e tutela del territorio,i fruitori dell’offerta turistica micro ter-ritoriale hanno potuto avere accessoall’immenso patrimonio culturalemateriale e immateriale del nostroPaese costituito da borghi riscoperti,ambienti, prodotti enogastronomici dinicchia. Il tutto unito dalla riscoperta,da parte dei turisti, dello stare insiemein modi diversi e più gratificanti.Questo tipo di offerta turistica chevede le Pro Loco in prima linea, haportato alla ribalta nuovi protagonisti,come ad esempio, i bed&breakfast, gliagriturismi o i produttori di tipicità.Allo stesso tempo si sono apertenuove frontiere nel settore commer-ciale a cui si aggiunge il proliferare dimercatini di fine settimana.L’obiettivo è la promozione del territo-rio al fine di sviluppare strutturalmen-te un tipo di turismo nato per lo più informa occasionale.

Marche,le scoprirai con

un video

Scoprire le Marche sumarcheholiday channel:

grazie ad un’idea di Mar-cheholiday si può vivere ilterritorio grazie ai video chelo raccontano meglio. Cisono immagini uniche cheraccontano le Marche e lafanno conoscere in tutto ilmondo, una regione riccaper paesaggi e cultura cheinizia ora ad attirare l’atten-zione di un pubblico inter-nazionale. Ci sono raccontie video che parlano dimomenti ed esperienzeuniche, della possibilità diriscoprire attività tradizio-nali. E c’è internet e lenuove tecnologie, indispen-sabili nel processo di valo-rizzazione di alcuni luoghialtrimenti sconosciuti.Tutto questo concorre alsuccesso di marcheholidaychannel, il canale videonato da un’idea di Marche-holiday, l’innovativo touroperator che propone aituristi mille attività e il sug-gestivo soggiorno in un cir-cuito di case, ville e residen-ze storiche. Fedele al pro-prio obiettivo di promuove-re il territorio attraverso isuoi aspetti caratteristici,Marcheholiday permetteinfatti a tutti gli internautidi scoprire le meravigliedella regione Marche pro-ponendo inediti video cheraccontano momenti escorci di realtà genuine ecaratteristiche. Tra i tanti video disponibilici sono le storie che raccon-tano una regione, immaginiche parlano delle attivitàrese disponibili dall’agenziao ancora è possibile curio-sare attraverso le webcamistallate in luoghi suggestividel territorio. Un’iniziativa, totalmentemade in marche, testimonedella creatività di Marche-holiday, per conoscere nelprofondo le peculiarità ericchezze della regione dapromuovere nel mondo. Scopri i video su www.sto-ries.marcheholiday.it/

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News

L’Italia compie 150 anni, arriva la Card Esperienza

Card Esperienza Italia 150 in occasione del-l’evento clou del prossimo anno, le cele-brazioni per il 150° anniversario dell’Unità

d’Italia, è stata realizzata la Carta EsperienzaItalia 150, una Card che permetterà a cittadini,visitatori e turisti di avere una sorta di “corsiapreferenziale” poiché farà evitare code allebiglietteria, agevolerà gli spostamenti con la retedei mezzi pubblici e permetterà di pagare gliacquisti in maniera veloce, nonché di accedere asconti per i luoghi della cultura e dell’intratteni-mento e negli esercizi convenzionati. La carta èdisponibile al costo di 10 euro nelle 480 filialiIntesa Sanpaolo del Piemonte, nei GTT Point(Corso Francia, 6 e Stazione di Porta Nuova,Torino) e nelle biglietterie della Venaria Reale.Sulla carta si potranno caricare, al costo com-plessivo di 22 euro, i biglietti d’ingresso per lemostre che nei mesi dei festeggiamenti sarannoallestite dalle ORG, Officine Grandi Riparazioni diTorino e alla Venaria Reale.Nelle OGR si terranno “Fare gli italiani”,“Stazione futuro” e “Artieri Domani”, mentrealla Venaria Reale si potrà visitare a scelta unadelle mostre ospitate: “La bella Italia. Arte eidentità delle città capitale”, “L’Italia si specchia.150 anni di alta moda dall’Unità a oggi” e“Leonardo. Dal genio al mito”, nonché gli spet-tacolari Giardini della Reggia nei quali verrà inau-gurato, in occasione dell’anniversario dell’unitàdel Paese, il nuovo potager con 10 ettari di orti efrutteti (il più grande d’Italia).Sconti e facilitazioni, non solo a TorinoLa carta prevede inoltre l’ingresso a prezzi ridot-ti ai musei che fanno parte della FondazioneTorino Musei. Biglietti a tariffa ridotta anche pergli abbonamenti alla stagione 2011-12 delTeatro Regio e del Teatro Stabile di Torino e quel-li di MITO Settembre Musica 2011. Da marzo,inoltre, potranno “viaggiare” sulla carta anche leofferte attivate nel periodo dei festeggiamentida GTT-Gruppo Torinese Trasporti per agevolaregli spostamenti con i mezzi pubblici.In più la carta offre l’ingresso a prezzi ridotti allaTriennale di Milano, al Vittoriano di Roma e alCastel Nuovo-Maschio Angioino di Napoli, econsentirà di accedere a uno sconto nei book-shop museali del circuito Electa e di acquistareun biglietto a tariffa ridotta per il CitySightseeing Bus nelle molte città italiane in cui èprevisto il servizio.Il titolare ha infine la possibilità di attivarla comeuna normale prepagata per effettuare pagamen-ti sul circuito MasterCard nei negozi e via inter-net, e per prelevare contanti in Italia. Uno degliaspetti più innovativi della carta è la modalitàcontactless, che evita di doverla inserire nel POSdurante l’operazione di pagamento.per info: www.italia150.it

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News

Ciset:nei prossimi mesiturismo in attivo

10 TURISMO all’aria aperta

Da fine anno ad apri-le 2011 il turismo

italiano tornerà a sorri-dere: almeno questa è laipotesi azzardata dallerilevazioni previsionalidel Ciset (Centro inter-nazionale di studi sul-l’economia turistica),realizzate in collabora-zione con FederturismoConfindustria.Le stime, infatti, preve-dono che il trend deiflussi turistici per ilperiodo novembre 2010-aprile 2011 dovrebberisultare meno negativorispetto allo stessoperiodo dello scorsoanno. Secondo gli ope-ratori intervistati, gliarrivi e le presenze deglistranieri dovrebberoessere in linea con lostesso periodo delloscorso anno (-0,3%),mentre sul fronte delturismo domestico isegnali sono di stagna-zione sia in termini diarrivi (-0,6%) che di per-nottamenti (-0,2%).Il turismo culturale ed’arte e le crocieresaranno i prodotti con lacrescita più vistosa,seguiti dal fitness ebenessere e dal turismotermale tradizionale.Continua invece la soffe-renza del turismo d’affa-ri e di quello congres-suale che continuano arisentire degli effettidella crisi economica.www.venus.unive.it/ciset

Si è svolto recentemente un wor-kshop dedicato al turismo gay &lesbian, un segmento di mercato

in costante ascesa. L’evento porta lafirma TTG Italia - azienda leader nel-l’organizzazione e comunicazione dieventi per i professionisti del turismo.Le statistiche mondiali rilevano, infat-ti, che il 10 per cento del fatturato diviaggio generato a livello globale siadovuto proprio al turismo g&l. E’ altol’interesse anche nel nostro Paese,dove il giro d’affari equivale oggi al 7per cento di quello complessivo. Secondo gli ultimi dati emersidall’Osservatorio buyer 2010 di TTG –lo studio condotto periodicamente su600 tour operator nazionali ed inter-nazionali provenienti da 60 Paesi delmondo – la richiesta dall’estero permete gay friendly in Italia è cresciutadi tre punti percentuali in quattroanni. Per quanto riguarda i nostri connazio-nali in viaggio, il 55 per cento scegliedi trascorrere le proprie vacanze all’in-

terno del Paese (la Toscana, insiemealle città di Bologna e Roma, conqui-stano il podio nazionale), ma un buon25% si spinge oltre i confini europei(Canada, Usa e Argentina con BuenosAires conducono la graduatoria dellepartenze verso le Americhe), consu-mando soggiorni di almeno settenotti e spendendo in media il 38 percento in più di un turista eterosessua-le. In generale, come fanno notare glioperatori specializzati sul segmentogay&lesbian, si tratta di una particola-re tipologia di turisti che, come si dicecomunemente, sono portatori di pinkdollars e creatori di tendenze. Guardando al panorama mondiale, cisono altre città gay friendly e partico-larmente apprezzate da questa tipolo-gia di utenti: tra queste Città delCapo, Sydney, Bangkok, Phuket, Riode Janeiro, San Paolo del Brasile,Cancun e la regione nordeuropeadell’Oresund che vede uniteCopenhagen in Danimarca e Malmöin Svezia.

Seminario di TTGsu turismo gay&lesbian

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News

TURISMO all’aria aperta 11

L’Onu approva il Codice etico

La seconda commissionedell’Assemblea generaledell’Onu ha approvato

all’unanimità la risoluzione sull’ap-plicazione del codice etico, sponso-rizzata da 31 Paesi, tra i quali cin-que dell’Unione Europea –Finlandia, Ungheria, Spagna,Slovenia e Lussemburgo – edall’Italia, in quanto sede delSegretariato permanente delComitato mondiale sull’etica delturismo e presidente in carica delConsiglio esecutivo dell’OMT.«L’etica è il terzo grande obiettivo,oltre sostenibilità e competitività –ha detto il ministro del Turismo,Michela Brambilla (nella foto) –

che l’Italia punta a includere nellepolitiche degli organismi internazio-nali e dell’Unione Europea comefattore di qualità e di sviluppo».Il dispositivo della risoluzione, chedeve ancora essere sottoposta allaplenaria, accoglie il lavoro dell’OMTper l’applicazione del codice e per ladecisione di istituire a Roma ilsegretariato permanente; e invitainoltre l’OMT, attraverso il Comitatomondiale e il Segretariato perma-nente, a continuare a promuovere ediffondere il Codice e a verificarnel’applicazione dei principi etici rela-tivi al turismo sia nel settore pubbli-co che in quello privato.Per info: www.unwto.org

Il Touring Club Italiano presenta Touring Eventi, la nuovaapplicazione per iPhone che propone centinaia di eventi emanifestazioni in tutta Italia. Con questo strumento orga-

nizzare il proprio tempo libero sarà ancora più semplice. In

pochi secondi, infatti, si può consultare un lungo elenco dimostre, festival, sagre, proposte musicali e teatrali, appunta-menti gastronomici, mercatini, visite guidate e itinerari cultu-rali organizzati su tutto il territorio nazionale, selezionati ecostantemente aggiornati dal Touring Club (per poter accede-re all’applicazione è necessario registrarsi al sito www.tourin-gclub.it <http://www.touringclub.it/> ) grazie al preziosoapporto degli esperti della redazione di Qui Touring e dellarete di Consoli che copre tutta Italia.La ricerca degli eventi può essere effettuata per categoria(mostre, teatro, appuntamenti, musica), periodo e provinciaoltre che attraverso l’inserimento di una parola chiave. Perogni evento, inoltre, è disponibile una scheda di approfondi-mento con tutte le informazioni necessarie per partecipare.Sono presenti, ovviamente, tutte le manifestazioni organizza-te direttamente dal Touring, dai Consoli e quelle localizzatenei Comuni Bandiera arancione<http://www.touringclub.it/iniziative/dettaglio/21/Bandiere-arancioni> . Oltre ad offrire la possibilità di visualizzare glieventi su una mappa, l’applicazione propone anche la funzio-ne “Intorno a me” che rende possibile visualizzare le propo-ste più interessanti nel territorio in cui si è localizzati in ognisingolo momento.“Touring Eventi – dice Paolo Sozzi, Responsabile Marketingdel Touring Club Italiano – è un prodotto unico nel panoramaitaliano ed è un’applicazione pensata ad hoc per i nostri Soci,ma offerta come prova anche a tutti gli utenti interessati, chepossono in questo modo avvicinarsi al mondo Touring”. <http://www.touringclub.it> , che vede nella disponibilità dicontenuti georiferiti per web e mobile una caratteristica dipartenza. La piattaforma fa parte di un più ampio progetto diinformatizzazione dell’Associazione.” Per maggiori informazioni è possibile consultare la sezionededicata sul sito <http://www.touringclub.it/iphone>

Con Touring Eventi l’Italia che cerchinel palmo della mano

Turismo internazionalein netta ripresa

Irisultati raggiunti finoall’agosto 2010 dimo-

strano che il turismointernazionale continuaa recuperare la cadutadel 4,2% riscontrata loscorso anno a causa dellacrisi. Nei primi otto mesidi quest’anno, il numerodegli arrivi di turistiinternazionali ha addirit-tura superato il recordraggiunto nello stessoperiodo del 2008.Secondo le più recentivalutazioni espresse dalBarometro dell’UNWTO(sezione delle NazioniUnite) sul turismo mon-diale, gli arrivi tra gen-naio e agosto hannototalizzato 642 milioni,

circa 40 milioni in piùrispetto allo stesso perio-do del 2009 e un milionein più rispetto all’annorecord 2008. Sulla basedelle tendenze attuali, siprevede che il numerodegli arrivi internaziona-li potrà crescere del 5-6% nell’arco dell’anno.Nel 2011, ci si aspettache la crescita continuiseppure con un passopiù lento che potrà aggi-rarsi su una media del4%, destinata a ripetersianche nel lungo termine.Le destinazioni emer-genti continuano a gui-dare la crescita, mentrel’Europa recupera piùlentamente.

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12 TURISMO all’aria aperta

Il Camper ClubLa Grandaascoltato in

CommissioneTrasporti

Mondo Camper Sud 2010

ANapoli ha avuto luogo la terzaedizione di "Mondo CamperSud. Il turismo plein air",

l'evento dedicato ai camperisti d'Italiae a tutti coloro che sposano l'idea diviaggio inteso come incontro trauomo e natura, ospitato presso laMostra d'Oltremare (PiazzaleVincenzo Tecchio, 52), dal 4 al 12dicembre 2010.Un’area di 2000 posti per i visitatorimuniti di camper ha accolto tutticoloro i quali hanno deciso di lasciar-si coinvolgere in una full immersiontra divertimento e confronto con l'in-tento di creare sinergie sul territorioper valorizzare un turismo sempre piùattento, specializzato e capace dimettere al centro i valori degli aman-ti del turismo all’aria aperta. Dallagastronomia alla musica, dalla foto-grafia all’intrattenimento folkloristi-co, Mondo Camper Sud ha favoritol’incontro tra esperti del settore eappassionati di un turismo consape-vole. "Iniziative come questa, mostrano ilforte impegno per credere nello svi-luppo del settore in Campania e nelMezzogiorno d'Italia. ha evidenziatoNando Morra, Presidente dellaMostra d'Oltremare. La fiera è impor-tante perché unisce il mondo produt-tivo ed i fruitori, e questa capacitàespositiva è da premiare perché rap-

presenta un evento di rilevanza pertutto il territorio nazionale".Oltre alle aziende, Mondo CamperSud anche quest'anno ha aperto leporte agli stand dell’UnioneNazionale Pro Loco d’Italia delle cin-que province campane, Avellino,Benevento, Caserta, Napoli e Salerno,dove è stato possibile gustare prodot-ti tipici della regione. Gli obiettividell'Unpli, finalizzati alla promozionee alla tutela delle peculiarità localiattraverso la rivalutazione dei valoristorici, ambientali e folcloristici, sisono sposati perfettamente con lospirito di Mondo Camper Sud chefocalizza l'attenzione sulla riscopertadelle bellezze del territorio e delrispetto dell’ambiente attraverso lavalorizzazione del turismo all’ariaaperta.

Il 23 novembre una rappre-sentanza del Camper Club

La Granda, formata daGiorgio Raviola, Luigi Leva eAlberto Trani, rispettivamentePresidente, Vice e Consiglieredella Sezione Etruria, è stataricevuta a Roma, nella sededel Parlamento, inCommissione Trasporti dellaCamera dei Deputati per laconsegna delle oltre 4.000firme raccolte tra i soci ed isimpatizzanti del CamperClub La Granda, a sostegnodell’approvazione della propo-sta di legge “694 - Nuovedisposizioni in materia diautocaravan”, nella qualeassume rilevanza il provvedi-mento relativo alla portatacon patente di categoria B,vale a dire l’elevazione dagliattuali consentiti q.li 35,00 a42,50. E’ stato un incontrocostruttivo e un’ occasionenella quale abbiamo avutomodo di ribadire la necessitàdi mettere ordine nel nostrosettore, considerato che icamperisti rappresentano unaimportante risorsa per ilpaese, raffigurando un turi-smo che destagionalizza i flus-si turistici e percorre il territo-rio. Queste ed altre motivazio-ni ancora hanno trovato unagenerale condivisione e i pre-senti hanno dimostrato gran-de interesse verso queste pro-blematiche. Come CamperClub La Granda non possiamoche ringraziare per averciaccolto con interesse, apprez-zando la nostra iniziativa asostegno del loro impegno edel loro lavoro. Un grazie vaanche a coloro che hanno fir-mato la nostra petizione edun augurio a tutti che la 694possa il più presto possibilediventare legge, con tutti iconseguenti benefici. Noi con-tinueremo a seguire concostanza i lavori dellaCommissione Trasporti dellaCamera dei Deputati e vi ter-remo aggiornati sugli sviluppifuturi.

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Come si comportano gli automobili-sti quando sono al volante della

propria vettura? Dall’indagine condottada AutoScout24 sullo stile di guidadegli italiani emerge un quadro piutto-sto rassicurante, con limiti di velocità esegnaletica tutto sommato rispettati eun discreto senso di responsabilità eattenzione alla guida per la propria edaltrui sicurezza.Dalla ricerca di AutoScout24 è emersoche il 19% degli italiani al volante siconcentra solo sulla guida, ma lamiglior compagnia in auto è la radio(68,9%), anche se una minoranza laascolta a volume troppo alto (8,6%)esponendosi quindi a distrazioni

rischiose per la sicurezza. Sicurezzamessa a rischio anche da un viziettoche gli italiani piano piano stanno riu-scendo a perdere: quello di rispondereal cellulare mentre si guida, sperandodi non essere visti dalla polizia (24%) eaddirittura facendo i furbi appoggian-do il gomito al finestrino cercando didissimulare (5,8%). Ancora moltobasso il numero di automobilisti che sidota di apparecchiature che permetto-no di mantenere entrambe le mani sulvolante: il 27,2% risponde con il viva-voce, il 19% con l’auricolare. Chi èsprovvisto di tali dotazioni o accosta erisponde (15,9%) oppure non rispondeaffatto (7,7%)

Lo stile di guida degli italianisecondo AutoScout24

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Animali:porte aperte in

metà agriturismi

Quasi la metà degli agriturismi italiani offreospitalità anche agli animali. E' quantoemerge da una indagine della Coldiretti

sugli associati a Terranostra che dimostra comemolte strutture in campagna sono in grado digarantire agli amici animali domestici una merita-ta vacanza all'insegna della riconquista dellalibertà e della vicinanza ai loro padroni, anche seè bene concordare le modalità dell'ospitalità perrendere tutto armonico anche in relazione aglianimali dell'azienda agricola e alle esigenze deglialtri ospiti. Per contribuire ad effettuare la sceltaè on line un elenco degli agriturismi pronti adospitare anche animali disponibile attraverso unapposito motore di ricerca sul portale www.cam-pagnamica.it , A differenza di molti alberghi,pensioni e camere in residence, - evidenzia laColdiretti - negli agriturismi i cani possono addi-rittura in alcuni casi restare in camera con i loro“padroni” godendo di piccole comodità comelettini, cucce confortevoli e acqua sempre frescae qualche gradevole lusso come bocconcini preli-bati e biscottini saporiti e croccanti. Alcune azien-de agrituristiche - evidenzia la Coldiretti - offronoautentici corsi di addestramento riservati sia aicani da compagnia, sia a quelli per la ricerca ditartufi o per la guardia. Si organizzano corsi perinsegnare le regole fondamentali come stareseduto, alzarsi e rispondere alla voce del padro-ne, con possibili supplementi di addestramentoin altri week end, magari per imparare a evitare ipericoli nel caos cittadino. In Italia sono presenti18mila agriturismi con offerte convenientisoprattutto nel mese di settembre quando è pos-sibile seguire le principali attività agricole: dallavendemmia alla raccolta della frutta fino a quelladei funghi.Se la buona tavola e l'aria buona sonole ragioni principali per scegliere l'agriturismo,sempre piu' spesso - conclude la Coldiretti - sonoofferti programmi ricreativi come l'equitazione, iltiro con l'arco, il trekking mentre in quasi la metànon mancano attività culturali come la visita dipercorsi archeologici o naturalistici.

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Finora in India il turismo “suruote” non è stato moltodiffuso, ma ora sta per esse-

re lanciata una serie di pacchettiche prevedono l’affitto di camperdotati di tutte le moderne comodi-tà, inclusa aria condizionata e con-nessione wi-fi.Gli Stati che per il momento si stan-no attrezzando per questo tipo diturismo sono il Rajasthan, ilMadhya Pradesh, il Maharashtra el’Himachal Pradesh.Tra gli itinerari proposti nella primafase di lancio dell’iniziativa ci sonoi classicissimi Delhi - Jaipur - Agra,Delhi - Jaipur - Ajmer - Pushkar,Delhi - Sariska - Ranthambor; e imeno usuali Bhopal - Tawa -Panchmarhi, Gwalior - Orjha -Shivpuri - Khajuraho e Indore -Onkareswar - Maheswar - Mandunello Stato del Madhya Pradesh.Il presidente dell’associazione

indiana dei tour operator, VijayThakur, commenta soddisfatto: «Ilturismo in camper è molto diffusoin Europa e negli Stati Uniti, esiamo sicuri che avrà successoanche qui».

Vacanze in camper in IndiaIn Italia leattrazioni gratuitepiù amate d'Europa

I l binomio turismo e auto ha tro-vato uno spazio in un sito inter-

net destinato proprio ad abbinarequesti due piaceri. Ecco dunqueTurismoinauto.com, dedicato "allascoperta delle meraviglie d'Italiacon le auto più belle del mondo",come spiega lo stesso staff.L'obiettivo quello di accostare lelocalità turistiche e i più suggestiviscenari della Penisola alle auto piùbelle prodotte dalle Case di tutto ilmondo, consigliando itinerari, stra-de, hotel e ristoranti dove è quasid'obbligo fermarsi durante una gitaal volante.

Realizzato in collaborazione con lapubblicazione "Relais & Chateaux",il sito dedica ogni mese un itinerariodella durata di 2 o 3 giorni in cuiimmergersi per abbinare, comedetto, il suono del motore con quel-lo della natura, rspettando quest’ul-tima. Gli appassionati, possono divolta in volta stampare la destina-zione del mese e ripercorrerla intranquillità con la propria auto. Trale varie sezioni presenti, c'è anchequella "Il tuo viaggio", nella quale ilettori possono inserire le immaginidi un proprio itinerario.

Il turismo in auto è on-line

Dai luoghi di inestimabilevalore artistico e archi-

tettonico a quelli doveammirare meraviglie naturalimozzafiato, fino ai siti storicipiù affascinanti: ecco la Top10 europea delle attrazionigratuite più amate d’Europain base alla classifica stilatadagli editor della communi-ty.1 Basilica di San Pietro,Città del Vaticano.2 Museo di Stato diAuschwitz-Birkenau,Polonia. 3 Etna, Catania. 4 Palazzo del Parlamento(Reichstag), Berlino.5 La Fontana magica,Barcellona.6 Museo Imperiale dellaGuerra, Londra.7 Mercato di San Miguel,Madrid, Spagna.8 National Gallery, Londra.9 Ostia Antica (Portodell’Antica Roma), Roma.10 Canal Grande, Venezia.

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Per un correttouso del camper

Il CoordinamentoCamperisti haelaborato e divul-

gato una sorta dicodice etico finalizza-to ad utilizzare cor-rettamente e civil-mente il camper,accorgimento fondamentale per evitare l’insorgeredi divieti nelle località visitate. Lo rilanciamo affin-ché tutti possano prenderne visione.È assolutamente vietato:- scaricare le acque luride (nere e grigie) al di fuoridelle strutture destinate a tale uso (camper service);in caso di infrazione, le sanzioni amministrativepossono essere molto elevate ed inoltre è possibileanche essere perseguiti penalmente;- in sosta nei pubblici parcheggi occupare lo spazioesterno del veicolo con attrezzature da campeggioquali tendalino, sedie e tavolino, barbecue, stendi-ni per panni,… ; in caso di infrazione, le sanzioniamministrative possono essere molto elevate.Inoltre si deve:- rispettare le norme di circolazione stradale previ-ste dal Codice della Strada;- durante la marcia rispettare tutte le regole disicurezza, tra cui l’uso delle cinture;- rispettare i luoghi e le comunità che ci ospitano;- lasciare il luogo che ci ha ospitato pulito cosicome lo si è trovato;- accertare, sia in sosta che in ordine di marcia, chele valvole dei serbatoi di scarico siano accurata-mente chiuse;- in caso di sosta nei pubblici parcheggi, evitare dicreare intralcio al traffico;- in caso di sosta nei pubblici parcheggi, evitare dicreare eccessivi agglomerati;- in caso di sosta nei pubblici parcheggi evitare diimpedire la vista o l’accesso a monumenti e attivi-tà commerciali cercare, per quanto possibile, diriprendere i comportamenti errati di altri camperi-sti cercando di far comprendere che il loro atteg-giamento danneggia tutta la categoria.Movimento Camperisti – www.movimentocampe-risti.com – [email protected]

Il piano triennale 2011-2013 del Comune diRoma conta anche su 80 milioni di euro origina-

ti dai proventi della tassa di soggiorno, approvatadall'assemblea capitolina: dal 1° gennaio 2011, ilComune incasserà 2 o 3 euro a persona al giornoper massimo di 10 giorni, secondo classificazionedella struttura, inclusi camping, bed & breakfast,affittacamere, case vacanza e per ferie.

Tassa di soggiorno

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16 TURISMO all’aria aperta

Finora in India il turismo “suruote” non è stato moltodiffuso, ma ora sta per esse-

re lanciata una serie di pacchettiche prevedono l’affitto di camperdotati di tutte le moderne comodi-tà, inclusa aria condizionata e con-nessione wi-fi.Gli Stati che per il momento si stan-no attrezzando per questo tipo diturismo sono il Rajasthan, ilMadhya Pradesh, il Maharashtra el’Himachal Pradesh.Tra gli itinerari proposti nella primafase di lancio dell’iniziativa ci sono

i classicissimi Delhi - Jaipur - Agra,Delhi - Jaipur - Ajmer - Pushkar,Delhi - Sariska - Ranthambor; e imeno usuali Bhopal - Tawa -Panchmarhi, Gwalior - Orjha -Shivpuri - Khajuraho e Indore -Onkareswar - Maheswar - Mandunello Stato del Madhya Pradesh.Il presidente dell’associazioneindiana dei tour operator, VijayThakur, commenta soddisfatto: «Ilturismo in camper è molto diffusoin Europa e negli Stati Uniti, esiamo sicuri che avrà successoanche qui».

Le dieci regoleper sciare in sicurezza

In occasione della presentazionedel TurisMonitor 2011, importan-

te strumento di informazione suiprincipali dati turistici a livello italia-no ed internazionale, il Centro Studidel Touring Club Italiano, in collabo-razione con Archeometra, lancia perla prima volta un'Applicazione gra-tuita per iPhone.L'App TurisMonitor non solo rendepiù facilmente fruibili i risultati del-

l'analisi elaborata da Centro Studisulla situazione turistica attuale, maconsente anche, rispetto alla versio-ne cartacea, di generare grafici ondemand incrociando le aree e lecategorie di interesse per un imme-diato confronto. L'Applicazione èuno strumento complementare allaversione cartacea che comunqueoffre comunque alcuni contenuti emappe non fruibili sullo schermo.

L'utilizzo è molto semplice: unavolta scaricata l'Applicazione, dalmenu principale è possibile accede-re alle quatto sezioni: mondo, Paesiche permette di consultare i datirelativi alle prime venti destinazionimondiali, Italia e regioni.Per maggiori informazioni e suppor-ti video è possibile consultare lasezione dedicata sul sito: www.tou-ringclub.it/iphone/turismonitor.

Per la prima volta il Touring Club anche su iPhone

Vacanza in igloo

Chi sceglie Innsbruckcome meta per le sua

vacanze invernali o anchesolo per un fine settimana,potrà vivere un'esperienzaunica e indimenticabile. Apochi chilometri dall'incante-vole centro storico diInnsbruck, si trova Kuthai, lapiù alta località di sport inver-nali dell'Austria. Un piccolopaesino che d'inverno si tra-sforma. Qui il 17 dicembre,fino al 25 aprile 2011, siaprono agli ospiti le porte dighiaccio di 14 igloo. A 2.020metri di quota, all'Iglu Villagedi Kühtai, i “palazzi di g hiac-cio” attendono gli spiritiromantici e avventurosi. A ciòsi aggiunge divertimento esvago con le escursioni not-turne con racchette da neve,costruzione di “iglu” e pistedi sci davanti alla porta dellecase di ghiaccio.Info: Innsbruck Tourismus,tel. +43 51259850;www.innsbruck.info

[email protected];Iglu Village Kühtai,tel. +43-5266-88080,[email protected], www.iglu-village.at

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TURISMO all’aria aperta 17

Trend di viaggio 2011:si viaggerà di più rispetto al 2010

P rocede a ritmo sostenuto ilcantiere di Bit 2011 - dal17 al 20 febbraio al quar-

tiere fieramilano di Rho - nuovaevoluzione di un format che daoltre 30 anni anticipa le tendenzee risponde alle nuove richieste delmercato del turismo italiano einternazionale, al quale offre l'am-biente perfetto e più efficiente peresprimere creatività e innovazione.Lo spazio rivisitato: spiega MarcoSerioli, executive director di FieraMilano, che l’obiettivo di Bit è pre-sentare e illustrare dei nuovi trendturistici. «Istituzioni, regioni edenti di promozione internazionalivengono da sempre in Bit, e congrandi stand, in un vasto spazio

dedicato. Importante anche lapresenza dei tour operator, dellecatene alberghiere e degli altri for-nitori di servizi di viaggio. Certonegli ultimi anni è mutato il crite-rio di gestione dello spazio: la pre-senza fisica viene razionalizzata,mentre i punti di forza del territo-rio e del prodotto sono valorizzatida ricostruzioni di ambienti, video,eventi multimediali. Negli ultimianni è cresciuta molto anche lapresenza dei nuovi espositori,come le agency online e i portalidel turismo: realtà che Bit ha inter-cettato sul nascere, da anni ormaicon uno spazio dedicato e semprein crescita».Bit infine conferma nel 2011 la

sua formula multitarget, unica nelsuo genere, e prepara novitàanche per il pubblico, al quale siapre nel weekend. «Si rinforzeràl'orientamento al consumatore diBit - aggiunge infine Serioli - conun'offerta internazionale davveromolto ampia, e con una serie dinuove iniziative e servizi mirati.Avremo vere e proprie isole tema-tiche dedicate ad alcuni trendemergenti, e trainanti nelle sceltedei viaggiatori. È pronto il restylingdel nostro sito con una nuova ver-sione del concorso Bit TourismAward, aperto anche ai viaggiato-ri, che possono di nuovo votareper le loro mete preferite».http://www.bit.fieramilano.it

Bit, evoluzione permanente

P iù di un viaggiatore europeo su due (51%) nonrimarrà a casa per le vacanze 2011: una percen-tuale più che raddoppiata rispetto al 25% dello

scorso anno. E se potesse concedersi una sola vacanzadurante tutto il 2011, il 43% dei viaggiatori europeiprivilegerebbe destinazioni balneari, facendo seguirefra le preferenze le vacanze d'arte e cultura (24%). Ilsondaggio di www.tripadvisor.it ha interpellato 6.295viaggiatori europei, dei quali 2.200 italiani, per capirequali sono i trend di viaggio per il 2011 e le destinazio-ni più desiderate dai viaggiatori del vecchio continente.In calo le vacanze verso mete nazionali, aumentano iviaggi verso mete a corto raggio. Nel 2011 l'81% deiviaggiatori europei pianificherà almeno una vacanza inuna meta nazionale, una percentuale in calo rispetto aquella del 90%. In particolare, l'87% dei viaggiatori ita-liani pianificherà una vacanza in una meta nazionale,esprimendo cosi un trend in calo rispetto alla percen-tuale del 94% dello scorso anno. Cresce anche il nume-ro di turisti che intende pianificare una vacanza in unameta a corto raggio, che passa dal 19% dell'anno scor-so all'attuale 26%. E ancora: il 42% dei rispondentieuropei sceglierà di trascorrere una vacanza in unadestinazione a lungo raggio, percentuale ben al disopra del 31% dello scorso anno. Per quanto riguardale mete da sogno, senza limiti di budget, il 22% deglieuropei sceglierebbe come destinazione l'Australia,mettendo al secondo posto il Sud Pacifico (14%) eassegnando un apprezzabile terzo posto all'America(11%). In particolare, l'Australia sembra aver conqui-stato il cuore dei rispondenti italiani, che l'hanno indi-

cata come destinazione da sogno per il 2011 nel 29%dei casi, esprimendo così una preferenza ben al disopradella media europea del 22%. La Svezia è la prima pre-ferita fra le mete ideali per una vacanza eco-sostenibi-le (25%), seguita dalla Finlandia (18%) e dalla Norvegia(14%). In quarta posizione svettano, a pari merito conil 4% delle preferenze, la Svizzera e, a sorpresa, l'Italia,seguite dai Paesi Bassi (3%). Infine un turista europeosu tre (29%) avrà a disposizione un budget compresofra i 2mila ed i 4mila euro, mentre poco meno di unturista su quattro (19%) potrà disporre di una sommacompresa fra i 4mila ed i 6mila euro. I più danarosi invacanza sembrano essere i viaggiatori tedeschi (21%)ed i francesi (18%) che potranno disporre di un budgetsuperiore agli 8mila euro, mentre solo un fortunato 8%di turisti italiani potrà attingere allo stesso budget.

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Sicurezza stradale: in Italiail parco auto invecchia egli incidenti aumentano

Slovenia:una ‘vignetta’

per l’auto

Velocità del mezzo di trasporto e emissioni di CO2

Il parco veicoli italiano è semprepiù vetusto: il numero delle autocircolanti sulle nostre strade

aumenta insieme all’età media delleauto in circolazione.Il cambio dell’auto si fa sempre piùrado, ma, anzi, si tende a tenersistretta la propria automobile fino aquando non cade a pezzi. Con conse-guenze molto negative su ogni fron-te, dall’ambiente alla pericolositàsulle strade. L’età media nel 2009 delparco auto a benzina in Italia era dicirca 9 anni e 11 mesi, ma il dato piùpreoccupante riguarda le auto oltre i20 anni di età, sempre nel 2009 circo-lavano più di 3 milioni e mezzo diautoveicoli, contro i 2 milioni e sette-centomila calcolati nel 2000; incredi-bilmente in soli 10 anni il 50% in più.Autoveicoli che, oltre a consumare

più carburante, necessitano di unamanutenzione costante e assidua, acosti molto più elevati rispetto aun’auto nuova. Ma in quanto amanutenzione, gli italiani non sonomolto attenti: da una ricerca commis-sionata risulta anzi che ci sono alcunecontraddizioni in materia.Nonostante il 55,3% degli intervistatiabbia dichiarato che, una volta inviaggio, una delle preoccupazioniprincipali relative alla propria auto siaproprio un guasto irreparabile, non fanulla per prevenire il problema. Ben il20% degli intervistati a livello nazio-nale infatti ha ammesso di dedicarsialla manutenzione della propria autosolo una volta all’anno, e addirittura il7,2% ha dichiarato di occuparsi del-l’auto solo quando si verifica un pro-blema.

Rubrica a cura diDomenico Carola,Docente di Dirittosulla Circolazione

Non tutti i turisti che desi-derano visitare in auto la

Slovenia sanno che, dal 1°luglio 2008, motociclette,automobili e veicoli combina-ti il cui peso complessivo nonsupera le 3,5 tonnellate, perpoter circolare sulle autostra-de e le strade a scorrimentoveloce del Paese e sulla tan-genziale di Lubiana, devonoessere muniti di “vignetta”(bollino autostradale), unosticker da apporre sul para-brezza che testimonia l’avve-nuto pagamento del pedag-gio.Il costo della “vignetta” variain base alla durata di validitàdella stessa, da un minimo diuna settimana (15 euro) a unmassimo di un anno (95euro). Le moto pagano esat-tamente la metà della tariffariservata alle auto.I bollini sono in vendita neidistributori di benzina inSlovenia e nei Paesi limitrofi,nelle sedi Automobile Clubsloveno ed esteri, negli ufficipostali in Slovenia e in ogniautogrill dopo Mestre.La multa prevista per gli spo-stamenti sulle strade a paga-mento senza bollino autostra-dale valido o senza aver paga-to il pedaggio, varia da 300 a800 euro. In alcuni casi è pre-visto anche il sequestro del-l’auto.Una volta apposto sul vetrodella vettura, lo sticker nonpuò essere trasferito ad altraauto perché progettato inmodo tale da rompersi, ocomunque graffiarsi, se sitenta di spostarlo.Questo tipo di pedaggio, uti-lizzato anche in altri Paesieuropei, tra i quali Svizzera eCroazia, è stato introdottoper velocizzare le code aicaselli. Ulteriori informazionisono disponibili sito dars.si, insloveno e in inglese.http://www.dars.si

18 TURISMO all’aria aperta

“Il sistema Alta Velocità Torino-Milano-Roma-Napoli-Salerno ha reso il treno

competitivo rispetto all’aereo anche suitempi di viaggio – spiega Gianfranco Battisti,direttore vendite di Trenitalia – Oggi il 55%delle persone che si spostano da Roma aMilano o viceversa sceglie il treno. Se questotrend determinerà anche una redistribuzionedell’offerta, fra treno, aereo e auto, saranno30 mila le tonnellate di C02 in meno nellanostra atmosfera. Dati alla mano, nel 2008,grazie al trasferimento di quote di mercatodal trasporto gommato a quello ferroviario,nell’aria sono state riversate 27 mila tonnel-late in meno di anidride carbonica. In pratica,

per ogni passeggero/km, le FS producono 44grammi di CO2 contro i 118 dell’auto, i 140dell’aereo e i 158 dei tir. E anche sul frontedel risparmio energetico, la superiorità deltreno è innegabile: consuma meno dell’aereo(-91%), del camion (-77%) e dell’auto (-68%). Per dare ai passeggeri maggiore con-sapevolezza di quanto virtuosa sia per l’am-biente la loro scelta di viaggio, e incentivarel’utilizzo del treno, offrendo un significativocontributo alla causa ecologica, lo scorso giu-gno abbiamo avviato l’iniziativa dei “bigliettiverdi”, evidenziando sui biglietti ferroviari leminori emissioni di CO2 prodotte per ogniviaggio in treno rispetto all’auto e all’aereo”.

Newssulla circolazione stradale

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TURISMO all’aria aperta 19

I primi 50 anni di Autovelox

L' Autovelox festeggia il suoprimo mezzo secolo di vita.Tanto è infatti il tempo passa-

to da quando, nei primi anni '60, neilaboratori di una società fiorentinacompiva i primi passi quella che sareb-be diventata la popolare, ma non trop-po, macchinetta "spara-multe".L'idea che ha dato il via all'epopeadell'Autovelox nacque dal titolaredella società, che si propose di miglio-rare i sistemi di rilevamento della velo-cità basati sul radar già in vogaall'estero, sperimentando per primo lasoluzione costituita da una coppia disensori puntati in due differenti zone auna distanza prefissata. In questomodo è possibile ricavare la velocitàraggiunta da un veicolo, calcolando iltempo necessario a coprire la distanzatra i due sensori.Il debutto su strada dell'Autoveloxrisale agli anni boom economico con

la prima prova pubblica effettuata alParco delle Cascine di Firenze, mabisognerà aspettare fino al 1974 per-ché il modello 101 entri a far partedella dotazione standard della PoliziaStradale. Nel frattempo l'evoluzionetecnologica ha portato all'introduzio-ne dei raggi laser in luogo dei primitubi pneumatici che svolgevano ilcompito di sensori, per giungere cosìai sistemi odierni, costituiti da ben treraggi (il terzo rileva la posizione delveicolo) e in grado di scattare due fotodell'automobile in transito, il tutto inmaniera automatica e senza l'inter-vento degli agenti di polizia.Cinquant'anni e non sentirli, potrem-mo dire, rilanciando anzi la propriaefficacia e sfruttando le più recentiinnovazioni tecnologiche che neamplificano l'efficienza, con buonapace dei molti automobilisti che nonl'hanno mai visto di buon occhio. La

storia dell'Autovelox è infatti una dellepiù "controverse", non priva di aspet-ti che esulano dall'originario scopo percui è stato pensato.Presentato come efficace contromisu-ra agli eccessi di velocità sulle stradepubbliche, è ben presto diventato unostrumento ideale per consentire alleamministrazioni locali di "fare cassa"velocemente e in maniera molto sem-plice.

I costi umani derivanti dagli inci-denti stradali sono enormi, pos-

siamo immaginare che ogni giorno13 persone muoiono sulla stradasuperando abbondantemente le4.000 vittime all'anno, ma anchesotto il profilo economico il prezzoda pagare per l'Italia è alto: stiamoparlando di 40 miliardi di euro conoltre 800.000 persone che dopo unincidente stradale vengono ricovera-te e chiedono l'intervento del prontosoccorso. Ad affermarlo è Carmelo

Lentino, portavoce di BastaUn-Attimo, campagna nazionale sullasicurezza stradale promossa daAssoGiovani e Forum NazionaleGiovani, a Roma durate la conferen-za Sicurezza Stradale, 2010 obietti-vo fallito. Le cause principali sonol'alcol, la velocità, i tamponamenti ei dissesti. I più colpiti sono i bambinie i ragazzi fino ai 25 anni d'età. Ledonne sono spesso vittime passivedegli incidenti stradali come passeg-gere o pedoni. Accanto a tutto que-

sto - continua Lentino- sono stati sti-mati oltre 20 mila invalidi all'annodopo un incidente stradale. Il proble-ma della sicurezza stradale devediventare una delle priorità delnostro Paese; basta pensa che nonmolto tempo fa ben sette cicloama-tori sono stati falciati in un attimo daun'auto impazzita mentre altri sonorimasti feriti in modo più o menograve, senza contare i moltissimi altriche continuano a morire nelle nostrestrade.

Ogni anno quasi 800 mila personesono ricoverate negli ospedali dopo un incidente

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Sicurezza stradale: l’Unione Europeadichiara guerra ai trasgressori oltre frontiera

Stop ai trasgressori del codice della stra-da oltrefrontiera: dopo diversi annunci

senza grandi risultati, l'Unione europea ciriprova e la presidenza belga dell'Ue stalavorando per arrivare a uno scambio tran-sfrontaliero di informazioni in grado dipoter costringere chi infrange le regole apagare le multe. «Bisogna assicurarsi che

le regole vengano rispettate anche dagliautomobilisti che si trovano in un paesediverso dal proprio» ha affermato il com-missario ai Trasporti, dell’Unione europea,presentando un piano d'azione per unamaggiore sicurezza stradale. Tuttavia, la Commissione non interverrà,almeno per ora, per armonizzare i limiti divelocità o le sanzioni previste per le infra-zioni al codice della strada. «Penso che la situazione non sia maturaper armonizzare i limiti di velocità in tuttal'Ue» ha detto il commissario, secondo ilquale inoltre «è difficile armonizzare i codi-ci penali». Solo nel 2009, sulle strade dell'Unionesono morte 35 mila persone. Per ogni per-sona deceduta, si stima che quattro sianorimaste ferite con lesioni permanenti, diecisiano invece state ferite gravemente e 40solo in maniera leggera. Le conseguenzeeconomiche sono state calcolate in circa130 miliardi di euro all'anno. Tra le politi-che previste per diminuire il numero degli

incidenti con morti e feriti, la Commissionepunta quindi a rafforzare il controllo delrispetto delle regole. La principale infrazione, si sottolinea, restal'eccesso di velocità, per questo l'esecutivodell’Unione dà priorità allo scambio diinformazioni transfrontaliere per consenti-re di identificare e sanzionare anche i con-ducenti stranieri che viaggiano a velocitàelevata oppure senza cinture e sotto l'in-fluenza dell'alcol. Occhi puntati, inoltre,sulla sicurezza di chi viaggia in moto: inquesto caso, osserva Bruxelles, il numerodegli incidenti con morti o feriti è diminui-to molto poco e in alcuni casi non si è veri-ficata nessuna contrazione. Per dimezzareil numero dei morti sulle strade da qui al2020 la Commissione ha anche annuncia-to che condizionerà gli aiuti per le infra-strutture viarie alle garanzie di un rafforza-mento della loro sicurezza. Il principio chesi applica già alle reti transeuropee divente-rà la norma anche per tutti gli altri finan-ziamenti dell’Unione destinati alle strade.

Sfida «made in Italy»per l'auto elettrica

Una grande alleanza per l'auto elettrica. Per laprima volta industria automobilistica, imprese

di componentistica, Università e centri di ricerca simettono insieme per «fare sistema» e vincere lasfida della mobilità sostenibile. Un piano ambiziosoche vede schierate le eccellenze del Made in Italynell'innovazione e nella ricerca: da Fiat a Ferrari, daBrembo a Piaggio a Pininfarina a Dallara, fino a Enied Enel. Il punto di partenza sono due piattaforme,una per la mobilità elettrica e l'altra per l'innovazio-ne, che vedranno la luce al Ministero dell'Universitàe della Ricerca. «Le piattaforme tecnologiche rap-presentano il punto di incontro dove contenutoscientifico e industriale possono trovare la conver-genza» spiega il direttore di Assoknowledge, l'asso-ciazione di Confindustria che insieme all'Ata,l'Associazione Tecnica dell'Automobile, ha promos-so l'iniziativa a cui hanno aderito quasi 70 impresee 17 tra Università e centri di ricerca, con il suppor-to dei ministeri dell'Ambiente, dell'Università e dellaRicerca e dello Sviluppo Economico. Perché il progetto funzioni sarà importante peròanche il monitoraggio di ciò che avviene negli altripaesi europei. Per non sovrapporsi e selezionare ifiloni in cui si può più facilmente raggiungere l'ec-cellenza. «Se per esempio l'Italia è indietro nello svi-luppo delle batterie elettriche - racconta il direttoredi Assoknowledge - mentre la Germania è leader, èinutile presentare a Bruxelles un progetto focalizza-to su questo prodotto. Meglio concentrarsi sull'ae-rodinamica e sul peso delle vetture oppure sullamobilità urbana». Nessuno per ora scopre le carte,ma chissà che la prima piattaforma non parta pro-prio da qui.

sulla circolazione stradale

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Attualità

Realtà e prospettivedel turismo in Italia, oggi

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Attualità

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Ormai è assodato: nessuno possiede la famosa sfera di cristallo che gli consenta diprevedere il futuro. E poiché all’inizio di un nuovo anno tutti vorrebbero capireche cosa succederà nei 365 giorni che seguiranno, ecco che politici, economisti,sportivi, albergatori e altre categorie professionali si lanciano nell’avventurosogioco delle previsioni, sapendo in partenza che, a fine anno, ben pochi andrannoa verificarle. I risultati sono, a dir poco, sconcertanti, perché oscillano tra l’otti-mismo della volontà e il pessimismo della ragione, come diceva Antonio Gramsci.Tutto dipende da come si vorrebbe che andassero le cose.Abbiamo cercato di mettere insieme alcuni di questi esercizi di proiezione nelfuturo del turismo in Europa e, in particolare, in Italia. Alcuni, i più stringati, liabbiamo collocati nella rubrica “News”; altri, più autorevoli, li abbiamo conden-sati nelle tre interviste che pubblichiamo di seguito. Sono i pareri (sarebbe inesat-to definirli previsioni) assai interessanti di Franco Iseppi, presidente del TouringClub Italiano, di Claudio Nardocci, presidente dell’Unpli (l’Unione delle pro-loco) e di Aureliano Bonini, presidente di Trademark Italia, una tra le più quo-tate società di consulenza per il marketing turistico. Come è logico gli intervistatinon parlano soltanto di sviluppi futuri, ma soffermano l’attenzione sulla situazio-ne complessiva del comparto.

