Economia

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BILANCIO SOCIALE 2009-2010 83 “Sobrietà come modo di vivere il rapporto con gli altri e con le cose, rifiutando nell’acquistare, nel mangiare e bere, nel consumare quel possesso e quell’arbitrio chiusi in un piccolo mondo di privilegiati. E’ insolenza verso i tre quarti dell’umanità. Un peccato contro il Padre di tutti. Sobrietà, come in un antico Giubileo, rivivere i valori umani di nuova giustizia e solidarietà.”

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BILANCIO SOCIALE 2009-2010

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“Sobrietà come modo di vivere il rapporto con gli altri e con le cose, rifiutando nell’acquistare, nel mangiare e bere, nel consumare quel possesso e quell’arbitrio chiusi in un piccolo mondo di privilegiati. E’ insolenza verso i tre quarti dell’umanità. Un peccato contro il Padre di tutti. Sobrietà, come in un antico Giubileo, rivivere i valori umani di nuova giustizia e solidarietà.”

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Le pagine che seguono hanno l’obiettivo di rendere conto di come

l’Associazione ha messo a disposizione le proprie risorse a favore dei

territori in cui svolge il proprio servizio all’altro.

Come nei precedenti bilanci sociali, una parte è dedicata all’analisi dei

ricavi e degli investimenti, in riferimento alle tipologie di spesa

effettuata o di finanziamento ottenuto.

L’importante novità introdotta nel 2010 consiste nell’adozione di un

sistema contabile che prevede la relazione del bilancio economico,

superando così i limiti del sistema contabile semplificato (c.d. di “pura

cassa”), adottato fino al 2009.

Si tratta di un ulteriore passo avanti nella gestione interna delle risorse,

che va nella direzione di una maggiore scrupolosità e trasparenza nella

gestione dei fondi a nostra disposizione.

Ultima importante novità che caratterizza questa edizione del bilancio

sociale è rappresentata dal tentativo di valorizzare, anche in termini

economici, l’apporto ed il peso del volontariato in riferimento al nostro

territorio.

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1. Il bilancio 1.1. I proventi Anche negli ultimi due anni si conferma la tendenza positiva (che si registra dal 2001) di aumento

dei proventi. Mentre il volume di questi ultimi è pressoché identico negli anni presi in esame,

rispetto al 2008 l’aumento è di circa 11.000,00 euro (+4%). Questo grazie soprattutto

all’aumentata capacità dell’Associazione di reperire i fondi di cui necessita, anche al di fuori dei

canali istituzionali legati alle convenzioni con il pubblico. Infatti, mentre i proventi operativi

registrano leggere flessioni sia nel 2009 (-3,7%) che nel 2010 (-1,7%), la capacità di

autofinanziamento aumenta considerevolmente nel 2009 (+21,9%), confermando una tendenza

alla crescita anche nel 2010 (+3,6%). Si tratta quindi di una vera e propria inversione di tendenza

che caratterizza gli ultimi due anni, contrariamente a quanto accadeva nel 2008, quando si era

registrata una diminuzione del 30% dei proventi da reperimento fondi ed un aumento di oltre

l’80% da quelli di tipo operativo. Un’ultima considerazione è riferita al volume complessivo dei

proventi, che rimane pressoché invariato negli ultimi due anni e che cresce poco rispetto al 2008.

Questo deriva da una scelta precisa: la volontà di consolidare progetti già in essere senza attivare

nuovi servizi per cui non si poteva garantire la continuità.

TIPO DI PROVENTI 2010 2009 2008

OPERATIVI Rientrano in Operativi i contributi percepiti e le convenzioni/contratti stipulati con enti sia pubblici che privati, per l’organizzazione e la gestione di servizi operativi e di corsi di formazione.

178.459,70 variazione anno precedente (-1,7%)

181.626,76 variazione anno precedente(-3,7%)

188.621,70

DA REPERIMENTO FONDI Rientrano in reperimento fondi i proventi da quote associative, donazioni, offerte, feste e manifestazioni pubbliche, contributi generici o vincolati su singoli progetti da parte di altri enti privati e banche.

103.122,76 variazione anno precedente(+3,6%)

99.494,51 variazione anno precedente(+21,9%)

81.577,21

=

TOTALE ENTRATE 281.582,46 281.121,27 270.198,91

+

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1.2. Gli oneri

Come si può evincere dal prospetto riportato di seguito, il volume delle uscite rimane pressoché

invariato negli ultimi tre anni, a dimostrazione di una sempre più efficace ottimizzazione delle

spese, anche alla luce dell’aumento dei servizi e dei progetti attivi. Da notare che mentre è stato

possibile calcolare le variazioni percentuali delle macrovoci di spesa relative al 2008 e 2009, la

nuova classificazione delle voci di spesa (conseguente alla redazione del bilancio economico) non

rende possibile una comparazione tra gli ultimi due anni.

