ECA, Guida alla Gestione di un Club (sintesi)

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  • 8/20/2019 ECA, Guida alla Gestione di un Club (sintesi)

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    ECA 

    GUIDA PERLA GESTIONE

    DEI CLUB

    Un’ ispirante sinergia gestionale dei Club Membri dell’ECA

    1 2‘89

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    INDICE

     AMBIENTECapitolo 5

    STRATEGIECapitolo 6

    SPORTCapitolo 1

    BUSINESSCapitolo 2

    COMUNITÀCapitolo 3

    NUCLEODEL CLUB

    S    E    R    V    I     Z     

    I        O    

    P      E      R      A     

    T       I                V     

    I                 

     D E  L    C L  

     U B

     C  a  p i      t     o

     l     o 4

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    Introduzione del Presidente ECA

    Messaggio dal Segretario Generale ECA

    Idea di base

    4

    6

    8

    Prospettive21

    1 ATTIVITÀ DI BASE DEL CLUB

    CAPITOLO 1 Attività sportive

    CAPITOLO 2 Attività di business

    CAPITOLO 3 Attività a livello di comunità

    14

    15

    16

    2 AMBIENTE INTERNOCAPITOLO 4 Servizi operativi del Club16

    3 AMBIENTE ESTERNOCAPITOLO 5 Relazioni governative ed istituzionali19

    4 STRATEGIE DEL CLUBCAPITOLO 6 Strategia, crisi e gestione del cambiamento20

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    Cari Membri ECA, stimati amici del calcio europeo di club,

    Ho il piacere di presentarvi la prima Guide per la Gestione dei Club

    ECA. Lo scambio di informazioni è un elemento di vitale importanza

    nella missione dell’associazione ECA. Con gli oltre 200 club membri

    del nostro ente, provenienti da ogni parte d’Europa, possiamo contare

    sulla presenza di un vasto gruppo di professionisti, forti delle proprie

    conoscenze teoriche e dell’esperienza pratica accumulata nel mondo

    del calcio. Il nostro obiettivo consiste nel raggruppare questo know-

    how per il bene di tutti i soggetti.

    L’idea di creare la Guida per la Gestione dei Club ECA si ricollegaalle richieste presentate da numerosi Membri ECA di piccole e medie

    dimensioni. In molte occasioni ci si è posti la domanda relativa alla

    possibile integrazione, da parte dell’ECA, delle piattaforme per la

    condivisione delle conoscenze, con una pubblicazione dedicata, volta

    a riepilogare le migliori pratiche per tutte le aree di gestione dei club.

    La Guida per la Gestione dei Club ECA rappresenta una raccolta delle

    esperienze pratiche dei rappresentanti delle squadre di calcio nella

    gestione di questo tipo di realtà, ed include numerosi studi di caso,

    in grado di presentare diverse prospettive, basate sull’esperienza deiClub Membri dell’ECA.

    INTRODUZIONEDEL PRESIDENTE ECA

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    La presente Guida dovrà essere interpretata come una fonte di

    ispirazione e di riflessione. Il club “perfetto” non esiste – sia sul campo

    che fuori da esso. Ogni club è differente ed ha le proprie peculiarità.

    Saranno i lettori a decidere quali elementi trattare come utili e/o

    importanti, nonché quali esempi applicare al proprio modello di club.

    Colgo l’occasione per ringraziare ogni rappresentante dei club che

    ha contribuito alla pubblicazione, condividendo le proprie esperienze

    per il bene dell’intera comunità ECA e per il calcio in generale.

    Vi auguro buona lettura!

    In fede,

    Karl-Heinz RummeniggePresidente ECA

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    L’obiettivo primario delle squadre di calcio è quello di vincere le partite.

    È giusto dire che il successo sportivo è un argomento caro ai club

    europei, poiché rappresenta la ragione della loro esistenza. Tuttavia,

    ai nostri giorni, gli elementi di business e gestione sono cresciuti in

    maniera esponenziale ed hanno incrementato il proprio livello di

    influenza sul successo ottenuto sul campo. Una squadra di calcio

    moderna è un’organizzazione in grado di combinare alti livelli sportivi

    all’efficienza amministrativa, con spirito imprenditoriale ed una buona

    conoscenza dell’ambiente degli azionisti.

    La Guida per la Gestione dei Club ECA ha l’ambizione di rispondere

    direttamente al rapido sviluppo manageriale, commerciale e globale delcalcio. Il documento offre un’analisi del modo in cui le amministrazioni

    calcistiche europee stanno affrontando le sfide generate da questo

    tipo di evoluzione.