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Attualità

L a nostra testata ha recentementeincontrato il neopresidente delTouring Club Italiano avendo per-

cepito una rinnovata atmosfera in que-sta Associazione che ha fatto la storiadel turismo Italiano. Il professor FrancoIseppi è una persona squisita nei modi econ una solida base culturale che traspa-re dalle sue parole senza esibizione alcu-na e fin dalle prime battute del lungocolloquio concesso al nostro inviatoappare dotato di una virtù ahimè sem-pre più rara: la chiarezza delle idee.Ovviamente la prima domanda è statasul posizionamento del Touring in que-sto nuovo secolo che sembra voler rac-chiudere tutto, dalla cultura ai rapportiumani, in un mondo informatico e vir-tuale. “È evidente - ha commentato ilPresidente - che il linguaggio e il mododi comunicare devono essere adeguati altempo in cui si opera, ma i principi su cuiè stato fondato il Touring sono tuttoravalidi e tali resteranno per molti anniancora. L’idea illuminante di quei colti Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano

Il ruolo del Touring Clubnello sviluppo turistico dell’Italia

Intervista di Salvatore Longo a Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano

Il turismo all’aria aperta è una grande risposta culturale, privilegia un’offerta in cuisi ha un rapporto diverso con la natura e rimette al centro del turismo l’uomo.È quindi importante che vengano create strutture che ne facilitino lo sviluppo

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Attualità

borghesi che oltre un secolo fa costitui-rono l’Associazione era quella del turi-smo come strumento di integrazionesociale e culturale del Paese: un’idea tut-tora fondamentale e che anzi proietta lasua validità al di fuori dei confini di unsingolo Paese.” Il turista immaginato daipadri fondatori del Touring è un’evolu-zione del ‘viaggiatore’ di tanta letteratu-ra di ‘700 e’800, è l’incarnazione del-l’idea di un turismo personale, moltoambientalista che cerca il confronto congli altri e accetta le diversità. Elementituttora identificativi per il Tci: “Nonabbiamo alcun interesse a uscire dallanostra storia, la storia è una bussola chedetermina l’esistenza diun’Associazione. La storia del Tci quindinon come memoria, ma come espressio-ne di identità”. E le caratteristiche di unturista colto e avveduto (ben diverso dalturista-vandalo che spesso scorrazzasenza alcun arricchimento spirituale)sono quelle di chi - come i nostri lettori -vuol fare un turismo immerso nella natu-ra e quindi necessita innanzi tutto delrispetto dell’ambiente. Dal colloquiosono emerse alcune note interessanti epoco conosciute sul ruolo del Touringnello sviluppo turistico dell’Italia: adesempio si devono al Tci la prima auto-strada d’Europa (tra Milano e Como: ini-

zio lavori nel 1921, inaugurazione nel1924 da parte di re Vittorio EmanueleIII), la costruzione di colonie e una politi-ca delle strade. Il Tci ha considerato sem-pre i mezzi di trasporto elementi dimodernità e di stile di vita. Nelle imma-gini storiche del Touring spesso la ‘bici’ èin primo piano perché sintesi della suavisione del turismo. Ed è una visionefondata su un rapporto diretto tra uomoe ambiente. Forse con il passare deidecenni il pubblico ha recepito un’im-magine un po’ riduttiva del Touring:quella delle ‘Guide’ di vario colore chehanno rappresentato comunque un for-midabile e ineguagliato strumento diconoscenza del territorio. Dall’incontrosono emerse alcune linee di sviluppodell’attività del Touring nell’attuale con-testo storico e culturale del nostroPaese: a) riaffermare l’idea di rivolgersi auna comunità di viaggiatori (compostada soci e non soci) e puntare sugli stru-menti nuovi della comunicazione (porta-le e sito). Ovviamente per i soci servizi eofferte diverse dai non soci. b)Sviluppare l’idea di un’associazione chepratichi un diverso rapporto con il terri-torio approfondendo bene le differentiidentità (l’Italia è un paese unito, madiverso) con una lettura moderna diquella finalità unitaria all’origine della

visione del turismo dei fondatori delTouring. L’Italia in realtà è una rete dicittà (più che di regioni e provincie) erapportarsi al territorio come vuol faresempre più il Tci significa organizzarsi inmodo da interpretare meglio le diverserealtà. È in atto, quindi, un progetto percreare una rete di club di territorio, unostrumento che interagirà con i non socie con le altre associazioni per valorizzareil patrimonio storico, artistico e ambien-tale e migliorare l’offerta turistica e cul-turale. c) Collaborare con le altre asso-ciazioni viste non come competitor, macompagni di strada per raggiungereobiettivi comuni di importanza strategi-ca come la difesa dell’ambiente.Abbiamo chiesto al prof. Iseppi il suopensiero sul turismo del futuro. Le carat-teristiche cui fare riferimento emergonoda un documento dell’Unione Europeache identifica un turismo molto persona-le, verde, tecnologico, fortemente iden-titario, basato su piccole e medie impre-se e non omologabile. Per poter operarein un turismo con tali caratteristicheoccorre poter disporre di dati in temporeale. Molti sono gli Osservatori turistici,ma essendo i dati raccolti periodicamen-te spesso quando escono hanno persoattualità operativa. I dati permettendouna visione omogenea e non frammen-

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Attualità

tata sono fondamentali per capire i varifenomeni e sono tanto più utili se con-sentono di leggerli nel loro divenire enon solo come acritica foto di quantoavvenuto.Il Touring ha un suo Osservatorio chepubblica TurisMonitor che si propone difornire per quanto possibile un quadroorganico e chiaro del turismo italiano.Recentemente alla versione cartacea èstata affiancata un’applicazione periPhone. Abbiamo quindi chiesto indica-zioni su come si è sviluppata la recentestagione turistica. Il numero degli stra-nieri è lievemente incrementato, masono diminuiti i fatturati. Fenomeno cheindica un’evoluzione in atto nel modo difare turismo e l’emergere di nuoveforme che, pur non avendo ancora cifrenotevoli, rappresentano trend interes-santi (turismo dolce, campeggi, agrituri-smo, turismo nautico o in bici,…). Perpoter operare correttamente occorreconoscere le caratteristiche delladomanda: ad esempio per il turismoestero in Italia su 28.856 mln di euroben 1/3 pari a 9.4 mln vanno riferiti alturismo culturale. Per questo eventicome i crolli di Pompei (“Sono barbarinon i Paesi che non hanno opere d’arte,

ma quelli che non sanno mantenerle”) oi tagli di bilancio alla cultura nelle suemolteplici espressioni hanno così granderisonanza (negativa) oltre i confini (sipensi che a Pompei su 100 visitatori 80sono esteri). In valore assoluto il contri-buto del turismo all’export italiano (daleggere come spesa del turista estero inItalia) è secondo a quello del tessile edell’abbigliamento, mentre per quantoconcerne la flessione che ha caratteriz-zato tutte le principali voci del nostroexport (a consuntivo del 2009 sul 2008)il turismo con il -7,2% è preceduto solodal comparto alimentare (-4,4%), men-tre tutti gli altri hanno denunciato per-centuali negative a due cifre. Gli Italianiche vanno all’estero sono aumentati(nonostante la crisi) di circa il 5%, ma ildato su cui riflettere è che quando tor-nano hanno l’idea che il sistema turismoall’estero sia migliore.Il nostro colloquio sta volgendo al termi-ne anche se molte sarebbero le doman-de su una corretta politica del turismo,sul ruolo delle regioni e delle altre realtàlocali in un mercato sempre più interna-zionale e ricco di competitor e sulla ric-chezza dell’offerta del nostro Paese avolte poco conosciuta dagli stessi Italiani

(spesso le piccole località specie per glistranieri hanno maggiore appeal dellecittà). Non poteva però mancare larichiesta del pensiero del Touring sul‘turismo all’aria aperta’ anche se la cre-scente importanza del suo ruolo era giàemersa nel corso del colloquio. Alla basedi queste forme di turismo - ci ha dettoil presidente del Touring - sta l’idea chela gente vuol riprendersi il controllo deltempo e dello spazio il cui senso le tec-nologie ci hanno fatto perdere. Questaforma di turismo permette di scandirenoi i tempi e gli spazi secondo le nostrenecessità e i ritmi che di volta in voltavogliamo scegliere. Il ‘turismo all’ariaaperta’ è una grande risposta culturale,privilegia un’offerta in cui si ha un rap-porto diverso con la natura e rimette alcentro del turismo l’uomo e non unritmo organizzato. È quindi importanteche vengano create strutture che nefacilitino lo sviluppo: si tratta infatti di unturismo di qualità, che spende ed èmotivato. Sono tutte caratteristiche cheriportano al turista pensato dai fondato-ti del Touring. Uomini che hanno avutouna grande idea e intuizioni valide anco-ra oggi. Uomini di cui si sente la man-canza.

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Attualità

Tre T per il turismoitaliano in bicicletta

Touring Club Italiano, Taurus eTurbolento Veloclub, pedalano

insieme per promuovere la ciclabilità.Continua la serie di iniziative del TouringClub Italiano per promuovere il turismo“dolce”. Conclusa con successo l'opera-zione TCIone e prodotti i due volumi“Giro in Italia” con ben 100 itineraridedicati al turismo dolce, nasce oraTCIcletta, la city bike del Touring Clubprodotta made in Italy by Taurus, storicoproduttore italiano di biciclette dal1908. TCIcletta è agile, elegante,moderna con un gusto retrò.La collaborazione tra Touring Club eTaurus, due marchi con forte vocazionee tradizione ciclistica in Italia, nasce gra-zie alla comune collaborazione con ilVeloclub Turbolento ed all'obiettivo cheentrambi si pongono di soddisfare lenecessità dei Soci ciclisti. La passione e l'attenzione che il TouringClub Italiano riserva a coloro che fannodella bicicletta il mezzo prediletto per iloro spostamenti, è presente sin dallafondazione del Sodalizio nel 1894. Ilviaggio del Touring parte infatti dallabicicletta che rappresentava un vero eproprio simbolo del progresso di fineOttocento. Oggi, in qualche modo, labicicletta continua ad essere una vera epropria icona del progresso se si pensaalla sempre crescente importanza di unostile di vita ecosostenibile. In quest'otti-ca il Touring pone la natura come prota-gonista cercando di promuovere com-portamenti ed azioni entro i limiti e leregole di uno sviluppo sostenibile e chepreservino le risorse ambientali per sestesse, per noi e per le generazioni futu-re.TCIcletta è venduta ad un prezzo specia-le solo ai Soci TCI che potranno richie-derla a prontoTouring 840 88.88.02

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Attualità

O rmai è un dato di fatto: il 60%degli italiani preferisce le micro-vacanze e sta dicendo addio alle

vacanze “lunghe”. In questi ultimi anni,infatti, le ferie classiche, da quattro nottie oltre, stanno definitivamente lascian-do il passo al microturismo territorialecambiando radicalmente gli orizzontituristici italiani. Un fenomeno in conti-nua crescita che, oltre a mettere in lucenuovi protagonisti e aprire le porte asettori commerciali definiti finora di nic-chia, richiede necessariamente un coor-dinamento di tutti coloro fra istituzioni,associazioni e produttori che agisconosul territorio. Il tutto per arrivare a rea-lizzare un’alleanza per il territorio”.Claudio Nardocci, 54 anni, Presidentedell’Unpli (Unione Nazionale delle ProLoco) a capo di un’organizzazione di600 mila iscritti che operano in seimilasedi sparse in tutto il territorio italiano,spiega in questa intervista al nostrogiornale la nuova politica della piùpotente e diffusa organizzazione divolontariato che opera in Italia.Secondo Lei quali sono i fattori chehanno determinato questo nuovo

modo di fare vacanza?“Inizialmente si pensava che questofenomeno fosse legato alla bassa con-giuntura economica ma con il passaredel tempo ha svelato un lato per nullacongiunturale. Nel 2008, secondo ildato ufficiale Istat, gli italiani alle vacan-ze tradizionali hanno preferito le vacan-ze brevi, quelle che durano da una a trenotti fuori casa”.Da cosa nasce questa scelta?“Da una parte abbiamo la minore atti-tudine dei turisti a concentrare aspetta-tive e investimenti nelle vacanze lunghee dall’altra la voglia di riappropriarsi delproprio territorio”.Quindi possiamo parlare di vacanzea “chilometri zero”?“Proprio così anche se è bene precisareche con questa definizione si intende siail raggio di distanza limitato che la ten-denza culturale dei turisti a riscoprire erivalutare i territori vicini. Secondoquanto segnalato dagli albergatori aPasqua 2010 il 17,5% dei clienti prove-niva dalla stessa regione in cui era situa-to l’hotel, il 35% da una regione confi-nante per un totale del 53. Non si tratta

di un dato occasionale visto lo scorsoNatale era il 54%. Inoltre sempre nel2009 i microvacanzieri non hanno fattosolo una vacanze a chilometri zero: il26% ne ha fatte oltre 5 ed il 7% alme-no 10. Insomma l’Italia, come il restodell’Europa, sta dicendo addio al model-lo tradizionale di vacanze”.E’ possibile fare un l’identikit del“microvacanziere”?“Direi proprio di no, perché il microturi-smo è una tendenza generale che tagliatrasversalmente tutti i ceti sociali par-tendo dai lavoratori autonomi fino adarrivare ai più giovani. Grazie alla nuovaspinta venuta dai protagonisti del terri-torio come enogastronomia, associazio-nismo e tutela del territorio, i microturi-sti possono avere accesso all’immensopatrimonio culturale materiale e imma-teriale del nostro Paese costituito daborghi riscoperti, ambienti, prodottienogastronomici di nicchia. Il tuttounito dalla riscoperta, da parte dei turi-sti, dello stare insieme in modi diversi epiù gratificanti”.Ma quali sono i protagonisti delmicroturismo?

Per gli italianisolo vacanze a chilometri zero

Il microturismo è una tendenza generale che taglia trasversalmente tutti i ceti socialipartendo dai lavoratori autonomi fino ad arrivare ai più giovani

Intervista di Patrizia Forlani a Claudio Nardocci, Presidente dell'Unpli

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Attualità

“Questo tipo di offerta turistica chevede le Pro Loco in prima linea ha por-tato alla ribalta nuovi protagonisti,come ad esempio, i Bed&breakfast, gliagriturismi o i produttori di miele. Allostesso tempo si sono aperte nuove fron-tiere nel settore commerciale a cui siaggiunge il proliferare di mercatini difine settimana. Purtroppo questo tipo difenomenologia sociale ed economica ècresciuta in modo creativo ma disordi-nato, insomma a cespuglio”.Quale strategia è necessaria perfare decollare definitivamente le“vacanze brevi”? “E’ indispensabile che le istituzioninazionali e locali mettano a puntonuove politiche e che, nello spirito dellasussidiarietà, diano all’associazionismoprivato e alle forme di imprenditorialitàdiffuse nel territorio, la chance di nuoveforme di collaborazione per la promo-

zione del territorio. E’ arrivato ilmomento che questo tipo di turismonato per lo più in forma occasionale sisviluppi strutturalmente”.E questa alleanza per il territorionascerà?“Abbiamo fatto le prove generali aTrapani durante un convegno al qualehanno partecipato amministratori loca-li, dirigenti delle Pro Loco provenienti datutto il Paese, studiosi di alcune univer-sità italiane, produttori di tipicità e lenuove professioni nate intorno al microturismo territoriale: Bed&breakfast,agriturismo, produttori di conserve edaltro. Ne è nata una proposta operativa:costituire il tavolo permanente degli“attori del territorio” intanto per alcunecose operative come il calendario deglieventi, le informazioni e la comunica-zione. Il resto verrà da se. La nuova alle-anza è partita”.

Claudio Nardocci,Presidente dell’Unpli

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30 TURISMO all’aria aperta

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La ripresa?Non prima del prossimo anno

Aureliano Bonini è il presidente egeneral manager di TrademarkItalia, una società internaziona-

le di consulenza di marketing in campoturistico. La sua mission consiste nel-l’analisi e nell’elaborazione di strategiedi settore e aziendali.La materia prima con la quale lavo-ra sono le informazioni. Ma ci sonoqueste informazioni e in caso dirisposta affermativa, sono attendi-bili?Bonini che, notoriamente, non ha pelisulla lingua, non esita un solo istante arisponderci. I numeri ci sarebbero.Basterebbe che ci fosse almeno unaccordo sulle fonti da utilizzare e sullametodologia di raccolta dei dati.Invece, ognuno elabora scenari diversi,magari adattando fonti e dati a propriefinalità di bottega o, se si preferisce,politiche. In questo modo, vengonofuori dei quadri di riferimento ispirati aun falso ottimismo, fornendo all’opi-

nione pubblica un guazzabuglio diinformazioni in grado di confondereintere facoltà di statistica. Questo stuc-chevole teatrino ha fatto dire aCorrado Passera, amministratore dele-gato di Intesa SanPaolo: “In Italia nonc’è un sistema informativo affidabile”.E allora le previsioni già in circola-zione sull’andamento del turismonell’anno appena iniziato sonoattendibili o sono da buttare?Si stanno dando i numeri - ci rispondesenza mezzi termini Bonini. Chi può ciprova, sapendo in anticipo che in Italiamanca una copertura statistica, che ilsommerso è maggiore dell’emerso. Glistessi sondaggi telefonici sono inatten-dibili perché misurano le intenzionivacanziere dei cittadini interpellandochi sta a casa, cioè gente che o mandaa quel paese l’intervistatore o rispondecomunicando la prima idea che glipassa per la testa.Se ce lo consente, restringiamo il

Aureliano Bonini,Presidente Trademark Italia

Bisogna rimboccarsi al più presto le maniche e ridare fiato alla tutela dei beniculturali (oggi così trascurati) e professionalizzare il sistema alberghiero

e della ristorazione

Intervista di Giuseppe Continolo a Aureliano Bonini, Presidente Trademark Italia

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campo. Secondo Aureliano Bonini,esistono previsioni alle quali si puòattribuire un buon livello di atten-dibilità?Io parto soprattutto da un macro dato:la crisi che ha messo in sofferenza l’in-tero mondo occidentale (e non solo)non è ancora terminata. Ne consegueche è realistico pensare a un 2011 conprevalenti segni meno, al contrario diquanto sostengono molte fonti. Il ritor-no ai numeri del 2007, secondo alcuni,dovrebbe avvenire solamente nel 2014,per altri futurologi, addirittura nel2017. In questo contesto di riferimen-to, emerge che l’Italia ha perso nell’ul-timo biennio il 12% delle presenze turi-stiche, che i prezzi nonostante tuttosono aumentati tra il 6% e il 14% nellelocalità di vacanza balneari, montane,lacuali, ecc., mentre sono scesi nellecittà d’affari. Conclusione: l’economiaturistica nazionale tiene, ma stenta acrescere.Di conseguenza, per dirla conBartali “gli è tutto sbagliato, tutto

da rifare”?In gran parte sì, ci risponde in mododeciso Bonini. Pensiamo al sistemainformativo, le cui basi scientifichesono da rifondare e pensiamo ancheche nel comparto turistico, per quantopossa sembrare paradossale è l’offerta

che genera la domanda. Se l’Italia nonpossedesse quell’enorme patrimoniostorico-culturale quanti turisti perde-rebbe? Ma anche sul versante dell’ac-coglienza il principio trova applicazio-ne. Tra un albergo che propone alcliente i servizi che lui si attende, perso-

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�nale preparato, una buona ristorazione,associando il tutto a un buon rapportocosto/prestazioni e un altro che trascu-ra in tutto o in parte questi fattori, dovepotrà mai cadere la scelta del turista?Bisogna quindi rimboccarsi al più pre-sto le maniche e ridare fiato alla tuteladei beni culturali (oggi così trascurati),e professionalizzare il sistema alber-ghiero e della ristorazione. Se si vuoleveramente ridare al turismo l’importan-za che si merita (vale oltre il 10% delPIL). In sostanza si potrà uscire dalla crisisolo puntando sulla qualità: qualità delterritorio e della logistica, la cui corret-

ta manutenzione e ristrutturazione vafatta con investimenti pubblici, qualitàdell’offerta ospitale e ricettiva, la cuirispondenza alle richieste del mercatopuò essere assicurata soltanto da inve-stimenti privati. Conclusioni: 2011 diffi-cile, con una situazione meteo proba-bilmente migliore del 2010, con alme-no la metà degli italiani che continueràa fare vacanza, soprattutto al mare econ un’Italia che sembra allarmata perquello che sta accadendo. Quello che possiamo fare sia comepubblico che come privato è darci unamossa ed elaborare strategie convin-centi… e possibilmente vincenti.

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Attualità

Italia, destinazione accessibile?

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Attualità

Il nostro paese è, anche per i turisti con bisognispeciali, una delle mete più ambite al mondo.Il giudizio espresso dagli operatori che vendono ilturismo in Italia restituisce il quadro di un paese chepotrebbe migliorarsi ma che, nel 77% dei casi, vienecomunque considerato “accessibile”

Testo a cura della redazione

“I o non hopaura” è il titolodel Forum orga-nizzato a Riminiin occasione diTTG Incontri, la

principale fiera del turismo b2b in Italia,con l’obiettivo di fotografare la situa-zione dell’offerta che l’industria deiviaggi nazionale riserva ai turisti condisabilità. L’argomento è ormai da treanni nell’agenda degli eventi fieristici, esi è sviluppato quest’anno in una confe-renza organizzata da TTG Italia in colla-borazione con CPD (Consulta per lePersone in Difficoltà), Turismabile eIsITT, l’Istituto Italiano per il Turismo perTutti. Lo scopo è stato quello di prepa-rare gli operatori del comparto adaffrontare senza timori l’utenza conbisogni speciali.I dati di tendenza e di flusso relativi alsegmento sono stati raccolti nel volume“Viaggiare senza limiti” che è statodistribuito in fiera alla stampa e aglioperatori del settore. In tutto sono oltre400 pagine dedicate ai temi dell’acco-glienza, del marketing e della certifica-zione che regola il settore. Un volumecui TTG ha contribuito per la parte rela-tiva alla domanda turistica dall’esteroverso l’Italia, elaborando appositamen-te i dati dell’Osservatorio Buyer 2010,basato sulle interviste somministrate ai600 tour operator esteri presenti infiera.Ne è risultato che il nostro Paese è,anche per i turisti con bisogni speciali,una delle mete più ambite al mondo. Ilgiudizio espresso dagli operatori chenel mondo vendono l’Italia restituisce ilquadro di un Paese che potrebbemigliorarsi, ma che nel 77 per cento deicasi viene comunque considerato‘accessibile’. Le azioni migliorative piùurgenti dovrebbero essere applicate,secondo il 54 per cento dei buyer, allestazioni ferroviarie, la cui inaccessibilitàresta percentualmente altissima, spessoper motivi strutturali ma non di radoanche per la mancanza – denunciata daquasi l’80 per cento degli intervistati –di adeguati supporti e servizi informati-vi che favoriscano la comunicazionecon la clientela. Il giudizio sull’accessibi-lità è solo moderatamente migliorequando si parla di hotel, ritenuti inade-guati dal 46 per cento degli intervistati,e di ristoranti, che nel 38 per cento deicasi non risulterebbero idonei all’acco-glienza della clientela con bisogni spe-ciali.Alberto Manzo, direttore IsITT, coautoredel volume e relatore al Forum, confer-

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36 TURISMO all’aria aperta

Attualità

ma infatti che “la parola ‘accessibile’deve assumere un significato più ampioe multiforme, che copre molteplicisignificati: accessibile nel senso classico,cioè privo di barriere o impedimenti diaccesso, ma anche nel senso di attrez-zato per fornire informazioni adeguate,

disponibile e omogeneamente integra-to nell’ambiente circostante”.Servirebbe pertanto più attenzione peri supporti tecnologici e cartacei. “Sitiweb navigabili anche da persone condisabilità sensoriale – spiega ancoraManzo -, utilizzo di sistemi video per la

comunicazione con persone non uden-ti, oppure materiali cartacei ad alta visi-bilità per ipovedenti. Questo perchécreare un sistema di accoglienza senzamettere a disposizione del pubblico glistrumenti per utilizzarlo e fruirlo agil-mente significa condannarsi all’assenzadi clienti”.Puntando da sempre sull’aggiornamen-to per gli specialisti del turismo, TTGIncontri ha organizzato questo Forumallo scopo di comunicare agli operatoril’importanza di accostarsi con un’ade-guata preparazione alla nicchia del turi-smo per viaggiatori con disabilità. Pervincere la paura di non esserne all’al-tezza “A volte – conferma AlbertoManzo – le necessità particolari dellaclientela incutono soggezione o, peg-gio, timore in chi le deve soddisfarementre, per un sistema di accoglienzabene organizzato, il miglioramento del-l’accessibilità consente maggiori oppor-tunità di business”.I numeri relativi al segmento di utenza,d’altra parte, sono promettenti. Lestime della Commissione Europea cidicono infatti che oggi le persone condisabilità consumano in un anno circa630 milioni di pernottamenti nella solaEuropa, 130 milioni dei quali grazie aicittadini residenti nell’Unione.

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Alvernia,la terra dei giganti assopiti

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Testo: Eugenia Franzoni Foto: Comité Régional de Développement Touristique d’Auvergne

Oltre ottanta vulcani fanno da guardiani ad un ter-ritorio dalle infinite ricchezze, l’Alvernia, nellaFrancia centro-meridionale. Un paradiso per chiama la natura e sa apprezzarne i suoi aspetti piùspettacolari

Fra Medioevo e favola nonpossiamo che perderci frai viottoli pietrosi diSalers, questo paesinoperfettamente conserva-to nel cuore del Cantal,

in Alvernia. Rimasto in apparenzaincontaminato dalla civiltà del XX seco-lo regala al visitatore tanti piccoli scorcidove il grigio della pietra si mescolaall’umido verdeggiare del muschio.Incontriamo qualche gatto girovago,vasi di fiori, che spuntano come tenuimacchie di colore dai davanzali, piccolestreghe intagliate nel legno che cavalca-no la loro scopa appese ad alcune fine-stre, di bottega in bottega. Trascinati daiprofumi, arriviamo alla terrazza panora-mica da dove si può ammirare la vistadei verdi pascoli e sentire il tipico scam-panellio di campanacci, una musicaancestrale che riecheggia nelle vallate ditutta la regione. Salers non è solo unpaese, ma anche il nome della speciedelle mansuete vacche che vediamo neiprati, spesso sdraiate placidamente sul-l’erba alta, come intente a meditaresulla bellezza che le circonda. Sarà que-sta calma, quest’aria leggera o il profu-mo dell’erba a rendere il formaggioomonimo così profumato e intenso;difatti anche lui prende il nome Salers oCantal a seconda della stagione. Nonpotete perdere l’occasione di passare inuno dei vari caseifici della regione cheproduce il Salers, per vedere come ognigiorno il fattore mescoli per ore il lattecagliato dopo averlo munto. Una vita disacrifici, di sveglie all’alba, di odori pun-genti la sua, che però - come ci dice -non cambierebbe con nessun altra. L’Alvernia, dove più di ottanta gigantigeologici dormono assopiti sotto unacoltre di alberi e verdi pascoli, non puònon affascinare chi ama la natura.Anche i più piccoli possono divertirsi,imparando notizie sui fenomeni geolo-gici del nostro pianeta, visitandoVulcania, il parco tematico che offrestrutture multimediali, vere e propriesimulazioni, sconvolgenti proiezioni 3D,geyser e tanto altro.

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Si possono toccare con mano rocce lavi-che, meteoriti, felci giurassiche arrivatedirettamente dalla Nuova Zelanda,enormi mammut che con la proboscidesfioreranno le vostre teste nelle salevideo di ultima generazione. Un viaggionella scienza, all’insegna del divertimen-to e della scoperta, unico in Europa.L’Alvernia promette emozioni ad ognitipo di visitatore, da chi ama lo sport, iltrekking, la mountain bike a chi amal’arte e la storia, con i suoi piccoli chate-aux medievali. Fortezze dai particolarisviluppi architettonici, ricchi di splendidiarredamenti e di arazzi che celano intri-ganti storie di fantasmi. Ma ciò che piùci regala l’Alvernia è la riscoperta delpiacere delle piccole cose, dei piccolisemplici gesti quotidiani, gesti arcaiciappartenuti alla nostra storia passatache hanno portato avanti l’uomo persecoli e che speriamo non si perdanomai, come questi vulcani guardiani diuna terra dalle infinite ricchezze.

L’Alvernia contiene vaste aree incon-taminate, vulcani, laghi e fiumi, for-sesta e pascoli. Ci sono varie proposte per le attivitàall’aria aperta come: l’equitazione, ilparapendio, la canoa, la mountain-bike distribuite fra più di 23 zoneattrezzate per il campeggio. Per info: www.campauvergne.com

I campeggi consigliati:Le Clos Auroy - M. Lewicki RenéRue de la Narse, 63670 - Orcet- La Ribeyre - M. Pommier Jean-clau-de & Christian - Jassat, 63790Murol

- Ndigo RoyatM. Jean Christophe Hibon Route de Gravenoire63130 Royat

I riferimenti da contattare:Per organizzare il vostro viaggio inAlvernia: Comité Régional deDéveloppement Touristique d'Auver-gne - [email protected](info in italiano)

Dove dormire:- Hostellerie Saint MartinAllée de Bonneval63 170 Pérignat les Sarlièvewww.hostelleriestmartin.com - Hotel SalucesRue de la Martille15140 Salerswww.hotel-salers.fr - Hôtel Le Princesse Flore5 place Allard 63 130 Royatwww.princesse-flore-hotel.com

Informazioni utili per un viaggio in Alvernia

Alvernia FRANCIA

Spettacolare fortezza dell’Alvernia.Nelle pagine precedenti: i vulcani e le distese naturali che caratterizzano questa regione francese

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Le nuove tendenze nascono a Stoccolma

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Testo: Franca dell’Arciprete Scotti Foto: Ente del turismo svedese

Nella capitale svedese il design coinvolge tutto: nego-zi, locali, boutique, musei e hotel. Vi proponiamo imigliori indirizzi per scoprire le chicche di una cittàche ha rivoluzionato i canoni di arredamento e dellamoda di tutto il mondo...

Minimalista ed essen-ziale, rigoroso emoderno. Lo stilesvedese è nell’im-maginario collettivosinonimo di geo-

metrica armonia. Confermare o menoquesto stereotipo è il filo conduttore diun weekend a Stoccolma, una dellecapitali più belle d’Europa. Città d’ac-qua, immersa in un freddo chiaroreinvernale, intersecata da mille ponti checongiungono le isole da cui è compo-sta, Stoccolma é una città da scoprire apiedi. Si possono così distinguere chia-ramente le differenti anime della cittàche corrispondono ai suoi quartieri.Quartieri che dimostrano il contrastotra una metropoli internazionaleall’avanguardia per molti aspetti estre-mamente moderna e di tendenza, euna città che non ha perso il contattocon il passato e le proprie tradizioni. Ilcentro moderno é percorso dalle gran-di arterie con i centri commerciali piùgrandi e famosi, ma é anche ricco diimponenti palazzi in pietra costruiti nel‘600, nel ‘700 e '800 con grandiosefacciate che si specchiano nell’acqua. Ilcuore storico é Gamla Stan, il nucleomedievale più grande e meglio conser-vato d’Europa sull’isola diStadsholmen dove Stoccolma fu fon-data nel dodicesimo secolo come for-tezza: è questo una sorta di museoall’aperto, costellato di vicoli acciottola-ti, splendide chiese tra cui la cattedralenazionale svedese e il Castello Realecon oltre 600 stanze.Il quartiere bohemien di Sofo infine,riscoperto e valorizzato più di recente,prende il nome dalle zone a sud diFolkungagatan nell’isola diSodermalm.Così si percepisce la bellezza diStoccolma che deriva non solo dalla suasplendida posizione nel punto in cui illago Malaren incontra il Mar Baltico,proprio di fronte al suggestivo arcipela-go di oltre 30.000 isole, scogli e isolet-te, ma anche dall'affascinante architet-tura della città che coniuga diversi stili,espressione di una ricca eredità cultura-le. Il filo conduttore del design uniscetutte le aree, mostrando la vitalità dellascuola svedese, non solo nel settoredell’arredo e dell’oggettistica per lacasa, ma ultimamente anche nel setto-re della moda, soprattutto quella giova-ne e di tendenza, possibilmente realiz-zata con attenzione ai materiali e alrispetto dell'ambiente.Il gusto degli svedesi così differente daquello dei popoli mediterranei si

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�orienta su prodotti apparentementesemplici e lineari, che però nascondonosempre dettagli moderni e all’avan-guardia. Basti pensare ai due fenomenimondiali di Ikea e di H&M per capire lacapacità svedese di rivoluzionare i cano-ni dell’arredamento e dell’abbigliamen-to in tutto il mondo, coniugando quali-tà e buon prezzo. Il design svedese ha origine all’inizio del‘900 quando, tra il 1925 e il 1955, l’ar-chitettura svedese e il design creano lecorrenti caratterizzate da semplicità e

sobrietà, con forme morbide e colorichiari. Era l’era del funzionalismo cheproclamava la “bellezza per tutti” e siproponeva di creare oggetti belli perl’uso quotidiano.Tra i luoghi imperdibili per lo shoppingnel centro moderno di Stoccolma ilnegozio di design Svenskt Tenn,famoso per gli splendidi tessuti decora-ti e i mobili disegnati da Joseph Frank,uno tra i primi protagoniste della storiadel design svedese (www.svensk-ttenn.se), la showroom di Design

House Stockholm con mobili e com-plementi di arredo contemporanei rea-lizzati dai talenti più brillanti della crea-tività svedese (www.designhouse.se) eil negozio Designtorget che invece sicaratterizza per una vasta scelta dioggetti di design, gioielli e idee regaloper tutte le tasche(www.designtorget.se).Nel centro storico, invece, spiccano ipiccoli negozi di artigianato e di designartistico accanto alle cioccolaterie e allecantine, ai negozi di souvenir ricchi di

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Stoccolma SVEZIA

renne di pelouche e di vichinghi inminiatura, ai pittoreschi sotto portici eal saliscendi di vicoli che sbucano suicanali.Ancora più presente la dimensione deldesign nel quartiere di Sofo, dove unpubblico giovane, alternativo e creativoé attratto da locali dall’arredo originale,dalle boutique di oggetti vintage, dalleesposizioni temporanee di prodottiesclusivi creati da artisti emergenti.Sofo è il quartiere dove si passeggiavolentieri, fermandosi a curiosare, invetrina o all’interno, gioielli, vestiti, pic-coli complementi di arredo, vetri, lam-pade abbinati tutti in un disordine crea-tivo.Regno del vintage, dell’handmade esecond hand, dei prototipi, Sofo éanche, a buon diritto, il regno dei gio-vani alternativi. Prima tra tutti Lisbeth Salander, la pro-tagonista di Millennium, la trilogia delloscrittore Stieg Larsson, successo lettera-rio mondiale degli ultimi cinque anni.Proprio a Sofo e a Sodermalm Larssoncolloca i protagonisti “buoni” deiromanzi, definendo con precisionecase, ristoranti, strade, abitudini. Tantoche il tour guidato Millenniumriscuote un successo crescente tra i turi-sti locali e stranieri, tutti fan sedottidalle trame avvincenti di Larsson. Per concludere la visita della capitaleall’insegna del design non mancheràuna sosta nello Stadshuset, ilMunicipio. Il municipio di Stoccolma èuno degli esempi più interessanti diarchitettura e di stile romantico svede-se, progettato nel 1923.Nella famosa sala dorata decorata con18 milioni di tessere d'oro di mosaiciche raccontano gli eroi e la storia dellaSvezia, si svolge il ballo successivo allagrande cena di premiazione dei Nobel il10 dicembre di ogni anno. NellaStadshuskällaren del municipio, poi, èpossibile scegliere una cena con il menùservito la serata della premiazione delproprio Nobel preferito, senza dimenti-care che è possibile acquistare anche ilservizio di piatti e bicchieri utilizzati inquell'occasione.A Stoccolma il design percorre ovvia-mente anche locali e hotel. Ne é unesempio l’ultimo hotel Clarion, ilClarion Sign che rappresenta una veragalleria del design scandinavo conopere distribuite in tutti piani e in tuttele camere, di Arne Jacobsen, AlvarAalto, Bruno Mathsson.(Info: Hotel Clarion SIGN, ÖstraJärnvägsgatan 35, tel. +46-(0)8 676 9800 - www.clarionsign.com)

Per ogni informazione turistica:tel.: 02-36006503www.stockholmtown.com www.visitsweden.comEasyJet, la compagnia aerea lowcost, leader in Europa, vola daMalpensa a Stoccolma-Arlanda tutti igiorni a partire da euro 23,99 a trat-ta, tasse incluse. È possibile acquista-re voli on line 24 ore al giorno, 365giorni all’anno, con la franchigiabagaglio più generosa d’Europa peril bagaglio a mano.

Per camperisti: Il campeggio Ängby è aperto tuttol’anno ed è “family-friendly”, situatopresso il lago Mälaren con un’areanuoto, pontile e acqua-scivolo(www.angbycamping.se). Il campeggio Bredängs con vistasul lago, circondato da scarpate col-tivate, durante il periodo da maggioa settembre è collegato da un battel-lo regolare con il centro diStoccolma.(www.bredangcamping.se)

Informazioni utili

Alcune suggestive viste della magica Stoccolma

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A Vienna, lungo strade lastricate di cultura

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Testo: Franca dell’Arciprete Scotti Foto: Ente del turismo austriaco

Centro di innovazione e di avanguardia, il paese dellafavola di Sissi sa ancora far sognare ad occhi apertiper gli affascinanti contrasti tra le nuove galleriefuturistiche e l’impianto medievale delle sue vie, ric-che di palazzi barocchi

Non proprio sulDanubio blu, ma suun ramo del grandefiume, ilDonaukanal, si sten-de una città magica al

centro dell’Europa, che fa ancorasognare a occhi aperti. Wien, Wien.....romantica Vienna, evo-catrice di balli a corte, cortei di cavallibianchi, imperi passati, valzer ed ope-rette. La suggestione di Vienna é ancorapotente, perché le città magiche riman-gono magiche anche dopo anni. Non più generali in alta uniforme, magiovani creativi, famosi architetti, intel-ligenti mercanti d'arte: sono loro i pro-tagonisti che oggi rendono Vienna unacittà vivace, dinamica, sorprendente.Come un cantiere aperto, Vienna è incontinuo mutamento, sia in centro chein periferia, e rivela un volto nuovo chesi integra, in piacevole contrasto, con ilclassico impianto monumentale.Esempio fondamentale é ilMuseumsQuartier, inaugurato nel2001 in quelle che erano le enormi scu-derie della Hofburg, la cittadella impe-riale. Un intero quartiere dedicato allearti che, dietro le facciate perimetralibarocche, accoglie modernissimi edifici,un cubo di pietra bianca, una “fabbri-ca” di mattoni rossi, un blocco in basal-to color antracite con le collezioni piùimportanti di arte moderna e contem-poranea esposte in sale di impiantofuturistico. Queste nuovissime gallerie fronteggia-no proprio lo storico quartiere monu-mentale di Vienna, i due famosi museiottocenteschi di Storia dell’Arte e diScienze Naturali e la Hofburg, con gliappartamenti imperiali.Così, dopo avere ammirato l’audaciadirompente di Egon Schiele, si puòattraversare un viale e fare un saltoall'indietro, immergendosi nella favoladi Sissi, nelle sale da ballo tutte oro estucchi dei KaiserlischeAppartments, nella Schatzkammer,che contiene il tesoro meravigliosodegli Asburgo, imperatori del SacroRomano impero, una potenza cheaveva dominato per più di cinque seco-li il cuore d'Europa.Anche nel centro di Vienna sorprendo-no i contrasti: ad esempio tra l’audaciaarchitettonica della Haas-Haus, costrui-ta nel 1990 con la sua mole di acciaio evetri a specchio e la nobile mole delDuomo di Santo Stefano.Accolta con qualche polemica, questa“casa” è stata poi apprezzata per le sue

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Vienna AUSTRIA

superfici mosse che introducono piace-volmente alla dimensione gotica esolenne del Duomo con la sua gugliaaltissima, le tegole colorate dei tetti aspiovente, le eleganti ghimberghe tra-forate come merletti.A fianco del Duomo sostano ancora lecarrozzelle a cavalli che portano in giroi turisti per la città, ricreando quell'at-mosfera “vecchia Vienna” che si assa-pora anche nelle strette vie di impiantomedievale, con ricchi palazzi barocchi eBiedermeier, in uno dei quali visseMozart. La musica ovviamente è una costante diVienna e ci accompagna sempre: nel-l'interno delle chiese, con i concertiniimprovvisati all'aperto, nelle case legateal ricordo di famosi musicisti, Mozart,Brahms, Schumann, Mahler,Beethoven, Strauss. Alla ricerca di architetture creative, ilnostro itinerario ci porta anche alla stu-pefacente Hundertwasserhaus, unacostruzione geniale che rompe con tuttigli schemi dell’architettura contempo-ranea, coronando una serie di corpi

vetrati, smussati, colorati, alternati agiardini pensili, con una guglia a bulboda minareto orientale.Una casa modernissima, non lontanaperaltro dalla classica armonia delcastello del Belvedere, la villa di deliziefuori città del principe Eugenio diSavoia, perfetto esempio del gusto set-tecentesco.La creatività artistica così vivace nonsorprende in una città che è stata laculla delle più importanti avanguardiedel primo ‘900. Allora Vienna fu davve-ro il centro delle innovazioni culturali,dall'architettura alla musica, dalla pittu-ra alla psicoanalisi.Tanto che Karl Kraus diceva “nelle altrecittà le strade sono lastricate d'asfalto,a Vienna le strade sono lastricate di cul-tura”. Per cogliere in pieno quelmomento di geniale rottura si può per-correre un itinerario ideale che partedal padiglione della Secession eretto daOlbrich nel 1898, autentico manifestodi questo movimento architettonico,attraversa i caselli della metropolitanain ghisa verde e ottone di Otto Wagner,

e percorre una serie di case da manua-le di architettura.Come la Majolikahaus rivestita di pia-strelle multicolori e la casa dai meda-glioni dorati dall'esuberante apparatodecorativo Jugendstil di Otto Wagner,oppure la potente casa razionalista diAdolf Loos: un pugno negli occhi allo-ra, ai primi del ‘900, ammiratissimaoggi per il rigore funzionale e l'anticipa-zione della modernità. Come moder-nissimi sono, nel centro di Vienna, gliingressi e le vetrine dell’American BarKartner e della famosa sartoria dauomo Knize, disegnati da Loos, che sivisitano oggi come monumenti.Vienna dunque, oggi come allora cen-tro di innovazione, dove i giovani sonoattratti da un'atmosfera intrigante dicaffè accoglienti, inseriti in location ori-ginali, come la Palmenhaus o serradelle palme, nei loft aperti sulle ban-chine del Donaukanal, nel famosoNaschmarkt, il mercato all'aperto diimpianto liberty o negli atelier dove sidiscute di arte, sorseggiando una tazzadi cioccolata calda.

Come i bar in Italia, a Vienna i caffèsono il luogo di appuntamentoimmancabile per bere, mangiare,incontrare gli amici.Alcuni caffè sono mete turisticheanche per la loro atmosfera e il lorodesign.Il Café Museum, uno dei caffè tradi-zionali più belli di Vienna, disegnatoda Adolf Loos nel 1899 in posizionecentralissima, famoso punto d’incon-tro per artisti ed intellettuali, è stato

riaperto solo un mese fa. I protagoni-sti della cultura austriaca di inizio‘900 resero celebre ancheil Café Central che si apre all'angolodel Palais Ferstel, grande edificio distile romantico articolato come unacittadella. Il Caffé del MAK, museo di arteapplicata, è un vero ristorante chemixa cucina tradizionale, ricette inno-vative, arredo giovane e contestoimportante.

I caffè di Vienna

Tutte le informazioni per preparare ilviaggio sono su www.vienna.info/it Ottima la Guida Verde Touring ClubItaliano “Austria”.La Vienna Card ad un prezzo forfaitpermette di utilizzare per 72 oremetropolitana, autobus, tram e usu-fruire di 210 riduzioni ed offertespeciali.Tra tutti gli hotel scegliamoAltstadt Vienna dall’ambiente raf-finato e ricco di oggetti d’arte anti-

ca e contemporanea, progettato inparte da Matteo Thun, ottimosoprattutto perché socio deL’Austria per l’Italia Hotels, dovel’ospitalità parla italiano.Per info e prenotazioni:numero verde 800-977492,www.vacanzeinaustria.comOttimo per camperisti e campeggia-tori Camping Wien WestSightseeing and Biking(www.campingwien.at)

Informazioni utili

In alto: la casa razionalista di AdolfLoos. Nella pagina precedente: ilpalazzo della Secessione.Sotto: il Museo di Scienze Naturali

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Parco Nazionale del Gran Paradiso uno scrigno di storia locale

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Testo: Rosy Ojetti Foto: Fondation Grand Paradis

Le tre valli valdostane del Gran Paradiso posseggonoun patrimonio eccezionale, fatto non solo di naturama anche di cultura e tradizioni antiche, che vivonoin castelli medievali e abitazioni rurali. Luoghi magi-ci, capaci di regalare emozioni speciali...

Le tre valli valdostane delGran Paradiso hannoun patrimonio ecceziona-le che si snoda su unvasto territorio di altemontagne dal fondovalle

ai 4061 metri della vetta del GranParadiso. Un ambiente unico e protettofin dal 1922, anno dell’istituzione delprimo Parco Nazionale Italiano. Unhabitat di flora e fauna ricche e variega-te, ma anche un territorio caratterizza-to da cultura e tradizioni antiche:castelli medievali e abitazioni rurali,luoghi intrisi di cultura e storia localevalorizzati attraverso ecomusei, centriespositivi, visite guidate e laboratorididattici. La Fondation Grand Paradisnasce, di conseguenza, per valorizzarele peculiarità naturalistiche e culturalidel versante valdostano del territorioParco Nazionale Gran Paradiso. Ilsuo obiettivo è quello di sviluppare unanuova sensibilità nei confronti dellanatura e far rivivere la cultura localeideando esposizioni temporanee e cre-ando eventi a tema durante il corso del-l’anno. Riunisce e rappresenta, quindi, ivari portatori d’interesse delle tre valli(la Regione Autonoma Valle d’Aosta,l’Ente Parco Nazionale Grand Paradiso,i Comuni e la Comunità Montana) nel-l’ottica di creare un’offerta naturalisticae culturale integrata sul territorio. Ilprogetto denominato “Les Racines duGoüt” (di cooperazione transfrontalie-ra Italia-Francia) pone come obiettivoanche la valorizzazione delle produzio-ni locali per guidare i visitatori alla sco-perta dell’enogastronomia valdostana.Il Centro Visitatori del ParcoNazionale di Cogne, sede anche dellaFondation, è stato inaugurato nel corsodel 2007 e si presenta agli esploratoricome un laboratorio di ricerca all’inter-no del quale studiare e capire gli even-ti, approfondire la conoscenza dell’am-biente naturale e analizzare le scelte delParco per l’utilizzo e la gestione del ter-ritorio. Presenta diversi argomenti lega-ti alla vita, alla sopravvivenza, alle atti-vità, alla presenza sul territorio di pre-datori. I temi sviluppati dal Centrosono: l’Acqua, con modelli che mostra-no gli effetti dell’acqua sul territorio eillustrano alcuni eventi alluvionali, ilBosco e il Pascolo con un’immersione“multimediale” nella vita del boscaioloe la simulazione di scelte importanti peril mantenimento del bosco, la fauna el’uomo. Il Centro ospita, inoltre, l’espo-sizione del Villaggio Minatori diCogne e ripercorre la storia dellaminiera di magnetite la cui attività

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estrattiva, sviluppatasi in tempi remoti,ha raggiunto l’apice tra la fine del XIXsecolo e la prima metà del XX secolo. Ilpercorso espositivo illustra la storia, lageologia, il complesso minerario e l’at-tività produttiva della miniera che hacaratterizzato l’evoluzione economica,sociale e storica del paese.Un’esposizione per “mantenere vivo ilricordo”. Cogne è un paese collocato nella partemeridionale della Val d’Aosta ed ècaratterizzato da una vellutata distesaverde, i Prati di Sant’Orso, tutelato sindal 1939 dalla disciplina sulla“Protezione delle bellezze naturali”.Incastonata ai piedi del massiccio delGran Paradiso, questo territorio offrebellezze naturali che si estendono a

perdita d’occhio verso le vette innevate,i pascoli e i corsi limpidi dei torrenti,facendo della località un’ambita metadel turismo estivo e invernale. Nel mesedi ottobre 2010 Cogne è stata ufficial-mente riconosciuta “Perla delle Alpi”,ed è entrata dal 1° gennaio 2011, nelgruppo degli oltre venti Comuni chepossono fregiare questo prestigiosomarchio che ha come prerogativa dioffrire ai propri ospiti vacanze di altaqualità, ecologicamente sostenibili, cul-turalmente stimolanti e ricche di espe-rienze uniche.L’Assessorato istruzione e cultura dellaRegione ha intrapreso, da parte sua,una serie di iniziative culturali finalizza-te a promuovere il patrimonio storico-artistico presente sul territorio.

L’iniziativa “Chäteaux Ouverts - LaRestitution”, nasce dalla volontà di ren-dere fruibili i castelli in parte già ristrut-turati e quelli nei quali si sta lavorandoin vista di una futura apertura.Il Castello Vallaise di Arnad è il risul-tato di più fasi costruttive che si sonosusseguite nel tempo senza soluzionedi continuità. Certamente di originemedievale, i vari interventi subiti hannointeressato sia l’ambito architettonicoche il rifacimento della decorazione pit-torica interna, ben rispecchiando ilgusto e la cultura della famiglia Vallaiseappartenente alla nobiltà di provinciadel Ducato sabaudo.Elemento interessante nelle sale delprimo piano è il continuo rimandoall’epopea femminile, come testimonia-

La Valle d’Aosta è un grande mosai-co naturale di profumi e colori, ognipianta è unica, come lo sono tutti gliorganismi viventi, le piante possonoessere anche utili.L’obiettivo di creare un luogo diriflessione, ricerca, formazione ediscussione sul tema delle pianteofficinali diffondendone la cono-scenza nonché l’utilizzo ha spintol’Amministrazione Comunale di

Jovençan, in prossimità di Aosta, adaprire un centro di interpretazione,la Maison des Anciens Remèdes,per l’attuazione dell’uso delle pianteofficinali. Creare, cioè, un percorsodi acquisizione dei saperi legati allepiante officinali che rappresenti ilCentro come punto di partenza e diarrivo comprendendo nel circuito igiardini botanici, gli erbari storici e leaziende agricole.

