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Piacenza cerca un orizzonte

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ultime notizie

Ance news pagina 5

i nostri servizi

“Forti all'estero solo se siamo fortissimi in casa” pagina 9Palazzo ex Enel, più vicina la svolta?” pagina 11Piacenza gioca l’asso di Bastione Campagna pagina 12Carpaneto, sguardo al futuro: l’ex macello cambia volto pagina 15Provinciale Val Nure, consolidati otto ponti pagina 18Pensare con gli occhi: ecco il giardino perfetto pagina 19Condomini intelligenti: meno consumi, zero costi pagina 22Mercato immobiliare, numeri in altalena pagina 24

Mutui, segnali di ripresa nei primi mesi del 2014 pagina 26

Proprietario e inquilino, le spese si dividono così pagina 28

“Riqualificare mestiere ed edifici esistenti” pagina 30

Ex caserma Vigili del Fuoco, parcheggio e molto altro pagina 31

rubriche

Agenda pagina 4Block Notes pagina 33Le scadenze di Confedilizia pagina 34

Edilizia n.3

Il servizio di apertura di questo numero diEdilizia Piacentina è dedicato alla “nuovavita” di Bastione Campagna. Conclusi ilavori di restauro e riqualificazione, cheavevano preso il via nell’ottobre 2011, dallafine dello scorso maggio - superato unintoppo iniziale - il bastione “ritrovato” èdisponibile per relax e gioco in un puntopanoramico importante. L’auspicio è chequesto possa in futuro essere solo untassello del rilancio della zona nord diPiacenza, area chiave della città.

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Architetture

A Roma la Città del Soleprogettata da LabicsUna nuova centralità urbanacomplessa e articolata

La Città del Sole di Labics a Roma rientranel programma di valorizzazione dellerimesse ATAC (Azienda comunale per iltrasporto pubblico) sostenuta dal Co-mune di Roma per i depositi urbaniormai in disuso.L'intervento, che sarà interamente con-cluso entro la fine dell'anno, è il risultatodi un concorso ad inviti del 2007 cherichiedeva il recupero di un’area piut-tosto ampia - inclusa la trasformazionedi una rimessa Atac in disuso - pre-vedendo la localizzazione di uffici, spazicommerciali e residenze.L’area, debole sotto il profilo identitarioevidenzia, comunque, forti potenzialità

di sviluppo vista anche la sua collo-cazione al margine del tessuto della cittàconsolidata e la vicinanza con la stazioneTiburtina.Labics si è posto, dunque, un doppioobiettivo: da una parte creare una nuo-va centralità urbana, dall’altra confer-mare l’identità del sito come luogo ditransizione e di accesso privilegiato alla

città storica. Un nuovo spazio urbanocomplesso e articolato identificato da untessuto poroso, attraversabile costruitoattorno ai flussi che lo attraversano.Il progetto si articola su diversi livelli conle attività commerciali e la biblioteca(all’interno della struttura ATAC) al pia-no terreno, gli uffici al primo piano euno spazio percorribile e pubblico al disopra di essi.Tre edifici sono sospesi sul basamentoche diventa supporto dei percorsi e per-corso esso stesso, integrando il sistema

degli spazi pubblici e il costruito; unedificio ponte a due livelli (uffici) e glialtri due destinati a residenze, diversiper tipologia e trattamento esterno: ilprimo è del tipo “a torre” per ap-partamenti medi e piccoli, parzialmenterivestito di brise soleil vetrati orizzontali;il secondo, per appartamenti a due pianimostra una pelle di pannelli di allu-minio.

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Istat, Ance: misure urgenti per arginarecrollo occupazione edilizia

“I dati diffusi oggi dall’Istat sull’occupazione confermano che l’edi -

lizia è ancora in grave crisi, peggio di tutti gli altri comparti indu-

striali.”Commenta il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, “nessun

altro settore si trova, infatti, di fronte a un crollo del 4,8% di occu-

pati nel I trimestre 2014, con un picco del -8% per i lavoratori dipen-

denti, a conferma della grave deindustrializzazione in atto nelle co-

struzioni.”

“Sebbene i primi segnali positivi delle compravendite, favoriti dalle

misure per il rilancio dei mutui alle famiglie da noi fortemente cal-

deggiate, indicano che il mercato immobiliare si sta risvegliando,

non possiamo dire che siamo fuori peri-

colo” continua Buzzetti “la produzione

edilizia è ancora a terra (-5,5% nel primo

trimestre dell’anno)”.

“Giuste, quindi, le indicazioni del Gover-

no di procedere rapidamente a sblocca-

re lavori e cantieri fermi da troppo tem-

po. Sono ormai 6 gli anni consecutivi di

crisi per l’edilizia che, fino ad oggi, non è

stata sfruttata in chiave anticiclica come

invece hanno fatto tutti gli altri Paesi”.

“Siamo in ritardo, ma possiamo farcela”

conclude il presidente dei costruttori “sbloccando le risorse dal pat-

to di stabilità interno e sfruttando appieno anche una maggiore

flessibilità europea dovuta al cambio di politica adottata dal nostro

Governo possiamo, infatti, far ripartire una stagione di crescita e

nuova occupazione nel Paese, scongiurando la questione sociale

che oggi emerge in tutta la sua drammaticità.”

Primi commenti alla Relazione annualedi Banca d’Italia

In occasione dell’assemblea annuale di Banca d’Italia, sono state

presentate le considerazioni finali del Governatore Ignazio Visco e

la relazione annuale. Di seguito, si forniscono alcuni primi commen-

ti su questi documenti.

Pagamenti PA

Sul tema dei pagamenti PA, la relazione annuale di Banca d’Italia

conferma quanto più volte affermato dall’Ance:

1. esiste ancora un forte problema di pagamenti per spese in conto

capitale

2. le misure varate dal Governo non bastano a risolvere il problema

dei pagamenti, in particolare nei lavori pubblici.

Banca d’Italia stima infatti in 75 miliardi di euro a fine 2013 i debiti

commerciali nei confronti delle imprese (ritardati pagamenti) di cui

51,3 miliardi per spesa corrente e 8,4 miliardi di euro ceduti pro so-

luto (nel 2012, erano stimati in 91 miliardi: la riduzione è stata quin-

di di 16 miliardi).

Secondo Banca d’Italia, i debiti di parte capitale (il 75/80% di questi

riguarda lavori pubblici) da pagare dovrebbero quindi essere pari a

circa 15 miliardi di euro. L’Ance stima che 11 miliardi di euro sono an-

cora dovuti alle imprese di costruzioni (lavori pubblici).

Banca d’Italia indica inoltre che, secondo le proprie rilevazioni, i

tempi medi di pagamento sono di circa 180 giorni, confermando

quindi i valori indicati da Ance e Confartigianato (che vengono ci-

tati esplicitamente) nell’ambito del ruolo di rapporteur all’Unione

Europea.

Al momento, quindi, la direttiva europea non ha permesso di met-

tere un freno alla formazione di nuovi debiti PA.

Investimenti infrastrutturali

Del tutto in linea con l’Ance il commento

del Governatore sul ruolo degli investi-

menti per la ripresa della domanda in-

terna e, quindi, della crescita economica,

e sulla preoccupante riduzione della

spesa per investimenti pubblici (-30%

nell’ultimo quadriennio). Una riduzione

che peggiora lo stato di evidente sotto-

dotazione di infrastrutture rispetto ai

principali Paesi europei.

Nuova liquidità per i mutui alle fami-

glie

Sul tema del credito, si valuta molto positivamente la scelta di mi-

gliorare la liquidità delle banche per aumentare i finanziamenti a

imprese e famiglie attraverso l'utilizzo, presso la BCE, di una vasta

tipologia di titoli, tra i quali le garanzie ipotecarie sui mutui concessi

alle famiglie.

E' una misura, più volte invocata dall'Ance, che ha permesso agli

Stati Uniti, quasi due anni fa, di far ripartire il mercato immobiliare

e, con questo, l'intera economia.

Appare, però, assolutamente necessario che la liquidità derivante

dalle garanzie ipotecarie sia messa a disposizione delle famiglie per

nuovi mutui.

Una finanza per la crescita strutturale delle imprese

Con riferimento alla struttura patrimoniale delle imprese, sebbene

sia condivisibile l’esortazione a migliorare l’equilibrio finanziario

delle PMI in Italia, anche a causa della sproporzione del credito ban-

cario, i cui effetti si sono visti in questi anni di drammatico credit

crunch, è necessario considerare gli effetti, nel breve termine, di u-

na sensibile diversificazione delle fonti di finanziamenti delle im-

prese e le modalità per il loro rafforzamento dal punto di vista pa-

trimoniale.

C’è il rischio, infatti, di un’ulteriore irrigidimento nell’erogazione

del credito alle imprese, il cui effetto potrebbe mettere a rischio la

vita stessa di migliaia di PMI del settore.

ultim

e no

tizie

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Eventi

Il design italianooltre le crisiSettima edizione delTriennale Design Museum

La settima edizione del Triennale De-sign Museum focalizza la sua atten-zione sul tema dell'autosufficienza pro-duttiva, declinato e affrontato in mododiverso in tre periodi storici cruciali: glianni trenta, gli anni settanta e gli annizero. L’idea alla base è che il progettarenegli anni delle crisi economiche sia unacondizione particolarmente favorevoleallo stimolo della creatività progettua-le: dalle origini del design italiano neglianni trenta, anni in cui i nostri grandiprogettisti hanno realizzato opere e-semplari, ai distretti produttivi (natinegli anni settanta in piccole aree geo-grafiche tra patrimoni di sapere e di

eccellenza, basati su tradizioni locali edisponibilità diretta di materie prime)per arrivare alle sperimentali forme diproduzione dal basso e di autopro-duzione.Viene delineata una storia “alterna -

tiva” del design italiano, fatta anche diepisodi all’apparenza minori, attraver-so una selezione di oltre 650 opere diautori fra cui Fortunato Depero, BiceLazzari, Fausto Melotti, Carlo Mollino,Franco Albini, Gio Ponti, Antonia Cam-pi, Renata Bonfanti, Salvatore Ferra-gamo, Piero Fornasetti, Bruno Munari,Alessandro Mendini, Gaetano Pesce,Ettore Sottsass, Enzo Mari, AndreaBranzi, Ugo La Pietra fino a MartinoGamper, Formafantasma, Nucleo, Lo-renzo Damiani, Paolo Ulian, Massimi-liano Adami.Gli ambienti del Triennale Design Mu-seum sono rivisitati in maniera inedita.Per il progetto di allestimento sonostati scelti materiali che rievocano illavoro artigianale e autoprodotto: ilmetallo e l’OSB (materiale composito dipezzi di legno di pioppo del Mon-ferrato).Il percorso si apre con una grandestanza/vetrina, che accoglie in un solocolpo d’occhio una selezione di oggettirappresentativi dei tre periodi. Gli og-getti sono mescolati in modo che pe-riodi distanti si incontrino e il visitatorepossa così avere una visione di insiemedelle differenze o similitudini.Fino al 22 febbraio 2015. OrariMartedi - Domenica: 10.30 - 20.30; Gio-vedi: 10.30 - 23.00 (Ingres-so8,00/6,50/5,50 Euro) Info: www.trien-nale.org

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Architetture

Inaugurato a MilanoExpo GateAnteprima sul 2015con il primo padiglionedell'Esposizione Universale

È stato inaugurato a inizio maggio aMilano, tra largo Cairoli e il CastelloSforzesco, Expo Gate, la soglia tra lacittà e l’Esposizione Universale proget-tata da Alessandro Scandurra.Situato nel cuore di Milano, Expo Gateintroduce il pubblico all’Esposizione U-niversale per accompagnarlo lungo tut-to il percorso della manifestazione. Lasua posizione lo definisce come sogliatra Milano e l’'Esposizione Universale.È il palco su cui l’identità della città vienemessa in scena interpretando il tema diExpo Milano 2015: Nutrire il Pianeta,Energia per la Vita. Un luogo di in-contro, confronto e condivisione apertoa tutti, cittadini milanesi e visitatori; e,simbolicamente, una porta di accesso almondo, all’atmosfera, ai contenuti del-l’Esposizione Universale ad un anno dal-l’inaugurazione.Aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle20:00, Expo Gate, oltre a contenere uninfo e ticket point dove ricevere in-formazioni sulla manifestazione e com-prare i biglietti in anticipo, è un vero eproprio generatore di esperienze; o-

spita infatti un palinsesto di eventi mul-tidisciplinare e intergenerazionale fo-calizzato sulla valorizzazione e sullamessa a sistema delle energie culturaliproduttive sia milanesi che italiane, dal-la vocazione internazionale.Expo Gate si presenta come un doppioedificio trasparente e modulare, leg-

gero nella forma, ma anche in termini diimpatto ambientale, collegato da unanuova piazza pubblica. All’interno o-spita infatti un palinsesto di eventi,multimediali e interdisciplinari, focaliz-zato sulla valorizzazione e sulla messa a

sistema delle energie culturali e pro-duttive, sia milanesi che italiane, purchéabbiano una vocazione internazionale.La struttura del padiglione, progettatoda Alessandro Scandurra, è caratteriz-zata da una piazza centrale aperta af-fiancata da due grandi volumi laterali,'a casello', reticolari e aerei. La fles-sibilità e la trasparenza dell’opera dà lapossibilità di nuovi e più diretti sistemi dicomunicazione e allestimento, duegrandi vele-schermo saranno il suppor-to per continue trasmissioni di infor-mazione in tempo reale.La trasparenza della struttura simbo-leggia la disponibilità dello spazio per ilpubblico con le sue funzioni divulgative,educative ed esperienziali. Il progetto èstato ispirato dai criteri della soste-nibilità: è un sistema semplice, dalleforme sobrie e pure, realizzato contecnologie elementari di facile realiz-zazione.