CRITERIO DI COMPETENZA ECONOMICA

CRITERIO DI CASSA (vecchia classificazione)

ONERI 2010 USCITE 2009 2008 MATERIE PRIME, MATERIE DI CONSUMO E MERCI Rientrano in questa voce le spese per: cancelleria, carburanti, e tutti gli altri acquisti per materie di facile consumo.

12.494,97 variazione (n.c.)

MATERIE E BENI STRUMENTALI Rientrano in questa voce le attrezzatu-re, i generi alimentari, la cancelleria, il materiale didattico e per le attività, la voce residuale “altre spese”.

13.200,35 variazione anno precedente(-58%)

31.463,48

+ +

SERVIZI E FITTI PASSIVI Rientrano in servizi: l’elettri-cità, riscaldamento, acqua, telefono, manutenzioni ordinarie e straordinarie, assicurazioni, collaborazioni e prestazioni professionali

115.386,07 variazione (n.c.)

SERVIZI Rientrano in servizi: le assicurazioni su beni mobili e immobili, le spese per i mezzi di trasporto, l’elettricità, il gas, il telefono, la manutenzione dei locali, le spese postali e bancarie, le consulenze esterne.

35.533,67 variazione anno precedente(-8,5%)

38.837,80

+ +

COSTI PER IL PERSONALE Rientrano in questa voce i salari e gli stipendi, i rimborsi pié di lista e chilometrici, gli oneri sociali inps e inail, gli accantona-menti per i TFR.

148.734,71 variazione (n.c.) DIPENDENTI E ASSIMILATI

Rientrano in dipendenti e assimilati: il personale dipendente, i collaboratori, i liberi professionisti, i rimborsi spese e le assicurazioni sui volontari.

128.459,32 variazione anno precedente(+10%)

116.739,11

+ +

AMMORTAMENTI, IMPOSTE E ALTRE SPESE

4.564,86 variazione (n.c.)

SUSSIDI, EROGAZIONI, CONTRIBUTI A TERZI Rientrano in questa voci: i sussidi alle persone assistite, le erogazioni liberali ad altre associazioni ed i compensi per il personale di altre associazioni partner di nostri progetti.

32.625,69 variazione anno precedente(+111,7%)

15.405.29

= +

IMPOSTE E TASSE

60.675,85 variazione anno precedente(+0,7%)

60.246,65

MANIFESTAZIONI ED ALTRI EVENTI

15.558,24 variazione anno precedente(-31,5%)

22.703,00

=

TOTALE USCITE 281.180,61 TOTALE USCITE 286.053,12 285.395,33

+

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Il bilancio 2010 Riportiamo integralmente il bilancio consuntivo 2010, che rappresenta una delle novità più importanti degli ultimi due anni dal punto di vista della gestione dell’Associazione.

SITUAZIONE PATRIMONIALE AL 31/12/2010

SITUAZIONE ECONOMICA (2010)

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1.3. Alcune brevi considerazioni Anche negli ultimi due anni i dati di bilancio dimostrano che l’Associazione gode di buona salute.

Il passivo di esercizio che si registra nel 2009 (-4.931,85 euro) deriva semplicemente

dall’investimento di parte dell’attivo degli anni precedenti; il dato riferito al 2010, che registra un

piccolo utile di esercizio (+401,85 euro) dimostra una oculata gestione economica e finanziaria.

Per il 2011 si può contare su una disponibilità di spesa di quasi 9.000 euro, frutto di avanzi di

gestione degli anni precedenti, che saranno utilizzati per consolidare le attività di

aiuto alle famiglie in difficoltà.

1.4. Volontariato: un’ulteriore messa a valore

In questo bilancio sociale abbiamo deciso di valorizzare in termini economici anche il

prezioso, gratuito ed insostituibile apporto dei volontari alla gestione quotidiana dei servizi.

Questo non vuol essere assolutamente una mera riduzione in termini economici del lavoro svolto dai volontari, anzi ha lo scopo di far emergere in maniera chiara il valore per l’intera collettività della prestazione volontaria ed evidenziare anche il valore effettivo del servizio realizzato. Infatti, molte attività promosse dall’Associazione sono gestite quasi completamente dai volontari, come ad esempio il banco alimentare, il centro d’ascolto i corsi d’italiano, ecc. In questi servizi il ruolo di educatori remunerati è per lo più formati-vo, di coordinamento e monitoraggio dei progetti educativi attuati e l’attività viene portata avanti dai volontari. In altri casi la disponibilità e la presenza dei volontari consente, evidentemente, di rispondere ad un numero molto superiore di richieste di aiuto, rispetto a quello che sarebbe possibile con la sola presenza del personale retribuito. Riprendendo i dati riportati nel grafico 7 a pag. 32 e moltiplicando il numero delle ore complessive di attività svolta per il costo di un operatore retribuito, il dato che emerge è di grande rilievo ed importanza per capire l’apporto del servizio volontario, svolto a tutti i livelli. Il valore economico riconducibile al tempo dato dai volontari è pari nel 2009 a 144.705,00 euro; nel 2010 cresce a 153.384,00 euro (per il calcolo sono

