Eco del Palio n.2 anno 4

Pubblicazione d’informazione del palio di San Bernardino da Siena fuori le mura

San Bernardino di Crema (CR) Anno IV nr.2 del 27 Aprile 2013

Comune di

Crema

Provincia di

Cremona Regione

Lombardia

San Bernardino da Siena fuori le mura 2

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CONTRADA PIETÀ

Mi chiamo Alessandro Bonizzi e ho 20 anni.

In realtà non si è trattato di una vera e propria scelta. Diciamo che sono stato scelto, sono stato eletto all’unanimità dai miei compagni di contrada. I miei amici hanno ritenuto che fossi il più adatto per questo ruolo e io ho accet-tato molto volentieri.

La mia sarà una leadership amichevole. I miei compagni di contrada sono an-che miei amici. Agirò all’insegna della collaborazione.

CONTRADA MARTINI

Mi chiamo Michele Martinenghi, ho 27 anni… ancora per poco!

Ho scelto di fare il capocontrada perché mi piace impegnarmi in progetti nuovi che richiedono entusiasmo ed energie anche se comportano responsabilità e qualche seccatura. Sono una persona propositiva e so di poter fare bene per i miei compagni d’avventura.

Sarò il portavoce della contrada, il pri-mo tra pari.

CONTRADA CHIESA

Mi chiamo Elena Minuti e ho 20 anni.

Non ho affatto scelto di diventare capo-contrada. Diciamo che la mia è stata una nomina coatta: mia nonna ha insi-stito molto perché mi facessi carico di questo onere e alla fine ho accettato. Ora ho capito che si tratta anche di un onore e ne sono felice.

Cercherò di essere una buona motiva-trice, di coinvolgere tutti. Spero di riu-scire a individuare il talento di ciascuno per indirizzarlo nei giochi che più gli si

A meno di un mese dall’avvio del Palio 2013, cerchiamo di conoscere un po’ meglio i tre capi contrada, tutti con una gran voglia di mettersi in gioco… e che vinca il migliore ma anche chi si è divertito di più!

Perché hai scelto di diventare capo contrada ?

Che tipo di leadership eserciterai nella tua contrada ?


Barsi Francesco

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Sì, perché so di essere amato dai miei compagni. So di avere delle caratteri-stiche peculiari e riconoscibili come mie proprie e penso quindi di potere espri-mere il mio carisma al meglio.

In effetti il ruolo del capocontrada è anche quello di mantenere l’ordine: irregimentare i compagni, spegnere i facili entusiasmi e arginare i rigurgiti violenti del desiderio di rivalsa che se-gue una sconfitta.

Sì, ma non esageriamo.

Rispetto per tutti, paura per nessuno.

La contrada Martini è coesa e animata da un patriottismo ardimentoso. Io mi sento espressione di questo sentimento campanilistico. In questo sta il mio ca-risma. I miei compagni vedono in me il prototipo del contradaiolo Martini e per questo mi rispettano.

L’idea di un capocontrada come uomo d’ordine mi ripugna in quanto evocativa di talune vicende novecentesche che aborro. Io sono i miei compagni.

Sì, ma le responsabilità, come le vitto-rie e le sconfitte, vanno sempre socia-lizzate tra i compagni di contrada. La vedo così.

NO Martini No party

addicono: la mia sarà una leadership anche manageriale.

Il mio carisma è l’essere donna. Sono l’unica quota rosa tra i capicontrada. Porterò nella mia contrada lo spirito femminile con tutto l’universo di virtù che ne deriva. Il mio nome poi è Ele-na, ovvero la donna che scatenò la guerra di Troia, l’oggetto del poema originario di tutta la letteratura occi-dentale. ‘Cherchez la femme’ direbbe Alexandre Dumas (padre). Ecco il mio carisma!

Il capocontrada è anche sorvegliante, garante e tutore del corretto svolgersi dei giochi nel rispetto dei regolamenti. Non mi piace l’idea di un capocontrada che scende troppo a patti con la trup-pa. Bisogna mantenere anche un certo autorevole distacco: altro è la solida-rietà con i compagni, altro è la compli-cità nelle eventuali scorrettezze.

Dato che non ho grandi poteri, non ho grandi responsabilità.

