Ecco l’Italia che ce la fa: è quella che si dà fiducia · ma ammette che il suo è un ottimismo...

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SOMMARIO SCHLECKER VENDE LA RETE A SPEZZATINO Continua la ristrutturazione dell’insegna tedesca che sembra, però, seguire una strategia day- by-day. Si punta ora a vendere Schlecker pezzo per pezzo. È il turno dell’insegna Ihr Platz che sarebbe sul punto di essere comprata da Dubag Deutsche Unternehmensbeteiligung Ag. Il retailer sta anche negoziando la vendita dei suoi punti di vendita francesi ed è vicino a un accordo in merito alle sue attività polacche. Già annunciata la vendita dei negozi della Repubblica Ceca. Ecco l’Italia che ce la fa: è quella che si dà fiducia “Innovazione e integrità” sono le due parole chiave per una crescita economica date da Roberto Pedretti di Nielsen a chi è venuto aspettandosi delle risposte. Certezze, forse, non se ne possono trasmettere, ma oggi occorre spingere un Paese che per certi versi pare intimidito dalla crisi. A nni di crisi e futuro incerto. L’Italia è ottimista? Pare proprio di no. Il meeting che inaugura Linkontro Nielsen focalizza l’attenzione su “L’Italia che ce la fa. Conversazione su un futuro possibile” coordinato dalla giornalista Maria Latella. Umberto Galimberti, docente dell’Università Ca’ Foscari, parla di “ragionevole pessimismo” e definisce il futuro non più una speranza ma una minaccia. Ed individua gli elementi che frenano la crescita del Paese: corruzione, organizzazione criminale, mancanza di meritocrazia. Per il filosofo gli italiani sarebbero rimasti parenti, mai diventati cittadini. Figli non meritevoli nei posti sbagliati. Beppe Severgnini, editorialista del Corriere della Sera si sforza di essere “pratico e ottimista” ma ammette che il suo è un ottimismo faticoso. “Dobbiamo fare di tutto per dare respiro alle nuove generazioni che stanno crescendo e che non hanno memoria di un passato roseo. L’Italia? Una Repubblica basata sullo stage. Che futuro stiamo dando loro?”. Insiste sulla fiducia da trasmettere ai giovani italiani “pronti a fare delle belle cose”. La sua ricetta per un’auspicabile crescita prende spunto da un’espressione inglese: “Think outside the box” (pensa fuori dagli schemi). In una parola: anticonformismo. Per Roberto Pedretti, amministratore delegato Nielsen, il cambiamento è possibile se passa dall’innovazione e dall’integrità dei valori. “La fase recessiva c’è - sottolinea Pedretti - e anche i consumi vengono intaccati. La differenza con i dati del 2008 è evidente e innegabile”. Cita iI servizio Nielsen consumer confidence ed evidenzia che: “quattro italiani su dieci desiderano risparmiare e due su dieci ammettono di non esserne capaci. Ne deriva che si elimina il superfluo. Oggi dobbiamo analizzare il consumatore con lenti differenti”. L’imprenditore Riccardo Illy sostiene con convinzione la capacità di reazione delle imprese italiane. “Cosa possono fare? Io direi piuttosto cosa stanno già facendo - afferma - Abbiamo due grossi vantaggi: l’ingegno e la qualità dei beni che produciamo”. Per Illy la ricetta del cambiamento è incentrata sulla fiducia nel futuro. In questo senso gioca un importante ruolo la capacità dei manager, dei collaboratori e delle aziende in genere. Chiude Galimberti che senza mezzi termini punta il dito contro la mancanza di un’etica pubblica. Se non deriva da un vissuto psicologico (non diventa psiche) non funziona. Alessandra Bonaccorsi 02 - 18/5 by 02 EQUITY ED EXPORT Intervista a R. Pedretti 03 IL FILOSOFO Umberto Galimberti e l’etica pubblica 04 STARZONE Esselunga colleziona con Sony 05 COOP.FI La filiera di Unicoop 06 RETAIL INNOVATION Intervista a R. De Camillis Focus sui 3 retailer esteri partecipanti: Tesco Corea Edeka Grünbauer Ikea Uppleva 07 POLTRONE La Rinascente e Mps 07 GLOBAL TRUST Passaparola sotto la lente 08 TESCO Sarà consulente legale?

Transcript of Ecco l’Italia che ce la fa: è quella che si dà fiducia · ma ammette che il suo è un ottimismo...

sommario

Schlecker vende la rete a SpezzatinoContinua la ristrutturazione dell’insegna tedesca che sembra, però, seguire una strategia day-by-day. Si punta ora a vendere

Schlecker pezzo per pezzo. È il turno dell’insegna Ihr Platz che sarebbe sul punto di essere comprata da Dubag Deutsche Unternehmensbeteiligung Ag. Il retailer sta anche negoziando

la vendita dei suoi punti di vendita francesi ed è vicino a un accordo in merito alle sue attività polacche. Già annunciata la vendita dei negozi della Repubblica Ceca.

Ecco l’Italia che ce la fa:è quella che si dà fiducia

“Innovazione e integrità” sono le due parole chiave per una crescita economica date da Roberto Pedretti di Nielsen a chi è venuto aspettandosi delle risposte. Certezze, forse, non se ne possono trasmettere, ma oggi occorre spingere un Paese che per certi versi pare intimidito dalla crisi.