state moltiplicate le ore complessive per il costo di un educatore di 4° livello, inquadrato con il contratto nazionale delle cooperative sociali). E’ un risultato assolutamente di rilievo, soprattutto se si considera che il valore che discende dal calcolo rappresenta il 51,5% del volume di bilancio nel 2009 ed il 54,5%

di quello del 2010.

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Evoluzione storica delle risorse finanziarie Come nel bilancio sociale precedente, forniamo di seguito i dati relativi all’evoluzione delle risorse a partire dal 1992. Sebbene in misura limitata, il volume delle entrate continua a crescere. L’attività di reperimento cresce rispetto al 2008, anche se il 2010 registra una flessione che riporta il dato sotto ai valori del 2007.

-

40.000,00

80.000,00

120.000,00

160.000,00

200.000,00

240.000,00

280.000,00

320.000,00

1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

-

5.000,00

10.000,00

15.000,00

20.000,00

25.000,00

30.000,00

35.000,00

40.000,00

45.000,00

50.000,00

55.000,00

60.000,00

1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

GRAFICO 13 - Volume delle entrate da attività di reperimento fondi (dal 1992 al 2010)

GRAFICO 12 - Volume delle entrate dal 1992 al 2010

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2. Ricchezza prodotta e distribuita 2.1. Le fonti di “finanziamento” Negli ultimi due anni si stabilizzano le entrate da fonte pubblica che, nel 2008, avevano registrato

un sensibile aumento. Tra queste è da sottolineare la crescita, nel 2010, dei proventi di

provenienza comunale (+24,65% nel biennio, dopo che nel 2009 avevano registrato una leggera

flessione rispetto all’anno precedente). Molto inferiori invece quelli di fonte provinciale, che

ritornano su valori leggermente superiori a quello del 2007, con un calo complessivo del 73,49%.

Questi ultimi sono stati compensati dall’attivazione di nuove progettualità con i ministeri e con

l’Unione Europea che, assieme al già citato incremento dei proventi di provenienza comunale,

fanno sì che l’incremento dei finanziamenti pubblici percepiti nel biennio si attesti al + 5,36%.

Sul lato dei ricavi da fonte privata, la situazione è sostanzialmente stabile rispetto al 2008, anche

in considerazione del fatto che l’incremento generale del 2009 è da imputare al recepimento del

contributo della Caritas di Pistoia di competenza dell’anno precedente.

L’indice di efficienza dell’autonomia, attestandosi attorno al 30%, conferma che l’Associazione

opera autofinanziando per un terzo le proprie attività e garantendo così un buon margine di

manovra anche a fronte di eventuali tagli di fondi pubblici. A questo si aggiunge la capacità di

attivare nuovi canali di finanziamento (anche pubblici), così come dimostrano le presenze dei

ministeri e dell’Unione Europea soprattutto nel 2010. Sono due elementi di stabilità che

assicurano la continuità di molti dei progetti e dei servizi promossi a livello territoriale.

TABELLA 4 - Raffronto tra proventi pubblici e privati negli ultimi 5 anni e calcolo dell’indice per l’efficienza dell’autonomia

TIPO DI RISORSE 2006 2007 2008

DA FONTE PUBBLICA Comune di Quarrata Comune di Signa Provincia di Pistoia Ministero del lavoro e delle politiche sociali Ministero per le pari opportunità Unione Europea (EVS e/o FSE)

76.941,67 53.941,67 9.000,00

14.000,00 - - -

89.715,00 65.715,00 10.000,00 14.000,00

- - -

181.263,25 87.072,68 22.602,00 68.478,57

-

3.110,00

DA FONTE PRIVATA Banca di Credito Cooperativo di Vignole Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia Caritas di Pistoia Caritas Italiana Centro Servizi Volontariato Toscana (Cesvot) Raccolta Fondi dell’Associazione Singoli cittadini (Soci e donatori) Campagna 5xmille

