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SISTEMA SANITARIO REGIONALE In questo numero proseguiamo la presentazione dei Progetti che compongono il MASTER PLAN aziendale, in attuazione del Piano Strategico 2014-2015 della ASL Roma E. Come ricorderete il numero di maggio riportava i Progetti di miglioramento riguardanti le reti di emergenza Santo Spirito e San Filippo Neri, il progetto di potenziamento dell’Ospedale Oftalmico, l’ottimizzazione del flusso di pazienti in ospedale, il piano di sviluppo del Dipartimento di Salute Mentale e il piano di salute per i migranti. In questo numero di giugno trovate invece le schede progetto dedicate ai lavori del San Filippo Neri e del Santo Spirito, al piano di governo delle Liste di Attesa, allo sviluppo del Dipartimento di Prevenzione e al Piano Aziendale di Risk Management e per il miglioramento del benessere organizzativo. Il quadro delle iniziative messe in campo dalla nostra Azienda è particolarmente ambizioso e in grado di trasformare in modo significativo la qualità dei servizi erogati e l’organizzazione del nostro lavoro. Confido davvero in una grande partecipazione e attenzione da parte di tutti al buon esito di questi progetti, che sono il frutto di un impegno straor- dinario dei servizi e degli operatori che hanno contribuito a definirli e avviarli. Ricordo inoltre che osservazioni, idee e proposte in merito ai progetti del Master Plan possono essere inviati all’indi- rizzo di posta elettronica [email protected]. Nell’ultima pagina troverete anche informazioni sul processo di BUDGET 2015. È il modo con cui gli obiettivi di programmazione già contenuti nei progetti del Master Plan, nel bilancio di previsione 2015 e negli obiettivi attribuiti alla ASL Roma E dalla Regione Lazio trovano sintesi e esplicitazione nelle schede di ciascuna Unità Operativa. In questa fase di elaborazione delle schede di budget (luglio 2015) i direttori e responsabili di UOC e UOSD sono invitati a favorire un’ampia condivisione degli obiettivi affinché tutto il personale ne sia a conoscenza e si rafforzi il senso di appartenenza e lo sforzo congiunto al raggiungimento dei risultati attesi. Allo stesso tempo che la Direzione è impegnata anche a risolvere tante situazioni di criticità legate a disfunzioni or- ganizzative, a interventi manutentivi o a carenze di personale o attrezzature, che speriamo progressivamente di supe- rare in modo stabile utilizzando al meglio le risorse disponibili per deroghe e investimenti all’interno dei vincoli del piano di rientro regionale e favorendo comunque una migliore integrazione e comunicazione interna tra i servizi. Giugno 2015 - n. 3 EDITORIALE Da ultimo vi ricordo che i tanti eventi e le iniziative che valorizza- no i nostri servizi e favoriscono i rapporti con la comunità sono sempre fruibili sul sito aziendale (www.asl-rme.it), sulla pagina facebook della ASL Roma E e sul canale youtube dell’Azienda. Confidando sempre nella collaborazione di tutti, porgo i miei saluti e auguri di buona lettura e buon lavoro.

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SISTEMA SANITARIO REGIONALE

In questo numero proseguiamo la presentazione dei Progetti che compongono il MASTER PLAN aziendale, in attuazione del Piano Strategico 2014-2015 della ASL Roma E.Come ricorderete il numero di maggio riportava i Progetti di miglioramento riguardanti le reti di emergenza Santo Spirito e San Filippo Neri, il progetto di potenziamento dell’Ospedale Oftalmico, l’ottimizzazione del flusso di pazienti in ospedale, il piano di sviluppo del Dipartimento di Salute Mentale e il piano di salute per i migranti.In questo numero di giugno trovate invece le schede progetto dedicate ai lavori del San Filippo Neri e del Santo Spirito, al piano di governo delle Liste di Attesa, allo sviluppo del Dipartimento di Prevenzione e al Piano Aziendale di Risk Management e per il miglioramento del benessere organizzativo.Il quadro delle iniziative messe in campo dalla nostra Azienda è particolarmente ambizioso e in grado di trasformare in modo significativo la qualità dei servizi erogati e l’organizzazione del nostro lavoro. Confido davvero in una grande partecipazione e attenzione da parte di tutti al buon esito di questi progetti, che sono il frutto di un impegno straor-dinario dei servizi e degli operatori che hanno contribuito a definirli e avviarli.Ricordo inoltre che osservazioni, idee e proposte in merito ai progetti del Master Plan possono essere inviati all’indi-rizzo di posta elettronica [email protected].