Anni di crisi e futuro incerto. L’Italia è ottimista? Pare proprio di no. Il meeting che inaugura Linkontro

Nielsen focalizza l’attenzione su “L’Italia che ce la fa. Conversazione su un futuro possibile” coordinato dalla giornalista maria Latella. Umberto Galimberti, docente dell’Università Ca’ Foscari, parla di “ragionevole pessimismo” e definisce il futuro non più una speranza ma una minaccia. Ed individua gli elementi che frenano la crescita del Paese: corruzione, organizzazione criminale, mancanza di meritocrazia. Per il filosofo gli italiani sarebbero rimasti parenti, mai diventati cittadini. Figli non meritevoli nei posti sbagliati.Beppe severgnini, editorialista del Corriere della Sera si sforza di essere “pratico e ottimista” ma ammette che il suo è un ottimismo faticoso. “Dobbiamo fare di tutto per dare respiro alle nuove generazioni che stanno crescendo e che non hanno memoria di un passato roseo. L’italia? Una repubblica basata sullo stage. Che futuro stiamo dando loro?”. Insiste sulla fiducia da trasmettere ai giovani italiani “pronti a fare delle belle cose”. La sua ricetta per un’auspicabile crescita prende spunto da un’espressione inglese: “Think outside the box” (pensa fuori dagli schemi). In una parola: anticonformismo.

Per roberto Pedretti, amministratore delegato Nielsen, il cambiamento è possibile se passa dall’innovazione e dall’integrità dei valori. “La fase recessiva c’è - sottolinea Pedretti - e anche i consumi vengono intaccati. La differenza con i dati del 2008 è evidente e innegabile”. Cita iI servizio Nielsen consumer confidence ed evidenzia che: “quattro italiani su dieci desiderano risparmiare e due su dieci ammettono di non esserne capaci. Ne deriva che si elimina il superfluo. Oggi dobbiamo analizzare il consumatore con lenti differenti”. L’imprenditore Riccardo Illy sostiene con convinzione la capacità di reazione delle imprese italiane. “Cosa possono fare? Io direi piuttosto cosa stanno già facendo - afferma - Abbiamo due grossi vantaggi: l’ingegno e la qualità dei beni che produciamo”. Per Illy la ricetta del cambiamento è incentrata sulla fiducia nel futuro. In questo senso gioca un importante ruolo la capacità dei manager, dei collaboratori e delle aziende in genere. Chiude Galimberti che senza mezzi termini punta il dito contro la mancanza di un’etica pubblica. Se non deriva da un vissuto psicologico (non diventa psiche) non funziona. alessandra Bonaccorsi

02 - 18/5by

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EquIty Ed ExportIntervista a R. Pedretti

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Il fIlosofoUmberto Galimberti e l’etica pubblica

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starzonEEsselunga colleziona con Sony

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Coop.fILa filiera di Unicoop

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rEtaIl InnovatIonIntervista a R. De CamillisFocus sui 3 retailer esteri partecipanti:● Tesco Corea● Edeka Grünbauer● Ikea Uppleva

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poltronELa Rinascente e Mps

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global trustPassaparola sotto la lente

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tEsCoSarà consulente legale?

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I cambiamenti ormai sono strutturali: equity ed export nel mirino delle imprese

È un momento privilegiato quello de Linkontro, poiché permette a Nielsen e a tutti gli

operatori del largo consumo di trovarsi e mettersi a confronto. A maggior ragione l’appuntamento è fondamentale quando lo scenario generale si dimostri complesso e di difficile interpretazione come quello attuale. Ne abbiamo parlato con roberto Pedretti, amministratore delegato Nielsen..

Che prospettive ci sono per il consumatore in questa seconda parte del 2012?Il consumatore è in difficoltà da così tanto tempo che i cambiamenti di comportamento sono ormai diventati strutturali. Le rilevazioni segnalano un certo virtuosismo in quanto viene fatto. Assistiamo a un rientro nelle mura domestiche di parte delle esperienze che precedentemente erano vissute fuoricasa. È un consumatore anche di nuova generazione, capace di far leva sul ventaglio delle innovazioni che la tecnologia gli mette a disposizione per recuperare antichi valori. Privilegia uno scontrino medio di valore ridotto, abbinato a una frequenza di visita maggiore. Tutto ciò si traduce in categorie merceologiche che vengono premiate, perché riconosciute importanti per la casa, il benessere, il risparmio.

il consumatore pare aver trovato una sua strada. altrettanto si può dire per le imprese?La stella polare - e lo indichiamo da tempo - è l’innovazione. I segnali non sono del tutto

positivi: registriamo un decremento dell’impatto dell’innovazione sul giro d’affari complessivo del largo consumo, unito allo scarso dinamismo degli investimenti in comunicazione. Addirittura Internet in questa prima parte del 2012 ha smesso di crescere. È una situazione che alla lunga mette in pericolo i valori del marchio. Da un lato occorre recuperare i fondamentali, dall’altro bisogna mettere in campo progetti a tutto tondo che rispondano alle tendenze di consumo come anche agli sviluppi tecnologici. E occorre considerare che per un marketing di successo diventa realmente necessario allargare l’orizzonte oltre i confini italiani.