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Concorsi

Premio Internazionale Ischiadi Architettura 2014Il concorso dedicatoagli Alberghi e alle SPApiù belli del mondo

Al via la settima edizione del PIDA -Premio Internazionale Ischia di Architet-tura, nato con l’ambizione di diventare ilpremio di riferimento per gli alberghi e leSPA più belle del mondo. Anche que-st’anno gli architetti, i designer, i pro-gettisti sono chiamati a confrontarsi sultema impegnativo dell’ “Architettura del-l’Ospitalità”.I premi della settima edizione si sonomoltiplicati e diversificati in:- Premio PIDA Alberghi e SPA (opererealizzate);- Premio PIDA Concept Alberghi e SPA(opere non realizzate);

- Premio PIDA Ottagono (l’albergo del2030 che rispecchi i principi enunciati neltema dell’EXPO 2015);- Premio PIDA CasaClima (l’albergo cherispetti l’ambiente);- Premio PIDA Analist (il premio suglialberghi dato da una giuria popolare chevota il suo progetto preferito su Face-

book). Il PIDA, in coerenza con il tema delprossimo Expo2015, si pone una doman-da, semplice e complessa al tempo stesso:“È possibile assicurare a tutta l’umanitàun’alimentazione buona, sana, sufficientee sostenibile?”. Da tale riflessione, in-centrata sulla sostenibilità applicata al-l’alimentazione, nasce il tema della se-zione del premio “PIDA Ottagono”: ènecessario, infatti, immaginare attraversoun concept il modello ideale di albergoche, nell’orizzonte 2030, riesca a sod-disfare il quesito sopraenunciato, riunen-do al proprio interno almeno 100 postiletto, SPA, ristorante, palestra, piscina ecentro congressi per 200 persone. La sca-denza per la inoltrare la propria can-didatura è fissata per il 22 giugno 2014. Il4 luglio la graduatoria dei vincitori saràcomunicata su sito istituzionale: i primi treclassificati, però, saranno svelati soltantonella cerimonia di premiazione finale il 25luglio.Questi i principali premi in palio:1° classificato sezione Premio PIDA “Al -berghi” = euro 3.000;1° classificato sezione Premio PIDA“SPA”= euro 1.000;1° classificato sezione Premio PIDA “Con -cept Alberghi”= euro 1.500;1° classificato sezione Premio PIDA “Con -cept SPA”= euro 500;1° classificato sezione Premio PIDA “Ot -tagono” = euro 1.000, un abbonamento almagazine e la pubblicazione del pro-getto.Info: www.pida.it

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“ Non possiamo essere forti all’estero se

non siamo fortissimi in casa” sono le

parole del presidente dei Giovani del-

l’Ance Filippo Delle Piane dal palco del XV

convegno nazionale “Giochiamo in Casa”. U-

na metafora calcistica per spiegare che un

Paese come l’Italia non può vivere di solo e-

xport, senza riforme e edilizia. I giovani im-

prenditori edili puntano il dito contro il peso

del fisco e il numero di adempimenti richiesti

alle imprese: “Il fisco è un vero e proprio ma-

cigno per le imprese italiane - ha dichiarato

Delle Piane - e ha effetti negativi anche per gli

operatori stranieri. Non possiamo più tollera-

re di essere trattati, nella migliore delle ipo-

tesi, come un bancomat da svuotare, e nella

peggiore come farabutti da punire”. La crisi

in Italia non è solo un fatto economico, dal pri-

mo rapporto sul Benessere equo e sostenibile

dell’Istat, emerge anche un problema di diffi-

denza dei cittadini. Il grado di fiducia che le

persone sono disposte ad accordare ai loro

concittadini nel nostro Paese è di 10 punti

percentuali inferiore alla media Ocse, nel

2012. Per questo i giovani dell’Ance chiedono

al Governo di passare dalle parole ai fatti e

dare segnali credibili: “Vogliamo spronare i

nostri governanti – ha dichiarato il presiden-

te Delle Piane – ad abbandonare l'effetto an-

nuncio di provvedimenti a immediata effica-

cia in favore di un più serio cammino da per-

correre insieme, basato su riforme veramen-

te strutturali e quindi da affrontare gradual-

mente”.

Un estratto della relazione dei Giovani An-

ce:

L'Italia e la crescita: un percorso in discesa

da 60 anni

La crisi ha portato alla luce un percorso di

decrescita cominciato in realtà molti anni

fa

Anni 50: crescita 5%; Anni 60: crescita 4%;

Anni 70: crescita 3%; Anni 89: crescita 2%;

Anni 90: crescita 1%; Anni 00: crescita 0%

La crisi non e’solo un fatto economico: di co-

sa hanno paura gli italiani?

I dati degli ultimi mesi mostrano che la rac-

colta del risparmio gestitocontinua a batte-

re record. A marzo 2014 il patrimonio com-

plessivo ha toccato i 1.390 miliardi.

Questa enorme massa di liquidità viene per

lo più investita sul mercato obbligazionario.

Perché? - I risparmiatori stanno faticosa-

mente provando a ricostituire il proprio ca-

pitale eroso dalla crisi prima di pensare ad

affrontare qualsiasi altro investimento.

La paura domina ancora le scelte delle per-

sone. Una paura giustificata non solo dalla

crisi, ma soprattutto da regole confuse che

cambiano continuamente e da una tassazio-

ne vessatoria.

Fisco: un macigno per le imprese italiane...

Secondo il rapporto Doing Business 2013,

l’Italia si colloca al 131° posto (su 185 paesi)

per quanto riguarda l’indicatore “paying

taxes”, che tiene conto del totale delle im-

poste che un’impresa di medie dimensioni

deve versare ogni anno, del numero di paga-

menti e delle ore dedicate alla compilazione

e al versamento delle tasse.

In Italia risultano 15 versamenti, contro una

media dell’area dell’euro di 11,7, e il tempo

utilizzato ammonta a 269 ore, oltre una volta

e mezza quello dell’area euro (163 ore).

E per gli operatori stranieri

Il fisco scoraggia anche gli operatori stra-

nieri: secondo un’indagine della Camera di

Commercio americana in Italia, per 29 top

managers su 33 delle multinazionali USA

presenti in Italia l’incidenza e l’inefficienza

del regime fiscale contribuiscono a peggio-

rare l’immagine del nostro Paese, determi-

nando un forte svantaggio competitivo per

l’Italia.

Competizione internazionale: un confronto

Giovani Ance, nel mirino fisco e burocrazia

“Forti all'estero solo sesiamo fortissimi in casa”

analisi

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EDILIZIA PIACENTINA10

impietoso

L'Italia ha di conseguenza una bassissima

capacità di attrazione di investimenti este-

ri.

Dal 2000 al 2013, i flussi medi di investimen-

ti esteri si fermano all’1 % del Pil, solo la

Grecia registra un valore più basso. La me-

dia per l’area Euro è pari, infatti, al 3,2% per

i paesi Ocse è 2,3%.

Inoltre, tra i 25 centri urbani europei in gra-

do di attrarre investimenti esteri, non ce n’è

uno solo del nostro Paese. Nella graduato-

ria, guidata da Londra, appaiono Finlandia,

Paesi Bassi, Irlanda, Germania, Spagna, Au-

stria, Francia, Belgio e Portogallo.

In Italia mancano innovazione, servizi fi-

nanziari, infrastrutture materiali e immate-

riali.

Credito: riequilibrare il rapporto ban-

che-imprese

- USA: le aziende approvvigionano credito

attraverso il sistema bancario per circa il

50% del fabbisogno;

- Europa: le aziende approvvigionano credi-

to attraverso il sistema bancario per circa

l’80%

del fabbisogno;

- Italia: le aziende approvvigionano credito

attraverso il sistema bancario per oltre il

90% del fabbisogno.

Nonostante questo squilibrio gli Stati Uniti

si sono preoccupati della ricapitalizzazione

delle proprie banche molto prima di noi. È

arrivato il momento di studiare nuove for-

me di approvvigionamento come:

- Mini bond

Crowdfunding

Quotazioni in borsa

Sono solo alcune delle possibilità che accan-

toniamo con troppa fretta per la facile scusa

che sono strumenti buoni solo per colossi in-

ternazionali.

Cosa faremmo senza il fardello del credito,

della burocrazia e della mancanza di fidu-

cia

Otterremmo delle risorse importanti da in-

vestire per migliorare la qualità della vita

dei cittadini e agganciare la ripresa. Infra-

strutture e città sono le due strade da per-

correre.

Scuole: i soldi ci sono, possibile avviare piu’

di 5.000 progetti

Secondo il rapporto Ance-Cresme oltre

24mila scuole sorgono su aree ad elevato ri-

schio sismico e 6.250 in zone a forte rischio

idrogeologico.

Ci sono ancora da utilizzare 2,1 miliardi di

euro dei 3,6 stanziati negli ultimi anni per

la

riqualificazione delle scuole.

Risorse che permetterebbero di avviare più

di 5.000 progetti già individuati.

Ma per farlo è necessario:

• superare l’estrema frammentazione delle

competenze

•Garantire, attraverso la forte regia nazio-

nale dei programmi, il tempestivo utilizzo

dei fondi.

Rigenerazione urbana: l'occasione dei fon-

di europei

La programmazione dei fondi europei e na-

zionali 2014-2020 rappresenta una straordi-

naria occasione. La nuova programmazione

deve attribuire carattere prioritario al te-

ma della rigenerazione urbana. L'Ance

chiede di destinare almeno 3 miliardi di eu-

ro l'anno, per 7 anni, all'attuazione di politi-

che urbane nell'ambito della programma-

zione dei fondi europei e dell'ex-FAS.

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U na nutrita cordata di operatori immo-

biliari, professionisti e banche sta-

rebbe per imprimere una clamorosa

svolta alla vicenda del palazzo ex Enel situato

di fronte a Palazzo Farnese e di lato al liceo

‘Gioia’, tra via Campo della Fiera e viale Risor-

gimento a Piacenza.

Dopo anni di stallo, infatti, potrebbe decolla-

re - grazie ad un investimento di una ventina

di milioni di euro, metà per l’acquisizione

dell’immobile e metà per la sua ristruttura-

zione - un intervento che potrebbe cambiare

il volto di una delle aree più discusse della

città.

Tra i nomi già usciti sui media locali ci sono

quelli delle imprese di costruzione Cogni e

Raffi e degli istituti di credito Cariparma e

Banca di Piacenza, a riprova della solidità

dell’iniziativa che sarebbe di imminente rea-

lizzazione: si parla di una “rigenerazione”

che potrebbe rivoluzionare la zona, con la

partenza - già a luglio, a scuole chiuse? - dei la-

vori di demolizione a cui seguirebbero quelli

per la realizzazione del nuovo palazzo, che

verrebbe completato in 24 mesi.

Già forte dei ‘via libera’ottenuti in Consiglio

comunale tra 2009 e 2010, il progetto - curato

dall’architetto Paolo Pagani - prevede, in ba-

se a quanto emerso finora, una destinazione

mista per i cinque piani (piano terra e primo

per uffici, gli altri tre piani per 29 alloggi) e

due livelli sotterranei destinati a spazi auto.

Importante la previsione - “imposta” qual -

che anno fa dal Consiglio comunale - di una

palestra (di circa 600 mq) che andrebbe fi-

nalmente ad ovviare ai pluridecennali pro-

blemi di spazi delle scuole vicine, ma forse

ancora più caratterizzanti potrebbero essere

alcune rifiniture dell’ultima versione del

progetto, che mirano - soprattutto rispetto al

non proprio esteticissimo esistente - a ren-

derlo più coerente con un contesto urbano

nel quale svettano l’imponente e storica bel-

lezza di Palazzo Farnese e la tipicità delle ca-

se della zona circostante.

