EDITORIALE Gesù attua ed esercita la misericordia · Il "buon samaritano" del Vangelo offre al...

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Foglio di formazione e informazione della Parrocchia ”S. Maria del Carmelo“ alla Barriera del Bosco Piazza S. Maria del Carmelo, 40 – 95125 Catania – Tel. e Fax (095) 412544 - email: [email protected] E E D D I I T T O O R R I I A A L L E E Le opere di misericordia “Visitare gli infermi” Il "buon samaritano" del Vangelo offre al cristiano una traccia di comportamento caritativo esemplare. Appresta all'infortu- nato le cure immediate, lo trasporta al pronto soccorso, paga di proprio per le cure più appropriate, si impegna a ritor- nare per vedere il malato. In sintesi dà allo sconosciuto sostegno sanitario e ca- lore umano. Il primo atto di misericordia verso il ma- lato è di impegnarci perché abbia una cura efficace, nell'ambito di una reale protezione sanitaria, accessibile a tutti, eventualmente integrando finanziaria- mente medicine e cure non previste. Il ma- lato però, oltre alle medicine e al ricovero in ospedale, ha bisogno di umanità. La sua condizione lo rende particolar- mente sensibile all'affetto, al colloquio, al rapporto personale. C'è qui un grande spazio per l’esercizio della misericordia, soprattutto per i malati che non hanno nessuno e che, per la lon- tananza dalla propria residenza, più dif- ficilmente vedono parenti e amici. Dovun- que ci sono malati, lì il Signore dà appuntamento ai cristiani. Caro Gesù, tu vuoi che ci interessiamo degli infermi, di coloro che sono deboli nel corpo e nello spirito, e che andiamo a visitarli. Se vogliamo, dunque, fare cosa gradita a te dobbiamo occuparci in modo concreto e abituale di coloro che si tro- vano sotto il peso della malferma salute per malattia o vecchiaia. Quando visito un infermo visito te, che preghi senza consolazioni, abbandonato da tutti, condannato a portare da solo la tua croce fino al Calvario, affaticato e lo- goro. Così ti facciamo coraggio, Gesù. O buon Gesù, mi sono sempre reso conto che quando mi interesso praticamente dei malati, non sono io colui che dà ma colui che riceve. Marzo o 2 2 0 0 1 1 6 6 w w w w w w. . p p a a r r r r o o c c c c h h i i a a s s a a n n t t a a m ma a r r i i a a d d e e l l c c a a r r m me e l l o o a a l l l l a a b b a a r r r r i i e e r r a a . . i i t t Gesù attua ed esercita la misericordia di Sac. Alfio Daquino Nell’Antico Testamento, gli annun- ciatori della misericordia di Dio erano i profeti. Essi ricordavano al popolo d’Israele tutto il bene che Dio aveva fatto per il suo eletto e annunziavano la sua misericordia. Ma, nell’Antico Testamento, la misericordia di Dio era anche annunciata come prossimo bene messianico: il bene che verrà portato dal Messia e che comporterà una trasformazione completa e radi- cale dell’uomo. Alla luce del Nuovo Testamento, riconosciamo in Gesù Cri- sto il Messia che porta il perdono in forma definitiva. Tutta la vita di Gesù è caratterizzata dalla solidarietà e dal- l’accoglienza verso i peccatori. L’amore di Cristo verso tutti i peccatori trova il suo vertice nella morte in Croce. Il comportamento di Gesù era con- trario agli insegnamenti comuni dei rabbini, che raccomandavano di non andare in compagnia dell’empio. In- vece Cristo, non solo sta in compa- gnia di un peccatore, ma anche si fa invitare a casa sua, come nel caso di Matteo (Mt 9,9-13), e di Zaccheo (Lc 19,1-10). Ambedue erano pubblicani, cioè peccatori pubblici: non a caso, la confidenza dimostrata da Gesù verso di loro provoca le maldicenze della gente. Nel caso di Matteo, mormo- rano solo i farisei, ma quando Gesù va a casa di Zaccheo, Luca nota che “tutti mormoravano.” Infatti, per i giu- dei, il comportamento di Cristo verso i pubblicani era assurdo, perché ritene- vano che Dio avesse in odio tutti i pec- catori. Ma Gesù non condivide la loro maniera di ragionare: egli sa bene che “non è venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Mt 9,13) e che è ve- nuto “a cercare e a salvare ciò che era perduto”(Lc 19,10). La sua mis- sione è esattamente quella di portare la riconciliazione del Padre a chi si è al- lontanato da Lui. Tutta l’attività di Cristo è in funzione della lotta al peccato e della liberazione dalla schiavitù. Tanti sono i brani evangeli che risal- tano la misericordia di Gesù vissuta pra- ticamente e concretamente. La guarigione del paralitico (Mt 9,1- 8): prima di guarire fisicamente quel- l’uomo, Gesù gli rimette tutti i peccati. . La parabola del buon pastore che va in cerca della pecora perduta (v. 3-7) mette in luce la gioia di Dio che per- dona e ricerca il cuore dell’uomo. La pa- rabola della donna preoccupata per la dracma smarrita (v. 8-10) sottolinea la provvidenza paterna di Dio, che si prende cura anche di un solo pecca- tore. Nella parabola del figlio prodigo, chiamata più giustamente parabola del padre misericordioso (v. 11-32), Gesù rivela l’infinita ricchezza della divina mi- sericordia: il padre della parabola ma- nifesta i sentimenti di Dio Padre verso il peccatore che ritorna a lui. E’ infatti il padre che si mette a correre incontro al figlio, lo abbraccia, lo bacia, non gli chiede nulla, ordina di vestirlo e comin- cia a far festa. E tutto ciò lo fa “perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato” (v. 24). Attraverso il suo linguaggio espresso nelle parabole Gesù intende sottoli- neare il rapporto tra i peccatori e Dio Padre : Dio ama e va incontro ai figli perduti per ritrovarli e che fa festa quando si converte un peccatore. Però la misericordia di Dio non si ri- vela soltanto nei gesti di solidarietà e perdono o nell’insegnamento di Gesù, Continua a pag. 2

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Foglio di formazione e informazione della Parrocchia ”S. Maria del Carmelo“ alla Barriera del BoscoPiazza S. Maria del Carmelo, 40 – 95125 Catania – Tel. e Fax (095) 412544 - email: [email protected]

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Le opere di misericordia“Visitare gli infermi”

Il "buon samaritano" del Vangelo offre alcristiano una traccia di comportamentocaritativo esemplare. Appresta all'infortu-nato le cure immediate, lo trasporta alpronto soccorso, paga di proprio per lecure più appropriate, si impegna a ritor-nare per vedere il malato. In sintesi dàallo sconosciuto sostegno sanitario e ca-lore umano. Il primo atto di misericordia verso il ma-lato è di impegnarci perché abbia unacura efficace, nell'ambito di una realeprotezione sanitaria, accessibile a tutti,eventualmente integrando finanziaria-mente medicine e cure non previste. Il ma-lato però, oltre alle medicine e al ricoveroin ospedale, ha bisogno di umanità. La sua condizione lo rende particolar-mente sensibile all'affetto, al colloquio, alrapporto personale. C'è qui un grande spazio per l’eserciziodella misericordia, soprattutto per i malatiche non hanno nessuno e che, per la lon-tananza dalla propria residenza, più dif-ficilmente vedono parenti e amici. Dovun-que ci sono malati, lì il Signore dàappuntamento ai cristiani.Caro Gesù, tu vuoi che ci interessiamodegli infermi, di coloro che sono debolinel corpo e nello spirito, e che andiamo avisitarli. Se vogliamo, dunque, fare cosagradita a te dobbiamo occuparci in modoconcreto e abituale di coloro che si tro-vano sotto il peso della malferma saluteper malattia o vecchiaia.Quando visito un infermo visito te, chepreghi senza consolazioni, abbandonatoda tutti, condannato a portare da solo latua croce fino al Calvario, affaticato e lo-goro. Così ti facciamo coraggio, Gesù.O buon Gesù, mi sono sempre reso contoche quando mi interesso praticamente deimalati, non sono io colui che dà ma coluiche riceve.

