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COOPERATIVA SOCIALE SERVIZI E ACCOGLIENZA “IL SAMARITANO” ONLUS Coop. Sociale Servizi e Accoglienza “Il Samaritano ONLUS” Sede Legale: Lungadige Matteotti, 8 37126 Verona - Sede operativa: Via dell’Artigianato, 21 37135 Verona C.F. e P.I. 03629530233 Tel. 045/8250384 Fax 045/8250130 - e.mail: [email protected] RELAZIONE ATTIVITÀ 2018 Dio non abita nella grandezza di quello che facciamo, ma nella piccolezza dei poveri che incontriamo. PAPA FRANCESCO Caritas Diocesana Veronese

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COOPERATIVA SOCIALESERVIZI E ACCOGLIENZA“IL SAMARITANO” ONLUS

Coop. Sociale Servizi e Accoglienza “Il Samaritano ONLUS”Sede Legale: Lungadige Matteotti, 8 37126 Verona - Sede operativa: Via dell’Artigianato, 21 37135 Verona

C.F. e P.I. 03629530233 Tel. 045/8250384 Fax 045/8250130 - e.mail: [email protected]

RELAZIONE ATTIVITÀ

2018

Dio non abita nella grandezza di quello che facciamo, ma nella piccolezza dei poveri che incontriamo.PAPA FRANCESCO

CaritasDiocesanaVeronese

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Sommario pagina1. Prefazione 42. Ambiti di intervento 5

2.1 Accoglienze 52.2 Servizi 72.3 Inserimento lavorativo 8

4. Prospettive 2019 9

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Il Vangelo ci dice che una volta domandarono a Gesù: «Chi è il mio prossimo?» (Lc 10,29). Lui non rispose con teorie, nemmeno fece un discorso bello ed elevato, ma usò una parabola – quella del Buon Samaritano –, un esempio concreto di vita reale che tutti voi conoscete e vivete molto bene. Il prossimo è una persona, un volto che incontriamo nel cam­mino, e dal quale ci lasciamo muovere, ci lasciamo commuovere: muovere dai nostri schemi e priorità e commuovere intimamente da ciò che vive quella persona, per farle posto e spazio nel nostro andare. Così lo intese il buon Samaritano davanti all’uomo che era stato lasciato mezzo morto al bordo della strada non solo da alcuni banditi, ma anche dall’­indifferenza di un sacerdote e di un levita che non

ebbero il coraggio di aiutarlo, e come sapete, anche l’indifferenza uccide, ferisce e uccide. Gli uni per qualche misera moneta, gli altri per paura di con­taminarsi, per disprezzo o disgusto sociale, senza problemi avevano lasciato quell’uomo per terra lungo la strada. Il buon Samaritano, come tutte le vostre case, ci mostra che il prossimo è prima di tutto una persona, qualcuno con un volto concreto, con un volto reale e non qualcosa da oltrepassare e ignorare, qualunque sia la sua situazione. È un volto che rivela la nostra umanità tante volte sofferente e ignorata.

Papa Francesco, Discorso a Panama, 7 gennaio 2019

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Il 13 ottobre 2006 è una data storica per la Caritas Diocesana di Verona! Il convegno ecclesiale della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) celebrato in quell’an­no ha indicato una scelta di qualità per dare visibilità all’azione pastorale della comunità cristiana: piantare nel cuore della città “un’opera segno” che possa, nel tempo, fiorire in frutti di carità e servizio per i poveri, anzi per i più poveri. Così è nato “il Samaritano”. Non si è voluto costruire un dormitorio per i senza dimora, ma una ”Casa di accoglienza” per quella fascia di persone che, per diversi motivi e condizioni, sono entrate nel tunnel della grave marginalità, spesso senza vederne una via di uscita. Perché questa scelta? Il Van­gelo parla chiaro: “ I poveri li avrete sempre con voi”, e voi, miei discepoli, ­ sembra ricordarci Gesù nel suo testamento d’amore – non girate lo sguardo dall’altra parte.Il Samaritano pertanto è opera segno di Caritas Dio­cesana Veronese e in quanto Caritas è uno strumento della Diocesi per la promozione e il coordinamento delle iniziative caritative assistenziali. Il Samaritano rappresenta quindi un progetto concre­to di condivisione e di accoglienza, affinché lo stare accanto quotidianamente consenta alle persone di far emergere il proprio vissuto e le proprie esigenze, senza la preoccupazione del giudizio o dell’emarginazione. La condivisione è anche uno spazio per l’incontro, per la creazione di relazioni umane, significative, reciproche.Di strada se ne è fatta da quel giorno, tanta, grazie all’impegno e alla dedizione appassionata di molte persone, volontari, operatori, gruppi delle nostre co­munità affiancati in cordata al team dei professionisti che hanno guidato saggiamente il treno della speranza. Non posso non ricordare qui colui che è stato l’iniziato­re dell’impresa, Michele Righetti, a fianco del Direttore Caritas che mi ha preceduto, don Maurizio Guarise.Quanti volti, quante prove, quante scelte e, soprattutto,

