Ecomondo Rimini 06/11/13 L’eolico off-shore nel Mare...

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Ecomondo Rimini 06/11/13 L’eolico off-shore nel Mare Adriatico Caso studio: anemometro su p.ma Azalea B

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Ecomondo Rimini 06/11/13

L’eolico off-shore nel Mare Adriatico

Caso studio: anemometro su p.ma Azalea B

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eni – Chi siamo

eni è un’impresa integrata che opera in tutta la filiera dell’energia ed è presente oggi

con circa 78.000 persone in 90 Paesi del mondo.

Parlare di sviluppo sostenibile vuol dire parlare di energia. Sui due versanti: quello

dello sviluppo e quello della sostenibilità.

eni pone la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica al centro delle sue

strategie per lo sviluppo sostenibile, perseguendo la riduzione dei rischi e degli

impatti.

La gestione dell’ambiente è basata su criteri di prevenzione, protezione,

informazione e partecipazione.

La sicurezza e la salute delle persone sono una priorità per eni e tutte le soluzioni

organizzative ne garantiscono il rispetto e la tutela.

eni è presente in Italia da quasi 90 anni.

(Fonte: www.eni.com)

Grazie allo sviluppo delle attività e delle operazioni off-shore, Ravenna diventa il più grande polo italiano

all’interno delle imprese nel settore oil & gas.

1993: prima edizione dell’O.M.C. (Offshore Mediterranean Conference)

2009: la 9^ edizione dell’OMC ha visto la partecipazione di 368 imprese di 23 paesi.

2010: Start-up del giacimento Annamaria con 900 Ksm3/g

1990- oggi

Sviluppo delle attività off-shore ed installazione della maggior parte delle piattaforme attualmente presenti

All’inizio degli anni ’80 si rileva il picco della produzione di gas per i giacimenti di Ravenna (40 SMm3/g)1980 - 1990

Prima esperienza nell’ambito della geotermia e sviluppo del teleriscaldamento a Casaglia.

Messa in esercizio del sistema Andromedone per la sorveglianza e la telemetria delle piattaforme non presidiate

(1978)

Scoperta del primo giacimento a olio a Cavone (1973)

Costruzione dei laboratori e dei magazzini vicino all’attuale base di Marina di Ravenna (1970)

Inizio dell’attività di stoccaggio di gas proveniente dall’Algeria presso l’impianto di Minerbio (1971)

Inizio delle attività de delle operazioni offshore

Scoperta del gas offshore per il pozzo Ravenna Mare (1960)

1950-1960 Costruzione della condotta gas Ravenna-Bologna (1955)

Prima installazione degli uffici Agip a Ravenna (1952)

Prima scoperta di gas on shore per il pozzo Ravenna Terra 1 (1952)

1970-1980

Il Distretto di RavennaUn pò di storia di eni a Ravenna

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Produzione DICS Italia 2012

88048 Boed

Il Distretto Centro Settentrionale (DICS) contribuisce con il 46 % alla produzione di eni e&p in Italia.

DICS

eni e&p – Distretto Centro Settentrionale

� TOTALE POZZI IN PRODUZIONE 273

� CENTRALI DI TRATTAMENTO OLIO 1

� CENTRALI DI TRATTAMENTO GAS 7

� CAMPI OLIO

� Onshore 1

� CAMPI GAS

� Offshore 28

� Onshore 2

� PIATTAFORME 73

eni e&p – Distretto Centro Settentrionale

CAMPI OFFSHORE DICS

CAMPI OFFSHORE DICS

L’Italia e la Strategia Energetica Nazionale

La Strategia Energetica Nazionale approvata a marzo 2013 prevede al 2020 un raddoppio

della produzione di idrocarburi con un ritorno ai livelli dell’inizio degli anni ’90 con evidenti

benefici di riduzione dalla dipendenza energetica dall’estero e di sviluppo economico ed

occupazionale. Gli investimenti previsti sono dell’ordine dei 50-60 milioni di Euro.

Il settore eni e&p rappresenta un importante volano per l’economia nazionale e per lo sviluppo

delle imprese locali. L’industria oil&gas è notoriamente un settore caratterizzato da un’elevata

intensità di capitale, che comporta un alto valore aggiunto scaricato su beni o servizi venduti.

