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di Porcia La Gazzetta S a g r a d e llA s s u n t a Numero Unico a cura dell’Associazione Festeggiamenti - Copia Omaggio - Agosto 2020 SAGRA DELL’ASSUNTA 6-16 AGOSTO 2020 57 a Sagra dell’Assunta FESTA DELLA COMUNITà PURLILIESE

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Numero Unico a cura dell’Associazione Festeggiamenti - Copia Omaggio - Agosto 2020

sagra dell’assunta6-16 agOstO 2020

57a Sagra dell’Assunta Festa della Comunità purliliese

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la nOstra FOrZa ! graZIe VOlOntarI

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Carissimi amici, verso la fine di marzo, mentre eravamo tut-ti chiusi in casa sospesi, tra affetti e deside-ri, come guardando il cielo aspettando che schiarisca, mi sono imbattuto nella frase di Benjamin Franklin:

Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza.

…e subito mi è venuto un guizzo di speranza.Noi che in questi anni abbiamo giocato tut-to sulla libertà delle persone (perché per fare la sagra, ma anche qualsiasi altra iniziativa, ci vogliono tante persone che donino il loro tempo e energie); noi che abbiamo condi-viso ansie e paure di non farcela; noi che ab-biamo gioito, cantato, ballato e pianto per la riuscita o per il fallimento … potevamo resta-re prigionieri del Covid-19? Potevamo lascia-re ad un piccolo microscopico essere il potere di decidere il nostro futuro? No! Ed è stato li che ho preso la decisione che avrei ripre-so le iniziative dell’oratorio, del dopo scuola, del GREST e della nostra amata SAGRA. Non per riempire di iniziative il vuoto o il nulla di quel tempo recluso, ma per non perdere la capacità di ingegnarsi, di trovare soluzioni, di reagire al disorientamento, insomma per non perdere la nostra umanità. Se vuoi l’oro devi mettere le mani nel fango! Cioè devi impegnarti con la realtà e rischia-re. Non esiste il rischio zero, la vita è rischio. Se guardo la storia di questi anni posso dire

con certezza che abbiamo sempre rischiato e rischiato sul sicuro della libera disponibilità delle persone: la loro umanità è stato sem-pre il motore che ci ha fatto andare avanti e rischiare. Ora veniamo al programma. Purtroppo sarà un po’ ridotto. Non faremo la Rievocazione storica e la Corsa degli asini. Non possiamo organizzare l’evento con Katia Ricciarelli per-ché al massimo possono entrare 1000 perso-ne, ma ci riproveremo per l’anno prossimo. Rimane la regola del distanziamento sociale, le mascherine e tanto gel igienizzante.Saranno previsti percorsi dedicati per acce-dere ai bar, alle casse e i posti assegnati ai ta-voli. Ci siamo anche attrezzati con una facile App (vedi box istruzione) scaricabile sul cellu-lare per facilitare le ordinazioni e velocizzare i pagamenti.Abbiamo tagliato giorni e posti a sedere ma non abbiamo tagliato il nostro tradizionale cibo che troverete sempre nelle nostre for-nitissime cucine con ottimi vini scelti e birre di qualità. Ci sarà una nuova forma di Pesca di beneficienza: il GRAFFIA&VINCI e anche la Tombola. Vi rimandiamo alle pagine centrali per pren-dere visione del programma. Vi aspettiamo e …

PASSA UNA SERA DA NOI!

Il parroco

Don Daniele

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sagra dell’assunta 2020POrcIa In Festa

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La Sagra c’è… perché noi ci Siamo

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“La strada che attraversava il borgo da est a ovest divideva il grande rettangolo della piazza in due quadrati uno dei quali, difeso sui tre lati da tozzi colonnotti di pietra, era considerato lo spazio della chiesa. Una mattina arrivarono in piazza alcuni uomini del comune e presero a scalzare coi picconi uno dei colonnotti. Un attimo dopo don Camillo era sul posto.“Questo è il sagrato” disse “e non si tocca…”“Il sindaco ci ha ordinato…” tentò il capo della squadra.“Dite al sindaco che, se vuol cavare le colonne, venga lui” lo interruppe don Camillo1.