Non resta che attendere gli annunci e le date

ufficiali per vedere ridisegnato un angolo di

città che ha più di una volta fatto notizia. Le

polemiche - sorte fin dalla costruzione del pa-

lazzo ex Enel, nel 1985 - sul non esteticissimo

aspetto esteriore dell’edificio sono infatti

state ampiamente superate, qualche anno

fa, da altro: prima per i ritrovamenti archeo-

logici (tra cui resti di mura di epoca repubbli-

cana) riguardo ai quali la Soprintendenza -

pur chiedendo qualche integrazione nella

documentazione presentata - non individuò

elementi ostativi alla realizzazione del pro-

getto, e poi per la durissima querelle che tra

2009 e 2010 contrappose l’ex sindaco Giaco-

mo Vaciago e l’allora vicesindaco Francesco

Cacciatore, difeso anche dall’allora sindaco

Roberto Reggi. Vaciago contestò quella che

riteneva un’anomala crescita di valore (da

5,4 a 9,4 milioni di euro nel 2007) al passaggio

di proprietà, Cacciatore ribattè sostenendo

che la stima di circa 5 milioni risaliva al 2003

e che l’aumento era stato da 8 a 9,4 milioni

“nel corso di una dismissione di immobili da

parte del gruppo Enel”. Dopo un esposto sul-

la questione presentato dallo stesso Vacia-

go, cui seguirono l’apertura di un fascicolo

sulla compravendita e la variazione urbani-

stica del palazzo e gli approfondimenti della

Guardia di Finanza, nel maggio 2010 il pm

Antonio Colonna e il comandante Tortora di-

chiararono che risultavano in regola sia l’in -

tera pratica urbanistica sia la questione rela-

tiva al valore dell’edificio.

L’eco dello scontro è andato via via smorzan-

dosi, ora - quattro anni abbondanti dopo -

sembra vicina la svolta: presto, stando ai be-

ne informati, si accenderanno le ruspe e il

Comune incasserà circa 800mila euro in one-

ri di urbanizzazione e diritti vari.

Demolizione e nuovo edificio in vista

Palazzo ex Enel,più vicina la svolta?

andrea dossena

dietro

le qu

inte

Page 12: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA12

E sordio con polemica per la re-

stituzione alla città del bastio-

ne Campagna di via Tramello

che, come il tratto delle mura farnesia-

ne da porta Soccorso a porta Borghetto,

è stato sottoposto a una significativa o-

pera di restauro. Il giorno dopo la ceri-

monia istituzionale di sabato 17 mag-

gio, infatti, i cittadini che vi si sono re-

cati hanno clamorosamente trovato il

cancello chiuso: alla pompa magna del-

l'inaugurazione era infatti colpevol-

mente corrisposta la dimenticanza di

un passaggio organizzativo al quale il

Comune ha dovuto porre in fretta rime-

dio dopo le numerose lamentele dei cit-

tadini.

Dal 24 maggio il Bastione è diventato fi-

nalmente visitabile grazie all'accordo

per l'apertura e la chiusura (con esposi-

zione degli orari - dalle 8 alle 19.30 fino a

settembre incluso - su un cartello ad hoc)

raggiunto con l'Ivri, ma lo scivolone or-

mai era fatto.

L’intervento di restauro

Passata la polemica, resta l'importanza

del lavoro effettuato, finanziato da Ar-

cus spa per un importo pari a 750.000 eu-

ro: non a caso per il "battesimo" erano

presenti il sindaco Paolo Dosi, il sottose-

gretario alla Pubblica Istruzione Rober-

to Reggi e il senatore Alberto Spigaroli,

presidente dell’Ente Farnese e delle mu-

ra farnesiane.

Al finanziamento di Arcus si aggiungono

i 187.500 euro stanziati dall’Amministra -

zione comunale, che al proprio Servizio

Infrastrutture ha affidato la progettazio-

ne e la direzione dei lavori, eseguiti dalla

ditta Cesac di Genova con la supervisio-

ne della Soprintendenza per i Beni Ar-

chitettonici di Parma e Piacenza.

L’intervento di restauro, iniziato nell’ot -

tobre 2011 per concludersi nel maggio di

quest'anno, ha comportato il consolida-

mento e l’integrazione del paramento

murario nel tratto delle antiche mura tra

porta Soccorso e porta Borghetto, sia sul

lato prospiciente il vallo, sia sul lato che

si affaccia su via Maculani e via Tramel-

lo, nonché la realizzazione di una coper-

tina protettiva in sommità del muro, la

pulizia del piede del muro e del paramen-

to.

Nella porzione di proprietà comunale di

porta Borghetto si è provveduto al rifaci-

mento completo del tetto, al risanamen-

to e al restauro degli ambienti interni,

mentre su bastione Campagna è stata ef-

fettuata un’opera di consolidamento e

integrazione del paramento murario

verso il vallo (ad esclusione di due lati), la

pulizia del piede del muro e del paramen-

to, oltre alla realizzazione del parco pub-

blico attrezzato sulla sommità, per un’a-

Restituito ai cittadini dopo il restauro

Piacenza gioca l’assodi Bastione Campagna

andrea dossena

In questa pagina, un momento

dell’inaugurazione. A pagina 13,

sull’altalena al Bastione.

A pagina 14, una porzione

dell’ampia area verde

pan

ora

mi

Page 13: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA 13

rea di circa 2mila metri quadri, con ac-

cesso da via Tramello.

Il ruolo di Arcus

Arcus S.p.A., società per lo sviluppo del-

l’arte, della cultura e dello spettacolo co-

stituita nel 2004 con atto del Ministro per

i Beni e le Attività Culturali, ha il compi-

to di sostenere e avviare progetti riguar-

danti i beni e le attività culturali, anche

nella loro connessione con le infrastrut-

ture, perseguendo la visione di contri-

buire a tradurre i beni e le attività cultu-

rali da oggetto passivo di osservazione a

soggetto attivo di sviluppo.

Il capitale sociale di Arcus è interamente

sottoscritto dal Ministero dell’Econo -

mia, mentre l’operatività aziendale deri-

va dai programmi di indirizzo che sono

oggetto di decreti annuali adottati dal

Ministro dei Beni e delle Attività Cultu-

rali (ora MiBACT) di concerto con il Mi-

nistro delle Infrastrutture.

Sostenere progetti significa individuare

nel panorama della cultura italiana ini-

ziative importanti e innovative, aiutarne

il completamento progettuale, interve-

Page 14: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA14

nire negli aspetti organizzativi e tecnici,

partecipare - ove opportuno o necessario

- al finanziamento del progetto, monito-

rarne l’evoluzione, contribuire ad una

conclusione felice dell’iniziativa.

Negli anni la società ha rafforzato il pro-

prio ruolo di riferimento per Istituzioni

pubbliche e private su alcune aree di in-

tervento strategiche: restauro di beni

culturali, recupero di siti archeologici,

tutela del paesaggio, promozione dello

spettacolo dal vivo, valorizzazione del

patrimonio artistico anche a fini sociali e

turistici, applicazione delle nuove tecno-

logie per la migliore fruizione e protezio-

ne dei beni culturali.

Arcus si muove anche nell’ottica di ag-

gregare attorno ai progetti i possibili sta-

keholders potenzialmente interessati.

Di volta in volta, pertanto, vengono con-

tattate fondazioni di origine bancaria e

non, enti locali, esponenti delle autono-

mie e della società civile, università, sog-

getti pubblici e privati, nazionali e inter-

nazionali, al fine di coagulare attorno al-

le iniziative risorse crescenti e finanzia-

menti coordinati.

Il progetto ambizioso di Arcus è infatti

quello di diventare il “collante”che con-

sente di rendere sistemiche le azioni di

promozione, sostegno progettuale, iden-

tificazione ed attrazione di ulteriori ca-

pitali per la realizzazione di iniziative mi-

rate a migliorare il quadro dei beni e del-

le attività culturali, in un’ottica di con-

servazione, fruizione e valorizzazione.

Page 15: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA 15

U n poliambulatorio, la “Casa della Sa-

lute”, e un centro polifunzionale che

ospiterà spazi per giovani e associa-

zioni sono gli obiettivi del progetto di totale ri-

qualificazione dell'area dell'ex macello di Car-

paneto, che è stato presentato pubblicamente

il 20 maggio scorso e che dovrebbe vedere la lu-

ce nel giro di un paio d'anni. Per la fine di giu-

gno sarà pronto il progetto definitivo ed entro

fine anno si conta di ultimare l'iter autorizzati-

vo. Ecco un estratto del progetto, a cura dell’ar -

chitetto Stefano Della Santa (studio Architet-

tura & Città).

Motivazioni e obiettividel progetto

Il progetto presentato è il risultato di un ar-

ticolato percorso conoscitivo ed ideativo che

ha coinvolto numerosi soggetti – Ammini -

strazione Comunale, AUSL di Piacenza, tec-

nici incaricati, stakeholders – mossi dall’o-

biettivo di rispondere alle diverse esigenze

di riqualificazione urbana e recupero e valo-

rizzazione di un bene architettonico testimo-

niale, coniugate con la necessità d’innescare

un processo di miglioramento e d’implemen -

tazione dei servizi ai cittadini, sia in ambito

di prevenzione e cura della salute (nuova Ca-

sa della Salute), sia per gli aspetti culturali

ed aggregativi (recupero ex Macello).

L’evidente complessità ideativa ed ammini-

strativa dell’intervento ha richiesto un at-

tento studio delle differenti componenti

che, con ruoli differenti, partecipano e deter-

minano il processo progettuale. [...]

Nell’avviare il complesso processo di valoriz-

zazione urbana, l’Amministrazione comuna-

le aveva, fin da subito, individuato, nella ri-

qualificazione dell’area dell’ex macello co-

munale, il fulcro degli interventi ipotizzati e

coinvolto, nel programma, l'Azienda sanita-

ria che, con proprie risorse, sarebbe interve-

nuta nella realizzazione della "Casa della Sa-

lute". La scelta d’insediare i nuovi, impor-

tanti servizi territoriali previsti all’interno

della vasta area di proprietà pubblica, limi-

trofa al centro urbano e caratterizzata da u-

n’ampia dotazione di parcheggi e dalla pre-

senza della sede dell’ufficio postale, ha rap-

presentato il primo, decisivo e concreto atto

d’avvio del processo di riqualificazione e va-

lorizzazione urbana prospettato.

L’apporto definito dal processo progettuale,

iniziato in seguito all’espletamento della

procedura di assegnazione d’incarico, al per-

corso promosso dall’Amministrazione comu-

nale è stato sostanzialmente quello di inda-

gare e verificare, attraverso gli strumenti

dell’analisi e del progetto, la compatibilità

architettonica e funzionale, ma anche tecni-

co/economica, tra le finalità di restauro, re-

cupero e ristrutturazione, previste per il

complesso dell’ex Macello comunale, e le e-

sigenze d'uso espresse da tutti i soggetti coin-

volti. Dalle considerazioni svolte e dall’inda -

gine progettuale condotta è quindi emersa

l’effettiva criticità di “addensare” i diversi

servizi ai cittadini ipotizzati all’interno delle

strutture edilizie esistenti, risultando evi-

dente l’incompatibilità tra il processo di re-

stauro e valorizzazione del bene architetto-

nico e testimoniale rappresentato dall’ex

Macello comunale e la molteplicità degli usi

previsti. L’input derivante da questa prima

fase di ricerca progettuale, approfondito e

condiviso con i soggetti pubblici proponenti,

si è espresso nella proposta di una nuova col-

locazione della struttura sanitaria richiesta

nell’area compresa tra lo storico recinto del-

l’ex Macello e l’edificio postale, risponden-

do, in tal modo, agli obiettivi di efficienza e

qualità richiesti per l’edificio della nuova

“Casa della Salute”ed alle finalità di valoriz-

Presentato il progetto di riqualificazione

Carpaneto, sguardo al futuro:l’ex macello cambia volto

In questa pagina e nella successiva,

due rendering del progetto di

riqualificazione dell’ex macello di

Carpaneto

a cura della redazione

perisco

pio

Page 16: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA16

zazione e riqualificazione urbana poste alla

base del progetto. L’ampliamento del peri-

metro d’intervento promuove infatti un’a-

zione di recupero dell’intera area, coinvol-

gendo anche, pur in tempi successivi, la ne-

cessaria sistemazione del grande parcheggio

esistente e la riqualificazione della fascia al-

berata e degli spazi, oggi vuoti e scarsamente

definiti. [...]

Il complessodell’ex Macello comunale

Le operazioni analitiche e progettuali con

cui è stato affrontato il tema del restauro del-

la struttura urbana dell’ex macello comuna-

le hanno risposto alla finalità di acquisire le

conoscenze necessarie a compiere tutte le

valutazioni relative al recupero, riorganizza-

zione e riqualificazione del complesso ed alla

compatibilità dei corpi di fabbrica che lo

compongono ad assolvere alle funzioni di

servizi ai cittadini culturali, intergenerazio-

nali e per l’integrazione ed il tempo libero

previsti dal programma funzionale dell’Am -

ministrazione pubblica (es. sala civica, cen-

tro ricreativo, luogo d’incontro intergenera-

zionale…). [...]