La produzione di gas in Italia è concentrata nell’offshore Adriatico (71%), mentre quella di olio

è concentrata nell’onshore meridionale (87%).

eni è presente in Italia nell’off-shore di Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Calabria

e Sicilia, le attività condotte da eni in Italia sono connessi contratti diretti con:

� circa 400 fornitori e più di 800 subfornitori.

L’indotto totale di oltre 1200 aziende, specializzate e non (specialisti elettrostrumentali,

attività subacquee, manutenzioni meccaniche, costruzioni, laboratori di analisi, trasporti, ….).

La stessa SEN prevede inoltre il perseguimento degli obiettivi europei di sostenibilità in

particolar modo tramite la copertura del 20% del fabbisogno energetico con produzione da

fonti rinnovabili.

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Fonti rinnovabili

�Le fonti energetiche rinnovabili possono avere un ruolo importante nell’ ambito della

generazione di energia elettrica, anche se nel medio termine non potranno sostituire

completamente le fonti fossili

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Confronto tra fonti di produzione energetica nel 2000 e nel 2009

Eni e le rinnovabili

Eni ha lanciato nel 2007 un programma di ricerca e sviluppo tecnologico sulle energie

rinnovabili focalizzato sulla conversione dell’energia solare e sulla produzione di

biocombustibili a partire da biomasse non alimentari.

Le attività di ricerca sono svolte in prevalenza presso il Centro di Ricerca sulle Energie

Non Convenzionali – Istituto Eni Donegani di Novara e presso il Centro di Ricerca Oil &

Gas di San Donato Milanese, con la supervisione della Direzione Ricerca e Innovazione

Tecnologica e con il supporto di collaborazioni esterne (es. Alleanza con il Massachusetts

Institute of Technology).

L'Istituto Donegani, da oltre settanta anni uno dei più prestigiosi centri di ricerca

industriale in Europa, è impegnato nella ricerca e sviluppo di tecnologie innovative in

diversi campi della chimica (catalisi, polimeri, chimica fine).

Le attività di ricerca e sviluppo tecnologico del Centro sono condotte con il contributo di

Università e centri di ricerca italiani (come i Politecnici di Torino e Milano), europei (come il

finlandese Technical Research Centre – VTT e il francese Centre National de la

Recherche Scientifique - CNRS) e statunitensi (come il Massachusetts Institute of

Technology e la Stanford University), con i quali Eni ha in essere da anni un efficace

network scientifico.

Eni e le rinnovabili

In questo settore sono già stati conseguiti importanti conquiste tecnologiche, come per

esempio la prima cella solare realizzata con materiali organici innovativi. Sono stati inoltre

sintetizzati alcuni materiali originali in grado di funzionare come convertitori di spettro, cioè

capaci di aumentare la frazione di spettro solare convertibile da un sistema fotovoltaico.

Il primo impianto dimostrativo basato su questa tecnologia, una pensilina fotovoltaica, è

stato inaugurato presso una delle sedi eni a Roma nel novembre 2012.

L’impianto, che sarà utilizzato come laboratorio all’aperto per testare il comportamento dei

nuovi dispositivi, è dedicato al parcheggio di mezzi per la mobilità elettrica e consente la

ricarica delle batterie attraverso la corrente elettrica generata dai pannelli.

La pensilina fotovoltaica eni è in grado di produrre circa 500 Watt nominali di energia

elettrica generati da 192 lastre fotovoltaiche trasparenti gialle, ogni lastra è costituita da un

materiale plastico con minime quantità di coloranti brevettati da eni.

eni ha stipulato con il MIT di Boston un accordo strategico nell'ambito della ricerca

energetica. Il fulcro della collaborazione è il "Solar Frontiers Research Program", un

programma finalizzato allo sviluppo di tecnologie solari avanzate.

Tale programma è incentrato su sei aree: nanotecnologie e energia solare; concentratori

solari luminescenti; energia solare e approcci biomimetici; fotosintesi artificiale; nuovi

materiali per l'energia; nuovo approccio al solare a concentrazione.

BONACCIA NW

Applicazione del Fotovoltaico alla p.ma

Bonaccia NW

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CAMPO BONACCIA

Progetto Bonaccia NW

Il progetto di sviluppo di del campo Bonaccia consiste in:

�Piattaforma a 4 gambe da installare ad una profondità di circa 87 m;

�Sealine lunga 2.5 km da Bonaccia NW a Bonaccia

�Perforazione di 4 pozzi

� il gas prodotto viene convogliato alla centrale di Falconara

In considerazione del fatto che la piattaforma è di tipo spresidiato la presenza dei Pannelli fotovoltaici garantisce la

generazione di energia elettrica tale da soddisfare il fabbisogno energetico in condizioni di normale esercizio.