1 g. guareschi, Don camillo e i giovani d’oggi, rizzoli editore, milano 1983, pagina 43

L’avvio di questo mio scritto l’ho chiesto in prestito a giovannino guareschi, e l’ho tratto dal suo rac-conto “I vecchi parroci hanno le ossa dure”, inserito nella raccolta “Don Camillo e i giovani d’oggi”. mi sem-brava un tentativo felice, ed oppor-tuno, per avviare in modo interes-sante una riflessioni onesta sulle radici e sui valori delle nostre sagre di paese, partendo oggettivamente da un luogo concreto, che è fatto di terra, che si può calpestare, che spesso nei secoli è stato ingentilito dai lastricati, e recintato con grazia, per difendere il suo significato: è il sagrato, quello che – riferendo-si al simpatico racconto di gua-reschi – il sindaco peppone vuole trasformare in parcheggio ad uso pubblico, e che il vecchio camillo, parroco fiero della sua tradizione, difenderà (uomo robusto e massic-cio) arroccandosi con la sua sottana da prete di campagna in cima ad uno dei pilastri, e bloccando il can-tiere comunale.

Il sagrato:un luogo e un tempoCe lo diciamo subito: lo spazio che esiste davanti ad una chiesa – sia la cattedrale d’una città, come la pieve, o l’abbazia, o una chiesa di paese modesta – non va inteso semplicemente come “la piazza”: è vero che oggi l’urbanistica caotica e confusa ha avvelenato i criteri antichi, e la confusione nata spes-so dal “non sapere” ha reso muti gli spazi (sacri e civili), ha annacquato

nobile antico sagrato è stato invaso da ogni lato dalle necessità di spazi dedicati ai parcheggi, alle necessità di fabbricare.ma se ci si ferma un momento a pensare, e ad osservare, è facile accendere nell’intelligenza la con-sapevolezza delle realtà: quando l’architettura sacra iniziò ad avere una propria autonomia, quando gli ecclesiastici e gli abati potero-no vivere la costruzione dei luoghi di culto come una scelta program-mata, dove la materia – l’argilla, il sasso, la pietra, il mattone, il co-strutto ligneo, l’alabastro, il marmo – potesse essere la veste degna dei simboli cristiani, si iniziò a dirigere i cantieri medievali delle cattedrali e delle chiese dando risposte con-crete alle esigenze delle anime, le quali sono iscritte nella carne, e per essere educate hanno bisogno di gesti reali di concretezza, di atten-zione, e di gentilezza.

Lo spazio davanti al portale andava difeso e regolatoe’ il luogo in cui si vive il tempo dell’attesa, dell’ingresso: nelle città medievali, se lo sguardo è attento, e si osserva il lastricato in cui il passo porta il credente alla celebrazione, ci si accorge che la pavimentazio-ne muta: da quella anonima delle strade, si entra in un recinto gen-tile, ed è la pietra stessa (lavorata, posata con grazia) che da il segnale che si sta vivendo un momento di passaggio, che è già rituale: per varcare il portale, è necessario la-

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i valori delle architetture, ha spento la potente armonia dei sentimenti per lasciare spazio al solo rumore. Si definisce “confusione” il brulichio di popolo che esiste innanzi ad una chiesa al termine delle liturgie, e spesso questa sembra essere la de-finizione più onesta: un brulichio frettoloso di passi svelti, di rombi di motori, biciclette che si fanno strada nei pertugi delle auto anco-ra parcheggiate, e chiasso. e questo proprio perché in tanti contesti il

sagra: luOgO e* Simone Toffolon

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sciar fuori nel brulichio dei vissuti la frenesia della vita, gli interessi di profitto, le grida del mercato, gli attriti, e portare con sé – nell’espe-rienza celebrativa – il senso dell’e-sistenza, perché la fatica del vivere sia consolata e nutrita, e riacquisti la gioia e la serenità. il sagrato è il momento della scelta: lasciare fuori dalla chiesa ciò che distrae, portare con sé ciò che deve essere sanato, per uscire poi grondanti di luce (di-ceva padre Davide maria Turoldo).

Ecco allora che il sagrato, alla fine del rito, diviene il luogo festoso dell’incontro: del saluto, della confidenza, dell’abbraccio, della parola gen-tile, del volersi bene. Questo non è chiasso: è esperienza sana di re-lazione. e lo si fa sul sagrato, non nella navata dove i fedeli ancora sostano in orazione silenziosa: l’in-telligenza della liturgia non spe-gne le necessità dell’animo umano, semplicemente le riconosce e le educa, e regala a tutti e a ciascuno tempi e modi opportuni per vivere il tempo sacro e il tempo della vita,

intrecciandoli laddove è bene che ciò avvenga.

