Dalla registrazione al gemellaggio Workshop Lombardia Milano 4 maggio 2006.
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Novembre 2018
In questo numero
In primo piano
Convention Internazionale Lions
Il nuovo sito Lions Clubs International
Dal Distretto
Fondazione internazionale Lions
LCIF Incontro distrettuale
Concorso “Young Ambassador”
E’ mancato Ernesto Zeppa
Asta di beneficienza LC Lubiana Tivoli
Notizie dai Club
LC Belluno. Libro “Ricette del Cuore”
Gemellaggio LC Vittorio Veneto con
Ravenna Host
LC Castelfranco Veneto.
Un libro di storia civica
LC Nervesa della Battaglia
Concorso “Luciano Vincenzoni”
LC Sacile. Progetto “Sight for kids”
LC Venzone. Il caso Ettore Majorana
LC Zona C. Lions Quest
LC Duino Aurisina. “Il libro parlato”
LC Trieste Host. Nanotecnologie contro
il tumore all’utero. “Ulisse Biomed”
LC Lignano Sabbiadoro. “Le città
murate del Friuli Venezia Giulia”
LC Trieste Alto Adriatico “Solitudine,
vergogna e paura. Mali peggiori”
LC Zona A “Diabete: ti conosco e ti
sconfiggo”
LC Trieste Miramar “Progetto Martina”
LC Duino Aurisina “Cani Guida”
LC S. Daniele “Difendersi dai terremoti”
LC Monfalcone “Musica e medicina”
“L’altruismo allunga la vita”
La Redazione
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E’ L’ANNO DELLA
CONVENTION LIONS
A MILANO
5/9 LUGLIO 2019
Attesi non meno di 20mila delegati
provenienti da tutto il mondo.
Numero che salirà a oltre 30mila persone
tenendo conto anche degli accompagnatori.
Si tratta della massima assise Lions:
cinque giorni densi di eventi e appuntamenti,
tra cui le elezioni delle massime cariche
dell’organizzazione, la definizione delle linee
guida per le attività di servizio umanitario, la
formazione per i governatori Lions, la
definizione di nuovi progetti di volontariato.
Il Distretto 108Ta2 sarà presente con molti
delegati. Previsti piccoli contributi agli iscritti
per favorire la partecipazione.
CONVENTION LIONS DI MILANO 2019
Alle convention internazionali si ha la possibilità di conoscere Lions di oltre 120 paesi e
aree geografiche, con lingue e background diversi.
Il momento più entusiasmante è quello della PARATA DELLE NAZIONI che si terrà sabato
6 luglio con partenza da Porta Venezia ed arrivo in Piazza Duomo. Si camminerà lungo
le strade principali della città.
Si partecipa ai seminari, alle tre sessioni plenarie e si vota sul futuro dell'associazione.
Ma sono previsti anche momenti di intrattenimento e spettacoli al Teatro alla Scala.
MILANO ha vinto la gara internazionale per l’assegnazione della Convention,
imponendosi su Boston e Singapore, grazie anche all’appoggio delle Istituzioni, dal
comune alla Fiera Milano Congressi, all’Aim group.
«Ha vinto l’Italia, non solo Milano», afferma Mario Castellaneta, governatore Lions del
distretto di Milano. «Dovremo affrontare un impegno di risorse importante e trovare
almeno 500 volontari che accolgano gli ospiti. Ma siamo fiduciosi di poter organizzare un
grande evento».
Un grande evento internazionale che pone Milano, e l’Italia tutta, al centro della più
grande organizzazione mondiale di volontariato.
E' la prima volta in Italia, occasione unica da non perdere per partecipare ad una
Convention.
IL DISTRETTO 108TA2 intende effettuare una presenza significativa alla Convention
nella convinzione che sia importante anche per la crescita lionistica dei propri soci.
A tale scopo nell’Assemblea di apertura è stato creato un accantonamento per poter
favorire la partecipazione dei propri soci con un piccolo contributo che sarà definito
quanto prima nelle modalità e negli importi da una apposita commissione.
LA QUOTA DI REGISTRAZIONE
Fino all’11 gennaio 2019 è di US$ 150
Dal 12 gennaio al 31 marzo 2019, la quota di registrazione regolare è di US$ 200
Dal 1° aprile 2019 fino alla registrazione in loco, la quota è di US$ 225
Per i Leo: Alpha Leo - (12 - 17) US$ 20 Omega Leo - (18 - 30) US$ 100
Gli accompagnatori non Lions possono partecipare alla fase lavori della Convention
purché siano registrati.
Importante registrarsi entro l’11 gennaio 2019
La registrazione alla Convention va effettuata individualmente sul sito
http://lcicon.lionsclubs.org/IT usando il modulo apposito.
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IN FUNZIONE IL NUOVO SITO LIONS CLUBS INTERNATIONAL Con la fine di ottobre è entrato in funzione il nuovo sito Lions con funzionalità esclusive
che includono, tra l’altro:
Un ricco centro risorse che metterà a disposizione dei Lions documenti, video e
presentazioni;
La funzione “Trova un club” totalmente ripensata e ottimizzata con i profili su
MyLion™ dei club;
Una piattaforma di lancio dei service interattiva che fornisce dei modelli per svolgere
subito le attività di service.
DONARE CON FACILITÀ Con il nuovo sito web fare una donazione alla Fondazione Lions Clubs International è semplice. Con pochi click, i Lions e i Lions potenziali potranno fare una donazione alla
nostra accreditatissima Fondazione che fornisce i mezzi per svolgere i service in tutto il mondo.
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NNOOTTIIZZIIEE DDAALL DDIISSTTRREETTTTOO
FONDAZIONE INTERNAZIONALE LIONS
La Fondazione LCIF nasce nel 1968 con lo scopo di
portare a termine progetti umanitari su vasta scala sia
nei territori a noi vicini che in quelli più lontani, contando
esclusivamente sui versamenti che noi Lions
accreditiamo sul suo conto.
La Fondazione del Lions Clubs International (LCIF) e
stata classificata come la migliore Organizzazione non
Governativa secondo un report del Financial Times, la
prima al mondo di un elenco di 34 Associazioni tra cui
Amnesty International, Rotary, Save the Children,
Greenpeace, Unicef, nell’ambito del panorama internazionale soddisfacendo i parametri
di:
Responsabilita dei programmi
Capacita di esecuzione nel portare a termine i medesimi
Esecuzione precisa e capillare
Capacita di comunicazione
E’ un leader mondiale dei servizi umanitari e ci permette, pertanto, di adempiere alla
nostra Visione e alla nostra Missione: ogni donazione di socio, di club, di amici, viene
impiegata al 100% nel realizzare progetti, mentre i costi amministrativi e di gestione sono
interamente coperti con i proventi delle rendite finanziarie.
Quattro sono le aree di intervento:
VISTA – GIOVANI – BISOGNI UMANITARI – DISASTRI e CATASTROFI
Dal 1968 ha donato ben 1 miliardo di dollari per un totale di oltre 10.500 sussidi
assegnati. L’operato della nostra Fondazione e tale da aver sostanzialmente cambiato in
meglio la vita del prossimo.
Circa 90 milioni di bambini sono stati vaccinati contro il morbillo.
Da ricordare l’impegno da sempre profuso nella cura e nella tutela della vista.
Abbiamo portato a termine nel corso degli anni ben due Campagne Sight First (I e II) per
un ammontare di “Fund Raising” di 400 milioni di dollari che ci ha permesso di debellare
la cecità da fiume in Colombia, di attivare padiglioni ospedalieri ed ambulatori
oftalmologici in Africa e Cina, di implementare le Banche degli Occhi, in Italia a Genova,
di potenziare il Centro raccolta occhiali usati a Chivasso.
Qualche numero che da risalto al nostro operato:
6 dollari il costo di un intervento di cataratta: sono stati eseguiti più di 9 milioni di
interventi, 30 milioni di persone hanno avuto beneficio da queste Campagne. Ed ancora
tutti gli atleti/giovani diversamente abili che grazie allo screening della vista possono,
con gli eventuali presidi preposti, concorrere alla preparazione pre- ed agonistica nelle
varie discipline delle Para Olimpiadi, favorendo così il processo di integrazione nello sport
e quindi nella vita.
