ECONOMIA FACILE 2012

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Informazioni pratiche per risparmiare e gestire al meglio i propri soldi in collaborazione con

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Tanti consigli utili per gestire al meglio i propri risparmi

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Informazioni pratiche per risparmiaree gestire al meglio i propri soldi

in collaborazione con

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Gli economisti classici l’avevano battezzata «pro-pensione marginale al risparmio». Una formula coniata per defi nire l’aumento del risparmio deter-

minato da un incremento del reddito. Quella propensione è stata la salvezza delle famiglie italiane nei decenni che hanno preceduto la tempesta perfetta dell’industria fi nan-ziaria. E può essere ancora la ricetta per uscire indenni dallo tsunami che imperversa sui mercati.

Risparmio è la parola magica. Accantonamento di ricchez-za per far fronte ai momenti diffi cili, previdenza per tutelarsi quando il reddito diminuisce o quando l’età avanza, con-venienza per spendere meno e per spingere anche il mer-cato a una competitività più forte. Quella che segue è una piccola guida per coniugare il risparmio con una serie di azioni, di comportamenti, di scelte. Rese ancor più obbli-gate dal tramonto dell’economia marginale, di quell’unità in più sulla quale si reggevano le formule e i teoremi degli economisti.

Come spendere meno scegliendo un conto bancario, una polizza, una tariffa energetica. Come tagliare i costi delle bollette, quale macchina scegliere per spostarsi, i truc-chi per fare la spesa al supermarket e per evitare di buttare troppe cose comprate inutilmente. E poi una guida per pagare l’Imu, consigli per le dichiarazioni dei redditi, cal-coli per sapere quali agevolazioni può consentire un Isee, ovvero l’indicatore della situazione economica equivalente, che è il nuovo paradigma per fi ssare i costi dei servizi. Le pagine che seguono, curate dagli esperti di Banca Carige, vogliono essere questo: un vademecum per avere la cam-busa in ordine, per riempire la stiva. E trovare una rada sicura mentre fuori la tempesta continua.

La Nazione

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Supplemento al numero odiernode LA NAZIONE

Direttore responsabile: Gabriele Canè

Vicedirettori: Mauro Avellini, Marcello Mancini

Direzione redazione e amministrazione:Via Paolieri, 2 - V.le Giovine Italia, 17 (FI)

Testi Studio Headline: Leonardo Bartoletti, Riccardo Benvenuti, Giuliana Cantini, Jacopo Carlesi, Chiara Morellato, Carolina Natoli.

Grafi ca ed impaginazione:Kidstudio Firenze www.kidstudio.it

Stampa: Grafi ca Editoriale Printing srl (BO)

Pubblicità: Società Pubblicità Editoriale spaDIREZIONE GENERALE: V.le Milanofi ori Strada, 3Palazzo B10 - 20094 Assago (MI)Succursale di Firenze: V.le Giovine Italia, 17Per la pubblicità: tel. 055-2499203

6 Spesa: come non perdere la qualità

10 Casa: un kit di sani comportamenti

14 Le nuove frontiere del crowfunding

16 Auto: una guida consapevole

19 Car Sharing e Car pooling

21 Un anno dal Fiscalista

21 Un anno dal Fiscalista

24 Calcolare l’IMU online

25 Tra mille dubbi meglio un fondo

26 Pensioni: una risposta per il futuro

30 Questione di ISEE

32 I click economici

36 Le nuove soluzioni dedicate alle famiglie

40 Il Gruppo assicurativo Carige

42 Soldi: le carte per evitare i contanti

44 Imprese: integrazione tra pubblico e privato

46 Giovani: avvicinarsi alla Banca

50 Incubatori per imprese “neonate”

52 Private Banking Carige

56 Crisi economica e psicologia

60 Indirizzi utili

61 I vostri appunti di Economia Facile

SOMMARIO

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È sicuramente una delle principali voci di spesa di una famiglia, parliamo naturalmente della spe-sa alimentare, un impegno che, spesso, diventa quotidiano. Due sono gli obbiettivi da perseguire: risparmiare, in questo periodo di crisi e, soprat-tutto, non sprecare il cibo, pensando sempre a chi non ce l’ha. Ognuno di noi sviluppa le sue strategie per la spe-sa, certo è che, visti i tempi diffi cili legati alla crisi economica, che ha colpito pesantemente in parti-colare le famiglie, seguire alcune accortezze per-mette di risparmiare un bel po’ di euro, riducendo i costi del 20-25%.Pensiamo ad una famiglia tipo composta da padre madre e due fi gli, il primo consiglio da seguire è quello di controllare bene i volantini delle offerte, proposti dalle varie catene della grande distribu-zione, che ci arrivano direttamente a casa. Non è una cosa facile districarsi nella “giungla” delle offerte speciali, per prima cosa bisogna avere bene in mente i prezzi normali dei vari prodotti. Quest’ul-tima pare una cosa diffi cile, il consiglio è però quello di conoscere bene i prezzi dei prodotti che usiamo abitualmente, che alla fi ne non sono mol-ti. Una volta confrontati i prezzi bisogna decidere

quanti prodotti acquistare e dove. Se il prodotto a prezzo vantaggioso non ha scadenze troppo brevi conviene acquistarne il più possibile, ad esempio la pasta, olio,pelati, cibi in scatola. Pei prodotti a scadenze più brevi: latticini, frutta, verdura con-viene fare attenzione e comprarne quantità minori, magari tornando più volte ad acquistarli nel punto vendita prescelto. Spesso succede, infatti, che ab-biamo acquistato a buon prezzo un prodotto, ma non riusciamo a consumarlo tutto e , dunque il presunto risparmio va a fi nire nel cesto dei rifi uti (il 30% di quello che compriamo fa davvero questa fi ne). Un consiglio per evitare che accada è quello di programmare prima il menù settimanale e, ma-gari, adattarlo, secondo i gusti, alle offerte presenti al supermercato. Un’altra importante raccomandazione è quella di “non divagare”, quando si è preparato la lista della spesa, bisogna attenersi a questa e non farsi attira-re da altri prodotti, che sono accattivanti, ma a casa non servono o costano troppo.Riguardo la frutta e la verdura, per risparmiare il segreto è quello di comprare prodotti di stagione. Non conviene acquistare le zucchine o i pomodori a dicembre il loro prezzo è, naturalmente tre volte

SPESA, RISPARMIARE SENZA PERDERE DI VISTA LA QUALITÀIndicazioni pratiche per risparmiare fi no al 25%

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più alto che in estate ed il gusto ed il nutrimento non sono ai livelli estivi. Scegliamo attentamente seguendo la stagionalità , e in questo caso acqui-stando prodotti che provengono da coltivazioni vicine a casa nostra. Per chi ha tempo, voglia ed un po’ di posto (basta anche un terrazzo) c’è sem-pre la possibilità di coltivare un piccolo orto. Con poco posto e poca fatica si possono coltivare po-modori, erbe aromatiche, zucchine, peperoncini.Per quanto riguarda i detersivi, la cosa importan-te è di seguire le istruzioni, attenendosi alle dosi consigliate. Spesso, infatti, tendiamo ad abbon-dare con il detersivo o l’ammorbidente nella lava-trice, o con i detergenti spray per la pulizia della casa. Seguendo le giuste istruzioni, si può rispar-miare ed, anche, inquinare meno. Ultimi consigli da seguire , per chi ha un po’ di tempo in più. Per risparmiare dal punto di vista

economico e guadagnare in genuinità , si possono preparare in casa prodotti come lo yogurt, la pasta, le confetture, il passato di pomodoro, il ragù. Que-sti prodotti, se preparati con cura, possono durare in dispensa anche sei mesi. Altri prodotti come, carne, alcuni tipi di verdura e di pesce possono essere congelati e consumati non subito. Bisogna sempre ricordarsi di scrivere la data sui cibi che congeliamo e sapere per quanto tempo ognuno di questi può stare all’interno del congelatore (spes-so lo si trova scritto nelle istruzioni del congela-tore stesso). Infi ne, ultima raccomandazione, che fa bene al por-tafoglio ed all’ambiente, portatevi , quando andate a fare la spesa le borse riutilizzabili, sacchetti di tela, carrellini o scatole, non acquistate tutte le volte i fa-stidiosi sacchetti di plastica, anche loro alla fi ne del mese incidono sui costi della famiglia.

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I PRODOTTI “VICINI” COSTANO MENOL’ESPERIENZA DEI GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALEOltre 600 ‘Gas’ in Italia, nel tentativo di allontanare il carovita

Sono oltre 600 in Italia: si chiamano GAS, gruppi di acquisto solidale ed hanno l’obbiettivo di acquistare all’ingrosso prodotti alimentari di uso comune, da redistribuire tra gli aderenti. I GAS non sono nati solo per risparmiare sulla spesa di ogni famiglia, non per nulla nella loro defi nizione compare la parola “solidale”. E’ infat-ti la solidarietà il criterio guida di questi gruppi nella scelta dei prodotti, nella selezione dei produttori, che, spesso sono piccoli agricoltori, nel rispetto dell’ambiente. Questi gruppi nascono partendo da un sentimen-to di critica profonda verso gli attuali modelli di consumo e contrapposti a questi ne propone uno diverso alternativo e facile da mettere in pratica. Il gruppo nasce, in genere all’interno di una cerchia di amici, alcuni si occupano di trovare i produttori nel proprio territorio, questo porta su-bito a risparmiare i costi relativi al trasporto. In genere i GAS ricercano prodotti biologici ottenuti tramite giuste condizioni di lavoro. Una volta acquistati si procede poi alla divisione dei prodotti fra i vari aderenti. Un’esperienza facile da replicare anche in Toscana dove sono migliaia i piccoli produttori.

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Risparmiare da 700 a 1.000 euro l’anno sulle bollette di acqua, elettricità e gas. Tutto questo solo adottando pochi, semplici accorgimenti nei com-portamenti quotidiani. La Toscana, in questo sen-so, si dimostra all’avanguardia a livello nazionale e - per la prima volta in Italia - presenta un ma-nuale per abitare ‘consapevolmente’. Un’iniziativa realizzata da Casa Spa, società di progettazione e di gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica dei 33 comuni dell’Area Fiorentina, che ha riunito tutte le voci utili al risparmio domestico in una sola pubblicazione. Inserendo nella pro-posta anche una valigetta con alcuni oggetti (una bottiglia di vetro da riempire con l’acqua del ru-binetto, un termometro per avere piena coscienza della temperatura, il portachiavi con la luce ali-mentata da un minuscolo pannello fotovoltaico) in grado di aiutare a spendere meno. Circa il 33% dei consumi energetici nazionali è assorbito dalle abitazioni (gli altri settori che consumano energia sono i trasporti, l’industria e l’agricoltura) e all’in-terno degli alloggi il riscaldamento è quello che ha il maggior impatto, pari a oltre il 75% dei consu-mi, l’acqua calda per uso sanitario pesa per circa il 10% mentre gli elettrodomestici e l’illuminazione pesano per circa il 15%. Le nuove abitazioni, già

ora devono essere energeticamente effi cienti, cioè avere bisogno per il loro funzionamento di una quantità ridotta di energia, ma il problema enorme è costituito dalle abitazioni esistenti, in particolare quelle costruite nel dopoguerra, che sono energe-ticamente ineffi cienti, con una media di consumo per l’80% delle abitazioni esistenti in Italia di oltre 150 kilovattora metro quadro anno, contro uno standard oggi corrente che dovrebbe collocarsi al di sotto dei 50 kilovattora metro quadro anno.

