ECOGRAFIA DEL POLSO E DELLA MANO - Sport … · Lo studio ecografico del polso e della mano...
Transcript of ECOGRAFIA DEL POLSO E DELLA MANO - Sport … · Lo studio ecografico del polso e della mano...
Dott. FRANCESCO BUSONI
Radiologo – Pisa
La Diagnostica per Immagini vista dal Riabilitatore 2012
ECOGRAFIA
DEL POLSO E DELLA MANO
Lo studio ecografico del polso e della mano necessita di
apparecchiature ad alta definizione e di sonde lineari di dimensioni
contenute e con frequenza uguale o superiore a 10 MHz.
Il color Doppler è fondamentale per la valutazione qualitativa.
E’ importante avere una buona sensibilità per i flussi lenti.
La valutazione del polso e della mano non può prescindere da un
chiaro indirizzo clinico (Ortopedico, Chirurgo della mano o Medico
sportivo) che indichi la patologia ipotizzata.
Molto spesso dobbiamo invece affrontare quesiti del tutto aspecifici,
orientarci da soli o in base alla anamnesi e alla clinica riferite dal
paziente.
Quando anche queste risultano scarsamente indicative si procederà
ad una valutazione complessiva delle strutture ecograficamente visibili.
Si valuta prima il compartimento palmare in modo statico
partendo dall’aponevrosi, individuando poi i tendini flessori
delle dita, i flessori radiale ed ulnare del carpo, il N. Mediano,
il N. Ulnare, le A. radiale ed ulnare.
Quindi si passa alla valutazione dinamica con flesso estensione
del polso e delle dita, contrazione muscolare e variazioni del
decubito.
In particolare in questa fase sono da rivelare l’eventuale
trascinamento delle strutture nervose da parte dei tendini, le
variazioni dei rapporti tra le varie strutture, il comportamento
delle alterazioni artrogene come cisti o ernie sinoviali, la
presenza di ernie o deformazioni muscolotendinee.
Tutte le alterazioni che modificano i rapporti delle strutture del
tunnel carpale o che occupano spazio possono essere causa di s.
canalare sia a carico del N.Mediano che del N.Ulnare.
Da studiare comparativamente le strutture nervose e
l’eventuale loro trascinamento o compressione da
parte dei tendini, cheloide postchirurgico (4° fig.)
Altri casi: n. mediano compresso al tunnel, fibrosi
attorno al n., cicatrice adesiva del n. mediano dopo
intervento per tunnel carpale, lipoma su n. mediano
Quando si rilevano strutture nodulari solide o artrogene è di
grande aiuto il color doppler sia per orientare sul grado di
attività di una artrosinovite (fig .1), sia per classificare i noduli.
In alcuni casi la vascolarizzazione, associata alla clinica è
patognomonica come nel caso dei tumori glomici (fig .2).
Conviene poi estendere l’esame alla regione metacarpale
e alle dita che sono frequente sede di patologia
tendinea, tenovaginalitica e paratendinea.
Lo studio del piano articolare-sinoviale dorsale è agevole.
Si ricercano tenovaginaliti (fig. 2, 3) dei canali estensori,
ernie sinoviali, cisti pararticolari (fig. 1, 4).
Un caso particolare è costituito
dal 1° canale estensore sede di
frequentissime tenovaginaliti
che possono evolvere in modo
proliferativo, nodulare.
Questa introduzione allo studio del polso naturalmente non
comprende tutte le innumerevoli patologie a cui l’ecografista
può trovarsi davanti, anche se raramente. In particolare sono
molto difficili i quesiti riguardanti la patologia nodulare.
In tutti i casi, oltre alla precisa conoscenza anatomica delle
strutture da esaminare saranno necessarie la correlazione
clinica ed il confronto con lo specialista.
L’ecografia è un esame semplice e poco costoso ma dipende
molto dall’operatore soprattutto nel campo articolare. Per
essere un esame affidabile è quindi necessario avere un
approccio corretto e apparecchiature idonee.