- 4 –
FONDAZIONE INTERNAZIONALE LIONS INCONTRO DISTRETTUALE Anna Dessy - Coordinatore LCIF - Distretto 108TA2
Cari amici,
le regole della Lions Club International Foundation (LCIF) da quest’anno sono
profondamente cambiate sia nelle modalità di raccolta fondi, sia per una maggior
possibilità per i Club di presentare progetti di cofinanziamento di propri service.
Per conoscere a fondo queste novità, calarle nella realtà locale e prepararsi a
sfruttarne le possibilità che offrono ad ogni singolo Club, il Distretto organizza un
incontro destinato alle figure chiamate a guidare nel biennio questo processo:
presidente, vice presidente e officer LCIF di ogni singolo Club per far sì che il messaggio
di cambiamento permei la vita di ogni singolo Club.
Ci troveremo il 1 dicembre dalle
9.30 alle 13.00 all’Agriturismo
ZAGLIA (via Crescenza, 10, S.S. 14,
Precenicco, a 4 minuti dall’uscita
autostradale di Latisana).
Lo schema dell’incontro è quello del
Laboratorio interattivo nel quale
ognuno ha il diritto/dovere di far
sentire la propria opinione, dare i
propri suggerimenti, condividere
iniziative con altri soggetti.
Vi chiediamo di non dimenticare lo
smartphone che sarà utilizzato come
strumento di interconnessione grazie
ad una specifica applicazione.
Per tutti è previsto un caffè di
benvenuto; alla fine, per chi vuol
prolungare il piacere di stare assieme,
è previsto un pranzo a base di
specialità locali.
Per le conferme, richieste per evidenti
motivi organizzativi, vi preghiamo di
comunicare la vostra presenza sia
all’incontro che al pranzo entro lunedì
26 novembre
mail: [email protected]
cell: 335 6911023
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CONCORSO INTERNAZIONE LIONS
“YOUNG AMBASSADOR” Il concorso, istituito nel 1974, ufficializzato nel 2008 e solo recentemente introdotto nel
nostro Distretto, ha l’obiettivo di scovare giovani eccellenti tra i 15 ed i 18 anni (nati
dal 1 luglio 2000 al 30 giugno 2004) che siano attivamente coinvolti nel benessere della
comunità; giovani che incarnino l’essenza di essere dei Lions e che sentano fortemente il
We Serve, presentando grandi ed utili progetti a sostegno della comunità. Insomma,
dei Lions in prospettiva.
E’ un concorso europeo ed i premi sono assegnati a livello distrettuale, multidistrettuale
e internazionale.
Il Premio offre i seguenti vantaggi:
Vantaggi per i giovani Vantaggi per i Lions
incoraggiamento a ricercare esperienze nel coinvolgimento nella comunità,
nella leadership e nel parlare in pubblico;
ampliamento della consapevolezza delle
proprie capacità organizzative e delle opportunità che offre il servizio alla
comunità;
miglioramento delle abilità nelle
interviste e nella comunicazione;
riconoscimento del valore delle loro
realizzazioni.
dare un seguito al motto We serve, incoraggiando i giovani a perseguire
il coinvolgimento nel servizio alla comunità;
rinnovamento dell'entusiasmo dei soci
Lions e dell'impegno verso i giovani e il servizio, con la valorizzazione di
giovani leader impegnati ed entusiasti;
potenziamento dei premi pubblici dei Lions e delle loro iniziative per la
gioventù e in generale di servizio;
introduzione dei giovani ai futuri servizi
e alle opportunità di leadership. VI STARETE CHIEDENDO COSA DOVETE FARE?
A breve tutti i Club riceveranno indicazioni più dettagliate su come procedere. Ma nel frattempo si può già iniziare a scandagliare il territorio alla ricerca di questi giovani. Proviamo a fare mente locale e cominciamo a individuare, fra i soggetti con cui siamo
normalmente in contatto (Leo club, Scuole, Associazioni sportive, Organizzazioni giovanili, luoghi in cui i giovani si offrono volontari, Croce Rossa, Comunità di fede, amici
personali e familiari, contatti professionali, ecc.) se esistono giovani in possesso delle caratteristiche richieste. In questa attività preliminare di grande aiuto potranno essere i responsabili delle organizzazioni. Trovare questi ragazzi può essere anche molto
utile per trovare nuovi soci per Leo Club.
Contattatemi per farmeli conoscere. Seguiremo insieme il percorso dei candidati ed io
sarò al vostro fianco per organizzare e realizzare le selezioni - presumibilmente entro marzo/aprile - con lo scopo di scegliere un/una candidato/a con caratteristiche tali da poter competere a livello multidistrettuale ed europeo.
Dal seguente link potete scaricare ulteriore materiale relativo al progetto: https://drive.google.com/open?id=1FawYf1JWALvj4yM-Pjh8yMKA_wDXe5se
Vi invito anche a guardare il video: http://www.lions108.info/VIDEO/02.htm
Piero Martinuzzi - Coordinatore distrettuale 108Ta2 per il Concorso “Young Ambassador”
Tel. 348.3140203 (anche WhatsApp) – Email: [email protected]
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È MANCATO ERNESTO ZEPPA Abbiamo perduto una bella persona ed una bella figura di socio Lions.
Ha scoperto la propria malattia un anno fa, proprio in questo periodo; non si è arreso,
ha continuato fino all’ultimo negli impegni di volontariato e di presidente della banda
cittadina di Montebelluna, dove abitava.
Insegnate di professione,
nato nel 1947 nelle Marche,
nella nostra associazione
Ernesto ha svolto vari ruoli.
Nel proprio club, il
Valdobbiadene Quartier del
Piave, è stato tra l’altro
presidente e cerimoniere. Nel
Distretto è stato presidente di
zona, ma soprattutto a lungo
impegnato nel Merl e nella
Formazione, non
risparmiandosi mai
nell’accettare le richieste di
incontro dei club e
frequentandoli con
entusiasmo.
Parallelamente è stato per
molti anni il responsabile
distrettuale della parte
giornalistica: condirettore di
“Tempo di Lions” e della
newsletter “Infota2”,
componente della redazione
della rivista nazionale “LION”.
Ma Ernesto non si limitava a raccogliere gli articoli inviati dai soci o dai club. Dove c’era
un evento Lions significativo, lui non mancava. Seguiva con attenzione, fotografava e
soprattutto ... scriveva i suoi preziosi resoconti. Non era mancato neppure al Congresso
nazionale di Bari dello scorso maggio. Puntuale e preciso nel redigere il commento sui
lavori dell’Assemblea.
A settembre non ha potuto seguire il Congresso di apertura del nostro Distretto. Ho
dovuto scrivere io l’articolo da pubblicare, ispirandomi al suo dell’anno precedente e
chiedendogli di rileggerlo e correggerlo eventualmente prima di pubblicarlo.
Ha dato il proprio contributo anche a questo numero di “Infota2” e al numero della rivista
tri distrettuale “Tempo di Lions” che dobbiamo ancora ricevere.
Ho frequentato Ernesto solo in ambito Lions e non sono in grado di dire molto altro; so
però che sarà molto difficile colmare il vuoto che ha lasciato nei propri cari, negli amici e
nel Lions.
Ugo Lupattelli
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NNOOTTIIZZIIEE DDAAII CCLLUUBB
LIBRO “RICETTE DEL CUORE
50 RICETTE PER VOLERSI BENE” DONO DEL LC BELLUNO NELLA GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE
Presentazione il 14 novembre nella sala riunioni dell’Ospedale San Martino di Belluno.
Il Lions Club International affianca le
istituzioni sanitarie nazionali ed
internazionali nella lotta contro quella
che ormai è considerata una dilagante
epidemia a livello globale e nella
promozione di iniziative di prevenzione
del diabete e delle sue complicanze.