Una considerazione finale sul retail?Esiste una forbice che si allarga fra il gruppo di imprese che cresce e quelle che hanno smesso di farlo: e non esiste una ricetta assortimentale perfetta che contraddistingue gli uni rispetto agli altri, se non l’evidente prevalenza della capacità di comprensione della propria clientela da parte dei best performers, quella attitudine ad assecondare mediante servizio e mix merceologico vincente il cliente nuovo di questi tempi. Patrick Fontana

Roberto Pedretti, amministratore delegato Nielsen

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l’incertezza di troppo colpa della politicaUno dei problemi odierni evidenziato da Riccardo Illy è senz’altro quello dell’incertezza. “L’imprenditore ci convive, per definizione. Ma se accanto a quella normale - clienti, prezzi, concorrenza - si aggiunge quella del Sistema Paese che ti sottrae, per esempio, la certezza fiscale (quando, quanto e cosa pagare), questa diviene la goccia che fa traboccare il vaso. E rafforza in una minoranza degli imprenditori quella malattia così difficilmente diagnosticabile che è la depressione”. Il gesto estremo ne è il terminale “che fa notizia e genera emulazione”.

l’app di UpimUpim ha lanciato la nuova app per iPhone e Android. Consente di sottoscrivere e utilizzare la Upimcard e di accedere ad altri servizi a disposizione dei clienti (aggiornamenti, eventi, promozioni in corso e geolocalizzazione). Può trasformarsi in card virtuale.

agEnda

download thE futurE.- percorso di esperienze per rigenerare fiducia

Venerdì 18

8.45 sCENari iTaLiaNi coordina:BenedettaCorbi

iTaLia, iL FUTUro ChE Ci asPETTa Gregorio De Felice Banca Intesa Sanpaolo

VErso UNa NUoVa ECoNomia: BENEssErE E sosTENiBiLiTà Leonardo Becchetti Università Tor Vergata

ThE rEsiLiENCE resistere nelle avversità e dotarsi di valori, persone e processi in grado di reggere alle asperità più dure. Raffaella Mazzoli - Egon Zehnder Riccardo Rossin - Egon Zehnder Intervengono: Gianmario Tondato da Ruos - Autogrill Marina Catena - Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite e Tenente E.I. (Riserva Selezionata)

Cosa TiENE aCCEsE LE sTELLE Conversazione sull’italia attraverso storie di chi non ha mai smesso di credere nel futuro e non tiene la testa bassa nemmeno quando è buio. Mario Calabresi - La Stampa

13.00 CoNCLUsioNi

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P ubblica è la parola che, posta accanto a etica, incornicia

secondo Umberto Galimberti, questa conversazione di apertura de Linkontro. Forse non è un pensiero innovativo, ma l’etica pubblica se diventasse vissuto psicologico potrebbe risolvere le tre colpe “ataviche” dell’Italia: l’elevato tasso di corruzione, che costa alla comunità, le organizzazioni mafiose e la visione, da parte degli italiani, dello Stato come nemico. A queste tre colpe se ne aggiunge un’altra, quella di non aver conquistato lo status di cittadini ma di essere rimasti fermi alla legge del sangue: “siamo tutti parenti”, sintetizza Galimberti, il familismo che vince sulla meritocrazia. Come liberarsi allora da questo futuro che “non è più promessa, ma minaccia, e quindi non agisce come motivazione”? La soluzione posta dal filosofo è già contenuta nelle parole che utilizziamo per descrivere il nostro vissuto: bisogna cambiare il modo di vedere il mondo, di giudicare - come rivela la stessa etimologia della parola “crisi”, che in greco significa “giudico”.

Ma non aspettiamoci di riuscirci rapidamente, o peggio, di lasciarlo fare alle generazioni più mature: “Il cambiamento passa per le generazioni giovani, che vivono il massimo del loro potenziale ideativo e posseggono la follia, dalla quale nasce la novità, a livello conscio”. Saranno scapestrati, forse anche drogati, ironizza Galimberti, ma solo inserendo i giovani nelle strutture produttive e strutturando le idee nuove che nascono da questo patrimonio creativo, l’Italia può pensare di cambiare punto di vista e affrontare eticamente la crisi. Barbara Trigari

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Tre sono secondo Umberto Galimberti quelle dell’Italia: corruzione, criminalità e antistatalismo

l’etica pubblica supera colpe ataviche

Umberto Galimberti, filosofo e docente presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia

Arborea intende allargare la copertura a livello nazionale“Arborea, un Signor Latte”. Con questo claim, accompagnato dal pay off “l’isola felice delle mucche”, la Cooperativa Assegnatari Associati Arborea (3A), che oggi è il principale polo produttivo del comparto lattiero vaccino in Sardegna, lancia sul mercato la nuova linea di prodotti Arborea che comprende circa 90 item. “L’assortimento è completo – spiega il direttore commerciale e marketing, Luciano Negri – abbiamo creato un nuovo packaging puntando ad uno stile vintage ma elegante, che enfatizza il legame con la tradizione. Il nostro è un latte di qualità, questo è un aspetto che ci piace sottolineare”. La Cooperativa 3A, che utilizza esclusivamente latte sardo, gestisce e controlla tutte le fasi della filiera produttiva. La filiera produttivaA riguardo il direttore commerciale dell’azienda spiega: “Gli alimenti somministrati agli animali provengono dalla coltivazione diretta dei campi della Sardegna dove, grazie al sole, all’aria frizzante del mare e alla varietà delle erbe il latte acquista un gusto particolare che lo rende unico”. L’obiettivo per il futuro è lo sviluppo e la conquista di nuove posizioni nel mercato della gdo.