L’impiego di pannelli fotovoltaici perla generazione di energia elettrica consente una sensibile riduzione

delle emissioni in atmosfera.

Durante le ore di forte irradiazione solare l’energia elettrica della piattaforma è assicuratadal sistema fotovoltaico progettato per coprire il 100% dei carichi elettrici e per ricaricare ilsistema di batterie

Nel caso di bassa irradiazione solare (periodo notturno e invernale):

la fornitura continua di energia elettrica è assicurata dal set di batterie (quandonecessario saranno ricaricate dal generatore diesel di servizio)

Durante le temporanee attività di manutenzione l’energia elettrica è assicurata dalgeneratore diesel di servizio.

Quest’ultimo sarà utilizzabile anche in caso di operazioni non pianificate e per permettere il rilevamento di eventuali malfunzionamenti del sistema fotovoltaico.

Sistema fotovoltaico

P.MA AZALEA B

Collaborazione con Provincia di Rimini per

installazione sistema di monitoraggio

anemometrico

Campo gas Azalea

Il campo a gas (produzione di CH4>99%) di Azalea è ubicato nell’offshore adriatico a circa 15 km dalla costa ad est di Rimini nella concessione A.C8.ME.

Il campo fu scoperto nel luglio 1975 dal pozzo esplorativo AZALEA 1, nell’aprile del 1975 un secondo pozzo AZALEA 2 confermò la mineralizzazione a gas.

Lo sviluppo del campo è stato realizzato mediante la perforazione dalla piattaforma di 11 pozzi, la piattaforma Azalea B è entrata in produzione nel marzo 1988.

La roccia serbatoio è formata da livelli sabbiosi del Pliocene inferiore (F.ne Porto Corsini) distribuiti fra 1600-2600 m ssl e costituiti da bancate di sabbie e argille plioceniche con ottima continuità laterale e con spessori variabili da 3 a 30 m. Nel campo Azalea sono stati individuati n.69 livelli mineralizzati a gas, il numero totale di livelli sviluppati è paro a 65.

Il campo Azalea è allacciato tramite sea lines alla centrale di Rubicone e comprende le seguenti installazioni:

- AZALEA B

- AZALEA 1-2

Piattaforma Azalea B

La piattaforma Azalea B è situata a circa 15 km dalla costa di Rimini su un fondale di circa 19

m di profondità; le coordinate geografiche sono:

Latitudine 44°09’58’’.209 N

Longitudine 12°43’14’’.764 E

La p.ma Azalea B considerata “satellite” della piattaforma Cervia A, è costituita da 2 strutture

(una di perforazione ed una di produzione) collegate da un ponte lungo 40m.

Ha una struttura reticolare a 4 gambe ed è composta da una parte sommersa (jacket) e

dall’altra emersa (dimensioni 25x18 m) che ospita la struttura della piattaforma (deck).

Sul deck sono presenti l’area impianti, i locali tecnici ed il modulo alloggi.

Il modulo alloggi comprende 19 posti letto, i servizi igienici, gli uffici e l’infermeria, queste

strutture sono a servizio del personale di bordo durante i presidi dedicati alle attività di

manutenzione.

Il processo produttivo di p.ma consiste essenzialmente nella separazione fisica della fase

liquida associata al gas del giacimento e misura dello stesso, prima dell’invio alla centrale di

raccolta a terra tramite sea line.

ANEMOMETRO LIDAR SU P.MA AZALEA B

A fronte della collaborazione avviata con la Provincia di Rimini, con particolare riferimento alla

valutazione del potenziale eolico offshore nell’Adriatico, eni (distretto di Marina di Ravenna) eni

si è resa la propria disponibile per l’installazione dell’anemometro laser Lidar Zephir a bordo

della p.ma Azalea B. A seguito dell’ottenimento dell’autorizzazione da parte di UNMIG si è

proceduto con l’installazione dello strumento nel novembre 2012 ed alla relativa acquisizione

dei dati.

Già nell’ottobre 2008 era stato installato sulla stessa piattaforma un sistema anemometrico

sonico , localizzato ad una quota di 50 m. Il sistema è stato disinstallato nel 2012 per esigenze

manutentive, sono attualmente in corso le pratiche autorizzative per la riattivazione.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE