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Perchè economia e felicità?Come misurare la felicità

Le determinanti della felicità: fattori soggettiviLe determinanti della felicità: fattori oggettivi

Lavoro e felicità

Economia, lavoro e felicitàL’evidenza empirica

Luca StancaDepartimento di Economia Politica

Università di Milano Bicocca

ITIS Molinari - 21 gennaio 2007

Luca Stanca Economia, lavoro e felicità



Lavoro e felicità

Outline

1 Perchè economia e felicità?

2 Come misurare la felicità

3 Le determinanti della felicità: fattori soggettivi

4 Le determinanti della felicità: fattori oggettivi

5 Lavoro e felicità




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Perchè economia e felicità?

Tradizionalmente gli economisti si sono occupati delbenessere materiale.

Microeconomia: reddito e consumo (famiglie), profitti(imprese).Macroeconomia: produzione, inflazione, disoccupazione.

Tuttavia, il reddito e la ricchezza sono solo strumenti(means to an end).

Il fine ultimo è la felicità.




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Oltre la ricchezza

La giustificazione principale per l’utilizzo della ricchezzacome indicatore di riferimento per la politica economica èche la felicità non è misurabile.

Di recente, la non-misurabilità della felicità è stata messain discussione.

Inoltre, l’identità ricchezza=felicità può essere accettabilein società nelle quali la popolazione vive in condizioni diindigenza.

Ma, con la crescita del reddito pro-capite, la felicità dellepersone dovrebbe diventare sempre di più l’obiettivo deipolicy maker.




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Domande

1 Come si può misurare la felicità?2 Che cosa determina la felicità?3 Qual è la relazione tra lavoro e felicità?




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Come misurare la felicità?

Gran parte della ricerca recente sulla felicità si basa surisposte a questionari, quindi su livelli riportati di felicità osoddisfazione.

Esempi:1 “Complessivamente, diresti di essere molto felice,

abbastanza felice, non molto felice, o per niente felice inquesto periodo?”.

2 “Complessivamente, quanto sei soddisfatto della tua vitanel suo insieme in questo periodo?” (in una scala da 1 a10).




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Possono essere usate domande su più dimensioni. Adesempio, su scala 1-7 (da fortemente daccordo afortemente in disaccordo):

In molti sensi la mia vita è vicina al mio idealeLe condizioni della mia vita sono eccellentiSono soddisfatto della mia vitaFino a questo momento ho ottenuto le cose che ritenevoimportanti dalla mia vitaSe potessi rivivere la mia vita non cambierei praticamentenulla




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Limitazioni:

Distorsioni legate al tipo di scala utilizzato.Ordinamento delle voci di scelta.Contesto temporale di riferimento.Condizioni del soggetto al momento della risposta.




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Indicatori alternativi:

Experience Sampling Methodology, Kahneman (2000)Descrizioni qualitativeComportamento socialeIndicatori fisiologici (attività cerebrale)




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Che cosa determina la felicità?




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Che cosa determina la felicità?

Due ordini di fattori:1 Fattori oggettivi (cosa hai, dove sei, cosa ti succede):

demografici (età, genere, ...)sociali (istruzione, condizioni familiari, ...)economici (reddito, ricchezza, occupazione, ...)contesto (clima, inquinamento, criminalità, ...)

2 Fattori soggettivi (chi sei, come rispondi ai fattori oggettivi):processi interni alla persona che determinano come sonopercepite le condizioni oggettive.




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Metodologia




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Metodologia

Tipo di dati utilizzati:

Cross sectionSerie storicheDati panel

Metodologia:

Correlazioni sempliciRegressioni multivariate




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PersonalitàAdattamentoAspirazioniConfronto socialeObiettivi

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Fattori soggettivi

1 Personalità2 Adattamento3 Aspirazioni4 Confronto sociale5 Obiettivi




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Personalità




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Personalità

Alcune persone hanno una predisposizione genetica per lafelicità (o per l’infelicità) legata a caratteristiche specifichedel sistema nervoso.

Studi sulla ereditabilità:

Gemelli monozigoti cresciuti in ambienti diversi riportanolivelli di felicità più simili rispetto a gemelli dizigoti cresciutiinsieme (Tellegen et al., 1988).I geni spiegherebbero buona parte delle differenze tra lafelicità di individui diversi (Lykken and Telegen, 1996).




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Personalità

Secondo questa visione, La felicità sarebbe dunque unfattore genetico, ereditario: “it is as hard to change one’shappiness as it is to change one’s height.”