Nell’ultima pagina troverete anche informazioni sul processo di BUDGET 2015. È il modo con cui gli obiettivi di programmazione già contenuti nei progetti del Master Plan, nel bilancio di previsione 2015 e negli obiettivi attribuiti alla ASL Roma E dalla Regione Lazio trovano sintesi e esplicitazione nelle schede di ciascuna Unità Operativa. In questa fase di elaborazione delle schede di budget (luglio 2015) i direttori e responsabili di UOC e UOSD sono invitati a favorire un’ampia condivisione degli obiettivi affinché tutto il personale ne sia a conoscenza e si rafforzi il senso di appartenenza e lo sforzo congiunto al raggiungimento dei risultati attesi.

Allo stesso tempo che la Direzione è impegnata anche a risolvere tante situazioni di criticità legate a disfunzioni or-ganizzative, a interventi manutentivi o a carenze di personale o attrezzature, che speriamo progressivamente di supe-rare in modo stabile utilizzando al meglio le risorse disponibili per deroghe e investimenti all’interno dei vincoli del piano di rientro regionale e favorendo comunque una migliore integrazione e comunicazione interna tra i servizi.

Giugno 2015 - n. 3

EDITORIALE

Da ultimo vi ricordo che i tanti eventi e le iniziative che valorizza-no i nostri servizi e favoriscono i rapporti con la comunità sono sempre fruibili sul sito aziendale (www.asl-rme.it), sulla pagina facebook della ASL Roma E e sul canale youtube dell’Azienda.

Confidando sempre nella collaborazione di tutti, porgo i miei saluti e auguri di buona lettura e buon lavoro.

IL MASTER PLAn4 programmi e 42 progetti

Riorientamento della rete ospedaliera

nuovo modello di assistenza territoriale

Riorganizzazione delle funzioni amministrative

Progetti speciali: riqualificazione del Santa Maria della Pietà e valorizzazione del Polo Museale Santo Spirito

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A14Piano Laboratori

P. Anatomia Patologica

Percorso Nascita

Emergenza Santo Spirito

Emergenza San Filippo N.

Patient Flow

Potenziam. Produzione

Piano Libera Professione

Nuovo Osp. Oftalmico

Lavori SFN

Piano Sangue

Lavori S. Spirito

Accredit. Villa Betania, Salus

Offerta Radiologica

A15 PianoFarmaco

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B13Case Salute

Assistenza Primaria

Piano DSM

Percorso DCA

Piano Screening

Laboratori Odontoiatrici

Piano Salute Migranti

Piano Scuola

PDTADiabete

PDTABPCO

PDTAScompenso

PDTATAO

PDTADolore

Dipartimento Prevenzione

Liste Attesa

D1 D2Riqualifica-zione SMP

Polo Museale S. Spirito

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C10IntegrazioneServ. Amm.

Omogeneizz. OO.SS.

Riorganizz. Rete Logistica

Monitoraggio Direzionale

Razionalizz.Rete inform.

Qualità e Umanizzaz.

Flussi Infor-mativi Sanitari

Politiche di Bilancio

Razionalizz. Acquisizioni

C6 RiskManagement

• Verificare l’adeguatezza del progetto già esistente di ristrutturazione degli edifici A e B alla nuova realtà dell’ospedale San Filippo neri

• Stabilire il ridisegno, laddove necessario, dell’ospedale ristrutturato, più confacente alle atti-vità e all’organizzazione attuali, più comfortevole e accogliente per gli utenti, con massima efficienza logistica dei percorsi e facilitazione del lavoro del personale, flessibile nel tempo per accompagnare l’evoluzione dei modelli assistenziali

• Prevedere un’unica variante di progetto con tutte le modifiche necessarie, limitando al mi-nimo i tempi burocratici per le variazioni, e definire un cronoprogramma aggiornato dei lavori in corso, affinchè si concludano quanto prima e con tempi certi

• Realizzare una struttura ospedaliera a norma di legge sotto tutti gli aspetti (certificato di prevenzione incendi e accreditamento regionale della struttura, qualità e sicurezza degli ambienti e degli impianti), anche mediante assistenza preventiva.

Obiettivi di progetto

Principali risultati attesi• Realizzazione dei lavori di ristrutturazione in ospedale in modo confacente alle esigenze

dell’attività ospedaliera, prevedendo in modo adeguato tutte le strutture necessarie• Massima efficienza di realizzazione dei lavori: tempi minimi, disagi minimi, costi dei lavori

conformi al quadro economico, tempi come da cronoprogramma• Riduzione dei costi di gestione dell’ospedale ristrutturato rispetto all’attuale• Realizzazione di un ospedale che abbia un disegno complessivo facilmente apprezzabile da

utenti e operatori e che sia facilmente fruibile da entrambi• Acquisizione di tutti i criteri di accreditamento normativo di strutture e impianti pervenen-

do all’accreditamento regionale dell’intera struttura.

