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EDITORIALE

IIl sistema agricolo italiano, allo stato attuale, risente, come gli altri comparti produttivi del Paese, della situazione di crisi ge-neralizzata. Primo fra tutti i prezzi dei prodotti sui campi e il reddito degli agricoltori in calo. Nel clima di incertezza politica eistituzionale che persiste, mi sembra opportuno rivolgere uno sguardo particolare a questo importante segmento econo-mico per il nostro Paese, che va assolutamente posto al centro dell’agenda del prossimo Governo. Secondo recenti dati Istat“nel quarto trimestre 2012, l’indice dei prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori aumenta dell’1,7% rispetto al trimestreprecedente e del 6,7% rispetto allo stesso periodo del 2011. La dinamica tendenziale degli indici mensili dei prezzi dei pro-dotti venduti dagli agricoltori mostra segnali di rallentamento, passando dal 12,0% di ottobre all’8,4% di dicembre”. Lo svi-luppo rurale deve avere tra i suoi obiettivi prioritari: un’agricoltura multifunzionale, ossia con una funzione non solo economica,ma sociale e ambientale, qualità, prodotti certificati, tracciabilità, valorizzazione delle tipicità locali e dei prodotti del made inItaly; l’incremento delle agroenergie; l’attivazione di un efficiente sistema dei servizi alle imprese del comparto.E molto importante puntare sul concetto di multifunzionalità per il settore, quale strumento di sviluppo dell’agricoltura nellasua capacità di recupero delle aree a tradizionale coltivazione diversificandone le attività al fine di offrire nuove opportunitàdi reddito, come la fornitura di servizi sociali, turistici, didattici, la produzione energetica da fonti rinnovabili, la gestione delterritorio e dell’ambiente. La valorizzazione dei prodotti tipici del made in Italy deve tendere a potenziare, nelle forme ritenutepiù opportune, la straordinaria gamma di produzioni tipiche dell’agricoltura nazionale. Tali attività vanno necessariamente co-ordinate a livello delle singole filiere, coinvolgendo il maggior numero di operatori economici del comparto nella partecipa-zione a manifestazioni fieristiche e nella realizzazione di iniziative di marketing che includano anche la valorizzazione di percorsituristici ed eno-gastronomici territoriali.Va adeguatamente incentivata l’implementazione di sistemi di qualità certificati che riguardino processi e produzioni agroa-limentari, come anche l’introduzione di sistemi di tracciabilità, al fine di garantire il consumatore circa la effettiva provenienzadelle materie prime utilizzate e la bontà/affidabilità dei metodi di coltivazione/lavorazione. Anche la valorizzazione delle pro-duzioni agroenergetiche va perfezionata; il recupero delle biomasse rappresenta una tematica di stringente attualità, in re-lazione alle opportunità di integrazione del reddito delle aziende agricole e per i positivi effetti e ricadute sull’ecosistemarurale. Le attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo devono necessariamente avere una caratterizzazione territoriale e coin-volgere le Amministrazioni locali e gli imprenditori agricoli e industriali interessati, al fine di stimolare la produzione e l’usodei biocombustibili derivanti da biomasse di origine agricola, zootecnica, forestale, in sostituzione di quelli di origine fossile.Va realizzato un vero e proprio sistema agroenergetico nazionale che preveda azioni tese a valutare le soluzioni tecnologichepiù appropriate, sotto il profilo del rendimento economico e della sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di addivenire, nelbreve-medio periodo, alla creazione di distretti rurali specializzati nella produzione di energia rinnovabile, a partire da mate-rie prime di origine vegetale/animale. La gestione del sistema agroenergetico nazionale dovrà necessariamente prevedereuna compartecipazione di tutti gli operatori della filiera, attraverso la costituzione di Organismi associativi aventi il compitodi produrre e vendere energia da biomasse ottenute in ambito locale. Inoltre, la premessa necessaria al miglioramento deilivelli di competitività dell’agricoltura regionale è indubbiamente rappresentata dall’attivazione di un efficace sistema dei ser-vizi di sviluppo agricolo. Essi devono concettualmente essere finalizzati allo sviluppo integrato del territorio ed al migliora-mento delle condizioni economiche, sociali, professionali e culturali degli imprenditori agricoli, come anche costituire unanuova opportunità di occupazione per i tecnici ed esperti preposti alla erogazione dei servizi.Lo scopo è dunque quello di mettere a disposizione degli imprenditori agricoli/forestali una rete permanente di informazione,orientamento e supporto, cofinanziata con risorse pubbliche, particolarmente utile per quella parte di utenza rappresentatada aziende con superfici piccole/medie (la maggior parte delle imprese italiane) che non possono avvalersi, per le limitate di-sponibilità economiche, di consulenza tecnica di natura privata. È indispensabile finalizzare l’istituzione del sistema dei ser-vizi alla promozione dello sviluppo agricolo a livello locale, con un approccio multidisciplinare alla interpretazione e risoluzionedelle problematiche complesse che riguardano l’impresa. La tipologia del servizio andrà opportunamente differenziata sullabase delle diverse esigenze che caratterizzano la gestione aziendale. Da non sottovalutare, infine, i risvolti occupazionali of-ferti dal settore agricolo che può essere un importante bacino di offerta di lavoro per i giovani, disoccupati e inoccupati.

DOMENICO MAMONE - Presidente dell’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

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Domenico MamonePresidente Nazionale UNSIC

Il sistema agricolo italiano,importante risorsa per il Paeseche in questa fase di incertezza politicanon va dimenticato

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DOMENICO MAMONE

Presidentedell’UnioneNazionaleSindacaleImprenditorie Coltivatori

Indennità di disoccupazioneASpI e mini-ASpI

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Aziende agricole: valutazionedel rischio e “patentino”per i trattoristi

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EDITORIALE

IL SISTEMA SERVIZI UNSIC

5 x millea UNIPROMOS

DAL NAZIONALE

MONDO AGRICOLO

Agricoltura, per l’Ismea l'indicedi fiducia delle aziende agricoleè sceso a -12,1

IVA agevolata per i prodottiortofrutticoli di “IV gamma”

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14 DAL TERRITORIO

Accordo Virtus Nettunoe CAF UNSIC

UNSIC Modica:ripulita l’area attrezzatadi “Corso Sandro Pertini”grazie all’intervento gratuitodi tre aziende agricole

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Produzione e etichettaturadei prodotti biologici: nota MIPAAF

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Corso di formazioneCAA UNSIC

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INPS:arrivano per le mammei voucher baby sitter e nido

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Il sistema agricolo italiano,importante risorsa per il Paeseche in questa fase di incertezza politicanon va dimenticato

UNSIC Acri:“Botteghe di mestiere” sul ricambiogenerazionale nell’imprenditoria

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Flussi di ingresso per lavoratorinon comunitari stagionali

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CAF UNSIC Informa:“Dichiarazioni 730/2013”,le principali novità

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22 DALLE REGIONI

JUS JURIS

LAVORO E PREVIDENZA

Sostegno all'occupazionedelle persone svantaggiatee delle donne

Integrazione delle denuncecontributive mensili della Gestioneex ENPALS nel flusso UNIEMENS

Contribuzione dovutasulle interruzioni di rapportia tempo indeterminatodal 1° gennaio 2013

SO

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NOVITÀ24

Benefici contributivie assunzione ex dipendente

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INFOIMPRESAPeriodico

dell’Unione NazionaleSindacale Imprenditori e Coltivatori

Direttore responsabileDomenico Mamone

RedazioneMaria Grazia Arceri - Francesca Campanile

Sonia D’Annibale - Francesca GambiniNazareno Insardà - Salvatore Mamone

Fortunata Reggio - Lea Capriotti - Vittorio Piscopo

Progetto Grafico - ImpaginazioneFortunata Reggio

Sede legale e Redazione

Via Angelo Bargoni, 78 - 00153 RomaTel. 06 58333803 - Fax 06 5817414

www.unsic.it - [email protected]

Registr. Tribunale di Roma

N° 76/2003 del 5/03/2003

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IL SISTEMA SERVIZI UNSIC

Aziende agricole: valutazione del rischioe “patentino” per i trattoristi

ue recenti circolari del Mini-stero del Lavoro fornisconoragguagli circa la burocrazia

da espletare anche per le piccole epiccolissime aziende, sotto ai dieci di-pendenti, ai sensi del Dlgs 81/2008. IlDecreto si applicherà per interoanche alle imprese agricole, nono-stante alcune piccole differenze esemplificazioni.A tal proposito bisogna considerarela nota 2583 del 31 gennaio 2013, re-lativa alla valutazione del rischio e lacircolare del Ministero del Lavoro del11 Marzo 2013, per quanto riguarda ilpatentino per l’uso dell’attrezzaturaagricola. Valutazione del rischioIn base alla nota 2583/2013 i datori dilavoro che occupano fino a 10 lavora-tori possono autocertificare l’avve-nuta valutazione del rischio, anzichéredigere il vero e proprio DVR, fino al31 maggio 2013.Si ricorda che con l’emanazione delDecreto Interministeriale del 30 no-vembre 2012, sono state introdotte lenuove procedure standardizzate perla redazione del DVR riferibili ai datoridi lavoro che hanno alle proprie di-pendenze fino a 10 lavoratori. A partire dal 30 giugno 2013, quindi,sarà necessario procedere alla valu-tazione del rischio secondo le proce-dure contenute nell’allegato delDecreto Interministeriale, che defini-scono il modello di riferimento sullabase del quale effettuare la valuta-zione dei rischi e il suo aggiorna-mento. Patentino per trattoriIn attuazione dell’articolo 73 comma5 del Dlgs 81/2008 sono state stabi-lite, in sede di Conferenza Stato-Re-gioni (Accordo Stato-Regione del 22

febbraio 2013), le attrezzature per lequali è richiesta una specifica abilita-zione degli operatori, nonché le mo-dalità per il riconoscimento di taleabilitazione.I trattori e le altre attrezzature agricolee forestali rientrano in tale casistica,rendendo necessario, a partire dal 12marzo 2013, l’abilitazione. Non in tuttii casi, però. Secondo la circolaredell’11 marzo 2013 del Ministero delLavoro è possibile autocertificare lapropria esperienza nell’uso di tali at-trezzature. Il testo della circolare di-stingue fra lavoratore autonomo odatore di lavoro utilizzatore e lavora-tore subordinato:a) nel caso di lavoratore autonomo odatore di lavoro utilizzatore lo stessopuò documentare l’esperienza nel-l’uso delle attrezzature di lavoro attra-verso una dichiarazione sostitutiva diatto di notorietà redatta ai sensi del

Dpr 445/2000. L’esperienza deve rife-rirsi ad un periodo di tempo non an-tecedente a dieci anni. Medesimadichiarazione potrà essere redatta daltitolare dell’impresa agricola per do-cumentare l’esperienza di eventualicollaboratori familiari;b) nel caso di lavoratore subordinatolo stesso può documentare l’espe-rienza nell’uso delle attrezzature di la-voro attraverso una dichiarazionesostitutiva di atto di notorietà redattaai sensi del Dpr 445/2000. Anche inquesto caso l’esperienza deve riferirsiad un periodo di tempo non antece-dente a dieci anni.Vi invitiamo a contattare la DivisioneLavoro per ulteriori approfondimentie per reperire la relativa documenta-zione sull’argomento, all’indirizzo:[email protected] testo della Circolare è disponibilesul sito (www.enuip.it)

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nche per il 2013, come per iprecedenti anni, l’UNIPRO-MOS ha formalizzato l’iscri-

zione per l’accreditamento del 5 xmille, avendo i requisiti per rientraretra i beneficiari elencati. Dal 22marzo, come è stato reso noto dal-l’Agenzia delle Entrate, ha preso il vial’accreditamento del 5xmille perl’anno 2013. E’ stato infatti aperto ilcanale telematico.La Circolare n. 6/E del 21 marzo 2013dell’Agenzia prevede le modalità e itermini di iscrizione agli elenchi degliEnti destinatari del 5 per mille perl’esercizio finanziario 2013. Il documento modello vademecumorienta e accompagna gli enti inte-ressati nell’effettuare passo dopopasso gli adempimenti necessari peril riconoscimento del beneficio po-nendosi come una vera e propriaguida. La procedura di iscrizione va ri-

petuta anche per gli enti che si eranoiscritti negli anni precedenti, qualoravolessero beneficiare anche per il2013 del 5 x mille. La scadenza per l’invio della proce-dura di accreditamento online è statafissata per il 7 maggio 2013.UNIPROMOS, lo ricordiamo, è un’As-sociazione di Promozione Sociale co-stituita nel 2005, ai sensi della legge7 dicembre 2000, n. 383 e dellenorme del codice civile in tema di as-sociazionismo.E’ iscritta nel Registro Regionale delleAssociazioni di Promozione socialedel Lazio con il numero 1216. Il suoimpegno è volto a garantire la pro-mozione sul territorio di iniziative,progetti territoriali e corsi di forma-zione su tematiche legate alla salva-guardia dei diritti civili, alla tutela e alsostegno di tutte le categorie di sog-getti a rischio di esclusione sociale,

alla trasmissione di principi di cittadi-nanza attiva e di democrazia ed allalotta all’emarginazione. UNIPROMOSopera in sinergia su tutto il territorioNazionale con altri Enti, Associazionie Organizzazioni senza scopo di lucroaventi obiettivi coerenti con il propriooggetto sociale. Il lavoro di rete è allabase del suo operare, come risorsaper creare opportunità e promuovereiniziative utili al raggiungimento delleproprie finalità sociali e allo sviluppodi “Capitale Sociale”. Devolvere il pro-prio 5 per mille ad UNIPROMOS è ungesto di solidarietà che non com-porta alcun costo aggiuntivo per ilcontribuente.E’ sufficiente apporre la propria firmasull’apposito riquadro contenuto neiModelli di Dichiarazione 2013 (UnicoPersone Fisiche, 730, Cud) e scrivereil Codice Fiscale dell’AssociazioneUNIPROMOS n. 97548050588.