    Nell’elaborazione della Guida, il nostro obiettivo è stato quello

    di condividere la conoscenza e l’esperienza degli amministratori

    delegati e delle più alte cariche dei club calcistici, con una profonda

    comprensione della realtà del calcio europeo. Abbiamo fatto il possibile

    per rendere il documento semplice e utile.

    MESSAGGIO DEL SEGRETARIO GENERALE ECA

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    Per questo motivo, si è provveduto a pubblicare un vasto numero

    di studi di caso ed esperienze personali, in modo tale che ogni squadra

    possa confrontarsi con essi. Abbiamo a che fare con uno studio

    innovativo, mirato a riflettere in maniera alquanto pratica i compiti

    quotidiani e le sfide che ci troviamo ad affrontare in quest’ ambiente

    molto mutevole.

    Come ECA, promuoviamo con decisione le buone pratiche della

    gestione e la pianificazione a lungo termine nell’ambito delle squadre

    di calcio. Per questo motivo, pensando in particolar modo ai cosiddetti

    club medio-piccoli, riteniamo che la Guida per la Gestione dei Club ECA

    possa garantire un beneficio, non soltanto come fonte di informazioni,ma anche come strumento utile per migliorare la sostenibilità presente

    e futura dei nostri club.

    Michele Centenaro

    Segretario Generale ECA

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    IDEA DI BASE

    La Guida per la Gestione dei Club ECA è costruita

    come un mosaico di elementi descrittivi, mescolati

    con esempi, lezioni chiave e piccoli studi di caso

    raccolti nel corso di una lunga serie di interviste e

    visite presso squadre di club. Questo approcciopermette alla Guida di presentare il massimo

    numero possibile di esempi legati all’attività reale

    delle squadre di calcio. Il materiale presentato,

    oltre a fungere da piattaforma per lo scambio di

    esperienze con finalità di riferimento, permette ai

    vari club di apprendere nuove nozioni in un contesto

    di condivisione. Il sistema misto adottato per lapresentazione delle informazioni è ripetuto in tutta

    la guida.

    La presente pubblicazione ha l’obiettivo di

    raccogliere informazioni direttamente dai club,

    di analizzarle e di fornire un riferimento pratico.

    La Guida per la Gestione dei Club ECA proponeun’analisi dei vari aspetti di gestione delle

    squadre di calcio, sia a livello dell’attività sportiva,

    che per quanto riguarda l’aspetto economico e

    l’interazione con la comunità, senza trascurare

    gli ambienti interni ed esterni, nonché lo sviluppo

    delle strategie. La Guida per la Gestione dei Club

    ECA integra un approccio estremamente pratico,

    basato sulla realtà europea e ricco di studi di

    caso ed esempi riferiti a squadre di prima fascia,

    nonché a società nazionali medie e piccole,

    basati sulle interviste concesse dai manager, dagli

    amministratori delegati e da altre figure decisionali,con l’obiettivo di illustrare le metodologie adottate

    per affrontare particolari situazioni. La guida non

    ambisce a presentare un singolo schema in grado

    di garantire una gestione ricca di successi, ma

    tenta di avvicinare esempi di gestione virtuosa,

    attraverso la condivisione di sfide e situazioni

    realmente accadute, presso squadre di varie

    dimensioni e provenienza.

    1. PERCHÉ UNA GUIDA SULLA GESTIONE DEI CLUB?

    RIFERIMENTO E METODOLOGIA

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    In poche parole, vi presentiamo gli obiettivi principali della guida:

    • Fornire uno studio approfondito delle attività quotidiane di una squadra di calcio, mediante la

    condivisione di metodi e nozioni

    • Offrire alle squadre di oggi e di domani esempi tratti dalla vita reale, relativi a vari aspetti

    della gestione dei club, con una particolare attenzione rivolta alle Associazioni Nazionali didimensioni medie e piccole

    • Condividere le esperienze dei club ECA, con l’obiettivo di migliorare il funzionamento delle

    squadre.

    • Migliorare le conoscenze dell’ECA relative alla struttura dei club, consentendo ai membri di

    apprendere l’uno dall’altro ed offrendo una piattaforma per lo scambio di conoscenze.