Attraverso stili di vita “risparmiosi” si può comun-que recuperare una buona quantità di denaro. Utile, per esempio, a ripristinare quella settimana di vacanza estiva che - a causa della crisi - sarebbe stata pre-sumibilmente abolita da parte di molte famiglie. Con pochi accorgimenti si può fare molti. Piccole atten-zioni, che richiedono certamente un cambiamento di abitudini consolidate, ma che non necessitano di altri investimenti, oltre la buona volontà e un po’ di cura e consapevolezza. Il manuale riporta anche dati ed esempi concreti su come utilizzare l’energia elettrica, il riscaldamento, l’acqua e molto altro ancora. Tutto fi nalizzato ad alleviare - e non di poco - il peso della bolletta energetica. Per info e richiesta del manuale è possibile chiamare il numero 055226241.

Un manuale per abitare consapevolmenteL’iniziativa, prima nel suo genere in Italia, arriva da Casa Spa

FINO A MILLE EURODI RISPARMIO IN CASA

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BOLLETTA CONSUMO SPESA/ANNO INTERVENTO RISPARMIO €/ANNO RISPARMIATI

ACQUA 880 litri/giorno 720 € Applicare riduttori di fl usso ai rubinetti

486 litri/giorno 397 €

Chiudere rubinetto mentre ci si fa la barba

50 litri/giorno 40 €

Chiudere rubinetto mentreci si lava i denti

30 litri/giorno 24,5 €

Usare la doccia al posto della vasca 150 litri/giorno 122 €

TOTALE RISPARMIO 583,5 €

Consumare acqua del rubinettoo dei fontanelli pubblici al posto

della minerale in bottiglia

250 €

BOLLETTA CONSUMO SPESA/ANNO INTERVENTO RISPARMIO €/ANNO RISPARMIATI

ELETTRICITÀ 2700 kWh/anno 420 € Utilizzare gli elettrodomestici in base alla tariffa bioraria

10% 42 €

Utilizzare una presa multipla con interruttore

12% 50 €

TOTALE RISPARMIO 92 €

BOLLETTA CONSUMO SPESA/ANNO INTERVENTO RISPARMIO €/ANNO RISPARMIATI

GAS 1400

m3 /anno 1050€ Diminuzione temperaturaambiente di 1°C

7% 73,5 €

Diminuzione temperatura ambiente di 2°C 12% 126 €

Diminuzione temperatura ambiente di 4°C 25% 262,5 €

MANUALE “ABITARE CONSAPEVOLMENTE”I possibili risparmi sulle bollette di acqua, elettricità e gas, per una famiglia media, applicando le accortezze suggerite dal manuale

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BOLLETTA CONSUMO SPESA/ANNO INTERVENTO RISPARMIO €/ANNO RISPARMIATI

ACQUA 880 litri/giorno 720 € Applicare riduttori di fl usso ai rubinetti

486 litri/giorno 397 €

Chiudere rubinetto mentre ci si fa la barba

50 litri/giorno 40 €

Chiudere rubinetto mentreci si lava i denti

30 litri/giorno 24,5 €

Usare la doccia al posto della vasca 150 litri/giorno 122 €

TOTALE RISPARMIO 583,5 €

Consumare acqua del rubinettoo dei fontanelli pubblici al posto

della minerale in bottiglia

250 €

BOLLETTA CONSUMO SPESA/ANNO INTERVENTO RISPARMIO €/ANNO RISPARMIATI

ELETTRICITÀ 2700 kWh/anno 420 € Utilizzare gli elettrodomestici in base alla tariffa bioraria

10% 42 €

Utilizzare una presa multipla con interruttore

12% 50 €

TOTALE RISPARMIO 92 €

BOLLETTA CONSUMO SPESA/ANNO INTERVENTO RISPARMIO €/ANNO RISPARMIATI

GAS 1400

m3 /anno 1050€ Diminuzione temperaturaambiente di 1°C

7% 73,5 €

Diminuzione temperatura ambiente di 2°C 12% 126 €

Diminuzione temperatura ambiente di 4°C 25% 262,5 €

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Realizzare un proprio progetto o idea senza chiedere aiuto alle banche? Non è più un sogno così lontano e, ad aiutare i ‘creativi’ per vederlo nascere, ci pensa Eppela, il nuovo progetto di crowdfunding che si sviluppa sulla rete in maniera gratuita, con un sistema che permette di condi-videre le proprie idee on line e raccogliere fondi

per la loro realizzazione: l’obiettivo è quello di far incontrare gli ideatori di un determinato progetto con il suo possibile pubblico, permettendo così di realizzare il sogno. Gli ambiti in cui devono rientra-re i progetti proposti sono variegati: arte, cinema, letteratura, design, musica, fumetto, innovazione sociale, moda, associazioni no profi t.

LE NUOVE FRONTIERE DEL CROWFUNDINGTu metti l’idea, Eppela trova gli sponsor

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Nato nel 2011, il crowfunding all’italiana creato da Nicola Lencioni -grazie a una raccolta di fondi pari a 12mila euro per sostenere se stesso - ha già fi nanziato otto dei novanta progetti pubblica-ti, per un totale di 50mila euro e oltre settemila iscritti.

Come funziona: attraverso un semplice click av-viene lo ‘scambio’: l’ideatore e primo promotore del progetto che intende far nascere deve fi ssare un budget per metterlo in atto e fi ssare una data di scadenza entro cui raccogliere i fi nanziamenti. A questo punto lo deve sottoporre alla commu-nity di Eppela e diffondere la notizia, chiedendo un sostegno economico agli avventori della rete in cambio di una ricompensa, che non sarà di natura economica ma un ‘pezzetto’ dell’idea una

volta che sarà realizzata. La ricompensa consiste quindi nel prodotto realizzato, che può essere un libro, un CD, un posto in prima fi la ad un concer-to o ad una esibizione teatrale. Facciamo un esempio: se una giovane ragazza vuole realizzare una serie di borse personalizzate ma non ha i fondi e non vuole rivolgersi alle ban-che. Proponendo il suo progetto alla communi-ty, ha la possibilità di trovare fi nanziatori che in cambio riceveranno una sua borsa.

Per la realizzazione del progetto, fondamentale è l’aspetto della comunicazione, che avviene con una pubblicità fai da te: ogni creativo deve diffon-dere la notizia della pubblicazione della sua idea su Eppela attraverso tutti i suoi contatti, con mail, social network, come Facebook e Twitter e ogni altro mezzo a sua disposizione per creare quel passaparola dove ogni contatto può trasformarsi in uno sponsor.

Cosa succede se nella data stabilita non si rie-sce a raccogliere la cifra per realizzare l’idea? Chi ha già sottoscritto un’offerta rientra in possesso dei soldi dati e il progetto viene chiuso, quindi nessuno perde o guadagna nulla, potendo così dormire sonni tranquilli e passare ad un nuovo progetto da realizzare.

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Quali sono i comportamenti da adottare per preservare – per quanto possibile – il portafoglio di ognuno di noi e la buona salute della nostra ‘cara’ (in tutti i sensi ) autovettura? Impresa im-proba perché il dato di partenza è questo: il nostro Paese pare detenere il primato mondiale di auto private pro-capite (corrispondente a 1,66 persone per vettura nel 2009) e ha 36.4 milioni di veicoli circolanti che percorrono circa 13000 km/anno (il 26% in più della media UE). Nello periodo 1990 - 2009 la densità automobilistica (n. autovetture per 1000 abitanti) è passata da 475 a 603 unità. La crisi che morde pesantemente, forse, riuscirà a renderci virtuosi ed a pensare ad un utilizzo diverso del vet-tore di trasporto. Più avanti vedremo come. Intanto concentriamoci su alcune regole semplici che non costano niente e che producono: a) risparmi al portafoglio; b) più attenzione e meno complicanze all’ambiente. E’ bene essere chiari fi n da subito. La scelta di un marchio rispetto ad un altro per fare il pieno di carburante, la scelta del luogo come l’u-tilizzo del gpl/metano rispetto al tradizionale ben-zina/diesel, sono scelte che producono effetti. Più l’alimentazione scelta che non la marca od il luogo dove si fa carburante, ovviamente anche se le dif-ferenze sono anche signifi cative. Alla fi ne, però, quello che conta davvero è la guida intelligente e la corretta manutenzione dell’autovettura che, mes-si insieme, consentono di ridurre i consumi e le emissioni di CO2 del 10-15 % migliorando anche la sicurezza sulla strada. Ovvero si ottiene l’utile e il dilettevole. Allora quando partiamo, intanto, av-viamo il motore facendolo partire subito ma lenta-mente, senza portarlo a regimi di rotazione elevati. Evitiamo di ‘tirare’ la marcia. Più si riducono i giri

del motore, meno si consuma. Complessivamente i range conciliati sono per il benzina tra i 1.500 ed i 2.500 giri/min; diesel tra i 1.300 ed i 2.000 giri/min. Guidiamo senza accelerazioni a velocità uniforme. Un punto critico sono i semafori ed in città abbiamo spesso incontri ravvicinati con que-sta struttura. Se si vede che la luce è rossa, co-minciamo subito a decelerare così da provare ad avere la possibilità di arrivare magari all’incrocio con il verde evitando una sosta non solo noiosa, ma costosa, visto che lo stop-and-go in città è una delle principali cause del consumo di carburante. Stesso discorso per la velocità. Soprattutto quando siamo in autostrada se la nostra velocità di crociera è 110 kmh, è vero che si va il 15% meno del limite (130), ma si consuma anche il 35% in meno. Ri-maniamo in autostrada: fra un po’ arriva l’estate. Se abbiamo il condizionatore, bene, ma usiamolo con parsimonia. Utilizzarlo in maniera incessante può portare anche ad un aumento nei consumi stimati del 20%. Consumi che possono venire incremen-tarti anche da altri fattori quali modifi che estetiche che appesantiscono l’auto e creano maggior attrito, oppure come quando si lasciano – per esempio – accessori come i portasci montati in pieno agosto. Ogni peso aggiunto all’auto, aumenta i consumi ed insieme le emissioni in area. A tutto questo oc-corre aggiungere il rispetto pedissequo di tutte le scadenze che ogni libretto di auto propone per le manutenzioni programmate...