5 x millea UNIPROMOS

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li adulti 25-64enni inistruzione o formazionesono passati in Italia dal

6,2% del 2010 al 5,7% del 2011, unapercentuale ben distante dall’obiet-tivo europeo del 12%. A fronte di unamedia comunitaria dell’8,9%, il con-fronto con i partner europei è parti-colarmente critico per il nostro paesesoprattutto rispetto alle realtà delNord Europa.” E’ quanto emerge dal XIII Rapportosulla formazione continua 2011-2012,realizzato dall’Isfol, per conto del Mi-nistero del Lavoro, che sottolineacome “il trend rispecchia l’anda-mento della congiuntura economica:dopo una crescita costante nel 2004-08 la tendenza si è invertita dal 2008,avviando una fase di calo che perdura

tuttora.” “Sotto il profilo di genere, iltasso di partecipazione femminile siattesta sul 6%, contro il 5,3% degliuomini. Nel 2011, il Centro si con-ferma l’area geografica con il più ele-vato tasso di partecipazione (6,3%),seguita dal Nord-Est (6%) e dal Nord-Ovest (5,6%), mentre i valori più bassisono al Sud (5,1%) e nelle Isole(5%).” Un dato molto importante cheemerge dal XIII Rapporto Isfol èquello in particolare riguardante “lasola tipologia dei corsi di formazioneprofessionale, gli occupati sono piùcoinvolti in attività di formazione pro-mosse dalle imprese, mentre la for-mazione finanziata dalle Regioniassume un peso più rilevante tra lepersone in cerca di lavoro.” Infatti, sottolinea il rapporto a tal pro-

posito “il contributo più consistenteper i lavoratori, specie dei settori pri-vati, proviene ormai dal sistema deiFondi paritetici interprofessionali.Per questi ultimi, si conferma la cre-scita della domanda di formazione.Nelle tre semestralità comprese tra ilgennaio 2011 e il giugno 2012, i Fondihanno approvato oltre 29.700 pianiformativi a loro volta articolati in oltre166.000 iniziative, che prevedonooltre 2 milione e 300 mila partecipantiappartenenti a più di 61.000 im-prese.”Infine, “l’articolazione della partecipa-zione ai corsi di formazione per fasced’età mostra una prevalenza del seg-mento dei 45-54enni (9,4%), seguitodai 35-44enni (8,8%) e dai 25-34enni(7,3%)”.

FONDOLAVORO: il XIII Rapporto Isfol sulla formazione

continua “conferma crescita ruolo dei Fondi Interprofessionali”

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Ente Nazionale UNSIC Istru-zione Professionale –ENUIPaccreditato con provvedi-

mento del Ministero della Giustizia, trai soggetti o enti a tenere corsi di for-mazione per conciliatori previsti dal-l’art. 4, comma 3,del D.M. dellaGiustizia 23 luglio 2004, n. 222, comefatto salvo dalla disciplina transitoria(comma 3, art. 20 del D.M. 18.10.2010,n. 180), organizza un corso di forma-zione teorico-pratico allo scopo fi for-mare professionisti della “Mediazionee Conciliazione” per l’abilitazione adoperare negli organismi di cui al D.Lgs.4 marzo 2010, n. 28, ed iscritti nell’ap-posito registro, tenuto presso il Mini-stero della Giustizia. Per lapartecipazione al corso si richiede il

possesso del Diploma di laurea o di ti-toli equipollenti. Il corso si pone l’obiet-tivo di formare mediatori con ilcompito di gestire, su istanza dellaparte interessata, tentativi di media-zione e conciliazione nelle controversiee per le materie di cui al citato D.Lgs. n.28 del 2010. Il percorso formativo sipropone di fornire ai partecipanti tuttigli insegnamenti di carattere teorico epratico di cui alla lettera f) del comma2, dell’art. 18 del D.M. n: 180/2010.Il corso avrà la durata di 54 ore, artico-lato in lezioni teoriche e pratiche, com-prensive di sessioni simulatepartecipate dai discenti, aventi ad og-getto le seguenti materie: normativanazionale, comunitaria e internazionalein materia di mediazione e concilia-

zione; metodologia delle procedure fa-cilitative e aggiudicative di negozia-zione e di mediazione e relativetecniche di gestione del conflitto e diinterazione comunicativa, anche con ri-ferimento alla mediazione demandatadal giudice; efficacia ed operativitàdelle clausole contrattuali di media-zione e conciliazione; forma, conte-nuto ed effetto della domanda dimediazione e dell’accordo di concilia-zione; compiti e responsabilità del me-diatore. Le domande di partecipazioneal corso devono essere inviate alla Se-greteria Didattica, entro e non oltre il31 maggio 2013, la quale, inoltre, è adisposizione degli interessati per ogniinformazione in merito:tel. 0658333803 (e-mail: [email protected]).

ENUIP: Corso di formazione per “Mediatori”

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ssicurazione Agevolata inAgricoltura, le novità dellaPAC 2013, il negoziato sul

bilancio Ue 2014-2020, il negoziatosulla Pac 2014-2020, i pagamenti di-retti nella nuova Pac, Ocm Unica eSviluppo Rurale nella nuova Pac, Si-curezza del Lavoro in Agricoltura,sono stati questi i temi trattati nel-l’ambito del corso di formazione or-ganizzato dal CAA UNSIC che si èsvolto il 4 aprile 2013 a Roma, pressola sede nazionale del Centro di Assi-stenza Agricola. Tra i relatori, il prof Angelo Frascarelli,docente di Economia e Politica Agra-ria della Facoltà di Agraria dell’Uni-versità di Perugia, Direttore delCentro per lo Sviluppo Agricolo e Ru-rale e Membro del Comitato di reda-zione di Agriregionieuropa, che haampiamente parlato della nuova Pacsoffermandosi sui recenti cambia-menti che la riguardano e le ricadutenella attuale politica agricola. Tra i punti focalizzati dal prof Frasca-relli, oltre all’art. 68 per quanto ri-guarda i vari ambiti della produzione,dalla carne bovina al settore ovica-prino, dall’olio di oliva al tabacco,anche la Strategia “Europa 2020” cheprevede una crescita intelligente, so-stenibile e inclusiva, basata sullo svi-luppo di un’economia fondata sullaconoscenza e sull’innovazione checomporta un investire in ricerca e svi-luppo; ridurre l’abbandono scolasticoe incrementare il numero dei laureati;favorire lo sviluppo delle innovazioni.Ed inoltre, promuovere un’economiapiù efficiente sotto il profilo delle ri-sorse, più verde e più competitiva:migliorare la competitività (maggioreproduttività); lotta al cambiamentoclimatico (riduzione emissioni, effi-

cienza nell’uso delle risorse, resi-stenza economie ai rischi climatici ealle catastrofi); energia pulita ed effi-ciente (riduzione spesa per importa-zione, sicurezza energetica, posti dilavoro). Nonché, infine, promuovereun’economia con un alto tasso di oc-cupazione che favorisca la coesionesociale e territoriale e quindi aumen-tare l’occupazione; migliorare le com-petenze dei lavoratori in vista dellacreazione di posti di lavoro qualificati;lotta alla povertà.Rino Ranieri ha, invece, toccato, nellospecifico, il tema dell’Assicurazioneagevolata in agricoltura per quanto ri-guarda “Grandine e Avversità Atmo-sferiche”, “le Novità 2013 e per glianni a venire”, considerando l’impattodei cambiamenti climatici in agricol-tura, soprattutto per quanto riguarda:il mercato grandine in Italia; rischiagricoli: modello organizzativo delgruppo Generali; avversità atmosferi-che e cambiamenti climatici; l’inter-vento pubblico; polizza Pluririschio (PR2 , PR 3); Polizza Multirischio (Ismea,MultiFata+Integ.va); tariffa e flessibi-lità tariffaria; il servizio rilevazionedanni; fattori di successo; aspetti am-ministrativi.Di sicurezza del lavoro in agricoltura,e in particolare del Testo Unico in ma-teria, ne ha parlato Giovanni Alberi,che ha evidenziato le peculiarità delleattività lavorative che influiscono sullagestione della sicurezza, ossia: mol-teplicità ed eterogeneità dei lavoriche influiscono sulle mansioni lavora-tive e sui fattori di rischio (variazionidel tipo di lavoro nel corso dellastessa giornata in ambienti e conmezzi diversi); esigenze di autonomiaper motivi logistici che richiedono inazienda attrezzature di officina, fale-

gnameria etc.; ambiente di vita chespesso si confonde con quello del la-voro; lavoro solitario ed in luoghi di-stanti dalla sede; esposizione a fattoriclimatici; periodicità delle diversemansioni lavorative e delle attività con-nesse; impiego di attrezzature checambiano nel tempo con modifichenelle modalità di utilizzo; introduzionedi nuove tecnologie in ambiente nonsempre idoneo e pronto a riceverle(es. meccanizzazione); difficoltà nel-l’organizzazione dei servizi di preven-zione (squadra antincendio, squadrapronto soccorso); problemi connessicon personale che svolge certe man-sioni in modo occasionale e senzaspecializzazione o formazione; seni-lizzazione della manodopera e deglistessi conduttori di aziende familiari;mancanza di un quadro normativochiaro sulla sicurezza nel settore agri-colo. Altri interessanti contributi alcorso di formazione sono stati appor-tati da Carlo Parrinello Direttore diFONDOLAVORO che si è soffermatosul ruolo della formazione continua edei fondi interprofessionali nel set-tore agricolo, mentre il tema del PSRMisura 114 è stato toccato da Anto-nio Greco.

Corso di formazione CAA UNSICsulle novità della PAC

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CAF UNSIC Informa:Dichiarazioni 730/2013, le principali novità

a dichiarazione 730-2013, dapresentare quest’anno con ri-ferimento ai redditi 2012, con-

tiene diverse novità rispetto almodello dello scorso anno, quali icasi di esenzione IMU, la nuova tas-sazione degli immobili di interessestorico e artistico, il contributo SSNora deducibile solo oltre i 40 euro,l’aumento al 50% della detrazioneIrpef delle spese di ristrutturazione.E’, infatti, ormai aperta la campagnadichiarativa. Entro il prossimo 30aprile deve essere, pertanto, conse-gnato al proprio datore di lavoro (sepresta assistenza fiscale) il modello730/2013 relativo al periodo d’impo-sta 2012. In alternativa, il modello730/2013 può essere consegnatoentro il 31 maggio al CAF – dipen-denti o al professionista incaricato.Il modello è quello approvato con ilProvvedimento del direttore del-l’Agenzia delle Entrate del 15/01/2013,poi modificato in alcune parti dal Prov-vedimento del 04/03/2013.Ecco le principali novità di que-st’anno.

Imu e casi di esenzioneUna delle novità più importanti ri-guarda il recepimento, nel Quadro A

e nel Quadro B del nuovo modello730/2013, delle innovazioni in materiadi IMU. A partire dall’anno 2012, in-fatti, nel caso di terreni non affittati,l’Imu sostituisce l’Irpef e le relativeaddizionali sul reddito dominicale,mentre il reddito agrario continua adessere assoggettato alle ordinarie im-poste sui redditi. Pertanto, chi prestal’assistenza fiscale calcolerà il redditodei terreni non affittati tenendo contodel solo reddito agrario. Per i terreniaffittati, invece, risultano dovute sial’Imu che l’Irpef. Restano assoggettatiad Irpef, anche se non affittati, i ter-reni per i quali è prevista l’esenzionedall’Imu (ad esempio, sono esenti dal-l’Imu i terreni ricadenti in aree mon-tane o di collina delimitate ai sensidell’art. 15 della legge 27 dicembre1977, n. 984). In tal caso, va barratala nuova casella “Esenzione Imu” (co-lonna 9) del Quadro A.Analogamente a quanto avviene peril Quadro A, anche nel quadro B èstata introdotta una nuova colonna(Colonna 12) in cui indicare se si è inun caso di esenzione IMU: in partico-lare, barrando la casella, il reddito delfabbricato sarà assoggettato a IRPEF(e relative addizionali).Anche in questo caso, infatti, a par-

tire dall’anno 2012, l’IMU sostituiscel’Irpef e le relative addizionali regionalie comunali dovute con riferimento airedditi dei fabbricati non locati, com-presi quelli concessi in comodatod’uso gratuito. Pertanto, nel quadro Bdevono essere indicati i dati di tutti gliimmobili posseduti, ma chi prestal’assistenza fiscale calcolerà il redditodei fabbricati tenendo conto esclusi-vamente degli immobili concessi inlocazione.

Immobili di interesse storico e artisticoIl Quadro B quest’anno tiene contoanche delle nuove modalità di tassa-zione degli immobili di interesse sto-rico e/o artistico, come modificate dalD.L. n. 16/2012: per quelli concessi inlocazione, il reddito è costituito dalmaggiore importo tra la rendita cata-stale effettiva rivalutata del 5% e ri-dotta del 50% e il canone di locazioneridotto del 35%; per quelli non locati,invece, sempre che siano tassati, ilreddito è pari al 50% della rendita ca-tastale. A tal fine, è stato istituito ilnuovo codice “4” da inserire nella co-lonna 5 (codice canone) per eviden-ziare che il canone va ridotto del 35%(in colonna 6 andrà riportato il canoneannuo nella misura del 65%).

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Proroga detassazione dei premi diproduttivitàIl rigo C5 tiene conto della prorogadella detassazione prevista sullesomme percepite per incrementodella produttività da parte dei lavora-tori dipendenti del settore privato, ti-tolari di contratto di lavoro subordinatoa tempo determinato o indeterminato.In particolare, l’agevolazione per il2012 sussiste se, nel periodo com-preso tra il 1° gennaio e il 31 dicem-bre 2012, il lavoratore ha percepitocompensi per incrementi della pro-duttività che sono stati assoggettatidal datore di lavoro ad imposta sosti-tutiva del 10%, entro i limiti di € 2.500(non più € 6.000), oppure sono statiassoggettati a tassazione ordinaria aseguito di espressa richiesta da partedel lavoratore oppure perché la tas-sazione ordinaria è più favorevole. Per fruire della detassazione deipremi di produttività, il dipendentedeve aver conseguito nel 2011 un

reddito di lavoro dipendente non su-periore a € 30.000 (e non più €40.000).

Deduzione contributo SSNAll’interno del Quadro E sono state in-serite diverse novità. In particolare, èstata inserita la nuova Colonna 1(Contributo S.S.N. - R.C. veicoli) alrigo E21 in cui indicare i contributi sa-nitari obbligatori per l’assistenza nel-l’ambito del SSN versati con il premiodi assicurazione di responsabilità ci-vile per i veicoli (RC veicoli), che, dal2012, sono deducibili solo per laparte che eccede € 40 e non più to-talmente (art. 4, comma 76, legge 28giugno 2012, n. 92, c.d. Riforma dellavoro Fornero).Detrazione Irpef 36%-50% per gli in-terventi di recupero edilizioAltra novità del Quadro E ha riguar-dato il recepimento delle novità intema di interventi di recupero del pa-trimonio edilizio. La detrazione Irpef

per le spese di ristrutturazione e di re-cupero edilizio sostenute a partire dal26/06/2012 e sino al 30/06/2013 è, in-fatti, elevata dal 36% al 50% ed il li-mite di spesa è elevato da € 48.000 a€ 96.000. Le modifiche alla percentuale di de-trazione influiscono sulla compila-zione della Colonna 2 (Periodo 2006 o2012), che deve essere compilatasolo se le spese sono state sostenutenel 2006 o nel 2012. In particolare, inessa andrà indicato uno dei seguenticodici:‘1’, spese relative a fatture emessedal 1° gennaio al 30 settembre 2006(detrazione del 41%);‘2’, spese relative a fatture emessedal 1° ottobre al 31 dicembre 2006 oin data antecedente al 1° gennaio2006 e spese sostenute dal 1° gen-naio al 25 giugno 2012 (detrazione del36%);‘3’, spese sostenute dal 26 giugno al 31dicembre 2012 (detrazione del 50%).