Nel sagrato la vitasi affaccia al Divinoe’ il luogo dove il fedele sceglie di compiere il passo per entrare nel culto; dove il genitore trova la via d’ingresso per portare la propria creatura al fonte battesimale, e poi esce portando in braccio un figlio di Dio; gli innamorati varcano il sa-grato con passo solitario, ed escono nel contesto festoso di chi li riacco-glie come esperienza benedetta di famiglia; il sagrato è il luogo dove si attendono i cortei funebri, e di lì si riparte poi per la sepoltura; è il luogo dei riti solenni, della can-delora, dell’inizio della Veglia pa-squale, delle processioni del Vener-dì Santo, del corpus Domini, dei patroni, quando il volto della Ver-gine e dei Santi, liberato dalla mi-stica penombra delle nicchie degli altari, si affaccia, accarezzato dalla luce, e lo sguardo scolpito e dipinto sembra riaccendersi, mentre il pro-filo ricontempla il paese vestito a festa.

Il sagrato è uno spazio sacro iscritto nell’ambiente di vitaQuando la liturgia aveva una so-lennità potente, e spesso la lingua latina un po’ scoraggiava la com-prensione, nel sagrato si vivevano i misteri: il clero incarnava nelle sa-cre rappresentazioni il fascino dei racconti biblici, e con intelligenza e arte metteva in scena la vita di cri-sto e dei Santi. alle parole latine, difficili da rendere comprensibili, supplivano gli inni sacri, accom-pagnati e istoriati da una regia li-turgica magistrale, in cui uomini di carne, sculture lignee rivestite di velluto, parole proclamate e musi-ca, donavano un rito liturgico che era al tempo stesso annuncio, ca-techesi, insegnamento, preghiera pubblica, arte e spettacolo, in un intreccio mirabile di vita di fede.e’ qui, in questo spazio, in questo tempo, in un recinto sacro che si diluisce poi nella vita, che è in-nestata la radice autentica delle nostre sagre.

nei tempi in cui vivevo a padova per la frequenza all’Univeristà, ho trovato nelle bancarelle d’un mer-catino dell’usato un piccolo libro malconcio, che mi colpì per il suo titolo: “Volti di pietra” di pietro Bargellini. in uno di quei capitoli ho trovato raccontato in modo ef-ficace il rapporto tra l’edificio sa-cro, e il suo sagrato: e come il culto celebrato internamente, avesse poi una ricaduta preziosa e concreta sui vissuti quotidiani e in quelli f estosi. “Si vive bene sotto il pasto-rale”, era il detto delle popolazio-ni che crescevano all’ombra delle abbazie, perché i monaci avevano gli equilibri sani, legavano il culto solenne ad una vita buona, dove il lavoro onesto e la cura della terra era un gesto liturgico tanto quanto quelli sacri. ora bisognerebbe poter giocare di fantasia, e lasciandoci guidare dal buon Bargellini, chiudere gli occhi

temPO dI relaZIOne

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e sognare: possiamo scorgere l’a-bate affacciarsi sul portale, dopo aver dismesso in sagrestia i para-menti sacri, e seguirlo – nel giorno della festa – a curiosare tra le ban-cherelle di spezie, e di tessuti; in-trattenersi con la gente di popolo, che ha la pelle del color della terra, e che per un giorno ha dismesso il grembiule del lavoro, e veste l’abi-to festivo. Qui tutto è sagra: è l’in-tera persona che celebra, che vive l’esperienza dei sensi, che festeg-gia il proprio Santo patrono. con gli occhi chiusi, si può immaginare tutto: i profumi e gli odori hanno l’aroma della solennità, e dal fumo pungente dell’incenso, dal soave e delicato crisma che ha ingentilito i riti e colmato di bellezza le navate gotiche, poco a poco ci si accorge che si inizia a riconoscere l’odore del fumo dei fuochi accesi fuori, e il grasso delle carni messe a cuocere, la fragranza del pane, lo spessore della festa; gli occhi, nei riti solen-ni, hanno riconosciuto i damaschi più preziosi, assunti dai celebranti per rivendicare la bellezza di quel giorno tanto atteso; e poi ogni fiore, e le gocce di luce rese colorate dai vetri delle vetrate quando il sole le attraversa; e fuori ancora si ritrova la vivacità dei colori, nei costumi, nei tendaggi, nei volti diversi, ne-gli sguardi liberi, per un giorno,

da cattivi pensieri; e ci si stringe la mano, ci si abbraccia, ci si incontra – ci si scontra – mentre il canto edu-cato e composto del gregoriano, e

la musica della liturgia, lasciano il posto agli stornelli, alle filastroc-che, alle risa e ai canti, e ai toni vi-vaci della folla.

La sagra è figlia del sacro, e nasce sul sagrato: quando si compie il rito, quando la compostezza della processione si scioglie in una folla festante, si con-tinua a celebrare la festa. e’ un’op-portunità, è una dolce responsabili-tà, è esperienza consapevole che va vissuta bene, celebrata in comple-tezza, perché non ci si accontenti ad una piazza chiassosa e rumoro-sa, ma si punti a vivere uno spazio festoso di incontro e di relazione, nell’armonia dei suoni, dei colori, dei gesti, di una pagina di gioia in-serita nel grande libro della vita.