Interpretare le piante officinali

Sopra: Chatel Argent a Villeneuve.Sotto: Chatel Vallaise di Arnad

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Parco del Gran Paradiso VALLE D’AOSTA

Introd, graziosa località abitata findall’era neolitica, è situata all’imboc-co del Parco Nazionale del GranParadiso. È conosciuta per essere unluogo amato dai Pontefici, perchéqui due Papi (Giovanni Paolo II eBenedetto XVI) hanno trascorso levacanze alternando rilassanti escur-sioni in montagna a intensi momen-ti di preghiera, di lettura e di rifles-sione favoriti dalla quiete e dalla bel-lezza del luogo. Ma Introd è anche sede dellaMaison Bruil. Si tratta di uno deimaggiori esempi dell’architetturarurale del Gran Paradis, un’anticacasa a funzioni concentrate, costrui-ta presumibilmente nel 1683, nellaquale tutti gli spazi necessari allasopravvivenza di persone e animalierano raggruppati sotto un unicotetto. La casa, di proprietà dellaComunità Montana, si snoda su trepiani fra i vari ambienti tipici dellacasa tradizionale riportati alla lorofunzione originaria. Ospita l’esposi-zione permanente “Conserver lesouvenir… se souvenir pour conser-ver”, dedicata alle tecniche di con-servazione dei prodotti alimentari, eha l’obiettivo di far conoscere i pro-dotti tradizionali del territorio el’evoluzione delle tecniche di conser-vazione dei prodotti alimentari nelcorso dei secoli.Nelle zone montane, come Introd,dove la terra riposa per lunghi mesie non è coltivabile durante tuttol’anno, la popolazione ha potutoinsediarsi soltanto dopo aver pro-dotto le risorse per cibarsi tra un rac-

colto e l’altro e aver studiato lemodalità e i tempi di conservazionedegli alimenti secondo principi fisicie chimici diversi: il freddo, la salatu-ra, l’essicazione, l’affumicatura,l’isolamento dall’aria e dalla luce.Ecco allora la “crotta”, posto idealeper la conservazione del latte, deiformaggi, della verdura (che si con-servava leggermente interrata nellasabbia o nella terra fine), la “cucina”,méizòn in francoprovenzale, costi-tuita da un focolare imponente alquale si appendeva una catena chesosteneva una pentola o un paiolo enella quale la famiglia preparava econsumava i pasti, la ghiacciaianaturale, la “soffitta” dove si conser-vava il pane di segale, molto spessoda un anno all’altro, su grandirastrelliere appese al soffitto fuoridalla portata dei topi. All’interno diquesto spazio è possibile scoprire ilterritorio e i suoi prodotti attraversopresentazioni e degustazioni guidateall’Atelier du Goüt appositamenteallestito.

A Introd un turismo legato alla cultura, all’agricoltura e alla natura

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Introd, Maison Bruil, che ospita l’esposizione permanente dedicataalle tecniche di conservazione dei prodotti alimentari (foto sotto)

to dalle storie delle eroine bibliche Agare Tamar e dalle donne forti che troneg-giano nella galleria. Il castello Sarrioddi Introd primitivo risale probabilmen-te al XII secolo.Ha subito due rovinosi incendi nellaseconda metà dell’800 e successiva-mente restaurato all’inizio del ‘900. Il castello di Aymavilles è l’elementopiù riconoscibile del paese valdostanoper la sua posizione e l’architetturacaratterizzata dalle quattro torri cilindri-che che racchiudono un corpo centralea base quadrata.L’edificio è stato ripetutamente rima-neggiato mutando la sua destinazioneda quella difensiva a quella di elegantedimora signorile all’interno di un gran-de parco.

Particolare di un reperto in mostraal Villaggio Minatori di Cogne all’in-terno del Centro Visitatori del ParcoNazionale di Cogne

Sotto: la decorazione pittoricainterna di Chatel Vallaise di Arnad

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Ostellato e Migliarino, finestresul Parco del Delta del Po

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Testo di Vittorio Broccoli Foto: Vittorio Broccoli e Alejandro Ventura

Numerose distese di campi coltivati, canneti e piccoliboschi rendono le oasi di Ostellato e Migliarino, traComacchio e Ferrara, mete particolarmente ambitedagli amanti della pesca e del cicloturismo

A metà strada traFerrara e Comacchio,si trovano due comuniimmersi totalmentenella natura, Ostellatoe Migliarino.

Anticamente erano definite località disvago e divertimento, poiché zone pre-ferite per le battute di caccia e a prati-carla era la corte. Nel Medioevo si svi-luppò maggiormente la pesca perché lachiesa impose alle popolazioni il rispet-to dei giorni di magro, da 100 a 150l’anno.Oggi queste terre selvagge, paludose,attraversate da canali e stagni, sonodiventate un vero e proprio patrimonio.Grazie al loro ambiente incontaminato,Ostellato e Migliarino rappresentanouna meta per chi ama la natura, viverein piena tranquillità, lontano dalla fre-netica vita cittadina.Tante le attività proposte a partire dapercorsi pedonali e ciclabili tra abbon-danti distese di campi coltivati, cannetie piccoli boschi.Altre opzioni sono la canoa, lungo il Podi Volano e passeggiate a cavallo. Lapesca infine, praticata dal Medioevo,oggi è una delle attrazioni principali perl’intero territorio. Infatti nel 2011 siospiteranno i mondiali di pesca aOstellato, ma una buona presenza dipescatori è garantita comunque quasitutti i fine settimana, grazie all’organiz-zazione di numerose gare da parte diassociazioni sportive.La particolarità di queste zone è la con-tinuità del paesaggio, lunghe distese dicampi coltivati, canali fluviali e areeboschive.Infine l’ottima accoglienza unita allatipicità della cucina sono la ricetta giu-sta per trascorrere giornate indimenti-cabili all’insegna della tradizione e tran-quillità. I DUE COMUNIMigliarino fu considerata una zonapaludosa fino al 1880, quando divennecomune con un editto del re Umberto Iil 2 gennaio 1881. Oltre alla Chiesa diSanta Croce che risale alla fine del1550 e la Pieve Fiscaglia, edificata nelXII secolo, che ospitò il poeta LudovicoAriosto, Migliarino è famosa per essereconsiderata la “culla del trotto italia-no”. È stata la terra di grandi allevatoricome Carlo Barilari, Tonino Campanati,Domenico Forti, Giacinto Bergamini eFerruccio Vincenzi. Sono queste le scu-derie che hanno lasciato un segno tan-gibile nelle principali linee di sangueindigene.Per non dimenticare il passato è nato il

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Villaggio Natura Valli di Ostellato

�Centro di Documentazione Museodel Trotto. Inaugurato nel 2000 rappre-senta un vero e proprio archivio storicodel fenomeno trottistico nazionale dal1876 ad oggi. Numerosi i cataloghi,documenti e accessori che riguardanolo sviluppo dello sport ippico e le piùfamose Scuderie da corsa nazionali.Infine, di notevole valore, una foto diVittorio Emanuele III Re d’Italia condedica a Domenico Forti, risalente al1910.Ostellato ha invece origini antichissi-me, la prima attestazione risale al 997,poi appartenne a Comacchio,all’Abbazia Pomposa e infine divenneparte dei possedimenti Estensi. Proprioin questo ultimo periodo che fu unameta di caccia e svago da parte dellacorte. Nel 1598, quando gli Estensi per-sero il ducato di Ferrara, tornò sotto ilgoverno Pontificio, ma il territoriovenne trascurato. Grossi miglioramentivennero fatti a partire dalla metà delXIX secolo con massicce opere di boni-fica della zona. Oltre alle Valli (vediriquadro), a Ostellato è presente ilMuseo Civico di Storia Naturale delDelta del Po, un vero e proprio centrodi documentazione ambientale del ter-ritorio. Prestigiosa è anche la Pieveromanica di San Vito, che risale all’XIsecolo e il vecchio campanile, del 1588,l’unica parte rimasta intatta delle chie-sa vecchia sostituita da una nuova a200m. Ma Ostellato è soprattutto unaterra selvaggia da vivere con i suoi colo-ri e profumi che la natura offre ognistagione.

Migliarino, Museo del Trotto. Sotto: le valli di Ostellato

Le Valli di Ostellato costituiscono unpatrimonio di straordinaria importanzanaturalistica, sono gestite daVillaggio Natura SRL, per lo sviluppodi attività produttive e turistico-ambientali. Tante le proposte in questaoasi naturale che ha un’estensione di280 ettari.Partendo dalla gastronomia con ilristorante “Basettino” sarà possibiligustare i prodotti della cucina tipica divalle. Inoltre a disposizione un agri-campeggio per tende e camper conpossibilità carico acqua e attacco cor-rente.Le Valli offrono diversi sentieri percor-ribili immersi totalmente tra profumi erumori della natura. Per chi ama la

comodità, c’è la possibilità di noleggia-re macchine elettriche o giro in treni-no. L’alternativa sono passeggiate apiedi, a cavallo o in bicicletta. Per chiama gli animali sono presenti osserva-tori per birdwatching e caccia fotogra-fica a forma di capanno, di torretta edi schermatura. Tra i tanti uccelli pre-senti, quali merli, storni e usignoli, unapresenza importante e più particolareè quella della cicogna bianca, che èstata riportata nella zona del Parco delDelta grazie ad un importante proget-to di reintroduzione volutodall’Amministrazione Provinciale diFerrara. Dunque le Valli rappresentanouno splendido itinerario naturalisticodella provincia di Ferrara.

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OntheRoadOstellato Migliarino EMILIA ROMAGNA

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DOVE SOSTARE - Oasi VallicellaSituata a Migliarino in via ArgineTravaglio 193/c, offre la possibilità ditrascorrere il tempo libero in unosplendido angolo di natura.Possibilità di visita guidata accompa-gnati da guida ambientale, birdwat-ching, escursioni a piedi o in biciclet-ta, lezioni di yoga e ginnastica,pesca, laboratori e percorsi a cavalloe in carrozza. Nel 2011 sarà apertaanche un’area di sosta. Per info tel.0533 52086 - www.oasivallicella.it- Agriturismo San MarcoVia Colombara, 3 - loc Valcesura,Migliarino. Situato in un edificio rura-le del 1800. Si tratta di un fienile incorpo unico con stalla e abitazionestoricamente denominato S. Marco.La costruzione è stata recuperatamantenendone la semplice architet-tura rurale originaria, integrandolacon criteri e materiali presi dalla bio-

architettura. Si trova all’interno diun’azienda agricola dedicata all’agri-coltura biologica nei pressi del Deltadel fiume Po. A disposizione un par-cheggio interno, area sosta camper,mini campeggio e biciclette.Per info: tel. 0533 52902,www.agriturismosanmarco.eu.- Borgo TassoneVia Argine Mezzano 24/A, Ostellato.Un luogo ideale dove trascorrere unsoggiorno tranquillo, gustare l’ottimaqualità della cucina del ristorante “IlTassone”, legata ancora ai vecchisapori delle famiglie contadine.L’azienda a turismo rurale offre allog-gi in casettine di legno e un ampioparcheggio dove eventualmentesostare anche con i camper. Per info:tel. 0533 680735 - www.iltassone.it.DOVE MANGIAREVilla BelfioreSi trova in via Pioppa, 27 Ostellato, inprossimità delle anse vallive, in una

zona umida d'acqua dolce, circonda-ta da un ampio parco offre ristorazio-ne con cucina salutistica, con prodot-ti derivanti dalla produzione propria.Inoltre servizio camere, beauty farm,piscina e ampi spazi interni ed ester-ni per cerimonie. Per info: tel. 0533681164 - www.villabelfiore.com.Agriturismo TravaVia S.Carlo Trava, 15 localitàPortoverrara, Portomaggiore (FE). Unagriturismo a conduzione famigliaree a circolo biologico completo.L’azienda con un’estensione di circa40 ettari, produce e vende prodottitipici come ortaggi e frutta di stagio-ne, miele uova, marmellata e fruttasciroppata. La cucina offre diversespecialità locali e il piatto tipico è ilcotechino alla brace. Inoltre, surichiesta visita alle oasi faunistiche,maneggio e bicicletta a disposizionedegli ospiti. Per info: tel 0532814293 - www.agriturismotrava.it.

Informazioni utili

Gli splendidi colori delle valli di Ostellato

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Itinerario a Udinetra arte e buon vivere

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Testi di Spaini & Partners Foto: Spaini & Partners e Archivio fotografico dell’Agenzia TurismoFVG

La recente apertura della nuova sede espositiva delMuseo Etnografico del Friuli è l’occasione giusta peruna visita alla città dove il vivere friulano si manife-sta in tutta la sua autenticità

Udine si trova in unaposizione geograficaprivilegiata del Friuli,circondata da colline,vicina al mare e allamontagna, non

distante dall’Austria e dalla Slovenia,praticamente nella parte centraledell’Europa. La sua origine è moltoantica ma il suo volto è stato incisiva-mente modellato solo dopo che, dal1420 in poi, insieme a tutto il Friuli, si ètrovata a far parte della RepubblicaVeneta. Durante la Prima GuerraMondiale (1915-1918) fu sede delComando Supremo Italiano; ora è unacittà moderna, accogliente, cordiale econviviale, in cui alla raffinatezza dellearchitetture si lega il fascino rusticodelle osterie. Un’arte palpitante neimusei, nelle chiese e nei palazzi, si uni-sce ad una cultura resa viva da eventi diampio respiro, dedicati al cinema, allaletteratura, alla gastronomia. Qui, ilvivere friulano si manifesta in tutta lasua autenticità. La gente porta nei cro-mosomi una storia costruita da tantipopoli diversi e questa ricchezza siesprime nella lingua, nella gastrono-mia, nella lavorazione artigianale dellapietra, del legno e dei metalli preziosi,nelle celebrazioni religiose di anticheorigini. Udine è vegliata da un castelloche osserva i tetti rossi e marroni ditutta la città. Dal colle su cui stende ilmaniero, lo sguardo spazia su morbidedistese di colline che, un po’ più aNord, cedono il testimone a un incante-vole anfiteatro di Prealpi e Alpi.Ma anche l’arte abbraccia a 360 gradiepoche e generi diversi. Tra gli artistiche qui diedero vita a grandi opere, ilpiù noto è Giambattista Tiepolo: unodei più grandi maestri europei delSettecento, che rivelò a Udine il fulgoredella sua maturità pittorica. La città, inoltre, è una fucina di concer-ti, rappresentazioni teatrali ed eventi diogni tipo. Ed è sempre pronta a farefesta, con un fitto calendario di manife-stazioni all’aperto, tra cui la più impor-tante il Friuli Doc, una maratona diquattro giorni durante i quali potetedegustare le specialità enogastronomi-che di tutto il Friuli Venezia Giulia.Non si può lasciare Udine, però, senzaprima aver provato gli ottimi vini localiin una delle innumerevoli osterie sparseper il centro storico, dove la gente delluogo si incontra per un momento direlax e di convivialità.Visitare Udine per immergersi nel suoricco e variopinto passato. Si può farlocon un suggestivo itinerario che parte

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da Porta Aquileia, con la sua caratte-ristica merlatura ghibellina, per incon-trare poi la Chiesa della BeataVergine del Carmine di origine cin-quecentesca, ma arricchita nei secoli davari tesori. La storia si respira non solonegli edifici religiosi, ma anche percor-rendo le vie Aquileia, VittorioVeneto, Manin, Mercatovecchio e lepiazze Duomo, San Giacomo eLibertà, definita anche “la più bellapiazza veneziana in terraferma”, con-tornata dalla Loggia del Lionello(1448), splendido esempio di goticoveneziano, dal Loggiato di SanGiovanni e dalla Torre dell’Orologio,

struttura cinquecentesca di Giovanni daUdine, allievo di Raffaello. Fulcro dellacittà rimane tuttavia il Castello,costruito alla fine del XVI secolo, cheattualmente è sede dei Civici Musei eGallerie di Storia ed Arte di Udine, conprestigiose collezioni museali e interniimpreziositi da affreschi di PomponioAmalteo, Grassi, Francesco Floreani eGiambattista Tiepolo. Attraversata viaMercatovecchio, ricca di suggestivi edi-fici storici, si sbuca nel vero cuore pul-sante della città: piazza Matteotti,nota come piazza San Giacomo o delleErbe, uno dei luoghi più frequentatidella città, in cui è collocata la fontana

di Giovanni da Udine (1543), intornoalla quale ogni prima domenica delmese si distribuisce un pittoresco mer-catino dell’antiquariato. Da piazzettaLionello, in cui si erge il PalazzoComunale dell’architetto friulanoRaimondo D’Aronco, ci si sposta inpiazza del Duomo, dove si ammira ilmaestoso edificio sacro, intitolato aSanta Maria, che racchiude sculture delTorretti, di Bernardino da Bissone eDaniele Antonini e preziosi affreschi,opera di importanti artisti tra cui Vitaleda Bologna, Pomponio Amalteo e,beninteso, il già citato GiambattistaTiepolo.

Chiesa Sant'Antonio Abate e palazzo DiocesanoNelle pagine precedenti: Udine, piazza Matteotti (anche sotto)

Piazza Libertà e Loggia del Lionello(foto: M. Zambelli)

Loggia del Lippomano

Sopra e a sinistra: due viste del Monte Canin

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OntheRoadUdine FRIULI VENEZIA GIULIA

Il 22 ottobre 2010 ha aperto nellanuova sede espositiva di PalazzoGiacomelli, il Museo Etnograficodel Friuli: una nuova realtà culturaleper la città e il territorio.Dopo una serie di importanti trasfor-mazioni, aperto nel 2008 e ora rialle-stito, è allo stesso tempo in continui-tà ideale con lo spirito che ne avevapromosso l’istituzione e una novitàsignificativa per Udine. L’esposizionepermanente udinese si propone suuna linea programmatica che intendefar tesoro della trascorsa opera dimolti studiosi friulani, proseguendonella ricerca a partire dal propriovasto e multiforme patrimonio. IlMuseo ha compiti primari di raccolta,conservazione e valorizzazione ed è illuogo che cerca di interpretare ilmessaggio degli oggetti donati nelcorso di decenni. Ciò è particolar-mente importante nello specifico diquesto museo, dove gli argomentiriguardano tempi, modi e trasforma-zioni della vita tradizionale. Gli oggetti testimoniano o veicolanocontenuti che di per sé, privi di con-testualizzazioni o chiavi di lettura,rimangono muti. L’importanza deglioggetti ed i loro significati prendonoforma nel costante dialogo fra le pro-poste del Museo e la domanda delvisitatore fino a raccontare la vitaattraverso gli stessi.Le stanze, pur nella loro precisa offer-ta tematica intendono poter dialoga-re a 360° con chi le visita. Per questo,

oltre ai documenti e ai linguaggi dellascrittura, è stata scelta una comuni-cazione attraverso fotografie fra pas-sato e presente e sussidi audiovisivi.Nel programma museale non man-cherà poi l’occasione, in precisi spazi,di una partecipazione più diretta enarrativa da parte del visitatore. Se ilpunto di partenza è quello di offrireuna panoramica sui diversi ambitidella tradizione, lo spunto ulterioreper dare corpo a questo concetto(così spesso imbottito di retorica) saràdato dalle mostre temporanee e dallaricerca permanente, che un museodeve poter coltivare, quale linfa vita-le, sul e per il proprio territorio di rife-rimento.

Un altro punto fondamentale, perchéesso non diventi mero tempio dinostalgie, è quello di creare una fittarete di network che coinvolga realtàsimili sia in Italia che all’estero, conun occhio di riguardo per le vicineAustria e Slovenia.Sarà compito, infine, della didatticaattrarre i bambini, fruitori privilegiati,mentre iniziative mirate intendonoincontrare le richieste di un pubblicovariegato. Un museo, quindi, in pro-gressiva evoluzione, che può presen-tarsi come uno spazio aperto alladomanda della città, per riportarel’attenzione sui molteplici rivoli delricco patrimonio della cultura popo-lare friulana.

Riapre il Museo Etnografico del Friuli, una nuova realtà culturale per la città e il territorio

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Info: Palazzo Giacomellivia Grazzano 1 - 33100 Udinetel. +39.0432.271920fax +39.0432271907Orari: invernale, da martedìa domenica: dalle ore 10.30 alle17.00 - estivo, da martedì a domeni-ca: dalle ore 10.30 alle 19.00.Sito web: www.sistemamuseo.it

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L’avventura dell’Australiaper viaggiatori con zaino sulle spalle

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Alcuni spunti per viaggi giovani nella terra dai coloriaccesi, dalle varietà ambientali che suscitano stupore,dai vasti paesaggi in cui riscoprire il silenzio dellanatura. Nella filosofia di un eco-turismo ambientale esostenibile

Natura, avventura,emozione e sport, nelgrande respiro austra-liano: dai camping inangoli ancestrali, ailodge in riva al mare,

ai percorsi in kayak e ai viaggi on theroad in camper. Tutto su misura, per ilviaggiatore zaino in spalle che vuoletoccare le autentiche radici di un Paese.Un modo diverso per scoprirel’Australia, che permette ai giovanientro i 30 anni la possibilità di ottenereil Working Holiday Visa e di vivere nelPaese mantenendosi con piccoli lavo-retti per un periodo di permanenza finoa due anni. Inoltre, grazie alle tantecompagnie aeree che oggi colleganol’Italia all’Australia, è possibile volareverso il continente del Dreamtime apartire da poco più di 800 euro.Vi promoniamo una piccola parte di iti-nerari che si potrebbero percorrere inquesto lontano continente.NEW SOUTH WALES Ad attendere il turista nel New SouthWales, c’è Montague Island, una pic-cola e selvaggia isola, 350 km a sud diSydney. Un paradiso di tartarughe, del-fini, foche e balene. A proporre week-end o tour più lunghi in MontagueIsland è l’organizzazione“Conservation VolunteersAustralia”, con più di 2000 eco-pro-getti in tutto il Paese. Una vera tenta-zione vicina a Sydney è inveceCockatoo Island, la più grande isola asoli 10 minuti di traghetto dal centrodella città. Un soggiorno alternativo eeconomico, ma pur sempre in stile“Robinson Crusoe”.QUEENSLANDPer vivere un’emozionante avventurada naufrago, l’ideale è giungere abordo di un veliero sulle rive di LadyMusgrave Island, nel Queensland, ecampeggiare lì per qualche giorno. Adattendere i visitatori c’è una barrieracorallina dai colori sorprendenti, miglia-ia di uccelli e tartarughe marine, 1200specie di pesci tropicali e il favolosoCapricornia Cays National Park.Hinchinbrook Island, nel nordQueensland, è invece il luogo ideale perfare kayak. I venti che giungono dalsud, da maggio a ottobre, sono unabenedizione per visitare zone inesplora-te dove la foresta pluviale, le cascate egli specchi d’acqua rendono tuttoancor più suggestivo. Nel NorthernTerritory, tour operator specializzati inpercorsi aborigeni conducono i turistiall’insegna della conoscenza della sto-ria, della cultura e delle tradizioni che

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�Testi: Adam Integrated Communications - Foto: Tourism Australia

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perdurano nel territorio da più di50.000 anni. Tra i tanti, segnaliamo itour nella regione di Uluru-Kata TjutaNational Park.WESTERN AUSTRALIAAmmirare coloratissimi pesci tropicali,praticare snorkeling, osservare specierare di tartarughe o nuotare con docilisquali balena è possibile nel NingalooMarine Park, una delle barriere coralli-ne più lunghe del mondo. Per soggior-nare, l’ideale è la vivace Exmouthdove, oltre al semplice pernottamento,vi è la possibilità di unirsi a safari ecolo-gici condotti da guide esperte, snorke-ling guidato e tour in kayak.SOUTH AUSTRALIAUn’idea avvincente è prender parte auno dei diversi tour proposti aKangaroo Island. Durante uno deipercorsi è addirittura possibile scoprireun mondo che prende vita quandotutto dorme, infatti l’escursione si svol-ge durante le ore notturne e permettedi esplorare l’ambiente in un’otticainnovativa e di osservare la particolarefauna nel suo habitat naturale. E non ètutto: in South Australia, come nelresto del Paese, è possibile usufruire delservizio pensato appositamente per i

Tasmania, Cradle Mountain. Sotto: Victoria, vista sul mare dalla Great Ocean Road

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Grampians National Park (anche a pag. 64-65). Sotto: vista panoramica di Sidney

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giovani che viaggiano “zaino in spalla”.Alcune compagnie aeree offrono unasorta di Inter-rail by fly che permette diconoscere la vera Australia a tariffe van-taggiose. Un’occasione per scoprire ilSouth Australia low cost, partendoda Adelaide, verso Kangaroo Island oCoober Pedy.TASMANIAIl rispetto per l’ambiente è onnipresen-te in Australia. La quintessenza delledestinazioni eco- friendly è il percorsodisegnato dall’Overland Track, un iti-nerario di 65 chilometri, da CradleMountain al lago St Clair. Nel cuoredella zona naturale della Tasmania,dichiarata Patrimonio dell’Umanità,questa lunga camminata consente diritrovare un legame con la natura e diammirare foreste, laghi, gole e magnifi-che cascate.Risvegliarsi immersi nella natura e alfianco dei celebri diavoli della Tasmaniaè possibile sia se si sceglie di pernottarein tenda, in una delle numerose aree adisposizione lungo il tragitto, sia se, allafine della giornata, si dovesse optareper un’ accogliente stanza in uno deirifugi presenti in quest’area.VICTORIAIn materia di viaggi, “a tu per tu con lanatura”, il Victoria si merita anch’essouna nota di favore.

Kangaroo Island e, sotto, un simpatico abitante dell’Australia

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AUSTRALIA

Sopra: un gruppo di aborigeni. Sotto: scenari marini mozzafiato

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Per tutti coloro i quali sognano la salva-guardia della wildlife nella catena mon-tuosa del Grampians e nel GrampiansNational Park, ecco una propostaavvincente: i partecipanti potrannolavorare fianco a fianco con i rangers,nel cuore della foresta pluviale più fittae selvaggia. Tour di 4 o 7 giorni, conpartenza da Melbourne e pernotta-menti presso ostelli o budget hotel.L’Australia offre dei soggiorni indimen-ticabili ed appassionanti, con la pro-messa di vivere delle esperienze uniche.A partire dalla sua sorprendente cucinae dai rinomati vini, senza dimenticare ilcelebre outback di un rosso vivo che sistaglia sotto un cielo di un blu infinito,

Mungo National Park. Sotto: i magnifici faraglioni australiani sulla Great Ocean Road, a ovest di Melbourne

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Per ulteriori informazioni: www.australia.com - www.tourism.australia.com - www.media.australia.comPer conoscere fatti e notizie in anteprima fan page di facebook, www.facebook.com/australiafan

le luci delle vibranti città ricche di attivi-tà e di interessi, le spiagge incantevolied invitanti, le millenarie foreste pluvia-li, i chilometri di strade battute e di sen-tieri inesplorati, i famosi animali autoc-toni ed infine l’ancestrale popolazioneaborigena portavoce di una culturaantica ed affascinante. E da oggi, grazieal nuovo visto elettronico, andare inAustralia è ancora più facile.

Ayers Rock, uno dei simboli più famosi dell’Australia. A destra: KataTjiuta

AUSTRALIA

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Tolosa e Midi-Pyrénées:emozioni da vivere

Parte prima

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Chiamata anche la città rosa per il colore dominantedegli edifici, Tolosa, capoluogo della regione Midi-Pyrénées in Francia, rappresenta un centro universi-tario, culturale, storico e artistico. Un viaggio nellacittà tra passato, presente e futuro.

T olosa, capoluogo deiMidi-Pyrénées e deldipartimento dellaHaute Garonne è l’an-tica capitale dellaLinguadoca dove si è

sviluppata la langue d’oc, dolce egalante lingua dei trovadori derivatadall’antico latino del clero. La cittàdifende con tenacia la sua identità occi-tana come dimostrano il motto “PerTolosa totjorn mai (Per Tolosa sempre dipiù) e la croce occitana (di Tolosa o diLanguedoc: croce greca a 12 punte cherappresentano i mesi, le ore del giornoe i segni zodiacali), nata nel 1211 e oggiemblema cittadino e regionale tracciatoin bronzo al centro della Piazza delCapitole. Le influenze spagnole e le fac-ciate italiane le conferiscono un fascinomisterioso e seducente, anzi costitui-scono l’anima di questa bellissima cittàdall’aspetto cangiante a seconda dellaluce: deriva infatti dalle calde tonalitàrosate dei mattoni con cui è costruita ilbel soprannome di ville rose (cittàrosa). Ma anche città d’acqua essen-do situata sulle rive della Garonna (nelpassato via di navigazione e trasportomerci e oggi luogo principe del turismofluviale) dagli splendidi ponti con ilporto della Daurade nel cuore cittadi-no e attraversata dal Canal du Midi(dalle verdi acque cantate da ClaudeNougaro, noto cantautore tolosanoscomparso nel 2004) e dai collateraliCanale di Brienne e Canale lateraledella Garonna: i tre ultimi si colleganonel Bacino della Foce i cui Ponts-jume-aux consentono l’ingresso delle acque.Città dai multiformi aspetti dunque eaperta per sua natura al nuovo, risentedegli influssi dell’anima mediterraneache la rende vivace, allegra e brulicantedi vita di giorno e di sera nonché dinotte, e nello stesso tempo viva cultu-ralmente. Non bisogna dimenticare chedall’inizio del XIII secolo vi ha sede unaprestigiosa università che ne fa oggi laseconda città universitaria di Francia.Non solo passato con la conservazionee il recupero di antiche tradizioni comel’occitano (viene studiato a scuola, siorganizzano eventi che fanno rivivere levarie usanze e nel 2006 è stato inaugu-rato l’Ostal d’Occitània in viaMalcousinat dove hanno sede una cin-quantina di Associazioni collegate conla langue d’oc), il guado (guède opastel: pianta tintoria che colora di blu)e la violetta, ma anche futuro non soloper la presenza di più di 100.000 stu-denti, ma anche per essere città aero-nautica e spaziale. Pioniera in taleTesti: Wanda Castelnuovo

Foto: Maison de la France / Ivaldi

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campo da quando nel 1917 Pierre-Georges Latécoèren vi apre una fabbricadivenuta catena di montaggio di aereimilitari e nel 1927 crea l’Aéropostaledestinando vecchi aerei militari all’inviodella posta nelle Americhe con miticipiloti tra cui Antoine de Sant-Exupéry,raffinato scrittore. Dopo i caccia D-520,tocca nuovamente all’aviazione civilemietere successi con la Caravella, ilConcorde e infine l’Airbus. L’odiernaAérospatiale produce l’A380 (con isuoi 525 posti a sedere), fiore all’oc-chiello della tecnologia mondiale e frut-to di un progetto di cooperazione inter-nazionale, di cui si può visitare(www.taxiway.fr) il modello in scalareale, sognando a occhi aperti i sontuo-si allestimenti che alcuni nababbi hannoordinato, e la fabbrica Jean-LucLagardère in cui vengono assemblati ivari pezzi: un’emozione indimenticabileper il senso di maestosità che si percepi-sce guardando dall’alto la costruzione ditali imponenti giganti dell’aria.Dall’atmosfera lo spazio pare raggiungi-bile più facilmente e allora perché nonvisitarlo nella Cité de l’Espace(www.cite-espace.com), unica in

Europa, dove scoprire, sperimentare ecomprendere l’universo anche attraver-so la copia del missile Ariane o calando-si nel vita quotidiana degli astronautinella celeberrima stazione Mir o assi-stendo in Astralia alla proiezione di affa-scinanti storie del cosmo con l’ausilio dinuove e raffinate tecnologie? Senzacontare che proprio i laboratori delCentre national d’Etudes Spatial diTolosa concepiscono e creano i satellitiche il missile Ariane distribuisce nellasua traiettoria. Un salto nel futuro che facomprendere come la città sia il secon-do centro spaziale al mondo e il primocentro aeronautico europeo: una veracapitale in tali settori. Per non rischiaredi perderci nello spazio con un’immagi-naria macchina del tempo ripercorriamoa ritroso i millenni e andiamo a scoprirele origini della città quando abitata dapopolazione celtiche è così florida dafare gola ai Romani che la conquistanodandole il nome attuale: all’epoca è unnodo primario per lo smercio del vino.Divenuta uno dei centri più vivaci dellaGallia Narbonensis e poi capitale deiVisigoti e successivamente del Regno diAquitania, riprende lustro nel IX secolo a

capo della contea di Tolosa poi retta dai“consoli” (Capitouls). Nel frattempo èpenetrato il Cristianesimo e proprio quinel 250 si ha uno dei primi martiri, ilvescovo S. Sernin (Saturnino) cui verràdedicata nell’XI secolo l’omonimaBasilica. Trovandosi sulla rotta diSantiago de Compostela, rappresentauna delle vie, Via Tolosana (o Via diArles), del pellegrinaggio verso ilSantuario e quindi durante il Medio Evopossiamo immaginare un pulsare di vitae un sorgere di strutture urbane ed eco-nomiche come l’Hotel Dieu. Tuttavia nelXII si ha qui la culla dell’eresia catara chegenera una guerra con conseguenteannessione nel 1271 alla corona diFrancia. Tolosa vive il suo massimo apo-geo nel XV secolo grazie al commerciodelle sfere di guado (definite anchecocas che daranno il nome al paesedella cuccagna). Il fluire di enormi ric-chezze determina nel secolo successivoil nascere degli splendidi Hôtel particu-lier, dimore privare di lusso di cui sonorimase numerose testimonianze. Nel XXsecolo dopo l’industrializzazione avve-nuta nel precedente, si ha uno sviluppodella componente operaia della popola-

Capitole (Campidoglio) - Foto: Ville de Toulouse

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zione, divenendo una roccaforte delradical-socialismo e offrendo rifugiosicuro agli esuli antifranchisti spagnoli eantifascisti italiani i quali ultimi qui fir-mano il “documento di Tolosa”,embrione del futuro Comitato diLiberazione Nazionale. Negli anni ‘60molti sono stati gli immigrati algerini.Positivo e intelligente l’adattamento airipetuti incrementi demografici attraver-so la costruzione di nuovi quartieri, laristrutturazione e riorganizzazione delcentro storico e dei vecchi immobilioltreché la creazione di una rete di tra-sporti diversificata con una metropolita-na che è anche una galleria d’arte con-temporanea con ben 38 opere realizza-te da artisti di fama nazionale e interna-zionale: veramente bravi i Tolosani! Unacittà poliedrica che alletta e seduce a talpunto da indurre il desiderio di ritornar-vi spesso con la certezza che solo conuna lunga, affettuosa e profonda fre-quentazione si possa conoscere a fondoe comprenderne il ruolo di ‘ponte idea-le tra passato e futuro’ che le permetteuna buona qualità della vita, addiritturala “seconda città più vivibile” in Francia.Dopo essermi dedicata al ‘futuro’, mi

Cité de l’Espace, al centro una copia del missile Ariane - Foto: Manuel Huynh

� Place du Capitole (Piazza del Campidoglio)Foto: José Manuel Herrador

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accingo al primo appuntamento con lacittà, sicura che discreta e riservataquale è mi si rivelerà solo in parte.Oltreché a piedi, modo da me predilettoper addentrarmi nei segreti più intimi diqualsiasi luogo, Tolosa può essere sco-perta in bicicletta, con la navetta elettri-ca Tisseo (che ha il vantaggio di esseregratuita), i taxi turistici, il trenino turisti-co o il cycloville: ce n’è per tutti i gusti.Il primo impatto mi rivela una consisten-te presenza di verde con numerosi giar-dini che permetterebbero di attraversar-la tutta passando dall’uno all’altro: chis-

sà che non sia un prossimo itinerario?Incontrata la deliziosa e sensibilissimaguida che la sorte benefica mi ha asse-gnato proprio davanti al quadratoDonjon del Capitole (Maschio delCampidoglio dove ha sede l’Ufficio delTurismo: www.it-toulouse-tourisme.com e www.franceguide.com), accedoal simbolo e cuore pulsante della città, ilCapitole terminato nella sua vesteattuale a metà ‘700 e sito sull’omonimae vasta Piazza su cui occhieggiano seve-ri palazzi. Sede oggi del Municipio, nelpassato degli otto Capitouls (una sorta

di consoli) che dal XII secolo governava-no la città come simboleggiano le ottocolonne di marmo rosa. Sull’ala destra sitrova il Teatro del Capitole, recente-mente restaurato, in cui ferve una viva-ce e intensa attività culturale con unaprogrammazione di opere, operette eballi di altissimo livello vista anche l’esi-stenza di un’Orchestra Nazionale delCapitole nota a livello internazionale: lavita culturale tolosana è estremamentericca tanto che meriterebbe una tratta-zione a parte, c’è persino una ScuolaCircense! Quale scoperta entrando nel

I suggestivi colori delle arcate del Pont-Neuf - Foto: Ville de Toulose

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OntheRoadTolosa FRANCIA

Capitole incontrare la statua di JeanJaurès, personaggio a me familiare, unodei primi socialisti, fondatore nel 1904del foglio L’Humanité e sostenitore di unpacifismo che gli costò la vita nel 1914.Con nel cuore la straordinaria figura diun uomo onesto visito (vi si può accede-re gratuitamente) le splendide sale alprimo piano riccamente decorate edipinte che raccontano fasti e personag-gi illustri e mi pare che anche le altrepersone presenti nella Salle des Illustres(Sala degli Illustri) si muovano con passideferenti come se un’aura da queste

antiche mura pregne di ricordi ispirasserispetto. Il pasto di mezzogiorno noncosì frugale come la dieta richiederebbeè un ‘sacrificio al dovere’ in quanto laprofessione esige la conoscenza appro-fondita di tutti gli aspetti di un territorio... eccomi allora in contemplazione nonsolo teorica di un gustosissimo piatto dicassoulet - rigorosamente realizzato conmaterie prime locali - presso il ristoranteLe Métropolitan (una stella Michelin, maa mezzogiorno con prezzi per tuttianche per studenti).

(1, continua)

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Istria: memorie veneziane in salsa croata

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Non si finisce mai di scoprire la penisola istriana: lecoste sono punteggiate da cittadine ricamate e pittore-sche come merletti e l’entroterra è dominato da borghiraccolti su cocuzzoli, come grandi nidi fortificati. Diseguito una guida per non perdersi il meglio

L avanda e pini, timo ecipressi, grida di gabbia-ni e frinire ininterrotto dicicale. L’Istria è una terraintatta e colta, intensa edolcissima. Una penisola

a forma di cuore immerso nell'Adriatico,che incanta sulla costa e nell'entroterra. Sulla costa, cittadine ricamate e pittore-sche come merletti, nell’entroterra, citta-dine raccolte su cocuzzoli, come grandinidi fortificati, dove le case si raggruppa-no circolarmente intorno ad un campa-nile slanciato. Dovunque è presente il leone di SanMarco, imponente e protettivo: sulletorri merlate, sulle facciate dei palazzi,sugli stemmi delle città, sulle formelleincastonate nelle pareti delle chiese. Memorie veneziane dovunque, perchél’Istria è stata per secoli un dominioveneziano, fino alla caduta dellaRepubblica. Un dominio più precisamen-te costiero, perché l'interno ebbe vicen-de più complesse, passando da momen-ti di autonomia alla soggezione all'impe-ro asburgico. Ma la Serenissima faceva sentire la suapotente influenza culturale anche neiterritori dell’interno, non dominati diret-tamente. Parenzo (Porec) é forse la cittadina piùveneziana di tutte. Disposta su una peni-soletta abbracciata dal mare, attraversa-ta da stradine bianche animatissime, siscopre percorrendo la via principale conil naso all'insù, guardando i ricami degliedifici gotici in pietra avorio, balconi ebifore, loggiati e verande. La visita culmi-na in un capolavoro dell'arte bizantinadell'Adriatico, la basilica Eufrasianadel sesto secolo, patrimonio dell'Unesco.Eccezionali i mosaici di grande realismosu fondo oro nell'abside, alle pareti enell'arco trionfale, praticamente intatti.Bellissimi anche il pavimento a tarsie dimarmo bianco, verde e porfido, le incro-stazioni di alabastro, marmo rosso, smal-ti gialli e azzurri e pietre dure che deco-rano i sedili dei canonici. Rovigno (Rovinj) è un altro gioiello dellacosta, dalle case colorate avvolte intornoal campanile della grande cattedrale diSanta Eufemia, in cima alla collina,strade ripide ornate di atelier di pittori,affreschi sotto le tettoie, tipici passaggicoperti, mura e finestre affacciate diret-tamente sull'acqua. Ad ogni ora delgiorno Rovigno offre uno spaccato pitto-resco, riflettendo i colori gialli, rossi everdi della sua sagoma circolare sullospecchio dell’Adriatico. Mentre il centro raccolto che un tempoera un isolotto e il litorale verde ancoraTesti e foto: Franca Dell'Arciprete Scotti �

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�in parte selvaggio sembrano estranei alturismo di massa, la parte peninsulareoffre una grande varietà di ristoranti enegozi, dove trascorrere la serata dopouna giornata piena di sole e di mare. Al largo di Rovigno alcune isole sonodiventate meta esclusiva di relax, comel’isola di Sant’Andrea, dove un baroneaustriaco a fine ‘800 aveva la sua villacostruita accanto alle rovine di un’anticaabbazia: il gruppo Maistra, il più impor-tante gruppo alberghiero dell'Istria ne hafatto lo splendido hotel Istra, immersonel verde. Immerso nella rigogliosa vege-tazione mediterranea é anche il gioiellodel gruppo, l'hotel cinque stelle MonteMulini, che integra perfettamente nellacosta le sue audaci soluzioni architetto-niche. [email protected] Parco nazionale delle isole Brioni(Brijuni)Memorie veneziane anche nell'arcipela-

go delle isole Brioni (Brijuni), apparte-nute un tempo a nobili famiglie venezia-ne e poi vendute all’industriale merane-se Paul Kuppelvieser. Per merito della suaintelligente visionarietà, le Brioni furonobonificate, arricchite di vegetazione eso-tica in aggiunta alla macchia mediterra-nea, edera, mirto lecci, pini, cedri, cipres-si, popolate di animali,decorate da ele-ganti edifici in stile art nouveau. Alla finedell'800 nasceva così un buen retiro perla nobiltà mitteleuropea in fuga dallanebbia e dal freddo. In treno da Vienna si arrivava a Pola,quindi in carrozza fino al porticciolo diFasana, dove ci si imbarcava per leBrioni. Oggi l'arcipelago è ancora unalocalità prestigiosa, sia per i resti archeo-logici romani e bizantini, sia per la suanatura di Parco Nazionale protetto, doveregna il silenzio, una natura intatta e unmare meravigliosamente cristallino, siaper la sua storia di esclusività che dal

primo ‘900 è durata fino all'epoca diTito. Nel piccolo museo dell'Isola Grandesono esposte le foto di VIP, attori, uomi-ni politici di tutto il mondo ospiti di Titoa Brioni. Qui fu firmato anche il famosotrattato del 1956 che segnò la nascitadel Movimento dei Paesi non allineati.www.brijuni.hr A Pola, invece, più che le memorie vene-ziane, dominano le radici romane e letestimonianze austriache.Importantissimi monumenti romanicome l'anfiteatro Flavio, l'arco dei Sergi,il tempio di Augusto e Roma dimostranol'importanza di questa colonia fondataverso il 40 a.C. I ricordi asburgici invece si leggono benenel castello che domina la città: nellesale del museo sono presenti mappe,fotografie e documenti del cantierenavale più importante di tutto l'impero. Entroterra istriano L’entroterra istriano, anche se meno

Rovigno, splendida vista al tramonto. Nella pagina precedente: il porticciolo di Rovigno

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segnato da memorie veneziane, è deci-samente intrigante. Da percorrere inmacchina per godere le distese diboschi fittissimi, le strade ben tenuteche attraversano minuscoli centri in col-lina dove si arrostiscono all'aperto inte-ri maialini allo spiedo, fiordi profondidalle pareti ripide e fitte di verde, picco-li borghi fortificati, chiese e castelli.Montona (Motovun) è forse la cittadi-na dell'interno più pittoresca, posta suun cocuzzolo sopra una valle verde, cir-condata da due anelli di mura medieva-li, dove si apre un’imponente portaall'interno di una torre del ‘500. Al di làdella porta strade lastricate da grossepietre, una salita faticosa fino alla piaz-

za centrale di gusto veneziano, botte-ghe che vendono i famosi tartufi istria-ni, un campanile merlato, alti palazzi,l’immancabile leone di San Marco e ungrande silenzio nel panorama sulla val-lata. Andando in libertà per le stradedell’Istria, non si possono perdere pic-coli gioielli sparsi nella campagna, comela chiesetta di Santa Maria delleLastre a Beram/Vermo, che merita lapazienza di attendere un guardiano cheapre su richiesta: all'interno un bellissi-mo ciclo di affreschi del 1400 diVincenzo da Castua, tra i quali spiccauna famosa Danza Macabra, in cui iltema della morte accomuna tutti i cetisociali.

A Pisino (Pazin), l'imponente castello astrapiombo su una foiba profonda 100metri, scavata dal torrente Fojba, ricor-da un passato importante. Nel tredice-simo secolo la contea di Pisino cominciòad ampliarsi: passata ai conti di Goriziae agli Asburgo, diventò capoluogo dellacontea di Istria, anche perché era l'uni-ca roccaforte croata a non essere maistata sottomessa a Venezia. La fortezzaé una delle meglio conservate di tutta laCroazia, meta affascinante, legata alromanzo di Giulio Verne “MathiasSandorf” in cui il protagonista, real-mente esistito, prigioniero del castello,evase calandosi nel fiume e raggiun-gendo il mare.

Le caratteristiche case colorate di Rovigno

Info utili:Informazioni turistiche presso Ente Nazionale Croato per il Turismo, Tel. +39.02.86454443

www.croazia.hr - [email protected] al turismo della regione istriana: Parenzo, [email protected] - www.istria-bike.com

Ottima la guida “Croazia” Touring Club Editore Per campeggiatori:

Campeggio Puntizela, Pula - www.camping-adriatic.com; Campeggio Zelena Laguna, Porec - www.plavalaguna.hr

Istria CROAZIA

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La Regione Olimpica di Seefeld per una vacanza indimenticabile

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La Regione, sia in inverno che in estate, offre unoscenario naturale da sogno e innumerevoli possibilitàper fare sport, rilassarsi, godersi la vita e ampliare ipropri confini. Una punta di diamante tra ledestinazioni turistiche austriache

L a Regione Olimpica diSeefeld comprende lelocalità di Leutasch,Mösern, Reith,Scharnitz e Seefeldn a t u r a l m e n t e .

Rappresenta una delle più importantidestinazioni turistiche di tutta l’Austriacon circa 370.000 ospiti ogni anno. I fattori che la rendono così ambitasono molteplici. Si va dalla felice posi-zione nel cuore delle Alpi che la renderaggiungibile con tutti i mezzi, alle con-dizioni climatiche e geografiche parti-colarmente favorevoli situata com’è suun altopiano soleggiato protetto dalvento e aperto a sud con panorami dirara bellezza. Ma il grande successo varicercato anche nella capacità di sposa-re una secolare tradizione turistica conprogetti decisamente innovativi eall’avanguardia. La regione, infatti, hariconosciuto da subito le grandi poten-zialità insite nel turismo internazionalesvolgendo un ruolo pionieristico nel purampio panorama austriaco. E’ nellaOlympiaregion Seefeld che arrivano findagli anni ’60 e ’70 gli ospiti britanniciche ne apprezzano le offerte estive edinvernali per poi diventare, negli anni’80, una delle prime estinazioni tirolesiad elaborare, con grande successo,speciali offerte per i turisti italiani.La regione ha fatto da precursoreanche nel settore delle offerte sportive:il campo da golf di Wildmoos è ilsecondo costruito in Austria ( dopoquello di Vienna); la fitta rete di pisteper il fondo ha dimostrato la sua gran-de validità come campo di gara siadurante le Olimpiadi invernali del 1964e del 1976 che durante i Mondiali del1986. Pionieristica anche la strutturaper il tempo libero “Olympia” elabora-ta negli anni ’70 e ideata per offriredivertimento e relax ricreativo. MaSeefeld non si gloria solo dei successidel passato. Il centro Olympia oggi puòvantare un’ampia zona sauna, un’areawellness dove “staccare la spina” e sci-volo all’aria aperta con centro ricreativodedicato ai bambini.Un grande impulso all’innovazioneviene anche dalla Coppa del Mondo diCombinata Nordica che fa regolarmen-te tappa a Seefeld. Nel 2012, tra l’al-tro, le discipline nordiche dei primiGiochi Olimpici per giovani si terrannoin questa località che verrà sicuramentericonosciuta come uno dei migliori cen-tri agonistici dello sport nordico almondo.Nell’attuale classifica delle destinazioniaustriache la regione di Seefeld figuraTesto: Rosanna Ojetti - Foto: Ufficio Turistico di Seefeld �

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tra le Top.ten.

Il miglior modo di vivere l’inverno.La regione gode di una posizione geo-grafica molto favorevole su di un alto-piano posto a 1200 m di altitudine.Protetto ad ovest dalla catena montuo-sa dell’area naturalistica di Wildmoos,l’altopiano si estende dolcemente versosud affacciandosi direttamente sulla val-lata dell’Inn, il fiume che dà il nome allacittà di Innsbruck. Lungo il percorso sisnodano piccole alture e paesaggi dalla

natura incontaminata mentre cimeimponenti invitano ad ammirare la zonaanche dall’alto. I modi per scoprire glianimali, il paesaggio e le tradizioni loca-li sono molteplici: durante un’escursio-ne con sci da fondo, in compagnia diuna guida con le ciaspole ai piedi oppu-re lungo i numerosi sentieri che si per-dono nei boschi e portano a sperdutilaghetti alpini dove i bambini si diverto-no a pattinare sul ghiaccio. A completa-re l’offerta 260 km per lo sci di fondoperfettamente battute e tracciate per

ogni difficoltà.