Conclusione più plausibile: esiste una certapredisposizione genetica alla felicità, ma le stime dell’entitàdi questa componente sono molto discordanti.




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Personalità

Quali sono gli aspetti della personalità correlati alla felicità:

EstroversioneAutostimaAutodeterminazioneOttimismoNevroticismo (“Rimuginare” sugli eventi negativi)




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Teorie basate sul concetto di discrepanza

Le persone confrontano costantemente le propriecondizioni con una serie di termini di paragone (Michalos,1985):

le proprie condizioni passatele proprie aspirazionigli altri

La felicità percepita dipende quindi dalla discrepanza tra leproprie condizioni e questi termini di confronto.




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Adattamento

Le persone si abituano alle circostanze e questoadattamento riduce la sensibilità a uno stimolo ripetuto(Helson, 1947).

Adattamento rapido rispetto a cambiamenti nelle condizionioggettive (vincitori di lotterie, incidenti, etc.).Adattamento lento rispetto a cambiamenti nella dimensioneaffettiva/relazionale (vedovi, etc.).




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Adattamento

Set-point theory: le persone reagiscono inizialmente aglieventi, ma poi tornano rapidamente ai livelli disoddisfazione iniziali determinati dalla personalità(Kahneman, 1999, Argyle, 2001, Lucas et al. 2002).

Rullo edonico: corriamo verso maggiori risorse materiali,ma rimaniamo sempre nello stesso posto perchè il rullodell’adattamento corre in senso opposto (Brickman andCampbell, 1971).




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Aspirazioni

La felicità dipende dal confronto tra condizioni oggettive easpirazioni.

Rullo delle aspirazioni: la felicità soggettiva (percepita) puòrestare invariata anche se la felicità oggettiva aumenta,perchè contemporaneamente il rullo delle aspirazioni correin senso opposto (Kahneman, 2000).




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Confronto sociale




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Confronto sociale

Confronto sociale: processo di elaborazionedell’informazione sugli altri rispetto a se stessi (Wood,1996)

3 livelli:

Acquisizione di informazioni sugli altriElaborazione delle informazioniReazione al confronto sociale




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Confronto sociale

Il confronto sociale può essere utilizzato come unastrategia di adattamento ed essere influenzato dallapersonalità:

Gibbons et al. (1994): studenti che vanno male in unesame riducono il confronto sociale.Lyubomirsky and Ross (1997): le persone felici tendono adutilizzare solo confronto sociale verso il basso (downwardcomparisons).




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Confronto sociale

Rullo posizionale: anche se reddito e consumi aumentano,la felicità individuale può restare invariata perchècontemporanemente il reddito e i consumi degli altriaumentano alla stessa velocità. (Oswald, 1997, Frank,2005, and Layard, 2005).




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Obiettivi

La felicità è fortemente legata a quello che le personecercano di fare nella vita e a quanto riescono a realizzarlo.

Avere degli obiettiviRealizzabilità degli obiettiviTipo di obiettiviProgresso verso il raggiungimento gli obiettivi




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ContestoFattori demograficiFattori socialiFattori economici

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Fattori oggettivi

1 Contesto2 Fattori demografici3 Fattori sociali4 Fattori economici




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Contesto

Libertà (Inglehart and Klingemann, 2000)

Stabilità e funzionamento delle istituzioni (Frey andStutzer, 2001, Veenhoven, 2002)

Capitale sociale (Putnam 2000, 2001, Helliwell, 2003)

Qualità dell’ambiente

...




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Età

Effetto ambiguo.

Molti studi mostrano che le persone più anziane sonomediamente più soddisfatte.

Motivi: minori aspettative e aspirazioni, minore scarto traobiettivi prefissati e raggiunti.Problemi:

L’interpretazione della scala delle risposte può cambiarecon l’età;Causalità inversa: le persone felici vivono più a lungo delleinfelici.




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Genere

Le donne in genere riportano livelli di felicità lievemente piùelevati, ma anche maggiore incidenza di depressione.

In media le donne sperimentano più emozioniestremamente positive e estremamente negative.

Ruolo delle aspirazioni: dai primi anni 70 fino alla fine deglianni 90 le donne americane hanno sperimentato undeclino nel livello medio di soddisfazione individuale.




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Istruzione

Effetto netto piccolo ma statisticamente significativo(L’istruzione è fortemente correlata con il reddito).

Effetto maggiore per i più poveri e nei paesi più poveri.

Maggiore istruzione permette un migliore adattamento aicambiamenti nelle condizioni, ma porta anche ad unaumento dei livelli di aspirazione.




