Edifici, Monumenti e Complessi Urbanistico Paesistici Vincolati in Torino, 1953

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Elenco degli edifici e monumenti in Torino sottoposti al vincolo della legge sui monumenti di importanza nazionale (legge 29-6-1939 n. 1497 e Regolamento 3-6-1940 n. 1357) e dei complessi urbanistici sottoposti ai vincoli di cui alle patenti e Regi biglietti rispettivamente indicati e confermati con leggi 5 aprile 1908 n. 141 e 15 gennaio 1920 n. 80. La Divisione Urbanistica del Servizio Tecnico Municipale di Torino ha allestito e pubblicato per uso degli Uffici Municipali l'elenco degli edifici e complessi urbanistici monumentali vincolati a termini delle leggi vigenti. Per gentile concessione dell'Amministrazione Comunale ne riproduciamo qui la parte principale che può essere utile dal lato professionale. VIA ACCADEMIA ALBERTINA — Palazzo dell'Accademia Albertina - Via Accademia Albertina 6: Assegna- to all'Accademia con Patenti del 1833, ma costruito precedentemente per al- tro scopo. — Palazzi ai n.ri 24-26 di via Accade- mia Albertina: Palazzi Di Viry-Cal- leri. — Aiuola Balbo - Statua a Cesare Bal- bo : Opera di Vincenzo Vela del 1856. — Aiuola Balbo - Statua al Gen. Euse- bio Bava: Scultore Albertoni. — Aiuola Balbo - Statua a Daniele Ma- nin: Opera di Vincenzo Vela del 1861. VIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE — Palazzo già Collegio dei Nobili ora Accademia delle Scienze - Via Acca- demia delle Scienze n. 10. Costruito nel 1679 su disegno del Guarini. — Torre all'angolo sud-est sotterranei Palazzo Accademia delle Scienze: Resti Torino Romana - Epoca Augu- stea. VIA ALFIERI — Palazzo via Alfieri n. 3 e XX Set- tembre n. 40 già Trucchi di Leval- digi ora Banca del Lavoro: Costruito dall'Architetto Amedeo di Castella- monte nel 1673. — Palazzo già dei Baroni di Valperga poi dei Conti Galleani di Canelli poi dei Radicati di Netro - Via Alfieri n.ri 6-8: Costruzione del 1663 su di- segno dell'architetto Maurizio Val- perga - ampliato e restaurato nel 1781 su disegno dell'arch. Luigi Barberis. — Palazzo già Lascaris di Ventimiglia poi Lovadino (ora Camera di Com- mercio) - Via Alfieri n. 15: Costruito nel 1665 su disegno del Conte Amedeo di Castellamonte e restaurato nel Se- colo XVIII su disegno del Conte Dellala di Beinasco. — Palazzo già Broglia ora Valperga di Masino - Via Alfieri 16 bis - 18 - 20 - Via Arsenale n. 10: Ampliato dal- l'Architetto Filippo Castelli nel Se- colo XVIII. CORSO APPIO CLAUDIO — Recinto delle fucilazioni al Marti- netto. Lato sud del vecchio Tiro a Segno. VIA ARSENALE — Arsenale (ora Scuola di Applicazione per l'Artiglieria e il Genio) - Via Ar- senale angolo Via Arcivescovado: Edificato nel 1738 su disegni del Ca- pitano Devincenti. — Palazzo già Ferrero d'Ormea ora sede Banca d'Italia - Via Arsenale 6-8: Disegnato internamente dal Con- te Amedeo di Castellamonte (Secolo XVII) all'esterno modificato dall'ar- chitetto Giuseppe Tabacchi (secolo XIX) e all'interno dall'architetto Che- valley. — Chiesa dell'Arcivescovado - Via Ar- senale n. 20: Progettata dal Padre Guarino Guarini - Costruita nel 1673- 1697. — Casa via Arsenale n. 33 (Ceriana): Costruita dall'arch. Ceppi. VIA ASSAROTTI — Chiesa di Santa Barbara - Via Assa- rotti 14: Ultimata nel 1869. VIA BARBAROUX — Casa via Barbaroux n. 9 (vecchio nu- mero): Resti secolo XV. — Casa via Barbaroux n. 43: Secolo XVIII. — Palazzo via Barbaroux 25 (proprietà Ponti): Secolo XVIII. — Chiesa della Misericordia - Via Bar- baroux 41: Costruita nel 1750 dal Conte di Robilant. REGIONE BARCA — Chiesa Abbadia di Stura: Costruzione del Secolo XII - rimaneggiata nel Secolo XVIII. VIA BARDONECCHIA — Chiesa della Natività di Maria Ver- gine - Via Bardonecchia 159 - Pozzo Strada : Costruita dopo l'assedio del 1706 - Consacrata nel 1710. VIA BASILICA — Casa di via Basilica n. 13 detta Casa del « Pingon »: Resti di torre e fine- stra - Secolo XV. — Palazzo già Isnardi di Caraglio poi Mattirolo - Via Basilica n. 9 (inter- no): Costruzione su disegno del Ca- stellamonte - Secolo XVII (detta Casa del Tasso). VIA BATTISTI CESARE — Palazzo via Battisti 7-9 (già De Fer- nex): Arch. Carlo Castellamonte (Se- colo XVII) modificato dal Robilant (Secolo XIX). CORSO BECCARIA — È vincolato l'attuale stato dei fab- bricati eseguiti in conformità dei Regi Decreti 11 agosto 1851, 5 aprile 1857 e 5 giugno 1862 tenendo presente la deliberazione (Consiglio Comunale 31 maggio 1948) riguardante l'even- tuale concessione, per i Corsi San Martino e Beccaria della costruzione di un piano arretrato in luogo delle soffitte attuali, sempre però per iso- lati interi con esclusione di ogni mo- difica per la piazza Statuto e relative risvolte. VIA BERCHET GIOVANNI — Casa di Via Berchet n. 2: Costruita nel 1758. VIA BLIGNY — Palazzo di via Bligny 1 bis e via Garibaldi 36 già Conventuale dei Carmelitani poi Convitto Umberto I: ora in parte distrutto. Costruito nel 1718 su disegni dell'architetto Gian Giacomo Planteri, con scalone del 1741 su disegni dell'arch. Ignazio Al- liaudi di Tavigliano. — Palazzo Conti di Brusasco poi Ot- tolenghi - Via Bligny 5-7: Costru- zione su disegno del Conte Nicolis di Robilant - Secolo XVIII. — Palazzo già Caisotti poi Riccardi di Netro - Via Bligny 10: Costruzione su disegno dell'arch. Borra - Seco- lo XVIII. PIAZZA BODONI — Monumento ad Alfonso La Marmora: Opera di Stanislao Grimoldi - 1891. VIA BOGINO — Palazzo Conti Balbo di Vinadio - Via Bogino n. 8: Secolo XVIII. — Palazzo già Graneri della Rocca poi Gerbaix di Sonnaz - Via Bogino n. 7-9 ora Circolo degli Artisti. Co- struzione del 1683 su disegno di G. Fr. Baroncelli con salone modificato nel 1871 dall'arch. Dellala di Bei- nasco. — Palazzo via Bogino n.ri 25-27: Di epoca barocca. — Palazzo già S. Giorgio - Via Bogino 31. Costruito su disegno del Conte Ignazio Aliaudi di Tavigliano - Se- colo XVIII e modificato dagli archi- tetti Antonelli e Bollati (Secolo XIX). VIA BONELLI FRANCO — Casa via Bonelli 16: Facciata e bal- conata Secolo XVIII. VIA BORGOFRANCO — Villa « Il Pollone » - Regione Sassi - Via Borgofranco : Proprietà Nicolis di Robilant. VIA BOTERO — Casa via Botero 1 : Balconi in ferro secolo XVIII. — Palazzo via Botero n. 3: Costruito probabilmente agli inizi del Secolo XVIII, ora distrutto. — Palazzo via Botero n. 8: Secolo XVIII. — Palazzo già San Martino della Motta - Via Botero n. 15: Costruzione del- l'arch. Valperga fine Secolo XVII. CORSO CAIROLI — Casa in corso Cairoli 22-24: Archi- tetto Carlo Ceppi. — Monumento a Garibaldi: Opera del Tabacchi - 1887. PIAZZA CAR1GNANO — Palazzo Carignano: Costruito nel 1680 su disegni del Guarini. — Teatro Carignano: Costruzione del 1752 su disegno del Conte Benedetto Alfieri; riedificato dopo l'incendio del 1787; modificato internamente nel Secolo XIX dall'arch. Carrera. — Statua a Vincenzo Gioberti : Opera dell'Albertoni del 1858. PIAZZA CARLO ALBERTO — Palazzo del Telegrafo o del Debito Pubblico o Scuderia di piazza Carlo Alberto: Costruito nel 1680 su dise- gni del Guarini - esiste solo più la facciata. — Statua equestre a Carlo Alberto: Opera in bronzo di Carlo Maroc- chetti - 1861. VIA CARLO ALBERTO — Palazzo già Birago di Borgaro ora Della Valle - Via Carlo Alberto 16: Costruzione del 1716 su disegni del Juvara. — Palazzo già Marchesi di Parella poi Conti di Chiusano poi Marchesi di Bagnasco - Via Carlo Alberto n. 31: Costruzione su disegni del Conte Del- lala di Beinasco - Secolo XVIII. — Chiesa della Madonna degli Angeli - Via Carlo Alberto angolo via Cavour: Consacrata nel 1654. Rifatta dal- l'arch. Ceppi nel 1900 circa. PIAZZA CARLO EMANUELE II — Chiesa di S. Croce: Di Filippo Ju- vara, esterno successivamente alte- rato - Campanile di G. B. Borra - Secolo XVIII. — Palazzo già sede del Collegio delle Provincie ora Caserma - Piazza Carlo Emanuele II n. 4: Architetto Ber- nardo Vittone - Secolo XVIII. — Palazzo già Roero di Guarene ora Ferrero d'Ormea - Piazza Carlo Ema- nuele II n. 13: Facciata del Juvara - 1720. — Monumento a Cavour: Opera del Duprè - 1872. PIAZZA CARLO FELICE — Vincolata con decreto 13 marzo 1851 l'architettura di tutti gli edifici fron- teggianti la piazza - Incominciata nel 1823 e compiuta nel 1855 su disegni dell'arch. Carlo Promis. — Stazione di Porta Nuova. Eretta nel 1860-68 su disegni dell'Ing. A. Maz- zucchelli e dell'arch. Carlo Ceppi. VIA CARMINE (DEL) — Caserma da Bormida - Via del Car- mine 13. Su disegni del Juvara - in- nalzata nel 1716; facciata verso via Garibaldi disegnata nel Secolo XVIII dall'arch. Birago di Borgaro - ora sostituita da altra. — Caserma detta di S. Daniele - Via del Cannine 12: Innalzata nel 1716, su disegni del Juvara. — Chiesa del Carmine - Via del Car- mine 3: Costruita nel 1732 su disegni di Filippo Juvara - Facciata del Re- viglio. Sec. XIX. CORSO CASALE — Chiesa Madonna del Pilone: Eretta da Madama Reale (Cristina di Fran- cia) 1645. PIAZZA CASTELLO — Vincolati tutti i palazzi che prospet- tano sulla piazza: eseguiti su disegno dall'arch. Ascanio Vittozzi ed eretti in seguito a lettere patenti del 26 marzo 1612 e 16 dicembre 1675, con donazione condizionata delle aree fabbricabili e vincolo a 5 piani. — Palazzo già delle Segreterie di Stato ora della Prefettura - Piazza Castello n.ri 193-205. Su disegni di Benedetto Alfieri - Secolo XVIII. — Palazzo già Simiani di Pianezza poi dei Principi Francavilla, indi dei Marchesi di Borgo poi Ciriodi di Mo- nastero - Piazza Castello n. 1. Su disegni di Ascanio Vittozzi - Seco- lo XVII. — Palazzo già San Martino di S. Ger- mano poi Albergo d'Europa - Piazza Castello n. 9. Progettato da Ascanio Vittozzi - 1616. — Armeria Reale: Costruita da Filippo Juvara - Affreschi del Beaumont. — Statue equestri di Castore e Polluce, in bronzo, e cancellata relativa: Le statue sono dello scultore Sangiorgio, opera del 1842 fusione del Visconti, mentre la cancellata venne ordinata da Re Carlo Alberto e disegnata da Pelagio Pelagi. — Cappella del SS. Crocifisso nel Palaz- zo Reale: Secolo XVIII - Taberna- colo del Piffetti. — Chiesa di S. Lorenzo : Architetto il Guarini - 1634. — Palazzo Madama: Resti casa-forte del secolo XIII ; resti costruzioni 1416 e del Secolo XVII - facciata e scalone 1718 su disegni del Juvara. Porta De- cumana in Palazzo Madama : Resti Torino Romana - Epoca Augustea. — Statua, donata dai Milanesi all'Eser- cito Sardo il 15 gennaio 1857 - in ricordo della spedizione di Crimea: Opera di Vincenzo Vela (1855-1856). — Torre e posterna dei bastioni della fronte orientale - aranciera Palazzo Reale. — Teatro Regio: Distrutto nell'incendio del 1936 - resta la sola facciata sulla piazza. — Palazzo dell'Archivio di Stato (inter- no) (vedi via Verdi). CAVORETTO — Chiesa parrocchiale di S. Pietro in Vincoli. PIAZZA CAVOUR — Statua a Nicolis di Robilant: Bronzo dello scultore Ginotti - 1900. VIA CAVOUR — Palazzo già Conti Benso di Cavour - Via Cavour 8. Costruzione del 1729 su disegno dell'arch. Planteri. — Palazzo già Piossasco di Rivalta ora Luserna Rorengo di Rorà - Via Ca- vour 13. Costruzione del 1779-1781 su disegni del Conte Benedetto Alfieri. — Palazzo Via Cavour 50: Prima metà Secolo XIX. VIA CERNAIA — Vincolata tutta la via dal piano edi- lizio Promis. L'altezza delle case è soggetta ai vincoli di cui al Regio Decreto 5 aprile 1857, con altezza massima m. 21, portici di altezza mi- nima di m. 7,25 e larghezza minima ri m. 5. — Statua al Gen. Alessandro La Mar- mora: Opera dello scultore Cassano da Trecate - 1867. — Cittadella di Torino - Corso Siccardi angolo via Cernaia: Eretta nel 1565 su disegno di Francesco Paciotto ar- chitetto militare da Urbino - resta il maschio restaurato nel 1893 con avanzo dei bastioni ai lati. VIA CIBRARIO (ang. CORSO TAS- SONI) — Chiesa di Sant'Alfonso dell'ing. G. Gallo. Consacrata nel 1899. GIARDINO DELLA CITTADELLA — Statua di A. Brofferio. — Statua di G. B. Cassinis. — Statua al Gen. De Sonnaz. Bronzo del Dini - marmi inaugurati il 1871 e il 1873 del Tabacchi. VIA CONSOLATA — Santuario della Consolata - piazza della Consolata 2: Campanile del Se- colo XI - Il santuario fu ricostruito dall'arch. Guarino Guarini nel 1679, le 4 cappelle ovali aggiunte quando fu restaurato dall'arch. Ceppi nel 1860. — Palazzo Marchesi Saluzzo Paesana - Via Consolata n. 1 bis. Architettato dal Planteri - 1715-1718. — Palazzo già Martini di Cigala ora Me- tropol - Via Consolata n. 3. Costrui- to su disegni del Juvara nel 1718. — Palazzo al n. 5 di via Consolata: Co- struito nel 1846. — Palazzo già Marchesi d'Ormea poi Durio - Via Consolata 12. Costruito dall'arch. Nicolis di Robilant - Seco- lo XVIII. — Torre all'angolo nord-ovest presso la Consolata (Via Giulio): Resti Torino Romana - Epoca Augustea. VIA CONTE VERDE — Via Conte Verde n. 2 - Casa angolare con via Garibaldi: Balconi in ferro. — Via Conte Verde n. 4 - angolare con piazza Palazzo di Città: Facciata e portici verso piazza Palazzo di Città disegnati dal Conte Benedetto Alfieri e innalzati nel 1758. PIAZZA CONTI DI SALUZZO — Chiesa dei SS. Pietro e Paolo: Con- sacrata nel 1865. PIAZZA DEL CORPUS DOMINI — Chiesa del Corpus Domini - Piazzetta Corpus Domini 20: Costruita nel 1607 su disegno di Ascanio Vittozzi da Orvieto; rimaneggiata dal Castella- monte; decorata all'interno nel 1753 dal Conte Benedetto Alfieri. Taberna- colo del Vittone. VIA CORTE D'APPELLO — Casa di via Corte d'Appello n. 13: Casa settecentesca juvarriana. — Palazzo della Corte d'Appello: Di- segno primitivo del Juvara - Riordi- nato da Benedetto Alfieri - comple- tato in parte dal Michela - 1830-1838. VIA COTTOLENGO — Chiesa di Maria Ausiliatrice - Via Cottolengo 32: Consacrata nel 1868 - Opera dell'Ing. Speria. PIAZZA CRIMEA — Monumento per la spedizione di Cri- mea: Opera di Luigi Belli - 1892. PIAZZA DICIOTTO DICEMBRE (già San Martino) — Vincolati i lati est e nord. Piano edi- lizio dell'arch. Promis. L'altezza delle case è limitata a quella attuale dei fabbricati eseguiti in conformità dei Regi Decreti 11 agosto 1851, 5 aprile 1857 e 5 giugno 1862. STRADA DROSSO (DEL) — Villa Castello del Drosso - Strada del Drosso (Regione Mirafiori): Proprietà Gromis di Trana - Belle alberature - Torricelle secolo XIV. PIAZZA EMANUELE FILIBERTO — Vincolata la piazzetta allo sbocco della via Milano. — Casa al n. 1 - Facciata e portici : Ven- ne costruita nel 1729 e disegnata da Filippo Juvara. ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 7 - N. 6 - GIUGNO 1953 ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 7 - N. 6 - GIUGNO 1953 235 Edifici, monumenti e complessi urbanistico paesistici vincolati in Torino 234