*Professore di Storia dell’arte e delegato vesco-vile per i beni culturali della Diocesi

Sagra: luogo e tempo di relazione

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Porcia in Festa

Porcia in Festa

SAGRA DELL’ASSUNTA 2020 7

Programma VENERDÌ 7 AGOSTO

“SERATA MUSICALE”Ore 21.30 Spettacolo muSicale con il compleSSo

“CARAMEL”

SABATO 8 AGOST0

DOMENICA 9 AGOST0

“SERATA MUSICALE”Ore 21.30 Serata muSicale con

“LUCA RONCARI e la sua Band”

“SERATA MUSICALE”Ore 21.30 muSica dal vivo con

“PATRICIA BAND”

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Porcia in Festa

Porcia in Festa

SAGRA DELL’ASSUNTA 20208

SABATO 15 AGOSTO

MERCOLEDÌ 12 AGOSTO

“SERATA MUSICALE”ore 21.30 intrattenimento

muSicale con

“LARA AGOSTINI”e il Suo compleSSo

VENERDÌ 14 AGOSTO

“FOLCKLORE E ROCKALLA SAGRA”

ore 21.30 Spettacolo muSicale

CINDY & THE ROCK HISTORY

“TUTTI IN PISTA”ore 21.00 Balli di Gruppo

con il maeStro

DANIELE PARISIQuesta sera si possono prenotare i tavoli

e la cena sarà a menù fisso.l’accesso al ballo sarà contingentato

e solo per coloro che si sono prenotati.chiamare il n° 334 6473233

GIOVEDÌ 13 AGOSTO“SERATA MUSICALE”

Ore 21.30 concerto live di

“SELENA VALLE”

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SAGRA DELL’ASSUNTA 2020 9

SAGRA DELL’ASSUNTAPorcia, 12 agosto 2020 – ore 19.00

Menù: gnocchi al sugo d'anatra, ferro di cavallo conpatatine fritte e bottiglietta da 0.5 lt. d'acqua, 12€.

L'accesso alla pista da ballo sarà riservato esclusivamentea coloro che hanno prenotato la cena.

con il MaestroDANIELEPARISI

SAGRA DELL’ASSUNTAPorcia, 12 agosto 2020 – ore 19.00

Menù: gnocchi al sugo d'anatra, ferro di cavallo conpatatine fritte e bottiglietta da 0.5 lt. d'acqua, 12€.

L'accesso alla pista da ballo sarà riservato esclusivamentea coloro che hanno prenotato la cena.

con il MaestroDANIELEPARISI

Porcia, 12 agosto 2020 – ore 19.00

Menù: gnocchi al sugo d'anatra, ferro di cavallo conpatatine fritte e bottiglietta da 0.5 lt. d'acqua, 12€.

L'accesso alla pista da ballo sarà riservato esclusivamentea coloro che hanno prenotato la cena.

334-6473233

con il MaestroDANIELEPARISI

CENA E BALLO DI GRUPPO

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Porcia in Festa

Porcia in Festa

SAGRA DELL’ASSUNTA 202010

Chiusura dei Festeggiamentiore 21.30 Serata muSicale con il compleSSo la

“BAND DI LINDA BISCARO”

Festa dell’AssuntaDuomo ore 9.30 - Solenne Santa messa

ore 10.15 - processione nel centro storico,accompagnata dalla Banda musicale di porcia

rinnovo dell’atto di aFFidamento alla madonna ore 11.00 - Santa messa del volontario

Da Giovedì 6 a Venerdì 14 Agostoogni sera alle ore 18.00

Santa messa della novena dell’assunta

SABATO 15 AGOSTO

PROGRAMMARELIGIOSO

DOMENICA 16 AGOSTO

Nei forNitissimi chioschi:

*prodotti surgelati

Speck con grissiniProsciutto crudo con grissini

Gnocchi al ragùGrigliata mista:

costa, salsiccia, fettina, pollo e polentaCosta + polenta

Salsiccia + polentaGalletto ai ferri

*Calamari fritti + *patatine Cosce di pollo + polenta

Ferro di cavallo: salsiccia, coppacollo, peperone e polenta

Formaggio + polentaFormaggio

alla piastra + polentaFagioli

Fagioli con cipolla*Patatine fritte

ViNi speciali iN bottiglia: prosecco, cabernet, sauvignonVino sfuso: bianco, rosso e frizzante

birra integrale alla spina e... dolci tradizionali

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OGNI SERA PRESSO L’AREA FESTEGGIAMENTI: Ore 19.00 Apertura del tradizionale CHIOSCO ENOGASTRONOMICO