Progetti correlati

Sintesi delle attività• Analisi del punto di partenza: stato attuale dei lavori già in corso; progetto vincitore dell’appalto; quadro economico del finanziamento con quote già

impegnate e ancora disponibili; variazioni intervenute al cronoprogramma iniziale; modalità di cantierizzazione iniziale • Analisi dei restanti lavori progettati/finanziati/necessari/in corso in ospedale che impatteranno sul progetto• nuova zonizzazione delle macroaree ospedaliere e dei percorsi (area delle degenze, dei servizi diagnostici, sale operatorie, ambulatori etc.) in rapporto

alla definizione del nuovo SFn (riordino regionale rete ospedaliera, atto aziendale, microrganizzazione aziendale, accreditamento Villa Betania e Salus Infirmorum) con contributo del team nel ridisegnare le strutture preposte ad accogliere le attività ospedaliere per massimizzare efficienza e qualità di gestione e di fruizione della struttura ospedaliera da parte di dipendenti e di utenti

• Ridefinizione del cronoprogramma complessivo delle successive fasi di cantierizzazione fino a fine lavori e nuova ripartizione dei fondi• Rivisitazione esecutiva della 2° area dell’ospedale da consegnare alla ditta costruttrice entro febbraio 2016, sua approvazione da parte della Direzione

Aziendale e consegna nuova area per cantiere• Pianificazione degli spostamenti di attività necessari alla prosecuzione dei lavori e rivisitazione esecutiva progressiva delle successive fasi• Pianificazione delle acquisizioni di attrezzature/arredi/informatica per rendere tempestivo il riavvio delle attività nelle aree ristrutturate.

• Imprevisti nei costi per eventuale aumento di prezzi/esigenze con necessità di rivedere la pianificazione economica• Aggiornamenti normativi cui occorre allinearsi con necessità di rivisitazioni del progetto ed eventuali riprogettazioni • Eventuale implementazione e interferenza per lavori aggiuntivi e improvvisi in aree diverse dal previsto a causa di sopraggiunti guasti di

impianti o di strutture vetuste• Eventuale necessità di rivisitazione e ridimensionamento/ampliamento di alcune strutture in dipendenza dagli sviluppi delle diverse attività• Vincolo costituito dalla tempistica di perfezionamento delle procedure di gara e di consegna di beni e servizi, che possono ritardare il per-

fezionamento dei lavori, gli spostamenti di attività propedeutici alla cantierizzazione, la riattivazione delle attività nei locali già ristrutturati, per il prosieguo del cronoprogramma dei lavori.

Principali rischi/vincoli

Ristrutturare il San Filippo neri per migliorare l’efficienza del servizio ospedaliero

Rivisitazione della progettazione e realizzazione lavori San Filippo neri

Resp. e Coord.: Patrizia MagriniData inizio: 19/06/2015Data fine: 31/12/2016

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Piano Laboratori

P. Anatomia Patologica

Percorso Nascita

Piano Sangue

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Emergenza San Filippo N.

Patient Flow

Potenziam. Produzione

Piano Libera Professione

Nuovo Osp. Oftalmico

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Lavori S. Spirito

Accredit. Villa Betania, Salus

Offerta Radiologica

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PianoFarmaco

Piano DSM

Percorso DCA

Piano Screening

PDTADiabete

PDTABPCO

PDTAScompenso

PDTATAO

PDTADolore

Liste Attesa

IntegrazioneServ. Amm.

Riorganizz. Rete Logistica

Razionalizz.Rete inform.

RiskManagement

Qualità e Umanizzaz.

Politiche di Bilancio

Razionalizz. Acquisizioni

• Sostenere la Direzione della ASL nel percorso di riqualificazione delle proprie strutture,attraverso una nuova modalità di realizzazione dei progetti, determinando gli interventi necessari nel ri-spetto delle normative vigenti

• Disporre, in tempi rapidi, di strutture in grado di erogare al cittadino, in maniera efficiente, presta-zioni efficaci e sicure

• Definire una nuova modalità operativa per la gestione dei progetti e dei lavori evitando disagi per gli operatori e per gli utenti.

