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ECONOMIA AZIENDALEProf. Mauro Paoloni
Prof. Fabio Giulio Grandis
II MODULO –INTRODUZIONE ALLA CONTABILITA’ GENERALE
La gestione
Materiale didattico disponibile su: www.disa.uniroma3.it
LA GESTIONE
Introduzione
Il sistema informativo
La gestione
Il reddito
Il ciclo di gestione e i processi produttivi
Elementi di logica economico-patrimoniale
LA GESTIONE
Introduzione
LA GESTIONE
La gestione è l’insieme delle operazioni svolte dalle persone presenti in aziendaper ottenere e vendere beni e/o servizi. La gestione è unitaria nel tempo e nellospazio.Nell’aspetto oggettivo, e con riferimento alla gestione ordinaria, si possonodistinguere 5 tipologie di operazioni economiche fondamentali:
FINANZIAMENTI
INVESTIMENTI
DISINVESTIMENTIRIMBORSI OREMUNERAZIONI
TRASFORMAZIONI
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FINANZIAMENTI
Permettono all’azienda di avere a disposizione
MEZZI MONETARI
CAPITALE PROPRIO
a titolo di
CAPITALE DI TERZI
debito dell’azienda versol’imprenditore o i soci
debito dell’azienda verso terzi(DEBITI DI FINANZIAMENTO)
5
INVESTIMENTI
Permettono all’azienda di acquisire i
FATTORI PRODUTTIVI e FINANZIARI
FATTORI AFECONDITA’ SEMPLICE
Es. MATERIE PRIME
FATTORI AFECONDITA’ RIPETUTA
FATTORIFINANZIARI
Es. IMPIANTI Es. PARTECIPAZIONI,CREDITI DI FINANZIAMENTO
MODALITA’
MEZZIMONETARI
DEBITI VERSOFORNITORI
Sono effettuati con
Se si paga il fornitore perCONTANTI
Se si paga il fornitore successivamenteall’acquisto
(sorge un DEBITO DI FUNZIONAMENTO) 6
TRASFORMAZIONI
Permettono all’azienda di trasformare i FATTORIPRODUTTIVI (INPUT) in PRODOTTI FINITI O SERVIZI
VENDUTI (OUTPUT)
Sono operazioni di gestione interna che non si traducono in flussi monetari oeconomici con i terzi.
Sono tuttavia operazioni economiche in quanto, a seconda dei rendimenti deiFATTORI PRODUTTIVI trasformati, incidono sul costo dei PRODOTTI FINITI.
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DISINVESTIMENTI
Avvengono con la cessione deiPRODOTTI o SERVIZI ottenuti
MODALITA’
MEZZI MONETARI CREDITI CONCESSI AI CLIENTI
Sono effettuati con
Se il cliente paga successivamente allacessione
(CREDITI DI FUNZIONAMENTO)
Se il cliente pagain CONTANTI
con l’incasso di crediti difinanziamento
O
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RIMBORSI O REMUNERAZIONI
Sono effettuati con i MEZZI MONETARI messi adisposizione con le operazioni di disinvestimento
RIMBORSO
DEI SOCI
Sotto forma di capitale sociale esuberanteCon dividendi
Mutui
REMUNERAZIONE
DEI FORNITORI DI CAPITALE DI TERZI
Con interessi
DEI SOCI
DEI FORNITORI DI CAPITALE DI TERZI
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LA GESTIONE
Introduzione
Il ciclo di gestione e i processi produttivi
IL CICLO DI GESTIONE
Finanziamenti
Investimenti
Trasformazioni
Disinvestimenti
Rimborsi oRemunerazioni
Entrate mezzimonetari e simili
Uscite mezzimonetari e simili
Entrate mezzimonetari e simili
Uscite mezzimonetari e simili
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IL CICLO DI GESTIONE
PROBLEMIIl problema è che non si riesce a collegare un CICLO di OPERAZIONIFONDAMENTALI (Finanziamenti/Investimenti/Disinvestimenti/Rimborsio Remunerazioni) ad ogni singolo fenomeno (business, prodotto, impianto).
Nella vita dell’azienda vi sono MOLTEPLICI CICLI tra di lorointerconnessi ed accavallati.