Obiettivi a medio termineArborea ha attualmente 286 soci titolari di aziende agricole, dislocate in tutta l’isola, che conferiscono ogni giorno mediamente 550.000 litri di latte prodotto in allevamenti che contano circa 50.000 capi bovini di razza Frisona e Brown Swiss. “Vogliamo oltrepassare i confini dell’isola e portare i nostri prodotti, in maniera più decisa di quanto non sia successo fino ad oggi, nelle catene di tutta Italia. – aggiunge Negri - Attualmente siamo presenti principalmente al centro sud e meno al nord. Vogliamo, quindi, pianificare una nostra presenza più corposa e decisa consapevoli di offrire un Signor Latte”. Alessandra Bonaccorsi

Luciano Negri, direttore commerciale e marketing di Cooperativa 3A

Venerdì 1814.45 soCiaL CoNVErsaTioN ForUm SessioneacuradiDaMa-www.damaspa.it

BENVENUTo Carlo Alberto Carnevale Maffè - Università Bocconi

CUsTomEr oN Board Coinvolgere i clienti nei processi di valore Guglielmo Fiocchi - Pirelli Tyre

soCiaL FLyEr La nuova dimensione di un vecchio strumento Alessandro Palmieri - Doveconviene.it

L’ENGaGEmENT NEi LUoGhi di CoNsUmo il caso beverage network Febo Leondini - SACI/Beverage network

Lo sCoNTo diVENTa soCiaLE il duro lavoro dietro al social discount program. Luca Leoni - Poste Italiane

16.30 CoNCLUsioNi

Sabato 1908.45 CoNsUmaTori E imPrEsE Coordina:BenedettaCorbi Business Reloaded Coordina: Carlo Alberto Carnevale Maffè Social shopping Il digitale come motore per la crescita dei consumi Gianluca De Cobelli - CartaSi Business & Community mix Addressing consumer needs, dreams, payments. Maurizio Santacroce - Sisal EnERgIA RInnovABIlE PER un futuRo ComPAtIBIlE Francesco Starace (Enel Green)conversa con Maria Latella mAggIoRE EffICIEnzA A vAntAggIo dEl ConSumAtoRE: le linee gS1 Italy | Indicod-ECR Coordina:SandroCastaldo-UniversitàBocconi I progetti gS1 Italy | Indicod-ECR Bruno Aceto Intervengono: Francesco Pugliese (Conad), Valerio Di Na tale (GS1 Italy | Indicod), Stefano Agostini (Sanpellegrino) lEzIonI dI CoRAggIo Oscar Farinetti (Eataly) conversa con Maria Latella

13.00 CoNCLUsioNi

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BancoPosta, dai servizialla partnership con i clientiBancoPosta, in virtù dell’esperienza nel campo finanziario e delle analisi condotte sull’evoluzione dei comportamenti dei clienti, ha

definito una nuova strategia commerciale, che abbina all’offerta classica di “fornitore di servizi” vere e proprie attività realizzate in partnership con il cliente. “Il fine è differenziare il mercato focalizzandosi sui bisogni della clientela - spiega Guido Emiliano Doveri, Responsabile della Funzione Corporate e Pubblica Amministrazione BancoPosta - Poste Italiane S.p.A. – proponendo offerte mirate e costruite sull’effettiva catena del valore del Cliente”.In riferimento alla gdo, BancoPosta ha mappato la catena del valore e individuato i bisogni del target sviluppando un’offerta ad hoc che si basa sulle esigenze di comunicare con i propri clienti, con i propri fornitori e dipendenti, incassare, pagare, e portare/trattenere i clienti quanto più possibile all’interno del punto vendita. Anche le esigenze Corporate legate al funzionamento dell’azienda vengono soddisfatte. BancoPosta infatti offre alla gdo, oltre ai servizi finanziari di base, la gestione del ciclo di fatturazione (integrato e multicanle), il ritiro e fornitura contanti con Poste Tutela, le carte co-branded, il pagamento bollettini su canali alternativi, ed il buono pasto digitale. Tra le novità di quest’anno c’è l’acquiring diretto delle carte emesse da Poste Italiane, che permette il dialogo diretto tra i sistemi autorizzativi di Poste Italiane e il Gestore Terminali dell’esercente, con un conseguente e consistente vantaggio economico.“Siamo partiti solo da poche settimane e abbiamo già chiuso accordi sul nostro servizio di Acquiring diretto con Bennet e Ali Spa e siamo in contatto con importanti catene a livello nazionale”, precisa Doveri.Il Pagamento del bollettino su Canali Alternativi rappresenta un esempio di come si concretizza una partnership di valore tra l’azienda e BancoPosta “Stiamo lavorando - spiega Doveri- all’apertura del pagamento dei Bollettini sui canali alternativi, operazione strategica per Poste Italiane e vantaggiosa per la gdo che può aumentare i servizi offerti al cliente presso il proprio punto vendita”. Altro esempio è il programma di loyalty Sconti BancoPosta (sul quale è previsto un focus in occasione de linkontro) abbinato ai 6 mio di titolari di carte Postamat. In questo caso il co-investimento/partnership riguarda la comunicazione rivolta a tutti i partner o mirata, e attiva su diversi canali. “La rete dei partner è in crescita -sottolinea Doveri - e tra le novità più recenti c’è anche la possibilità di devolvere gli sconti accumulati alle onlus, per venire incontro alle esigenze social di clientela e aziende”. Barbara Trigari