quanto amore si è profuso in questi tredici anni per qualificare sempre meglio e in modo più adeguato la struttura e l’opera del Samaritano. Davvero “i Sama­ritani” sono, e sono stati, centinaia e ognuno parte integrante di quel prodigioso evento, che ora possiamo ammirare come fiore all’occhiello della Caritas Dioce­sana di Verona.Il tempo e le circostanze hanno evidenziato tuttavia, durante il percorso, nuovi bisogni e volti della povertà che si sono affacciati via via attraverso orizzonti, all’i­nizio solo intravisti, e oggi realtà di non facile gestione a cui rispondere con attenzione evangelica (ad esem­pio, l’approdo dei numerosi richiedenti asilo sul suolo italiano e veronese).Altri servizi che si sono sviluppati all’interno del Sa­maritano li troviamo descritti in questa relazione delle attività del 2018, che viene offerta per informare e ren­dere trasparente l’operato della struttura, oggi seguita e monitorata dal nuovo Direttore Marco Zampese e dei vari collaboratori.Grazie a tutti. Grazie! Tutti e ciascuno sentiamoci parte di quella “longa manus” della Misericordia di Dio che vuole raggiungere tutti i suoi figli, nessuno escluso.L’augurio di buon proseguimento e l’auspicio di lavora­re sempre e solo per amore di Dio e dei fratelli e delle sorelle che sono “ la carne di Cristo” diventi preghiera che invito tutti a fare ogni giorno, vi suggerisco quella di Santa Suor Faustina Kowalska che trovate nella parte conclusiva di questa relazione attività.

Il Direttore della Caritas Diocesana Veronese e Presi­dente della Cooperativa Sociale Servizi e Accoglienza “Il Samaritano” Onlus

1 Prefazione

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2 Ambiti di intervento 2.1 Le AccoglienzeNel 2018 Caritas Diocesana Veronese, attraverso la Cooperativa Sociale Servizi e Accoglienza “Il Samaritano” Onlus, ha proseguito la gestione di strutture di accoglienza per rispondere ai diversi bisogni di povertà e marginalità emersi dal territo­rio. La struttura di Via Spagnolo a San Massimo ha erogato il servizio di accoglienza di bassa soglia nel periodo invernale, mentre la Casa Accoglienza e la Locanda si sono dedicate ai senza dimora per tutto l’anno. Il progetto Casa Solidale ha proseguito l’azione di accoglienza per adulti senza dimora in appartamenti nelle comunità e nelle unità abitative di via dell’Artigianato, mentre alla Corte del Mele-gano è stato finalmente avviato un progetto che si è voluto implementare per rispondere a un’emergenza abitativa ritenuta sempre più urgente: quella dei giovani senza dimora. L’accoglienza dei richiedenti asilo e protezione internazionale, nella struttura collettiva di Villa Francescatti ma anche con la formula della micro-accoglienza diffusa nelle comunità parrocchiali, è continuata con un incre­