Donne e ragazzi, vecchi e fanciulli!

La figura del capocontrada deve essere giocoforza carismatica. Ti senti all’altezza di questa aspettativa?

Il termine ‘capocontrada’ era usato in passato in alcune città per indicare il caporione che vigilava sull’ordine pubblico. Pensi che anche tu ti ritroverai a dover mantenere l’ordine tra le fila dei tuoi compagni?

Citando l’Uomo ragno «Da un grande potere derivano grandi responsabilità». Ne sei consapevole?

E il tuo motto ?


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I motori del palo stanno già rombando e si scaldano per una partenza a razzo anche se e-steriormente sembra che per ora nulla si muova. Non posso rivelare i particolari ma vi assicuro che, passando nelle case in questi giorni per portare la benedizione pasqua-le, vedo già i preparativi, sia quelli di gruppo ma ancor di più quelli familiari. Vi assicuro che è bellissimo scoprire famiglie intere, adulti e ragazzi, impe-gnate a realizzare le piccole co-se, coccarde o addobbi che ren-deranno indimenticabili i giorni del palio.

Abbiamo poi fatto anche un’altra bellissima scoperta, grazie alle serate di preparazio-ne per il grest. Infatti pur senza averlo deciso loro, perche viene pensato e proposto dai responsabili lom-bardi, il tema del grest 2013 sembra indicarci la strada mae-stra anche per realizzare un Pa-lio eccezionale.

Ormai possiamo rivelarlo a tutti e il logo qui accanto svela che la parola chiave di quest’anno è

un termine in-glese che ha nella traduzione un duplice signi-ficato. Questo titolo così semplice da un suggeri-mento impor-tante per vivere bene anche il

palio. Infatti, come per il grest, anche qui è essenziale impe-gnarsi su due fronti. Everybody significa infatti sia TUTTI come CIASCUNO. Quindi è proprio questo il se-greto del successo del palio: l'impegno di TUTTI e di CIASCUNO. E se nel primo numero avevo insistito sulla novità di un coin-volgimento di TUTTI perché insieme è meglio ora vorrei insistere sulla ricchezza del contributo di CIASCUNO. Non illudiamoci senza l'apporto del colpo di genio di ciascuno di noi, e son convinto che ognuno di noi ha un particolare talento da mettere in gioco, non potre-mo costruire niente di grande. Come non dobbiamo pretende-re di esser capaci di far tutto e di ricoprire qualsiasi ruolo così ci dobbiamo sentire indispensa-bili per quel posto e quel lavoro che possiamo interpretare solo noi, perché ognuno di noi è uni-co. Ciascuno quindi si dia da fare e cerchi al più presto il proprio compito nel palio per-ché questo sia davvero la som-ma di tutte le nostre straordi-nari capacità.

E tutti insiemeE tutti insiemeE tutti insiemeE tutti insieme… il massimo il massimo il massimo il massimo

Edizione speciale di TUTTINCONCA Fotocopiato in proprio della Parrocchia di S.Bernardino in Crema. Direttore responsabile: Don Natale Grassi Scalvini—Redazione: Don Natale Grassi Scalvini, Sara Zuccotti, Nicolò Premi, Marta Spoldi, Nicola Gaudenzi, Nadia Manclossi Contatti : tuttiinconca.blogspot.com Email : [email protected]


Via Cadorna tel. 0373/257909

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Mi prenoto per la Pizzata in piazza!Mi prenoto per la Pizzata in piazza!Mi prenoto per la Pizzata in piazza!Mi prenoto per la Pizzata in piazza! ( Pizza + Acqua ) x _____ persone = € _________

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Mi chiamo _____________________

Scusate, scusate.... scusate ho fatto un ER-RORONE enorme sulla pizzata. Ho sbagliato la data! La pizzata si svol-gerà nella piazza della Chiesa, a partire dalle 19:00 circa il

19 Maggio e le regole sono sempre le stesse, non ho sbagliato anche quelle! Avete 3 combinazioni fra cui scegliere, tutte basate su un unico tipo di pizza, la Margherita per la preci-

sione: la prima, Pizza e Acqua Natu-rale o Gasata, a € 4,50; la seconda, Pizza e Bibita, a € 5,00 e la terza, dove la pizza è accompagnata dalla Birra, a € 6,00. Ovviamente è facoltà dei commensa-

li personalizzare la propria portata con aggiunte por-tate da casa, come acciughe, peperoni, prosciutto, funghi, Nutella o quello che vi pare! Partecipare è facilissimo. Basta consegnare il coupon qua sopra compilato con il denaro corrispondente al totale dell’ordine al Bar dell’Oratorio. Non avete già portato il tagliando in Oratorio ?