Emiliano Guido Doveri, responsabile corporate e pubblica amministrazione BancoPosta-Poste Italiane spa

la nuova iniziativa di collezionamento di Esselunga mette al centro carte di

artisti musicali, italiani e stranieri, abbinate a carte download che permettono di scaricare musica dal sito starZone. Fino a giugno 2012, presentando alla cassa la Carta Fìdaty, ogni 15 euro di spesa e/o 50 punti fragola in scontrino unico, i clienti ricevono una bustina con tre carte di artisti, italiani e internazionali, e una carta con cui effettuare un download gratis a scelta. Inoltre è possibile trovare anche “carte speciali”, che permettono di scegliere un Cd StarZone, contenente una delle quattro compilation previste tra America, Love Songs, Canzoni d’Autore e Talenti. È anche possibile trovare una Carta Speciale che dà diritto a cinque download gratuiti e un mese di streaming illimitato da Esselunga music store. Per scaricare la musica, dalla home page di Esselunga si entra direttamente nel sito Starzone.it, di proprietà e gestito da sony music Entertainment italy, dove è possibile, previa iscrizione al sito, consultare il catalogo degli artisti, ascoltare brani

in preview e vedere gli ultimi video in streaming. Sono già partiti, intanto, i concerti riservati ai primi 10.500 clienti che hanno raccolto 20 bustine facendo la spesa: gli eventi saranno 14, per tutto il mese di maggio, in diverse città in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana. Basta presentarsi al Punto Fìdaty dei supermercati Esselunga, una volta raggiunte le 20 bustine, e ottenere due biglietti per il concerto scelto. Fra gli artisti che si esibiranno nei vari live: Pooh, Giusy Ferreri, Pierdavide Carone, Ron e Antonella Lo Coco di X Factor. roberto Pacifico

Esselunga con starzone colleziona insieme a sony

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A Novoli, quartiere di Firenze, di fronte a un superstore

Esselunga, Unicoop Firenze apre un supermercato, che rappresenta una nuova sfida per il suo approccio al mercato, il layout e l’offerta che valorizza i freschi e i prodotti del territorio, oltre che per la nuova insegna, coop.fi, simbolo di filiera corta. “Innovazione vuol dire rompere gli schemi, adottando una nuova visione, nel rispetto, però, dei nostri valori fondanti, vale a dire convenienza e rapporto stretto con il territorio -precisa Golfredo Biancalani, presidente del consiglio di gestione di Unicoop Firenze- Così, questo store si candida come un laboratorio, che propone freschi, prodotti tipici toscani e servizi per i nostri soci, per recuperare una forte relazione”. Lo store, disegnato da Paolo Lucchetta di RetailDesign (insieme a Giovanni Frisan, Michela Tessari e Miyako Noda), si apre su una grande piazza dei freschi, divisi in isole presidiate da un addetto specializzato, ma con ampia scelta di libero servizio.

Dopo lo spazio dedicato ai soci, all’ingresso, parte integrante del super per degustazioni ed educational per i soci sui diversi prodotti, il percorso inizia, classicamente, da frutta e verdura (nostrana ed esotica), proposta a giusta maturazione, pronta per essere consumata in giornata; a fianco, l’isola del biologico con ViviVerde “circondato” dalla selezione FiorFiore. La volontà di valorizzare i prodotti tipici non si limita alla linea di pl, ma viene declinata in tutti i banchi e gli scaffali, con riferimenti alla “toscanità” dei prodotti, che rappresentano un quarto del fatturato. L’enoteca, tra formaggi, banchi pesce, carni e salumi, divide i freschi dal grocery, dove le referenze possono essere evidenziate da scaffali mobili. Lo store, che potrebbe essere utilizzato per altre aperture in funzione dei risultati, ospita anche un bar e la gelateria FiorFiore; al piano superiore, nei prossimi mesi, verrà aperto un ristorante. marina Bassi

Coop.fi, l’insegna unicoop di filiera cortaApre a Firenze un supermercato-laboratorio nel quartiere Novoli, che intende recuperare relazioni forti con la toscanità dell’offerta a scaffale. Presto anche un ristorante