Il miglior modo di vivere l’estate.Chi preferisce scoprire la regione inestate e addentrarsi nel cuore di unanatura incontaminata può percorreresentieri soleggiati e ottimamente segna-lati: 250 km di percorsi mountain bike e450 di trekking. Oppure godere dellavariegata offerta ricreativa proposta daidue laghi balneari, dall’utilizzo di ottocampi da tennis e due campi da golf,dai due parchi acquatici. Quattro idro-

La chiesa seicentesca immersa nella natura

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Seefeld AUSTRIA

Tra le strade sterrate durante una gara di mountanbike

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percorsi Kneipp completano l’ampia evariegata offerta.

Seefeld è uno dei più amati centri turi-stici degli italiani in Austria. Adagiato inposizione pittoresca su un soleggiatoplateau che, aperto verso sud, dominala valle dell’Inn, è circondato da unostraordinario scenario montano. Purdiventando nel tempo un importantecentro, ha conservato la sua identità ori-ginaria e la tipica ospitalità tirolese. Siain inverno che d’estate dispone di duestagioni ottimamente equilibrate.E’ una località che un tempo ha acquisi-to importanza come luogo di pellegri-naggio e anche zona di transito per

commercianti di tutti i generi. Il DucaSiegmund der Münzreiche, che governòdal 1446 sino al 1490, ebbe una parti-colare predilizione per Seefeld e anchel’imperatore Massimiliano I la favorì inmaniera particolare in considerazionedel fatto che tra i monti del Karwendelaveva la sua riserva di caccia preferita. Oggi si è trasformata da antico paesetirolese in una tranquilla località divacanze ed un centro sportivo di grandeinteresse. Presente anche un Casinò.La gamma delle offerte dei numerosinegozi lungo il passaggio pedonaleesaudisce ogni desiderio: abbigliamentotipicamente tirolese, offerta di prodottie artigianato tipico contraddistinguo-

no, tra l’altro, la regionalità del territo-rio.Non per ultima la scoperta di tesori cul-turali. D’obbligo quindi una visita alMuseo di storia locale, alla chiesetta sullago, nota sotto il nome di Seekirchl,situata su un’isola del lago artificiale e lacui costruzione risale nel Seicento. unacorsa con il trenino fino alla Campanadella Pace a Mösern, simbolo della col-laborazione e buona vicinanza con glialtri paesi alpini.“Guardare ed esser visti” potrebbeessere il motto di questa località turisti-ca dove flair internazionale e una lungatradizione di ospitalità si sposano in unperfetto connubio.

Il Casinò di Seefeld visto da fuori

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Seefeld AUSTRIA

CAMPEGGI

Camp-Alpin - Seefeld è un campeggio a quattro stelle con un centinaio di piazzole completamente canalizzate, tuttedotate di ogni comodità, un negozio di alimentari, sauna, bagno turco e locale giochi per bambini. Accesso alle pisteda fondo e agli impianti di risalita.Holiday Camping - Seefeld/Leutasch. Campeggio a quattro stelle, piscine e sauna, moderni impianti, babyroom,ristorante.

EVENTI DA NON PERDERE

La Coppa del Mondo della Combinata Nordica. Rappresenta un evento di grande notorietà anche perché offre atutti gli spettatori l’occasione per vedere da vicino i salti dal trampolino olimpico Toni Seelos di Seefeld.

Il Carnevale e la tradizione tirolese si uniscono ogni anno durante il corteo mascherato che si svolge nella zonapedonale della località. I partecipanti dei gruppi, vestiti con costumi originali e provenienti da tutto il Tirolo, si ritrovanoper interpretare con le loro maschere e i loro costumi le danze più originali.

Tra le novità è previsto, a partire dalla prossima estate, anche un percorso per sci a rotelle che permetterà di nonrinunciare neanche d’estate allo sci di fondo.

Il Nordic Walking estivo è un nuovo “trend” che riscuote grande successo. Si tratta di 15 Km. di corsa suddivisi in treclassi di difficoltà, e vanno dai tracciati di montagna a quelli più lievi fino a comporre una rete di ben 140 Km. ottima-mente segnalati

Il fascino del paesaggio estivo di Seefeld, naturale e incontaminato

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TALL (ALTO ADIGE)

Inverno tra fiabae divertimento

La piccola frazionedi Tall, da quest’anno,propone due lunghe

piste da slittinoitinerari a piedio con le ciaspole

e un’ottimagastronomiatradizionale

Tre malghe aperte d’inverno (dal4 dicembre 2010, al 13 marzo2011) con cucina tradizionale,

due piste da slittino in mezzo al bosco,itinerari nella neve, un bus da Merano,sono questi gli ingredienti dell’Invernodi Tall, piccola frazione sopra Saltusio,in Val Passiria, per passare momenti direlax e divertimento, lontano dal traffi-co e dal turismo di massa. La malga Gompm Alm, sotto l’Hirzer,la locanda Sterneck a Prenn e il masoHaashof a Videgg, sono aperte tutti ifine settimana e durante i giorni festivi,per accogliere tutti coloro che voglionogustare la tipica cucina altoatesina, inmodo autentico, godendo di un mera-viglioso panorama. Inoltre, due piste da slittino ben prepa-rate, sentieri battuti per facili cammina-te e più impegnativi tracciati, per chiusa le ciaspole o gli sci d’alpinismo,completano l’offerta per trascorrere

una giornata d’inverno “come unavolta”. Lo slittino è gratuito e può essere ritira-to alla partenza della pista, per poi con-segnarlo alla fine del percorso. Infine, un bus-navetta garantisce diraggiungere la piccola Tall da Merano;ogni giorno da Piazza delle Terme, condue soste, a Scena e a Verdines, si arri-va al capolinea di Prenn.Per ulteriori informazioni sul servizioshuttle bisogna chiamare il numero 3355642475, per l’Inverno di Tall è consul-tabile il sit www.tallnerwinter.it.

OntheRoadin breve

Si ringrazia Press Way Srl

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OntheRoad in breve

TURISMO all’aria aperta 89

CARINZIA

Alpinismo,fondo e natura

La Regione carinzianadi Villachha aperto

le sue piste innevatea tutti gli amantidella montagna.Vi presentiamo

tre mete speciali:Gerlitzen,

Dreiländerecke gli imperdibili

tracciatidel parco naturale

del monte Dobratsch

Imperdibile è una sciata in Carinziasul circuito della “Stella Ronda”,un intreccio di piste e impianti di

risalita con 13 discese che si snoda sem-pre verso il sole. Dal versante Est ilpomeriggio ci si sposta sul versanteovest, dove si trovano piste di diversadifficoltà per soddisfare i desideri diogni sciatore, che sia più o meno esper-to. E per stare tutti insieme ecco la seg-giovia otto posti Neugarten CarvingJet. A completare l’offerta tecnologicadei 60 chilometri della Gerlitzen: servi-zio mobile d’informazione in temporeale sul carico di passeggeri presentisui singoli impianti, monitor che indica-no la situazione dei parcheggi ai piedidegli impianti, sistemi di rilevazione deipercorsi fatti e della velocità di discesa.Imperdibile il concorso “Stella RondaSnowchallenge” che vede in palioanche quest’anno un’automobile!Per indimenticabili gare sugli sci vi con-sigliamo Dreiländereck, il comprenso-rio più meridionale di Villach, con i suoi17 km di piste, va ad accontentare tuttele tipologie di sciatore, senza dimenti-care chi gli sci non li ha mai indossatiproponendo una pista per slitte: undivertimento per grandi e piccoli! Edopo le discese, un attimo di ricreazio-

ne in uno dei tre rifugi. Il nome“Dreiländereck” (letteralmente: angolodelle tre nazioni) rispecchia fedelmentela realtà: chi raggiunge la croce sullavetta si trova a calpestare contempora-neamente il territorio di Austria, Italia eSlovenia.Gli appassionati di sci alpinismo, escur-sionismo e fondo, non potranno perde-re certo una tappa sul monteDobratsch, parco naturale e uno deiparadisi del turismo ecosostenibile inCarinzia. Ciò che un tempo era consi-derata una negatività (la chiusura degliimpianti si accompagna spesso conqualche malumore) si è trasformata inuna straordinaria opportunità turistica:oggi si può fare scialpinismo a due passida Villach in estrema sicurezza, sullepiste da sci rimaste sulla montagna. IlDobratsch è frequentato anche danumerosi fondisti, con le piste per lo scidi fondo che rappresentano una rete ditracciati lunga 15 chilometri. A quota1.732 m il parcheggio Rosstratte,facilmente raggiungibile anche con imezzi pubblici, è diventato il punto dipartenza per escursioni con gli sci e didiversi percorsi per le gite con le rac-chette da neve, con cui si può arrivareproprio sulla cima a quota 2.167 m.

Si ringraziaLDL COMunicazione

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OntheRoadin caravan

Viaggio in Croazianella Dalmazia Zarantina

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TURISMO all’aria aperta 91

OntheRoad in caravan

Testo e foto di Guido Bertinetti

Un itinerario di due settimane alla scoperta di alcunidei preziosi paesaggi della Croazia. Un viaggio dioltre 1500 km raccontato attraverso l’esperienzadiretta e vissuti nell’estate scorsa.Equipaggio: Antonio, Manuela, Giorgia e Letizia

Da tempo sognavamoun viaggio all’esterocon la nostra roulottealla ricerca di unameta che potesseoffrirci buon mare e

qualche escursione nell’entroterra. Nellarivista Turit leggiamo un articolo chedecanta le bellezze della Croazia, così afebbraio decidiamo di prenotare il tra-ghetto Ancona-Spalato con partenzasabato 26 giugno. Passati i quattro mesiarriva il giorno della partenza. Sabato 26 Loreto - Biograd na Moru180 Km: arrivati ad Ancona, con qualchedifficoltà legate ai tratti stretti della stra-da, abbiamo raggiunto il porto. Final-mente dopo aver svolto le pratiche diimbarco, saliamo sul traghetto. La rampaè molto ripida ma fortunatamente si salemarcia avanti, con l’ausilio di matasse difune poste sotto le ruote si evita che ilrimorchio tocchi gli smorzi. Una volta sali-to a bordo del catamarano Croazia Jet,aiutato dal personale di bordo sgancio,giro la caravan e l’auto pronto poi a scen-dere nuovamente marcia avanti. Arrivati in Croazia ci accoglie la pioggia;ci sarebbe piaciuto fermarci a Trogir perapprofittare del bel mare croato, ma ilbrutto tempo ci devia verso Nord. Cosìentriamo in autostrada direzione Zaga-bria con l’idea di fermarci nei pressi diZara per poter iniziare la nostra vacanzadal nord della Dalmazia. E’quasi ora dicena, siamo nei pressi di Benkovac, sullaguida troviamo il Camp Soline e decidia-mo di fermarci in quello che poi sarà ilcampo base di tutta la vacanza.Domenica 27 e Lunedì 28 Camp Soli-ne: Il campeggio è in una posizione chesi rivelerà strategica con un lungomaretra i più belli di quelli visti in tutta lavacanza. La maggiorparte della spiaggiaè di ghiaia e alla fine del campeggio c’èuna piccola baia di sabbia. Il mare è apochi passi dalla nostra piazzola per que-sto il caffè della mattina mentre ascolti ilrumore dell’acqua ha un piacevole sapo-re. Il Camping nel complesso è alberato el’ombra ben estesa.Il Lungomare è costeggiato da un vialepedonale che dal campeggio conducefino al centro del paese. Durante la serasi popola di villeggianti, attratti dalle ban-carelle che vendono prodotti di tutti i tipi,invece dai piccoli bar si può ascoltaremusica di diversi generi. L’ambiente inaltre parole è vivo e attivo, anche nellavita notturna.Martedì 29 giugno, gita al parconazionale delle Kornati. Uno degliobbiettivi di questo viaggio era la visita al

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92 TURISMO all’aria aperta

OntheRoad in caravan

�Parco nazionale delle Kornati. Dopo averesaminato le varie offerte ci fidiamo delsig. Domeniko della Sangulin Tours, è lacrociera più costosa ma è l’unica che fa ilgiro di tutte le Kornati offrendo un itine-rario diverso tra andata e ritorno; inoltrela crociera parte direttamente dal porto diBiograd raggiungibile facilmente a piedidal campeggio. L’arcipelago delle Kornatio dell’Incoronata è formato da una miria-de di isolette più o meno grandi quasicompletamente aride con un ambienteaspro e brullo. Ormai disabitate erano untempo ricche di boschi, poi bruciati daipastori per far posto ai pascoli. Alcunialloggi dei pastori vengono oggi affittatiai turisti o ai braccanti durante la raccoltadelle olive che assieme alla salvia rappre-sentano le poche specie vegetali soprav-vissute al passaggio dei greggi.Sulla nave è subito festa, alle 9 del matti-no appena salpati servono la colazione:ci viene offerta grappa aromatizzata alrosmarino accompagnata da alcuni dol-cetti alla mandorla, l’atmosfera familiaredell’equipaggio ci mette immediatamen-te a nostro agio facendoci trascorrere unagiornata indimenticabile. A mezzogiornoapprodiamo a Dugi otok per il pranzo eper un bagno al lago salato di Silber See.L’acqua al contrario di quella del mare è

piacevolmente calda ma il fondo sabbio-so del lago e l’arrivo di altri turisti ci fapreferire un bagno a mare dall’altra partedell’isola nel golfo di Uvala Telascica.Attraversando l’isola si scoprono panora-mi mozzafiato. Sembra di essere nelparadiso dei diportisti, ce n’è per tutti igusti.Salutiamo le kornati e il loro faro. Sullanave dopo il pranzo a base di pesce ecarne alla griglia, continuano gli assaggidi grappa, malvasia e dolcetti tipici delluogo. Mercoledì 30 giugno, Biograd-Zadar30km. Dopo la mattinata trascorsa inspiaggia decidiamo di recarci a Zadar(Zara), capoluogo della Dalmazia, unacittà che nel suo centro storico conservaancora la piacevole atmosfera dei piccolicentri: tutto è raccolto su una lingua diterra protesa sull’adriatico.Da Biograd percorriamo la statale N°8Jadranska Magistrala direzione Nordlungo la quale incontriamo famiglie dicontadini locali che ci offrono i loro pro-dotti: acquistiamo olio, formaggio, fruttae verdura, ottimo il Sir (il formaggio loca-le), mentre la frutta e la verdura croata cisembrano meno gustose delle nostre.L’olio locale invece è merce rara, pregiatae costosissima. Non è difficile in tutta la

Croazia incontrare le auto di venti e tren-t’anni fa ancora in piena efficienza chesfrecciano accanto ai Suv dei turisti euro-pei.La periferia di Zara porta ancora i segnidell’ultima guerra, mentre la zona delcentro e porto permettono di godersi lacittà in tutto il suo antico splendore.Attraversiamo il centro alla vana ricerca diun bancomat: fortunatamente troviamouna banca aperta per procurarci un po’ dimoneta locale; l’euro è accettato ovun-que ma preferiamo avere un po’ di Kune,per immergerci totalmente nel climavacanza.La banca si trova in prossimità della Portadi Terraferma dove l’impronta venezianadel leone di S. Marco ci ricorda il dominioitaliano in questi luoghi.Dalla Porta di Terraferma percorrendo illitorale meridionale si giunge al Foro.Purtroppo sono in corso i lavori di ristrut-turazione che probabilmente trasforme-ranno il foro di epoca romana in un par-cheggio; le pietre del colonnato del Foro,già attorno al IX secolo, vennero usate daSan Donato in persona per costruire unachiesa durante il suo episcopato.Dietro la chiesa di S. Donato troviamo lacattedrale di S. Anastasia la cui facciata ciricorda le chiese toscane.

La spiaggia del campeggio Camp Solin

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OntheRoad in caravan

Al Konoba, mangiamo un ottimo arrostodi pesce assaggiamo le cozze in umido eil prosciutto dalmata, il tutto accompa-gnato dalla ormai collaudata MalvasyaIstriana. I ristoranti offrono più o menotutti le stesse pietanze, preferiamo quasisempre il pesce arrosto o alla griglia;abbiamo provato anche i Cevapcici e lapizza sempre ed ovunque gradevole. Ter-miniamo la giornata con un giro per Zaraalla ricerca di una gelateria. Il pontepedonale che unisce il centro storico allacittà nuova nei pressi del porto turistico.Giovedì 1 luglio, Biograd. Dopo laserata trascorsa a Zara decidiamo di rilas-sarci un po’ al mare, nel pomeriggioapprofittiamo per farci un giro per Bio-grad-Na-Moru. Un tempo Biograd (Zara Vecchia) era lacittà d'incoronazione dei re croati, oggi èil classico centro turistico sviluppato intor-no al porto da cui partono i traghetti perle Kornati e le isole vicine. La città siestende sulla penisola da cui si gode unavista indimenticabile sul canale di Pasmane le sue isole disperse. Abituati all’oriz-zonte del mare italiano qui sembra diessere al lago. Per tornare al campeggiopreferiamo l’ombra dei pini di un boscocentenario che costeggia il lungomare.Venerdì 2 Luglio, mercato del pesce e

della frutta di Zara. Il mercato si trovasotto le mura del lungomare settentrio-nale, non ci si può sbagliare: è sufficienteseguire il vociare dei commercianti e ilprofumo delle panetterie. Sulla piazzatroviamo inoltre le donne dedite all’unci-netto.Dietro i banchi sotto le mura, si svolge ilmercato del pesce, ce n’è per tutti i gusti,ci sorprendono le bilance di antica mani-fattura, ma ancora efficienti e soprattuttoil fatto che le commercianti siano solodonne, giovani e anziane. Sabato 3 luglio, Biograd-parco nazio-nale di KRKA 60 Km. Percorriamo dinuovo la Magistrala in direzione sud. E’sabato e per evitare l’ondata di turisti,sotto consiglio di Domeniko, il promoterdelle Kornati, scegliamo di percorrere isentieri nel modo in cui lo fanno i croatiovvero invece di risalire il fiume con il bat-tello da Skradin, arriviamo direttamente aLozovac con l’auto, la lasciamo in un par-cheggio libero all’ombra dei salici e da quiun autobus porta nel cuore del parco.Dalla fermata si prosegue a piedi: si puòandare in 2 direzioni e noi abbiamo scel-to quella che ci attirava di più, versodestra dove una rete di sentieri e ponti-celli permette di passeggiare in mezzo aduna vegetazione da favola attraverso

pozze stracolme di pesci. Lungo il percor-so le numerose cascate vanno a confluirenel grande fiume Krka che nei pressi diSibenik arriva al mare. Al termine dellapasseggiata, circa 2 ore, si giunge concalma ai piedi della cascata di Skradinskibuk.Qui si può riposare e rifocillare con unpic-nic e poi prendere un battello checonduce a Roski Slap, oppure ci si puòconcedere un irresistibile bagno ai piedidella cascata. Proseguendo si risale ilfiume attraverso la vecchia centrale idroe-lettrica che è la seconda al mondo dopoquella del Niagara.Successivamente si entra in un villaggiodove hanno riprodotto gli antichi mestie-ri dei popoli delle rive del fiume.Domenica 4 luglio, Biograd. Giornatadedicata al relax e riposo nel campeggio.Lunedì 5 luglio, Biograd-Sibenik50km. Il pomeriggio di oggi lo dedichia-mo all’esplorazione della costa dalmata,percorrendo la Magistrala in direzionesud.Alla nostra sinistra si nasconde dietro lavegetazione il parco Vransko Jezerotappa obbligata per gli amanti del birdwatching, mentre alla nostra destra laMagistrala offre scorci di mare da cartoli-na. Incontriamo lo svincolo per l’isola di

Zadar, mercato del pesce, ancora vengono utilizzate le bilance di una volta

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Le numerose cascate vanno a confluire nel grande fiume Krka, nei pressi di Sibenik

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TURISMO all’aria aperta 95

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Murter collegata con un ponte alla terraferma e poco più a sud la città di Vodice,passiamo sul ponte del fiume KrKa elasciamo la Magistrala seguendo le indi-cazioni per Sibenik centro. Qui appareimponente la Fortezza di S. Anna, deci-diamo di visitarla. E’ stata un’ottima ideanonostante la salita, da qui si gode di unavista spettacolare di tutta Sibenik, delporto sul fiume e della cattedrale.La cattedrale di Sibenico si presenta comeun miscuglio affascinante di stili e archi-tetture: in basso i portali e le finestre sonoin stile gotico veneziano, in alto la cupolae la volta a botte in stile rinascimentalefiorentino. Il resto del centro storico ètutto un groviglio di vicoli in salita scalinie arcate affacciati sul fiume. Il giornoseguente ci riposiamo e lo dedichiamo almare e spiaggia.Mercoledì 7 luglio Biograd-NP Plitvice150 km. Siamo diretti a Nord prendiamol’autostrada direzione Zagabria verso laregione di Lika-Karlovak una delle piùestese della Croazia, certamente la piùmontuosa. Dopo 100Km lasciamo l’au-tostrada direzione Korenica, siamo aiconfini con la Bosnia e si scorge lungo lastatale i vecchi casotti dei posti di blocco,le chiese distrutte ed i tanti cimiteri, trop-

pi se paragonati ai paesi attraversati.Siamo arrivati all’ingresso del ParcoNazionale dei laghi di Plitvice, patrimoniomondiale dell’Unesco.Bastano pochi passi per catapultarci in unlogo surreale, scegliamo di percorrere ilsentiero “C” di 18 Km della durata di 6ore dall’entrata N°1; scendiamo ai piedidella grande cascata di Veliki Slap, da quipercorrendo sentieri e ponticelli si puòrisalire il fiume fino al lago Kozjak dove latraversata con un battello elettrico ciregala un po’ di riposo. Lungo il sentiero, in alcuni punti, c’è lapossibilità di fermarsi per un pic-nic osemplicemente per godersi il panorama,in altri invece dove i sentieri sono zatteredi legno contornate dall’acqua si ha lasensazione di essere trasportati dallafolla, sembra poco cortese fermarsi piùdel dovuto quando chi ti segue vuoleandare. Risaliamo il parco fino alla som-mità e descrivere questi 16 laghi alimen-tati da 2 fiumi che formando innumere-voli cascate si riversano uno nell’altro èun impresa ardua, non si finisce mai difotografare e ogni scorcio è una sorpresa.Nel primo pomeriggio giungiamo alla sta-zione 4 la più alta, c’è un chiosco con deitavoli, i servizi e soprattutto un prato invi-

tante per il riposo. Dopo un meritatopisolino un trenino ci riporta a valle.Giovedì 8 e Venerdì 9, Camp Soline.Gli ultimi 2 gg di campeggio li dedichia-mo al mare e allo shopping.Sabato 10 Biograd-Spalato-Loreto,180 km. E’ giorno di rientrare, lasciamo ilcamping in mattinata e in meno di dueore arriviamo a Spalato. Essendo in largoanticipo dopo un pasto frugale in roulot-te, decidiamo di visitare il Palazzo Diocle-ziano. Iniziamo esplorando i sotterranei, èla zona più fresca, ben conservati rendo-no bene l’idea di come doveva essere lapianta del palazzo originale, salendo dallaPorta di Bronzo arriviamo alla Cattedraleex mausoleo. Sulla destra svetta il campa-nile a 6 piani dal quale si gode una vistasplendida. Proseguiamo tornando alporto tramite la porta d’oro. In cinque oreil traghetto ci riporta ad Ancona.ConclusioniAbbiamo percorso 1500km di cui 1000 altraino, è stato un viaggio rilassante e nonimpegnativo da nessun punto di vista,forse un pa caro dal lato economico. LaCroazia ci è piaciuta moltissimo anche sene abbiamo visto solo un parte, ma que-sta è la scusa per tornarci presto.

Foto del centro di Spalato

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BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO

MILANO

D al 17 al 20 febbra-io 2011 si terrà al

quartiere fieramilano aRho la 31a edizione diBIT – Borsa Internazio-nale del Turismo.Ampliamento dell’offertaturistica internazionale,aumento della presenza

delle aziende, forte valo-rizzazione dei workshopcome strumento diapprofondimento temati-co, consolidamento dellapartecipazione istituzio-nale: queste le paroled’ordine per l’edizione2011.

I GRANDI EVENTI SPORTIVI DI INIZIO ANNO

FRIULI VENEZIA GIULIA

Info: www.bit.fieramilano.it

Rubriche a cura di Simona Benzi

Un regalo per SanValentino? Un gior-

no da spendere insieme,romantico ma con un piz-zico di avventura, insolitoe divertente: Slow Drivepropone un dono chenon mancherà di stupire ilpartner. Una giornata oun weekend da trascorre-re in due a bordo di unaspider, una originale autod’epoca perfettamentefunzionante, per scoprirein modo alternativo illago di Garda, la

Franciacorta e il lagod’Iseo, la Valpolicella o iCastelli del Ducato diParma e Piacenza. Io, te eil vento tra i capelli, anched’argento, perché no? Unviaggio che è insieme neltempo e porta in dimen-sioni troppo spessodimenticate perché divo-rati dalla fretta e dal desi-derio di arrivare. ConSlow Drive e le sue autod’epoca la parte più bellaè il viaggio, la destinazio-ne è secondaria.

Un appuntamento danon perdere si terrà

a Claut dal 18 al 25febbraio 2011, quandola località nel cuore delleDolomiti Friulane ospite-rà i Campionati mondialidi sci alpinismo. Un’altra competizionemondiale si disputeràanche a Tarvisio il 5 e 6marzo 2011 quandonella località si terrà laCoppa del Mondo disci femminile che pro-mette entusiasmantidiscese lungo la storicapista Di Prampero.Sabato 12 marzo 2011la pista Di Prampero diTarvisio sarà anche lasede del LussarissimoClassic, lo slalom gigan-te parallelo più lungo del

mondo. La pista, infatti,ha una lunghezza di 4chilometri, con 1000metri di dislivello e unalarghezza media dellapista di oltre 60 metri.Questo permette didisputare la gara inparallelo con un altroconcorrente e quindi dilimitare i pericolosi sor-passi, caratteristici invecedegli altri gigantissimi.La sera prima, invece, sidisputerà ilLussarissimo down up(ski alp in notturna),durante il quale i parteci-panti saliranno su unodei percorsi di sci alpini-smo più belli e frequen-tati della regione, il sen-tiero del Pellegrino delMonte Lussari.

Info: www.slowdrive.it Info: www.turismofvg.it

SAN VALENTINO SU UNA SPIDER D’EPOCA

ITALIA

LIBERAMENTE

FERRARA

Il Salone del diverti-mento, dell’hobby e

della vita all’aria apertatorna a Ferrara il 26 e27 febbraio 2010. Sitratta di una fiera daicontenuti diversificati edi grande attrattiva, chesi rivolge ad un pubblico

ampio e variegato.Un’esposizio-ne cherivolge la sua offerta atutti i cultori del tempolibero e non solo: sporti-vi, famiglie, amanti dellavita all’aria aperta oanche semplicementedell’eno-gastronomia.

Info: www.liberamentefiera.it

Fiere e manifestazioni

96 TURISMO all’aria aperta

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EDICICLO

MANUALE DI RESISTENZADEL CICLISTA URBANO

TECNICHE NUOVE

COCCHI DI MAMMA, COCCHE DI PAPÀRiconoscere il proprio ruolo

e vivere in armonia

La bicicletta è unarisorsa preziosa per

trasformare le città eridurre l’inquinamento,migliorando la salutedelle persone. Molti vorrebbero andarein bici a scuola o al lavo-ro, ma in una cittàmetropolitana o comun-que abbastanza traffica-ta, non sanno da doveiniziare. Questo libro,con uno stile asciutto euna buona dose di iro-nia, spiega come fare,partendo dall’esperienzapersonale dell’autoreaccumulata negli anni. Sicomincia dalla descrizio-ne delle diverse tipologiedi bici e delle loro pecu-liarità, per passare poiall’equipaggiamento eabbigliamento necessa-

rio, alla manutenzionedella bicicletta in auto-nomia… Ampio spazio èdedicato alla guida neltraffico metropolitano,con una spiegazione det-tagliata delle situazioni edei problemi più fre-quenti per fornire al let-tore strumenti utili allasua incolumità, per unagioiosa rinuncia allaschiavitù quotidiana delmotore a scoppio.

Info: testi di Luca Contipagine 224 - prezzo: euro 14.90

Info: testi di Anna Zanardipagine: 124 - prezzo: euro 9,90

Novità editoriali

Il rapporto privilegiatocon il genitore del sesso

opposto, al di là dei luo-ghi comuni e delle battu-te più o meno divertite,può, infatti, causaredisturbi anche gravi nellapersonalità e nel caratte-re di una persona.L’autrice, grazie alla suapluriennale esperienzasistemica-familiare, pro-pone un’inedita forma didiagnosi e di auto-rifles-sione. La presa dicoscienza di un quadropsicologico che risaleall’infanzia è soltanto

l’inizio. Il libro spiegachiaramente quali sono ipassi da compiere per“rimettersi al proprioposto” nell’ordine cor-retto tra genitori e figli,così da poter affrontare ilcammino della vita intotale e completa auto-nomia.

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FERRARA

CHARDINIl pittore del silenzio

Una vera scoperta JeanSiméon Chardin che

segue un percorso diversorispetto ad altri pittori con-temporanei. L’osservazionediretta della realtà lo portainfatti a dedicarsi a naturemorte all’epoca considerateminori. Dopo avere intro-dotto tra i suoi soggetti isemplici utensili quotidianidi cui ne svela l’affascinantebellezza come nel Paiolo dirame stagnato, macinape-pe, porro, tre uova e tega-me di terracotta, si dedicaanche alle figure della mediae piccola borghesia ritrattadurante le attività di ognigiorno, anche questa unarivoluzione prima del 1789.Ferrara dedica la primamonografica realizzata in

Italia - comprendente circauna settantina di dipinti dicui alcuni in doppia versione- a questo straordinario arti-sta la cui vita è segnata dadolori familiari e in tarda etàda una malattia agli occhi.Un viaggio in un realismoquotidiano che le multiformivariazioni della luce e lecaleidoscopiche tonalità cro-matiche trasformano indolce poesia capace di ren-dere sentimenti e silenzio.Come non rimanere estasia-ti da tele quali La sguatteraabbigliata quasi elegante-mente e dallo sguardoassente e lontano o Lagovernante, che riprendeteneramente il bambinocompreso e consapevoledella propria negligenza?

MILANO

SALVATOR DALÍIl sogno si avvicina

Informazioni utili

Sede: Milano, PalazzoReale, Piazza Duomo 12Orario: 14.30-19.30 lune-dì. 9.30-19.30 martedì,mercoledì, venerdì edomenica. 9.30-22.30 gio-vedì e sabatoDurata: fino al 30 gennaio

Biglietto mostra: interoeuro 9,00; ridotto euro 7,50;ridotto scuole euro 4,50Info: tel. 02 54913www.mostradali.it,www.ticket.it/dali, Catalogo: 24 ORE Cultura

Informazioni utili

Sede: Ferrara, Palazzodei Diamanti, CorsoErcole I d’Este, 21Orario: 9.00-19.00tutti i giorni festivitàcompreseDurata: fino 30 gennaio

Biglietto mostra:intero euro 10,00;ridotto euro 8,00Info: tel. 0532 244949fax 0532 203064Catalogo: Ferrara ArteEditore

Grazie a prestigiosiprestiti nazionali e

internazionali Milanodopo 50 anni ripropone aPalazzo Reale SalvatorDalí (Figueres 1904-1989). Eccentrico, strava-gante ed eclettico sculto-re, pittore, scrittore, foto-grafo, cineasta e designerviene raccontato attraver-so più di 50 opere che neindagano la straordinariacreatività al di fuori delconformismo culturale,approfondendo in parti-colare i suoi rapporti conil paesaggio. Un percorsotra sogno e desideriodalla sala di Mae West alsofà Dalilips fino al corto-metraggio “Destino” (incui Dalí lavora con WaltDisney tra il 1945/46, mache viene completato nel2003 e mai proiettatoprima in Italia) oltre natu-ralmente alle opere pitto-riche che rivelano al di làdel surreale un aspettospirituale, religioso se nonmistico, anzi metafisico.Nel percorrere le variesezioni della mostra nonsi può non rimanereavvinti dalla Venere diMilo con tiretti dai pomel-li in pelliccia di ermellino,metafora degli aspettisegreti ed enigmatici dellapsiche umana proprionella dea della bellezza,ideale classico della perfe-zione femminile. Ogni

opera merita una sostache permetta all’io di cia-scuno di lasciare scivolarefuori ricordi, sogni, fanta-sie e desideri in uno stra-ordinario gioco con sestessi e con l’altro e anco-ra più avvincente con glialtri Numerosi gli stimolisuggeriti dalla Tavolasolare non solo espressio-ne dei vari paesaggi intro-iettati dall’artista a comin-ciare da quello terso elimpido della sua terra (laregione dell’AltoAmpurdán) spazzatadalla tramontana agli altridella Catalogna, maanche di quelli che ciascu-no di noi ha accumulatodentro di sé sostituendosial bambino Dalí. E ancoranel Paesaggio con fan-ciulla che salta la cordadesiderare di essere alposto della giovane ricre-ando quel movimentoche nel dipinto pare cri-stallizzato e fissato.

Rubrica a cura di Wanda CastelnuovoEventi e mostre

98 TURISMO all’aria aperta

Jean Simeon Chardin, La sguattera

Salvator Dali,Tavola solare, 1936

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TURISMO all’aria aperta 99

Eventi e mostre

Edvard Munch, La malinconia

PASSARIANO DI CODROIPO (UD)

MUNCHE lo spirito del nord

La mostra analizza le ten-denze artistiche di

Danimarca, Finlandia, Sveziae Norvegia in cui durante ilsecondo ‘800 si sviluppa unvivace clima artistico e cultu-rale. La Scandinavia presentanel corso dell’anno luci eombre completamente diver-se da quelle della nostra lati-tudine, fatto che influisce sulcarattere, ma anche sulleespressioni artistiche. Lasplendida residenza dogaledi Villa Manin ospita fram-menti del nord con il trionfodelle 35 tele del paesaggiointeriore di Munch, grandemaestro norvegese, conside-rato tra i sommi rappresen-tanti del decadentismo e del-l’espressionismo. Massimaluce e massimo buio scandi-scono paesaggi, ritratti efigure come in LauritsAndersen Ring capace diconiugare l’angoscia suggeri-ta dai rami spogli e le nume-

rose e serene sfumature diazzurro in La panchina delpittore Lundbye sulle rive dellago Arresø. In Finlandia Laconvalescente di HeleneSchjerfbeck e Il bucato sulghiaccio dalla luce invernalepressoché priva d’ombre diPekka Halonen. Numeroseopere in Svezia sono domi-nate da un paesaggio inver-nale quasi livido mentretrionfano natura animale evegetale in Famiglia di volpidi Bruno Liljefors. In Norvegiapare aleggiare un maggiorepathos nella natura selvaggiae a volte tanto grandiosa daindurre incubi così come poisvilupperà Munch. Provatoda numerosi dolori che neledono la serenità causando-gli problematiche nervose,l’artista riflette in Malinconiae vive di incubi in Sera sulviale Karl Johan utilizzando lanatura come mezzo peresprimere il suo io profondo.

Informazioni utili

Sede: Passariano diCodroipo (UD), Villa ManinOrario: 9.00-18.00 da lune-dì a venerdì; 9.00-19.00sabato e domenica(11.00-19.00 01/01/2011)Durata: Fino al 6 marzo

Biglietto mostra: intero euro10,00; ridotto euro 8,00;ridotto scuole euro 6,00Info: tel. 0422 429999,fax 0422 308272,www.lineadombra.itCatalogo: Linea d’ombra Libri

PADOVA

DA CANOVA A MODIGLIANIil volto dell’Ottocento

Informazioni utili

Sede: Padova, PalazzoZabarella - Via SanFrancesco, 27Orario: 9.30 - 19.30tutti i giorni; La biglietteriachiude 45 minuti primaDurata: Fino al 27 feb-braio

Biglietto mostra:intero euro 10,00; ridottieuro 8,00/5,00 euroInfo: 049 8753100,www.palazzozabarella.it,[email protected]: Marsilio Editori

Veramente un piacerestraordinario nonché

seducente attraversare unsecolo di storia grazie ai 119ritratti di alcuni protagonistiaristocratici e alto-borghesi iquali non mostrano solo sestessi, ma l’ambiente e ilvariare dei gusti e delle situa-zioni socio-economiche eculturali nei cento anni chevedono il passaggio dall’ar-monia neoclassica alle avan-guardie e la nascita dellaconcorrente/alleata fotogra-fia. Antonio Canova raccon-ta Napoleone e la sua epocacosì come Andrea Appianifin nei dettagli della modacon cui è abbigliata La princi-pessa Elisabetta GiovannaMellerio Belgiojoso d’Este.Vincenzo Vela fissa nelmarmo Leopoldina d’Addamentre gioca affettuosa-mente con il suo cane dive-nuto quasi simbolo degliaffetti familiari e come talesempre presente nei nume-rosi ritratti di famiglia a voltein posizione centrale comene La famiglia Ferrero deiMarchesi della Marmora delpiemontese Pietro Ayres omembro partecipe ai proget-ti ne La famiglia dell’inge-gner Lavagnolo del ferrareseGiovanni Pagliarini. Piacevolesorpresa, poi, il conoscere gliartisti attraverso la rappre-sentazione che danno di sé:da quella più riservata aquella più anticonformistaquale l’Autoritratto con cui

Giuseppe Tominz ormaimaturo si ritrae ironicamenteseduto su una comodaimmaginata, ma non dise-gnata o ancora ai dipintidegli atelier dove lavoranotra cui quello moderatamen-te ordinato del PittoreGiuseppe Canella nel suostudio di Milano. Senza con-tare l’introduzione delle novi-tà come l’Autoritratto conmacchina fotografica con cuiAlessandro Guardassonimostra entusiasmo per ilnuovo. La modernità è alleporte e Vittorio Corcos lainterpreta con insuperabilesensibilità nelle sue opere tracui Yorick e la vibrante JoleMoschini Biagini.

Vincenzo Vela (Ligornetto 1820-1891)

Leopoldina d’Adda1852-1854

Marmo, 105x70x70 cmCollezione privata

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100 TURISMO all’aria aperta

Di seguitoun elenco

degli eventi edelle mostre

in corso,per permettervi

di organizzarein tempo la vostra

gita culturale

- Fino al 30 gennaio

- Fino al 30 gennaio

- Fino al 30 gennaio

- Fino al 13 febbraio

- Fino al 13 febbraio

- Fino al 27 febbraio

- Fino al 27 febbraio

- Fino al 13 marzo

- Fino al 20 marzo

- Fino al 27 aprile

- Fino al 1° maggio

MILANO (PALAZZO REALE), ISLAM: VIAGGIO NELLA CULTURA ARTISTICA ISLAMICA APPASSIO-NANTE, dettagliato e ampio dal punto di vista cronologico (VII-XVII secolo), geografico (dallaSpagna all’Estremo Oriente) e tipologico (ceramiche, sculture miniature, gioielli, oggetti in avo-rio tessuti, tappeti...). Fino al 30 gennaio 2011. Info: www.comune.milano.it/palazzoreale

MILANO (FONDAZIONE ARNALDO POMODORO), LA SCULTURA ITALIANA DEL XXI SECOLO:interessante analisi delle ultime tendenze italiane nelle discipline plastiche attraverso le opere di80 artisti. Fino al 30 gennaio 2011. Info: 02 89075394/95, www.fondazionearnaldopomodoro.it

TORINO (GAM), OSVALDO LICINI: Capolavori + Wunderkammer, Sul vero: Vittorio Avondo e laCampagna Romana: due preziose esposizioni l’una con l’intero percorso dell’artista e l’altra consuggestivi schizzi e foto. Fino al 30 gennaio 2011. Info: 011 4429518, www.gamtorino.it

MILANO (PALAZZO REALE), CIURLIONIS: UN VIAGGIO ESOTERICO 1875 – 1911: le opere delpittore e musicista lituano permettono di cogliere lo spirito e la cultura di questo popolo asseta-to di libertà. Fino al 13 febbraio 2011. Info: 02 54918, www.mostraciurlonis.it

GALLARATE (MAGA), COSA FA LA MIA ANIMA MENTRE STO LAVORANDO?: straordinaria sele-zione di opere d’arte contemporanea nazionale e internazionale dagli anni ’50 a oggi. Fino al 13febbraio 2011. Info: 0331 706011, www.museomaga.it

VARESE (VILLA E COLLEZIONE PANZA), ROBERT RAUSCHENBERG. Gluts: testimonianza sullacrisi economica del Texas a metà anni ’80 tramite sculture e altorilievi realizzati con detriti indu-striali. Fino al 27 febbraio 2011. Info: 0332.283960, www.fondoambiente.it

LUGANO (VILLA CIANI), INEFFABILE PERFEZIONE. LA FOTOGRAFIA DEL GIAPPONE. 1860-1910:esplorazione della realtà giapponese attraverso le seducenti fotografie storiche della Scuola diYokohama. Fino al 27 febbraio 2011. Info: 0041 (0) 58 8667214, www.mcl.lugano.ch

TREVISO (CASA DEI CARRARESI), IL PITTORE E LA MODELLA DA CANOVA A PICASSO:disvelamento della figura femminile che grazie all’essere modella di artisti esce dall’anonimatodiventando musa ispiratrice, mito e leggenda. Fino al 13 marzo 2011. Info: 0422 513150,www.ilpittoreelamodella.it

LODI (PALAZZO LEONE DA PEREGO), RODIN. LE ORIGINI DEL GENIO (1864-1884): affascinan-te percorso nella sua produzione artistica dagli esordi fino alla Porta dell’Inferno attraverso alcu-ni suoi capolavori. Fino al 20 marzo 2011. Info: 02 4335 3522, www.mostrarodin.it

ROMA PALAZZO FARNESE. PALAZZO FARNESE. DALLE COLLEZIONI RINASCIMENTALI ADAMBASCIATA DI FRANCIA: affascinante viaggio attraverso i cinque secoli del Palazzo da ricca ecolta corte dei Farnese a sede diplomatica. Fino al 27 aprile 2011. Info: 06 32810, www.mostra-palazzofarnese.it

GENOVA (PALAZZO DUCALE), MEDITERRANEO. DA COURBET A MONET A MATISSE: 80 dipin-ti illustrano luci e colori del Mediterraneo capace con la sua vastità di suggerire l’infinito. Fino al1° maggio 2011. Info: 010 5574000, www.palazzoducale.genova.it

Eventi e mostrein breve

Per essere sempre aggiornati sugli appuntamenti consultate il nostro portale www.turismoitinerante.com, allepagine “Eventi e Mostre” (a sinistra sulla home page). E... buona gita culturale a tutti!

Per la pubblicazione degli eventi e mostre scrivete a: Simona Benzi, e-mail: [email protected]

Auguste Rodin, Bambini che si abbracciano, variante, gesso dipinto, 36,5 x 49,1 x 25,4 cm

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102 TURISMO all’aria aperta

Viaggi TURIT

MARZO 2011Tour classico, completo e

tranquillo del Marocco

Info utiliQUOTA DI PARTECIPAZIONEQuesto è un programma preliminare, i costi finali sono ancora da deter-minare, e visto che la quota maggiore derivano dai costi fissi: guida eaccompagnatore per tutto il periodo, autobus ecc, essi dipendono forte-mente dal numero dei partecipanti, se saremo in 15 camper il costo saràapprossimativamente intorno ai 1900 euro per un equipaggio di 2 per-sone.LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE COMPRENDE:- Guida parlante italiano per tutto il soggiorno in marocco con auto eautista- bus per le visite guidate a Marrakech e Fes- ingresso per 2 persone alla moschea di Hassan II- ingressi per 2 persone durante le visite di Marrakech, Meknes, Fes- escursioni in 4x4 per 2 persone a M’hamid e Merzouga- tutti i pernottamenti in campeggi e parcheggi durante il soggiornoin MaroccoLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE NON COMPRENDE:- Traghetto Genova o Livorno - Tangeri A/R (o solo andata) per duepersone in cabina doppia interna e un camper- NB: possiamo provvedere alla prenotazione di biglietti per la nave datutti i porti italiani con destinazione Tangeri- Eventuale traversata Algesiras - Tangeri solo andata o a/r

- Extra e mance- I biglietti per poter fotografare o video-riprendere nei siti archeolo-gici e nei musei- Parcheggi o campeggi quando indicato “sosta libera”- I viveri ed i pasti- Carburante per i veicoli- Pedaggi autostradali e tasse di transito in genere- Attrazioni turistiche e culturali eccedenti quelli menzionati nel para-grafo “La quota d’iscrizione comprende”- I ricambi e il materiale necessari alla riparazione dei veicoli - Escursioni con mezzi locali eccedenti quelli menzionati nel program-ma- Tutto ciò che non è riportato nel paragrafo “La quota d’iscrizionecomprende”Le iscrizioni sono aperte

PER ULTERIORI INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI CONTATTARE:Vito Bernardi Cell. 3282643154 e-mail [email protected](dopo il 22/01/2011) Tel. 0773 600903 - 0773 1870845fax 0773 1871245 - Oppure: Andrea Amici - cell. 393 [email protected] Tel e fax 071 2901272

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TURISMO all’aria aperta 103

Viaggi TURIT

Terra meravigliosa il Marocco, magica come l'atmosfera del deserto che sembrarapirti con i suoi colori, il suo silenzio ed il cielo avvolgente e scintillante,ma nello stesso tempo piena di contraddizioni: la povertà delle baracchee lo sfarzo dei palazzi, la confusione dei suk e la compostezza delle moschee,le donne al governo e quelle con il burka.

1°-2° GIORNO: INIZIO MARZOIncontro con l’incaricato a Genova o altroporto per quelli che hanno scelto di viag-giare in nave. Imbarco. Pernottamento innave.3° GIORNO: incontro con i partecipantiche hanno fatto il viaggio via terra Tan-geri - Chefchaouen km 90 Arrivo a Tan-geri. Ed incontro con la guida parlante ita-liano. Trasferimento in direzione di Chef-chaouen. Arrivo al camping, sistemazionedei mezzi e pernottamento.5° GIORNO: Chefchaouen - MoulayIdriss - Volubilis km 200 Trasferimentoin direzione di Volubilis, antica città roma-na del medio Atlante. Sosta per visita diMoulay Idriss.Arrivo a Volubilis e visitaguidata del sito riconosciuto come patri-monio dell’umanità da parte dell’Unesco.Pernottamento in luogo custodito6° GIORNO: Volubilis - Meknes - Feskm 100 In mattinata trasferimento indirezione di Fes. Lungo il percorso sostaper visita guidata di Meknes.Prima cittàimperiale che incontriamo durante ilnostro cammino. Arrivo nel tardo pome-riggio al camping di Fes. Sistemazionedei mezzi e pernottamento.7° GIORNO: Fes Intera giornata di visitaguidata in bus della città. La città vecchia,le sue moschee e i suoi bazar ne fannouno dei centri più belli del mondo musul-mano. Rientro al camping dopo la visita epernottamento.8° GIORNO: Fes - Ifrane - Azrou - Goledel Ziz Tappa di trasferimento in direzio-ne delle gole dello Ziz. Arrivo in camping(camping Jurassic) Sistemazione dei mezzipernottamento.9° GIORNO: Gole dello Ziz - (Errachi-dia - Erfoud) Merzouga km 270 Tappadi trasferimento. Arrivo e sistemazionedei mezzi Pernottamento. 10° GIORNO: Merzouga Al mattinoescursione guidata in 4x4 nel deserto.Pranzo al sacco (autonomo). Nel pome-riggio arrivo al caratteristico villaggiobeduino sempre con i 4x4. Visita dell’oa-si, del villaggio ed incontro con gli abitan-ti del luogo per poter cosi venire in con-tatto con la realtà locale.. Rientro al par-cheggio Pernottamento.