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Elenco degli edifici e monumenti in Torino sottoposti al vincolo dellalegge sui monumenti di importanza nazionale (legge 29-6-1939 n. 1497e Regolamento 3-6-1940 n. 1357) e dei complessi urbanistici sottopostiai vincoli di cui alle patenti e Regi biglietti rispettivamente indicatie confermati con leggi 5 aprile 1908 n. 141 e 15 gennaio 1920 n. 80.

La Divisione Urbanistica del Servizio Tecnico Municipale di Torinoha allestito e pubblicato per uso degli Uffici Municipali l'elenco degliedifici e complessi urbanistici monumentali vincolati a termini delleleggi vigenti. Per gentile concessione dell'Amministrazione Comunalene riproduciamo qui la parte principale che può essere utile dal lato

professionale.

VIA ACCADEMIA ALBERTINA— Palazzo dell'Accademia Albertina -

Via Accademia Albertina 6: Assegna-to all'Accademia con Patenti del 1833,ma costruito precedentemente per al-tro scopo.

— Palazzi ai n.ri 24-26 di via Accade-mia Albertina: Palazzi Di Viry-Cal-leri.

— Aiuola Balbo - Statua a Cesare Bal-bo : Opera di Vincenzo Vela del1856.

— Aiuola Balbo - Statua al Gen. Euse-bio Bava: Scultore Albertoni.

— Aiuola Balbo - Statua a Daniele Ma-nin: Opera di Vincenzo Vela del1861.

VIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE— Palazzo già Collegio dei Nobili ora

Accademia delle Scienze - Via Acca-demia delle Scienze n. 10. Costruitonel 1679 su disegno del Guarini.

— Torre all'angolo sud-est sotterraneiPalazzo Accademia delle Scienze:Resti Torino Romana - Epoca Augu-stea.

VIA ALFIERI— Palazzo via Alfieri n. 3 e XX Set-

tembre n. 40 già Trucchi di Leval-digi ora Banca del Lavoro: Costruitodall'Architetto Amedeo di Castella-monte nel 1673.

— Palazzo già dei Baroni di Valpergapoi dei Conti Galleani di Canelli poidei Radicati di Netro - Via Alfierin.ri 6-8: Costruzione del 1663 su di-segno dell'architetto Maurizio Val-perga - ampliato e restaurato nel 1781su disegno dell'arch. Luigi Barberis.

— Palazzo già Lascaris di Ventimigliapoi Lovadino (ora Camera di Com-mercio) - Via Alfieri n. 15: Costruitonel 1665 su disegno del Conte Amedeodi Castellamonte e restaurato nel Se-colo XVIII su disegno del ConteDellala di Beinasco.

— Palazzo già Broglia ora Valperga diMasino - Via Alfieri 16 bis - 18 - 20 -Via Arsenale n. 10: Ampliato dal-l'Architetto Filippo Castelli nel Se-colo XVIII.

CORSO APPIO CLAUDIO— Recinto delle fucilazioni al Marti-

netto. Lato sud del vecchio Tiro aSegno.

VIA ARSENALE— Arsenale (ora Scuola di Applicazione

per l'Artiglieria e il Genio) - Via Ar-senale angolo Via Arcivescovado:Edificato nel 1738 su disegni del Ca-pitano Devincenti.

— Palazzo già Ferrero d'Ormea orasede Banca d'Italia - Via Arsenale6-8: Disegnato internamente dal Con-te Amedeo di Castellamonte (SecoloXVII) all'esterno modificato dall'ar-chitetto Giuseppe Tabacchi (secoloXIX) e all'interno dall'architetto Che-valley.

— Chiesa dell'Arcivescovado - Via Ar-senale n. 20: Progettata dal PadreGuarino Guarini - Costruita nel 1673-1697.

— Casa via Arsenale n. 33 (Ceriana):Costruita dall'arch. Ceppi.

VIA ASSAROTTI— Chiesa di Santa Barbara - Via Assa-

rotti 14: Ultimata nel 1869.VIA BARBAROUX— Casa via Barbaroux n. 9 (vecchio nu-

mero): Resti secolo XV.— Casa via Barbaroux n. 43: Secolo

XVIII.— Palazzo via Barbaroux 25 (proprietà

Ponti): Secolo XVIII.— Chiesa della Misericordia - Via Bar-

baroux 41: Costruita nel 1750 dalConte di Robilant.

REGIONE BARCA— Chiesa Abbadia di Stura: Costruzione

del Secolo XII - rimaneggiata nelSecolo XVIII.

VIA BARDONECCHIA— Chiesa della Natività di Maria Ver-

gine - Via Bardonecchia 159 - PozzoStrada : Costruita dopo l'assedio del1706 - Consacrata nel 1710.

VIA BASILICA— Casa di via Basilica n. 13 detta Casa

del « Pingon »: Resti di torre e fine-stra - Secolo XV.

— Palazzo già Isnardi di Caraglio poiMattirolo - Via Basilica n. 9 (inter-no): Costruzione su disegno del Ca-stellamonte - Secolo XVII (detta Casadel Tasso).

VIA BATTISTI CESARE— Palazzo via Battisti 7-9 (già De Fer-

nex): Arch. Carlo Castellamonte (Se-colo XVII) modificato dal Robilant(Secolo XIX).

CORSO BECCARIA— È vincolato l'attuale stato dei fab-

bricati eseguiti in conformità dei RegiDecreti 11 agosto 1851, 5 aprile 1857e 5 giugno 1862 tenendo presente ladeliberazione (Consiglio Comunale31 maggio 1948) riguardante l'even-tuale concessione, per i Corsi SanMartino e Beccaria della costruzionedi un piano arretrato in luogo delle

soffitte attuali, sempre però per iso-lati interi con esclusione di ogni mo-difica per la piazza Statuto e relativerisvolte.

VIA BERCHET GIOVANNI— Casa di Via Berchet n. 2: Costruita

nel 1758.VIA BLIGNY— Palazzo di via Bligny 1 bis e via

Garibaldi 36 già Conventuale deiCarmelitani poi Convitto Umberto I:ora in parte distrutto. Costruito nel1718 su disegni dell'architetto GianGiacomo Planteri, con scalone del1741 su disegni dell'arch. Ignazio Al-liaudi di Tavigliano.

— Palazzo Conti di Brusasco poi Ot-tolenghi - Via Bligny 5-7: Costru-zione su disegno del Conte Nicolisdi Robilant - Secolo XVIII.

— Palazzo già Caisotti poi Riccardi diNetro - Via Bligny 10: Costruzionesu disegno dell'arch. Borra - Seco-lo XVIII.

PIAZZA BODONI— Monumento ad Alfonso La Marmora:

Opera di Stanislao Grimoldi - 1891.VIA BOGINO— Palazzo Conti Balbo di Vinadio - Via

Bogino n. 8: Secolo XVIII.— Palazzo già Graneri della Rocca poi

Gerbaix di Sonnaz - Via Boginon. 7-9 ora Circolo degli Artisti. Co-struzione del 1683 su disegno di G.Fr. Baroncelli con salone modificatonel 1871 dall'arch. Dellala di Bei-nasco.

— Palazzo via Bogino n.ri 25-27: Diepoca barocca.

— Palazzo già S. Giorgio - Via Bogino31. Costruito su disegno del ConteIgnazio Aliaudi di Tavigliano - Se-colo XVIII e modificato dagli archi-tetti Antonelli e Bollati (Secolo XIX).

VIA BONELLI FRANCO— Casa via Bonelli 16: Facciata e bal-

conata Secolo XVIII.VIA BORGOFRANCO— Villa « Il Pollone » - Regione Sassi -

Via Borgofranco : Proprietà Nicolisdi Robilant.

VIA BOTERO— Casa via Botero 1 : Balconi in ferro

secolo XVIII.— Palazzo via Botero n. 3: Costruito

probabilmente agli inizi del SecoloXVIII, ora distrutto.— Palazzo via Botero n. 8: SecoloXVIII.

— Palazzo già San Martino della Motta- Via Botero n. 15: Costruzione del-l'arch. Valperga fine Secolo XVII.

CORSO CAIROLI— Casa in corso Cairoli 22-24: Archi-

tetto Carlo Ceppi.— Monumento a Garibaldi: Opera del

Tabacchi - 1887.

PIAZZA CAR1GNANO— Palazzo Carignano: Costruito nel

1680 su disegni del Guarini.— Teatro Carignano: Costruzione del

1752 su disegno del Conte BenedettoAlfieri; riedificato dopo l'incendiodel 1787; modificato internamente nelSecolo XIX dall'arch. Carrera.

— Statua a Vincenzo Gioberti : Operadell'Albertoni del 1858.

PIAZZA CARLO ALBERTO— Palazzo del Telegrafo o del Debito

Pubblico o Scuderia di piazza CarloAlberto: Costruito nel 1680 su dise-gni del Guarini - esiste solo più lafacciata.

— Statua equestre a Carlo Alberto:Opera in bronzo di Carlo Maroc-chetti - 1861.

VIA CARLO ALBERTO— Palazzo già Birago di Borgaro ora

Della Valle - Via Carlo Alberto 16:Costruzione del 1716 su disegni delJuvara.

— Palazzo già Marchesi di Parella poiConti di Chiusano poi Marchesi diBagnasco - Via Carlo Alberto n. 31:Costruzione su disegni del Conte Del-lala di Beinasco - Secolo XVIII.

— Chiesa della Madonna degli Angeli -Via Carlo Alberto angolo via Cavour:Consacrata nel 1654. Rifatta dal-l'arch. Ceppi nel 1900 circa.

PIAZZA CARLO EMANUELE II— Chiesa di S. Croce: Di Filippo Ju-

vara, esterno successivamente alte-rato - Campanile di G. B. Borra -Secolo XVIII.

— Palazzo già sede del Collegio delleProvincie ora Caserma - Piazza CarloEmanuele II n. 4: Architetto Ber-nardo Vittone - Secolo XVIII.

— Palazzo già Roero di Guarene oraFerrero d'Ormea - Piazza Carlo Ema-nuele II n. 13: Facciata del Juvara -1720.

— Monumento a Cavour: Opera delDuprè - 1872.

PIAZZA CARLO FELICE— Vincolata con decreto 13 marzo 1851

l'architettura di tutti gli edifici fron-teggianti la piazza - Incominciata nel1823 e compiuta nel 1855 su disegnidell'arch. Carlo Promis.

— Stazione di Porta Nuova. Eretta nel1860-68 su disegni dell'Ing. A. Maz-zucchelli e dell'arch. Carlo Ceppi.

VIA CARMINE (DEL)— Caserma da Bormida - Via del Car-

mine 13. Su disegni del Juvara - in-nalzata nel 1716; facciata verso viaGaribaldi disegnata nel Secolo XVIIIdall'arch. Birago di Borgaro - orasostituita da altra.

— Caserma detta di S. Daniele - Via delCannine 12: Innalzata nel 1716, sudisegni del Juvara.

— Chiesa del Carmine - Via del Car-mine 3: Costruita nel 1732 su disegnidi Filippo Juvara - Facciata del Re-viglio. Sec. XIX.

CORSO CASALE— Chiesa Madonna del Pilone: Eretta

da Madama Reale (Cristina di Fran-cia) 1645.

PIAZZA CASTELLO— Vincolati tutti i palazzi che prospet-

tano sulla piazza: eseguiti su disegnodall'arch. Ascanio Vittozzi ed erettiin seguito a lettere patenti del 26marzo 1612 e 16 dicembre 1675, condonazione condizionata delle areefabbricabili e vincolo a 5 piani.

— Palazzo già delle Segreterie di Statoora della Prefettura - Piazza Castellon.ri 193-205. Su disegni di BenedettoAlfieri - Secolo XVIII.

— Palazzo già Simiani di Pianezza poidei Principi Francavilla, indi dei

Marchesi di Borgo poi Ciriodi di Mo-nastero - Piazza Castello n. 1. Sudisegni di Ascanio Vittozzi - Seco-lo XVII.

— Palazzo già San Martino di S. Ger-mano poi Albergo d'Europa - PiazzaCastello n. 9. Progettato da AscanioVittozzi - 1616.

— Armeria Reale: Costruita da FilippoJuvara - Affreschi del Beaumont.

— Statue equestri di Castore e Polluce,in bronzo, e cancellata relativa: Lestatue sono dello scultore Sangiorgio,opera del 1842 fusione del Visconti,mentre la cancellata venne ordinatada Re Carlo Alberto e disegnata daPelagio Pelagi.

— Cappella del SS. Crocifisso nel Palaz-zo Reale: Secolo XVIII - Taberna-colo del Piffetti.

— Chiesa di S. Lorenzo : Architetto ilGuarini - 1634.

— Palazzo Madama: Resti casa-forte delsecolo XIII ; resti costruzioni 1416 edel Secolo XVII - facciata e scalone1718 su disegni del Juvara. Porta De-cumana in Palazzo Madama : RestiTorino Romana - Epoca Augustea.