La nuova insegna di Unicoop

isole presidiate caratterizzano gli spazi destinati ai freschi

Vidiemme Consulting rafforza le soluzioni di mobile per il marketing

Soluzioni multicontest per sfruttare le potenzialità offerte dal mobile marketing. Vidiemme Consulting, società nata a Milano nel 2004 per sviluppare software e servizi informatici, oggi concentra la sua attenzione sulle applicazioni mobile e sull’enorme campo di utilizzo di queste soluzioni per il business. “Oggi, oltre a progetti custom e ad attività di hosting e manutenzione applicativo-sistemistica – dichiara Diego D’Ambrosi, managing director mobile business di Vidiemme – offriamo ai nostri clienti soluzioni chiavi in mano sul digital marketing e le mobile solutions. Quest’ultimo ambito è quello su cui nutriamo le maggiori aspettative, in quanto permette di strutturare campagne in grado di raggiungere in modo diretto e innovativo target sempre più ampi. Partendo dalle applicazioni presenti sugli store fino ad arrivare a campagne che utilizzano i Qr Code o il geo-marketing. I mobile devices puntano oggi ad imporsi prepotentemente e a stravolgere i media e processi tradizionali, indirizzandosi a realtà che puntano a parlare con il proprio target con soluzioni nuove ed accattivanti”.

Esempi di implementazioneCon le soluzioni informatiche progettate da Vidiemme, è possibile, per esempio, condurre campagne di mobile marketing, sfruttare le potenzialità dei Qr Code o di altri supporti digitali per gestire il couponing e gli eventi in-store, fruire di cataloghi digitali B2b e B2c, effettuare rilevazioni nei pdv tramite tablet e, infine, incentivare la propria forza vendita attraverso i device mobili.

Un widget per Linkontro“E siccome per noi la migliore presentazione è quella di far provare le nostre soluzioni – conclude D’Ambrosi – siamo molto orgogliosi di offrire a tutti gli invitati de Linkontro la web app ufficiale dell’evento. Questo widget sarà il companion di tutti gli ospiti e permetterà di fornire informazioni utili attraverso una user experience semplice e rapida”. Davide Bernieri

Diego D’Ambrosi,managing director mobile business di Vidiemme Consulting

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Il futuro delle catene a retail Innovation

uno spazio espositivo nel quale i retalier illustreranno la loro idea di futuro. Nasce con questo spirito reTail innovation, iniziativa

condotta da Nielsen per dare voce alle catene che, in prima persona, raccontano quale sarà il proprio percorso evolutivo, nell’ottica di un processo di differenziazione e specializzazione dei punti di vendita di domani. “ReTail Innovation – dichiara romolo de Camillis, retailer director di Nielsen – è un’idea nuova che trae spunto da alcune considerazioni su quale potrà essere il futuro del retail in Italia e all’estero, per rispondere meglio, da un lato alle nuove tendenze di consumo e dall’altro per perseguire una politica di differenziazione che dia la possibilità alle singole catene di avviare politiche di marketing più incisive”. Grazie a una serie di schermi installati all’ingresso dell’area congressuale le aziende della distribuzione che hanno aderito all’iniziativa, mettono in mostra le proprie eccellenze mediante video o fotografie, illustrando quale potrà essere il format su cui punteranno nel futuro o i valori sui quali impernieranno la loro identità. “Il punto di vendita – prosegue De Camillis – oggi guida la scelta del consumatore. Per questo le insegne in

futuro dovranno fare investimenti finalizzati alla ristrutturazione dei punti di vendita e alla creazione di nuovi format di vendita. I trend che possiamo leggere già oggi riguardano un ritorno alla prossimità e un’ibridazione sempre più evidente tra ristorazione e distribuzione. Per citare l’Italia, pensiamo al caso Eataly che vuole essere un supermercato, ma che difficilmente può essere classificato solo come tale. Il punto di vendita del futuro dovrà cogliere esigenze di consumo legate allo stare più in casa, alla salute, al benessere, alla qualità dei prodotti in chiave gourmet”. Una trasformazione che non riguarderà solo la tipologia dei prodotti presentati, ma che modificherà profondamente anche il “contenitore”, nell’ottica di sfruttare questa politica anche in chiave competitiva. “Il prezzo è sempre meno una variabile di differenziazione – conclude De Camillis – oggi con il cambiamento in atto nelle dinamiche di acquisto e di consumo degli italiani, l’offerta alimentare dovrà essere sempre più vicina al modo in cui ci alimentiamo, freschi, piatti pronti, magari consumati direttamente all’interno del pdv. E poi gli italiani vanno meno fuoricasa, c’è necessità di reinterpretare l’offerta, banalmente cimentarsi con successo tra i fornelli, con i consigli preziosi di un esperto. A ReTail Innovation ciascun insegna racconta cosa sta facendo sui propri punti di vendita e sul proprio futuro. Chi saprà uscire da politiche indifferenziate saprà cogliere al meglio quest’opportunità”. davide Bernieri

