Economia Finanziaria e Monetaria · Incoerenza temporale delle politiche economiche – 6 . 11...

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1 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012 Economia Finanziaria e Monetaria Lezione 6 - Efficacia e desiderabilità di politiche monetarie discrezionali – Dibattito su regole e discrezionalità

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1 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

Economia Finanziaria e Monetaria

Lezione 6 - Efficacia e desiderabilità di politiche monetarie discrezionali – Dibattito su regole e

discrezionalità

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2 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

Scaletta della lezione 6

1. Regole, discrezionalità, reputazione: visione complessiva 2. Incoerenza temporale delle politiche economiche 3. Il modello di Barro-Gordon (1983)

0. Outline

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3 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

Lungo dibattito regole versus discrezionalità, generalmente incentrato su diverse visioni su:

conoscenza del funzionamento e stabilità sistema economico;

accuratezza previsioni macroeconomiche;

obiettivi e comportamento delle autorità politica economica.

Ricapitolando:

keynesiani ⇒ discrezionalità nella politica economica opportuna e necessaria; sistema economico intrinsecamente instabile; politiche economiche discrezionali efficaci e desiderabili per stabilizzarlo;

monetaristi ⇒ discrezionalità inopportuna; sistema economico tendenzialmente stabile in piena occupazione; politiche economiche discrezionali efficaci ma indesiderabili perché destabilizzanti (autorità ignorano funzionamento sistema economico); per ridurre l’incertezza sono opportune regole fisse;

1. Regole, discrezionalità, reputazione: visione complessiva – 1

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NMC ⇒ discrezionalità inopportuna; economia stabile in piena occupazione; politiche economiche attive discrezionali sono inefficaci e indesiderabili (individui conoscono funzionamento economia come autorità); per ridurre l’incertezza (da monetary misperception) sono opportune regole fisse.

1. Regole, discrezionalità, reputazione: visione complessiva – 2

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5 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

In linea di principio sembra logico che regole ottimali di risposta discrezionale dovrebbero essere migliori di regole fisse, ma ciò trascura il comportamento strategico delle autorità di politica economica. Una volta che si consideri questo aspetto strategico, regole fisse sono migliori.

Riferimento al modello di Kydland e Prescott (1977) [Kydland, F.E. e E.C. Prescott (1977), “Rule rather than discretion: The inconsistency of optimal plans”, Journal of Political Economy, vol. 85, 473-91] che mostrano come regole ottimali di risposta da parte delle autorità sono temporalmente incoerenti:

Consideriamo una sequenza temporale di politiche economiche πt, ove t ∈ [1,T]:

[16.1]

e una corrispondente sequenza di decisioni degli agenti privati:

2. Incoerenza temporale delle politiche economiche – 1

π = (π1,π2,...,πT )

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6 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

[16.2]

Se autorità e privati concordano un obiettivo sociale

[16.3]

e se le decisioni dei privati dipendono dalle loro scelte passate e anche dai valori passati, correnti e attesi delle politiche economiche

[16.4]

La politica ottima “open loop” (senza revisione, ovvero regola fissa) al periodo t=1 si ottiene come soluzione a:

[16.5] Max

s.t. t=1, …,T

2. Incoerenza temporale delle politiche economiche – 2

x = (x1, x2,..., xT )

S = S(x1, x2,..., xT ,π1,π2,...,πT )

tx = xt (x1, x2,..., xt −1,π1,π2,...,πT )

S = S(x1, x2,..., xT ,π1,π2,...,πT )

tx = xt (x1, x2,..., xt −1,π1,π2,...,πT )

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7 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

Il risultato è una sequenza di politiche

Accade però che le autorità, una volta a t=2, potrebbero trovare ottimale rivedere il programma di politica economica, essendo date le scelte passate. Dunque, seguendo una politica ottima “closed loop” (con revisione, ovvero discrezionalità) potranno

formulare una nuova sequenza, es. , diversa da quella annunciata a t=0. Qui sta la ragione dell’incoerenza temporale.

Vediamo le soluzioni “open loop” e “closed loop” nel caso di T=2. “open loop”:

Max

s.t.