11° GIORNO: Merzouga - (Tinejad-Tamtatouche) Gole del Todra km 210Tappa di trasferimento. Tempo libero perpoter passeggiare liberamente attraversoquesto scenario meraviglioso e selvaggioricco di villaggi berberi Pernottamento incamping.12° GIORNO: Gole del Todra - Goledel Dades - Ouarzazate km 270 Tappadi trasferimento. Sosta lungo il percorsoper tempo libero da dedicare alla visionemagica di questi canyon Arrivo in cam-ping a Ouarzazate e pernottamento.13° GIORNO: Ouarzazate - M’Ham-hid km 220 Tappa di trasferimento indirezione di M’Hamid.La seconda portadel deserto dopo Merzouga. Arrivo alcamping e sistemazione dei mezzi. Per-nottamento.14° GIORNO: M’Hamhid Intera giorna-ta di visite in 4x4. Pernottamento.15° GIORNO: Mamhid - Tamegroute -Agdz km 170 Tappa di trasferimento indirezione di Agdz, cittadina situata suimonti dell’Atlante e adagiata sulle rive delFiume Draa. Arrivo al camping, sistema-zione dei mezzi e pernottamento.16° GIORNO: Agdz - Tata km 280Tappa di trasferimento dell’Oasi di Tata.Arrivo in camping e sistemazione deimezzi. Pernottamento.17° GIORNO: Tata - Tafraoute - SidiIfni km 350 Tappa di trasferimento indirezione di Sidi Ifni, importante ex città didominazione spagnola situata sull’ocea-no, importante zona di mercato del pescepiù buono del Marocco. Arrivo in cam-ping e sistemazione dei mezzi. Pernotta-mento.18° GIORNO: Sidi Ifni - Sidi El Msid(Najila’) km 310 Tappa di trasferimentoin direzione di dell’Oasi di Sidi El Msid.Pernottamento libero.19° GIORNO: Sidi El Msid (Najila’)Intera giornata libera a disposizione deipartecipanti nell’oasi naturale. Pernotta-mento libero.20° GIORNO: Sidi El Msid - Agadir (camping atlantica park a 15 km daagadir) km 450 Tappa di trasferimento indirezione della località balneare più rino-

mata del Marocco. Arrivo in campeggio(atlantica park) e sistemazione dei mezzi.Pernottamento.21° GIORNO: Agadir - Essaouira km210 In mattinata ci lasciamo alle spalle laspensierata Agadir e partiamo in direzio-ne di Essaouira che la leggenda vuole fon-data dai cartaginesi in luoghi dove viveva-no popolazioni berbere. Arrivo al cam-ping e sistemazione dei mezzi. Pernotta-mento.22° GIORNO: Essaouira Intera giornatalibera a disposizione dei partecipanti. Per-nottamento.23° GIORNO: Essaouira - Marrakechkm 190 In mattinata trasferimento indirezione della mitica Marrakech. Arrivoin camping e sistemazione dei mezzi.Pomeriggio libero a disposizione dei par-tecipanti. Pernottamento.24° GIORNO: Marrakech Intera giorna-ta di visita guidata della città in bus. Ver-ranno visitati tutti i più importanti luoghid’interesse culturale di questa città cele-brata in moltissimi film. Al termine del-l’escursione rientro al camping e pernot-tamento.25° GIORNO: Marrakech - Cascate diOuzoud km 170 In mattinata trasferi-mento in direzione delle Cascate diOuzoud. Pernottamento in camping.26° GIORNO: Cascate di Ouzoud -Casablanca km 350 In mattinata trasfe-rimento in direzione di Casablanca. Altracittà simbolo del Marocco immortalataanch’essa come Marrakech in molte pelli-cole di successo. Arrivo in camping esistemazione dei mezzi. Pernottamento.27° GIORNO: Casablanca - Quenitrakm 100 In mattinata visita della Moscheadi Hassan II. Poi trasferimento in direzionedella capitale Rabat, Tempo a disposizio-ne per visita libera della città. Pernotta-mento in camping.28° GIORNO: Quenitra - Tangeri -Algesiras km 250 Trasferimento in dire-zione di Tangeri. Imbarco.Sbarco ad Algesiras. Pernottamento libe-ro.29°/30°/31° GIORNO Tappe di rientro.Pernottamenti liberi. Arrivo in Italia il 31°giorno.

PROGRAMMA

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104 TURISMO all’aria aperta

Viaggi TURIT

LUGLIO 2011In Islanda tra fiordi,

cascate e geyser

Info utiliQUOTA DI PARTECIPAZIONEQuesto è un programma preliminare, i costi finali sono ancora dadeterminare, il costo della nave (luglio è alta stagione ma è il periodopiù bello), influenza notevolmente e fa salire vertiginosamente il costofinale , però e un viaggio che almeno una volta nella vita bisogna fare,e farlo bene nella stagione giusta. Si prevede che approssimativamen-te le quote di partecipazione saranno intorno ai Euro 4000 per unequipaggio di 2 persone.I SERVIZI CHE SARANNO COMPRESI NEL PROGRAMMA SONO I SEGUENTI:- nave a/r 2 pax in cabina quadrupla con camper fino a 6 mt. (even-tuali cabine doppie o triple sono da valutare. Oltre i sei metri si pagala frazione in piu)- camping Torshavn- Husavik – Giro in battello per avvistamento balene- camping Husavik- camping Reykahlid- Intera giornata di visita con guida parlante italiano in bus 4x4 al

famoso Vulcano Askja- camping Akureyri (siamo in attesa di conferma)- camping Reykjavik- mezza giornata di visita con guida parlante italiano a Reykjavik - Ingresso Laguna Blu- Giro con imbarcazione speciale per visita della Baia di Jokulsarlon- Camping Egilstadir (da confermare).Abbiamo riservato 15 posti camper sulla nave, ma già da gennaio ini-zieranno da decurtarci i posti se non confermati, pertanto se aveteintenzione di fare questo bellissimo viaggio affrettatevi a prenotarvi. Le iscrizioni sono aperte

PER ULTERIORI INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI CONTATTARE:Vito Bernardi Cell.3282643154 e-mail [email protected](dopo il 22/01/2011) Tel 0773 600903 - 0773 1870845fax 0773 1871245 Oppure: Andrea Amici cell. 393 [email protected] Tel e fax 071 2901272

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TURISMO all’aria aperta 105

Viaggi TURIT

Qui c'è energia dappertutto, che modella montagne, fiordi e sterminati spazi desertici,in estate scintilla con il sole di mezzanotte.Geologicamente, l'Islanda è il paese più giovane della terra ed è ancora in crescita.Circa 20 milioni di anni fa l'isola si sollevò dalle profondità dell'oceano. Le formazionilaviche sono state cesellate e levigate dai ghiacciai dell'Era Glaciale e dalle onde marine,lasciandoci un capolavoro della natura che supera l'immaginazione di chiunque.

1° - 2° GIORNO:SAB. 2 - DOM. 3 LUGLIOIncontro dei partecipanti al viaggio alporto di Hirstald (nord della Danimar-ca circa 1500 Km. dal Brennero) alleore 10. Inizio imbarco ore 11, partenzadella nave ore 15,30. Arrivo al porto diTorshavn (capitale delle isole Far Oer)domenica 3 luglio alle ore 21.30. Sbarcoe pernottamento in campeggio.

3°/4° GIORNO:LUN. 4 - MAR. 5 LUGLIOVisita libera delle varie isole dell’arcipela-go. Pernottamento in campeggio a Tor-shavn.

5° GIORNO: MER. 6 LUGLIOMattinata libera per visite individuali.Pomeriggio Imbarco per l’Islanda. Pernot-tamento in nave.

6° GIORNO: GIO. 7 LUGLIOSEYDISFJORDUR - DETTIFOSS. Arrivoin Islanda ore 7.30 Formalità doganali.Trasferimento ad Egilstadir, di qui a Grim-sstadir, entriamo poi nel parco di Jokul-sargliufur, fino alla Cascata di Dettifoss.Sosta notte libera

7° GIORNO: VEN. 8 LUGLIODETTIFOSS - HUSAVIK Partenza perHusavik. Visita libera della città. Pomerig-gio in giro in battello per avvistamentobalene. Notte in campeggio.

8° GIORNO: SAB. 9 LUGLIOHUSAVIK - KRAFLA - REYKAHLID Girodel lago Myvatn, Skatustadir (visita aglipseudo-crateri), Krafla (visita ai crateri) aifenomeni geotermici di Grjotagja, Nama-skard, Dimmuborgir. Pernottamento aReykahlid in campeggio.

9° GIORNO: DOM. 10 LUGLIO ASKYA Intera giornata di visita conguida parlante italiano in bus 4x4 alfamoso Vulcano Askja. Pranzo alsacco. Rientro al camping di Reyka-hlid.e pernottamento.

10° GIORNO: LUN. 11 LUGLIOREYKAHLID - AKUREYRI Si parte indirezione Akureyri. Vedremo Godafoss(cascata degli Dei). Arrivo ad Akureyri esistemazione dei mezzi. I partecipanti

avranno tempo libero a disposizione dadedicare alla visita di questa, che è laseconda città dell’Islanda. Pernottamen-to in campeggio

11° GIORNO: MAR. 12 LUGLIO AKUREYRI - TADARSKAL Partenza perGlaumbaer ( visita museo del folclore),Blondus, la Penisola di Vatmsnes, dovetroviamo la maggior colonia di foche ditutta l’Islanda, che ha il suo habitat diriproduzione a Hindisvik, Pernottamentolibero.

12° GIORNO: MER. 13 LUGLIO BLONDUOS - ANARSTAPI Visita liberaalla città di Olafsvik ed alla costa rocciosae frastagliata con le scogliere laviche diAnarstapi, con stupenda vista sul ghiac-ciaio Snaefellsnes. Pernottamento libero.

13° GIORNO: GIO. 14 LUGLIO ANARSTAPI - HUSAFELL Ancora pas-seggiate lungo le scogliere nelle vicinan-ze di Anarstapi. Inizia il trasferimento indirezione di Reykjavik. Visita alle cascatedi Barnafoss e Hraunfossar. Pernotta-mento libera

14° GIORNO: VEN. 15 LUGLIO HUSAFELL - PINGVELLIR- REYKJAVIKTrasferimento in direzione di Reykjavik.Lungo il percorso sosta Pingvellir, sededel primo parlamento Islandese, passeg-giata nel parco di Logberg dove potremoammirare la roccia dove venivano divul-gate le leggi. Inoltre potremo visitarel’unico posto al mondo dove è visibile laspaccatura che divide la faglia del conti-nente Europeo da quello Americano.Raggiungeremo la zona del Geyser el’impressionante cascata di Gulfoss. Nelpomeriggio arrivo a Reykjavik. Sistema-zione dei camper in campeggio e pernot-tamento.

15° GIORNO: SAB. 16 LUGLIO REYKJAVIK Mattinata di visita guidata inbus della città. Pomeriggio libero. Pernot-tamento in campeggio.

16° GIORNO: DOM. 17 LUGLIOREYKJAVIK - LAGUNA BLU - SELFOSS- SKOGAFOSS Partenza per la Penisola

di Reykjavik. Sosta con bagno nelle acquetermali della Laguna Blu. Cascata di Sel-foss, cascata di Seljalandsfoss dove glispruzzi d’acqua creano l’arcobaleno; edinfine la cascata di Skogafoss che preci-pita da ben 62 mt di altezza. Pernotta-mento libero.

17° GIORNO: LUN. 18 LUGLIOSKOGAFOSS - SKAFTAFELL In mattina-ta partenza per il più grande ghiacciaio d’Europa situato nel parco naturale delloSkaftafell. Lungo il percorso sosta a Viked al faro di Dyrholaey. Pernottamentolibero.

18° GIORNO: MAR. 19 LUGLIOSKAFTAFELL - LAGUNA DI JOKULSA-RON Continuiamo con delle piacevolipasseggiate all’interno del parco sino allacascata di Svartifoss, ammirando la calot-ta glaciale dell’immenso Vatnajokull. Nelpomeriggio trasferimento al lago glacialedi Jokulsarlon dove a bordo di una spe-ciale imbarcazione navigheremo fra gliiceberg. Pernottamento libero in riva almare con possibilità di avvistamento dellefoche.

19° GIORNO: MER. 20 LUGLIOJOKULSARON - EGILSTADIR Tappa ditrasferimento con visita libera alla città diHofn. Arrivo ad Egilstadir, sistemazione deicamper in campeggio. Pernottamento.

20° GIORNO: GIO. 21 LUGLIOBreve trasferimento al porto di Seydi-sfiordur, operazioni d’imbarco e parten-za alle ore 10. Pernottamento in nave.

21° GIORNO: VEN. 22 LUGLIOIntera giornata di navigazione. Pernotta-mento in nave.

22° GIORNO: SAB. 23 LUGLIOArrivo al porto di Hirstald. Inizio viag-gio di ritorno.

PROGRAMMA

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106 TURISMO all’aria aperta

Info utili

Il comune di Casaleone (VR) con la localesezione dei Coltivatori Diretti, la Strada delRiso e il Marco Polo Camper Club vi invitanoa gustare “l’Oro rosso della Bassa”, ovvero ilpregiato Radicchio di Verona

VENERDÌ 4 FEBBRAIOArrivo degli equipaggi aCasaleone e sistemazionenel parcheggio apposita-mente predisposto in viaDe Coubertin (zona areasportiva). Dalle ore 19.30,possibilità di cenare pres-so il padiglione delle feste“Paraboloide”.SABATO 5 FEBBRAIODalle ore 9.00: registrazio-ne degli equipaggi e cola-zione con... fagioli stufatie vin brulè.A mezzogiorno pranzolibero.Ore 14.00: con l’ausilio dipullman, visita guidata aduna riseria e ad una villaveneta. Ore 18.30: spetta-

colo folkloristico del grup-po “I Scariolanti” sulletipiche tradizioni popolarie contadine.Ore 20,00: cena di galapresso il padiglione dellefeste con la partecipazio-ne del Sindaco GabrieleAmbrosi ed a seguire sera-ta di ballo. DOMENICA6 FEBBRAIOOre 9.00: visita guidataad una corte rurale vene-ta della bassa veronese.Ore 12.00: pranzo con-venzionato presso ilnuovo padiglione dellefeste “Paraboloide”.Ore 15.00: saluti ed arri-vederci al prossimo anno.

Programma

INFORMAZIONIFlavio Superbitel. 0376 397308cell. [email protected] DIPARTECIPAZIONE15 euro a persona e 7 europer i bambini fra 6 e 12anni. Cena di gala (facoltati-va) del sabato sera conintrattenimento musicale:15 euro a personaPranzo (facoltativo) delladomenica a mezzogiorno:13 euro a persona I bambini fra i 6 ed i 12 anni

pagano la metà.COME ARRIVARE: daMantova: seguendo laS.R.10 Castel d’Ario,Nogara, Sanguinetto eCasaleone / da Padova:seguendo la S.R.10Legnago, Cerea e Casaleone/ da Verona: seguendo lasuperstrada 434“Transpolesana” finoall’uscita Cerea e poiCasaleone / da Rovigo:seguendo la superstrada434 “Transpolesana” finoall’uscita Cerea e poiCasaleone

MARCO POLO CAMPER CLUB

Un radicchio che vale oro

- 5 eurocon TURIT

Info utili

Doppia possibilità di partecipazione al maxi-raduno organizzato a Marina di Carrara, incontemporanea a TOUR.it, il 9° Salone delTurismo Itinerante. Gli equipaggi saranno ibenvenuti dal 14 al 16 e dal 21 al 23 gennaio

QUOTA DIPARTECIPAZIONEEuro 40,00 per l’interoequipaggio. PER INFORMAZIONI:M. Baldaccicell. 328 9846467P. Papinicell. 336 602329

Susanna Baldicell. 347 8075900tel e fax 055 [email protected] Per parlare con gli organiz-zatori durante il raduno:cell. 333.2209815 (attivosolo in fiera)

TOSCANA CAMPER CLUB

23° Raduno Nazionale 2011

VENERDÌ 14 E 21 GENNAIOOre 16:00 apertura radu-no, sistemazione equi-paggi nel parcheggiointerno al quartiere fieri-stico recintato diCarrarafiere, ma noncustodito, tempo libero.Ore 21:00 brindisi di ben-venuto. SABATO 15 E 22GENNAIOOre 9:00: inizio visite gui-date, trasferimento inpullman secondo l’orarioassegnato all’Abbazia diS.Caprasio di Aulla (MS)sulla via Francigena lastrada che ha unitoCanterbury a Roma. Proseguiremo per ilCastello di Terrossa dovesarà organizzata la degu-stazione di prodotti tipici. Nel tempo libero visitaalla fiera TOUR.it (il passvi da diritto ad entrarequante volte volete).

Il Toscana Camper Club,sempre alla ricerca diqualcosa di nuovo perl’intrattenimento serale vipropone alle ore 21:00uno spettacolo esilaranteunico nel suo genere:Dante Cigarini mette inscena i pregi, i difetti, leaspirazioni e le debolezzedegli esseri umani. DOMENICA 16 E 23 GENNAIOOre 9:00: inizio visite gui-date. Trasferimento inpullman all’Abbazia di S.Caprasio. Il programmadelle visite sarà uguale aquello di sabato.Nel tempo libero visitaalla fiera.

Programma

- 5 eurocon TURIT

Raduni e convenzioni Rubrica a cura di Simona Benzi

Page 107: Editoriale - Turismo Itinerante · - Il Camper Club La Granda ascoltato in Commissione Trasporti pag. 12 - Animali: porte aperte in metà agriturismi pag. 13 - Vacanze in camper in

- 5 eurocon TURIT

- 5 eurocon TURIT

Raduni e convenzioni

Info utili

La meravigliosa festa di Sant’Agata diCatania è considerata la più bella festa reli-giosa al mondo e la seconda dopo ilCarnevale di Rio per folklore e tradizione

MARTEDÌ1 FEBBRAIO Ore 16,00: arrivo sistema-zione e registrazioneequipaggi, visita in cittàper vedere le ballate dellecandelore ed una visitanella Catania dei pub.Cocktail di benvenuto.MERCOLEDÌ2 FEBBRAIOcolazione presso localiconvenzionati con lemigliori specialità catane-si, incontro con autoritàcittadine, visite al palazzodi città, pranzo libero o inlocali conv. Il pomeriggiopasseggiate alla scopertadi luoghi sacri e il teatroM. Bellini. Degustazioni diottimi arancini con pistac-chio e al ragù.GIOVEDÌ 3 FEBBRAIO Colazione e poi tutti allapescheria a guardare lafesta dei cerei che sidaranno a pazze gioiecon le loro annacate.Ore 12.00: sfilata delle 11candelore e delle carrozze

del Senato (del 600) cheusciranno solo in questadata per portare le autori-tà. Alle ore 15.00 si svol-ge il trofeo internazionalepodistico, alle20.00 ani-meranno la serata i cantisacri lirici e i fuochi piro-tecnici. VENERDÌ 4 FEBBRAIOIn mattinata dopo lamessa il fercolo diSant’Agata inizierà il giroesterno della città, sivedranno tutti i devoticon il saio bianco.Durante il giro si visiteràla prima chiesa posta a 15metri sotto il livello stra-dale in una grotta vulca-nica. In seguito: corsa deicappuccini alle ore 17.00.SABATO 5 FEBBRAIOIn mattinata visite varie.Ore 18,00 dopo la messala Martire uscirà per fare ilgiro interno della cittàpreceduta dalle 11 can-delore, fuochi pirotecnicie la famosissima salita diSangiuliano.

Programma

INFORMAZIONIwww.asscampdisicilia.itcell. 349.6580186o cell. 328.5303691 QUOTA DIPARTECIPAZIONE30 euro ad equipaggio,

più 5 euro a persona perla degustazione degliarancini. LA QUOTA COMPRENDEPosteggio all’area di sostae visite nei vari luoghisacri e musei.

ASS. CAMPEGGIATORI DI SICILIA

Festa di S. Agata a Catania

Info utili

Gli appassionati di sci non possono perderequesta splendida opportunità di vacanza edivertimento sulle nevi di Pila e Courmayeur

QUOTA DIPARTECIPAZIONEVisitare il sito www.cam-perclubvda.it nel mese didicembre per conoscere icosti che saranno comun-que molto competitivi. PER INFORMAZIONI:

tel. 0125.929096cell. 333.6897190C’è la possibilità di affittobungalows da 4/6 posticon biancheria per l’interasettimana (contattare il gestore del campeggio aln. 335 5374092)

POLLEIN (AO)

XIV° settimana biancadel camperista

SABATO 29 GENNAIOArrivo in giornata degliequipaggi presso ilCamping Les Iles di Pollein (AO). Ore 19.30: cena. Ore 21.00: istruzioni per lasettimana DOMENICA30 GENNAIOVisita alla bimillenaria Fieradi S.Orso Ore 19.00: cena libera(sono anche presenti alcunipadiglioni allestiti in occa-sione della fiera) con parte-cipazione facoltativa allaVeuillà nel centro storico diAosta. LUNEDÌ 31 GENNAIOGiornata di sci a Pila o pro-seguimento visita fiera.

Ore 20.00: cenaMARTEDÌ 1 FEBBRAIOGiornata di sci a PilaOre 20,00: cena MERCOLEDÌ2 FEBBRAIOGiornata di sci a PilaOre 20,00: cenaGIOVEDÌ 3 FEBBRAIOGiornata di sci aCourmayeur (subordinataal numero dei partecipanti). Ore 20,00: cenaVENERDÌ 4 FEBBRAIOGiornata di sci a PilaOre 20,00: cenaSABATO 5 FEBBRAIOGiornata di sci a PilaOre 20.00: cenaDOMENICA6 FEBBRAIOPartenza equipaggi e saluti

Programma

TURISMO all’aria aperta 107

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Di seguitopubblichiamo

l’elenco dei raduniche si svolgeranno

nei mesi di gennaioe febbraio 2011per permettervidi programmare

in tempoil vostro itinerario

- 14-16 gennaio MARINA DI CARRARA (MS) - 23° RADUNO NAZIONALE 2011 - Toscana Camper Club

Cell. 328.9846467 (M.Baldacci) - vedi programma nelle pagine precedenti

- 21-23 gennaio MARINA DI CARRARA (MS) - 23° RADUNO NAZIONALE 2011 - Toscana Camper Club

Cell. 328.9846467 (M.Baldacci) - vedi programma nelle pagine precedenti

- 27-30 gennaio DOSSON DI CASIER (TV) - FESTA DEL FIORE D'INVERNO (IL RADICCHIO DI TREVISO)

C. C. “La Granda”, tel. 0171.1988050 - cell. 329.5741532 - www.camperclublagranda.it

- 1-5 febbraio CATANIA - FESTA DI SANT’AGATA - Associazione Campeggiatori di Sicilia

Cell. 349.6580186 o cell. 328.5303691 - vedi programma nelle pagine precedenti

- 4-6 febbraio CASALEONE (VR) - UN RADICCHIO CHE VALE ORO - Camper Club Marco Polo

Tel. 0376 397308 (Flavio Superbi) - vedi programma nelle pagine precedenti

- 14-16 gennaio LONATO DEL GARDA (BS) - UFFO NELL’ANTICA STORIA VISCONTEA E VENEZIANA

C. C. “La Granda”, tel. 0171.1988050 - cell. 329.5741532 - www.camperclublagranda.it

- 27-30 gennaio DOSSON DI CASIER (TV) - IL RADICCHIO. TRA TREVISO E CASTELFRANCO

C. C. “La Granda”, tel. 0171.1988050 - cell. 329.5741532 - www.camperclublagranda.it

- 11-13 febbraio TAGGIA (IM) - IL RADUNO DEI FURGARI

C. C. “La Granda”, tel. 0171.1988050 - cell. 329.5741532 - www.camperclublagranda.it

- 19-20 febbraio COLLODI (PT) - PINOCCHIO IN CAMPER - all’Associazione Regionale inCHIANTI

cell. 3470159370 tel 055 2020444 (Cecilia) - preferibilmente ore serali

- 25-27 febbraio SESTRI LEVANTE (GE) - DAL TIGULLIO ALLE CINQUE TERRE ALLE SOGLIE DELLA PRIMAVERA

C. C. “La Granda”, tel. 0171.1988050 - cell. 329.5741532 - www.camperclublagranda.it

Raduni e convenzioniin breve

Per essere sempre aggiornati sugli incontri in programma consultate il nostro portale www.turismoitinerante.com,alla pagina “Raduni” (a sinistra sulla home page).

Per la pubblicazione dei raduni scrivete a: Simona Benzi, [email protected]

TURISMO all’aria aperta 109

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Voglio dormire in un igloo oppu-re in una tenda in pieno deserto,desidero cenare in maniera stra-

vagante o trascorrere un periodo nelsilenzio più assoluto, senza che nem-meno si possa udire una mosca volare?Una volta occorrevano ricerche, telefo-nate e… una buona dose di fortuna,ora è sufficiente un buon motore diricerca e il mondo, con le sue tanteopportunità, si apre davanti ai nostriocchi…basta, appunto, un clic sul com-puter e…il gioco è fatto!Se è così semplice rispondere ad esi-genze stravaganti, figuriamoci quandosi va alla ricerca di molto di meno: diconoscere i costi, le opportunità che ilterritorio offre, i servizi e poco d’altroancora. L’informatica ed internet hannotrasformato le nostre abitudini, aiutanonella conoscenza, veicolano le scelte, avolte anche in maniera del tutto incon-sapevole.Il turismo all’aria aperta non è esclusoda tutto questo, anzi l’utilizzo delleconoscenze che giungono dal webcostituisce sempre di più l’elementobasilare utilizzato non solo prima diorganizzare un viaggio importante, maanche per determinare le scelte relativead un week-end o ad un ponte lungo.Si confrontano così i costi, le opportuni-tà, la fruibilità e si sceglie.

In molti casi si cerca anche un contattodiretto scrivendo e-mail per avere lacertezza che quanto appare davanti ainostri occhi trovi poi rispondenza nellarealtà delle cose. E qui, purtroppo,casca l’asino!Nel senso che, rispetto a molte altrerealtà, la capacità delle strutture italianedi mettersi in rete e di offrire, in temporeale, risposte alle esigenze, purtroppo,latita e parecchio.È sufficiente fare qualche tentativoattraverso internet, spedire qualche e-mail di richiesta di chiarimenti, per ren-dersi conto della lunghezza dei tempi dirisposta… sempre che alla fine giunga-no. Questo gioca a sfavore del nostroPaese e non aiuta a veicolare i flussi: edè solo l’inizio. Un interessante articolo,pubblicato nelle scorse settimane sulSecolo XIX di Genova, chiarisce come“un buon viaggio inizi su internet” ecome la sociologia e la psicologia sianoormai entrate, a pieno titolo, nella pre-disposizione dei siti delle varie strutture.Si dà spazio alla famiglia, oppure alleesigenze dei single, si presenta il territo-rio oppure si amplificano le proposted’animazione organizzate all’internodella struttura, si comparano i prezzi osi predilige il “tutto compreso”.Certe realtà offrono proposte che sonomodulate persino sull’età dei parteci-

panti e quindi sulle esigenze che sidiversificano, a volte, anche di parec-chio. Tutto attraverso un clic: arrivare inritardo su questo settore o, peggioancora, esserne estranei rappresentanon solo un’opportunità persa, maanche una grave responsabilità daparte di chi ricopre compiti gestionali ofunzioni amministrative.Il turismo all’aria aperta, che poggiasull’individualismo e su scelte personali,ha nell’informazione preventiva unadelle proprie pietre miliari, renderseneconto ed agire di conseguenza rappre-senta quindi un’opportunità sicura dicrescita e di consolidamento di unaclientela sempre alla ricerca di novità ed’opportunità diverse.Di qui la necessità di creare reti infor-mative sempre più al passo con i tempi,di rafforzare le sinergie sul territorio, direndere sempre più credibile l’informa-zione che si fornisce e di facilitarne l’ac-cesso.Elementi caratterizzanti ed importantiper il futuro: rendersene conto è impor-tante ed agire di conseguenza assoluta-mente necessario.Il rischio, altrimenti, è quello di veicola-re altrove enormi flussi e di non riusciread agganciare quanti si affacciano perla prima volta sul palcoscenico dell’abi-tar viaggiando.

TURISMO all’aria aperta 111

Un buon viaggio inizia su internetL’informatica e la rete hanno trasformato le nostre abitudini, aiutano nella conoscenza,

veicolano le scelte, a volte anche in maniera del tutto inconsapevole

L’opinione di... Beppe Tassone

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Euro 31.000,00� MILLER UNIVERSITYOXFORD Mansardato, FiatDucato 2.8 JTD, anno 04/2003

Euro 29.500,00� MOBILVETTA LUNAMansardato, Fiat Ducato 1.9 TD,anno 02/2002 Euro 18.900,00� MOBILVETTA ARCOBALENOMansardato, Iveco Daily 35S11,anno 2000 Euro 23.000,00� RIMOR UNICO Mansardato,Ford Transit 2.5, anno 1992

Euro 11.900,00� RIMOR UNICO Mansardato,Ford Transit 150L2.5TD, anno03/1997 Euro 19.900,00� RIVIERA GT Mansardato, FiatDucato 2.8 i.d.TD, anno03/1999 Euro 27.500,00� F.A.B. MONOSCOCCAMotorhome, Fiat Ducato 2.5TD,anno 1991 Euro 21.500,00� MOBILVETTA EUROYACHT140 Motorhome, Fiat Ducato2.5 TDI, anno 1997

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114 TURISMO all’aria aperta

Rubrica a cura di Pier Francesco Gasperi con la consulenza tecnica di Claudio D’Orazio Assicurazioni

Assicurazioni e dintorni

Dal 1 dicembre 2019 è entrato invigore il Nuovo Regolamento

dell’ISVAP sull’informazione e la pubbli-cità delle polizze assicurative. Le nuovedisposizioni riguardano anche le coper-ture obbligatorie e interessano i nuovicontratti stipulati o in corso o rinnovati.La norma dispone che prima della sotto-scrizione il cliente deve ricevere il fasci-colo informativo differenziato per tipodi veicolo e le compagnie di assicurazio-ne devono illustrare con particolare evi-

denza e attraverso esempi e avvertenze,clausole e termini che prevedono oneri acarico del contraente, oppure sospensio-ni, limitazioni o esclusioni della copertu-ra. Il Contraente assicurato ha la facoltàdi formulare richieste scritte per le infor-mazioni che ritiene utili e la SocietàAssicurativa deve dare risposta scrittaentro venti giorni, dalla data di ricezio-ne. Le Compagnie Assicurative devonoobbligatoriamente pubblicare sui sitiinternet l’elenco dei centri di liquidazio-

ne dei sinistri e i relativi recapiti, con l’in-dicazione dell’area di competenza e deigiorni e orari di apertura. Da alcuniosservatori del settore viene consideratapositiva la nuova disposizione ma nelcontempo si sottolinea che tali norme ele informative dell’assicuratore dovreb-bero essere stampate su un opuscolo sin-tetico ed intuitivo, fornito in abbina-mento al fascicolo integrale, al fine direndere più agevole ed immediata sial’informazione sia la consultazione.

Con l’ordinanza n. 19816 del 2010, laTerza Sezione Civile della corte di

Cassazione ha accolto il motivo di ricor-so avente ad oggetto la violazione degliartt. 2059 c.c. e 5, L. n. 57 del 2001. IlGiudice d’Appello aveva, infatti, negatoil risarcimento dei danni morali – in rela-zione ad un sinistro da cui erano deriva-te lesioni personali – con la motivazioneche la legge n. 57 del 2001, non prevedela liquidazione del danno morale. Daciò, la Cassazione ha, invece, chiarito chel’art. 5, L. 57 del 2001, è una norma dicarattere tecnico-pratico non escludentela considerazione e liquidazione di ulte-riori aspetti del danno non patrimonialeconseguenti ai sinistri considerati. Ilsecondo comma della disposizione indi-ca, espressamente, i criteri e le misure daseguire per la quantificazione del risarci-mento dei danni alla persona di lieveentità – nell’attesa di un’organica disci-plina del danno biologico – derivanti dasinistri conseguenti alla circolazione deiveicoli a motore e dei natanti. E’ il solodanno biologico, quindi, ad essereoggetto dell’articolo de quo che ne for-nisce, anche, una definizione in terminidi “lesione all’integrità psicofisica dellapersona, suscettibile di accertamentomedico-legale”. Risulta, pertanto, evi-dente che la legge n. 57 del 2001, nonpuò in alcun modo considerarsi limitati-va della portata percettiva dell’art. 2059c.c., relativo al danno non patrimonialetout court considerato. Il Giudice è chia-mato, così, a tenere conto anche dellesofferenze morali subite dal danneggia-to.

Più trasparenza per le polizze assicurative

Il danno biologico non può escluderela considerazione delle sofferenze morali

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116 TURISMO all’aria aperta

Assocamp

Le iniziative realizzate e quelle in programma

Siamo giunti a gennaio 2010 e,come è consuetudine, bisogna

tracciare il resoconto dell’anno chesi è concluso, e il programma per ilnuovo anno.Nel 2010 due sono state le iniziativepiù importanti: la costituzione dialcune Assocamp regionali e lo svi-luppo dell’iniziativa “Camper tivoglio conoscere” .L’Assocamp ha nel 2010 costituitotre delegazioni regionali, inPiemonte, in Lombardia e in Emilia.La prima, effettuata in Piemonte, haconsentito di festeggiare così nelmigliore dei modi i 20 anni diAssocamp, che nacque proprio aTorino. Sono seguite immediata-mente dopo, la nascita della delega-zione della Lombardia e dell’EmiliaRomagna.Tali iniziative hanno lo scopo, dauna parte, di aggregare la rete ven-dita dando vita ad una serie di con-fronti interni mirati ad una crescitaprofessionale di cui si sente sempredi più la necessità, e dall’altra, dipoter rappresentare sul territorio unpunto di riferimento e di dialogo neiconfronti delle istituzioni.Con il potere decisionale e politicodemandato in molti casi alle singoleRegioni, si avverte sempre di più lanecessità di un confronto e di undibattito che solamente in questomodo può essere effettuato. Le iniziative, infatti, del “camper tivoglio conoscere” sviluppate aMilano e in Piemonte, sono statepossibili grazie alla collaborazioneed al dialogo sviluppato nei con-fronti delle singole AmministrazioniSi tratta di manifestazioni chehanno visto la rete vendita attivarsiin sinergia, portando diversi autoca-ravans in alcune piazze, in modo dafar conoscere e toccare con mano inostri veicoli a tutti coloro che ina-spettatamente potevano visionarli.C’è la necessità di avvicinare nuoviutenti, di far conoscere il nostro tipodi vacanza e solo andando sul terri-torio ci si può riuscire.Su questa linea si sta muovendo laprogrammazione per il 2011.

C’è la volontà di creare nei primimesi dell’anno altre Assocampregionali e prime fra tutte inToscana, nel Lazio, nel Veneto e inLiguria, sempre usufruendo, dovepossibile, delle strutture Regionalidella Confcommercio, così come èstato fatto fino ad ora.Si tratta di regioni molto importanti,che consentirebbero di poter realiz-zare compiutamente quel progettoche l’Associazione ha messo in esse-re un anno fa.Un secondo importante programmache si sta sviluppando riguarda tuttoquello che concerne le normative intema di circolazione e di accoglien-za. Mi riferisco alle limitazioni altraffico, alla possibilità di montag-gio di filtri antiparticolato per i qualisi sta lavorando in maniera moltoincisiva, e non ultimo, al problemadei limiti dei 35 q.li per la patente.C’è poi il tema della promozione. Cisono infatti differenti iniziative,nate a livello locale, che si sta cer-cando di sviluppare, dopo l’espe-rienza di “Camper ti voglio conosce-re”. Questa come altre forme di pro-mozione sono necessarie per sensibi-

lizzare sempre di più il grande pub-blico da una parte, e dall’altra, farnotare alle forze politiche come ilnostro settore sia importante edegno di attenzione.Pur essendo un comparto definito“di nicchia”, vorrei sottolineare cheil mondo dei camperisti muove piùdi 800 milioni di euro all’anno, moltidei quali destagionalizzati ed avolte lontano dai grandi flussi turi-stici. Volumi che risultano più chemai appetibili a molte realtà locali.Il 2011 vedrà infine la nostraAssociazione ancora una volta impe-gnata nella ricerca di quel progetto,già tentato un paio di anni fa, dicostituzione della “Consulta delPlein Air” di cui tanto si sente il biso-gno. Ciò consentirebbe di potersipresentare uniti e compatti verso leistituzioni e poter far valere quellaforza che il settore rappresenta. Non mi rimane che porgere allaRedazione di “Turismo all’aria aper-ta“ ed a tutti i lettori, i più sinceriAuguri di un Sereno 2011 a nomemio e di tutta la rete vendita.

Vittorio Dall’Agliopresidente Assocamp

Assocamp, Segreteria Nazionale - tel. 06 5866.234/205 - e-mail: [email protected] Presidente Vittorio Dall’Aglio - e-mail: [email protected]

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Punti d’Incontro

Gennaio: - 16/17 Tuscania (VT) Festa di S. Antonio Abbate Febbraio: - dal 11 al 13 San Valentino, Monte san Biaggio

Sagra della salsiccia di M.S. Biaggio - Anguillara Sabazia (RM) 1°o 2° fine settimana

Sagra dei broccoletti da definire dataMarzo:- Dal 18 al 20 Festa delle Camelie a VelletriAprile: - Sagra del carciofo a Ladispoli (data da definire)Maggio: - Portobello dei Camperisti con favata e pecorino

Piana delle Orme Latina - Bolsena (VT) presso A. A. guadetto

Vino Porchetta e.......... (data da definire)

Giugno: - Dal 2 al 5 Ostia Antica: vista scavi e castello,

Crociera sul Tevere tour panoramico RomaAgosto: - Dal 11 al18 Ferragosto al fresco in campeggio Settembre: - Dal 5 al 25 Viaggio in Germania Romantic strass

e Oktober Fest Ottobre: - Dal 14 al 16 Strada dei vini del Lazio Novembre- Dal 28 al 1 nov Raduno 4 gg a Sermoneta,

Norma Ninfa Valvisciolo Dicembre- Dal 7 al 11 Mercatini di Natale Nuova Feltria e dintorni

Punto d’Incontro TURIT del Lazio:programma di massima uscite 2011

Per informazioni sui Punti d’Incontro TURIT contattare Andrea Amici: Ufficio tel. 071.2901272cellulare 393.9015246 - e-mail: [email protected]

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118 TURISMO all’aria aperta

SensoriABILIS 2010Successo e nuove prospettive per il turismo accessibile

Village for all, via Ravenna 784 - 44100 Gaibanella - FE - Presidente: Roberto Vitalifax 0532 719036 - [email protected] - www.villageforall.net

É on line il nuovo portale di Village for all in 5 lingue. Sono già attivi italiano,inglese, spagnolo, tedesco e olandese, a breve sarà attiva anche la lingua francese.

Patrizio Carotta, Responsabile FiereLifestyle & Technology e Centro

Congressi della Fiera di Vicenza, ha riti-rato il premio, SensoriABILIS 2010come "Miglior imprenditore" per contodi Fiera Vicenza per il Progetto:“Gitando.all 2011”. Il Salone Gitando,realizzato da Fiera Vicenza, in collabora-zione con Village for all, è il Salone delcampeggio, delle vacanze e del tempolibero; è nato nel 2009 e ha saputo indi-viduare e valorizzare le nuove stradepercorse dal settore turistico e dai turististessi, convogliando e approfondendoin maniera innovativa e professionaledelle nicchie del settore potenzialmenteforti, ma ancora sconosciute ai più.Stiamo parlando, appunto, diGitando.all, spazio dedicato al Turismo eallo Sport per Tutti, vera punta di dia-mante dell’intero Salone, che nel 2011rivestirà un ruolo ancora più importan-te, arrivando ad essere l’evento piùsignificativo, per quanto riguarda ilTurismo Accessibile e tutte le sue sfac-cettature culturali, sociali e imprendito-riali, a livello europeo. Dopo una primaedizione embrionale, la manifestazionedel 2010 ha avuto un notevole successocon grande riscontro mediatico e di

pubblico. I 27.000 visitatori hanno tro-vato utili spunti sulle mete per le vacan-ze, i mezzi per raggiungerle e tante ideeper attività sportive, ludiche e ricreative.Gitando, Gitando.all e la proficua colla-borazione tra Fiera Vicenza e Village forall, sono fortemente sostenuti dallaRegione Veneto. Vi aspettiamo quindi aVicenza dal 24 al 27 marzo 2011: 4giorni intensi e ricchi di novità, per Tutti! SensoriABILIS, alla sua quarta edizione,si è svolto a Loreto, il 3 e 4 dicembre.La manifestazione ha lo scopo di ricono-scere e premiare le eccellenze esistentinel panorama nazionale in termini diaccessibilità, studiandone l’innovazionedel prodotto turistico, per poi offriremodelli e best practice agli operatori .Carmen Lasorella, madrina della mani-festazione, affiancata dall’ideatore ecoordinatore del progetto LudovicoScortichini e dal Presidente diConfindustria Ancona Giuseppe Casali,ha consegnato i premi alle varie catego-rie: Miglior Ente Pubblico, MigliorImprenditore, Miglior Struttura Ricettivae di Ristorazione, Miglior Articolo oReportage, Miglior Associazione,Miglior Museo. Ricordiamo con piacere che la Regione

Veneto e Village for all sono anche i co-protagonisti del premio assegnato allamigliore struttura ricettiva, che que-st’anno è andato al Centro VacanzeUnion Lido Park & Resort. Union Lido siè distinto per il suo costante e plurien-nale impegno nel campo dell’accessibili-tà e dell’ospitalità per tutti, ponendoquesti principi come obiettivi fonda-mentali per la crescita della struttura eimpegnandosi concretamente per per-seguirli attraverso corsi di formazione,abbattimento delle barriere architettoni-che (tramite il PEBA, uno strumentomesso appunto e fortemente consiglia-to da Village for all), realizzazione di unnuovissimo centro W10 wellness com-pletamente accessibile e dotato dimappe tattili in tutti gli ambienti, possi-bilità di installare il sollevatore da pisci-na qualora ce ne fosse bisogno, inoltre,passerelle removibili sulla spiaggia, car-rozzina da mare, ampia disponibilità diunità abitative accessibili (20), locali incui è possibile trovare menù per perso-ne celiache e seguire una dieta speciale(sono 8), buona segnaletica di orienta-mento e attenzione per chi soffre diallergie ambientali. Tutti gli ambientisono di facile fruizione.

Foto a sx: Patrizio Carotta con il presidente di Confindustria Marche e la giornalista Carmen La Sorella, madrina del-l’evento. Foto a dx: Patrizia Castelli di Union Lido che ritira il premio dalle mani del Presidente di ConfindustriaMarche e la giornalista Carmen La Sorella, madrina dell’evento

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120 TURISMO all’aria aperta

Una presenza di Soci e di club supe-riore alle più rosee aspettative ha

fatto da cornice alla nostra recenteAssemblea Nazionale. Pompei, notalocalità della Campania anche per ilfamoso santuario dedicato allaMadonna, ha accolto non solo i delega-ti al “parlamentino di Confedercampeg-gio”, ma ha anche consentito di poter

festeggiare “alla grande” i nostri Socicon iscrizione ultratrentennale. Tutto siè svolto nella sala Consiliare delComune di Pompei, sotto la presidenzadel Sindaco, Avv. Claudio D'Alessio, edel Presidente della F.C. Campania(Raimo Balzano), assistito dall’attualeVice Presidente nazionale VicarioAngelo Varriale. Poche le assenze solo irappresentanti della valle d’Aosta e delFriuli Venezia Giulia. Per quanto riguar-da, invece, il settore riservato ai premia-ti erano presenti tutti i Soci da premiare,fatta eccezione per alcuni. Tanti gliinterventi a partire dall’Ing. AntonioCacace (Napoli), più volte ConsigliereNazionale e Vice Presidente NazionaleFedercampeggio, al quale il pubblico havoluto tributare una festosa accoglien-za, per i suoi ricordi, i suoi auguri e suoiincoraggiamenti sono stati apprezzatimoltissimo. Poi, è stata la volta di unatrentina di altri Soci “anziani”: tutti sod-disfatti, emozionati, accompagnati daifamiliari, pronti a farsi immortalare dallamacchina fotografica. Quindi, è stata lavolta dei club. L’entusiasmo dei nume-

rosi (una cinquantina) provenienti dallaCampania, dalla Puglia, dall’Abruzzo,dal Molise, dal Lazio e dalla Basilicata èriuscita a nascondere bene l’assenza didiversi club calabresi e siciliani. Ad ognimodo, è stato piacevole ascoltare laparola dei Presidenti premiati, riceveresemplici ma significativi doni ricordo. Inaltre parole è stata una stupenda ememorabile giornata contornata, comesempre, dalla presenza di quasi tutto ilConsiglio Nazionale Confedercam-peg-gio. La cerimonia, si è conclusa con lapremiazione degli ex Dirigenti. Inoltre il“Circolo Campeg-giatori Napoletani”,Socio Fondato-re di Confedercampeg-gio, anch’esso festeggiava i 60 anni difondazione. Premiato anche il suo presi-dente, Vincenzo Esposito per l’impegnoeccezionale profuso ovunque e per ladiffusione del turismo all’aria aperta eper la sua fruizione da parte di tutti icampeggiatori, compresi i diversamenteabili.Grazie a tutti di cuore.

Confedercampeggio

Soci in festa a Pompei

Confederazione Italiana Campeggiatori, via Vittorio Emanuele 11 - 50041 Calenzano (FI)tel. 055.882391 - fax 055.8825918

e-mail: [email protected] - sito internet: www.federcampeggio.it

All’Assemblea Nazionale della Confedercampeggio numerose le presenze,tante premiazioni ed emozioni

Foto di Marcello Arcangeli

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TURISMO all’aria aperta 121

Terme e camperLo sviluppo del turismo “lento”

A.C.T.Italia Federazione - Associazione Campeggiatori Turistici d’ItaliaViale G. Massaia, 39 - 00154 Roma - tel. 06 5140979 - fax 06 97255047

e-mail: [email protected] - sito internet: www.actitalia.it

ACTItalia Federazione

Iprimi consuntivi del 2010 indicano uncrescente interesse del consumatore

(italiano e straniero) per i turismi “soft” o“lenti”, che consentono un’appropriatafruizione di tutte le risorse del territorio(ambientali, paesaggistiche, artistiche, cul-turali, artigianali ed enogastronomici).Anche i legislatori regionali hanno ritenu-to opportuno favorire questa forma diturismo con leggi ad hoc che favorisconola localizzazione di aree di sosta attrezza-te, realizzate dai comuni, su suolo pubbli-co o anche privato.Il camperIl cosiddetto “camperismo” è un fenome-no in crescita a livello Europeo, che con-sente ai turisti/viaggiatori, utilizzatori ditale modalità di viaggio e di soggiorno, dieffettuare scelte condivise dalla piccolacomunità del singolo equipaggio (la cop-pia o la famiglia) o della carovana (di soli-to due o più mezzi itineranti che viaggia-no in comitiva) di fermarsi in aree di sostaattrezzate di servizi (sosta in sicurezza, ser-vizi elettrici e igienici) per una fruizionedelle attrattive del territorio.Le termeIl sistema termale italiano è presente intutta la penisola e nelle isole con ben 380stabilimenti termali, in 20 regioni, in 170comuni. Molti stabilimenti termali sonoattrezzati da tempo per accogliere i turistiin camper all’interno dei parchi termali onelle immediate vicinanze. Nel 2011Federterme realizzerà il progetto “Termeaperte 1861-2011 per il 150° dell’Unitàd’Italia” per far conoscere il percorsoscientifico, imprenditoriale e turistico delsistema termale italiano.I comuni termaliMolti comuni recentemente hanno rico-nosciuto l’opportunità di favorire taleforma di turismo praticato da persone cheamano portarsi appresso la propria casaper meglio fruire delle diversità e delleattrattive dei territori; persone che poi rife-riscono le esperienze fatte, con il passapa-

rola, ai loro amici, parenti, colleghi di lavo-ro, innescando una curiosità che spesso sitraduce in fidelizzazione o spunto pernuove vacanze.L’Europa e gli itinerari culturalitermaliL’Europa riconosce la valenza del turismosostenibile per la coesione europea e quel-la del termalismo terapeutico e del benes-sere nell’ambito del modello di welfaretermale.La comunicazione 30 giugno 2010 delCommissario UE per l’impresa, AntonioTajani, riconosce la valenza terapeutica eturistica del termalismo europeo mentre, amaggio 2010, il Consiglio d’Europa haapprovato “l’Itinerario culturale delle cittàtermali storiche”, proposto dall’associa-zione EHTTA (della quale fanno partecome soci fondatori per l’Italia AcquiTerme e Salsomaggiore e altre città si stan-no associando per contribuire alla realizza-zione pratica dell’itinerario).Il progettoCiò premesso sembra opportuna una rile-vazione delle strutture di sosta per camperesistenti nelle città termali, per promuo-verne la conoscenza (di quelle esistenti) eper stimolarne la nascita ove non esistentio migliorabili.Il progetto prevede la collaborazione dellaFederterme, dell’A.C.T.Italia Federazionenazionale (Associazione Campeggiatori

Turistici d’Italia), dell’ACI, del Touring ClubItaliano.Dopo il 1° step di rilevazione dell’esistentesi procederà con eventi seminariali dicomunicazione (in ambito cameristico etermale) per far conoscere il progetto edacquisire collaborazioni.Il supporto dei media (stampati, elettroni-ci e convegnistici) sarà fondamentale perl’implementazione del progetto che si pro-pone la finalità di promuovere un turismosostenibile per la migliore conoscenzaesperienziale delle risorse termali e turisti-che del Paese. Il progetto non ha finalitàcommerciali.La presentazioneLa collaborazione comincia con un conve-gno organizzato dalla FederazioneNazionale A.C.T.ITALIA sabato 22 gennaio2011 ore 15, Sala Canova 1° piano CentroServizi della Fiera di Carrara, in occasionedel 9° Salone del Turismo ItineranteTOUTit – Viaggiare in libertà alla scopertadei luoghi, con interventi di rappresentan-ti di FEDERTERME, ACTITALIA, ANCOT(Associazione dei Comuni termali) nonchédi ACI e TCI e Fiera di Carrara.Riferimenti organizzativi:per la Federazione Nazionale ACTITALIA, ilPresidente arch. Pasquale Zaffina, [email protected];

Pasquale Zaffina

Nuova collaborazione tra ACTItalia Federazione, Federterme, ACI e Touring Club Italiano perpromuovere le risorse turistiche e termali del paese

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122 TURISMO all’aria aperta

Testi a cura della redazione

Informazioni dalle aziende

Villeggio di EL.MOpremiato al “Safety

Award” di Fiera Sicurezza

Motosat: l’antenna satellitemotorizzata semiautomatica della Teleco

Camper Blu Camp a Shanghai

Un premio che conferma l’impegno costantedi EL.MO. nella progettazione di soluzioni

all’avanguardia per i sistemi di sicurezza. Inoccasione di Fiera Sicurezza 2010, infatti, ilsistema Villeggio è stato premiato dalla giuriadello Safety Award nella sezione“Innovazione”. Come si legge dalle motivazio-ni della commissione “Villeggio è un sistemaantintrusione dalle dimensioni contenute checonsente di controllare efficacemente e pun-tualmente – da remoto – un ambiente intempo reale”. Le potenzialità della novità di EL.MO. si esten-dono – grazie al sistema plug & play della piat-taforma hardware - anche al di là delle classi-che applicazioni antintrusione. Grazie allamodularità del sistema, infatti, è possibileespandere le funzionalità della centrale per-mettendo di monitorare e intervenire nel casodi fughe di gas, di principi di incendio e di alla-gamenti. I moduli consentono, inoltre, il con-trollo diversificato via pc, ma anche tramiterete telefonica fissa e mobile consentendo l’in-tervento sul sistema di riscaldamento e sullefonti luminose. In occasione della fiera sono state presentatedue versioni di Villeggio – VIBASIC E VIDOMO -configurate per applicazioni diversificate inbase ai singoli progetti e che arrivano a con-trollare fino a 64 ingressi, radio e/o cablati, conla possibilità di gestire 32 utenti e 4 aree con 4settori ciascuna. Info: www.elmospa.com

La Teleco SpA ha voluto portareal top le proprie antenne satelli-

tari a puntamento manuale dellaserie Voyager. Con questo innovati-vo modello si può dire che nasce laprima antenna semiautomaticadella Teleco, grazie al quale il cam-perista sarà in grado di puntare lapropria antenna in modo più sem-plice e veloce. Nella parte inferioredell’accessorio è stato introdotto unpiccolo motore elettrico a 12 Voltche aiuta a sollevare ed abbassare laparabola. Grazie ad un lungo lavorodi design e di progettazione l’interaparte elettronica è stata incorporataall’interno di una manopola ergo-nomica, dotata di due pulsanti chepermettono di compiere le funzioni sopra descritte. Nella parte inferioredi tale manopola inoltre si trova unpiccolo display a fosfori verdi a duecifre, che visualizza i gradi di inclina-zione del braccio della parabola, ilvalore aumenta o diminuisce a

seconda che la parabola si alza o siabbassa. Il microprocessore di con-trollo memorizza l’ultimo valore diinclinazione introdotto, una funzio-ne molto utile quando il camperistavuole puntare nuovamente l’anten-na. Il modello Voyager MotosatDigimatic è munito anche del pun-tatore DSF/80, per facilitare la ricer-ca dei satelliti che trasmettono i pro-grammi in digitale. Info: www.telecogroup.com

Sono arrivati lo scorso 27 novembre2010 nella sede della “Grosso

Vacanze” i componenti della spedizione“Overland 13”. L’azienda Overland hanoleggiato 4 camper “Blu Camp” diappoggio all’equipaggio. La spedizione,capeggiata dall’organizzatore BeppeTenti, è partita da Milano il 20 luglio2010 con l’obiettivo di arrivare in Cina epiù precisamente a Shanghai il 28 otto-bre, giorno in cui si concludeva l’Expomondiale che nel 2015 si svolgerà aMilano. Il viaggio aveva lo scopo di per-correre i 20.000 km con 4 “Piaggio

Porter”elettrici: due con autista a bordoe due completamente autoguidati cheviaggiavano in totale autonomia e senzaconducente ma semplicemente coninformazioni che ricevevano tramite sen-sori dai veicoli che li precedevano e tra-sformate con un software ricevevano icomandi per spostarsi, rallentare, fer-marsi e scartare ostacoli.I 4 Piaggio elettrici sono stati realizzati incollaborazione con l’Università di Parmae Vis Lab sperimentando una nuova tec-nologia made in Italy che ha permesso aquesti veicoli di affrontare un lungo

viaggio esclusivamente alimentati dabatterie con l’ausilio di pannelli solari.Il messaggio che Overland e l’universitàParmense oltre all’accordo con le autori-tà di Shanghai hanno voluto trasmetterecon questa spedizione promuove lasostenibilità del pianeta con fonti dienergia alternative che si spera un gior-no possano migliorare la vita di tutti ren-dendola maggiormente ecosostenibile.La Grosso Vacanze e la E.S.A non posso-no che ritenersi soddisfatte della scelta eringraziano ancora Overland per l’oppor-tunità che ha riservato loro.