77.977,60 -

5.000,00 15.000,00

- 16.000,00 27.765,93 14.211,67

-

131.427,56 15.500,00 10.500,00 18.718,00 32.589,81 17.020,00 30.440,25 6.659,50

-

88.935,66 - -

3.212,00 23.000,00 20.438,00 33.170,06 4.967,00 4.148,60

TOTALE 154.919,36 221.142,56 270.198,91

INDICE DI EFFICIENZA DELL’AUTONOMIA (= Totale entrate private / Totale entrate x 100) 50,3% 59,4% 32,9%

2009

173.482,03 79.275,01 22.000,00 69.798,19 1.202,12

- -

107.639,24 -

15.000,00 24.650,00

- 13.338,00 45.921,15 4.778,05 3.952,04

281.121,27

38,3%

2010

190.992,66 93.692,20 43.028,00 18.150,00 9.122,40 3.000,00

24.000,00

90.589,80 -

15.000,00 14.450,00

- 9.700,00

41.606,67 4.255,42 5.577,71

281.582,46

32,1%

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BILANCIO SOCIALE 2009-2010

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2.2. Gli “investimenti” Nei due anni presi in esame l’Associazione ha investito circa 563.000 euro per rispondere ai

bisogni del territorio. Di questi, solo il 10,2% ha coperto i costi di gestione (amministrazione,

segreteria, ecc.): tutto il resto è stato impiegato direttamente nella realizzazione e nello sviluppo

dei progetti e dei servizi.

Come si può vedere dal grafico 14, la maggior parte delle risorse (51,5%, con un incremento di

quasi dieci punti) sono andate a coprire i costi per i servizi rivolti alle famiglie, per i problemi

legati alla genitorialità e all’accudimento dei figli (Centri per minori di Quarrata e Signa, Centri

estivi, ecc.).

Registrano invece una sensibile diminuzione le risorse destinate ai bisogni dei giovani (29,6% nel

biennio, a fronte del 38,1% nel 2008); ciò deriva dalla minore disponibilità di risorse sul progetto

“Kaleidoscopio” e dal mancato rinnovo (nel 2010) della convenzione con la Provincia di Pistoia

per il percorso “Albachiara”.

Superiore di tre punti rispetto al 2008 è stata la quota di investimenti per rispondere a bisogni

quali l’integrazione ed il lavoro (corsi di italiano per stranieri, laboratorio di cucito, Centro

d’Ascolto, ecc.); la percentuale delle risorse destinate a questo tipo di bisogni si attesta nel

biennio al 15,3%, soprattutto grazie all’implementazione del progetto che ha portato poi alla

creazione della cooperativa “Integra”.

Un discorso a parte meritano, infine, le risorse destinate a rispondere ai bisogni primari. Sebbene

Grafico 14 - Distribuzione percentuale delle risorse per tipologia di bisogno (2009 e 2010)

15,3% 0,8%

51,5%

29,6%

2,8%

Integrazione, lavoro, casa

Bisogni primari

B isogni delle famiglie (genitori e bambini)

B isogni dei giovani

Formazione e prevenzione

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la percentuale non arrivi all’1% del totale, è da sottolineare il fatto che la scarsa incidenza di

questa voce sul totale degli investimenti è frutto, nel nostro caso, di una scelta precisa che limita

l’elargizione diretta di aiuti economici alle persone, così da prevenire forme di assistenzialismo

che non aiuterebbero certo a superare le condizioni di difficoltà. Infatti, il servizio di Banco

Alimentare basa la propria attività su beni materiali reperiti tramite donatori, mentre il Centro di

Ascolto non necessita di risorse economiche poiché gestito esclusivamente da personale

volontario.

LE DONAZIONI AL POZZO DI GIACOBBE SONO DEDUCIBILI

Per le persone fisiche è possibile detrarre dall'imposta lorda il 19% dell'importo donato a favore delle ONLUS, fino ad un massimo di 2.065,83 euro (art. 15-bis del D.p.r. 917/86). OPPURE, è possibile dedurre dal proprio reddito le donazioni a favore delle ONLUS, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000,00 euro annui (art. 14 comma 1 del Decreto Legge 35/05 convertito in legge n° 80 del 14/05/2005 – Legge “Più Dai Meno Versi”). Per usufruire dei benefici fiscali deve essere conservata la relativa attestazione di donazione, vale a dire: le note contabili o l'estratto conto della banca, in caso di bonifico bancario; la ricevuta di versamento, nel caso di donazione con bollettino postale.

PER DONARE CON BONIFICO BANCARIO: C/C 4900, INTESTATO A: “IL POZZO DI GIACOBBE”,

PRESSO BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI VIGNOLE IBAN: IT 66 Y 08922 70502 000000004900

PER DONARE CON BOLLETTINO POSTALE: INTESTATO A: ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “POZZO DI GIACOBBE”

CONTO CORRENTE POSTALE N° 12720520