Le analisi svolte hanno compreso i rilievi - fo-

tografico, geometrico e materico - dell’intero

complesso, integrati con un’attenta valuta-

zione delle condizioni di degrado esistenti,

condotta prima ed anche dopo il terremoto

del gennaio del 2012. [...] La situazione rile-

vata presenta una notevole diversità tra i

corpi di fabbrica esistenti, nei quali, fermo

restando il valore testimoniale del comples-

so racchiuso nel recinto definito dal perime-

tro murario dell’ex macello, si riconosce una

diversa consistenza storico architettonica

delle sue parti edilizie che conduce a consi-

derazioni diverse rispetto agli interventi da

attuare sui singoli edifici. Nello stato di fatto

si evidenziano corpi di fabbrica dai volumi

storicamente consolidati ed ancora architet-

tonicamente ben riconoscibili, anche se di

qualità architettonica differente: l’edificio

della ex sala di macellazione bovini, sicura-

mente l’elemento di maggior rilievo, la casa

del custode, l’ex negozio – mentre si indivi-

duano, come riportato anche nella relazione

di accompagnamento all’apposizione del

vincolo da parte della Soprintendenza com-

petente, alcuni edifici minori – ex depositi e

altro – la cui “povertà” costruttiva origina-

ria, il passare del tempo e gli interventi di

“aggiustamento” subiti, hanno ridotto ad u-

na situazione di degrado considerevole, per

cui si attribuisce loro un effettivo significato

solo all’interno delle caratteristiche tipolo-

giche definite dal recinto murario che rac-

chiude l’area. Per il volume posto a nord del

macello bovino, molto più recente (anni ’70

del XX sec.) e destinato a celle frigorifere,

viene espresso un giudizio di pesante critici-

tà, derivante anche dalla sua funzione esclu-

sivamente “frigorifera”, per la quale era sta-

to costruito con ambienti rigorosamente

chiusi verso l’esterno, inadatti a qualsiasi de-

stinazione d’uso civile. Le pessime condizio-

ni edilizie del corpo a nord ora descritto, le

numerose trasformazioni e adattamenti su-

biti nel tempo, l’uso di materiali costruttivi

scadenti e, non ultimo, il rozzo inglobamento

edilizio della pre-esistente sala di macella-

Page 17: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA 17

zione, inducono alla scelta di intervenire con

la completa demolizione del corpo di fabbri-

ca, il cui valore volumetrico viene, in parte,

de localizzato per la realizzazione della nuo-

va Casa della salute.

Accanto alle analisi ed alle valutazione effet-

tuate in sede di rilievo geometrico ed archi-

tettonico degli edifici e di lettura delle condi-

zioni e caratteristiche del degrado sono state

indagate anche le caratteristiche strutturali,

con lo scopo di valutare i possibili interventi

da attuare per la messa in sicurezza ed l’im -

patto di queste lavorazioni sul bene da con-

servare, a fronte del miglioramento del livel-

lo di sicurezza conseguibile. [...]

La nuova Casa della Salute

La nuova Casa della Salute ricomprenderà,

al suo interno, i servizi sanitari oggi dislocati

in differenti luoghi di Carpaneto. La localiz-

zazione proposta risponde all’esigenza di

prevedere una struttura edilizia libera dai

condizionamenti dimensionali e prestazio-

nali che sarebbero derivati nel ricercare una

soluzione tutta interna al recinto dell’ex Ma-

cello comunale e, contemporaneamente, al-

l’occasione di proseguire e consolidare, con

l’insediamento del nuovo edificio, il proces-

so di rinnovo e riqualificazione urbana già i-

niziato con il progetto di restauro e riuso del

complesso dell’ex Macello. L’area individua-

ta per il nuovo intervento è compresa tra la

storica struttura di macellazione e l’edificio

postale, e la sua inclusione nel progetto per-

mette di riformulare e riqualificare l’intero

fronte strada lungo via del Macello. Alle

spalle della fascia interessata dal progetto si

estende il grande vuoto urbano di piazza G.

Rossi, che costituisce uno spazio di dimensio-

ni tali da risultare un “fuori scala” nel tessu-

to edilizio del paese di Carpaneto. L’enorme

piazza è oggi destinata unicamente a par-

cheggio, utilizzato quasi esclusivamente nel

giorno di mercato mentre, quotidianamen-

te, si presenta come un desolante slargo a-

sfaltato, privo di qualità urbana. [...] L’area

destinata alla localizzazione della nuova Ca-

sa della Salute è interamente di proprietà

pubblica. Nella proposta insediativa assi-

stiamo ad una “duplicazione” del recinto

dell’ex Macello comunale: il perimetro mu-

rario, in quanto segno urbano storico ed ele-

mento ordinatore delle tipologie ad esso in-

terne, viene assunto come matrice insediati-

va e dimensionale del nuovo intervento. Con

la geometria del recinto si misura lo spazio li-

bero compreso tra i due complessi edilizi esi-

stenti, quello storico e l’edificio postale, ed al

nuovo corpo di fabbrica della Casa della Sa-

lute viene affidato il compito di definire il li-

mite verso il lotto dell’edificio postale, di ri-

badire la “dimensione del recinto”. All’in -

terno di questo spazio geometricamente de-

finito, il nuovo edificio articola le aree ester-

ne, proponendo rimandi e connessioni con

gli oggetti costruiti e con gli spazi liberi all’in -

terno del perimetro murario dell’ex macello.

Un dialogo sottile, costruito con allineamen-

ti e aperture, giocando sulla porzione di mu-

ro che le demolizioni delle superfetazioni so-

pra indicate lasciano aperto, sul grande albe-

ro presente nell’area e sulla sistemazione

dell’ampio marciapiede che definirà il limite

urbano delle tre centralità pubbliche e rac-

coglierà le percorrenze pedonali provenien-

ti dal centro per collegarle con una piazza

Rossi che si immagina riqualificata.

L’organizzazione del nuovo corpo di fabbrica

è pensata per “accogliere” e suggerire una

tappa sul percorso di collegamento tra cen-

tro urbano e piazza G. Rossi: si definisce una

“corte verde” rafforzata dalla presenza del

grande albero esistente e su cui affaccia, con

prospetti vetrati, protetti dall’irraggiamen -

to solare e dalla pioggia dall’aggetto che li

sormonta, tutto il sistema distributivo e di at-

tesa della struttura sanitaria. Una “Casa” a-

perta, “trasparente”, affacciata su di una

piazza/giardino che verrà attrezzata con se-

dute e alcuni giochi per i bimbi. Gli ambula-

tori, la cui dimensione di 16 mq li rende di-

sponibili a tutti gli usi necessari (medicina di

base, specialistica, infermieristica,…), sono

rivolti verso lo spazio aperto ad est, più pro-

tetto e riparato da possibili introspezioni, ri-

cavato tra il nuovo edificio e l’ufficio postale.

Si tratta di uno spazio a servizio della nuova

struttura, che non rinuncia ad una propria

qualità, sottolineata anche dalla sistemazio-

ne delle zone a verde.

[...] L’edificio della nuova Casa della Salute

avrà una superficie di circa 500 mq e si svi-

lupperà in un solo piano: con questi requisiti

dimensionali si riesce a rispondere corretta-

mente sia alle esigenze funzionali evidenzia-

te sia ai limiti imposti dal budget disponibi-

le.

Page 18: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA18

S ono complessivamente otto i ponti che

attraversano la strada provinciale

654R di Val Nure coinvolti in un ma-

xi-intervento di consolidamento delle struttu-

re avviato dalla Provincia di Piacenza del co-

sto complessivo di 500mila euro (interamente

messi a disposizione dalla Provincia). I ponti

su corsi d’acqua minori sono tutti collocati nel

territorio dei comuni di Farini e Ferriere.

In particolare l'intervento ha preso il via dal

ponte in località Cà Bonvicini e il cantiere si

sposterà poi negli altri sette punti lungo l'ar-

teria della Valnure.

“Il maxi-intervento – ha spiegato il presi-

dente della Provincia Trespidi –consente di

mettere in sicurezza diversi manufatti in un

territorio, quello dell'alta Val Nure, biso-

gnoso di interventi. Ricordo che nel territo-

rio dei comuni di Farini e Ferriere sono pre-

visti ancora per il 2014 diversi interventi di

ripristino di alcuni cedimenti stradali a se-

guito di dissesti franosi: a monte dell'abitato

di Farini (finanziato dalla Regione Emilia

Romagna), a monte della località Perotti (fi-

nanziato dalla Provincia) e nei pressi dell'a-

bitato di Ferriere (previsto nel programma

triennale dei lavori pubblici 2014-2016 del-

la Provincia di Piacenza per una spesa di

150mila euro). Complessivamente relativa-

mente al territorio della Val Nure sono in fa-

se di aggiudicazione interventi di messa in

sicurezza di manufatti e ripristino di tratti

stradali per una spesa totale di 800mila euro

e altre opere –finanziate con un budget com-

plessivo di un milione e 200mila euro – di

messa in sicurezza di manufatti e versanti

sono in fase di progettazione. Altri interven-

ti sono infine già stati conclusi nelle scorse

settimane: tra questi la realizzazione di un

nuovo muro di sostegno lungo la provinciale

nei pressi dell'abitato di Gambaro (nel co-

mune di Ferriere) dove è stato completato in

questi giorni il consolidamento del ponte; la

realizzazione di opere di sostegno al confine

tra i comuni di Bettola e Farini e, infine, la

protezione della strada con una rete para-

massi al confine tra i comuni di Bettola e

Pontedellolio”.

Il nuovo maxi intervento prevede nel detta-

glio il rifacimento e il ripristino di murature

in pietrame, alcune demolizioni di manufat-

ti e scavi; la posa di barriere di sicurezza stra-

dale e il rifacimento delle pavimentazioni

stradali interessate dalle lavorazioni. I lavo-

ri sono stati seguiti dal dirigente del servizio

Edilizia, progettazione infrastrutture e

grandi opere della Provincia di Piacenza

Stefano Pozzoli con i progettisti e tecnici Ka-

tia Merli, Valeria Toscani e Oreste Gugliel-

metti. La ditta aggiudicataria dell'interven-

to è la Cdf Costruzioni Srl di Podenzano.

Messi in sicurezza nei Comuni di Farini e Ferriere

Provinciale Val Nure,consolidati otto ponti

a cura della redazionein

fras

tru

ttu

re

Page 19: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA 19

‘ Pensare con gli occhi’: è così che nasce

il giardino perfetto secondo Isabella

Casali di Monticelli, architetto pae-

saggista che vanta un’esperienza trenten-

nale nella progettazione di terrazze e giar-

dini in Italia e all’estero. ‘Spirito di osser-

vazione e rispetto della natura sono le li-

nee guida da seguire nella progettazione

dei giardini’, afferma l’architetto piacen-

tino che spiega: ‘Il giardino ideale è quello

che si integra perfettamente con la casa e

con il paesaggio in cui è inserito, creando

un tutto armonico che permette alla natu-

ra di fare il suo corso e di manifestare la sua

creatività senza mai interrompersi’. Autri-

ce del libro ‘Nel giardino s’incontrano gli

dei. Le regole d'oro per un giardino perfet-

to’ (2005, Sperling and Kupfer Editori),

l’architetto Casali ha presentato alcuni

dei suoi capolavori in una conferenza –

coordinata dal giornalista Robert Gionelli

–che si è svolta lunedì 19 maggio a Palazzo

Galli a Piacenza. Durante la mostra-confe-

renza l’architetto piacentino ha esposto al-

cuni disegni - fatti a china - di terrazze, orti

e giardini realizzati in Italia e all’estero: da

Londra a Malta, da Roma al Salento (dove

sta operando attualmente, così come ad A-

malfi e nelle campagne della sua Piacen-

za). Ama definirsi ‘un’artigiana del giardi-

no’perché ancora oggi preferisce disegna-

re a mano i suoi progetti: ‘La natura si muo-

ve lenta mentre il computer è veloce. Per

capire come progettare un giardino serve

tempo: è necessario attendere ed osserva-

re l’evolversi della natura, analizzare con

calma i mutamenti e – a volte - cambiare

strategia, se necessario. Tutte queste ope-

razioni –aggiunge –poco hanno in comune

con le frettolose strumentazioni informa-

tiche’. Isabella Casali di Monticelli è stata

preziosa collaboratrice del grande mae-

stro di giardini Ippolito Pizzettti – poeta,

scrittore e paesaggista – con il quale ha la-

vorato alla nota rubrica ‘Pollice Verde’sul

quotidiano Il Messaggero e a numerose

progettazioni di orti, terrazze e giardini

d’Italia e non solo. Ed è proprio da una fra-

se di Pizzetti che è nata l’idea di titolare il

suo libro ‘Nel giardino s’incontrano gli

dei’. Nel volume vengono citate oltre 500

piante e condivise, con il lettore, le regole

da seguire per ottenere il ‘giardino perfet-

to’. A ciò si aggiungono diversi aneddoti

che l’autrice racconta, catturano il pubbli-

co e divertendolo. ‘Un giardino non è mai

completamente finito’, scrive Isabella Ca-

sali di Monticelli nel suo libro (‘Nel giardi-

no s’incontrano gli dei’ – Sperling e Kup-

fer) dove spiega: ‘dopo le idee, dopo i dise-

gni, dopo i cantieri, la natura continua il

suo corso’.‘Eppure –prosegue –c’è sempre

un momento in cui il giardino è perfetto, in

cui il pensiero creatore e la realtà creata

assumono la medesima forma: è proprio

allora che un giorno Ippolito Pizzetti mi

disse: ‹‹ nel giardino s’incontrano gli

dei››’.

