ECONOMIA CULTURA SOLIDARIETÀ SPORT PLEIADITiziano Sclavi, creatore di Dylan Dog, l’uomo da un...

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N° 63 - Semestrale - Ottobre 2013 ECONOMIA CULTURA SOLIDARIETÀ TERRITORIO SPORT CREVAL MAGAZINE PLEIADI UN WEEK END A... Monza, fra natura, arte e lavoro LA TUA BANCA Artigiani, tradizione e innovazione SOCIOINCREVAL 150 partner, tante occasioni per i Soci

Transcript of ECONOMIA CULTURA SOLIDARIETÀ SPORT PLEIADITiziano Sclavi, creatore di Dylan Dog, l’uomo da un...

  • N° 63 - Semestrale - Ottobre 2013

    E C O N O M I A � C U LT U R A � S O L I D A R I E T À � T E R R I T O R I O � S P O R T

    CREVALMAGAZINEPLEIADI

    UN WEEK END A...Monza,

    fra natura, arte e lavoro

    LA TUA BANCAArtigiani,

    tradizionee innovazione

    SOCIOINCREVAL150 partner,tante occasioniper i Soci

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    Strategico, sotto il 100%, al fine di preservare ele-vati livelli di liquidità; è altresì significativo citarel’ampliamento della base clienti, che, a fine giu-gno, ha raggiunto le 941.000 unità circa (+2,6%rispetto a giugno 2012), con un tasso di fideliz-zazione del 97%.

    Le operazioni, effettuate nel semestre, preor-dinate a ottimizzare ulteriormente le attività di rischioe il portafoglio partecipativo – con la vendita del-l’interessenza in Banca di Cividale, nel contesto diun rinnovato accordo di collaborazione industria-le, e in Aperta Fiduciaria – hanno consentito il rim-borso dei “Tremonti Bonds”, in linea con gli obiet-tivi industriali del Gruppo. Importante è stato an-che il sostegno dei Soci, che hanno sottoscritto leazioni rivenienti da Warrant 2014 Credito Valtellineseper oltre 20 milioni di euro.

    Una buona capacità di erogazioneIl livello di patrimonializzazione in essere – il core

    capital ratio risulta pari all’8% circa, mentre il to-tal capital ratio si attesta all’11,1% – ci rende fi-duciosi in termini di solidità patrimoniale. Nei pri-mi sei mesi dell’anno, il Gruppo ha mantenuto, gra-zie alle operazioni di rafforzamento patrimoniale rea-lizzate, una buona capacità di erogazione; i finan-ziamenti concessi nel periodo sono stati pari a cir-ca un miliardo di euro, di cui 700 milioni circa alleimprese e 300 alle famiglie.

    Molto importante in tale contesto sono state al-cune collaborazioni: innanzi tutto, con i consorzi fidi,

    che ci hanno consentito di aumentare il credito alleimprese, anche attraverso le garanzie offerte dalFondo Centrale di Garanzia per le PMI. In pro-spettiva, l’accordo firmato con il FEI a luglio scor-so ci consentirà di erogare fino a 100 milioni di eurodi nuovi credito alle PMI, in particolare per progettidi innovazione di prodotto e processo.

    Navighiamo, dunque, in tempi di crisi, che ciaccompagneranno ancora per un periodo nonbreve. Il Gruppo ha rafforzato i propri profili diequilibrio tecnico – la liquidità e la patrimonializ-zazione – e ha snellito la propria struttura, per ri-spondere con maggiore efficacia al mercato e concosti minori. La redditività certamente soffre, per-ché il c.d. “costo del credito” rimane alto a cau-sa della difficoltà che vivono ormai da sei anni PMIe famiglie.

    Teniamo la barra dritta, perseguendo con de-terminazione gli obiettivi strategici che ci siamo datie siamo convinti che la ripresa economica, sep-pur timida, che va profilandosi ci troverà rafforzati,pronti a sostenere la nostra clientela.

    EQUILIBRIO TECNICOIl Gruppo Credito Valtellinese ha rafforzato la liquidità e la patrimonializzazione e ha snellito la propria struttura, per rispondere al mercato con efficacia e costi minori.

    I

    4 PLEIADI

    EDITORIALE

    Il Gruppo Creval si lascia alle spalle un primo se-mestre certamente complesso, in linea con l’an-damento generale, anche se qualche timida sfu-matura di sereno sembra fare capolino per l’eco-nomia italiana, segnatamente per quanto riguar-da gli indicatori di fiducia, che normalmente an-ticipano il cambiamento del ciclo economico. Saràcomunque una ripresa lenta, in cui il fattore di-soccupazione, specie giovanile, influirà sensibil-mente e ci vorranno diversi anni per recuperare laricchezza “distrutta” durante questa crisi.

    Gestione operativa migliorataSecondo le più recenti stime della Banca d’Ita-

    lia il PIL del nostro Paese dovrebbe contrarsi nel2013 dell’1,9%, dopo 8 trimestri consecutivi diflessione. L’Italia rimane al centro dell’attenzionesia in Europa che nel Mondo. L’instabilità politi-ca non piace agli investitori internazionali e per lebanche determina il permanere di costi di raccoltapenalizzanti.

    Superare definitivamente questa fase di in-certezza è fondamentale, poiché consentirebbealle banche italiane di recuperare la fiducia dei mer-cati internazionali, riducendo in prospettiva i co-sti della raccolta all’ingrosso e, di conseguenza,i tassi sui prestiti applicati alla clientela.

    In questo contesto, nei primi sei mesi del-l’anno, il Gruppo Creval ha molto lavorato per mi-gliorare il risultato della gestione operativa, che siè attestato a 140 milioni di euro, in crescitadell’11,5% su base annua. Tale risultato è la sin-tesi, sul fronte dei ricavi, di iniziative strutturate dimiglioramento della “forbice” fra i tassi attivi e pas-sivi, che ha consentito di incrementare il marginedi interesse rispetto all’ultimo trimestre del 2012,

    della nostra clientelaA

    È fondamentale superare definitivamente questa fase di incertezza, per consentire alle banche italiane

    di recuperare la fiducia dei mercati internazionali Miro Fiordi - Amministratore Delegato Credito Valtellinese

    e delle iniziative commercia-li preordinate al collocamen-to di nuovi prodotti per laclientela. In questo conte-sto, il primo semestre ha vi-sto il pieno sviluppo dellapartnership nel settore delrisparmio gestito con AnimaSGR – cui il Creval ha cedu-ta la propria “fabbrica” di as-set management a fine 2012– e l’avvio operativo dellacollaborazione con IBL Ban-ca nell’ambito dei finanzia-menti personali, nella formatecnica della cessione delquinto dello stipendio.

    Sul fronte dei costi ope-rativi, l’implementazione dell’accordo sindacalesiglato ad agosto 2012 ha consentito una riduzio-ne significativa dei costi del personale, in calo del6,3% rispetto a giugno 2012. Positivi effetti sui co-sti operativi sono stati conseguiti attraverso ulteriorioperazioni di razionalizzazione del Gruppo; nel pe-riodo si è dato corso infatti alla fusione di Deltas nel-la Capogruppo e alla cessione di Aperta Fiducia-ria a Istifid – nostra partecipata al 30% circa – per-venendo a una ulteriore semplificazione della strut-tura del Gruppo. Continua la riorganizzazione del-la rete filiali del Gruppo, secondo due direttrici: daun lato, il trasferimento degli sportelli in perdita inaree territoriali più interessanti e, dall’altro, alleg-gerendo le filiali più piccole, che diventano in pro-spettiva sportelli “satellite” di agenzie più strutturate,dedicate ai servizi di consulenza per la clientela.

    In questo quadro, l’azione della rete com-merciale ha visto la realizzazione di alcuni obiet-tivi significativi. Il rapporto impieghi/depositi è sta-to ricondotto, in linea con gli obiettivi del Piano

    sostegno

    Miro Fiordi,AmministratoreDelegatoCreditoValtellinese.

  • 90Una squadra vincente

    I sei atleti sostenuti da Creval, campioni di discipline sportive

    molto diverse fra loro.

    4472

    PleiadiPeriodico semestrale. N° 63, ottobre 2013

    EditoreCredito Valtellinese

    Direttore responsabileRoberto Grazioli

    Comitato di redazioneLuciano Camagni, Umberto Colli,

    Tiziana Colombera, Raffaella Cristini,Enzo Rocca, Franco Sala, Mauro Selvetti

    Coordinamento editorialeChristian Moretti

    Responsabile di redazione e realizzazione editoriale

    Luca PalestraVia Paolo da Cannobio 37

    20122 Milano

    Progetto grafico e impaginazioneCarBer (art director)

    Davide Sala (grafica e pre-stampa)

    Hanno collaboratoAnna Acquistapace, Dario Albertoli, Gabriella Armanasco, Paolo Baroli,

    Michela Beltrama, Attilio Bertini, Beatrice Bettini,Marta Bongini, Simona Bonomelli,

    Marco Bormolini, Tiziana Camozzi, Ugo Colombo,Chiara Cornalba, Paola Cottica,

    Giovanni De Agostini, Michele De Dosso, Monica Dioli, Daniela Fallati, Cinzia Franchetti,Francesca Galimberti, Maria Teresa Giancola,Fernando Grattirola, Leo Guerra, Astrid Ivone,

    Camilla Marini, Angelo Mascheroni, Silvia Paindelli, Michele Petrelli, Vittorio Pontoni,

    Raffaella Premoli, Cristina Quadrio Curzio,Simona Rainoldi, Stefano Ranucci,

    Stefania Resnati, Cristina Rizzi, Gianmario Schiavetti, Monica Sironi,

    Daniela Tortorella

    RedazioneCredito Valtellinese

    c/o Direzione MercatoPiazza Quadrivio, 8 - 23100 Sondrio

    [email protected]

    Immagine di copertinaClickalps.com

    FotografieArchivio Gruppo Creval,

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    Spedizione ap 70% - Sondrio

    Autorizzazione del Tribunale di Sondrio n. 167 del 15 gennaio 1985

    INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13DEL D.LGS. 196/2003

    Credito Valtellinese S.c., Capogruppo del Gruppo bancario Credito Valtellinese, con sede

    in Piazza Quadrivio, n.8, 23100 Sondrio, in qualità di Titolare del trattamento e Responsabile

    del trattamento per le società del Gruppo bancarioCredito Valtellinese, La informa che i Suoi dati

    personali, necessari all’invio periodico della nostrarivista, sono trattati per tale finalità da nostridipendenti e collaboratori addetti alle attività

    di presidio del mercato e dei rapporti con Istituzionie media, all’uopo designati quali incaricati.

    Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del decretocitato o chiedere di essere escluso dalla nostra lista

    di distribuzione inviando una comunicazione a: [email protected]

    PLEIADI 7

    Le mostre d’arteGli eventi organizzati dalla Fondazione. Da Tino Stefanoni a Bruno Bordoli, da Franco Grignani alla corrente Poesia visiva.

    Storia di ordinari conflitti

    “Il capitale umano”,undicesimo film di

    Paolo Virzì, raccontale vicende di duefamiglie coinvolte in una storia noir.