— Statua, donata dai Milanesi all'Eser-cito Sardo il 15 gennaio 1857 - inricordo della spedizione di Crimea:Opera di Vincenzo Vela (1855-1856).

— Torre e posterna dei bastioni dellafronte orientale - aranciera PalazzoReale.

— Teatro Regio: Distrutto nell'incendiodel 1936 - resta la sola facciata sullapiazza.

— Palazzo dell'Archivio di Stato (inter-no) (vedi via Verdi).

CAVORETTO— Chiesa parrocchiale di S. Pietro in

Vincoli.PIAZZA CAVOUR— Statua a Nicolis di Robilant: Bronzo

dello scultore Ginotti - 1900.VIA CAVOUR— Palazzo già Conti Benso di Cavour

- Via Cavour 8. Costruzione del 1729su disegno dell'arch. Planteri.

— Palazzo già Piossasco di Rivalta oraLuserna Rorengo di Rorà - Via Ca-vour 13. Costruzione del 1779-1781 sudisegni del Conte Benedetto Alfieri.

— Palazzo Via Cavour 50: Prima metàSecolo XIX.

VIA CERNAIA— Vincolata tutta la via dal piano edi-

lizio Promis. L'altezza delle case èsoggetta ai vincoli di cui al RegioDecreto 5 aprile 1857, con altezzamassima m. 21, portici di altezza mi-nima di m. 7,25 e larghezza minimari m. 5.

— Statua al Gen. Alessandro La Mar-mora: Opera dello scultore Cassanoda Trecate - 1867.

— Cittadella di Torino - Corso Siccardiangolo via Cernaia: Eretta nel 1565su disegno di Francesco Paciotto ar-chitetto militare da Urbino - restail maschio restaurato nel 1893 conavanzo dei bastioni ai lati.

VIA CIBRARIO (ang. CORSO TAS-SONI)

— Chiesa di Sant'Alfonso dell'ing. G.Gallo. Consacrata nel 1899.

GIARDINO DELLA CITTADELLA— Statua di A. Brofferio.

— Statua di G. B. Cassinis.— Statua al Gen. De Sonnaz. Bronzo

del Dini - marmi inaugurati il 1871e il 1873 del Tabacchi.

VIA CONSOLATA— Santuario della Consolata - piazza

della Consolata 2: Campanile del Se-colo XI - Il santuario fu ricostruitodall'arch. Guarino Guarini nel 1679,le 4 cappelle ovali aggiunte quando furestaurato dall'arch. Ceppi nel 1860.

— Palazzo Marchesi Saluzzo Paesana -Via Consolata n. 1 bis. Architettatodal Planteri - 1715-1718.

— Palazzo già Martini di Cigala ora Me-tropol - Via Consolata n. 3. Costrui-to su disegni del Juvara nel 1718.

— Palazzo al n. 5 di via Consolata: Co-struito nel 1846.

— Palazzo già Marchesi d'Ormea poiDurio - Via Consolata 12. Costruitodall'arch. Nicolis di Robilant - Seco-lo XVIII.

— Torre all'angolo nord-ovest presso laConsolata (Via Giulio): Resti TorinoRomana - Epoca Augustea.

VIA CONTE VERDE— Via Conte Verde n. 2 - Casa angolare

con via Garibaldi: Balconi in ferro.— Via Conte Verde n. 4 - angolare con

piazza Palazzo di Città: Facciata eportici verso piazza Palazzo di Cittàdisegnati dal Conte Benedetto Alfierie innalzati nel 1758.

PIAZZA CONTI DI SALUZZO— Chiesa dei SS. Pietro e Paolo: Con-

sacrata nel 1865.PIAZZA DEL CORPUS DOMINI— Chiesa del Corpus Domini - Piazzetta

Corpus Domini 20: Costruita nel 1607su disegno di Ascanio Vittozzi daOrvieto; rimaneggiata dal Castella-monte; decorata all'interno nel 1753dal Conte Benedetto Alfieri. Taberna-colo del Vittone.

VIA CORTE D'APPELLO— Casa di via Corte d'Appello n. 13:

Casa settecentesca juvarriana.— Palazzo della Corte d'Appello: Di-

segno primitivo del Juvara - Riordi-nato da Benedetto Alfieri - comple-tato in parte dal Michela - 1830-1838.

VIA COTTOLENGO— Chiesa di Maria Ausiliatrice - Via

Cottolengo 32: Consacrata nel 1868 -Opera dell'Ing. Speria.

PIAZZA CRIMEA— Monumento per la spedizione di Cri-

mea: Opera di Luigi Belli - 1892.PIAZZA DICIOTTO DICEMBRE (già

San Martino)— Vincolati i lati est e nord. Piano edi-

lizio dell'arch. Promis. L'altezza dellecase è limitata a quella attuale deifabbricati eseguiti in conformità deiRegi Decreti 11 agosto 1851, 5 aprile1857 e 5 giugno 1862.

STRADA DROSSO (DEL)— Villa Castello del Drosso - Strada del

Drosso (Regione Mirafiori): ProprietàGromis di Trana - Belle alberature -Torricelle secolo XIV.

PIAZZA EMANUELE FILIBERTO— Vincolata la piazzetta allo sbocco

della via Milano.— Casa al n. 1 - Facciata e portici : Ven-

ne costruita nel 1729 e disegnata daFilippo Juvara.

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 7 - N. 6 - GIUGNO 1953 ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 7 - N. 6 - GIUGNO 1953 235

Edifici, monumenti e complessi urbanisticopaesistici vincolati in Torino

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Page 2: Edifici, Monumenti e Complessi Urbanistico Paesistici Vincolati in Torino, 1953

— Casa al n. 3 - Facciata e portici: Ven-ne costruita nel 1729 e disegnata daFilippo Juvara.

— Casa al n. 2 e al n. 4 - Facciata eportici: Venne costruita nel 1729 edisegnata da Filippo Juvara.

CORSO FRANCIA (CORSO ITALIA)— Villa Tesoriera - Corso Francia 186-

192: Fabbricata nel 1692 su disegnodell'architetto Jacopo Maggi da Cre-mona - Parco annesso.

VIA GARIBALDI— Vincolato tutto il complesso della via

compresi i risvolti sulle vie trasver-sali, ad altezza uniforme. Rettificatain seguito a Regio Editto del 27 giu-gno 1736 - Architettura con caratte-ristiche Juvariane.

— Palazzo già Durando di Villa oraproprietà Ospedale S. Luigi - Via Ga-ribaldi n. 23. Costruzione su disegnidell'arch. Fr. Gallo. Secolo XVIII.

— Palazzo di via Garibaldi n. 25 - giàcasa professa dei Gesuiti: Edificatonel 1771.

— Cappella dei Mercanti nel Palazzogià Uffici del Demanio - Via Gari-baldi n. 25: Secolo XVIII - Affreschidi Stefano Maria Lignani.

— Cappella dei Nobili ed Avvocati nelPalazzo già Uffici del Demanio - ViaGaribaldi n. 25: Secolo XVIII - Af-freschi del Vacca.

— Palazzo già dei Marchesi Fontana diCravenzana - Via Garibaldi n. 28.Progettato dal Planteri - SecoloXVIII.

— Palazzo già San Martino della Mottaora Bertone di Sambuy - Via Gari-baldi n.ri 31 e 33: Facciata arch. Mar-tinez - Secolo XVIII.

— Chiesa di S. Dalmazzo - Via Gari-baldi n. 32 bis: Facciata del 1530rifatta nel 1701.

— Chiesa dei SS. Martiri - Via Gari-baldi n. 23 bis: Disegno di Pelle-grino Tibaldi - 1577.

— Chiesa della SS. Trinità - Via Gari-baldi n. 6: Costruita dal 1590 al1606 su disegno di Ascanio Vittozzida Orvieto; restaurata e rivestita dimarmi nel 1718 su disegno di F. Ju-vara.

— Balconi in ferro del Secolo XVIII ain.ri 1, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 11 bis,13, 18, 19, 20, 21, 22, 24, 26, 37, 39e 49 di via Garibaldi.

VIA GIOANETTI— Palazzo Istituto Vedove e Nubili -

Via Gioanetti 29.VIA GIOLITTI (già VIA OSPEDALE)— Palazzo già Marchesi Turinetti di

Priero ora Barbaroux - Via Ospedale1 ora via Giolitti: Costruito nel 1646e rifatto nella parte a sud dall'archi-tetto Borra.

— Palazzo già Argenteri di Bersezio poiThaon di Revel di S. André - ViaOspedale 24 ora Via Giolitti. Resi-dua scalone e salone. Progettato dalBovis - Secolo XVIII.

— Chiesa San Michele o della Mater-nità - Via Giolitti 44: Disegni diPietro Bonvicino - anno 1784.

— Ospedale Maggiore di S. GiovanniBattista - Via Giolitti 36: Fabbricatonel 1680 su disegno di Amedeo diCastellamonte; Cappella circolareeretta nel 1763 su disegno di FilippoCastelli.

VIA GIULIO— Torre fronte nord interrata in via

Giulio angolo Via S. Agostino: RestiTorino Romana - Epoca Augustea.

— Resti di cinta lungo via Giulio:Resti Torino Romana - Epoca Augu-stea.

CORSO GIULIO CESARE— Chiesa di San Gioachino - Corso

Giulio Cesare 12 : Architetto ConteCarlo Ceppi.

— Ponte Mosca sulla Dora Riparia (adun solo arco di 44 metri di corda):Costruito nel 1840 su disegno dell'in-gegnere Carlo Mosca.

— Chiesa di N. S. della Pace - CorsoGiulio Cesare 80: Eretta nel 1892.

PIAZZA GRAN MADRE DI DIO— Vincolato tutto il complesso della

piazza: Prima metà del secolo XIX.— Chiesa della Gran Madre di Dio: In-

nalzata dalla città - Iniziata nel 1818e terminata nel 1831 su disegni del-l'architetto Ferdinando Bonsignore.

— Monumento a Vittorio Emanuele I:Opera dello scultore Gaggini.

PIAZZA LAGRANGE— Statua a G. L. Lagrange: Opera del-

lo scultore Albertoni - 1867.— Palazzo già Conteri poi Doria di Ci-

riè poi Ceriana Mayneri - Via La-grange 7 in gran parte distrutto: Di-segno dell'arch. Maurizio Valperga -Secolo XVIII.

— Palazzo ai n.ri 20 e 20 bis di viaLagrange: Costruzione di data nonprecisata.

VIA LANFRANCHI FRANCESCO— Casa al n. 2 di via Lanfranchi Fran-

cesco ang. Piazza Gran Madre di Dio:Prima metà secolo XIX.

VIA LEOPARDI GIACOMO (oraPIAZZA IV MARZO)

— Casa al n. 6 di via Leopardi Giaco-mo: Resti di facciata con finestra.Secolo XV.

— Casa al n. 8 di via Leopardi Giaco-mo: Torre Secolo XV nel cortile ba-samento antichissimo.

STRADA DI LUCENTO— Chiesa Parrocchiale di Lucento: at-

tribuita ad Amedeo Castellamonte.REGIONE MADONNA DI CAMPAGNA— Chiesa di Madonna di Campagna:

Eretta nel 1883.VIA MAGENTA— Chiesa di S. Secondo: Ultimata nel

1882. Arch. Formento.PIAZZA MARIA TERESA— Palazzo ai n.ri 6-7 di piazza Maria

Teresa: Già Palazzo Baricella.VIA MARIA VITTORIA— Chiesa di S. Filippo - Via Maria Vit-

toria n. 3: Iniziata nel 1679 su di-segno del Guarini; proseguita nel1714 su disegno del Juvara, poi dalTavigliano, dal Bonvicino, dal Taluc-chi e dall'Ing. Camusso.

— Oratorio annesso alla Chiesa di SanFilippo - Via Maria Vittoria 5: Co-struito su disegno dell'arch. Luga-nese Antonio Bettini - 1675.

— Palazzo già Asinari di San Marzanopoi Casana - Via Maria Vittoria 4:Costruito su disegno Capitano Garoenel 1684 circa con varianti degli ar-chitetti Benedetto Alfieri e Ferdinan-do Martinez (Secolo XVIII).

— Palazzo già Principi della Cisternapoi Duca d'Aosta, ora Palazzo dellaProvincia - Via Maria Vittoria 12 e14: Disegnato dal conte Dellala diBeinasco - Seconda metà Sec. XVIII,rinnovato all'interno in stile fioren-tino dall'arch. Chevalley.

— Palazzo via Maria Vittoria n. 19:Edificio settecentesco.

— Palazzo già dei Conti Coardi di Car-peneto - via Maria Vittoria n. 26vecchio numero): Disegnato dal Con-te Amedeo di Castellamonte (SecoloXVII) e modificato dall'arch. Bonvi-cino nel Secolo XVIII.

CORSO MASSIMO D'AZEGLIO— Castello del Valentino: Costruito nel

primo quarto del Secolo XVII su di-rezione del Castellamonte.

VIA MAZZINI— Chiesa di San Massimo - Via Mazzini

n. 29 bis: Disegnata dal Leoni - Co-struita dall'architetto Carlo Sada nel1845-1853.

VIA MERCANTI (DEI)— Casa via Mercanti n. 7: Finestre,

portico nel cortile - Secoli XV-XVI.— Balconi in ferro del Secolo XVIII ai

numeri 2 e 3.VIA MILANO— Rettificata su disegni del Juvara -

Decreto 29 aprile 1729. Vincolata am. 21.

— Casa al n. 3 di via Milano facciataverso via Milano; facciata e porticiverso la piazza Emanuele Filiberto:Costruita nel 1729 e disegnata dalJuvara.

— Chiesa di San Domenico ( Vedi viaSan Domenico)

— Casa al n. 20 di via Milano facciataverso via Milano; facciata e porticiverso la piazza Emanuele Filiberto:Venne costruita nel 1729 e disegnatada Filippo Juvara.

— Chiesa dei SS. Maurizio e Lazzaro eBasilica Magistrale - via Milanon. 20: Progettata da Fr. Lanfranchinel 1679, con facciata e cupola del1835 di Carlo Bernardo Mosca.

VIA DEI MILLE (angolo VIA CALAN-DRA)

— Chiesa di S. Francesco di Sales delleSacramentine - via dei Mille angolovia Calandra: Costruita su disegnodi Alfonso Dupuy nel 1850. Facciatadel Conte Ceppi - 1870.

— Palazzo De Viry-Calleri) - Via deiMille 16-18: Architetto AlessandroAntonelli.

REGIONE MIRAFIORI— Chiesa della Visitazione: Eretta nel

1617.CORSO MONCALIERI al PILONETTO— Santuario dell'Addolorata: Eretta nel

1892.STRADA DI MONGRENO (Sassi)— Villa « Il Capriglio » - Regione Sassi:

Secolo XVIII.— Chiesa di San Grato in Regione Mon-

greno: Consacrata nel 1777.VIA MONTEBELLO— Edifìcio detto « Mole Antonelliana »

- Via Montebello 20: Incominciatonel 1863 come tempio israelitico, poiripreso dall'architetto Antonelli Ales-sandro. La più alta costruzione mu-raria d'Europa (m. 167) - Distrutta

la guglia dall'uragano del 23 maggio1953.

MONTE DEI CAPPUCCINI— Chiesa S. Maria del Monte e Con-

vento dei Cappuccini: Costruiti nel1583 su disegni di Ascanio Vittozzi.

VIA NIZZA— Vincolato il tratto a levante corri-

spondente ai numeri 1, 3, 5, 7, 9, 11,13, 15, 17 tra il corso Vittorio e viaBerthollet. Fabbricati con portici suprogetti dell'ing. Promis approvatocon Regio Decreto 13 marzo 1851.Vincolato a m. 21 in altezza e ar-chitettura unitaria.

— Chiesa di San Salvano - Via Nizza16: Costruita nel 1648 su disegno delConte Amedeo di Castellamonte.

CORSO ORBASSANO— Villa « Amoretti » - Corso Orbassano

202: Villa e Parco annesso.

VIA ORFANE (DELLE)— Palazzo già Briandate di S. Giorgio

ora Società delle Assicurazioni - ViaOrfane n.ro 6: Secolo XVII.

— Palazzo Barolo già Provana di Druentpoi Falletti di Barolo ora Opera PiaBarolo, Via Orfane 7 e 9: Costruitonel 1692 su disegno di Gian France-sco Baroncelli - Decorazioni internein parte del Conte Benedetto Alfieri.

— Chiesa di S. Chiara - Via S. Chiaraangolo Via Orfane: Disegnata da Ber-nardo Vinone nel 1745 - Rifacimentodi altra del 1400.

— Chiesa Collegio Orfane - Via Orfane11: Costruita col Collegio nel 1579.

PIAZZA PALAZZO DI CITTÀ— Vincolata tutta la piazza eseguita se-

condo il piano del Conte Alfieri ap-provati con decreto 8 ottobre 1756.

— Casa al n. 4 di piazza Palazzo diCittà - facciata e portici (vecchio nu-mero): Disegnata dal Conte Bene-detto Alfieri e innalzata nel 1758.

— Casa al n. 5 di piazza Palazzo diCittà - facciata e portici: Disegnatadal Conte Benedetto Alfieri e innal-zata nel 1758.

— Casa al n. 6 di piazza Palazzo diCittà - facciata e portici: Disegnatadal Conte Benedetto Alfieri e in-nalzata nel 1758.

— Casa al n. 2 di piazza Palazzo diCittà (Via Giovanni Berchet): Dise-gnata dal Conte Benedetto Alfieri einnalzata nel 1758.

— Casa al n. 2 di piazza Palazzo diCittà (Via Milano): Disegnata dalConte Benedetto Alfieri e innalzatanel 1758.

— Palazzo Municipale: Costruzione del1659-63 su disegni di Fr. Lanfranchicon aggiunte di Benedetto Alfieri;parti laterali del secolo XVIII.

— Monumento a Amedeo VI, detto ilConte Verde, in piazza Palazzo diCittà: Opera di Pelagio Pelagi.

VIA PALAZZO DI CITTÀ— Vincolato il tratto Piazza Palazzo di

Città - Piazzetta Corpus Domini ese-guito con i piani del Conte Alfieri -Decreto 8 ottobre 1756.

— Casa al n. 13 di via Palazzo di Città:Edificata nel 1758 su disegni delConte Benedetto Alfieri, facciata eportici.

— Casa al n. 15 di via Palazzo di Città:

Edificata nel 1758 su disegni delConte Benedetto Alfieri, facciata eportici,

— Casa al n. 16 di via Palazzo di Città:Edificata nel 1758 su disegni delConte Benedetto Alfieri, facciata eportici.

— Casa al n. 18 di via Palazzo di Città:Edificata nel 1758 su disegni delConte Benedetto Alfieri, facciata eportici.

PIAZZA PALEOCAPA— Statua a Pietro Paleocapa: Scultore

Tabacchi.VIA PALLAMAGLIO

— Chiesa del Sacro Cuore di Maria:Architetto Conte Ceppi - 1900.

CORSO PESCHIERA— Villa Verrua ora dei Conti Rignon -

Corso Peschiera 17: Secolo XVIII.— Chiesa della Crocetta - Beata Vergine

delle Grazie - Corso Peschiera 21 -Arch. Ferrar d'Orsara.

VIA PETITTI ILARIONE— Chiesa delle Suore di Maria Consola-

trice al n. 24.STRADA DI PIANEZZA— Castello di Lucento: Già Feudo dei

Beccuti ora Istituto Bonafous.— Castello della Saffarona - Strada di

Pianezza 204.VIA PIAVE— Chiesa del Santo Sudario o Beata

Vergine delle Grazie - Via Piave an-golo Via S. Domenico: Costruita nel1728-1734 su disegno dell'architettoG. B. Borra.

VIA PIETRO MICCA— Chiesa di San Tommaso: Molto an-

tica - Modificata dall'ing. Conte Cep-pi nel 1897, per l'apertura della ViaPietro Micca.

FIUME PO— Sponde del Po - Ambo i lati: Vin-

colo panoramico dalla Foce del San-gone alla Foce della Stura su entram-be le sponde (Decreto Ministeriale 11giugno 1949).

VIA PO— Vincolate tutte le case di via Po in

relazione al progetto di Amedeo diCastellamonte e alle patenti 25 ot-tobre 1621 e 16 dicembre 1675 (ini-ziata nel 1673 - completata nel 1720),nonchè al Regio Biglietto 7 agosto1772 con il quale è approvato il Pianodel 28 luglio 1772 dell'arch. Dellaladi Beinasco per l'alzamento dellecase laterali alla contrada di Po. Inbase a tale piano l'altezza massima èfissata in trabucchi sei = a metri6×3,084 = metri 18,50.

— Chiesa della SS. Annunziata - ViaPo 45: Rifatta dall'ing. Gallo Giusep-pe - Altare Maggiore del Vittone -Secolo XVIII.

— Chiesa di San Francesco da Paola -Via Po 16: Costruita nel 1634 su di-segni creduti del Padre Costaguta.Altri la credono opera dell'architettoC. Tibaldi.

— Palazzo dell'Università - Via Po 17:Costruito su disegno dell'arch. Ricca(genovese) nel 1713 con aggiunte delBertola e del Juvara.

— Chiesa al Beato Amedeo, già dell'O-spizio di Carità e cortili adiacenti -In uso al Distretto Militare.

VIA POMBA GIUSEPPE— Palazzo Conti Rossi di Montelera -

Via Giuseppe Pomba 1 (le facciate):Neoclassico.

— Palazzo al n. 17 di Via Pomba: Ar-chitetto Carlo Ceppi.

VIA PORTA PALATINA— Casa via Porta Palatina n. 4: Resti

di finestra e muro del Secolo XV.— Casa via Porta Palatina n. 13: Resti

di cornici in cotto e finestre del se-colo XVI.

— Chiesa dello Spirito Santo - Via PortaPalatina 7 bis: Riedificata in granparte nel 1764 su disegno dell'archi-tetto G. B. Ferroggio.

— Porta Principale Dextera o Porta Pa-latina: Resti Torino Romana - EpocaAugustea.

VIA PRINCIPE AMEDEO— Palazzo già dei Marchesi di Breme

poi Tapparelli d'Az.eglio poi Ceriana- Via Principe Amedeo n. 34: SecoloXVIII.

— Rotonda Scuola Vincenzo Troia:1840-48.

— Palazzo al n. 24 di via Principe Ame-deo: Arch. Caronesi.

— Teatro Gianduia: La facciata.

LARGO QUATTRO MARZO— Case al n. 15 e al n. 17 angolo via

Porta Palatina: Secolo XV.— Statua a G. B. Bottero: Bronzo dello

scultore O. Tabacchi - 1890.

PIAZZA REALE— Palazzo Reale: Costruito nel 1646 su

disegni di Amedeo di Castellamontecon sistemazioni interne del Juvara,dell'Alfieri, del Daniel e del Beau-mont.

— Palazzo Chiablese - Vedi Piazza SanGiovanni.

— Armeria Reale - Vedi Piazza Castello.

CORSO REGINA MARGHERITA— Chiesa del S. Nome di Gesù - Corso

Regina Margherita 70: Eretta nel1894.

VIA ROCCA (DELLA)— Palazzi di via della Rocca n.ri 23-27-

29-31-33: Neoclassici. Il n.ro 31-33 èdell'arch. Giuseppe Leoni.

VIA ROMA - PIAZZETTA C.L.N. e iso-lati adiacenti

— La fabbricazione è regolata dalleleggi speciali R. D. 3 luglio 1930n. 976 e R.D.L. 9 luglio 1936 n. 1764e dalle norme speciali contenute ne-gli atti di vendita delle aree da partedella città.

VIA ROSA NORBERTO— Chiesa di S. Gaetano - Via Norberto

Rosa (Regio Parco): Consacrata nel1889.

VIA SACCHI— Il tratto compreso tra il corso Vit-

torio e la via Valeggio è vincolato daldecreto 13-3-1851 a m. 21 di altezzae 5 piani f. t. con in più abbaini perrendere abitabili i sottotetti. - Altezzeattuali: tra corso Vittorio e via Ma-genta mt. 21 ca. 5 p.f.t. secondo pro-getto ing. Promis; tra le vie Magentaed Assietta mt. 21,80 ca e 6 p.f.t.(sottotetto trasformato in piano); travia Assietta e corso Stati Uniti - parte

236 ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 7 - N. 6 - GIUGNO 1953 ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 7 - N. 6 - GIUGNO 1953 237

Page 3: Edifici, Monumenti e Complessi Urbanistico Paesistici Vincolati in Torino, 1953

con mt. 21 ca. con 5 p.f.t. e partecon mt. 24,30 ca. con 6 p.f.t. (al-l'angolo con corso Stati Uniti) di cuiuno già a mansarde; tra corso StatiUniti e via Pastrengo mt. 21 ca. e5 p.f.t.; tra le vie Pastrengo e Va-leggio mt. 22 ca. e 5 p.f.t.

VIA SANT'AGOSTINO— Casa in via Sant'Agostino n. 28: Se-

colo XV.— Chiesa di Sant'Agostino - Via Sant'A-

gostino n.ri 17-19: Campanile del Se-colo XV. La Chiesa è stata riedificatae consacrata nel 1643.

PIAZZA SAN CARLO— È vincolata tutta la piazza creata con

patenti 27 ottobre 1621 per spostarviil mercato di piazza San Tommaso.I lati est ed ovest sono stati costruitisu disegno del Conte Carlo di Castel-lamonte in relazione a patenti del 27febbraio 1638 - 23 ottobre 1638 e 7luglio 1642 riguardanti la donazionedei terreni fronteggianti la piazzastessa. I lati nord e sud rifatti nel1933 e 1937 con la via Roma.

— Palazzo al n. 1 di piazza S. Carlogià dei Marchesi Saluzzo di Cardèora Ospizio di Carità.

— Palazzo ai n.ri 5 e 7 di Piazza SanCarlo già dei Marchesi Solaro delBorgo ora dell'Accademia Filarmo-nica: Riformato interamente nel Se-colo XVIII dagli architetti Alfieri eCastelli.

— Palazzo ai n.ri 9 e 11 di Piazza SanCarlo già Turinetti di Cambiano poiPiossasco di Scalenghe, ora Panisseradi Veglio: Ricostruito internamentenel Secolo XVII su disegno del Con-te Benedetto Alfieri.

— Palazzo al n. 2 di Piazza San Carlodei Conti Turinetti di Priero, oraRenard di Falicon: Modificato in-ternamente nel Secolo XVIII dall'ar-chitetto Borra.

— Palazzo al n. 4 di Piazza San Carlogià dei Marchesi di Fleury poi Radi-cati di Brozolo : Modificato interna-mente nel Secolo XVIII dall'archi-tetto Borra.

— Palazzo al n. 6 di Piazza San Carlogià dei Conti Pastoris poi Lovera diMaria: Restaurato nel Secolo XVIIinternamente su disegni del ConteIgnazio Alliaudi di Tavigliano.

— Palazzo al n. 8 di Piazza San Carloora dei Marchesi di Pamparato: Mo-dificato internamente nel SecoloXVIII su disegni di Benedetto Al-fieri.

— Palazzo al n. 10 di Piazza San Carlogià del Conte Villa di Villastelloneora Avogadro di Collobiano.

— Chiesa di San Carlo Borromeo -Piazza San Carlo 0: Costruita nel1619 su disegni secondo alcuni delConte Galleani di Ventimiglia, ar-chitetto Bolognese, secondo altri delBarone Ant. Maurizio Valperga - fac-ciata disegnata dall'architetto Grassinel 1834.

— Statua equestre a Emanuele Filiber-to: Opera in bronzo di Carlo Maroc-chetti - 1838.

— Chiesa di S. Cristina: Costruita nel1639 - facciata del 1717 su disegno delJuvara.

VIA SANTA CHIARA— Palazzo di via Santa Chiara 8 già No-

varina di Spigno poi T. Lermignon:Architetto Planteri.

— Palazzo di Via Santa Chiara 15: Se-colo XVIII.

— Case di Via Santa Chiara n.ri 17 e 20:Secolo XVIII.

— Chiesa di Santa Chiara (Vedere viadelle Orfane).

VIA SAN DALMAZZO— Palazzo già Conti di Vallesa poi Pro-

vana di Collegno - Via San Dalmazzon. 15: Costruito nel 1783 su disegnodell'architetto Luigi Barberis.

VIA SAN DOMENICO— Palazzo già Solaro della Margherita

ora Mazzonis - Via San Domenicon. 11: Costruzione del Secolo XVII -Restaurato in gran parte nel SecoloXVIII dall'architetto Benedetto Al-fieri.

— Chiesa di San Domenico - Via SanDomenico 0; Primordi Secolo XIV -Campanile del 1451 - Cappella ba-rocca del Barberis del 1762.

VIA SAN DONATO— Chiesa di San Donato - Via San Do-

nato n. 21: Consacrata nel 1890.

VIA SAN FRANCESCO D'ASSISI— Casa di via S. Francesco d'Assisi 1:

Risvolto verso via Garibaldi. Balconein ferro del Secolo XVIII.

— Chiesa di San Francesco d'Assisi -Via San Francesco d'Assisi 7: Rifattanel 1692; facciata e cupola di Ber-nardo Vittone - 1761.

— Chiesa di San Rocco - Via San Fran-cesco d'Assisi 1: Costruita nel 1667su disegno di Fr. Lanfranchi - Fac-ciata del 1780 - Altare del Vittone.

VIA SAN FRANCESCO DA PAOLA— Palazzo Costa della Trinità - Via San

Francesco da Paola 11-13-15: Dise-gnato dall'architetto Conte Birago diBorgaro - Secolo XVIII.

PIAZZA SAN GIOVANNI— Cappella della SS. Sindone (nel Duo-

mo): Costruita nel 1656-1694 su di-segni dell'architetto Guarino Guarini.

— Chiesa Cattedrale di San GiovanniBattista - Piazza S. Giovanni 1: Co-struita nel 1498, architettata da Meodel Caprino - Campanile del 1469 conaggiunte fatte dal Juvara nel 1720.

— Palazzo detto del Chiablese - PiazzaSan Giovanni 2: Eretto nel 1736 sudisegni del Conte Benedetto Alfieri.

VIA SANTA GIULIA— Chiesa di Santa Giulia: Costruita nel

1863 - Disegno dell'arch. G. B. Fer-rante.

VIA SANTA MARIA— Chiesa di S. Maria di Piazza - Via

Santa Maria 0: Riedificata nel 1751su disegni di Bernardo Vittone e re-staurata nella facciata nel 1830 dal-l'arch. Lorenzo Panizza.

— Palazzo Capris di Cigliè - Via SantaMaria 1: Progettato da G. GiacomoPlanteri - Secolo XVIII.