Per la sera del 20 Maggio,in cui si svolgerà la processione verso il centro città sarà atti-vo un servizio di navetta per permettere a tutti di parteci-pare. E’ necessario prenotarsi presso il bar dell’Oratorio consegnato il coupon qui a lato compilato, specificando oltre al proprio nome e co-gnome, anche il recapito tele-fonico ed il numero di perso-ne per cui si prenota.

Prenoto il servizio navetta ANDATA e RITORNO dalla piazza della Chiesa parrocchiale a Piazza Garibaldi. Mi chiamo ___________________________ Telefono _____________________________ Num.Persone ________


Nel nostro palio non ci faremo man-care niente: giochi, sfilate, allegri momenti conviviali ed emozionanti eventi musicali. A questo proposito ci tengo a ricordarvi il concerto di

Sabato 18 Maggio che si terrà nella nostra Chiesa. Sarà una serata estremamente spe-ciale: ora vi spiego cosa dovrete a-spettarvi e vi convinco a non man-care! Possiamo dividere la serata in due parti. Nella prima, la più commoven-te, si esibirà il Coro parrocchiale, accompagnato dall’orchestra Cre-Maggiore, ed eseguirà i brani com-posti dal nostro amatissimo Don Vincenzo, già sperimentati e note-volmente apprezzati nel concerto dedicatogli in onore dei suoi cent’anni.

Sarà un bel modo per ricordarlo: dimostrargli come le sue melodie echeggino ancora nelle nostre orec-chie e come le parole che ha scelto risuonino nella nostra mente. Nella seconda parte del concerto verrà lasciato spazio ai giovani. L’orchestra CreMaggiore, è infatti formata da noi, giovani musicisti di Crema e dintorni. Ambiamo a for-mare una vera e propria orchestra giovanile che comprenda tutti i mu-sicisti della città di Crema. Per fare questo ci siamo “allontanati” dalle varie realtà musicali in cui eravamo inseriti prima, talvolta troppo cam-panilistiche, per unirci senza antago-nismi e inutili rivalità e condividere il comune amore per la musica. Ov-viamente tutti i musicisti, di qualsia-si età e provenienti da qualsiasi tipo di esperienza, sono caldamente invi-tati a prendere parte a questo pro-getto. Il tempo che richiediamo non è molto: le prove sono solo in pre-parazione dei concerti e degli eventi in programma, senza obblighi setti-manali. Durante la serata offriremo un as-

saggio del nostro repertorio: colon-ne sonore dei film più celebri, dal sapore fresco e leggero, cucinate ovviamente con sani ingredienti di stagione. Uscirete sazi ed affamati. Ringrazio in doppia veste, di giorna-lista e di musicista, l’Oratorio e tutta la comunità per lo spazio che ci con-cedete per pubblicizzare questa bel-la iniziativa e per l’occasione che ci offrite per debuttare.

Molti si chiederanno il significato di <3.....questo “segno” nel gergo dei social network significa CUO-RE....quindi GRAZIE DI CUORE a…. Agli sponsor che, in un momento difficile come quello che stiamo at-traversando, hanno contribuito a FARE il Palio, si, senza di loro (diciamolo pure) non esiste PA-LIO....loro che con difficoltà, chi più e chi meno, ha donato “quel che può” che per noi significa TANTO;

Ai costruttori, agli “uomini di buona volontà” che dedicano tempo (e an-che tanto!!!) a costruire giochi, ca-stello, allestimenti contrade, insom-ma quello che serve per far FUN-ZIONARE tutto e bene; Al comitato che dedica tempo e for-ze per organizzare lo svolgimento del Palio...che si divincola in telefo-nate, corse in comune, sviluppo di nuove idee e progetti infine in riu-nioni per rendere partecipi tutti;

Alla redazione di questo giornale che con gioia pubblica articoli e noti-zie relative al Palio 2013 ma anche foto e articoli ricordando le scorsa bellissima edizione;A tutte quelle persone che cercano in tutti i modi di supportare ed aiutare il Palio di San Bernardino. Dunque GRAZIE DI CUORE vera-mente a tutti e fra poco si taglierà il nastro della partenza dell'edizione data 2013.