Mettendo in atto tutti queste azioni, il risultato è certo, ma comunque ricordiamoci sempre di quan-to diciamo in apertura ovvero siamo la nazione con il più alto numero di auto pro capite. Allora forse…

GUIDARE AL RISPARMIOPillole di saggezza per automobilisti parsimoniosi

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Avere un’auto sempre a disposizione, senza nes-sun costo di possesso, con il vantaggio, nei comuni di Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci e Fiesole, di poter entrare nelle zone a traffi co limitato, non pa-gare il parcheggio e transitare nelle corsie preferen-ziali. Sono queste le caratteristiche del Car Sharing che in Italiano possiamo tradurre come auto con-divisa. In questo caso condivisione signifi ca avere a disposizione un auto su prenotazione 24 h su 24 e 7 giorni su 7, per il giorno e l’orario in cui ci è necessaria, pagando solo per il tempo di utilizzo. La soluzione è interessante, spesso in famiglia diventa diffi cile sostenere due automezzi con gli alti costi di assicurazione e manutenzione. Con ilCar Sharing le famiglie possono pensare di eliminare la seconda macchina o di rottamarla usufruendo del contributo di 600€ del Ministero dell’Ambiente, spesso non sempre necessaria, e scegliere questo metodo in base alle necessità. Il mezzo può essere prenotato da 15 giorni fi no a 15 minuti prima dell’utilizzo ed ha l’interessante vantaggio di poter transitare nelle ZTL, nelle corsie preferenziali ed addirittura parcheggiare

gratuitamente nei parcheggi con strisce blu ed an-che nei posti per residenti. I costi sono abbastanza vantaggiosi: per avere un’idea si può, ad esempio, andare sul sito www.carsharingfi .it. Per poter utiliz-zare il servizio bisogna stipulare un abbonamento (annuale o trimestrale), dopo di che la tariffa per l’utilizzo è composta da un costo orario più quello chilometrico. Per un’ora di utilizzo il costo è di 2,70 euro dalle 7 alle 24 e di 1 euro dalle 24 alle 7 del mattino a questo va aggiunto il costo chilometrico che da 0 a 100 km è di 0,60 euro da 100 a 300 Km di 0,40 euro e oltre i 300 km è di 0,35€. Oltre a que-ste ci sono anche le tariffe giornaliere e settimanali per chi avesse bisogno di percorrere più km ad un minor costo (le tariffe sono “tutto incluso” ovvero è compresa l’assicurazione kasko, iva e carburante).Un’esperienza del genere, in Toscana, viene con-dotta dalla concessionaria Brandini; visitando il si-towww.carsharingfi renze.it si possono scoprire tutte le convenzioni e le novità che rappresenta questo servizio che per molti utenti può signifi care un si-gnifi cativo risparmio nell’utilizzo dell’auto.

CAR SHARINGUN ALTRO MODODI CONDIVIDERE L’AUTO

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Risparmiare usando l’auto si può, basta non viaggiare da soli. È questo il principio del car po-oling un metodo molto semplice che prevede la condivisione dell’auto privata tra persone che per-corrono abitualmente lo stesso itinerario, con lo scopo di diminuire l’inquinamento ambientale e risparmiare su carburante e pedaggi. In Toscana, poi c’è un progetto interessante ed utile denominato “AutoInComune”, il primo servizio di car pooling di livello istituzionale. Www.autoincomune.it è un sito web creato da Ancitel Toscana e patrocinato da Anci Toscana e Regione Toscana, che coinvolge tutte le amministrazioni locali. Per comprenderne il funzio-namento e la facilità di utilizzo basta connettersi al sito: per ogni comune della Toscana c’è un link dedi-cato, dove chiunque può registrare il proprio tragitto abituale, per cercare od offrire un passaggio, il tutto gratuitamente. Condividere l’automobile negli spo-stamenti signifi ca condividere le spese del viaggio,

trascorrere il tempo in compagnia e fare nuove ami-cizie, ma anche alleviare la fatica cedendo il posto al volante, diminuire il fl usso del traffi co e contribuire a ridurre l’inquinamento ambientale e atmosferico. Il car pooling può essere un’ottima opportunità , ad esempio, per chi vive in montagna e non ha a disposizione frequentemente mezzi pubblici che si dirigono verso i grandi centri abitati. Questo siste-ma potrebbe anche essere preso in considerazione per spostamenti brevi, chi ha l’auto può decidere di andare a fare la spesa insieme ad altri “compagni di viaggio”, andare alla posta o in farmacia. Spesso in-fatti, è diffi cile trovare anche posti dove parcheggiare l’auto, e, sicuramente, è più semplice trovarne uno anziché tre o quattro. Per i pendolari che decidono di condividere l’auto si stima che per un tragitto di 20 km il giorno il risparmio annuale sia di oltre 2000 euro. Un cifra importante e che può essere impiega-ta per altri scopi.

CAR POOLING RISPARMIARECON UN “AUTOINCOMUNE”

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A cura di Luigi CovelliLapet Toscana - Associazione Nazionale Tributaristi

Le numerose tassazioni, che in passato avevano tentato di semplifi care accorpandole nella sola, temibile, IRAP, alla fi ne riemergono costantemen-te creando una giungla di date e scadenze molte spesso cangianti da privato cittadino a privato cit-tadino, a seconda che i singoli siano possessori di Partita IVA o meno. Per i secondi, per lo più classici pensionati e di-pendenti, bisogna quindi specifi care che le sca-denze dal commercialista sono tutte imperniate sulla casa:

PRIVATI SENZA PARTITA IVA E DIPENDENTI

IMU: con la scadenza fi ssata al 16 giugno e al 16 settembre – solo per i possessori della prima casa - e al 16 dicembre per gli altri, viene calcolato per ora basandosi sulla rendita catastale in attesa della revisione degli estimi (che passerà in futuro da “vani” a “metri quadrati”). Al momento si paga un acconto in attesa delle delibere comunali per recepire poi gli eventuali correttivi imposti dalla manovra economica. I dubbi sono molti, primo fra tutti l’uso gratuito della casa per i familiari e l’even-tuale inagibilità dell’immobile.

PrologoDal Vangelo secondo Fiscalista:Fidatevi dei vostri consulenti, che siano commercialisti, tributaristi o Caf. L’importante è rifondere in questi soggetti la fi ducia per la tenuta della contabilità o il semplice pagamento di una tassa...“

Con questa quanto mai veritiera introduzione inizia un piccolo excursus all’interno del me-raviglioso mondo del sistema fi scale italiano. Sarà un viaggio diffi cile, accidentato da impo-ste, percentuali e acconti, ma con questo pic-colo vademecum speriamo di fare cosa gradita a voi cittadini, oramai annaspanti nell’impervio oceano dei contribuenti. Le parola citate in seguito non sono parolacce né oscenità, e nemmeno fanno parte del lin-guaggio abbreviato da SMS. Si riconoscono sotto il conosciuto nome di TASSE.

LA PAROLA AL FISCALISTAImposte e scadenze da avere sempre a portata di mano

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TARSU: Tassa per lo smaltimento dei rifi uti solidi urbani,da pagare da Marzo a Settembre a seconda del Comune di Residenza.

SCADENZA FISCALE LEGATA AI REDDITI: Per la scadenza fi scale legata ai redditi, in parti-colare a chi ha redditi da denunciare diversi dal CUD e dalla prima casa di proprietà e residenza, vi dovete recare a compilare il modello 730 ( il 30 Aprile con il vostro datore di lavoro – il 31 Maggio con il CAAF abilitato) Il 730 può essere fatto da quei contribuenti che a luglio sono regolarmente impiegati. Per quanto riguarda i lavoratori con contratto stagionale, o i disoccupati, si apre invece la scadenza del model-lo UNICO PF semplifi cato.Le eventuali tasse dovute sono addebitate diretta-mente in busta paga e possono essere anche dila-zionate in più rate fi no a Novembre.

IMPRESE E POSSESSORI DI PARTITA IVA

La tassazione per le imprese e per i possessori di Partite IVA, invece, si sviluppa secondo “scalette” diverse. Principalmente sono tutte accorpate al 16 di ogni mese, salvo rare eccezioni quali l’Acconto dell’IVA da versarsi il 27 Dicembre e il secondo Ac-conto dei Redditi da versare il 30 Novembre.Mensilmente, chi ha dei dipendenti, versa le Ri-tenute e i Contributi sia a carico della ditta che a carico dei dipendenti.Chi ha l’IVA mensile deve versare il saldo delle operazioni attive, dedotti gli acquisti, sempre entro il 16 del mese successivo all’emissione.Chi invece opta per l’IVA Trimestrale versa in quat-tro scadenze trimestrali, e precisamente 16 Mag-gio, 16 Agosto, 16 Novembre e 16 Marzo, le liqui-dazioni di cui sopra, ma effettuate trimestralmente.

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Ogni anno chi ha un volume di affari superiore a 25.000 euro deve inoltre presentare anche una co-municazione IVA annuale riepilogativa.I commercianti e gli artigiani si rifanno alle stesse scadenze di cui sopra, con l’unica variante di do-ver versare i contributi a Febbraio anziché a Marzo con un fi sso di 800 euro.Per redditi superiori a 14.930 si applica un mag-gior importo calcolato con l’aliquota del 21.30% per gli artigiani e del 21.39% per i commercianti.Per redditi ancora più consistenti (oltre 44.204 e fi no a 73.673 o 96.149 a seconda della condizione) si applicano delle aliquote del 22.30% per gli arti-giani e del 22.39% per i commercianti.

IRPEF: Imposta sul reddito delle persone fi siche (calcolo molto complesso e soggettivo per le di-verse situazioni familiari che si generano all’inter-no di un nucleo familiare) deve essere versato en-tro il 16 Giugno per il saldo dell’anno precedente e contestualmente deve essere versato un acconto - pari al 40% - per l’anno in corso (in questa data si possono dilazionare le scadenze sempre al 16 del mese e in un massimo di sei rate).A novembre si versa invece un secondo acconto pari circa al 58% del dovuto per l’anno prima.

IRAP: Stessa modalità dell’IRPEF anche se calco-lata su basi diverse con aliquota molto più bassa (in Toscana è del 3,9%). Ha le stesse scadenze di pagamento dell’IRPEF.

Queste, in breve e in maniera molto semplifi ca-ta, sono le maggiori imposte che costringono le aziende e i privati a mettere mano al portafogli durante tutto il corso dell’’anno. Sicuramente non è fi nita qua, a tutto ciò si aggiungono, di tanto in tanto, altre miriadi di adempimenti e balzelli di ogni tipo. Tutto - parola di fi scalista - con l’in-tento di “ravvivare” la vita aziendale e fi scale del contribuente.Amen.

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COME CALCOLARE L’IMU ON LINENonostante ci sia in teoria un modo semplice e veloce per calcolare l’Imu (la nuova imposta sulla casa) i problemi non mancano. Sarà per il quadro generale della questione ancora poco chiaro o in via di defi nizione. Fat-to sta che, andando su siti istituzionali per calcolare l’importo dovuto ed inserendo gli stessi dati, la cifra non risulta quasi mai la stessa. Però la teoria ed il percorso sarebbero validi: andare sui siti che hanno il calco-latore automatico (facilmente quello dei comuni), inserire i dati catastali della propria casa, riempire i campi che richiedono quanti sono i proprie-tari, comunicare il numero dei fi gli a carico ed, in pochi secondi, arriva l’importo da pagare per ogni singola rata. L’imposta potrà, esclusivamente per la prima casa, essere pagata in tre rate solo con modulo F24, ma anche quello non sarà un problema, nei siti dove si calcola l’IMU si può anche compilare facilmente il modulo. Il pro-blema, come detto, è quale sito utilizzare per essere sicuri che il calcolo sia quello giusto? La cosa migliore è passare per il sito del proprio comune di residenza. Quasi tutti i siti comunali rimandano a www.riscoltel.it , il sito è semplice basterà inserire, se si tratta di abitazione principale-pertinenze inserire i dati catastali, segnalare se la proprietà dell’immobile è al 100% o suddivisa con altri, il numero di proprietari conviventi, il numero di fi gli a carico stesso discorso vale per la sezione legata alle pertinenze. Una volta compilato tutto basterà cliccare sul comando calcola per arrivare a sapere l’entità della prima rata. Una volta controllato che i dati siano giusti baste-rà cliccare su produci F24 inserendo i dati anagrafi ci si avrà il modello pronto per pagare l’imposta. Sempre che la cifra che esce sia realmente quella corretta. In tal caso sarebbe comunque opportuno conservare copia della pagina internet che indica il risultato del calcolo. A futura memoria, non si sa mai.

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Per far fronte alla riduzione delle prestazioni del sistema pensionistico pubblico e per garantire domani le certezze di oggi c’è il Fondo Pensione Aperto Carige. Il Fondo, che vanta già circa 36.000 iscritti ed un patrimonio di oltre 336 milioni di euro, è gestito da Carige SGR e distribuito presso tutti gli sportelli delle banche del Gruppo Carige e costituisce una soluzione semplice, fl essibile ed affi dabile per ottenere un’integrazione della pensione pubblica in linea con le aspettative di benessere futuro.

Con il Fondo Pensione Carige ciascuno può co-struire una pensione integrativa per sé o per i pro-pri cari. Il Fondo si rivolge ai lavoratori dipendenti, ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti, ai soci lavoratori di cooperative, ma anche ad altri soggetti che percepiscono redditi diversi da quelli di lavoro, le casalinghe, i familiari a carico. Ai ge-nitori ed ai nonni, a favore dei fi gli o nipoti, piccoli o grandi, per assicurare loro un futuro più sicuro, per aiutarli ad affrontare l’avvenire con solide basi di partenza.

Con la partecipazione al Fondo Pensione Carige i contributi versati vengono investiti negli stru-menti fi nanziari previsti dal comparto prescelto dall’aderente. Il Fondo dispone infatti di quattro differenti linee di investimento, fra le quali è pos-sibile scegliere quella più indicata per la propria situazione e per le proprie aspettative pensioni-stiche.

COMPARTO DINAMICOConsigliato a chi ha più di 15 anni di contributi da versare. Il fondo investe prevalentemente in azioni.

COMPARTO EQUILIBRATOPer chi ha davanti un periodo di contribuzione ancora signifi cativo (fi no a 15 anni). Bilancia gli investimenti tra azioni ed obbligazioni.

COMPARTO PRUDENTEAdatto a chi è vicino alla pensione (meno di 5 anni) e preferisce una linea di investimento che salvaguardi il proprio capitale. Investe soprattutto in strumenti del mercato monetario ed obbligazio-nario denominati in euro.

COMPARTO OBIETTIVO TFRIdeale per chi è a un passo dalla pensione perché garantisce la restituzione del capitale. Il fondo ha una componente obbligazionaria e monetaria che può arrivare al 100%.

PENSIONI,TRA MILLE DUBBI MEGLIO UN FONDOLe opportunità off erte da Carige

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Nell’attuale panorama di incertezza sul futuro dell’economia e sugli investimenti un tema fon-damentale, di cui si parla ancora troppo poco, è quello della previdenza complementare. Oltre ad allontanare l’età della pensione, le riforme ri-chieste dalla situazione dei conti pubblici hanno infatti ridimensionato sensibilmente, soprattutto, ma non soltanto per i giovani, le rendite previ-ste alla fi ne del periodo lavorativo. Il problema è ancora poco sentito dal grande pubblico e, nello stesso tempo, la crisi dei mercati ha generato una comprensibile diffi denza nei confronti di tutti gli strumenti fi nanziari, compresi quelli di previden-za integrativa. Ne parliamo con Fabio Barberis, direttore di Carige AM Sgr, la società di gestione del risparmio che gestisce anche quattro linee di fondi pensione, a disposizione della clientela del Gruppo Banca Carige.

Dottor Barberis, la crisi del sistema finanziario internazionale ha avuto pesanti ripercussioni sia sull’andamento dei mercati azionari che obbliga-zionari. La domanda è d’obbligo: quali sono state le conseguenze sui fondi pensione?Occorre innanzitutto ricordare che l’andamento delle forme pensionistiche complementari, per la loro stessa natura, deve essere osservato in un orizzonte temporale di lungo termine, durante il quale i momenti di turbolenza dei mercati possono considerarsi come inevitabili.

Siamo consapevoli delle preoccupazioni degli iscritti e vorrei precisare che la normativa cui sono assoggettati gli investimenti dei fondi pensione è estremamente rigorosa ed ha contribuito effi ca-cemente a prevenire pesanti ricadute negative sui portafogli.Per quanto riguarda poi la politica di investimen-to del Fondo Pensione Aperto Carige, posso as-sicurare che i nostri gestori, dipendenti di Banca Carige anch’essi aderenti al fondo, adottano una strategia fi nalizzata al raggiungimento del miglior risultato senza perdere mai di vista la protezione del patrimonio soprattutto nei periodi di crisi dei mercati fi nanziari.

Ovviamente per vedere i risultati nel lungo periodo bisogna essere giovani.La previdenza integrativa è nata per aiutare i gio-vani, la fascia più interessata dalla riforme delle pensioni. La base dell’attuale sistema è, come noto, la riforma Dini del 1995, che ha rivoluzionato il sistema pensionistico italiano e trasformato il si-stema di calcolo da retributivo in contributivo. Ciò signifi ca che le pensioni non saranno più calcolate in percentuale sulla retribuzione percepita ma sui contributi effettivamente versati. Se poi aggiun-giamo anche gli effetti delle ultime riforme, va da sé che i giovani – e non solo loro - andranno in pensione sempre più tardi e con rendite sempre più basse.

FONDI PENSIONE UNA RISPOSTA PER IL FUTUROA colloquio con Fabio Barberis, direttore generale di Carige Sgr

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Cosa si può fare allora? La riforma Dini, come dicevo, è del ‘95 quindi se non ne avessimo sottovalutato gli effetti i nostri ragazzi sarebbero iscritti alla previdenza comple-mentare già da qualche anno. Il mondo è cambia-to, dobbiamo prenderne atto e insegnare ai giovani che devono pensare al loro futuro previdenziale. Questo possiamo farlo solo noi. E’ la ragione per cui suggeriamo ai genitori di aprire un fondo per i fi gli anche se minori, se ancora studiano o stan-no cercando lavoro. Prima si fa meglio è. E non dimentichiamoci, cosa di non poco conto, del van-taggio fi scale che ne deriva.

Vuol spiegarlo meglio ai lettori?Certo. L’adesione a un fondo pensione consente di dedurre dalla dichiarazione dei redditi l’impor-

to versato fi no ad un massimo di 5.164,00 euro e questo vale anche per le persone fi scalmente a carico.

Quindi anche per i figli. Esattamente. Sottoscrivendo il fondo, il genitore aiuta il fi glio a costruirsi una rendita pensionistica e nel frattempo usufruisce del benefi cio fi scale.

Ma può una persona non più tanto giovane aderire al fondo pensione?Può farlo. Può scegliere di aderire con il solo con-tributo personale o, se è un lavoratore dipendente, anche con il conferimento del trattamento di fi ne rapporto. Nel costruire il Fondo Pensione Aperto Carige abbiamo proprio voluto pensare ad un pro-dotto strutturato in modo tale da andare incontro

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alle esigenze e alle età di tutti coloro che vogliono partecipare alla previdenza integrativa.

Entriamo nei meccanismi di funzionamento di un fondo pensione….Al momento dell’adesione il sottoscrittore sceglie l’importo che vuole versare ed il comparto che ri-sponde meglio alle sue esigenze; durante la vita del fondo, nella fase di accumulo, ha la possibilità di chiedere, in qualsiasi momento, un’anticipazio-ne fi no al 75% del montante se dovesse sostenere delle spese sanitarie relative a sé, al coniuge o ai fi gli; dopo 8 anni di partecipazione e fi no al 75%, può chiedere l’anticipazione per acquistare o ri-strutturare la prima casa di abitazione per sé o per i suoi fi gli o, sempre dopo 8 anni e fi no al 30% del montante, un’ anticipazione per qualsiasi esigenza possa avere l’iscritto. Quando andrà in pensione, potrà chiedere le prestazioni pensionistiche sotto forma di rendita o parte in rendita e parte in capitale e, nello stesso momento, deciderà se lasciare una rendita reversibile ad un’altra persona.Per andare incontro alle necessità degli aderenti nei momenti di diffi coltà, la normativa prevede di poter chiedere il riscatto parziale in caso di ces-sazione dell’attività lavorativa che comporti un pe-riodo di inoccupazione non inferiore a 12 mesi e non superiore a 48, in caso di ricorso da parte del datore di lavoro a procedure di mobilità o di CIG straordinaria o ordinaria.Il riscatto totale è previsto in caso di cessazione dell’attività che comporti una inoccupazione per un periodo superiore a 48 mesi, in caso di invalidità permanente e di decesso.

Ma se un aderente va in pensione, chiede la rendita e trova che il suo fondo è in perdita, quale sarebbe il vantaggio di aver aderito?Dopo un periodo lungo, ad esempio un decennio, di versamenti graduali il rischio di una perdi-ta, anche per i fondi più aggressivi e rischiosi, è senz’altro attenuata. Detto ciò il vantaggio di aderi-re al fondo pensione non è rappresentato soltanto dal rendimento ma anche dal benefi cio fi scale. In poche parole e per semplifi care, oggi si abbatte l’a-liquota marginale (ricordo che oltre i 28.000 euro lordi si parla del 38% per salire fi no al 43) e quan-do si andrà in pensione si pagherà un’imposta fra il 9 e il 15%.

Certo, non è facile districarsi nella giungla degli investimenti…E’ vero. I mercati stanno crescendo in complessità e non c’è più nulla di scontato. Proprio per questo, però, è importante fare uno sforzo e cominciare, magari con l’aiuto di un consulente di fi ducia, a “entrare dentro” agli strumenti fi nanziari perché solo con la conoscenza si può programmare il proprio futuro. Proprio negli ultimi mesi abbiamo incontrato in tutta Italia – dalla Sicilia alla Val d’A-osta - i consulenti del Gruppo Banca Carige per approfondire, con l’ausilio di specialisti, le ultime novità della riforma previdenziali. Gli esperti che si possono incontrare in tutte le nostre fi liali sono quindi aggiornatissimi e a completa disposizione per incontrare tutti coloro che necessitano infor-mazioni e fornire un check up previdenziale dise-gnato su misura delle esigenze di ciascuno.