Con questo intendimento, nella Giornata
Mondiale del Diabete, il LIONS CLUB
BELLUNO dona alla popolazione
bellunese il libro “RICETTE DEL CUORE
50 RICETTE PER VOLERSI BENE”.
La presentazione del libro in un incontro
pubblico, con il patrocinio e la presenza
del Direttore Generale dell’ULSS 1
DOLOMITI, Adriano Rasi Caldogno, la
partecipazione dell’ASSOCIAZIONE
DIABETICI BELLUNESE e della Condotta
di Belluno di SLOW FOOD e l’intervento del Primario di Medicina del locale ospedale
Massimo Boaretto, sul tema: “Diabete: stili di vita, la vera cura”.
Il libro RICETTE DEL CUORE è il frutto del lavoro di alcuni soci e amici, medici e
nutrizionisti, che hanno messo a disposizione gratuitamente le proprie competenze e la
propria professionalità, mentre un altro socio ne ha sostenuto la pubblicazione a stampa.
L’idea è nata lo scorso anno in occasione dei 60 anni del nostro Club: un libro di ricette
da donare alla città, che porti un messaggio di buona salute, proponendo ricette semplici,
alla portata di tutti, nel rispetto del gusto, della tradizione e delle regole nutrizionali.
Lo scopo della pubblicazione è di contribuire a diffondere una maggiore
consapevolezza di ciò che ognuno può fare per migliorare il proprio stato di salute,
fornendo al lettore informazioni pratiche per attuare uno stile alimentare che riduca
il rischio di obesità, diabete, malattie cardiovascolari nei soggetti sani e che aiuti a
controllare meglio il peso, la malattia diabetica e le malattie cardiache nei pazienti.
La distribuzione del libro continuerà: il LIONS CLUB BELLUNO promuoverà una serie di
incontri pubblici presso Comuni ed Associazioni. Il testo verrà inoltre pubblicato online
sul sito distrettuale e nazionale Lions e reso quindi fruibile liberamente a tutti i soci.
Questa è solo la prima di una serie di pubblicazioni, aventi lo stesso target e lo stesso
scopo: è già in cantiere, infatti, il volume sul rapporto tra alimentazione e tumori.
Tiziana Taverna
GEMELLAGGIO TRA CLUB LIONS
VITTORIO VENETO – RAVENNA HOST
Sabato 13 ottobre 2018, presso l'hotel Calvi a Vittorio Veneto - alla presenza di autorità
lionistiche, ecclesiastiche e civili:
il Governatore del Distretto 108 Ta2 Angelo della Porta, l'Officer distrettuale per i
gemellaggi Cinzia Cosimi Massaria, il Presidente della terza circoscrizione Mario
Frasson, il Presidente della zona G Alberto Ceccato, il Vescovo di Vittorio Veneto S.E.
Corrado Pizziolo, il Sindaco di Vittorio Veneto Roberto Tonon,
il Presidente del Club di Vittorio Veneto Enrico Da Re e quello di Ravenna Host
Massimiliano Casavecchia, di fronte ad una nutrita platea rappresentata da oltre 50
soci, hanno siglato un patto di gemellaggio che ora li vedrà accomunati in diverse
iniziative condivise a beneficio delle rispettive comunità .
Il Presidente Da Re ha omaggiato il Presidente di Ravenna Host di
medaglia commemorativa del Centenario della Grande Guerra ricordando
come i due Club esprimano la volontà di instaurare stabili relazioni di
scambio in campo umano, culturale, storico , artistico e turistico.
Il prossimo passo ora prevede la cerimonia di conferma del gemellaggio
in quel di Ravenna, per poi concretamente avviare la collaborazione.
Al riguardo, alcuni spunti sono stati offerti dal Sindaco di Vittorio Veneto Roberto Tonon
che ha fornito uno spaccato delle criticità e necessità del territorio che ben si
presterebbero a ricevere l'intervento dei Lions.
Il periodo di ricorrenza storica, particolarmente sentito nelle nostre zone, è stato di
particolare interesse e soddisfazione per la delegazione ravennate, che è stata
accompagnata in visita nei più rappresentativi musei della nostra città, concludendo il
weekend all'Ossario di Nervesa della Battaglia domenica mattina.
Giovanni Barbantini - Segretario LC Vittorio Veneto
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AL LC CASTELFRANCO VENETO UN LIBRO DI STORIA CIVICA E' nato come tesi di laurea in Scienze Politiche, ma poi si è trasformato in un libro di
storia civica su Castelfranco.
Il titolo: "Guerra e Pace in Consiglio Comunale. Governare Castelfranco Veneto tra il 1910
e il 1920.", dice già tutto sul periodo preso in esame: il secolo scorso, cento anni fa.
Castelfranco usciva dall'essere una realtà solamente agricola per affrontare la sua
mutazione genetica nel terziario e nell'industriale. I problemi c'erano, e gravosi, e lo si
realizza dalla lunga serie di riunioni consigliari e di delibere ove si affrontano la povertà
con il suo strascico di malattie, (tbc, febbri tifoidee, pellagra.), la disoccupazione, la
fiscalità e la scuola. Manca solo l'immigrazione incontrollata perché si possa dire che
tutto cambia ma che fondamentalmente poco è mutato nella vita collettiva da allora ai
tempi nostri.
E così ci siamo visti, all'improvviso, con addosso poveri stracci, in case fatiscenti e
malsane, iponutriti e dediti ad una agricoltura di sopravvivenza, per poi cambiarci le vesti
pian piano in commercianti, artigiani e professionisti, ed ancora in operai di un'azienda
avveniristica per quei tempi, la FERVET, quando i trasporti si svolgevano soprattutto su
rotaia, evolvendo alla gomma solo come seconda scelta.
Ma quel che fa la differenza, è che su quel decennio si sente, e presto si vive appieno, lo
spettro di una guerra terribile di cui celebriamo il centenario della fine a Vittorio Veneto
e che vede Castelfranco, (polo ferroviario di prim'ordine), cuore avanzato delle retrovie.
L'Autrice - Maria Gomierato, già Sindaco di Castelfranco e Past Presidente del Lions club
cittadino - ne percepisce la
tragedia e ce ne trasmette il
pathos, trasformando il
comune succedersi delle
cadenze politico-
amministrative anteguerra in
bollettini dal fronte.
Ora indossiamo tutti la divisa
militare: Caporetto ed il Piave
sono vicini. Nascono così
personaggi eroici che da
cittadini coraggiosi si fermano
in loco, senza fuggire da una
città martoriata da trecento
bombe fatte cadere dalla nuova
arma aereonautica nemica. Poi la pace ed il ritorno alla vita comune con i suoi vecchi
problemi aggravati dal recente disastro.
Riprendono consigli e delibere, incontri e scontri politici, discussioni e proposte, ma con
un comune denominatore, come sottolineato con convinzione magistrale da Maria
Gomierato ad un pubblico ora rivestito per una bella serata Lions del 2018: IL
RISPETTO. L' avversario politico non è un nemico, il Comune si chiama così perché è di
tutti, la vita partecipativa deve mantenersi scevra dal confronto violento quale si esprime
troppo spesso oggi con sarcasmi, false notizie e volgarità.
E' un libro di storia, di vita, di colori e di fiducia, ma anche di civica educazione per nuove
generazioni che ne vorranno fare tesoro. Franco Largajolli
A TREVISO PREMIAZIONE DEL CONCORSO “LUCIANO VINCENZONI” Il L.C. NERVESA DELLA BATTAGLIA TARVISIUM ha fortemente voluto essere fra gli
sponsor del Premio alla memoria del grande Sceneggiatore Trevigiano.
Nella splendida cornice dell’Auditorium di Santa Caterina a Treviso si è svolta sabato 27
ottobre la premiazione del Concorso intitolato a Luciano
Vincenzoni, grande sceneggiatore del cinema italiano
scomparso nel 2013.