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Famiglia

La vita di coppia accresce la felicità.

Effetto di selezione: le persone felici ed ottimiste hannomaggiore probabilità di sposarsi.

Anche controllando per questo effetto l’impatto positivo delmatrimonio resta forte e significativo.

L’effetto positivo della vita di coppia è maggiore per gliuomini rispetto alle donne.

Avere figli è strettamente correlato alla soddisfazioneindividuale (Harlow and Cantor, 1996)




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Rapporti con gli altri

Rapporti affettivi duraturi strettamente correlati con ilbenessere individuale (e.g. Baumeister and Leary, 1995,Park et al., 2003, Lansford, 2000).

Specularmente, la mancanza di rapporti sociali e affettivi èassociata a livelli di soddisfazione significativamente piùbassi.




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Salute

L’effetto delle condizioni di salute dipende dalla percezioneindividuale della propria situazione:

Effetto forte per valutazioni soggettiveEffetto debole per valutazioni oggettive

Spiegazioni:AdattamentoEffetti della personalitàCausalità inversa




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Religione

Ampia evidenza che la felicità è positivamente legata a:

fede religiosarapporto con la divinitàattività di preghierapartecipazione ad organizzazioni ed attività religiose




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Reddito

Paradosso del reddito: maggiore reddito non determinamaggiore felicità.

Tra individui: ricchi più felici dei poveri, ma effetto nettopiccolo e solo per bassi livelli di reddito (e.g. Veenhoven,1994)Tra paesi: effetto positivo, ma solo per bassi livelli di reddito(e.g.: Easterlin (1974, Diener et al., 1999)Nel tempo: negli ultimi decenni nei paesi industrializzati ilreddito pro capite è aumentato molto, ma la felicità media èleggermente diminuita. (Brickman et al., 1978, Diener et al.,1993)




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Reddito

Spiegazioni:

Rendimenti decrescentiRullo edonicoRullo delle aspirazioniRullo posizionaleSpiazzamento di altre componenti (rapporti umani)




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Effetti della disoccupazione individualeEffetti della disoccupazione generaleSoddisfazione lavorativa

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Visioni contrapposte

Keynesiani: disoccupazione involontaria e costosa.

Nuova macroeconomia classica: disoccupazionevolontaria e di breve periodo.




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Domande

1 Qual è il livello di felicità di una persona disoccupata?2 In che modo la disoccupazione influisce sulla felicità?3 Che cosa influenza la soddisfazione lavorativa?




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Effetti della disoccupazione individuale

La felicità auto-dichiarata delle persone disoccupate èmolto inferiore a quella delle persone che lavorano.

La perdita di felicità provata a causa della disoccupazioneammonta a 0.33 unità sulla scala della felicità che va da 1(per nulla soddisfatto) fino a 4 (molto soddisfatto).

I disoccupati, in media, riportano un livello di soddisfazionepari a 6.56 punti su una scala progressiva da 1 a 10, inconfronto ad un punteggio medio di 8.21 per le personeoccupate.




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Status occupazionale

La soddisfazione per la propria vita è legata allo statusoccupazionale (Impiegato, Lavoratore autonomo,Disoccupato, Studente, Casalinga, Pensionato, Altretipologie di impiego).

Le casalinghe sono mediamente più felici, e i pensionatisono meno felici, rispetto alle persone occupate.

L’effetto netto della disoccupazione sulla felicità può esseredovuto a fattori psicologici e sociali.




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Costi psichici

La disoccupazione produce depressione, ansia, e perditadi autostima, specialmente per le persone che si fannocoinvolgere molto dal proprio lavoro.

Numerosi studi hanno provato che per i disoccupati i tassidi mortalità, di suicidio e di alcolismo sono più elevati.




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Costi psichici

Gli uomini tra i 30 e i 49 anni sono quelli che soffrono di piùper la disoccupazione.

Il malessere è maggiore per le persone con un buon livellodi istruzione (costo opportunità).

Il costo psichico è considerevolmente più elevato per chiviene licenziato per la prima volta.




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Costi sociali

Essere disoccupato rappresenta un marchio di disonore,specialmente in un mondo in cui il lavoro definisce lapropria posizione nella vita.




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Effetti della disoccupazione individuale

L’evidenza empirica è quindi in netto contrasto con lavisione della macroeconomia classica.

Direzione della causalità: le persone infelici non hannosuccesso sul mercato del lavoro, ma il rapporto di causalitàprincipale va dalla disoccupazione alla felicità.