2. Incoerenza temporale delle politiche economiche – 3

{π *t}T

1

{π *t}T

2

S = S(x1, x

2,π

1,π 2 )

1x = x1(π 1,π 2)

2x = x2 (x1,π 1,π

2)

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8 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

Sostituendo vincoli in obiettivo, le CPO rispetto agli strumenti (π1, π2) sono:

notiamo che la seconda

CPO può riscriversi:

si noti che il primo termine è interamente determinato a t=2. Dunque, a t=2 le autorità potranno trovare ottimale rivedere le loro scelte, dato che la loro scelta ottimale con una politica flessibile è allora:

che è in generale diversa da quella calcolata a t=1.

2. Incoerenza temporale delle politiche economiche – 4

∂S∂x1. ∂x1∂π

1

+∂S∂x2.∂x2∂x

1

. ∂x1∂π

1

+∂S∂x2. ∂x2∂π

1

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1

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∂S∂x1. ∂x1∂π

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+∂S∂x2.∂x2∂x

1

. ∂x1∂π

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2

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+∂S∂x2.∂x2∂x

1

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2

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∂S∂x2. ∂x2∂π 2

+∂S∂π

2

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9 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

Si nota che una politica ottima è temporalmente coerente se e solo se vale:

vale a dire nei casi particolari in cui:

a) x1 non dipende da π2 (cioè );

b) influenza nulla di x1, quando i termini in parentesi si compensano esattamente.

Conclusione di Kydland e Prescott (1977) e della NMC: sono preferibili regole fisse che consentono di raggiungere l’ottimo “open loop”, generalmente superiore a quello “closed loop” (regola flessibile).

2. Incoerenza temporale delle politiche economiche – 5

{∂S∂x1

+∂S∂x2.∂x2∂x

1

}. ∂x1∂π

2

= 0

∂x1∂π

2

= 0

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10 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

Esempi pratici di incoerenza temporale:

Brevetti: Ex ante, conviene annunciare ampia protezione dei diritti delle invenzioni, in modo da stimolare l’attività di innovazione. Ex post, una volta che le invenzioni sono realizzate, conviene però ridurre tale protezione, in modo da diffondere l’innovazione. Ma, se gli inventori si aspettano tale mutamento di rotta da parte delle autorità, ridurranno l’attività di innovazione;

Esami: Ex ante, al vostro docente conviene annunciare esami molto difficili, in modo da indurvi a studiare di più. Ex post, una volta che abbiate studiato bene, conviene però evitare di fare l’esame, che a quel punto rappresenta un inutile costo. Ma, se voi vi aspettate tale mutamento di rotta da parte del docente, non studierete;

2. Incoerenza temporale delle politiche economiche – 6

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11 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

Esempi pratici di incoerenza temporale (continua):

Costruzioni su suoli inondabili: Ex ante, conviene dire che chi costruisce su suoli inondabili (a edificazione vietata) non verrà aiutato in caso di inondazione. Ex post, in caso di inondazione e con vite a rischio, conviene però intervenire. Ma, se ci si aspetta tale mutamento da parte delle autorità, si costruirà sugli economici suoli inondabili.

2. Incoerenza temporale delle politiche economiche – 7

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12 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

Abbiamo visto che in Kydland e Prescott (1977) e nella NMC le regole fisse costituiscono impegni (precommitments) da parte delle autorità, che sono ottimali in quanto servono a superare il problema dell’incoerenza temporale. Riducendo l’incertezza degli operatori, le regole fisse stabilizzano le aspettative e aiutano il funzionamento del mercato.

Il precommitment può derivare da una legge, oppure, più spesso, dalla reputazione delle autorità per le quali, nell’ambito di un gioco strategico ripetuto con gli agenti privati, conta la credibilità acquisita nel tempo.

Il problema della formulazione della politica monetaria può essere rappresentato proprio in un modello di gioco strategico ripetuto tra autorità e agenti privati, ove per le autorità contano la reputazione e la credibilità.

3. Il modello di Barro-Gordon (1983) – 1

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13 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

Vediamolo attraverso il modello di Barro e Gordon (1983) [Barro, R.J. e D.B. Gordon (1983), “Rules, discretion and reputation in a model of monetary policy”, Journal of Monetary Economics, vol. 12, 101-21]

Le autorità di politica monetaria formulano il loro obiettivo minimizzando una funzione di perdita che dipende dal π realizzato e dal divario tra esso e π atteso (valgono aspettative razionali):

(i) a, bt > 0

il primo termine della (i) esprime i costi (convessi) dell’inflazione realizzata, mentre il secondo termine rappresenta i benefici dell’inflazione inattesa derivanti da: a) aumento occupazione e produzione (es. curva di Phillips); b) riduzione onere debito pubblico.