    SOMMARIO - N° 63, ottobre 2013

    ECONOMIA8 SPECIALSOCIO 1

    Dati primo semestre 2013. Accordi FEIe Istifid. Premio alla Carta dei Valori

    12 SPECIALSOCIO 2SocioInCreval, tante occasioni per tutti.Con Sepa, Europa ancor più unita

    16 IL PUNTOIn attesa dello slancio. CamComMonza e Brianza: aziende nostro valore

    24 PRODOTTI E PROGETTI Artigiani, fra tradizione e innovazione.Il concorso “Realizzare l’improbabile”

    30 IMPRESE E MERCATIMarco Fortis, Fondazione Edison:«Anche l’Italia ha il suo petrolio»

    SPAZIO AMICO34 IL PERSONAGGIO

    Tiziano Sclavi, creatore di Dylan Dog,l’uomo da un milione di copie

    38 L’AZIENDAIl Gruppo Iperal e i suoi iperstore,al primo posto la qualità

    44 L’EVENTO“Il capitale umano”, ultimo film di Virzì,una storia di ordinari conflitti

    FAMIGLIA48 I FINANZIAMENTI

    Rendi i tuoi acquisti più leggericon la linea di prodotti “FidoAperto”

    52 NUOVI PRODOTTIPer fortuna c’è Armonia 2.0.Le carte di credito CartaSi

    TERRITORIO56 UN WEEK END A...

    Monza e la Brianza, quattro passitra natura, arte e lavoro

    CULTURA66 GLI EVENTI/1

    Le spoglie di Don Bosco in Valtellina:«È la mia vita stare con voi»

    70 GLI EVENTI/2I cinquecento anni della chiesa di San Rocco a Sondrio

    72 LE MOSTRETino Stefanoni, Bruno BordoliFranco Grignani, Poesia Visiva

    76 FORMAZIONE E ORIENTAMENTOIncontri sui nativi digitali. Costruireil paesaggio. Teatro incontro

    80 I LIBRI“Phil Stern. Sicily 1943”e “Formazione al lavoro”

    SOLIDARIETÀ83 GLI INTERVENTI

    A Finale Emilia è tornato l’asilo.I defibrillatori di Monza e Sondrio

    84 I PROGETTIProgetto Slancio, a Monza una casadove poter ritrovare la dignità

    86 L’INIZIATIVACaro papà Natale, cinque anni di sorrisi e 71 aule informatiche

    SPORT90 GLI ATLETI

    Una squadra vincente, composta dai sei campioni sostenuti da Creval

    95 GLI EVENTICaiolo, il ritorno di Manasseroalla Pro-Am benefica valtellinese

    96 I CORSILezioni di guida sicura all’autodromodi Monza, pensando alla sicurezza

    98 SEI MESI DI SPORTI principali eventi sponsorizzatidal Gruppo Creval negli ultimi mesi

    56

    24

    6 PLEIADI

    34L’uomo da un milione di copieTiziano Sclavi, il creatore di DylanDog, il personaggiodei fumetti che hariscosso più successodi sempre in Italia,ci parla della suagrande passione,quella per gli animali.

    Monzae la Brianza

    A pochi chilometrida Milano, la città

    famosa per il parcoe per il Gran Premio

    di Formula 1 è riconosciuta

    come la capitaledella Brianza, area

    ricca di bellezzenaturali e tra le piùproduttive d’Italia.

    Il settore artigianale lombardo, fra tradizione e innovazioneLa vittoria nel concorso “Realizzarel’improbabile” permetterà a venti realtàartigiane di mostrare il loro grado di modernitàattraverso la realizzazione di un film.

  • PLEIADI 9

    patrimonialeC’è

    La gestione operativa del Gruppo Creval è in miglioramento su base annua,grazie alla crescita dell’attività finanziaria e alla flessione dei costi operativi.

    E il rimborso dei “Tremonti Bond” non ha richiesto alcun aumento di capitale

    II risultati consolidati al 30 giugno 2013 – ap-provati dal Consiglio di Amministrazione il6 agosto – riverberano le difficoltà del qua-dro economico generale e del contesto ope-rativo del settore. Il risultato netto della ge-stione operativa è tuttavia in miglioramentosu base annua, sostenuto dai risultati del-l’attività finanziaria e dalla flessione dei co-sti operativi. Tra gli aspetti positivi, proprionel difficile contesto operativo e di merca-to, la solidità patrimoniale anche dopo il rim-borso, su conforme autorizzazione dellaBanca d’Italia, dei cosiddetti “Tremontibond” per 200 milioni di euro, senza ne-cessità di ricorso al mercato per nuovi au-menti di capitale.

    Capitalizzazione appropriataGli interventi già attuati, unitamente

    alle ulteriori operazioni di capital manage-ment pianificate per il secondo semestre2013, consentiranno il mantenimento di unlivello di capitalizzazione più che appropriatorispetto al livello minimo individuato dallaBanca d’Italia per il Creval, anche in vista deinuovi requisiti richiesti da Basilea III.

    Al 30 giugno 2013 i crediti verso laclientela, pari a 20,8 miliardi di euro, sonoin contrazione rispetto a dicembre 2012, conun andamento, coerente con quello di set-tore, che riflette la debolezza della doman-da, principalmente delle imprese per via del-

    la flessione degli investimenti, mentre il per-durare della recessione economica incidesulla qualità del credito, con crediti dete-riorati netti che raggiungono 2,5 miliardi dieuro. La raccolta diretta – pari a circa 21,2miliardi di euro – è in flessione su dicembre2012 per effetto della riduzione della com-ponente istituzionale, mentre la dinamicadella raccolta indiretta – quasi 10,9 miliar-di – permane condizionata dalla volatilità deimercati finanziari.

    Attività finanziaria in salitaI risultati economici del primo seme-

    stre principalmente risentono del livello deitassi a breve termine stabilmente assestatisu valori prossimi al minimostorico. Il margine di in-teresse – 219 milioni dieuro – è in diminuzionesu base annua, ma in mi-glioramento rispetto alprimo trimestre 2013. Lecommissioni nette – 131 milioni di euro– sono in leggero aumento, mentre il ri-sultato dell’attività finanziaria, paria oltre 38 milioni di euro, evi-denzia un progresso sensibi-le sia su base annua che sulprimo trimestre dell’anno.

    I proventi operativi rag-giungono 400 milioni di euro con un leggero

    SOLIDITÀ

    30 MILIARDI DI EUROIl totale dell’attivo

    del primo semestre 2013ha superato i 30 miliardi

    di euro, dato superiorerispetto a quello

    registrato un anno fa e alla fine del 2012.

    Dati patrimoniali 30/06/2013 31/12/2012 var.% 30/06/2012 var. %Crediti verso clientela 20.802.952 22.007.837 -5,47 22.396.609 -7,12Totale dell’attivo 30.070.852 29.896.063 0,58 29.716.735 1,19Raccolta diretta da Clientela 21.175.548 22.102.650 -4,19 21.737.176 -2,58Raccolta indiretta da Clientela 10.868.016 11.200.816 -2,97 11.377.323 -4,48Dati espressi in migliaia di euro

    DATI DI SINTESI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2013

    29

    231

    11

    22

    8

    143

    37

    134

    52

    542Gli sportellidel Gruppo

    Creval

    1

    8 PLEIADI

    ECONOMIA SPECIALSOCIO

  • PLEIADI 11

    La Carta dei Valori del Gruppo Creval,disponibile sul sito www.creval.it, è statapremiata con una menzione speciale da Sodalitasall’interno delle iniziative di sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa. Il riconoscimento, relativo all’ambito “Persona e Lavoro”, premia le imprese e le organizzazioniche valorizzano con efficacia il proprio impegnosocialmente responsabile. La Carta dei Valoriindica i principi su cui il Gruppo Creval fonda lapropria identità distintiva, “contraddistinta dallatensione a operare per unacrescita sostenibile, comedefinita all’interno del Pianostrategico”. Questi gli ottovalori in cui tutti i dipendentisono chiamati a riconoscersi:

    1. Integrità e responsabilità verso la Collettività2.Competenza non solo tecnica ma anche

    in termini di efficienza ed efficacia3.Coerenza di azione4.Cultura del servizio, della fiducia

    e del merito nell’operatività quotidiana5.Spirito cooperativo individuale e condiviso,

    in linea con la natura di Gruppo a matrice popolare

    6.Senso di appartenenza, inteso come coesione7.Orientamento al cambiamento per comprendere

    velocemente il mutare delcontesto e fornire risposteflessibili e personalizzate

    8. Innovazione per la sostenibilità al servizio delGruppo e della Comunità.

    Menzione speciale ottenuta da Sodalitas relativa all’ambito “Persona e Lavoro”

    Un premio alla Carta dei Valori del Gruppo Creval

    Grazie all’accordo sottoscrittocol FEI (Fondo Europeo pergli Investimenti, organo del Gruppo BEI specializzato nelle agevolazioni per l’accesso al credito) il Gruppo CreditoValtellinese mette a disposizione delleimprese italianeorientateall’innovazione un plafond di 100 milioni di euro perfinanziamenti a condizioniparticolarmentefavorevoli, con il supporto dellagaranzia del FEI a valere sul 50%dell’importoerogato.«Considerato il contestoparticolarmente

    incerto per le società cheincontrano difficoltà di accesso al credito – ha dichiarato l’AD delCredito Valtellinese, Miro Fiordi –,questo accordo rappresenta unsegno tangibile e una forte azioneintesa a rafforzare le relazioni

    tra il Gruppo Crevale le imprese».I nuovifinanziamentiproposti hanno un importo minimodi 25mila euro e un massimo di 3 milioni di euro,con durata fino a 7 anni. Sono rivolti alle PMI che necessitano di finanziamenti per investimenti a sostegno diricerca, sviluppo e attività innovative.L’accordo è stato

    sottoscritto nell’ambito del RiskSharing Instrument (RSI), iniziativacongiunta del Gruppo BancaEuropea per gli Investimenti e della Commissione Europea,con l’obiettivo di incoraggiare le banche a sostenere le PMI e le “Small Mid-caps” (aziendecon meno di 500 dipendenti) che hanno bisogno difinanziamenti per investimenti o di capitale a sostegno delleattività rivolte all’innovazione.

    Accordo tra Gruppo Creval e Fondo Europeo per gli Investimenti

    A sostegno delle imprese innovative

    Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.Per tutte le condizioni relative ai servizi e prodottipubblicizzati e per quanto non espressamenteindicato occorre far riferimento ai fogli informativie alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione dei finanziamenti è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della banca e, in ogni caso, può avvenire solo nei limiti del plafond disponibile pari acomplessivi Euro 100.000.000 di capitale erogato.

    10 PLEIADI

    ECONOMIA SPECIALSOCIO

    CLIENTI IN CRESCITARispetto alla fine del primosemestre del 2012, il numero dei clienti al 30 giugno 2013 è aumentato di 23.770 unità,con un incremento del 2,6%.

    aumento rispetto al primo semestre2012, decisamente più sensibile sulprimo trimestre 2013.

    Gli oneri operativi, pari a 260 mi-lioni di euro, sono in riduzione del4,2% su base annua, grazie agli ef-fetti positivi delle azioni di rigorosocontrollo e contenimento struttura-le intraprese.