Nel Suo libro racconta le regole d’oro da se-

guire per un giardino perfetto: quali so-

no?

‘La prima regola da seguire consiste nel ri-

spettare e amare la natura lasciando che

Isabella Casali: come esaltare la natura

Pensare con gli occhi:ecco il giardino perfetto

Albergo Ta'Cenc, Gozo (Malta):

prima e dopo l’intervento

francesca gazzola

architetto

del m

ese

Page 20: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA20

sia essa a guidarti nella progettazione.

Perché ciò sia possibile è necessario cono-

scere profondamente le piante (come vi-

vono, di che cosa hanno bisogno, come van-

no curate e potate). La potatura –ad esem-

pio - è un aspetto fondamentale della cura

del giardino ma in Italia avviene spesso in

maniera selvaggia. A ciò si aggiungono tut-

ti quei trattamenti invasivi utilizzati per

combattere le patologie delle piante e che

finiscono col danneggiarle irrimediabil-

mente (spesso è sufficiente utilizzare il sa-

pone di Marsiglia ma sono in pochi a saper-

lo). E’ importante osservare la natura, as-

secondandola ed evitando tutte quelle for-

zature che rischiano di snaturare il pae-

saggio. E’ solo così che la qualità vince sul-

la quantità: spesso si tende a sovraccarica-

re il giardino con piante diverse tra loro,

affiancando le une alle altre senza criterio

logico: non è così che si opera. Alla quanti-

tà dobbiamo sostituire la qualità, che è il

fulcro della progettazione’.

Qual è l’aspetto che non deve mai mancare

nella progettazione?

‘Nella progettazione dei giardini è essen-

ziale il dialogo continuo tra tre figure chia-

ve: il committente, l’architetto e il paesag-

gista. Il giardino deve diventare un pro-

dotto armonico con la casa e con il paesag-

Erbario in Toscana prima e dopo l’intervento

Page 21: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA 21

gio; deve trasmettere serenità e consenti-

re alla natura di rimanere protagonista in-

discussa del progetto. Il giardino offre va-

lore aggiunto alla casa: questo aspetto –

che in Italia ancora oggi fatica a farsi stra-

da – è molto valorizzato all’estero, dove e-

siste una maggiore cultura del giardino e

del terrazzo. Negli Stati Uniti - ad esempio

- l’esterno della casa viene considerato

parte integrante dell’abitazione. E’un ele-

mento qualificante che consente all’im -

mobile di acquisire anche maggiore valore

economico’.

Da Malta al Salento, da Positano ad Amal-

fi: quali le peculiarità dei giardini medi-

terranei?

Il giardino mediterraneo è apparente-

mente un giardino semplice: piante e fiori

necessitano di poca acqua e di poche cure.

In realtà la vera sfida consiste nella capa-

cità di trasformare aree semidesertiche in

veri e propri paesaggi da ammirare. E’ ca -

pitato a Tà Cenc (Malta) dove ho realizzato

un giardino per un noto albergo che si af-

faccia su una scogliera: il punto di forza

dell’intervento consiste proprio nell’aver

trasformato un ambiente vuoto (una sco-

gliera sul mare) in un paesaggio che ha da-

to grande valore aggiunto all’intera locali-

tà. In seguito ricevetti apprezzamenti dal

ministro dell’Istruzione di Malta, che mi

ringraziò per aver trasformato tale area in

un paradiso e ciò mi diede immensa soddi-

sfazione. Altro intervento a cui sono molto

legata è la progettazione di aree verdi per

un famoso albergo di Positano: qui ho rea-

lizzato tante piccole terrazze tematiche,

ciascuna con una differente tipologia di

pianta, recuperando lo spirito del luogo, i

suoi colori e le sue tradizioni. La sfida per

me più grande rimane però - ancora oggi -

la realizzazione del giardino della casa di

famiglia a Piacenza dove ho trasformato

un vecchio campo di pomodori in una

splendida oasi verde: un banco di prova

importante e di cui sono ancora oggi molto

orgogliosa’.

Giardino di un castello in Toscana, prima e dopo l’intervento

Isabella Casali di Monticelli, il curriculum

Laureata in Lettere moderne a Milano (con specializzazione ingeografia storica e tesi sui paesaggi di Edward Lear), Isabella Casali diMonticelli si avvicina alla materia paesaggistica frequentando un

corso di architettura di giardini(Inchbald School of Design,1984). Dal 1985 al 1990 collaboracon il famoso architetto del pae-saggio Ippolito Pizzetti, profes-sore universitario di paesaggi-stica e autore di numerose pub-blicazioni. Con Pizzetti tiene dal1988 al 1994 una rubrica set-timanale dal titolo “Pollice Ver-de”, sul quotidiano “Il Messag-gero”.Dal 1986 a oggi l’architetto Casaliha realizzato numerosi giardini eterrazze di ville e alberghi inItalia e all’estero, specializzan-dosi soprattutto nel paesaggiomediterraneo. Dal 1999 al 2000tiene un corso di giardinaggioper il servizio giardini del Co-mune di Roma.Nel 1995 partecipa al concorsoper la riqualificazione del Bor-ghetto Flaminio (Roma) e offrediverse consulenze per il restau-

ro dei Giardini di Villa Pepoli (Roma), per il restauro del parco storicodella Villa Coccolia (Ravenna) e per la città di Milano. Nel 2005pubblica “Nel giardino s'incontrano gli dei” edito Sperling & Kup-fer.

Page 22: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA22

L o scopo è quello di migliorare l’effi -

cienza energetica degli edifici. Si

chiama “Condomini Intelligenti”

ed è l’iniziativa “green” di Confindustria e

Ance Piacenza che nasce per aiutare le im-

prese edili ed impiantiste. Il progetto, rico-

nosciuto dall’Unione europea come eccel-

lenza nell’ambito del ‘Patto dei Sindaci’,

rientra tra le azioni del Paes (Piano di azione

dell’energia sostenibile) del Comune di Pia-

cenza e potrebbe estendersi in futuro agli al-

tri 33 comuni piacentini che hanno aderito

al sopracitato Patto.

Contenimento dei costi per il riscaldamen-

to d’inverno e per il raffrescamento d’esta -

te, con un risparmio garantito di almeno il

30 per cento, rivalutazione degli immobili

con il passaggio ad una classe energetica

superiore, miglioramento dell'ambiente

attraverso minori emissioni in atmosfera

sono obiettivi del progetto, oltre – natural -

mente - all'auspicato impulso che si vuole

offrire alla filiera del settore costruzioni. Il

progetto è stato presentato nel gennaio

scorso e si sostiene che il potenziale di que-

sta “formula”sia enorme: la maggior parte

dei condomini del territorio ha sistemi ob-

soleti di gestione del riscaldamento, siste-

mi vetusti e poco efficienti. Ne consegue un

inaccettabile spreco di energia finalizzata

al riscaldamento, con conseguenze imma-

ginabili –pesanti - anche per quanto riguar-

da la bolletta in carico alle famiglie.

Il 90% degli edifici cittadini –stima l'asses-

sore comunale all'Ambiente Rabuffi –è an-

tecedente al 1981 e sono ancora troppo nu-

merosi (ben 239) i condomini di Piacenza

che utilizzano impianti alimentati a gaso-

lio.

E gli impianti “poco efficienti”di case e uf-

fici costituiscono – inoltre - la principale

causa di emissione di anidride carbonica.

E la peculiarità del progetto “Condomini

intelligenti” risiede nel fatto che l'accre-

sciuta efficienza energetica dell'edificio

viene realizzata a "costo zero" e soprattut-

to ad "anticipo zero". Con il risparmio otte-

nuto (in soli 7-8 anni) dalla rigenerazione e-

nergetica e i benefici fiscali (ecobonus del

65%), i condomini coinvolti riusciranno a

coprire l’intera operazione senza alcun e-

sborso. Progetto pilota in Emilia Romagna,

‘Condomini intelligenti’ si rivolge in parti-

colar modo agli edifici cittadini costruiti

tra gli anni Cinquanta e Sessanta che non

sono più adeguati dal punto di vista energe-

tico: i possibili destinatari potrebbero esse-

re infatti i condomini di classe E-F o G del

Comune di Piacenza che ancora sono ali-

mentati da caldaia a gasolio e che con inter-

venti mirati passerebbero alle classi B o C.

“Nei vecchi condomini circa il 45% dell’e-

nergia per il riscaldamento viene sprecata

a causa di un ridotto isolamento termico e

di impianti obsoleti e sovradimensionati -

spiega l’architetto Gregory Keble, il certifi-

catore energetico della rete di imprese An-

ce - Intervenendo con azioni minime mirate

si è in grado di garantire un risparmio di al-

meno il 30%; aggiungendo anche la coiben-

tazione dell'involucro il risparmio può sali-

Ha preso il via il progetto di Ance e Confindustria

Condomini intelligenti:meno consumi, zero costi

francesca lombardi

effi

cien

za e

ner

get

ica

Page 23: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA 23

re a circa il 60%”.

I lavori saranno realizzati da Ance Piacenza

attraverso una rete di imprese ad hoc, com-

posta da otto aziende locali che proporran-

no ai condomini tre possibili alternative: la

coibentazione dell’edificio con realizzazio-

ne di cappotto esterno, l’installazione di

serramenti termoisolanti e la sostituzione

del vecchio impianto esistente. Il finanzia-

mento bancario e la copertura assicurativa

(Banca di Piacenza e Assiprime sono gli en-

ti di garanzia) consentono inoltre di non an-

ticipare alcuna somma di denaro grazie alla

rateizzazione pianificata e rapportata ai ri-

sparmi previsti. Per indirizzare il condomi-

nio alla soluzione più appropriata verrà ef-

fettuata una diagnosi energetica gratuita

che evidenzierà le cause degli sprechi di e-

nergia e le criticità del complesso. Ad inter-

vento ultimato verrà eseguito un monito-

raggio periodico dei consumi per i manteni-

mento e il miglioramento continuo delle

prestazioni garantite.

“Abbiamo già ricevuto numerose segnala-

zioni, sia ad opera di amministratori che da

parte di singoli proprietari di alloggi –spie -

ga il vice presidente di Confindustria Pia-

cenza Maurizio Croci - e abbiamo avviato le

prime analisi dei condomini ‘interessati’.

Tra quelli su cui stiamo lavorando per pre-

parare il preventivo dei lavori alcuni utiliz-

zano impianti ancora alimentati a gasolio e

questi, nella trasformazione in condomini

più efficienti, dovrebbero beneficiare del

risparmio maggiore”.

Il progetto di Ance Piacenza –è doveroso ri-

levarlo –sta suscitando attenzione al di fuo-

ri dell’ambito provinciale.

“Siamo stati contattati – continua Croci -

anche da Ance Emilia Romagna Bologna.

L’interesse consiste nell’allargamento del

progetto all’intera regione”. Anche in que-

sto caso l’adozione di “Condomini intelli-

genti” amplierebbe le opportunità di lavo-

ro del settore edile, e questa volta su scala

più ampia.

Page 24: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA24

I l 2013 ha conosciuto una diminuzione dei

prezzi immobiliari tra le più forti dal

2007, ma è stato anche l’anno in cui si sono

intravisti i primi spiragli di cambiamento.

Questo è quanto riportato dall’ultima indagi-

ne Tecnocasa sui trend del mercato immobilia-

re nella seconda metà del 2013. Per quanto ri-

guarda Piacenza, i dati forniti registrano un ca-

lo generale dei prezzi del 7,7% dal primo al se-

condo semestre; si tratta di una delle diminu-

zioni più alte a livello regionale, seconda solo a

Ferrara che ha conosciuto un sonoro -10,3%.

A Piacenza i prezzi sono diminuiti nelle zone

di Barriera Genova, Besurica, Centro, Clini-

ca di Piacenza, Piazzale Velleia – Farnesia -

na, Quartiere 2000 – Galleana, Stadio, Sta-

zione e Via Veneto. Nel caso di Barriera Ge-

nova, il prezzo medio al metro quadrato per

immobile era, al primo semestre 2013, di

1.960 euro, passato, nel secondo, a 1.790:

-8,67%, quindi, per questa zona caratterizza-

ta da soluzioni anche prestigiose in cui il pic-

co di prezzo, nella seconda metà dell’anno, è

di 3.000 euro/mq per costruzioni signorili e

nuove; il prezzo più basso, 950 euro/mq del-

l’economico usato.