Via Brescia, 57 - 26013 Crema (CR) Tel. 0373/257375

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OFFANENGO (CR) Via San Rocco, 41

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E’ proprio questa la prima competi-zione del Palio: una sfida dove tutte le tre contrade sono invitate a “farsi belle”, decorando le loro case con i

colori che le contraddistinguono! …Sarà meglio ricordarli per i più smemorati! Per la contrada Martini: giallo e rosso, verde e fucsia per la Chiesa, blu e giallo per la Pietà! Dalle 15:30 circa di Domenica 19 maggio, verranno analizzate la cre-atività, la fantasia e l’originalità di ogni contradaiolo nell’ abbellimen-to di tutti gli edifici del quartiere con striscioni, ghirlande, stendardi e festoni di ogni genere. Questi ele-menti però non basteranno per otte-nere una brillante vittoria: sarà ne-

cessaria la partecipazione di tutta la contrada nel vero senso della paro-la… L’ideale sarebbe che ogni casa venisse addobbata per fare in modo che il prodotto finito risulti omoge-neo e migliore possibile! …Per fi-nire: una piccola anticipazione! Durante la sfilata delle contrade daremo ospitalità ad alcuni carri e mascheroni allegorici del carnevale cremasco che si sono prestati per sostenere il nostro Palio, le sue atti-vità e i principi sul quale si fonda! In particolare sfilerà per le vie del nostro quartiere il “carro del castel-lo” dedicato ai bambini e, se non ci saranno problemi tecnici, anche il “Gagèt còl sò Uchet”! Riporto brevemente la descrizione che il Comitato del carnevale cre-masco fa di questa maschera: ” Il Gagèt si distingue per l’abito nero, scapat, solitamente quello di nozze, indossato nelle grandi occa-sioni. Veste vistose calze e coccar-da bianco rossa, i colori della città. In testa porta un cappellaccio, calza zoccoli di legno, fazzoletto al collo, secondo la più stretta tradizione contadina. Un tocco di eleganza a

questo abbigliamento, indubbia-mente fuori luogo, è dato dai guanti bianchi e dalla gianèta (bastoncino). La comicità del Gagèt fa leva sul modo circospetto, l’incedere poco disinvolto e il disa-gio procurato dal sentirsi in città un pesce fuori dall’acqua, perché è a-bituato al quotidiano della cascina, mondo dove abitualmente vive.” Perciò, dopo l’intervento alla Fiera di S. Pantaleone lo scorso anno e i vari spettacoli nelle scuole, dove si è cercato di tramandare nei giovani le tradizioni della nostra città, il Gadget arriverà nelle nostre vie in rappresentanza dell’intera città di Crema! Ed ora… forza! Armati di entusia-smo e spirito collaborativo iniziate a mettere da parte nastri, bandiere e coccarde perché “chi ben comincia è a metà dell’opera!”

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di Castellozzi Marisa


Dopo tre anni dalla passata edizione, eccoci qui ancora a parlare di” PALIO delle CONTRADE”; e mi preme met-tere in maiuscolo ed evidenziare questa magica parola che serve a coinvolgere il nostro quartiere intorno ad un momento così aggregante per rinforzare amicizie con l’impegno di fare qualcosa di bello con chi ci sta vicino e per la nostra città. E’ vero quello che ha affermato Nicolò nel suo articolo nel primo numero dell’Eco del Palio, noi non abbiamo gare equestri o una storia medioevale che lega questo momento del nostro quartiere a radici storiche che giustifica-no forse l’abuso di questa parola , ma stiamo provando sicuramente a trovare una nostra identità che ci permetta di lasciare a chi verrà dopo di noi una bel-la realtà da far crescere e migliorare sempre di più.