    Il risultato netto della gestioneoperativa si attesta quindi a 140 mi-

    Dati economici 1° Sem 2013 1° Sem 2012 var%Margine d’interesse 219.157 236.835 -7,46Proventi operativi 399.754 396.792 0,75Oneri operativi (259.568) (271.072) -4,24Risultato netto gest. operativa 140.186 125.720 11,51Utile del periodo 2.832 28.451 -90,05Dati espressi in migliaia di euro

    DATI DI SINTESI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2013

    Credito Valtellinese e Istifid SocietàFiduciaria e di Revisione hannosottoscritto un accordo – entrato in vigoreil 1° luglio 2013 – che prevede la cessionedell’intera partecipazione di Creval in ApertaFiduciaria a Istifid per un controvalore in linea con il valore di carico nel bilancio di Creval. Istifid è uno dei principali operatoriindipendenti per la fornitura di servizi fiduciari,societari e di organizzazione aziendale. Credito Valtellinese ne è azionista di riferimento, con una partecipazione pari al 28,7%. Aperta Fiduciaria svolge attività che concernono l’amministrazione di beni per conto terzi, la relativa intestazione e larappresentanza di azionisti e obbligazionisti.L’accordo di partnership rientra nell’ambitodegli obiettivi definiti dal Piano Strategico 2011-2014 del Gruppo Creval, che prevedel’attuazione di una semplificazione della struttura societaria e organizzativa delGruppo e di un’ottimizzazione dell’allocazione delle risorse e del capitale fra le diverse aree di business, con l’ulteriore focalizzazionedell’operatività sul retail banking. L’accordoconsentirà a Istifid di ampliare il propriobacino potenziale di clientela, puntando sulla crescita della propria attività.

    Tali propositi potranno trovare attuazionegrazie alla collaborazione a lungo termine,attiva dal 1° luglio, che prevede un’azionecongiunta tra i due soggetti in relazioneall’acquisizione da parte di Istifid – tramite la neo acquistata Aperta Fiduciaria –di mandati fiduciari provenienti da clienti del Gruppo Creval. Un’operazione che trova il suo naturale sbocco nella fusione per incorporazione di Aperta Fiduciariaoperata da Istifid a partire dalla fine del 2013.

    Ceduta Aperta Fiduciaria a Istifid, l’operatore indipendente di cui Creval è azionista al 28,7%Un accordo nel segno dell’ottimizzazione delle risorse

    ACCORDOSOTTOSCRITTOL’amministratoreDelegato CreditoValtellinese, Miro Fiordi, stringe la mano a SimonettaParravicini, DirettoreGenerale di Istifid.

    30.06.12 31.12.12 30.06.13

    918.110926.887

    941.880INCREMENTO +2,6%

    EVOLUZIONE NUMERO DI CLIENTI DEL GRUPPO

    lioni di euro, in aumento di oltrel’11% rispetto allo scorso anno,mentre il risultato dell’operativitàcorrente al lordo delle imposte –tenuto conto delle rettifiche per il ri-schio di credito – si rappresenta in22 milioni di euro. Dedotti gli onerifiscali del periodo – 18 milioni dieuro – e gli utili di pertinenza di ter-zi, il risultato netto di periodo si at-testa a 2,8 milioni di euro.

  • PLEIADI 13

    ORA È PIÙ FACILEINDIVIDUARLIGli oltre 1.000 puntivendita che offronosconti ai Soci Crevalsono individuabiligrazie alle vetrofaniedistribuite a tutti gli eserciziconvenzionati.

    12 PLEIADI

    ECONOMIA SPECIALSOCIO

    per tutti

    SocioInCreval,occasioni

    A�

    I 120mila Soci Crevalstanno dimostrando

    interesse per l’iniziativa.Ogni giorno telefonano

    al numero verde 800.184.919, scrivonoall’email [email protected] per avere spiegazioni o esprimere curiositàsull’iniziativa. Il consiglio per il Socio è quello di leggere bene le modalità di accesso agli sconti presenti sul sitowww.socioincreval.it. Per alcuneconvenzioni, oltre all’esibizione della tessera

    SocioInCreval è necessario stampare un coupon, mentre per le modalità onlinebisogna spesso richiedere un codice di accesso e fornire il numero identificativodella tessera personale. Il sito internet è uno strumento indispensabileper conoscere le modalità per usufruiredegli sconti. In ogni caso bisogna farepresente sempre, in particolar modo neiristoranti convenzionati, che si è Soci Crevaled esibire la tessera prima dell’emissionedello scontrino o della fattura.

    A sei mesi dal lancio, prosegue il cammino di So-cioInCreval, il programma studiato e sviluppatoper offrire ai Soci Creval una serie di agevolazionie sconti su prodotti e servizi messi a disposizionedalla Banca e dai partner commerciali.

    Gli esercenti – ristoranti, alberghi, negozi,teatri, terme, parchi giochi, ecc. – che offronouno sconto ai nostri Soci, hanno superato la so-glia di 150, con oltre mille punti vendita sparsisu tutto il territorio nazionale. Un numero più chetriplicato rispetto al dato di partenza, dovuto an-che alla modalità di adesione semplice e im-mediata, che può essere fatta direttamente dalsito www.socioincreval.it, compilando un form

    sintetico. La pagina Facebook del pro-

    gramma supera oggi 2.700 Fan e,grazie alla costante collaborazionedei partner, ha arricchito notevol-mente i propri contenuti. Attraver-so questa pagina i Soci possono

    Il programma di servizi e sconti studiato per i Soci,conta più di 150 partner per oltre mille punti vendita

    di Roberto Grazioli - Responsabile Direzione Mercato Gruppo Creval

    Che cosa bisogna fare per usufruire degli sconti

  • PLEIADI 15

    Nasce il 1° febbraio 2014 il sistemaunico europeo dei pagamenti in euro

    Èormaiimminente la “SEPA EndDate”, ovverol’importante scadenza del progetto europeofinalizzato alla realizzazione dell’area unicadei pagamenti in euro (Single Euro PaymentsArea) in cui tutti – cittadini, imprese e operatori economici – saranno in grado di effettuare e ricevere pagamenti in euro in Europa (ovvero i 28 Paesi aderentiall’Unione Europea oltre a Islanda, Norvegia,Liechtenstein, Svizzera e Principato di Monaco), a partire da un singolo contobancario o utilizzando un'unica carta di pagamento, con la stessa facilità e sicurezzasu cui possono contare attualmente nel proprio contesto nazionale, alle stessecondizioni e con gli stessi diritti e obblighi.Dal 1° febbraio bonifici e addebiti diretti

    nazionali (RID) saranno sostituiti definitivamente dai corrispondenti strumenti di pagamento paneuropei: Sepa Credit Transfer (SCT) e Sepa Direct Debit (SDD).

    Bonifico SEPA (SCT)I principali cambiamentiriguardano le imprese che dispongono bonifici

    mediante servizio di Internet banking della banca. In particolare dovrannoadeguare, al più tardi entro il 1° febbraio 2016,i propri sistemi informativi per utilizzare i nuovi formati SEPA basati sugli standardinternazionali XML nei tracciati di colloquio con la propria banca.

    Addebito SEPA (SDD)È un servizio di incasso basato sullasottoscrizione da parte del debitore diun’autorizzazione (c.d. mandato) a prelevare i fondi direttamente dal proprio contocorrente. Il servizio di addebito diretto SDD si differenzia, a seconda della classificazionedel cliente debitore, in due schemi: SDD “Core”, utilizzabile indistintamente per clienti debitori consumatori e non, e SDD “Business to Business”, riservato ai soli clienti debitori non consumatori.

    Con SEPA l’Europasarà ancora più unita

    NNell’impegnativa migrazione alla SEPA che ve-drà coinvolte le imprese, chiamate ad adeguarele proprie procedure ai nuovi standard europei,si intensificano le iniziative del Gruppo Creval vol-te ad accompagnare la clientela nel processo diaggiornamento.

    Venerdì 11 ottobre si è svolto a Sondriol’evento “SEPA - il nuovo sistema europeo di in-cassi e pagamenti. Le risposte Creval per le Im-prese”, che ha visto la partecipazione di numeroseaziende, enti e operatori commerciali, interessatia comprendere le principali novità e i previsti cam-biamenti introdotti per l’esecuzione di pagamen-ti e la ricezione di incassi a partiredal 1° febbraio 2014. Dopo il salutod’apertura del Condirettore Gene-rale della banca, Luciano Camagni,la mattinata è proseguita con gli in-terventi di Massimo Battistella,Responsabile Ciclo Attivo Servizi diAmministrazione Telecom Italia eResponsabile Commissione Pa-gamenti AITI (Associazione Italia-na Tesorieri d’Impresa), e di Fran-cesco Panzeri, Business Consultant in DDway (so-cietà specializzata nella consulenza su sistemi diincasso e pagamento). Nell’ambito del suo inter-vento, Battistella ha illustrato le tempistiche, le cri-ticità e le opportunità per le imprese connesse al-l’avvento della SEPA, mentre Panzeri ha appro-fondito i passi che l’azienda deve compiere perl’adeguamento agli strumenti di incasso e paga-mento sotto l’aspetto operativo/procedurale e distandard di formato. L’ultima parte del convegnosi è concentrata sui servizi che il Gruppo Crevalmette a disposizione della propria clientela per age-volare questa importante transizione.

    L’evento è stato trasmesso in streaming sulsito www.creval.it, dove è disponibile la registra-zione degli interventi.

    Per maggiori informazioni è inoltre costante-mente aggiornata su creval.it l’area SEPA, dovepossono essere scaricate le Guide ABI che illu-strano in modo semplice e chiaro i cambiamentiprevisti per i consumatori e per le imprese.

    ANCHEPAESI NO UEIl nuovosistema dipagamentiin eurocoinvolgeanchePaesi al di fuoridella UE,tra i qualiSvizzera,Norvegia e Islanda.

    L’11 ottobre a Sondrio si è svolto un evento sul nuovo sistema europeo di incassi e pagamenti

    14 PLEIADI

    Pepito: un testimonial davvero simpaticoPepito, l’ovetto testimonial di SocioInCreval, è statodisegnato in diverse versioni che lo ritraggono in molteplicipose che richiamano le offerte commerciali presenti nel programma: mentre fa shopping, è alle terme, praticasport, è in vacanza... Sempre sorridente e simpatico, Pepitosarà l’immagine di copertina di quaderni, disponibili per ognicliente nelle filiali Creval, che avranno come destinatari i bambini e, perché no, anche chi bambino non lo è più.

    UNA CARTA TUTTA D’OROA sinistra, la tessera associativa personalizzata checonsente, una volta presentata, di ottenere i vantaggi e glisconti offerti dai partner che aderiscono a SocioInCreval.

    ECONOMIA SPECIALSOCIO

    restare aggiornati sulle offerte e sulle promozioni,sulle new entry in SocioInCreval e possono in-teragire direttamente con il team SocioInCreval,lasciando commenti, o cliccando su “Mi piace”.

    I visitatori unici del sito www.socioincreval.itsono stati invece oltre 30mila. Il sito espone neldettaglio tutte le offerte e, soprattutto, spiegacome sia possibile accedere agli stessi sconti.

    Vetrofanie e APPPer consentire ai Soci di poter sfruttare i van-

    taggi offerti, ai partner sono state distribuite levetrofanie SocioInCreval che, una volta espo-ste, consentono ai Soci di identificare imme-diatamente gli esercizi commerciali aderenti alprogramma. È stata lanciata inoltre la APP So-cioInCreval grazie alla quale i Soci possono rin-tracciare direttamente dal proprio smarthpho-ne o tablet l’indirizzo dei punti vendita che ade-riscono al programma. Ovunque ci si trovi, in tut-ta Italia, l’applica-zione permette conpochi click di sco-prire le opportunitàofferte da SocioInCreval presenti nel-le vicinanze del luogo in cui ci si tro-va in quel momento o in una di-versa località selezionata.L’APP fornisce inoltre unascheda che descrive l’atti-vità dei partner, i dettaglidell’offerta esclusiva per iSoci e il percorso da segui-re per raggiungere l’eserci-zio selezionato. L’APP è di-sponibile gratuitamente perApple, Android e Windows.