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Gesù attua ed esercitala misericordia

di Sac. Alfio Daquino

Nell’Antico Testamento, gli annun-ciatori della misericordia di Dio eranoi profeti. Essi ricordavano al popolod’Israele tutto il bene che Dio avevafatto per il suo eletto e annunziavanola sua misericordia. Ma, nell’AnticoTestamento, la misericordia di Dio eraanche annunciata come prossimobene messianico: il bene che verràportato dal Messia e che comporteràuna trasformazione completa e radi-cale dell’uomo. Alla luce del NuovoTestamento, riconosciamo in Gesù Cri-sto il Messia che porta il perdono informa definitiva. Tutta la vita di Gesù ècaratterizzata dalla solidarietà e dal-l’accoglienza verso i peccatori.L’amore di Cristo verso tutti i peccatoritrova il suo vertice nella morte inCroce.

Il comportamento di Gesù era con-trario agli insegnamenti comuni deirabbini, che raccomandavano di nonandare in compagnia dell’empio. In-vece Cristo, non solo sta in compa-gnia di un peccatore, ma anche si fainvitare a casa sua, come nel caso diMatteo (Mt 9,9-13), e di Zaccheo (Lc19,1-10). Ambedue erano pubblicani,cioè peccatori pubblici: non a caso, laconfidenza dimostrata da Gesù versodi loro provoca le maldicenze dellagente. Nel caso di Matteo, mormo-rano solo i farisei, ma quando Gesùva a casa di Zaccheo, Luca nota che“tutti mormoravano.” Infatti, per i giu-dei, il comportamento di Cristo verso ipubblicani era assurdo, perché ritene-vano che Dio avesse in odio tutti i pec-catori. Ma Gesù non condivide la loromaniera di ragionare: egli sa beneche “non è venuto a chiamare i giusti,ma i peccatori” (Mt 9,13) e che è ve-nuto “a cercare e a salvare ciò cheera perduto”(Lc 19,10). La sua mis-sione è esattamente quella di portare

la riconciliazione del Padre a chi si è al-lontanato da Lui. Tutta l’attività di Cristoè in funzione della lotta al peccato edella liberazione dalla schiavitù.

Tanti sono i brani evangeli che risal-tano la misericordia di Gesù vissuta pra-ticamente e concretamente.

La guarigione del paralitico (Mt 9,1-8): prima di guarire fisicamente quel-l’uomo, Gesù gli rimette tutti i peccati. .La parabola del buon pastore che va incerca della pecora perduta (v. 3-7)mette in luce la gioia di Dio che per-dona e ricerca il cuore dell’uomo. La pa-rabola della donna preoccupata per ladracma smarrita (v. 8-10) sottolinea laprovvidenza paterna di Dio, che siprende cura anche di un solo pecca-tore.

Nella parabola del figlio prodigo,chiamata più giustamente parabola delpadre misericordioso (v. 11-32), Gesùrivela l’infinita ricchezza della divina mi-sericordia: il padre della parabola ma-nifesta i sentimenti di Dio Padre verso ilpeccatore che ritorna a lui. E’ infatti ilpadre che si mette a correre incontro alfiglio, lo abbraccia, lo bacia, non glichiede nulla, ordina di vestirlo e comin-cia a far festa. E tutto ciò lo fa “perchéquesto mio figlio era morto ed è tornatoin vita, era perduto ed è stato ritrovato”(v. 24).

Attraverso il suo linguaggio espressonelle parabole Gesù intende sottoli-neare il rapporto tra i peccatori e DioPadre : Dio ama e va incontro ai figliperduti per ritrovarli e che fa festaquando si converte un peccatore.