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Istituto Nazionale della Previ-denza Sociale con la circolaren. 37 del 14/03/2013 ha pre-

cisato le modifiche introdotte dallalegge 24 dicembre 2012, n. 228(Legge di stabilità 2013) in materia diIndennità di disoccupazione ASpI emini–ASpI”. L’art. 1, comma 250, della legge 24 di-cembre 2012, n. 228 (da ora legge distabilità), ha apportato, tra l’altro, mo-difiche e integrazioni all’articolo 2della legge 28 giugno 2012, n. 92 di ri-forma del mercato del lavoro relativa-mente alle indennità di disoccupazioneASpI e mini-ASpI.1. Durata della prestazione indennitàdi disoccupazione ASpI La legge di stabilità modifica l’art. 2,comma 11, lett. a) e b), della richia-mata legge di riforma del mercato dellavoro con riferimento al meccanismodi computo della durata a regime del-l’indennità di disoccupazione ASpIper i nuovi eventi di disoccupazioneverificatisi a decorrere dal 1 gennaio2016. Inoltre la novella legislativa pre-cisa l’ambito temporale entro cui vaverificato l’eventuale periodo di inden-nità già fruito, necessario per determi-nare il meccanismo di detrazione.Al citato art. 2, comma 11, lett. a), in-fatti l’inciso ”nel medesimo periodo”è sostituito da “negli ultimi dodicimesi” e l’inciso di cui alla lett. b) delmedesimo comma ” nel medesimoperiodo” è sostituito da “negli ultimidiciotto mesi”. Pertanto:a) per i lavoratori di età inferiore ai cin-quantacinque anni, l’indennità vienecorrisposta per un periodo massimodi dodici mesi, detratti i periodi di in-dennità già eventualmente fruiti sia atitolo di indennità di disoccupazioneASpI che mini-ASpI negli ultimi dodici

mesi precedenti la data di cessazionedel rapporto di lavoro;b) per i lavoratori di età pari o supe-riore ai cinquantacinque anni, l’inden-nità è corrisposta per un periodomassimo di diciotto mesi, nei limitidelle settimane di contribuzione negliultimi due anni, detratti i periodi di in-dennità già eventualmente fruiti sia atitolo di indennità di disoccupazioneASpI che mini-ASpI negli ultimi di-ciotto mesi precedenti la data di ces-sazione del rapporto di lavoro.2. Durata della prestazione indennitàdi disoccupazione mini-ASpILa legge di stabilità, modificando l’art.2, comma 21, della legge di riformadel mercato del lavoro, incide anchesul meccanismo di computo della du-rata dell’indennità di disoccupazionemini-ASpI là dove all’art. 2, comma21, l’inciso “detratti i periodi di inden-nità eventualmente fruiti nel periodo”è sostituito da “ai fini della durata nonsono computati i periodi contributiviche hanno già dato luogo ad eroga-zione della prestazione’’.L’indennità è corrisposta mensil-mente per un numero di settimanepari alla metà delle settimane di con-tribuzione nei dodici mesi precedentila data di cessazione del rapporto dilavoro e che, ai fini della durata, nonsono computati i periodi contributiviche hanno già dato luogo ad eroga-zione della prestazione. Qualora in-vece la corresponsione di unaprecedente indennità mini-ASpI siastata fruita parzialmente poiché inter-rotta per rioccupazione del beneficia-rio prima della fine del periodo didurata spettante, possono esserecomputati, ai fini di una eventualenuova indennità mini-ASpi, anche iperiodi di contribuzione residui presi

in considerazione per la precedenteprestazione parziale, ma in relazioneai quali non vi sia stata una concretaerogazione della stessa prima inden-nità. Questi periodi di contribuzione re-sidui devono naturalmente ricadere neidodici mesi precedenti la data di ces-sazione dell’ultimo rapporto di lavoro.3. Sospensione della prestazione in-dennità di disoccupazione mini-ASpI Inoltre, la legge di stabilità modifical’art. 2, comma 22, della legge di ri-forma citata con riferimento alle dispo-sizioni sull’indennità di disoccupazioneASpI applicabili anche all’indennitàmini-ASpI. In particolare, per l’inden-nità mini-ASpI è stato espunto il ri-chiamo al comma 15 che prevede, incaso di nuova occupazione del sog-getto assicurato con contratto di la-voro subordinato, la sospensione finoad un massimo di sei mesi dell’in-dennità in godimento.Di conseguenza, in caso di nuova oc-cupazione con contratto di lavoro su-bordinato del soggetto assicuratopercettore di indennità mini-ASpI, l’in-dennità è sospesa fino ad un mas-simo di cinque giorni, secondoquanto disposto dall’art. 2, comma23, della legge di riforma.4. Applicabilità delle norme in materiadi indennità di disoccupazione ordi-naria non agricola. Infine la legge di stabilità inserisce al-l’art. 2 della legge di riforma il comma24 bis, il quale prevede che alle pre-stazioni collegate all’AssicurazioneSociale per l’Impiego si applichino,salvo diversa previsione ed in quantocompatibili, le norme già operanti inmateria di indennità di disoccupa-zione ordinaria non agricola.5. Istruzioni contabiliAl fine di rilevare, nel sistema conta-

Indennità di disoccupazione ASpIe mini-ASpI

L’

DAL NAZIONALE

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bile dell’Istituto, gli effetti economico-finanziari e patrimoniali prodotti dallanormativa in oggetto, è stata istituita,a decorrere dall’esercizio 2013, nel-l’ambito della Gestione prestazionitemporanee ai lavoratori dipendenti(PT), specifica evidenza contabile:PTA – Gestione dei trattamenti del-l’Assicurazione sociale per l’impiego,di cui all’art. 2, comma 1, della legge28 giugno 2012, n. 92. Alla nuova ge-stione devono essere imputati tutti ifenomeni connessi con la presta-zione di disoccupazione ordinaria, de-nominata ASpI, la cui disciplina ècontenuta nel paragrafo 2 della ri-chiamata circolare n. 142/2012, non-ché quelli concernenti l’indennitàriconosciuta ai soggetti in possessodei requisiti ridotti, denominata mini-ASpI, di cui al paragrafo 3 della pre-detta circolare, che sostituisce laprecedente indennità ordinaria di di-soccupazione con requisiti ridotti, pereffetto dell’abrogazione dell’art. 7,comma 3 del decreto legge n. 86/88,convertito con modificazioni dallalegge n. 160/88, operata dall’art. 2,comma 69, lettera b) della legge in ar-gomento. L’onere per il pagamentodelle nuove prestazioni è posto, inparte, anche a carico dello Stato e,pertanto, dovrà essere rilevato nel-l’ambito della Gestione degli inter-venti assistenziali e di sostegno allegestioni previdenziali (GIAS). Per la ri-levazione contabile dell’onere per leprestazioni in parola si istituiscono iseguenti nuovi conti:PTA30100 – Indennità di disoccupa-zione ASpI ai lavoratori dipendentinon agricoli, di cui all’art. 2, commi da1 a 18 della legge n. 92/2012;PTA30101 – Indennità di disoccupa-zione mini-ASpI ai lavoratori dipen-denti non agricoli, di cui all’art. 2,commi da 20 a 24 della legge n.92/2012;GAU30179 – Indennità di disoccupa-zione ASpI ai lavoratori dipendentinon agricoli, di cui all’art. 2, commi da1 a 18 della legge n. 92/2012 (per la

quota parte GIAS);GAU30180 – Indennità di disoccupa-zione mini-ASpI ai lavoratori dipen-denti non agricoli, di cui all’art. 2,commi da 20 a 24 della legge n.92/2012 (per la quota parte GIAS).Il debito nei confronti dei beneficiariper le prestazioni ASpI e mini-ASpI edil conseguente pagamento ai mede-simi soggetti deve essere imputato alconto in uso GPA10022 (sia per laquota a carico GIAS che per quella dispettanza della nuova gestione).La liquidazione delle nuove indennitàai lavoratori in possesso dei requisitiprevisti dalla normativa in parola, è di-sposta utilizzando la procedura deipagamenti accentrati delle presta-zioni non pensionistiche, secondo glischemi di contabilizzazione già inuso. Eventuali somme non riscossedai beneficiari, devono essere evi-denziate nell’ambito del partitario delconto GPA10031 e contraddistintecon i seguenti codici bilancio già inuso, ai quali è stata opportunamenteadeguata la denominazione:“3037” – Indennità DS, ASpI e mini-ASpI ai lavoratori non agricoli – PT(Gestione prestazioni temporanee ailavoratori dipendenti);“3078” – Somme non riscosse dai be-neficiari – Ds, ASpI e mini-ASpI –GIAS.La rilevazione di eventuali recuperidelle indennità di che trattasi e del re-lativo credito, deve avvenire ai se-guenti conti:PTA24130 – Entrate varie – recuperi ereintroiti dell’indennità di disoccupa-zione ASpI, di cui all’art. 2, commi da1 a 18 del d.lgs. n. 92/2012;PTA24131 – Entrate varie – recuperi ereintroiti dell’indennità di disoccupa-zione mini-ASpI, di cui all’art. 2,commi da 20 a 24 del d.lgs. n.92/2012;PTR00030 – Prestazioni da recupe-rare per i recuperi nell’ambito dellanuova gestione;ovvero ai conti:GAU24179 – Entrate varie – recuperi

e reintroiti dell’indennità di disoccu-pazione ASpI, di cui all’art. 2, commida 1 a 18 del d.lgs. n. 92/2012;GAU24180 – Entrate varie – recuperie reintroiti dell’indennità di disoccu-pazione mini-ASpI, di cui all’art. 2,commi da 20 a 24 del d.lgs. n.92/2012;GAU00030 – Prestazioni da recupe-rare per i recuperi in ambito GIAS.Qualora al termine dell’esercizio do-vessero risultare partite creditorie atale titolo, le stesse verranno impu-tate ai conti GAU00030 e PTR00030,sulla base della ripartizione del saldodel conto GPA00032, eseguita dallaprocedura “recupero crediti per pre-stazioni”, opportunamente aggior-nata. A tal fine, le partite in questionevengono contraddistinte dai seguenticodici bilancio già in uso, ridenomi-nati: “1040” – Indebiti relativi a DS, ASpi emini-ASpI ai lavoratori non agricoli –PT (Gestione prestazioni temporaneeai lavoratori dipendenti);“1097” – Indebiti DS ordinaria, ASpI emini-ASpI– GIAS.Tali codici bilancio, con la denomina-zione riportata, devono essere utiliz-zati anche per evidenziare,nell’ambito del partitario del contoGPA00069, i crediti per prestazionieventualmente divenuti inesigibili. Siprecisa che, per la rilevazione conta-bile dell’indennità di disoccupazione“mini-ASpi 2012” vale a dire la pre-stazione spettante a coloro i quali nel2012 hanno maturato i requisiti previ-sti per l’ottenimento della precedenteindennità di disoccupazione con re-quisiti ridotti, nel rispetto anche deldettato dell’art. 2, comma 24 dellalegge di riforma, che ha stabilito l’as-sorbimento delle relative prestazioninella nuova indennità mini-ASpi, si uti-lizzeranno gli stessi conti in uso perla contabilizzazione della prestazionemini-ASpI a regime.Qualora, per motivi diversi, le presta-zioni in oggetto debbano essere rili-quidate, si rileveranno distintamente i

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recuperi di tali somme, effettuati inoccasione della riliquidazione dellaprestazione, da quelli conseguenti aprestazioni indebite. A tal fine, si isti-tuiscono i conti:PTA52100 - per il recupero dell’inden-nità di disoccupazione ASpI per rili-quidazione (per la quota imputata alconto PTA30100);PTA52101 - per il recupero dell’inden-nità di disoccupazione mini-ASpI perriliquidazione (per la quota imputataal conto PTA30101);GAU52179 - per il recupero dell’in-dennità di disoccupazione ASpI per ri-liquidazione (per la quota imputata alconto GAU30179);GAU52180 - per il recupero dell’in-dennità di disoccupazione mini-ASpIper riliquidazione (per la quota impu-tata al conto GAU30180).Circa i criteri di imputazione dei recu-peri in argomento si precisa quantosegue:- qualora la riliquidazione interessi la

medesima prestazione (es: riliquida-zione dell’indennità di disoccupa-zione ASpI di una precedenteliquidazione provvisoria effettuatasempre a tale titolo), il recupero dellasomma già erogata deve essere im-putato ai conti PTA52/…, GAU52/…,sia che la riliquidazione avvenga nellostesso esercizio nel quale è avvenutala liquidazione provvisoria, sia che av-venga negli esercizi successivi;- qualora la riliquidazione interessi unaprestazione diversa da quella prece-dentemente erogata (es: riliquidazionedell’indennità di disoccupazione ASpIdi una precedente liquidazione dell’in-dennità mini-ASpI, nei casi di rioccupa-zione dei soggetti e raggiungimentodei requisiti assicurativi previsti per l’in-dennità ordinaria, ovvero riliquidazionedell’indennità mini-ASpI, nel caso incui venga presentata nel 2013 unadomanda mini-ASpI 2012 successivaad una domanda mini-ASpI), è neces-saria la seguente distinzione: se la ri-

liquidazione della nuova prestazioneavviene nello stesso esercizio nelquale è stata liquidata la prestazionesostituita, il recupero di quest’ultimadeve essere imputato ai citati contiPTA52100 o PTA52101; GAU52179 oGAU52180; viceversa, se la riliquida-zione avviene negli esercizi succes-sivi, il recupero della prestazionesostituita deve essere imputato aiconti PTA24/130 o PTA24131;GAU24179 o GAU24180. I saldi deiconti istituiti per la riliquidazione delleprestazioni in oggetto, risultanti allafine dell’esercizio, non dovranno es-sere ripresi in carico nel nuovo eser-cizio, poiché la competenza allasistemazione contabile degli stessispetta alla Direzione generale. Perl’imputazione contabile degli assegniper il nucleo familiare connessi ainuovi trattamenti di disoccupazione,si fa riferimento ai conti già istituitinell’ambito della gestione PTD – Ge-stione dei trattamenti di famiglia.

Inps in una circolare del 28marzo 2013 fa sapere che ar-rivano per le mamme che la-

vorano i voucher per pagare il nido ola baby sitter, il famoso bonus previ-sto dalla riforma del lavoro, in via spe-rimentale per il triennio 2013-2015. La circolare sottolinea che i vouchersaranno pari a 300 euro al mese perun massimo di sei mesi (fino a esau-rimento del fondo di 20 milioni dieuro). Possono chiederlo solo le la-voratrici dipendenti e quelle iscrittealla gestione separata.Il bonus va utilizzato negli 11 mesisuccessivi al congedo obbligatorio (i

tre mesi dopo il parto o l’adozione)per un massimo di 6 mesi. La domanda va presentata all’Inpsper via telematica e può essere fattaanche se la madre ha già usufruito inparte del congedo. Si può accedereal beneficio, precisa l’Inps, anche perpiù figli. E’ divisibile solo per frazionimensili intere (a differenza del con-gedo parentale che si può usareanche solo per alcuni giorni). Le lavo-ratrici part time potranno avere uncontributo riparametrato per la loroprestazione lavorativa. Per l’asilo nidoil contributo sarà erogato diretta-mente dall’Inps alla struttura (accre-

ditata) prescelta dalla mamma men-tre il contributo per baby sitting saràconcesso sotto forma di buoni lavoro.La graduatoria di coloro che avrannodiritto ai voucher sarà stilata tenendoconto delle condizioni economichedelle famiglie che ne fanno richiesta. Quindi nella domanda insieme alla ri-chiesta del bonus e alla rinuncia al nu-mero corrispondente di mesi dicongedo parentale va presentatol’Isee.

