Tiziano Sclavi e Michele Soavi: Dellamorte Dellamore tra narrativa e cinema
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Tiziano Sclavi e Michele Soavi:Dellamorte Dellamoretra narrativa e cinema
Tesi di Laurea diMartina Zoppi
IntroduzioneIn questo lavoro svolgerò un confronto tra il romanzo di Tiziano Sclavi ed il film di Michele Soavi dal titolo Dellamorte Dellamore analizzando:
• Le caratteristiche principali del protagonista
• Lo stile narrativo
• Le differenze tra il romanzo e il film
• Il tema del doppio
Dellamorte Dellamore: il romanzo di Tiziano Sclavi
Dellamorte Dellamore è un romanzo “maledetto” scritto da Tiziano Sclavi nel 1984, rimasto inedito per diversi anni e pubblicato per la prima volta solo nel 1992 dalla casa editrice Camunia prima e da Rizzoli successivamente.(Copertina disegnata da Angelo Stano)
TramaFrancesco Dellamorte, guardiano del cimitero di Buffalora, un paese immaginario ma certamente collocato tra Pavia e Milano, è un ragazzo di trentadue anni che da qualche tempo si trova ad avere a che fare con una strana epidemia: entro sette giorni dalla loro morte, i defunti riprendono vita. Sono dunque “ritornanti” in cerca di carne umana che possono essere uccisi solo attraverso un colpo di pistola alla testa o con qualunque oggetto in grado di distruggerla.Con l’aiuto di Gnaghi, il suo aiutante scavafosse, Francesco riporta i defunti nelle loro tombe in modo che nessuno dei parenti si accorga delle strane vicende che si aggirano nel cimitero.Ma non solo questo: Dellamorte è un serial killer efferato che senza indugio e distinzione uccide uomini, donne, bambini, suore e preti. Tratta cioè i vivi come fossero morti che camminano. La storia è anche segnata dall’amore per una donna, una sorta di fata Morgana, che scopriremo diventare per lui un’ossessione, un incubo nella realtà, frutto delle sue allucinazioni.
Caratteristiche del protagonista
Francesco Dellamorte è un ragazzo apparentemente apatico, privo di emozioni. A dire il vero si potrebbe dire di lui che non ha sentimenti, o forse li coltiva sotto una dura scorza di lucida follia.Si tratta di un uomo che non vuole dare spazio alla sua interiorità, che non si vuole ascoltare né comprendere.Francesco Dellamorte vive come se fosse morto.
StileDal punto di vista dello stile narrativo, questo romanzo è stato scritto in maniera molto particolare:
Tre componenti
Fumettistica Fiaba Filmica
• Simulazioni dei rumori: <<BANG!>>, <<TUMP!>>, <<CLICK!>>
• Serialità dei racconti
• schema surreale• protagonista
affiancato da un spalla: Gnaghi
Ricorda la sceneggiatura di un film:• voci fuoricampo• tipologia di
inquadrature• mezzi da utilizzare
per le riprese• titoli di coda
Il film Dellamorte Dellamore di Michele Soavi, tratto dall’omonimo libro di Tiziano Sclavi, è uscito nelle sale cinematografiche nel marzo del 1994.
Attori principali:Francesco Dellamorte Gnaghi Lei
Dellamorte Dellamore: il film di Michele Soavi
Anna FalchiAnna Falchi
Rupert Everett
François Hadji-LazaroAnna Falchi
Romanzo FilmFrancesco Dellamorte
• Apatico• Complessato• Killer seriale
• Più sensibile• Meno cruento
Complesso di Edipo
Molto evidente (grazie alla presenza dei genitori)
Tema non presente (non sono presenti i genitori)
Il rapporto con Gnaghi
• Semplice spalla. Sempre presente nel momento del bisogno. Francesco è gentile con lui
• Francesco è scorbutico ma si nota il forte attaccamento e affetto che nutre per Gnaghi
Il finale Famiglia che pranza prendendo brandelli di carne umana da un vassoio al centro del tavolo.
Gnaghi, dopo aver ripreso conoscenza, chiede di essere riportato a casa e Francesco risponde “Gna!”
Dellamorte Dellamore: Differenze
Il tema del doppioSia nel libro, sia nel film, in Dellamorte Dellamore, quello del doppio è un tema di grande importanza per la comprensione delle componenti psicologiche che stanno alla base.
Francesco Lei
FrancoL’amico in coma irreversibile. Oltre che fisicamente, la somiglianza sta nel non provare emozioni e sensazioni. Sono entrambi vivi defunti.
GnaghiL’amico incapace di esternare ciò che prova, incapace di spiegarsi con le parole.
VedovaSegretaria
Prostituta
Tutte uguali ma con qualche piccolo accorgimento che le differenzia
Enciclopedia culturale di Sclavi
Freud
Vecchioni
Guccini
De Andrè
Romero
Argento
Leopardi
Manzoni
Culturapop
Cultura classica
Pirandello
Pavese
ConclusioniNon si tratta semplicemente di un’opera dell’orrore, ma molto di più: è l’orrore che si cela dentro ogni uomo, un viaggio nell’inconscio.E’ la denuncia del male di vivere nella società moderna.Ossessione, paura, contraddizione, depressione e impulso di morte: queste le patologie dell’uomo del nuovo millennio che sempre più si costringe a rifugiarsi dietro maschere per non sentire il dolore e il peso della coscienza, finendo per non riconoscersi a se stesso ed avere paura della propria vera identità e di tutto ciò che è genuino distruggendolo e distruggendosi.Dellamorte Dellamore: un titolo che solo pronunciandolo fa sentire il sapore dolce e amaro sulle labbra, qualcosa di poetico e terrificante allo stesso tempo, ma che si lega in maniera profonda: Amore e Morte, Eros e Thanatos, Madre e Figlio. Elementi inscindibili che possono diventare diabolici se non gli si dà il giusto equilibrio.
Grazie a tutti!!!
Martina Zoppi