Originario della Marca Trevigiana, Vincenzoni è stato uno
dei più prolifici e stimati scrittori di film, fra i quali
possiamo ricordare: La grande guerra, I due nemici, Sedotta
ed abbandonata, Signore & Signori.
Il concorso, arrivato alla quarta edizione si rivolge ai
giovani soggettisti provenienti da ogni parte d’Italia e si
articola in 3 sezioni:
- generale a tema libero,
- una storia veneta
- una storia italiana.
Quest’anno la giuria, il cui Presidente è il
regista Enrico Vanzina, ha voluto premiare
due ex equo nelle sezioni a tema libero e
una storia veneta.
Il nostro Club non ha voluto mancare di
dare il suo apporto a una così interessante
iniziativa.
Il Cinema è l’espressione di un’arte che
mette al centro l’uomo con la sua
complessità di sentimenti ed emozioni; è
per noi motivo d’orgoglio incoraggiare i
giovani a dare voce e spazio alla loro
fantasia, in un mondo dominato dalla
tecnologia sfrenata.
Questo è il primo service del nostro anno e
ci auguriamo che la collaborazione possa
continuare negli anni a venire.
I giovani sono il nostro futuro e passeremo
a loro il nostro testimone. WE SERVE.
Gabriella Valvo
Presidente L.C. Nervesa della Battaglia
Nella foto: La Presidente Gabriella Valvo
con Natalia Licciardi e Diego Pelizza due dei vincitori
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PROGETTO DEL LIONS CLUB SACILE Il LIONS CLUB SACILE, quest’anno, ha deciso di effettuare
il PROGETTO SIGHT FOR KIDS, che si sviluppa attraverso
una CAMPAGNA DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE DELL’AMBLIOPIA.
L’ambliopia – detta anche “occhio pigro” – è una malattia degli occhi che interessa i
bambini nei primissimi anni di vita e consiste in una riduzione della vista in uno o
entrambi gli occhi.
Nel mese di ottobre sono iniziate, con la Scuola dell’infanzia Rodari di S.Giovanni Temp.
le visite ai bambini di 4 anni che frequentano le scuole di Sacile.
Verranno visitati i bambini di tutti i 4 plessi scolastici della scuola di Infanzia; Rodari,
Archimede, Collodi e Meneghini, i primi giorni di dicembre.
Complessivamente saranno controllati un centinaio di bambini.
Ho voluto con determinazione questo service anche se sembrava un percorso difficile ma
la volontà e il sapere che una diagnosi tempestiva, soprattutto nei primi tre anni di vita,
permette la piena riabilitazione dei piccoli
pazienti, mi ha dato i risultati voluti.
Ho assistito alle prime visite e mi sono
emozionata e commossa soprattutto quando,
io inesperta totalmente, mi accorgevo che i
piccoli dimostravano deficit.
Non credevo fosse così evidente riscontrare le
difficoltà visive dei piccoli e le visite per loro
sono state veramente un momento di gioco.
Ho potuto realizzare questa importante
iniziativa grazie alla completa disponibilità e
condivisione della Dirigente Scolastica
dott.ssa Nadia Poletto, e devo ringraziare in modo particolare la coordinatrice Maestra
Pivetta Graziella e tutte le docenti che hanno accolto l’iniziativa e hanno dato una attiva
collaborazione nel diffonderla alle famiglie.
Riscontro positivo c’è stato anche da parte di tutte le famiglie che hanno apprezzato
l’iniziativa e sottoscritto il consenso allo screening
Questa attività si è sviluppata rispettando due obiettivi:
Sensibilizzare e informare genitori e insegnanti sulle problematiche da deficit
dell’acutezza visiva (ambliopia) nei bambini in età pediatrica. Troppo spesso la prima
visita dal medico oculista viene effettuata in età già avanzata, o addirittura non viene
effettuata del tutto. E’ stato divulgato il materiale illustrativo del sito.
Conseguentemente al primo, contribuire alla tempestiva identificazione di deficit visivi
nei bambini con l’intervento sul territorio della ortottista.
Il Lions Club di Sacile effettuerà gratuitamente l’intervento che si svilupperà con il
coinvolgimento di personale sanitario selezionato, la dott.ssa Stefania Mattioz,
ortottista, che dispone anche della attrezzatura idonea e che seguirà un protocollo
preciso attuando uno screening efficace e del tutto non invasivo.
Pinuccia Dall’Agnese - presidente LC Sacile
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LIONS QUEST SBARCA IN ZONA C CON IL “PROGETTO PER CRESCERE” GRAZIE AI LIONS CLUB MEDIO TAGLIAMENTO, PORTOGRUARO E CONCORDIA SAGGITARIA.
Si è concluso giovedì 4 ottobre presso l’Istituto Comprensivo Rufino Turranio di Concordia
Sagittaria il corso di formazione “Progetto per Crescere”, rivolto agli insegnanti della Scuola
Primaria per lo sviluppo delle competenze socio-emotive nei bambini. L’iniziativa, che rientra nel
programma di attività del Service Internazionale Permanente Lions Quest, è stata organizzata dai
Club MEDIO TAGLIAMENTO, PORTOGRUARO E CONCORDIA SAGITTARIA, attraverso
un’iniziativa condivisa all’interno della zona C.
Alla breve cerimonia di chiusura
hanno partecipato il past
Governatore Gianni Dovier e gli
Officer Distrettuali per il Lions Quest
Graziella Bertoni Mattiussi, Marco
Zecchin e Aurora Pessa. Presente
anche il Presidente del club ospite
Andrea de Goetzen e numerosi soci
in rappresentanza dei tre Club
consorziati.
Il corso si è svolto nei pomeriggi dei
giorni 1-2-3 ottobre e nell’intera
giornata del 4 e ha coinvolto una
trentina di insegnanti della scuola
primaria sotto la guida del dr. Giacomo Pratissoli, senior trainer dei programmi Lions Quest
Italia, accreditato presso il Ministero dell’Istruzione.
Sono state quattro giornate molto intense spese tutte in lezioni operative e nel lavoro di
gruppo. Fra il corposo materiale fornito agli insegnanti figura una guida metodologica e
cinque volumetti (“Momenti Insieme”), uno per ogni classe, destinato ad allievi e genitori.
Ai corsisti spetta ora il compito di completare la formazione con un ulteriore percorso on-
line.
Al termine delle giornate i partecipanti per voce della loro dirigente Cinzia Fiorin hanno
espresso la propria soddisfazione chiedendo di ripetere l’esperienza, spostando, nel caso,
il focus della formazione verso gli alunni adolescenti tramite il “Progetto Adolescenza”.
A conclusione va osservato con soddisfazione che il corso ha visto per la prima volta
l’attuazione del Lions Quest nella zona C e che lo sforzo ha visto uniti 3 Lions club
contermini, avviando uno stile collaborativo che potrà essere speso in altre future
iniziative.
Per il Club MEDIO TAGLIAMENTO l’iniziativa appena conclusa completa la serie di azioni
che denotano la nostra attenzione verso le nuove generazioni. Tali iniziative, attuate
attraverso la scuola, sono specificamente dedicate alla scuola primaria (come nel caso di
Progetto per Crescere), alle scuole Medie (con il Poster per la Pace) e alle scuole superiori
attraverso il Progetto Martina.
Elisabetta Salvador Addetta Comunicazione Lions Club Medio Tagliamento
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LE NANOTECNOLOGIE PER
SCONFIGGERE IL CANCRO ALL’UTERO A TRIESTE LA START UP “ULISSE BIOMED”
Giovedì 22 novembre al LIONS CLUB TRIESTE HOST, due giovani scienziati, Bruna
Marini e Rudy Ippodrino, protagonisti di una bella storia, illustreranno il loro impegno
in favore della prevenzione del tumore.
Entrambi, con in tasca il prestigioso Dottorato di ricerca in Biologia molecolare alla
NORMALE DI PISA - la Normale di Pisa premia con il Dottorato una media di due studenti
l’anno - decidono di rinunciare ad una promettente carriera accademica spinti dal
desiderio di accettare una sfida vera: lavorare ad un progetto che può cambiare la vita a
molte donne.