INPS: arrivano per le mamme i voucher babysitter e nido, saranno 300 euro al mese

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stato pubblicato sulla Gaz-zetta Ufficiale n. 71 del 25marzo 2013 il Decreto del Pre-

sidente del Consiglio dei Ministri del15 febbraio 2013 concernente la pro-grammazione transitoria dei flussi diingresso nel territorio dello Stato perlavoratori non comunitari stagionaliper l’anno 2013. Dal 26 marzo, tra-mite l’applicativo del Ministero del-l’Interno, è possibile l’invio delledomande di nulla osta all’assunzioneper lavoro stagionale fino al 31 di-cembre del 2013. Nel decreto si legge che “a titolo dianticipazione della programmazionedei flussi d’ingresso dei lavoratori noncomunitari stagionali per l’anno 2013,sono ammessi in Italia, in via di pro-grammazione transitoria per motivi dilavoro subordinato stagionale, i citta-dini non comunitari residenti al-l’estero entro una quota di 30.000unità, da ripartire tra le regioni e leprovince autonome a cura del Mini-stero del lavoro e delle politiche so-ciali. La quota riguarda i lavoratorisubordinati stagionali non comunitaridi: Albania, Algeria, Bosnia-Herzego-vina, Croazia, Egitto, Repubblica delleFilippine, Gambia, Ghana, India, Ko-sovo, Repubblica ex Jugoslava di Ma-cedonia, Marocco, Mauritius,Moldavia, Montenegro, Niger, Nige-ria, Pakistan, Senegal, Serbia, SriLanka, Ucraina, Tunisia. Nell’ambito della quota di cui alcomma 1 è riservata una quota di5.000 unità per i lavoratori non comu-nitari, cittadini dei Paesi indicati alcomma 2, che abbiano fatto ingressoin Italia per prestare lavoro subordi-nato stagionale per almeno due anniconsecutivi e per i quali il datore di la-voro presenti richiesta di nulla osta

pluriennale per lavoro subordinatostagionale.” È stata poi pubblicata lanota circolare del Ministero del La-voro e delle Politiche Sociali del 26marzo 2013 con cui si procede aduna prima ripartizione tra le DirezioniTerritoriali competenti delle quote di

ingresso fissate dal Decreto del Pre-sidente del Consiglio dei Ministri del15 febbraio 2013 concernente la “Pro-grammazione transitoria dei flussi diingresso dei lavoratori comunitari sta-gionali nel territorio dello Stato perl’anno 2012”.

Flussi di ingresso per lavoratorinon comunitari stagionali

È

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stato stipulato un accordo diconvenzione con il CAFUNSIC da parte della A.S.D.

Virtus Nettuno, sottolineando comel’intesa si inserisca nell’ottica di pro-seguire nel loro processo di migliora-mento e crescita.L’accordo garantisce la possibilità,agli associati A.S.D. Virtus Nettuno, dipoter usufruire dell’assistenza, dellacompilazione e dell’elaborazione delmodello 730/2013 in maniera com-

pletamente gratuita. “Un ulteriorepasso di crescita della società – spie-gano dalla Virtus Nettuno - non sol-tanto a livello tecnico, ma a livelloglobale con la continua ricerca dipoter mettere a disposizione dei pro-pri iscritti un maggior ventaglio di of-ferte possibili.In un momento di grave crisi econo-mica come quello che si sta vivendo,dare la possibilità agli associati dipoter usufruire di questa convenzione

è sembrata una importante niziativa.”Lo sportello CAF UNSIC è a Nettuno,in Piazza Garibaldi n° 23.

Accordo Virtus Nettunoe CAF UNSIC

È

mportante intervento in “CorsoSandro Pertini” nel quartiereTreppiedi Nord a Modica per ri-

pulire l’area attrezzata invasa dallesterpaglie. Ad occuparsi dei lavori treaziende modicane “Floridia”, “Am-biente Sicilia” e “Abbate Mario” che, atitolo gratuito, hanno provveduto adeliminare le erbacce e bonificare lazona. A darne l’annuncio è il dirigentedell’UNSIC Ignazio Abbate che neigiorni precedenti aveva raccolto l’ap-pello lanciato dai residenti sulla ne-cessità di avviare una riqualificazionee pulizia dell’area. “Dopo la disponibilità fornita dalle

aziende di intervenire nella zonasenza alcun onere per il Comune cheha rilasciato l’autorizzazione, ha dettoAbbate, con il contributo delle im-prese abbiamo restituito ai residentiil decoro e la pulizia dell’area”. “Questo, ha aggiunto, è il primo deitanti interventi che si ha intenzione diportare avanti in città con l’iniziativa“Adotta un area verde”. “Un’ idea,continua, che comprende la forma-zione di una rete di imprese e aziendeagricole che, sponsorizzando la pro-pria attività, si occuperanno della ma-nutenzione delle aree a verde, dellebambinopoli e delle zone antistanti gli

edifici scolastici”. “In questo modo siintende concretizzare nel più brevetempo possibile i vari interventi chequotidianamente la città richiede”.

UNSIC Modica:“ripulita l’area attrezzatadi “Corso Sandro Pertini” grazie all’interventogratuito di tre aziende agricole”

I

DAL TERRITORIO

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avorire il ricambio generazio-nale nei settori tradizionali e lanascita di nuova imprendito-

ria: questa la finalità di Botteghe dimestiere. Nell’ambito dell’azioneAmva (Apprendistato e mestieri a vo-cazione artigianale) sono previsti so-stegni economici per il tutoraggio agiovani che vogliono acquisire capa-cità e competenze della tradizione ita-liana. Il programma è stato presentatonel corso di una conferenza stampache si è tenuta ad Acri il 27 marzo alleore 16 presso la sede dell’UNSIC, par-tner dell’iniziativa sul territorio.Dopo i saluti dell’avv. Luigi Maiorano(vice sindaco facente funzioni del Co-mune di Acri), che “ha espresso unforte plauso all’ottimo lavoro dell’UN-SIC sul territorio e all’importante efruttifero connubio che si è creatocon l’amministrazione comunale”,sono seguiti gli interventi di CarloFranzisi (Presidente dell’Unsic provin-ciale di settore), di Emilio Servolino,(Presidente del consorzio Cesapi, ilquale ha aderito all’iniziativa di pro-mozione nella provincia cosentina) eSabrina Sicari (operatrice Italia Lavoro-programma Amva), che ha illustratole finalità del progetto.Nove le aziende del locale settoreagroalimentare coinvolte. “Un modo,ha spiegato Sabrina Sicari, per incen-tivare il contratto di apprendistato,creare le botteghe di mestiere per laformazione on the job nei mestieri avocazione tradizionale e fornire con-tributi per il trasferimento di azienda,ovvero impresa continua al fine di sti-molare il ricambio generazionale”.Botteghe di mestiere è rivolto a di-soccupati o inoccupati con un’etàcompresa tra i 18 ed i 29 anni. Du-rante il tirocinio verranno riconosciuti:

alla Bottega un contributo di 250 euroal mese per ogni tirocinante ospitato;per il giovane una borsa mensile di500 euro (per una massimo di 3000euro).Il progetto si esplica in tre fasi:contratto di apprendistato, creazionedi botteghe di mestiere e contributiper trasferimenti di azienda ovvero diimpresa continua. Il progetto in parti-colare offre la possibilità di appren-dere i primi rudimenti di un mestiere,quindi più formazione che occupa-

zione, nel senso che prevede soste-gni economici per il tutoraggio a gio-vani che vogliono acquisire capacitàe competenze della tradizione ita-liana. Per Franzisi “il progetto oltreche essere un contributo per l’occu-pazione, si pone come momento diavvicinamento dei giovani ai mestieritradizionali, per l’appunto.”Alla conferenza stampa ha fatto se-guito un workshop di approfondi-mento con i presenti interessati.

UNSIC Acri: “Botteghe di mestiere”sul ricambio generazionale nell’imprenditoria

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ell’ultimo trimestre del2012 l’indice Ismea delclima di fiducia delle

aziende agricole italiane si è attestatosu un valore negativo (-12,1), risul-tando in flessione di quasi due puntisul trimestre precedente e di unpunto su base annua. Dalle opinionidei 900 agricoltori e allevatori intervi-stati dall’Istituto di servizi per il mer-cato agricolo alimentare emerge unagenerale insoddisfazione sul frontedella redditività conseguente a uncalo della produzione in molti settori,all’inasprimento dei costi degli inputproduttivi e alla debolezza della do-manda interna. Una condizione nega-tiva, sottolinea l’Ismea, che non èstata adeguatamente compensatadalla tenuta dei prezzi agricoli all’ori-gine. In questo scenario si distin-guono positivamente le aziendevitivinicole che si sono dichiarate piùottimiste in virtù di un andamento delmercato particolarmente remunera-tivo nell’ultimo anno.Il settore zootecnico, invece, colpitodall’aggravio dei costi per l’alimenta-zione animale, e quello olivicolo, conun 12% in meno di produzione, pre-sentano valori dell’indice di fiducia in-feriori alla media, nonostante, almenoper l’olio, sia emerso un migliora-mento della fiducia rispetto al prece-dente trimestre, grazie al decisorecupero dei prezzi nell’ultima partedel 2012.L’approfondimento trimestrale dedi-cato alla commercializzazione degliagrumi ha evidenziato uno scenarionel complesso sfavorevole per le im-prese del settore, con fatturati incalo, a causa di una campagna pro-duttiva negativa, e redditività com-promessa anche da un innalzamento

dei costi di produzione. Dinamicheanaloghe emergono dal focus sullazootecnia da carne che, fatta ecce-zione per il settore suinicolo, ha ac-cusato forti cali produttivi e difatturato, nonostante l’aumento dellequotazioni. Sul fronte dei costi, il set-tore ha risentito, soprattutto nell’ul-timo quarto dell’anno, dei rincari deiprodotti energetici e dei maggiorioneri legati all’approvvigionamentodei mangimi.Nell’ambito di un tavolo tecnico inter-nazionale coordinato dal Copa-Co-geca (Comitato delle organizzazioniprofessionali agricole dell’Unione eu-ropea - Comitato generale della coo-perazione agricola dell’Unioneeuropea), cioè dal fronte unito degliagricoltori e delle loro cooperativenell’Ue, l’Istituto di servizi per il mer-cato agricolo alimentare (Ismea) hamesso a punto un indice del clima difiducia delle aziende agricole italiane,una sorta di barometro che di recenteha fatto la prima uscita.” “Elaboratoin coerenza con le metodologie adot-tate dalle indagini gemelle condottein 10 Stati membri, l’indicatore sinte-tizza i giudizi espressi sulla situazionecorrente degli affari e sulle attesecirca la loro evoluzione di breve-medio periodo.Inoltre da un’altra analisi Ismea risultache Aziende agricole sempre piùstrette nella morsa del credito e ob-bligate, più che in passato, a rivol-gersi alle banche per finanziare lagestione ordinaria e la liquidità dicassa. Secondo un’analisi dell’Istitutosui dati raccolti dalla controllata Sgfa(Società di gestione fondi per l’agroa-limentare), il credito agrario ha subitonel 2012 una flessione di oltre il 22%,che si traduce in termini assoluti in

613 milioni di euro in meno erogati alsettore primario. L’ultimo trimestredel 2012, si evince sempre dal Rap-porto, ha sottratto 40 milioni di creditiagli agricoltori (-7% rispetto allostesso periodo 2011), con una fles-sione di quasi il 20% dei prestiti dilungo periodo (che costituiscono lacomponente maggioritaria delle ope-razioni di credito agrario), una lievecrescita dei prestiti a medio termine euna vera e propria impennata(+75,5%) di quelli di breve periodo.Un fenomeno, sottolinea l’Istituto,che riflette l’attuale difficoltà delle im-prese agricole nell’affrontare la ge-stione ordinaria e quindi il cash flow,a causa dell’aumento sia dei prezzidei mezzi correnti di produzione, siadei crediti aziendali inesigibili.Nell’ultimo quinquennio, concludel’Ismea, il credito agrario ha accusatoun’erosione media annua di 6 puntipercentuali, con il 2012 che ha visto ilvalore delle erogazione scendere al li-vello più basso dal 2008. I conteggi fi-nali indicano, l’anno scorso, unmonte-crediti all’agricoltura di 2,11miliardi di euro, contro i 2,73 miliardicirca registrati nel 2011.”

Per l’Ismea l’indice di fiduciadelle aziende agricole è sceso a - 12,1

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MONDO AGRICOLO

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na formazione più conti-nua, orientata al mer-cato e smart”, è quello

che emerge da una recente indagineeffettuata dalla Rete Rurale Nazionale“sui fabbisogni di formazione dei gio-vani imprenditori agricoli”.Dall’analisi emerge in particolare“l’esigenza di strutturare un adeguatonetwork post corsi professionaliz-zanti, per mantenere e far fruttare icontatti professionali acquisiti; un in-teresse spiccato, oltre che per l’ag-giornamento sulle tecniche eprocessi di produzione, per gli aspettidella commercializzazione dei pro-dotti e delle normative di settore.

Inoltre, i giovani optano per corsi ostage intensivi, brevi, di due o tregiorni, magari più frequenti.” “L’inda-gine è stata condotta su un campionestratificato su base regionale di 800imprenditori agricoli che hanno usu-fruito di un premio di primo insedia-mento sia nell’attuale programmazione(2007-2013), sia in quella passata(2000-2006). Ha riguardato sia i corsi“professionalizzanti”, previsti per igiovani privi della sufficiente espe-rienza in azienda (come richiesto dallaregolamentazione Comunitaria perl’accesso al premio di primo insedia-mento), sia altri momenti di forma-zione frequentati, sia infine l’interesse

e la disponibilità ad un percorso diformazione continua.” “Dal punto divista delle aspettative per il futuro,due terzi dei giovani intervistati sa-rebbero interessati ad ulteriori attivitàformative e vorrebbero che questeavessero un’interazione non solo conil “sistema istituzionale della cono-scenza” (enti di ricerca e trasferi-mento tecnologico), ma con altriagricoltori “esperti”. “Le attività chesembrano riscuotere maggiore suc-cesso da parte dei giovani intervistatisono la partecipazione a convegni/ se-minari ed a corsi di formazione/stage“smart”, cioè della durata di due tregiorni massimo.”