Domenica 21 Aprile, Papa Francesco , parlando ai giovani dalla piazza San Pietro a Roma, li spronava chiedendo loro di

“Mettere la propria vita in gioco per grandi ideali”

, sicuramente , il palio non è un grande ideale, ma può favorire sicuramente il dialogo tra le persone, la voglia di fare per gli altri senza ricevere nulla in cam-

bio, lo sporcarsi le mani per chi magari parlerà male o avrà l’ennesima critica da farci, la determinazione per raggiun-gere obbiettivi per il nostro quartiere altrimenti irraggiungibili, la forza di sperare che qualcosa di più buono e grande deve ancora arrivare, l’umiltà di mettercela tutta per riempire di grandi ideali la nostra festa. Scusate se è poco… ma questi non sono grandi ideali?. Prima ho scritto che que-sta festa serve a rinforzare o scoprire nuove amicizie, ma leggiamo cosa dice-va Papa Paolo VI a proposito dell’amicizia durante l’Udienza genera-le di mercoledì 26 luglio 1979: “Che cos’è l’amicizia? Secondo Cicerone, che al <<de amicitia>> dedicò un trat-tato. Per lui il primo presupposto è che non si dà amicizia se non tra buoni, ed essa, non è altro che un accordo perfet-to su tutte le cose divine e umane, ac-compagnato da benevolenza e da amo-re. Accanto a questo alto esempio di sapienza pagana, come dimenticare tuttavia la superiore sapienza, che è inerente e immanente alla parola ispi-rata da Dio? Gesù trasforma e sublima l’amicizia in amore fraterno, in quanto ci impegna ad amarci gli uni e gli altri come egli stesso ci ha amato. Sarà facile, pura, forte l’amicizia se sarà sorretta e alimentata da quella tipica e sublime comunione d’amore, che un’anima cristiana deve avere con Cristo Gesù e con gli altri fratelli”. Così concluse l’intervento Papa Paolo VI e così voglio concludere il mio inter-vento in questo spazio che mi è stato regalato. La nostra festa per San Bernardino da Siena esiste perché vi sono persone che

credono in questi valori siano essi paga-ni o cristiani, noi tutti stiamo mettendo-ci al servizio per il nostro quartiere, per quello che ognuno di noi crede e soprat-tutto per la gente e le famiglie del no-stro quartiere.

Che ci crediate o no, noi lo facciamo solo per voi senza chiedervi nulla in cambio, solo la vostra gioia e partecipa-zione, benevolenza e anche tanta pa-zienza.

Non devi odiare il sole Perché tu non puoi vederlo; ma c’è; ora splende su di noi. Dal castello del silenzio Egli vede anche te E già sento Che anche tu lo vedrai Solo con gli occhi miei

(Backy - Rickigianco - Detto ) Noi il Castello lo costruiremo per dav-vero, e sarà un castello “vero” con tanto di torri e merli. Il nostro parco inoltre sarà invaso da draghi , streghe e guer-rieri con spadoni e lance. Niente sarà lasciato al caso perché noi ci crediamo! E ricordate che il saggio del borgo disse ai chiacchieroni gelosi e fannulloni: “Chi c’è, c’è….. e chi non c’è non parli !”

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ORIZZONTALI 2. il nome scelto da papa Bergoglio 3. luogo d'origine di San Bernardino 4. ci è andato di recente don Natale 10. i colori della contrada Chiesa 14. luogo dove si svolgerà la mostra fotografica "San Bernardino e la sua gente" 17. personaggio storico protagonista dello spet-tacolo finale 18. i colori della contrada Martini 20. sono tre in questa edizione del Palio 22. chi sostiene economicamente il Palio 23. originale concerto che si terrà il 19 Maggio 24. lo uccise San Giorgio 25. chi lavora gratuitamente per il Palio VERTICALI 1. chi fa pubblicità sull'ultima pagina 3. mese della sagra 5. gruppo musicale ospitato il 18 maggio 6. la via più corta del quartiere 7. la maschera del carnevale cremasco 8. a lui è dedicato il Palio 9. vi si terrà quest'anno la Giornata mondiale della Gioventù 11. il tema del Grest di quest'anno 12. la pizza più famosa 13. il cognome del nostro sindaco 15. questo giornale 16. i colori della contrada Pietà 19. la via più lunga del quartiere 21. l'urlo del Grest