— Palazzo Rasini di Mortigliengo - ViaSanta Maria 2: Secolo XVIII.

STRADA SANTA MARGHERITA— Cappella Cinquecentesca.— Chiesa di Santa Margherita: Eretta

nel 1825.

CORSO SAN MARTINO— Vincolato il complesso della Piazza

esistendo l'obbligo di conservare l'at-tuale stato dei fabbricati eseguiti inconformità dei Regi Decreti 11 agosto1851, 5 aprile 1857 e 5 giugno 1862con la clausola di cui alla delibera-zione del Consiglio Comunale 31maggio 1948 riguardante l'eventualeconcessione, per i corsi San Martinoe Beccaria della costruzione di unpiano arretrato in luogo delle sof-fitte attuali, sempre però per isolatiinteri con esclusione di ogni modi-fica per la piazza Statuto e relativerisvolte sui corsi predetti.

VALLE SAN MARTINO— Villa « Rey » - Strada Val San Mar-

tino 27: Costruzione Barocca conparco annesso.

— Villa « Paradiso » - Strada Val SanMartino (con annessa Cappella Seco-lo XVII).

— Villa « Carmagnola » - Strada Val SanMartino.

— Villa « Olivieri » (degli) - Strada ValSan Martino Superiore n. 60.

VIA SAN MASSIMO— Chiesa di Santa Pelagia - Via San

Massimo n. 21: Costruita nel 1777su disegno del Conte Nicolis di Ro-bilant.

VIA SAN PIETRO IN VINCOLI— Cimitero detto di San Pietro in Vin-

coli: Eretto nel 1777 su disegno delConte Dellala di Beinasco.

VIA SANTA TERESA— Chiesa di Santa Teresa - Via Santa

Teresa 5: Costruita nel 1642 su di-segno del Padre Alessandro Valper-ga; facciata del 1794 disegnata dal-l'architetto Aliberti. Altare di S. Giu-seppe del Juvara.

— Palazzo Via Santa Teresa 10 Compansdi Brichanteau già Ricca di Cavaso-lo: Eretto nel 1720 circa su disegnodi F. Juvara - sale del 2° piano no-bile neoclassiche.

— Palazzo Via Santa Teresa 20 - giàConti Provana di Collegno ora Caval-chini Garofali: Progettato dal Gua-rini - Secolo XVII.

— Chiesa di San Giuseppe.

VIA SAN TOMMASO— Palazzo già della Chiesa di Roddi -

Via San Tommaso n. 6: Costruito nel1678 su disegno del Conte Amedeodi Castellamonte.

STRADA SAN VITO— Villa « Nigra » (ora Villa Abegg) -

Strada San Vito 45: Già Vigna diCristina di Francia. Eretta nel 1648-

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 7 - N. 6 - GIUGNO 1953

1653 su disegni del padre Andrea Co-staguta.

— Chiesa Parrocchiale di S. Vito - SulColle di San Vito : Transenne in mar-mo del Secolo X - Lapidi romane.

BEGIONE SASSI— Villa « Il Capriglio » (vedi strada di

Mongreno).— Chiesa di S. Giovanni Battista - Bor-

gata Sassi: Già esistente nel 1822.

PIAZZA SAVOIA— Obelisco a Siccardi: Eretto nel 1853.CORSO SICCARDI— Cittadella di Torino (vedi via Cer-

naia).— Statua a Pietro Micca: Opera di Giu-

seppe Cassano da Trecate - 1864.

PIAZZA SOLFERINO— Soggetta ai vincoli di cui al Regio

Decreto 5 aprile 1857 per la parte asud delle vie S. Teresa e Cernaia :Altezza massima di m. 21 oltre a pia-no sottotetto di m. 3.

— Palazzi ai n.ri 6 e 11 di Piazza Sol-ferino: Progettati e costruiti dall'ar-chitetto Ceppi.

— Monumento equestre a FerdinandoDuca di Genova: Opera del Balsico- 1877.

— Statua a La Farina: Opera dello scul-tore Anteri - 1883.

VIA STAMPATORI— Palazzo già Scaglia di Verrua poi San

Martino della Motta poi Bertone diSambuy - Via Stampatori 4: SecoloXVI.

CORSO STATI UNITI— Casa di corso Stati Uniti 27: Archi-

tetto Carlo Ceppi.

PIAZZA STATUTO— Soggetti a vincolo tutti i palazzi pro-

spettanti la piazza a est della Fer-rovia di Milano - Regio Decreto 28gennaio 1864 che approva i progettiai quali era subordinata la venditadei terreni - Progetto dell'arch. Bol-lati.

— Monumento al Frejus: Ideato dalConte Panissera - Scultori Belli eTabacchi - 1879.

COLLE DI SUPERGA— Basilica di Superga : Tempio votivo

progettato e costruito dal Juvara nel1717-1731; con annessi Sepolcri Reali(Secolo XVIII).

CORSO SVIZZERA— Villa del « Sanctus » - Arcivescovado

di Torino : Conifere ed essenze raredel parco.

VIA TORQUATO TASSO— Casa Via Torquato Tasso n. 5: Co-

struzione quattrocentesca.

VALENTINO (PARCO DEL)— Statua a Quintino Sella : Scultore C.

Reduzzi - 1862.— Statua a Massimo d'Azeglio: Scul-

tore Balsico - 1873.— Castello del Valentino (vedi corso

Massimo d'Azeglio).— Castello e Borgo Medioevale: Co-

struito nel 1884 su esempi medioevalipiemontesi.

— Monumento ad Amedeo di SavoiaDuca di Aosta: Scultore Davide Ca-landra.

VAL SALICE— Chiesa di San Francesco di Sales: Co-

struita nel 1900 dall'arch. Vespi-gnani.

— Villa Gozzi: Alberatura rigogliosa -posizione panoramica.

VIA VANCHIGLIA— Palazzo di Via Vanchiglia n. 6.VIA VENTI SETTEMBRE— Teatro Romano sul fianco del palaz-

zo ex Reale: Resti Torino Romana -Epoca Augustea.

— Chiesa della Visitazione - Via XXSettembre angolo via Arcivescovado :Eretta nel 1667 su disegno del conteAmedeo di Castellamonte.

— Palazzo Cassa di Risparmio - Via XXSettembre n. 25 angolo via Arcive-scovado: Portale d'ingresso dell'ar-chitetto Alfieri - 1749.

— Palazzo Trucchi di Levaldigi - ViaXX Settembre n. 40: Costruzione del1673 su disegno del Conte Amedeo diCastellamonte.

— Palazzo già Grandona poi d'Arcourtora Soc. It. Gas - Via XX Settembren. 41: Disegno dell'architetto Ca-stelli.

— Palazzo Seminario Arcivescovile -Via XX Settembre n.ro 83: Costru-zione del 1725 - Progetto dell'archi-tetto Ceruti, attribuito al Juvara er-roneamente.

VIA VERDI GIUSEPPE— Palazzo dell'Accademia Militare - Via

G. Verdi n. 1 : Costruito nel 1677 sudisegno del conte Amedeo di Castel-lamonte.

— Palazzo Archivi di Stato - Via G. Ver-di 1: Costruito su disegno del Ju-vara con facciata verso il cortile del-l'Accademia Militare - Secolo XVIII.

— Palazzo già Conti di Solio poi DalPozzo poi Ceriana-Badini - Via G.Verdi 10: Vestibolo, cortile e sca-lone modificati nel 1731 dal Juvara.

— Cavallerizza Reale - Via G. Verdin. 9: Progettata dal Conte BenedettoAlfieri - Secolo XVIII.

VIA VILLA DELLA REGINA— Villa della Regina - Via Villa della

Regina n. 37: Edificata verso il 1616su disegno di Ascanio Vittozzi, am-pliata su disegno del Conte di Ca-stellamonte e nel secolo seguente suquelli del Conte Alliaudi di Taviglia-no; rinnovata nella facciata dall'ar-chitetto Paolo Massazza nel 1733.

CORSO VINZAGLIO— Vincolato il lato di levante (fabbri-

cati con portici) dal c. Vittorio allavia Cernaia con obbligo di conser-vare invariata l'altezza di m. 21 ca.con 5 p.f.t., compresa la risvoltasulla via Cernaia sino alla via Vit-torio Amedeo II, in base al Capito-lato vendita terreni zona della ex Cit-tadella.

— Cittadella di Torino - resti di parti disoccorso alla Cittadella sotto il Pa-lazzo delle Finanze (per la Citta-della, vedi anche via Cernaia): Al-tre parti epoche posteriori - SecoliXVI - XVII - XVIII.

CORSO VITTORIO EMANUELE II— Vincolate la fronte a nord tra la via

Rattazzi ed il corso Vinzaglio e la

fronte a sud tra la via Saluzzo ed ilcorso Duca degli Abruzzi. Tra le vieSaluzzo a nord e Rattazzi a sud ed ilcorso Re Umberto da ambo i latidel corso con risvolti verso le viee corsi trasversali i fabbricati conportici eseguiti su progetto dell'in-gegner Promis di cui al Regio De-creto 13 marzo 1851 sono vincolatia m. 21 con 5 piani. Tra i corsi ReUmberto e Vinzaglio a nord e Ducadegli Abruzzi a sud il lato a nottefabbricato con portici vincolato a 5piani e m. 21 e il lato a giorno vin-colato a 3 piani ed a villini (1/3 del-l'area). Vincoli del Capitolato di ven-dita dei terreni approvato dal Con-siglio Comunale il 19 e 21 giugno1872 confermati con Legge 5 aprile1908, per tutta la zona compresa trai corsi Vittorio-Umberto-Stati Uniti eDuca degli Abruzzi.

— Chiesa di San Giovanni Evangelista.— Monumento a Vittorio Emanuele II:

Opera dello scultore Pietro Costa -1899.

PIAZZA VITTORIO VENETO— Vincolato tutto il complesso della

piazza perchè dichiarate monumentinazionali tutte le case ai n.ri 1, 3, 5,7, 9, 11, 13, 15, 17, 19, 21, 23; 2, 4,8, 10, 12, 14, 16, 18, 20, 22, 24. Co-struite nel 1825 su disegni dell'archi-tetto Frizzi in applicazione delle R.Patenti 15 settembre 1818 e 8 marzo1825 e Regio Biglietto 21 maggio1825 con facciate e portici di archi-tettura unitaria.

— Ponte Vittorio Emanuele I sul Po -tra piazza Vittorio Veneto e piazzaGran Madre di Dio: Costruito nel1810, per ordine di Napoleone I, sudisegno dell'ing. Giuseppe Pertin-champ.

ZONA COLLINARE— Vincolo panoramico e per bellezza

naturale imposto con decreto 11 no-vembre 1952 in applicazione delleleggi 29-6-1939 n. 1497 e 3-6-1940n. 1357 dalla sponda destra del Poal confine con i comuni di S. Mauro,Baldissero, Pino, Pecetto, Reviglia-sco, Moncalieri. la zona esclusa:Corso Fiume - Via Crimea - CorsoGiovanni Lanza - Piazza Marsala -Corso Moncalieri (zona interna didetto perimetro). 2a zona esclusa: ViaGioanetti - Via Mancini - Via Lan-franchi - Via Palladio - Via Villadella Regina - Via Colombini - ViaRosa Govone - Corso Quintino Sella- Via Lanzo - Via Boccaccio - Via SanSebastiano - Corso Casale (zona in-terna a tale perimetro).N. B. - Piazza Gran Madre di Dio ègià vincolata con altro provvedi-mento.

Avvertenza:

Non sono qui riportati i vincoli deri-vanti dal Piano Regolatore vigente (De-creti 5-4-1908 n. 141; 14-1-1909 n. 69;10-3-1918 n. 385; 28-9-1919 n. 2017;15-1-1920 n. 80 e varianti successive), nèi vincoli di carattere patrimoniale impo-sti all'atto della vendita dei terreni dellesingole zone.

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 7 - N. 6 - GIUGNO 1953 239238

Page 4: Edifici, Monumenti e Complessi Urbanistico Paesistici Vincolati in Torino, 1953

NOTIZIARIO DEGLI ORDINI

L'inaugurazione.

« Signori, il saluto della città, che perfarVi onore si è vestita di sole ed am-mantata di primavera, Vi sarà porto dalprimo cittadino di Torino, di questa To-rino che per una felice concomitanzaospita contemporaneamente due grandimanifestazioni : il Salone dell'auto e laMostra del tessile, frutto entrambe delnostro lavoro di ingegneri. Da Stupi-nigi dove sorge quel settecentesco gio-iello d'architettura che il Juvara disegnòe l'Alfieri eresse, al Valentino, dovel'ing. Nervi costruì per la cattedrale del-l'auto la magnifica volta che ripara igioielli di meccanica apprestati da altriingegneri, Voi potrete seguire quellaideale continuità di lavoro che rendeonore agli ingegneri d'Italia ed alla cittàche li ospita, questa Torino ben degnadi fregiarsi dei nomi di Lagrange, Me-nabrea, Castigliano, Galileo Ferraris edaltri maestri insigni, viventi e scom-parsi ».

Così in breve ha esordito il Prof. Ing.Vittorino Zignoli, Presidente dell'Ordinedi Torino nella riunione inaugurale del3° Congresso degli Ordini, iniziato a To-rino nel Salone degli Svizzeri di PalazzoReale, la mattina del 30 aprile u. s.

Ad una foltissima rappresentanza ditutti i 91 Ordini degli Ingegneri d'Ita-lia ed alla presenza del Ministro di Gra-zia e Giustizia On. Adone Zoli, del Pre-sidente del Consiglio Nazionale degli Or-dini Ing. Finocchiaro Aprile e di tuttele massime autorità cittadine, ha poi par-lato il Sindaco di Torino avv. Peyron.

Questi con affettuosa benevolenza havoluto mettere in evidenza la sua per-sonale simpatia per gli Ingegneri, perla loro versatile professione, indispensa-bile sempre al pubblico benessere, e lasua ammirazione per una categoria che,fin dalle sue origini, tante efficaci im-pronte ha lasciato nella città di Torino;impronte che il Sindaco, più di qual-siasi altro cittadino può apprezzare nellapienezza della loro entità. Quanto si po-teva fare è stato fatto, ha concluso ilSindaco, per ospitare nel miglior modoquesta élite dell'ingegno, dell'intellet-tualità e del lavoro italiano nella cittàdi Torino.

Ha preso in seguito la parola l'On.Ingegnere Finocchiaro Aprile, il qualedopo un deferente pensiero al Presi-dente della Repubblica ed un cordialesaluto ai convenuti ha espresso il suo rin-graziamento agli organizzatori del Con-gresso ed ha proposto di nominare Presi-dente del Congresso stesso il Prof. Ing.Zignoli. Quindi è passato a tratteggiaregli intenti nazionali e le aspirazioni del-la categoria già espresse in embrione neidue precedenti congressi di Genova, nelgiugno 1952 e di Napoli nel settembre1952, con precipuo riferimento alla tu-tela del titolo e della professione di in-gegnere. Ha comunicato poi che la com-

missione istituita all'uopo presso il Mi-nistero di Grazia e Giustizia è al lavoroaugurandosi che presto se ne possanovedere le conclusioni.

Quindi ha rivolto un preciso ringra-ziamento al Ministro S. E. Zoli per ilsuo costante interessamento per i proble-mi riguardanti il coordinamento e re-golamento delle professioni tecniche, edha auspicato una crescente valorizzazionedegli ingegneri nella vita nazionale.Esposti in breve i temi del congresso,ha formulato l'augurio che da una di-scussione serena e profonda possano na-scere ed affermarsi idee e principi sem-pre ispirati ad una continua elevazionedella professione di Ingegnere.