    Le offerte last minute dei partnerOgni giorno sulla pagina Fan

    Facebook di SocioInCreval e sul sito

    www.socioincreval.it, vengono pubblicati glisconti dei partner rivolti ai Soci e le offerte

    speciali last minute, valide per periodi li-mitati, con sconti consistenti rispetto ai nor-

    mali prezzi di listino. I partner commerciali SocioInCre-

    val sono per circa il 70% in Lombar-dia, in prevalenza nelle provincie di

    Sondrio e Milano. Tra gli aderenti vi sono tut-

    tavia anche diversi esercenti dialtre regioni, come Piemon-te, Lazio e Sicilia. Hannoinoltre aderito all’iniziativa, inqualità di partner, brand diprestigio che possono van-tare una diffusione sull’inte-ro territorio Italiano.

    È stata creata l’APP SocioInCreval con cui è possibile trovare gli esercenti partner più vicini o in una data località prescelta

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    PLEIADI 17

    L’economia mondiale ha ritrovato un minimoslancio dopo l’inatteso rallentamento del primotrimestre 2013. I dati che si sono susseguiti tramarzo e aprile delineavano, infatti, una nuova de-celerazione della produzione e dei commerci in-ternazionali. L’America e il Giappone si sono di-stinte dall’Europa.

    Mentre le prime due hanno attraversato gliultimi sei mesi positivamente, l’Europa ha subi-to un rallentamento solo in parte inatteso, per-ché frutto della “coda” delle politiche di auste-rità intraprese dai Paesi periferici nel 2012, chehanno gravato sulle prospettive di rilancio comeuna zavorra. I consumi europei sono rimasti tie-pidi, nel migliore dei casi, con una propensionealla spesa molto bassa, anche a causa della ri-duzione della disponibilità delle famiglie – su cuigrava l’elevata disoccupazione, soprattutto gio-vanile – e della perdita di potere d’acquisto.

    L’intreccio tra crescita, consumi e scambi in-ternazionali non ha lasciato indenne nemmenola Cina, che ha subito una contrazione dell’ex-port soprattutto verso l’Europa. Solo le più recen-ti rilevazioni hanno fornito un quadro in miglio-ramento anche per Pechino che, grazie alla sta-bilizzazione e al lento miglioramento dei consu-mi europei e americani, sta registrando un recu-pero nell’export. In questo frangente si attarda-no le economie emergenti, che ancora attendo-no di agganciarsi alla locomotiva cinese (perquanto riguarda i Paesi del Sud Est Asiatico), eagli USA (per quelli dell’America Latina).

    La recessione morde menoL’attività economica globale continua dun-

    que a espandersi a ritmi tutto sommato mode-sti. Come sottolineato dal Presidente della BCE,Mario Draghi, nei suoi interventi più recenti, gli

    In attesa dello

    Gli indicatori di sentiment hanno ricominciatoa migliorare. Le speranze di ripresa hanno messoradici e stanno germogliando nell’economia reale

    di Umberto Colli - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese

    SLANCIOindicatori del clima di sentiment hanno mostra-to un indebolimento a giugno per poi progredi-re uniformemente tra tutti i Paesi della UME nelcorso dell’estate.

    La situazione non è però omogenea; ci tro-viamo di fronte a Paesi che sono tornati a cre-scere, come la Germania, e ad altri, come la Fran-cia, in cui la contrazione è ormai alle spalle, men-tre in Italia e Spagna è ancora prematuro parla-re di ripresa, anche se la recessione morde menoe alcuni timidi miglioramenti sono stati compiu-ti. In particolare, in questi due Paesi la disoccu-pazione rimane estremamente elevata e costitui-sce il maggior fardello all’espansione.

    Gli europei consumano ancora pocoLe difficoltà degli Stati a economie avanza-

    te si sono ripercosse sui Paesi emergenti chehanno subito un deterioramento della crescita edelle prospettive di medio termine. Nel comples-so delle economie di nuova industrializzazione,il principale indicatore della loro decelerazioneè misurabile dai commerci internazionali, chehanno seguito nel corso dell’anno un trend infe-riore a quanto il Fondo Monetario Internaziona-le si aspettava, a causa della debole domandada parte dei consumatori europei, mentre quel-li americani hanno ripreso a consumare, pur sea ritmi inferiori a quelli pre-crisi.

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    ECONOMIA IL PUNTO

    CHIARI SEGNALI DI RIPRESASe l’Italia ancora fatica a segnare punti decisi di miglioramento, dagli Stati Uniti e da altri Paesi europei sembrano giungere notizie incoraggianti: la crisi sembra stia mollando un po’ la morsa e si intravedono possibilità di ripresa per tutti.

    16 PLEIADI

  • PLEIADI 19PLEIADI 19

    una “scommessa” posi-tiva che il mercato fa sul-la base delle aspettativefuture, in coerenza congli indicatori di senti-ment che propendonoper un recupero del qua-dro economico.

    Congiuntamentecon le opinioni espressedai maggiori centri di ri-cerca economica italia-ni ed esteri, possiamo ri-tenere che la fase piùacuta della crisi sia allenostre spalle. L’impe-gno a costruire un futu-

    ro più solido e proficuo non deve però disperdersidentro facili ottimismi. La ripresa che stiamo speri-mentando in Europa lascia sul terreno un tasso didisoccupazione del 12%, con picchi doppi in Spa-gna e Grecia. Per l’Italia il tasso di disoccupazionegiovanile rimane preoccupante. Infatti, la media na-zionale di questo aggregato ad agosto sfiorava il40% con tassi record, in negativo, nel Mezzogior-no con oltre il 50%. Come emerso a livello europeo,il rilancio del Vecchio Continente non può prescin-dere da queste drammatiche evidenze e le azioni pre-viste dall’Agenda 2020 delineano interventi impron-tati alla crescita “inclusiva”, proprio perché la ripre-sa non sia “senza occupazione”.

    Ripresa: l’Europa appare attardataA completamento del quadro delineato, risul-

    ta interessante verificare il posizionamento dei piùimportanti Paesi secondo la dinamica dei cicli eco-nomici, che si susseguono tra contrazione edespansione. Come scritto in questa e nella prece-dente edizione primaverile di Pleiadi, l’economiaamericana è quella che grazie ai poderosi stimoli

    Come si evince dal grafico in alto, l’andamen-to trimestrale dei commerci mondiali segna un an-damento debole e al di sotto delle performance rea-lizzate dal 2000. Su base trimestrale l’interscambioglobale è migliorato dello 0,3%, anche se si trattadi una minor crescita rispetto al primo trimestre del2013. Nel complesso delle economie avanzate (USA-Giappone-UEM) l’import del secondo trimestre haevidenziato segni positivi solo per gli USA, mentreè rimasto invariato nelle altre due aree.

    Cresce l’export dell’America LatinaL’export delle economie emergenti nello stes-

    so arco di tempo è in flessione, anche se con an-damento eterogeneo: da un lato se ne riscontra il caloin Asia ed Europa Centrale-Orientale, dall’altro se neregistra un incremento in America Latina, aiutato neiprimi sei mesi dell’anno dall’indebolimento delle ri-spettive valute, contro euro e dollaro, che è stato piùrapido e intenso della parabola seguita dalle mone-te asiatiche. In questo quadro, che si compone discambi commerciali e tassi di cambio, l’unica valu-ta tra quelle dei Paesi emergenti ad apprezzarsi con-tro euro e dollaro, nei primi sei mesi dell’anno, è sta-to il renminbi cinese.

    Il trend degli scambi internazionali si mantienedunque a livelli modesti, inferiori a quelli registrati neiprecedenti 12 anni. Il Fondo Monetario Internazio-nale prevedeva, nel suo Outlook di gennaio, un tas-so annuo di crescita dei commerci internazionali parial 3,8%, mentre le rilevazioni da fine dicembre a giu-gno indicano un progresso tendenziale dell’1,6%.

    Si tratta di un indicatore importante che ci dicecome la ripresa mondiale si stia materializzando, sep-pur in misura modesta. A riprova di queste consi-derazioni, anche l’Indice Dry Baltic, che sintetizzal’andamento dei costi del trasporto marittimo e deinoli delle navi da cargo a livello mondiale e quindiè indicatore dell’andamento dei commerci, rimanesu livelli minimi. Trattandosi di un indice finanziarioche si collega all’andamento dell’economia reale conparticolare riferimento ai commerci internazionali, po-tremmo interpretare il rialzo dell’ultimo mese come

    20LAST 3 MONTHS ON YEAR AGO

    Trade, per 12 months percentage change

    %151050

    -5-10-15-20 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012

    COMMERCI STABILIIl grafico a lato evidenzial’andamento trimestraledei commerci mondiali. Il dato attuale risultaessere inferiore a quello del 2000, ma sembra essersistabilizzato in attesa di una futura ripresa.

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    18 PLEIADI

    ECONOMIA IL PUNTO

    All’inizio di maggio 2013 il Presidente del Comitatodei Governatori della FederalReserve, Ben Bernanke, ha annunciato l’intenzione di modificare in senso menoespansivo la politica monetariasenza però definire una data di attuazione di tale scelta,limitandosi a indicare che qualora le condizionidell’economia e del mercato del lavoro fossero migliorateavrebbe attuato una strategia “di rientro” impostata sulla gradualità. La reazione dei mercati è stata tempestiva(maggio) e i listini azionari si sono adeguati a questo nuovoscenario. Il mese di giugno è stato caratterizzato da un andamento negativo per le maggiori borse mondiali. Lo S&P500, nonostante fosse il mercato maggiormentecoinvolto, ha registrato un calomensile del 2,6%. Il Dax diFrancoforte è disceso del 5%,mentre il FtseMib è arrivato a perdere il 12%, portando la performance annuale

    in territorio negativo. Gli indicieuropei e americani hannosuccessivamente trascorsoun’estate tranquilla, nonostantenell’ultimo decennio le difficoltàe l’affanno dei listini si sianomanifestati più volte in questoperiodo, cogliendo di sorpresagli investitori. Luglio è quindistato un mese di risalita, con gli indici americani che sonotornati in prossimità dei massimistorici. Questi livelli, è benesottolinearlo, sono superiori ai record raggiunti prima delloscoppio della bolla Internet tra il 1999 e il 2000 e prima dellacrisi dei sub-prime tra il 2007 e il 2008. La Borsa di Francoforteè stata l’unica, in Europa, ad avereuna dinamica analoga a quella di Wall Street. Si è posizionataanch’essa, infatti, al di sopra dei precedenti massimi storici e anche durante l’estate,nonostante i sali e scendi, non li ha violati con nuovi ribassi.Meno brillante, ma pur sempre in risalita, è stata Parigi. Madrid e Milano hanno anch’esseproceduto tra alti e bassi

    muovendosi spesso in sintonia ecoerentemente con l’andamentodello spread dei propri titolistatali rispetto al benchmarktedesco. L’andamento deimercati azionari ha risentito delletensioni geopolitiche nel MedioOriente anche con una certaampiezza. L’attuale stazionarietàdella situazione ha peròconsentito agli indici azionari di riposizionarsi verso l’alto.