Obiettivi di progetto

Principali risultati attesi

• Disponibilità di una nuova procedura che per il rispetto della tempistica dei lavori • Corretta attuazione della nuova procedura, verificata attraverso audit e procedure di non confor-

mità: nC>2%• Attivazione delle procedure per la gestione dei lavori rispetto a quanto deciso dalla Direzione• Completamento degli interventi entro i termini previsti dal cronoprogramma• Implementazione di uno strumento informatico di supporto• Rispetto dei tempi per Riesame, Verifica e Validazione della progettazione da parte del team• Rispetto del finanziamento per la realizzazione delle opere.

Sintesi delle attività• Costituzione del team multidisciplinare di coordinamento progetti e revisione procedura gestione lavori• Acquisizione della conoscenza dello stato di tutti gli ambienti dell’Ospedale Santo Spirito in relazione alla loro destinazione d’uso• Gap Analysis fra la situazione mappata e quanto richiesto e previsto da leggi e norme applicabili, in primis l’accreditamento istituzionale• Individuazione di uno strumento informatico per accompagnare il progetto fin dalla fase di mappatura dello stato attuale, gestione e con-

trollo degli interventi, monitoraggio delle risorse• Predisposizione del planning degli interventi con definizione delle priorità da sottoporre all’approvazione della Direzione• Attuazione degli interventi secondo quanto approvato dalla Direzione e secondo quanto previsto dalla nuova procedura per la gestione

dei progetti e dei lavori• Produzione della reportistica che consenta nelle diverse fasi di sviluppo di disporre delle necessarie informazioni• Monitoraggio indicatori e conduzione audit durante tutta la durata del progetto• Progettazione dell’architettura del sistema organizzativo e documentale necessario per implementare un sistema ISO 9001.

• Assenza del finanziamento• necessità di rispettare la nuova procedura per la gestione dei lavori• Rilevanza della predisposizione al cambiamento da parte degli operatori• Importanza della disponibilità di dati ai fini della mappatura iniziale• necessità di gestire efficacemente le tempistiche dell’espletamento delle procedure di gara dalla selezione dei fornitori• Importanza della gestione dei lavori e delle varianti in corso d’opera• necessità di rispettare la calendarizzazione incontri del gruppo di lavoro per un efficace gestione delle tempistiche • necessità di conseguimento delle autorizzazioni da Enti estern.

Principali rischi/vincoli

Riqualificare il Santo Spirito per erogare prestazioni efficaci e servizi aggiuntivi

Piano lavori Santo SpiritoResp: Giancarlo Massimi

Coord.: Maddalena Quintili

Data inizio: 03/11/2014Data fine: 31/12/2016

Progetti correlati

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A7Piano Laboratori

P. Anatomia Patologica

Percorso Nascita

Emergenza Santo Spirito

Emergenza San Filippo N.

Patient FlowPiano Sangue

A14 Offerta Radiologica

C3 Riorganizz. Rete Logistica

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Razionalizz.Rete inform.

RiskManagement

Qualità e Umanizzaz.

Obiettivi di progetto

Principali risultati attesi• analisi dei bisogni formativi e programmazione della formazione; erogazione di un corso interno• residio ambulatoriale di Dietetica preventiva che effettui almeno 200 prestazioni nel 2016; percorso aziendale multidisciplinare per

soggetti obesi nell’ambito della obesity unit• condivisione delle attività svolte dalle singole UOC - UOSD nell’ambito della sicurezza alimentare; elaborazione di almeno 20 proce-

dure organizzative comuni; implementazione della procedura di acquisizione del 100% delle SCIA alimentari • copertura vaccinale secondo standard nazionali, a cominciare da valori >95% per MRP (1a dose MRP entro 24 mesi; 2a dose entro 12o anno) • Piano Comunicazione per “guadagnare salute”; avvio Cardio50 per 80% popolazione target• aggiornamento e revisione procedure regolatorie, elaborazione materiale informativo per utenti• utilizzo di computer palmari con georeferenziazione per attività di verifica, controllo e di assistenza alle aziende e promozione della salute dei lavoratori.

Principali rischi/vincoli

Promuovere le iniziative di prevenzione e sensibilizzare la popolazione a guadagnare salute

Piano del Dipartimento di Prevenzione Resp. e Coord.: Daniele GamberaleData inizio: 02/01/2015Data fine: 31/12/2016

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Percorso Nascita

Potenziam. Produzione

Offerta Radiologica

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B2 Assistenza Primaria

Percorso DCA

Piano Screening

Piano Salute Migranti

Piano Scuola

PDTADiabete

PDTABPCO

Razionalizz.Rete inform.

RiskManagement

Qualità e Umanizzaz.

Riqualifica-zione SMP

• necessità di cambiamento delle attività programmate a seguito di iniziative regionali del prossimo PRP in declinazione del PnP, attenzione alla adeguatezza dei sistemi informativi

• necessità di attivazione del presidio di dietetica preventiva e realizzazione della rete tra i servizi coinvolti• necessità di attuazione dei progetti di riorganizzazione aziendale nei tempi previsti• disponibilità delle risorse umane necessarie, anche mediante reclutamento flessibile di risorse abitualmente adibite ad altre funzio-

ni, a cominciare dalla condivisione di risorse amministrative• necessità di mantenere progetti ed interventi entro una cornice organica e coerente, mediante integrazione di diversi settori, istitu-

zioni, servizi, aree organizzative• necessità di fornitura HW e SW, ricezione delle PEC sul portale aziendale e suo smistamento.

• pianificare, condividere e coordinare le iniziative di prevenzione riferite alle attività istituzionali a parti-re dai Distretti, mediante condivisione di alcune figure professionali con l’implementazione ed aggior-namento dei procedimenti regolatori (ad es. autorizzazioni, sanzioni) ed attività inserite sul web azien-dale, e del PnP anche nella prospettiva di estensione territoriale ad una vasta area di Roma Capitale

• promuovere la salute nutrizionale per la prevenzione delle patologie correlate all’alimentazione MCnT (malattie croniche non trasmissibili)

• rafforzare le attività di prevenzione della catena alimentare e attuare il piano nazionale/regiona-le integrato dei controlli in sicurezza alimentare/sanità pubblica veterinaria

• attuare efficaci azioni di contrasto alle infezioni/malattie infettive prioritarie mediante il coordi-namento e l’integrazione operativa delle articolazioni aziendali e dei soggetti extra-aziendali e la rimodulazione delle attività vaccinali

• promuovere stili di vita e ambienti favorevoli alla salute della popolazione per creare le condi-zioni per l’adozione di comportamenti salutari per la prevenzione delle MCnT e degli infortuni in ambito lavorativo, stradale e domestico e attivazione del polo di prevenzione oncologica

• ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per cittadini e lavoratori esposti • prevenire gli infortuni e le malattie professionali, facendo emergere quelle misconosciute ed assistendo gli ex esposti a cancerogeni• realizzare programmi di screening e prevenzione oncologica.

Progetti correlati

Sintesi delle attività

• attivazione di un percorso di formazione aziendale interna sui principi della prevenzione; implementazione del Sistema Informativo Diparti-mentale, integrandolo con il Middleware territoriale; condivisione dei Piani Formativi Aziendali nel Dipartimento di Prevenzione e con i Distretti

• realizzazione di un presidio ambulatoriale di dietetica preventiva, da affiancare all’esistente ambulatorio antifumo; realizzazione di un percor-so aziendale multidisciplinare per il paziente obeso, di un percorso di counseling nutrizionale rivolto alle gestanti e ai neogenitori; attivazione di un canale informativo e comunicativo attraverso un apposito Spazio “Alimentazione e Salute” accessibile sul portale ASL Roma E

• pianificazione di un corso di formazione di tutto il dipartimento di prevenzione, rimodulazione della procedura di acquisizione delle SCIA alimentari, condivisione delle procedure e delle risorse amministrative e di supporto

• potenziamento della sorveglianza e della comunicazione rispetto alle malattie infettive e rimodulazione delle attività vaccinali• attività per promuovere salute, vaccinazioni e stili di vita sani (mediante empowerment di comunità lavorative e non, prevenzione primaria e secondaria)• revisione e aggiornamento delle procedure relative alla gestione e trattazione degli esposti, integrando l’attività con materiale infor-

mativo per i cittadini e dei procedimenti regolatori di tutte le strutture dipartimentali interessate• informatizzazione del Dipartimento di Prevenzione, a cominciare dal Servizio PreSAL per: implementazione approccio proattivo di sup-

porto al mondo del lavoro; promozione della salute e di stili di vita sani nei luoghi di lavoro per la prevenzione.