I FESTEGGIAMENTI SI SVOLGERANNO IN VIA ACACIE PRESSO L’AREA SPORTIVA DEL CENTRO PASTORALE GIOVANNI PAOLO IIIl Comitato “Porcia in Festa” ringrazia tutte le persone e le ditte che hanno contribuito alla realizzazione della sagra

L’entrata alla festa e a tutte le manifestazioni è libera

PIANO ANTI CONVID-19Informazioni per coloro che si recheranno alla Sagra

sono previsti percorsi e corsie per l’ingresso e l’uscita separate, e indicate a terra file per organizzare gli spazi in fila a per la cassa Bar la cassa chiosco. una volta entrati si dovrà procedere in uno dei corridoi preposti: • un corridoio per la cassa Chiosco• un corridoio per la cassa Bar (per coloro che non cenano)• un corridoio per l’aerea delle giostre

I tavoli saranno assegnati o tramite prenotazione telefonica o dal servizio d’ordine all’ingresso. I tavoli saranno con rassegnati da un cubo verde se igienizzato e libero o da un cubo rosso se non è igienizzato e quindi indisponibile. At-tendere il personale che provvede alla pulizia.L’utente dovrà munirsi del biglietto dell’elimina code e della scheda menù, accomodarsi al tavolo e recarsi alla cassa solo quando il suo numero sarà evidenziato nel display. Nel menù d’ordinazione dovrà inserire anche il nome e cogno-me e numero di telefono di colui che fa l’ordinativo per la necessaria ed eventuali tracciabilità (il capofamiglia o un referente se si tratta di un gruppo di amici). Le schede saranno trattenute dall’organizzazione per 14 giorni e poi sarà redatto il verbale di distruzione.Le persone all’interno dell’aerea hanno l’obbligo di indossare la mascherina con copertura di naso e bocca a prote-zione delle vie respiratorie. Il personale addetto alla sicurezza (distinguibile dalla maglietta gialla), vigilerà quanto possibile affinché la regola sia rispettata Chi non rispetta le regole sarà invitato ad allontanarsi. Si devono assolutamente evitare qualsiasi assembramento specialmente nei pressi dei bar. Le consumazioni devono avvenire ai tavoli o seduti nelle sedie che non devono essere spostate.Non sarà consentito nessun ballo di coppia o organizzato tranne solo la serata dei balli di gruppo come da programma.

la CuCina apre alle ore 19.00 e Chiude alle ore 22.30

Per la prenotazione tavoli: chiamare il n° 348 2681076

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La Gazzetta di Porcia12

L’oratorio di Porcia nasce da una intui- zione dell’allora parroco don Sergio

Moretto. Il vecchio oratorio costruito dalla popolazione con la vendita delle uova era ormai vetusto e di difficile re-cupero; troppo sarebbe stato l’impegno economico per renderlo agibile secondo le nuove normative e poco era lo spazio esterno per sviluppare le attività.Dietro il Duomo c’era un campo di pro-prietà della parrocchia e vicino un ap-pezzamento di terreno proprietà della famiglia Gherardini, don Sergio vide in quel campo, racchiuso tra antiche e cadenti mura, la possibilità di costru-ire una cittadella della carità. Avrebbe ospitato non solo il nuovo oratorio ma anche l’Arcobaleno e una residenza per anziani. Fin da subito, e con investimen-ti personali, si è adoperato perché tutta la restante area venisse acquistata e in parte donata per costruire l’opera. Nel frattempo un nutrito gruppetto di vo-lontari si metteva al lavoro per restau-rare l’intera cinta muraria con un’opera che è un capolavoro.Il 4 ottobre del 1998 ci fu un cambio. Don Sergio lasciava Porcia per prendere il servizio pastorale a Bibione presso la costruenda sede del Centro residenziale Santo Stefano e subentrava come par-roco, proveniente da Anduins, don Da-niele Fort. Grazie all’eredità Biscontin si è potuto da subito mettere mano a un riordino dell’aerea sportiva costruendo gli spogliatoi, i campi di basket, pallavo-lo, calcetto e una pista polivalente. L’o-

perazione fu messa sotto la protezione di Sant’Antonio di Padova e nel 2004 a giugno con una festa è stata inaugura-ta la nuova area sportiva che avrebbe anche permesso di servire la sagra con un più razionale e funzionale uso delle strutture. Con i primi proventi abbiamo comprato i nuovi capannoni, le attrezzature della cucina che era ancora sotto una tettoia precaria. Nel frattempo si è comincia-to a pensare come realizzare l’oratorio. Pronto il progetto lo abbiamo portato con noi al pellegrinaggio a piedi Mace-

rata Loreto per affidarlo alla Madonna, c’è sempre bisogno di un aiuto dall’alto. Venduta la Villa Forniz di proprietà del-la parrocchia, per lascito della vedova Amabile Chiarotto, ottenuto un finan-ziamento regionale e un contributo dall’8x1000 sono cominciati i lavori e nel giugno 2007 abbiamo inaugurato il nuovo Centro pastorale della parrocchia intitolandolo al Papa Giovanni Paolo II. Con l’introduzione di normative e rego-lamenti comunitari più severi per la si-curezza delle persone nel 2012 con una operazione incredibile in soli 92 giorni