mento delle persone accolte dovuto alla crescente richiesta del territorio. Si sono attivati inoltre il progetto Sprar in collaborazione con la Coopera­tiva “Filo Continuo” nel comune di Fumane, ed il progetto di Caritas Italiana Protetto Rifugiato a casa mia attraverso i corridoi umanitari.Nella sede di via dell’Artigianato il Centro Diurno della Casa di Accoglienza ha sviluppato le consuete attività rivolte agli ospiti della struttura, come labo­ratori, incontri, coordinamento di piccoli servizi. Grazie al Progetto Esodo, già alla sua ottava annua­lità, sono stati attivati percorsi di reinserimento per persone provenienti dal circuito penale, che hanno beneficiato di servizi residenziali, lavorativi, forma­tivi e di sostegno psicologico.L’accoglienza e le attività rivolte agli ospiti del Samaritano si sostengono anche grazie all’indefesso impegno dei volontari che hanno abbracciato il nostro mandato, e che prestano il loro prezioso servizio in ogni ambito degli lavoro, nei momenti più importanti della vita dei nostri ospiti: il pasto serale, il sonno notturno, l’apertura diurna durante

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i fine settimana, ma sono indispensabili anche per la raccolta delle eccedenze alimentari, l’alfabetizza­zione dei richiedenti asilo, l’ambulatorio medico e la consulenza legale. Considerando il loro imprescin­dibile apporto, nel corso del 2018 si è avviata un’im­portante riflessione sull’opportunità di proporre ai nostri volontari uno spazio istituzionale e di rappre­sentanza, una Commissione che renda più fluido immediato il dialogo con gli organi direttivi del Samaritano, per esprimere con più efficacia l’opera di carità che stiamo realizzando insieme con loro.

2.2 I serviziAnche nel 2018 lo Sportello Unico Accoglienza, per il Comune di Verona, ha continuato a ricevere persone per indirizzarle in strutture permanenti, e in quelle dedicate all’accoglienza invernale. Ha mantenuto i consueti orari di apertura al pubblico, tutti le mattine della settimana fatta eccezione per il martedì pomeriggio.Lo Sportello degli “Avvocati di Strada”, un’associa­zione ONLUS nata per offrire tutela legale ai senza dimora, ha aperto i battenti per erogare un servizio

ServiziAccoglienza

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di consulenza gratuita: non solo agli ospiti della Casa, ma anche a tutti gli altri senza dimora del territorio. A disposizione ogni quindici giorni nella struttura di via dell’Artigianato, ma anche presso Villa Francescatti, gli Avvocati di Strada hanno inoltre organizzato “Caffè e diritti”, una serie di incontri per offrire una panoramica generale sui diritti fondamentali del cittadino.Anche l’ambulatorio medico, frutto della preziosa disponibilità di un gruppo di medici che hanno

offerto le proprie competenze, ha mantenuto l’aper­tura di un giorno alla settimana presso l’Infermeria della Casa di Accoglienza. In stretta collaborazione con gli operatori dell’area sociale, rappresenta un presidio necessario per la cura e la salute degli ospi­ti del Samaritano, che così si sentono accompagnati anche in un importante percorso di educazione sanitaria.Nell’arco del 2018 si è sentita sempre più forte l’esigenza di organizzare in modo più puntuale l’eccedenza alimentare ricevuta in donazione, incrementando i rapporti con la rete degli Empori della Solidarietà con cui si è sviluppata una collabo­razione più stretta. Gli operatori, la maggior parte dei quali volontari, a disposizione per il recupero di cibo dalle mense scolastiche attraverso il Pro­getto Rebus, e dai vicini supermercati attraverso il Banco Alimentare, hanno prestato servizio anche per il recupero da aziende del territorio che hanno individuato in Caritas Diocesana Veronese quale beneficiaria delle loro donazioni. Le derrate alimen­tari recuperate, oltre a sostenere il fabbisogno degli ospiti del Samaritano, sono entrate nel circuito di approvvigionamento degli Empori e, in caso di ec­cedenza, redistribuite a realtà vicine con una mensa di comunità.