• Garantire una risposta tempestiva a priorità cliniche segnalate dai medici prescrittori attraverso la rein-gegnerizzazione delle agende di prenotazione RECUP per prestazioni di specialistica ambulatoriale e avvio modalità di prescrizione basata sulla metodologia dei Raggruppamenti di Attesa Omogenei «RAO» come previsto dal documento regionale

• Favorire un’appropriata e qualificata presa in carico dell’utente attraverso il rafforzamento e la diffusio-ne di reti e percorsi diagnostico-terapeutiche e assistenziali (PDTA) per la gestione di patologie croni-che (Diabete –BPCO e Scompenso cardiaco) e oncologiche (Tumore Mammella-Colon Retto- Polmone)

• Fornire supporto per la programmazione delle attività aziendali attraverso attività di monitoraggio dei tempi di attesa per prestazioni ambulatoriali e ospedaliere

• Migliorare l’appropriatezza prescrittiva attraverso la promozione di interventi di monitoraggio, sensi-bilizzazione e formazione dei medici prescrittori

• Attivare una efficace azione di committenza, facendo sistema con le strutture che operano sul territorio aziendale, per riorientare la produzione “esterna” verso i reali bisogni di salute della popolazione residente

• Favorire la partecipazione dei cittadini e delle associazioni di tutela e di volontariato attraverso la realizzazione di un piano di comunicazione sulle liste d’attesa al fine di potenziare l’informazione ed evidenziare la trasparenza delle azioni.

Obiettivi di progetto

Principali risultati attesi• Garantire ai cittadini l’accesso alla prestazione in tempi congrui con il livello di priorità clinica: reingegneriz-

zare secondo livelli di priorità le agende di prenotazione RECUP per prestazioni critiche e garantire il rispetto dei tempi al 90% delle richieste per classi di priorità U (DR CUP), B (10 giorni), D (30 / 60 giorni) al 31/12/2016

• Supporto alla implementazione dei PDTA attraverso la predisposizione di agende di prenotazione per MMG in linea con criteri condivisi a livello regionale

• Predisporre il 100% delle agende informatizzate RECUP per prenotazioni intramoenia San Filippo e allargata Roma E entro 31/12/2015• Produzione documento di sintesi ASL sulle condizioni cliniche associate alle classi di priorità• Adottare intese e protocolli operativi con le strutture accreditate presenti sul territorio con almeno il 50% delle strutture individuate per prestazioni

relative ai PDTA e a prestazioni «critiche» a livello aziendale• Predisporre e condividere il documento informativo relativo alle tematiche trattate nel Piano delle liste d’attesa con gli organismi di partecipazione,

diffusione ai servizi aziendali e predisposizione di un’area tematica dedicata sul portale aziendale.

Progetti correlati

Sintesi delle attività

• Rimodulazione delle agende di prenotazione RECUP per prestazioni ambulatoriali «critiche» secondo i livelli di priorità di accesso, integrazione agende di prenotazione S. Filippo neri-RME e avvio attività con i medici prescrittori per la condivisione/integrazione a livello aziendale del do-cumento regionale «RAO» per la identificazione delle condizioni patologiche da associare alle singole classi di priorità

• Definizione e attivazione di specifiche azioni operative per garantire l’accesso alle prestazioni sanitarie ai cittadini residenti, secondo il principio dell’appropriatezza clinica e temporale, nell’ambito dei PDTA per la gestione di patologie croniche ed oncologiche, anche attraverso l’attivazio-ne di un’azione di committenza verso le strutture accreditate insistenti sul territorio aziendale

• Implementazione delle attività di monitoraggio dei tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali ed ospedaliere dei presidi a gestione diretta e sistematica diffusione di report ai Servizi interessati e alla Direzione strategica

• Interventi di monitoraggio, sensibilizzazione e formazione per il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva da parte dei medici prescrittori tramite l’adozione di linee guida, il monitoraggio e la verifica delle prescrizioni, l’avvio dei PDTA

• Avvio della funzione di Committenza previa attività formativa e valutazione di fattibilità per l’individuazione e definizione di un modello guida coerente con l’attuale assetto organizzativo aziendale

• Attuazione di un Piano di Comunicazione con il coinvolgimento degli organismi di partecipazione e la promozione di forme di collaborazione improntate alla valorizzazione di iniziative aziendali, di particolare significato, per il contenimento dei tempi e delle liste di attesa.

Principali rischi/vincoli

Garantire l’accesso alle prestazioni in base alla priorità e governare efficacemente il processo

Piano per Governo delle liste di attesa e at-tivazione della funzione di committenza

Resp. e Coord.: Assunta MammarellaData inizio: 01/01/2015Data fine: 31/12/2016

• necessità di tenere in considerazione le iniziative e relative tempistiche di competenza dei gruppi di lavoro regionale (ad. Esempio: tempistiche relative alla emanazione del documento sulle condizioni cliniche che individuano i livelli di priorità, lentezza nell’ema-nazione delle indicazioni sulle modalità organizzative e le modalità di ingaggio dei MMG sui PDTA)

• necessità di tenere in considerazione difficoltà tecniche e tempistiche lunghe nelle attività relative alla integrazione delle agende di prenotazione di prestazioni di specialistica ambulatoriale imposte dalla mancata interoperabilità degli applicativi RECUP attualmente in uso presso Il SFn e la Roma E

• necessità di stimolare il grado di condivisione e di coinvolgimento dei medici prescrittori rispetto alle iniziative regionali/aziendali per l’incremento dell’appropriatezza prescrittiva

• Assenza di un vincolo normativo regionale definito e conseguente necessità di incrementare l’adesione agli accordi e alle intese stipulate da parte delle strutture accreditate.