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Effetti della disoccupazione generale

Disoccupazione a livello macroeconomico: paura di esserecolpiti dalla disoccupazione, delle ripercussionisull’economia e sulla società nel suo insieme, dell’aumentodei crimini e del disagio sociale.

Una crescita del tasso di disoccupazione dal 9 al 10 percento riduce la soddisfazione dichiarata di 0.028 unità suuna scala di 4 punti.




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Soddisfazione lavorativa e felicità

Le persone con una soddisfazione lavorativa elevatatendono ad essere felici anche per la loro vita nel suoinsieme.

Le persone che in generale sono felici, tendono anche adessere soddisfatte del lavoro che svolgono.

L’effetto che la soddisfazione di vita esercita sullasoddisfazione lavorativa è un pò più forte che nonviceversa.

È importante distinguere caratteristiche intrinseche eestrinseche del lavoro.




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Occupazione e soddisfazione lavorativa

Le caratteristiche intrinseche fanno riferimento al lavoro diper sé:

Opportunità di auto-determinazione.Possibilità di utilizzare le proprie capacità.Varietà delle mansioni.Supervisione di sostegno.Opportunità di avere contatti personali.




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Le caratteristiche estrinseche si riferiscono all’insiemedelle condizioni di lavoro:

Retribuzione, comprese le indennità accessorie.Condizioni di lavoro.Sicurezza del posto di lavoro.Sicurezza fisica sul luogo di lavoro.Status sociale.




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Spesso i due aspetti della soddisfazione lavorativa sonocorrelati positivamente, ma la relazione variaenormemente a seconda del contesto specifico.

La ricerca indica che i fattori intrinseci contribuiscono di piùal benessere individuale.




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Effetti della soddisfazione lavorativa

La soddisfazione complessiva per il proprio lavoro e laprestazione professionale sono correlate positivamente.

Le persone poco soddisfatte del proprio lavoro si attivanomeno all’interno dell’azienda per cui lavorano e sono menocreative e innovative.

Le persone con una elevata soddisfazione lavorativa sonopronte a intraprendere attività pro-sociali o ad attivarsi incomportamenti che fuoriescono dalle mansioni ordinarie(civismo organizzativo).




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Volontariato

Il lavoro non viene svolto solo perché viene retribuito(come postulano molte teorie economiche), ma ancheperchè procura soddisfazione intrinseca.

Per molte persone, il volontariato e le opere di caritàrappresentano una fonte di profonda soddisfazione.




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Conclusioni

Le ricerche sulla felicità danno risultati in netto contrastocon la tesi che la disoccupazione sia volontaria.

Da tutti gli studi emerge che la disoccupazione è una delleprincipali cause di infelicità.

L’effetto della disoccupazione sulla felicità non è dovutosolamente alla perdita di reddito, ma è legato a costi dinatura sia psicologica che sociale.

Inoltre, la soddisfazione lavorativa è una componenteessenziale della felicità di una persona.




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Conclusioni

Le ricerche sulla felicità indicano un cambiamento radicalerispetto all’approccio economico tradizionale.

L’idea che il lavoro produca disutilità viene rifiutata.

Si apre la strada ad una visione più realistica e più umanadel lavoro come attività centrale nella vita della persona.




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Per chi vuole saperne di più

Layard, R. (2005), “Felicità. La nuova scienza delbenessere comune”, Rizzoli.

Frey, B., Stutzer A. (2006) “Economia e felicità. Comel’economia e le istituzioni influenzano il benessere” (Sole24 ore).




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Diener, E., Suh, E.M., Lucas, R.E., and H.L. Smith (1999),“Subjective well-being: three decades of progress”,Psychological Bulletin, Vol. 125, No. 2, 276-302.

Diener, E., M.E. Seligman (2004), “Beyond Money: Towardan Economy of Well-Being”, Psychological Science in thePublic Interest, 5(1) 2004.

Helliwell, J.F. (2003) “How’s life? Combining Individual andNational Variables to Explain Subjective Well-Being”,Economic Modelling, 20, 331-360.




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Bruni L., Stanca L.M. (2006), “Income aspirations,television and happiness: evidence from the World ValueSurveys”, Kyklos.

Bruni L., Stanca L.M. (2006), “Watching alone: RelationalGoods, Television and Happiness”, Journal of EconomicBehavior and Organization.




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Siti web

World Database of Happiness:http://www1.eur.nl/fsw/happiness/

World Values Survey: http://www.worldvaluessurvey.org/

Happiness and Public Policy: http://happinesspolicy.com/


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