“Con ReTail Innovation abbiamo voluto cogliere l’essenza dell’innovazione nell’ambito del retail. Che raramente appare - spiega Luigi rubinelli, direttore di retail Watch e co-organizzatore con Nielsen della mostra - agli occhi degli osservatori con la I maiuscola. L’innovazione distributiva va colta, più spesso, nei dettagli. Il senso di questa esposizione sta proprio nella volontà di mettere in rilievo i singoli particolari con cui i retailer in Italia e all’estero evolvono. E si mettono progressivamente in sintonia con le esigenze di mercato. Sono le piccole e costanti

trasformazioni quelle che, alla fine, contano”. È con questa logica che sono state chieste e raccolte le segnalazioni di otto catene attive quotidianamente sui mercati del largo consumo, per dare un risalto nuovo a un tipo di lavoro il più delle volte nascosto, ma che finisce “per concretizzarsi con la corretta e puntuale messa a punto dei negozi, in termini di efficienza e capacità di risposta alla domanda di experience del consumatore contemporaneo”. PkF

tutta una questione di particolariche uniti danno il quadro d’insieme

La prossimità non riguarda soltanto i residenti. Può essere estesa ai lavoratori pendolari, come dimostra quotidianamente Tesco in Corea

tesco

Tesco Home Plus si trova a compe-

tere in Corea con E-Mart, ma con un

numero minore di negozi. Il retailer

ha intensificato così nel corso degli

ultimi mesi la proposta di articoli

grocery via QR Code con consegna

diretta a domicilio. L’insegna intende

assecondare un cliente a elevata

permanenza esterna per motivi la-

vorativi: alle ormai famose fermate

del metro trasformate in scaffali-

convenience, si aggiungono ora i cor-

ner all’interno delle pensiline degli

autobus.

Una differente valutazione degli spazi si traduce in efficienza e, soprattutto, in un maggior grado di servizio alla clientela nel pdv

Edeka

Edeka, primo retailer tedesco, è in test

operativo da agosto 2011 con le prime

gondole in Self replenishment system

firmate Witron Logistik+Informatik.

L’implementazione nel punto di vendi-

ta - poco distante da Norimberga - ha

richiesto 3 anni di preparazione e pro-

gressivi miglioramenti. Ha consentito

di abbattere nell’area del grocery l’in-

cidenza delle rotture di stock liberando

in gran parte la forza lavoro destinata

al riempimento di scaffale. Il risultato

è un supermercato a maggior livello di

servizio alla clientela.

Può sembrare una diversificazione verso l’elettronica di consumo. In realtà è un’ottimizzazione del sistema d’arredamento

Ikea

Ikea con Uppleva inserisce nell’offerta

a partire da giugno 2012 la prima so-

luzione d’arredo all-in-one per salotto,

che si propone di togliere al cliente

qualsiasi problema legato ai cavi di

collegamento. Il sistema finisce per

combinare, all’interno dell’arredamen-

to opzionato, TV, impianto audio e letto-

re ottico integrato. “Abbiamo ascoltato

opinioni e desideri della gente. In molti

erano alla ricerca di una soluzione per

contenere gli apparecchi elettronici”,

ha dichiarato Francis Cayouette, desi-

gner del dispositivo.

retail innovation - le inSegne partecipanti

tESCo - CoREAEdEKA gRÜnBAuER - gERmAnIAIKEA - SvEzIACARREfouR PlAnEtCRAIConAdCooP SISA

Homeplus Subway Store: shopping con Qr CodeSelf replenishment systemUppleva: sistema d’arredo all-in-oneL’esperienza di Paderno, con il nuovo formatInForma: l’app sull’ingredientistica degli store brand50 anni di competitività sul territorioTemporary store Fior Fiore Quick, la spesa di marca veloce

20112011201220112012201220112007

la rinaScentenUovo organigrammaCRC Central Retail Corporation, la società thailandese intenzionata a procedere su scala mondiale nello sviluppo di grandi magazzini di lusso sull’esempio dello store la Rinascente di Milano Piazza Duomo, ha nominato Vittorio Radice Vice Presidente de la Rinascente con l’incarico di sviluppo internazionale di luxury department stores per conto di Central Retail Corporation. Alberto Baldan, attuale direttore generale, ricoprirà la funzione di amministratore delegato.

campaini in mpSTuriddo Campaini, 72 anni, che dal 1973 guida Unicoop Firenze, è stato nominato vice-presidente del CdA di Banca Monte dei Paschi Siena: insieme all’altro vice presidente Marco Turchi, voluto dalla lista di maggioranza, siede accanto ad Alessandro Profumo, indicato dalla Fondazione MPS ed eletto presidente nel corso della stessa assemblea. Campaini ha ottenuto il 97,8% delle preferenze, grazie all’appoggio della famiglia Aleotti (gruppo farmaceutico Menarini), che insieme a Unicoop Firenze e a Lorenzo Gorgoni sostenevano una lista di minoranza.

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È quanto emerge dall’indagine Global Trust in Advertising di Nielsen

Il passaparola leader incontrastatodella fiducia dei consumatoriIl 92% dei consumatori in tutto il mondo dichiara di fidarsi dei media “earned”, come il passaparola e le raccomandazioni da parte di amici e parenti. Un dato che è superopre a tutte le altre forme di pubblicità, con un incremento del 18% dal 2007. Questo è quanto emerge da un recente studio Nielsen su utilizzo e modalità di esposizione ai media. I commenti dei consumatori online sono la seconda forma più affidabile di pubblicità:

dei consumatori globali intervistati online il 70% dichiara, infatti, di fidarsi di questa modalità di comunicazione, con un aumento del 15% in quattro anni. L’indagine Global Trust in advertising di Nielsen è condotta intervistando oltre 28.000 utenti internet in 56 Paesi. Alta è pure la fiducia negli “owned media”, come per esempio i messaggi sui siti web aziendali e le e-mail per le quali si è dato un consenso di accettazione.