IL NOSTRO ORATORIO: CENTROAncora un po’ di Storia

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La Gazzetta di Porcia 13

abbiamo costruito le nuove cucine e poi portate a completamento nel 2019 con la sala superiore, rendendo così la strut-tura definitivamente a norma e capace di ospitare eventi a favore di tutta la comunità. Così si è realizzata una realtà bellissima che è venuta incontro alle esigenze della comunità parrocchiale e civile di Porcia. Noi vediamo in tutto questo la volontà del Signore che provvede ai nostri biso-gni, attraverso una storia che ci precede, ci accompagna e ci sorpassa con una innumerevole quantità di persone che a vario titolo hanno donato il loro tempo, energie e capacità credendo in questa opera. Infatti essa è frutto di un desi-derio buono nato e coltivato all’interno della comunità cristiana di Porcia frutto della collaborazione tra i pastori e i fe-deli, realizzata così “con le nostre mani, ma con la forza di Dio” (S. Benedetto).Pensando e guardando a questo nostro Centro Pastorale non possiamo che essere grati di tutto questo e riconoscenti al Signore per averci dato la possibilità di realizzare questo desiderio e bisogno, impegnandoci e responsabilizzandoci, nel modo più consono a ciascuno di noi, nel mantenerne viva “l’anima” fatta di accoglienza, formazione, educazione alla “Vita buona del Vangelo”.

Fin da subito nel nuovo oratorio co-minciarono a svolgersi molte attività inerenti alla formazione religiosa dei giovani, dal catechismo agli incontri di formazione dei vari cammini di fede di gruppo presenti in parrocchia. Inoltre in questi anni si è andato via via sempre più rivelato anche come un importante centro di aggregazione delle attività so-ciali e ludiche del territorio per i giovani e famiglie. Successivamente abbiamo creato una Associazione di Promozione sociale GP2 affiliata al NOI A.p.s. per darci uno stru-

mento capace di gestire le varie attività extra catechistiche e pastorali. Nasce così nei locali il Dopo la Campanella, tra-dizionale dopo scuola per aiutare i geni-tori che lavorano e i ragazzi in difficoltà. In una sempre più stretta collaborazione con i Servizi Sociali, UTI e l’amministra-zione comunale abbiamo dato vita a vari progetti: Ales, alleanza educativa tra gio-vani e genitori; Noi Insieme, un centro famiglia autogestito per giovani madri; l’accoglienza di persone diversamente abili in progetti di inclusione sociale; il progetto L&S per una cittadinanza atti-va dei giovani; la Scuola permanente di formazione per animatori e le attività estive del GREST dove sono impegnati più di 35 animatori, educatori e oltre 250 ragazzi e fanciulli. E’ stato importante per tutti noi aver de-dicato il Centro ad una figura significa-tiva per il mondo e per la Chiesa: il Papa Giovanni Paolo II. Il fatto poi che in questi anni la Chie-sa lo abbia anche proclamato Santo, ci fa sentire la sua vicinanza e protezione in modo particolare. Per questo motivo il nostro Vescovo Giuseppe ha deciso di donarci la sua personale reliquia del Santo affinché sia tangibile la presenza di intercessione di questo Papa che ha dato la vita per i giovani e la famiglia in particolare rinnovando così la Chiesa. Abbiamo dedicato questo numero del-la Gazzetta all’Oratorio perché la sagra con i suoi proventi ha permesso tutto questo. Come potete vedere nello spec-

PASTORALE GIOVANNI PAOLO II

Testo inserito nella prima pietra:

NELL’ANNO 2005 DALLA VENUTA DI GESU’ CRISTO NOSTRO SIGNOREIL GIORNO 5 DEL MESE DI GIUGNO

ESSENDO PONTEFICE DELLA CHIESA UNIVERSALE S. S. BENEDETTO XVI

VESCOVO DI CONCORDIA-PORDENONE S.E. MONS. OVIDIO POLETTOARCIPRETE DON DANIELE FORT

S.E. CARLO AZELIO CIAMPI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICAON.SILVIO BERLUSCONI CAPO DEL GOVERNO

DOTT. RICCARDO ILLY PRESIDENTE DELLA REGIONEDOTT. ELIO DE ANNA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

SIG. P.I. STEFANO TURCHET SINDACOLA PARROCCHIA DI SAN GIORGIO MARTIRE IN PORCIA

PONE QUESTA PRIMA PIETRA DEL NUOVO CENTRO ATTIVITA’ PASTORALI CHIAMATO

“ORATORIO SAN GIORGIO M.”