Inserimento lavorativo

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2.3 Inserimento lavorativoMossa dalla volontà di inserire nel mercato del lavoro le persone che, per fragilità di diverso tipo, altrimenti ne sarebbero escluse, l’area B della coo-perativa ha mantenuto l’impegno di erogare servizi nel settore dell’ambiente. Sono proseguite la rac­colta di indumenti usati e di pile esauste, nonché la gestione di isole ecologiche. Inoltre la squadra di addetti alle pulizie ha continuato ad operare negli spazi della Casa Accoglienza e di Villa Francescatti, ma anche in diversi appartamenti e locali gestiti da Caritas Diocesana; è continuata inoltre la gestione dei bagni pubblici, in convenzione con il Comune di Verona, e nel settore della manutenzione del verde sono stati curati spazi e giardini di realtà diocesane. La squadra edile si è occupata di piccole ristrutturazioni, sgomberi e traslochi.Nel settore della ristorazione, è rimasto attivo il servi­zio di catering “Gusto Solidale” mentre il BuriBar ha accolto, da marzo a ottobre, i visitatori di Villa Buri. Il campo di San Massimo, attraverso il progetto R.Accolti, ha ospitato una serie di tirocinanti che hanno avuto la possibilità di cimentarsi con la col­tivazione di ortaggi stagionali, guidati dalla compe­tenza dei volontari dell’Associazione Gli Orti di San Giuseppe e un operatore interamente dedicato a questo progetto, arrivato alla sua terza annualità.Grazie a queste attività, che si sono sviluppate e

ingrandite strada facendo anche grazie all’attenzio­ne dimostrata da parte della Diocesi, il Samaritano ha incoraggiato i suoi ospiti e soci ad affrontare il loro primo lavoro dopo periodi, più o meno lun­ghi, di marginalità. Esperienze che, seppur in un contesto protetto, hanno permesso ad alcuni di loro di trovare non solo un sostegno economico, ma anche di riprendere coraggio, riacquistare fiducia e compiere i primi passi di un lungo percorso verso l’autonomia.Quello del Samaritano è un cammino in continuo divenire secondo il mandato di Caritas che, come organismo pastorale, agisce con il fine di promuo­vere la testimonianza della carità in forme conso­ne ai tempi e ai bisogni. Queste forme di carità si trasformano a seconda dei cambiamenti sociali, che generano bisogni sempre diversi a cui Caritas, grazie alla costante lettura dei contesti in cui opera, deve saper rispondere adeguandosi al presente. Il suo intento pedagogico si compie così nel momento in cui altre realtà si uniscono al suo cammino, per poi proseguire in autonomia sulla strada tracciata. Con questo spirito il Samaritano ha gettato le basi per una riflessione, avviata già in precedenza, sulla maturità dei tempi in cui, una volta pronti, poter affidare questi piccoli “semi d’impresa” a diverse realtà del territorio che sa piano prendersene cura, facendoli crescere con una nuova energia imprendi­toriale.

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Le attività del Samaritano si sostengono grazie a convenzioni, appalti e progetti con enti pubblici e privati del territorio, ma non solo. Se riusciamo a sostenerci è anche grazie alla Diocesi di Verona, che ci concede alcune sue strutture in comodato d'uso gratuito e si avvale dei nostri servizi quando necessario. Il suo sostegno ci permette di delineare con serenità gli obiettivi che, come Chiesa, vogliamo perseguire, e al contempo di rispondere in modo tempestivo ai bisogni che di volta in volta emergono dal territorio, secondo il mandato di Caritas.

3 Prospettive 2019• Nuovo consiglio di direzione

Da gennaio 2019 si è insediato un nuovo Consi­glio di Direzione che ha raccolto l’eredità lasciata dal precedente direttore, Michele Righetti, a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti per il lavoro svolto nei primi dodici anni di vita del Samaritano.

• Evoluzione verso il mandato In questi primi mesi del 2019 si è lavorato per svi­luppare e portare a compimento una riflessione in atto già da tempo, relativa al mandato di Caritas rispetto all’inserimento lavorativo di persone provenienti dagli ambiti di marginalità. A parti­re dal 2008, anno in cui, sulla base di un’attenta lettura dei bisogni del territorio, è stata avviata l’area lavoro della cooperativa, si è sperimentato un modello di inserimento lavorativo per dare una chance nel mondo del lavoro a persone che, senza un sostegno, non l’avrebbero avuta. Negli anni in cui questo modello virtuoso ha conferma­to la sua validità, pur tra le inevitabili fatiche, si

