ECONOMIA E POLITICA AGRARIA ANNO ACCADEMICO 2007/2008 Angelo Frascarelli

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ECONOMIA E POLITICA AGRARIA ANNO ACCADEMICO 2007/2008 Angelo Frascarelli (Dipartimento di Scienze Economico-estimative e degli Alimenti Univ. di Perugia)

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ECONOMIA E POLITICA AGRARIA ANNO ACCADEMICO 2007/2008 Angelo Frascarelli (Dipartimento di Scienze Economico-estimative e degli Alimenti Univ. di Perugia). I fattori produttivi dell’azienda agraria. Riferimento: De Benedictis M., Cosentino V., Economia dell’azienda agraria, - PowerPoint PPT Presentation

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ECONOMIA

E POLITICA AGRARIA

ANNO ACCADEMICO 2007/2008

Angelo Frascarelli(Dipartimento di Scienze Economico-estimative e degli Alimenti

Univ. di Perugia)

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I fattori produttivi dell’azienda I fattori produttivi dell’azienda agrariaagraria

Riferimento:

De Benedictis M., Cosentino V., Economia dell’azienda agraria,

Il Mulino, Bologna, 1979

CAPITOLO XII(escluso par. 3.2)

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FATTORI PRODUTTIVI DELL’AZIENDA FATTORI PRODUTTIVI DELL’AZIENDA AGRARIAAGRARIA

TRE CATEGORIE DI FATTORI:

1. capitale fondiario

2. capitale di esercizio

3. lavoro

+ fattore imprenditoriale: coordinamento, organizzazione e assunzione del rischio di impresa.

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CLASSIFICAZIONE DEI FATTORI CLASSIFICAZIONE DEI FATTORI

IN BASE ALLA DURATAIN BASE ALLA DURATA

FATTORI A LOGORIO TOTALE: esauriscono la loro utilità in un solo

ciclo produttivo.

FATTORI A LOGORIO PARZIALE: erogano i loro servizi lungo un arco

di tempo che comprende più cicli produttivi.

due problemi:

1. deprezzamento

2. ammortamento

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DEPREZZAMENTODEPREZZAMENTO

CAUSE DEL DEPREZZAMENTO:

1. l’uso

2. gli agenti fisici naturali

3. gli eventi avversi eccezionali

4. l’obsolescenza (invecchiamento economico)

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AMMORTAMENTOAMMORTAMENTOprocedimento di ripartizione del deprezzamento procedimento di ripartizione del deprezzamento

complessivo subito da fattore nei diversi anni della complessivo subito da fattore nei diversi anni della durata del serviziodurata del servizio

DUE FINALITA’:

1. la distribuzione del costo iniziale nei vari periodi produttivi

a) ripartizione lineare

b) ripartizione proporzionale al deprezzamento annuo

c) ripartizione proporzionale all’utilizzazione annua

d) combinazione a) e c)

2. la ricostituzione del valore iniziale del bene strumentale

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IL CAPITALE FONDIARIOIL CAPITALE FONDIARIOl’insieme della terra nuda e dei capitali in essa l’insieme della terra nuda e dei capitali in essa

stabilmente investitistabilmente investiti

ELEMENTI DI CAPITALE FONDIARIO- ubicazione- natura del terreno- numero, estensione e configurazione degli appezzamenti- miglioramenti fondiari

- fabbricati- viabilità interna- sistemazione di superficie e impianti irrigui fissi- altri miglioramenti

- ripartizione della superficie aziendale

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RIPARTIZIONE DELLA RIPARTIZIONE DELLA SUPERFICIE TERRITORIALESUPERFICIE TERRITORIALE

SUPERFICIE TERRITORIALE

A. Superficie produttiva (Superficie Agricola e Forestale Totale)

B. Superficie improduttiva

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RIPARTIZIONE DELLA RIPARTIZIONE DELLA SUPERFICIE AZIENDALESUPERFICIE AZIENDALE

SUPERFICIE TOTALE DELL’AZIENDA (SAT)

A) Superficie Agricola Utilizzata (SAU) - seminativi- prati e pascoli permanenti- colture permanenti (colture legnose agrarie)- orto familiare

B) Superficie a bosco

C) Superficie Agricola Non Utilizzata

D) Altra superficie

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IL POSSESSO DEL CAPITALE IL POSSESSO DEL CAPITALE FONDIARIOFONDIARIO

- Proprietà- Affitto (comodato)- Mezzadria - Colonia- Enfiteusi- Usufrutto- Conferimento a cooperative

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DIFFERENZE TRA PROPRIETA’ DIFFERENZE TRA PROPRIETA’ ED AFFITTOED AFFITTO

- Proprietà- maggiori gradi di libertà dell’imprenditore- difficoltà di acquisizione: rigidità del mercato (scarsa

offerta, beni rifugio, alti costi di acquisizione)- polverizzazione- frammentazione