Nasce così la START UP INNOVATIVA “ULISSE BIOMED” con sede nell’aerea Science
Park di Trebiciano (Trieste).
La finalità è di sviluppare sistemi rivoluzionari per la diagnosi precoce di patologie come
il cancro alla cervice dell’utero, mediante strumenti altamente innovativi basati sulle
nanotecnologie.
In pochi anni la crescita di Ulisse è stata eccezionale.
L’avvio di un laboratorio a Baltimora, in collaborazione con l’illustre Robert Gallo
(coscopritore del virus dell’Hiv), è un’altra tappa entusiasmante.
Bruna e Rudy, racconteranno come il loro sogno di realizzare qualcosa di nuovo, di unico
e di concreto in Italia, un Paese che troppo spesso costringe alla diaspora i suoi talenti,
stia divenendo ogni giorno sempre più reale.
Bruna Marini
Rudy Ippodrino
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- 18 -
"DIABETE: TI CONOSCO E TI SCONFIGGO!" SAPERE, PREVENIRE, CONVIVERE Martedì 13 novembre si è svolto a
Trieste, nella Sala Bazlen di Palazzo
Gobcevich, un convegno informativo sul
diabete, organizzato dal Lions Club
Trieste Alto Adriatico con la
collaborazione di tutti i Club Lions e il Leo
Club della zona A.
I relatori sono stati:
Dott. Giorgio Tonini (Pediatra,
endocrinologo diabetologo libero
professionista, già Responsabile
della U.S di Endocrinologia e
Diabetologia Pediatrica
dell'I.R.C.C.S. Burlo Garofolo di Trieste)
- ”Il diabete insulino dipendente: quello dei bambini”
Dott. Riccardo Candido (Diabetologo, S.S. Centro Diabetologico Distretto 3, Azienda
Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste) - “Conosciamo il diabete tipo 2”
Dott.ssa Silvana Cum (Dietista, S.S. Centro Diabetologico Distretto 3, Azienda
Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste) - “L'alimentazione e lo stile di vita:
strumenti di prevenzione e di cura”
Avv. Paola Nodari (Presidente della Nuova Associazione Diabetici della Provincia di
Trieste) - “Vivere e convivere con il diabete, esperienza personale e ruolo delle
associazioni di volontariato”
Dott.ssa Gabriella Clarich (Consigliere Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di
Trieste) che ha avuto il compito di moderare l'evento.
Di fronte ad un numeroso pubblico, i relatori (di provata esperienza e professionalità)
hanno illustrato, con una esposizione chiara, esaustiva e assolutamente comprensibile
ai non addetti ai lavori senza perdere la valenza scientifica, le caratteristiche del DIABETE
DI TIPO 1 E DI TIPO 2, quali sono i corretti stili di vita per prevenire e controllare il diabete
e l'importanza del sostegno dell'associazione ai malati ma soprattutto a chi scopre di
avere la patologia.
Un grande successo dell'impegno Lions nell'ambito del service sul diabete.
LIONS CLUB TRIESTE MIRAMAR PROGETTO MARTINA Nel mese di ottobre, martedì 16 e venerdì 19, il LC TRIESTE MIRAMAR ha svolto presso
la scuola “Liceo Dante-Carducci” di Trieste, dalle 12.00 alle 14.00 il service ”Progetto
Martina”. Ormai ampiamente strutturato e coordinato; questo progetto ha ricevuto anche
il Patrocinio del MIUR.
In sintonia con le linee guida emanate dal MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
E DAL MINISTERO DELLA SALUTE, sulla necessità di attuare un piano di educazione
alla salute nelle scuole, il prof. Giorgio Mustacchi - oncologo di fama internazionale,
fiore all’occhiello dell’oncologia triestina, docente di oncologia medica presso l’Università
di Trieste e Direttore Centro Oncologico di Trieste dal 1977 al 2012 - ha incontrato i
giovani delle classi quarte dell’Istituto “Liceo Dante-Carducci”.
Ha parlato loro di alcuni tumori, che
possono presentarsi anche in età
giovanile e la cui conoscenza può
permettere efficaci azioni preventive,
fornendo informazioni corrette, con
metodologia empatica e validata dalla
sua consolidata esperienza.
Il gradimento del progetto è
testimoniato sia dall’attenzione viva e
costante dei discenti sia dalle
numerose richieste che gli utenti
hanno rivolto al docente al termine
dell’incontro.
Il presidente del Club Trieste Miramar, Giovanni Casaccia, si è detto più che soddisfatto
dell’andamento e svolgimento di detta attività ed ha auspicato ulteriori incontri-lezione
per l’anno prossimo.
Genea Cormun e Gianni Casaccia
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BENEFICIENZA PER I CANI GUIDA IL LC DUINO AURISINA ALLA “ROYAL PARKS HALF MARATHON” CON LINDA SIMEONE
Il 14 ottobre Linda Simeone - runner amatoriale e membro e tesoriere del Lions Club
Duino Aurisina - ha corso la “Royal Parks Half Marathon di Londra”.
Per partecipare all'evento bisognava far partire una raccolta fondi per una delle numerose
associazioni di beneficenza inglesi accreditate alla manifestazione.
Il LIONS CLUB DUINO AURISINA ha raccolto 300 euro che, grazie alla partecipazione
della Simeone alla mezza maratona, sono stati donati alla GUIDE DOG EVENTS,
un'associazione che si occupa dell'addestramento dei cani guida per non vedenti, in nome
del grande impegno che il Lions Club International infonde in questo campo. Basti
ricordare il grande centro di addestramento fondato e gestito dai Lions a Limbiate.
Alla fine della maratona, la Presidente del Lions Club di Duino Aurisina, Lidia Strain,
che ha accompagnato Linda Simeone a Londra, insieme alla Vicepresidente Giulia
Mercuri e alla Responsabile della comunicazione Angela Del Prete, ha consegnato una
targa in ricordo della donazione ai rappresentanti della Guide Dog Events.
L'occasione del viaggio a Londra è stata anche quella di incontrare dei membri del LIONS
CLUB DI LONDON WESTMINSTER e mettere le basi di un futuro gemellaggio tra i due
club.
Angela Del Prete
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DIFENDERSI DAI TERREMOTI: STUDENTI
“SUL CAMPO” Resoconto di esperienze sismologiche nella scuola
In occasione della Settimana del Pianeta Terra 2018, il LIONS CLUB SAN DANIELE DEL
FRIULI, in collaborazione con L’ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE
MAGRINI MARCHETTI di Gemona del Friuli e con il patrocinio del Comune di San
Daniele del Friuli ha promosso la conferenza DIFENDERSI DAI TERREMOTI: STUDENTI
“SUL CAMPO” - Resoconto di esperienze sismologiche nella scuola
L’iniziativa si è tenuta venerdì 19 ottobre, presso l’Auditorium della Scuola Media di
San Daniele ed ha avuto come protagonisti la dott.ssa Carla Barnaba, sismologa dell’
Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS di Trieste ed alcuni
studenti neo-diplomati del corso liceale dell’Istituto gemonese: Elisa Berto, Siria
Cargnelutti, Raffaele Cerutti, Giacomo Londero e Michele Revelant.
Dopo i saluti di rito, la presidente Maria Rosa Girardi Vanin ha sottolineato che il LC
San Daniele del Friuli, ha scelto di promuovere la conferenza per offrire un’occasione
di riflessione sui temi della prevenzione e della sicurezza sismica, vista l’alta pericolosità
sismica del territorio nel quale opera.
Il sindaco Pietro Valent, ha espresso il plauso per l’iniziativa: ne ha sottolineato
l’importanza per mantenere viva la memoria storica dei fatti del 1976 e per alimentare,
nelle generazioni che non hanno vissuto il terremoto, la consapevolezza di risiedere in
un territorio ad alta pericolosità sismica e per promuovere la prevenzione.