    Gli indici di Wall Street, in estate, tornati in prossimità dei massimi storici

    La Borsa americana sopra i livelli pre-bolla Internet

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  • ECONOMIA IL PUNTO

    20 PLEIADI

    L’annuncio da parte delPresidente della FED, BenBernanke, di voler rimodularela politica monetariaamericana ha avuto rilevanticonseguenze anche sullecurve dei rendimentistatunitensi. Dinamica che poi si è riflessa sulla curva tedesca e francese e, in ultima battuta, su quelle italiana e spagnola. Il Treasury a 10 anni, checostituisce un benchmarkmondiale per i tassi degliinvestimenti a basso rischio, ha visto un sensibile rialzo dei rendimenti, passando dal minimo di inizio maggio (1,62%) all’attuale 2,68%(+66% in pochi mesi!). Il livello in cui si trova il Treasury è di poco inferioreal 3%, raggiunto nelle ultimesedute prima della chiusura di questa pubblicazione. La dinamica del decennaletedesco (Bund) è stataanaloga. Il rendimento deltitolo ritenuto meno rischiosodagli investitori internazionalitra quelli dei Paesi dell’eurozona è passato da un minimostorico di inizio maggio(1,17%), all’attuale 1,88%,(+63%). Anche il Bund peralcune sedute ha registratomassimi superiori al 2%,livello ritenuto, come il 3% peril Treasury, una resistenzapsicologica da parte degli operatori istituzionali. Il BTP italiano a 10 anni non è stato immune da questiandamenti, anche se è doveroso sottolineare che la risalita del rendimentodel benchmark italiano è statainferiore a quella tedesca, se misurata in termini relativi.

    Infatti, a fronte di unapprezzamento del Bund del63%, la risalita del BTP è statasolo del 15%. Guardando ai valori assoluti, la risalita dei rendimenti tedeschi è statadi circa 73 centesimi, mentresolo di 54 per quelli italiani, e questo ha conferito stabilitàallo spread Italia-Germania, che si è mosso da aprile a ogginella parte bassa del range230-300 bp. Attualmente il differenziale si posizionain prossimità dei 235 bp e quindi in un’area che da molti viene considerata di tranquillità, sebbene gli auspici siano a favore di una compressione dei rendimenti italiani in mododa ridurre il costo del finanziamento del nostrodebito pubblico, che staziona a 2.072 miliardi di euro. Tutto sommato anche le ultimeturbolenze politiche italianenon hanno avuto ripercussionisullo spread con la Germaniaanche se è doverosoevidenziare che si sonomaterializzate in terminirelativi a favore dei titoli

    spagnoli (Bonos), menopenalizzati rispetto al BTP dal rialzo generalizzato deitassi d’interesse mondiali. La discesa del differenzialeSpagna-Italia a -14 bp (vedigrafico in alto) premia appunto la maggior stabilitàpolitica di Madrid rispetto a Roma e per questo la maggior forzanell’imprimere una svoltapositiva alla ripresaeconomica che si staaffacciando. L’Italia non deveperdere questa grandeopportunità ed è per questo che è opinione ampiamente diffusa che l’azione dell’attualegoverno debba proseguire con maggior determinazione.

    Obbligazioni: la FED spinge al rialzo i rendimenti statunitensi, tedeschi e francesi

    La stabilità politica aiuta lo spread spagnolo

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    Spread BONOS-BTP Quando si vive un momento di forte oscillazione dei

    mercati, il Piano di Accumulo di Capitale (PAC) può rivelarsi la scelta vincente; consente infattidi investire somme di denaro,anche di importo limitato, al fine di costruire un capitale nel tempo senza preoccuparsidell’andamento dei corsi di breve periodo. La scelta di un investimento periodico e costante facilita il contenimentodei rischi legati alle imprevedibilioscillazioni dei mercatidistribuendoli su un orizzontetemporale più esteso.

    Prodotti diversificati, per ogni esigenza Il PAC coniuga inoltre obiettivi di risparmio e di investimento,attraverso una gestione affidata aprofessionisti. Attivando un PAC,infatti, il Cliente – con l’aiuto del proprio Consulente di fiducia –seleziona i fondi comuni o i comparti di SICAV che più si adattano alle proprie esigenze,nonché il numero, la periodicità e l’importo dei versamenti. In ogni momento è inoltrepossibile, senza costi aggiuntivi,modificare le caratteristiche

    del Piano oppure interromperlo. Il capitale accumulato continuerà a essere gestito e il cliente avrà la facoltà di richiedere rimborsioppure di riprendere i versamenti.Il PAC è dunque un ottimostrumento per:� costruire un capitale nel corso del tempo grazie a regolariaccantonamenti;� diversificare i propri investimentirivolgendosi a mercati dinamici;� mediare fasi positive e negativedi mercato evitandocomportamenti irrazionali.Il Gruppo bancario CreditoValtellinese, attraverso uno o piùfondi e SICAV dell’offerta CrevalMultimanager, propone un’ampia

    scelta di prodotti diversificati per area geografica di riferimento,obiettivi, settori e stili diinvestimento.

    Tre motivi per scegliere unPiano di Accumulo di Capitale È praticoLo attivi con il primo versamento e i successivi sono automatici. In base alle tue esigenze puoi decidere di sospendere o ridurre i versamenti in qualsiasimomento e il capitale accumulato può essere rimborsato in tutto o in parte.È accessibilePuoi investire in uno o più prodottidell’offerta Creval Multimanageranche con piccole somme. Inoltre non sono previstecommissioni di ingresso.È costruito per teSei tu a decidere importo, durata e frequenze dei versamenti.

    Prima dell’adesione occorreleggere i prospetti disponibili sul sito www.creval.it, nella sezione“Fondi comuni e SICAV”, e presso le dipendenze delle banche delGruppo Creval, al fine di conoscerein dettaglio le caratteristiche dei fondi, i relativi costi e rischi.

    PLEIADI 21

    Con l’oscillazione dei mercati meglio scegliere un investimento periodico

    �monetari è riuscita, per prima, a portarsi nella par-te espansiva del ciclo economico. La segue l’Inghil-terra, che è stata altrettanto proattiva con le politi-che monetarie, insieme al Giappone, che in pochimesi dopo l’insediamento del governo Abe ha dato

    avvio a profondi cambiamenti nella politica mone-taria e valutaria del Paese (vedi grafico a sinistra).

    Anche la Cina si trova nella fase di risalita dopoil rallentamento tra fine 2012 e inizio 2013. L’Euro-pa appare più attardata, dopo aver attraversato lacrisi del debito sovrano tra il 2010 e il 2011. La ri-presa è stata ulteriormente rallentata dall’adozionedi politiche fiscali estremamente restrittive perscongiurare una deriva che la spingeva verso il de-fault non solo dei debiti sovrani, ma anche della mo-neta unica. Un rischio che la BCE è riuscita a scon-giurare grazie alla sua azione pervasiva.

    (documento elaborato sulla base delle informazioni al 04/10/2013)

    GLI USA SONO PRIMIEcco come i principali Paesi stannorecuperandonei confrontidella crisi.

    Per costruire un capitale a piccoli passiPAC

  • 22 PLEIADI

    ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI

    La parola a Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza,territorio costituito da 90mila attività economiche

    CVALORE

    Carlo Edoardo Valli è il Presidente della Came-ra di Commercio di Monza e Brianza.

    Presidente Valli, il vostro territorio è in mol-ti settori considerato una “locomotiva d’Ita-lia”. Ci vuole illustrare quali, in particolare?

    «Il territorio di Monza e Brianza ha una strut-tura economico produttiva solida, con una ecce-zionale densità imprenditoriale per un totale di ol-tre 90mila attività economiche, vale a dire circaun’impresa attiva ogni tredici abitanti, pari a unadensità di 155 imprese per Kmq. Il settore del-l’industria costituisce una parte importante deltessuto imprenditoriale della Brianza, con 22milaattività. Di queste circa 9.500 appartengono alsettore manifatturiero, di cui i comparti più rap-presentativi sono la meccanica e l’industria dellegno e della fabbricazione di mobili. L’artigiana-to, settore chiave dell’economia della Brianza,rappresenta il 36% delle imprese attive».

    Ci può fare un identikit dell’azienda tipicabrianzola?

    «La Brianza è una grande area produttiva,

    IL “MADE IN BRIANZA”La Camera di Commercio è molto impegnata nella promozione dellespecificità produttive del territorio brianzolo. Nella foto sopra, da sinistra, Aldo Fumagalli Romario, Vice Presidente Credito Valtellinese, Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza e Franco Sala, Vice Direttore Generale Credito Valtellinese.

    Le aziende sono il nostro

    che ospita alcune delle filiere più importanti edi qualità del nostro made in Italy. Un territoriodenso di popolazione e di imprese, che sisono trasformate stando al passo con i cambia-menti del mercato. I grandi poli industriali han-no generato filiere nei settori trainanti che, an-che con la crisi, rappresentano veri e propribrand. L’imprenditore della Brianza vive in unadimensione internazionale, sempre aperta sulmondo, tanto che nell’export cerca di supera-re la crisi».

    Dal punto di vista occupazionale, qual èla situazione relativa al vostro territorio di ri-ferimento?

    «Gli ultimi dati non sono confortanti, eppureconstatiamo che ci sono ancora imprenditori cheinvestono mettendo in campo nuove assunzio-ni. Nel 2012 il tasso di disoccupazione in Brian-za si è attestato al 7,8%, in linea con quello re-gionale (7,5%), ma largamente inferiore alla me-dia nazionale (10,7%). Nonostante la crisi, si è re-gistrato un incremento degli occupati dal 2010

    al 2012 pari al 3,3%, maggiore rispet-to alla media regionale e nazionale».

    Che cosa fate, in particolare, persostenere le attività produttive e iprodotti tipici del vostro territorio?

    «Come Camera di commercio sia-mo impegnati su più asset strategiciper lo sviluppo dell’intero sistemadelle nostre imprese. Le sosteniamonei percorsi di internazionalizzazione:ogni anno con Promos accompa-gniamo all’estero circa mille impren-ditori. In cinque anni abbiamo desti-nato alle imprese più di 3 milioni di

    euro attraverso bandi specifici dedicati all’in-novazione. Mediante corsi di formazione e loSportello Punto Nuovo Impresa abbiamo so-stenuto 2.600 aspiranti imprenditori. Lavoria-mo d’intesa con istituzioni e associazioni, e ingenerale con tutto il sistema economico, per

    creare e diffondere la cultura della rete di im-presa. Infine, valorizziamo le specificità produt-tive attraverso iniziative promozionali specifi-che per la tutela del “made in Brianza”, attra-verso moderni sistemi di tracciabilità».

    La vicinanza con Milano rappresentaun’opportunità o un freno per lo sviluppo del-la vostra economia locale?

    «La Brianza e Milano sono complementari.Qui la produzione, a Milano i servizi. Qui l’arti-gianato diffuso, che è lo zoccolo duro della pro-duzione di qualità, là il terziario. Milano eMonza sono metà della stessa mela, parti

    PLEIADI 23

    complementari che necessitano l’una dell’altra.Sono fermamente convinto che ciascuno deb-ba coltivare la propria identità, lavorando insie-me sui grandi progetti come l’Expo».

    Start up, formazione e occupazione gio-vanile. Qual è il vostro impegno su questi im-portanti temi?

    «Abbiamo sempre investito nella formazio-ne. Attraverso corsi e consulenze di specialisti,come Formaper, supportiamo gli aspiranti im-prenditori negli start up aziendali con la convin-zione che ogni nuova impresa che nasce sia unvalore per il territorio. Collaboriamo inoltre conle banche del territorio per creare progetti spe-cifici di supporto ai giovani che intendonoaprire un’attività in proprio, e più in generale achi oggi sceglie la via dell’imprenditorialità persuperare le difficoltà occupazionali».