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CHI?L’ISEE è l’indicatore della situazione economi-ca equivalente. L’attestato contenente l’indicatore I.S.E.E. consente ai cittadini di accedere, a condi-zioni agevolate, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità. Per calcolare l’ISEE relativo all’anno fi scale 2012, è indispensabile conoscere i redditi posseduti da tutti i componenti del nucleo familiare dichiarati nel 2011. E’ altrettanto indispensabile co-noscere la composizione del nucleo familiare.

QUESTIONE DI ISEEChi, come, dove e quando…

A cura di Monica AzziniPresidente CAF Cisl Firenze

COME?I documenti necessari al calcolo dell’ISEE sono i codici fi scali di tutti i membri del nucleo fami-liare e - per tutti i familiari con redditi di lavoro dipendente o d’impresa - modello 730 o Unico accompagnato da tutta la documentazione an-nessa, in più modello Cud rilasciato dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico;

Per calcolare l’ISEE vengono sommati i redditi di tutto il nucleo familiare assieme ai compo-nenti del patrimonio sia immobiliare (fabbricati, terreni, case…) che mobiliare (tutto quello che riguarda le attività fi nanziarie) senza, natural-mente, sommarli per intero ma utilizzando una percentuale.

Ci sono poi delle riduzioni per quanto ri-guarda:

• Figli minori ed un solo genitore,• Componente con handicap permanente o invalidità superiore al 66%;• Presenza di fi gli minori ed entrambi i genitori che abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno 6 mesi nell’annoprecedente

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QUANDO?In quali occasioni è necessario presentare il modulo ISEE?

•Contributi per affi tti•Domande di assistenza per anziani•Centri estivi per i bambini•Tassa sullo smaltimento dei rifi uti•Assegno di maternità•Trasporto scolastico•Agevolazioni per il trasporto pubblico•Rateizzazione delle tasse•Contributi alle badanti•Agevolazioni energia elettrica•Social card•Ticket della regione – ticket aggiuntivo si possono utilizzare due canali certifi care il reddito per lordo, oppure presentare l’ISEE

•Agevolazioni per i servizi di pubblica utilità come ad esempio telefono, luce e gas•Tasse universitarie•Assegni al nucleo familiare•Mensa scolastica•Asili nido•Associazioni per l’infanzia•Prestazioni scolastiche, borse di studio•Servizi sociosanitari a domicilio•Servizi sociosanitari diurni e residenziali

DOVE?Per compilare il vostro ISEE basta che vi rechiate presso i Centri autorizzati all’assistenza fi scale (CAF) della vostra città. Ogni organizzazione sin-dacale ne ha uno.

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Groupon, Groupalia, LetsBonus, Kgbdeals, PoinX.Questi alcuni dei nomi di siti internet che, con sempre più frequenza vediamo pubblicizzati nel web e social network, e ultimamente anche su mezzi di trasporto come gli autobus cittadi-ni. Questi i siti più cliccati in un periodo storico dove la crisi impazza e il portafoglio è sempre meno pieno e dove le aziende risentono del calo di acquisti. Sempre di più sono anche le aziende che per acquisire visibilità e aumentare clientela diventano partners di questi siti per incrementare il loro business.Ma di cosa si tratta nello specifi co? La risposta è semplice: comprare servizi e beni a prezzo sconta-to in qualsiasi periodo dell’anno, acquistandoli on line tramite carte di credito o prepagate. I servizi e beni acquistabili riguardano per lo più il tem-po libero e piccoli ‘vizi’ che è sempre più diffi cile permettersi: biglietti per cinema e teatri, cene in ri-storanti esclusivi, abbonamenti in palestra, viaggi, trattamenti benessere ed estetici, abbigliamento, e molto altro.

COME FUNZIONADopo essersi iscritti gratuitamente ad uno di questi siti, che funzionano da intermediari tra le aziende che decidono di farsi pubblicità con offerte e gli acquirenti, si ricevono giornalmente nella propria casella mail i  deals, ovvero le offerte del giorno

con relativo link di riferimento dove trovare tutte le informazioni sul prodotto messo in promozione, utilizzabile dal momento dell’acquisto entro una data precisa. Ogni deal che si riceve ha una sca-denza temporale ed è valida solo nel caso in cui si raggiunge il numero minino di acquirenti stabilito dall’azienda che lo mette a disposizione. Quindi, l’accesso a sconti e promozioni avviene attraver-so gruppi di acquisto: più persone si uniscono per acquistare un bene o un servizio a prezzo scontato rispetto al costo che avrebbe se venisse acquistato da un singolo utente. Nel caso in cui l’offerta non venga acquistata dal numero minimo di parteci-panti necessario, verrà cancellata automaticamente e non verrà addebitato nessun costo per la preno-tazione. Per non perdere l’offerta è quindi com-pito dell’utente interessato spargere la voce e far partecipare conoscenti, il che gli porterà ulteriori vantaggi a livello di sconti o ‘credits’: Groupon, per esempio, offre ai propri iscritti 6euro di credito se qualcuno compra un’offerta da loro suggerita, uti-lizzabile per offerte diverse da quella in questione. COME SI UTILIZZA L’OFFERTA ACQUISTATA? Una volta acquistato il deal, si riceve nella propria casella mail il coupon, che basterà stampare e por-tare con se per usufruire dello sconto. Non essen-do nominale, permette anche di sfruttare le offerte delle aziende per fare regali originali ma low cost.

BASTA UN CLICKPER RISPARMIARE

Tramite i siti delle meraviglie sconti fi no al 70%

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DI QUANTO SCONTO SI PUÒ GODERE SU OGNI SINGOLO PRODOTTO? Lo sconto dipende dall’azienda che decide di pro-muoversi. I principali siti che in Italia stanno sem-pre più prendendo il largo, Groupon e Groupalia, arrivano a scontare prodotti rispettivamente fi no al 70% e il 90%. Sono presenti nelle principali città italiane, e continuano ad aumentare il loro bacino di utenti che sono arrivati a defi nirli i “Robyn Hood del 2012”. I siti sono sempre attenti ai pareri dei loro fruitori e nessun commento lasciato nei loro canali viene mai censurato.

Una novità tra i siti che favoriscono con questo sconto il potere d’acquisto è  Per Due: nato nel 2003 a Roma, si è diramato nelle principali città italiane, ed ha la particolarità di avere, oltre i clas-sici deals singoli giornalieri, i deals per due perso-

ne, potendo utilizzare lo sconto acquistato sempre una sola volta. A questo hanno legato una card di fi delizzazione nominale, la Per Due City Card che permette di ottenere sconti in tutti gli esercizi com-merciali dei partner legati al sito esibendo la tesse-re quante volte si desidera. Fronteggiare la crisi e godersi un po’ di più la vita è così possibile, grazie anche alla sempre mag-giore sicurezza che danno i pagamenti on line, che fi no a qualche anno fa destavano timori e dubbi.

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LE NUOVE SOLUZIONI DEDICATE ALLE FAMIGLIE Finanziamenti e prestiti personalizzati con carte a funzionamento rateale

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“Prima passa da noi” è uno slogan divenuto familiare per la clientela del Gruppo Carige. L’in-vito proviene da Creditis, la società del Gruppo specializzata nel credito alle famiglie che offre alle famiglie soluzioni fi nanziarie innovative e perso-nalizzate atte a soddisfare ogni esigenza di acqui-sto di beni e servizi di consumo. Ne parliamo con il Direttore della società, Giorgio Orioli.

Può spiegarci in modo semplice e chiaro in che cosa consiste il servizio di consu-lenza fi nanziaria personalizzata che offrite gratuitamente al mercato?Nel contesto socio economico di riferimento il credito alle famiglie rappresenta una vera opportu-nità per tutto il sistema di mercato e, in particolar modo, per le famiglie consumatrici. Anche in una fase di incertezza economica non vengono meno gran parte delle esigenze di acquisto, pianifi cate o impreviste, delle famiglie. E’ tuttavia fondamentale offrire soluzioni di pagamento che consentano ai consumatori di soddisfare ogni esigenza di acqui-sto fi nale garantendo però la massima serenità e l’equilibrio economico e fi nanziario. Grazie alla professionalità e alla serietà dei consulenti fi nan-ziari presenti in tutte le fi liali del Gruppo Carige, Creditis offre al mercato un servizio di consulenza personalizzata in grado di indirizzare ogni cliente verso la soluzione fi nanziaria più adatta a soddi-sfare al meglio specifi che esigenze di acquisto. La nostra attività di consulenza abbraccia il cliente il 360 gradi: inizia con l’ascolto delle sue esigenze, prosegue con la progettazione congiunta di una soluzione fi nanziaria sostenibile e prosegue passo passo per tutta la durata del fi nanziamento attra-verso un sistema di assistenza integrato in grado di offrire al cliente risposte chiare e immediate. Il Gruppo Banca Carige si contraddistingue da

sempre per saper offrire al mercato risposte con-crete, affi dabili e ad elevato valore aggiunto e Cre-ditis, grazie alla sua specializzazione nel settore del credito alle famiglie, è in grado di cogliere in anticipo i segnali di un mercato in continuo cambiamento ed offrire in ogni momento un vero servizio fi nanziario integrato: consulenza, soluzio-ni fi nanziarie e innovative e personalizzate, assi-stenza.

Nel concreto quali prodottioffrite alla clientela?Innanzitutto la nostra famiglia di prestiti personali MYSURA. Finanziamenti che consentono ai clienti di effettuare senza pensieri le spese importanti, quelle cioè caratterizzate cioè da una maggior componente progettuale: dalla ristrutturazione dell’appartamento all’acquisto della nuova auto, dall’organizzazione del matrimonio all’acquisto di un nuovo camper fi no ai master di studi all’e-stero; Creditis è in grado di progettare insieme al cliente la soluzione di fi nanziamento migliore per consentire di effettuare acquisti fi no a 75.000 euro e di rimborsarli comodamente anche in 10 anni. MYSURA è uno strumento molto fl essibile che ci permette di andare incontro davvero a tutte le esigenze. Un esempio è MYSURA SMART, una formula che abbiamo studiato proprio in questi giorni in cui moltissime persone si trovano a do-ver far fronte a nuovi pagamenti. MYSURA SMART ha preso avvio il 15 maggio e durerà fi no al 15 luglio. E’ un prestito dedicato alle spese stagionali dei clienti privati: IMU, tasse, brevi vacanze di pri-mavera, un acquisto tanto desiderato... il tutto con una formula molto semplice: 11 rate, prima rata dimezzata, rate successive un decimo del valore fi nanziato. Sono fi nanziabili da 500 a 3000 euro in 11 rate, prima rata dimezzata. Nessuna spesa di

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istruttoria, erogazione, Rid e bollo, il taeg massi-mo è il 9,90%.