S. E. Adone Zoli, quale rappresentantedel governo, ha dato atto della operameritoria degli ingegneri italiani qualielementi fondamentali nell'opera di rico-struzione del paese. « È con sommo pia-cere, ha soggiunto, che, mentre fuori sidibatte con naturale asprezza la batta-glia politica, mi ritrovo in una assem-blea di questo genere in cui nulla c'èche vi guidi o vi divida se non diver-genze di ordine tecnico ». Ha quindi ri-levato l'importanza dei tre problemi cheriguardano la categoria e cioè: una nuo-va legge professionale; la nuova tariffadegli onorari professionali; la legge perla previdenza. In merito al primo punto,S. E. Zoli ha precisato che la sua richie-sta al Parlamento di essere dallo stessodelegato ad emanare, per mezzo di unalegge delega, dopo aver sentito una com-missione di ingegneri, il testo della nuo-va legge, aveva provocato un vero attodi sfiducia verso il Ministro. Quindi oc-correrà procedere lentamente e regolar-mente. Per il secondo e terzo punto ilMinistro ha chiesto che gli stessi inte-ressati precisino le posizioni in quantonei precedenti congressi gli era sembratodi notare una certa divergenza di ideetra i vari Ordini nell'impostazione ditali problemi. « Perciò attendo », ha con-cluso S. E. Zoli, « con vivo desiderio diconoscere le decisioni di questo Congres-so e do l'affidamento che tali conclusionisaranno tenute presenti per quelle chepotranno essere le soluzioni future ».

Con gli applausi indirizzati al rappre-sentante dell'Ordine di Trieste, inge-gner Giannini in ringraziamento di untelegramma di piena adesione inviatodall'Ing. Bartoli, Sindaco di Trieste, siè chiusa la cerimonia inaugurale del 3°Congresso degli Ordini ed i convenutisono stati invitati ad un aperitivo of-ferto dal Sindaco di Torino.

Il pomeriggio alle 15, nella sala delleadunanze dell'Unione Industriale, gentil-mente messa a disposizione, hanno avutoinizio i lavori del Congresso con la no-mina di due vice-presidenti indicati al-l'unanimità nelle persone dell'Ing. Prof.Capocaccia, Presidente dell'Ordine diGenova, e dell'Ing. Gallo, Presidentedell'Ordine di Napoli.

La riforma della Scuola e la disci-plina delle professioni.Il tema proposto era « Limite dell'e-

sercizio delle professioni tecniche e con-seguente indirizzo dei programmi scola-stici » ed il relatore generale era S. E.Prof. Ing. Gustavo Colonnetti, Presi-dente del Consiglio delle Ricerche. Men-tre il Presidente si accingeva a dare laparola all'illustre oratore, ha chiesto laparola l'Ing. Giannini, delegato dell'Or-dine di Trieste, il quale a nome del suoOrdine ha chiesto che il prossimo Con-gresso si svolgesse a Trieste. All'applau-so generale che ha simbolicamente ade-rito alla richiesta si è associato con per- .fetto spirito di comprensione il delegatodell'Ordine di Palermo, sede prevista peril prossimo Congresso, che ha rinunciatoin favore del collega di Trieste.

« Nei tempi della mia gioventù », haesordito S. E. Colonnetti, « tempi lon-tani, non solo per il numero di anni, maanche e soprattutto per il succedersi de-gli eventi, di una cosa ho dovuto con-vincermi, ed è che non v'è definizionedei limiti di una attività professionale,nè difesa giuridica che valga a tutelarecoloro che la esercitano, che non presup-ponga a loro fondamento, una reale su-periorità ed una reale competenza chemetta costoro in condizione di eserci-tare quelle attività meglio di qualunquealtro. E poichè questa superiorità s'in-comincia ad acquistare nella scuola, èben giusto che alla scuola ed ai suoiordinamenti si volga la nostra rigida at-tenzione specie quando, per l'evolversidelle situazioni sociali, la professioneviene chiamata a rispondere a semprenuovi bisogni ed i suoi stessi limiti pos-sono essere posti in discussione. Ciò èparticolarmente vero per la professionedi ingegnere, alla quale i rapidi progressidella tecnica pongono sempre nuovi pro-blemi ed allargano sempre di più ilcampo di studio. I problemi che l'inge-gnere è chiamato a risolvere non sonoche di rado quelli di cui si possiede lasoluzione razionale già pronta. La storiadell'ingegneria ci offre non pochi esempiin cui l'intuizione di un tecnico ha pre-corso gli sviluppi della teoria. Per arri-vare a tanto occorrono due cose: Unasolida preparazione scientifica ; un gran-de spirito di iniziativa. Alla prima deveprovvedere la scuola, con l'insegnamentodelle discipline scientifiche fondamentalinon già come illimitato bagaglio di no-tizie, ma come una determinata formamentis che conferisca all'allievo la pa-dronanza dei fenomeni fisici e la capa-cità di affrontare quindi problemi cheesulino dai tradizionali schemi. Allo svi-luppo dello spirito di iniziativa devonoprovvedere gli insegnamenti tecnici ca-ratterizzati però da nuovi rapporti trainsegnanti ed allievi nei quali deve essereconsentito all'allievo sotto la guida deldocente, la libera esplicazione della suapersonalità ». Ed a tale scopo ha propo-sto: 1) l'abolizione dell'attuale sistemadidattico, basato sulla esplicazione daparte del docente, l'apprendimento mne-monico e la ripetizione sotto forma diesami, e la sua sostituzione con un me-todo che consenta all'allievo la riela-borazione personale della materia attra-verso studi, documentazioni, colloquicon specialisti, visite alle fabbriche ed

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ai cantieri e la successiva esposizionescritta di quanto elaborato; 2) lasciarepiù campo e tempo all'allievo per talerielaborazione, destando nello stesso al-lievo il senso della responsabilità ; 3) ab-bandonare il sistema degli esami, sosti-tuendolo con criteri di giudizio psicolo-gico sul grado di maturità dell'allievo,sia scientifica che professionale. Che lascuola sia in crisi tutti lo sanno, e pur-troppo tale crisi tende ad accentuarsied incancrenirsi. Quando, come risultadalle statistiche degli anni passati, in unascuola ad orientamento quinquennaleneanche un allievo arriva a conseguireil diploma al termine del 5° anno e soloil 20 % lo raggiunge con un anno diritardo, non c'è dubbio possibile ed èla scuola che ha torto. Il consiglio dellafacoltà di Ingegneria del Politecnico diTorino sta studiando un nuovo ordina-mento per far sì che la scuola rispondasempre meglio sia alle precise esigenzedella professione sia alle giuste aspira-zioni dei giovani che la frequentano.

Ha preso quindi la parola l'Ing. GinoSalvestrini, relatore dell'Ordine di Tori-no, per riepilogare in breve le relazionidei vari Ordini pervenute in tempo ecioè quelle dell'Ordine di Novara, Roma,Torino e due relazioni a carattere perso-nale degli Ingg. Amour e Buono. Dopoaver rilevato come il continuo sviluppodelle cognizioni tecniche renda semprepiù ardua la preparazione di elementidestinati all'esercizio di tali professioni,l'oratore nota la insufficienza degli studifatti dai tecnici minori i quali devononecessariamente concentrare in un brevecorso di studi una tale massa di no-zioni che le loro conoscenze non possonoche essere superficiali. Su tale punto, hadetto l'Ing. Salvestrini, tutte le opinionisono d'accordo e tutti sanno che, peresempio, ai geometri è permesso pro-gettare delle piccole costruzioni civili erurali, ma quali siano i limiti di queste« piccole » è cosa da definirsi. C'è chipropone che sia completamente negatala facoltà ai tecnici minori della pro-gettazione nel senso più lato, altri che lavorrebbero limitata alle sole costruzionirurali e non a quelle civili e sempre co-munque con l'esclusione più assoluta nonsolo della progettazione di strutture incemento armato ma anche della utilizza-zione, termine che è stato coniato pro-prio per questo genere di uso, in quantosecondo taluno i geometri potrebberofare del cemento armato con l'uso delletabelle e dei computi che esistono. Inol-tre c'è da rivendicare ai nostri Politec-nici quella specialità di meccanica agra-ria che è alla ribalta oggi di molte ma-nifestazioni e che dovrebbe diventare unaspecializzazione delle scuole di inge-gneria. Ed identicamente si dovrebbearrivare ad una più intima fusione nelcampo civile degli ingegneri e degli ar-chitetti in modo da eliminare in par-tenza qualsiasi possibilità di screzio traqueste due classi tanto affini e tanto ne-cessarie al bene della comunità. E per-ciò l'ordine di Torino d'accordo conquello di Roma, propone la istituzionedi tre bienni di studio, uno propedeuti-co, uno di comune applicazione ed in-fine uno di pura specializzazione, confacoltà dopo tali anni di passare da unaspecializzazione all'altra a mezzo di un

ulteriore anno di specializzazione. Que-sti sono i punti da mettere in discussionein modo che da codesto Congresso ven-gano fuori delle proposte concrete daportare in sede legislativa per fare sen-tire chiaramente il proprio punto di vi-sta su tale questione.

L'Ing. Klaos, che ha preso la parolasuccessivamente, si è dichiarato favore-vole alla istituzione di un apposito Co-mitato Nazionale di studio cui deman-dare il compito di concretare un progettodi legge specifica per la risoluzione deivari problemi.

Il Prof. Capocaccia, Preside della fa-coltà di Ingegneria di Genova, con pa-role assennate e positive ha esposto ilsuo pensiero in merito alla specializza-zione ed ai suoi vantaggi, se spinta al-l'estremo, nei tecnici minori, mentre nonha ritenuto sia altrettanto utile per ilaureati, specie per le condizioni del no-stro mercato, piccolo ed instabile, ed haconcluso dicendo che forse i sistemi chevengono seguiti all'estero, specie in A-merica, allo scopo di indirizzare i variindividui in determinati rami di studio,con tutta probabilità in Italia sarebberocontroproducenti e che quindi, a suoavviso, sarebbe meglio restare sulle po-sizioni attuali. Ciò naturalmente nonescluderebbe, anzi sarebbero ben accette,quelle prove atte a portare un efficacecontributo alla soluzione del grave pro-blema della scuola.

L'Ing. Chierichetti, a nome dell'Or-dine di Milano, ha ribadito il concettodella inutilità di una riforma rivoluzio-naria nel campo degli studi di Ingegne-ria, riforma che, se non effettuata moltocautamente, potrebbe essere contropro-ducente, non solo, ma ha insistito sullanecessità di una sempre maggiore specia-lizzazione dei tecnici minori che sono inaturali collaboratori degli ingegneri.

Dopo alcuni chiarimenti del Presidentesugli abusi verificatisi da parte di alcunitecnici minori che hanno progettato edi-fici di entità notevole e persino gratta-cieli, e quindi della necessità di unalegge in proposito, hanno preso la pa-rola l'Ing. Napoli, l'Ing. Canepari el'Ing. Porzio, il quale ha parlato dellanecessità di un fronte unico e di unmaggior legame tra gli ingegneri. Il Pre-sidente dopo aver ascoltato ancora al-cuni interventi ha ridato la parola al-l'Ing. Salvestrini, che invita gli inter-venuti alla discussione a riunirsi percompilare un ordine del giorno.

Così termina la prima giornata dei la-vori con la piena soddisfazione di tuttigli intervenuti sia per l'interesse deltenia sia per l'accoglienza riservata dal-l'Ordine ospitante.

L'etica professionale.

La mattina successiva, venerdì primomaggio, alle ore 9 nella stessa aula, haavuto inizio la seconda riunione del Con-gresso per la discussione del tema:« Etica professionale » del quale è rela-tore l'Ingegnere Giovanni Maria Cenere,che riepilogando le relazioni pervenu-tegli in tempo utile, inizia da quella del-l'Ing. Macioti dell'Ordine di Roma. Lachiara esposizione dell'Ing. Macioti, hadetto l'oratore, conferma la necessità cheanche in Italia, come già all'estero il

titolo dell'attività professionale sia pro-tetto e che si dia modo agli Ordini dipoter assolvere ad una così alta funzionedi tutela, di equilibrio, di consiglio edi guida in nome della più alta moralità,dignità ed onestà dei suoi membri. Hasintetizzato quindi in tre paragrafi ipunti fondamentali da esaminare atten-tamente e cioè: 1) rapporti con l'ordine;2) rapporti con i colleghi; 3) rapporticon i clienti. L'Ordine di Torino, nellaprecisa relazione dell'Ing. Baldizzone, siuniforma ai punti programmatici del-l'Ordine di Roma ed in più affronta lospinoso problema dei rapporti con i tec-nici minori; entrambi gli Ordini pro-pongono la formazione di una commis-sione a carattere nazionale per lo studiodelle norme di etica e relative sanzioniper la presentazione delle stesse al Con-siglio Nazionale degli Ordini. Di note-vole interesse, perchè molto completa edovuta ad una profonda esperienza inmerito, la relazione dell'Ing. Panizza cheriassume in diciotto punti le norme che,a suo avviso, potrebbero regolare l'eser-cizio della professione e contemporanea-mente inserisce tali norme in una pro-posta per la formazione del testo unicodella tariffa degli onorari per le presta-zioni degli ingegneri.

Sempre in tema di etica l'Ing. Torredi Novara ha parlato di una esperienzapersonale che, a suo avviso, tocca unestremo cui si augura non si debba maipiù giungere, qualora ci fossero dellenorme precise che regolino i rapporti siatra colleghi, sia verso i clienti.

Con una esortazione ai congressistiaffinchè da questo congresso possa uscirefinalmente un indirizzo preciso in me-rito a tali norme, il collega Cenere hachiuso la sua brillante esposizione cheha riscosso la generale approvazione. IlPresidente ha aperto quindi la discus-sione sul tema.

L'Ing. Greggio, dell'Ordine di Vene-zia, ritiene difficile compilare un codicedi etica professionale in quanto i prin-cipi dell'etica devono già esere intima-mente sentiti dai singoli e dagli stessimessi in pratica. Replica l'Ing. Baistroc-chi, di parere del tutto opposto, sotto-lineando il decadimento crescente dellacorrettezza professionale e quindi la ne-cessità di un codice molto dettagliato.Anche l'Ing. Castellani, Presidente del-l'Ordine di Livorno, afferma la necessitàdi un codice che serva di guida ai Con-sigli Provinciali per una energica re-pressione di tutti gli abusi e cita adesempio la Francia dove tutte le profes-sioni sono codificate. Precisa però chenon vede concorrenza sleale tra i variprofessionisti se uno di essi, più espertodegli altri in un determinato campo, ma-gari perchè costrettovi da una società oda un ente, esplichi questa sua attivitàanche al di fuori dell'ente o società dacui dipende. Ed a conferma di ciò cital'esempio della città di Livorno dovemolti ingegneri dipendenti da grosse dit-te esercitano anche la professione libera.