Però la misericordia di Dio non si ri-vela soltanto nei gesti di solidarietà eperdono o nell’insegnamento di Gesù,

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FFOORRMMAAZZIIOONNEE

2 - Comunità in cammino

Misericordiae VultusBOLLA DI INDIZIONE DEL GIUBILEO

STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA (N. 16-17)

Nel Vangelo di Luca troviamo unaltro aspetto importante per viverecon fede il Giubileo. Racconta l’evan-gelista che Gesù, un sabato, ritornòa Nazaret e, come era solito fare,entrò nella Sinagoga. Lo chiamaronoa leggere la Scrittura e commentarla.Il passo era quello del profeta Isaiadove sta scritto: « Lo Spirito del Si-gnore è sopra di me; per questo miha consacrato con l’unzione e mi hamandato a portare ai poveri il lietoannuncio, a proclamare ai prigio-nieri la liberazione e ai ciechi lavista; a rimettere in libertà gli op-pressi, a proclamare l’anno di mise-ricordia del Signore » (61,1-2). “Unanno di misericordia”: è questoquanto viene annunciato dal Signoree che noi desideriamo vivere. Que-sto Anno Santo porta con sé la ric-chezza della missione di Gesù che ri-suona nelle parole del Profeta:portare una parola e un gesto di con-solazione ai poveri, annunciare la li-berazione a quanti sono prigionieridelle nuove schiavitù della societàmoderna, restituire la vista a chi nonriesce più a vedere perché curvo susé stesso, e restituire dignità a quantine sono stati privati. La predicazionedi Gesù si rende di nuovo visibilenelle risposte di fede che la testimo-nianza dei cristiani è chiamata ad of-frire. Ci accompagnino le parole del-l’Apostolo: « Chi fa opere dimisericordia, le compia con gioia »(Rm 12,8). La Quaresima di questoAnno Giubilare sia vissuta più in-tensamente come momento forte percelebrare e sperimentare la miseri-cordia di Dio. Quante pagine dellaSacra Scrittura possono essere medi-tate nelle settimane della Quaresimaper riscoprire il volto misericordiosodel Padre! Con le parole del profetaMichea possiamo anche noi ripetere:Tu, o Signore, sei un Dio che togliel’iniquità e perdona il peccato, chenon serbi per sempre la tua ira, ma ticompiaci di usare misericordia. Tu,Signore, ritornerai a noi e avrai pietàdel tuo popolo. Calpesterai le nostrecolpe e getterai in fondo al mare tuttii nostri peccati (cfr 7,18-19).Le pa-gine del profeta Isaia potranno es-sere meditate più concretamente inquesto tempo di preghiera, digiunoe carità: « Non è piuttosto questo ildigiuno che voglio: sciogliere le ca-tene inique, togliere i legami del

giogo, rimandare liberi gli oppressie spezzare ogni giogo? Non consi-ste forse nel dividere il pane con l’af-famato, nell’introdurre in casa i mi-seri, senza tetto, nel vestire uno chevedi nudo, senza trascurare i tuoi pa-renti? Allora la tua luce sorgerà comel’aurora, la tua ferita si rimargineràpresto. Davanti a te camminerà latua giustizia, la gloria del Signore tiseguirà. Allora invocherai e il Si-gnore ti risponderà, implorerai aiutoed egli dirà: “Eccomi!”. Se toglieraidi mezzo a te l’oppressione, il pun-tare il dito e il parlare empio, se apri-rai il tuo cuore all’affamato, se sa-zierai l’afflitto di cuore, allora brilleràfra le tenebre la tua luce, la tua tene-bra sarà come il meriggio. Ti guideràsempre il Signore, ti sazierà in terreniaridi, rinvigorirà le tue ossa; saraicome un giardino irrigato e comeuna sorgente le cui acque non inari-discono » (58,6-11). L’iniziativa “24ore per il Signore”, da celebrarsi nelvenerdì e sabato che precedono laIV domenica di Quaresima, è da in-crementare nelle Diocesi. Tante per-sone si stanno riavvicinando al sa-cramento della Riconciliazione e traquesti molti giovani, che in tale espe-rienza ritrovano spesso il camminoper ritornare al Signore, per vivereun momento di intensa preghiera e ri-scoprire il senso della propria vita.Poniamo di nuovo al centro con con-vinzione il sacramento della Riconci-liazione, perché permette di toccarecon mano la grandezza della miseri-cordia. Sarà per ogni penitente fontedi vera pace interiore.Non mi stan-cherò mai di insistere perché i con-fessori siano un vero segno della mi-sericordia del Padre. Non ci siimprovvisa confessori. Lo si diventaquando, anzitutto, ci facciamo noiper primi penitenti in cerca di per-dono. Non dimentichiamo mai cheessere confessori significa parteci-pare della stessa missione di Gesùed essere segno concreto della con-tinuità di un amore divino che per-dona e che salva. Ognuno di noi haricevuto il dono dello Spirito Santoper il perdono dei peccati, di questosiamo responsabili. Nessuno di noi èpadrone del Sacramento, ma un fe-dele servitore del perdono di Dio.Ogni confessore dovrà accogliere ifedeli come il padre nella paraboladel figlio prodigo: un padre che