E per quanto riguarda gli acquisti di tutti i giorni? Carta VALEA, è la risposta giusta!

Di che si tratta esattamente?VALEA è una innovativa carta di credito rateale del Gruppo Carige, ed emessa direttamente da Credi-tis, che offre ai clienti l’opportunità di ottenere un credito sempre disponibile fi no ad un massimo di € 5.000, utilizzabile per effettuare tutti gli acquisti in massima libertà e senza bisogno di contanti. La si può usare in tutti i circa 26.000.000 negozi e punti di vendita aderenti al circuito Visa in Italia e nel Mondo: al supermercato, al ristorante, dal benzinaio, ma anche per rateizzare le bollette delle utenze o le spese mediche. Grazie a carta Valea il cliente dispone di somma che è sempre a sua disposizione per gestire, mese dopo mese con fa-

cilità e tranquillità, tutte le proprie esigenze e, in caso di necessità, può essere utilizzata anche per prelevare contanti presso tutti gli sportelli Banco-mat. Valea è una Carta estremamente sicura, grazie al doppio funzionamento a banda magnetica e a mi-crochip, ad un codice PIN, e ad una assicurazione gratuita che copre dal rischio di furto, smarrimento ed utilizzo fraudolento. Valea è semplice da ottenere: ogni cliente può ri-chiederla sia presso la rete di tutti gli sportelli del Gruppo che accedendo direttamente ai sitiwww.cartavalea.it e www.creditis.it: in pochi minuti la richiesta viene inoltrata ai nostri uffi ci che provve-deranno a mettersi in contatto con il richiedente e a recapitare la carta direttamente a casa del cliente.Valea è bella da esibire. Grazie al suo design inno-vativo Valea è una carta molto originale elegante, sportiva e curata nei minimi dettagli. La laminatu-ra satinata, il supporto plastico colorato, la banda magnetica e il microchip argentati, la grafi ca inno-

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vativa le consentono di non passare inosservata e di poterla esibire con piacere in ogni occasione. E per chi ama distinguersi Valea può diventare davvero una oggetto unico di valore: accedendo ai siti internet di carta valea e di Creditis, grazie ad un semplice e divertente tool di personalizza-zione, chiunque ha l’opportunità di personalizzare totalmente il design di Valea con una fotografi a che richiama gli affetti familiari, emozioni, le sue passioni a lui più care.

Ci potrebbe spiegare meglio cosa si intende per funzionamento rateale della carta?Il funzionamento rateale è molto semplice. A dif-ferenza delle normali carte di credito a saldo, il funzionamento rateale offre al cliente la possibilità di dilazionare nel tempo gli acquisti effettuati nel corso del mese, rimborsando il totale delle spe-se in comode rate mensili, personalizzabili dal cliente, che vengono addebitate direttamente sul

conto corrente del cliente. Il vantaggio è che grazie a questo sistema i clienti possono affrontare anche spese impreviste garantendo l’equilibrio del bud-get mensile familiare. Il secondo vantaggio del rateale è legato alla varia-bile tempo: infatti, grazie al pagamento delle rate, ogni mese il fi do di VALEA inizialmente accordato si ricarica immediatamente per un importo corri-spondente alla quota di capitale che viene rimbor-sata. Acquisti, rimborsi, ricarichi e il gioco è fatto.Valea è una carta di Credito davvero conveniente: non sono previste spese di emissione e di attiva-zione, non si paga nessuna commissione di paga-mento, nemmeno in caso di rifornimento di carbu-rante. In più con Valea è possibile avere sempre sotto controllo la propria situazione economica: ogni mese il cliente riceve un estratto conto anali-tico con l’evidenza di tutti gli acquisti effettuati con la sua Carta e con la chiara evidenza dell’importo della rata, della quota capitale e interessi; e del fi do disponibile.

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Carige Assicurazioni S.p.A. e Carige Vita Nuova S.p.A. costituiscono il comparto assicu-rativo del Gruppo Banca Carige, del quale fanno parte cinque banche, una società di gestione del risparmio e una società fi nanziaria. L’integrazione del polo assicurativo con quello bancario, nel 1997, ha determinato l’affermazione di una delle primissime realtà di “Bancassicurazione”, che, ad oggi, tra Filiali bancarie e Agenzie, conta oltre 1.000 punti vendita distribuiti sul territorio nazio-

nale.Forti di una lunga tradizione assicurativa, di una solidità fi nanziaria e competenza assicurati-va, le due Compagnie assicuratrici sono in grado di soddisfare le numerose esigenze e aspettative assicurative dei propri clienti, offrendo loro pro-dotti completi ed innovativi che spaziano dalla protezione del patrimonio dell’assicurato, rea-lizzata con specifi che polizze a copertura dell’a-bitazione, dei mezzi di locomozione, dell’attività professionale e della conduzione della famiglia e

IL GRUPPO ASSICURATIVO CARIGE

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LA RETE DI VENDITALa presenza nel mercato assicurativo è andata consolidandosi nel corso degli anni, in linea con l’evoluzione del mercato, soddisfacendo le mutate esigenze di una clientela che è diventa-ta sempre più attenta, esigente e consapevole nell’acquisto del servizio assicurativo.La politica commerciale del Gruppo è stata improntata alla presenza capillare sul territorio, attraverso l’apertura di molti punti vendita nelle piccole località, così da poter raggiungere age-volmente anche coloro che risiedono fuori dai grandi centri urbani. La vendita di prodotti assicurativi tramite il ca-nale bancario, oltre a quello agenziale, consen-te di offrire un servizio più completo ai clienti. Le modalità di collaborazione e sinergia fra le due reti variano a seconda delle diverse realtà territoriali e si concretizzano, in generale, in un ampliamento e una compensazione della pre-senza di punti vendita del Gruppo Carige sul territorio nazionale.

VALORIL’attenzione alla persona, la qualità del servi-zio, la solidità, e al tempo stesso, l’innovazione dell’offerta, tradizionali valori fondanti la strate-gia del Gruppo, sono all’origine della nostra at-tività e ci consentono di operare con successo.Crediamo fortemente che l’unico modo di operare in maniera socialmente responsabile sia far bene il nostro mestiere, nel rispetto più totale delle attese di tutti i nostri azionisti e dei loro valori. Questo è per la nostra azienda l’uni-co modo per ottenere un profi tto duraturo che contemperi interessi individuali e collettivi in una comune visione di crescita, insieme.Per saperne di più sui prodotti assicurativi del Gruppo Banca Carige rivolgetevi con fi ducia ad una delle nostre 450 Agenzie: sui siti internet www.carigeassicurazioni.it e www.carigeavita-nuova.it potrete trovare quella più vicina a voi.

della propria impresa, alla tutela del risparmio, del tenore di vita e della previdenza, nonché alla realizzazione di profi cui investimenti a me-dio e lungo termine attraverso polizze a preva-lente componente fi nanziaria.

La crescente sinergia tra le due Compagnie, che condividono i medesimi valori e standard qualitativi, offre un’elevata cura verso le esi-genze della clientela.

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GESTIRE LE SPESE DI TUTTI I GIORNIACQUISTARE E PRELEVARECon le carte, per evitare di portare soldi in tasca

Per le spese quotidiane, per prelevare contante, per acquistare nei negozi o su internet, ma anche per ricaricare il cellulare o pagare i pedaggi autostra-dali, la soluzione ideale sono le carte di pagamento: comode e sicure. Molte le possibilità di scelta tra vari tipi di carta. Un panorama che vale la pena essere riassunto.

CARTE PREPAGATEConsentono di fare acquisti e prelievi, anche all’estero e su Internet, senza la necessità di avere un conto corrente. Versi subito l’importo che vuoi sulla carta e lo utilizzerai successivamente quando vuoi. Le carte prepagate esi-stono anche in versioni più evolute che permettono di effettuare o ricevere bonifi ci e farsi accreditare lo stipendio: sono le carte con Iban.

CARTE DI DEBITO (BANCOMAT)Consentono di effettuare prelievi in Italia e all’estero e di acquistare tramite Pos in tutti gli esercizi convenzionati con addebito immediato sul conto.

CARTE DI CREDITOConsentono di fare acquisti in Italia, nel mondo e su internet, prenotare viag-gi e alberghi. La banca ti concede un credito mensile senza interessi, che rimborsi il 15 del mese dopo con addebito diretto sul tuo conto corrente.

CARTE DI CREDITO “REVOLVING”Le carte di credito Revolving offrono la possibilità di rateizzare gli acquisti ef-fettuati, partendo da un credito iniziale che viene rimborsato in piccole rate.

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Lontano dalle logiche meramente capitalisti-che e dalla ricerca del profi tto ad ogni costo. Dove l’imprenditore investe sul capitale umano e sullo sviluppo dell’azienda. La ripresa dell’economia passa anche da qui. Da un’idea tracciata da Luigi Fici, ordinario di economia aziendale all’Università di Firenze, per il quale la condizione indispensa-bile per far si che tutto questo si concretizzi è che “le imprese virtuose – soprattutto piccole e medie – vengano aiutate ad accedere al mercato dei ca-pitali. E questo può realizzarsi solo grazie ad uno stretto lavoro di collaborazione tra istituzioni pub-bliche ed investitori privati, che devono premiare il nuovo modello d’impresa aiutandolo a svilupparsi e stimolare intese e accordi di fi liera. In particolare il pubblico ha un ruolo fondamentale in quanto deve essere capace di valutare le imprese migliori e quali interventi attuare per ritrovare un buon equilibrio tra rischio e rendimento, incentivando di conseguenza l’investimento da parte dei privati. Un imprenditore può accettare anche ritorni più bassi sul capitale in-vestito se il suo rischio è in parte mitigato da qual-che forma di garanzia”. Gli interventi prefi gurati da Fici per aiutare le pic-cole e medie imprese sono molteplici. L’Autorità pubblica può, secondo il professore, decidere di intervenire sottoscrivendo fondi paritetici con i

privati, oppure può decidere di supportare gli inve-stitori garantendo la copertura di parte delle perdite legate ad iniziativa prive di successo, o ancora può stabilire di lasciare agli imprenditori la maggior par-te dei profi tti purché reinvestiti nell’azienda oppure rivolti ad incrementare l’occupazione. Qualunque sia la soluzione adottata, l’importante è che siano gli imprenditori ‘virtuosi’ a benefi ciarne. Ovvero quelli che vivono il rapporto con i propri dipendenti quasi come un legame familiare, che reinvestono gli utili prodotti, che sono i primi ad arrivare in uffi cio e gli ultimi ad andare via la sera. Queste persone non de-vono essere lasciate sole, in quanto rappresentano un modello da premiare e da diffondere in ogni real-tà produttiva. Ogni intervento pubblico, ricorda co-munque Fici, deve necessariamente riuscire a coin-volgere il settore privato e deve seguire una logica di profi tto, per non incorrere nei divieti di aiuti di Stato. La Toscana, in particolare, è un territorio con un tes-suto imprenditoriale sviluppato e le iniziative in fase di start up non sono molte, quindi l’intervento deve essere indirizzato soprattutto verso imprese già fun-zionanti ma che necessitano di un sostegno. Solo così, conclude il professore, sarà possibile rilancia-re l’economia toscana in chiave nazionale e creare un vero e proprio “modello toscano” da esportare in ogni realtà territoriale.