    Il Gran Premio di Formula 1,un patrimonio da preservare«Il Gran Premio e lo storico circuito –dice il Presidente Valli in risposta allevoci che vorrebbero l’appuntamentomotoristico monzese a rischio di “eliminazione” – proiettano Monza e la Lombardia fuori dai nostri confini.Un ruolo che può rivelarsi ancor più strategico in vista di Expo 2015,perché la qualità e l’attrattività di un territorio si esprimono ancheattraverso i grandi elementi diriconoscibilità internazionale, preziosialleati anche nel marketing delle

    nostre produzioniall’estero.

    I numeri parlanoda soli:l’edizione2013 del GranPremio d’Italia

    ha generato in una sola

    settimana unindotto turistico “diretto”

    di 31,5 milioni di euro, in aumento di circa il 2,5% rispetto allo scorsoanno. Non esiste Formula 1 senzaMonza: faremo di tutto per garantire il Gran Premio anche oltre il 2016.L’Autodromo è un patrimonionazionale, non solo di Monza, per questo dobbiamo lavorare comesistema per garantire continuità».

    SIMBOLO DI AUTONOMIAL’Arengario di Monza, antico Palazzo Comunaledella città, simbolo dell’autonomia comunale eoggi sede di mostre d’arte e rassegne culturali.

  • PLEIADI 25

    CAPACITÀ DI ADATTARSIIl mercato globale è sempre più vasto e la concorrenza semprepiù agguerrita. Oggi l’artigiano devesapere sfruttare le opportunità messe in campo dall’evoluzionetecnologica,trasformandosi in manager di se stesso.Il tutto senza perdere di mira la qualità dei prodotti.

    ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI

    Il Credito Valtellinese è tra i promotori di un concorsoche permetterà a venti realtà artigiane lombarde

    di mostrare il loro grado di “modernità” attraverso la realizzazione di un film

    di Luciano Camagni - Condirettore Generale Credito Valtellinese

    ARTIGIANIfra tradizione e innovazione

    24 PLEIADI

    Le aziende vincitrici del concorsoQueste le imprese -selezionate lo scorso lugliodalla commissione del concorso “Realizzare

    l’Improbabile”, riunita presso FondazioneGiannino Bassetti - che vedranno rappresentatala loro attività nel film realizzato dal CentroSperimentale di Cinematografia-SedeLombardia: Azucena (arredamento e design),Bagatti Bronzisti (lavorazione metalli), Berto Salotti (arredamento), Carlo Panzeri(illuminazione d’interni), Design Glass Cieffe(lavorazione vetro), T.A. Pneumatici (officinameccanica), Galbiati Natale (arredamento), GV di Villa Gianluca (arredamento), Legatoria

    Codina (legatoria libri), MagaAnimation (studio animazione),Millepercento (costruttoremotociclette), Mumble Mumble(arredamento), Piotto torneria(tornitura), Piper Lux (sistemiilluminanti), RoadrunnerEngineering (ausili per persone condisabilità), Rossi Lorenzo e figli(trattamento tessuti), Studio FMvetrine (progettazione e allestimentivetrine), TG Stampi (stampi pertermoplastica e pressofusione),Tresoldi & Casiraghi (carpenteriemetalliche e meccaniche), Vetreria

    Cinquanta (vetreria artistica). La commissione ha inoltre ritenuto di conferire una menzionespeciale a Metal Sistem (arredo commerciale) e Consorzio Premax (coltelli e forbici).

    UN DIVERSO APPROCCIO AL LAVOROLo sviluppo dei mercati in senso globale richiede oggi una diversa organizzazione del lavoro artigianale e un diverso approccio verso i singoli materiali trattati.

    In un mondo che corre a velocità siderali,l’esigenza di mantenere alcuni punti fermi haportato a rilanciare e sostenere una delle ca-tegorie più caratteristiche del nostro sistemaproduttivo, quella degli artigiani – linfa vitaledell’economia reale delle zone di insedia-mento del Gruppo Creval.

    Fondazione Giannino Bassetti per la re-sponsabilità nell’innovazione, insieme a Cre-dito Valtellinese, alle Camere di commercio diMilano e di Monza e Brianza e a Confartigia-nato, hanno così indetto il concorso “Realiz-zare l’improbabile – Artigianato, nuovo nomedel lavoro” grazie al quale raccontare, con l’au-silio di un film, la nuova sostanza delle realtàartigianali italiane, con particolare riferimentoal territorio di Milano eMonza-Brianza.

    Dal tornio alla stampante 3DCi piace pensare

    che gli artigiani abbianosaputo mantenere unadistintiva creatività, inal-terata nel tempo.

    La loro capacità dirappresentare un aspet -to importante della pro-duttività italiana si è �

  • PLEIADI 27

    La promozione attraverso un film

    Le riprese video relative alle attività produttive artigianali vincitricidel concorso “Realizzare l’improbabile” saranno effettuate dai professionisti del Centro Sperimentale di Cinematografia – SedeLombardia, importante istituzione italiana di insegnamento, ricerca e sperimentazione in campo cinematografico, con il coordinamento di Fondazione Giannino Bassetti e dei curatoriManolo De Giorgi (architetto, giornalista e scrittore) e AndreaKerbaker (autore di libri di narrativa e saggistica tradotti in moltelingue). A inizio 2014 verranno organizzati eventi pubblici perpromuovere e far conoscere le aziende protagoniste del film.

    UNA DELLE AZIENDE VINCITRICISotto, il colorato show room di una delle aziende artigianali che hanno vinto il concorso.Si tratta di “Mumble Mumble” che è specializzata in complementi per l’arredo in resina.

    sottoscritti con le FinanziarieRegionali, con Artigiancassa e con i Consorzi Fidi, è possibilebeneficiare di finanziamentiagevolati. Di norma l’agevolazioneassume la configurazione di un contributo in conto interessi,con l’obiettivo di ridurre il tasso di interesse nominale annuo o di un cofinanziamento erogato in parte con fondi pubblici, a condizioni economiche agevolate.L’attenzione di Creval agli artigiani è testimoniata anche dal fatto che il Gruppo è attivo nel favorirel’accesso dei finanziamenti di una singola azienda alla garanziadel Fondo Legge 662/96, destinatoalle Piccole e Medie Imprese. Il Fondo, grazie alla garanzia dello Stato, abbatte il rischio del finanziatore, facilitandol’accesso al credito per la clientela.

    Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.Per tutte le condizioni relative ai servizi e prodottipubblicizzati e per quanto non espressamenteindicato occorre far riferimento ai fogli informativi e alla documentazione informativa prescritta dallanormativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione dellecarte di credito e dei finanziamenti è subordinataalla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della banca.

    Il valore aggiunto rimane lo stessoDire che gli artigiani si sono adeguati o si

    stanno adeguando alle opportunità offerte dal-l’evoluzione tecnologica non significa dequalifi-carne l’attività, ma valorizzarla: la loro capacitàproduttiva di oggi è sempre e comunque fruttodi secoli di creatività, di intere generazioni di la-voratori abituati a forgiare con abilità i più di-versi materiali fino a farne, in molti casi, veri epropri capolavori di “unicità”.

    Le contaminazioni tra tecniche e culture siintensificano e contribuiscono a dare valore agliaspetti di caratterizzazione produttiva che sonomaggiormente legati al territorio di provenienza,oltre che alla cultura artigianale della regione diorigine; questi, se ben osservati, costituisconoun vero e proprio Valore Aggiunto, il quid cheporta al successo dei singoli prodotti sui mercatidi tutto il mondo. Ecco che quindi nasce la figuradell’artigiano del futuro che, oltre a essere come

    ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI

    26 PLEIADI

    Prodotti e servizi per soddisfare le esigenze di gestione aziendale, finanziamento e investimento

    CrevalArtigiani, una linea creata per dare valore al lavoro

    Il Gruppo bancario CreditoValtellinese è da sempre vicinoalle categorie produttive cheoperano sul territorio, tra le quali un ruolo primario è assunto dagliartigiani. In questa direzione vaCrevalArtigiani, una linea completadi prodotti e servizi interamentededicata alle imprese artigiane e finalizzata a risolverne lenecessità di gestione aziendale, di finanziamento e di investimento.L’offerta è rivolta in particolare alle aziende artigiane che hanno al centro della propria attività la produzione di beni, anchesemilavorati, o di servizi.

    L’offertaI prodotti della lineaCrevalArtigiani si adattano alle diverse esigenze dell’impresaartigiana al fine di supportare i titolari ad affrontare le diversesituazioni economiche tipiche della vita aziendale.

    � finanziamento di progetti (ampliamento aziendale, rinnovo dei macchinari, trasformazione in impresa sostenibile, supporto alle attività da e verso l’estero);

    � investimento delle disponibilità finanziarie (gestione della liquidità, risparmio gestito e investimenti assicurativi);

    � protezione dei beni e delle persone(previdenza complementare, protezione finanziamenti, polizza infortuni, assicurazione di auto e casa).

    I finanziamenti agevolatiCreval è in grado di individuare le migliori soluzioni di finanziamento:grazie a convenzioni e accordi

    PRODUZIONE DI BENILa linea CrevalArtigiani si rivolge a un’attività̀di produzione di beni, anche semilavorati, o servizi.

    evoluta senza che siano venuti meno l’ingegno ela voglia di creare, anche sfruttando le grandi po-tenzialità garantite dall’evoluzione tecnologica.

    Da lavoratore spesso solitario, nella pro-pria bottega e con la propria manualità, l’arti-giano di oggi può essere tranquillamentedefinito un “Artigiano 2.0” perché l’allarga-mento del mercato, anche in questo settoredivenuto ormai globale, origina l’esigenza difornire la produzione di una diversa organiz-zazione e di un diverso approccio con i ma-teriali trattati.

    Se da una parte la tradizione non viene di-menticata, dunque, l’occhio corre all’innova-zione: se il tornio rimane al centro dellaboratorio, è consueto che da qualche parteabbiano fatto la loro comparsa il computer e lastampante 3D, strumento che, essendo soloall’inizio della propria fase evolutiva, rende dif-ficile comprenderne appieno le potenzialità.

    In particolare, offrono: � sostegno alla gestione ordinaria

    (finanziamento del circolante, smobilizzo dei crediti);

  • PLEIADI 29PLEIADI 29

    Tra le aziende artigianali vincitrici del con-corso “Realizzare l’improbabile” ce ne sononove che sono anche clienti Creval. Vediamodi che cosa si occupano e, soprattutto, comeoperano, così da scoprire quali siano stati i“meriti” che hanno portato alla loro selezione.

    Azucena SrlCon sede a Busto Arsizio (Va), realizza

    dal 1947 mobili, lampade, imbottiti, manigliee oggetti di arredamento su disegno proprioe degli architetti Luigi Caccia Dominioni,Ignazio Gardella e Corrado Corradi. La produzione è affi-data a terzi: a piccole e medie imprese/laboratori artigianalidel Nord Italia. Azucena esegue il controllo qualità, l’assem-blaggio e la commercializzazione dei prodotti finiti.

    Consorzio PremaxSito a Premana (Lc), è un’associazione senza fine di

    lucro fondata nel 1974 che si occupa della promozione edella vendita in tutto il mondo dei prodotti fabbricati dalleaziende consorziate, specializzate nella pro-duzione di forbici, cesoie, coltelli e altri arti-coli da taglio e da regalo. Premax raggruppa40 aziende (e altre 20 sono in fase di asso-ciazione), con oltre 350 addetti.

    Design Glass CieffeVetreria di Paderno Dugnano (Mi), nata

    nel 1985. Unisce alle lavorazioni tradizionalie storiche del vetro nuove tecnologie al-l’avanguardia, spaziando tra la sempliceproduzione di elementi in vetro e la ricercadi un servizio completo. Tra i suoi prodotti:fronti vetrinali, parapetti, tettoie, pareti divisorie, tavoli, gra-dini, docce e pavimentazioni. Ma anche arredamenti di in-terni personalizzati, tagliati su misura per ogni esigenza.

    GV di Gianluca VillaHa sede a Lissone (Mb) e realizza, da oltre 20 anni, di-

    vani, sedie, letti imbottiti, testate, tende, imbottiture di di-vani e poltrone, partendo dal fusto in legno di abete, conimbottitura e rivestimento con poliuretano espanso e fini-tura in tela. Nel 2012 ha ricevuto il ricono-scimento della Regione Lombardia come“Artigiano eccellente”.

    Millepercento SrlRealtà giovane che opera a Casatenovo

    (Lc), una factory artigianale nata nel 2007con l’obiettivo di puntare alla produzione dimoto esclusive ad altissime prestazioni.

    Queste le imprese artigianali clienti del Creval che hanno vinto il concorso

    Nove aziende premiate per la loro capacità di innovazione Dopo una lunga collaborazione alla realizzazione di motorie kit di trasformazione per le Moto Guzzi, nel 2007 Mille-percento realizza la BB1, moto potente e innovativa. Nel2008 mette in campo il progetto M2S che porterà a tempodi record alla presentazione dell’Alba, sportiva spinta dalmotore Guzzi 4V. Nel 2013 l’attenzione è stata prestata allacreazione della Albacete, terza moto artigianale.

    Mumble MumbleA Milano, dal 1997 progetta e realizza rivestimenti e

    complementi in resina per l’arredo. Speri-menta nel proprio laboratorio l’applicazionedei materiali per utilizzi innovativi o non con-venzionali, in applicazione di soluzioni arti-giane dai forti contenuti artistici e di design.

    Rossi Lorenzo e figli SpADi Villasanta (Mb), ha più di 40 dipen-

    denti e si occupa di predisposizione di tes-suti utilizzati per vestiti. Tra le produzioniparticolari, la collezione di tessuti composti

    per il 76% da cotone, 22% danylon e 2% da elastomero percamiceria stretch. Un’altra col-lezione prodotta dalla RossiLorenzo è quella relativa ai tes-suti in cotone 100% “superdryhigh performance” per abiti dauomo e da donna.

    T.A. PneumaticiSocietà fondata nel 1985

    da Franco Totino, da 37 annioperatore nel campo del set-

    tore pneumatici. Da lui, un’idea che po-trebbe cambiare la sicurezza stradale:applicare sulle spalle degli pneumatici lascritta “Sicur” con caratteri catarifrangenti,che possa essere vista da chi percorre unastrada buia in caso di incidente o ribalta-mento dell’auto. Una scritta che risulta es-sere visibile solo dopo il calare del sole, cosìda non turbare l’estetica dell’auto.

    Tresoldi & Casiraghi SrlA Carugate (Mi), si occupa della costruzione di manu-

    fatti in carpenteria di tipo leggero, medio e pesante inclusala lavorazione meccanica, la riparazione, la trasformazionee l’allestimento di automezzi speciali, la costruzione di ap-parecchi in pressione. La ditta è inoltre specializzata nellapredisposizione di impianti di trattamento fumi, acqua e aria,oltre che di impianti di riscaldamento, termici e industriali.

    AZUCENA

    DESIGN CLASSIC CIEFFE

    MILLEPERCENTO

    GV

    TRESOLDI & CASIRAGHI

    A fronte delle oltre 50 domande pervenute, lacommissione composta dai rappresentanti deglienti promotori del progetto ha selezionato unaventina di casi, proclamati vincitori del concorso,e un altro paio cui è stata conferita una menzionespeciale. Alle aziende vincitrici, tra le quali bennove sono clienti del Credito Valtellinese, verrà of-ferta l’opportunità di far conoscere la propria atti-vità d’avanguardia attraverso un film realizzato daiprofessionisti del Centro Sperimentale di Cinema-tografia – Sede Lombardia, che sarà utilizzatodagli stessi promotori dell’iniziativa per attività isti-tuzionali, strategiche, formative e culturali.

    Perché il mondo artigiano è un patrimonioche ha radici antiche ma ramificazioni che nonvedono l’ora di puntare con decisione al futuro,con la stessa forza che ha contraddistinto que-sta categoria nei secoli e che l’ha portata a es-sere una delle principali colonne portantidell’economia del nostro Paese.

    sempre attento alla qualità del prodotto, pone lapropria abilità produttiva al servizio di procedi-menti e filiere più complesse che trasformano leimprese artigiane in centri di alta specializza-zione, inseriti in un contesto più ampio e artico-lato. Un movimento d’avanguardia, questo, chepotrà assicurare in futuro nuove opportunità disviluppo economico e nuove possibilità di im-piego per le generazioni più giovani.

    Un concorso per il territorioIl concorso “Realizzare l’improbabile” si è ri-

    volto proprio alle aziende artigianali dei territori delleprovincie di Milano e Monza e Brianza che, comescritto nel bando, “manifestino peculiari innovazioninel loro settore merceologico o che si caratteriz-zino per unicità tecnica, anche su parziali stadi dilavorazione del prodotto”. Un appello rivolto in par-ticolare ai settori manifatturiero, edilizio e del terzia-rio che evidenzino carattere di internazionalità.

    ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI

    Il mondo artigiano ha radici antiche e ramificazioni che non vedono l’ora di puntare con decisione al futuro

    28 PLEIADI

    Intervista all’architetto Manolo De Giorgi, tra i curatori di “Realizzare l’improbabile”

    «Questo è un mondo concreto, su cui bisogna puntare»

    L’architetto Manolo De Giorgi è tra i curatori del concorso“Realizzare l’improbabile”. Perché pensare a un concorsodedicato agli artigiani?«Perché rappresentano un puntocentrale della produzione italiana,ancor prima dell’industria. E poiperché sono una categoria cheevidenzia una complessità e varietàdi casi difficilmente riscontrabili inaltre realtà. Penso ad esempio alsettore del design, che esprime unaspecificità unica, assoluta».Qual è il “sistema artigianato”che si è evidenziato?«Un sistema fatto di realtà moltodiverse, che subiscono gli effetti delterritorio che le ospitano. Per quelledella provincia di Monza e Brianza,ad esempio, non si registrano al momento grossi problemi. Le aziende di Milano, invece,

    si scontrano giornalmente con difficoltà derivate dai costi e dauna normativa complicata e sonosempre più costrette a decentrare la loro sede, con disagi notevoli perquanto riguarda tempi e logistica».Qual è l’aspetto produttivo piùcaratteristico delle realtàartigianali da voi analizzate?«Ci ha colpito in modo particolareun aspetto specifico, quello cheriguarda la produzione di parti di prodotti. C’è tutto un mondonascosto, che produce oggetti

    o strumenti che consentono ad altri,soprattutto all’industria, di creareprodotti finiti. Ecco, la grandezza del nostro artigianato sta proprio lì, nell’avere un’importanzafondamentale nei passaggiintermedi della creazione deiprodotti, che vengono completati e venduti dalle grandi aziende».Quali sensazioni ha ricevutodall’incontro di queste realtàartigianali ?«Una sensazione di concretezza.Credo che si tratti di un mondo sucui bisogna puntare. Credo semprepiù nell’apporto di questa cultura,fondamentale per differenziarci esalvarci da questo mercato globale,davvero difficile da affrontare».Quando sarà pronto il film sulleaziende vincitrici?«Il prodotto finale dovrebbe esserepronto per fine febbraio 2014».

  • TROVARE LA VIA GIUSTAIl Professor Fortis vede un futuro dallebuone prospettive per l’Italia, a patto che vengano adottate «linee di politicaeconomica tese a liberare i fattori della produzione» e vengano superate «le vaste resistenze di natura corporativache frenano la locomotiva-Italia».

    I�

    ECONOMIA IMPRESE E MERCATI

    30 PLEIADI

    Incontriamo il Professor Marco Fortis, Vice Presi-dente della Fondazione Edison e docente diEconomia Industriale e Commercio Estero pres-so la Facoltà di Scienze politiche dell’UniversitàCattolica di Milano, presso cui insegna dal 1989.

    Professor Fortis, l’economia reale è lagrande malata del nostro Paese. Uno deipunti forti delle sue argomentazioni, pubblica-te in particolare dal Sole 24 Ore e dal Messag-gero, concerne un’Unione europea distante,“contabile”, concentrata sul “rigore senzasviluppo” e sul “dogma dell’austerità”. Potreb-be richiamare il punto per i nostri lettori?

    «Appare evidente in primo luogo come l’Eu-ropa dei ministri (finanziari) e dei numeri rischi diaffermarsi a detrimento delle politiche per il lavo-ro e la coesione sociale. Nel nostro Paese i tas-

    «Siamo il quinto Paese al mondo per valore aggiuntomanifatturiero» sottolinea Marco Fortis, Vice Presidente di Fondazione Edison, che aggiunge: «Anche per questoè molto azzardato associarci ai tradizionali Paesi PIGS»

    di Enzo Rocca – Vice Direttore Generale Credito Valtellinese

    Anche l’Italia ha il suoPETROLIO

    si di disoccupazione giovanile sono a livelli allar-manti e a Bruxelles si parla ancora e solo (o qua-si) di austerità. La recessione in corso necessitadi coraggio, strategie economiche innovative, pos-sibili politiche dell’offerta, eventualmente anchescostamenti provvisori e governabili dei parame-tri. Invece il vicolo cieco di un rigore fine a se stes-so ci sta trascinando in una spirale che tra le al-tre cose minaccia di distruggere la stessa nostracapacità produttiva. In secondo luogo l’Unioneeuropea ha confuso la crisi di credibilità politicadell’Italia (vera) con una crisi di “fondamentali”economici (non vera), “accanendosi” per così diresul nostro Paese e fissandosi dogmaticamente sulrispetto dei parametri di Maastricht, in particola-re sul rapporto deficit/Pil».

    La Commissione europea riconosce come“rispetto alle altre nazioni dell’euro l’Italia è en-trata nella crisi globale con un settore priva-to finanziariamente robusto e con un solido si-stema bancario”. Restiamo il “grande malato

    Chi è Marco FortisMarco Fortis è Vice Presidente della Fondazione Edison e responsabile della Direzione Studi Economici di Edison.

    È docente di Economia Industriale e Commercio Estero pressola Facoltà di Scienze politiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna dal 1989. È membro del Comitato scientifico del Centro di Ricerchein Analisi Economica, Economia internazionale, Sviluppo Economico(Cranec) dell’Università Cattolica di Milano e Vice Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Edison.

    L’INCONTROSopra, da sinistra, Marco Fortis, docente universitario e Vice Presidente di Fondazione Edison, ed Enzo Rocca, Vice Direttore Generale Credito Valtellinese.

  • PLEIADI 33

    estero pre-crisi, da cui dipende per molte lastessa capacità di sopravvivenza».

    “I mille primati del Made in Italy”. In cosaconsiste l’indice Fortis-Corradini correlato?