Il quartiere Besurica vede invece la media

abbassarsi del 10,8% (da 1.766 euro/mq del

primo semestre a 1.583 del secondo). I prezzi

alla fine del 2013 vanno dai 2.500 euro/mq

delle soluzioni signorili nuove, ai 1.000 di

quelle economiche e usate.

La zona del centro città registra un calo del

6% circa: in media un immobile costava

2.783 euro/mq nella prima metà del 2013;

2.616 nella seconda, con prezzi che si stabili-

scono tra 3.700 e 1.600 euro/mq.

Calo invece quasi dell11% nelle zone di Piaz-

zale Velleia e via Farnesiana; del 9% circa

nel Quartiere 2000 e Galleana; del 6,3% in

zona Stadio. Lieve flessione anche per gli im-

mobili nei pressi della Stazione Ferroviaria:

-2,4%. Via Veneto registra -2,3%, con prezzi

che, nel secondo semestre dell’anno scorso,

si assestano tra 2.700 e 1.000 euro/mq. Calati

di poco i quartieri di viale Dante (-1,3) e San-

t’Antonio a Trebbia (-2,3). La zona Farnesia-

na – Mucinasso ha visto inalterate le quota-

zioni per tutto il 2013; le altre zone (Infrangi-

bile, Piazza Duomo – via Roma, San Lazzaro

– Montale) hanno conosciuto cali lievissimi

da un semestre all’altro. Diminuzione di

prezzi a Piacenza, quindi; e il panorama del-

l’immobiliare a livello nazionale sembra ri-

prendersi, complice forse proprio la rinno-

vata competitività del mattone.

In generale – si legge nel rapporto Tecnoca-

sa – nella seconda metà dello scorso anno si

sono registrate una maggiore propensione

all’acquisto immobiliare, più fiducia nel

mercato e accresciuta consapevolezza da

parte dei potenziali acquirenti e dei poten-

ziali venditori. E se l’aggravio fiscale ha col-

pito in parte il mercato immobiliare nella

sua componente di investimento, nel secon-

do semestre dell’anno la nuova tassazione

sulle compravendite, gli incentivi fiscali sul-

la ristrutturazione e la riqualificazione ener-

getica delle abitazioni, hanno dato una nuo-

va spinta all’acquisto della prima casa. I po-

tenziali compratori sono più informati, san-

no che per acquistare oggi devono possedere

già una parte di capitale e che le banche sono

più esigenti e più attente ad erogare; sono

consapevoli che c’è molta offerta sul merca-

to e che questo consente loro di poter sceglie-

re con tranquillità e di spuntare dei prezzi

validi. D’altronde chi vende ha ormai capito

che la disponibilità di spesa media si è con-

Finalmente alle spalle il pessimo 2013

Mercato immobiliare,numeri in altalena

costanza alberici

in c

ifre

Page 25: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA 25

tratta e che per vendere l’immobile occorre

ribassare i prezzi, pena la lunga permanenza

della casa sul mercato. Chi non si adatta a

questa logica e non ha necessità, preferisce

affittare o rimandare la vendita.

Compravendite

A Piacenza, dal 2012 al 2013, si registra una

contrazione delle compravendite residen-

ziali dell’11,6%, passate dalle 917 del 2012

alle 810 del 2013. Questi i dati dell’Ufficio

Studi Gruppo Tecnocasa, elaborati su infor-

mazioni dell’Agenzia del Territorio. A livel-

lo nazionale la contrazione delle compra-

vendite è stata pari al 9,2%. L’anno infatti

chiude con 403.124 transazioni. Nelle grandi

città, monitorate dall’Agenzia del Territo-

rio, c’è stata una contrazione media delle

compravendite pari al 5,5%. Dall’analisi

delle stesse, realizzata dalle agenzie del

Gruppo Tecnocasa nel corso del secondo se-

mestre del 2013, emerge che il 77,6% degli

acquisti riguardano l’abitazione principale,

il 16,6% sono finalizzati all’investimento e il

5,8% alla casa vacanza. Rispetto ai semestri

precedenti è in aumento la percentuale di

coloro che acquistano la casa principale,

mentre si riduce ancora la componente ad u-

so investimento che non è però mai scorag-

giata del tutto.

Criticitàsul mercato immobiliare

In questo momento sul mercato immobiliare

italiano la criticità più forte è legata alle dif-

ficoltà del mondo del lavoro e, di conseguen-

za, all’accesso al credito, nonostante una

maggiore apertura all’erogazione da parte

degli istituti bancari. A questo si aggiunge u-

n’aumentata offerta di immobili in vendita

che rende più riflessivi i potenziali acquiren-

ti. Infatti, gli ultimi dati sui tempi medi di

vendita sono di 181 giorni nelle grandi città,

202 nei capoluoghi di provincia e di 200 nel-

l’hinterland delle grandi città.

Tipologie immobiliarie preferenze degli acquirenti

La contrazione dei valori ha interessato pre-

valentemente le tipologie usate e in cattivo

stato di manutenzione. Gli acquirenti infatti

sono diventati più attenti e soprattutto me-

no propensi a realizzare importanti lavori di

ristrutturazione, privilegiando così le abita-

zioni usate ma in buono stato. Hanno poi pre-

ferito le soluzioni con riscaldamento autono-

mo e quelle in contesti condominiali decoro-

si al fine di ridurre le spese. Sempre più im-

portante la presenza dell’ascensore. Atten-

zione anche per la disposizione degli spazi

interni soprattutto quando consentono di ri-

cavare una camera aggiuntiva. Il trilocale ed

il bilocale concentrano la maggioranza delle

richieste, con bilocale in prevalenza a Mila-

no, Roma, Napoli e Torino.

Mercato delle locazionie domanda per investimento

I canoni di locazione sono leggermente al ri-

basso (-4,0% per i bilocali e -3,6 % per i trilo-

cali) ma il mercato è vivace: presente la do-

manda di coloro che non riescono ad acqui-

stare ma c’è anche tanta offerta sul territorio

alimentata dagli immobili acquistati per in-

vestimento. Tra i potenziali investitori alcu-

ni si sono fermati ma molti hanno voluto ap-

profittare delle nuove condizioni di mercato

per fare acquisti a prezzi interessanti. Si

comprano soprattutto piccoli tagli. I rendi-

menti immobiliari sono del 4,2% annuo lor-

do, ma non dimentichiamo che chi investe

nel mattone punta soprattutto al capital

gain. Chi ha comprato quando i prezzi degli

immobili hanno iniziato a salire, alla fine del

2013 si è ritrovato comunque con un immobi-

le rivalutato nominalmente del 53,1%.

Previsioni per il 2014

Nel 2013 il mercato immobiliare ha dato an-

cora segnali di contrazione sia a livello di

prezzi sia a livello di compravendite anche

se, a partire dal secondo trimestre dell’anno,

gli operatori hanno iniziato a riscontrare i

primi segnali di ripresa della volontà di ac-

quisto. Nelle grandi città per il 2014 si preve-

de una contrazione dei valori compresa tra

-4% e -2%. In queste realtà gli operatori no-

tano un maggior dinamismo che si è tradotto

in un ritorno di interesse all’acquisto sia da

parte delle famiglie sia da parte degli inve-

stitori, in particolare in città come Milano e

Roma. Più complessa la situazione nell’hin -

terland delle grandi città e nei capoluoghi di

provincia, dove la difficoltà di accesso al cre-

dito si sente maggiormente e dove sono pre-

senti nuove costruzioni invendute, per le

quali la riduzione dei prezzi sembra essere

necessaria. La conseguenza è che anche le ti-

pologie usate subiranno una contrazione dei

valori, soprattutto se necessitano di impor-

tanti lavori di ristrutturazione. Per queste

realtà territoriali prevediamo una diminu-

zione dei prezzi compresa tra -5% e -3%; in

diversi capoluoghi di provincia il ribasso po-

trebbe essere più accentuato. Il mercato del-

le locazioni continuerà ad assorbire la do-

manda di coloro che non riescono ad acqui-

stare e le richieste saranno in aumento. I ca-

noni di locazione non dovrebbero però regi-

strare incrementi.

Page 26: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA26

I trend positivi della fine dello scorso

anno sul fronte dei mutui e del mer-

cato immobiliare sono confermati

dal Rapporto Immobiliare Abi di inizio

2014.

Nonostante i centinaia di prodotti di cre-

dito presenti sul mercato, trovare un mu-

tuo conveniente resta un’impresa comun-

que difficile. In realtà in questo momento

i tassi di interesse si stanno abbassando,

tanto che molti clienti provano a trasferire

il proprio mutuo a una nuova banca che of-

fra condizioni migliori, attraverso la sur-

roga del mutuo. Parallelamente al merca-

to dei mutui cresce o cala anche quello im-

mobiliare, per forza di cosa legato alla di-

sponibilità di capitali delle famiglie e dei

giovani.

Il 2013 sarà ricordato come un anno nero

per le compravendite immobiliari che, do-

po il calo vertiginoso degli ultimi anni,

l’anno scorso avevano toccato i livelli del

1985. Ora la situazione sembra lentamen-

te in miglioramento, almeno secondo i da-

ti che emergono dal Rapporto Immobilia-

re di Abi e Agenzia delle Entrate. A fine

2013 si era già registrata la crescita dell’in -

dice di affordability, ovvero la disponibili-

tà di accesso all’acquisto da parte delle fa-

miglie, mentre il mercato dei mutui da se-

gnali maggiori di ripresa, con un aumento

del 20% a inizio 2014.

Vale la pena però, prima di passare alle no-

tizie positive, di ricordare da che annus

horribilis proveniamo: le compravendite

immobiliari hanno registrato un calo del

9,2% rispetto al 2012 (che già era stato un

anno di crisi profonda), riportando il setto-

re ai livelli del 1985. Per dare una dimen-

sione più quantificabile, la diminuzione,

in termini di fatturato, è stata di oltre 8 mi-

liardi. Le perdite più gravi hanno riguar-

dato le isole (-10,8%) e le aree del centro

(-10,3%), a seguire il sud (-9,8%), il nord o-

vest (-8,8%) e il nord est (-7,5%).

Questo è il passato, anche se piuttosto re-

cente. Passando al presente, sembra che i

trend assolutamente positivi di inizio

2014 vengano confermati dal Rapporto di

Abi: le banche stanno lentamente e con

cautela riaprendo i rubinetti dei mutui,

abbassando anche i tassi di spread per

l’acquisto della prima casa. Nel primo tri-

mestre del 2014, l’erogazione dei mutui è

cresciuta di oltre il 20% rispetto al 2013.

Un dato molto importante che era stato in

parte anticipato dalla salita dell’indice di

affordability che varia in funzione del red-

dito disponibile, del prezzo della abitazio-

ni e dei tassi di interesse. Un indice gene-

rale che dà quindi segnali di miglioramen-

to in tutti i campi che ne caratterizzano le

oscillazioni: se il dato migliora, crescendo

Trend invertito dopo mesi molto difficili

Mutui, segnali di ripresanei primi mesi del 2014

ten

den

ze

Page 27: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA 27

del 6,7% rispetto al 2012 e tornando ai li-

velli pre-crisi, questo deriverà in parte

dalla maggiore solidità dei redditi e dalla

diminuzione dei tassi di interesse dei mu-

tui e dei prezzi degli immobili.

Oltre il 50% delle famiglie si dice oggi ca-

pace di sostenere l’acquisto di una prima

casa. Secondo il Direttore Generale del-

l’Abi Giovanni Sabatini, l’indice di affor-

dability è «un indicatore della solidità del-

le famiglie, un elemento fondamentale

che ha garantito anche durante questi cin-

que anni di crisi la tenuta del nostro siste-

ma». Appare chiaro dai dati che, almeno

per quello che riguarda i mutui e il merca-

to immobiliare, la situazione sia in netto

miglioramento rispetto agli scorsi anni.

Anche se il settore immobiliare, legato a

quello del credito, è in qualche modo la

cartina tornasole dello stato economico di

un paese, è ancora troppo presto per fe-

steggiare l’uscita dalla crisi: la situazione

economica e soprattutto quella occupa-

zionale in Italia resta molto fragile, tutto

dipenderà dalle azioni che i prossimi go-

verni faranno nei mesi avvenire.

Page 28: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA28

L e organizzazioni della proprietà e

dell’inquilinato hanno concorda-

to la Tabella che definisce la ripar-

tizione delle spese per oneri accessori fra

locatore e conduttore e che potrà essere

richiamata nei contratti di locazione. Al

termine d’incontri di lavoro, Confedilizia,

per la proprietà, e Sunia-Sicet-Uniat, per

l’inquilinato, hanno sottoscritto il docu-

mento, illustrato in una conferenza stam-

pa congiunta.