Salutato cordialmente dal Presidente,ha preso quindi la parola l'Ing. Chieri-chetti, Presidente dell'Ordine di Milano.L'oratore ha ringraziato per la corteseaccoglienza e ha precisato il suo puntodi vista e cioè che non di codice do-vrebbe trattarsi ma solo di norme, molto

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 7 - N. 6 - GIUGNO 1953ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 7 - N. 6 - GIUGNO 1953 241

Il terzo Congresso Nazionale degli Ordinidegli Ingegneri

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concise e molto quadrate, fatte cioè daingegneri. Col che ha dato la sua pienaadesione alla istituzione di una commis-sione per lo studio di tali norme ed haproposto come sede di tale commissionela città di Bologna. Dopo che l'Inge-gner Lampis ha ribadito il concetto dipoche norme chiare e senza costrizioni,l'Ing. Baldizzone ha affermato che pochenorme vaghe mal si attaglierebbero allamentalità degli ingegneri e quindi, a suoavviso, occorrerebbe esortare la commis-sione di studio ad essere precisa il piùpossibile. Un momento di disordine,causato da affermazioni dell'Ing. Bian-chi nei riguardi dei giovani ingegneri, èstato rapidamente sedato dal tatto delPresidente; hanno parlato quindi in pro-posito l'Ing. Venturini e l'Ing. Podesti.

Quindi l'Ing. Finocchiaro Aprile hadato atto di una lettera da lui inviata alMinistro dei Lavori Pubblici, S. E. Al-disio, per la tutela e la valorizzazionedella classe degli ingegneri. L'Ing. Na-tola ha invitato quindi ad una maggiorcollaborazione tra professionisti giovanied anziani ed ha precisato la necessitàche gli elaborati di ingegneri possanoessere soggetti solo a giudizi ed appro-vazioni di altri tecnici laureati e mai ditecnici minori. L'Ing. Porzio riprenden-do quanto detto dal collega precedenteha parlato di un progetto della DirStatmirante a che i posti di responsabilitàtecnica nelle organizzazioni dello Statosiano affidati esclusivamente ad ingegne-ri o comunque tecnici laureati.

Il Presidente infine, mettendo a fuocola questione nella chiusura della di-scussione, ha precisato che l'etica nonè una cosa assoluta, ma piuttosto dipen-dente da molteplici fattori; quello cheimporta è stabilire di comune accordoquelli che siano i principi accettati aiquali riferirsi quando ci si trova di fron-te a casi specifici. « È classico », dice ilProf. Zignoli, « l'esempio dell'ingegnerecalcolatore di cemento armato cui l'im-presa porta un calcolo da effettuare.Deve o non deve l'ingegnere informarsichi è stato il progettista dell'insieme, enel caso sia stato un tecnico minore, mail progetto sia stato già approvato, deveo non deve fare i calcoli per quel lavo-ro? E qui vien fatto di pensare ai molticolleghi che in buona fede si rivolgonotale domanda e che sperano da questocongresso un indirizzo generale chiaroche consenta di giudicare il problemanello stesso modo sia a nord che a sud.Mi auguro quindi », ha concluso il Prof.Zignoli, « che tale aspettativa non siadelusa ».

Ha quindi preso la parola l'Avv. Prof.Savino, del Politecnico di Torino, cheha precisato come a suo parere il volerfare una regolamentazione, più che di-minuire la categoria, risponde ad unaesigenza sentita da tutti ed in specialmodo dai giovani; è necessario che glianziani, che nella lunga esperienza han-no appreso a superare gli errori, indi-chino ai più giovani il modo di evitarli.Ha chiuso la discussione il collega Ce-nere rispondendo ai vari interventi eprecisando il proprio punto di vista circala urgente necessità di una codificazionedelle norme di etica, contenuta in pochis-sime proposizioni di carattere generaleeventualmente integrate a mo' d'esem-

plificazione da una casistica dettagliatache potrà continuare ad arricchirsi ed amodificarsi a seconda dei tempi e dellecircostanze.

Con il riepilogo del Relatore GeneraleCenere si chiude così questa seduta, im-portantissima per la vita professionale,perchè è stato gettato il seme non soloper la disciplina di rapporti di vita trai costituenti la categoria ma anche per-chè si è affermato il principio che lacategoria debba trarre grande beneficioda una moralizzazione ispirata a tradi-zionali concetti di onore e di decoro.

Gli ingegneri e l'urbanistica.

Nel pomeriggio di venerdì primo mag-gio si è avuta la discussione del terzotema: « Compiti ed importanza degli in-gegneri nell'urbanistica ». Ne è stato re-latore il Prof. Ing. Giorgio Rigotti delPolitecnico di Torino; per tale tema ave-vano presentato le memorie gli Ordinidi Roma e di Torino e diversi colleghifra i quali Pilutti, Quaglia, Vaccaneo eZabert a titolo personale. « Da Torino,la cui urbanistica è veramente regale do-veva ben venire una parola su questotema », ha detto il Prof. Zignoli ed haacutamente precisato che parecchi deinostri colleghi in passato ed anche at-tualmente furono e sono urbanisti in-consci.

Le relazioni degli Ordini di Roma edi Torino, improntate entrambe alla va-lorizzazione dei compiti nel quadro ur-banistico dell'ingegnere, quale esponen-te più qualificato e più completo a stu-diare problemi così vasti e richiedentiuna profonda conoscenza tecnica, nonsolo specifica ma anche generale, auspi-cano che gli studi di urbanistica sianopotenziati nelle facoltà di Ingegneria eche gli ingegneri si formino una co-scienza urbanistica profonda e sentita,essendo essi i tecnici più indicati a por-tare il massimo contributo a quel grandecompito di coordinamento che è lo stu-dio dei problemi urbanistici.

Tale principio è stato anche ripresonella relazione dell'Ingegner Barbetti, ilquale con profonda conoscenza di causafa presente come sia auspicabile e ne-cessaria una collaborazione sempre piùintensa fra le classi professionali ed icompetenti organi ministeriali, onde evi-tare il dilungarsi all'infinito di problemiche richiederebbero soluzioni pronte edefinitive.

L'Ing. Beltramo ha espresso alcuneidee sullo studio preventivo delle cana-lizzazioni e la posa delle condutture elet-triche nei centri urbani, studi atti adeliminare i notevoli inconvenienti chevengono riscontrati ogni qual volta sidebbano posare dei nuovi cavi. L'Inge-gner Buzzetti ha affermato che l'urba-nistica è preminentemente scienza inge-gneristica di cui l'architettura è partee veste, ma non esclusiva o determi-nante. L'Ing. Pilutti, capo del GruppoIngegneri Urbanisti di Torino, con la sualunga esperienza in materia, ha preci-sato che non si può fare della vera ur-banistica pratica realizzatrice, senza lapartecipazione degli ingegneri; egli haaggiunto che gli errori dell'urbanisticapura si possono sempre correggere per-chè scritti sulla carta, quelli dell'urba-

nistica pratica possono essere disastrosa-mente costosi perchè concretati in ter-reni, edifici, strade, ecc... Il relatore haripreso poi l'idea dell'urbanista condot-to, elemento indispensabile per tutti ipiccoli centri, allo scopo di evitare que-gli errori che possono ripercuotersi suuna vastissima zona apportando dannienormi agli uomini e alle cose.

La relazione dell'Ing. Quaglia esami-na il problema della disciplina dei tra-sporti e di quella della viabilità: proble-mi questi eminentemente urbanistici,specie quando l'organismo urbano tra-scende i limiti del singolo comune e ri-versa le sue attività nella zona circostan-te; i problemi di trasporti e di viabilità,ha affermato il relatore, assurgono aduna funzione preminente nell'economiadella regione. Auspica che nello studiodei piani regolatori comunali ed interco-munali siano interessate tutte quelle per-sone che professano l'ingegneria nonsolo ma anche tutte le persone necessa-rie a completare un organico completoper lo studio urbanistico.

Di notevole interesse, perchè detta-gliata ed impostata chiaramente, è statala relazione dell'Ing. Vaccaneo che esa-mina fin nei particolari la possibilità diuna produzione centralizzata e distribu-zione del calore per il riscaldamentodelle abitazioni. Tale centro, ha detto ilrelatore, dovrà essere di entità sufficienteper una ragguardevole unità urbanistica,tale da risultare adeguatamente interes-sante sia sotto l'aspetto economico chesotto l'aspetto sociale. Lo studio prose-gue con un esame dei vantaggi e deglisvantaggi di quella che il relatore chiamacentralizzazione termica urbanistica ri-spetto agli attuali sistemi in uso e con-clude dicendo che a suo avviso anche nelcampo della produzione e distribuzionedel caldo e del freddo per tutte le con-suete necessità domestiche e semi indu-striali sono oggi tecnicamente possibilidelle soluzioni centralizzate effettuabiliin senso urbanistico.

Interessante per la lunga esperienzadello scrittore è stata la breve relazionedell'Ing. Zabert sul coordinamento deiproblemi attinenti alla difesa militarecon le esigenze urbanistiche delle zonein cui tali installazioni e fortificazionisono fatte. Auspica un collegamento de-gli organi centrali della difesa con l'or-gano di coordinamento urbanistico pres-so il Ministero dei Lavori Pubblici.

Al termine della brillante esposizionedel Prof. Rigotti il Presidente Prof. Zi-gnoli, dopo aver salutato nell'Archi-tetto Astengo, presente in aula, l'Istitu-to Nazionale di Urbanistica e l'Ordinedegli Architetti, ha aperta la discussionesul tema.

L'Ing. Todros, a nome dell'Ordine diTorino, ha precisato come sarebbe op-portuno ai fini del completamento deipiani urbanistici, la collaborazione nonsolo di tutti gli ingegneri professionistio impiegati o dipendenti da Enti pub-blici ma anche lo stretto collegamentocon gli Enti stessi: Anas, Ferrovie delloStato e gli enti statali in genere.

L'Ing. Pilutti ha riaffermato il concet-to fondamentale dell'urbanistica, comedisciplina per eccellenza degli ingegneried ha esortato tutti i giovani ingegneria dedicarsi alla disciplina urbanistica per-

chè tale campo sarà la fonte di maggiorlavoro nell'avvenire. L'Ing. Giannini nelsuo breve intervento ha auspicato la crea-zione di centri urbanistici autonomi sulloschema di quanto fatto all'estero alle di-rette dipendenze della Presidenza delConsiglio dei Ministri, perchè possanogodere di quella libertà di azione ne-cessaria allo sviluppo ed all'applicazionedegli studi stessi.

L'Ing. Bellincioni, rifacendosi ad unaesperienza personale di parecchi anni fa,ha fatto presenti gli inconvenienti che sisono verificati a Firenze per la mancanzadi coordinamento e di indirizzo urbani-stico nello sviluppo della città ed haterminato augurandosi che agli ingegnerivengano riservali nell'avvenire compitisempre di maggior responsabilità in co-testo campo.

L'Ing. Della Rocca, con la sua notacompetenza in materia ha affermato co-me non è possibile non notare come lafigura dell'urbanista ingegnere si stagliin tutta la sua importanza nell'organizza-zione dei piani regionali e nazionale. Ilprimo fatto urbanistico, prosegue il col-lega Della Rocca, nasce più in alto delfatto compositivo architettonico, che è ilparticolare esecutivo, importante an-ch'esso: ha affermato quindi che biso-gnerebbe parlare esclusivamente di ur-banisti senza qualificativi, in quanto l'ur-banistica è un campo talmente esteso,che in esso possono trovare esplicazionele energie di numerose categorie di cit-tadini: ha terminato auspicando una piùintensa attività urbanistica da parte degliingegneri, per far sì che questi si tro-vino all'altezza dei compiti che inevi-tabilmente saranno chiamati a svolgerein un avvenire molto prossimo in talecampo.

Il Prof. Rigotti, quindi, riprendendola parola dopo vari interventi, ha formu-lato l'augurio che nelle menti e nellacoscienza di tutti diventi sempre più pro-fondo il verbo urbanistico ed ha pro-posto come tema per il prossimo con-vegno non più « I compiti dell'Ingegne-re nell'Urbanistica, ma le « Realizzazionidell'ingegnere nell'Urbanistica ».

I lavori conclusivi.Sabato 2 maggio alle ore 15 nel Sa-

lone degli Svizzeri nel Palazzo Reale siè avuta la seduta di chiusura di questoriuscitissimo Congresso, durante la qualesono stati presentati ed approvati dallamaggioranza i seguenti ordini delgiorno:

Sul primo tema:« Dopo aver constatato gli abusi di

competenza dei tecnici minori, le inter-ferenze fra ingegneri ed altri laureati,specie nel campo della meccanica agra-ria, costruzioni rurali, opere di boni-fica ecc. si fanno voti che vengano ri-spettate le leggi riguardanti i limiti diattività di tutte le professioni, che gliOrdini provinciali intervengano a stron-care tutti gli abusi e che sia dato precisomandato ai colleghi delle commissioniper lo studio di un nuovo testo unicodell'ordinamento professionale di svol-gere azione strettamente conforme ai di-ritti ed alle esigenze della categoria; cheper lo studio della meccanica agrariavengano istituiti centri di studio nellescuole di ingegneria e che sia limitata

alla propria specifica competenza l'atti-vità dei dottori in agraria. Inoltre datol'enorme e continuo sviluppo nel campodella scienza e della tecnica e la neces-sità di una preparazione pratica oltre cheteorica degli studenti si fanno voti chevenga attuata al più presto la riformadel piano di studi e vengano incremen-tali i corsi di apprendistato per laureatipresso le aziende e gli studi professio-nali ».

Per il secondo tema:« Riconosciuta l'opportunità che si ad-

divenga ad una regolamentazione dellenorme di etica che ispirano l'eserciziodella professione di ingegnere, si deli-bera di affidare ad una commissione na-zionale, composta dai rappresentanti didiversi consigli provinciali, la formula-zione di tali norme da sottoporre alConsiglio Nazionale e raccomanda chel'elaborato di tale commissione sia pre-sentato non oltre il 31 dicembre 1953 ».

Per il terzo tema:« Riaffermata l'importanza dell'urba-

nistica nella vita nazionale e l'insosti-tuibilità dell'ingegnere in tale lavoro, siinvitano tutti gli ingegneri ad una piùintensa attività in questo campo e si dàmandato al Consiglio Nazionale di pro-muovere una sempre maggior partecipa-zione degli ingegneri in tutti gli organi-smi di studio e di lavoro statali, para-statali e privati aventi compiti urbani-stici.

« Inoltre si raccomanda al ConsiglioNazionale di svolgere una intensa azioneaffinchè ai direttori generali dei vari Mi-nisteri tecnici siano affiancati altrettantidirettori tecnici scelti fra gli ingegnerie che nella formazione del consiglioSuperiore dei LL. PP. venga tenutoconto delle segnalazioni degli Ordini.Analogamente si auspica che i Provvedi-tori alle Opere Pubbliche nelle varieregioni siano scelti esclusivamente tra ifunzionari laureati nel ramo tecnico eche nella formazione della legge per lariforma amministrativa siano stabilitiprecisi criteri circa l'assegnazione ai lau-reati in ingegneria di tutte le mansionie responsabilità che loro competono didiritto nei settori tecnici ».

Con la piena soddisfazione di tutti icongressisti si è così chiuso il III Con-gresso Nazionale degli Ordini, con lacertezza che i lavori svolti possano esseredi sprone e di guida ad una più rapidarisoluzione di questi problemi che tantostanno a cuore a tutti gli ingegneri econ la speranza che il prossimo con-gresso, in Trieste italiana, constati ilraggiungimento di quei risultati per iquali oggi si sono gettate le basi.

Degna cornice del Congresso sono sta-te le molteplici visite a stabilimenti ecantieri ed infine le due giornate inVal d'Aosta per la visita alla Cogne eda Cervinia.

La impeccabile e signorile organizza-zione del Convegno, alla quale si è dedi-cata una folta schiera di colleghi, costi-tuenti il Comitato presieduto dal Prof.Zignoli è stata più volte sottolineata eplaudita dai Congressisti, che hanno sim-paticamente ringraziato l'infaticabile esolerte Segretario del Comitato stessoIng. Anselmo Moretto.