    «Secondo l’Indice Fortis-Corradini elaboratodalla Fondazione Edison, su circa 5mila prodotti incui si può suddividere con il massimo grado di di-saggregazione statistica il commercio internazio-nale, nel 2011 l’Italia è risultata la prima, secondao terza economia al mondo per attivo commercia-le con l’estero in quasi mille – 946 per l’esattezza– che hanno generato un sur-plus di 183 miliardi di dollari.Tra i più importanti primi atti-vi con l’estero detenuti dall’Ita-lia nel commercio mondiale visono quelli per: calzature inpelle, macchine per imballag-gio, attrezzature frigorifereper supermercati, pasta, oc-chiali, elicotteri, yacht di lus-so, pelli conciate, tubi in ac-ciaio, pompe per liquidi, po-modori lavorati, mele. Tra i se-condi posti vi sono: vini e spu-manti, rubinetti e valvole, mo-bili, lavori in acciaio e allumi-nio, bulloneria, navi da crocie-

    ra, forni e cucine, uva. Ma ab-biamo anche posto l’Italia inconfronto con la super-compe-titiva Germania. E i risultatisono sorprendenti. Infatti, esclu-dendo l’energia e i prodottiagricolo-alimentari, il commer-cio mondiale si compone di cir-

    ca 4mila beni manufatti al livello di disaggregazio-ne 6-digit, e l’Italia, dopo la Cina, è il Paese che bat-te più volte la Germania per numero di prodotti (ben1.215) in cui il suo attivo commerciale è superioreal corrispondente valore tedesco».

    L’alta ricchezza finanziaria delle famiglie,associata all’avanzo primario record cumula-to dallo stato dal 1995 a oggi, rende la prospet-tiva per l’Italia molto meno fosca di quanto vor-rebbero autorevoli commentatori…

    «Il mantra di parametri a natura anche ideo-logica offusca la vista. Pur inpresenza di squilibri territoria-li evidenti e di un sistema-Paese “difficile”, le prospet-tive per l’Italia sono moltomeno fosche di quanto sipossa comunemente legge-re. Si tratta in primo luogo dicrederci; poi, di adottare lineedi politica economica tese aliberare i fattori della produzio-ne e non a “imbrigliarli”, su-perando le vaste resistenze dinatura corporativa che frena-no la locomotiva-Italia».

    IL PASSO DEL MORTIROLO SIMBOLO PER I CICLISTIIl Professor Marco Fortissul passo del Mortirolo,una delle salite più dure

    da affrontare, meta di ogniappassionato ciclista.

    Due passioni: la bicicletta e la ValtellinaIl Professor Marco Fortis è un assiduofrequentatore delle montagne di Sondrio e dintorni. Montagne che spesse volte ha superato insieme alla sua amica a due ruote, come lui stesso racconta:«Da anni trascorro le vacanze in provincia di Sondrio, e segnatamente a Bormio.

    Un tempo ero un discreto ciclista scalatore.E anche oggi quando vengo in Valtellinanon manco mai di fare qualche bella salitacon la bici da corsa. Sono stato uno dei primi a effettuare il brevetto del Tritticodel Mortirolo alcuni anni fa. E ho salito tutti i passi più importanti della zona: Stelvio,Gavia, Foscagno, Forcola di Livigno, Eira,Bernina. Anche quest’anno, sia pure ormaisolo come cicloturista, ho partecipato conGiorgio Squinzi alla nona edizione del MapeiDay: una festa straordinaria dello sport che porta migliaia di sportivi (a piedi, con gli ski roll e in bici) sino in cima allo Stelvio».

    32 PLEIADI

    d’Europa” alla pari di Spagna e Portogallo, o haragione chi dice che non lo siamo mai stati?

    «Propendo per la seconda ipotesi e sottoli-neo come veniamo da vent’anni di dura lotta po-litica basata sulla (in parte “auto”) distruzione pro-gressiva della nostra immagine a livello interna-zionale. Per soffermarci su un indicatore molto si-gnificativo, purtroppo sino a ora inutilmente, il go-verno italiano ha fortemente premuto su Bruxel-les perché l’alto debito pubblico del Paese venis-se valutato contemporaneamente al basso debi-to delle famiglie e all’alto livello dello stock di ric-chezza. È evidente come la scelta finale del pa-rametro di riferimento influisce sull’immagine diun sistema economico, e ad esempio sulla rea-zione dei mercati (come emerge dalla tabella quisotto riprodotta, ndr). In ogni caso, è molto azzar-dato associarci ai tradizionali Paesi Pigs (Porto-gallo, Irlanda, Grecia e Spagna)».

    Con riferimento specifico alla nostra ma-nifattura (che lei definisce il “petrolio dell’Ita-lia”) si notano punti di debolezza e di forza. Celi illustra, in sintesi?

    «I primi sono riscontrabili in particolare nel-la “cornice di contorno” regolamentare-fiscale-energetica e nei lacci e lacciuoli che frenano lalibera attività imprenditoriale. Si tratta di pesi for-ti, di natura unicamente esogena. Tra i punti diforza vorrei sottolineare molto schematicamen-te che le imprese svolgono, e bene, il proprio do-

    vere di unità produttive efficienti. I dati che pro-poniamo noi come Fondazione Edison, adesempio, sono molto illuminanti al riguardo.Penso soprattutto a tre elementi: grado di inno-vazione, flessibilità organizzativa, qualità deiprodotti. Siamo il quinto Paese del mondo per va-lore aggiunto manifatturiero, non a caso».

    “È la flessibilità che fa vincere sui nuovimercati”, lei ha scritto per il Sole 24 Ore delloscorso 9 aprile. Come reagiscono le impreseitaliane alla crisi?

    «La crescente concorrenza dei Paesi emer-genti asiatici e dell’Europa orientale si è fattasentire. Penso ad esempio al settore del mo-bile e, sullo sfondo, alla gravissima situazionedell’industria nazionale delle costruzioni e delsettore immobiliare (gli ambiti sono intercon-nessi). Qualità dei prodotti, design, flessibilitàe prontezza delle imprese nel reagire al muta-to quadro della domanda mondiale hanno con-sentito alle nostre imprese di reagire proattiva-mente e di recuperare una parte del fatturato

    ESPORTAZIONI NETTE, ANNO 2011Numero di prodotti in cui il Paese batte la Germania

    (Indice Fortis-Corradini. Analisi sulla base di circa 4.000 prodotti per ogni paese, ad esclusione del settore alimentari e energia)

    2.500

    2.134

    1.2151.0971.099

    731 677 584

    246

    2.000

    1.500

    1.000

    500

    0

    Nume

    ro di

    prodo

    tti

    Cina Italia USA Giappone Corea Francia G.B Grecia

    Controvalore totale di 1.215 prodotti in cui lItalia batte la Germania: 150 miliardi di dollari (6,8% del Pil italiano)

    I MILLE PRIMATI DEL MADE IN ITALYNel 2011 il nostro Paese si è piazzato primo, secondo o terzo al mondo per attivocommerciale con l’estero in relazione a quasi mille prodotti. Nello stesso anno l’Italiaè stato il Paese che, dopo la Cina, ha battuto più volte la Germania sul numero di prodotti con attivo commerciale, come evidenziato nel grafico qui riprodotto.

    ECONOMIA IMPRESE E MERCATI

    ITALIA FUORI DAI PIGSIL DEBITO PUBBLICO 2012 NEI PRINCIPALI PAESI DELL’EUROZONA

    IN % DEL PIL IN % DELLARICCHEZZA

    FINANZIARIA NETTA DELLE FAMIGLIE, 2011

    Irlanda 117,6 155,8Germania 81,9 67,1Italia 127,0 75,6Francia 90,2 66,7Olanda 71,2 42,0Belgio 99,6 49,4Cipro 85,8 83,6Portogallo 123,6 101,2Spagna 84,2 118,8Grecia 156,9 335,3Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat e Commissione Europea

  • TALENTO E FORTUNAUn ritratto di TizianoSclavi. Parlando di successo in generale e del suo in particolare, il creatore di Dylan Dog dice: «C’è una parte ditalento, sì, ma ce n’èsempre anche una difortuna. Il talento ti fa arrivare fino a 100, ma per raggiungere il 1.000 non basta, ci vuole anche la fortuna».

    S

    IL PERSONAGGIO TIZIANO SCLAVI

    34 PLEIADI

    Se devi andare a intervistare Tiziano Sclavi, ti im-magini di dover superare ostacoli di ogni generee natura, varcare porte che conducono all’ignoto,combattere con zombie e fantasmi che spuntanoun po’ ovunque. Perché Sclavi, che di cose nellasua vita ne ha fatte davvero tante, è conosciuto so-prattutto per essere il creatore di Dylan Dog, il per-sonaggio dei fumetti più famoso d’Italia, protago-nista di storie horror vissute in una Londra goticae dalle mille sorprese. Ti immagini tutto questo eti rassicuri solo quando vedi quel tranquillo gen-tiluomo di campagna che, insieme alla mo-glie e ai loro sette amici a quattro zam-pe, ti viene incontro sorridente. Nien-te zombie, ti dici, meno male... e puoicosì cominciare la tua intervista.

    Cominciamo proprio da questisimpaticissimi cani. Una grandepassione, lo si capisce, e forseanche una scelta di vita...

    «Sì, dopo tanti anni vissuti incittà, a Milano, venire a stare incampagna ci ha dato la possibi-lità di scoprire queste meraviglio-se creature. Viviamo qui insie-me a sette cani e a duegatti, che rischiano ognivolta di aumentare di nu-mero perché i nostri ami-ci, che conoscono la no-stra passione, ci portanocuccioli a ripetizione e io tendo a in-namorarmene al primo colpo. Madevo dire che l’amore è totale pertutti gli animali. Ecco, forse esclu-se le zecche e le zanzare...».

    Tiziano Sclavi, creatore di Dylan Dog, il personaggio del fumetto che ha riscosso più successo di sempre in Italia,

    ci parla della sua grande passione, quella per gli animalidi Luca Palestra

    L’uomo da unmilione di copie

    Una passione che si sta trasformando inqualcosa di utile per tutti i nostri amici a quat-tro zampe. Ce ne vuole parlare?

    «Da sempre ho cercato di aiutare un po’ tut-ti gli animali in genere, con donazioni ad associa-zioni che a vario titolo si occupano di loro. Maadesso abbiamo deciso, mia moglie e io, di farequalcosa di più, cioè creare una fondazione chevenga gestita da veterinari di fama internaziona-le e che si occupi della ricerca per le malattie car-diopolmonari di cani e gatti. Si chiamerà “Fonda-zione Otto” dal nome del nostro primo cane, sal-vato da una terapia che in genere non viene uti-

    lizzata sugli animali».Come si combina questo amore

    smisurato per gli animali con quel-lo per l’horror?

    «Ma... finché negli horror ammaz-zano le persone mi va bene, se am-

    mazzano gli animali un po’ meno!Anche se questo è un cliché qua-si inevitabile, nel cinema di quelgenere. Fateci caso, se in un filmc’è una famiglia con il cane, il pri-

    mo a morire sarà proprio l’anima-le. Non se ne può davvero più...».

    Parliamo dei suoi esordi.Quando ha capito che poteva di-

    ventare uno sceneggiatore di fumetti?«Molto presto. Ho sempre amato i fu-

    metti, tanto che da bambino volevo fare ildisegnatore, anche se non ne avevo le ca-pacità. La voglia di scrivere le sceneggia-ture mi è venuta leggendo Linus, la rivi-sta di fumetti degli Anni ’60 su cui scri-veva gente come Oreste Del Buono e

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    teva un buon ritorno e si andava ad affermare losplatter come genere nuovo».

    A Dylan Dog ha fatto vivere le avventure piùfantasiose, fantast