3. Il modello di Barro-Gordon (1983) – 2

tz = (a / 2)π t2 − bt (π t −π t

e )bt !→! Ψ(b,σ b

2 )

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14 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

Obiettivo delle autorità è minimizzare valore attuale perdite correnti e future:

Min

Dove rt è il tasso di sconto tra t e t+1.

Definiamo con

Le autorità usano la politica monetaria per minimizzare la funzione di perdita determinando π realizzato, mentre π atteso viene determinato dagli agenti privati che, in ipotesi di previsione perfetta, fissano .

La politica è discrezionale quando autorità e agenti privati scelgono prendendo per date le decisioni dell’altro agente. Si tratta di un gioco di Nash non cooperativo che si risolve con i seguenti passaggi:

3. Il modello di Barro-Gordon (1983) – 3

tZ = E[zt+11+ rt

.zt +1+11+ rt

. 11+ rt+1

.zt +2+...+...]

tq =11+ rt

qt !→! Φ(q,σ q2 )

π te = π t

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15 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

j) autorità minimizzano E(zt) considerando e tutti i costi futuri fissati e quindi scelgono ;

jj) avendo aspettative razionali, il pubblico sa che e, dunque, sceglie ;

jjj) sostituendo nella funzione di perdita per e si ha

, che implica una perdita positiva. Dunque, il tentativo di attuare una sorpresa inflazionistica è inefficace, con l’unico risultato di determinare una inflazione positiva, socialmente indesiderabile.

Se le autorità capiscono che allora la loro funzione di perdita diviene e la scelta ottimale è . Questa regola fissa (di zero inflazione) è superiore a quella discrezionale.

3. Il modello di Barro-Gordon (1983) – 4

π te = costan te

∂zt /∂π t = 2.a2.π t − b = 0 π t = b / a

π t = b / aπ te = π t = b / a

π te π t

zt = b 2 / 2a > 0

π te = π t

tz = (a / 2)π t2 π t

* = 0

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16 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

Tuttavia, ancorché desiderabile, questa regola fissa di zero inflazione non è praticabile. Infatti, se le autorità annunciano e sono credute dagli operatori privati, questi sceglieranno . Ma a questo punto le autorità possono sfruttare la conoscenza che e fissare secondo la politica ottima discrezionale, incassando i benefici della sorpresa inflazionistica.

Chiamiamo ‘tentazione’ l’incentivo per le autorità a rinnegare la regola, ‘barando’ e incassando i benefici della sorpresa inflazionistica:

Ma gli operatori, aspettandosi che le autorità bareranno, non credono alla regola e scelgono e, quindi, si ritorna alla soluzione discrezionale che è la peggiore di tutte.

3. Il modello di Barro-Gordon (1983) – 5

π t* = 0

π te = π t

* = 0π te = 0

π t = b / a

T = E(zt* − zt ) = b 2 / 2a > 0

π te = b / a

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17 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

I risultati ottenuti sono gerarchizzabili in termini di preferenza per le autorità:

first best) annunciare la regola e poi rinnegarla, sperando che gli operatori ci credano e si facciano ingannare;

second best) annunciare la regola e seguirla;

third best) seguire la politica discrezionale.

Il punto è che, in assenza di un vincolo di legge, solo il third best è raggiungibile.

È, tuttavia, possibile per le autorità, in un gioco ripetuto nel tempo, usare la reputazione per ottenere credibilità e raggiungere almeno il second best?

Ovvero, può la perdita della reputazione (punizione) controbilanciare l’incentivo a barare (tentazione)?

3. Il modello di Barro-Gordon (1983) – 6

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18 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

In Barro e Gordon, la punizione è insita nel meccanismo di formazione delle aspettative:

se

se

La punizione è data dal valore attuale dei costi futuri di perdita della reputazione:

Perché una politica risulti temporalmente coerente deve essere P ≥ T, condizione che non vale per π*

t=0 se < 1 ovvero se rt>0.

Quindi, si dovrà scegliere una politica tra quelle credibili con π*t>0

Consideriamo una politica alla Friedman, in cui π*t=π>0 (costante).