Occorre allora gestire GLOBALMENTE i FINANZIAMENTI ed iDISINVESTIMENTI con cui far fronte alla TOTALITA’ degliINVESTIMENTI e dei RIMBORSI/REMUNERAZIONI.
PROBLEMI:
12
PECULIARITA’ DELLA GESTIONE
Durante lo svolgimento della propria attività, l’impresa deve acquisirefattori produttivi necessari alla realizzazione dei vari processi, nonchéprocurarsi i mezzi finanziari idonei a tali acquisti ed alle altre necessità.
La gestione aziendale si caratterizza non solo per il continuo avvicendarsidei processi produttivi, ma anche per il continuo susseguirsi delleoperazioni di acquisto di fattori produttivi (con relativo esborso monetario)e vendita di prodotti (con conseguente introito).
E’ allora utile analizzare i PROCESSI PRODUTTIVI.
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LA GESTIONE: ASPETTO REDDITUALE E MONETARIO
I processi produttivi sono un insieme di processi di operazioni, diversi tradi loro, ma concatenati e coordinati al fine di ottenere la produzione e lavendita di beni e servizi.
In un’impresa industriale il processo produttivo deriva dalconcatenamento dei seguenti processi:
Processo dioperazionidi acquisto
Processo dioperazioni di
trasformazione
Processo dioperazionidi vendita
Un modo utile per analizzare l’aspetto REDDITUALE e MONETARIOdella gestione passa attraverso l’osservazione del processo produttivo.
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I CICLI DEL PROCESSO PRODUTTIVO
Ciclo tecnico
(o ciclo del processo produttivo)
Ciclo reddituale
(o ciclo dei costi e dei ricavi)
Ciclo monetario
(o ciclo di cassa)
Del processo produttivo è possibile individuare tre cicli:
Inizia con il prelievo dal magazzino delle materieprime e termina con il deposito presso ilmagazzino dei prodotti finiti. Tale ciclocorrisponde anche alla durata del processo ditrasformazione (tempo di lavorazione ofabbricazione).
Inizia con il processo di acquisto (sostenimento dicosti) e termina quando si vendono iprodotti/prestano i servizi (conseguimento diricavi).
Inizia con il momento in cui avviene il pagamentoai fornitori e termina con il momento in cuiavvengono gli incassi dai clienti.
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Acquisizionedei fattoriproduttivi
I CICLI DEL PROCESSO PRODUTTIVO
Sostenimentodei costi
Venditacorrelata deibeni prodotti
Pagamento Riscossione
T
Conseguimento dei ricavi
Ciclo tecnico
Ciclo reddituale
Ciclo monetario
MagazzinoMaterie prime
MagazzinoProdotti finiti
PROCESSO DITRASFORMAZIONE
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I CICLI DEL PROCESSO PRODUTTIVO esempio
Supponiamo che:
- l’1/1/20xx si acquistino materie prime, con pagamento a 30 giorni (il 31/1/20xx);
- le materie prime rimangano in magazzino per 40 giorni, fino al 10/2/20xx;
- il processo di trasformazione delle materie prime in prodotti finiti duri 10 giorni;
- dopo la lavorazione, i prodotti finiti restino nel magazzino per 8 giorni (dal21/2/20xx-1/3/20xx);
- l’1/3/20xx si vendano i prodotti finiti, incassando a 10 giorni (l’11/3/20xx).
- Ciclo tecnico
- Ciclo reddituale
- Ciclo monetario
10 giorni (11/2/20xx -21/2/20xx)
59 giorni (1/1/20xx -1/3/20xx)
39 giorni (31/1/20xx -11/3/20xx)
Indica l’intervallo ditempo per il quale
l’impresa devedisporre di
finanziamenti
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Acquisizionedei fattoriproduttivi
I CICLI DEL PROCESSO PRODUTTIVO esempio
Sostenimentodei costi
Venditacorrelata deibeni prodotti
Pagamento Riscossione
T
Conseguimentodei ricavi
Ciclo tecnico (10)
Ciclo reddituale (59)
Ciclo monetario (39)
MagazzinoMaterie Prime
MagazzinoProdotti Finiti
PROCESSO DITRASFORMAZIONE
1/1 31/1 11/2 21/2 1/3 11/3
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I CICLI DEL PROCESSO PRODUTTIVO
E’ IMPORTANTE per ogni azienda ricostruire questicicli, per garantire un EQUILIBRIO ECONOMICO e
MONETARIO-FINANZIARIO (adeguata potenzafinanziaria) della gestione.