Per il presidente della Confedilizia, Cor-

rado Sforza Fogliani, “le numerose voci

comprese nelle varie sezioni (ascensore,

autoclave, impianti di svariato tipo, parti

comuni, parti interne, portierato, pulizia)

tengono conto di novità tecniche negli ul-

timi anni sempre più diffuse, come gli im-

pianti di videosorveglianza e l’impianti -

stica centralizzata di flussi informativi.”Il

principio seguito consiste ”in una rigorosa

delimitazione degli àmbiti di spesa”, a

proposito della quale la CONFEDILIZIA

cita come esempio l’antincendio: al pro-

prietario spettano l’installazione e la so-

stituzione dell’impianto, oltre che gli ac-

quisti degli estintori, mentre manutenzio-

ne ordinaria, ricarica degli estintori, ispe-

zioni e collaudi fanno carico all’inquilino.

“Una specifica norma di chiusura”, nota

Sforza Fogliani, “rinvia, per le voci non

previste, alle norme di legge e agli usi loca-

li.”

A giudizio di Daniele Barbieri, segretario

generale del SUNIA, “nella particolare fa-

se economica di notevole difficoltà per le

famiglie, che si traduce in notevoli soffe-

renze anche nei pagamenti delle spese

condominiali, serve una rinnovata atten-

zione, anche alla luce della riforma del

condominio, alla trasparenza, alla regola-

re rendicontazione, alla documentazione

giustificativa e alla possibilità di verifica e

visura della stessa, da parte degli inquili-

ni, anche con l’assistenza delle organizza-

zioni di rappresentanza. Su tutto questo -

ha rilevato il segretario del SUNIA - rive-

ste notevole importanza la partecipazione

all’assemblea condominiale degli inquili-

ni sui servizi a loro attribuiti”.

Per Guido Piran, segretario generale del

SICET, “l’accordo raggiunto è importante

per la possibile e auspicata riduzione del

contenzioso tra inquilini e proprietari, at-

traverso una maggiore chiarezza e certez-

za nell’indicazione dei rispettivi oneri. So-

no convinto” ha aggiunto l’esponente del

SICET “che l’intesa potrà inoltre contri-

buire a un virtuoso e sistematico conteni-

mento dei costi e dei consumi condominia-

li e più in generale dell’abitare, oggi estre-

mamente necessario, attraverso l’utilizzo

della concorrenza tra i gestori dei servizi e

la rinegoziazione dei contratti e delle ta-

riffe”.

Augusto Pascucci, presidente dell’U-

NIAT UIL, ha rilevato: “Auspichiamo con-

tinuità all’accordo, costituendo una com-

missione paritetica nazionale con compiti

di pareri, chiarimenti e interpretazioni al-

le strutture territoriali firmatarie, a sog-

getti di rappresentanza e ai cittadini, in

merito ai contenuti delle ripartizioni.”

Per il presidente dell’UNIAT, “così sarà u-

tile rafforzare, valorizzare e incrementare

l’attività della conciliazione paritetica nei

contratti con un necessario coordinamen-

to e integrazione con quanto previsto in

materia di mediazione obbligatoria nel

settore della locazione e del condomi-

nio”.

Confedilizia e Sunia-Sicet-Uniat, l’accordo

Proprietario e inquilino,le spese si dividono così

a cura della redazione

affa

ri d

i cas

a

Page 29: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA 29

TABELLA ONERI ACCESSORI RIPARTIZIONE FRA LOCATORE E CONDUTTORE

CONCORDATA TRA CONFEDILIZIA E SUNIA-SICET-UNIAT REGISTRATA IL 30 APRILE 2014 A ROMA(Agenzia Entrate, Ufficio territoriale Roma 2, n.8455/3)

ASCENSOREManutenzione ordinaria e piccole riparazioniInstallazione e manutenzione straordinaria degli impiantiAdeguamento alle nuove disposizioni di leggeConsumi energia elettrica per forza motrice e illuminazioneIspezioni e collaudi

AUTOCLAVEInstallazione e sostituzione integrale dell’impianto o di componenti primari (pompa, serbatoio, elemento rotante, avvolgimento elettrico ecc.) Manutenzione ordinariaImposte e tasse di impiantoForza motrice Ricarico pressione del serbatoioIspezioni, collaudi e lettura contatori

IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE, DI VIDEOCITOFONO, DI VIDEOSORVEGLIANZA E SPECIALIInstallazione e sostituzione dell’impianto comune di illuminazioneManutenzione ordinaria dell’impianto comune di illuminazioneInstallazione e sostituzione degli impianti di suoneria e allarmeManutenzione ordinaria degli impianti di suoneria e allarmeInstallazione e sostituzione dei citofoni e videocitofoniManutenzione ordinaria dei citofoni e videocitofoniInstallazione e sostituzione di impianti speciali di allarme, sicurezza e similiManutenzione ordinaria di impianti speciali di allarme, sicurezza e similiInstallazione e sostituzione di impianti di videosorveglianzaManutenzione ordinaria di impianti di videosorveglianza

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO, PRODUZIONE ACQUA CALDA, ADDOLCIMENTO ACQUA, PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILIInstallazione e sostituzione degli impiantiAdeguamento degli impianti a leggi e regolamentiManutenzione ordinaria degli impianti, compreso il rivestimento refrattarioPulizia annuale degli impianti e dei filtri e messa a riposo stagionaleLettura dei contatoriAcquisto combustibile, consumi di forza motrice, energia elettrica e acqua

IMPIANTI SPORTIVI Installazione e manutenzione straordinariaAddetti (bagnini, pulitori, manutentori ordinari ecc.)Consumo di acqua per pulizia e depurazione; acquisto di materiale per la manutenzione ordinaria

IMPIANTO ANTINCENDIOInstallazione e sostituzione dell’impiantoAcquisti degli estintoriManutenzione ordinariaRicarica degli estintori, ispezioni e collaudi

IMPIANTO CENTRALIZZATO DI RICEZIONE RADIOTELEVISIVA E DI FLUSSI INFORMATIVIInstallazione, sostituzione o potenziamento dell’impianto centralizzato per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso a qualunque altro genere di flusso informativo anche da satellite o via cavoManutenzione ordinaria dell’impianto centralizzato per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso a qualunque altro genere di flusso informativo anche da satellite o via cavo

PARTI COMUNISostituzione di grondaie, sifoni e colonne di scaricoManutenzione ordinaria grondaie, sifoni e colonne di scaricoManutenzione straordinaria di tetti e lastrici solariManutenzione ordinaria di tetti e lastrici solariManutenzione straordinaria della rete di fognaturaManutenzione ordinaria della rete di fognatura, compresa la disostruzione dei condotti e pozzettiSostituzione di marmi, corrimano, ringhiereManutenzione ordinaria di pareti, corrimano, ringhiere di scale e locali comuniConsumo di acqua ed energia elettrica per le parti comuniInstallazione e sostituzione di serratureManutenzione delle aree verdi, compresa la riparazione degli attrezzi utilizzatiInstallazione di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori, bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale di arredoManutenzione ordinaria di attrezzature quali caselle postali, cartelli segnalatori, bidoni, armadietti per contatori, zerbini, tappeti, guide e altro materiale di arredoTassa occupazione suolo pubblico per passo carrabileTassa occupazione suolo pubblico per lavori condominiali

PARTI INTERNE ALL’APPARTAMENTO LOCATOSostituzione integrale di pavimenti e rivestimentiManutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimentiManutenzione ordinaria di infissi, serrande e dell’impianto sanitarioRifacimento di chiavi e serratureTinteggiatura di paretiSostituzione di vetriManutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricità, dei cavi, degli impianti citofonico, videocitofonico e degli impianti individuali di videosorveglianza, per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso a qualunque altro genere di flusso informativo anche da satellite o via cavoinformativo anche da satellite o via cavoVerniciatura di opere in legno e metalloManutenzione ordinaria dell’impianto di riscaldamento e condizionamento Manutenzione straordinaria dell’impianto di riscaldamento e condizionamento

PORTIERATOTrattamento economico del portiere e del sostituto, compresi contributi previdenziali e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi, ferie e indennità varie, anche locali, come da c.c.n.l.Materiale per le pulizieIndennità sostitutiva alloggio portiere prevista nel c.c.n.l. Manutenzione ordinaria della guardiolaManutenzione straordinaria della guardiola

PULIZIASpese per l’assunzione dell’addettoTrattamento economico dell’addetto, compresi contributi previdenziali e assicurativi, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi, ferie e indennità varie, anche locali, come da c.c.n.l.Spese per il conferimento dell’appalto a dittaSpese per le pulizie appaltate a dittaMateriale per le pulizieAcquisto e sostituzione macchinari per la puliziaManutenzione ordinaria dei macchinari per la puliziaDerattizzazione e disinfestazione dei locali legati alla raccolta delle immondizieDisinfestazione di bidoni e contenitori di rifiutiTassa rifiuti o tariffa sostitutivaAcquisto di bidoni, trespoli e contenitoriSacchi per la preraccolta dei rifiuti

SGOMBERO NEVESpese relative al servizio, compresi i materiali d’uso

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EDILIZIA PIACENTINA30

U n progetto regionale, affidato a

Piacenza per il 2014, come oppor-

tunità per chi è disoccupato in e-

dilizia. Si tratta del percorso “Tecniche di

Organizzazione e Gestione del Cantiere E-

dile - Patrimonio edilizio nuovo ed esisten-

te: tecnologie e strategie per il retrofit del

sistema edificio”, che ha coinvolto giovani

e meno giovani alla ricerca di una ricolloca-

zione nel sistema; uno dei tanti progetti che

quest'anno vede impegnata la Scuola Edi-

le di Piacenza. Il corso, finanziato dal Fon-

do Sociale Europeo dalla Regione Emilia

Romagna, rappresenta un'occasione con-

creta e tangibile per ricominciare a pensa-

re e promuovere l'edilizia (settore in cui og-

gi si riscontra una certa difficoltà occupa-

zionale) secondo logiche e vision rinnova-

te, volte a valorizzare nuove competenze e

rinnovate modalità operative; il tutto pro-

prio nell'ottica di contribuire alla forma-

zione di addetti sempre più preparati nei

confronti delle moderne richieste e appli-

cazioni del settore. All'interno del proget-

to, particolare menzione merita il tema su

cui verterà l'ultimo modulo, cioè il recupe-

ro e la riqualificazione del quartiere Le Mo-

se attraverso lo sviluppo di uno studio pro-

gettuale di fattibilità per l'area. Tale com-

parto è stato infatti individuato dalla Scuo-

la Edile stessa come strategico e funzionale

per lo sviluppo dell'intera città ed è pertan-

to oggetto ideale di un concreto tentativo di

analisi ed approfondimento, al fine di una

valorizzazione urbana sostenibile del me-

desimo.

La situazione di fondo del settore edile a li-

vello nazionale non sembra incoraggiante:

il 2014 si è aperto con un -1,4% su dicem-

bre, con un calo annuo pari al 7,9%. Tutta-

via i segnali di ripresa sembrano non man-

care, soprattutto dagli addetti ai lavori.

“Penso che a tal proposito occorra sottoli-

neare - afferma Filippo Cella, presidente

Scuola Edile Piacenza - che l'edilizia non

può finire: stiamo solo cambiando pelle e

così anche la Scuola, che si trova da un lato

ad offrire vaste opportunità formative le-

gate al futuro (energia, sismica e sicurez-

za) e dall'altro ad ospitare gli stranieri che,

in cerca di occupazione, si riversano nei

settori in cui pensano non sia necessario

studiare o imparare troppo. È proprio que-

sto concetto che va scardinato. Al contra-

rio, infatti, oggi l'edilizia ha bisogno di la-

voratori con un certo 'know how' ed è per

questo che la Scuola Edile è più che mai in-

dispensabile e strategica”.

Nel mese di giugno verrà poi organizzato

un seminario destinato prevalentemente

ai tecnici, alla luce di quanto pubblicato

dalla Regione Emilia Romagna: un atto di

indirizzo per i lavori in copertura che ren-

de obbligatoria, a partire dal 15 luglio pros-

simo, l'installazione dei cosiddetti Disposi-

tivi Permanenti di Ancoraggio (DPA) sulle

coperture e sulle ampie e/o continue pareti

a specchio degli edifici. Il proprietario o il

committente dei lavori dovrà quindi inclu-

dere, tra i documenti progettuali, una di-

chiarazione di impegno alla progettazione

dei DPA, nonché il cosiddetto “Elaborato

Tecnico”, da consegnare allo Sportello U-

nico dell’Edilizia (SUE) entro la fine dei la-

vori. “Per tutti i progettisti e gli installatori

dei DPA - aggiunge Filippo Cella - cambia

completamente l’approccio: chiederemo

infatti all'ordine il riconoscimento dei cre-

diti per la frequenza del corso”.