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Piano Laboratori

P. Anatomia Patologica

Percorso Nascita

Potenziam. Produzione

Piano Libera Professione

Accredit. Villa Betania, Salus

Offerta Radiologica

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Case Salute

Assistenza Primaria

Piano Screening

Laboratori Odontoiatrici

Piano Salute Migranti

PDTADiabete

PDTABPCO

PDTAScompenso

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PDTADolore

Monitoraggio Direzionale

Razionalizz.Rete inform.

RiskManagement

Qualità e Umanizzaz.

Flussi Infor-mativi Sanitari

L’obiettivo del progetto è la creazione di una cultura della sicurezza aziendale, anche attraverso l’utilizzo di strumenti operativi finalizzati alla gestione e controllo dei principali fattori di rischio.Risk management • Potenziare le attività di gestione del rischio clinico già intraprese all’interno dell’azienda, de-

clinando le iniziative di Risk Management all’interno del percorso di cambiamento intrapreso dall’azienda e di riorganizzazione dei servizi a garanzia della sicurezza degli utenti e dei lavoratori

• Garantire il coordinamento e l’omogeneizzazione tra le diverse aree produttive ospedaliere e territoriali• Monitorare l’implementazione delle raccomandazioni Ministeriali e le Linee Guida Regionali,

con particolare riguardo al Piano Annuale di Risk Management (PARM)• Coordinare e monitorare le attività di Rischio Clinico attivate dalle strutture accreditateBenessere organizzativo e welfare aziendale: identificare e implementare attività volte a migliorare il clima lavorativo, favorirei il benessere organizzativo e individuale, anche attraverso la definizione di politiche di welfare aziendale.

Obiettivi di progetto

Principali risultati attesi• Miglioramento dell’aderenza alle raccomandazioni ministeriali di Gestione del Rischio Clinico e monitoraggio del grado di applica-

zione delle stesse• Miglioramento dell’immagine della ASL e del clima interno attraverso lo sviluppo di un sistema di comunicazione con pazienti, pa-

renti, associazioni tutela dei cittadini, stampa• Miglioramento della sicurezza nella erogazione dei farmaci e della sicurezza gestione dispositivi medici e razionalizzazione della spesa• Gestione situazioni lavorative critiche a seguito dell’attivazione del percorso specifico• Sviluppo di politiche di welfare aziendale.

Progetti correlati

Sintesi delle attivitàLe attività di riferimento legate al Risk Management possono essere sintetizzate in tre momenti dalle diverse tempistiche di intervento:• Fase 1:riorganizzazione dell’attività di Risk Management, recuperando le attività poste in essere nelle due realtà aziendali (ASL RME;

ACO SFn), mediante riorganizzazione delle funzioni di Risk Management e istituzione di una UGR unica• Fase 2: riorientamento delle attività all’interno delle strutture, revisione e implementazione raccomandazioni ministeriali e revisione del-

le procedure esistenti, attivazione di corsi formativi ed elaborazione degli strumenti operativi; implementazione di soluzioni tecnologi-che a supporto della sicurezza dei pazienti e della riduzione del rischio clinico; elaborazione di un piano di Media e Crisis Communication

• Fase 3: monitoraggio e valutazione delle attività poste in essere e revisione dei processiLe attività volte al Miglioramento del benessere organizzativo possono essere ricondotte a quattro fasi principali:• Fase 1: analisi delle esperienze pregresse e definizione degli strumenti da attivare, condivisione degli strumenti di valutazione dello

stress lavoro correlato e attivazione dei percorsi di rilevazione e intervento• Fase 2: attivazione percorsi dedicati per situazioni lavorative critiche a supporto dei lavoratori e dell’organizzazione per consentire

un corretto e adeguato reinserimento lavorativo• Fase 3: sviluppo delle conoscenze e competenze sui temi dei rischi psicosociali e definizione degli interventi di valorizzazione del personale• Fase 4: attivazione di politiche di Welfare aziendale, comprensivi di strumenti di analisi e valutazione delle linee di azione da adottare