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Sembrerebbe un invito per una “vasca” serale o una passeggiata pomeridiana ma in realtà questa innocente frase non è poi così scon-tata. In particolare, che mai pense-rebbe di andare in Crema con una processione? Già, avete letto bene perché si tratta della processione della statua del Santo patrono, il nostro San Bernar-dino da Siena, che nella nostra città ha ben due luoghi a lui dedicate. Per questa edizione del Palio si vo-gliono fare le cose davvero in gran-de; dopo aver percorso ogni via del

quartiere nelle diverse edizioni di sagre e celebrazioni varie non ci restava che salire di livello,uscire dal tracciato classico all’interno della Parrocchia, scavalcare la ferrovia che resta sempre un netto confine fra la Parrocchia stessa ed il resto del mondo. Una processione da San Bernardino a… San Bernardino, dal-la nostra chiesa a quella dentro la città. Due chiese, due storie, due destini. Per prima, e siamo un po’ di parte, la nostra chiesa, appena fuori delle mura cittadine per cui è nota come “extra moenia”; questa edifi-cata nel XVI secolo è parte di un complesso che storicamente era sede di un grande complesso con-ventuale,le cui tracce sono ancora oggi visibili. La seconda, ora auditorium, è un autentico gioiello dell’arte, riccamente affrescata dai pittori cremaschi più famosi e rico-nosciuti dagli storici; essendo anco-ra consacrata, ora vi si svolgono i riti della parrocchia cuore della città, visti gli infiniti lavori di restauro della Cattedrale. In comune non c’è solo il santo a cui sono dedicate ma anche il periodo di costruzione e l’intensa attività monastica intorno a cui orbi-tavano. Due luoghi così “legati” e così distanti, specie nella storia re-cente, spesso confusi ma anche

inconfondibili. Ebbene stiamo per cambiare la storia perché questa edizione del Palio ha in sé un even-to mai finora realizzato, neppure pensato: la statua del “nostro” San Bernardino andrà nell’altra chiesa a lui dedicata e lo farà in pompa ma-gna. Un’occasione come questa merita di attrarre su di sé molta at-tenzione; cosa mai più di una banda da quaranta elementi può scatenare la curiosità? Ma non è ancora finita, anche una compagnia di tamburi e sbandiera-tori festeggeranno la “trasferta” del Santo. Spieghiamo meglio! La Ban-da di Trigolo e San Bassano accom-pagnerà la processione verso la cit-tà, un percorso davvero nuovo ri-spetto al solito itinerario nel quartie-re, fino in piazza Garibaldi dove sa-rà ad attenderci niente meno che il Vescovo Oscar! Il nostro vescovo si è mostrato entusiasta di questa ini-ziativa che riprende un’idea buttata lì durante la visita pastorale: elevare San Bernardino a co-patrono della città. Da piazza Garibaldi si percor-

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rerà via Mazzini e poi piazza Duomo per arrivare all’Auditorium “Manenti” dove la statua del Santo sarà depo-sta ai piedi dell’altare per la celebra-zione religiosa predisposta. Al termine di questa, la festa si spo-sterà in piazza Duomo dove un’altra autorità, stavolta il sindaco Stefania Bonaldi, consegnerà le chiavi del quartiere al comitato, come fece Bruttomesso nel 2010, dando il via ufficiale al Palio. Ma la serata non

sarà ancora finita. Use-remo questo “salotto” cittadino per offrire a tutti coloro che saranno presenti o passeranno per caso di lì la meravi-gliosa musica che la Banda diretta dal mae-stro Zanibelli ci farà ascoltare e l’esibizione del gruppo di tamburini e sbandieratori di Isola

Dovarese. Questi ultimi erano pre-senti all’apertura del precedente Palio ed furono decisamente molto apprezzati. Un bel modo di iniziare, si potrebbe dire “con il botto” con la fiducia e la speranza di fare crescere questa creatura che è il nostro Palio, ora ancora in embrione, a manifestazio-ne cittadina, in cui tutti i cremaschi possano, magari in futuro, ricono-scersi.

Eco del Palio n.2 anno 4

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