3. Il modello di Barro-Gordon (1983) – 7

π te = π t

* π t−1 = π t−1e

π te = π t π t−1 ≠ π t−1

e

P = E[q.(zt+1 − zt+1* )]= q.(b 2 / 2a)

25

Barro e Gordon (segue 9)

La punizione è data dal valore attuale dei costi futuri di perdita della reputazione:

Perché una politica risulti temporalmente coerente deve essere P t T, condizione che non vale per S*

t=0 se ovvero se rt>0.Quindi, si dovrà scegliere una politica tra quelle

credibili con S*t>0

Consideriamo una politica alla Friedman, in cui S*

t=S>0 (costante)

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19 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

La tentazione è allora data da:

ovvero

che per π*t=0 ci riporta al caso cioè il caso già visto prima.

Mentre la punizione è data da:

È chiaro che π*t=0 ci riporta al caso ove P<T, perché

. Si può rappresentare graficamente la relazione tra P e T (cfr. grafico seguente).

3. Il modello di Barro-Gordon (1983) – 8

26

Barro e Gordon (segue 10)

La tentazione è allora data da:

ovveroe quindi

che per S*t=0 ci riporta al caso il caso già visto prima.

Mentre la punizione è data da:

SSSS baba

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26

Barro e Gordon (segue 10)

La tentazione è allora data da:

ovveroe quindi

che per S*t=0 ci riporta al caso il caso già visto prima.

Mentre la punizione è data da:

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Barro e Gordon (segue 10)

La tentazione è allora data da:

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che per S*t=0 ci riporta al caso il caso già visto prima.

Mentre la punizione è data da:

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26

Barro e Gordon (segue 10)

La tentazione è allora data da:

ovveroe quindi

che per S*t=0 ci riporta al caso il caso già visto prima.

Mentre la punizione è data da:

SSSS baba

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27

Barro e Gordon (segue 11)

È chiaro che S*t=0 ci riporta al caso

ove P < T, perchéSi può rappresentare graficamente la relazione tra

P e T (cfr. grafico seguente):Per S=0, T è massimo ;Se P=T=0;P=T>0 se ;

P<T>0 se ;

P>T>0 se politiche credibili

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27

Barro e Gordon (segue 11)

È chiaro che S*t=0 ci riporta al caso

ove P < T, perchéSi può rappresentare graficamente la relazione tra

P e T (cfr. grafico seguente):Per S=0, T è massimo ;Se P=T=0;P=T>0 se ;

P<T>0 se ;

P>T>0 se politiche credibili

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20 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

3. Il modello di Barro-Gordon (1983) – 9

27

Barro e Gordon (segue 11)

È chiaro che S*t=0 ci riporta al caso

ove P < T, perchéSi può rappresentare graficamente la relazione tra

P e T (cfr. grafico seguente):Per S=0, T è massimo ;Se P=T=0;P=T>0 se ;

P<T>0 se ;

P>T>0 se politiche credibili

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11

29

Barro e Gordon: conclusione 1• Le regole credibili sono una media ponderata tra

la soluzione “ideale” (S*t=0) e la soluzione “discrezionale”

• Tali regole dipendono in modo cruciale da e da

• Se cresce il tasso di sconto, avremo:

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21 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

3. Il modello di Barro-Gordon (1983) – 10

29

Barro e Gordon: conclusione 1• Le regole credibili sono una media ponderata tra

la soluzione “ideale” (S*t=0) e la soluzione “discrezionale”

• Tali regole dipendono in modo cruciale da e da

• Se cresce il tasso di sconto, avremo:

abt /ˆ Sq

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abtq /ˆlim *0 o SS

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Barro e Gordon: conclusione 2Quando sarà alto ? Se si dà poco peso all’inflazione “a piccolo”;Se i vantaggi della sorpresa inflazionistica sono

grandi, cioè grande e ciò può verificarsi in situazioni in cui:

• un alto;• economia in recessione;• è alto il debito pubblico.

ab /

b

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22 Economia Finanziaria e Monetaria Giovanni Ferri Bari, EIMF 2012

3. Il modello di Barro-Gordon (1983) – 11

28

Barro e Gordon (segue 12)

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T, P

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Il grafico Tentazione vs. Punizione di Barro-Gordon