La tendenza è di nuovo positiva, per il settore caravan in generalee per la Hobby in modo particolare. Questo risultato non tiene

conto solamente dei dati delle immatricolazioni e della produzionenel 2010, ma anche del grande interesse riscontrato in occasione dellefiere nazionali e internazionali dedicate al turismo all’aria aperta. Giàdurante il Caravan Salon di Düsseldorf, Hobby ha dimostrato di esserein testa alla classifica delle vendite, con un brillante incremento del15% rispetto all’anno precedente. Un risultato che ha raggiunto gra-zie alle cinque linee di caravan, Hobby Classic Prestige, Excellent e DeLuxe come modelli di punta e le new entry La Vita bionda e La Vitaveneto, che progressivamente hanno riscosso un notevole successo trai camperisti europei. In totale i clienti Hobby possono così scegliere tra51 modelli di caravan. Info: www.hobby-caravan.de

Stagione 2011: buone prospettive per Hobby

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Informazioni dalle aziende

Coibentazione totale per i climi freddi con Laika

Laika, azienda leader nei camper difascia alta, da anni sviluppa i propri

camper facendo particolare attenzionealle esigenze anche del campeggio inver-nale, tanto che tutti i veicoli a marchioLaika risultano adatti ad essere utilizzatianche nel periodo invernale e in climiparticolarmente rigidi, come quelli deipaesi scandinavi.Gli accorgimenti tecnici che permettonodi soggiornare in camper anche con tem-perature esterne ben inferiori allo zerosono molteplici. Innanzitutto, la coiben-tazione di pareti, pavimento e tetto.Laika utilizza come coibentante un mate-riale speciale, lo Styrofoam, nella versio-ne ad alta densità, il quale possiede pro-prietà altamente isolanti. Fondamentaleè poi la progettazione dell’impianto idri-co che deve essere rigorosamente in posi-zione antigelo. Laika progetta i propriveicoli prevedendo la posizione antigelosia per i serbatoi dell’acqua (potabile e di

recupero) che per le valvole di scarico. Letubazioni dell’acqua chiara sono interneal veicolo o coibentate.Una menzione particolare va alla tipolo-gia costruttiva innovativa dei profilatidella serie Kreos 5000.Il Dipartimento Ricerca e Sviluppo Laikaha studiato e realizzato un concetto divero doppio pavimento “MagnumDouble Iso-Floor” che combina un altissi-mo effetto coibentante con una grandedisponibilità di spazio per lo stivaggio. Inoltre, grazie al nuovo concetto d’im-piantistica “Laika Termo-Tech” la quanti-tà di radiatori presenti nei due nuovi pro-filati Kreos 5009 e Kreos 5010 è altissimaper garantire una performance di riscal-damento al top: quasi 17 mt lineari diradiatori su ciascun veicolo posizionatistrategicamente in tutti i punti importan-ti: : sotto la dinette, nel doppio pavimen-to, vicino agli impianti, nella zona delletto posteriore, ecc...

I veicoli Laika, grazie a tutti gli accorgi-menti per un ottimo isolamento e riscal-damento, rappresentano il giusto com-promesso per chi si trova in paesi conclimi particolarmente freddi o per chi fasport invernali e non vuole rinunciare aveicoli di prestigio.Info: www.laika.it

Magnum Double Iso-Floor

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124 TURISMO all’aria aperta

Chausson in Italiaha due nuoviconcessionari

Project 2000: l’innovazione parla italiano

Project 2000 è un’azienda italiana incontinua espansione che ha risenti-

to solo in parte della crisi che ha investi-to il settore del caravanning. Una pro-duzione flessibile e la capacità di ade-guarsi alle mutate richieste del mercatosono fattori che hanno consentito almarchio toscano di sviluppare nuoveidee e investire sul futuro. Così, i primimesi del 2011 l’azienda con sede aCalenzano (FI) si trasferirà in un nuovo epiù ampio stabilimento con una superfi-cie coperta di oltre 3000 metriquadrati. Project 2000 nasce nel 1995come ditta individuale e sperimenta unacrescita costante che la porta oggi adessere un punto di riferimento nel set-tore dei veicoli ricreazionali per la pro-

duzione di gradini estraibili (elettrici,elettronici e manuali), staffe per televi-sori Lcd e dispositivi variatori di altezzadel piano del letto.«Nonostante la diffusione dei gradiniintegrati, continuiamo a produrre unaquantità rilevante di gradini estraibili –dice Davide Nardini, titolare dell’azien-da - Certo, negli ultimi due anni abbia-mo registrato una flessione negli ordini,ma i numeri rimangono soddisfacenti.Dall’altra parte è cresciuta la produzio-ne di meccanismi saliscendi del lettobasculante anteriore per i veicoli semin-tegrali. Una tendenza che si è sviluppa-ta moltissimo negli ultimi due anni eche abbiamo assecondato con un pro-dotto altamente innovativo. Non ci

siamo, infatti, limitati a motorizzare ilclassico meccanismo a pantografo, maabbiamo riprogettato un sistema com-pletamente nuovo che ha permesso unagrande flessibilità di installazione pergli allestitori, che hanno potuto creareletti di qualsiasi misura e forma. Inoltrei nostri sistemi offrono movimenti fluidi,silenziosi, precisi e utilizzano compo-nenti affidabili e resistenti. Nostro busi-ness primario è anche la produzione disupporti per televisori Lcd: a soffitto,con base rotante, a estrazione, a pareteconmovimentazione verticale, a incasso, aincasso con movimentazione elettrica».

La presenza di Chausson, socie-tà del Gruppo Trigano, sta

diventando sempre più capillaregrazie all'ingresso di due nuovicentri vendita: Centro Caravan SanRocco e Campering. CentroCaravan San Rocco è presente nelsettore dei veicoli ricreazionali datrent'anni e ha recentementeinaugurato una nuova, grandesede a poca distanza da quella vec-chia, nella città di Varese. La nuovastruttura si sviluppa su circa 9.000m2 di cui 3.000 m2 coperti, e oltrea ospitare ampie gamme multi-marca di camper, caravan, barchesia nuove che usate, dispone di unnegozio molto accessoriato conprodotti e ricambi per il turismoall'aria aperta e di un'efficienteofficina dove vengono effettuateriparazioni e personalizzazioni deimezzi.La rete distributiva del centroItalia, invece, si è arricchita dei duecentri vendita Campering a Romae Viterbo. La sede nella capitale siestende su una superficie di 7.000m2 totali, dei quali una parte dedi-cata a officina ed esposizione. Dipoco inferiore, il centro vendita diViterbo, inaugurato nel marzo2009, con 6.000 m2 espositivi, dicui 800 m2 destinati a officina spe-cializzata e 600 m2 a market acces-sori e ricambistica.

Sceglilcamper.it: boom di visitatori per scaricare gli itinerari

di stagione in camper sul sito

Nell’ultimo mese il sito internetdedicato al camper style italiano

ha incrementato i propri visitatori di14.020 unità. E così, dopo la fortunatacampagna pubblicitaria “Devi solo par-tire” e l’apprezzata serie dedicata agliitinerari autunnali con oltre 5.300 dow-nload, APC-Associazione ProduttoriCaravan e Camper, sceglie di continua-re lungo la strada intrapresa e proponenuovi viaggi a misura di camperistapensati appositamente per la stagioneinvernale. Alcuni itinerari sono già scaricabili(sempre in formato PDF) dalla homepage di sceglilcamper.it, che presentauna veste grafica completamente rin-novata per l’occasione. All’interno di ogni sezione si può con-

sultare il vademecum informativo perviaggiare sicuri, che informa sulle misu-re anti-freddo e su come utilizzare almeglio gli impianti di riscaldamento siaquando si è in marcia, sia quando si èfermi. Rimane invece invariata la strutturaschematica di ciascun itinerario, nonpiù lungo di una pagina,facilmentestampabile o visualizzabile su smar-tphone e iPad. L’invito è pertanto a visi-tare l’home page del sito sceglilcam-per.it, ricco di spunti originali e interes-santi per chi vuole provare una vacanzainvernale diversa dal solito.Perché,anche in inverno, con il camper “devisolo partire”!

Informazioni dalle aziende

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126 TURISMO all’aria aperta

L'M 718 GLM si inserisce in un program-ma di mansardati molto ricco e che pro-pone ben sette modelli diversi per dimen-sioni, layout e basi meccaniche. Questaversione, in particolare, offre la soluzionedel garage in coda e del doppio pavimen-to sulla meccanica del Fiat Ducato nelledue versioni di potenza (130 o 157 caval-li) con telaio ribassato AL-KO Amc. Unasoluzione tecnica, quest'ultima, che per-mette una tenuta di strada ottimale, gra-zie a una carreggiata molto larga, e offreun'eccellente stabilità in marcia per effet-to del baricentro basso dovuto alla ridot-ta altezza da terra e al posizionamentodei carichi nel doppio pavimento. Se da una parte ci sono, quindi, delle otti-me performance su strada, dall'altra vasottolineata la predisposizione a soppor-tare i climi più rigidi. Il doppio pavimentoriscaldato, infatti, offre anche un'efficacebarriera contro il freddo, che notoriamen-te, si insinua proprio dal basso. La scoc-ca, rivestita con pannelli di Alufiber, mate-riale esclusivo che assomma le qualitàdell'alluminio a quelle della vetroresina, ècoibentata con pannelli di Styrofoam peruno spessore totale di 45 mm. Tubazionie serbatoi sono al sicuro, nel doppiopavimento, mentre la stufa da 6000 k/cal

offre una canalizzazione capillare cheraggiunge anche la mansarda e il lettoposteriore e ne segue i perimetri. Il designe l'estetica si affidano sia all'esterno cheall'interno al gusto e alla raffinatezzainconfondibile che appartengono alla tra-dizione di Arca. Un'eleganza senzatempo, abbinata a innovazione, praticità,qualità dei materiali e cura dei particolari.Dedicato a una famiglia fino a cinque per-sone offre posti omologati, posti letto eposti a tavola per l'equipaggio al comple-to. Il soggiorno si avvale della rotazionedei sedili in cabina, di un divano a “L” e diuna seduta laterale. Qui un tavolo amplia-bile e con gamba telescopica permettequalsiasi tipo di soluzione conviviale eoffre una facile trasformazione in lettosingolo. La mansarda, di generosedimensioni è servita da tre finestre e unoblò, ha il piano sollevabile per offrire uncomodo accesso alle poltrone della cabi-na. Al centro si trova la cucina, con pianodi lavoro in vetroresina che integra il lavel-lo e blocco cottura a quattro fuochi dota-to anche di forno con grill integrato. Nonmancano la cappa aspirante e il grandefrigorifero da 135 litri con cella freezerseparata. Contrapposto alla cucina, sitrova la zona bagno, che dispone di un

pavimento e di un lavello in vetroresinasanitaria Arca. Qui si trova anche la doc-cia circolare, con porte in metacrilato cheformano un vero box separato. Nellazona posteriore è collocato un armadioestremamente capiente e un letto digenerose dimensioni (210 x 140 cm).L'aerazione e l'illuminazione diurna sonoassicurate da ben 9 finestre apribili, 5oblò a tetto e un maxi oblò. Per la notte èprevista illuminazione a LED che portacon sé bassi consumi energetici. Il gara-ge posteriore, accessibile da entrambi ilati e anche dall'interno, offre un robustofondo in alluminio e delle mensole di sti-vaggio. Uno spazio riscaldato in grado diaccogliere scooter, biciclette o attrezza-ture sportive ingombranti. L'M 718 GLM si candida quindi comeveicolo ideale per la famiglia che deside-ra praticare il turismo all'aria aperta inogni stagione e luogo; che vuole viaggia-re in sicurezza; che ha necessità di ampispazi di stivaggio. Dedicato a quell'uten-za esperta che in un veicolo cerca lamassima qualità nella vita di bordo pre-tendendo non solo comfort e funzionalità,ma anche un ambiente di grande fascino.

ARCA M 718 GLM: linea classica, contenuto innovativo

ARCA M 718 GLMARCA M 718 GLMLa rubrica "La Vetrina"

è riservata ai nostriinserzionisti che ci

inviano direttamente le infor-mazioni sui modelli

che intendono presentare.Noi non aggiungiamo

commenti, in modo chei lettori possano

documentarsi, senza filtri,sulle diverse proposte.

La Vetrina

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La Vetrina

CARATTERISTICHEFiat Ducato 2,3 litri con potenza di 130 cv oppu-re Fiat Ducato 3,0 litri con potenza di 160 cavalli- Telaio AL-KO Amc (ribassato e con carreggiataallargata) - Trazione anteriore - Alzacristalli especchietti retrovisori ad azionamento elettrico -Sedili girevoli con braccioli e tappezzeria coordi-nata - ABS - ASR - Airbag conducente -Immobilizer - Chiusura centralizzata con teleco-mando (anche su porta cellula)

DimensioniLunghezza 7180 mmLarghezza 2310 mmAltezza 3130 mmPasso 4012 mmMassa in ordine di marcia (2300 cc/3000 cc):3075/3120 kgMassa totale ammessa 3500 kgPosti omologati 5 (4 sul 3000 cc)Posti letto 5Posti a tavola 5Letto mansarda: 200 x 145 cmLetto dinette: 210 x 80 cmLetti posteriore: 210 x 140 cm

CucinaLavello cucina: vtrPiano cottura in acciaio inox con forno e grillCappa aspirante in acciaio inoxCassetto con portaposateFrigorifero da 135 litri

BagnoDoccia circolare con ante chiudibili Pavimento e lavello in vtrWc Thetford girevole

SerbatoiAcqua potabile: 80 litriAcque grigie: 100 litri (+ 80 optional)Acque nere: 18 litri (+ 38 optional con kitSpeedy)

DotazioniStufa Truma Combi da 6000 watt - Presa ester-na 12/220 volt + tv + sat - Presa esternaacqua/gasIlluminazione a led

PrezziSu motorizzazione Ducato 2300 cc: 66.200 euroSu motorizzazione Ducato 3000 cc: 68.200 euro

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Il fatto che HYMER B-Klasse sia il motor-home più amato e venduto in Europa, èdovuto a numerosi ottimi motivi. Unadelle piante più amate è rappresentatadall'Hymermobil B 544, con la sua suddivi-sione compatta, classica e confortevole.

Con una lunghezza totale di nemmeno6,50 metri, il modello B 544 è il sogno diogni camperista, grazie alla lussuosadinette-salotto, alla praticità della cucinae al generoso bagno comfort. Ideale perla coppia, tale mezzo offre comunquequattro comodi posti letto e consente diviaggiare comodamente e in tutta sicu-rezza in quattro, grazie alle cinture conancoraggio a tre punti posizionate nellazona dinette.

La zona giorno, con una dinette lounge didue metri di lunghezza fronteggiata daun divano, è unica e più che accogliente.L'insieme si distingue anche per le pregia-te imbottiture caratterizzate da unaforma davvero ergonomica. Un tavoloorientabile sui due assi e girevole a 360gradi, dotato di profili in legno massellocompleta l'arredo di questa zona. Il piace-vole arredamento in stile Marasca Select,il rivestimento del soffitto e della superfi-cie inferiore del letto basculante in stoffa,assicurano inoltre un'atmosfera abitativadavvero accogliente e un'acustica grade-vole.

E a proposito del letto basculante, nelnuovo B 544 questo letto fa classe a sé:ribassabile al massimo, a richiesta ancheelettricamente, è quindi di facilissimoaccesso. Inoltre, grazie alla sua nuova pro-gettazione, è estremamente stabile e

fermo e con i suoi 2,00 x 1,50 metri offreuna superficie utile generosa e comodissi-ma, grazie al materasso a molle di altaqualità.

La funzionalità della cucina è pari a quel-la di una cucina domestica: può infattivantare uno spazioso fornello a tre fuochidi serie, con griglia ampia e stabile e gran-di manopole, un frigo da 150 litri conscomparto freezer, un profondo lavellocon rubinetto alto, un piano di lavoro dielevata qualità e facile da pulire nonchéuna potente cappa aspirante.

Il wc a cassetta nel bagno comfort offreuna comodità unica. E lo stesso vale per ladoccia: grazie al piatto incassato nel pavi-mento, concede ulteriore spazio in altez-za, inoltre dispone, opzionalmente, diuna pratica pedana in legno integrata e diuno sgabello. L'intero ambiente di questobagno riflette la concezione pratica degliarredi nonché l'accogliente atmosferacreata dai numerosi elementi in legno.

Nelle sue dimensioni compatte, il B 544offre moltissimi spazi di stivaggio distri-buiti tra i mobili, sotto le panche del salot-to nonché nel doppio pavimento isolato ecoibentato profondo 19 centimetri.Situato sotto un solido pianale spesso trecentimetri, che attraversa l'intero veicolosu un unico piano senza gradini, l'interodoppio pavimento è riscaldato con ariacalda e garantisce un confortevole effettodi riscaldamento a pavimento.

Con un peso totale di 3,5 tonnellate,l'HYMER B 544 è allestito sull'affidabileautotelaio Fiat Ducato ribassato a carreg-

giata allargata. Questo chassis offre diserie un motore da 130 CV, due airbag efari fendinebbia. Di serie vengono forniteanche delle speciali sospensioni a spiraleper l'assale anteriore, che offrono il piace-re di un comfort di guida perfetto.

La sicurezza di guida è inoltre garantitadall'ampio parabrezza e dal cruscottoribassato, che consentono una visionedella strada senza paragoni.

La cellula brevettata in PUAL, coibentatain schiuma poliuretanica espansa, il clima-tizzatore di serie e le pregiate finestreprofilate con doppio vetro acrilico assicu-rano una perfetta climatizzazione del-l'ambiente. Nella zona del parabrezza,inoltre, HYMER offre una tapparella elet-trica di serie, utile come protezione termi-ca e per la vostra privacy.

La “nuova” B-Klasse ha fatto scalporepresso esperti e clienti con una concezio-ne unica delle dotazioni e tecnologie dibordo: il tutto a partire da Euro 75.760,-Iva inclusa, costi di trasporto e immatrico-lazione esclusi. Venite a scoprirla con ivostri stessi occhi e ammirate nel dettagliola perfezione della sua progettazione daogni punto di vista: cellula, sicurezza diguida, riscaldamento, spazi di stivaggio,isolamento e costruzione, per non parlaredella concezione esemplare di zona gior-no, zona notte, cucina e bagno.Rivolgetevi al vostro rivenditore HYMERdi fiducia oppure visitateci alla paginainternet www.la-nuova-b-klasse.it.

Compatto, classico, confortevole: Hymermobil B 544

Hymermobil B 544Hymermobil B 544La Vetrina

132 TURISMO all’aria aperta

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La Vetrina

CARATTERISTICHEMeccanica:Autotelaio di serie: Fiat Ducato 35 light, ribassa-to a carreggiata allargataMotorizzazione di base: 2,3 litri JTD - kW (CV):95,5 (130)

Dimensioni e pesi:Lunghezza complessiva cm.: 650Larghezza complessiva cm.: 235Larghezza interna cm.: 218Altezza complessiva cm.: 290Altezza abitativa cm.: 198Passo mm.: 3450Massa in ordine di marcia ca. kg: 3050Massa complessiva tecnicamente consentita:3500 kg/3850 kgMassa rimorchiabile (rimorchio frenato) kg:2000/1650

Posti:Posti omologati: 4Posti letto: 3+2 (SA)

Coibentazione:Isolamento pareti e tetto in schiuma poliureta-nica espansa: 35 mmIsolamento doppio pavimento pianale calpestabile: 30 mmpianale sottopavimento: 35 mm

Dotazione di serie:Climatizzatore automatico in cabina di guidacon filtro antipollinePersiana elettrica sul parabrezza anterioreAirbag per conducente e passeggeroRegolatore di velocità TempomatPorta conducente con alzacristalli elettricoSospensioni Goldschmitt sull'assale anterioreFari fendinebbiaSpecchi a regolazione elettrica tipo autobusDoppio pavimento coibentato e riscaldato,dotato di vani ripostiglioStufa Truma-Combi 6002Tavolo scorrevole sui due assi e girevole a 360°Frigorifero 150 litri con cella freezer separataCappa aspirante in cucinaZanzariera alla porta d'ingressoPredisposizione radio e TV, comprendente alto-parlanti, antenna radioe precablaggio per DVD audio/video

Prezzo:75.760,- Euro franco fabbrica, IVA inclusa, costidi immatricolazione esclusi

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Novità assoluta per la stagione 2001 èla linea Trimarano, con l'obbiettivo dicreare un prodotto competitivo nelprezzo ma con una particolare atten-zione al design e la comfort.Presentato su meccanica Fiat Ducato ilTrimarano è un autocaravan facile dausare e pieno di sostanza per offrire ilmassimo dell'utilizzo durante levacanze lunghe ma anche per le gitedel fine settimana, infatti Rimor “striz-za” l'occhio alla famiglia proponendoaddirittura sei layout diversi.Salendo all'interno si percepisceimmediatamente un ambiente caldo eaccogliente per il mobilio in essenza di

legno e l'alternanza dei pensili e dellemensole con finiture satinate, la pian-ta del Sound, il modello presentato inquesto articolo, ha un bagno in codamolto ampio con doccia separata, lettia castello molto ampi. Il top della cuci-na è ad “L” con piano cottura a trefuochi e lavello in inox questa disposi-zione offre un particolare spazio dimovimento durante l'utilizzo dei for-nelli, mentre la zona living grazieanche alla mezza dinette ha la possibi-lità di sfruttare in totale ben sei posti asedere molto comodi infatti questomodello è omologato addirittura persette persone. Le due dinette sono tra-

sformabili facilmente in due letti. Lamansarda del Trimarano Sound ènotevolmente grande, la sua altezzapermette di essere particolarmenteareata e le misure 147X220 centimetridel letto con rete a doghe permetteun comodo riposo,La linea esterna con forme tradiziona-li è resa più particolare con il coloredelle fiancate grigio chiaro opaco edalle serigrafie colorate.Il Trimarano Sound si presenta al pub-blico con un prezzo base di 38.250,00(per il modello X250 100 cv, IVA com-presa escluso trasporto ed immatrico-lazione).

TRIMARANOIl “Sound” giusto per la famiglia

TrimaranoTrimaranoLa Vetrina

134 TURISMO all’aria aperta

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La Vetrina

CARATTERISTICHEMeccanicaMotorizzazione: Fiat Ducato X250Passo (mm): 3800Cilindrata (Cc): 2300 - 3000Potenza massima (kW-CV):96-130 / 118-160Cambio: 6+RTrazione anterioreDoppio Airbag + ABSAlzacristalli elettriciChiusura centralizzata con telecomandoSerbatoio gasolio

Misure e PesiLunghezza esterna (mm): 7153Larghezza esterna - larghezza interna(mm): 2340 - 2200Altezza esterna fuori tutto - altezza inter-na (mm): 3000 - 1995Spessore pavimento - pareti - tetto (mm):44 - 30 - 30Posti omologati: 7Massa complessiva (Kg): 3500

LettiPosti letto: 7Letto matrimoniale mansarda: 1470x2200Letto singolo dinette centrale: 650x1880Letto matrimoniale dinette centrale:1250x1880Letto a castello: 780x1880

SerbatoiAcqua potabile (interno): 40+60 l.Recupero acque grigie: 100 l.Recupero WC: 15 l.

AllestimentoCinture di sicurezza in cellula e in cabinaTermoventilazione - Riscaldatore ariaRiscaldatore acqua - Vano bombole gasFrigorifero - N. fuochi piano cottura: 3Porta zanzariera - Oscuranti finestre ezanzariere - Bagno - doccia separataWC Kassette - Presa 220VPannello di controllo - Alimentatore 240WOblò con zanzariera - Gavone accesso ester-no - Serratura M1 - Pareti esterne VTRCoibentazione ad alta densità - Vano gara-ge (misure sportello accesso) H (mm) x L(mm): 1350x950

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Direzione e RedazioneStrada Cardio, 1047899 GalazzanoRepubblica di San MarinoTel. 0549 941379Fax 0549 [email protected]

Editrice TURIT s.r.l.

Responsabile della pubblicitàGiampaolo AdrianoCell. 338 9801370pubblicità@turit.it

StampaTipo-Litografia Studio StampaRepubblica di San Marino

Direttore responsabileGiuseppe [email protected]

Coordinamento editorialeSimona [email protected]

Grafica a cura diSilvia [email protected]

Hanno collaboratoRoy Berardi, Angelo Lo Rizzo,Salvatore Longo, Gianluigi Pagano,Marco Pasciuti, Lamberto Selleri

Indiceindiceindice

Settimana dianteprime per“I tre Maestri diToscana”

pag. XXX

III EditorialeIII Fatti & Commenti- UNESCO, la dieta mediterranea vale 200 mld per il Made in Italy- L’impatto su salute, ambiente, turismo e economia del Made in Italy- L’Asiago Fresco conquista la Francia- Ristoranti francesi in ribasso- La cucina italiana è la migliore d’Europa- I gusti alimentari della madre in gravidanza “educano” il bimbo già nel pancione- 31/12/2010: ultimo shopping con buste di plastica- UE, boccia cioccolato di cacao e apre a vino senza uva- Effetto boomerang della dieta improvvisata- Super Zampone da Guinness al Wine Food Festival- Eurochocolate difende la genuinità del cioccolato- Etichettatura: Marini (Coldiretti): “gravi giochetti di palazzo”- Il ddl etichettatura in dirittura d’arrivo al Parlamento- Ritorno al “Brutto ma Buono”- Agriturismi in Umbria, vacanze “quattro stagioni”- In forte crescita nel Veneto il turismo culturale di fascia alta

X Itinerari- Roero: una terra da “mille e una botte”- La Via del Gusto

XVI Vini e Oli- E’ già “Famoso” ancor prima di nascere- Alcol alla guida: bere o non bere?- I luoghi della vendemmia? Si cercano on line- La Cina scopre la qualità dell’extravergine

XX Approfondimenti- La ricetta del presidente dell’Aci: “Preparare i giovani, inasprire le pene”

XXII Gastronomia- Notizie alchemiche su come trasformare i mandarini in marmellata- Sicuri di conoscere le patate? La patata: una lunga storia- Il pomodoro: questo sconosciuto- Premi ai migliori giornalisti enogastronomi

XXVII Calendario- Matrimonio contadino all’Ale di Siusi- Tutti in piazza a Breganze c’è la “Prima del Torcolato”- Identità golose- San Valentino romantico e goloso- Settimana di anteprime per “I tre Maestri di Toscana”- Anteprima Amarone- Sul Mediterraneo viaggia la nave dei sapori

XXXII Il Buongustaio- Un ristorante che ha reso famoso un paese: Casa Zanni

XXXIV Recensioni- L’atlante mondiale dei formaggi- Tutto sul pane fatto in casa- Guida Michelin: sei “tre stelle” per l’Italia

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Eeditorialeeditoriale FC&

fatti & commentifatti & commentiRubrica in collaborazione con Salvatore Longo

di Giuseppe Continolo

UNESCO, la dietamediterranea vale 200 mld

per il Made in Italy

UNESCO, la dietamediterranea vale 200 mld

per il Made in Italy

I prodotti della dieta mediterranea Made in Italyvalgono 200 miliardi che gli italiani e gli stranieri

hanno speso per acquistare pasta, olio, vino, conserve dipomodoro, formaggi e frutta e verdura italiana in unanno nel mondo, un importo destinato a crescere dopola decisione dell'iscrizione della dieta mediterranea nellalista del patrimonio culturale immateriale dell'Umanita'dell'Unesco.“La dieta mediterranea è un insieme di competenze,conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesag-gio alla tavola, tra cui la coltivazione, la raccolta, lapesca, la conservazione, la trasformazione, la prepara-zione e, in particolare, il consumo di cibo”, si legge nelladecisione del Comitato di valutazione per l'iscrizionedell'Unesco nella quale si sostiene peraltro che - riferiscela Coldiretti - “la dieta mediterranea (da greco diaita, ostile di vita) comprende molto più che il solo cibo. Essapromuove l'interazione sociale, dal momento che i pasticollettivi rappresentano il caposaldo di consuetudinisociali ed eventi festivi. Essa ha dato alla luce a un for-midabile corpo di conoscenze, canzoni, proverbi, rac-conti e leggende”. La dieta mediterranea - secondo l'U-nesco - è caratterizzata da un modello nutrizionale cheè rimasto costante nel tempo e nello spazio, i cui ingre-dienti principali sono olio di oliva, cereali, frutta e ver-dura, fresche o secche, una parte moderata di pesce,prodotti lattiero-caseari e carne, numerosi condimenti espezie, il tutto accompagnato da vino o infusioni, sem-pre nel rispetto delle convinzioni di ogni comunità. Lacandidatura della dieta mediterranea, presentata da Ita-lia, Spagna, Grecia, e Marocco, oltre a “garantire la tra-smissione alle generazioni più giovani e a promuovere laconsapevolezza della dieta mediterranea potrebbe daremaggiore visibilità alla diversità del patrimonio cultura-le immateriale e favorire il dialogo interculturale a livel-lo regionale e internazionale”. La lista Unesco del patri-monio culturale immateriale dell'umanità conta già 166elementi, tra i quali il tango argentino e la calligrafiacinese, mentre per l'Italia la dieta mediterranea è il terzoelemento della lista, dopo l'opera dei pupi siciliani e ilcanto a tenore sardo.

I n Italia, nella fascia d'età tra i 18 e i 24anni, un giovane su 5 ammette di avere

un comportamento a rischio con l'alcol, il chenon lo scoraggia dal mettersi alla guida. Comecontrastare questa pericolosa tendenza? Peravere un riposta ci siamo rivolti a una delle piùautorevoli personalità in grado di soddisfare lanostra curiosità: Enrico Gelpi, presidente del-l'Automobile Club Italia (ACI). Il suo pensierosull'argomento è illustrato nell'intervista apagina XX.Per Gelpi, le ricette sono due da utilizzare con-giuntamente: «Occorre inasprire le pene per chinon rispetta le regole e formare meglio le nuovegenerazioni di automobilisti». Il nuovo codicedella strada sembra andare in questa direzio-ne, dal momento che ha dato un segnale digrande attenzione ad aspetti particolari dell'in-cidentalità stradale, come la guida in stato diebbrezza e quella sotto effetto di droga.Quanto poi al confronto con il resto dell'Euro-pa, Gelpi non ha dubbi e mette il dito nellapiaga: non c'è una grande differenza, ma dicerto all'estero i controlli sulle strade sonomolto più numerosi e scrupolosi. In Italia, inve-ce, sembra che siano una scusa per fare cassa,per lo meno da parte di molti comuni. Ovvia-mente viene messo in discussione anche ilruolo delle autoscuole che sarebbero lacunosenella preparazione pratica degli allievi, poiché,spesso, un neopatentato si mette in stradasenza saper affrontare i pericoli.Molto opportuna sembra quindi la norma cheimpone ai giovani diciasettenni una “guidaaccompagnata”, consistente nella consegna alneopatentato, prima ancora della patente, diun nuovo “foglio rosa” per far sì che abbia unanno in più per fare esperienza al volanteaccanto ad un esperto.

GiG III

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fatti & commenti

P er la prima volta, da dieci anni a questaparte, i premi San Pellegrino assegnati ai 50

migliori ristoranti al mondo (World's 50 bestRestaurant Awards) non vede un solo ristorantefrancese tra i primi 10. “Le Chateaubriand” di Pari-gi è il primo a essere menzionato in undicesimaposizione, pur non avendo ricevuto una sola stellanella Guida Michelin.A Parigi, nei due anni passati, è emerso un nuovostile di ristorazione che si adatta meglio all'attualesituazione economico-finanziaria in cui versanomolti cittadini. I locali più sensibili nei confronti deisegnali provenienti dal mercato si chiamano “neo-bistrot” e praticano prezzi appena superiori alcosto del servizio messo sul conto dai ristoranti piùtitolati e pari al 15%. Le caratteristiche che descrivono i neo-bistrot siriassumono in un approccio innovativo e cosmopo-lita con una fresca atmosfera casual e, spesso, unprezzo fisso inferiore ai 50 dollari che, per Parigi, èritenuto a buon mercato. “Siamo al centro dellaglobalizzazione dei pasti. Si può mangiare altret-tanto bene a Londra, New York o Singapore, comepure a Tokyo o Sidney e in questi ristoranti si trovaun personale di cucina proveniente da tutte le partidel mondo” sottolinea Greg Marchand, proprieta-rio del Frenkie a Parigi. “Penso che forse la Franciasia rimasta un po' indietro rispetto a questa ten-denza, ma quando i nostri chef torneranno nei loropaesi, si porteranno dietro idee fresche e innovati-ve che contageranno le locali gastronomie”.Frenkie è uno dei neo-bistrot di maggior successo.

Ristoranti francesiin ribasso

Ristoranti francesiin ribasso

“L a dieta mediterranea ha un importante valo-re per l'economia, il turismo, l'ambiente e la

salute per un Paese come l'Italia che ha saputo con-quistare primati qualitativi e quantitativi” ha affer-mato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nelsottolineare l'impegno dell'organizzazione nel pro-getto una “Filiera Agricola Italiana” che ha comeobiettivo di tutelare consumatori e agricoltori eli-minando le distorsioni dal campo alla tavola etagliando le intermediazioni con l'offerta attraver-so la rete di consorzi agrari, cooperative, farmersmarket, agriturismi e imprese agricole di prodottialimentari al cento per cento italiani firmati dagliagricoltori al giusto prezzo.Se sul piano economico i prodotti della dieta medi-terranea rappresentano una componente centraledel sistema economico nazionale e trainano leesportazioni Made in Italy, su quello ambientalecontribuiscono a segnare in modo netto il territorionazionale che - sottolinea la Coldiretti - può conta-re su oltre duecento milioni di olivi molti dei qualisecolari, colline disegnate da splendidi vigneti, ordi-nati frutteti in pianura e montagna e immensedistese di campi dorati dal grano. Ma pane, pasta,frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionalebicchiere di vino consumati a tavola in pasti regola-ri hanno soprattutto consentito agli italiani di con-quistare il record della longevità con una vita mediadi 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per ledonne, nettamente superiore alla media europea.Secondo recenti studi pubblicati sul British MedicalJournal analizzati dal team di Francesco Sofi, nutri-zionista dell'Università di Firenze, la dieta mediter-ranea riduce del 13 per cento l'incidenza del Parkin-son e dell'Alzheimer, del 9 per cento quella per pro-blemi cardiovascolari e del 6 per cento quella delcancro.

L'impatto su salute,ambiente, turismo

e economiadel Made in Italy

L'impatto su salute,ambiente, turismo

e economiadel Made in Italy

IV GiG

L'Asiago Frescoconquista la Francia

L'Asiago Frescoconquista la Francia

Q uasi diecimila forme di formaggio AsiagoDOP, pari a oltre 120 tonnellate di prodotto,

nelle prossime cinque settimane prenderanno lavia della Francia, dove saranno utilizzate da McDo-nald's France per preparare ilnuovo panino chiama-to “Italian Focac-cia”. L'ordina-tivo prove-n i e n t ed a l l as e d efrancesed e l l an o t ac a t e n adi ristora-zione velo-ce america-na fa seguitoal successo otte-nuto in Italia dal pani-no McItaly, prodotto sviluppatodallo staff italiano di McDonald's e commercializ-zato nel nostro Paese lo scorso inverno.

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fatti & commenti

La cucina italianaè la migliore d'Europa

La cucina italianaè la migliore d'Europa

L a cucina italiana è la migliore, secondo ilsondaggio di Zoover, sito web indipenden-

te di recensioni di viaggi, che ha raccolto i giudizidi oltre 10.000 votanti. Gli utenti del sito hannopotuto scegliere quale tra i paesi europei ha lamigliore cucina: dal sondaggio esce vincitricequella italiana, mentre quella inglese, all'ultimoposto, lascia molto a desiderare.Il cibo italiano è il più gustosoQuasi un quarto dei votanti ha eletto la cucinaitaliana come la propria preferita, grazie all'am-pia varietà di piatti stagionali. La cucina spagnolacon le sue tapas è leggermente staccata, conmeno del 15% dei voti. La Francia, patria dell'al-ta cucina, completa il podio. Le specialità inglesi,invece, hanno avuto un basso gradimento, conmeno del 3% dei voti.I piatti mediterranei vanno di modaI risultati del sondaggio mostrano quanto siapopolare la cucina mediterranea: ciò si puòdedurre dal fatto che i migliori 4 paesi si affaccia-no proprio sul Mediterraneo. I principali ingre-dienti infatti sono freschi e prodotti localmente. Ilrisultato di tutto ciò è testimoniato dall'ampiagamma di piatti regionali, ciascuno con un pro-prio aroma e sapore differente dagli altri.Poco interesse per le specialità olandesiLa cucina olandese non è stata in grado di rag-giungere nemmeno il 3% dei voti, piazzandosi alpenultimo posto. I piatti tipici olandesi comel'erwtensoep e boerenkool sembra non abbianofatto breccia nei cuori dei turisti stranieri.Valutazione della qualità della ristorazionenelle strutture ricettiveGli utenti di Zoover hanno l'opportunità di valu-tare la qualità della ristorazione nelle strutturericettive visitate: essa è giudicata separatamentedalla cucina locale. Secondo questi voti, le strut-ture austriache servono i cibi più graditi, seguiteda vicino dalle loro omologhe belghe e tedesche.Quello che risalta sono i bassi punteggi di questetre cucine locali, che non raggiungono le primeposizioni del sondaggio.Per info: www.zoover.it

I gusti alimentari dellamadre in gravidanza“educano” il bimbo

già nel pancione

I gusti alimentari dellamadre in gravidanza“educano” il bimbo

già nel pancione

L' educazione al gusto e alla sana alimentazio-ne è il “leit motiv” imperante, da un po' di

tempo a questa parte, vera tendenza culturale atavola e programma istituzionale, soprattutto nellescuole. Ed è un bene che sia così, perché la nostrasalute - e quella del mondo - deve passare per il radi-camento di concetti precisi, naturali e sostenibili.Bene, quindi, che i bambini vengano educati alla“filosofia del buon cibo” nelle scuole e in famiglia.Ma, rivela uno studio di Josephine Todrank della Uni-versity of Colorado School of Medicine, l'educazionealimentare ha un altro momento particolarmenteimportante, che potremmo definire propedeutico.Un momento che dura 9 mesi: quello della gravidan-za. Secondo lo studio, infatti, la dieta seguita dallamadre sensibilizza il feto agli odori e ai sapori di quel-lo che la mamma mangia, con effetti notevoli suquello che poi il bambino mangerà e berrà in futuro.Nelle cavie sulle quali è stata condotta la ricerca, cheha esaminato i cambiamenti nel cervello che si verifi-cano a seguito dell'esposizione costante ai sapori nel-l'utero e nei primi anni di vita, l'olfatto dei cucciolicambiava in corrispondenza con la dieta delle madri:gli studiosi hanno rilevato modifiche significativenella struttura dei ricettori olfattivi del cervello,responsabili dell'elaborazione degli odori. Il chedimostra, allora, che lo stile alimentare di una madrein gravidanza è in grado di “condizionare” i gusti delnascituro: di qui l'importanza di condurre, nei fatidi-ci 9 mesi, una dieta mirata non solo alla salute delbimbo, ma anche alle sue tendenze future in fatto digusti, predisponendolo ad una vita più sana. Insom-ma, il ruolo di educatrice della mamma non prende ilvia da quando il bimbo è venuto alla luce, ma benprima, dandogli preziosi “insegnamenti” quandoancora è in grembo.

(da WineNews)

GiG V

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fatti & commenti

Q uello che si è appena con-cluso sarà l'ultimo shop-

ping di Natale con le buste in pla-stica, simbolo di consumo e dibenessere, ma anche causa diinquinamento e di degradoambientale, alle quali restanooramai solo pochi giorni di vita. E'quanto afferma la Coldiretti nel

ricordare che il primo gennaio2011 ha segnato un passaggiostorico con il divieto di produzio-ne, commercializzazione ed utiliz-zo dei sacchetti in plastica nonbiodegradabili secondo quantoprevisto nella legge finanziaria2007, la cui scadenza originariaera stata prorogata di un anno.Quello che è divenuto un segno diattenzione all'ambiente da partedi molti supermercati e attivitàcommerciali di varia natura, dal2011 è diventato obbligatorio perlegge per effetto della normativanazionale che recepisce disposi-zioni comunitarie, in particolarela direttiva 94/62/CE sugli imbal-laggi e i rifiuti di imballaggio. Neimercati e nei punti vendita degliagricoltori di Campagna Amica adesempio sono molteplici le inizia-

tive per favorire questo passaggiocome i progetti “Porta la Sporta”e “Compostiamoci meglio” (vedisul portale www.campagnamica.itnella sezione “stili sostenibili”).Numerose - continua la Coldiretti- sono le iniziative per sostituire,come è già avvenuto in altri Paesi,le vecchie buste di plastica. Si vadal ritorno alle tradizionali sportein fibre naturali del passato allasostituzione della plastica conmateriali innovativi biodegrada-bili come i nuovi ecoshopper rea-lizzati in bioplastica ricavata damais e da altre materie vegetali.Con mezzo chilo di mais e un chilodi olio di girasole - conclude laColdiretti - è possibile produrrecirca 100 bustine di bioplasticanon inquinante (bio shopper).

31/12/2010: ultimo shopping con buste plastica31/12/2010: ultimo shopping con buste plastica

I l fatto che l'Unione Europea ostacoli il ciocco-lato puro di cacao dopo aver aperto al for-

maggio senza latte e al vino senza uva è l'evidentedimostrazione di un comportamento contraddittorioche spesso mette in difficoltà i prodotti del Made inItaly. E' quanto afferma la Coldiretti in riferimentoalla condanna dell' Italia da parte della Corte di giu-stizia europea per avere autorizzato la denominazio-ne ''cioccolato puro'' sulle etichette per i prodotti abase di solo burro di cacao per distinguerli dai pro-dotti che contengono grassi vegetali come succeda-nei. A subire gli effetti delle normative comunitarieerano stati cannolicchi, telline, e altri pesci della tra-dizione gastronomica regionale messi al bando a par-tire dal primo giugno 2010 con l'entrata in vigoredelle nuove norme sulla pesca. Ma numerosa è lalista delle prese di posizione ambigue come ad esem-

pio per un altro importante prodotto della dietamediterranea come il vino per il quale, a causa dellariforma europea di mercato del settore vitivinicolo, èstata autorizzata la possibilità di zuccheraggio per ipaesi del nord Europa, ma anche la produzione e lacommercializzazione di vini ottenuti dalla fermenta-zione di frutti diversi dall'uva come lamponi e ribes,dopo che l'Unione Europea aveva già dato il via libe-ra all'invecchiamento artificiale del vino attraversol'utilizzazione di pezzi di legno al posto della tradi-zionale maturazione in botti di legno. Un ingannoche - continua la Coldiretti - si aggiunge alla possibi-lità di vendita nell'Unione Europea nei negozi, oattraverso internet, di kit per la preparazione casa-linga in meno di un mese di vini come il Chianti, ilBarolo o il Valpolicella, per effetto di una curiosainterpretazione della legislazione.

UE, boccia cioccolato di cacao e apre... a vino senza uvaUE, boccia cioccolato di cacao e apre... a vino senza uva

VI GiG

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fatti & commenti

Super Zampone da Guinnessal Wine Food Festival

Super Zampone da Guinnessal Wine Food Festival

C 'è uno zampone di circa una tonnellata di peso sullatavola del penultimo weekend del Wine Food Festi-

val. Domenica 5 dicembre, l'appuntamento con il cartello-ne enogastronomico regionale è nel modenese, a Castel-nuovo Rangone, con “Superzampone”, la grande festache ogni anno, da 22 edizioni, porta in piazza migliaia dipersone a celebrare uno dei simboli della cucina emiliana. Intorno al mezzogiorno ha fatto la sua comparsa nellapiazza di Castelnuovo lo zampone gigante, la cui prepa-razione e cottura da parte dell'Ordine dei Maestri Salu-mieri Modenesi ha impiegato ben tre giorni. Lo zampone,3 metri di lunghezza per un metro di diametro e circa 940kg. di peso, è stato cotto in un'enorme zamponiera diacciaio inox lunga 4 metri, per poi essere “esposto” a mez-zogiorno, a cottura ultimata, sul palco appositamenteallestito, e venir quindi distribuito gratuitamente a tutti ipresenti, accompagnato da Lambrusco e “fagioloni”. A fare gli “onori di casa” c'erano il Cavaliere Sante Borto-lamasi, “Re dello Zampone” e presidente dell'Ordine deiMaestri Salumieri Modenesi e numerose personalitàInfo: www.winefoodfestival.it

"S tupisce che la notizia relativa alla con-danna del nostro paese da parte della

Corte di Giustizia dell'Unione Europea sull'in-troduzione dell'aggettivo "puro" a fiancodella parola cioccolato sull'etichettatura deiprodotti italiani abbia suscitato tutto questoclamore." A dirlo è Eugenio Guarducci, Presi-dente di Eurochocolate, saputo della condannadefinitiva dell'Italia per l'uso della dicitura"cioccolato puro" nell'etichetta del cioccolatocontente solo burro di cacao, per distinguerloda quello contenente altri grassi vegetali."Tutto sommato -prosegue Guarducci- "si trat-ta di una notizia ormai nota agli addetti ailavori nel senso che il verbale di infrazione eragia' stato compilato da qualche anno e nonrimaneva che attendere l'arrivo della multache puntualmente e' arrivata. Dobbiamodomandarci piuttosto quali sono state in que-sti anni, mente si aspettava di ricevere la san-zione, le azioni che il nostro paese ha messo inatto, non tanto per tutelare il cioccolato ita-liano ed i suoi consumatori ma per proteggerela cultura di un prodotto di qualità a livellointernazionale. A nostro modestoavviso e' mancata una sensibi-lizzazione politicacostante che pote-va riportarea l l ' e -s c l u -sioned e igrassivege-t a l id a l l aricetta origi-naria del ciocco-lato, che deve preve-dere solo massa eburro di cacao. Temoche la stessa Lobbyche ha voluto l'introdu-zione dei grassi vegetaliabbia saputo in questi anni annichilire ognipossibile e doveroso sforzo rivolto alla tutela diuno dei prodotti più rappresentativi della cul-tura alimentare europea."Eurochocolate -conclude il Presidente di Euro-chocolate- si è schierata fin dall'inizio a favoredi questa dicitura adottata dall'Italia per distin-guere il cioccolato fatto con burro di cacaorispetto a quello contenente altri grassi vege-tali con l'obiettivo di salvaguardare la qualitàdel cioccolato artigianale italiano. Anche sequesta condanna può rappresentare un passoindietro, siamo certi che i nostri maestri ciocco-latieri manterranno inalterata la qualità delloro cioccolato artigianale e che la crescenteconsapevolezza del consumatore nei confrontidel cibo degli dei permetterà loro di scegelierenel modo giusto."