Ad aprire la conferenza la dott.ssa Carla Barnaba che ha passato in rassegna i
progressi e gli sviluppi in ambito sismologico, dal terremoto del Friuli del 1976 ad oggi.
Ha delineato la storia dell'OGS, motivata dalla lunga tradizione scientifica di Trieste e
dalla presenza di strumentazione.
Il preesistente Istituto Geofisico, nel 1958 assunse la denominazione di Osservatorio
Geofisico Sperimentale di Trieste e nel 2015, dopo varie riorganizzazioni dell’ente, la
denominazione divenne quella attuale: ISTITUTO NAZIONALE DI OCEANOGRAFIA
E DI GEOFISICA SPERIMENTALE - OGS, articolato nelle Sezioni di Ricerca Scientifica
(Geofisica-GEO, Oceanografia- OCE, Centro di Ricerche Sismologiche-CRS), e nella
Sezione di Ricerca Tecnologica (Infrastrutture di Ricerca-IRI).
Ha descritto la rete sismometrica del Nord Est e gli strumenti che costituiscono una
stazione sismometrica; ha spiegato che, a circa 2 minuti dalla scossa, la segnalazione
automatica dell’evento giunge via email alla Protezione Civile FVG, ai Comuni, alle
Autorità, ai Vigili del Fuoco ed agli organi di stampa.
Ha aggiunto che gli strumenti a disposizione consentono non solo di registrare i
movimenti veloci del suolo, tipici degli eventi sismici, ma anche i movimenti lenti: la
tecnologia GPS permette infatti di misurare i moti secolari del suolo permettendo di
affermare che il Friuli Venezia Giulia si muove 1-3 mm/anno rispetto all’Europa. Ulteriori
studi sismologici hanno consentito di costruire mappe di pericolosità sismica e di
suddividere il territorio regionale in tre zone caratterizzate da pericolosità crescente. In
conclusione, conoscendo le peculiarità del territorio, per difendersi dai terremoti è
importante costruire in modo idoneo, conoscere gli effetti di sito, ma talvolta ciò non
basta.
Successivamente gli studenti hanno presentato i risultati del progetto PRESS40 -
PREvenzione Sismica nella Scuola a 40 anni dal terremoto del Friuli.
Raffaele Cerutti ha ricordato che la ricerca è stata svolta in prima persona da circa 100
allievi liceali della scuola gemonese per ricordare il 40° anniversario del sisma del
1976.
I ragazzi, con la fondamentale collaborazione del Centro di Ricerche Sismologiche - CRS
- di Udine, sezione dell'OGS, hanno misurato il rumore sismico ambientale, cioè le lievi
vibrazioni normalmente presenti nel suolo e dovute ad esempio a fattori naturali, come
il vento e il moto ondoso e a fattori antropici, come il traffico veicolare. Grazie a questi
dati si può risalire alla frequenza di risonanza dei siti studiati e quindi conoscere la
risposta sismica locale, cioè il comportamento che il suolo avrà in caso di terremoto, cioè
se amplificherà o meno le onde sismiche.
Queste conoscenze sono importanti per poter costruire edifici adeguati: se la frequenza
di oscillazione del suolo è simile alla frequenza della costruzione, le vibrazioni dell'edificio
possono amplificarsi, raggiungendo ampiezze tali da distruggerlo.
Elisa Berto ha descritto una tavola vibrante realizzata dagli studenti per simulare
l’effetto di un sisma sugli edifici rappresentati da due modellini di diversa altezza,
concludendo che l’oscillazione degli stessi diventa vistosa quando la frequenza della
tavola risulta uguale alla frequenza propria del singolo modellino: è questa la condizione
che potrebbe provocare il crollo dell’edificio. Perciò per evitare effetti disastrosi è
necessario costruire abitazioni con frequenze diverse da quelle tipiche dei terremoti.
Siria Cargnelutti ha precisato che le misure sono state effettuate presso i siti
scolastici in 23 Comuni di provenienza di tutti gli studenti partecipanti al progetto,
comuni gravemente danneggiati dal terremoto del 1976: Gemona del Friuli, Ampezzo,
Artegna, Buja, Forgaria nel Friuli, Magnano in Riviera, Majano, Moggio Udinese,
Montenars, Nimis, Osoppo, Paluzza, Pontebba, Reana del Rojale, Resia, San Daniele
del Friuli, Sutrio, Tarcento, Tolmezzo, Trasaghis, Treppo Grande, Tricesimo, Venzone. Ha
ricordato che sono stati utilizzati le stazioni sismiche mobili messe a disposizione dal
CRS: strumenti composti da un geòfono, che rileva la velocità del suolo nelle tre direzioni
dello spazio, da un acquisitore, che registra i dati e li salva su una memoria esterna e
da un’antenna GPS.
Giacomo Londero, spiegando i risultati della
ricerca, ha precisato che, dalla rielaborazione dei
dati effettuata dagli studenti stessi con la
supervisione della dott.ssa Barnaba, sono emersi
vari scenari. Situazione con netta amplificazione
si è riscontrata nei centri scolastici di Ampezzo,
Buja, Gemona del Friuli (Piovega e Ospedaletto),
Magnano in Riviera, Majano, Moggio Udinese,
Montenars, Osoppo, Paluzza, Sutrio, Tarcento e
Trasaghis; al contrario, i siti dove sorgono i
centri scolastici di Artegna, Nimis, Reana del
Rojale, San Daniele del Friuli, Pontebba,
Tolmezzo, Treppo Grande e Tricesimo non
presentano amplificazioni.
Questa è la situazione desiderabile, il che non
significa che non si verificheranno terremoti, ma
che in tale evenienza le onde sismiche non
saranno amplificate. Infine nel caso di Forgaria
nel Friuli, Resia e Venzone il rilevamento è stato
problematico per la presenza di zone molto
cementificate o con asfalto, marciapiedi, muri di
recinzione, alberi e pali. In queste località si sono
effettuate due campagne di misure in epoche
diverse, ma anche le nuove misurazioni hanno
confermando la complessità del sito.
Michele Revelant ha sottolineato che il
progetto PRESS40 ha fornito informazioni sulla
risposta sismica locale, consentendo di
comprendere se il suolo amplificherà o attenuerà
le onde sismiche in caso di terremoto:
informazioni fondamentali per progettare un nuovo edificio, o per l'adeguamento di
uno già esistente. Ha aggiunto che i risultati dell’indagine sono stati pubblicati nel
volume PRESS40 - PREvenzione
Sismica nella Scuola a 40 anni dal terremoto del Friuli – resoconto di un’esperienza
sismologica, grazie al contributo ministeriale accordato perché il progetto è stato ritenuto
meritevole nell’ambito delle iniziative di promozione della cultura tecnico-scientifica (ai
sensi della Legge 131/1991). Inoltre la scuola si è potuta dotare di una stazione sismica
mobile, che può essere spostata in varie località per proseguire con ricerche di questo
tipo e di una stazione sismica permanente. Quest’ultima registra, 24 ore su 24, il
movimento del suolo ed ha consentito all’ISIS Magrini Marchetti di diventare una
stazione, indicata dalla sigla GMAR, della rete sismometrica del Nord Est Italia.
- 25 -
Elisa Berto ha precisato che i risultati della ricerca sono stati divulgati agli allievi
delle classi terze delle scuole medie monitorate nel corso dell'indagine sismologica: ciò
ha dato vita al progetto Osserva! Sposta! Fissa! Buone pratiche per la sicurezza
sismica. Gli studenti liceali, organizzati in coppie, si sono avvalsi di presentazioni
multimediali e schede di lavoro ed hanno interagito con gli allievi di singole classi; hanno
contribuito a diffondere una maggiore consapevolezza della pericolosità sismica che
caratterizza il territorio friulano ed a far comprendere che la prevenzione si realizza non
solo con la costruzione di edifici antisismici e la valutazione geologica del sito, ma anche
con l’attuazione di buone pratiche, dal corretto fissaggio di mobili e scaffalature,
all’assunzione di comportamenti adeguati. Hanno così divulgato buone pratiche di
sicurezza sismica ad oltre 500 ragazzi di 13-14 anni.