Indagine della Rete Rurale Nazionalesulla formazione dei giovani agricoltori

“U

l Ministero della Politiche Agri-cole con la nota n. 5862 del5/04/2013 ha fornito ulteriori “Di-

sposizioni transitorie al DM del 1° feb-braio 2012 n. 2049 contenetedisposizioni per l’attuazione del Re-golamento di esecuzione n. 426/11 ela gestione informatizzata della Noti-fica di attività con metodo biologicoai sensi dell’art. 28 del Reg. (CE) n.834/07 e successive modifiche, rela-tivo alla produzione biologica e all’eti-chettatura dei prodotti biologici”. Si legge nella nota MIPAAF che “conil D.M. n. 5337 del 28 marzo 2013,pubblicato nella G.U. della Repubblica

Italiana n. 77 del 2 aprile 2013, il ter-mine del 31 marzo 2013 per l’infor-matizzazione delle notifiche cartaceeè stato differito al 10 maggio 2013.Con lo stesso provvedimento il ter-mine di attuazione dei servizi di coo-perazione applicativa tra i sistemiregionali ed il Sistema InformativoBiologico (SIB) è stato differito senzaindividuare la relativa data.” “Il termine del 10 maggio 2013 – pro-segue la nota MIPAAF – è stato indi-viduato al fine di permettere aglioperatori biologici di procedere allapresentazione della notifica informa-tizzata anticipatamente all’inoltro

delle eventuali domande di accessoagli aiuti specifici previsti nell’ambitodel PSR ed assicurare contempora-neamente gli eventuali aggiornamentidel fascicolo aziendale.”

Produzione e etichettaturadei prodotti biologici: nota MIPAAF

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a Regione Piemonte stanziaun milione di euro per il con-tributo agli interessi sui pre-

stiti chiesti dalle aziende agricole perinvestimenti materiali. I nuovi bandidel “Piano verde”, avviato dall’asses-sorato nel 2011, partiranno a metàaprile e resteranno aperti per tuttomaggio. Il contributo regionale èdell’1% per le imprese in zona di pia-nura o di collina e dell’1,5% per quellein montagna. ”Manteniamo nel tempol’impegno - spiega l’assessore al-

l’agricoltura - nonostante gli inevitabiliprovvedimenti per far fronte alla diffi-cile situazione economica attuale. Daquando è stato avviato, il “PianoVerde” ha sviluppato investimenti percirca 60 milioni di euro.Tale strumento va a tradursi, oltre chein un sostegno reale alle piccole emedie imprese agricole sempre più inaffanno di liquidità, in un vero e pro-prio beneficio per l’economia localeche ruota attorno al mondo dell’agri-coltura.”

Nuovi bandi“Piano Verde”, stanziato un milione

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ue milioni e mezzo dieuro di fondi aggiuntiviregionali (ovvero risorse

che si sommano ai fondi comunitarie nazionali) sono destinati alla pro-mozione di una migliore situazionedelle aziende agricole dal punto divista dell’ambiente mediante gli inve-stimenti diretti alla difesa del suolo eall’ottimizzazione dell’utilizzo della ri-sorsa irrigua grazie alla Misura 121sull’ammodernamento delle aziendeagricole (rivolta al settore cereali-pro-toleaginose).Potranno beneficiare degli aiuti le im-prese agricole con prevalenza dellaSau condotta a seminativo (com-prese foraggere), con presenza di al-meno un occupato a tempo pieno.Ammissibili a finanziamento sono gli

investimenti in opere edili, migliora-menti fondiari, impianti tecnologici edattrezzatura finalizzati allo sviluppodell’attività, realizzati successiva-mente alla data di pubblicazione dellagraduatoria delle domande di aiuto

ammesse a finanziamento. Le do-mande vanno presentate entro il 28maggio 2013 all’Ispettorato dell’Agri-coltura competente per territorio.”

Friuli Venezia Giulia:2,5 mln per ammodernamento da Misura 121

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n Europa l’Italia continua amantenere con oltre 4 mi-liardi di euro il quarto posto

nella lista dei beneficiari di finanzia-menti alle aziende agricole, mentreconta il numero maggiore di agricol-tori. Al primo posto resta la Francia,con il doppio dei fondi elargiti all’Italia(8 mld) ma con poco più di un terzodel numero di produttori, seguitadalla Germania (5,3 mld) che strappala seconda posizione alla Spagna (5,2mld). I dati emergono dall’operazionetrasparenza messa a punto dallaCommissione europea con la pubbli-cazione del rapporto finanziario 2011sulla distribuzione da parte della Ue

di 40,2 miliardi di euro sotto forma dipagamenti diretti alle imprese agri-cole che si impegnano a produrre nelrispetto della tutela dell’ambiente, delterritorio, della qualità e nel rispettodel benessere degli animali.I produttori italiani quindi, nel 2011hanno ricevuto contributi europei per4,04 miliardi di euro distribuiti però tra1,24 milioni di produttori, con la con-seguenza che oltre mezzo milione diloro ha ricevuto ‘briciole’, ossia trazero e 500 euro di finanziamenti Ue,mentre per 290mila il contributo è ar-rivato appena a 1.250 euro. Per altri240mila, poi, i pagamenti Ue sono sa-liti in una forchetta che va dai 2mila ai

10mila euro. Sono invece 3.200 i pro-duttori italiani che beneficiano mag-giormente della Pac, con contributiannui che vanno da 100mila e oltre500mila euro. Questo non vale soloper l’Italia. Bruxelles ammette che i pa-gamenti diretti non sono ancora equa-mente distribuiti tra i beneficiari degliStati membri in quanto, in media,l’80% dei beneficiari riceve circa il 20%dei pagamenti Ue. Da qui la battaglia,portata avanti da Bruxelles nell’ambitodella riforma della Politica agricola eu-ropea, di porre un tetto ai contributiversati a ogni produttore, e di focaliz-zare l’aiuto Ue solo sui veri agricoltori,cioè solo su coloro che producono.”

In Europal’Italia quarta per pagamenti Ue

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l 27 marzo la Commissioneeuropea ha fatto il primopasso verso l’istituzione di

un quadro strategico per le politichein materia di cambiamenti climatici eenergia dal 2013 al 2030, adottandoun Libro verde che avvia una consul-tazione pubblica sui contenuti delquadro strategico.La Commissione ha anche pubblicatouna comunicazione consultiva sul fu-turo della cattura e dello stoccaggiodel carbonio (CCS) in Europa, al finedi avviare un dibattito sulle opzioni di-sponibili per garantirne uno sviluppotempestivo, adottando inoltre una re-lazione in cui valuta i progressi com-piuti dagli Stati membri perconseguire i loro obiettivi in materiadi energie rinnovabili entro il 2020,nonché due relazioni sulla sostenibi-lità dei biocarburanti e dei bioliquidiconsumati nell’Ue.Il Libro verde solleva una serie di do-mande, tra cui: di che tipo, natura elivello dovrebbero essere gli obiettivida fissare per il 2030 in materia diclima ed energia?; come si può otte-nere coerenza tra i diversi strumentipolitici?; in che modo il sistema ener-getico può contribuire alla competiti-vità dell’UE? E come tenere contodelle diverse capacità degli Statimembri di agire? La consultazione re-sterà aperta fino al 2 luglio.Entro la fine di quest’anno, sulla basedelle opinioni espresse da Stati mem-bri, istituzioni europee e portatori diinteresse, la Commissione intendeproporre un quadro strategico per il2030 in materia di clima ed energia.Fare chiarezza in questo ambito con-tribuirà a dare certezze agli investitorie a stimolare l’innovazione e la do-manda di tecnologie a basse emis-

sioni di carbonio, sostenendo in talmodo gli sforzi per costruire un’eco-nomia europea più competitiva, so-stenibile e sicura in materia dienergia. Il quadro strategico per il2030 si avvarrà dell’esperienza e degliinsegnamenti tratti dal precedentequadro per il 2020, indicando dovesia possibile apportare miglioramenti.Contemporaneamente, la Commis-sione prenderà in considerazione icambiamenti avvenuti dal 2020, qualiad esempio quelli nel sistema ener-getico e nell’economia, nonché glisviluppi della situazione internazio-nale. L’odierna comunicazione con-sultiva individua gli ostacoli chehanno impedito alle tecnologie CCSdi svilupparsi al ritmo previsto nel2007. Ad esempio, a causa del livellomolto inferiore dei prezzi del sistemacomunitario di scambi di emissioni ri-spetto alle aspettative iniziali, gli ope-ratori economici non hanno alcunincentivo ad investire in tecnologieCCS. La comunicazione prende in

esame le possibili opzioni per pro-muovere più efficacemente una tem-pestiva dimostrazione e diffusionedelle tecnologie CCS, e invita a pre-sentare osservazioni sul ruolo di que-ste tecnologie in Europa.Le risposte alla consultazione contri-buiranno al lavoro svolto dalla Com-missione per la definizione delquadro strategico per il 2030.La relazione sui progressi nel campodelle energie rinnovabili (FER) indicache l’attuale quadro politico basatosu obiettivi giuridicamente vincolantiper le energie rinnovabili si è tradottoin una forte crescita del settore finoal 2010, con una quota di rinnovabiliper l’Unione pari al 12,7%.Per continuare a progredire e conse-guire gli obiettivi fissati per il 2020,saranno necessari maggiori sforzi.Occorrerà uno sforzo particolare percreare certezze per gli investitori, ri-ducendo gli oneri amministrativi e fa-cendo maggiore chiarezza in materiadi programmazione.”

Un nuovo quadro strategico della CommissioneUe in materia di clima ed energia per il 2030

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Agenzia delle Entrate con larisoluzione n. 23/E dell’8aprile 2013 ha reso chiari-

menti in merito all’applicazione del-l’aliquota IVA ridotta del 4 per centoai prodotti di IV gamma. “La “IVgamma” – fa sapere l’Agenzia delleEntrate - è un settore di attività parti-colarmente innovativo sotto il profilodell’evoluzione tecnologica e dellasua applicazione ai processi produt-tivi e alle materie prime ortofrutticole,che consente la immediata fruibilitàdi frutta e ortaggi freschi già lavati, ta-gliati, eventualmente decorticati e,comunque, pronti per essere consu-mati o cucinati.Tra i prodotti di IV gamma di più re-cente commercializzazione e affer-

mazione sul mercato vi sono anche leinsalate “assortite”, cioè prodotti checontengono, oltre all’ortofrutticolofresco di IV gamma, anche altri ingre-dienti aggiunti di natura vegetale (nonfreschi o secchi, ad es. crostini, noci,olive, ecc.) e/o di natura non vegetale(ad es. formaggio, salumi, pollo,tonno, ecc.).Inizialmente tali prodotti venivanocommercializzati in un contenitoreche manteneva separata la materiaprima fresca dagli altri ingredienti;oggi, l’evoluzione tecnologica ed ilmantenimento della catena delfreddo consentono la commercializ-zazione di prodotti in cui la materiaprima ortofrutticola di IV gamma sitrova già miscelata nella stessa con-

fezione con gli altri ingredienti vege-tali o non vegetali. Recentemente, al-cune tra le realtà aziendali piùrappresentative del settore in que-stione hanno espresso l’esigenza diaddivenire ad un chiarimento defini-tivo in relazione alla corretta applica-zione dell’aliquota IVA ai prodotti inquestione.”Per quanto concerne l’esatta indivi-duazione dell’aliquota IVA applicabilealla commercializzazione di tale pro-dotto, l’Agenzia delle Entrate “ritieneche alle cessioni dei prodotti orto-frutticoli di IV gamma, anche misti, sirenda applicabile l’aliquota IVA del 4per cento, secondo quanto previstodalla voce n. 5) della Tabella A, parteII, allegata al DPR n. 633 del 1972”.

IVA agevolataper i prodotti ortofrutticoli di “IV gamma”

L’

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TORINO:PIANO DA 1,4 MILIONI DI EURO

PER LAVORI UTILI

“Un milione di euro sarà destinato allaconcessione di contributi ad enti noprofit (associazioni, fondazioni, coo-perative di solidarietà, enti pubblici ereligiosi senza scopo di lucro e senzaconnotazioni di partito o sindacali)che presenteranno proposte per l’ac-quisto di “buoni lavoro” con i quali re-tribuire le persone che svolgerannoattività di lavoro accessorio, mentre180 mila euro andranno (sempre at-traverso buoni lavoro) alla fondazioneCamillo Cavour per lavori di supportoalla pulizia delle ex scuderie del ca-stello di Santena e per consentirecosì l’avvio della realizzazione delMuseo di Cavour, finanziato dalla Pre-sidenza del Consiglio. I restanti 273mila euro saranno invece destinati asostenere progetti con le stesse ca-ratteristiche che riguardino gruppi dilavoratori coinvolti in crisi aziendali.Potranno essere impiegati maggio-renni residenti a Torino (con permessodi soggiorno se extracomunitari) chepercepiscano integrazioni salariali o in-dennità di disoccupazione, lavoratoricon contratti di solidarietà, disoccupatiche non percepiscano l’indennità di di-soccupazione e giovani con meno di29 anni non occupati che cerchino laprima occupazione o che siano rego-larmente iscritti all’Università. Per tuttiil reddito Isee non deve superare i 25mila euro.”

ORISTANO:BANDO CAMERA DI COMMERCIO

PER VALORIZZARE IL PATRIMONIO

ENOGASTRONOMICO

La Camera di commercio di Oristanoha predisposto un nuovo bando fina-lizzato alla valorizzazione del patrimo-nio enogastronomico del territorio inchiave turistica, in particolare per in-centivare la commercializzazione dipacchetti turistici elaborati da parte di

agenzie di viaggio, tour operator ostrutture ricettive che coinvolgano glioperatori turistici e i produttori agroa-limentari della provincia.L’iniziativa è realizzata in collabora-zione con l’azienda speciale Aspendella Camera di commercio di Nuoroe col Centro servizi della Camera dicommercio di Cagliari, nell’ambitodella creazione di un percorso unita-rio di turismo enogastronomico a li-vello regionale, capace di produrresinergia tra gli operatori del turismo equelli del settore agroalimentare.Il bando prevede la promozione diuno o più pacchetti turistici (fino a unmassimo di tre) attraverso la realizza-zione di materiali e attività di informa-zione, a carico della Camera dicommercio. Possono partecipare albando, presentando le proposte dipacchetti turistici, agenzie di viaggioe tour operator, strutture ricettive informa singola (individuali, società dipersone, società di capitali, societàcooperative) e consorzi operanti nelsettore turistico.L’invio delle domande deve essere ef-fettuato, entro il 13 maggio prossimo,seguendo le procedure indicate nelbando e nelle schede informativepubblicate sul sito web della Cameradi commercio di Oristano.