Difficilmente il ciclo reddituale coincide con il ciclo monetario. L’acquisizione deifattori produttivi, infatti, può avvenire con pagamento immediato (si ha dunqueun’uscita monetaria) o differito (sorge un debito di funzionamento).Analogamente, la vendita di beni e servizi può avvenire con riscossione immediata(si ha dunque un’entrata monetaria) o differita (sorge un credito di funzionamento).
Lo sfasamento temporale che esiste tra il momento dell’acquisto dei fattoriproduttivi e la conseguente uscita monetaria, così come lo sfasamento esistente trala vendita dei prodotti e la relativa entrata monetaria implicano una diacronia tra ivari cicli.
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LA GESTIONE
Introduzione
Il sistema informativo
Il ciclo di gestione e i processi produttivi
PERCHÉ IL SISTEMA INFORMATIVO?
E’ pertanto necessario un SISTEMA INFORMATIVO che indaghi ilcomplesso fenomeno aziendale e monitori il raggiungimento delleCONDIZIONI DI ECOMICITA’.
Il SISTEMA INFORMATIVO è il TERMOMETRO che misura ilraggiungimento di tali CONDIZIONI.
Il SISTEMA INFORMATIVO può essere definito come:
E’ l’insieme delle procedure dei flussi informativi finalizzati asostenere i soggetti aziendali preposti all’attività decisionale e dicontrollo e a soddisfare il fabbisogno informativo di soggetti esterniall’azienda.
21
IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
Rilevazioni
Contabili
Rilevazioni extra-contabili
o statistiche o fuori conto
Sono rilevazioni che utilizzano,come tipico strumento di
rilevazione, il conto e le relativemetodologie contabili.
Sono rilevazioni che ricorrono ad altrastrumentazione.
Le rilevazioni statistiche in senso puro sonoquelle che osservano un determinato fenomenoaziendale per una certa serie di periodi e nestudiano l’andamento nel tempo allo scopo diconoscerne la tendenza evolutiva. Possonodistinguersi in interne ed esterne.
In relazione allo specifico strumento adottato per misurare e rappresentare ifenomeni di gestione, si distinguono:
Quando attingono alla strumentazione offertadalla metodologia matematico-statistica(tabelle, grafici, rapporti, diagrammi, schede,ecc.) tali rilevazioni vengono definitematematico-statistiche.
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Il SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
ESEMPIContabili Extra-contabili
Rilevazioni non statistiche
Rilevazioni statistiche
Costo del bene A
100Materia Prima: 50Mano d’opera diretta: 30Costi indiretti industriali: 20
Costo del bene A: 100
100
Costo
1999 2000 2001 TAndamento del costo del bene A nel tempo 29
LO SCOPO DEL SISTEMA INFORMATIVO
FORNIREINFORMAZIONI
SU COSA?
Sui risultati conseguiti(in termini di reddito d’impresa e correlato
capitale di funzionamento)
Sulle modalità di utilizzo delle risorseimpiegate (materie prime, immobilizzazioni,
lavoro, servizi): EFFICIENZA.
PER CHI?
(Prevalentemente) per soggetti all’esternodell’azienda, interessati a conoscere
l’andamento dell’azienda.
Per soggetti all’interno dell’azienda(management e proprietari) a supporto del
processo decisionale e di controllo.
COME?
Oggetto di rilevazione: i processi di scambioche l’azienda pone in essere con terze economie
(fatti esterni)
Oggetto di rilevazione: le modalità disvolgimento interno della gestione
(fatti interni)24
Contabilità Analitica (CO.AN.)
Ecco allora che, nell’ambito del sistema informativo, è possibileindividuare due tipologie di rilevazioni SISTEMATICHE:
Contabilità Generale (CO.GE)
E’ la contabilità su cuici concentreremo
1
2
Soddisfa prevalentemente le esigenze informative esterne,attraverso la determinazione del reddito di esercizio e del connessocapitale di funzionamento, andando a rilevare i fatti esterni digestione.
Soddisfa le esigenze conoscitive degli organi di governo aziendale,attraverso l’analisi di costi, di ricavi e risultati economici relativi aspecifici oggetti (singoli prodotti, linee di prodotti, processiproduttivi, reparti, aree di affari, centri di costo, ...), andando arilevare i fatti interni di gestione.
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CONTABILITA’ GENERALE (CO.GE.)
La CO.GE. ha una valenza informativa prevalentemente esterna, erileva i COSTI e i RICAVI generati da scambi con terze economie.
N.B.: “ricavi”: quindi occorreràdistinguere la produzione vendutada quella semplicemente ottenuta.
26
LA CO.GE. D’ESERCIZIO
E detta anche “SISTEMATICA”, perché costituisce un insieme coordinato discritture complesse aventi come scopo la determinazione del reddito di esercizio e
del capitale di funzionamento.
E’ supportata dalle contabilità ELEMENTARI, attraverso cui si rilevano levariazioni, fisiche o monetarie, di singoli oggetti semplici (denaro, cassa,
impianti,..) che vengono analizzati distintamente, senza essere tra lorocoordinati.
Sono: la Prima Nota, il libro Cassa, le scritture elementari riguardanti i rapporticon le banche, riguardanti il personale, relative ai clienti e ai fornitori, relative al
magazzino, relative ai beni ammortizzabili.
Le contabilità ELEMENTARI sono una prima forma di raccolta dei dati e servonosoprattutto di preparazione alle rilevazioni SISTEMATICHE
(di CO.GE e CO.AN.).
27
LA CO.GE. D’ESERCIZIO
E’ “CONSUNTIVA” e “CRONOLOGICA”
Perché rileva i fatti dellagestione passata.
Perché rileva le singole operazioniaziendali progressivamente, ovvero
in ordine cronologico.
28
LA CO. GE. D’ESERCIZIO
TITOLO II - Del lavoro nell’impresa
LIBRO V - Del lavoro
CAPO III - Delle imprese commerciali e delle altre imprese soggette a registrazione
SEZIONE III - Disposizioni particolari per le imprese commerciali
Paragrafo 2 - Delle scritture contabili
E’ obbligatoria perché prevista dal Codice Civile.
Artt. 2214-2220 del Codice Civile
La CO.GE. è’ prevista anche dalla normativa fiscale.
Utilizza come strumento di rilevazione il conto.
Osserva l’impresa nel suo insieme.
Il suo ciclo di rilevazione è tipicamente annuale.
35
LA GESTIONE
Introduzione
Il sistema informativo
La gestione
Il ciclo di gestione e i processi produttivi
LA GESTIONE: INTERA VITA DELL’IMPRESA
Anno di costituzione X Anno di cessazione (X+t)
31
LA GESTIONE COME SOMMA DI SINGOLI ESERCIZI
XAnno di costituzione
(X+t)Anno di cessazione
X+1 X+2 X+3 X+4 X+5 X+6
Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio
Periodo Periodo Periodo Periodo Periodo Periodo Periodo
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ESERCIZIO
PERIODO
Insieme delle operazioni compiute durante ciascunperiodo amministrativo.
Lasso di tempo (di durata solitamente pari a 12 mesi,spesso coincidenti con l’anno solare) prescelto permonitorare l'attività di gestione dell’impresa in ciascunperiodo amministrativo.
LA GESTIONE: PERIODO ED ESERCIZIO
CONCETTOECONOMICO
CONCETTOTEMPORALE
Quindi, vi è la necessità di spostare l’attenzione dalle operazioni di gestionerelative all’intera vita dell’impresa alle operazione di gestione (esercizio)di un più ridotto arco temporale (periodo amministrativo).
23
LA GESTIONE: FATTI ESTERNI E FATTI INTERNI
I fatti esterni si concretizzano in atti di scambio con terzi (operazioni di acquisto difattori produttivi, operazioni di vendita di prodotti, operazioni di regolamento didebiti e crediti commerciali).
I fatti interni non generano rapporti con terzi e sono connessi al processo ditrasformazione tecnica (trasferimento di materie prime dal magazzino MP aireparti produttivi e trasferimento dei prodotti ottenuti al magazzino PF).
Fatti esterni Fatti esterniFatti interni
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Nell’azienda di produzione si possono distinguere le gestioni:CARATTERISTICA - Operazioni connesse all’attività principale.
• Acquisto di fattori produttivi / trasformazione / vendita• Pagamento debiti / incasso crediti
• investimento in titoli / locazione immobili non strumentali• finanziamenti concessi a terzi
• Accensione prestiti / Rimborso prestiti• Pagamento interessi sul debito
PATRIMONIALE/ACCESSORIA - Operazioni connesse all’impiegodi liquidità eccedente rispetto al fabbisogno della gestione caratteristica.
FINANZIARIA - Operazioni per l’acquisizione di finanziamenti necessariper coprire il fabbisogno dell’azienda.
TRIBUTARIA - Operazioni per l’assolvimento degli oneri fiscali.
STRAORDINARIA - Operazioni eccezionali sotto il profilo temporale oaziendale.
LE DIVERSE GESTIONI
35
LA GESTIONE
Introduzione
Il sistema informativo
La gestione
Il reddito
Il ciclo di gestione e i processi produttivi
IL REDDITO
Si determina, così, il Reddito d’esercizio che è:
“l’incremento o il decremento del patrimonio netto, in un determinatoperiodo amministrativo, per effetto della gestione”
VALOREASTRATTO
Non si incorpora inun bene materiale o
immateriale
Il valore cambiain funzione delle valutazioni
fatte per determinarlo
Perché esprime levariazioni del capitalecon il correre del tempo
VARIAMENTECONFIGURABILE
VALOREDINAMICO
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2005 2009
costituzione estinzione
CN2009 – CN2005 =REDDITOTOTALE
CN2007 – CN2006 =REDDITO
D’ESERCIZIO
2005 20092006 2007 2008
OPERAZIONI DI GESTIONE
OPERAZIONI D’ESERCIZIO
IL REDDITO
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Dal semplice confronto fra dueStati Patrimoniali di due anni successivi CN finale – CN iniziale =
Somma algebrica dei componentipositivi e negativi di reddito
+ RICAVI periodo– COSTI periodo_________________= REDDITO periodo
S/P 2006 S/P 2007?reddito
del periodoMETODO
SINTETICO
METODOANALITICO
IL REDDITO D’ESERCIZIO – modalità di calcolo
39
IL RISULTATO DI ESERCIZIO
Ricavi di esercizio – Costi di esercizio=
Risultato di esercizio
Problema:
COSTIIn genere:
Costi e ricavi sono sfasati temporalmente
Sostenuti all’inizio del ciclo produttivo
RICAVI Conseguiti alla fine del ciclo produttivo
Da un punto di vista teorico, l’unica soluzione è determinare ilrisultato di esercizio alla fine della vita aziendale.
In effetti, se tutto è così intrecciato, solo quando ‘cessa di esistere’l’azienda è possibile sapere se ha conseguito un Utile o una Perdita.
40
Da un punto di vista pratico, si considerano i COSTI ed i RICAVIcorrelati ad un periodo amministrativo (anno).
Si attribuiscono al singolo esercizio solo i COSTI dei fattoriproduttivi sostenuti per i prodotti venduti (nell’esercizio).
PRINCIPIO DELLACOMPETENZA
Con questo principio andiamo a correlare i COSTI ai RICAVI.
IL RISULTATO DI ESERCIZIO
41
PRINCIPIO DELLA COMPETENZA ECONOMICA
Un costo è di competenza economica dell’esercizioquando nell’esercizio ha trovato il correlativo ricavo o
ragionevolmente non potrà più trovarlo.
Un ricavo è di competenza economica dell’esercizio in cui:1) il processo produttivo è completato;
2) lo scambio è avvenuto.
42
Acquisizionedei fattoriproduttivi
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELPRINCIPIO DELLA COMPETENZA
Sostenimentodei costi
Venditacorrelata deibeni prodotti
Pagamento Riscossione
1/1/20xx
T
Conseguimentodei ricavi
Ciclo reddituale
Ciclo tecnico
Ciclo monetario
31/12/20xx
MagazzinoMaterie Prime
MagazzinoProdotti Finiti
PROCESSO DITRASFORMAZIONE
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ATTIVITA’ PASSIVITA’CASSA 100CREDITI V/CLIENTI 600MAT. DI CONSUMO 10IMPIANTI 800TERRENI 3.500
DEB V/ FORNITORI 400DEBITI VARI 100TOT. PASSIVITA’ 500
CAP NETTO 4.510
TOTALE ATTIVITA’ 5.010 TOT. A PAREGGIO 5.010
STATO PATRIMONIALE 1/1/2009
Durante il periodo X vengono compiute le seguenti operazioni:
1) Acquisto in contanti materie di consumo per 100 (le materie di consumo al tempo X+1 sono pari a zero)2) Addebito ai clienti per prestazioni effettuate 5.2003) Riscossione in contanti dai clienti 5.0004) Pagamento in contanti stipendi del personale per 7805) Pagamento di premi assicurativi 2506) Pagamento dell’affitto 6007) Pagamento di luce, riscaldamento e telefono 2008) Vendita in contanti a 110 di un impianto usato figurante nelle attività per 100 (all’interno delle 800)9) Versamento in banca di contanti per 2.00010) Pagamento di debiti verso fornitori per 160 in contanti
IL REDDITO D’ESERCIZIO – Esempio
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• CASSA= 100 - 100 + 5.000 – 780 – 250 – 600 – 200 + 110 – 2.000 – 160 = 1.120
• CREDITI V/CLIENTI= 600 + 5.200 – 5.000 = 800
• MAT. DI CONSUMO = 10 + 100 – 110 = 0
• IMPIANTI = 800 – 100 = 700
• TERRENI = 3.500 = 3.500
• DEBITI V/FORNITORI = 400 – 160 = 240
• DEBITI VARI = 100 = 100
• PRESTAZIONI = 5.200
• SALARI E STIPENDI = -780
• PREMI ASSICURATIVI = -250
• FITTI PASSIVI = -600
• LUCE, RISCALDAMENTO, TELEFONO = -200
• PLUSVALENZA = + 10
• BANCA = + 2.000 = 2.000
• CAPITALE NETTO = 4.510 – 110 + 5.200 -780 -250 -600 -200 + 10 = 7.780 45
ATTIVITA’ PASSIVITA’CASSA 1.120BANCA 2.000CREDITI V/CLIENTI 800MAT. DI CONSUMO 0IMPIANTI 700TERRENI 3.500
DEB V/ FORNITORI 240DEBITI VARI 100TOT PASSIVITA’ 340
CAP NETTO
TOTALE ATTIVITA’ 8.120 TOT. A PAREGGIO 8.120
STATO PATRIMONIALE 31/12/2009 (1/1/2010)
CNF= ATT – PAS= 8.120 – 340 = 7.780
REDDITO2009 = CNF2009 – CNI2009 = 7.780 – 4.510 = 3.270
CAUSEcomponenti positive e
negative di reddito nel 2009
Materie di consumo = - 110Prestazioni = + 5200Salari e stipendi = - 780Assicurazioni = - 250Fitti passivi = - 600Luce, telefono … = - 200Plusvalenze = + 10
TOTALE 3.270
METODOSINTETICO
METODOANALITICO
CONTO ECONOMICO
IL REDDITO D’ESERCIZIO – Esempio
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LA GESTIONE
Introduzione
Il sistema informativo
La gestione
Il reddito
Il ciclo di gestione e i processi produttivi
Elementi di logica economico-patrimoniale
PREMESSA
PRIMA DI ANALIZZARE I SINGOLI FATTI DI GESTIONE,STUDIAMO IL MODELLO CONTABILE CHE
UTILIZZEREMO:
IL METODO DELLA PARTITA DOPPIAAPPLICATO AL SISTEMA DEL REDDITO
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Per definire il modello contabile, non è sufficiente parlaredi contabilità, ma è necessario definire:
MODELLO CONTABILE
il METODODELLE SCRITTURE
il SISTEMADELLE SCRITTURE
49
Per definire il modello contabile, non è sufficiente parlare di contabilità, ma è necessariodefinire:
MODELLO CONTABILE
Insieme di regole che disciplinano latenuta di un dato sistema di rilevazione.
Insieme coordinato di conti utilizzatiper la rilevazione di un determinato
oggetto complesso.
IL SISTEMADELLE SCRITTURE
il CONTENUTO del complesso discritture, ovvero il loro OGGETTO.