    • Dimostrare che con l’introduzione del Fair Play Finanziario UEFA (FFP) ogni squadra di calcio è

    pressoché obbligata ad avere una struttura e una gestione sostenibile

    Durante il progetto sono state realizzate oltre 150

    interviste con pressoché 100 club, (vedi contributi

    e riconoscimenti) e 15 squadre sono state visitate

    di squadre. Ogni club visitato è stato scelto con

    attenzione, in base al suo potenziale utilizzo

    come fonte d’informazione per la guida in un’area

    specifica. Gli altri club sono stati considerati come

    fonti di esempi altrettanto validi. Tuttavia, i club

    selezionati sono stati ritenuti portatori dei casi

    più interessanti, visti e considerati i presupposti

    della guida, volta a garantire un certo livello di

    rappresentatività.

    2. METODO DI RACCOLTA DEI DATI

    Le informazioni raccolte durante le visite ai club, insieme a frammenti selezionati delle interviste,

    sono comprese in ogni capitolo come esempi specifici del modo in cui le squadre hanno affrontato

    particolari sfide, ed evidenziano i sistemi adottati per gestire situazioni/eventi concreti.

    15 squadre maschili visitate: AZ Alkmaar (NED), FC Porto (POR), FC Zurich (SWI), Ferencvarosi TC

    (HUN), Gasshopper-Club Zurich (SWI), Juventus (ITA), KRC Genk (BEL), Legia Warszawa SA (POL),

    Molde FK (NOR), NK Maribor (SVN), Paris Saint-Germain (FRA), PSV Eindhoven (NED) – più 3

    accademie giovanili: Athletic Club (SPA), Borussia Dortmund (GER), FC Schalke 04 (GER) e 1 squadra

    di calcio femminile: FFC Turbine Potsdam (GER).

    Per raccogliere e definire le informazioni destinate

    a questo tipo di progetto, si è deciso di coinvolgere

    gli amministratori delegati e le principali figure

    dirigenziali, trattandosi dei migliori soggetti capaci di

    fornire un’analisi obiettiva degli aspetti necessari per

    la gestione di un club. Per questo motivo si è deciso

    di stabilire un “Gruppo di Esperti”, costituito da

    amministratori delegati di oggi e di ieri, in modo tale

    da poter usufruire delle loro opinioni e dei commenti

    sulla gestione dei club.

    3. RISPONDENTI DI PRIMO LIVELLO

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    Alcuni rappresentanti di lunga data delle squadre, le cui conoscenze coprono l’intero ambito

    trattato dalla Guida per la Gestione dei Club ECA, hanno partecipato al progetto come esperti.

    Questi rappresentanti hanno sostenuto il progetto in tutte le questioni relative ai contenuti,

    compresa la condivisione di esperienze e know-how, l’aiuto nella definizione dell’indagine e delle

    domande, e l’esame delle bozze.Peter Fossen, COO, PSV Eindhoven (NED)

    Pierre Fracois, Direttore Generale, R. Standard de Liège (BEL) (2003-2012)

    Lynge Jakobsen, Direttore Sportivo e Amministratore Delegato, Aalborg BK (DEN) (1996-2013)

    Pal Orosz, Amministratore Delegato, Ferencvarosi TC (HUN)

    Dino Selimovic, Direttore Generale, FK Sarajevo (BIH)

    Revaz Tchokhonelidze, Direttore Generale, FC Dynamo Kyiv (UKR)

    I capitoli della guida seguono da vicino il modello di struttura organizzativa indicato nelle pagine a seguire

    e comprendono tre dimensioni: Tempo, Attività ed Ambiente:

    1. TEMPO

    BREVE SOMMARIO

    2. ATTIVITÀ

    Il tempo rappresenta un fattore strategicoimportante. Nel calcio, come negli affari, ci sono

    tre orizzonti temporali espressi come breve

    termine, medio termine e lungo termine. Questi

    orizzonti sono necessari per la pianificazione

    e per finalità di valutazione. Essi offrono agli

    addetti alla gestione dei punti di riferimento fissi,

    necessari per la definizione dell’attività operativa.

    Come unità di misura, nel calcio, il breve terminepuò essere considerato come il periodo di

    pianificazione minimo (dalla prossima partita alla

    stagione in corso), il medio termine corrisponde

    ad un periodo che si estende fino a tre anni

    (come nel caso dei piani finanziari), mentre il

    lungo termine rappresenta un orizzonte molto più

    dilatato.

    I club realizzano diverse attività di base. Le tre principali

    sono: sport, business e comunità. Ovviamente non

    abbiamo a che fare con attività separate, ma con

    una situazione di compenetrazione ed interazione.