MARCHE:1,5 MLN PER FAVORIRE INVESTIMENTI PMI

“Un milione e 536 mila euro per so-stenere il commercio tradizionale.Sono le risorse regionali previste nelProgramma di settore del 2013 che laRegione Marche ha inviato all’As-semblea legislativa per acquisire il pa-rere della III Commissione e rendereoperativo il piano degli interventi.Vengono finanziate le attività svoltedalle piccole imprese, singole o as-sociate, del commercio al dettaglio edella somministrazione di alimenti ebevande. Il Piano regionale prevederisorse che coprono un ventaglio diopportunità, destinate a rilanciare l’at-

tività dei piccoli commercianti e aqualificarne la presenza sul territorio,soprattutto in questa difficile fase dicrisi economica, contraddistinta dalcalo dei consumi. Agli operatori cheintendono adeguare o rilanciare il pro-prio esercizio, la Regione concedecontributi per favorire gli investimenti.Il programma regionale destina 650mila euro per la riqualificazione e lavalorizzazione delle imprese com-merciali e altri 298 mila per quelle cheoperano nei comuni con popolazioneinferiore a 5mila abitanti.Ulteriori 150 mila euro vengono utiliz-zati per favorire l’accesso al creditomediante un abbattimento degli inte-ressi. Una quota di contributi regio-nali, pari a 159mila euro, è destinata asostenere i progetti di eccellenza,volti a rivitalizzare i centri storici attra-verso la rimozione delle condizioni disvantaggio delle imprese che ope-rano in questi contesti rispetto allagrande distribuzione. I 100mila eurodestinati all’abbattimento delle bar-riere architettoniche nei negozi per fa-vorire l’accesso dei consumatoridiversamente abili.Altri 35mila euro vanno al sostegno ealla promozione del commercio equoe solidale, mentre per i Consorzi fidi,cooperative di garanzia e i Centri diassistenza tecnica sono destinati120mila euro. Da segnalare, infine, i23mila euro per il Censimento dei lo-cali storici marchigiani.”

TOSCANA:GIUNTA APPROVA NUOVE LINEE GUIDA

CIG IN DEROGA

“Istruttorie più snelle, tempi più ve-loci, meno carta e percorsi formativimirati: queste alcune delle novitàcontenute nelle nuove linee guida pergli ammortizzatori sociali in derogache la giunta regionale della Toscanaha approvato su proposta dell’asses-sore al Lavoro, Gianfranco Simoncini.L’assessore ha anche informato lagiunta dei problemi presenti per la

DALLE REGIONI

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copertura finanziaria di tutto il 2013,ad oggi non garantita dallo Stato cen-trale e sui ritardi che alcune decisionidel Ministero del Lavoro e dell’Inpsnazionale hanno determinato sui pa-gamenti delle spettanze dei lavoratorie delle lavoratrici. “Gli ammortizzatorisociali in deroga - ha spiegato Si-moncini - hanno, come noto, la fun-zione di estendere strumenti di tuteladel reddito a lavoratori che, in basealla normativa a regime, ne sarebberoesclusi. Da quando la competenzadella gestione è passata alla Regione,questo strumento si è rivelato essen-ziale per fronteggiare un’emergenzadi cui ancora, purtroppo, non intrave-diamo la fine. E’ per questo che, perrendere più fluido un processo che in-teressa volumi sempre più importantidi domande e coinvolge migliaia di la-voratori, abbiamo pensato, anche aseguito di osservazioni e richiestedelle parti sociali, a una serie di ac-corgimenti tecnici per rendere più fa-cile sia per le aziende che per ilavoratori accedere ai benefici previ-sti”.

LAZIO:“RICERCA E SVILUPPO”, NUOVO BANDO

PER LE IMPRESE

“Dalla Regione Lazio e da SviluppoLazio 2 milioni di euro per le imprese in-teressate a investire in attività di ri-cerca. L’Avviso pubblico lanciatonell’ambito dell’ Attività I.1 - “Potenzia-mento e messa in rete delle attività diricerca e trasferimento tecnologico”del POR FESR Lazio 2007/2013 in-tende infatti favorire l’accesso delleimprese regionali al Programma Qua-dro di Ricerca e Sviluppo (VIIPQ) at-traverso adeguati sostegni finanziari.Lo scopo dell’Avviso pubblico è sti-molare le imprese del Lazio ad accre-scere il livello di attività di Ricerca,Sviluppo e Innovazione (RSI) e a rea-lizzare progetti o attività di RSI che di-versamente non sarebbero statirealizzati, o lo sarebbero stati in mi-

sura più limitata. Per l’iniziativa la Re-gione ha stanziato 2 milioni di euro.L’Avviso è aperto a microimprese,piccole e medie imprese di produ-zione e/o di servizi alla produzioneaventi sede e/o unità produttiva nelterritorio regionale, iscritte alla Ca-mera di commercio al momento delladomanda e, solo per alcuni tipi di at-tività, a grandi imprese, Università delLazio, Centri di ricerca e Parchi Scien-tifici e Tecnologici regionali.Le attività finanziabili possono essereriferibili a una o più delle seguenti ti-pologie: Reti di collaborazione per “ri-cerca partner”; Sostegno allapredisposizione di progetti nell’am-bito del Programma Quadro di Ri-cerca e Sviluppo; Qualificazione perla partecipazione al Programma Qua-dro di Ricerca e Sviluppo.La presentazione delle richieste dicontributo è aperta dal 5 aprile al 30giugno 2013, ovvero fino a esauri-mento delle risorse finanziarie.”

EMILIA- ROMAGNA:2 MILIONI DI EURO PER LA ROTTAMAZIONE

DELLE IMBARCAZIONI PER LA PESCA

A STRASCICO

Dalla Regione Emilia Romagna fondiper la rottamazione delle imbarcazioniper la pesca a strascico. I requisiti ne-cessari per avere accesso alla misurasono: l’iscrizione al Registro comuni-tario e in uno dei Compartimenti ma-rittimi della Regione, l’aver effettuatoalmeno 75 giorni di pesca in ciascunodei due anni precedenti, possedereuna imbarcazione di 10 o più anni edessere in possesso del titolo abilita-tivo all’esercizio dell’attività di pesca,in corso di validità. Rottamazione e demolizione delle im-barcazioni per la pesca a strascico dilunghezza pari o inferiore a 15 metri:lo prevede, infatti, il decreto del Mini-stero delle politiche agricole alimen-tari e forestali del 27 dicembrescorso, pubblicato sulla Gazzetta Uf-ficiale. I pescatori avranno dunque 60

giorni di tempo a partire dal 29 marzoper richiedere il premio d’arresto de-finitivo e presentare domanda alCompartimento marittimo presso ilquale è iscritta la propria imbarca-zione. La Regione Emilia Romagna hadestinato 2 milioni di euro all’inden-nizzo dei pescatori che volontaria-mente demoliranno l’imbarcazione diproprietà con risorse del Fondo euro-peo per la pesca dedicate all’adegua-mento della flotta da pescacomunitaria, che la Regione haespressamente finalizzato alle piccoleimbarcazioni da strascico, mentrefino ad ora nella programmazione mi-nisteriale si erano privilegiati i natantidi stazza superiore.In questo modo si dà la possibilità diriconvertire l’attività a quei pescatoriche, dopo le limitazioni introdottedalle nuove norme europee sullapesca, si sono trovati nell’impossibi-lità di proseguire il proprio lavoro sot-tocosta o altrove in sicurezza.La domanda di ammissione al premiodi arresto definitivo deve essere pre-sentata all’Ufficio Marittimo di iscri-zione della nave entro il 27 maggio2013. Al termine della fase istruttoriail Ministero redigerà una graduatoria.La Regione predisporrà il relativo de-creto di concessione agli aventi di-ritto e l’Ufficio Marittimo darà notificaal richiedente. La selezione delle ri-chieste di arresto definitivo tieneconto di due parametri: l’età dell’im-barcazione e la stazza espressa in GT.

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NOVITÀ

DAL MISE 41 MLN

PER LA VALORIZZAZIONE DEI BREVETTI

“Diventa operativa la linea capitale dirischio del Fondo nazionale per l’in-novazione (Fni), strumento creato dalministero dello Sviluppo economicoper agevolare il finanziamento di pro-getti innovativi basati sulla valorizza-zione industriale dei titoli di proprietàindustriale (brevetti, disegni e mo-delli).” Lo rende noto con un comuni-cato lo stesso Ministero.“Per investire nel capitale di Pmi cherealizzano programmi di investimentofinalizzati alla valorizzazione econo-mica dei brevetti è stato costituito unapposito fondo mobiliare chiuso, Ip-gest, di 40,9 milioni di euro (di cui 20pubblici). La tranche di investimentoper ciascuna Pmi può arrivare fino a1,5 milioni di euro nell’arco di dodicimesi. Con questa linea, che si af-fianca a quella dei finanziamenti age-volati, si completa l’offerta delministero dello Sviluppo economicoper agevolare l’accesso al capitale dicredito da parte delle Pmi italiane cheintendono valorizzare il proprio patri-monio immateriale. Per la gestioneoperativa del Fondo è stata selezio-nata la Sgr Innogest, alla quale le Pmiinteressate dovranno rivolgersi per lapresentazione delle domande.”

DEDUCIBILITÀ ANALITICA DELL’ IRAP

RELATIVA ALLE SPESE PER IL PERSONALE

DIPENDENTE

L’Agenzia delle Entrate con la circo-lare n. 8 del 3 aprile 2013 ha illustratole modalità applicative della nuovadeduzione analitica dalle imposte suiredditi dell’Irap relativa alle spese peril personale dipendente, introdottadal decreto legge n. 201/2011.

SALVAGUARDATI,RILASCIO ULTERIORI AUTORIZZAZIONI

“Dall’attività di monitoraggio mensiledelle domande di assegno straordi-

nario presentate per i lavoratori cheintendano avvalersi dei requisiti di ac-cesso e del regime delle decorrenzedel trattamento pensionistico vigentiprima della data di entrata in vigoredella legge di riforma n. 214/2011 (Ri-forma Fornero), sono risultate - inconseguenza delle operazioni di cer-tificazione da parte delle Sedi territo-riali Inps compiute fino alla data del21 marzo 2013 e delle nuove comu-nicazioni pervenute dalle aziendeesodanti - ulteriori disponibilità nelcontingente complessivo (17.710 +1.600) previsto per la categoria.Pertanto, l’Istituto provvederà ad au-torizzare – previa verifica dei prescrittirequisiti di legge - le predette do-mande fino alla decorrenza assegnostraordinario 1° luglio 2013”. Lo co-munica l’Inps nel messaggio 5673 del5 aprile 2013.

INCENTIVI PER L’ASSUNZIONE DI LAVORATORI

LICENZIATI DA PICCOLE IMPRESE

Il Ministro del Lavoro e delle PoliticheSociali, Elsa Fornero, comunica che,in attuazione dell’impegno a suotempo assunto in considerazionedella mancata proroga, in via legisla-tiva, dell’apposito intervento di incen-tivazione all’assunzione di lavoratorilicenziati per giustificato motivo og-gettivo (GMO), ha varato un decretoche prevede specifici premi per l’as-sunzione di tali lavoratori.In particolare, il decreto dispone l’at-tribuzione di un incentivo, in formacapitaria (cifra fissa mensile, ripro-porzionata per le assunzioni a tempoparziale), per i datori di lavoro che, nelcorso del 2013, assumano a tempoindeterminato o determinato, anchepart-time o a scopo di somministra-zione, lavoratori licenziati, nei dodicimesi precedenti l’assunzione, perGMO connesso a riduzione, trasfor-mazione o cessazione di attività o dilavoro. L’importo dell’incentivo è paria 190 euro mensili per un periodo di12 mesi, in caso di assunzione a

tempo indeterminato. Il medesimoimporto è corrisposto per un mas-simo di 6 mesi in caso di assunzionea tempo determinato. L’ammissioneal beneficio è gestita dall’Inps conprocedura informatizzata e automa-tica, fino a capienza delle risorse stan-ziate, pari a 20 milioni di euro.Con il provvedimento i lavoratori de-stinatari dell’incentivo non rischianopiù di essere “spiazzati” nelle assun-zioni rispetto ai lavoratori che pos-sono essere iscritti nelle liste dimobilità, perché licenziati, con proce-dimento collettivo, da imprese conpiù di quindici dipendenti.

GESTIONE SEPARATA,ALIQUOTE CONTRIBUTIVE PER L’ANNO 2013

Per i soggetti iscritti alla Gestione se-parata, assicurati presso altre formeprevidenziali obbligatorie o titolari dipensione, l’aliquota contributiva e dicomputo per l’anno 2013 è elevata al20 per cento, mentre rimane ferma al27 per cento quella per i soggetti prividi altra tutela previdenziale obbligato-ria, più lo 0,72% relativo al finanzia-mento di maternità, assegno per ilnucleo familiare, degenza ospeda-liera, malattia e congedo parentale. E’quanto rende noto l’Inps nella circo-lare n. 27 del 12 febbraio 2013. Il massimale di reddito e il minimaleper l’accredito contributivo per il 2013sono, rispettivamente, di 99.034 euroe di 15.357 euro. Pertanto gli iscrittiper i quali il calcolo della contribu-zione avviene con l’aliquota del 20 percento avranno l’accredito dell’interoanno con un contributo annuo di euro3.071,40, mentre gli iscritti per i qualiil calcolo della contribuzione avvienecon l’aliquota del 27,72 per centoavranno l’accredito dell’intero annocon un contributo annuo pari ad euro4.256,96 (di cui 4.146,39 ai fini pen-sionistici). Qualora alla fine dell’annoil predetto minimale non sia stato rag-giunto, vi sarà una contrazione deimesi accreditati in proporzione al

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contributo versato. Mentre i com-pensi erogati ai collaboratori entro ladata del 12 gennaio 2013 e riferiti aprestazioni effettuate entro il 31 di-cembre 2012 sono da calcolare conle aliquote contributive in vigore nel2012.

VIA LIBERA

DAL CONSIGLIO DEL MINISTRI AL DEF

E’ stato dato il 10 aprile il via libera delConsiglio dei Ministri al Documentodi economia e finanza 2013. “Il rap-porto tra debito e pil è atteso al130,4% nel 2013, per poi scendere al129% nel 2014 e al 125,5% nel 2015”si legge nella tabella contenuta nelcomunicato di Palazzo Chigi. “L’inde-bitamento netto si attesta al 3% nel2012. Il rapporto tra deficit e pil è pre-visto in calo al 2,9% nel 2013 eall’1,8% nel 2014.”Inoltre si legge nella nota di PalazzoChigi che “qualora la fase sperimen-tale dell’Imu non dovesse essere con-fermata i futuri Governi dovrannoprovvedere alla sostituzione del-l’eventuale minor gettito con inter-venti compensativi“.Se l’Imu ‘’verrà confermata cosìcom’è, avremo un pareggio struttu-rale’’ ma ‘’se nel 2014 dovesse essereristrutturata, sarà necessario trovareuna compensazione per una modificadella tassazione’’, ha sottolineato ilministro dell’Economia, Vittorio Grilli.‘’Se l’impostazione dell’Imu inserita loscorso anno viene proiettata in avantiil pareggio di bilancio sarà garantitoper gli anni successivi al 2014’’.Il presidente del Consiglio, MarioMonti ha spiegato che “il Def è uncontributo work in progress’‘’. ‘’Saràil nuovo governo a presentareun’agenda di riforme per il medio pe-riodo’’. ‘’L’approvazione del Def - hasottolineato Monti - è un momentocentrale del ciclo di programmazionedella politica economica e di bilanciodel nostro Paese e il luogo per assi-curare sintonia tra le priorità della po-

litica nazionale e della strategie del-l’Unione europea’’.