Segue da pag. 1

ma trova la sua massima espressionenel mistero della morte e risurrezionedi Cristo: Dio Padre ha amato ilmondo fino a sacrificare il suo Figlio.Con la passione e la morte in Croce,Cristo soddisfa quanto era richiestoper l’espiazione dei peccati degli uo-mini di tutti i tempi. Dio Padre, per ilsacrificio del suo Figlio, restituisce al-l’uomo la sua dignità, stringe unanuova alleanza e rimane fedele al suoamore misericordioso verso l’uomo“chiamato in qualità di figlio adottivoa comunicare con la vita stessa diDio: Padre, Figlio, e Spirito Santo.” Lamorte e la risurrezione di Gesù Cristo,come rivelazione estrema della mise-ricordia Dio Padre, si trova al centrodell’annunzio evangelico degli Apo-stoli. Possiamo leggere fra altro: “E’stato Dio infatti a riconciliare a sé ilmondo in Cristo, non imputando agliuomini le loro colpe e affidando a noila parola della riconciliazione” (2Cor5, 19)

Tutte le caratteristiche di Dio mise-ricordioso si manifestano pienamentenella persona del suo Figlio. E’ Diostesso, allora, che entra nella dimen-sione umana e partecipa pienamentealla vita dell’uomo, alla sua miseria.Va a cercare i peccatori, siede conloro a tavola e li chiama ad essere isuoi discepoli. Percepire questa realtàpuò suscitare nell’uomo un desideriodi vera conversione e di fedeltà allasua vocazione.

corre incontro al figlio nonostanteavesse dissipato i suoi beni. I confes-sori sono chiamati a stringere a séquel figlio pentito che ritorna a casae ad esprimere la gioia per averlo ri-trovato. Non si stancheranno di an-dare anche verso l’altro figlio rima-sto fuori e incapace di gioire, perspiegargli che il suo giudizio severoè ingiusto, e non ha senso dinanzialla misericordia del Padre che nonha confini. Non porranno domandeimpertinenti, ma come il padre dellaparabola interromperanno il discorsopreparato dal figlio prodigo, perchésapranno cogliere nel cuore di ognipenitente l’invocazione di aiuto e larichiesta di perdono. Insomma, i con-fessori sono chiamati ad essere sem-pre, dovunque, in ogni situazione enonostante tutto, il segno del primatodella misericordia.

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Comunità in cammino - 3

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Ci hanno lasciati il:

05-feb Livolsi Maria

10-feb Grifò Giuseppe

11-feb Scordo Domenica

16-feb Spampinato Antonino

20-feb Leone Anna

29-feb Saglimbene Giuseppe

Dal 15 al 17 marzo 2016 Ore 9,00 S.Messa presieduta dal Rev. Sac. Umberto Pedi sul tema : Misericordiosi come il Padre.

____________________________________ dal 14 al 18 marzo 2016 Ore 17,30 S.Rosario Ore 18,00 Recita dei Vespri e Meditazione dettata dal Sac.Alfio Daquino sul tema : Il Giubielo della Misericordia e le opere di misericordia Ore 18,30 S.Messa con omelia .