Tale progetto è stato selezionato dalla FAST di Milano nell’ambito de I Giovani e le
Scienze 2018 e, in
seguito, presentato ad
ISEF - International
Science and Engineering
Fair 2018, a Pittsburgh
(USA).
Nel suo intervento
conclusivo la dott.ssa
Barnaba ha spiegato che
la pericolosità sismica è
intrinseca al territorio e
che il rischio sismico
dipende, oltre che dalla
pericolosità, anche da
altri fattori, quali valore
esposto e vulnerabilità dell’area; ha sottolineato inoltre che ridurre il rischio sismico
è una priorità ed un impegno da mantenere. Per questo è fondamentale acquisire
conoscenze elaborando i dati desunti dalle mappe di scuotimento e accelerometriche
di una data area, disporre di tecnologie, di sistemi di allerta, di accelerometri per
monitorare edifici ... ma tutto ciò non basta. E’ altresì importante che la popolazione
acquisisca la consapevolezza che comportamenti individuali corretti possono mitigare e
ridurre il rischio sismico.
Le argomentazioni addotte hanno suscitato nei presenti interesse ed alcune domande,
alle quali la dott.ssa Barnaba ha risposto in modo chiaro ed esauriente.
In chiusura, la presidente Maria Rosa Girardi Vanin ha ringraziato ed ha omaggiato la
sismologa con l’opera del socio onorario del LC San Daniele del Friuli, don Remiglio
Tosoratti, Terra e pieve di San Daniele nei risvolti di secoli e gli studenti con il CD
Tempoprimo, primo premio all’11° Concorso Internazionale di Musica da Camera,
Cameristi dell’Alpe Adria – 2017. Ha voluto, inoltre, fare dono alla collega Elisa
Contessi, ringraziandola per la condivisione di anni di lavoro, del volumetto Friuli in
chiaroscuro e della videocassetta sulla Guarneriana.
La serata si è piacevolmente conclusa con l’incontro conviviale che ha riunito soci, ospiti
e relatori.
Maria Rosa Girardi
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“MUSICA E MEDICINA. PROFILI MEDICI DI
GRANDI COMPOSITORI” Conferenza del dott. Roberto Magris organizzata dal LC
Monfalcone il 23 ottobre
Roberto Magris, per una trentina d’anni medico cardiologo presso l’ospedale di
Monfalcone, attualmente svolge la libera professione.
Accanto alla professione di medico ha da sempre coltivato una passione profonda per la
musica, lirica in particolare. Ha condotto ricerche sul valzer viennese e sull’operetta; in
tempi più recenti si è anche occupato dei rapporti fra la musica di Wagner e la
psicoanalisi di Freud. Questa sua particolare ed eclettica sensibilità lo ha portato, nel
tempo, a conoscere e frequentare molti personaggi della musica di livello nazionale ed
internazionale fra i quali Claudio Abbado.
Il suo apprezzato
intervento, organizzato
dal L.C. MONFALCONE
presso la Sala Del
Bianco, gratuitamente
messa a disposizione dal
Comune di Staranzano,
ha visto la presenza di
un nutrito pubblico,
richiamato ed incuriosito
dall’originalità
dell’accostamento
tematico.
Infatti, esiste una
relazione possibile fra
musica e medicina?
Già si intravvede la faccia divertita di qualche smaliziato lettore che cerca di capire dov’è
l’inganno nell’insolito interrogativo…
La domanda, a prima vista, oltre che banale e priva di senso logico apparente - e sia detto
a conforto e rassicurazione del divertito lettore… - offre la strada ad una sola risposta. No!
Tuttavia, la curiosità e la passione per la musica hanno spinto il nostro relatore, dott.
Magris, una vita intera dedicata alla medicina del cuore, a forzare la logica delle normali
aspettative per proporci un percorso ed una lettura della vita dei grandi musicisti
attraverso il loro stato di salute.
Per sostenere la sua originalissima quanto affascinante tesi, Magris introduce il suo
lungo excursus, qui snellito per ovvie ragioni di spazio.
La vita media per i musicisti dell’epoca era piuttosto bassa rispetto a quella di oggi.
Verdi visse l’invidiabile età – soprattutto per i suoi tempi – di 88 anni. Fu, tuttavia,
un’eccezione.
Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti, al contrario, se ne andarono l’uno a 34 e l’altro
a 51 anni.
Gioachino Rossini, invece, il quarto grande dell’opera italiana, che dietro la facciata
dell’uomo brillante e arguto nascondeva un lato oscuro di depressione e ipocondria, forse
retaggio di sensi di colpa per un malattia venerea contratta in gioventù. Magris non si
nasconde che potrebbe essere questa la vera spiegazione del motivo per cui a soli 38
anni, al massimo della gloria, dopo aver ultimato il “Guglielmo Tell”, Rossini chiuse
definitivamente con l’opera e per quasi quaranta anni osservò un grande silenzio.
Sintomatici, infatti, appaiono i titoli di alcune sue composizioni pianistiche senili, come
“Prélude convulsif” o “Etude asthmatique”.
Quanto a Niccolò Paganini, il grande virtuoso genovese, Magris si domanda se avesse
davvero un “segreto”, (un patto col diavolo, si favoleggiava…) che spiegasse il suo
straordinario virtuosismo manuale. Le cronache del tempo descrivono la sua inarrivabile
capacità di virtuoso e la straordinaria flessibilità delle dita della mano sinistra che,
sospetta Magris, potrebbe venir spiegata da una forma congenita di abnorme lassità dei
tessuti connettivi (la sindrome di Marfan) tale da permettere movimenti delle
articolazioni, specie quelle piccole delle dita, assolutamente al di là del normale.
Della morte di Mozart, invece, si discute ancora oggi: avvelenamento? (è nota la forte
avversione di Antonio Salieri nei suoi confronti), delitto correlato alla massoneria?, delitto
passionale? (il marito di una sua allieva si suicidò in quei giorni dopo aver tentato di
uccidere la moglie). Al funerale del compositore (che, come si sa, finì in una fossa comune)
si voleva nascondere qualcosa? L’ ipotesi più accreditata sostiene che Mozart soffrisse di
insufficienza renale da glomerulonefrite post-streptococcica, retaggio di malanni infettivi
degli anni più giovani, quando percorse l’Europa in lungo e in largo a costruire la propria
fama. Con tale premessa, anche una “banale” broncopolmonite poteva essere l’elemento
ultimo, dall’esito inevitabilmente fatale.
Che dire di Ludwig
van Beethoven, si
chiede Magris?
Tutti ne conoscono
il dramma della
sordità, che
senz’altro contribuì
a farlo chiudere
sempre di più in sé
stesso, quasi in un
eroico ideale della
lotta dell’uomo
contro le avversità:
sono in fondo le
tematiche della
Nona Sinfonia e del
Fidelio... La
scienza medica
non ha risolto la natura di tale sordità, se da lesione del nervo o se da otosclerosi. Ma
pochi sanno, osserva Magris, che Beethoven, già in giovane età, iniziò un rilevante
consumo di alcool, che finì per determinare un’insufficienza epatica da cirrosi del fegato
come causa della sua morte.
A Giacomo Puccini, invece, Magris dedica qualche ulteriore dettaglio, costituendo quasi
un caso a sé.
Tutti, sostiene il nostro relatore, sanno della assoluta prevalenza protagonistica della
figura della donna nelle sue opere (Manon, Mimi, Butterfly, Tosca). Ma a ben vedere
queste eroine, prima di soccombere, ne passano di tutti i colori, quasi l’autore si
accanisse a infligger loro sofferenze e sventure di ogni genere.
Grande istinto teatrale, si dirà, e siamo d’accordo, ma negli anni cinquanta uno
psichiatra inglese ha avanzato un’ipotesi per alcuni versi sorprendente: Puccini sarebbe
stato un tipico caso di complesso di Edipo. Molti dati della vita e dei momenti creativi di
Puccini (specie il periodo di Turandot) sembrano inquadrarsi a puntino in uno schema
di tal genere, un complesso di Edipo che fino alla fine rimase praticamente irrisolto, ma
che forse non è estraneo al fascino unico e peculiare della sua arte.