IL METODODELLE SCRITTURE
FORMA (norme che regolano l’impiego ed ilfunzionamento dei conti); ORDINE (criterioin base al quale i valori vengono iscritti neisingoli conti); COLLEGAMENTO dellescritture (relazioni che si stabiliscono tra i variconti e tra i valori in essi iscritti).
Riguarda Riguarda
METODO DELLA PARTITA SEMPLICE
METODO DELLA PARTITA DOPPIA
ALTRI MINORI
SISTEMA DEL REDDITO (ZAPPA)SISTEMA DEL CAPITALE E DELRISULTATO ECONOMICO (AMADUZZI)
SISTEMA PATRIMONIALE (BESTA)
SISTEMA FINANZIARIO (CERBONI)
50
METODI NONBILANCIANTI
METODI CONTABILI
METODI BILANCIANTI
Caratterizzati dascritture semplici, in
cui non si verificacostantemente
l’uguaglianza traaddebitamenti ed
accreditamenti, matale uguaglianza può
presentarsioccasionalmente.
Caratterizzati da scritture doppie, in cui si verifica lacostante uguaglianza tra il totale delle somme iscrittein DARE ed il totale delle somme iscritte in AVEREdei conti che costituiscono il sistema, e che possono
essere tenute:
TRA I METODI BILANCIANTI QUELLO, IL METODO DELLA PARTITA DOPPIA E’ QUELLOCHE HA TROVATO PIU’ DIFFUSA APPLICAZIONE PER LE SISTEMATICHE RILEVAZIONI
CONTABILI SISTEMATICHE APPLICATE AI FENOMENI AZIENDALI.
in forma impropria (peridentità) l’uguaglianza tra
accreditamenti edaddebitamenti si verifica
iscrivendo i valori in due contiformalmente distinti, ma
aventi la stessa natura e accesial medesimo oggetto.
in forma propria (perequivalenza) l’uguaglianza
tra addebitamenti edaccreditamenti si verifica perequivalenza, cioè tra valori
iscritti in due conti distinti edaccesi ad oggetti diversi.
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METODO DELLA PARTITA DOPPIA
La prima opera in cui vengono esposte in modo completo e sistematico leregole di funzionamento della Partita Doppia (P.D.) è la Summa de
Arithmetica, Geometria, Proportioni et Proportionalità di Luca Paciolo,stamapata a Venezia nel 1494.
Si fonda sul “principio dualistico”, secondo il quale i fattiamministrativi devono essere osservati simultaneamente sotto due
aspetti mantenendo una visione sistematica degli stessi.
L’applicazione del metodo della P.D. richiede l’impiego di duedistinte serie di conti divisi in due sezioni, il DARE e
l’AVERE, e funzionanti in modo antitetico, ovvero in base aregole di registrazione opposte per le due serie distinte.
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CONTABILITA’ GENERALE
A LIVELLO INTERNAZIONALE
E’ utilizzato nella maggior parte deipaesi mondiali, soprattutto di cultura
anglosassone
SISTEMA DEL REDDITO SISTEMA PATRIMONIALE
Trae origine dal sistema patrimonialedel Besta (1922)
Prende in esame sia gli scambi monetaricon i terzi, sia gli scambi all’interno
dell’impresa*.*In pratica, il sistema patrimoniale anglosassone
riassorbe tutte le esigenze conoscitive tipiche dellacontabilità gestionale.
E’ utilizzato in Italia
Trae origine dal sistemadel reddito dello Zappa (1950)
Fornisce informazioni relativeagli scambi monetari tra
l’impresa ed i terzi
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CONTABILITA’ GENERALE
A LIVELLO INTERNAZIONALE
SISTEMA DEL REDDITO SISTEMA PATRIMONIALE
Ricavi -
Costi deiprodotti
Costi deifattori produttivi
Costi rilevati perDESTINAZIONE
Costi rilevati perNATURA
… ma stesso risultato 54
Nella CO.GE. i fatti amministratividevono essere osservati
simultaneamente sotto due aspetti:aspetto NUMERARIO ed aspetto
ECONOMICO
La CO.GE. intende osservarel’oggetto complesso REDDITO,
visto nei singoli oggettielementari (costi e ricavi) che lo
compongono
SISTEMA del REDDITO METODO dellaPARTITA DOPPIA
CONTABILITA’ GENERALE
METODO CONTABILESISTEMA CONTABILE
IN ITALIA
55