______________________________________ dal 17 al 19 marzo 2016 Ore 20,00 Celebrazione dei vespri meditazione del Rev. Sac. Marco Fiore sul tema : Il volto della Chiesa nel mondo di oggi:misericordia, servizio e missione.A questo corso di esercizi SONO CALORASAMENTE INVITATI I GRUPPI : CATECHISTI -MINISTRI STRAORDINARIDELL'EUCARESTIA - ASSOCIAZIONE CARMELITANA GR. UOMINI. -GRUPPO NUOVE FAMIGLIE.

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ESERCIZI SPIRITUALI PER LA COMUNITA'

24 h per il Signore ore 10,00 SS.Messa e adorazione eucaristica fino alle ore 13,00

ore 18,00 SS.Messas.Rosario animato dal gruppo dei Ministri Straor. Eucarestia

ore 20,00 Veglia di preghiera gruppo Giovanili Catechistiore 21,30 Veglia di preghiera gruppo Nuove Famiglie

la chiesa resterà aperta fino alle ore 24.

1122 FFEEBBBBRRAAIIOO:: partenza via P.Novelli 16(Cenacolo Betania) scende ed entra su via Guzzoni (Cenacolo

Casa di Maria) ,sale per via Zangri 2 (entra condominio :Cenacolo Casa Cielo) escee riscende per via Zangri. Entra ed esce su via Gaggini, va su via Zangri fino al civ.30.

19 FEBBRAIO: . via Freri e condomini num.civ. 10 –1426 FEBBRAIO : Inizio su via Mascalucia,scende per via Z.Lavagna (Cenacolo Lourdes), V. D'Anna

Via F.Laurana. Sale per via G.Condorelli (Cenacolo Fratelli Rosario)-Altare S.Alfio.4 MARZO : Condominio Via Leucatia 119 -(Cenacolo Betlemme) 11 marzo : Inizio da via Modigliani (Cenacolo Misericordia) – cond. Colleverde18 marzo : via Vaccaro e condomini num.civ. 3-11-17/A-19

NN..BB.. iinn ccaassoo ddii ppiiooggggiiaa ssii ffaarràà iinn cchhiieessaa alle ore 16,4525 MARZO : VENERDI SANTO P.za S.Maria del Carmelo - G.Fattori -P.za Fragalà -Romano-

sale per via del Bosco -entra per via Zangri -Gaggini -sale per via Pietro Novelli -rientro in Chiesa

CALENDARIO VIA CRUCIS NEL QUARTIERE -ANNO 2016

Pellegrinaggio a ROMA e S.GIOVANNI ROTONDO

Dal 20 al 24 giugno 2016 Lunedi 20 ore 6,00 partenza dalla omonima piazza con PULLMAN GT - Pranzo in ristorante lungo il percorso - In serata arrivo a Roma Cena e pernottamento Martedi 21 Colazione e Visita alla Basilica S.Maria Maggiore - S.Giovanni in Laterano–S.Paolo - Pranzo libero - Cena e pernottamento. Mercoledi 22 Colazione ; Udienza S.Padre in piazza S.Pietro - Pranzo libero-Pomeriggio libero - Cena e pernottamento. Giovedi 23 colazione e partenza S.GIOVANNI ROTONDO - arrivo - pranzo in ristorante- Pomeriggio visita e S.Messa nella Basilica di P.Pio - cena e pernottamento. Venerdi 24 colazione e partenza per il rientro a Catania -Pranzo in ristorante lungo il Percorso- Nella tarda serata arrivo a Catania.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE INDIVIDUALE ! 450,00 (quattrocentocinquanta)Di cui ! 100,00 al momento dell’iscrizione DA FARE OBBLIGATORIAMENTE ENTRO IL 30 MARZO per prenotare i posti presso la struttura alberghiera - E il saldo entro il 10 giugno . N.B. La partenza è subordinata a un minimo di 30 partecipanti Per ulteriori informazioni e iscrizioni rivolgersi al parroco P.Alfio o telefonare al numero 329 9437606