ISTAT:PRODUZIONE INDUSTRIALE IN CALO

A FEBBRAIO

“A febbraio l’indice della produzioneindustriale è diminuito dello 0,8% ri-spetto a gennaio ed è diminuito intermini tendenziali del 3,8%. Lo rileval’Istat. Il settore che, in termini ten-denziali, registra in febbraio la piùampia variazione negativa è quellodella fabbricazione di mezzi di tra-sporto (-16,1%).Inoltre, gli indici corretti per gli effettidi calendario registrano, a febbraio2013, una crescita tendenziale per ilsolo comparto dei beni di consumo(+1,0%); significative flessioni si rile-vano invece per i beni strumentali (-9,4%) e l’energia (-8,9%), mentresegnano un calo più contenuto i beniintermedi (-2,6%).Mentre, sempre nelconfronto tendenziale, i settori carat-terizzati dalla crescita più accentuatasono quelli delle industrie alimentari,bevande, tabacco (+3,5%), della fabbri-cazione di computer, prodotti di elettro-nica e ottica, apparecchi elettromedicali,apparecchi di misurazione e orologi(+3,1%) e della fabbricazione di prodotti

chimici (+2,5%). A livello congiuntu-rale, rileva l’Istat, l’indice destagiona-lizzato registra variazioni positive nelcomparto dell’energia (+0,3%) e inquello dei beni intermedi (+0,2%).Variazioni negative si rilevano, invece,per i beni strumentali (-2,3%) e per ibeni di consumo (-1,0%).”

AGENZIA DELLE ENTRATE,CONSULTABILE LA GUIDA AGGIORNATA

SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I DISABILI

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate èconsultabile la versione aggiornatadella guida alle agevolazioni fiscaliper i disabili. Un riepilogo esaustivosu quali sono le agevolazioni in gene-rale di cui possono usufruire, comead esempio, le agevolazioni per il set-tore auto che riguardano l’Iva ol’esenzione permanente dal paga-mento del bollo o quella dall’impostadi trascrizione sui passaggi di pro-prietà, ecc. Inoltre, le altre agevola-zioni fiscali riguardanti la detrazioneIrpef per i figli portatori di handicap,le agevolazioni Irpef per spese sani-tarie e mezzi di ausilio, la detrazioneIrpef per gli addetti all’assistenza (di-sabili non autosufficienti), le agevola-zioni Iva per l’acquisto di ausili tecnicie informatici.

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LAVORO E PREVIDENZA

l Ministero del Lavoro e delle Po-litiche Sociali ha reso noto che il21 marzo 2013 sono stati adot-

tati due provvedimenti di rilevante im-portanza in materia di sostegnoall’occupazione. In particolare, il de-creto firmato dai Ministri Elsa Forneroe Vittorio Grilli disciplina le agevola-zioni contributive che possono es-sere riconosciute in favore dei datoridi lavoro che abbiano stipulato, finoalla data del 31 dicembre 2012, con-tratti di inserimento lavorativo.Trova concreta attuazione un provve-dimento atteso fin dal 2009, che con-sente di riconoscere incentivieconomici in favore dei datori di la-voro che abbiano assunto, negli annidal 2009 al 2012, donne prive di unimpiego regolarmente retribuito da al-meno sei mesi e residenti in regionicaratterizzate da elevati tassi di di-soccupazione femminile. Il MinistroFornero ha inoltre firmato il decreto

con il quale sono individuati i cd. ‘la-voratori svantaggiati’, in applicazionedei principi stabiliti dal regolamentocomunitario CE n. 800/2008. Viene in tal modo definita una speci-fica categoria di lavoratori per i quali,nel caso di stipulazione di un con-tratto di lavoro in somministrazione atempo determinato, sarà possibilederogare alle ragioni di carattere tec-nico, produttivo, organizzativo e so-stitutivo che ordinariamente sononecessarie per poter instaurare talirapporti di lavoro. Questo secondodecreto, che si compone di un unicoarticolo, stabilisce che sono da con-siderarsi lavoratori svantaggiatiquanti: a) non hanno un impiego regolar-mente retribuito da almeno sei mesi,ovvero i soggetti che, negli ultimi seimesi, non hanno prestato attività la-vorativa di natura subordinata delladurata di almeno sei mesi o che, negli

ultimi sei mesi, hanno svolto attivitàlavorativa di natura autonoma o para-subordinata dalla quale derivi un red-dito inferiore al reddito annualeminimo personale escluso da imposi-zione; b) non possiedono un diploma discuola media superiore o professio-nale (ISCED 3), ovvero coloro che nonabbiano conseguito un titolo di studiod’istruzione secondaria superiore,rientrante nel livello terzo della classi-ficazione internazionale sui livellid’istruzione; c) sono occupati in uno dei settorieconomici dove c’è un tasso di di-sparità uomo-donna che supera di al-meno il 25% la disparità mediauomo-donna in tutti i settori econo-mici italiani e appartengono al generesottorappresentato, considerando atal fine i settori annualmente indivi-duati dalla “Rilevazione Continua sulleForze di lavoro” effettuata dall’ISTAT.

Sostegno all’occupazione delle personesvantaggiate e delle donne

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Istituto Nazionale della Previ-denza Sociale con la circolaren. 41 del 18/03/2013 ha pre-

cisato che nell’ambito del processo diintegrazione in atto conseguente al-l’art. 21 del decreto legge 6 dicembre2011, n. 201, convertito con modifi-cazioni dalla legge 22 dicembre 2011,n.214 – che ha soppresso l’ENPALS etrasferito le funzioni all’INPS, a decor-rere dal 1° gennaio 2012 – la comuni-cazione delle denunce retributive econtributive dei lavoratori dello Sporte dello Spettacolo trasmesse me-diante l’invio di file precompilati pro-dotti in accordo allo schema XMLattualmente vigente, confluisce nelflusso UNIEMENS. Le suddette denunce mensili po-tranno essere presentate dal 1° aprile2013, e costituiranno parte integrantedel flusso UNIEMENS, all’internodella nuova sezione appositamentecreata e denominata <PosSpor-tSpet>.Dal 1° aprile 2013 il flusso UNIEMENSè integrato con una nuova sezionedenominata <PosSportSpet> checonterrà i dati delle denunce contri-butive relative alle aziende del settoreSport e Spettacolo. Restano invariatele regole vigenti per la trasmissionedel flusso UNIEMENS quali, a titoloesemplificativo, i tempi e le modalitàdi trasmissione, i soggetti abilitati allatrasmissione, le ricevute di avvenutapresentazione della denuncia. In particolare, si sottolinea come iltermine per la presentazione delle de-nunce mensili delle imprese tenuteall’assolvimento degli obblighi contri-butivi IVS verso le Gestioni ex EN-PALS sia uniformato a quello già invigore per la generalità dei datori dilavoro che si avvalgono del flusso

UNIEMENS. Pertanto, il termine perla presentazione delle denunce con-tributive dei lavoratori dello Spetta-colo e dello Sport professionistico,attraverso il flusso XML ovvero la pro-cedura on-line, è fissato all’ultimogiorno del mese successivo a quellodel periodo di competenza cui la de-nuncia medesima si riferisce.Nel caso in cui detta data coincidacon il sabato o con un giorno festivo,il termine per la presentazione delledenunce è prorogato al primo giornosuccessivo non festivo. Per un periodo transitorio rimarrannoattive anche le attuali modalità diinvio delle suddette denunce contri-butive mediante i canali previsti.A decorrere dal 1° luglio 2013, l’invioattraverso flusso xml sarà possibileunicamente attraverso il canale UNIE-MENS, pertanto da tale data non saràpiù possibile utilizzare l’attuale proce-dura di invio telematico. Continueràinvece a rimanere valido l’invio attra-verso procedura on-line fruibile dalsito internet dell’Istituto, al percorsoServizi on-line > Elenco di tutti i ser-vizi > Ex Enpals > Servizi per tipolo-gia di utente, selezionando infine ilcanale di accesso riferito alla tipolo-gia di utente (Consulenti e Professio-nisti, Imprese, ecc.). Allo scopo di agevolare le operazionidi adeguamento delle procedure in-formatiche in uso presso le imprese ei consulenti, sul sito internet dell’Isti-tuto, al percorso Informazioni >Aziende, consulenti e professionisti> Progetto UNIEMENS > Docu-menti, sono disponibili:la versione aggiornata del documentotecnico del flusso UNIEMENS, che in-clude la sezione relativa all’elementoPosSportSpet; il relativo Allegato tec-

nico; lo schema di validazione. Dal 21febbraio 2013 è disponibile inoltreuna nuova versione del software dicontrollo UniEMens individuale, chepermette di effettuare, in via dimo-strativa, la validazione di flussi XMLcomprendenti la sezione <PosSpor-tSpet>. Come detto l’effettiva predi-sposizione dei flussi riguarderà ledenunce trasmesse a partire dal 1°aprile 2013. Analogamente a quantoavviene con l’attuale flusso telema-tico, con il flusso UNIEMENS saràpossibile trasmettere, oltre alle de-nunce correnti, denunce relative a pe-riodi pregressi purché successivi al 1°gennaio 2008.L’utilizzo del flusso Uniemens inoltreconsentirà l’invio sia di denunce rife-rite a periodi pregressi per i quali nonrisulti già presentata alcuna denuncia,che, laddove ne sussista l’esigenza,l’invio di variazioni di denunce prece-dentemente trasmesse. Viene quindi a cadere, operando conil sistema Uniemens la necessità perl’utente di richiedere preliminarmentelo sblocco della denuncia oggetto divariazione utilizzando il modulo “ri-chiesta di correzione della denunciacontributiva” (disponibile sul sito in-ternet dell’Istituto, sezione ex En-pals). Tale modo di operare rimanecomunque temporaneamente in es-sere esclusivamente per le denunceche saranno trasmesse non con ilflusso Uniemens. Per le denunce da Uniemens sarà in-vece attivato automaticamente losblocco della denuncia oggetto di va-riazione, ferma restando la necessitàdella sua integrale sostituzione. Le va-riazioni apportate sulla base della pre-detta procedura saranno ovviamenteoggetto di controllo da parte delle

Integrazione delle denunce contributive mensilidella Gestione ex ENPALS nel flusso UNIEMENS

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sedi territoriali dell’Istituto. Composi-zione del flusso UNIEMENS con lasezione PosSportSpet.L’integrazione delle informazioni rela-tive alle denunce contributive delleaziende del settore Sport e Spetta-colo nel flusso UNIEMENS segue un

approccio analogo a quanto predi-sposto per l’integrazione con le de-nunce relative alla gestioneex-Inpdap. Pertanto la sezione<Azienda> si articolerà nelle sezionirelative ai lavoratori dipendenti “privati”<PosContributiva>, alla Gestione Se-

parata <ListaCollaboratori>, ai lavo-ratori “pubblici” <ListaPosPA> e ailavoratori del settore Sport e Spetta-colo <PosSportSpet>.

mportanti chiarimenti sui criteriimpositivi e sulla misura delnuovo contributo sulle cessazioni

dei rapporti di lavoro a tempo inde-terminato previsto dalla legge di Ri-forma del mercato del lavoro che haintrodotto un nesso tra il contributo eil teorico diritto all’ASpI da parte dellavoratore il cui rapporto di lavoro èstato interrotto sono stati forniti dal-l’Istituto Nazionale della PrevidenzaSociale con la circolare n. 44 del 22marzo 2013.Conseguentemente, i datori di lavorosaranno tenuti all’assolvimento dellacontribuzione in tutti i casi in cui lacessazione del rapporto generi incapo al lavoratore il teorico diritto allanuova indennità, a prescindere dal-l’effettiva percezione della stessa. Restano escluse dall’obbligo contri-butivo le cessazioni del rapporto di la-voro a seguito di: - dimissioni (ad eccezione di quelleper giusta causa o intervenute du-rante il periodo tutelato di maternità);- risoluzioni consensuali, ad ecce-zione di quelle derivanti da proceduradi conciliazione presso la D.T.L., non-ché da trasferimento del dipendentead altra sede della stessa azienda di-

stante più di 50 km dalla residenzadel lavoratore e\o mediamente rag-giungibile in 80 minuti o più con imezzi pubblici;- decesso del lavoratore. Il contributo in argomento non è do-vuto, per il periodo 2013 – 2015, neiseguenti casi: a) licenziamenti effettuati in conse-guenza di cambi di appalto, ai qualisiano succedute assunzioni pressoaltri datori di lavoro, in applicazione diclausole sociali che garantiscano lacontinuità occupazionale prevista daiCCNL; b) interruzione di rapporti di lavoro atempo indeterminato, nel settoredelle costruzioni edili, per completa-mento delle attività e chiusura delcantiere. Ne consegue che, per le interruzionidi rapporti di lavoro a tempo indeter-minato intervenute nel 2013, a decor-rere dal 1 gennaio, per ogni dodicimesi di anzianità aziendale negli ultimitre anni, la contribuzione da versaresarà pari a € 483,80 (€ 1.180X41%). Per i soggetti che possono vantare 36mesi di anzianità aziendale, l’importomassimo da versare nel 2013 sarà,quindi, € 1.451,00 (€ 483,80 X 3).