Altra parte importantissima dell'attività

della Scuola Edile piacentina è quella de-

stinata alle macchine, riconosciuta a livel-

lo nazionale: escavatori, gru di tutti i tipi,

carrelli elevatori, piattaforme. Non a caso

si svolgerà a Piacenza - il 26 e 27 settembre

- la gara del “Gruista dell'anno”, con la par-

tnership di FM GRU, quale ultima elimina-

toria per l'accesso alla partecipazione alla

fase finale presso il SAIE di Bologna che

proprio la scuola di Piacenza coordinerà in

collaborazione con il Formedil nazionale.

Accanto a queste attività, continuano pe-

riodicamente i corsi per gli operatori che si

trovano in Spazi Confinati e la collabora-

zione con l'Isituto Tecnico Tramello /Cassi-

nari per la realizzazione di percorsi comuni

e per la riqualificazione della professione.

“In sintesi - conclude Filippo Cella - la no-

stra parola d'ordine per l'edilizia è 'riqua-

lificare', sia il mestiere che il patrimo-

nio”.

Nella foto Filippo Cella, presidente

Scuola Edile Piacenza

costanza alberici

Scuola Edile, la vision del presidente Cella

“Riqualificare mestiereed edifici esistenti”

form

azio

ne

Page 31: Edilizia 3 2014

EDILIZIA PIACENTINA 31

I nizia finalmente a delinearsi con in-

teressanti prospettive, dopo una lun-

ga attesa e qualche polemica, il futu-

ro dell'ex caserma dei Vigili del Fuoco di

viale Dante. Dal trasferimento del coman-

do provinciale dei pompieri - a sua volta

completato dopo una complessa serie di

rinvii e di problematiche - nella nuova

struttura di Strada Valnure la struttura ha

fatto parlare di sè soprattutto per i dubbi

sul suo futuro utilizzo, ma adesso le nuvole

sembrano finalmente diradarsi.

Lo scorso 19 maggio, infatti, il presidente

della Provincia di Piacenza Massimo Tre-

spidi ha annunciato la disponibilità del-

l'ente di corso Garibaldi a mettere a dispo-

sizione dei clienti degli esercizi commer-

ciali di viale Dante e dei residenti l'area e-

sterna della struttura. Una decisione, que-

st'ultima, presa a seguito dell'avvio da par-

te del comune di Piacenza dei lavori di ri-

qualificazione dell'asse viabilistico di via-

le Dante.

“Per ovviare ai naturali disagi creati dai

lavori in corso - ha annunciato il presiden-

te Trespidi - l'Amministrazione ha deciso

di destinare temporaneamente l'area e-

sterna dell'ex caserma a parcheggio.

I 1450 metri quadrati a disposizione po-

tranno essere utilizzati dalle auto per la so-

sta: chiediamo adesso al Comune di Pia-

cenza di condividere le condizioni di utiliz-

zo e di gestione dell'area nel tempo neces-

sario allo svolgimento dei lavori”.

Soddisfatti della decisione dell'Ammini-

strazione provinciale si sono detti sia il di-

rettore dell'Unione commercianti, Gio-

vanni Struzzola, sia la presidente del comi-

tato dei commercianti di viale Dante, Ales-

sandra Tampellini, sia l'assessore ai Lavo-

ri pubblici del Comune di Piacenza Gior-

gio Cisini. Proprio quest’ultimo ha annun-

ciato la volontà di mettersi immediamente

al lavoro per rendere il parcheggio utiliz-

zabile in breve tempo.

Si tratta di una soluzione la cui prima idea

è iniziata a circolare poco più di tre mesi fa:

lanciata da Andrea Dossena, giornalista

del settimanale piacentino Corriere Pada-

no, durante la conferenza stampa di pre-

sentazione dei lavori di riqualificazione di

viale Dante, è stata fatta subito propria da

Cisini che ne ha parlato immediatamente

dopo al sindaco Paolo Dosi.

La sinergia, in questo caso, ha funzionato

alla perfezione e in questo modo i vantaggi

per i cittadini e gli esercenti saranno tangi-

bili.

A questa novità se ne aggiungono altre: ac-

Sinergia tra enti pubblici: novità in arrivo

Ex caserma Vigili del Fuoco,parcheggio e molto altro

a cura della redazione

riqu

alificazion

i

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EDILIZIA PIACENTINA32

canto alla temporanea fruizione del par-

cheggio dell'ex caserma, il presidente Tre-

spidi ha infatti illustrato le idee per il futu-

ro utilizzo dell'edificio.

“L'ex caserma - ha annunciato - verrà tolta

dal piano delle alienazioni della Provin-

cia. L'edificio verrà dunque restituito ai

cittadini arricchendo l'asse commerciale

di viale Dante. Questa l'idea: i locali che si

affacciano su via Da Pordenone preceden-

temente adibiti a officine e laboratori sa-

ranno riconvertiti in archivi (degli uffici

provinciali).

La palestra (con ingresso autonomo), già

dal prossimo settembre e grazie ad un in-

tervento economico della Provincia di Pia-

cenza, potrà essere risistemata e adeguata

ad utilizzo scolastico durante il giorno e

concessa alle associazioni nelle ore serali,

previ lavori di riqualificazione soprattutto

dei servizi igienici e degli spogliatoi.

Il corpo principale dell'edificio che si af-

faccia su viale Dante, che un tempo ospita-

va uffici e alloggi di servizio, potrà essere

riconvertito in uffici pubblici.

L'attuale corpo autorimesse che si affac-

cia su via Rogerio potrà invece essere de-

stinato a servizi educativi o ad utilizzo so-

ciale (servizi alla persona o alla terza età).

L'attuale corpo mensa che si affaccia su

via Grandi potrebbe a questo punto essere

trasformato in un centro ricreativo per an-

ziani con ingresso autonomo.

Si tratta - ha concluso Trespidi - di un inter-

vento di sussidiarietà istituzionale verso il

Comune e verso gli esercizi commerciali

della zona”.

Alla struttura guarda con interesse anche

la Polizia Municipale, che sarebbe interes-

sata al trasloco dall’attuale sede della vici-

na via Rogerio.

In questa pagina e nelle precedenti, tre scorci dell’ex caserma dei Vigili del fuoco di viale Dante: in vista numerose novità e utilizzi inediti

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EDILIZIA PIACENTINA 33

AccordoAnce-Anci-Eneasu riqualificazionedel patrimonioedilizio pubblicoPaolo Buzzetti, Presidente dell’ANCE, Piero

Fassino, Presidente dell’ANCI, Giovanni Lel-

li, Commissario dell’ENEA, hanno sotto-

scritto il 10 aprile scorso, presso la sede

dell’ANCE, un accordo quadro per la messa

a punto di studi e progetti da attuare per il

complesso edilizio della Pubblica Ammi-

nistrazione. L’Accordo si pone l’obiettivo di

favorire la riqualificazione di edifici, di

interi quartieri e di aree urbane con in-

terventi di innovazione tecnologica secon-

do i modelli più evoluti di Smart City.

Questi interventi riguardano il migliora-

mento dell’efficienza energetica, l’utilizzo

di energie rinnovabili, nonché la messa in

sicurezza sismica degli edifici e idrogeo-

logica del territorio.

In particolare, si prevede di avviare ini-

ziative pilota in alcune Regioni in cui la

collaborazione tra ANCE, ANCI ed ENEA

propizierà interventi di riqualificazione e-

nergetico-ambientale degli edifici scolastici

presenti sul territorio, ma anche di spazi

urbani di aggregazione sociale. Queste

collaborazioni vogliono essere emblema-

tiche di una più vasta azione da estendere

all’intero Paese per la riqualificazione del

patrimonio edilizio esistente.

L’ENEA, inoltre, fornirà il suo supporto

tecnico-scientifico per lo studio della pe-

ricolosità e del rischio sismico delle diverse

aree urbane anche mediante la predi-

sposizione di reti accelerometriche, il mo-

nitoraggio e l’analisi dei dati sul com-

portamento sismico degli edifici, al fine di

progettare interventi di adeguamento si-

smico attraverso l’applicazione delle tec-

nologie più all’avanguardia. Il supporto

comprenderà anche la consulenza per il

riconoscimento e il censimento dei fe-

nomeni alluvionali e franosi, e la valu-

tazione della loro pericolosità e del rischio

idrogeologico.

La collaborazione è altresì finalizzata a

diffondere le conoscenze maturate nel cor-

so delle attività presso i tecnici sia delle

Pubbliche Amministrazioni che delle im-

prese.

L’ANCE promuoverà, presso i propri as-

sociati, la concreta possibilità di attuare

interventi ed iniziative inerenti l’efficienza

energetica e la sicurezza sismica e idro-

geologica, ponendo le condizioni per la

replicabilità degli interventi, grazie alla

capillare presenza dell’Associazione sul ter-

ritorio nazionale.

L’ANCI intende facilitare il processo di sen-

sibilizzazione e di accrescimento delle com-

petenze delle Amministrazioni Comunali

integrando i risultati delle attività messe in

atto con il presente accordo con quelle

portate avanti dall’Osservatorio nazionale

ANCI smart cities.

blo

ck no

tes

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EDILIZIA PIACENTINA34

Le prossime scadenze fiscaliLe prossime scadenze fiscali16 Giugno 2014 - LunedìImposte e contributiUltimo giorno per il versamento daparte del condominio delle ritenute fi-scali e dei contributi previdenziali eassistenziali relativi a dipendenti, la-voratori autonomi nonché a contratti diappalto, con riferimento al mese dimaggio 2014.Addizionali IrpefUltimo giorno per il versamento daparte del condominio della rata delleaddizionali regionale e comunale al-l’Irpef trattenute ai dipendenti sullecompetenze di maggio 2014 a seguitodelle operazioni di conguaglio di fineanno nonché per il versamento dellarata dell’acconto dell’addizionale comu-nale all’Irpef 2014 trattenuta ai dipen-denti sulle competenze di maggio 2014;ultimo giorno, inoltre, per il versamentoin unica soluzione delle predette ad-

dizionali trattenute, sempre sulle com-petenze di maggio 2014, a seguito dicessazione del rapporto di lavoro.Imu - Versamento in acconto oin unica soluzioneUltimo giorno – salvo diversi terministabiliti dal Comune – per il versamentodella prima rata dell’imposta municipalepropria per il 2014, pari al 50% del-l’imposta dovuta. E’ anche possibile sce-gliere di versare l’imposta per tuttol’anno in unica soluzione.Tasi - Versamento in accontoo in unica soluzioneUltimo giorno – salvo diversi terministabiliti dal Comune – per il versamentodella prima rata della Tasi per il 2014,pari al 50% dell’imposta dovuta. E’ an -che possibile scegliere di versare l’im -posta per tutto l’anno in unica solu-zione.Irpef - Versamento a saldo eprima rata accontoUltimo giorno per i versamenti relativialla dichiarazione dei redditi ModelloUnico 2014 delle persone fisiche e dellesocietà di persone, concernenti l’Irpef asaldo per il 2013 ed in acconto (ovvero inunica soluzione) per il 2014.Cedolare secca - Versamento asaldo e prima rata accontoUltimo giorno per il versamento a saldodella cedolare secca relativa all’anno2013 nonché per il versamento dellaprima rata per la cedolare concernentel’anno 2014.

30 Giugno 2014 - LunedìIrpef - Presentazione ModelloUnico cartaceoUltimo giorno per la presentazione informa cartacea, da parte delle personefisiche e delle società di persone nonobbligate all’invio telematico, della di-chiarazione dei redditi Modello Unico2014 (redditi 2013) tramite gli ufficipostali.Presentazione Quadro ACUltimo giorno per la presentazione informa cartacea – da parte degli am-ministratori di condominio – del QuadroAC, relativo alla comunicazione annualeall’Anagrafe tributaria dell’importocomplessivo dei beni e dei servizi ac-quistati dal condominio nell’anno 2013nonché dei dati identificativi dei relativifornitori.Imu - DichiarazioneUltimo giorno per la presentazione delladichiarazione Imu concernente gli im-mobili per i quali l’obbligo dichiarativo èsorto nel corso del 2013.

16 Luglio 2014 - MercoledìImposte e contributiUltimo giorno per il versamento daparte del condominio delle ritenute fi-scali e dei contributi previdenziali eassistenziali relativi a dipendenti, la-voratori autonomi nonché a contratti diappalto, con riferimento al mese digiugno 2014.Addizionali IrpefUltimo giorno per il versamento daparte del condominio della rata delleaddizionali regionale e comunale al-l’Irpef trattenute ai dipendenti sullecompetenze di giugno 2014 a seguitodelle operazioni di conguaglio di fineanno nonché per il versamento dellarata dell’acconto dell’addizionale comu-nale all’Irpef 2014 trattenuta ai dipen-denti sulle competenze di giugno 2014;ultimo giorno, inoltre, per il versamentoin unica soluzione delle predette ad-dizionali trattenute, sempre sulle com-petenze di giugno 2014, a seguito dicessazione del rapporto di lavoro.

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