Eurochocolate difendela genuinità

del cioccolato

Eurochocolate difendela genuinità

del cioccolato“M a quante calorie ha questo piatto? No il panenon posso mangiarlo, ceno con una mela”…

Ossessioni mentali e paura di mangiare e ingrassare. Die-ting: quando la dieta è una droga e la vita ruota attornoalla dose quotidiana di rinuncia. Chi vuole perdere peso,invece di affidarsi ad un dietologo, spesso risolve con il faida te. Quindi per eliminare chili, si considera una volontàinnocua che porta a comprare prodotti solo “light”, a berecontinuamente pozioni depuranti e a mangiare sempremeno. Poi arriva il momento abbuffate, ma i sensi di colpaprontamente risorgono e si riparte con la dieta. Un com-portamento micidiale dal nome spiritoso “effetto yo-yo”,che ha ripercussioni sul fisico e, si è scoperto, anche sullamente: crea dipendenza. A confermare questa tesi sonogli studi di due grandi cervelli italiani, ricercatori in Ame-rica, Valentina Sabina e Pietro Cottone. I risultati sosten-gono che rigide restrizioni, adottate per dimagrire in pocotempo, alterano il metabolismo che rallenta e smette dibruciare grassi. La conclusione, paradossale, è l'incapacitàdi perdere peso. Fa parte della natura umana, siamo fatticosì, diete prolungate causano l'annullamento del sensodi fame, poi si sente il bisogno di uno strappo alla regola,del cibo preferito. L'organismo, tenuto a stecchetto, trat-tiene il nutrimento, grassi e zuccheri composti per il timo-re di restare a digiuno. La conclusione è che ci si può limi-tare ma non sopprimere uno degli istinti primari dell'uo-mo, la fame.

Effetto boomerangdella dieta improvvisata

Effetto boomerangdella dieta improvvisata

GiG VII

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fatti & commenti

U na norma, quella dell'eti-chettatura dei prodotti ali-

mentari, fortemente voluta da tuttigli italiani e nei dichiarata, fino aprova contraria, sostenuta da tutti igruppi parlamentari non è riuscitaa ottenere la deliberante in Com-missione Agricoltura del Senatoper una serie impressionante di

rimpalli di responsabilità e giochet-ti di Palazzo che fanno capirequanto ormai sia siderale la distan-za tra politica e interessi dellagente. Una occasione persa che vaa ritardare l'emanazione di unprovvedimento urgente e per laquale non mancheremo, almomento opportuno, di declinare

le dovute responsabilità. E' quantoha affermato il presidente dellaColdiretti Sergio Marini nel com-mentare la mancata concessionedella sede deliberante presso laCommissione Agricoltura del Sena-to per l'esame del ddl etichettatu-ra, che ne avrebbe fortementeaccelerato l'iter di approvazione.

N egli ultimi anni l'agricoltura sembra aver ripreso lapropria forma e sostanza. La super-frutta, lucida e

perfetta, ha confuso per diverso tempo la forma dalla sostan-za. Un agricoltura spinta verso la selezione di ibridi semprepiù resistenti a insetti, insetticidi e lunghi viaggi in nome diuna standardizzazione funzionale al packaging e agli stivagginei magazzini. Oggi questa tendenza sembra cambiare dire-zione. La diffusione dell'agricoltura biologica che ha aumen-tato la superficie coltivata, senza fitofarmaci e l'utilizzo di pra-tiche di bio-agricoltura più avanzate. In altre parole un ritor-no alla coltivazione di frutta e verdura alla “vecchia maniera”,meno curata esteticamente ma più condita di sapori. Non solole nuove normative vanno in questa direzione, ma anche unatendenza culturale diretta a riscoprire il prodotto genuino elocale. Una testimonianza a conferma di questa teoria è la dif-fusione sempre maggiore dell'agricoltura a chilometri zero.

Etichettatura:Marini (Coldiretti): “gravi giochetti di palazzo”

Etichettatura:Marini (Coldiretti): “gravi giochetti di palazzo”

Ritorno al “Brutto ma Buono”Ritorno al “Brutto ma Buono”

VIII GiG

Il ddl etichettaturain dirittura d'arrivo

al Parlamento

Il ddl etichettaturain dirittura d'arrivo

al Parlamento

I l Senato ha dato la seconda approva-zione al ddl sull'etichettatura, che

rende obbligatorio indicare, sull'etichettadei prodotti alimentari, la provenienza d'o-rigine. Ora il testo torna alla Camera perl'approvazione definitiva, che - a detta delMinistro delle Politiche Agricole, GiancarloGalan - dovrebbe arrivare entro pochi gior-ni. Vittoria. Per chi, non è dato sapere. Con-tro chi, non è dato sapere. Già, perché ilConsiglio Europeo va in tutt'altra direzione,come peraltro aveva previsto da tempo ilpresidente della Commissione Agricolturadell'Europarlamento, Paolo De Castro. Pro-prio mentre, in patria, si festeggiava la sud-detta vittoria, quale scudo invincibile adifesa dei prodotti italiani, il Consiglio del-l'Ue gettava acqua gelata sugli italici entu-siasmi. Se infatti l'organismo legislativo haconfermato la linea del Parlamento Euro-peo sull'etichettatura nutrizionale dellebevande alcoliche, incluso il vino, e sui siste-mi cromatici di etichettatura, per i prodottiagricoli mono ingrediente, carne e pesce,ha dato il via libera all'etichettatura volon-taria. Significa che la grande distribuzionepotrà continuare a dare il proprio marchioai prodotti acquistati, senza indicarne laprovenienza. È vero, non si tratta dellalegge definitiva, che dovrà essere promul-gata definitivamente dal Parlamento, mal'indicazione è chiara. E la norma approva-ta in Italia, allora? Di fatto non ha valoregiuridico, perché la legge europea travalicaquella nazionale: l'unica possibilità è quelladi presentare all'Ue, prodotto per prodot-to, la domanda per ammettere l'etichetta-tura d'origine. Allora di che vittoria stiamoparlando? Anzi, di che battaglia stiamoparlando, se poi il Ministro della Salute, Fer-ruccio Fazio, fa approvare, in sede Ue, l'e-senzione dall'obbligo di indicare sulle eti-chette di vini e bevande alcoliche non gas-sate la lista degli ingredienti?

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L a destagionalizzazione delflusso turistico è un'oppor-

tunità per gli agriturismi umbri diTerranostra. Già perché il vantag-gio competitivo degli agriturismi,essendo anzitutto aziende agrarie,risiede proprio nel “cambio di sta-gione” o delle stagioni. Nella lorodiversità e ricchezza in quanto aprodotti offerti dalla natura eanche dalle rituali attività agricolescandite, non si osi dire scaraman-ticamente, da lune crescenti e lunecalanti del calendario Barbanera.È vero, si canticchia che l'estate stafinendo mentre si copre con ram-marico una piscina ormai copertada foglie rosse e gialle, ma si pensacon rinnovato orgoglio al momen-to dell'assaggio del proprio vinonovello e delle castagne arrostitesul fuoco, per la festa di San Marti-no. E se lo pensano i proprietari,

figurarsi gli ospiti!I visitatori e gli agrituristi in vacan-za in Umbria, da settembre finoall'inizio della primavera, hanno

la possibilità di vedere e parteci-pare attivamente alla vendem-

mia, entrare nei molini degliagriturismi ev e d e r ecome sip r o d u c e

q u e lprodot-to dialtissimaqua l i tàche è l'o-

lio extravergine di

oliva, pas-seggiare in cerca di funghi di

bosco o di tartufi, quello nero diNorcia o quello bianco di Orvieto.

Conoscere i segreti dell'arte norci-na o magari imparare a cucinaredai corsi di cucina proposti “dallacasa”, lenticchie, farro e cicerchieche saranno in tavola per il Ceno-ne di Capodanno. Perché Umbria ebuona cucina locale, lo sanno tutti,sono un legame ormai consolida-to. Cosi come non mancano, nellastagione fredda e nel periodonatalizio, le proposte artistico-cul-turali: concerti e cori di musicasacra, presepi viventi nei più sug-gestivi e autentici borghi di perife-ria, mercatini dell'artigianato,mostre ed eventi musicali. Formule speciali weekends, sog-giorni brevi per famiglie o offertelast minute, gli agriturismi umbridi Terranostra sono in grado disoddisfare un ampio target di visi-tatori e visitatrici… a tutte le sta-gioni.

Agriturismi in Umbria, vacanze “quattro stagioni”Agriturismi in Umbria, vacanze “quattro stagioni”

S ono le città d'arte la locomo-tiva della ripresa del turismo

del Veneto. Secondo le elaborazio-ni del Ciset (Centro internazionaleStudi sull'economia Turistica) sudati della direzione statistica dellaRegione del Veneto, gli arrivi dituristi nelle città d'arte del Venetosono cresciuti del 9,8 per cento tragennaio e ottobre del 2010 rispettoallo stesso periodo dell'anno prece-dente. L'aumento è stato ancor piùconsistente, sopra il 10 per cento,

per l'ospitalità di lusso negli hotel a4 o 5 stelle. I dati dei flussi turistici verso il Vene-to confermano il trend positivoregistrato da inizio d'anno con unacrescita del 4,2 per cento per gliarrivi. La permanenza media passadai 4,5 giorni registrati nel 2009 ai4,3 nel 2010, motivo per cui la cre-scita delle presenze si arresta a un+0, 5 per cento.

“In generale - spiega l'assessoreregionale al Turismo Marino Finozzi

- i dati indicano un chiaro processodi polarizzazione della domandaturistica con un andamento positivonelle destinazioni come le cittàd'arte o il lago, generalmente fre-quentate da turisti con una mag-giore disponibilità economica, men-tre risultano penalizzate le localitàcome quelle del litorale venetodove si recano generalmente turisticon minor potere d'acquisto chesono stati penalizzati dalla situazio-ne economica generale”.

In forte crescita nel Venetoil turismo culturale di fascia alta

In forte crescita nel Venetoil turismo culturale di fascia alta

GiG IX

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Iitinerariitinerari

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Roero:una terra da “mille e una botte”

Roero:una terra da “mille e una botte”

Crogiolo di sapori e di saperi, crocevia di gusti e di aromi

Sempre più spessooggi si va alla risco-perta di antichi sapo-ri, di profumi e di tra-

dizioni ancestrali che tuttora perman-gono nell'ambiente rurale e il Roero,in provincia di Cuneo, è sicuramenteuna delle terre più segrete d'Europada questo punto di vista.Al confine trale provincie di Asti e di Torino - tra leLanghe ed il Monferrato - si estendeappunto questa terra che alla lonta-nanza dei grandi percorsi e dalle gran-di arterie stradali, deve il suo naturaleisolamento e l'indole riservata dellasua gente che,per generazioni,ha pre-servato e conservato il territoriocome una roccaforte della tradizione.Una terra che da qualche tempo hainiziato a lanciare messaggi parlandoal cuore delle persone, usando argo-menti di una ricchezza umana rimastaa lungo nascosta, in grado di attirareun sempre maggior numero di turisti.Infatti oggi una moderna offerta turi-stica deve saper offrire, in termini ilpiù possibile stimolanti, la possibilitàper gli ospiti di porsi in un rapportoattivo e partecipe verso l'ambiente edi luoghi nei quali si sceglie di soggior-nare. Favorire, appunto, l'opportunitàdi conoscere luoghi e persone, abitu-dini, usi e costumi, storia. In questocontesto, ovviamente, i prodotti tipicisono sicuramente fra i migliori mes-saggeri dell'immagine di una terra.Ed il Roero si muove proprio in que-sta direzione.Terra antica e nobile rap-

presenta una realtà dinamica ed incontinua crescita, basata su precisestrategie di riferimento che perseguo-no obiettivi chiari: offrire servizi con-creti, utilizzare e valorizzare risorseeconomiche pubbliche e private inperfetta sinergia, con un occhio diriguardo verso il futuro senza, però,dimenticare l'antico passato.Un viaggio in Roero porta alla risco-perta di un'area con un'identità riccae complessa, dove l'arte, la cultura, ilpaesaggio, i prodotti dell'agricoltura edell'artigianato, la gastronomia ed ivini, entrano insieme a far parte diun'unica offerta. Sì, anche i vini,queglistessi vini che Cesare celebrò nei suoi“Commentari” dal dolcetto casalingoal barolo regale, profumato di viole. In

Roero il vino si può considerare unodei protagonisti assoluti: qui il vino èvivo, nasce, cresce, si evolve e matura.Solo una dedizione totale ed un'atten-zione continua può sviluppare tutte lesue potenzialità e restituire emozioniattraverso le sue numerose sfumaturedi gusto, corpo e profumo. Collineprofumate di aromi e di ricordi, dovele vigne si tuffano nei prati, accarezza-no i boschi, sorridono al sole. Unagustosa opportunità offerta da unmanipolo di ristoratori accomunatidalla ricerca della qualità e dal rispet-to della tradizione.Il Roero è terra di ospitalità e di cultu-ra, ove abita e lavora una popolazionesobria e misurata, che manifesta gliinconfondibili segni di un'antica sag-

di Angelo Lo Rizzo

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gezza proprio con la sua “civiltà dellatavola”. Qui, infatti, il cibo segue ilciclo della vita nello scorrere delle sta-gioni e nel rispetto dei frutti che laterra produce. Una cucina fatta dicompostezza e di decoro, di sobrietàdi ingredienti che un'abilità culinariaantica di generazioni sa magistralmen-te interpretare.Non stiamo facendo pubblicità alRoero.Anzi, una volta tanto, lasciamostare la pubblicità. Ci limitiamo a par-lare di gusto ed in particolare delgusto in cucina. In fondo anche que-sto può essere considerata una formadi comunicazione, sicuramente fra lepiù piacevoli. Cucina, territorio, tradi-zione familiare: su questo trinomiosi fonda l'autentica cucina del Roero.E soprattutto l'affermazione duratura,ultregenerazionale, di tanti eccellentiristoranti di provincia che assai piùdei top danno identità al patrimonioirripetibile della cucina locale, doveogni piatto, da quello più semplice aquello più elaborato, è una finestrasulla storia.Da più parti è stato sottolineato ilfatto che la globalizzazione, rendendofragile e precario il sentire di ognunodi noi, può diventare un acceleratoredel movimento inverso, indirizzatoalla ricerca di radici e di stabilità. Simoltiplicano così i tentativi di restau-rare le credenze antiche: dalle moderétro al recupero delle tradizioni. Pos-siamo,quindi, affermare che la ricercadi autenticità si inserisce nel deside-rio ampiamente condiviso di ritrovarele identità minacciate o addiritturaperdute. E fa piacere constatare chesono proprio le generazioni più gio-vani che, da qualche tempo, mostranod'aver bisogno di avvicinarsi ex novoalle conoscenze legate alla tradizioneagricola, al ciclo della vita di un pro-dotto, alla stagionalità delle produzio-ni. Ed è soprattutto a questi giovaniche rivolgiamo l'invito a visitare ilRoero per affacciarsi su un territorioaffascinante, che alterna la selvaggiabellezza delle rocche agli umori delbosco, agli ordinatissimi versanti colli-nari della vite e del pesco; un territo-rio dai mille volti, ciascuno dei qualidepositario di una memoria, di unpezzo di storia,di tradizioni comuni,edimenticare per un po' i ritmi freneti-ci che la vita moderna impone e perrecuperare il contatto con la natura, lepersone e, soprattutto con sé stessi.

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itinerari

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itinerari

La Via del Gusto La Via del Gusto Ma quali sono i piatti tipici della Repubblica Ceca?

Ce n'è da riempire pagine intere e da imbandire tavole infinite

Spesso, se non quasie s c l u s i v a m e n t e ,decantata per i suoigrandi vanti storici,

artistici e culturali, la Repubblica Cecaha in realtà di che soddisfare non solola fame dell'intelletto. A sedurre l'oc-chio ci pensano paesaggi di sogno euno straordinario patrimonio architet-tonico, a sedurre la mente le numero-sissime testimonianze storiche, le trac-ce lasciate da grandi artisti e intellet-tuali, i tanti musei e un nutrito calen-dario culturale di tutto rispetto… Nondi solo pane, verrebbe da dire. Ma inRepubblica Ceca coltivare l'anima èun esercizio anche del palato. E si, inquesto senso è pur vero, a solleticarloc'è ben altro che l'ottimo pane fatto incasa.Ha qualche tratto della cucina mitte-leuropea, è vero, ma la gastronomiaceca è unica e ancora tutta da scopri-re.Assaggiando, degustando, azzardan-do, ma anche studiando. Non solomenu tipici nei ristoranti,sagre gastro-nomiche ma anche stage di cucina elezioni ai fornelli (www.olakala.cz,www.alcron.cz, www.prakul.cz e ate-lier-culinari.cz) offrono al turista lapossibilità di entrare nell'anima golosadella Repubblica Ceca.Di città in villaggio, dalle pianure aimonti, dai fiumi ai laghi ricette sem-pre nuove, dove l'unico ingredientecomune è la tradizione. Ancora unavolta, con un pretesto nuovo e parti-colarmente stuzzicante, non resta chesetacciare il territorio in lungo e inlargo, seguendo il richiamo della gola,i profumi di grandi cucine e piccolifocolari che raccontano storia, tradi-zioni e umori del Paese. In un viaggioda acquolina che si snoda tra saperi esapori.

Czech Specials, per assaggiare lavera Repubblica Ceca Quella ceca è una cucina di terra e diacqua, rigorosamente autoctona,ancora genuina e sincera. Al puntoche si è deciso di tutelare il turista da

eventuali contaminazioni. Se quicome altrove ormai nelle grandi città iristoranti alla moda propongono unacucina internazionale, etnica e fusion,oggi grazie agli “Czech Specials”è pos-sibile “assaggiare” la vera RepubblicaCeca. L'iniziativa dell'Ente NazionaleCeco per il Turismo in concerto conl'Associazione degli Albergatori eRistoratori cechi e di quella di Cuochie Pasticceri, impone ai ristoranti e

locali aderenti di garantire nel menualmeno una specialità nazionale. L'e-lenco degli aderenti e dei piatti tipiciproposti si può comodamente consul-tare anche prima di partire, semplice-mente visitando il sito www.czech-specials.com.E se qualche pietanza hacolpito particolarmente nel segno,una volta tornati a casa è possibile sca-ricare dallo stesso sito anche le ricet-te!

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Tavole imbandite Ma quali sono i piatti tipici dellaRepubblica Ceca? Ce n'è da riempirepagine intere e da imbandire tavoleinfinite.Dall'antipasto al dessert, la tra-dizione si amalgama con ingredientidi stagione e naturali per tradursi inpietanze dolci e salate, piatti poveri oregali, specialità che profumano difiume o di bosco… Eccone alcune,per potersi orientare nella scelta,prima di abbandonarsi al gusto e per-dersi inebriati da aromi e sapori.

Chi ben comincia. I primiLa maratona del gusto in RepubblicaCeca comincia solitamente con unazuppa calda, proposta in infinitevarianti, a seconda della zona. Là doveabbonda la selvaggina, elemento assaipresente nella tradizione culinariaceca, è facile trovare la minestra difagiano. In Boemia sono tipiche lazuppa di funghi e la zuppa di patatedella Selva Boema. Quest'ultima nellavicina Regione di Vysocina viene pre-parata con l'aggiunta di panna acida.Ingrediente, questo, anche della mine-stra di Znojmo (in Moravia meridiona-le,nella regione dei vini) cucinata concetrioli, patate, cumino e aneto.Anchea Praga capiterà di assaggiare una spe-ziata zuppa di aneto. Sempre in Mora-via, nella regione dello Slovacko, sigusta la tipica Kyselice, minestra dicrauti, salsiccia e funghi addensatacon la panna. In Boemia meridionale,infine, nella zona di Trebon, nota perl'itticoltura e per le ricette a base dipesce d'acqua dolce, non si può nonordinare la minestra di latte di pesce.

Secondi (si fa per dire) I secondi sono i veri sovrani sulletavole ceche. Su cui non mancanomai, come contorno, i tipici gnocchi,che qui si chiamano Knedlik e sonoserviti in succulenti piatti unici, a basedi arrosti, spezzatini, stufati, selvagginae volatili ripieni.Dalle parti di KarlovyVary, nota località termale, si può ordi-nare per esempio il vitello alla paprikacon gnocchetti di pane. In MoraviaCentrale, invece, l'arrotolato di carneaffumicata con crauti e gnocchi dipatate e semolino.Nella Slesia il menupropone oca ripiena di mele e prugneaccompagnata da gnocchi di pane ecrauti rossi. Nella regione di Pilsen sitrovano persino gnocchi giganti, sulgenere dei nostri canederli altoatesini:lo gnoccone con lardo, preparato condadini di pane abbrustolito,pancetta elardo, e lo gnoccone dei mastri vetrai,

che nello stesso impasto aggiungecavolo e panna acida. Entrambi sonoserviti con salse e carni.E proprio le carni sono grandi prota-goniste nei menu. I “carnivori” posso-no sbizzarrirsi tra arrosti di ogni gene-re, come per esempio il vepro knedlozelo (arrosto di maiale con crauti ecanederli) o il cosciotto di cinghialecon le bacche di rosa canina e spezza-tini in tutte le salse, dal classico goula-sch a quello di Pilsen, preparato conanche pancetta, peperoni e uova sodefino a quello irrorato di ottima birraceca,passando per il moravsky vrabec(letteralmente “il passerotto moravo”,in realtà gustoso spezzatino di maia-le). Non mancano i piatti a base di sel-vaggina,come lo jeleni rostenky (arro-sto di cervo), la lepre avvolta nellapancetta, il cosciotto di capriolo allaBoema con panna acida o l'anatra consalsa di prugne e albicocche.Accantoa leccornie più sofisticate e rare -come il paté di fegato, il controfilettoalla panna, l'agnello alle erbe aromati-che, il montone con grano saraceno esalsa di prugnolo- anche molte propo-ste semplici,già note o comunque piùvicine al nostro palato: il pollo diChodsko (area della regione di Pilsendalle fortissime tradizioni antiche)ripieno di ricotta, pancetta e funghi,l'insalata di patate, la costoletta dimaiale Ondras con impanatura dipatate alla maggiorana o quella di Pav-lisov dalla tradizionale panatura maproposta a dadoloni, l'immancabileprosciutto di Praga, la lingua affumica-ta, le salsicce al vino o alla birra… Perchi osa di più, invece,ecco alcune spe-cialità davvero insolite. Prima fra tuttela cosiddetta Sposa Spettinata,un piat-to dolce-salato a base di patate, uova,farina, mele, zucchero, sale, cannella,burro ed erba cipollina.Poi c'è il Krko-nosske Kyselo (piatto accarpionato) abase di burro, funghi, cipolla, uova,panna, patate e cumino. E ancora gliinvoltini di verza ripieni di riso, pan-cetta, carne, cipolla e peperone.

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Per chi preferisce il pesce,non c'è chel'imbarazzo della scelta: anguilla mari-nata, trota alla mugnaia,alla griglia,allemandorle o alla salsa di noci e poi suamaestà la carpa, proposta alla birra, alvino, marinata, in insalata, in blue (converdura, aceto e spezie), impanata, aiferri… Non temano nemmeno i vegetariani egli animalisti: la campagna ceca è pro-diga di ottimi ortaggi ed erbe sponta-nee, la cucina rurale abbonda di ricet-te a base di uova,di gustosi formaggi edi specialità vegetariane. Come peresempio golosissime frittelle di patategrattuggiate (Cmunda) o la Mrkvance,piatto a base di carote, patate, cannel-la e semi di papavero o ancora loJahelnik, pietanza a base di miglio,pane, funghi, uova e spezie. Quanto aiformaggi, non si possono perderequelli celebri di Olomuc. L'Olo-moucke tvaruzky, una sorta di ricottastagionata, è uno dei più aromatici eapprezzati, unico per sapore e odore(decisamente forte e per alcuni sgra-devole, ma certamente caratteristico).I formaggi di Olomuc vengono propo-sti anche “imbottiti” di salame, insapo-riti con paprika e fritti. Tra gli altrivanti caseari, anche il formaggio blu,tipo roquefort, il Gran Moravia a lungastagionatura e i formaggi caprini dellaregione di ZlinUltimi ma non ultimi arrivano i dolciArrivano a fine pasto ma non si aspet-tava che loro: i dessert.Un pranzo pan-tagruelico, robusto e gustoso, in per-fetto stile ceco insomma,non può chechiudersi in bellezza con dolci all'al-tezza. I dolci cechi mettono d'accordotutti, a fine pasto così come a colazio-ne,a merenda o alla pausa caffè.Famo-sissime, anche fuori dal territoriomoravo, sono le focaccine ripiene ditenera ricotta di Olomuc e guarnitecon mandorle e uva passa.Nella stessaregione di apprezzano anche le tortedi Hana, ripiene di ricotta, zucchero,limone e marmellata e in estate pro-

poste nella versione con frutta fresca.La torta di Karlovy Vary, invece, è unaspecie di mille foglie ottenuta sovrap-ponendo strati di wafer e una caloricacrema di burro,zucchero,uovo,noci escaglie di cioccolato. Il tocco finale èla glassatura di cioccolato. Le ciambel-lone del Chodsko sono pizze dolci lie-vitate, il cui ripieno è affidato alla fan-tasia di ognuno e alla frutta di stagio-ne. In montagna la fanno da padroni ifrutti di bosco e il miele. Particolar-mente golose sono le focaccine disemolino ripiene ai mirtilli.I Valasske Frgale sono invece una sortadi grandi crostate lievitate, un tempotorte nuziali, riempite a seconda dellericette con marmellata di prugne,pereo mele oppure con semi di papaveroe noci o ancora con ricotta e miele. InMoravia-Slesia la specialità locale sonole Orecchie di Stramberk, prodottodolciario il cui nome è legato all'im-magine tutt'altro che dolce dei Tartariche nel Medioevo usavano durante leloro scorrerie tagliare le orecchie ainemici.La forma di queste cialde, simi-li a cannoli chiusi a cono, in effettiricorda vagamente le orecchie. Pro-dotte da pochi pasticceri autorizzati,sono vendute anche come souvenirdel territorio. Nel carrello dei dolcicechi non mancano infine torta dimele,panforte,dessert al liquore, tortadi prugne, tronchetto al sambuco enaturalmente i tipici gnocchi dolci disemolino ripieni di prugna e le ome-lette di patate ripiene di marmellata esemi di papavero.

La cucina delle festeSebbene quanto fin qui raccontato fac-cia già pensare a banchetti luculliani,anche la tradizione ceca ha da sfode-rare la sua cucina delle feste. Per ognievenienza il giusto menu.Così,da gen-naio a dicembre il calendario si affolladi occasioni golose e di nuovi pretestiper un viaggio del gusto in Repubbli-ca Ceca.A Carnevale si usa far scorta

di calorie prima della Quaresima e intavola approdano piatti robusti comebolliti con l'immancabile cren, goula-sch con carne di maiale, rognone efegato, salsicce e sanguinacci con icrauti, salumi affumicati. Naturalmen-te impazzano anche frittelle e bombo-loni fritti. Al periodo pasquale appar-tengono alcune delle specialità piùgolose della gastronomia ceca, leccor-nie che non si possono gustare in nes-sun altro periodo dell'anno. Come ilberanek (un agnello ricoperto di zuc-chero o di glassa al cioccolato), la jida-se (treccia dolce che simboleggia lacorda con cui si impiccò Giuda), ilmazanec (piccola pagnotta di pastalievitata), il pernik (pan di zenzero) eil bozi milosti (che si traduce letteral-mente “Grazia di Dio” ed è un dolcefritto e zuccherato). Pasqua è ancheun inno alla nuova stagione, e quindiin tavola non può mancare il mine-strone di verdura primaverile e nellafarcitura del pollame sono protagoni-ste giovani, tenere ortiche. In Moravia-Slesia viene proposta la Szoldrapasquale: carne di maiale affumicataalle erbe e in crosta.A Natale, nelle case la sera del 24dicembre si diffondono gli aromi deltipico menu della Vigilia: zuppa dipesce o patate seguita da carpa fritta einsalata di patate. Il cenone non puòche concludersi infine con note dolci:biscotti, rotolini alla vaniglia, pandolci

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itinerari

alle mandorle,pan di zenzero,dolcettial miele e il tradizionale panettone atreccia.

Tipicità in bottigliaOltre ai cibi, sulle tavole ceche riven-dicano la loro parte anche alcuni“vanti liquidi”. A partire dalle acqueminerali, di cui il Paese è ricco. Ilposto d'onore spetta però indubbia-mente alla birra ceca, nota e apprez-zata in tutto il mondo. Chi non ha maisentito parlare o bevuto, apprezzan-dola, una Pilsner o una Budweiser? InRepubblica Ceca la birra scorre afiumi e non è un modo di dire: i cechi,quanto a consumi, oggi detengono ilprimato mondiale con 160 litri procapite. I tipi di birra prodotti sonooltre 470. Accanto ai colossi, la cuiproduzione è rinomata e richiestissi-ma anche all'estero, una miriade diproduttori locali sperimentano sem-pre nuove ricette e regalano birre spe-ciali (6 gradi alcolici e oltre) e parti-colari (con aggiunta di erbe o con-centrati di frutta). Ci sono persinobirre al caffè, alla ciliegia e, nel perio-do dell'Avvento, alla vaniglia. Birra inRepubblica Ceca non significa solorefrigerio, convivio e gastronomia.Birra per i cechi è soprattutto tradi-zione, cultura e storia.In anni recenti però, all'ombra dellabevanda nazionale, la birra appunto,in Repubblica Ceca si è fatto strada ilvino, prodotto fin da tempi antichissi-mi.Dopo aver affinato le arti della viti-coltura, i produttori cechi hannosaputo conquistare il mercato ancheoltre i confini nazionali. E così oranelle bellissime campagne morave eboeme, pur nella preponderanza divitigni locali, cominciano a comparire

anche nuove qualità, in risposta allemode d'oltreconfine. In fatto di vino,comunque, resta sovrano il Sud dellaMoravia. Qui nascono dal sole bianchifruttati e rossi corposi, dal ghiaccio ilraro Ice Wine. Tra i bianchi VeltlinVerde,Müller Thurgau, Sauvignon,Rie-sling Renano e Italico, Chardonnay,Neuburg, Sylvaner Verde, Traminer,Palava, Pinot Bianco e Grigio e Mosca-to di Moravia.Tra i rossi Limberger, St.Laurent, Pinot Nero, Merlot, CabernetSauvignon, Blue Portugal, Zweigelt eCabernet di Moravia.Se la Repubblica Ceca deve al sole e aun microclima favorevole i suoi tantivanti enologici, è il rigido inverno chedeve ringraziare per il raro Ice Wine.Aproduzione limitata,si ottiene da grap-poli d'uva “dimenticati” sulla vite ininverno e lasciati congelare natural-mente. “Cugino” dell'Ice Wine è loStraw Wine, ottenuto invece da grap-poli lasciati seccare sulla paglia per 3lunghi mesi e anche più.Per chiudere in bellezza, ma ancheper aiutare la digestione, la maratonadel gusto in terra ceca non può checoncludersi con un bicchierino diliquore o di distillato, la cui produzio-ne artigianale è molto diffusa.Accantoalla celebre Slivovice (acquavite diprugna), nella carta degli alcolici sipuò scegliere tra la Strarorezna di Pro-stejov, prodotta con 11 erbe secondoun'antica ricetta nella regione di Olo-muc; il liquore di Priessnitz, intitolatoal celebre medico, nel quale le erbesono addirittura 12; l'amaro Jakamarusla cui produzione segue le meticoloseregole riservate ai medicinali; la Medo-vina, ottenuta con la lievitazione afreddo di vari tipi di miele ceco e sele-zionato; la Varonka, tipica acquavite

della Moravia-Slesia ottenuta con zuc-chero caramellato, acqua, miele, limo-ne e spezie e infine la Becherovka,celebre e storico liquore di KarlovyVary cui è dedicato persino unmuseo. In Repubblica Ceca è in augeanche il Kalvados,ottenuto dalla distil-lazione di mele. Lo si trova in partico-lare nella regione di Zlin, dove non acaso nello stabilimento della RudolfJelinek di Vizovice, famosa soprattuttoper la Slivovice, è sorto un DistilleryLand, dove scoprire l'arte di trasfor-mare la frutta in distillato di qualità.

Ente Nazionale Ceco per il Turismo -Via G. B. Morgagni, 20 - 20129 Milano- Tel. 02 20422467, fax 02 20421185 - E-mail: [email protected] [email protected] - www.turismo-ceco.it - www.133premier.cz

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VOvini & olivini & oli

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A nche questa è ormaidiventata un “tenden-

za”: la ricerca e la valorizzazionedi frutti dimenticati, di vitigni chestanno per scomparire, e viadicendo. E' un modo come unaltro per riscoprire i gusti di unavolta, magari ancora attuali, oper ridare lustro a sapori e sapericaduti in disuso. Un'operazione del genere la stan-no portando avanti alcunivignaioli romagnoli con un anticovitigno riscoperto in anni recentiil cui nome originale è “Famoso”,anche se la sua vera fama sembraemergere soltanto adesso. Se ne è parlato in un recenteseminario che si è tenuto a For-limpopoli (FC) presso Casa Artusi,ormai diventata un vero e pro-prio tempio dell'enogastronomianon soltanto romagnola, che èstata partner del sito web“Mondo del Gusto” nell'organiz-zazione dell'evento. Partendo dauna ricerca che ha illustrato le ori-gini del vitigno nella zona di Mer-cato Saraceno (FC), si è passatiall'approfondito studio che èstato fatto per identificare lavarietà e per operare la selezionegenetica.Non sono mancate le testimo-nianze di chi, negli ultimi anni, hadeciso di scommettere sul vinoprodotto da questi antichi grap-poli: enologi e vignaioli hannospiegato perché si sono avvicinatia questa varietà, come hannosuperato le difficoltà iniziali equali sono le loro aspettative peril futuro, sia a livello di qualitàche di produzione.L'incontro è proseguito negli ele-ganti ambienti del Ristorante diCasa Artusi per una cena struttu-rata intorno alle sei tipologie di“Famoso” messe a disposizionedalle cantine “La Sabbiona” diOriolo dei Fichi (Faenza); “LeoneConti” di Santa Lucia (Faenza);“Tenuta Santa Lucia” di Mercato

Saraceno; “Cantine Randi” diFusignano; “Tenuta Uccellina” diRussi e “Cantina Ercolani” diBagnacavallo.La cena è stata un interessantemomento per testare le qualitàorganolettiche dei vini prodotticon diverse tecniche di vinifica-

zione in funzione della mano delproduttore e del territorio. E'stato un vero successo che fa bensperare per una affermazione di“Famoso” sui mercati, pur nellaconsapevolezza che si tratta di unprodotto di nicchia.

G.C.

E' già “Famoso” ancor prima di nascere

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P erché si sconsiglia (anzialcuni proibiscono) di

mettersi alla guida dopo averebevuto? E' credenza diffusa, inmolti giovani e non solo, che "si èin grado di guidare" anche dopoaver bevuto un paio di cocktail equindi anche con uno 0,5 g/l incorpo. Probabile ma...Il problema sta alla base: non sicomprende che non bisogna esse-re totalmente ubriachi per essereimpossibilitati alla guida. Mezzabottiglia di vino o 3-4 cocktailalterano di molto le nostre fun-zioni cognitive, e per quantosiamo in grado di ballare e diver-tirci con l'altro sesso ciò non signi-fica che possiamo guidare.L'Istituto Superiore della Sanitàha coniato l'espressione "PERI-DEA": PErcepire, RIconoscere,DEcidere, Agire. Questo è ciò cheil nostro cervello fa in continua-zione quando guidiamo.Se è vero che con il minimo tassoalcolemico siamo in grado diaccendere la macchina, farla par-tire, guidare dritto e fare le curve(tutto da vedere poi...), piùaumenta la percentuale di alcolnel sangue più si riducono lenostre abilità cognitive. Se ciritroviamo in una situazione diemergenza-pericolo improvvisoabbiamo, quindi, maggiore pro-babilità di fare incidenti. Oggi dobbiamo quindi parlare dizero alcol? Spesso si pensa chel'alcol si consumi in maniera mas-siccia dentro le discoteche. Inrealtà l'alcol è più consumatofuori dalle discoteche, perchècosta meno. Sfatiamo quindi ilmito delle discoteche causa di"sballo" tra i giovani, visto chespesso e volentieri ci si "sbronza"prima a basso costo per arrivarebelli euforici al locale.Essere proibitzionisti risolverebbeun tale problema sociale? Oppureè più opportuno informare e for-mare i giovani a prendere lemisure con questa usanza perrenderli consapevoli degli effettie dei rischi che si corrono? Indurlia riconoscere i propri limiti sareb-be un grande passo, in terminisociali, culturali, mentali chepotrebbe avere ricadute impor-tanti sulla convivenza nel nostropaese.Nel caso specifico ciò che è ancor

più importante è imparare aconoscersi. Sapere quanto e inche tempi il nostro corpo assimilae smaltisce l'alcol, non testandosie poi mettendosi alla guida chia-ramente. Come fare allora?L'etilometro a tal proposito è unostrumento che ci permette diavere un'idea di quanto alcolancora abbiamo in corpo, utiliz-zandolo dopo una serata in unlocale, pub o discoteca che sia, odopo avere fatto una bella man-giata con gli amici. Si può com-prare online, su SicurAUTO.it (aprezzi scontati per voi lettori) manon solo, oppure in farmacia.Attenzione però ai prodotti eco-nomici che non servono a nulla.Un accorgimento importante èsmettere di bere qualche oraprima di uscire dal locale, ricor-dando di mangiare sempre qual-cosa prima di bere. Bisogna sem-

pre tenere a mente, inoltre, cheognuno di noi è diverso dall'altro,per statura, metabolismo, sesso,abitudine al bere, e che a paritàdi alcol assunto non è detto cheabbiamo gli stessi valori. Lo smal-timento dell'alcol è a carico delfegato e da questo dipende iltempo con cui ognuno di noi,diversamente da qualunquealtro, lo metabolizza. Quindi nonaffidiamoci a quanto bevono glialtri, l'unico termine di paragonesiamo noi stessi.Un altro giusto accorgimento cheinvitiamo a ricordare, nel caso incui non si rinunci al bere, è il BOBo guidatore designato. Il guidato-re designato è colui che vienescelto dal gruppo per riportare gliamici a casa perché non beve obeve pochissimo (un bicchiere divino o un cocktail a basso conte-nuto di alcol).

Alcol alla guida: bere o non bere?

vini & oli

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vini & oli

Un giro tra vignetie cantine perrespirare il

profumo del vino.Dove andare?Basta seguire

i suggerimenti diEvinia.it sull’Italia

del vino

I l turismo di Bacco nonconosce crisi. Sono sempre

di più i visitatori attirati dai vini edai sapori del Bel Paese (nel 2009,ben 6 milioni), soprattutto nellastagione della vendemmia. Doveandare? I cultori del vino, gliappassionati sommelier e anchechi si avvicina per la prima voltaall’enoturismo trovano il lorospazio su Evinia.it, un retail storevirtuale che ha fatto delle “espe-rienze del gusto” il suo fioreall’occhiello, accanto alla possibi-lità di fare shopping on line pervini e liquori di qualità.Chi ama bere sa perfettamenteche per gustare al meglio un vinobisogna attivare tutti i sensi. Cosìfacendo si finisce per conosceremeglio se stessi e il mondo. Eccol’idea di Evinia.it, di far vivereprima con la fantasia il territorioe poi direttamente, offrendo lapossibilità di prenotare una visita

in quei luoghi dove nascono lemigliori etichette (che ovviamen-te possono essere comodamenteacquistate online sul portale, congrande convenienza e sicurezza).Sul sito Evinia.it ci sono decine diindirizzi selezionati, itinerari sud-divisi regione per regione, dallazona del Dolcetto d’Alba, in Pie-monte, al Chianti della Toscana,passando per il Pignoletto friz-zante dell’Emilia, fino al Nerod’Avola della Sicilia.Ovunque vi è la possibilità di fareun tour tra le vigne, sentire i pro-fumi e i sapori, scoprire tecnichee segreti di lavorazione.Tutte cantine e aziende di grandetradizione storica e produttiva,poste in ambienti spettacolari, tracolline arrossate dalle foglie dellavite, borghi e abbazie. Qualcheesempio?Nelle Langhe, sui sentieri delBarolo, in Piemonte, spicca l’a-zienda vitivinicola Paolo Manzo-ne, a Serralunga d’Alba. Spostan-dosi in Toscana, si può far tappa aRocca di Castagnoli a Gaiole inChianti. Entrambe le struttureoffrono anche la possibilità disoggiornare, a contatto con lanatura.Nel Lazio si trova l’Azienda Maz-zioti, con una scenografica vistasul Lago di Bolsena, con unasuperficie complessiva di oltre100 ettari coltivati a vitigno, dioltre 100 ettari coltivati a vitigno.In Sicilia ha sede la Masseria del

Feudo di Caltanissetta, dove,oltre a cantina e vigneti, si posso-no visitare la moderna stalla concaseificio, il frutteto e uliveto edegustare tutti i prodotti azien-dali.Attraverso il portale Evinia.it sipuò scegliere dove andare, acqui-stare online una visita alla canti-na con degustazione o richiedereun preventivo per il soggiorno,con un semplice, veloce e comodoclick.Per gli appassionati che amanodisporre di cantine ben forniteper la più grande gioia di stappa-re e condividere queste preziosebottiglie, Evinia.it offre una scel-ta fra le migliori proposte italiane(Chianti di Rocca di Castagnoli,Brunello di Soldera, Vernaccia diGuicciardini Strozzi), francesi(Albert Bichot<http://evinia.it/prodotti/vini_francesi/bichot> , tra le prime Mai-son della Borgogna o Baron Phi-lippe de Rothschild), Spagnoli(Marques de Riscal o Codorniu).E per coloro che amano bere manon riescono a distinguere unabottiglia dall’altra se non dalcolore del vino, ecco che c’è lasezione “Proposte per la tua can-tina”, una serie di suggerimentisui nettari divini che non devomai mancare.Evinia - The Wine & Food Expe-rience. Info: www.evinia.it

I luoghi della vendemmia? Si cercano on line

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GiG XIX

vini & oli

S iamo abituati a pensarealla Cina come al mercato

del taroccato: niente di più falsoo almeno di più datato. Se infattiin questo luogo comune vi puòessere una parte di verità perquanto riguarda l'esportazione,questa caratteristica è sempremeno presente nel mercato inter-no e soprattutto in quello rivoltoai ceti più abbienti (in crescitavertiginosa) che esigono sempremaggiori garanzie di qualità, spe-cialmente per quanto riguarda ilcomparto alimentare.E' per questo che il CNO, il Con-sorzio Nazionale Olivicoltori, hadeciso di presentare, nell'ambitodel progetto finanziato dallacomunità europea Reg. CE867/08, ad Hong Kong la propriaproduzione, che qui sarà propo-sta per la prima volta con la lineadi prodotti ''Terre del Sole", ched'ora in poi identificherà la pro-duzione a Tracciatura Certificatae di Alta Qualità di CNO. Conquesto progetto, che realizzaalcune azioni trasversali con lapartnership di alcune cooperative

greche, in uno spirito europeo sivuole esportare non solo un pro-dotto di elevati standard ma unmodello di filiera che rispondeprecise e impegnative normequalitative.Durante il Summit di ITCHEFS-GVCI, il network di grandi Chefitaliani nel mondo che dal 2 al 7novembre prossimo riunirà adHong Kong tutti i più importantirappresentanti della Grande Cuci-na Italiana in Estremo Oriente,verrà presentata e fatta degusta-re l'estrema varietà della produ-zione oleica italiana, illustrando-ne le garanzie di sicurezze offertedalla tracci abilità, descritta, oltreche sulla etichetta, con l'innovati-vo sistema QR code.Con questi sistemi è possibiledocumentare tutte le fasi dellavita dell'olio, dal campo alla tavo-la, in modo da dare la massimagaranzia al consumatore. Ma nonbasta: CNO presenterà anche unprogetto di Alta Qualità, in baseal quale tutti i passaggi vengonoottimizzati in base ad un rigidodisciplinare che regola e certifica

tutte le fasi della produzione,della distribuzione e dello stoc-caggio di questo delicato prodot-to in modo da dare il massimodelle garanzie di qualità.Il CNO si è dunque impegnatoparticolarmente per presentarecon le dovute garanzie, in questomercato in rapida crescita e allaricerca di prodotti di elevata qua-lità, l'extravergine italiano, unprodotto che si può considerarel'emblema della Cucina Italiana.Questi extravergini saranno pre-sentati con degustazioni guidate,non solo nei principali ristorantiitaliani di Hong Kong partecipan-ti all'evento, ma anche all"'HongKong International Wine and Spi-rits Fair", nel padiglione italiano,organizzato dal Vinitaly, di que-sta importante Fiera Internazio-nale che si svolge a Hong Kong inquegli stessi giorni.Così ai meravigliosi vini italianiverranno abbinati i nostri altret-tanto buoni e vari olii, i due pro-dotti che rappresentano i pilastridella Dieta Mediterranea, Patri-monio Culturale dell'Umanità.

La Cina scopre la qualità dell’extraverginedi Gianluigi Pagano

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Aapprofondimentiapprofondimenti

di Marco Pasciuti

La ricetta del presidente dell'Aci:

«Preparare i giovani, inasprire le pene»

La ricetta del presidente dell'Aci:

«Preparare i giovani, inasprire le pene»

Il nuovo codice recepisce diverse nostre proposte dal principio“Chi guida non beve” alla prova pratica per condurre gli scooter e le minicar,

fino all'introduzione dell'educazione stradale nelle scuole

In Italia, nella fasciad'età 18-24 anni, ungiovane su cinqueammette di avere un

comportamento a rischio con l'alcole questo non lo scoraggia dal metter-si alla guida. Durante i weekend unincidente su due avviene a causadella guida in stato di ebbrezza. Ma il90% dei sinistri si verifica perché chiguida non rispetta il codice della stra-da. «L'incoscienza e il mancato rispet-to degli altri da un lato, dall'altro lascarsa preparazione: sono i due aspet-ti su cui bisogna lavorare». La ricettadi Enrico Gelpi, presidente dell'Au-tomobil Club Italia (ACI), per abbas-sare il numero degli incidenti sullestrade è fatta di due ingredienti fon-damentali: «Occorre inasprire le peneper chi non rispetta le regole e for-mare meglio le nuove generazioni diautomobilisti».Il nuovo codice della stradarisponde a queste esigenze?«A mio parere, sì.Mi sento di dire que-sto perché il legislatore ha dato unsegnale di grande attenzione ad aspet-ti particolari dell'incidentalità strada-le, come la guida in stato di ebbrezzae quella sotto effetto di droga. Ma il

nuovo provvedimento punta anchemolto sulla preparazione dei giovani.Il testo, ad esempio, accoglie diversenostre proposte, dal principio “Chiguida non beve”alla prova pratica percondurre gli scooter e le minicar, finoall'introduzione dell'educazione stra-dale nelle scuole».A proposito di bere, le associazionidei consumatori se la prendono conla norma che stabilisce che non è piùreato guidare con un tasso alcolemi-

co tra gli 0,5 e gli 0,8 grammi perlitro.«Il problema è molto più articolato. Ilprincipio deterrente può essereanche forte, ma poi bisogna applicarele sanzioni. E con la lentezza cui simuove la macchina della giustizia inItalia, spesso le sanzioni finiscono pernon essere messe in pratica. È meglioprevedere forti pene pecuniarie eamministrative: sono più utili perchési ha la certezza che verranno appli-

XX GiG

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GiG XXI

cate».Non è un controsenso il fatto diaver dato ai gestori delle autostra-de la possibilità di portare il limi-te a 150 km/h? Non è un messag-gio sbagliato?«Guardi, guidare a quella velocità saràpossibile su determinati tratti, a deter-minate condizioni (sulle autostrade atre corsie ndr) e soprattutto solo inpresenza del Tutor.Le statistiche dico-no che dove sono installati questistrumenti si verificano meno inciden-ti. Inoltre i più gravi avvengono sullestrade urbane ed extraurbane».E come si fa ad evitarli?«Occorre potenziare i controlli eoccorre che siano fatti alla luce delsole, che funzionino quindi da deter-renti e non servano ai comuni perfare cassa».Come è messa l'Italia rispetto alresto d'Europa in tema di politi-che per la sicurezza?