    Tuttavia, le attività sopraccitate possono essere

    contraddistinte in base alle loro funzioni primarie. I

    club richiedono anche diversi servizi per garantire

    alle tre attività di base uno sviluppo adeguato.

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    Queste dimensioni si compenetrano, in modo

    da fornire una visione d’insieme della struttura

    organizzativa dei club utilizzata come base per

    l’elaborazione della presente guida. Sia dal punto

    di vista editoriale che da quello dei contenuti, le tredimensioni sopraccitate vanno a formare i vari capitoli

    ed il loro contenuto, concentrandosi sulle attività

    strettamente collegate all’ambiente di provenienza

    di un dato club, dove le varie funzioni vengono

    necessariamente plasmate dalla dimensione e dagli

    orizzonti temporali.

    Il capitolo 1  si concentra sulle attività sportive

    che definiscono l’identità e la ragione di esistere una

    squadra di calcio. Il gioco del calcio, in ogni club, è

    indirettamente responsabile di una parte notevoledelle spese sostenute dal club. La struttura sportiva

    dei club è formata dalle pressioni a breve, medio e

    lungo termine, con vari attori funzionali responsabili

    del successo della squadra in questi orizzonti

    temporali. Le relazioni tra i piu importantiattori interni

    sono di vitale importanza per il successo del club,

    che in molti casi rappresenta un prerequisito per il

    successo a livello di affari e comunità. In ultima analisi,

    il successo o il fallimento di qualsiasi misura a brevee medio termine sono determinati dall’approccio

    a lungo termine, dove la leadership e la presenza

    di elementi quali lo sviluppo delle risorse giovanili

    rivestono un ruolo chiave.

    Il capitolo 2  si concentra sulle attività di

    business, esplorando lo stato attuale dell’economia

    delle squadre di club ed analizzando la dimensione

    del giro di affari dal punto di vista delle spese e delle

    entrate. La natura specifica degli affari nel mondodel calcio è presentata in maniera descrittiva,

    con un’enfasi sugli aspetti che rendono il calcio

    la straordinaria industria che tutti conosciamo. Il

    capitolo utilizza anche la dimensione temporale

    inserendo i vari fattori di costo ed entrata nei tre

    orizzonti temporali.

    Il capitolo 3 si concentra sugli aspetti comunitari

    delle attività dei club, sotto ai quali vengono

    collocate le varie manifestazioni dell’attività della

    comunità. Per i club professionali, la comunità attivaè una fonte di utili, supporto, critica, e persino di

    capitale umano. I club sono stati coinvolti nella

    CSR (Responsabilità Sociale di Impresa), prima

    ancora che lo stesso termine fosse coniato, ma

    la ‘comunità’ non comprende unicamente azioni

    di beneficenza individuali nei confronti di settori

    disagiati della società. In realtà, le squadre di

    calcio fungono da nesso tra la comunità locale,

    il mondo degli affari e le pubbliche autorità -aspetto che le ha rese estremamente importanti

    negli ambienti di riferimento. Tuttavia, la maggiore

    commercializzazione dei club ha introdotto una

    pressione rilevante su questa relazione, con

    3. ENVIRONMENT

    L’ambiente è un elemento importante che

    contribuisce a modellare un club, conferendogli

    delle specificità uniche; esso rappresenta una

    fonte di opportunità per le società che riescono

    ad individuarne il vantaggio competitivo. Questo

    ambiente ha sia elementi che sono specifici del

    mondo del calcio, sia componenti più generiche

    che sono applicabili a qualsiasi entità economica

    e sociale. Il rapporto tra il club, inteso come

    organizzazione, e il mondo circostante sarà quello

    che ne determinerà il successo o fallimento a lungo

    termine.

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    le squadre che cercano di mantenere linee di

    comunicazione autentiche e legittime con le loro

    comunità.

    Il capitolo 4  descrive i servizi operativi interni

    al club, come il suo ambiente interno. Tutti questi

    servizi non si riferiscono unicamente alle squadre dicalcio, ma svolgono un ruolo chiave nell’abilitazione

    dello sviluppo delle tre attività chiave. È utilizzato

    ancora una volta un approccio descrittivo. I servizi

    sono analizzati cominciando da una serie di esempi

    basati sugli organigrammi di veri club, seguiti da

    aspetti amministrativi, di marketing, commerciali,

    infrastrutturali, comunicativi, medici ed operativi.

    Il capitolo 5  identifica l‘ambiente esterno delle

    squadre di club, ‘inserite in un mondo di istituzioni’.