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Ancora un po’ di Storia

IL NOSTRO ORATORIOAncora un po’ di Storia

chietto riassuntivo dei ricavi e costi, si evidenzia facilmente che per il futuro è importante che questa realtà continui ad assicurare quell’entrate che permet-tano il pagamento dei debiti. Ma ciò che ci sta a cuore e che desideriamo è che sia un’occasione per approfondire e riflettere sulla funzione aggregatrice ed educativa della struttura oratoriana strettamente connessa alla vita della Comunità parrocchiale e sociale.

Possa la Protezione di S. Giovanni Pao-lo II rendere salda la Fede di ciascuno di noi, aumentare la virtù della Speranza e sostenere l’educazione cristiana, pri-ma espressione di Carità per una nuova convivenza.

la pastorale giovanile, insieme a quella familiare, costituisce una priorità della Chiesa. e proprio l’oratorio è luogo in cui queste due attenzioni pastorali naturalmente convergono: luogo di educazione e di co-educazione, che si affianca in maniera quanto mai opportuna all’opera educativa dei genitori. i ragazzi, in effetti, hanno bisogno di un ambiente in cui rafforzare, con altre figure e altre dinamiche, i valori ricevuti in famiglia. a tale scopo contribuisce efficacemente anche l’attività sportiva. l’oratorio è poi scuola di servizio, dove si impara a lavorare generosamente per la comunità, per i piccoli, per i poveri. ed è proprio il servizio, animato dalla preghiera, la via privilegiata per la nascita e la crescita di autentiche vocazioni al sacerdozio, alla vita consacrata e missionaria, come pure di robuste vocazioni laicali, coniugali e non, improntate alla dedizione di sé nel servizio verso gli altri.mantenete sempre vivo questo spirito nel vostro oratorio Camminate sempre uniti, per essere “sale della terra e luce del mondo” (mt 5,13-14).

Sabato, 31 agosto 2002Giovanni Paolo II

GESTIONE ORATORIO ANNO 2019spese ordinarie

spese utenZa/serViZi

Energia Elettrica Oratorio € 7.501,18 Energia Elettrica Area Sportiva € 8.682,48 Gas/Riscaldamento Oratorio € 11.738,37 Gas Area Sportiva € 36,54 Acquedotto € 1.972,40 Ascensori/Sicurezza € 3.213,39 Tassa Smaltimento Rifiuti € 1.368,40 totale € 34.512,76

spese assiCuraZioni

Assicurazione Incendio/resp. civile € 4.950,00 totale € 4.950,00

Costi straordinari

LAVORI STRAORDINARI Nuove Cucine area Sagra € 30.873,12 totale Costi straordinari € 30.873,12

mutui oratorio

Mutuo Oratorio € 55.259,76 Mutuo Impianti Fotovoltaici € 12.830,77 Mutuo Nuova Costruzione Sagra € 17.651,87 € 85.742,40

Contributo Regionale L. 53/85 -€ 51.415,00 totale mutui € 34.327,40

spese attiVita’ oratorio/sport

Spese attività Oratorio Spese Area Sagra/Sportiva € 1.584,60 Spese Varie € 300,00 Attività ricreative Sportive totale € 1.884,60

spese manutenZione ordinaria

Manut. ord. Oratorio/Sagra € 3.803,54 Acq. Attrezzature Spese Automezzi (ass-bolli-ecc..) € 1.939,59 totale € 5.743,13

totale spese ordinarie € 47.090,49

entrate ordinarie

RICAVI ATTIVITA’ ORATORIO Attività Oratorio € 50,00 Attività ricreative/Sportive Contributo Utilizzo Sale € 8.391,06 totale entrate ordinarie € 8.441,06

riepiloGo Gestione oratorio anno 2019

ENTRATE SPESE GESTIONE ORDINARIA € 8.441,06 € 47.090,49 GESTIONE STRAORDINARIA € 30.873,12 MUTUI € 34.327,40 totali € 8.441,06 € 112.291,01