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tesco in patria vola nel bancario, mafrena nel legal service

Tesco proseguirà sue due linee parallele le innovazioni in patria e all’estero. Oltreconfine l’operatore inglese guarda con particolare attenzione alla Cina (destinata a diventare entro tre anni uno dei suoi primi cinque mercati per introiti), oltre che a Turchia e India. L’intenzione è quella di replicare all’estero i concept di successo nel regno Unito, come gli Express stores e le carte fedeltà. Il mercato nazionale resta di gran lunga il più importante dove proseguirà lo sviluppo del business bancario. Difficile da stimare, invece, la portata che avrà il Legal service act, che ha liberalizzato il mercato legale inglese. Molti osservatori vedono proprio nel leader del mercato britannico il principale candidato a sfruttare questa innovazione normativa. L’evoluzione del settore è seguita da vicino anche in Italia, dove i gruppi della grande distribuzione sono considerati tra i potenziali beneficiari delle Stp (società tra professionisti). Intanto, a metà aprile, il gruppo ha comunicato i dati dell’ultimo esercizio, che si è chiuso con un utile netto in rialzo del 6% a 2,8 miliardi di sterline, mentre il fatturato è cresciuto del 7,4% a 72 miliardi di sterline grazie soprattutto alla performance del mercato asiatico. Ld’o

markS & SpencerEvoluzione nel portfolio store brand di Marks & Spencer. Il retailer lancia infatti un nuovo ombrello per l’assortimento alimentare: si tratta di Simply M&S che conterà nelle prime settimane 500 referenze nell’ambito della macelleria, ortofrutta, latte e uova. A partire dal prossimo autunno la gamma sarà ampliata a 800 prodotti. Il nuovo brand sostituirà progressivamente la linea di primo prezzo Wise-Buy.

aUchan cityPresente in Romania con 9 ipermercati, Auchan è pronta a lanciare nel mercato rumeno i primi 4 pdv a formato ridotto a insegna Auchan City. Previste due aperture in questi mesi e ulteriori due nel 2013.

Ufficio ViaggiEx ingresso Centro CongressiFronte bungalow Direzione meetingtel. 070.921105-06

Direzione del meeting Bungalow 501/502tel. 070 92 17 501

La rEdaZioNE

EDITORE Il Sole 24 ORESede operativaVia Pisacane 2 20016 Pero - MiTel. 02 3022.1

Coordinamento di redazione Patrick Fontana

Contributi Marina Bassi, Davide Bernieri, Alessandra Bonaccorsi, Barbara Trigari, Luigi Dell’Olio

Grafica Laura ItolliStampa Arti Grafiche Pisano

a cura di

trend positivo per Parmareggio Spa che registra un +13% (con un fatturato nel

2011 di 295 milioni di euro), amplia la gamma di referenze e conquista nuovi mercati esteri. “Le vendite di formaggi confezionati hanno sfiorato i 180 milioni di euro, con una crescita di oltre 33 milioni di euro (+23%) sul 2010 ed un’incidenza sul fatturato complessivo salita dal 72% al 77,5% – spiega il direttore commerciale maurizio moscatelli - risultati che acquistano per noi maggior valore se consideriamo che vengono dopo anni di costante crescita (il fatturato negli ultimi tre anni è cresciuto dell’80%)”.

Qual è il menù per uscire dall’annus horribilis della crisi economica?“Puntare sull’innovazione e sui prodotti di marca per rilanciare i consumi”.

Quali agli impegni per il 2012? “Amplieremo la gamma di prodotti e di referenze. Le novità: 30 mesi per tutti, la linea del Parmigiano Reggiano Parmareggio stagionato 30 mesi, ha

due nuovi formati, il pezzo da 150 g e lo Stick 30 mesi da 100 . Il Parmigiano e pere sarà lanciato a settembre. C’è anche la nuova Crema spalmabile di Parmigiano Reggiano. E il burro Parmareggio ha due nuove referenze: il formato da 100 g e, a breve, un formato convenienza da 400 g, con 300 g + 100 g in omaggio”.

Nel settore export ci sono novità?“Nel mercato dei formaggi duri, l’andamento complessivo dei consumi nel 2011 è caratterizzato da una buona crescita sui mercati esteri (+20,4 a valore rispetto all’anno precedente), che rappresentano ormai il 30% dei consumi (fonte: dati Istat esportazioni). Parmareggio ha chiuso il 2011 con un +8% rispetto all’anno precedente. Per il mercato estero stiamo puntando sul 30 mesi Parmareggio, che meglio simboleggia il concetto di eccellenza legato al nostro brand, e sui Formaggini Parmareggio al Parmigiano Reggiano, con un packaging per l’estero. A breve sbarcheremo in Canada e negli Stati Uniti con la nostra gamma”. alessandra Bonaccorsi

parmareggio in trend positivoconsolida la strategia di marca