    Molti aspetti, quali ad esempio quello geografico,

    economico e politico, sono analizzati. I club hanno

    anche l’opportunità di determinare la propria

    posizione nella piramide del calcio e di comprendere

    le relazioni alla base dell’industria del calcio in

    generale, sia interna che esterna, con riferimento

    all’esistenza di molti azionisti importanti, di linee di

    comunicazione, di influenze esterne all’ambiente del

    calcio, nonché ai ruoli della società ed alla comunità

    in senso lato.

    Il capitolo 6  analizza la problematica dello

    sviluppo della strategia della squadra, generalmente

    riferita alla formulazione di piani per l’ottenimentodegli obiettivi a lungo termine e la collocazione

    delle risorse a tal fine. La pianificazione a lungo

    termine e la visione appartengono al novero delle

    funzioni più importanti attribuite alla proprietà del

    club, trattandosi di elementi base per lo sviluppo

    generale della squadra, con effetti a breve, medio

    e lungo termine per ogni club. In ultima analisi,

    il successo o il fallimento di un dato regime sarà

    determinato dall’abilità delle autorità principali

    in campo di analisi delle possibilità interne e

    dell’ambiente, con l’obiettivo di formulare politiche

    e piani adeguati. Insieme alle funzioni di modifica e

    gestione delle situazioni di crisi, vengono presentate

    diverse strategie basate su esempi autentici. Questi

    meccanismi, infatti, regolano lo sviluppo del club

    nella dimensione temporale.

    STRUTTURA GENERALE DELLA GESTIONE DELLE SQUADRE DI CLUB

    Data l’esistenza di diverse teorie riguardanti

    l’industria calcistica, si è provveduto all’adozione

    di un approccio empirico, con l’aggiunta di un

    procedimento deduttivo in una fase secondaria.

    Perché è così difficile spiegare un risultato

    sportivo? Studi dettagliati ci permettono di

    determinare alcune cause principali alla base di

    particolari situazioni ed esiti. La guida propone ancheun modello organizzativo composto da tre elementi

    fondamentali, presenti a livello degli ambienti interni

    ed esterni, nonché funzionanti nell’ambito della

    dimensione temporale.

    Un tipo di organizzazione può essere influenzato

    da due fattori: l’ambiente interno e l’ambiente

    esterno. Il risultato sportivo e quello finanziario

    sono due variabili tangibili tradizionalmente incluse

    nell’analisi dell’attività delle squadre di calcio,

    espresse in base ai piazzamenti ed ai tornei vinti

    (aspetto sportivo) e sulla performance finanziaria

    (aspetto economico). Ma il risultato a livello di

    comunità rappresenta comunque una variabile che,

    consciamente o no, definisce molte attività del club,

    ed è spesso indipendente dalle variabili sportive o

    finanziarie. La forma organizzativa è ritenuta comeuna conseguenza logica dell’ambiente interno e di

    quello esterno.

    Un esempio dell’importanza e dell’influenza

    dell’ambiente del club è presentato nella tabella

    seguente, dove due squadre provenienti da città

    diverse ma simili per dimensioni riportano cifre molto

    simili (per quanto riguarda le percentuali alla base del

    fatturato), ma valori effettivi estremamente diversi.

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    FONTE ANNUALE DI

    INTROITI 2013/2014

    TOP CLUB POLACCO

    MILIONI DI €

    % TOP CLUB INGLESE

    MILIONI DI €

    %

    Giorno della partita 5,1 20,6 129,6 25

    Trasmissione 7,5 30,2 162,8 31,3

    Commerciale 12,2 49,2 227,0 43,7

    Totale 24,8 100 519,4 100

    ALCUNI DATI RELATIVI A CLUB SCELTI, PREVIA ESCLUSIONE DEGLI INTROITIA TITOLO DEI TRASFERIMENTI DEI GIOCATORI E DELLE COMPETIZIONI EUROPEE

    Fonte: Club membri ECA

    CICLO DI PERFORMANCE DI UN CLUB

    ORGANIZZAZIONE

    CREDIBILITÀ

    RISULTATISOCIALI

    RISULTATISPORTIVI

    RISULTATIECONOMICI

    FATTORIESTERNI

    FATTORIINTERNI

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    LEADER STRATEGICO DEL CLUB(Presidente/Direttore Generale)Elabora la strategia generale della squadra,compresa quelle calcistica. Ciò influenza lapolitica dei trasferimenti. Il leader strategicogarantisce che i vari obiettivi operativi legati allarealizzazione dei trasferimenti siano assegnati eportati a termine adeguatamente. Inoltre, questafigura verifica l’idoneità delle risorse economichealla politica di mercato attuata.