L’Istituto ha, inoltre, precisato che: 1. il contributo è scollegato all’im-porto della prestazione individuale;conseguentemente, lo stesso è do-vuto nella misura indicata, a prescin-dere dalla tipologia del rapporto dilavoro cessato (full time o part time); 2. per i rapporti di lavoro inferiori aidodici mesi, il contributo va rideter-minato in proporzione al numero deimesi di durata del rapporto di lavoro;a tal fine, si considera mese interoquello in cui la prestazione lavorativasi sia protratta per almeno 15 giornidi calendario. Per un rapporto di 10mesi, ad esempio, l’importo da ver-sare nel 2013 sarà pari a € 403,16;3. nell’anzianità aziendale si devonoincludere tutti i periodi di lavoro atempo indeterminato.Quelli a tempo determinato si com-putano se il rapporto è stato trasfor-mato senza soluzione di continuità ose comunque si è dato luogo alla re-stituzione del contributo dell’1,40%. 4. nel computo dell’anzianità azien-dale non si tiene conto dei periodi dicongedo di cui all’articolo 42, c. 5 delD.lgs, 151/2001; 5. la contribuzione va sempre assoltain unica soluzione, non essendo pre-

Contribuzione dovuta sulle interruzionidi rapporti a tempo indeterminatodal 1° gennaio 2013

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vista una definizione rateizzata.6. il contributo è dovuto anche per leinterruzioni dei rapporti di apprendi-stato diverse dalle dimissioni o dal re-cesso del lavoratore, ivi compreso ilrecesso del datore di lavoro al ter-mine del periodo di formazione. Ai fini della individuazione del mo-mento impositivo, l’Istituto – d’intesacon il Ministero del Lavoro – ha rite-nuto che l’obbligo contributivo debbaessere assolto entro e non oltre il ter-mine di versamento della denunciasuccessiva a quella del mese in cui siverifica la risoluzione del rapporto dilavoro (es. per un licenziamento av-venuto il 4 maggio 2013, il contributo- ex art. 2, comma 31 della legge92/2012 - deve essere pagato entro ladenuncia riferita al mese di giugno2013, i cui termini di versamento e ditrasmissione sono fissati, rispettiva-mente, al 16 e al 31 luglio 2013).Ai fini dell’esposizione sul flussoUniEmens del contributo in parola,deve essere valorizzato, nell’ele-mento <CausaleADebito>, di <Al-treADebito>, di <DatiRetributivi>, ilnuovo codice causale “M400” aventeil significato di “Contributo dovuto neicasi di interruzione di rapporti di la-voro a tempo indeterminato ai sensidell’articolo 2 comma 31 della legge

92/2012” e, nell’elemento <Impor-toADebito>, l’importo da pagare. Insede di prima applicazione dellanorma, in relazione alle interruzioni dirapporti di lavoro a tempo indetermi-nato intervenute nei periodo di pagada “gennaio a marzo 2013”, il versa-mento del contributo ex articolo 2, c.31 della legge 92/2012 potrà essereeffettuato, senza aggravio di oneri ac-cessori, entro il giorno 16 del terzomese successivo a quello di emana-zione della circolare in commento.Per il versamento di dette somme atitolo di arretrati, dovrà essere valo-rizzata, nell’elemento <CausaleADe-bito> di <AltrePartiteADebito>di <DenunciaAziendale>, la nuova cau-sale “M401” avente il significato di”Arretrati Contributo dovuto nei casi diinterruzione di rapporti di lavoro atempo indeterminato ai sensi dell’arti-colo 2 comma 31 della legge 92/2012,nell’elemento < NumDip> il numerodi lavoratori per i quali è dovuto il con-tributo e nell’elemento <SommaADe-bito> l’importo da pagare.Contribuzione ASpI - altri casi:Apprendistato: contributo1,31%+0,30% per gli apprendisti,compresi quelli per cui opera – se-condo i criteri illustrati nella circolaren. 128/2012 - lo sgravio contributivo

introdotto dalla legge n. 183/2011. Lamedesima contribuzione (1,61%) ri-sulta dovuta, da “gennaio 2013”, conriferimento agli apprendisti mantenutiin servizio al termine del periodo diformazione ex art. 7, c. 9 del D,lgs n.167/2011.Per i rapporti di apprendistato instau-rati con lavoratori iscritti nelle liste dimobilità, invece, il carico contributivodatoriale rimane fissato in misura parial 10%, per la durata di 18 mesi dalladata di assunzione.Per i dipendenti somministrati, il con-tributo ordinario ASpI resta determi-nato in misura pari a 1,31% e noncomprende l’ulteriore percentuale(0,30%) di cui all’articolo 25 dellalegge n. 845/1978.Tempo determinato: contributo addi-zionale (1,40%) operano le riduzionicontributive previste dall’ordina-mento per tutte le tipologie di assun-zioni a tempo determinato agevolate(es. contratti di inserimento ex D.Lgs.276/2003, stipulati entro il 31 dicem-bre 2012; assunzioni di over 50 disoc-cupati da oltre dodici mesi o di donne,introdotte dall’articolo 4, commi 8 e 11della legge 92/2012). Infine, il mede-simo contributo non è dovuto nelleipotesi di assunzione a tempo deter-minato di lavoratori in mobilità.

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a Direzione Generale per l’At-tività Ispettiva del Ministerodel Lavoro e delle Politiche

Sociali con interpello n. 9 del 8 marzo2013, ha risposto ad un quesito delConsiglio Nazionale dell’Ordine deiConsulenti del Lavoro, in merito alladisciplina delle agevolazioni contribu-tive concesse, in presenza di deter-minati requisiti, al datore di lavoroche effettui nuove assunzioni. In par-ticolare, l’istante chiede se la disposi-zione normativa citata possa trovareapplicazione nel caso in cui la nuovaassunzione riguardi ex dipendentidella medesima impresa, in possessodel requisito dello stato di disoccu-pazione, licenziati per diminuzione dipersonale ovvero che abbiano eserci-tato il diritto di recesso da un rap-porto di lavoro part-time. Il Dicastero ha precisato che, in rela-zione all’ipotesi di assunzione di ex di-pendente licenziato per riduzione dipersonale si ritiene che, se in capo almedesimo lavoratore si siano nuova-mente configurati i requisiti di legge,nessuna preclusione può applicarsi alriconoscimento per intero del benefi-cio. Se quindi il lavoratore perde lostato di disoccupazione e poi lo riac-quista, iniziando a maturare da zeroun nuovo periodo di 24 mesi di di-soccupazione, nel rispetto di ognialtra condizione prevista dalla legge,non può ostare al riconoscimento delbeneficio il solo fatto che il lavoratoreassunto ai sensi dell’art. 8, comma 9,L. n. 407/1990 fosse già stato alle di-pendenze dello stesso datore di la-voro in un precedente rapportoagevolato. In tal caso l’agevolazionecontributiva deve essere quindi rico-nosciuta per intero e non va, invece,contratta cumulando i periodi agevo-

lati precedenti. In ordine alla possibi-lità per il datore di lavoro di usufruiredelle agevolazioni in esame nel casoin cui assuma “nuovamente, dopo al-cuni mesi, un lavoratore part-time a20 ore settimanali, precedentementedimessosi e per il quale aveva già be-neficiato delle agevolazioni mede-sime”, nelle 3 fattispecie realizzatesianteriormente all’entrata in vigoredella L. n. 92/2012, si ritiene che il be-neficio debba essere riconosciutosolo per il periodo residuo rispetto allimite massimo di fruizione dei 36mesi, ciò in quanto non vi è stata in-terruzione dello stato di disoccupa-zione. Si evidenzia, tuttavia, chesuccessivamente al 18 luglio 2012, lafattispecie da ultimo prospettata nonrisulta più configurabile alla luce del-l’intervenuta abrogazione – ad operadell’art. 4, comma 33, lett. c), L. n.92/2012 – dell’art. 4, comma 1, lett.a), D.Lgs. n. 181/2000 nella parte incui prevedeva la “conservazione dello

stato di disoccupazione a seguito disvolgimento di attività lavorativa taleda assicurare un reddito annuale nonsuperiore al reddito minimo perso-nale escluso da imposizione”.Per completezza si rappresenta che,a seguito della nuova formulazionedell’art. 4 sopra citato, la perdita dellostato di disoccupazione attualmentesi verifica “in caso di mancata pre-sentazione senza giustificato motivoalla convocazione del servizio com-petente nell’ambito delle misure diprevenzione di cui all’articolo 3 delmedesimo D.Lgs.”, ovvero “in caso dirifiuto senza giustificato motivo diuna congrua offerta di lavoro a tempopieno ed indeterminato o determi-nato o di lavoro temporaneo, ex L.n.196/1997”. La disposizione norma-tiva citata, così come modificata, pre-vede inoltre “la sospensione dellostato di disoccupazione in caso di la-voro subordinato di durata inferiore asei mesi”.

Benefici contributivie assunzione ex dipendente

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al Ministero del Lavoro arri-vano due circolari per ac-compagnare l’attuazione di

recenti novità normative in materia dilavoro, fornendo significativi chiari-menti operativi, come sottolinea lostesso Ministero in una nota.Con la circolare numero 14 si preci-sano anzitutto i limiti di applicabilitàdel lavoro a progetto nel settore deicall-center, limiti essenzialmente le-gati alla introduzione, da parte dellacontrattazione collettiva, di corrispet-tivi minimi per i lavoratori impegnati

in tale settore. La circolare si sof-ferma anche sulle disposizioni volte acontrastare il fenomeno della deloca-lizzazione dei call-center nei Paesi co-munitari ed extracomunitari.Con la circolare numero 15, a poca di-stanza dalla pubblicazione in Gazzettaufficiale del dpcm del 22 gennaio2013 in materia di regime fiscale age-volato della cosiddetta “retribuzionedi produttività”, si chiarisce anzituttola nozione di tale parte della retribu-zione, la cui erogazione deve avvenire“in esecuzione di contratti collettivi di

lavoro sottoscritti a livello aziendale oterritoriale, ai sensi della normativa dilegge e degli accordi interconfederalivigenti, da associazioni dei lavoratoricomparativamente più rappresenta-tive sul piano nazionale, ovvero dalleloro rappresentanze sindacali ope-ranti in azienda”. La circolare fornisce anche istruzionidi carattere procedurale sull’obbligodi depositare i contratti presso lacompetente Direzione territoriale dellavoro entro trenta giorni dalla lorosottoscrizione.

Chiarimenti dal Ministero del Lavoro condue circolari su call center e produttività

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imposizione contributiva perle aziende edili è più alta diquella prevista per gli operai

dell’industria in senso stretto che, nelcaso dei contratti a termine degli ope-rai nelle imprese con oltre 50 dipen-denti, arriva al 42,97% (9,49% è acarico del lavoratore). La differenza -secondo quanto emerge dalle tabellepubblicate dall’Inps - è soprattutto nelcontributo per la cassa integrazioneordinaria, che per l’industria con oltre15 dipendenti vale l’1,90% della retri-buzione (per la straordinaria è semprelo 0,90%), e per quella con oltre 50 di-pendenti il 2,20%.Nell’industria inoltre c’è un contributoper la mobilità dello 0,30% (che l’edi-lizia non ha). Per il commercio l’ali-quota è inferiore poichè manca ilcontributo, almeno per le aziende fino

a 50 dipendenti, per la cassa integra-zione. Nelle aziende commerciali finoa 50 dipendenti il prelievo contribu-tivo nel caso di contratti a termineraggiunge il 39,57% (9,19% a caricodel lavoratore), mentre sale al 40,77%in quelle oltre 50 dipendenti (c’è ilcontributo per la cassa straordinariae la mobilità) con il 9,49% a carico dellavoratore.Per i lavoratori con qualifica operaia atermine nei pubblici esercizi il pre-lievo è al 40,34%. E’ più basso il pre-lievo previsto per i portieri neicondomini (36,43% nel caso di con-tratti a termine) e per i dipendenti dipartiti politici e organizzazioni sinda-cali (37,13% nel caso di qualifica ope-raia con contratti a termine, con il9,19% a carico del lavoratore). Per glienti morali ed ex istituzioni pubbliche

di beneficenza e assistenza il prelievosulla qualifica operaia a termine è del39,57%, superiore a quella dei lavo-ratori dei partiti politici e dei sindacati,perchè c’è anche un prelievo per l’in-dennità di malattia (il 2,44%).Per i soci di cooperative il prelievocontributivo è più basso (38,28% incaso di operai soci con contratti a ter-mine, per gli operai non soci sale al42,97%).

Lavoro:Inps, le aliquote 2013 per gli operai edili

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Page 33: EDITORIALE€¦ · Aziende agricole: valutazione del rischio e “patentino” per i trattoristi ue recenti circolari del Mini-stero del Lavoro forniscono ragguagli circa la burocrazia

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JUS JURIS

PREVIDENZA (ASSICURAZIONISOCIALI) - CASSE DI MUTUALITÀE FONDI PREVIDENZIALI- FONDI SPECIALI DI PREVIDENZAFONDO VOLO- NORMA DI INTERPRETAZIONEAUTENTICA - INTERPRETAZIONE -AMBITO DI APPLICAZIONE- COEFFICIENTI DI CAPITALIZZAZIONE- INDIVIDUAZIONE - QUESTIONEDI MASSIMA DI PARTICOLAREIMPORTANZA(CORTE DI CASSAZIONE ORDINANZA INTER-LOCUTORIA N. 1847 DEL 28 GENNAIO 2013)

La Sezione lavoro ha rimesso nuova-mente al Primo Presidente, perl’eventuale assegnazione alle S.U., laquestione concernente l’ambito diapplicabilità dell’art. 2, comma 503,legge n. 244 del 2007 e, in ispecie, sela disposizione si riferisca anche aicoefficienti di capitalizzazione appro-vati dal Comitato di vigilanza delFondo volo con deliberazione dell’8marzo 1988 (per i trattamenti pensio-nistici con decorrenza dall’1.1.1980)ovvero solo ai coefficienti di capitaliz-zazione della quota di pensione spet-tante agli iscritti al Fondo approvatidal Consiglio di Amministrazione del-l’INPS con deliberazione n. 302 del 4agosto 2005, nonché, in quest’ultimaevenienza, se i “coefficienti di capita-lizzazione in uso” di cui all’art. 34 dellalegge n. 859 del 1965 siano quelli pre-visti per il calcolo della riserva mate-matica di cui alla legge n. 1338 del1962, art. 13, comma 6, ovvero quelliprevisti delle tabelle allegate al R.D. 9ottobre 1922, n. 1403, recante le ta-riffe per la costituzione delle renditevitalizie immediate e differite.

STRANIERI - STRANIEROREGOLARMENTE SOGGIORNANTE– CAPACITÀ ALL’ACQUISTODELL’ABITAZIONE – CONDIZIONEDI RECIPROCITÀ – IRRILEVANZA(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 7210DEL 21 MARZO 2013)

Lo straniero, titolare del permesso disoggiorno, ha la capacità negozialeper l’acquisto dell’immobile da desti-nare a propria abitazione, senza cherilevi la condizione di reciprocità di cuiall’art. 16 delle preleggi.

SUCCESSIONI - SUCCESSIONELEGITTIMA - DIRITTI DEL CONIUGEDI ABITAZIONE E DI USO- SPETTANZA - CUMULABILITA’ALLA QUOTA DOVUTAGLI ABINTESTATO(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 4847DEL 27 FEBBRAIO 2013)

Le Sezioni Unite hanno affermato, ri-solvendo una questione di particolareimportanza, che nella successione le-gittima spettano al coniuge del decuius i diritti di abitazione sulla casaadibita a residenza familiare e di usosui mobili che la corredano, previstidall’art. 540, secondo comma, cod.civ.; il valore capitale di tali diritti deve

essere stralciato dall’asse ereditario,onde procedere poi alla divisione diquest’ultimo tra tutti i coeredi allastregua delle norme sulla succes-sione legittima e non tenendosi contodell’attribuzione dei suddetti diritti,secondo un meccanismo assimilabileal prelegato.

MOBBING - INTENTO VESSATORIO– VA ACCERTATO(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 7985DEL 2 APRILE 2013)

La Cassazione ha affermato che l’ac-certamento del giudice in ordine aduna richiesta di mobbing può avve-nire soltanto se sono stati accertatiuna serie di atti vessatori, non es-sendo sufficiente una mera dequalifi-cazione professionale non supportatada fatti specifici e rilevanti: in so-stanza alla dequalificazione occorreaccompagnare una serie di atti fina-lizzati a “ghettizzare” il lavoratore.