DISAVANZO -€ 103.849,95 deBiti per prestiti GraZiosi al 31-12-2019 € 72.800,00

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La Gazzetta di Porcia 15

1. Osteria al Feudo2. Sprint Serigrafia3. Paola Gobbo Tabacchino4. Baobab Libreria5. Zanette Gioielleria6. Casa del Colore Ferramenta7. Salone Elisa8. Agenzia Pratiche auto di Latin Marta9. Ice King Gelateria10. Face Parrucchiera11. Bar Salvador Gandino12. Arte Dania Cornici13. Cantine Principi di Porcia14. Dogana Consulting15. Duca di San Giusto Cashmere16. Filo Fiore di Feltrin Fiorenza17. Anto Lava e Stira18. Natur House 19. Panificio Bortolin di De Mario Sartor20. Attivamente Palestra21. Artigli di Fata22. Officina del Parquet23. Mobidea24. Boscarato Lorenzo 25. Pasticceria Delizia26. Centro Frutta Dorigo27. Autoscuola Luna28. Immobiliare San Giorgio29. Ristorante Al Platano30. Modà Parrucchieri31. Pezzutto Oreficeria32. Edicola Rosi33. Stimm Calzature34. Pasticceria Principe di Stefano Cal35. Ottica Mariuz36. Gruppo 31 37. Centro Collaudi38. Agraria Porcia di Giorgini39. Macelleria Fabbro di Puppi Mauro40. Estetica Elisa Montagner41. Taglia e Cuci42. L’Edicola di Bruna Boatto43. Di Paola per Vestire di Truccolo Oriana44. I Sapori del Grano45. Pulitura a Secco Luisa46. Pizzeria New Bar47. Floricoltura Villalta48. Mary Shop49. Al Mulino Agraria

50. Piccin Alimentari51. Ideal Viaggi52. Salumificio Provesanese53. Azienda San Simone54. Poletto Tappezzeria55. B&B Ca’ del Cuore 56. L’Ora di Punta di Mansi Giovanni57. Impresa Biscontin58. Cris.Ma Assicurazioni59. Zanetti Expert di PN60. Elle Parrucchieri61. Oreficieria Biscontin62. Pizzeria San Giorgio 63. Prosdocimo Mario64. Agriturismo Ai Pavoni65. ArgoGel66. Glass Idromassaggio67. Adpa di Da Pieve Abramo68. Mafer69. Azzurra Lavasecco70. Martin 71. Seriflex72. Sport Planet73. Biscontin & Marcon74. Clever Chem75. Officina G2 Service76. Sis.Te.Ma.77. Archeda78. Beass79. Carrozzeria Pieve80. Tecnoinox81. Officina Turchet Severino82. Corazza Giovanni83. Moro Lorenzo84. Deda Fratelli 85. Elleci S.p.A86. Trasporti e Logistica87. Marcuzzi S.r.l.88. Tecnoservice89. Autofficina Deda Vitor90. Autofficina Giro S.r.l

di Spadotto e Zanella91. Unimec92. BF Meccanica93. LAM Service94. Azienda Agricola Santarossa Franco95. Speedy Mail96. Edicola N.8 Talponedo97. Diesel Pordenone officina98. Autotrasporti Modolo

99. CVE Impianti100. Carrozzeria Emiliana101. Cadel102. Lavormec103. WL Pitture e decori104. Viol Impianti105. Vivai Lino Pivetta106. LIRS107. Tecneco108. Termoidraulica Biscontin109. Ivicolors110. Handel111. Tuper112. Gabriotti Fotografi113. Tecnocommerciale114. Az. Agricola Da Pieve Claudio115. Farmacia All’Igea116. Clara Abbigliamento117. EDIL NORD 118. Presotto Ennio Impianti Elettrici119. Latteria di Palse120. Feregotto Elevatori121. Auto 3 autofficina122. Silogim S.r.l123. Servizi Industriali124. Carli Euklima125. Termoidraulica Dell’Agnese Michele126. Cantine Pighin Fernando & Figli127. L&M Market128. Palazzetti 129. Oesse 130. Autoricambi Pordenonese131. Gastronomia Turchet132. B&D133. Arredo Outlet Zoppola134. Bortolin Gino 135. Domus Lain136. Impresa Icep137. Brieda138. Rosa Plast139. Conceria Presot140. CONAD di Porcia141. Agenzia Flumen Viaggi 142. Edicola Better143. Banca di Cividale 144. Banca di Credito Cooperativo

Pordenonese145. …e G.P. per la copertina finale!

Siamo grati ai nostri Sponsor che nelle passate edizioni della Sagra ci hanno sempre sostenuto. Memori dell’antico detto “Tanti pochi fanno assai” pubblichiamo l’elenco

con la speranza che per la prossima edizione possano continuare a sostenerci.

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