- Affitto - maggiore elasticità di acquisizione- scadenza del contratto- vincoli giuridici (irrigidimento del mercato dell’affitto)

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IL CAPITALE DI ESERCIZIOIL CAPITALE DI ESERCIZIOè un complesso di beni materiali diversiè un complesso di beni materiali diversi

A) STRUMENTI DI SCORTAa1) macchine, attrezzi e materiali fissi vari (scorte

morte)

a2) bestiame (scorte vive)

B) PRODOTTI DI SCORTA (scorte morte)

C) CAPITALE DI ANTICIPAZIONE

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Macchine e attrezzi Macchine e attrezzi (scorte morte)(scorte morte)

CATEGORIE:– macchine motrici;– macchine operatrici;– attrezzi e materiale vario a logorio parziale.

Elementi descrittivi:– tipo di macchine, quantità, stato di conservazione;– determinazione della forza motrice disponibile in azienda;– valore monetario delle macchine (due metodi):

quotazioni di mercato; differenza tra il valore a nuovo e la somma delle quote di

ammortamento (valore ammortizzato).

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Bestiame Bestiame (scorte vive)(scorte vive)

Elementi descrittivi– specie;– razza e attitudine produttiva;– tipo di allevamento;– indirizzo produttivo;– numero di soggetti:

per categoria; per età.

Problemi da affrontare:– determinazione della consistenza zootecnica (due metodi);

determinazione del carico di bestiame mantenibile, date certe disponibilità alimentari;

determinazione dei fabbisogni alimentari relativi ad una determinata composizione dell’allevamento.

– determinazione del valore.

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Prodotti di scorta Prodotti di scorta (scorte morte)(scorte morte)

Sono fattori a logorio totale presenti in azienda:• foraggi di scorta (fieno, insilati, mangimi, ecc.);• lettimi di scorta (paglia, ecc.);• sementi di scorta;• letame di scorta;• altre scorte (es. fattori per agriturismo, ecc.)

Problemi da affrontare:– determinazione del valore e della quantità (es.

inventari).

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Capitale di anticipazioneCapitale di anticipazione Capitale circolante. E’ costituito dalle seguenti categorie:

– spese per l’acquisto di mezzi tecnici;– spese per noleggi;– spese per imposte, tasse e contributi vari;– spese per la manodopera aziendale ed extraziendale;– spese di manutenzione ed assicurazione dei capitali fissi.

Problemi:– frazione di capitale circolante di cui bisogna disporre per fare fronte

alle spese durante i periodi in cui queste non sono compensate dalle vendite dei prodotti (capitale di anticipazione);

– tempo medio di anticipazione del capitale circolante ai fini del calcolo degli interessi.

Stima del capitale di anticipazione:– metodo indiretto: capitalizzazione della differenza tra interessi passivi ed

interessi attivi;– basato sulla definizione del periodo medio di anticipazione.

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IL LAVOROIL LAVORO

A) LAVORO MANUALE: necessario per l’esecuzione di determinate operazioni del processo produttivo

B) LAVORO DIRETTIVO: attuazione delle decisioni dell’imprenditore (attività di

gestione); attività di sorveglianza.

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IL LAVORO: disponibilità e fabbisogniIL LAVORO: disponibilità e fabbisogni

A. Calcolo delle quantità disponibili di lavoro in azienda stima della forza lavoro presente in azienda, per specializzazione unità di misura : ULU : Unità Lavorative Uomo = 1800 ore

B. Stima del fabbisogno di lavoro. Il calendario di lavoro: distribuzione stagionale degli impieghi di lavoro in azienda;

calcolo dei fabbisogni stagionali (mensili) per specializzazione (es. potatori, trattoristi, ecc.);

calcolo delle disponibilità mensili: bisogna tener conto: unità lavorative familiari; unità lavorative salariate; condizioni climatiche; riposo e festività.

giornate lavorative effettive mensili; ottimizzazione dei lavoratori fissi e stagionali.

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Azienda e impresaAzienda e impresa

Azienda: “la combinazione elementare dei mezzi di produzione” (Serpieri, 1950) ovvero un insieme coordinato di fattori della produzione che può essere unitariamente destinato alla produzione di beni e servizi.

– La presenza, all’interno dell’azienda agraria, delle diverse categorie di fattori, è condizione necessaria ma non sufficiente affinché si realizzi il processo di trasformazione dei fattori stessi nei prodotti. Occorre che accanto ai fattori di produzione sia presente il fattore imprenditoriale, al quale spetta la funzione di coordinamento dei fattori stessi.

Impresa: frutto della volontà imprenditoriale di utilizzare fattori disponibili in azienda per il conseguimento di obiettivi predeterminati.

– Azienda agraria = “unità oggettiva”.– Impresa agraria = “unità soggettiva”.– Nella quasi totalità dei casi c’è una sostanziale identità tra “azienda” e “impresa”,

per cui i due termini vengono utilizzati per lo più come sinonimi.