«Non c'è una grande differenza, ma dicerto all'estero i controlli sulle stradesono molto più numerosi e scrupolo-si. E questo non per colpa delle forzedell'ordine: da noi mancano fondiadeguati. E poi negli altri Paesi si lavo-ra molto sulla formazione degli auto-mobilisti, li si prepara meglio fin dagiovanissimi ad affrontare la strada. InAustria, ad esempio, sono obbligatorii corsi di guida sicura entro i primi treanni dal conseguimento della paten-te. Ed è una politica che porta a risul-tati: nel 2009 si è verificato il 30%degli incidenti in meno».Le tradizionali autoscuole nonbastano più, quindi?«No, quelle funzionano, ma la prepa-razione che forniscono va integrata.Spesso un neopatentato non ha unasufficiente preparazione pratica e simette in strada senza saper affrontarei pericoli. I ragazzi devono comincia-re presto a fare esperienza».

Con “presto” cosa intende?«Siamo molto contenti del fatto chenel nuovo codice sia stata recepita lanostra proposta della guida accompa-gnata: il foglio rosa a 17 anni serve afar sì che i giovani abbiano un anno inpiù per fare esperienza al volanteaccanto ad un esperto. Così acquista-no una maggiore padronanza delmezzo e maggiore consapevolezza dicosa significa stare sulla strada».Se in questo momento assistessealla consegna della patente ad unragazzo che ha appena superatol'esame di guida, quali consigli glidarebbe?«Gli direi che l'auto deve essere unostrumento di libertà e non di perico-lo. Poi lo esorterei a guidare semprein condizioni psicofisiche ottimali. Esoprattutto lo inviterei a rispettare ilcodice della strada: in Italia più del90% degli incidenti avviene perchéqualcuno non lo fa».

approfondimenti

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XXII GiG

Ggastronomiagastronomia

Notizie alchemiche su cometrasformare i mandarini in marmellata

Notizie alchemiche su cometrasformare i mandarini in marmellata

Un consiglio, riempite dei vasetti molto piccoli e quando i vostri ospiti,leccandosi i baffi, vi chiederanno un vaso in omaggio voi generosamente

darete a loro un piccolo vasetto dicendo che era l'ultimo

Per iniziare lap reparaz ionedella marmellatadi mandarini la

prima cosa da farsi è quella di andareal mercato e acquistare da una “trec-cola”, di fiducia, dei mandarini.Atten-zione però fatevi dare quelli autenticiche non hanno nulla a che vederecon i cugini clementini che ,essendosenza semi, non sono buoni: ne per ilre ne per la regina e tantomeno per lamarmellata. Quando al mercato aveteterminato la transazione commercialeche vi ha permesso di venire in pos-sesso di un congrua partita di manda-rini autentici, correte immediatamen-te a casa, giunti in cucina deponetecon delicatamente 1000 grammi dimandarini o suoi multipli, in una baci-nella d'acqua e dimenticateli per 24ore. Il giorno seguente, con amore epazienza, iniziate la preparazionedella marmellata.. La buccia di ognifrutto va incisa con un coltello oriz-zontalmente, esattamente alla metà,lungo tutta la circonferenza panciuta.Successivamente con l'aiuto delle ledita cercate di staccare delicatamen-te la buccia vi resteranno nelle mani,

per ogni mandarino, due calotteintonse se siete stati bravi, ma anchese non sono perfette potete ugual-mente procedere. (Inciso) Forse alcu-ni di voi si ricordano ancora quandoun tempo i nostri genitori, in assenzadella televisione, avevano il tempo ela voglia di costruire, d'inverno termi-nata la cena, dei piccoli lampioni.Veniva messo dell’olio all'interno diuna calotta di mezzo mandarino ecome stoppino veniva utilizzato quelresiduo bianco che spuntava al cen-tro della calotta. Acceso lo stoppino,per tutta la casa si spargeva un odoredi mandarino che era un piacere.Ebbene quelle calotte che un temposervivano da lumino oggi le adoperia-mo per la nostra marmellata. Conti-nuiamo nella spiegazione: terminata“l'operazione chirurgica” che ci hapermesso di togliere la buccia ai man-darini facciamo bollire dell'acqua inun tegame capiente e,quando l'acquaincomincerà a gorgogliare nuovamen-te, immergete lentamente le calottedi tutti i mandarini che avete utilizza-to. Successivamente quando il conte-nuto del tegame rincomincerà a bolli-re contate 300 secondi dopodichè

deponete con delicatezza su un“burazzo” le calotte cotte dei manda-rini. Quando saranno tiepiducceprendetene sei alla volta e sistemate-le una sopra a quell'altra a mo ditorre. Terminata questa operazionedeponete la torre di bucce di colorarancione sul tavolo. Ora vi porto unesempio: avete mai visto le sfoglinequando tagliano il rotolo di pasta perottenere le tagliatelle, ebbene proce-dete nella stessa maniera, tagliate lebucce molto sottili e, se non sietecapaci, cambiate marmellata questaper voi è troppo difficile. Se inveceavete superato anche questo ostaco-lo, prendete un arnese da taglio,meglio un coltello con sega, dividetein due, sempre orizzontalmente (dallaparte panciuta), i mandarini sbuccia-ti, avrete così ottenuto due mezzimandarini. Ogni metà mandarinometterà in evidenza i propri semi,abbiate cura di toglierli aiutandovicon un coltello appuntito e controlla-te che non ne restino.Alle volte alcu-ni semini, di nome e di fatto, sinascondono solo per gioco , fate gliindifferenti prima o poi verranno agalla.Terminata questa operazione di

di Lamberto Selleri

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GiG XXIII

gastronomia

vivisezione vegetale frullate a piaci-mento i mezzi mandarini o tagliuzza-teli a mano come vi pare purchè fac-ciate dei pezzi minimi. Mi ero dimen-ticato di dirvi: senza perdere troppotempo togliete il più possibile i peluz-zi bianchi che trovate sul dorso deimandarini o nella pancia bianca dellocalotte. A questo punto mettete iltutto dentro al vostro tegame, cheancora nono ho capito perché neilibri di cucina si chiama casseruola eportate il tutto ad ebollizione, poispegnete la fonte di calore ed aggiun-gete lentamente 500 grammi di zuc-chero affinchè lo zucchero si sciolganel il composto. L'operazione devedurare 150 secondi. Se fino ad oratutto è andato liscio ora inizia la fasepiù delicata e difficilissima. Riaccen-dete il fuoco e, senza indugio e senzacoperchio il tutto deve bollire com-plessivamente 3600 secondi. E'opportuno che, di tanto in tanto, ilcucchiaio di legno faccia un giro den-tro il tegame, questo per non creareun legame troppo stretto tra quelloche bolle in pentola e le pareti dellapentola. A metà cottura prelevate uncampione e assaggiatelo, se lo ritene-

te necessario potete aggiungere (mas-simo) ancora 100 grammi di zucche-ro per ogni chilo di marmellata chestate preparando. Mi ero dimenticatodi dirvi che in pentola ci va anche ilsucco, premuto, di un limone ed unamelina non sbucciata e molto tritata.Dopo un ora di cottura prendete uncucchiaino di marmellata e deponete-la su un piatto bianco (questa è laprova del 9), se inclinando il piatto lamarmellata fa fatica a muoversi alloraspegnete il fuoco, se invece vi sembrail contrario continuate q.b.Anche se ilvostro miscuglio vira verso il coloredel caramello (Zucchero bruciato)questo è un segnale di avvertimentoche la marmellata è pronta. Comun-que vadano le cose quando voi avetedeciso che la cottura è ultimata intro-ducete, con l'aiuto di un mestolo, miraccomando con la terrina (altraparola erudita) ancora sul fuoco, lavostra marmellata di mandarini neivasi, avendo cura di chiuderli ermeti-camente, e di capovolgerli. Importan-te è stivarli vicini uno all'altro per 7ore 15 minuti. Pochi sanno che i vasiche contengono marmellata amano lacompagnia, deponeteli quindi uniti

nella madia se ne avete ancora una in

casa, oppure in uno stipite, in un

armadio, in cantina o in granaio,

insomma dove volete. Trascorsi 3

anni, se non sarete morsi dalla curio-

sità prima (cosa che vi consiglio)

assaggiate quando volete la vostra

creazione. Un altro consiglio, riempi-

te anche dei vasetti molto piccoli e

quando i vostri ospiti, leccandosi i

baffi, vi chiederanno un vaso in

omaggio voi generosamente darete a

loro un piccolo vasetto dicendo che

era l'ultimo.Un suggerimento: la pros-

sima volta non siate generosi, tenete-

vi la marmellata di mandarini solo

perchè è un prodotto raro e per

pochi intenditori. Capito! Non cadete

nella trappola di chi vi chiede di

“conoscervi” perchè vuole copiarvi.

Non cedete per nessuna ragione i

diritti d' autore, sono una vecchia for-

mula che non ama e non sopporta le

mutazioni della cucina innovativa o

peggio, rivisitata delle nuove genera-

zioni di apprendisti stregoni culinari.

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XXIV GiG

gastronomia

Il pomodoro: questo sconosciutoIl pomodoro: questo sconosciutoDagli Aztechi alla Cina: storia, caratteristiche e virtù straordinarie di unapianta divenuta in pochi secoli protagonista dell’alimentazione mondiale

Siamo ormai abituatia trovare sullenostre tavole ilpomodoro (anzi i

pomodori considerate le molte evarie tipologie che occhieggiano neinegozi e nei supermercati) in ognistagione dell'anno, ma non è statosempre così: fino a un paio di decen-ni fa i pomodori freschi potevanoessere consumati solo nei mesi estivied erano o tondi o allungati (usual-mente chiamati 'perini'), questi ultimiottimi da conservare. Infatti a settem-bre nelle famiglie cominciava il ritodella preparazione per i mesi inverna-li. Una serie di 'albanelle' di vetro dacui ammiccavano i rossi pomodoricominciava a far bella mostra di sésugli scaffali della dispensa accanto aivasi con la salsa.L'intento era di poter-ne disporre fino a primavera. Per chinon aveva tempo o capacità di realiz-zare queste preparazioni una fiorenteindustria di pelati e conserve sopperi-va brillantemente. Ma quelle fatte incasa avevano un altro gusto (moltevolte peggiore, ma tant'è…). Sonoricordi di un'altra epoca, ma indicanocome i pomodori nelle nostre abitu-dini alimentari fossero consideratiindispensabili. Però tanto popolariquanto sconosciuti ai più.A comincia-re dal nome e dalle origini. Che ilpomodoro sia una pianta introdotta inEuropa dopo la scoperta dell'Americapenso sia abbastanza noto, moltomeno la sua storia. L'origine è nelleterre dell'America del Sud bagnatedall'oceano Pacifico (Cile, Perù edEquador sono i Paesi che attualmenteinsistono su quel territorio) doveancor oggi sono presenti specie sel-vatiche non stagionali. Successiva-mente la pianta apparve in Messico egli Indios, avendo identificato gliaspetti positivi della pianta, elaboraro-no un sistema di coltivazione che anti-

cipava di qualche secolo i principidelle attuali tecniche. Quando gli Spa-gnoli sbarcarono in Messico, trovaro-no una pianta che - grazie ai lunghiperiodi di coltivazione e alle continueselezioni - aveva perduto gli originarielementi di pericolosità. Gli Aztechiche utilizzavano da tempo la pianta dicui apprezzavano la polpa e il conte-nuto acqueo (particolarmente prezio-so in una terra arida) la chiamavanoxitomati, mentre con il termine toma-ti indicavano le piante con frutti glo-bosi, semi e polpa sugosa. I soldati diCortés adottarono tomati anche perquella strana pianta che dava queigrossi frutti ricchi di polpa e di acqua.Fu così che intorno al 1530 il terminetomato fu recepito nella lingua spa-gnola e da lì in quelle di molti Paesieuropei e in diversi dialetti italianispecialmente di regioni che hannoavuto un forte influsso spagnolo. Leprime notizie dell'uso alimentare delpomodoro o meglio dei tomati sihanno, quindi, attraverso i raccontidei soldati di Cortés, al di là della veri-

dicità di quanto narrato (ricordiamociche gli Spagnoli dovevano in qualchemodo giustificare il genocidio effet-tuato verso la civiltà azteca) comequando descrivono la salsa che sareb-be stata usata dagli Indios per condirebraccia e gambe delle vittime: pepe-roni, tomati, cipolle selvatiche e sale.Meno folkloristico, ma probabilmentepiù attendibile, il racconto del casti-gliano Bernardino Sahagun che appa-re come un osservatore attento deicostumi e degli usi delle popolazioniindigene del Nuovo Mondo. Raccon-tando con dovizia di particolari ilmercato, descrive una salsa vegetalecomposta tra l'altro da semi di zucca,peperoncino, peperoncini verdi pic-canti e tomati. Lo stesso autore parladell'uso di cibarsi dei tomati crudi afette. Fu probabilmente con le navi diCortés che il pomodoro giunse inSpagna (forse a Siviglia, primario cen-tro commerciale e porto di riferimen-to per i viaggi verso il Nuovo Mondo)e furono importate piante sia addo-mesticate sia selvatiche,da qui la fama

di Salvatore Longo

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GiG XXV

gastronomia

Premi ai migliori giornalisti enogastronomi

E' stato assegnato aI giornali-sta-scrittore gastronomo

Edoardo RASPELLI il Premio gior-nalistico nazionale “VALERIOGHIN”- , organizzato per il terzoanno dall'associazione della Stampaagricola e agroalimentare, ambientee territorio del Friuli Venezia Giulia,presieduta da Carlo Morandini. Lagiuria ha anche attribuito tre ricono-scimenti per lavori giornalistici dedi-cati alla regione a: Mimmo VITA,presidente nazionale dell'Arga; aAdriano DEL FABRO, friulano; ed al

nostro collaboratore Riccardo ROL-FINI, “per un servizio dedicato allearee protette della Riviera friulana,pubblicato sulla rivista nazionale“TURISMO all'aria aperta” del nume-ro 122 del giugno scorso”. Il servi-zio di Rolfini era articolato in ottopagine, era stato richiamato dallacopertina di “TURISMO” ed era cor-redato da riquadri, foto e curiositàdedicati ai quattro Parchi nazionali eregionali della Regione del Nord-Estitaliano. Due rivieraschi alla foce deifiumi Tagliamento e Isonzo, e due

alle Dolomiti friulane e Prealpi Giu-lie.Il primo premio a Raspelli è statoconsegnato a Marano Lagunare nelcorso della festa Arga culminatanella sfida-degustazione tra ristorato-ri e viticoltori della Riviera friulana.Raspelli, ricevendo il premio, ha lan-ciato la proposta di chiamare il Friu-li Venezia Giulia la “Regione dellagola” ed ha illustrato le peculiaritàdel territorio, meritevole di essereproposto efficacemente in tutte lesedi.

di pianta insalubre che accompagnò ilpomodoro per secoli. Il suo aspettoera leggermente allungato e con uncolore tendente più al giallo che alrosso. La diffusione del pomodoroavvenne dunque lentamente e tramolte diffidenze: il suo ingresso tra glialimenti fu uno 'stato di necessità',infatti le prime notizie che si hanno loindicano come cibo dei poveri e inse-rito (sia crudo, sia cotto) nei pasti chevenivano distribuiti negli Ospedali. Iricchi e i nobili ben si guardavano dalcibarsi di quel frutto che avrebbepotuto essere pericoloso. Fu comun-que Siviglia il principale centro di dif-fusione e intorno alla città spagnola siebbero le prime coltivazioni. E in Ita-lia? Giunse ovviamente dalla Spagna equindi nel principale dei possedimen-ti italiani: il Vicereame di Napoli dovesi acclimatò facilmente. Per moltotempo fu di interesse quasi esclusiva-mente botanico e tra gli studiosi vi erauna grande diffidenza per il suo usoalimentare. Divertente una nota delPrefetto di quegli anni dell'orto bota-nico di Padova il quale, dopo averdescritto come si cucinano i pomo-dori, soggiunge “son di dano e nocivi.Il suo odore di questa pianta caggio-nano male alli occhi e alla testa”.Que-sta diffidenza nasceva dall'apparte-nenza del pomodoro alle solanaceeche comparivano frequentemente neiverbali dei processi per stregoneria. Si

entra quindi nell'impalpabile mondodelle credenze e dei pregiudizi deri-vati spesso dal radicale (e ancor oggidiffuso) rifiuto del nuovo e di quantonon rientra nell'alimentazione tradi-zionale.A ciò non era estraneo il colo-re giallo intenso che il frutto avevaallora (in verità sembra da testimo-nianze che ve ne fossero anche dirossi) e la sua provenienza da terrelontane. Fu proprio il giallo intenso afarlo chiamare 'pomo d'oro' (descrittoquasi simile alle mele) da cui pomo-doro poi entrato nel lessico comune.Sotto l'aspetto alimentare tra i varisupposti elementi negativi ve n'erauno reale:non toglieva la fame.Se nonebbe successo come cibo, il pomodo-ro lo ebbe in tutta Europa come pian-ta ornamentale non solo di giardini,ma anche delle persone (a Parigi sem-bra che le ragazze lo usassero comeornamento sui corpetti con valoresimbolico). Fu però come sempre lafame a far vincere le diffidenze (ilpomodoro allora costava poco) e adimostrare la falsità di molte credenze(pane,cipolla e pomodoro furono perdecenni il cibo quotidiano dei poveri,specialmente nelle campagne), a ciòsi aggiungano l'abitudine del Sud Ita-lia di utilizzare molte verdure in cuci-na e il fatto di non mutare gusto ecolore con la cottura. Il pomodoro,quindi, è protagonista della cucinapovera, totalmente ignorato da quella

dei ricchi e dei nobili. La conquista diquest'ultima avviene grazie a una figu-ra emblematica, Antonio Latini chenato povero riesce grazie alle propriecapacità a divenire scalco (cioè mae-stro dei conviti) e quindi uomo cheopera nella gastronomia dei ricchi.Latini inserisce due ricette al pomo-doro nella sua opera di cucina Scalcoalla moderna. È il primo riconosci-mento ufficiale, il punto di partenzaper un travolgente successo che nonconoscerà limiti di tempo e di spazio(si pensi che oggi i primi produttorimondiali non sono né l'Italia né laSpagna, ma la Cina seguita dagli StatiUniti e dalla Turchia). Quali furono leprime ricette codificate con il pomo-doro come protagonista? La Salsa allaSpagnola che per il suo sapore venivaabbinata al bollito e la Cassuola dipomodoro, un'articolata ricetta (peruna cucina da re dicevano a queitempi) a base di carne di pernice evitello e con molti altri ingredienti incui il pomodoro appare con un pro-prio ruolo. Ormai la strada è aperta,dopo il Latini è il gesuita FrancescoGaudentio che nel 1705 inserisce unaricetta con il pomodoro nel suo volu-me di cucina Il Panunto Toscano: sitratta di una salsa che ripropone gliingredienti descritti dai soldati diCortés nelle salse a base tomato. Sem-bra che il cerchio si chiuda e si torniagli Aztechi.

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XXVI GiG

gastronomia

Sicuri di conoscere le patate?La patata: una lunga storiaSicuri di conoscere le patate?La patata: una lunga storia

Sono tantissime le varietà che troviamo nei negozi: le possiamo distinguereanche dal colore della buccia o dal colore della pasta: gialla la polpa è più

soda (ottima da friggere), bianca la polpa è più farinosa (purè)

Non possiamopiù permet-terci di anda-re al mercato

ad acquistare genericamente un chilodi patate. Come per il vino, l'olio etutti gli altri prodotti alimentari,”occhio”alla etichetta, alla provenien-za e alla varietà che stiamo compe-rando. Con la globalizzazione, con lastessa facilità, troviamo sulla banca-rella le patate che possono provenireda km. zero, cento o mille. La regolaè cambiata in cucina: non più unasola varietà di patate per ogni ricettagastronomica (fritte, al forno, lessate,purè o per gli gnocchi), ma per ognipreparazione una qualità di patata dif-ferente. Una delle ultime nate è lapatata al selenio prodotta nel Bolo-gnese, ma in commercio possiamotrovare la primaticcia di Pisa, la bian-ca di Como, la biancona di Napoli, larosa della Basilicata, la bianca diPistoia, l'olandese, quella di Caserta odella Calabria, l'elenco è lunghissimo.Sono tantissime le varietà che trovia-mo nei negozi: le possiamo distingue-re anche dal colore della buccia o dalcolore della pasta: gialla la polpa èpiù soda (ottima da friggere), biancala polpa è più farinosa (purè). Perconservarle in casa è bene lavarle etrovare un ambiente asciutto semi-buio, con temperatura ottimale dai 4ai 12 gradi: se poi le “sposate” condelle mele i germogli tardano ad usci-re. Per quanto concerne il nostroincubo quotidiano, l'obesità, la patataè una nostra alleata: è ipocalorica,solo 83 calorie per cento gr.; purtrop-po è come le condiamo che fa “sbal-lare i conti”. Un “escamotage” perquando le mangiamo lesse è quello dicondirle prima con un po' di vino,poisuccessivamente, quando lo hanno

assorbito, aggiungere l 'olio e se gra-dite l'aceto, il sale e il prezzemolo chenon deve mai mancare. Per coloroche soffrono di acidità di stomaco, lapatata cruda grattugiata, con l'aggiun-ta di mele oppure cotta, è un rimediovecchio ma sempre efficace. Perquanto concerne i minerali ,il potas-sio fa la parte del leone:un chilogram-

mo di patate ne fornisce all'organi-smo 5 gr.(J.Valnet). Ma nel tubero sitrovano anche altri minerali: sodio,calcio, magnesio e oligo alimentiquali, fosforo, ferro, magnese, rame ezolfo. Neanche l'acqua di cottura vasprecata, perché può essere utilizzataper pulire oggetti d'argento.

L.S.

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GiG XXVII

Lo svolgimento di molti eventi è condizionato dallo stato di mat-urazione dei prodotti “festeggiati” o dalle condizioni meteoro-logiche: è opportuno assicurarsi, quindi, della conferma delledate, contattando i numeri telefonici o le e-mail indicati.

Rubrica in collaborazione con Salvatore Longo Ccalendariocalendario

Matrimonio contadino all'Alpe di Siusi

L a rievocazione domenica 16gennaio del Matrimonio

contadino è il momento culminantedella manifestazione gastronomica IBanchetti nunziali di Castelrotto chesi svolgerà da mercoledì 13 a saba-to 23 gennaio 2011 nel bellissimopaesino sudtirolese, un vero terrazzopanoramico ai piedi dell'Alpe diSiusi. Ma perché i matrimoni avveni-vano a gennaio o comunque in inver-no? Secondo il racconto degli anziani(il matrimonio contadino - ora rievo-cazione turistica - fino agli anni set-tanta del secolo scorso era la 'cerimo-nia nunziale' per gli abitanti dell'al-topiano) i matrimoni venivano cele-brati tradizionalmente in invernoessendo l'estate la stagione in cui sipoteva lavorare maggiormente equindi non si aveva tempo a disposi-zione per godere degnamente que-sto fondamentale momento dellavita. La rievocazione crea l'emozione

di un salto nei semplici e sentiti usi ecostumi di un tempo che ora ci appa-re lontano, ma in realtà non lo è.Dopo il corteo e la cerimonia accom-pagnati da canti tradizionali e musi-che di strumenti a fiato, i festeggia-menti continuano nelle stube dove sipossono assaporare quei piatti dellatradizione contadina che non posso-no mancare in occasione del hoa-zetkuchl: Canederli al grano saracenoe fegato di vitello, Minestra di gulashe pane nero di segale, Compostadolce e Krapfen delle feste solo percitare le 'punte di diamante' del ban-chetto nunziale. La cucina contadinasudtirolese è peraltro protagonistadelle giornate dedicate a I Banchettinunziali: i ristoranti Posthotel, Lamme Zum Turm propongono infatti perl'occasione gli antichi piatti caratte-rizzati da ricchezza di ingredienti eispirati all'auspicio di buona fortunaper gli sposi. Si potranno quindi assa-

porare i Medaglioni di nocetto dicapriolo con cipolla rossa in agrodol-ce, la Vellutata di castagne con crosti-no di speck, il Canederlo al formag-gio di capra su verdura invernale, laBistecca di cervo nostrano gratinatocon erbe aromatiche, purè di patatee sedano con crauti rossi e per finirela Mousse di ricotta con albicocche esorbetto allo yogurt. Sono questialcuni dei piatti che fanno de I Ban-chetti nunziali un appuntamento danon perdere per gli appassionati deicibi realizzati con materie prime fre-sche, genuine e in genere maturatenaturalmente al sole e nell'aria puradella montagna. E naturalmenteogni portata potrà essere arricchitada un bicchiere di uno degli splendi-di vini altoatesini(info: Alpe di Siusi Marketing tel.:0471709600, www.alpedisiusi.info)

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calendario

XXVIII GiG

I l Torcolato DOC, il famoso vino dolce della Pede-montana vicentina, torna in piazza a Breganze il

16 gennaio: con la terza domenica del nuovo anno si rin-nova infatti l'appuntamento con la “Prima del Torcola-to”, la tradizionale festa che i viticoltori locali dedicano alproprio dolcissimo passito, uno fra i più ricercati ed amatidel panorama enologico italiano. Le uve di Vespaioladella vendemmia 2010, dopo quattro mesi di appassi-mento nei fruttai, nei solai delle cantine e delle case, ver-ranno spremute pubblicamente in un vecchio torchiodegli anni Trenta, messo a disposizione da un socio dellaStrada del Torcolato. Con questa manifestazione nellacentrale piazza Mazzini, da sedici anni a questa parte sirievoca un'antica tradizione che riunisce le famiglie diviticoltori locali.Breganze si fregia della Denominazione di Origine Con-trollata dal 1968: è la prima DOC del Vicentino a vederela luce. Il Torcolato è sicuramente il vino che meglio espri-me ed incarna la storia secolare e la tensione al perfezio-nismo di tutti i prodotti della zona DOC, frutto com'è disapienze tramandate di generazione in generazione, dilavoro artigianale, di selezione certosina dei grappoliinsieme ad una grandissima perizia enologica. Il vino delresto è di casa a Breganze fin dall'antichità: la felice posi-zione geografica tra l'Altopiano di Asiago e la pianura,ben collegata alle vie di comunicazione già da epocaromana grazie alle centuriazioni, ed il terreno alluviona-le associato ad un microclima particolare, vi hanno favo-rito molto la coltivazione della vite.L'appuntamento per festeggiare ed assaggiare il mostodolcissimo del futuro Torcolato è dunque per il pomerig-gio di domenica 16 gennaio 2011, quando i produttorilocali sfileranno in piazza sui loro carretti stracolmi diuve, che verranno sottoposte ad una torchiatura sofficesul palco eretto al centro della piazza. Il nettare che si

ottiene dalla spremitura impiegherà almeno altri diciottomesi di maturazione controllata, prima di poter essereimbottigliato. Un lavoro lungo e scrupoloso, che dà vitaad un vino memorabile: lo rendono inconfondibile ilcolore giallo dorato, il profumo intenso di miele di acaciae fiori bianchi, il sentore in bocca di frutta, di fichi e dialbicocche secchi, di datteri e nocciole, con leggere notedi agrumi, come di scorze d'arancia o di mandarino, edun gradevole accenno speziato, impartito dall'affina-mento in legni nobili nell'interpretazione di alcuni pro-duttori. La sua straordinaria dolcezza è contemperata dauna buona acidità, che gli deriva dall'uva autoctonaVespaiola, leggermente aromatica ed esclusiva della zonadi Breganze, da cui ha origine.Il nome Torcolato nell'opinione più diffusa deriva dalmetodo utilizzato per asciugarne le uve subito dopo lavendemmia: attorcigliate, “torcolate” per l'appunto, conuna coppia di spaghi, vengono lasciate appese nei mesiinvernali alle travi di soffitte pulite e ben aerate. Secon-do altri invece il nome sarebbe dovuto dal fatto che l'uvaappassita viene torchiata: quest'interpretazione lasciaperplesso più di qualche produttore, per cui quale delledue versioni sia con certezza la più fondata non si saprà,probabilmente, mai. Durante la manifestazione si potrà inoltre assistere allasfilata della Magnifica Fraglia del Torcolato, seguita dallanomina dei nuovi confratelli e dalla proclamazione pub-blica dell'Ambasciatore del Torcolato nel mondo per l'an-no 2011. Si proseguirà con la vendita benefica delle bot-tiglie della “Prima del Torcolato Vendemmia 2008” e lapremiazione della sesta edizione del concorso “Realizzal'etichetta della Prima del Torcolato”, il cui vincitore avràl'onore di “etichettare” la bottiglia celebrativa della“Prima del Torcolato D.O.C. Breganze vendemmia 2010”con la propria opera.

Tutti in piazza a Breganze c'è la “Prima del Torcolato”

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GiG XXIX

calendario

Identità golose

M ilano dal 30 gennaio al 1° febbraio 2011 sarànuovamente al centro dell'attenzione mondiale

di tutti gli appassionati dell'alta cucina: in quei giorni sisvolgerà infatti la 7ª edizione di Identità Golose - Con-gresso Internazionale di Cucina d'Autore, la bella e intri-gante manifestazione creata e realizzata dal noto giorna-lista ed esperto di gastronomia Paolo Marchi. Tema diquest'anno sarà Il lusso della semplicità: i segni e i gesti. Ilmeeting sarà focalizzato infatti su tutti quei 'movimenti'di cui cuochi, pasticcieri, artigiani e produttori non posso-no comunque fare a meno al di là della loro filosofia pro-duttiva. Dal palco del Milano Convention Center oltre 50chef tra i più affermati a livello internazionale esporrannole proprie esperienze e forniranno un quadro delle ten-denze in essere: sarà l'occasione per verificare se ovunquesia in atto la ricerca della semplicità liberandosi dagliorpelli dell'alta cucina classica e superando la contrappo-sizione tra cibi ricchi e cibi poveri. Infatti finalmente èimportante che nel piatto si identifichino immediatamen-te i vari ingredienti con i loro sapori, bontà e qualità. Iden-tità Golose si svilupperà nell'arco di tre giornate e la ses-sione principale sarà affiancata da tre giornate monote-matiche dedicate rispettivamente alla Pasticceria da risto-razione, al Riso e alla Birra. Il programma dettagliatopotrà essere consultato sul sito. Anche in questa edizionealle sessioni congressuali e ai momenti di approfondimen-

to e studio sarà affiancata un'interessante sezione esposi-tiva in cui si potranno incontrare alcune delle molte eccel-lenze del food italiano.(info: www.identitagolose.it)

San Valentino romantico e goloso

C hi in questa giornata di metàfebbraio dedicata agli innamo-

rati (le cui origini sono antichissimeessendovene traccia già nel 469 d.C.)non ha pensato a una romanticacenetta con il proprio amore? Ancormeglio se - al di fuori del caos dellacittà e della routine di tutti i giorni -in una località in cui gli affascinantipanorami rendono ancor più magical'atmosfera. Ad esempio la StubeHermitage (si trova presso il Bioho-tel Hermitage in cui è attivo anche unfavoloso centro benessere) è il primoristorante stellato Michelin diMadonna di Campiglio ed èimmerso nel panorama unico delleDolomiti del Brenta. Vi si può com-piere - grazie allo chef Paolo Cappuc-cio - un favoloso viaggio attraverso levarie cucine delle nostre regioni: daquella partenopea (in cui lo chef farivivere la memoria delle proprie ori-gini) alla trentina esaltata da prodot-ti locali sempre freschi e di stagione.Naturalmente a San Valentino nonsi può non brindare: si è in una dellearee enologiche più ricche di eccel-lenze dai bianchi, ai rossi, alle bollici-ne e al Vino Santo: c'è solo l'imbaraz-zo della scelta. (info: www.stubeher-mitage.it). Ma si può assaporare ilfascino di una cena romantica allieta-ta da un'ottima cucina del territorio

anche immersi nella semplicità dellacalda atmosfera di un maso comequelli del Gallo Rosso in cui le fra-granze dei boschi circostanti si perce-piscono grazie al profumo dell'arre-damento in legno della stube. E poiassaporare i prodotti del maso comeil latte della mungitura ancora caldo,i formaggi veramente d'alpeggio, lospeck o le marmellate di frutta matu-rata sulla pianta ritrovando queisapori che - almeno per gli abitantidelle città - saltano fuori dai ricordi

dell'infanzia. Senza dimenticare lagustosa e sostanziosa cucina contadi-na di questi presidi della migliore tra-dizione altoatesina. Per smaltire poile calorie in eccesso in alcuni masi èpossibile dedicarsi ai bagni di fienorealizzati con le erbe dei prati d'altaquota, o con le ciaspole (messe adiposizione dai masi stessi) ai piedieffettuare una romantica passeggia-ta nei boschi innevati. (info:0471999308, www.gallorosso.it)

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calendario

Settimana di anteprime per “I tre Maestri di Toscana”

S ono il Chianti Classico, ilVino Nobile di Montepul-

ciano e il Brunello di Montalcino letre denominazione che dal 2010 sisono riunite sotto il marchio di rico-noscimento comune I tre Maestri diToscana, marchio opportuno soprat-tutto nelle presentazioni sui mercatiesteri. E sono le tre denominazioniprotagoniste della consueta Settima-na di Anteprime in cui saranno pre-sentati ad appassionati e operatori lenuove annate in commercio e 'inAnteprima' i campioni dell'ultimavendemmia in una verifica sul campo(anzi nel bicchiere) dopo tante chiac-chiere più o meno teoriche sulla suaqualità. Si comincerà come di consue-to dalla Stazione Leopolda (Firenze)il 15 e 16 febbraio con i vini del Con-sorzio del Chianti Classico con un'in-trigante rassegna di quello che tradi-zionalmente è uno dei vini-simbolodell'enologia italiana. Seconda tappadi questo tour tra le eccellenze tosca-ne sarà Montepulciano, lo splendi-do borgo rinascimentale patria delVino Nobile in cui i vini saranno degu-stati nell'affascinante atmosfera diuna delle più famose 'chicche' dellacultura italiana. Terza e ahimè ultimatappa Montalcino dove le più recen-ti annate del Rosso e del Brunello

attenderanno appassionati e opera-tori dal 18 al 20 febbraio nellasplendida Fortezza trasformata perl'occasione in una grandiosa e affasci-nante enoteca. Le Anteprime rappre-sentano un'eccezionale occasione -come ha giustamente sottolineatoFederico Carletti (Presidente del Con-sorzio del Vino Nobile) - per “scoprirei nostri vini nei nostri territori”. E coni vini le molte altre eccellenze di unagastronomia tra le più ricche e gusto-

se d'Italia nell'equilibrio dei molti ediversi sapori e di borghi che trasuda-no storia e arte da ogni pietra. NellaSettimana delle Anteprime i territoricoinvolti hanno in programma molteiniziative come degustazioni in canti-na e cene tematiche nei ristoranti. Gliappassionati potranno usufruire dispeciali pacchetti.info: www.consorziovinonobile.it,www.consorziobrunellodimontalci-no.it, www.chianticlassico.com

XXX GiG

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calendario

GiG XXXI

Sul Mediterraneo viaggia la nave dei sapori

S arà un appuntamento indi-menticabile che coniugherà il

piacere di viaggiare a quello per labuona tavola.Parte infatti da Barcellona sabato19 febbraio la Nave dei Sapori,una vera e propria crociera del gustoorganizzata da Agra di Roma, casaeditrice specializzata nella valorizza-zione e informazione del compartoagroalimentare italiano, che in que-sta occasione avrà come preziosipartner l'Istituto Italiano di Cultura diBarcellona e la Grimaldi Lines.L'iniziativa, dedicata a circa 500 pas-seggeri tra i quali anche chef spagno-li, operatori del settore e stampa spe-cializzata, ha lo scopo di diffondere iprodotti e la cucina del made in Italya un pubblico particolarmente sensi-

bile all'argomento. Proprio per que-sto è stato studiato un ricco pro-gramma di bordo che vedrà susse-guirsi laboratori di cucina, winetasting guidati da esperti, cookingshow. Non mancherà ovviamenteuna ricca biblioteca focalizzata sull'e-nogastronomia e sull'arte culinaria,così come gli amanti del cinemapotranno godere una programma-zione di film legati al mondo delcibo.Ma i crocieristi potranno appagaretutte le loro curiosità anche sulla ter-raferma. Una volta arrivati a Civita-vecchia, infatti, verrà offerta loro lapossibilità di partecipare a dei tourgastronomici a Roma e dintorni, convisite in aziende e pranzi e cene inristoranti selezionati.

Il viaggio di ritorno, poi, vedrà unasimpatica sfida tra chef italiani e spa-gnoli, due Paesi che hanno in comu-ne un alto numero di eccellenzeagroalimentari, che pur accomunateda una matrice mediterranea, confer-mano profonde e stimolanti differen-ze.Per favorire un'ampia partecipazio-ne, Agra ha concordato con la Gri-maldi Lines delle tariffe di assolutaconvenienza con pacchetti a partireda 200 euro per le quattro giornate.Per i gourmet un'occasione davveroda non perdere.Per informazioni: Agra - Via Nomen-

tana 257, 00161 Roma - tel 0039 0644254205 www.agraeditrice.com - [email protected]

P er gli amanti dell'Amarone - e sono moltissimi -l'appuntamento è come tutti gli anni alla fine di

gennaio e precisamente domenica 30 a Verona neisaloni della Fiera. La manifestazione organizzata dal Con-sorzio di Tutela del Valpolicella presenterà l'annata 2007di questo magnifico vino che in pochi decenni è divenutouna star dell'enologia mondiale. La degustazione del 30sarà preceduta da due giornate di lavori che permette-ranno di fare il punto sulle prospettive tecniche e di mer-cato dei vini Valpolicella (recentemente divenuti Docg),per i quali - sulla base di anticipazioni rilasciate da LucaSartori (Presidente del Consorzio di Tutela) - il 2010 puòessere considerato un anno positivo con un incremento dicirca il 30% della Doc Valpolicella, impennata dovutaanche al riconoscimento della docg. Per quanto concernel'Amarone in particolare nel 2009 sono state imbottiglia-te 11 milioni e mezzo di bottiglie, in maggioranza desti-nate al mercato internazionale. Occorre sottolinearecome l'Amarone con gli altri vini della Docg Valpolicellaabbiano ottenuto risultati positivi anche in una situazio-ne generale di crisi economica e di mercato (anche delvino) grazie a un'equilibrata politica di regolamentazio-

ne delle quantità prodotte e degli ettari coltivati e al pri-vilegiare la qualità (ad esempio per l'Amarone il discipli-nare permette di avviare all'appassimento il 65% dellaproduzione massima a ettaro: ebbene nel 2010 per con-servare la qualità del vino la più alta possibile ne è stato'appassito' solo il 50%). In occasione dell'Anteprima inol-tre saranno presentati i Nuovi itinerari enoturistici volutidal Consorzio di Tutela finalizzati a far conoscere le cin-que valli di produzione del Valpolicella (Valpolicella, Val-pantena, Val Tramigna, Val d'Illasi e Val di Mezzane) sulpiano storico, naturalistico, delle attività sportive dapoter praticare all'aria aperta e ovviamente enologico.Progetto molto importante poiché con l'Amarone e glialtri vini della docg verranno conosciuti i vari cru e i viti-gni autoctoni (quali Molinara, Dindarella e Oseleta cui sidevono gli inconfondibili aromi dei vini della Valpolicel-la), l'eccellente cucina tradizionale e valorizzato un terri-torio che non tutti sanno essere stato eletto Wine Regionof the Year 2009 superando la concorrenza di aree comele francesi Champagne e Rôney Valley.(info: www.consorziovalpolicella.it)

Anteprima Amarone

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"L'aria e il soledella nostraterra hannoregalato agli

uomini il profumo della piada, l'alle-gria del vino, il sapore della carne... laporta di Casa Zanni è la medesima daquasi cent'anni... oltrepassandola,ancora oggi troverete ad accogliervila stessa famiglia Zanni pronta adoffrire ai propri ospiti i prodotti tipicidella gastronomia romagnola!"Ecco la semplice ma efficace presen-tazione che questo mito della ristora-zione romagnola fa di se stessa. CasaZanni è infatti un incredibile e stupe-facente miscela di aria di casa (si

trova a Villa Verucchio, frazione diVerucchio, nota per avere dato origi-ne ai Malatesta), di efficacia manage-riale e di organizzazione, di multifor-me capacità di rispondere alle atteseed alle esigenze del cliente. Nel corsodella lunga storia della famiglia cheMarcello Zanni (tra l'altro è anchepoeta e scrittore), vi potrà raccontaretra una portata e l'altra. La Casa èvenuta edificandosi in diversi ambien-ti: è infatti possibile trascorrere unatranquilla serata in coppia nella salet-ta rustica della Trattoria Vecchia,oppure effettuare un pranzo di lavoronella Veranda,organizzare un meetingaziendale nella Sala Quadra o festeg-

giare il proprio giorno più bello conun ricevimento nel Salone degli Stem-mi... La capacità ricettiva varia da duea seicento persone… senza che l'at-mosfera ed il servizio subiscano varia-zioni. In questo ristorante che èanche trattoria, macelleria, piadineria,azienda agricola e cantina di grandequalità, si può assaporare un "Menutradizionale di Casa Zanni" semplice echiaro: Antipasto di salumi misti -Tagliatelle al ragù - Strozzapreti allasalsiccia - Misto di carne alla griglia -Verdure gratinate - Semifreddo - Caffèal modico prezzo di 25,00 (bevandeescluse)

I servizi ed i prodottidi Casa Zanni:I ViniCasa Zanni è anche antica aziendaagricola di qualità: nell'antica tenutadi Montefarneto le uve di Sangiovesedi vecchio clone maturano in unambiente incorrotto e gelosamentepreservato nella sua integrità micro-climatica. Il risultato lo si può assapo-rare nella selezione dei vini: unagamma che va dai vini più leggeri dapasto, a quelli più importanti da sor-seggiare magari davanti ad una bellacostata di manzo.La macelleriaBasta entrare nella Macelleria Gastro-nomia per scoprire tutto il mondo diprodotti, italiani e romagnoli, che ruo-tano intorno alla nostra Casa. Diretta-

BBil Buongustaioil Buongustaio

di Roy Berardi

Il paese è Villa Verucchio, frazione di Verucchio (RN), cittadina famosa per averegenerato la stirpe dei Malatesta, signori di un vasto territorio che si estendeva

dalla Romagna alle Marche

Un ristorante che ha reso famosoun paese: Casa Zanni

Un ristorante che ha reso famosoun paese: Casa Zanni

XXXII GiG

L’ingressodi Casa Zanni

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il Buongustaio

La schedaInformazioni: Casa Zanni - Via Casale, 205/213 - 47826 Villa Verucchio (RN) - Tel. 0541 678449 - 678401

Fax. 0541 679454 - e-mail: [email protected] - www.casazanni.it - Chiuso il martedì, escluso Agosto

GiG XXXIII

mente lavorati o nati da collaborazionicon persone od aziende locali, trovatequi un catalogo di prodotti che ci rap-presentano (Distillati e Liquori, Salumi eFormaggi, i sott'Olio, Cesti Regalo,Tessu-ti in Stampa Romagnola, la mitica Piadadi Casa Zanni..)

Le ultime novità:Il Menu vegetarianoScoprite il menù alternativo per chi nonmangia carne, ma anche per chi la man-gia:- Squacquerone e rucola con piada -Strozzapreti all'ortolana - Sformato di tre-vigiano con salsa di cannellini - Verduregratinate - Semifreddo - Caffé: 22,00(Bevande escluse)Potete acquistare i vini di Casa Zanni dacasa vostra!Da qualche mese molti dei vini sonoacquistabili su internet. Li avrete diretta-mente a casa vostra senza dovervi spo-stare.

Le persone Casa Zanni è davvero una grande fami-glia: all'ingresso vedrete una bella foto ditutti quelli che collaborano in questamultiforme struttura: un gruppo di unaventina di persone, Marcello ed i suoifratelli - si potrebbe dire - con figli , nipo-ti, sorelle... E l'immagine simbolo di CasaZanni - oltre alla figura del patron Mar-cello che gira instancabile tra i tavoli - èquella di mamma Zanni che presiedeancora la facitura della piada calda: vici-no al grande camino di cottura a vistadelle carni...

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XXXIV GiG

D opo quasi 5000 anni, il for-maggio viene oggi prodotto

in tutto il mondo con tutti i tipi dilatte: da quello di renna, in Lappo-nia, a quello di bufala, in Australia.La particolarità del formaggio è chesebbene il latte abbia quasi lo stessosapore in tutto il mondo, la diversitàdi struttura, sapori e prodotti deiformaggi è quasi infinita. “L'ATLAN-TE MONDIALE DEI FORMAGGI” èuna vera guida pratica, che dopouna breve introduzione, dedica piùdi 300 pagine alla scoperta di oltre750 formaggi, fotografati con inqua-drature stuzzicanti. Tutti sono suddi-visi con ordine di provenienza eaffiancati da schede informative chepresentano gli allevatori e i casari,con spiegazioni sulle modalità diproduzione. Inoltre, per ciascun for-maggio, seguono le informazioni sulmodo migliore di assaporarli e consi-gli per ottimi abbinamenti. Infine lascheda tecnica con informazioni det-tagliate su peso, forma, dimensioni,stagionatura, ecc… È un atlantecompleto consigliato per gli amantidel formaggio, curato da Juliet Har-butt, l'esperta di formaggi più stima-ta del mondo che ha fondato la rino-mata gastronomia Jeroboams Wine& Cheese Shop. Anche questo libroappartiene all'editore tecnichenuove, www.tecnichenuove.com,prezzo 29,90 euro.

L'atlante mondialedei formaggi

Rrecensionirecensioni

I l pane è sempre stato conside-rato il primo alimento dell'uo-

mo, la stessa retribuzione al lavoroveniva spesso corrisposta con il pane.Oggi ancora è famosa la frase “biso-gna guadagnarsi il pane” che signifi-ca datti da fare se vuoi mantenere lafamiglia. Certo è che questa pietan-za è sempre stata alla base dellanostra dieta mediterranea sin dalpassato, poi sono migliorate le con-dizioni di vita, cambiate le abitudinialimentari, soprattutto con la produ-zione industriale. Così anche il paneè costretto ad adeguarsi si modifica-no le macinazioni e con una farinasempre più indebolita, i fornai sonoindotti a utilizzare additivi chimiciper creare un prodotto esteticamen-te più attraente ma sempre più privodelle sue sostanze nutritive. Quindispesso ci ritroviamo a tavola con unpane che ha un indice glicemico ele-vato e che dura poco. Come rimedia-re a tutto questo? Innanzi tutto èimportante essere consapevoli dicome si fa il pane per capire meglioqual è il prodotto giusto da acqui-stare, inoltre un secondo passaggiosarebbe di farselo in casa. È con que-sto spirito che nasce il libro “Tuttosul pane fatto in casa” di Aldo Bon-giovanni, un vero e proprio manualecompleto suddiviso in due parti.Nella prima si affronta la tecnica dipanificazione artigianale spiegandoi differenti metodi e gli indici di qua-lità, aiutando a capire poi le diffe-renze nella scelta di materie prime,tecniche di lievitazione, per ricono-scere le varie distinzioni del prodot-to in commercio. Nelle secondaparte invece si troveranno variericette sia di pane classico, dolce egrissini da fare in casa, anche nelforno normale da cucina. Chi è giàun praticante esperto comunquetroverà diversi consigli per conoscereal meglio la tecnica. Edizione 2010,Tecniche nuove, www.tecnichenuo-ve.com, prezzo 8,90 euro.

Tutto sul panefatto in casa

L' Italia non avanza,ma non perde nem-

meno terreno. La GuidaMichelin ha lasciato inva-riato il numero di locali conle 3 stelle nel nostro Paese:saranno sei anche per il2011. Si tratta di: 'Al Sorri-so' a Soriso (Novara), 'DalPescatore' a Canneto sul-l'Oglio (Mantova), 'LeCalandre' a Rubano (Pado-va), 'Enoteca Pinchiorri' aFirenze, 'La Pergola' aRoma e 'Da Vittorio' a Bru-saporto (Bergamo). Tutticon il massimo punteggio,prestigioso riconoscimentoche ha fornito la miticaguida rossa nella presenta-zione odierna tenutasi aMilano. Confermati anche idue stelle, 37 come nel2010, ma con due novità inuscita e due in entrata. Sal-gono a 233, rispetto ai 229dell'anno precedente, iristoranti che potranno fre-giarsi di una stella (32 lenovità). Regina delle stelleè la Lombardia, dove sonocollocati 52 dei ristorantisegnalati. Segue il Piemon-te con 37 locali, di sei neo-stellati, primato nazionale.Fra le province, spicca Bol-zano con 15 ristorantidavanti a Cuneo (15, macon un 2 stelle in meno) eNapoli (14)

GuidaMichelin:

sei 'tre stelle' per l'Italia

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