Hanno ricevuto il Santo

Battesimo il:

14-feb Impellizzeri Caicco Gaia

« Dio non si stanca mai di perdonare, siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordia »(papa Francesco)

50°Anniversario di matrimonio

Zuccaro Giulio – Privitera Carmela

2 merc ore 20,30 itinerario di fede per i fidanzati - corso prematrimoniale4 ven ore 16,30 Via Crucis nel quartiere cfr programma a parte 5 sab ore 10,00 SS. Messa 24 h Per il Signore

ore 18,00 ss.Messa e Recita Rosario comunitario ore 19,00 ADORAZIONE EUCARISTICA FINO ALLE ORE 24.

6 dom IV DOMENICA DI QUARESIMA SS. Messe ore 8,30; 11,00 -18,00. IV settimana del salterio7 lun ore 16,30 gruppo preghiera P.Pio-Donne Cattoliche9 merc ore 16,30 Alla Scuola della Bibbia Lectio Divina

ore 20,30 itinerario di fede per i fidanzati - corso prematrimoniale10 giov ore 16,30 Associazione S.Maria del Carmelo-gruppo donne

ore 18,30 Adorazione Eucaristicaore 20,30 Alla Scuola della Bibbia Lectio Divina

11 ven ore 16,30 Via Crucis nel quartiere cfr programma a parte 13 dom V DOMENICA DI QUARESIMA SS. Messe ore 8,30; 11,00 -18,00.

ore 19,00 S.Rappresentazione "Solo per Amore" organizzata dal gruppo giovanile 14 lun ore 18,00 ESERCIZI SPIRITUALI PER LA COMUNITA' PARROCCHIALE cfr programma a parte

ore 19,15 gruppo S.Marco - prima confessione15 mart ore 9,00 ESERCIZI SPIRITUALI PER LA COMUNITA' PARROCCHIALE cfr programma a parte

ore 19,15 gruppo S.M.Goretti-S.Domenico S. :consegna del Credoore 20,00 Incontro con i padrini e madrine dei cresimandi

16 merc ore 19,15 gruppo S.Giovanni-Pietro e Paolo :consegna del Vangeloore 20,30 itinerario di fede per i fidanzati - corso prematrimoniale

17 giov ore 17,00 SS.CONFESSIONI ore 20,00 ESERCIZI SPIRITUALI PER LA COMUNITA' PARROCCHIALE cfr programma a parte

ai suddetti sono invitati i gruppi : Nuove Famiglie -Ministri Straordinari dell'EucarestiaCatechisti - Associazione Carmelitana gruppo UOMINI

18 ven ore 16,30 Via Crucis nel quartiere cfr programma a parte ore 18,30 FESTA DI S. GIUSEPPE ss.messa vigilare

19 sab ore 11,00 FESTA DI S. GIUSEPPE ss. Messa solenne 20 dom DOMENICA DELLE PALME SS. Messe ore 8,30; 11,00 -18,00.

ore 10,45 Benedizione delle Palme Davanti al sacrato della chiesa e processioneverso l'Oratorio, dove seguirà la SS.Messa.

21 lun ore 17,00 SS.CONFESSIONI ore 19,15 gruppo S.Luca - prima confessione

23 merc ore 16,00 Celebrazione della "consegna del grano" ufficio catechistico24 giov GIOVEDI SANTO

ore 19,00 SS.Messa indulgenza plenariaore 22,30 Veglia di Preghiera

25 ven VENERDI SANTO indulgenza plenariaore 9,30 Momento di preghiera e disponibilità per le confessioniore 17,30 Celebrazione della Passione ore 19,30 Via crucis nel quartiereore 23,00 Veglia di preghiera

26 sab SABATO SANTOore 22,00 Inizio Veglia pasquale indulgenza plenaria

27 dom DOMENICA DI PASQUA SS.Messe ore 8,30-11,00 -18,30lunedi e martedi la chiesa resterà chiusa