è imposta la necessità di delineare uno scenario di sviluppo e di crescita per questo ramo della cooperativa, in particolar modo per gli ambiti che più necessitano di energia imprenditoriale e del coinvolgimento delle comunità: l’agricoltura sociale con il progetto R.Accolti, i servizi di ri­storazione, la raccolta di indumenti usati e di pile esauste, la gestione delle isole ecologiche e il ramo delle pulizie. L’ipotesi di affidamento ha preso in considerazio­ne, come elemento imprescindibile e necessario, solo realtà sinceramente interessate all’inserimen­to lavorativo di persone provenienti dalle fasce più deboli della società, secondo lo spirito che Caritas persegue con il suo mandato. Dopo un’at­tenta analisi delle cooperative che hanno dimo­strato di rispettare queste condizioni, lo sgancio è avvenuto a marzo 2019. Rimangono in seno al Samaritano la gestione dei bagni pubblici e la lavanderia, quest’ultima soprattutto per soddisfa­re il fabbisogno interno e come laboratorio ideale per l’inserimento di tirocini.

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Aiutami o Signore

Fa’ che i miei occhi siano misericordiosi,in modo che io non nutra mai sospettie non giudichi sulla base delle apparenze esteriori,ma sappia scorgere ciò che c’è di bello nell’animadel mio prossimo e gli sia d’aiuto;fa’ che il mio udito sia misericordioso,che io mi chini sulle necessità del mio prossimo,che le mie orecchie non siano indifferentiai dolori e ai gemiti del mio prossimo;fa’ che la mia lingua sia misericordiosae non parli mai sfavorevolmente del prossimo,ma abbia per ognuno una parola di confortoe di perdono;

fa’ che le mie mani siano misericordiosee piene di buone azioni;fa’ che i miei piedi siano misericordiosi,in modo che io accorra sempre in aiutodel prossimo, vincendo la mia indolenzae la mia stanchezza;fa’ che il mio cuore sia misericordioso,in modo che partecipi a tutte le sofferenzedel prossimo.

(Santa Suor Faustina Kowalska)

• Ottimizzazione risorse con le altre ONLUS di Caritas Sempre nei primi mesi del 2019 si è concretizzata una serie di collaborazioni con le altre ONLUS di Caritas Diocesana Veronese, allo scopo di ottimiz­zare le risorse e le prassi operative. Il processo ha preso avvio dalla gestione dell’approvvigionamento alimentare, si è sviluppato con la creazione di un format unico per le testimonianze proposte alle scuole e ai gruppi di giovani, si è esteso anche ai rapporti con le banche e con i fornitori, all’ufficio tecnico, all’ufficio informatico ed infine ad una stretta collaborazione tra le amministrazioni.

• Attivazione di reti e collaborazioni Nel pieno rispetto di un esplicito mandato di Caritas, la prospettiva di questo 2019 prevede di

implementare la rete di collaborazioni con enti del territorio. Così si sono attivate e formalizzate diverse Associazioni Temporanee d’Impresa per realizzare progetti che hanno l’obiettivo di soddi­sfare i bisogni emergenti del territorio, sia nell’am­bito della grave marginalità adulta e giovane, sia dell’immigrazione.

• Essere soci del Samaritano Nel corso del 2019 la direzione riprenderà il lavoro teso a condividere e consolidare il significato dell'es­sere "soci" della cooperativa. Anche così si realizza, infatti, il senso di corresponsabiltà sociale che anima lo spirito delle Opere Segno e che noi operatori siamo chiamati a seguire diventando soci del Samaritano.

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IO AIUTO!Destinando il tuo 5xmille all'Associazione di carità San Zeno Onlus sostieni le persone che si trovano in difficoltà sociale ed economica. Agiamo quotidianamente per contrastare la povertà in ogni sua forma. Abbiamo Empori della Solidarietà per rispondere alla povertà alimentare e un ambulatorio solidale per ris­pondere alla povertà in ambito sanitario. Siamo impegnati nel contrasto della povertà cultura ed educativa attraverso azioni continue di an­

imazione di comunità e iniziative per favorire l'accesso dei ragazzi più svantaggiati alle stesse opportunità culturali e sociali dei coetanei.

COME SI FA?Firma nel riquadro dedicato alle organizzazioni non lucrative (ONLUS) e riporta sotto la tua firma il codice fiscale dell'ASSOCIAZIONE DI CARITÀ' SAN ZENO ONLUS:030712900237

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