RILANCIARE L’ECONOMIA ACCESSO AI CAPITALI ED INTEGRAZIONETRA PUBBLICO E PRIVATOFici: “Le imprese devono essere aiutate ad accedere ai fi nanziamenti”

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Quello giovanile è un universo in continuo movimento che richiede un’attenzione particolare. La diffi coltà a comunicare spesso fa nascere un muro invisibile tra le nuove generazioni e il mondo “adulto”. Ciò avviene anche nel settore fi nanziario dove si riscontra nei giovani una diffi coltà di fondo ad avvicinarsi alla banca. E’ un problema che Banca Carige ha affrontato e risolto con successo grazie ad un prodotto sempli-ce e fl essibile come la carta Ricarige. Ne parliamo con Serena Melai che, dopo una lunga esperienza come direttrice di fi liale, coordina oggi l’attività con la clientela retail delle fi liali di Banca Carige presenti in Toscana.

Dottoressa Melai, il suo è un osservatorio privilegiato, in contatto costante con tantissima clientela. Come vivete in Carige il rapporto col mondo giovanile?Essere a fi anco delle nuove generazioni rappre-senta per noi un valore aggiunto e una ricchezza. Ascoltare e soddisfare le esigenze del mondo gio-vanile vuol dire saper ricercare e offrire proget-tualità e innovazione, fattori centrali nella visione strategica del nostro Gruppo. Per noi è uno sti-molo molto importante. Questo mondo, spesso considerato come un target, un obiettivo, un ba-

cino di consumo, rappresenta invece una risorsa ricchissima non solo in vista del futuro ma anche per il contributo che offre alla crescita del benes-sere collettivo nell’immediato. Una realtà conside-rata ancora marginale dai circuiti fi nanziari, forse vincolati nella propria offerta di prodotti a schemi legati a stili di vita conformi ad una fascia cosid-detta “adulta”. Dobbiamo tenere conto che negli ultimi due de-cenni la società ha conosciuto cambiamenti epo-cali e la popolazione oggi under 30 ne è stata inve-stita in modo profondo. Fino almeno alla fi ne degli anni ’90 l’inclusione nei circuiti dei servizi bancari, quello che tecnicamente si defi nisce il processo di “bancarizzazione”, avveniva in maniera qua-si automatica con il termine del periodo di studi e l’ingresso nel mondo del lavoro. Nella norma l’accredito del primo stipendio, e l’accesso ad un posto di lavoro a tempo indeterminato, compor-tava automaticamente l’accensione di un rapporto di conto corrente, il rilascio della carta bancomat, del carnet di assegni, ecc. Il presupposto di questi rapporti era fondamentalmente la stabilità, lavora-tiva ma anche fi sica, in un contesto sociale tenden-zialmente poco dinamico, basato su entrate fi sse, costanti nel tempo. Condizioni che sono in buona parte mutate. Oggi il

GIOVANI E BANCAAVVICINARLI PER CRESCERE INSIEMEProdotti ed opportunità per tagliare i ‘gap’ generazionali

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mondo giovanile è il massimo interprete di quella fl essibilità che la società e l’economia globalizzate richiedono. Sempre in movimento, per studio o per ragioni professionali, e sempre meno orientati a rapporti lavorativi a lungo termine, gli under 30 incarnano appieno le caratteristiche di quella che è stata defi nita la “società liquida”. Poco vincolati a un luogo fi sico, abituati a sfruttare le opportunità offerte dalla rete, spesso non si riconoscono negli strumenti bancari tradizionali come, d’altra parte, di frequente vengono investiti da poca attenzione da parte del sistema, per quella mancanza dei tratti caratteristici della clientela tipo, come fi nora è sta-ta concepita. Un dato che induce alla rifl essione, osservando le rilevazioni a livello di sistema, è quello che sot-tolinea come la percentuale dei titolari di conto

corrente sotto i 30 anni sia inferiore di 3-4 punti rispetto alla loro incidenza sulla popolazione, un divario che si amplia per gli under ’25. È un gap che non serve certo né ai giovani né alle banche. Rischiamo di sfi orare un luogo comune dicendo che investire sui giovani rappresenta un aspetto prioritario per qualsiasi impresa fi nanzia-ria. Essi sono ovviamente i clienti del domani, il presupposto per una crescita futura. Indipenden-temente da queste considerazioni, essere a fi anco delle nuove generazioni rappresenta per Banca Carige un valore aggiunto e una ricchezza. Contrariamente agli stereotipi in voga, recentissi-mi studi di mercato realizzati su un ampio campio-ne di giovani in tutta Europa hanno poi evidenziato come i tratti caratteristici delle nuove generazioni siano l’impegno e il senso di responsabilità. Emer-

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ge da questo mondo un solido portato valoriale che si coniuga con le istanze e gli stili di vita della società moderna. Ascoltare e soddisfare le esigenze di tale realtà vuol dire saper ricercare e offrire solidità, insieme a progettualità e innova-zione, fattori centrali nella visione strategica del nostro Gruppo. Per noi lo stimolo è molto im-portante.

Abbiamo parlato di flessibilità, di esigenze di spostamento ed anche di saltuarietà nel lavoro. Una realtà che impone la sfida di prodotti nuovi.Certo, sono situazioni che richiedono nuovi stru-menti. Abbiamo per questo creato RICARIGE, carta prepagata ricaricabile con o senza IBAN, che ha incontrato un notevole apprezzamento propri tra i giovani.

Cosa vuol dire con IBAN?IBAN è il codice, “l’indirizzo”, che identifi ca un

conto corrente. La carta con IBAN è quindi una carta che in realtà è un conto corrente tascabile, senza i costi del conto corrente. Per questo RICARIGE è l’ideale, ad esempio, per chi si muove spesso per vacanza o per studio. I genitori possono così trasferire denaro a distanza ai fi gli caricando dal proprio conto la carta del ragazzo, ed è semplice come fare un bonifi co.

Quali sono le sue caratteristiche?RiCarige, risponde alle necessità di chi ha bi-sogno soprattutto di semplicità, immediatezza e sicurezza. E’ semplice averla: la carta si può richiedere, immediatamente disponibile presso gli sportelli di Banca Carige, anche se non si è titolari di un normale conto corrente bancario. RiCarige permette di eseguire pagamenti e prelie-vi di contanti, in quest’ultimo caso presso un Atm (comunemente chiamato “bancomat”) che riporta il logo Visa Electron. Gli acquisti possono essere

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effettuati in Italia, all’estero o via Internet. Un comodo e sicuro servizio Internet consente ai clienti, 24 ore su 24, di controllare in tempo reale i movimenti e il saldo, trasferire fondi da una riCari-ge all’altra, ricaricare la carta o un cellulare.La riCarige con Iban consente di effettuare e rice-vere bonifi ci, farsi addebitare le utenze e le RID. Questa formula è l’ideale per i giovani che lavora-no: in questo caso è possibile farsi accreditare lo stipendio sulla carta. È prevista una versione di riCarige senza Iban per i giovani minorenni che può essere utilizzata per piccole spese o anche per i viaggi all’estero.

E la sicurezza? Per quando riguarda gli acquisti presso gli esercizi commerciali, o i prelievi all’Atm, un ulteriore fatto-re di sicurezza è l’adozione del microchip, in ag-giunta alla banda magnetica. In ogni caso il cliente può sottoscrivere un servizio gratuito di notifi ca via

Sms di tutti i pagamenti e prelievi di importo supe-riore ai 50 euro. Inoltre è prevista la possibilità di aderire al servizio di autorizzazione online tramite SMS dispositivo con OTP (One Time Password).

Ma quanto costa?Anche dal punto di vista economico la nuova ri-Carige con Iban offre condizioni veramente van-taggiose. I titolari sino al compimento dei 29 anni sono esentati dal pagamento del canone di 1 euro al mese (una scelta pensata da Banca Carige per essere sempre più vicina al mondo dei giovani) così come tutti coloro che effettueranno accrediti nel mese (ricariche, bonifi ci, stipendio ) superiori a 250 euro.Per saperne di più consiglio di visitare www.ricari-ge.it, sito dalla grafi ca essenziale e diretta su cui, a partire dalla formula “Risolvi, Ricarichi, Risparmi”, il vasto pubblico della rete potrà trovare ogni infor-mazione riguardante la nuova prepagata.

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INCUBATORI PER IMPRESE “NEONATE”Il nuovo modo per crescere dedicato ai giovani

Sviluppare un’idea poterla mettere in pratica e farla fruttare dal punto di vista economico. Esiste una possibi-lità per realizzare questi progetti, si chiama Incubatore d’impresa. In To-scana ne esistono già diversi e sono quasi tutti nati a sostegno delle im-prese che lavorano nell’ambito delle nuove tecnologie. Ma cos’è, in poche parole, un “In-cubatore”? In genere si tratta di uno spazio attrezzato in grado di ospitare neo-imprese nel periodo della loro nascita (si va dai 3 ai 4 anni). Alle imprese “neonate” vengono offerti i servizi essenziali in modo centralizza-to per far partire e crescere l’impresa stessa. In questo ambito, ai nuovi imprenditori viene fornita consulen-za gestionale e l’aiuto per ritagliarsi la propria fetta di mercato. Tutto ciò

permette a chi vuole far nascere una nuova impresa, di partire con costi contenuti, vedere se il businnes plan funziona e se ci sono possibilità di in-serirsi sul mercato. Dopo il periodo di incubazione e sperimentazione, l’im-presa potrà crescere e trovare una sua sede e collocazione sul mercato.L’opportunità è in particolare rivolta ai giovani e le imprese che hanno già sfruttato queste opportunità sono so-prattutto quelle legate alle nuova tec-nologie. Fra gli “Incubatori più noti in Toscana” c’è sicuramente il primo: il Polo Tecnologico di Navacchio in seguito ne sono nati altri fra questi ad esempio “Innovare in Mugello” che si è affermato in una piccola realtà loca-le e si è subito distinto. Per saperne di più www.incubatoritoscani.it.