    DIPARTIMENTO SCOUTINGRaccoglie dati sui possibili mercati identificatial club, in base ai criteri definiti dalla squadra

    stessa; distribuisce le informazioni raccoltetra le figure dirigenziali del club; fornisce nozioni sugli acquisti effettuati dal club, inmodo tale da incrementare al massimo il

    tasso di successo del trasferimento.

    ALLENATOREIdentifica le posizioni della squadra chenecessitano un rafforzamento; sviluppa igiocatori già presenti, in maniera tale cheesprimano appieno il loro potenziale ed

    incrementino il proprio valore; approva gliobiettivi di mercato definiti dai talent scoute selezionati dalla dirigenza.

    REPARTO LEGALE/SEGRETERIA DEL CLUBFornisce servizi di consulenza sulla documentazione riguardante i trasferimentied i contratti; elabora i documenti richiesti nell’ambito dei trasferimenti e dellacompravendita di giocatori; registra i trasferimenti e gli accordi contrattuali.

    DIRETTORE STRATEGICO CALCISTICO(Direttore Sportivo)

    Mette in pratica la politica di mercato dellasquadra, identificanDo i mercati su cui

    il club sarà attivo e stabilendo i criteri diselezione usati dal club; analizza i punti forti

    ed i punti deboli della squadra insieme altecnico; facilita i trasferimenti identificando

    gli obiettivi di mercato specifici su cui il clubintende concentrarsi, contattando e gestendotrattative con i giocatori scelti, i club e gli altri

    azionisti.

    INPUT ESECUTIVO

    INPUT ESECUTIVO

    INFORMAZIONI

    INFORMAZIONI

    L I  N  E   A  D  I   C   

    O   M   U   N   I    C    A   

    Z    I    O    N    E     

        L   I      N    E   A       D

       I        C

           O      M      U

          N     I      C

          A      Z     I      O

          N      E

     ASSUNZIONEDEL GIOCATORE

    SCHEMA DI INFLUENZA DELL’ASSUNZIONE DI UN GIOCATORECAPITOLO 1: ATTIVITÀ SPORTIVE

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    CAPITOLO 2: ATTIVITÀ DI BUSINESS

    NUOVE FONTI DI INTROITO O FONTI AGGIUNTIVE A BREVE E MEDIO TERMINE

    Campionati transnazionali/progetti di regionalizzazionee di competizioni su mercatipiù ampi