In tempi più moderni, un caso clinico di interesse è quello di George Gershwin, la
personificazione in musica del sogno dell’America degli anni d’oro. Giovane, estroverso,
ricco, baciato dalla gloria artistica, a trentotto anni cominciò a manifestare segni di
cambiamento: depressione, apatia, frequenti mal di testa, rallentamento della vena
creativa e delle funzioni psichiche in generale, fino a episodi di tipo sincopale simil-
epilettico. Stress da lavoro e da successo si disse allora un po’ superficialmente, ma la
verità, arrivata purtroppo troppo tardi, era ben diversa: un devastante tumore al cervello
se lo portò via in pochi mesi.
Sono solo pochi esempi di artisti sommi, conclude Magris, che ebbero una qualità della
vita certamente problematica e difficile, ma che comunque hanno lasciato un segno nella
storia dell’uomo e per questo meritano ed avranno in eterno l’ammirazione del mondo.
Perché, nonostante tutto, non va dimenticato che hanno raggiunto qualcosa che solo a
pochissimi è concesso: arrivare alla soglia dell’immortalità.
“PERCHE’ FAR DEL BENE FA BENE
(L’ALTRUISMO ALLUNGA LA VITA ) Conferenza del Prof. Giovanni Oliviero Panzetta
organizzata dal LC Monfalcone il 25 settembre 2018
Il Prof. Giovanni Oliviero Panzetta, salentino
di nascita, è cresciuto a Padova dove si è
laureato con 110 e lode in medicina e
chirurgia.
Specializzatosi in nefrologia e dialisi sempre
presso la stessa università, dal 1991 al 2012 è
stato Direttore di Nefrologia e Dialisi presso
l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Trieste.
Il titolo scelto per la conferenza non solo è
accattivante e cattura la curiosità, ma offre a
noi l’opportunità di sostenere che inoltrarsi in
un nuovo anno lionistico con il tema giusto,
parafrasando il titolo, allunga … la vita del
Club!
Infatti, parlare di Lions e richiamarsi
all’altruismo, in fondo, è un tutt’uno.
In maniera senza dubbio originale, è quello
che è riuscito a fare il Prof. Panzetta nel corso del suo intervento, seguito da un pubblico
attento e, soprattutto, assai incuriosito dalla singolarità del tema.
Muovendo dalla sua lunga esperienza professionale, Panzetta afferma che le scienze
mediche studiano da diverso tempo i fattori genetici che sono alla base della longevità,
ma che ora cercano anche di comprendere i meccanismi fisiopatologici con cui alcuni
fattori ambientali (come l’alimentazione, l’attività fisica e lo stato mentale) riescono a
influenzare la lunghezza della vita.
Recentemente è emerso che anche la pratica del volontariato è associata a longevità,
persino quando il volontariato sia stato esercitato in età giovanile, al punto che qualche
studioso ha proposto di accreditare il volontariato come un “farmaco” utile per il
mantenimento della salute pubblica.
Considerazioni antropologiche avevano già suggerito che, in analogia con quanto avviene
nelle altre specie animali, l'uomo sia tutt'altro che lupo per i suoi simili e che l’altruismo
abbia sempre costituito un fattore decisivo nello sviluppo evolutivo dell’uomo.
Il relatore riferisce che larghi studi epidemiologici hanno definitivamente confermato che
le persone che praticano il volontariato sono più longeve delle altre, anche perché
presentano una minore incidenza di alcune condizioni morbose, come diabete,
arteriosclerosi, malattia cardiovascolare e persino alcune patologie neurodegenerative (le
cosiddette malattie croniche non trasmissibili).
Ora emergono anche alcuni dati di ordine biologico che potrebbero aiutare a spiegare il
meccanismo con cui l’altruismo sarebbe in grado di prolungare la vita di quanti lo
esercitano.
Alcuni studi sperimentali si sono incaricati di dimostrare come la pratica del volontariato
si accompagni a una serie di modificazioni corporee positive: la frequenza del battito
cardiaco e la pressione arteriosa si riducono, la resistenza all'insulina o il diabete
compaiono meno frequentemente e i livelli di sostanze pro ossidanti e pro coagulanti nel
sangue si abbassano; le basi molecolari di questi fenomeni sarebbero state individuate
nel cambiamento dell’espressività di vari geni che dal nucleo delle cellule controllano
importanti funzioni organiche e la concentrazione di molte sostanze nel sangue.
E tutto ciò potrebbe costituire il substrato biologico su cui poggiano le virtù di salute del
volontariato.
E’ ora noto che molti degli effetti positivi che sono stati osservati nel volontariato sono
simili a quelli riscontrati durante la pratica di alcune tecniche di rilassamento mentale,
come lo yoga e la meditazione.
- 30 –
Queste tecniche, liberando la mente dallo stress psichico, tendono a mettere in quiete
alcune strutture cerebrali del sistema limbico, sensibili allo stress; tali strutture sono
collocate nel nostro cervello profondo o primordiale e costituiscono la sede di deposito
delle memorie antiche, delle sensazioni emotive e soprattutto delle nostre ansie e delle
paure (leggi dello stress).
L’attivazione di queste strutture ad opera dello stress stimola a sua volta il sistema
nervoso autonomo e l’asse ormonale “ipofisi-surrene” a produrre immediatamente grandi
quantità di noradrenalina e di cortisolo che sono le due sostanze indispensabili per
attuare un’efficace risposta adattativa a una condizione stressante (per esempio, a un
pericolo incombente con la reazione di fuga o attacco).
Si comprende, comunque, come tutte le pratiche che riducono lo stress e le alterazioni
organiche conseguenti potrebbero avere la capacità di favorire la salute dell’uomo. La
correlazione tra longevità e volontariato potrebbe allora trovare la sua ragione d’essere
proprio nella funzione anti stress di tale virtuoso impegno sociale, come ricaduta
inconscia su chi lo pratica; d’altro canto, come sopra ricordato, gli effetti psicofisici del
volontariato sono simili a quelli dello yoga e della meditazione, due pratiche utilizzate
proprio con finalità anti stress.
Panzetta sottolinea, infine, che, sebbene l’associazione tra volontariato e longevità sia
un fenomeno accertato da una larga serie di osservazioni epidemiologiche, la reale natura
dell’associazione e i meccanismi eventualmente sottesi rimangono ancora speculativi e
oggetto di ulteriori ricerche.
CONVENTION LIONS DI MILANO 2019
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INFORMAZIONI E COMUNICAZIONI IN AMBITO LION E LEO
A Livello Multidistrettuale: la Rivista “LION” in formato sia cartaceo che on-line
A Livello dei 3 Distretti del Triveneto: la Rivista “TEMPO DI LIONS” in formato cartaceo
A Livello Distretto 108Ta2: la Newsletter “INFOTA2” ed il sito www.lions108ta2.org
Leggere le riviste per seguire la vita della nostra associazione. Il Sito consente anche
di avere a disposizione informazioni e documenti scaricabili all’occorrenza.
Ma si può partecipare attivamente inviando propri elaborati, notizie, eventi, foto
che possano essere pubblicati.
REDAZIONE DI INFO TA2
Governatore distrettuale: Angelo Della Porta
Direttore: Ugo Lupattelli
Condirettore: Lucio Leonardelli
Mauro Galliani
Si richiede la fattiva collaborazione dei Club per condividere notizie e informazioni.
E’ positivo scambiarsi esperienze, conoscenze e progetti perché questo crea
condivisione e confronto e fortifica le amicizie per cui INFOTA2 è a vostra
disposizione.
Comunicazioni ed articoli – preferibilmente con foto – vanno inviati a:
[email protected] - cell. 335 7034042
oppure a
[email protected] – cell. 3924624509
ENTRO VENERDÌ 7 DICEMBRE 2018
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