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Tra le più antiche aziende di credito in Italia, Banca Carige, affonda le proprie radici nel Monte di Pietà di Genova, fondato dal Beato Angelo da Chivasso nel 1483. Divenuta Cassa di Risparmio di Genova nel 1846 è quotata in borsa dal 1992, data in cui ha assunto il nome attuale di Banca Carige Spa. Avendo mantenuto la sua autonomia e identità di Cassa di Risparmio, Carige possiede nel suo DNA l’attenzione alle risorse fi nanziarie affi datele dalla clientela. Una mission per cui si è appositamente dotata di una struttura di Private Banking dedicata alla consulenza fi nanziaria ai privati e alle imprese e alla gestione di patrimoni. E’ un’attività su cui Ca-rige punta in modo deciso per venire incontro alla domanda crescente di consulenza fi nanziaria per-sonalizzata che emerge da una clientela sempre più informata, ma anche certamente preoccupata e disorientata dalla grave crisi che ha colpito i mercati fi nanziari. Il private banker che coordina e dirige con pas-sione e attenzione l’attività di consulenza fi nan-ziaria specializzata in Toscana è Mauro Casano-va. Lo incontriamo nel suo uffi cio di Firenze, in Viale Guidoni, da cui si sposta quotidianamente per seguire da vicino un’ampia e qualifi cata clien-tela in tutta la regione.

Dottor Casanova, può spiegarci il vostro modo di operare e quali sono i punti di forza che vi contraddistinguono?

Le proposte di investimento vengono costruite partendo sempre da un’attenta conoscenza dei no-stri clienti, dalla condivisione del profi lo di rischio accettabile e dalle defi nizione delle aspettative di rendimento sul patrimonio e portano alla presenta-zione di soluzioni di investimento personalizzate e condivise. Il Gruppo Carige opera in “architettura aperta” ed è quindi in grado di guidare il cliente nella sele-zione di numerosi strumenti di investimento scelti in logiche di eccellenza su tutti i mercati fi nanziari mondiali. Certamente la situazione attuale richie-de una particolare attenzione, soprattutto riguardo all’assunzione di rischi. Recentemente anche stru-menti che fi no a poco tempo fa sembravano più che sicuri hanno riservato sorprese non piacevo-li. Il nostro compito è quindi quello di guidare il cliente in scelte consapevoli e di ridurre l’emotività che spesso caratterizza le fasi più delicate dei mer-cati fi nanziari. Per raggiungere questo obiettivo riteniamo fon-damentale incontrare tutti i nostri clienti con fre-quenza, per analizzare, commentare ed aggiornare

PRIVATE BANKING CARIGEIL PATRIMONIO IN BUONE MANIA colloquio con Mauro Casanova, consulente private per la Toscana

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la situazione dei bisogni dell’investitore nel loro evolversi nel tempo e verifi care i risultati delle scelte già effettuate.

Quali sono i vostri punti di forza?Direi la grande rapidità decisionale, la fl essibilità, la semplicità operativa e l’assoluta riservatezza, col risultato di porre la persona che si rivolge a noi sempre al centro della nostra organizzazio-ne. Le persone sono una diversa dall’altra e così sono le soluzioni che siamo in grado di propor-re, tagliate su misura per le esigenze di ognuno. Siamo inoltre una realtà bancaria solida, che è ormai conosciuta e si è radicata in Toscana grazie a due marchi storici, come Banca del Monte di Lucca e Cassa di Risparmio di Carrara, al lavoro portato avanti dai colleghi delle 27 agenzie Cari-ge nella regione, dirette dal capoarea Andrea Pe-drelli. La nostra clientela riceve così un livello di servizio estremamente personalizzato, unito però alle importanti garanzie che può offrire solo un Gruppo bancario solido come Carige. Direi che il punto d’eccellenza, tutt’altro che comune, del nostro modo di operare è la totale indipendenza del singolo private banker nella scelta degli in-vestimenti. L’operatività di noi consulenti Carige non è infatti vincolata ad un basket predefi nito di prodotti o preindirizzata da particolari ordini di scuderia, ma è guidata dall’esclusivo desiderio di interpretare le esigenze di investimento delle persone nel migliore dei modi. E’ per questo che

abbiamo scelto di non porci obiettivi commercia-li, di vendita. Nella fi losofi a del private banking Carige, la logi-ca di prodotto viene superata dalla prospettiva di costruire una relazione stabile, fondata sul coin-volgimento del cliente e sulla condivisione degli obiettivi.

Tradizionalmente il private banker segue le persone negli investimenti finanziari. Vi rivolgete però sempre più anche ai patrimoni aziendali… Naturalmente la gestione del risparmio rimane il nostro core business, ma la nostra consulen-za guarda oltre la gestione dei soli asset fi nan-ziari. Carige è un Gruppo storicamente attento alle imprese ed abbiamo sviluppato sensibilità ed expertise per poter rispondere ai bisogni più complessi. Ai nostri clienti imprenditori consi-gliamo di considerare le risorse gestite nel loro complesso, approfondendo anche le connessioni tra azienda, patrimonio e famiglia. Siamo in gra-do di affi ancare chi ha responsabilità d’impresa in tutte le decisioni di wealth planning, dalla pianifi -cazione successoria nell’azienda alla costituzione di trust, individuando le migliori soluzioni di go-vernance del patrimonio. Grazie al nostro network di professionisti e strutture di altissimo profi lo, la nostra consulenza si estende anche a operazioni di fi nanza straordinaria. Incontrarci è semplice: basta rivolgersi alla 83 fi liali del Gruppo Carige presenti in tutta la Toscana.

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Quando si parla di grave crisi economica globale, non si può fare a meno di considerare il fatto che si parla, allo stesso tempo, di crisi dell’uomo, che si manifesta spesso con una sorta di frattura, se non rottura dell’equilibrio psicolo-gico della persona. Precariato, disoccupazione ed instabilità lavorativa in genere comportano tutta una serie di conseguenze profonde: rischia-no infatti di mettere in discussione le proprie cer-tezze esistenziali, creano problemi di autostima e spingono l’individuo in una costante instabili-tà emotiva. La perdita del lavoro, poi, va intesa come un evento complesso e multidimensionale, che coinvolge diversi aspetti: la perdita del ruolo di lavoratore e delle entrate economiche, il cam-biamento delle attività quotidiane, le interazioni sociali, la responsabilità, la percezione di sé e l’immagine pubblica di sé. Venir meno di una occupazione signifi ca infatti non aver più un ruo-lo sociale, la capacità di sostenere se stessi e la propria famiglia.La mancanza di prospettive economiche e occu-pazionali predispone allo sviluppo di varie forme di disagio emotivo, oppure all’aggravamento di forme di disagio già in atto. Si manifestano alte-razioni dell’umore, della stabilità emotiva, della sfera relazionale e affettiva, fi no ad arrivare a de-

pressione o a conclamati disturbi d’ansia, com-portando un complessivo peggioramento della qualità della vita.

Alla luce dei recenti fatti di cronaca, cosa accade nella mente della persona in crisi economica: è come se iniziasse un dialogo interiore dove la mente passa in rassegna tutte le opzioni per capi-re ed accettare la situazione di estrema diffi coltà, alla ricerca di una soluzione. In certi casi esistono anche dinamiche complesse con la famiglia, con il partner, gli amici, tali per cui il soggetto quasi rimprovera per non ricevere da loro un aiuto ade-guato. Del resto il soggetto si sente inaiutabile e il dolore mentale è considerato unico e insop-portabile. Non avere lavoro, e ancor di più perderlo, può provocare sentimenti di dispiacere, vergogna, umiliazione, sconfi tta ed ansia; sono questi gli elementi del dolore mentale che conducono ad uno “stato perturbato” nel quale l’individuo per-de i riferimenti circa le relazioni interpersonali, il voler vivere, gli affetti. Si tratta di uno stato della mente in cui il soggetto perde gli abituali punti di riferimento, si sente angosciato, frustrato, senza aspettative nel futuro. Questa miscela di emozioni diviene “esplosiva” quando l’individuo si rende

CRISI ECONOMICAE PSICOLOGIACome reagisce la mente dell’individuoA cura del Dott. Davide LacangelleraPsicologo - Psicoterapeuta

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conto che, per risolvere tale sofferenze estrema, un atto contro sé stesso è, per lui, la migliore soluzione.Il motivo determinante e precipitante che attana-glia l’esistenza della persona in crisi lavorativa ed affettiva, più che una vera e propria depressione in senso stretto dal punto di vista clinico, è rap-presentato dal problema della miseria umana. In questo quadro avere una famiglia e avere qualcu-no che sostiene nei momenti più diffi cili è qual-cosa di determinante. Ma dobbiamo imparare dal passato. Altre volte nella storia in presenza di crisi economiche gravi ci sono state ondate di situazioni diffi cili a livello sociale. Mass media, esperti, agenzie di volon-tariato devono dare un messaggio comune di speranza. Bisogna evitare di mettere sulle spalle delle persone in diffi coltà un peso aggiuntivo, co-municando che “tanto peggio di così”.

Si deve essere consapevoli che dai problemi si può uscire, cercando aiuto, ci sono alternative che la persona, resa miope dalla sofferenza, non è in grado di vedere.I problemi economici possono avere un impatto su come le persone guardano sè stesse e al loro futuro, ma anche sui rapporti con famiglia e ami-ci. Insomma, le recessioni possono anche alte-rare intere comunità. Resta certo che per preser-vare il benessere psicologico delle persone che vivono o potrebbero vivere problemi economici è necessario studiare strategie preventive, azioni di sostegno sociale mirato e servizi di consulenza ad hoc per chi perde il lavoro o la casa, e au-mentare l’accessibilità dei servizi di prevenzione. Bisognerebbe, in sostanza, avvicinarsi maggior-mente al bisogno di aiuto che la persona in crisi ha, e costruire insieme, utilizzando tutte le risorse disponibili, un percorso alternativo .

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ALCUNI RIFERIMENTI UTILI

CAF CISL TOSCANA S.R.LSEDE REGIONALEIndirizzo: via Benedetto 42,42/BTelefono: 0554392243E-mail: [email protected]

CAF CIGLSEDE REGIONALEIndirizzo: via Pier Capponi 7 (FI) Telefono: 055-503.61E-mail [email protected]

CAF UILSEE UIL PROVINCIALE Indirizzo: via Corcos 15 (FI)Telefono: 0557326199E-mail: [email protected]

ASSOCIAZIONI CONSUMATORI

ADICONSUM SEDE REGIONALE Indirizzo: Via Carlo del Prete, 135Telefono: 055/4379684-3269042 E-mail: [email protected]

ADOC SEDE REGIONALEIndirizzo: via Cavour 15Telefono: 0557325586E-mail: [email protected]

ADUC SEDE NAZIONALEIndirizzo: via Cavour 68 (FI)Telefono: 8959697997

ADUSBEF SEDE REGIONALEIndirizzo Via Montebello 76 (FI)Telefono: 055361925E-mail: [email protected]

CODACONS SEDE REGIONALEIndirizzo: via P. Francavilla, 14/E (FI)Telefono: 0557398841E-mail: [email protected]

CONFCONSUMATORISEDE REGIONALEIndirizzo: via G.Modena 23Telefono: 055585564

FEDERCONSUMATORIIndirizzo: via Tavanati 3E-mail: [email protected]

UNIONE NAZIONALE CONSUMATORIIndirizzo: via de’Vecchietti 13 (FI)Telefono: 055268188E-mail: uncfi [email protected]

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