    Sviluppidigitali

    Commercializzazionedelle conoscenze

    Espansioneinterna

    Ulteriore sviluppo del mercatodei diritti di trasmissione

    Ulteriore sviluppodella vendita dei dirittidi proprietà intellettuale

    Suddivisione e regionalizzazionedegli sponsor e delle partnershipcommerciali

    Trasmissione dal vivo neglistadi delle partite fuori casa

    Ulteriore sviluppo e suddivisionedella comunità dei tifosi

    Ulteriore sviluppo dell’usodelle infrastrutture

    Ulteriore sviluppo del mercatodei trasferimenti

    Creazione e sviluppo di attivitàeconomiche aggiuntive

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    FONTE DIINTROITI

    PRODUZIONEDEL CONTENUTODELLA PARTITA

    POLITICAMENTEINDIPENDENTE

    FONTE DICAPITALEUMANO

     VALUTAZIONEDELLA

    PRESTAZIONE

    PROPRIETARIO

    DEL CLUBe/oPRESIDENTE

    AMMINISTRATORE DELEGATO

    FINANZE MEDIA ASPETTI LEGALISPORT AMMINISTRAZIONE

    IL FAN/TIFOSO È UN ELEMENTO CENTRALECAPITOLO 3: COMUNITÀ

    CAPITOLO 4: SERVIZI OPERATIVI DEL CLUB

    SCHEDA ORGANIZZATIVA DEL CLUB TIPICO

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    CLUB ECA DI PRIMA DIVISIONE, APPROCCIO BRITANNICO

    PRESIDENTEA tempo pieno

    MANAGER

    AMMINISTRAZIONICALCISTICHE

    FINANZEED ATTIVITÀOPERATIVA

    COMUNICAZIONE ATTIVITÀCOMMERCIALE

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    CLUB ECA DI PRIMA DIVISIONE, APPROCCIO EUROPEO MERIDIONALE

    DIRETTOREGENERALE

    VICEDIRETTORESPORTIVO

    VICEDIRETTOREAMMINISTRATIVO

    PRIMA SQUADRA VIVAIO ATTIVITÀ COMMERCIALI INFRASTRUTTURA

    MARKETING

    MEDIA ISTITUZIONI

    BIGLIETTI

    COMUNICAZIONE

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    19

    CLUB

    PERSONALE

    ULTRÀ

     ALLENATORI

    CAMPIONATO

    TIFOSI

     AGENTI

    MEDIA

    FIFA

    ECA

    UEFA

    SPONSOR

     AZIONISTI

    FAMIGLIE DEICALCIATORI

    PERSONALESANITARIO

    SINDACATOCALCIATORI

     AUTORITÀCITTADINE

     ALTRI CLUB

    GOVERNONAZIONALE

    GESTIONEQUOTIDIANA

    GIOCATORI

    CAPITOLO 5: RELAZIONI GOVERNATIVE ED ISTITUZIONALI

    SFERA DI INFLUENZA DEL CLUB

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    In generale, la strategia è composta da più processi chiave:

    FORMULAZIONE

     ANALISIDEL FEEDBACK

     ANALISI

    FORMULAZIONEDI UN PIANO

    DI AZIONE

    DIAGNOSIDEL FEEDBACK DIAGNOSI

    COMUNICAZIONE

    RIDEFINIZIONEDEGLI OBIETTIVI

    DEFINIZIONEDEGLI OBIETTIVI

    CONTROLLOE RACCOLTA

    DEI FEEDBACK

    INTRODUZIONE

    STRATEGIA

    REVISIONE

    CAPITOLO 6: GESTIONE DELLE STRATEGIE, DELLE SITUAZIONI DI CRISI E DEI CAMBIAMENTI

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    Il Capitolo 6 permette di capire che un club, in

    situazione di crisi, dovrebbe pensare ad introdurre

    una (nuova) strategia. La crisi è anche uno stimolo

    importante per il manager, che viene indotto a fareun passo indietro e ad investire su giocatori giovani,

    facendone la base di un futuro più radioso.

    Dato l’approccio pratico e la prospettiva europea

    della guida, sono presentati numerosi esempi e studi

    di caso riguardanti club di varie regioni e dimensioni.

    Essi ci informano sulle strategie adottate in passato

    in particolari situazioni.

    Allo stesso tempo, gli organigrammi e le strategie

    sono privi di utilità se non messi in pratica. È proprio

    per questo che le figure dirigenziali rivestono un

    ruolo di straordinaria importanza.

    Dal punto di vista dello sviluppo del club, nella

    parte precedente della guida, definiamo cinque fasi

    di maturazione o livelli di sviluppo di una squadra

    di calcio. Nell’analisi della squadra abbiamo rilevato

    le seguenti condizioni per una buona gestione:

    flessibilità, autorità chiara, regole per la presa di

    decisioni, approccio positivo nei confronti del

    cambiamento e visione dello sviluppo basata sulla

    strategia.Queste condizioni hanno costituito la base della

    ‘affidabilità’, indicata come parola “chiave” nello

    schema. Il calcio porta successi quando le attività

    amministrative sono viste come un’attività di squadra,

    concentrata sull’idea della collaborazione. L’attività

    sul campo e durante le partite dovrebbe essere

    incentrata sulla cooperazione, anche se in particolari

    situazioni può concentrarsi su singole figure eroiche.

    La presente Guida per la Gestione dei Club ECA

    si concentra sulle attività amministrative. ‘Nessuno,

    da solo, è abile come il collettivo’ – le visioni

    contemporanee della leadership sono spesso

    collegate alla figura dell’eroe, a un livello tale da

    comportare l’identificazione delle due idee. Nella

    nostra società, la leadership è vista troppo spesso

    come un fenomeno individuale.

    PROSPETTIVE

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    I CINQUE LIVELLI DI SVILUPPO DELLE RELAZIONI

    PRESIDENTE

    PRESIDENTE

    PRESIDENTE

    PRESIDENTE

     AMMINISTRATOREDELEGATO

     AMMINISTRATOREDELEGATO

     AMBIENTE

    DIRETTORESPORTIVO

    DIRETTORESPORTIVO

    DIRETTORESPORTIVO

     ALLENATORE ALLENATORE ALLENATORE ALLENATORE ALLENATORE

    SQUADRASQUADRASQUADRASQUADRASQUADRA

    Data la nostra ossessione nei confronti del

    genio solitario, riflessa dall’ammirazione per i grandi

    allenatori, i direttori sportivi e i giocatori di alto

    profilo, non ci stupisce che si dimentichi troppo

    spesso il grande lavoro creativo svolto dai gruppi.