• Risk Management• Disponibilità dei dati ai fini della mappatura iniziale• Coerenza delle soluzioni tecnologiche prospettate con i vincoli esistenti di budget• necessità di garantire una transizione agevole verso le nuove modalità di lavoro e nuovi sistemi, che determinano l’attenuazione e

il superamento delle possibili resistenze al cambiamento• necessità di monitorare l’effettivo rispetto delle nuove procedure per la gestione dei lavori• Benessere Organizzativo• necessità di monitorare il livello di aderenza alle innovazioni introdotte• Coerenza delle soluzioni prospettate con i vincoli esistenti di budget• Livello di condivisione delle procedure di attivazione dei percorsi di gestione delle situazioni lavorative critiche e nei casi di attiva-

zione dello sportello di sostegno dei lavoratori• Livello di coinvolgimento dei referenti delle UO nei processi di valutazione.

Principali rischi/vincoli

Piano aziendale Risk Management e mi-glioramento del benessere organizzativoControllare i rischi per un miglior servizio al cittadino e ai lavoratori

Resp. e Coord: Maddalena QuintiliData inizio: 26/03/2015Data fine: 31/12/2016

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A3

A4

A5

A6

A7

Piano Laboratori

P. Anatomia Patologica

Percorso Nascita

Emergenza Santo Spirito

Emergenza San Filippo N.

Patient Flow

Piano Sangue A8 Potenziam. Produzione

B14

C1

C2

C7

A15

B2

PianoFarmaco

Assistenza Primaria

Dipartimento Prevenzione

IntegrazioneServ. Amm.

Omogeneizz. OO.SS.

Qualità e Umanizzaz.

Il prossimo appuntamento

nel prossimo numero (luglio) verranno illustrati altri progetti del Master Plan.

DALLA PIAnIFICAZIOnE STRATEGICA ALLA PROGRAMMAZIOnE OPERATIVA Processo di Budget 2015

Obiettivi per il 2015Dopo l’entrata in vigore del nuovo Atto Aziendale (aprile 2015), è stato possibile avviare anche il processo di budget con il quale attribuire gli obiettivi per l’anno 2015 a tutte le UOC/UOSD aziendali di nuova istituzione.Per l’anno 2015 il processo di budget conterrà obiettivi di produzione, economici e di attività coerenti con i progetti definiti nell’ambito del Master Plan aziendale (che – si ricorda – discendono dal Piano Strategico Aziendale 2014-2016), con il bi-lancio di previsione 2015 (Deliberazione n. 376 del 12.05.15) e con gli obiettivi assegnati alla ASL Roma E dalla Regione Lazio con il DCA n. 248 del 12.06.15.Tali obiettivi devono essere misurabili nell’ambito dei sistemi informativi aziendali (SIO, SIAS e SIES, TS, Farmaceutica, ecc.) e regionali (monitoraggio LEA, sistema P.Re.Val.E), nonché espressi in modo chiaro e finalizzati ad apportare un significa-tivo miglioramento della qualità dei servizi erogati. Dove possibile, i risultati attesi devono essere comparabili con i risultati raggiunti nell’anno precedente, e commisurati a valori standard definiti a livello nazionale e internazionale o a comparazioni con strutture che svolgono attività omologhe.

Il processo di budgetIl primo incontro di avvio del processo di budget 2015 si è tenuto il 5 giugno presso la Sala Basaglia al Santa Maria della Pietà.A questa seduta plenaria sono seguiti incontri con le singole macrostrutture aziendali:

9 giugno Distretti - Medicina Legale11 giugno Dipartimento di Salute Mentale - Area del Farmaco15 giugno Dipartimento di Oftalmologia16 giugno DEA SFN - DEA Santo Spirito - Direzioni Sanitarie di Presidio - Dipartimento delle Specialità

Chirurgiche - Dipartimento Materno Infantile17 giugno Dipartimento Medico e di Riabilitazione18 giugno Dipartimento Oncologico - Dipartimento dei Servizi19 giugno Dipartimento di Prevenzione23 giugno Area di Direzione Aziendale - Area Governo della Rete - Area Giuridico Amministrativa - Area

Tecnico-logistica

Nel corso del mese di luglio tutte le strutture procederanno ad elaborare proposte di schede di budget che saranno sotto-poste alla valutazione e all’approvazione della Direzione Aziendale, che adotterà formalmente il Piano della Performance 2015.I direttori e responsabili di UOC/UOSD sono invitati a garantire un’ampia condivisione e comunicazione interna in merito agli obiettivi di budget 2015, in modo da favorire una partecipazione attiva e l’impegno di tutti al raggiungi-mento dei risultati attesi.