A. Russo-Frattasi

NOTIZIARIO

Il III Salone Internazionaledella Tecnica a TorinoQuest'anno il Salone Internazionale

della Tecnica, nella sua terza edizione,si svolgerà dal 30 settembre all'11 otto-bre nell'ampliato Palazzo delle Esposi-zioni al Valentino (25.000 mq. di areadisponibile).

Il Salone presenterà una più vasta ecompleta rassegna del progresso tecnicoe del lavoro in ogni campo attraversoqueste manifestazioni tutte di carattereinternazionale: XIII Mostra della Mec-canica (incluse le costruzioni aeronau-tiche); V Salone della Meccanica Agra-ria; V Salone delle Materie Plastiche;V Salone della Tecnica cinematografica,fotografica e ottica; II Mostra di Foto-grafìa artistica.

Un complesso grandioso di esposizionialle quali parteciperanno centinaia di e-spositori di numerose nazioni e che daràluogo anche a importanti Congressi eConvegni (Fabbricazioni meccaniche sui« metodi di produzione e di giunzionedei pezzi »; Materie plastiche sulla « uni-ficazione e marchio nei manufatti »; Ci-nematografia didattica) i quali richiame-ranno a Torino, nella prima decade diottobre, personalità della tecnica, del-l'industria, del commercio di ogni Paese.Si svolgeranno come di consueto le Gior-nate internazionali dimostrative di lavo-razioni meccanico-agrarie sui campi spe-rimentali di Mirafiori. Con la « Settima-na cinematografica internazionale » chepresenterà i migliori film del Festivaldi Venezia completeranno il programmaconcorsi fotografici per studenti e cine-matografici per documentari tecnico-in-dustriali.

Particolare attrazione avrà il settoredelle « Costruzioni aeronautiche », no-vità assoluta del 3° Salone della Tecnica.Su un'area di circa 3000 mq. nell'emici-clo del grande salone centrale di « Tori-no-Esposizioni » troverà posto la rasse-gna della produzione europea nel sem-pre rinnovantesi campo dell'aviazione.Non velivoli completi ma parti staccatee accessori: motori alternativi e a getto,turboeliche, strumenti di diversi tipi trai quali i più recenti dispositivi elettro-nici per la navigazione e la direzione divolo, apparecchi per la sicurezza dellanavigazione aerea e di salvataggio, ecc.

L'importanza del nuovo settore è con-fermata dalla partecipazione ufficiale delMinistero della Difesa Aeronautica (condocumenti storici e modelli recentissimi)e dell'A.I.A. (Associazione Imprese Ae-ronautiche) che raggruppa tutti i costrut-tori aeronautici. Interessanti le presen-tazioni che saranno allestite dalle mag-giori compagnie di navigazione aerea delmondo, dagli Aero Clubs, dalle indu-strie specializzate nell'attrezzatura per laripresa fotocinematografica dall'alto.Completerà il panorama delle costru-zioni aeronautiche la sezione dell'aero-modellismo, con recentissimi prototipisperimentali con le diverse soluzioni dimotopropulsione.

242 ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 7 - N. 6 - GIUGNO 1953 ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 7 - N. 6 - GIUGNO 1953 243

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Riviste ricevute in cambio con “ Atti e RassegnaTecnica ”, consultabili in Società

Direttore responsabile: AUGUSTO CAVALLARI - MURATAutorizzazione Tribunale di Torino n. 41 del 19 Giugno 1948

RASSEGNA TECNICALa "Rassegna tecnica,, vuole essere una libera tribuna di idee e, se del caso, saranno graditi

chiarimenti in contradditorio; pertanto le opinioni ed i giudizi espressi negli articoli e nelle rubri-

che fisse non impegnano in alcun modo la Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino

Produzione centralizzata e distribuzione del calore,per il riscaldamento delle abitazioni, nell'economia urbanistica

Si espongono gli effettivi vantaggi economici e urbanistici che comportano i grandi impianti di produ-zione e distribuzione centralizzata del calore (e del freddo) per le utenze domestiche e semindustriali. Siespongono criteri generali per l'impostazione degli impianti in oggetto e indirizzi pratici per la riparti-

zione dei corrispondenti oneri di esecuzione e di gestione.

STAMPERIA ARTISTICA NAZIONALE - TORINO

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zione dei corrisponden

Nel quadro dei problemi che, diret tamente o in-diret tamente, interessano in modo essenziale l 'or-ganizzazione urbanistica sia sotto l 'aspetto econo-mico che sociale, r i teniamo che la produzione cen-tralizzata (come più sotto precisato) del calore perriscaldamento e la sua distribuzione alle utenze ur-bane in genere e a quelle domestiche in part icolare,assumano una loro fisonomia di considerevole inte-resse pratico e di importanza cospicua.

Al fine di effettuare una disamina del problemaproposto in modo sufficentemente approfondito dapoterne ricavare conclusioni e indirizzi certi e at-tendibil i pe r chi ha il compito di impostare e coor-dinare, in senso realmente urbanist ico, la progetta-zione di un complesso di fabbricati , esponiamo latrattazione del problema nei seguenti quattro capi-toli fondamental i :

I. - La produzione centralizzata del calore ela sua distribuzione ai fabbricati , ad uso riscalda-mento, intese in senso urbanist ico.

I I . - Termini di confronto fra la produzionee distribuzione centralizzata « urbanistica » e quellenon aventi il suddetto carattere urbanist ico.

I I I . - Indirizzi tecnico-economici per la rea-lizzazione degli impiant i a centralizzazione urbani-stica e per la loro gestione, ai fini di una praticaripartizione degli oneri di costruzione e di gestione.

IV. - Possibilità di utilizzare gli stessi impiant idi cui sopra, od impiant i centralizzati analoghi, pe ril soddisfacimento di altre utenze termiche dome-stiche (acqua calda, condizionamento, frigoriferi).

I. - La produzione centralizzata del calore e la suadistribuzione ai fabbricati, ad uso riscalda-mento, intese in senso urbanistico.

Riteniamo che la produzione e distribuzione cen-tralizzata del calore ad uso di riscaldamento abbianocarattere e senso urbanistico quando gli impiant iche le realizzano sono impostati , costruiti e fun-zionanti in modo da soddisfare razionalmente e conindirizzo di massimo progresso sociale per la col-lettività che ne beneficia, tut te le esigenze termichedelle corrispondenti utenze. Quindi detta centraliz-

zazione « urbanistica » avrà interesse realmente so-stanziale quanto più importante è, per numero difabbricati e di abitanti , il complesso delle abita-zioni servite dalla centralizzazione considerata.

Detto complesso dovrà per tanto essere di entitàsufficente a costituire una « ragguardevole » unitàurbanist ica, tale da risultare « adeguatamente » in-teressante sia sotto l 'aspetto economico che socialecome sopra detto.

Risulterà chiarito nel seguente capitolo al diso-pra di quale entità l imite il complesso di fabbricatiinteressati potrà considerarsi « adeguatamente rag-guardevole », e come tale passibile di una centraliz-zazione (termica) che risulti realmente convenientee consigliabile.

Chiameremo urbanistica una tale centralizzazio-ne, la quale per brevità sarà nel seguito indicatacon la sigla C.U. in contrapposizione alle centraliz-zazioni non urbanistiche, e cioè aventi un carattere« ridotto », che sigleremo con C.R.

I I . - Termini di confronto fra la produzione e distri-buzione centralizzata « urbanistica » e quellenon aventi il suddetto carattere urbanistico.

I vantaggi degli impiant i centralizzati in genere,al servizio di uno stesso t ipo di utenza, sono suffi-centemente noti per non richiedere l 'opportuni tàdi ulteriori considerazioni generali al r iguardo :inoltre, nel campo specifico del riscaldamento dilocali d 'abitazione o comunque occupati da persone,gli impianti centralizzati sono ormai di uso semprepiù esteso, sia negli agglomerati u rbani e non ur-bani , che nei fabbricati isolati.

Nella grandissima maggioranza dei casi, però,ciascuna centralizzazione è limitata ad uno od a po-chissimi fabbricati distinti, cioè è del t ipo C.R., equesto tanto più se i fabbricati appar tengono adEnti diversi: ne deriva che ogni impianto di C.R.è al servizio di un complesso di cubatura ambientedi entità quasi sempre t roppo piccola per benefi-ciare degli important i vantaggi economici ed igie-nici (vd. in seg.) e quindi sociali, che derivano di-ret tamente dalle centralizzazioni « urbanist iche »C.U. Tanto per fissare le idee, facciamo presente

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO - NUOVA SERIE - ANNO 7 - N.7 - LUGLIO 1953

A) Biblioteca della Società Ingegneried Architetti

Riviste varie

Acciaio inossidabile (L') - Milano.Acqua nell'abitato e nei campi (L') -

Firenze.Aedilis - Bologna.Aeronautica (Rivista) - Roma.Alluminio - Milano.Architettura e Industria edilizia (Docu-

menti sull') - Roma.Architettura (Rivista critica di) - Roma.Arte applicata del legno (L') - Firenze.Asfalti, Bitumi, Catrami - Milano.Calore (II) - Roma.Cantiere (II) - Roma.Cantieri - Milano.Cemento (II) - Milano.Ceramica (La) - Milano.Comunicazioni e trasporti - Roma.Corriere dei costruttori - Roma.Costruzioni Metalliche - Milano.Cronache economiche - Torino.Cuscinetti a sfere SKF - Milano.Documentazione tecnica - Roma.Elettrotecnica, bibliografia italiana - Pa-

dova.Fonderia - Milano.Geometra (II) - Torino.Giornale dei costruttori - Milano.Idraulica, bibliografìa italiana - Padova.Industria italiana del cemento - Roma.Industria italiana dei Laterizi - Roma.Industria (La libera) - Trieste.Infortuni e malattie professionali - Roma.Ingegnere (L') - Roma.Ingegnere libero professionista (L') -

Napoli.Ingegneria (Rivista di) - Milano.Ingegni e Congegni - Roma.Installatore italiano (L') - Milano.Legislazione tecnica (Rivista di) - Roma.Macchine - Milano.Marina Italiana (La) - Genova.Metallurgia italiana (La) - Milano.Metano (II) - Padova.Mobiliere (Rivista del) - Milano.Monitore del proprietario (II) - Torino.Monitore tecnico (II) - Milano.Nickel (II) - Milano.Politica dei trasporti - Roma.Produttività - Roma.Strada (La) - Milano.Tecnica italiana - Trieste.Tecnica e ricostruzione - Catania.Tecnica del Mezzogiorno - Bari.Tecnica ospitaliera - Venezia.Termotecnica (La) - Milano.Torino (Rivista) - Torino.Traffico (II) - Trieste.Vitrum - Milano.

Pubblicazioni di Enti pubbliciAtti dell'Accademia delle Scienze (To-

rino).Notiziario dell'Amministrazione sanita-

ria (Roma).

Bollettino dell'Istituto storico culturaledell'Arma del Genio Militare (Roma).

Bollettino della Società di Archeologiae di belli arti (Torino).

Rivista del Catasto e dei servizi tecnicierariali (Roma).

Bollettino unificazioni (Milano).Pubblicazioni dell'Istituto elettrotecnico

nazionale Galileo Ferraris (Torino).Sintesi economica - organo dell'Unione

italiana della Camera di commercio,industria e agricoltura (Roma)

Securitas - organo dell'E.N.P.I. (Roma).La ricerca scientifica - organo del Con-

siglio nazionale delle ricerche (Ro-ma).

Indici della stampa tecnica nazionale edestera pubblicati dal C.N.R. (Roma).

Poste e telecomunicazioni - pubblicazio-ne del Ministero omonimo.

Ingegneria agraria - memorie ed atti delCentro studi per l'i. a. (Milano).

Giornale del Genio civile - MinisteroLL. PP. (Roma).

Pubblicazioni di Enti industrialiRassegna tecnica del Tecnomasio Brown

Boveri (Milano).Quaderni di studi e notizie - Società

Edison (Milano).Rassegna stampa tecnica Fiat (Torino).Bollettino tecnico - Fiat grandi motori

(Torino).Bollettino Officine Savigliano (Torino).Marelli - rivista della Società Marelli

(Milano).Bollettini di Società ed ordini

di Ingegneri ed ArchitettiBollettino dell'Associazione e dell'ordi-

ne degli Ingegneri e Architetti delleprovincie di Bari e Brindisi (Bari).

Ingegneri, architetti e costruttori - Bol-lettino dell'Associazione degli Inge-gneri e del Collegio Costruttori dellaProvincia di Bologna.

Bollettino tecnico del circolo culturaledegli Ingegneri ed Architetti sardi(Cagliari).

Atti dell'Ordine degli Ingegneri dellaprovincia di Genova.

Atti del Collegio degli Ingegneri di Mi-lano.

Bollettino d'informazione dell'Ordinedegli Ingegneri della provincia diNapoli.

Bollettino del Sodalizio ANIAI dellaprovincia di Napoli.

Bollettino del Collegio degli Ingegneried Architetti della provincia di No-vara.

Bollettino dell'Ordine degli Ingegneridella provincia di Palermo.

Ingegneri e Architetti - organo dell'U-nione romana Ingegneri e Architetti(Roma).

Bollettino della Società degli Ingegnerie degli Architetti di Trieste.

Bollettino dell'Ordine e dell'Associazio-ne Ingegneri ed Architetti della pro-vincia di Udine.

Pubblicazioni estereLes Annals dell'Institut technique du

bâtiment et des travaux publics (Pa-rigi).

Cahiers du Centre scientifique et techni-que du bâtiment (Parigi).

Compte rendu des recherches effettuéespar la Direction des Laboratoires dubâtiment et des travaux publics (Pa-rigi).

La Technique moderne (Parigi).SIA - organo della società degli ingegne-

ri dell'Automobile (Parigi).Technica (Lione).Bulletin de l'Association des Ingenieurs

inus de l'Ecole d'application de l'Ar-tillerie et du Genie (Brusselle).

Revue universelle des Mines, de la me-tallurgie, des travaux publics etc.(Liegi).

Die Bautechnik (Berlino).Revista de Ciencia aplicada (Madrid).Informes de la construccion (Madrid).Plan - organo dell'Association suisse

pour le plan d'amenagement natio-nal (Zurigo).

Bulletin technique de la Suisse roman-de (Losanna).

Journal de la construction de la Suisseromando (Losanna).

World construction (Chicago).The Nickel Bulletin (Londra).Nickel Topics (New York).Revue du Nickel (Parigi).Chamers teknika Hondligar (Gothem-

burg).Draht Fachzeitschrift (Coburg).Endeavour (Londra).

B) Biblioteca dell'A.E.I.Pubblicazioni italiane

Alla Frequenza.C.G.E. bollettino informazioni).F.I.A.T. - Grandi Motori.L'Apparecchiatura Elettrica (Magrini).L'Elettrotecnica.L'Energia Elettrica.

Pubblicazioni straniereAmericane:

Istitution of Radio Engineers.Electrical Engineering.Electronics.Westinghouse Engineering.

Francesi :L'Onde Electrique.Bulletin de la Société Française des

Electriciens.Inglesi:

Endeavour.Proceedings of Institutions of Electrical

Engineers.Svedesi:

Ericsson Review.Svizzere :

Bulletin A.S.E.Revue Brown Boveri.Revue Technique Sulzer.

Tedesche :Elektrotechnik.

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