    Tuttavia, sappiamo tutti che la collaborazione diventasemprepiù importante.

    In un mondo sempre più ristretto, in cui

    la complessità politica e tecnologica cresce

    esponenzialmente, vi sono sempre meno campi

    di azione in cui la figura dell’individuo può rivelarsi

    sufficiente. Accettando questo fatto, parliamo sempre

    più spesso della necessità di un lavoro di squadra,

    tale da comportare, ad esempio, un nuovo modello

    di attività esecutiva nel calcio. Nonostante ciò, pur

    essendo partigiani della collaborazione, riteniamo

    che essa debba esistere in una cultura in cui ogni

    essere umano cerca di distinguersi come individuo.I club calcistici sono gestiti come squadre.

    Assumendo che una squadra possa essere vista come

    una catena di molle, il fallimento di un elemento o di

    un livello (ad esempio il presidente) può squilibrare

    e mettere a rischio l’intera struttura. In questi casi,

    l’intera squadra e l’intero club avvertono incertezza.

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    Se le amministrazioni smettono di lavorare

    con efficienza, le condizioni di attività dei giocatori

    andranno a deteriorarsi, con un conseguente calo dei

    proventi a titolo di sponsor, merchandising, vendite

    ecc. Si tratta della stessa situazione rilevata nelle

    aziende in caso di incertezze a livello gestionale.Più sono i livelli organizzativi di un club, maggiore

    è il numero dei cambiamenti e delle incertezze da

    gestire.

    I manager calcistici dovranno avere una sorta di

    visione a lungo termine, ma in primo luogo saranno

    tenuti a collaborare e a soddisfare gli azionisti del

    club. Ciò significa che, in molti casi, le amministrazioni

    dei club potranno preferire una ricca vittoria a breve

    termine anziché un successo a lungo termine.

    La competizione coerente e le altre sfide

    rendono necessaria l’innovazione. L’educazione e lo

    scambio di informazioni sono due fattori chiave che

    possono fornire ai manager idee, concetti e risposte

    alle domande.

    Uno degli obiettivi dell’ECA consiste

    nell’assistenza all’industria del calcio ed ai club

    calcistici. Ciò si manifesta attraverso tramite

    la condivisione delle migliori pratiche e delle

    conoscenze tra i membri dell’associazione ed altri

    soggetti. La presente Guida per la Gestione dei

    Club ECA rappresenta, con certezza, un importante

    strumento in questo processo, ed offre una ricca

    serie di spunti che le squadre potranno esaminare

    e, eventualmente, adottare per l’elaborazionedella propria strategia. Tuttavia, anche se i club

    cercheranno di apprendere dai più avanzati, non

    saranno comunque migliori della media.

    L’industria del calcio, per diventare una vera

    industria, attenta alla propria integrità, dovrà avere

    basi economiche sostenibili, creare valore aggiunto

    e mantenere forti legami con la propria comunità e

    con la comunità in senso lato. Solo in questo modo,

    un club potrà aspirare a divenire il migliore. Il club

    dovrà comprendere la necessità di identificare gli

    aspetti che la rendono unica ed irripetibile, sia a

    livello interno che rispetto all’ambiente di riferimento.

    Questo processo di ricerca dovrà stimolare

    lo sviluppo sostenibile e complessivo dei club. In

    questo frangente, l’ECA continuerà a lavorare in

    questo campo per sostenere il calcio a livello di club

    e l’industria calcistica, con l’obiettivo di garantire il

    loro miglioramento continuo.

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    This research is based on the participation of members of the European Club Association (ECA). The information, views and opinions containedin this research do not necessarily reflect the views and opinions of the ECA nor that of its members. The Club Cases do not reflect the officialclub position but are based on the interviews with individuals at the moment of their realisation. A number of written sources were used as asource of inspiration and are highlighted in the ‘suggested reading list’. When tables, quotes and graphics were taken directly from a source,this is referenced accordingly. Otherwise, all materials are part of ECA own analysis. The materials contained in the research are for generalinformation purposes only and are not offered as nor constitute advice on any particular matter. The ECA has endeavoured to keep theinformation up to date, but it makes no representations or warranties of any kind, expressed or implied, about the completeness, accuracy,or reliability, with respect to this information.

    ISBN: 978-2-8399-1604-2

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